La Teoria Quantica Della Reincarnazione

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La teoria quantica della reincarnazione Roger Ebert "Se vuoi vedere la paura negli occhi di un fisico quantistico, pronuncia la parola MISURA." La reincarnazione è possibile per un punto di vista razionalistico, scientifico? Ora come Si. Però, noi non ne siamo mai coscienti e il “noi”, nel senso ce viene dato a !uesto pronome abitualmente, non fa parte dell"analisi ce vo#lio proporvi. $ffronto il problema dal punt meccanica !uantistica. %#noro tutto di !uesto ar#omento, e discuterne d& l"occasione a#li prendermi per un pazzo. 'ominciamo col dire ce in fondo, !uando si va al cuore del problema, tutto, e vo#lio dire fatto di particelle !uantice. *ueste particelle possono trovarsi in un luo#o o in un altro, nello stesso tempo. L"inter multimondi formulata nel + - dal professor /u# 0verett , ci dice ce tutte le possibilit& teorie !uantica si producono istantaneamente in un “multiverso” composto di universi paral indipendenti, e S%1)L($20%. *ui la parola importante è: S%1)L($20$102(0. Penso ce !uesto si#nifici ce ()((O non si !ualce luo#o particolare in un particolare momento. Se voi pensate a ciò in !uesto modo, *ualsiasi cosa voi pensiate, è irrilevante perc4 i luo#i e i tempi ce ci portiamo con n !uantico. 1a !ui, essi non anno l"aria di esistere. Se esistono, sono creati unicamente p scientifice ce facciamo di !uesto livello, e le differenze tra le nostre varie dimension !ualcosa per noi ma non per le particelle !uantice ...

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Fisica quantistica e reincarnazione

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La teoria quantica della reincarnazione

Roger Ebert

"Se vuoi vedere la paura negli occhi di un fisico quantistico, pronuncia la parola MISURA."

La reincarnazione possibile per un punto di vista razionalistico, scientifico? Ora come ora risponderei: Si.

Per, noi non ne siamo mai coscienti e il noi, nel senso che viene dato a questo pronome personale abitualmente, non fa parte dellanalisi che voglio proporvi. Affronto il problema dal punto di vista della meccanica quantistica. Ignoro tutto di questo argomento, e discuterne d loccasione agli altri di prendermi per un pazzo.

Cominciamo col dire che in fondo, quando si va al cuore del problema, tutto, e voglio dire IL TUTTO, fatto di particelle quantiche.

Queste particelle possono trovarsi in un luogo o in un altro, nello stesso tempo.Linterpretazione dei multimondi formulata nel 1956 dal professor Hugh Everett, ci dice che tutte le possibilit descritte dalla teorie quantica si producono istantaneamente in un multiverso composto di universi paralleli indipendenti, e SIMULTANEI.

Qui la parola importante : SIMULTANEAMENTE. Penso che questo significhi che TUTTO non si trova in qualche luogo particolare in un particolare momento. Se voi pensate a ci in questo modo, benvenuti!Qualsiasi cosa voi pensiate, irrilevante perch i luoghi e i tempi che ci portiamo con noi a livello quantico. Ma qui, essi non hanno laria di esistere. Se esistono, sono creati unicamente per le applicazioni scientifiche che facciamo di questo livello, e le differenze tra le nostre varie dimensioni significano qualcosa per noi ma non per le particelle quantiche ...

I lettori che conoscono largomento hanno gi smesso di leggere. Altri hanno magari riso. Non mi curo di loro ma guardo e passo, scrivo per noi, coloro che restano. Gli esperti hanno avuto dei decenni per chiarire largomento. Ora tocca a noi rimboccarci le maniche. E non ripeter la solita solfa, perch la so gi. Inoltre, non dovrei credere a tutto ci che leggo su Wikipedia, anche se Wiki ha laria di saperne sempre pi di me.

Okay. Allora se TUTTO consiste inSTRINGHE QUANTICHE, come definiamo una stringa quantica? E qui Wiki un modello di chiarezza: Una stringa quantica uno dei principali oggetti studiati dalla teoria delle stringhe, una branca della fisica teorica.Ci sono diverse teorie sulle stringhe, di cui un buon numero tra esse sono unificate dalla teoria M. Una stringa un oggetto con una distinzione spaziale a 1 dimensione, contrariamente a una particella elementare che invece a 0 dimensioni, cio si pu equiparare a un punto geometrico.E cos 1 dimensione rispetto a 0 dimensioni? Per me, se qualcosa non ha dimensione, allora non niente.

Evidentemente, sono ingenuo. Passiamo quindi alle stringhe a 1 dimensione, le quali adesso, sono tangibili come un melone comparate alle particelle a 0 dimensioni. Qui, almeno, c qualche cosa. Come avete indovinato, tutto ci molto piccolo. Non pi grande dellalunghezza di Planck.

Quanto misura la lunghezza di Planck? Cito: La teoria corrente suggerisce che una lunghezza di Planck la grandezza pi piccola che si possa conoscere e quantificare. In altre parole, se si trova qualcosa di pi piccolo che la lunghezza di Planck, ebbene, questo sar ancora la lunghezza di Planck. Quando noi, i non specialisti, ci riferiamo a la misura o la distanza di qualcosa, pensiamo di scrivere cose differenti. Per esempio: Il cane grosso a tre metri da me non pensiamo certo di descrivere contemporaneamente la sua distanza e la sua grandezza. Al livello dei quanti, la misura e la distanza possono essere allo stesso tempo sia luna che laltra. Per venire al sodo, TUTTO potrebbe essere dovunque e nello stesso tempo.

Ci comincia ad assomigliare allETERE, definito dai maghi dellantichit come il quinto elemento che scorre nelluniverso. La filosofia magica di Matt Rees ci dice che letere molto versatile e pu essere trasformato in materia o in energia attraverso dei procedimenti appropriati. Unindagine scientifica come un esperimento formule non rileverebbe la presenza delletere, dal momento che esso dappertutto, ma rivelerebbe le perturbazioni del flusso delletere.

Queste perturbazioni somigliano alleffetto gravitazionale attraverso cui la presenza delle particelle quantiche conosciuta. Se letere pu essere trasformato in materia o in energia, dunque i maghi erano gi giunti per conto loro alla formula di Einstein E=MC2, la quale da un certo punto di vista pu essere considerata una formula magica. Si pu dire che letere e le particelle quantiche sono ci che ovunque e in cui consiste il TUTTO.

Arriviamo ora l dove voglio arrivare.

E forse qualcuno potrebbe averlo gi capito. Noi stessi siamo interamente fatti di ci che abbiamo parlato, ci siamo dentro fino al collo allo stesso modo. Le nostre identit, i nostri nomi, le nostre personalit, le nostre credenze, opinioni, senso dellumorismo, insomma ci che noi pensiamo essere il nostro spirito. Siamo fatti di bits a una dimensione, i quali compongono la totalit cosmica e noi potremmo anche essere dei bits che si trovano ALTROVE, perch il SE' essenzialmente un principio di organizzazione che noi diamo al caos di particelle che compone il TUTTO.

Se vi allontanate da noi, ci apparite come un punto senza dimensioni, ma se voi vi avvicinate, ci apparite come ben pi di questo. Di conseguenza le nostre identit sono state assemblate da questo materiale quantico, o ETERE, dal principio di organizzazione che concepisce noi stessi. Noi stessi portiamo noi stessi a ESSERE. La nostra coscienza la gravitazione. Siamo venuti dal nulla vorticoso e torniamo al nulla vorticoso. La polvere da cui proveniamo e la polvere in cui torniamo non sono veramente dove pensiamo che siano. E la mente a fare in modo che sia cos.

Questi bits potrebbero, alla stessa maniera, ritrovarsi allaltro angolo delluniverso piuttosto che l dove sono. Pu essere che solo percependoli noi li manteniamo INSIEME. Voi mettete assieme i vostri bits, io metto assieme i miei, e quando smettiamo di pensare essi ritornano nel pool generale del TUTTO, DAPPERTUTTO. Quindi, me e voi consistiamo di noi stessi, e uno di questi giorni potremmo consistere di altri ME. Noi ritorneremo, questo ci far stare un sacco bene perch non lo sapremo.

Perci, si, la reincarnazione possibile da un punto di vista scientifico e razionale. Noi siamo stati e saremo reincarnati, essendo una parte dellIMMENSITA di cui siamo fatti. Saremo dei soli, delle lune, delle stelle, della pioggia: cercateci nelle previsioni del tempo!

Se vi sembra che chiuda con un tono piuttosto vago, considerate le mie difficolt nel determinare dove stare, e cosa guardare. Io sono allinterno di un mio stato mentale, intrappolato qui da tanto tempo, a partire da un indeterminato momento di cui non ho memoria cosciente. Il fatto che voi esistiate non che una prova per sentito dire. Ci mi rende la vita pi interessante pensandoci. Non vorrei che il mio spirito avesse esperienza solo di un vortice vuoto e senza forma, quando molto meglio impiegare il mio spirito a pensare la mia attrice preferita.

Ma qui sta il puzzle: Quale realt possiede il TUTTO a parte il fatto che ci pensi? Quando prendo un colpo e vedo le stelle prima di svenire, cosa succede in mia assenza? Come saperlo? Vi lascio con un confortante passo tratto da Wikipedia.

Una volta che una misura applicata, il sistema misurato diventa ENTANGLED col fisico che lha misurato e un immenso numero di altre particelle, alcune delle quali sono fotoni vola verso laltro angolo delluniverso, per provare che la funzione ondulatoria non collassata, tutte queste particelle dovrebbero essere riportate indietro ed essere misurate nuovamente assieme al sistema che era stato misurato originariamente. Ci abbastanza impraticabile e anche se si potesse farlo teoricamente, questo distruggerebbe tutte le prove che le misurazioni originali furono bene effettuate. (compresa la memoria del fisico).Questo certamente qualcosa su cui pensare.

civiltascomparse.wordpress.com

Fonte in lingua originale:www.rogerebert.comEntanglement: Il pi grande mistero della Fisica

Intervista diScienza e Conoscenzaa Massimo Teodorani, astrofisico.

Entanglement, che significa?A cura di Elsa Nityama Masetti

Scienza e Conoscenza:Entanglement, una parola esotica o un termine tecnico? E uno di quei termini che sembra non trovare una traduzione stabile nel vocabolario italiano. Inoltre indica un fenomeno al primo approccio altrettanto sfuggente, inafferrabile. In poche parole fruibili a tutti, che cosa si intende per entanglement?

Massimo Teodorani:E il termine inglese usato in maniera standard dai fisici quantistici e tradotto alla lettera in italiano significa intreccio. Diciamo che il termine abbastanza azzeccato perch denota uno stato prettamente fisico di legame indissolubile tra due particelle elementari come ad esempio due elettroni o due fotoni che hanno interagito almeno una volta. Il legame di natura quantistica e significa che entrambe le particelle si comportano come un tuttuno. La prova cruciale di questa specie di miracolo della natura la ebbe per la prima volta il fisico francese Alain Aspect con un epocale esperimento effettuato in laboratorio nel 1982. Si osserv che se si cambiava una propriet (come ad esempio lo spin o la polarizzazione) della prima particella anche la stessa propriet dellaltra cambiava istantaneamente. Questo cambiamento avviene semplicemente allatto della misura, dove sulla scala quantistica, losservatore interagisce ineluttabilmente con losservato: latto della misura perturba la prima particella e istantaneamente influenza anche la particella gemella ...

Pi che sfuggente, il fenomeno dellentanglement tanto inquietante quanto reale, soprattutto se si pensa che esso si realizza a qualunque distanza le particelle si trovino luna dallaltra, sia essa anche di miliardi di chilometri. Questo fenomeno quantistico ufficialmente confermato solo nel caso del mondo microscopico. In realt, modelli teorici recenti molto sofisticati accoppiati ad uno studio attento del cervello, come ad esempio quello di neurodinamica quantistica proposto dal matematico Roger Penrose e dallanestesiologo Stuart Hameroff, prevedono che i microtubuli che costituiscono lossatura dei neuroni cerebrali funzionino su tutta la massa cerebrale in uno stato di entanglement orchestrato tra loro, proprio quello che genera un atto di coscienza. Ma non sembra che ci si debba fermare a questo: secondo certi modelli di cosmologia quantistica, luniverso prima della sua nascita era in realt un multiverso, costituito da un numero sconfinato di universi paralleli coesistenti che si trovavano in stato di entanglement tra loro. E non finita. Fisici teorici come Brian Josephson, fisici sperimentali come Robert Jahn, e psicologi sperimentali come Dean Radin e Roger Nelson, ritengono che i cosiddetti poteri telepatici e i casi di coscienza collettiva, non solo siano eventi reali ma anche che essi rappresentino uno stato di entanglement tra le coscienze di due o pi persone separate, le quali cos riescono a comunicare in maniera istantanea in base ad un meccanismo fisico simile alla risonanza. In sintesi, lentanglement una propriet teoricamente e sperimentalmente dimostrata delle particelle elementari, ma alcuni indizi piuttosto recenti fanno ritenere che esso si realizzi in una forma speciale anche nella scala biologica, nella scala psichica e nella scala cosmologica.

SeC:Dal mondo delle particelle a quello della coscienza quali sono le variazioni sul tema?Per es. nel campo della fisica si predilige il significato dintreccio, nel campo della coscienza che include il quotidiano, le relazioni si preferisce il significato di irretimento, nel senso di essere impigliati, magari con la vita e il destino di qualcun altro. Partendo dal comportamento dellentanglement nelle particelle, si secondo te davvero liberi di scegliere i propri legami?

MT:Direi proprio che, allo stato attuale delle conoscenze, le uniche variazioni sul tema dellentanglement passando dalle particelle alla coscienza sono puramente differenze di dominio, non di significato o di sostanza: il significato fisico (che lunico che conta) esattamente lo stesso per entrambi gli aspetti, e con ogni probabilit in tutti i casi governato da propriet quantistiche. Per quello che riguarda il modello biologico e psichico (entrambi interagenti e di pertinenza alla coscienza), si sta cercando tuttora una teoria matematica derivata dalla meccanica quantistica, ma pi complessa.

Per quanto concerne il libero arbitrio nelle nostre azioni e interazioni personali, ci vale per quello che riguarda la nostra coscienza, non la nostra volont in termini razionali e convenzionali. E il nostro inconscio semplicemente a ricordarsi (e non a decidere) improvvisamente che esiste ad esempio unanima gemella che vive da sempre in simbiosi con noi, e allora tutto accade in maniera sincronica, anche se a noi appare che questo avvenga per caso. Capire una cosa meno importante di averne coscienza, eppure sono necessarie entrambe per farne una scienza. Il giorno che capiremo scientificamente le cose con coscienza allora saremo arrivati alla fisica ultima, che appunto comporta una interazione perfetta tra la coscienza e il dominio della materia-energia.

www.dionidream.comCimatica e fisica quantistica

C una similitudine tra le figure cimatiche e le particelle quantiche. In entrambi i casi, la forma solida che appare unONDA.

Esse sono entrambe create e simultaneamente organizzate dal principio della pulsazione. Questo il grande mistero del suono, non c solidit; una forma che appare solida realmente creata da VIBRAZIONI SOTTOSTANTI.

Secondo la Meccanica Quantistica, la materia non mai inerte, ma costantemente in uno stato di moto. A livello macroscopico, gli oggetti materiali che ci circondano sembrano passivi ed inerti, ma quando ingrandiamo un frammento apparentemente morto, di pietra o di metallo, vediamo che pullula di attivit.

In un tentativo di spiegare lunit in questo dualismo tra onde e forma, i fisici hanno sviluppato la teoria del CAMPO QUANTICO, in cui il campo quantico o, nella nostra terminologia, la vibrazione conosciuta come unica realt.

La particella o forma, londa o il moto sono solo due manifestazioni polari della stessa realt. A livello atomico, la materia ha un aspetto duale: si manifesta come particella o come onda. Laspetto che essa presenta dipende dalla situazione. In alcuni casi prevale laspetto corpuscolare, in altri quello ondulatorio; e questa natura duale tipica anche della luce e di tutte le altre radiazioni elettromagnetiche...

Secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg, non possiamo mai dire che una particella atomica esiste in un dato punto, n che non esiste.

La probabilit, un aspetto fondamentale della realt atomica nella nuova fisica. Un altro aspetto decisivo e fondamentale della nuova fisica, di cui il dott. Jenny ne intuiva limportanza, che losservatore umano non necessario solo per osservare le propriet di un oggetto, ma necessario anche per determinare queste propriet.

Nella fisica atomica, non possiamo parlare delle propriet delloggetto in quanto tali: esse hanno un significato solo nel contesto dellinterazione delloggetto con losservatore. Come dice Heisenberg, ci che osserviamo non la natura in se stessa, ma la natura esposta ai nostri metodi di indagine.

Lo scienziato non pu dunque, assumere il ruolo di osservatore distaccato e obiettivo, ma viene coinvolto nel mondo che osserva fino al punto di influire sulle propriet degli oggetti che osserva. Luomo della valle dell'Indo, o dell'Antico Egitto di cui abbiamo parlato nel primo capitolo, ed i mistici di tutti i tempi, sapevano questo, o meglio lo intuivano. Ecco che la scienza moderna, la Meccanica Quantistica intendo, perfettamente in linea con la Saggezza Antica.

Il concetto di partecipatore cos fondamentale nella visione orientale del mondo, nello Yoga ed in particolare nella filosofia del Vedanta, tanto che i mistici dellIndia lo hanno spinto fino alle sue estreme conseguenze, al punto che losservatore e losservato, soggetto e oggetto, non solo sono inseparabili ma diventano anche indistinguibili.

IL CANTO DEL PIANETA

Si definisce Griglia di Ernest Hartmann un insieme di linee elettromagnetiche che percorrono, invisibili, lintero nostro pianeta, secondo le due direzioni, stabilite dai quattro punti cardinali (Nord-Sud ed Est-Ovest). Incrociandosi in maniera perpendicolare luna allaltra, generano una vera e propria Rete elettromagnetica, che influisce notevolmente sul nostro corpo e sulle sue funzioni biologiche, nonch sui cicli circadiani (appetito, sonno, sesso, euforia o depressione, benessere o malessere, forza o stanchezza...). Tali linee distano tra loro nel senso Nord-Sud (2 metri), e nel senso Est-Ovest 2 metri e mezzo. Esse stesse sono poi larghe 21 cm. Siccome infiniti fili collegano tutto ci che esiste, uno squilibrio del Campo geomagnetico e della ionosfera, nonch della Risonanza Schumann della Terra, che pulsa a 7,8 Hz, causer ogni malattia, prima alla Madre Universale e poi ai nostri organismi. Al riguardo, circolano delle voci veramente allarmanti, segno di una stupidit che sta contagiando gran parte dei propugnatori di una Nuova Era.

Non affatto vero che la Frequenza Schumann si stia innalzando, come segno di una consapevolezza superiore che starebbe nascendo in seno alla Coscienza Universale. La stanno volutamente elevando per impedirci di sognare, di essere creativi, di assumere una conoscenza cosmica.Altro che salto quantico, che in realt un imprigionamento della mente e dello spirito umani nella dittatura globale che si sta preparando con lausilio delle armi frequenziali.

Non dimentichiamo che dal punto di vista della Fisica Vibrazionale, tutti i processi biologici dipendono dalle interazioni dei campi elettromagnetici e gravitazionali.

Tanto per intenderci, la sfera terrestre una cavit echeggiante al pari di una cassa armonica, tipica degli strumenti musicali. Non a caso, il nostro pianeta canta una nota particolare, denominata Frequenza Schumann. Il prof. W. O. Schumann fu uno dei maggiori ricercatori delle fonti energetiche alternative e pulite, durante il periodo nazista. Era direttore di Fisica al Politecnico di Monaco di Baviera e contribu a calcolare le frequenze di risonanza dellacavit Terra-Ionosfera. Fiss tale onda stazionaria predominante a 7,83 Hz.

Quando illustr di fronte a Hitler il suo programma utopico per i motori antigravitazionali ad implosione, cos si espresse nel discorso finale: Ogni tecnologia basata sullEsplosione o sulla Combustione deve considerarsi satanica. La prossima Era Nuova sar lEra di una nuova tecnologia positiva e sacra!. Come nel caso di Nicola Tesla, Viktor Schauberger, Wilhelm Reich, Henri Coanda, la previsione di Schumann non si purtroppo avverata, e linquinamento massiccio della Terra oggi tragicamente attuale.

Nel 1952, la frequenza della Terra stata perfettamente calcolata in 7,83 Hz, un infrasuono che si situa allottava inferiore della capacit uditiva delluomo. Pensate che qualsiasi attivit umana organica e vitale (pensiero, pulsazione cardiaca, sentimento damore, immaginazione...) pulsa in risonanza con tale Suono Madre. La nostra stessa salute dipende dallaccordo con siffatto tono.

Il fatto che lorecchio umano, per lo pi non senta molti suoni, la dice lunga sullapparenza di questo mondo quadridimensionale. Siamo dei sordi in uno spazio cantante, zeppo dogni tipo di vibrazioni.

Da principio era la Parola....e la Parola era Dio...senza di essa nessuna cosa stata fatta...Vangelo di Giovanni

Certe cattedrali e templi sarebbero stati costruiti con il proposito di amplificare queste onde, agendo come cassa acustica delle vibrazioni umane, secondo delle proporzioni geometriche e matematiche collegate direttamente alle proporzioni musicali.

Gli studiosi vedici dellantica India e i filosofi della scuola di Pitagora consideravano tutte le forme fisiche come manifestazioni del suono: per loro le proporzioni relative ai suoni musicali corrispondevano alle proporzioni fisiche delle forme in natura e nellarchitettura umana.

Nel 1815 il matematico americano N. Bowdich incominci a studiare i disegni creati dallintersezione di due curve sinusoidali i cui assi sono perpendicolari gli uni agli altri, alcune volte chiamate curve di Bowdich , pi spesso figure di Lissajous dopo che questultimo fece le stesse indagini indipendentemente da Bowdich. Entrambi conclusero che la condizione affinch questi disegni fossero creati era che le oscillazioni per secondo di entrambe le curve doveva corrispondere ad un rapporto del tipo 1:1, 1:2, 1:3 e cos via. e questi esperiementi che divennero via via sempre pi numerosi conducevano sempre di pi allo strabiliante risultato che il suono ha potere di cambiare la materia. Se cambia la frequenza o lampiezza anche i modelli cambiano. Aumentando la frequenza la complessit dei disegni aumenta ed il numero degli elementi diventa pi grande. Daltro canto, aumentando lampiezza, il moto diventa pi rapido e turbolento cos da creare piccole eruzioni, tali che il materiale fosse lanciato in aria. Le forme ed i disegni che apparivano dipendevano dalla frequenza, dallampiezza e dalle caratteristiche del materiale.

Con laiuto di polvere di ferro, mercurio, liquidi viscosi e gas si possono visualizzare gli effetti tridimensionali delle vibrazioni. Un altro fatto davvero straordinario che quando venivano pronunciate le vocali delle vecchie lingue quali lebraico ed il sanscrito, il suono assumeva le forme dei simboli scritti di quelle vocali. ci non succede con le lingue moderne. Com possibile? C una qualche relazione con il concetto di Sacre lingue con cui entrambe le lingue sono qualche volta chiamate? Quali qualit posseggono queste sacre lingue, fra cui anche il tibetano, legiziano ed il cinese?

La letteratura e le sacre scritture degli antichi popoli e di tutte le grandi religioni stanno a testimoniare dellefficacia del suono nel produrre tutto ci che tangibile e visibile. Da millenni, ad esempio, gli ind, e non solo essi, possiedono dei diagrammi chiamati YANTRA.

Uno yantra qualsiasi forma, in questo caso eminentemente geometrica, sopra la quale ogni corpo costituito. In altri termini la base di ogni corpo, la base di ogni figura naturale, di ogni fiore, di ogni stella riducibile essenzialmente ad una figura geometrica, attorno alla quale si costituiscono le figure. In India la base geometrica che sottost alla forma viene chiamata, come abbiamo detto, yantra.

Per esempio, un triangolo uno yantra; fiori e petali disposti in un certo modo per un dato tipo di rituale formano uno yantra; la doppia stella uno yantra; la croce uno yantra.

Tutte queste forme sono considerate essenze, non figure di per s. Una forma che viene costruita considerata come lessenza di un qualcosa di vivo, rappresenta un essere, la natura di un essere, il suo nucleo. Lecostruzioni dei templi delle pi diverse architetture sono fatte sulla base degli yantras. Anche in Europa si seguiva lo stesso concetto: la forma a croce, la forma latina, altre forme circolari sono tutte yantras che stanno identificando unessenza.

Per lIndia antica uno yantra una cosa molto importante, fondamentale; talmente importante che, come si scoperto gi da molto tempo, legato al mantra. Mantra e yantra sono una stessa cosa, uno udibile, laltro visibile.

Questo fatto, per millenni, stato sostenuto dai veggenti, dai rishi, dagli yogi. Pochi anni fa fu confermato da un esperimento concernente uno dei principali yantras, chiamato lo sri yantra , il quale formato da una quantit di triangoli , uno dentro laltro che creano una sensazione di spazio infinito.

Questo yantra legato direttamente alla famosa sillaba OM e perci viene considerato il pi elevato degli yantras. Om infatti considerata la sillaba principale, la sillaba essenziale o il suono di tutte le cose, il suono dellUniverso, il suono che permea tutto, la base del nostro parlare. Qualche anno fa un gruppo di signori prova ad emettere lOm con materiali vibranti, e ne viene fuori lo sri yantra perfetto nelle forme. Non emesso pi lOm , lo sri yantra scompare; quando viene nuovamente emesso, il medesimo yantra, perfetto, viene ricreato con la voce, ricreato per mezzo di quei materiali sempre in rapporto con la vibrazione.

Logicamente ci sono anche i rapporti di volume, di intensit, indi si vede come la forma viene mantenuta; e, se non viene mantenuta , quali sono le condizioni necessarie per ottenere quel risultato. Lo stesso pu verificarsi con altre vibrazioni o con delle musiche, e ne vengono fuori forme veramente incredibili. Ma ci deve essere sempre un rapporto preciso tra la frequenza, lintensit ed i materiali.

74 HZ - Definita frequenza Fondamentale che genera calma interiore ed effetti spirituali individuali285 HZ - Aumenta ed amplifica la cognizione quantica396 HZ - Libera dal senso di colpa e dall' ansia417 HZ - Induce ottimismo nei confronti di un cambiamento, e rilascia le tensioni del passato528 HZ - Riparazione e armonizzazione DNA (processo molto importante) detta anche frequenza della vita639 HZ - Apertura e connessione verso i rapporti umani741 HZ - Stimola il risveglio interiore852 HZ - Ritorno all'ordine spirituale936 HZ - Attivazione della ghiandola pineale963 HZ - Effetti spirituali individuali

Ogni pensiero umano, ogni emozione, ogni percezione e ogni bisogno potrebbero essere soggiogati, attraverso stimolazioni elettriche e frequenziali del cervello.

aiutonaturale.itEsplorando la Natura della Realt

Nassim Haramein

Vi siete mai posti delle domande sulla struttura della realt? Da dove viene? Com arrivata qua? Come si auto-organizzata per risultare in quello che osserviamo? Queste sono domande fondamentali che molte persone si sono poste ad un certo punto nella vita. Potrebbero averci pensato in molti modi diversi, forse non esattamente come descritto sopra, ma molte persone si sono chieste quale sia la fonte dellesistenza, del suo inizio e della fine o se sia una dinamica continua.

Fin da giovane et, sentivo che queste domande erano le pi meritevoli di indagine e in un certo modo le mie prime avventure nei vari settori dello sport, divennero strumenti utili per analizzare la realt in cui mi trovavo, la mia interazione con essa e la mia capacit di modificarla o almeno di spingerla allestremo. Quindi allestremo che lho spinta: sia che sciassi, mi arrampicassi o facessi immersioni, la mia tendenza era vedere quanto mi potessi spingere al limite nella struttura della realt tramite la mia intenzione e la mia capacit di superare i limiti fisici. Era un test della mente sulla materia e in ogni caso sentivo che si poteva stabilire un campo di risonanza con la struttura della realt -quello che gli atleti tipicamente chiamano la zona- dove, per come meglio posso descriverlo, sentivo un flusso, un tipo di armonia con tutte le varie dinamiche che incontravo in quelle situazioni estreme.

Sia che fossero le forze coinvolte, come quella gravitazionale o le sensazioni del mondo materiale che rimandava informazione al mio corpo che poi rispondeva - come il bordo fine dei miei sci che attraversavano la superficie ghiacciata o le sensazioni dalle mie dita che si conformavano ai cristalli taglienti mentre scalavo una parete di roccia di mille piedi - questi momenti di grande comunione con la natura mi insegnavano che doveva esistere una relazione fondamentale. Infine sono arrivato a descriverla come retroazione (feedback) nella struttura dello spazio-tempo che includeva questo senso di integrazione completa negli ingranaggi della natura di cui facevo esperienza, cos come le propriet auto-organizzanti del mondo materiale che potevo chiaramente osservare ovunque nellambiente naturale dove si possono trovare sistemi altamente organizzati e complessi ...

Cera altro ancora. Il mio primo interesse nellesplorazione del lato pi mistico della nostra esperienza, mi ha portato ad indagare il mondo interiore della meditazione, un mondo che in completo rapporto con levento della coscienza, che porta ad una profonda e fondamentale scoperta ed esplorazione personale dellosservatore che sperimenta questa realt. Di conseguenza, era unesplorazione sia esterna, in cui potevo spingere il confine della mia influenza sul mondo esterno (quello che potremmo chiamare mondo materiale), che unesplorazione della distanza alla quale potevo spingere il confine del mondo interiore per identificare la fonte dellosservazione. Con mia grande sorpresa, i due sembravano in retroazione uno sullaltro. Per esempio, in quegli stati della zona durante i picchi nellesperienza sportiva, la natura sembrava parlarmi oltre i siti di ricezione dei miei cinque sensi, ad un senso pi profondo, come in unione tra la mia fisicit e la fisicit del mondo attorno a me. In modo simile, negli stati di meditazione profonda e nei momenti di estasi, sembrava aver luogo un profondo senso di unit tra il mondo materiale fuori e dentro di me. La domanda allora era: qual la meccanica dellevidente retroazione tra me, losservatore e il mondo materiale ed esiste un mezzo che permette la connessione tra tutte le cose possibili, per produrre lunificazione?

Per rispondere appropriatamente a queste domande, ho dovuto condurre, da una parte, uno studio approfondito della fisica del nostro mondo e, dallaltra parte, uno studio dei costumi (le usanze e le pratiche rituali) di varie societ che avrebbero potuto rivelare una comprensione pi profonda della relazione tra losservatore e il mondo materiale. Nella mia mente, erano campi della stessa importanza, bench il compito di studiarli in parallelo, che comprende ambiti come la fisica applicata alla cosmologia e la meccanica quantistica, cos come larcheologia, la psicologia e la spiritualit, sembrasse insormontabile. Pertanto, con grande procrastinazione e riluttanza ho infine abbandonato le mie carriere sportive per dedicare tutto il tempo della mia vita e le mie energie agli studi necessari, per iniziare a rispondere ad alcune di queste domande.

Questo mi ha portato ad un periodo prolungato di isolamento, quando vivevo in un furgone col minimo necessario per sopravvivere, nella vita pi semplice possibile per dedicare ogni secondo dei miei giorni (e molte notti), allo studio di questi vari campi. Ancora oggi, considero quei tempi come i tempi pi meravigliosi, produttivi e mistici della mia vita. Ero completamente libero -libero dai telefoni, dagli appuntamenti e dalle interazioni col mondo esterno. Ero completamente libero di pensare a qualsiasi cosa volessi pensare, di studiare qualsiasi cosa volessi studiare e di muovermi ovunque volessi muovermi, in quanto dovevo solo mettere la chiave nel blocchetto, premere sullacceleratore e mi spostavo istantaneamente. La mia casa era ovunque parcheggiassi e sono stato abbastanza fortunato da trovarmi in alcuni degli ambienti naturali pi belli del nostro pianeta. Dai prati della British Columbia e ad Alberta, in Canada, fino ai deserti del SudEst dAmerica e tutto il resto nel mezzo, passavo molti mesi in comunione con il mondo naturale in profonda contemplazione sulla sua fisica e sulla relazione tra questa fisica e le mie osservazioni su essa.

Continuavo una routine di attivit fisiche per bilanciare le tipiche 15-18 ore al giorno passate a studiare. Al tempo, la maggior parte delle attivit fisiche consistevano nella scalata su roccia, tipicamente iniziavo la mattina allalba dopo la meditazione o potevo uscire dal furgone al tramonto per prendere aria fresca e fare una rapida scalata per migliorare la circolazione sanguigna. Dato che solitamente ero solo, queste scalate spesso erano senza protezioni, dato che, ancora una volta, ero libero e non dovevo preoccuparmi dei compagni e della loro salute. Allestremo di queste esperienze, dove ogni errore avrebbe sicuramente portato al risultato di un corpo che cade attraverso lo spazio per poi arrestarsi sul terreno, potevo trovarmi in quella zona dove, per quanto fosse estrema lesperienza della realt, mi sentivo completamente a mio agio, avevo un senso di assoluta fiducia, di armonia con tutta la natura e di completo relax -tutto questo dava dipendenza. Ero in amore con la natura e sembrava come se la natura fosse in amore con me.

Ricordo distintamente momenti in cui la mia guancia era incollata alla parete di roccia, esposto ad alcune migliaia di piedi sotto di me e fissavo i piccoli cristalli che brillavano sotto il Sole nascente e pensavo alle molecole e agli atomi e alle particelle subatomiche che componevano quei cristalli. Dove iniziavano e dove finivano? Dopo tutto, questi cristalli che scalavo, erano parte di un cristallo pi grande, un grande geoide che chiamavo la Terra e la Terra era parte di un sistema solare e il sistema solare era parte della galassia e la galassia era parte di un gruppo di galassie, che facilmente era parte di un supercluster e cos via. Inoltre, ogni cristallo era composto da milioni e milioni di molecole e ogni molecola era composta da atomi e questi atomi erano composti da particelle subatomiche e cos via. Era appropriato pensare che lUniverso finisse da qualche parte, che fosse linfinito in larga scala o linfinito in piccola scala?Questi momenti mi portavano spesso in stati simili alla trance, dove potevo perdere completamente traccia dei miei spostamenti e potevo andare gi nella tana del coniglio nella struttura molecolare di questi cristalli o espandermi nelle strutture galattiche e universali, immaginando e contemplando.

Questione di Scala

Dallo studio della fisica che conducevo e da varie scoperte che facevo durante le mie esperienze interiori, ho realizzato che se dovessimo davvero cercare una immagine completa delle dinamiche e delle meccaniche che producono il mondo materiale e losservatore che le sperimenta, il modello dovrebbe essere basato su una relazione infinita di scale. Ho scoperto in me stesso quella che sembrava una divisione infinita di scale, oltre la riconciliazione col concetto di un Universo bolla da cui tutto iniziato con un bang, senza una comprensione chiara di ci che lavrebbe prodotto o di come il materiale fosse arrivato l per esplodere, in primo luogo.

Ricordo che ero molto giovane, probabilmente a circa sette anni, quando mi venne spiegato che lUniverso era come un grande pallone in espansione. La mia prima domanda fu: si espande in cosa? Certamente, se lUniverso si stava espandendo, doveva espandersi dentro un altro Universo, pi grande di quello in cui siamo. Quindi di nuovo, se anche questo si stava espandendo, certamente doveva espandersi in uno pi grande e cos via. Non cera una soluzione semplice allenigma. Lunica cosa che aveva senso era che lUniverso era infinitamente grande e infinitamente piccolo, che noi vivevamo in un continuum di divisioni e che il nostro mondo era definito dal semplice fatto che noi osservavamo lUniverso da una specifica scala.

Per esempio, se voi faceste esperienza dellUniverso dalla scala di un atomo o persino di una particella subatomica, la vostra esperienza sarebbe molto diversa dallesperienza che avete dellUniverso come esseri umani. Se io poi dovessi farvi crescere dalla dimensione di un atomo a quella di un umano, voi molto facilmente pensereste di aver cambiato Universo o persino dimensione (questo sarebbe parzialmente vero, in quanto sareste cambiati letteralmente di dimensione). Questi pensieri mi venivano in vari modi negli anni, ma come potevano essere appropriatamente espressi in fisica? Cera gi qualche fisico che aveva scritto nel nostro mondo, indicando un tale principio? Inoltre, questi concetti concordavano con migliaia e migliaia di anni nel pensiero e nella filosofia avanzata, nel misticismo e nella fede religiosa?

Il primo indizio arriv nella mia adolescenza, quando realizzai inizialmente che per quasi 100 anni era esistito un baratro nella nostra fisica, tra la matematica e i modelli che usiamo per gli oggetti grandi, che predicono un continuum che tende verso la singolarit e gli infiniti (equazioni di campo di Einstein) e il mondo quantistico delle particelle atomiche e subatomiche, che predice funzioni lineari di stati confinati, ben definiti e con comportamenti finiti. Per le cose grandi sono fatte di cose piccole, come pu lUniverso usare due diverse fisiche?

Come potrebbe lUniverso essere sia finito che infinito allo stesso tempo?Vero, lesperienza giornaliera sembra indicare lesistenza di confini ben definiti. Dopo tutto, le dimensioni del vostro corpo sono definite da quella che sembra essere una scala molto specifica. Lo stesso si applica alla sedia su cui siete seduti o al palo a cui vi appoggiate mentre leggete questo articolo sul bus mentre andate al lavoro. Per un Universo infinito non pu avere un modo distinto per identificare un confine e definire tutti gli altri? Tutto questo divenne il soggetto di molti anni di contemplazione e la risposta, cosa interessante, venne da una fonte inaspettata.

Il Principio Organizzante della Natura

Dal mio studio sulle civilt antiche sembrava apparire un persistente e ricorrente tema e, questo tema, per andare al sodo, sembrava avere a che fare con la geometria e qualche mezzo fondamentale che permea tutto, che onnipresente, onniscente ed il principio organizzante della natura. Ho cercato di capire se esistessero simili concetti nella storia della nostra fisica e nella fisica avanzata odierna, quindi ho trovato delle similarit. Dal punto di vista geometrico, per esempio, era la geometrizzazione di Einstein della struttura dello spazio-tempo. Cos come, in matematica, la teoria frattale assomigliava a molti concetti antichi e a simboli e forniva una relazione perfetta tra infiniti e la condizione di confine, dato che una quantit infinita di confini poteva essere incorporata in un limite iniziale (la scala da cui osservate). Per quanto riguardava lenergia onnipresente, mi venne in mente che forse, solo forse, il vacuum intensamente energetico del mondo quantistico potesse rientrare nel disegno.

Forse lo spazio tra tutte le molecole e gli atomi che stavo osservando sulla parete, dentro il cristallo a cui erano fermamente agganciate le mie mani, lo spazio tra il nostro pianeta e il Sole, lo spazio dentro la nostra galassia e lo spazio tra le galassie, era pieno invece che vuoto. Forse lo spazio era permeato da tutta linformazione di tutte le cose in esso ed era il grande connettore tra tutte queste cose. Dopo tutto, dallinfinitamente grande allinfinitamente piccolo, lo spazio sarebbe sempre presente, dato che persino il raggio estremamente piccolo di un atomo contiene il 99,99999% di spazio.

Forse lo spazio definiva la materia, piuttosto che il mondo materiale definisse lo spazio.

Come sarebbe se la materia fosse solo il risultato di una condizione di confine discreto dello stesso spazio, come le interazioni di retroazione che producevano le divisioni di un frattale? Lo spazio faceva esperienza di s stesso? Noi eravamo unestensione estrema dello spazio che osservava s stessa e faceva esperienza della materia? Sembra che Einstein pensasse questo, come in questa citazione:Gli oggetti fisici non sono nello spazio, ma questi oggetti sono estesi spazialmente. In questo modo il concetto di spazio vuoto perde il suo significato. Per se lo spazio era il grande medium che connetteva tutte le cose, che raccoglieva informazione da tutti i posti per auto-organizzarsi e creare la complessit che osserviamo nel mondo naturale, allora lo spazio avrebbe dovuto essere infinitamente denso - infinitamente denso di informazione o energia. Questo era possibile e se lo era, ne avevamo evidenza? Stavo sondando sempre pi a fondo nella fisica che era stata scritta e negli esperimenti che erano stati eseguiti in circa 300 anni della moderna teoria fisica e trovai qualcosa di significativo.

Densit Energetica del Vuoto

Sembrava che nel mondo quantistico, avessimo incontrato una difficolt quando i fisici hanno cercato di calcolare la densit energetica di un oscillatore come un atomo. Venne fuori che alcune vibrazioni esistevano ancora, persino quando il sistema veniva portato allo zero assoluto, dove pensereste che tutta lenergia venga a mancare. Infatti, le equazioni mostravano che persino nel vuoto cera una quantit infinita di possibili fluttuazioni di energia. Per capirlo meglio, i fisici hanno applicato il principio di rinormalizzazione, usando una costante fondamentale per tagliare il numero e ottenere una idea finita di quanto dovesse essere densa lenergia del vuoto, con tutte le sue vibrazioni. Per tagliare il valore stata usata la distanza o lunghezza di Planck, il cui nome viene dal grande fisico Max Planck, che considerato il fondatore della teoria quantistica. Si pensa che questo valore sia la vibrazione minima possibile, dellordine di 10^-33 cm e con una massa-energia nellordine di 10^-5 grammi.

I calcoli eseguiti servivano per conoscere quante vibrazioni del volume di Planck potessero esistere in un centimetro cubo di spazio. La risposta, dato che ogni volume di Planck aveva una massa specifica, era una densit di massa-energia in un centimetro cubo di spazio. Il risultato era enorme! La densit di energia nel vuoto, detta anche densit di Planck, era dellordine di 10^93 grammi per centimetro cubo di spazio e venne subito soprannominata la peggior predizione che la fisica abbia mai fatto o la catastrofe del vacuum.

Per darvi una idea di quanto sia questo valore di densit, se prendeste tutta la materia osservata oggi nellUniverso con miliardi di galassie contenenti miliardi di stelle, che in maggior parte sono pi grandi del nostro Sole e la comprimeste in un centimetro cubo di spazio, la densit di questo cubo sarebbe solo di 10^55 grammi. Questa ancora circa di 38 ordini di magnitudine inferiore alla densit del vuoto. Molti scienziati hanno pensato che questo fosse ridicolo e in generale finito nelloscurit. Persino oggi alcuni fisici preparati non sono necessariamente consapevoli di questo valore. Negli anni ho ricevuto molte critiche da certi fisici che non erano consapevoli della sua esistenza o semplicemente lhanno scartato, come se la pi grande quantit di energia mai predetta potesse essere completamente ignorata.

Comunque, le fluttuazioni di energia nel vuoto sono cruciali per la nostra comprensione della fisica delle particelle a questo punto, dato che sono la fonte della creazione di particelle virtuali a livello atomico, cosa essenziale alla nostra corrente comprensione della fisica. Ancora pi importante, nel 1948 il fisico Olandese Hendrik Casimir, ha calcolato ed elaborato una configurazione che avrebbe permesso una validazione sperimentale di questa energia del vuoto. Casimir ha pensato che mettendo abbastanza vicine due piastre, in modo che le lunghezze donda maggiori delle oscillazioni del vuoto venissero eliminate dallo spazio tra di esse, ma fossero ancora presenti al loro esterno, allora si poteva generare un piccolo gradiente in cui ci sarebbe stata pi pressione allesterno e meno allinterno.

Questo avrebbe creato una spinta e avvicinato le piastre. Venne calcolata la distanza a cui posizionare le piastre e si scopr che dovevano trovarsi a pochi micron, ma era un compito impossibile nel 1948 e lesperimento venne eseguito con successo solo negli anni 90. Il risultato concordava molto bene con i calcoli di Casimir e mostrava che questa energia della struttura dello spazio stesso era veramente presente. Quindi almeno lenergia era nel vuoto alla risoluzione quantistica. Poteva essere lenergia che connette tutte le cose, lenergia da cui tutto emerge e in cui tutto ritorna? Bene, se cos era, doveva essere presente in tutte le scale.

Doveva esserci evidenza di questa energia anche tra le stelle e le galassie. Avevo studiato anche la cosmologia a quel punto e al tempo non cera evidenza della presenza di questa energia a livello cosmologico. Nonostante questo, lavoravo in modalit creativa ed elaboravo su molte basi che infine mi hanno portato a formare i vari documenti scientifici che ho scritto.

Dal senso che ottenevo dai miei studi delle civilt antiche e della fisica avanzata, questa energia del vuoto non poteva essere completamente caotica. Doveva avere una struttura, qualche tipo di geometria e facilmente era polarizzata -ovvero, era coinvolta la rotazione (spin). Questi pensieri infine mi hanno portato ad aggiungere una forza fondamentale alle equazioni di campo di Einstein, per poter mostrare che lo spazio-tempo, oltre a curvare per produrre gravitazione, si torceva -come lacqua che scende nel lavandino- per produrre lo spin di tutta la materia organizzata, dalle galassie alle stelle e alle particelle subatomiche. Questa torsione dello spazio implicava che lo spazio stesso fosse impregnato dagli effetti giroscopici e di Coriolis, necessari e da includere nella geometrizzazione dello spazio e del tempo di Einstein.

Ancora, se questa torsione era realmente presente, allora avremmo potuto rilevarla a livello cosmologico.

Ricorder sempre il giorno quando arriv questa conferma. Doveva essere alla fine del 1990, quando mi trovavo al Parco Nazionale Joshua Tree, dove amavo passare parte dellinverno arrampicandomi e studiando. Tipicamente rimanevo per settimane prima di finire le mie risorse, poi dovevo andare nuovamente a fare spesa. Le mie finanze erano piuttosto ristrette (in media 3000$ allanno), quindi avrei comprato poco cibo (vivevo principalmente di prana o energia del vuoto), ma quasi ogni volta compravo delle riviste scientifiche per rimanere a contatto con le ultime scoperte. Cos una bella mattina, dopo una di quelle spedizioni nella notte precedente e quindi dopo la mia scalata rituale, mi trovavo seduto sulla scaletta del mio furgone e aprii un numero della rivista Astronomy. Eccola l: gli astronomi avevano trovato evidenza che lUniverso non solo si espandeva, ma stava anche accelerando.

Questa scoperta produsse molta controversia al tempo e molti teorici pensavano che il miglior approccio per gestire questa anomalia, fosse reinserire una costante inizialmente usata da Einstein. Egli aggiunse questo fattore detto costante cosmologica, nelle sue prime espressioni matematiche, per rendere statico lUniverso (che al tempo si pensava corretto). Venne poi rimosso quando lastronomo Edwin Hubble scopr che lUniverso si espandeva, come avrebbero predetto le equazioni di Einstein, senza il fattore. Ora gli astronomi hanno reinserito la costante cosmologica in modo da far accelerare lUniverso mentre si espande. Il fattore era tornato. Questo venne infine soprannominato energia oscura e solo recentemente stato associato allenergia del vuoto. Per me, comunque, questo era un salto facile e ovvio, dato che gi mi aspettavo che la dinamica polarizzata di Coriolis della struttura del vuoto, producesse un tale effetto sullespansione universale e la rotazione.

Lenergia del vuoto allora era in tutte le scale, anche se in varie densit -un gradiente nella struttura dello spazio stesso. Il vuoto si divideva in densit specifiche dallestremamente grande allestremamente piccolo? Se lenergia del vuoto era essenzialmente densa allinfinito e se tutte le scale contenevano il vuoto -dato che persino latomo (come abbiamo visto prima) contiene una grande percentuale di vuoto- allora ogni atomo inevitabilmente conteneva abbastanza massa-energia da essere considerato un buco nero. LUniverso doveva essere composto di buchi neri, in tutte le scale -lUniverso in cui siamo, per esempio. Con questo concetto ho infine coniato il termine black whole.

Seguendo varie letture a quel tempo e studiando in merito alla massa correntemente accettata del nostro Universo, ho capito che lUniverso nellintero, obbedisce alla condizione che descrive un buco nero. Pi tardi, con laiuto della Dr.ssa Elizabeth Rauscher e del Dr.Michael Hyson, ho sviluppato vari grafici di scala che supportavano il concetto di un Universo buco nero frattale. Dopo 20 anni in cui ho pensato quasi da solo che potremmo vivere in un Universo buco nero e nel mezzo della stesura di tale articolo, appare un rapporto su popular science che descriveva la ricerca di un fisico allUniversit dellIndiana. La prima frase del comunicato delluniversit diceva: Il nostro universo potrebbe trovarsi allinterno di un wormhole che parte di un buco nero che si trova dentro un universo pi grande? (1a-b)

Per un atomo o il nucleo di un atomo, potrebbe essere considerato un buco nero? Non sapevo e non prima del 2003 ho prodotto i calcoli per fare tale predizione. Al tempo vivevo nella Grande Isola delle Hawaii e la mia routine giornaliera iniziava allalba incontrando le creature delloceano, solitamente delfini selvatici. La sensazione durante luso della vela nelloceano e dellidrodinamica della rotazione vorticosa attorno al mio corpo, spesso mi ricordava la nostra nuotata giornaliera nella struttura del vuoto e la dinamica di Coriolis, che era parte della mia idea sulla fisica della creazione.

Mi venne in mente che una certa percentuale della massa-energia del vuoto doveva contribuire allevento energetico che chiamiamo nucleo dellatomo. Chiamai la Dr.ssa Rauscher subito e discutemmo alcuni semplici calcoli che ci avrebbero detto quanta energia del vuoto fosse necessaria perch un protone (la particella nel nucleo di un atomo) si trovasse nella condizione di Schwarzschild, la condizione di un buco nero. Serviva pochissima quantit dellenergia del vuoto, ma ecco la cosa notevole, lenergia era equivalente a quella necessaria per produrre la forza tipicamente descritta come forza nucleare forte o forza forte.

La forza forte mi ha sempre preoccupato, perch, come in molti altri esempi nella fisica moderna (ad esempio la materia e lenergia oscura), la forza stata semplicemente inventata, presa dallaria. Quando si scopr che i protoni erano altamente carichi ma confinati nel raggio estremamente piccolo del nucleo di un atomo, i fisici continuarono e inventarono una forza che avrebbe superato la repulsione dei campi elettrostatici di queste particelle e la resero esattamente grande quanto necessario. Infine si scopr che il protone sembrava avere costituenti pi piccoli detti quark, che erano confinati in uno spazio ancora pi piccolo e quindi doveva essere inventata la forza di colore e resa infinitamente forte. Ora la forza forte originale era divenuta una rimanenza di questa forza di colore.

Dal mio punto di vista, linfinita forza nucleare forte era il risultato dellattrazione gravitazionale di mini-buchi neri e fu unestrema conferma scoprire che, considerando un protone come buco nero, lenergia necessaria per renderlo una tale entit era lenergia tipicamente associata con la forza forte. Inoltre, bench questi calcoli fossero molto grezzi al tempo, dato che stavamo scarabocchiando su alcuni fogli, sembrava che il protone di Schwarzschild, come arrivai a chiamarlo, predicesse bene alcuni valori misurati dellentit protone. Questa era, lo ancora, unidea radicale -anche se sempre pi fisici arrivano a queste conclusioni ora. Immaginate tutti gli atomi che compongono il vostro corpo fisico e lintero mondo materiale attorno a voi, fatto di mini-buchi neri della dimensione del protone.

Anche se questi calcoli iniziali erano in qualche modo conclusivi, non prima del 2008 venne pubblicata una prima versione dei calcoli, in uno dei documenti intitolati Scale Unification: A Universal Scaling Law for Organized Matter. Una versione pi completa intitolata The Schwarzschild Proton, venne presentata ad una conferenza scientifica in Belgio nel 2009, dove ha vinto il Best Paper Award e sar pubblicata questanno.

Riflessioni su una Rivoluzione in Fisica

Viviamo in un tempo importante. E un tempo di grandi cambiamenti, che includono cambiamenti fondamentali nella nostra comprensione della fisica del nostro mondo e delle sue relazioni con la coscienza. E in corso una rivoluzione nella fisica che modificher la nostra comprensione della struttura atomica, dato che molti altri ricercatori ora iniziano a capire che gli atomi possono essere considerati mini-buchi neri (2a-d) e che la struttura del vuoto pu giocare un ruolo cruciale nellesistenza del nostro mondo. Perch emozionante? Perch se capiamo la fonte di energia che genera il nostro Universo, le sue forze e le meccaniche in cui avviene il processo di creazione, allora possiamo riprodurle con mezzi tecnologici avanzati e trasformare completamente la nostra relazione con la natura.

Tali scoperte cambieranno il nostro mondo da una societ che crede allesistenza di risorse e terre limitate -quindi fa guerra per queste- ad una societ che scopre una infinita quantit di energia tutta attorno e un intero Universo da esplorare con i mezzi per raggiungere letteralmente le stelle. Comunque non dobbiamo attendere che questi avanzamenti inizino a trasformare noi e lambiente. Ci servono solo alcuni momenti al giorno per connetterci con il potenziale infinito presente al centro del nostro intero mondo materiale, che compone la nostra esistenza e possiamo sperimentare la sua natura infinita e oltre.

Note finali

[i]* 1a. Our universe at home within a larger universe? So suggests IU theoretical physicists wormhole research, Indiana University press release, 6 April 2010, http://newsinfo. iu.edu/news/page/normal/13995.html* 1b. Poplawski, Nikodem J., Radial motion into an EinsteinRosen bridge, Physics Letters B 2010 Apr 12; 687(2-3):110-113* 2a. Could the Universe Be Made Up of Mini Black Holes? Two Leading Experts Say Yes', The Daily Galaxy, 7 April 2010, available at http://tinyurl.com/y2p7lpe* 2b. Coyne, D.G. and D.C. Cheng, A Scenario for Strong Gravity in Particle Physics: An alternative mechanism for black holes to appear at accelerator experiments, at http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0905/ 0905.1667.pdf* 2c. Holzhey, C.F.E. and F. Wilczek, Black Holes as Elementary Particles, Nuclear Physics B 1992 Aug 10; 380(3):447-77, at http://arxiv.org/abs/hep-th/9202014v1* 2d. Oldershaw, R.L., Hadrons As KerrNewman Black Holes, Journal of Cosmology 2010; 6:1361-74, at http://arxiv.org/abs/astro-ph/0701006[/i]FonteTradotto da Soulseeker per Animacosmica.org

La Teoria del Tutto di Nassim Haramein

Nassim Haramein un fisico teorico americano, nato in Svizzera nel 1962, conosciuto per la sua La Teoria del Tutto, basata sull'esistenza di un universo infinito, a forma di toroide in cui ogni cosa sarebbe interconnessa, compresi gli esseri umani.La sua teoria sarebbe il risultato di oltre 20 anni di studi in vari campi, quali la fisica, la cosmologia, la biologia , la filosofia e le antiche civilizzazioni.

I CONCETTI DI BASE

Come tutti sappiamo, Albert Einstein non riusc mai ad elaborare una teoria che unificasse l'elettromagnetismo e la gravit. Haramein ha proseguito con questa teoria, ponendo le basi per il suo completamento.Nel 2003 Nassim ha fondato l'organizzazione no-profit "The Resonance Project Foundation" alle Hawaii, dedica all'unificazione di scienza e filosofia, attraverso una costante osservazione della natura.

Al centro della Teoria del Tutto di Nassim Haramein ci sarebbe l'idea che noi tutti saremmo immersi in un mare di energia fondamentale la quale rappresenterebbe la sorgente del mondo fisico.

Questa energia sarebbe il vuoto o spazio che ci circonda.

Tuttavia, questo spazio non sarebbe affatto vuoto nel senso usuale del termine, ma letteralmente pieno di energia, un'energia incredibile che collegherebbe assolutamente tutto e sarebbe incredibilmente ricca di informazioni. In questo modello, ogni atomo, inclusi quelli di cui noi siamo composti, sarebbe un buco nero che assorbirebbe informazioni dal vuoto e vi irradierebbe a sua volta informazioni come un buco bianco, essendo i due processi l'uno l'inverso dell'altro.Il vuoto si auto-organizzerebbe e si troverebbe dappertutto, mentre l'atomo sarebbe un mini buco nero alimentato indefinitamente dal vuoto stesso; ecco perch l'elettrone ruoterebbe per miliardi di anni senza un'apparente fonte di energia ...

Per dare un'idea della densit del vuoto, Nassim fa l'esempio di prendere ipoteticamente tutte le stelle dell' Universo e di metterle in un cm di spazio; allora si otterrebbe una densit ancora di molto inferiore a quella del vuoto. Se poi dovessimo estrarre una infinitesima percentuale dell'energia contenuta in quel cm, avremmo abbastanza energia per far funzionare l'intero pianeta. Non ci sarebbero inquinamento e gas serra ma solo tantissima energia per tutti.

Nassim Haramein convinto che si stia per avvicinare il momento in cui la scienza sar in grado di comprendere pienamente il funzionamento dell'Universo e che ci avverr nell'ambito di questa stessa generazione.I viaggi interplanetari non sarebbero pi un sogno grazie alle nuove tecnologie. Nassim prevede ad esempio che, nel giro di vent'anni, le persone potrebbero andare su Giove o sulla Luna per il weekend e questo grazie alla comprensione del funzionamento dei campi gravitazionali al fine di spostarsi con facilit nell'Universo. Questo sarebbe importantissimo anche per trascendere le limitate risorse del nostro pianeta.

LA GEOMETRIA SACRA

La Geometri Sacra pu essere definita come l'espressione visiva dell'Universo. Per esempio, il famoso "Fiore della Vita", appare in numerosi templi e siti sacri della Terra.Altra espressione dell'Universo la forma del doppio toroide, visibile nell'atmosfera della Terra. Il doppio toroide sarebbe la funzione della struttura dello spazio-tempo. Anelli di forma toroidale circonderebbero la Terra, e tutti gli altri corpi celesti, come le stelle e le galassie.Una delle caratteristiche fondamentali del toroide quella che esso ha, al suo centro, una singolarit, un punto di immobilit e di bilanciamento. Questo punto centrale connetterebbe tutti i sistemi esistenti con il Campo Unificato sottostante. Si tratterebbe di una realt olografica in cui ogni entit informerebbe l'intero cosmo della sua esistenza locale tramite il Campo Unificato.

Quando l'energia si muove nel punto zero o singolarit, dove troviamo l'immobilit, allora la geometria si ridurrebbe alla minima quantit di vettori per avere stabilit ed equilibrio assoluto.Nelle sue equazione, Nassim proverebbe che il doppio toroide sarebbe il risultato di una struttura composta da tetraedi che produce una torsione o spin. Il punto centrale della rotazione sarebbe l'immobilit e questa struttura di tetraedri risulterebbe essere una stella di David in 3d, una stella a sei punte, la stessa che troviamo nel cuore di Buddha e nella tradizione Ebraica.Le teorie di Nassim Haramein prevedono che ogni stella nell'universo sia in realt un buco nero con un flusso di energia duplice toro dinamica.

La geometria di base dell'Universo sarebbe la stessa di quella dell'acqua sulla quale si basa la vita sulla Terra. La vita emergerebbe dall'acqua perch l'informazione passerebbe dalla struttura dello spazio-tempo alla molecola dell'acqua che quindi produrrebbe l'organizzazione biologica della nostra biosfera.Nell'ultimo documento pubblicato di Nassim Haramein "Quantum Gravity and the Holographic Mass", egli descrive una soluzione per il calcolo della gravit utilizzando unit di energia sferiche di dimensioni pari alla lunghezza di Planck (PSU), disposte nello schema del fiore della vita in 3D, secondo un approccio olografico generalizzato. In altre parole , lo spazio stesso sarebbe composto di discreti super minuscoli pacchetti di energia. Questi minuscoli pacchetti potrebbero essere pensati come i "pixel" che compongono l'universo e poich non sono quadrati, ma sferici, in realt sono chiamati "voxel" . Scoperta da Max Planck, la pi piccola lunghezza misurabile, sarebbe pari a 0.000000000000000000000000000000000001616cm. E ' quasi impossibile immaginare quanto piccola la lunghezza di Plank. Tuttavia, se immaginiamo un minuscolo puntino che 0,1 millimetri (o la pi piccola cosa che ad occhio nudo si possa vedere ), e pensiamo di gonfiare quel puntino come un palloncino, fino alla dimensione dell'universo osservabile, il Planck equivalerebbe circa ad un puntino di 0,1 millimetri in tale universo.Nassim Haramein chiama questi minuscoli pacchetti di energia di Planck, Spherical Units ( PSU). Queste forme d'onda sferiche si sovrapporrebbero perfettamente per formare il fiore della vita in 3D come base strutturale dello spazio stesso. Utilizzando questi voxel universali ( Pixles sferici), Nassim avrebbe quindi calcolato quanti ne potrebbero entrare all'interno del volume di un protone rispetto a quanti sarebbero presenti sulla superficie esterna del protone stesso. Tale rapporto, una relazione geometrica, equivalerebbe al campo gravitazionale.La gravit sarebbe un rapporto geometrico per cui si potrebbe utilizzare la struttura reticolare a forma di fiore 3D come base per il calcolo della forza gravitazionale di qualsiasi oggetto nell'universo, dal protone al buco nero al centro di una galassia, a tutto l'universo stesso.

LE ANTICHE CIVILTA'

Quando Nassim Haramein and alla ricerca di indizi utili per comprendere la geometria del tessuto dello spazio- tempo, molti anni fa, egli rivolse la sua attenzione verso le geometrie dell'architettura antica e scopr il libro " I Misteri delle Piramidi messicane" di Peter Tompkins.Dopo molti anni di ricerca sulle piramidi messicane, Tompkins aveva concluso che un concetto fondamentale che veniva trasmessa dagli antichi attraverso la loro architettura era il rapporto tra una sfera e un tetraedro. Se si mette un tetraedro dentro una sfera (e si adatta perfettamente all'interno ), un punto del tetraedro intersecher la sfera in uno dei poli e gli altri 3 punti si intersecheranno ad una latitudine molto specifica: 19,47 gradi (nord o sud dell'equatore a seconda dell'orientamento ). Quando una sfera attraversata a 19.47 , la superficie della sfera stessa viene divisa in base ad un rapporto esatto di 1/3 e 2/3.

Fu proprio dall'osservazione di una pagina di questo libro che Nassim ebbe l'intuizione di sviluppare finalmente la sua teoria del campo unificato; in seguito avrebbe compreso che la struttura dello spazio sarebbe stata composta da una geometria di base, una matrice tetraedrica infinita con forme d'onda sferiche intorno ad ogni tetraedro, una struttura reticolare in 3d a forma di fiore della vita. Il Fiore della Vita presente non solo nei templi egiziani e in quelli di antiche culture in tutto il mondo ma si pu anche ritrovare nelle illustrazioni di Leonardo da Vinci.

Nassim Haramein sostiene che esistano prove del fatto che antiche civilt, altamente civilizzate conoscessero l'energia infinita e la sapessero utilizzare; esse erano probabilmente entrate in contatto con civilt extraterrestri che erano gi in grado di viaggiare con facilit nell'Universo. Sempre secondo Nassim infatti altamente probabile che nell'Universo esistano civilt tecnologicamente molto pi evolute rispetto alla razza umana.Successivamente si sarebbe verificato un cambiamento, forse per uno dei cataclismi ai quali la Terra sarebbe periodicamente soggetta e le prove dell'esistenza di queste antiche civilt sarebbero andate perdute. Tuttavia, secondo Nassim, le costruzioni enormi che troviamo in diversi luoghi sul nostro pianeta, rappresenterebbero una prova dell'esistenza di tali antiche civilt, in quanto esse sfidano anche la tecnologia pi avanzata di cui noi disponiamo attualmente.

IL SOLE

Nassim Haramein ritiene che il Sole crei dei piccoli fori, quelli che comunemente noi chiamiamo macchie solari, che in realt non sarebbero tali, ma piuttosto rifletterebbero il vero aspetto di un buco nero nel Sole che perdurerebbe per settimane o mesi e poi si richiuderebbe. Questo buco nero costituirebbe una sorta di finestra spazio-temporale, un vero e proprio passaggio attraverso il quale sarebbe possibile spostarsi in altri mondi e dimensioni non conosciuti dall'uomo.Eventuali civilt aliene potrebbero penetrare nel nostro sistema solare attraverso lo "stargate" del nostro Sole.Secondo Nassim Haramein, tutti i corpi celesti sarebbero caratterizzati dalla presenza di un buco nero allinterno, compresa la nostra amata Terra. Un piccolo buco nero genererebbe infatti tutte le energie e le forze del pianeta.

I MOVIMENTI DEI PIANETI E DEL SOLE

Secondo Nassim Haramein, la Terra non orbiterebbe intorno al Sole, come noi tutti siamo stati abituati a pensare, ma si muoverebbe in base ad un movimento a spirale. In pratica l'intero sistema solare sarebbe in costante movimento. Il Sole non sarebbe il centro della galassia ma piuttosto ruoterebbe intorno al centro della galassia e i pianeti si muoverebbero in una spirale, indipendentemente dal Sole. La natura e la traiettoria della rotazione dei pianeti sarebbero inoltre indicatori della presenza di una energia invisibile che spingerebbe gli oggetti a ruotare. Nello stesso, identico modo avverrebbe il movimento degli elettroni intorno al nucleo dell'atomo. L'energia si muoverebbe a spirale, esercitando una sorta di risucchio sugli oggetti materiali.

Il seguente video chiarisce bene il concetto sopra esposto:

LA MEDITAZIONE E IL CUORE

Una delle frasi pi conosciute di Nassim Haramein la seguente:"Per essere un buon scienziato devi seguire il tuo cuore perch da l che arrivano le informazioni".

E' ormai risaputo che il cuore possiede il pi elevato campo elettromagnetico del corpo che pu essere misurato fino a otto metri di distanza da noi; esso rappresenterebbe la batteria della vita che mantiene il cuore in funzione. Il nostro intero essere sarebbe guidato dal buco nero nel centro del nostro cuore che causerebbe un flusso di energia elettromagnetica grazie all'effetto Corioli, lo stesso effetto che si trova alla base dei sistemi ciclonici o anticiclonici nell'atmosfera.

Il campo elettromagnetico del cuore avrebbe anch'esso la forma di un toroide e, tramite il flusso di tale campo, verrebbero comunicate informazioni al cervello e a tutto il corpo.Il toroide di energia fluirebbe dal cuore alla cima del cranio, poi gi verso la ghiandola pienale, attraverso il nostro sistema nervoso e poi di nuovo verso il cuore. Il tutto ovviamente in costante collegamento con l'intero universo.

Per quanto riguarda il cervello, esso sarebbe una sorta di ricevitore sintonizzato su determinate frequenze che verrebbe utilizzato dalla coscienza allo scopo di captare informazioni. Il cervello riveverebbe informazioni presenti nello spazio vuoto tramite il cuore e sarebbe proprio questo legame che rappresenterebbe la sorgente della nostra esistenza.In tale quadro, la meditazione rappresenterebbe il principale strumento a nostra disposizione per sintonizzarci con l'Universo e la "Mente Suprema", cos come sostenuto da molte tradizioni spirituali. In altre parole, la meditazione ci darebbe la possibilit, durante lo stato di veglia, di connetterci con questo punto interiore, la singolarit presente nel nostro cuore.Dentro di noi ci sarebbe un infinito potenziale. Tutti gli atomi che ci compongono sarebbero quantit infinite di informazione e di conoscenza a cui potremmo accedere anche con soli cinque minuti al giorno di meditazione. Sarebbe sufficiente interiorizzare i sensi verso la singolarit, l'interno, per riuscire ad accedere all'infinita saggezza racchiusa dentro di noi.

BibliografiaNassim Haramein - Crossing the Event Horizon: Rise to the EquationNassim Haramein - Black Whole (2011)Black Whole (2011)

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