La Torre - Aprile 2014

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APRILE 2014 È l’evangelista Giovanni che racconta! È lui, l’al- tro discepolo che corre al sepolcro insieme con Simon Pietro, quello che Gesù amava, quello che corse più veloce e arrivò per primo, ma non entrò, aspettando che arrivasse anche Simon Pietro. Corse più veloce, non solo perché era più giovane, ma perché era troppo forte in lui il desiderio, spinto dal- l’amore, di vedere, di sapere, di verificare, con l’incon- scia speranza che fosse vero… chissà… l’aveva detto che sarebbe risorto… l’aveva detto più volte a tutti “i do- dici”, e in particolare l’aveva detto a lui, a Simon Pietro e a Giacomo scendendo dal Monte Tabor, dopo quel “momento di Cielo”, di estasi, di folgorante trasfigura- zione di Lui…; però, possibile? … Incredibile!... e si do- mandavano che cosa volesse dire “risorgere dai morti”. E poi lui, Giovanni, l’aveva seguito fino alla fine, proprio fin sotto la croce dove c’era anche Maria, la Madre di Lui e Maria di Magdala. Ed è così che appena Maria di Mag- dala era venuta a portare la strabiliante notizia del se- polcro vuoto …lui e Simon Pietro erano corsi veloci, e poi finalmente, col fiato sospeso, entrarono e videro, os- servarono bene, tutto in ordine…, ma Lui, non l’hanno visto! Eppure Giovanni attesta di se stesso, proprio in quel momento – “e vide e credette”. Gesù è risorto, come aveva predetto, secondo le Scritture. L’augurio di Pasqua che ci scambiamo a vicenda in questi giorni sia così, di un incontro vero con il Si- gnore risorto. A noi Gesù non è apparso, come in- vece poi apparve a Pietro e Giovanni ai “dodici in- sieme”, a Maria di Magdala , ad altre donne e a tanti altri discepoli, e tuttavia crediamo ugualmente; e cre- diamo proprio perché Lui l’aveva detto più volte: “il Fi- glio dell’uomo sarebbe risorto secondo le Scritture”. Si, il Signore è risorto – Alleluia – è veramente risorto! – Alleluia! Don Giuseppe Luce del Mondo Il Giorno del Signore Risorto CALENDARIO LITURGICO PASTORALE APRILE SETTIMANA SANTA DOMENICA 13 DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE MARTEDÌ 15 • Ore 21: Celebrazione Penitenziale comunitaria • Triduo pasquale (vedi riquadro a pagina seguente) DOMENICA 20 PASQUA DI RISURREZIONE Sante Messe secondo l’orario festivo LUNEDÌ 21 • Ore 8 – 10.30 – 18: Sante Messe • Ore 16.30: Celebrazione dei Battesimi SABATO 26 • Ore 16.30: Celebrazione della Cresima e prima Eucaristia, presiede Mons. Dante Lafranconi, vescovo di Cremona DOMENICA 27 II DI PASQUA DIVINA MISERICORDIA • Ore 16.30: Celebrazione dei Battesimi MAGGIO GIOVEDÌ 1 • Ore 9.30: Santa Messa di San Giuseppe Lavoratore • Ore 21, all’Oratorio: Santo Rosario DOMENICA 4 III DI PASQUA Pellegrinaggio al Santuario • Ore10.30: Raduno e partenza dall’Inizio del Viale • Ore 11.30: Santa Messa in Santuario • Ore 15: Santo Rosario LUNEDÌ 5 TUTTI I LUNEDÌ ESTIVI FINO A FINE AGOSTO • Ore 20.30, al cimitero: santo rosario e Messa DOMENICA11 IX ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONE DELL’ORATORIO (vedi riquadro) DA MARTEDÌ 13 A LUNEDÌ 19 Pellegrinaggio Parrocchiale in Polonia DOMENICA 25 CHIUSURA DELL’ANNO CATECHISTICO VENERDÌ 30 Conclusione del Mese Mariano • Ore 20.15, dall’oratorio: rosario • Ore 21, al Colomberone: Santa Messa GIUGNO DOMENICA 1 ASCENSIONE DEL SIGNORE Giornata delle comunicazioni sociali DOMENICA 8 PENTECOSTE DA LUNEDÌ 16 A GIOVEDÌ 19 SANTE QUARANT’ORE “Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro “hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto”. Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.” (Gv. 20,1-8) Pasqua

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Èl’evangelista Giovanni che racconta! È lui, l’al-tro discepolo che corre al sepolcro insiemecon Simon Pietro, quello che Gesù amava,

quello che corse più veloce e arrivò per primo, ma nonentrò, aspettando che arrivasse anche Simon Pietro.Corse più veloce, non solo perché era più giovane, maperché era troppo forte in lui il desiderio, spinto dal-l’amore, di vedere, di sapere, di verificare, con l’incon-scia speranza che fosse vero… chissà… l’aveva dettoche sarebbe risorto… l’aveva detto più volte a tutti “i do-dici”, e in particolare l’aveva detto a lui, a Simon Pietroe a Giacomo scendendo dal Monte Tabor, dopo quel“momento di Cielo”, di estasi, di folgorante trasfigura-zione di Lui…; però, possibile? … Incredibile!... e si do-mandavano che cosa volesse dire “risorgere dai morti”.E poi lui, Giovanni, l’aveva seguito fino alla fine, propriofin sotto la croce dove c’era anche Maria, la Madre di Luie Maria di Magdala. Ed è così che appena Maria di Mag-dala era venuta a portare la strabiliante notizia del se-polcro vuoto …lui e Simon Pietro erano corsi veloci, epoi finalmente, col fiato sospeso, entrarono e videro, os-servarono bene, tutto in ordine…, ma Lui, non l’hannovisto! Eppure Giovanni attesta di se stesso, proprio inquel momento – “e vide e credette”. Gesù è risorto,

come aveva predetto, secondo le Scritture. L’augurio di Pasqua che ci scambiamo a vicenda inquesti giorni sia così, di un incontro vero con il Si-gnore risorto. A noi Gesù non è apparso, come in-vece poi apparve a Pietro e Giovanni ai “dodici in-sieme”, a Maria di Magdala , ad altre donne e a tantialtri discepoli, e tuttavia crediamo ugualmente; e cre-diamo proprio perché Lui l’aveva detto più volte: “il Fi-glio dell’uomo sarebbe risorto secondo le Scritture”.Si, il Signore è risorto – Alleluia – è veramente risorto!– Alleluia!

Don Giuseppe

Luce del MondoIl Giorno del Signore Risorto

CALENDARIO LITURGICO PASTORALE

APRILESETTIMANA SANTA

DOMENICA 13DOMENICA DELLE PALMEE DELLA PASSIONE

MARTEDÌ 15• Ore 21: CelebrazionePenitenziale comunitaria• Triduo pasquale

(vedi riquadro a pagina seguente)

DOMENICA 20PASQUA DI RISURREZIONE Sante Messe secondol’orario festivo

LUNEDÌ 21• Ore 8 – 10.30 – 18: Sante Messe• Ore 16.30: Celebrazionedei Battesimi

SABATO 26• Ore 16.30: Celebrazionedella Cresima e primaEucaristia, presiede Mons. Dante Lafranconi, vescovo di Cremona

DOMENICA 27II DI PASQUADIVINA MISERICORDIA• Ore 16.30: Celebrazionedei Battesimi

MAGGIOGIOVEDÌ 1• Ore 9.30: Santa Messa diSan Giuseppe Lavoratore• Ore 21, all’Oratorio: Santo Rosario

DOMENICA 4III DI PASQUAPellegrinaggio al Santuario• Ore10.30: Raduno epartenza dall’Inizio del Viale• Ore 11.30: Santa Messa in Santuario• Ore 15: Santo Rosario

LUNEDÌ 5TUTTI I LUNEDÌ ESTIVIFINO A FINE AGOSTO• Ore 20.30, al cimitero:santo rosario e Messa

DOMENICA11IX ANNIVERSARIODELL’INAUGURAZIONEDELL’ORATORIO(vedi riquadro)

DA MARTEDÌ 13 A LUNEDÌ 19Pellegrinaggio Parrocchialein Polonia

DOMENICA 25CHIUSURA DELL’ANNOCATECHISTICO

VENERDÌ 30Conclusione del Mese Mariano• Ore 20.15, dall’oratorio:rosario• Ore 21, al Colomberone:Santa Messa

GIUGNODOMENICA 1ASCENSIONE DEL SIGNOREGiornata dellecomunicazioni sociali

DOMENICA 8PENTECOSTE

DA LUNEDÌ 16 A GIOVEDÌ 19SANTE QUARANT’ORE

“Nel giorno dopo il sabato, Maria diMagdala si recò al sepolcro di buon

mattino, quand’era ancora buio, e vide chela pietra era stata ribaltata dal sepolcro.Corse allora da Simon Pietro e dall’altro

discepolo, quello che Gesù amava, e disseloro “hanno portato via il Signore dalsepolcro e non sappiamo dove l’hannoposto”. Uscì allora Simon Pietro insieme

all’altro discepolo e si recarono al sepolcro.Correvano insieme tutti e due, ma l’altrodiscepolo corse più veloce di Pietro egiunse per primo al sepolcro. Chinatosi,vide le bende per terra, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro che loseguiva ed entrò nel sepolcro. Chinatosi,vide le bende per terra, e il sudario, che gliera stato posto sul capo, non per terra conle bende, ma piegato in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro,

e vide e credette.” (Gv. 20,1-8)

Pasqua

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Il 28 e 29 marzo si è svolta, per la prima volta in tuttoil mondo, l’iniziativa “24 Ore per il Signore”, con loscopo di avvicinare i fedeli al Sacramento della Pe-

nitenza o della Riconciliazione. Il Sacramento scaturi-sce direttamente dalla Pasqua di Cristo, dalla sua pas-sione, dalla sua morte e dalla sua risurrezione. Infatti,la sera di Pasqua il Signore Risorto apparve ai disce-poli, chiusi nel cenacolo e, dopo aver rivolto loro il sa-luto «Pace a voi», soffiò su di loro e disse: «Ricevetelo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati,saranno perdonati» (Gv 20, 21-23).Le parole del Risorto svelano due aspetti importanti diquesto Sacramento. Innanzitutto, il fatto che il per-dono dei peccati commessi non è qualcosa che l’uomopossa darsi da solo. Nessuno può dire: «Io mi perdonoi miei peccati!». Il perdono si chiede a un altro e nellaConfessione la richiesta è fatta al Padre per la media-zione del suo Figlio. Così «il perdono – ha spiegatoPapa Francesco – non è frutto dei nostri sforzi, ma èun regalo, è un dono dello Spirito Santo, che ci ri-colma del lavacro di misericordia e di grazia che sgorgaincessantemente dal cuore spalancato del Cristo cro-cifisso» (Udienza generale del 19/02/2014). Inoltre, leparole di Gesù ricordano che solo se ci lasciamo ri-conciliare con il Padre e con i fratelli possiamo essereveramente nella pace. E questo è esperienza di tutti:si va a confessarsi, con un peso nell’anima, con un po’di tristezza e quando si riceve il perdono del Signore,tramite il sacerdote, ci si sente in pace, in quella pacedell’anima così forte, che soltanto Gesù può dare.Alcuni incontrano difficoltà ad accostarsi alla Confes-sione a motivo di dover ricorrere alla mediazione di unaltro uomo, per questo vorrebbero riconciliarsi diretta-

mente con Dio. Certamente questo sarebbe più facile.Le parole di Gesù costituiscono gli apostoli e i loro suc-cessori e collaboratori mediatori del perdono. Non ba-sta chiedere perdono al Signore nella propria mente enel proprio cuore, ma è necessario confessare umil-mente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della

Chiesa. «Nella celebrazione di questo Sacramento – hadetto ancora il Papa – il sacerdote non rappresenta sol-tanto Dio, ma tutta la comunità, che si riconosce nellafragilità di ogni suo membro, che ascolta commossa ilsuo pentimento, che si riconcilia con lui, che lo rin-cuora e lo accompagna nel cammino di conversione ematurazione umana e cristiana». Uno potrebbe dire: «Iomi confesso soltanto con Dio». Sì, certo, egli può direa Dio «Perdonami» e riconoscere i suoi peccati; ma ipeccati di ciascuno sono anche contro i fratelli, controla Chiesa. Per questo è necessario chiedere perdonoalla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote.A volte si prova vergogna a dire al ministro i peccaticommessi. Il Papa incoraggia: «Anche la vergogna èbuona, è salute avere un po’ di vergogna, perché ver-gognarsi è salutare». La vergogna fa bene perchérende più umili e il sacerdote riceve con amore e contenerezza questa confessione e in nome di Dio per-dona. Già dal punto di vista umano, è liberante parlarecon il fratello sacerdote e dirgli cose che sono tanto pe-santi nel cuore. È lecito sfogarsi con Dio, con la Chiesa,con il fratello. «Non avere paura della Confessione!»,dice Papa Francesco. Forse quando si è in coda perconfessarsi si sentono tante difficoltà, si avverte il pesodel male compiuto e anche la vergogna. Ma poi,quando finisce la Confessione, ciascuno esce libero,grande, bello, perdonato, bianco, felice. Egli tocca dav-vero con mano la grazia di Dio che ha ricevuto nel Sa-cramento. Provare per credere!

Marco Doldi

Aprile 2014La Torre - 2

della ConfessioneSuperare la pauraL ’ I N V I T O D I P A P A F R A N C E S C O

IL TRIDUO PASQUALE

GIOVEDÌ SANTO• Ore 9.30: Messa del Crisma

in Cattedrale • Ore 21.00: Celebrazione

della Cena del Signore• A seguire: adorazione

Eucaristica per tutta la notte

VENERDÌ SANTO• Ore 8: Celebrazione

dell’Ufficio delle letture e delle lodi

• Ore 21: Celebrazione dellaPassione del Signore e pro-cessione con il Cristo morto

SABATO SANTO• Ore 8: Celebrazione

dell’Ufficio delle letture e delle lodi

• Ore 21.30: Celebrazionedella Veglia Pasquale nellanotte della Risurrezione

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Aprile 2014 La Torre - 3

Le varie forme attuali di dis-soluzione del matrimonio(unioni libere, “matrimonio

di prova”, pseudo-nozze frapersone dello stesso sesso),così come le diverse teorizza-zioni del pensiero “gender“,sono espressioni di una libertàassoluta (nel senso di “ab-solu-tus”, sciolto da ogni legame) di-venuta in realtà una prigione.In particolare l’ideologia “gen-der”, proponendo l’irrilevanzadella differenza sessuale comecostitutiva del matrimonio, con-duce alla destrutturazione del-l’identità personale in nomedella legittimazione di qualsiasiforma di sessualità. Una cor-rente di pensiero minoritaria,ma ben amplificata non solo daimedia ma anche da iniziativegiuridiche e politiche, nazionalie internazionali, mira ad affer-mare l’identità sessuale (“ge-nere”) come costruzione radi-calmente indipendente dallacorporeità sessuata (“sesso”).Relativizzando così la nozionedi sesso, al naturale dualismomaschile-femminile, si contrap-pongono altre identità pro-mosse da scelte individuali che,mistificando la realtà, induconoa declinare la famiglia secondouna pluralità di modelli.

Ma essere maschio o femminacorrisponde a una strutturazioneoggettiva che ci appartiene giàdalla nascita oppure è il frutto diuna autodeterminazione asso-luta fondata su private categoriepersonali di preferenza?La ragione ci assicura che ladiversità maschio-femmina ègenetica, ormonale, fenotipica,neurobiologica.La scienza ci assicura che ladiversa strutturazione anato-

mofunzionale del cervello ma-schile e del cervello femminilespiega quelle differenze di com-portamento, di affettività, di in-tuito e di intraprendenza che,da sempre, empiricamente, sisvelano nel confronto fra ilmondo maschile e quello fem-minile. Mondi diversi ma non di-stanti, contrapposti ma non an-tagonisti.La sintesi naturale dell’espe-rienza maschile e femminile av-

viene nella famiglia che, attra-verso il matrimonio, diventasoggetto pubblico e svolgecompiti di accoglienza, di edu-cazione, di solidarietà e di con-tinuità tra generazioni, che an-che la nostra Costituzionericonosce di insostituibile rile-vanza sociale.La consapevole assunzione diresponsabilità e doveri sancitadal matrimonio rende la famigliail luogo stabile di complemen-

tarità sessuale, relazione affet-tiva, riproduzione naturale ecrescita della prole.Sul piano legislativo e giuridicola famiglia fondata sul matrimo-nio risulta altro rispetto a ognidiversa forma di convivenza af-fettiva: per questo sarebbe in-giusto considerarle sullo stessopiano, in quanto l’elementareprincipio di non discriminazioneesige che forme diverse sianotrattate in modo diverso.Solo una ideologica bugia puòrealizzare una radicale mutazioneantropologica della famiglia.«Le bugie somigliano alle mo-nete false: coniate da qualchemalvivente sono poi spese dapersone oneste, che perpe-tuano il crimine senza saperlo.Così la bugia, soprattutto sedetta da persona autorevole odi successo, corre in tutte le di-rezioni e lentamente si tra-sforma in verità, se non ci sot-tomettiamo alla fatica dellaverifica e della critica» (Josefde Maistre, 1753-1821).

dott. Paolo Emilianipresidente del Forum provinciale delle Associazioni familiari

L ’ I D E O L O G I A G E N D E R

Perché “Piano Terra”? Dopo il focus2012 sulla Parola con Passpartù equello sulla corporeità l’anno scorso

con Everybody… è il momento di fare unpasso avanti e guardare dove mettiamo ipiedi, l’aria che respiriamo, la casa cheabitiamo… il mondo che Gesù ha decisodi abitare con noi e per noi. “Piano Terra” racconta, sia la dinamicadella concretezza della vita e proclama che ci piace, che laamiamo da cristiani; sia l’obiettivo bello che sta nel cuore delSignore: il suo scendere, il suo venire a visitarci, il suostare con noi! Lo ricorda il sottotitolo che da anni ricalca citazioni bi-bliche, in questo caso una celebre e fondamentalefrase dell’inno cristologico che apre il Vangelo di Gio-vanni. Dalla porta semi aperta esce luce, al tempostesso punto focale e “sentiero” su cui incamminarci.La porta aperta richiama anche il grembo accoglientedella Chiesa, come già è stato quello di Maria, la rela-zione calda della famiglia, lo spazio in cui far risaltare –

sullo sfondo della città e sotto il cielo distelle – gli obiettivi 2014. Il Grest sarà al-lora spazio in cui entrare (e si entrerànella relazione con gli animatori, tra amici,con l’ambiente, con la squadra…)… dettoaltrimenti “da bambini” con “Permesso?”;ma sarà anche l’occasione per sperimen-

tare la custodia di tantissimi doni, con il giusto stupore, detto altri-menti “da bambini” con “Che bello!”; poi sarà la volta del co-

struire, come se il Grest e gli spazi estivi fossero unacoltivazione di cui prendersi cura con intraprendenza,detto altrimenti “da bambini” con “Rimbocchiamoci le ma-niche!”. Infine il Grest sarà occasioneper ripartire, chiudendo un’esperienza, congedandosida amici e tempi belli, dicendo “grazie” per la gratuitàricevuta, detto altrimenti “da bambini” con un bel “Ar-rivederci e grazie!”.Tante cose, tanta bellezza, tanti spunti da costruire in-sieme e da vivere giorno per giorno!

La Federazione Oratorio Cremonesi

A che piano va? Piano Terra!

Grest 2014

un’unica idea di famigliaconsegnanoLa ragione e la scienza

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Aprile 2014La Torre - 4

Da lunedì 16 giugno a venerdì 11 luglio

GREST 2014Con alcune novità…

Dal 29 Luglio al 4 Agosto

Vacanza Estiva a VIENNA

adolescenti e giovani Iscrizioni entro il 31 maggio.

Festa del IX Anniversario dell’Oratorio

- Giovedì 8 Maggio, ore 20.30: Fiaccolata e Santa Messa diapertura dell’anniversario

- Venerdì 9 Maggio, ore 21: incontro e testimonianza sul Beato Giovanni XXIII

- Sabato 10 Maggio: serata di festa con Cena in oratorio

- Domenica 11 Maggio, ore 18: santa Messa di chiusura

Nel maggio 2015 il nostro oratorio spegnerà 10candeline. Proprio per questa occasione il consi-glio dell’oratorio ha penato di proporre un con-

corso di idee al fine di creare un logo che sia identifi-cativo del nostro Oratorio.Identificare, anche visivamente, un luogo che ci sta a cuore,

che è nel nostro cuore, è importante!Tutti coloro che hanno creatività, fanta-

sia e buone idee possono partecipare.Le modalità e il regolamento delconcorso sono scaricabili dal sitodella Parrocchia:www.parrocchia.mozzanica.com

Oratorio san Luigi e sant’Agnese

per informazioni e iscrizioni rivolgersi al don o al bar dell’oratorio, termine iscrizioni entro il 31 maggio

iscrizioni aperte per i ragazzi/e dalla 5

elementare alla 3 mediacosto 250 euro

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o es

tivo

al p

asso

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asso

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onal

e de

l ton

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DAL 19 AL 26 luglio 2014DAL 19 AL 26 luglio 2014

Il dono pasquale che anche quest’annola vostra famiglia vorrà riservare alla Parrocchia è il segno tangibile di quanto avete a cuore la Comunità Parrocchiale!Un grazie sincero, perché contribuite al bene della comunità!

GRAZIE!!!

Concorso di idee per la creazione del logo dell’Oratorio