La televisione
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Intrattenimento
Insieme di programmi di evasione o leggeri, raggruppati intorno ad un numero limitato di generi: il
varietà, il quiz, i programmi musicali…
Anni ‘60 è l’epoca dei grandi autori Pasolini, Petri, Pontecorvo, Fellini, Lattuada, Loy, Comencini… Nascono nuovi generi: dallo spaghetti western alla commedia all’italiana
Anni ‘70- ‘80La grande crisi: dal dupolio al videoregistratore, dal satellite alla pay tv …..
L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA IN ITALIA
Anni ‘60-’70: Concentrazione (es. 1956 nasce il Giorno)Controinformazione ( es. Potere operaio, Classse, Quaderni Rossi, Il Manifesto, Lotta Continua, Re Nudo, Compagna, Effe)Nascono i comitati di redazione
EDITORIA, LETTERATURA e STAMPA
Anni ‘70-’80: si sviluppa il giallo sociale
Anni ‘60: è l’epoca dei
supereroi sia Usa sia italiani
(Diabolik e Alan Ford)
Anni ‘70: I fumetti assumono un carattere politico (Linus e Cannibale)
Anni ‘80: Dopo Dylan Dog e Lupo Alberto il mercato italiano entra in crisi e viene invaso dal fumetto giapponese
FUMETTI
Gli attuali modelli di organizzazione del palinsesto: music & news, talk & musicLa radio fa da sottofondo ad altre attivitàCon l’avvento delle tv private si avvia la segmentazione del mercato e si afferma la centralità del genere musicale1975: diffusione delle
emittenti private, in seguito alla
stagione dei cento fiori
SVILUPPI DELLA RADIO
4/11/1961: nasce Rai21974: sentenze della C.C. n. 225 e 226 sulla legittimazione delle trasmissioni via cavo e sulla presenza delle tv estere sul territorio nazionale
Nasce Telemilano
1976: sentenza della C.C. n. 202 sulla programmazione dei privati via etere1/2/77: dal bianco e nero alla tv a colori15/12/1979: nasce Rai3
SVILUPPO DELLA TELEVISIONE
Anni ‘60: Sceneggiati, tribune politiche e programmi di divulgazione
Anni ‘70: iniziano i programmi scientifici (“Destinazione uomo” di Piero Angela, 1971), nascono il Contenitore tv (Domenica in, 1976) e il talk show (Bontà loro, 1977)
Anni ‘80: è l’epoca dei telefilm americani (Charlie’s Angels, 1979), approdano le soap opera (Dallas, 1981), esplode la comicità italiana sul piccolo schermo (Drive in, 1983), nascono la tv/verità e la tv di servizio (Chi l’ha visto, 1989) e i programmi spia (Blob, 1989)
I GENERI TELEVISIVI
1957-1977: è l’epoca di CaroselloAnni ‘70: diventa portatrice del cambiamento valoriale. Le immagini sfruttano l’erotismo e la sessualità, ma al tempo stesso attribuiscono ruoli differenti alla donna1976-1979: si sviluppa la pubblicità locale1979-1980: nascono i concessionari pubblicitari legati agli oligopoli pubblicitari e viene fondata PublitaliaAnni ‘80:
La programmazione della tv commerciale viene organizzata in base alle esigenze dei concessionari e degli inserzionistiProliferano le agenzieVengono sfruttate nuove fasce orarie
LA PUBBLICITA’ ALL’EPOCA DELLA TV
Anni ‘60: i prodromi 1962: Steve Russel inventa Space war sviluppandone il
software1968: la Philips produce la prima console Magnavox
Primi anni ‘70: La fase della ricerca e della prima commercializzazione
1972: arriva sul mercato Pong e le prime console Ataridiffusione delle sala-giochi in sostituzione del cinema
Seconda metà anni ‘70: dal boom alla crisi 1978: Pac Man e Space Invaders (il primo shoot’em up)
SVILUPPO DEI VIDEOGIOCHI
Anni Settanta• 1968 - Esplode la protesta studentesca• 1968 - L’adulterio della donna non è più
reato• 1969 - Strage di Piazza Fontana• I governi di centro-sinistra (Moro) si
alternano a quelli di centro-destra (Andreotti).• 1973 - Crisi petrolifera e• recessione• 1974 - Al referendum sul divorzio• vincono i “no”
• 1978-Entra in vigore la legge sull’aborto
Anni Settanta » 1972 - Il 98% degli italiani vede Rai1
e il 91% Rai2
» 1974 - Berlusconi entra nel mercato dell’etere con Telemilano
» 1974 - Ettore Scola gira:C’eravamo tanto amati
» 1975 - Riforma radiotelevisiva
» Il cinema “di denuncia” (Rosi, Damiani, Bellocchio) si affianca a un cinema intimista e minimalista
La televisione (1962 - 1974)L’epoca Bernabei
Ripresa e continuazione dell’esperimento Guala La Rai si definisce come azienda di produzione
(simile alla Radio e all’editoria)Nuovi strumenti tecnici (registrazione
videomagnetica, cinematografia a 16 mm col sonoro sincrono)
La Rai si ritrova compenetrata con il sistema dei partiti
Incontrollabilità della gestione finanziaria (deficit)
1974 Le sentenze della Corte Costituzionale
Due sentenze fissano alcuni parametri necessari per garantire l’utilità generale del servizio radiotelevisivo e la salvaguardia del pluralismo e consentono le trasmissioni di privati via cavo
1974 Nasce TeleMilano
Il 24 settembre 1974 inizia le trasmissioni Telemilano dell’imprenditore edile Silvio Berlusconi
Per la "città satellite" Milano 2, la Siemens ha messo a punto una grande antenna centralizzata allo scopo di eliminare l'antiestetica fungaia di antenne dai tetti delle eleganti palazzine del complesso residenziale. Dalla stessa Siemens, Berlusconi acquista un impianto dì regia televisiva: intende installare una "Tv
condominiale" quale ulteriore, prestigioso "servizio" destinato ai facoltosi abitanti di Milano 2.
1974 Nasce TeleMilano
Il 24 settembre 1974 inizia le trasmissioni Telemilano
"Cominciò quasi per gioco, con una TV via cavo che trasmetteva ricette di cucina per le giovani mogli dei manager rampanti di Milano 2. Una graziosa annunciatrice, scelta tra le centraliniste della Edilnord annunciò agli abitanti del complesso residenziale di Segrate la nascita di Telemilano cavo. Un notiziario di piccole informazioni utili per i condomini alle 19; la sera, a volte, un film”.
Quattro anni dopo, nel maggio 78, la TV di Berlusconi lascia il cavo per l'antenna.
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1976 La svolta: le radio libere
La sentenza della Corte Costituzionale 202 del 1976 dichiara
INCOSTITUZIONALI alcune disposizioni della legge 103/1975, riconoscendo il diritto dei privati ad effettuare
trasmissioni radiotelevisive in ambito locale, osservando che sussiste un numero adeguato di frequenze tale da garantire
la libertà di iniziativa privata senza pericolo di oligopoli.
1976 La svolta: le radio libereLa sentenza della Corte Costituzionale 202 del 1976 dichiara “La sussistenza per le radioteletrasmissioni locali via etere di una disponibilità di canali sufficienti a consentire la libertà d'iniziativa privata senza pericolo di monopoli od oligopoli, fa venire meno l'unico motivo che, per tali trasmissioni, possa giustificare quella grave compressione del fondamentale principio di libertà sancito dall'art. 21 della Costituzione, che anche un monopolio di Stato necessariamente comporta. Tanto più che non vi e' alcun ragionevole motivo perché siano consentite le radioteletrasmissioni private via cavo su base locale e non anche quelle via etere. Ciò non comporta che debba escludersi la legittimità costituzionale delle norme che riservano allo Stato le trasmissioni radiofoniche e televisive su scala nazionale, giacché la diffusione sonora e televisiva su scala nazionale, rappresenta un servizio pubblico essenziale e di preminente interesse generale. Né esclude che il legislatore possa subordinare ad apposita licenza che stabilisca le modalità d'esercizio concreto delle radioteletrasmissioni private via etere.
LA STAGIONE DEI CENTO FIORI
Lo slogan era ispirato dal “Libretto Rosso”: un vademecum del rivoluzionario diffuso in migliaia di copie in tutto il mondo, che sintetizzava i principi della “Rivoluzione culturale” di Mao Tse-Tung:
Che cento fiori sboccino, che cento scuole gareggino,soltanto col metodo della discussione e del ragionamento si possono sviluppare le idee giuste
1979-82 Nasce Rai Tre e le televisioni commerciali
Il 15 dicembre prendono il via le trasmissioni di Rai Tre. Berlusconi costituisce Rete Italia per la
compravendita di programmi sui mercati internazionali (1980)
TeleMilano diventa Canale 5 (1980)
Rizzoli fonda la Pin, Prima rete indipendente, direttore Mimmo Scarano e direttore del Tg "Contatto" Maurizio
Costanzo (1980)Rusconi fonda Italia 1 (1982)
Mondadori fonda Retequattro (1982)
Il 3 ottobre 1976, dopo il TG1 delle 13 e 30, aveva inizio un nuovo tipo di trasmissione che avrebbe in seguito dato origine a una lunga serie di cloni: era stato inventato il contenitore televisivo.
Domenica in…
presentatori: Corrado Mantoni dal 1976 al 1978 (1976 con Dora Moroni, 1977 con Dora Moroni prima e Patrizia Giugno poi, 1978 con Marina Perzy) e Pippo Baudo dal 1979 al 1984 (1979 con Edy Angelillo, 1980 con Marilda Donà, 1981 con Alessandra Mussolini, 1982 con Emanuela Bufani, 1983 da solo, 1984 con Claudia Turconi).
Anni Ottanta
• 1985 - Con un decreto viene abolita la precedente ordinanza della Pretura di Torino che oscurava le reti di Berlusconi
• 1987- Il Psi ottiene il 14% dei voti alle elezioni, “pescando” nel ceto medio
• 1990 - La Legge Mammì regolamenta le frequenze radiotelevisive
• 1990 - Vittoria della Lega Nord alle elezioni• 1991- dal Pci nasce il Pds, • nasce anche Rifondazione Comunista
Gli anni ‘80
Nasce il sistema dei mediaIl videotex, il videotel fino al videoregistratore iniziano arivoluzionare il tradizionale sistema di consumo culturale
Anche le scelte alimentari subiscono un profondo cambiamento: nascono i fast food
Il successo del telefilm “Dallas” evidenzia le notevoli differenze nella Composizione del pubblico (il 58% è costituito da sole donne)
Il consumo culturale moltiplica e frantuma i tradizionali stili di vita: nascono i paninari e gli Yuppies
Il flusso televisivo
In base al principio della rigidità, mutuato dal modello americano, il palinsesto viene organizzato in orizzontale, per cui trovato uno schema per fasce orarie, lo si replica identico per tutti i giorni della settimana
Per difendersi dal telecomando è necessario, una volta catturato il telespettatore, non creare fratture nell'audience. Ma nello stesso tempo inizia anche la disgregazione del modello americano: Per scalfire l'egemonia della Rai Uno al lunedì, costruita su films di target universale, le TV private iniziano ad utilizzare i films italiani. I networks intuiscono la forza dello specifico nazional-popolare: nel pieno della via americana, praticare, vampirizzare il prodotto cinematografico italiano garantiva una audience costante e sicura
C. Freccero
1981
MADE IN USA
Con Dallas la televisione italiana subisce la sua completa americanizzazione: a partire da questo appuntamento fisso viene costruito il palinsesto ed è un palinsesto all'americana (Freccero, 1986).
"In contemporanea con l'America" recita lo slogan dei promo, mentre il resto della programmazione si conforma allo stile dei networks statunitensi, concedendo ampio spazio al basket e al football made in USA.
1981
AUTOPRODUZIONE
Necessità di rintracciare uno stile più "italiano“ con l'avvio di una politica di autoproduzione, che riguarda da prima solo l'intrattenimento - varietà, giochi a quiz, ecc. -, fino ad investire la fiction. Come risultato finale si verifica quasi una equivalenza tra l'offerta comunicativa di Rai Uno e Canale 5, che nella stagione '83/'84 registra il suo primo grande successo di ascolto ponendosi in testa alla classifica delle reti più seguite.
1981
Dalla paleotelevisione alla neotelevisione
“C’era una volta la paleotelevisione, fatta a Roma o a Milano, per tutti gli spettatori……con la moltiplicazione dei canali, con la privatizzazione, con l’avvento di nuove diavolerie elettroniche, viviamo nell’epoca della neotelevisione”
Umberto Eco, Tv, la Trasparenza Perduta, 1983 (articolo)
3 sono le linee principali di evoluzione: - strutturale, riguarda gli elementi politici ed economici d’accesso al mercato e le trasformazioni tecniche del medium- di contenuto, relativa alle caratteristiche di genere dei programmi- modalità di consumo, specie nell’ottica del passaggio dal pubblico all’audience
Principali differenze tra paleotelevisione e neotelevisione
Struttura del Monopolio Concorrenzamercato pubblico
Palinsesto Suddivisione Flussonetta dei
generi e deiprogrammi
Rapporto Relazione Patto emittente didattico fiduciariodestinatario pedagogica
Ruolo dell’emittente Istruire Luogo di e divertire “vita
quotidiana”
Funzione sociale Finestra Canone del sul mondo quotidiano
Paleotelevisione Neotelevisione
Le aree espressive della televisione/1979
• area espressiva dell’informazione (programmi culturali e giornalistici)
• area espressiva della fiction (film, telefilm, romanzi sceneggiati, originali televisivi, prosa ecc.)
• area espressiva dell’intrattenimento e musica (canzoni, riviste, varietà, quiz, musica sinfonica e operistica)
• area espressiva dello sport (rubriche sportive, riprese di avvenimenti sportivi)[1]
[1] VPT 1978
La legge Mammì(nel 1988 disegno di legge 5 agosto
1990 fu approvata)
• L’autore della legge è Oscar Mammì, Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni, repubblicano
• La legge “fotografa” e regolarizza l’esistenteAntitrust• Nessuno può avere più di tre reti televisive• Chi possiede tre reti non può possedere anche
giornali, chi ha due reti televisive può detenere fino all’8% della tiratura e chi ne possiede una rete televisiva può arrivare fino all’16% della tiratura
• Nessun gruppo commerciale può possedere più del 20% di tutti i media del paese
Le aree espressive della televisione. Altre
tassonomie/’81 (U. Eco) 1. Programmi di informazione (la televisione fornisce enunciati
circa eventi che si verificano indipendentemente da essa, in forma orale, attraverso riprese dirette o differite, ricostruzioni filmate o in studio)
Le attese del pubblico: – La verità– La verità secondo criteri di rilevanza e proporzione – Separando informazione e commento
2. Programmi di fantasia o di finzione (spettacoli, drammi, commedie, opere liriche, film, telefilm)
Le attese dello spettatore- Attua per consenso la sospensione dell’incredulità - Ammette che i programmi di finzione veicolino una verità in forma “parabolica”
La neutralizzazione della dicotomia• Chi parla guardando in camera
• Chi parla senza guardare in camera
La Tv: lo schermo elettivo
• Lo straordinario successo della televisione è dovuto anche al superamento dei condizionamenti impliciti nel codice della scrittura.– Mentre è necessario uno specifico
addestramento per imparare a leggere e comprendere il testo nessuno ha bisogno di istruzione per guardare la TV.
– I media elettronici hanno portato alla rottura dei sistemi informativi specialistici e segmentati creati e mantenuti dall’alfabetizzazione e dalla stampa.
La Tv: lo schermo elettivo
• L’ambiente informativo comune non produce necessariamente comportamenti uniformi ma favorisce la formazione di gruppi più superficiali ed effimeri
• Questa situazione è rafforzata dalla rottura dell’isolamento derivante dalla localizzazione o dalla partecipazione a contesti comunicativi segmentati.– Si indeboliscono i luoghi della
“socializzazione”– Si accede con facilità a “comportamenti da
retroscena”
Evoluzione del rapporto con lo schermo
• I percorso evolutivo che segna il passaggio dai vecchi ai nuovi media elettronici si rispecchia nel rapporto con lo schermo.
• Sullo schermo è proiettata la nostra struttura spazio-temporale, all’interno di moduli predeterminati.– Lo schermo incornicia il mondo: è una struttura
percettiva rigorosamente predeterminata senza alcuna possibilità di cambiare l’angolo di visuale.
Evoluzione del rapporto con lo schermo
• Con il cinema e ancor più con la televisione il principio d’immaginazione è esteriorizzato e portato sullo schermo.
• La prima fase del processo evolutivo nella relazione con lo schermo è segnato dal passaggio da una sensibilità a 360° alla frontalità.– Fotografia, cinema, televisione
rappresentano le fasi, reciprocamente non esclusive, della sovrapposizione della “frontalità” al normale principio di organizzazione ambientale.
Evoluzione del rapporto con lo schermo
• Con lo schermo del computer la relazione si trasforma ulteriormente: è sempre frontale, ma l’interattività modifica profondamente il rapporto con la scena e la prospettiva.
• Con la VR stiamo per tornare ad una sensibilità a 360° ; stiamo penetrando nello schermo e quindi tutto cambia di nuovo: il principio di organizzazione visuale, la sensibilità, le forme di esteriorizzazione della mente interna sullo schermo, il principio di organizzazione ambientale.
Evoluzione del rapporto con lo schermo
• zapping : corso di montaggio per principianti
• videoregistratore: corso intermedio di produzione ;
• videocamere : letteratura elettronica in via di formazione ;
• PC : elaborazione interattiva delle immagini - un ponte fra il mondo esterno e la nostra identità interna.
• Passaggio alla Modernità• Nasce il discorso sulla comunicazione:
metadiscorso
La scoperta della Comunicazione
1. Emancipazione e autonomizzazione di apparati e professioni comunicative
2. Visibilità resa possibile dai mass media
– La radicalizzazione della modernità ha provocato:
– 1. Crisi sociale Indebolimento delle tradizionali
agenzie di socializzazione
Progressiva fluidificazione dei ruoli e degli status di soggetti e istituzioni
COMUNICAZIONE E SOCIETÀ
LA COMUNICAZIONE E I MODERNI…
– 2. Crisi dell’individuo
Cambiano le identità socioculturali
Cambiano le mete culturali e i riferimenti di valore
Cambia la percezione della norma e della devianza
LA COMUNICAZIONE LIQUIDA
Attua costantemente processi di disintermediazione
Amplifica e potenzia i processi di individualizzazione ma anche i “nuovi” fenomeni di associazionismo
Diventa la forma più semplice ed immediata di contatto e conoscenza
La comunicazione della nostra società è una comunicazione liquida perché: