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LA TRASPARENZA DELLE SCELTE E LA LORO LA TRASPARENZA DELLE SCELTE E LA LORO COMUNICAZIONE AGLI INTERLOCUTORI COMUNICAZIONE AGLI INTERLOCUTORI
INTERNI ED ESTERNI: INTERNI ED ESTERNI:
Prof.ssa Chiara MioProf.ssa Chiara Mio
21 settembre 200921 settembre 2009
INTERNI ED ESTERNI: INTERNI ED ESTERNI: LO SVILUPPO DELLA CULTURA LO SVILUPPO DELLA CULTURA
DELL’ACCOUNTABILITYDELL’ACCOUNTABILITY
GRADI DI APERTURA DEL GRADI DI APERTURA DEL SISTEMA “AZIENDA”SISTEMA “AZIENDA”
Le aziende sono osservabili come sistemi sociali aperti: gli obiettivi ed i parametri di riferimento non sono imposti dall’esterno ma sono variabili determinate
dalle persone che compongono l’Istituto(seppure in relazione alle circostanze d’ambiente)*
Tuttavia:
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• In un’azienda Profit di un certo tipo il Sistema è verosimilmente più chiuso
• In un’azienda Non Profit il Sistema è necessariamente più aperto (maggiore “incidenza” di altri soggetti diversi dai proprietari)
Tuttavia:
* G. Airoldi, G. Brunetti, V. Coda
GLI STAKEHOLDERGLI STAKEHOLDER• Stakeholder primari o stakeholder in senso stretto: individui e gruppi ben identificabili da cui l’impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, e agenzie governative chiave.
• In senso più ampio, stakeholder è ogni individuo ben identificabile che può influenzare o essere influenzato
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identificabile che può influenzare o essere influenzato dall’attività dell’organizzazione in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi. In questo più ampio significato, gruppi di interesse pubblico, movimenti di protesta, comunità locali, enti di governo, associazioni imprenditoriali, concorrenti, sindacati e la stampa, sono tutti da considerare stakeholder.
E. R. Freeman
GLI STAKEHOLDERGLI STAKEHOLDER• Stakeholder primari: i soggetti senza la cui continua partecipazione l’impresa non può sopravvivere come complesso funzionale, tipicamente gli azionisti, gli investitori, i dipendenti, i clienti ed i fornitori, insieme a quello che può essere definito il gruppo degli stakeholder pubblici, e cioè governi e comunità che forniscono le infrastrutture, i mercati, le leggi e i
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forniscono le infrastrutture, i mercati, le leggi e i regolamenti
• Stakeholder secondari: tutti coloro che esercitano una influenza sull’impresa, ma che non sono impegnati in transazioni con essa e che non sono essenziali per la sua sopravvivenza.
M. Clarkson
GLI STAKEHOLDERGLI STAKEHOLDERIdentificazione degli stakeholder: elemento di criticità
per qualsiasi organizzazione che si proponga di attivare un percorso di crescita ispirato alle
logiche della social responsibility
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NON E’ SOLO UNA QUESTIONE FORMALEL’ottica con la quale si procede nella mappatura degli stakeholder deve poi trovare un coerente recepimento
nelle politiche, nelle decisioni e nelle azioni, NON porsi quale lettura, fine a se stessa,
più o meno analitica del contesto di riferimento.
GLI STAKEHOLDERGLI STAKEHOLDERElementi di criticità:
esigenze e orientamento diverso dei vari stakeholder
� Esigenze differenti e spesso contrastanti dei portatori di interessi identificati dall’Università
� Limitatezza delle risorse a disposizione (ulteriore elemento
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� Limitatezza delle risorse a disposizione (ulteriore elemento di amplificazione della contrapposizione tra i diversi soggetti).
Difficoltà di contemperamento degli interessi, sia in ragione di aspetti strutturalmente antitetici,
sia a causa della scarsità di risorse disponibili
OBIETTIVI DELL’AZIENDA OBIETTIVI DELL’AZIENDA UNIVERSITÀUNIVERSITÀ
• L’economicità è uno degli obiettivi (ancorché imprescindibile) dell’azienda Università.
• Accanto a questo, l’Università persegue obiettivi di altra natura, che non necessariamente conducono direttamente ad un ritorno economico, ad esempio:
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direttamente ad un ritorno economico, ad esempio:
• Fare “cultura”
• Fare ricerca “a perdere” (vs ricerca “produttiva” e in collaborazione / finanziata dalle imprese)
OBIETTIVI DELL’AZIENDA OBIETTIVI DELL’AZIENDA UNIVERSITÀ: ESEMPIOUNIVERSITÀ: ESEMPIO
Caratteri essenziali dell’azione dell’Università:
• Centralità dello studente
• Alta qualità
• Valorizzazione dell’alta formazione e della ricerca
Strategie e Politiche:
• Azioni a favore degli studenti
• Azioni a favore della didattica e della ricerca
• Azioni a favore del personale
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formazione e della ricerca scientifica
• Internazionalizzazione
• Formazione e promozione della persona”
• Azioni a favore del personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo
• Azioni a favore della comunità locale
Università degli Studi del Sannio (BS 2008)
PROCESSI DECISIONALI E PROCESSI DECISIONALI E STAKEHOLDERSTAKEHOLDER
La partecipazione dei vari stakeholder ai momenti decisionali dell’Università
• Allo stato attuale in diversi casi gli stakeholder sono chiamati a partecipare a momenti decisionali
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chiamati a partecipare a momenti decisionali dell’Università. Ad esempio:
• Rappresentanti degli studenti negli organi (Senato Accademico, CdA) e nelle Commissioni di Ateneo
• Enti pubblici e privati, persone fisiche (es. finanziatori) nel CdA
• Sindacati
PROCESSI DECISIONALI: PROCESSI DECISIONALI: TRASPARENZATRASPARENZA
La trasparenza come
virtù o necessità
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virtù o necessità
delle aziende/università?
ACCOUNTABILITYACCOUNTABILITY
• L’accountability esprime la responsabilità informativa dell’azienda medesima e sostanzia quel sistema di comunicazioni, interne ed esterne, che nella trasparenza e nel controllo d’esito trovano la loro piena conformazione;
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• Accountability da intendersi sinteticamente come esigenza del dover rendere conto dei risultati ottenuti nel caso si utilizzino risorse non proprie.
A. Matacena
ACCOUNTABILITYACCOUNTABILITY
• Accountability come il dovere e la responsabilità di spiegare, giustificare, a chi ne ha diritto che cosa si sta facendo per rispettare gli impegni presi con gli interlocutori, sia sul piano economico-reddituale […], sia da altri punti di vista.
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sia da altri punti di vista.
G. Rusconi
ACCOUNTABILITYACCOUNTABILITYStrumenti di comunicazione obbligatori
Programmazione e rendicontazione sostanzialmente rivolte a rappresentare gli aspetti economico-finanziari dell’attività
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Al di là di iniziative volontarie del singolo ente, anche la prospettiva di accountability e gli strumenti di governo risultano modellati
essenzialmente attorno a tale variabile.
Strumenti di comunicazione dai contenuti sostanzialmente disallineati rispetto alle esigenze informative degli stakeholder complicano lo sviluppo di percorsi di dialogo e confronto con i
portatori di interessi
ACCOUNTABILITY COME ACCOUNTABILITY COME MODUS VIVENDIMODUS VIVENDI
Nuova prospettiva di accountability
La programmazione e la rendicontazione in tema di sostenibilità è costitutiva
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Potrebbe essere potenzialmente penalizzante – soprattutto per i portatori di interessi - lasciare alla sola “sensibilità” e
discrezionalità dell’organo volitivo e dell’organo di governo dell’ente l’eventuale decisione di attivarsi in tal senso
Sarebbe opportuna una forte iniziativa politica, affiancata da una di carattere “culturale”, per introdurre l’obbligo, affermando al contempo la valenza e l’opportunità, di una programmazione e
rendicontazione in ottica di sostenibilità per l’Università
� Report sociali
� Report ambientali
� Report socio-ambientali
� …
� Report di sostenibilità
DIVERSE TIPOLOGIE DI REPORTDIVERSE TIPOLOGIE DI REPORT
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La scelta di uno o dell'altro dipende dadecisioni “tattiche” aziendali
Sicuramente la prospettiva più completa è quella della SOSTENIBILITÀ
REPORT DI SOSTENIBILITÀREPORT DI SOSTENIBILITÀ
politica politicapolitica politica
La politica ambientale, sociale ed economicadell’azienda vengono fuse insieme poiché si tratta di una
responsabilità aziendale complessiva
(GRI – Global Reporting Initiative)
La politica ambientale, sociale ed economicadell’azienda vengono fuse insieme poiché si tratta di una
responsabilità aziendale complessiva
(GRI – Global Reporting Initiative)
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Anche dall’analisi del report di SOSTENIBILITA’si può comprendere qual è
l’atteggiamento dell’azienda in ottica di CSR
politicasociale
politicaeconomica
politicaambientale
politicasociale
politicaeconomica
politicaambientale
REPORT REPORT DIDI SOSTENIBILITÀSOSTENIBILITÀ
FUNZIONI COMPLEMENTARI
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Public relation e consenso
Informativa Strumento di gestione
CONDIVISIONE
REPORT REPORT DIDI SOSTENIBILITÀ: SOSTENIBILITÀ: APPROCCI REDAZIONALI (1)APPROCCI REDAZIONALI (1)
VALUTAZIONEINTERNA
VALUTAZIONEPARTECIPATA
finalità diaccountability
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RENDICONTAZIONE COMUNICAZIONE
finalità dicomunicazione
orientamento al bilancio
orientamento al valore creato
REPORT REPORT DIDI SOSTENIBILITÀ: SOSTENIBILITÀ: APPROCCI REDAZIONALI (2)APPROCCI REDAZIONALI (2)
VALUTAZIONEINTERNA
VALUTAZIONEPARTECIPATA
elevata integrazione conSistemi di Programmazione e Controllo
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RENDICONTAZIONE COMUNICAZIONE
bassa integrazione conSistemi di Programmazione e Controllo
bassocoinvolgimento stakeholder
elevato coinvolgimento stakeholder
VALORE AGGIUNTO: VALORE AGGIUNTO: RISCONTRI EMPIRICIRISCONTRI EMPIRICI
• “Nel caso di una Università pubblica, come è l’Università dell’Insubria, la riclassificazione delle voci contabili e la possibilità di ricostruire il prospetto di calcolo del valore aggiunto, elemento che caratterizza la rendicontazione sociale, trova alcuni limiti metodologici legati alla peculiare modalità di finanziamento delle università pubbliche oltre che
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modalità di finanziamento delle università pubbliche oltre che al tipo di contabilità prescelto.” (BS 2007, pag. 61)
VALORE AGGIUNTO: VALORE AGGIUNTO: RISCONTRI EMPIRICIRISCONTRI EMPIRICI
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Università di Firenze – BS 2006 – pag. 50
VALORE AGGIUNTO:VALORE AGGIUNTO:RISCONTRI EMPIRICIRISCONTRI EMPIRICI
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Università di Bari – BS 2006 – pag. 101
VALORE AGGIUNTO:VALORE AGGIUNTO:RISCONTRI EMPIRICIRISCONTRI EMPIRICI
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Università di Bari – BS 2006 – pag. 102
VALORE AGGIUNTOVALORE AGGIUNTO
Quali i limiti e la portata informativa
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la portata informativa del Valore Aggiunto?
UNIVERSITY OF GOTHENBURGUNIVERSITY OF GOTHENBURGSUSTAINABILITY REPORT 2008SUSTAINABILITY REPORT 2008
ContentsThe Vice-Chancellor’s introduction pag. 3Our values pag. 4Our operation pag. 4Stakeholders pag. 4
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Stakeholders pag. 4Social perspectives pag. 6Economic perspectives pag. 9Environmental perspectives pag. 12Glossary pag. 32Principles of reporting pag. 33Production pag. 33Contact pag. 33
UNIVERSITY OF GOTHENBURGUNIVERSITY OF GOTHENBURGSUSTAINABILITY REPORT 2008SUSTAINABILITY REPORT 2008
Social perspectives (pagg. 6-8)• Age pag. 6• Male and female staff pag. 6• Sick leave pag. 6• Conditions of employment, etc. pag. 6
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• Conditions of employment, etc. pag. 6• Staff development pag. 6• Equal opportunity pag. 6• Gender equal recruitment pag. 6• Broader recruitment and participation pag. 7• Student influence pag. 8• 13 million SEK awarded to The
National Organization for Gender Studies pag. 8
UNIVERSITY OF GOTHENBURGUNIVERSITY OF GOTHENBURGSUSTAINABILITY REPORT 2008SUSTAINABILITY REPORT 2008
Economic perspectives (pagg. 9-11)• Growth is based on innovation pag. 9• Oysters instead of automobiles? pag. 9• Future enterprise pag. 9• Investments with respect for the environment pag. 9
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• Investments with respect for the environment pag. 9• Resource efficiency through electronic handling
of purchasing and billing pag. 10• Ethics and social requirements in procurement pag. 10• University purchasing has global effects pag. 11• SIDA cooperation for the problematics of forests
and poverty pag. 11
UNIVERSITY OF GOTHENBURGUNIVERSITY OF GOTHENBURGSUSTAINABILITY REPORT 2008SUSTAINABILITY REPORT 2008
Environmental perspectives (pagg. 12-31)• The results of 2008 pag. 14• More research within sustainable development pag. 15• Education with future prospects pag. 17• Open to the world pag. 18
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• Open to the world pag. 18• The climate is changing pag. 19• Act with responsibility pag. 20• Safe handling of chemicals pag. 22• Professional development pag. 25• Reports from the faculties pag. 26
UNIVERSITÀ DI FERRARA UNIVERSITÀ DI FERRARA BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• Presentazione – Sezione 1 pag. 9• Sezione 2 – L’Universita’ di Ferrara:
storia, missione e identità pag. 15• Sezione 3 – Il capitale intellettuale dell’Ateneo pag. 23
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• Sezione 3 – Il capitale intellettuale dell’Ateneo pag. 23• Sezione 4 – L’Universita’ di Ferrara e la formazione pag. 50• Sezione 5 – l’Universita’ di Ferrara, la ricerca
e l’innovazione pag. 86• Sezione 6 – L’Universita’ di Ferrara e il territorio pag. 110• Sezione 7 – L’Universita’ di Ferrara nel contesto
internazionale pag. 143• Sezione 8 – L’Universita’ di Ferrara e l’ambiente pag. 163
UNIVERSITÀ DI FERRARA UNIVERSITÀ DI FERRARA BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• Sezione 9 – L’Universita’ di Ferrara e il patrimonio
culturale pag. 179• Sezione 10 – L’Universita’ di Ferrara e la salute pag. 195• Sezione 11 – L’Universita’ di Ferrara e il suo
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• Sezione 11 – L’Universita’ di Ferrara e il suo capitale umano pag. 204
• Comunicazione agli stakeholder sul bilancio sociale 2007 pag. 227• Ulteriori indicatori pag. 249• Commenti al bilancio sociale pag. 263
UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNIVERSITÀ DI FIRENZE BILANCIO SOCIALE 2006BILANCIO SOCIALE 2006
Indice• L’identità
• La Storia pag. 6• Mission e linee di sviluppo pag. 10• La struttura organizzativa pag. 14
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• La struttura organizzativa pag. 14• Il sistema delle relazioni pag. 18
• Risorse e risultati• La ricerca pag. 20• La didattica pag. 26• Le attività in campo biomedico e sanitario pag. 33• Il capitale umano pag. 38
UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNIVERSITÀ DI FIRENZE BILANCIO SOCIALE 2006BILANCIO SOCIALE 2006
Indice• Le relazioni con il territorio
• Premessa pag. 44• Cultura e società pag. 45• L’impatto economico pag. 50
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• L’impatto economico pag. 50• Le strutture universitarie negli ambienti urbani pag. 52
• Appendice• Sintesi entrate e spese 2004/2006 pag. 60• Nota metodologica pag. 61
UNIVERSITÀ DI BARI UNIVERSITÀ DI BARI BILANCIO SOCIALE 2006BILANCIO SOCIALE 2006
Indice• Presentazione del Magnifico Rettore pag. iii• Premessa pag. v• 1. Introduzione: il bilancio sociale delle
Amministrazioni pubbliche e degli Atenei pag. 1• 2. L’identità pag. 5
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• 2. L’identità pag. 5• 3. Una riclassificazione dei dati di bilancio pag. 17• 4. L’attività didattica pag. 29• 5. L’attività di ricerca pag. 51• 6. Oltre la ricerca e la didattica: i rapporti con
l'esterno e le “altre attività” pag. 75• 7. Primi elementi per un report ambientale
dell’Università di Bari pag. 101• 8. Conclusioni e raccomandazioni pag. 105
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI UNIVERSITÀ DI CAGLIARI BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• Premessa pag. 7• Sezione I – Identità pag. 9• Sezione II – Didattica pag. 17• Sezione III – Ricerca pag. 37
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• Sezione III – Ricerca pag. 37• Sezione IV – Rapporti col territorio pag. 53• Sezione V – Servizi pag. 71
UNIVERSITÀ DEL SANNIO UNIVERSITÀ DEL SANNIO BILANCIO SOCIALE 2008BILANCIO SOCIALE 2008
Indice• PRESENTAZIONE DEL MAGNIFICO RETTORE pag. 7• PREMESSA METODOLOGICA pag. 9• GRUPPO DI LAVORO pag. 11• SEZIONE PRIMA: Identità pag. 13
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• SEZIONE PRIMA: Identità pag. 13• 1.1 La missione pag. 15• 1.2 Lo scenario e il contesto di riferimento pag. 17• 1.3 Il sistema di governance e l’assetto organizzativo pag. 21
• 1.4 Gli ambiti di intervento pag. 27• 1.5 Le strategie e le politiche pag. 33
UNIVERSITÀ DEL SANNIO UNIVERSITÀ DEL SANNIO BILANCIO SOCIALE 2008BILANCIO SOCIALE 2008
Indice• SEZIONE SECONDA: Riclassificazione dei dati
contabili pag. 37• 2.1 Premessa pag. 39• 2.2 Analisi della struttura delle Entrate pag. 41
37
• 2.2 Analisi della struttura delle Entrate pag. 41• 2.3 Analisi della struttura della Spesa pag. 45• 2.4 Prospetto informativo sul patrimonio pag. 49• 2.5 Indicatori finanziari pag. 53
• SEZIONE TERZA: Relazione sociale pag. 57• 3.1 Premessa pag. 59
• 3.2 Le aree di intervento e gli stakeholder interessati pag. 61
UNIVERSITÀ DEL SANNIO UNIVERSITÀ DEL SANNIO BILANCIO SOCIALE 2008BILANCIO SOCIALE 2008
Indice• 3.3 Gli indicatori pag. 65
•3.3.1 Indicatori Monetari pag. 65•3.3.2 Indicatori Non Monetari pag. 65
• 3.4 Giudizio ed opinioni degli stakeholder pag. 67
38
•3.4.1 La valutazione da parte degli studenti pag. 67•3.4.2 La valutazione da parte dei docenti pag. 70•3.4.3 La valutazione da parte del personale tecnico-amministrativo pag. 72
•3.4.4 La valutazione da parte delle Istituzioni pag. 74•3.4.5 La valutazione da parte dei fornitori pag. 75
• 3.5 Dichiarazione dell’università e miglioramento del Bilancio Sociale pag. 77
UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• LETTERE DI PRESENTAZIONE• LETTERA DEL RETTORE pag. 1• 1. PREMESSA METODOLOGICA pag. 3• 2. IDENTITÀ pag. 7
39
• 2. IDENTITÀ pag. 7• 2.1. Il profilo storico dell’Ateneo pag. 9• 2.2. Missione e Valori pag. 12• 2.3. Il contesto di riferimento pag. 13• 2.4. Linee strategiche e ambiti operativi pag. 14• 2.5. I nostri Stakeholder pag. 16
UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• 3. GOVERNO, ORGANIZZAZIONE E RISORSE pag. 23
• 3.1. La struttura ed il sistema di governo pag. 25• 3.2. L’organizzazione funzionale ed operativa
dell’Ateneo pag. 28
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dell’Ateneo pag. 28• 3.3. Le nostre risorse pag. 39
• 3.3.1. Le risorse umane pag. 39• 3.3.2. Le risorse tecniche pag. 51• 3.3.3. Le risorse finanziarie pag. 61
UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA BILANCIO SOCIALE 2007BILANCIO SOCIALE 2007
Indice• 4. ATTIVITÀ E RISULTATI pag. 71
• 4.1. Ricerca pag. 73• 4.2. Didattica pag. 78• 4.3. Servizi agli studenti pag. 88
41
• 4.3. Servizi agli studenti pag. 88• 4.4. Ateneo e territorio pag. 100
• 5. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO pag. 111• 6. LA GRIGLIA DEGLI INDICA TORI DEL
BILANCIO SOCIALE pag. 115• 7. IL QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL
BILANCIO SOCIALE pag. 131
SCUOLA NORMALE SUPERIORE SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DI PISA -- BILANCIO SOCIALE 2004BILANCIO SOCIALE 2004
Indice• Uno strumento di dialogo pag. 9• 1. La parte e il tutto: un bilancio di settore per
la Scuola Normale pag. 11• L’ambito di rendicontazione e la Scuola pag. 12
42
• L’ambito di rendicontazione e la Scuola pag. 12• Perché un bilancio di settore pag. 15• Note e riferimenti pag. 16
• 2. Raccontarsi e a chi: individuazione e definizionedei “detentori di interesse” pag. 17• Note e riferimenti pag. 20
SCUOLA NORMALE SUPERIORE SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DI PISA -- BILANCIO SOCIALE 2004BILANCIO SOCIALE 2004
Indice• 3. Orientamento universitario pag. 21
• Risorse e mezzi dedicati (input) pag. 22• Risultati finali e intermedi (output) pag. 25• Ricadute sociali (outcome) pag. 27
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• Ricadute sociali (outcome) pag. 27• Valutazione degli stakeholder pag. 28• Conclusioni e obiettivi pag. 29
SCUOLA NORMALE SUPERIORE SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DI PISA -- BILANCIO SOCIALE 2004BILANCIO SOCIALE 2004
Indice• 4. Alta formazione/Formazione continua pag. 31
• Risorse e mezzi dedicati (input) pag. 32• Risultati finali e intermedi (output) pag. 34• Ricadute sociali (outcome) pag. 35
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• Ricadute sociali (outcome) pag. 35• Valutazione degli stakeholder pag. 36• Conclusioni e obiettivi pag. 36• Note e riferimenti pag. 37
SCUOLA NORMALE SUPERIORE SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DI PISA -- BILANCIO SOCIALE 2004BILANCIO SOCIALE 2004
Indice• 5. Formazione professionalizzante (tirocini/stage) pag. 39
• Risorse e mezzi dedicati (input) pag. 40• Risultati finali e intermedi (output) pag. 41• Ricadute sociali (outcome) pag. 45
45
• Ricadute sociali (outcome) pag. 45• Valutazione degli stakeholder pag. 46• Conclusioni e obiettivi pag. 47• Note e riferimenti pag. 48
SCUOLA NORMALE SUPERIORE SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DI PISA -- BILANCIO SOCIALE 2004BILANCIO SOCIALE 2004
Indice• 6. Nota metodologica pag. 49
• Il gruppo di lavoro pag. 50• Il modello di riferimento pag. 50• L’individuazione degli stakeholder pag. 51
46
• L’individuazione degli stakeholder pag. 51• I criteri di rendicontazione pag. 51• I dati pag. 52• Benchmarking pag. 53• Note e riferimenti pag. 54
• Questionario di partecipazione pag. 55• Certificazione DNV pag. 58