La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR PERMANENT SECRETARIAT 1.

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STRATEGIA EUROPEA PER LA REGIONE ADRIATICO – IONICA (EUSAIR)

Dal “Discussion Paper” al processo di Consultazione e progettazione ed al Piano d’Azione

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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IL CONTESTO STORICO

- Trattato di Osimo, 10 novembre 1975 (effettivo dal 1977). Cessione della zona B dell’ex Territorio libero di Trieste (Istria nord – occidentale) alla Repubblica Jugoslava;

- Vertice di Umago, 17 settembre 1989. «Dall’Iniziativa quadrangolare alla Iniziativa Adriatica»;

- Caduta del Muro di Berlino, 9 novembre 1989;

- Sveti Stefan, 26 aprile 1990, Costituzione della Comunità di Lavoro dell’ Adriatico Centrale e Meridionale;

- Anni 1991 – 2000, la Regione Marche in collaborazione con il Ministero Affari Esteri e le Regioni del centro – Italia, realizza progetti di cooperazione internazionale per la riabilitazione del tessuto economico, sociale e culturale delle popolazioni dell’area;

- Ancona 19 maggio 2000, Conferenza Internazionale per lo Sviluppo e la sicurezza dell’ Adriatico e dello Ionio. Adozione da parte dei Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia e Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Serbia e Slovenia della prima «Dichiarazione di Ancona» per l’istituzione dell’Iniziativa Adriatico Ionica.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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IL CONTESTO STORICO

- Agosto 2000, estensione dei Programmi europei di cooperazione transfrontaliere (Interreg IV A) ai territori che si affacciano sull’Adriatico;

- Anni 2000 – 2010, le Regioni adriatico ioniche realizzano oltre 150 progetti di cooperazione territoriale europea nei settori della sviluppo economico, dell’ambiente , dell’energia del turismo, della cultura, dei trasporti e della mobilità sostenibile;

- Ancona, 5 maggio 2010, Seconda «Dichiarazione di Ancona» sottoscritta dai Ministri degli esteri degli otto Stati Membri dell’IAI per il riconoscimento di una strategia macroregionale per il bacino Adriatico Ionica da parte dell’UE.

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STRATEGIA EUROPEA PER LA REGIONE ADRIATICO IONICA (EUSAIR)

PERMANENT SECRETARIATNon esiste una definizione normalizzata per la strategia europea macroregionale, ma per l’approvazione della strategia per le regioni del Mar baltico ci si riferisce “un area comprendente un certo numero di territori di differenti Paesi e regioni associati per una o più caratteristiche 0 problematiche” geografiche, economiche, culturali, sociali etc.

La Macroregione costituisce una modalità innovativa di cooperazione tra regioni e nazioni diverse con l’obiettivo comune di uno sviluppo equilibrato e sostenibile.

La Macroregione costituisce un significativo fattore di riconciliazione tra territori ad oriente dei mari Adriatico e Ionio e, contemporaneamente, di riconoscimento e di scoperta dei valori unificati che, da secoli, uniscono le due sponde.

La macroregione Adriatico – Ionica è un’area funzionale che interessa i territori di Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia

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STRATEGIA EUROPEA PER LA REGIONE ADRIATICO IONICA (EUSAIR)

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- Il riconoscimento della strategia non deve comportare: a) Nuovi regolamentib) Nuovi fondic) Nuove istituzioni Le tre condizioni vengono osservate nell’elaborazione del Piano d’Azione della

strategia che diviene lo strumento di collegamento e di coordinamento delle politiche e delle azioni finanziate con fondi europei, nazionali e locali.

- Il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni del 13 – 14 dicembre 2012, ha dato il mandato alla Commissione per la presentazione di una strategia europea per la Regione Adriatico – Ionica il cui Piano d’Azione dovrà essere approvata entro il 2014.

- A seguito di alcune riunioni preliminari promosse dalla Commissione ad agosto 2013 è stato diffuso il “discussion paper” che individua obiettivi e campi d’azione.

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MAPPA DELLA STRATEGIA DELL’UE PER LA REGIONE ADRIATICO IONICA

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CRONOPROGRAMMA EUSAIR: AGOSTO 2013: Presentazione della bozza «Discussion Paper» base per l’elaborazione del Piano d’Azione

DICEMBRE 2013:raccolta e valutazione da parte della Commissione UE dei contributi emersi durante il percorso di consultazione del «Discussion Paper»

FEBBRAIO 2014:confronto sulle posizioni degli Stati ed avvio dell’elaborazione del Piano d’azione nel corso della Conferenza in Grecia; avvio delle procedure per i pareri e le richieste di revisione da parte di istituzioni e attori coinvolti

FEBBRAIO-GIUGNO 2014:definizione del Piano d’azione dell’EUSAIR da parte della Commissione Europea

GIUGNO-DICEMBRE 2014: presentazione e approvazione definitiva della Strategia Macroregionale Adriatico Ionica nel Consiglio Europeo nel corso della Presidenza Italiana dell’Unione Europea (22 – 24 ottobre 2014)

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LEGAMI TRA EUSAIR E PROGRAMMI UE 2014 - 2020

Necessità che la nuova programmazione 2014/2020 abbiaun forte collegamento con la strategia macroregionale;

Necessità che ci sia un sicuro e un sostanzioso intervento del Fondo Sviluppo e Coesione negli ambiti ove non è possibile operare con i fondi Strutturali come nel caso delle infrastrutture;

Necessità che nei programmi a gestione diretta U.E. ci sia una particolare

attenzione per i progetti proposti nell‘ambito della strategia macroregionale;

Il quadro strategico comune (QSC) è una reale opportunità per i progetti

macroregionali perché crea un legame con le strategie precisando che tutti i Fondi

Strutturali possono sostenere le priorità macroregionali;

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LEGAMI TRA EUSAIR E PROGRAMMI UE 2014 - 2020PERMANENT SECRETARIAT

Relativamente all’allineamento della programmazione dei Fondi SIE - Strutturali e d’investimento Europei 2014 – 2020 con la Strategia i programmi dovranno evidenziare come concretamente contribuiscono all’attuazione della Strategia secondo quanto disposto dal Regolamento generale (Art.96.3 e del reg. (UE) n. 1303/2013;

Per i programmi di cooperazione territoriale la Strategia costituisce il riferimento programmatico di base: l’allineamento sarà totale ed automatico, i programmi dovranno solo scegliere, in coerenza con i bisogni dell’area geografica, i contenuti della Strategia su cui concentrare l’intervento e rendere visibile e monitorabile il contenuto che i programmi forniscono al raggiungimento dei risultati attesi per la Strategia.

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I PILASTRI DELLA STRATEGIA MACROREGIONALE A.I.

PILASTRI TEMATICI Coordinatori STATI

CoordinatoriREGIONI Italiane

1. BUSINESS NEI SETTORI DELLA BLUE-ECONOMY

Grecia – Montenegro

Veneto

2. RAFFORZARE I COLLEGAMENTI DELLA MACROREGIONE

Italia – Serbia Friuli V.G.

3. MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE

Slovenia - Bosnia H.

Emilia R.

4. ATTRATTIVITA’ TURISTICA DELLA REGIONE

Croazia - Albania

Puglia

PILASTRI TRASVERSALI:    

RICERCA, INNOVAZIONE, SVILUPPO DELLE PMI

  MARCHE

FORMAZIONE E CAPACITY BUILDING   Molise

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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L’impegno delle Regioni italiane dell’Adriatico e dello Ionio – Il gruppo di lavoro EUSAIR ITALIALe Regioni italiane coinvolte – FVG , Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia – hanno costituito propri gruppi di lavoro dedicati alla Strategia EUSAIR per assicurare il coordinamento a livello regionale ed il coinvolgimento dei territori nella definizione della Strategia;

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome in data 24 luglio 2013 ha deciso di istituire il Gruppo di Lavoro EUSAIR Italia affidandone il coordinamento alla Regione Marche che ha svolto in questi ultimi mesi un intenso lavoro di raccordo sia con le Regioni italiane, sia con le autorità nazionali, in particolare con i Ministeri dello Sviluppo Economico – Dipartimento per lo Sviluppo e le Politiche di Coesione e degli Affari Esteri – Direzione Generale per l’Europa.

La Regione Marche come coordinatrice del Gruppo EUSAIR Italia svolge:

1.Un coordinamento attraverso anche il coinvolgimento delle sue strutture ed enti collegati;

2.Informazione con il sito www.ai-macroregion.eu ;

3.Questionario online per facilitare la consultazione degli stakeholder;

4.Supporto alla progettazione strategica.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Obiettivo generale strategia EUSAIR

Promuovere il benessere economico e sociale della regione Adriatico-Ionica attraverso la crescita e la creazione di posti di lavoro, migliorando la sua attrattività, competitività e connettività, preservandone, al contempo, l’ambiente e garantendo ecosistemi marini e costieri in sani ed in equilibrio.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Pilastri Vs. Tematismi

La strategia non prevede dei veri e propri tematismi ma dei nuovi contenitori trasversali – Pilastri

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Pilastro 1

Guidare crescita innovativa del sistema marittimo e marino dell’area

Promuovere la crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro e di opportunità di business nei settori della blue economy (es. acquacoltura, pesca, biotecnologie blu, servizi marini e marittimi, ecc.);

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Azioni Attori indicati Esempi di possibili azioni

Cooperazione scientifica su pesca e stock ittici

 

Istituti di ricerca, organizzazioni del comparto pesca, autorità nazionali/regionali

Incrementare la raccolta dati e la capacità scientifica’’, nei campi delle aree tematiche scientifiche di ricerca al fine di essere esplorate congiuntamente dagli istituti di ricerca (nazionali), es. (i) ecologia della fase giovanile e larvale e relazioni nella cattura di stock di piccoli pesci demersali o pelagici rilevanti per l’attività di pesca; (ii) collegamenti a livello di bacino marino tra stock delle più importanti risorse ittiche; (iii) biologia ed ecologia delle risorse ittiche costiere importanti (es. Sparidae) mirate alla pesca su piccola scala.

‘’ Nuove conoscenze per minimizzare i danni causati dall’ attività di pesca’’, es. concentrandosi sullo sviluppo di modellazioni multi-specie avanzate, di attrezzature da pesca e relative tecniche e tecnologie al fine di limitare il carbon footprint (impatto in termini di emissione di CO2 ecc.) , danno ai fondali, rilasci in mare e catture accidentali.

‘’Condivisione di dati sull’impatto delle attività di pesca per supportare decisioni su dati oggettivi, condivisione di dati socio-economici ed ambientali al fine di supportare la comprensione dei dirigenti riguardo all’impatto socio-economico ed ecosistemico delle misure di gestione dell’attività di pesca e stabilire sinergie tra il comparto della pesca e le altre attività marittime (es. acquacoltura, traporti marittimi, turismo, pesca amatoriale, pesca su piccola scala, etc.).

‘’Piattaforme di monitoraggio degli stock ittici’’, monitoraggio dello stato degli stock ittici nel mar Adriatico e Ionico e valutazione dei principali elementi per una gestione sostenibile delle attività di pesca: livelli di sfruttamento dell’attività di pesca, composizione dei rilasci e catture, mappatura degli habitat, genetica, marcature, etc. Ampio utilizzo di strutture di cooperazione esistenti, es. GFCM

Gestione sostenibile delle attività di pesca

 

Organizzazioni internazionali, stakeholder locali del comparto pesca, istituti di ricerca, autorità nazionali/locali.

 

‘’Piani di gestione pluriennali delle attività di pesca’’, istituire piani di gestione di stock ittici condivisi (come definito dal Reg. CE 1967/2006 per il mare Mediterraneo, art 18-19) a livello nazionale od internazionale anche attraverso l’esperienza maturata con il piano Adriatic-Ionian Plan for Small Pelagic (Piano adriatico ionico per i piccoli pelagici). Studi ex ante dovrebbero essere condotti per simulare le conseguenze dei diversi sistemi di gestion. E questo include un maggiore coinvolgiento degli stakeholder nella gestione delle attività di pesca. ‘’Cooperazione per supportare una pesca responsabile nel mare Adriatico e Ionico’’, basandosi su iniziative esistenti. Questa cooperazione dovrebbe essere rafforzata ponendo attenzione al codice di condotta per una pesca responsabile stabilito da UN-FAO

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Azioni   Attori indicati Esempi di possibili azioni

Conformità UE e pratiche standard e comuni

 

Autorità nazionali/regionali, istituti di ricerca, organizzazioni e operatori privati

 

‘’Conformità UE nel campo delle attività di pesca’’, attenzione sulla definizione di network tematici di rispondenza UE al fine di incrementare la consapevolezza tra pescatori e autorità pubbliche, condivisione di dati e scambio di esperienze e buone prassi specialmente in paesi candidati e potenzialmente candidati.

‘’Sviluppo di standard comuni nel campo dell’acquacoltura’’, creazione di un gruppo di lavoro macroregionale per la standardizzazione delle procedure di concessioni di licenze e autorizzazioni per nuovi impianti di coltura e riduzione di restrizioni e oneri amministrativi.  

Diversificazione e redditività delle attività di pesca ed acquacoltura  

Autorità nazionali/regionali, istituti di ricerca, organizzazioni e operatori privati (pescatori, trasformatori, etc.), Gruppi di Azione Locali di Pesca (FLAGs)

 

‘’Network anticrisi per le industrie alimentari del pesce e frutti di mare’’, creazione di un network capace di rispondere a situazioni di crisi dell’industria alimentare. La creazione di strumenti di monitoraggio del mercato a livello di bacino marittimo può aiutare a prevenire tali crisi, rivolta all’elaborazione di dati e disseminazione di informazioni.

‘’ Miglioramento e diversificazione delle attività di pesca’’, rivolto al rinnovamento dell’equipaggiamento delle flotte di pescherecci, migliorando la sicurezza dei pescatori sul posto di lavoro e incrementando le capacità di stoccaggio. Altre opportunità di lavoro possono essere create attraverso la diversificazione delle attività di pesca es. pesca turismo. Gruppi di Azione Locale per le Attività di Pesca (FLAGs) possino rappresentare lo strumento naturale per la diversificazione delle attività di pesca.

‘’ Individuazione di siti di acquacoltura sostenibile e gestione’’, focalizzazione su sviluppo di strumenti (inclusi indicatori) per una scelta dei siti idonei alle attività di acquacoltura, compresi strumenti per l’identificazione di siti in cui si possono realizzare anche altre attività economiche. Questo può risolvere problematiche quali il miglioramento degli schemi di qualità, incremento del numero delle gabbie in mare, ampliamento delle specie già allevate e introduzione di nuove specie di elevato valore commerciale, al contempo minimizzando l’impatto di tali misure sull’ambiente marino circostante.

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Azioni   Attori indicati Esempi di possibili azioni

Piattaforme R&S per pesce e frutti di mare

 

Istituti di ricerca e formazione, operatori privati (pescatori, addetti all’acquacoltura, trasformatori,organiz zazioni di produttori)

‘’ Cluster macroregionali per pesci, frutti di mare e capacità di lavorazione’’ , compiere attività di ricerca al fine di incrementare crescita, produttività, qualità e sostenibilità ambientale dell’acquacoltura (acquacoltura in alto mare compresa) e la capacità dell’industria a rispondere alle richieste del mercato e a diversificare l’offerta (nuove specie).

Sviluppo di abilità

 

Istituti di formazione, operatori privati, Gruppi di Azione Locali di Pesca (FLAGs)

 

‘’Incoraggiare lo sviluppo di abilità’’, promuovendo reti di università e istituti di formazione al fine di sviluppare programmi di educazione specifici e di formazione (congiunti) per pescatori e addetti all’acquacoltura sulle tecniche di pesca e acquacoltura innovative e sulla sicurezza sul luogo di lavoro.

‘’ Rafforzamento di centri per produzione di acquacoltura e controllo di sicurezza’’ , basato sull’esperienza di CAPS (CAPS- Centres for Aquaculture production and Safety surveillance) nei paesi transfrontalieri del mare Adriatico è un progetto di cooperazione finanziato nell’ambito di Adriatic IPA Cross Border Cooperation 2007-2013 Programme dell’Unione Europea). Tale progetto può ottenere il rafforzamento delle capacità di diagnosi dei laboratori, per la contaminazione dei pesci e dei frutti di mare e per sviluppare miglioramenti concreti delle competenze di diagnosi in termini di attrezzature e conoscenze, abilità e capacità.   

Marketing dei prodotti ittici Operatori privati, autorità pubbliche, Gruppi di Azione Locali di Pesca (FLAGs)

 

‘’Il sapore dei prodotti ittici del mare Adriatico e Ionico’’, sviluppo di una strategia di marketing per assicurare che il marketing ed il trattamento dei prodotti ittici e di acquacoltura portino una etichettatura chiara, tracciabilità e certificazione

siano efficienti ed adempiano alle leggi in vigore. Tale progetto potrebbe inoltre focalizzarsi su una etichettatura condivisa di prodotti di alta qualità della Macroregione.

‘’Prodotti ittici adriatico ionici alle fiere’’, sostegno all’organizzazione delle fiere regionali, integrato a prodotti/percorsi turistici al fine di promuovere un marketing condiviso dei prodotti ittici. Allo stesso tempo tale progetto può supportare la partecipazione alle fiere come strumento di marketing dei prodotti ittici della Regione adriatico-ionica.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Pilastro 2

Connettere la regione

Connettere la macroregione e ridurre le distanze tra le comunità insulari e rurali attraverso il miglioramento della governance dei corridoi interni e marittimi (includendo l’interoperabilità di tutte le modalità di trasporto) e delle reti energetiche, nonché sviluppando modalità di trasporto e di fornitura di energia favorevoli all’ambiente;

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Azioni   Attori indicati Esempi di possibili azioni

Sviluppare il network globale dei Balcani occidentali

Ministeri nazionali dei trasporti e delle infrastrutture, imprese ferroviarie, autorità portuali, operatori multimodali

 

Sviluppare una pianificazione integrata per sviluppi infrastrutturali e definire tabelle di marcia congiunte per gli investimenti Potenziare i corridoi multimodali collegati ai corridoi centrali TEN-T (Baltico-Adriatico, Mediterraneo) iniziando con le strozzature transfrontaliere. Rinnovamento graduale della linea ferroviaria tra Bar e Belgrado Sviluppare le capacità e l’ attività di comunicazione (formazioni, programmi educativi, seminari) volte a migliorare l’applicazione di requisiti legali internazionali nel settore della valutazione d’impatto ambientale delle infrastrutture di trasporto ed energia.

Migliorare l’accessibilità delle aree costiere e delle isole

Armatori, autorità portuali, autorità pubbliche, associazioni ed operatori turistici

 

Supportare studi di fattibilità e analisi di mercato sulle connessioni marittime tra paesi vicini, isole e terraferma al fine di limitare la stagionalità (i) e di disegnare nuovi percorsi (ii). Promuovere la cooperazione tra gli attori interessati per creare/migliorare le connessioni marittime tra paesi vicini , tra isole e con la terraferma.

Sviluppare le autostrade del mare

 

Operatori navali, spedizioneri, industrie del trasporto marittimo, porti, dogane

 

Analizzare i costi e benefici comparativi socio-economici ed ambientali di diversi modi di trasporto (autostrade del mare, ferrovia, autostrade, inclusi i raccordi cittadini) lungo la costa orientale dei mari adriatico e ionico da Trieste a Patrasso. Promuovere lo sviluppo di un’autostrada del mare nella regione adriatico-ionica basandosi su esperienze esistenti, come il progetto Adriamos tra i porti di Venezia e Igumenitsa. Migliorare le connessioni ferroviarie ai terminal portuali anziché RO-RO. Supportare la catena logistica con soluzioni IT condivise.

Riforma delle ferrovie

 

Imprese ferroviarie, operatori multimodali

 

Coordinare ed allineare l’accesso e le tariffe d’accesso.

 

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Azioni   Attori indicati Esempi di possibili azioni

Sviluppo del trasporto aereo

 

Aeroporti regionali, trasportatori, autorità pubbliche, associazioni ed operatori turistici

Creare una piattaforma di cooperazione tra gli attori interessati per sviluppare/migliorare connessioni aeree tra paesi della Regione ed ottimizzare le connessioni aeree con destinazioni esterne attive tutto l’anno.

 

Facilitazione transfrontaliera  

Ministeri nazionali per i trasporti e le infrastrutture

 

Rilanciare connessioni ferroviarie o a mezzo autobus transfrontaliere per i passeggeri. Accordarsi su procedure transfrontaliere semplificate.  

Interconnessioni elettriche transfrontaliere

 

Gestori dei sistemi di trasmissione, promotori di progetto  

Lista di esempio di possibili progetti tra il 2013 PECI (Project of Energy Community Interest): 400 kV OHL Banja Luka(BiH)-Lika(HR) 400 kV OHL Brinje – Lika – Velebit – Konjsko includendo 400 kV sottostazione Brinje 400 kV HVDC SS Vlora – Bari Ovest  

Circuito del Gas Gestori dei sistemi di trasmissione, promotori di progetto  

Realizzare il TAP e la sua connessione IAP

Infrastrutture LNG nei porti per consentire il cambio di combustibile nella navigazione  

Sostenere la creazione di un mercato elettrico ben funzionale  

Autorità nazionali e regionali competenti, società elettriche

 

Costituzione di un ufficio per il coordinamento delle aste per l'energia - Coordinated Auction Office (CAO)

 

Rimuovere le barriere per investimenti transfrontalieri

 

Autorità nazionali e regionali competenti  

Coordinare e allineare permessi e regolamenti Soluzioni innovative e congiunte di capacity building per l’attuazione di un mercato comune.  

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Pilastro 3 Preservare, proteggere e migliorare la qualità

dell’ambiente

Migliorare la qualità ambientale degli ecosistemi regionali e tutelare la loro biodiversità, proteggere la salute umana, fare un utilizzo prudente e razionale delle risorse naturali; assicurare l’integrazione delle preoccupazioni ambientali nella strategia.

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Azioni   

Attori indicati Esempi di possibili azioni

 Incremento della conoscenza dello spazio marittimo

Istituti di ricerca, autorità nazionali/regionali, ONG  

Sviluppo/follow up del progetto CREAM 2011-2014 FP7 (Coordinating Research in support to application of Ecosystem Approach Fisheries and Management advice in the Mediterrenean and the Black Sea) che coordina la ricerca nella gestione della pesca con l’intenzione di stabilire linee guida sulla gestione delle attività di pesca basate sull’ecosistema Sviluppo/follow up del progetto PERSEUS (Policy-oriented marine Environmental Research for the Southern European Seas), che definisce l’impatto antropico e la pressione naturale sul mare Mediterraneo ed il mar Nero fondendo gli approcci scientifici socio-economici al fine di predire gli effetti di lungo termine della pressione sugli ecosistemi marittimi Sviluppo di progetti di mappatura degli habitat e inventari nazionali della biodiversità marina

Incrementazione della rete delle aree protette marine

 Autorità nazionali/regionali, ONG

Sviluppo/follow up del progetto ECOSEA 22 per la protezione, il miglioramento, la gestione integrata dell’ambiente marittimo e delle risorse naturali transfrontaliere Sviluppo/follow up del progetto MediSeH, un progetto FP7 incentrato sull’identificazione degli habitat mediterranei sensibili e raccolta e disseminazione di dati GIS

Sviluppo/follow up del progetto CoCoNET, un progetto FP7 incentrato sulla produzione di linee guida per la progettazione, network di gestione e monitoraggio di MPA, e una mappatura accurata dei venti per il mare Mediterraneo e mar Nero, creazione di un network di ricercatori di eccellenza (es. summer school) che collaboreranno anche in futuro, rendendo le loro competenze fruibili ai loro paesi di origine e alla UE.

Scambio di buone prassi tra le autorità di gestione delle aree marine protette  

Autorità di gestione delle MPA, autorità nazionali/regionali, società civile,

ONG.

� Using the experience of MEDPAN24 and building on the work ofthe Adriatic Protected Areas Network (AdriaPAN), a network of all managing authorities of Marine Protected Areas all managing authorities of Marine Protected Areas of theAdriatic and Ionian Seas, to exchange best practice and work onmeasures to improve ecological status of the seas, includingthrough fishing measures � Exchanging best practices among Marine Protected Areas regarding actions, also outside PAs, and in coordination with relevant actors, preventing introduction of Invasive AlienSpecies (IAS), quickly eradicating newly emerging IAS, and controlling established ones � Exchanging best practices for managing NATURA 2000 areas, including designating fishery measures under the new Common Fishery Policy.

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Azioni Attori indicati

Esempi di possibili azioni

Applicazione del Maritime Spatial Planning (MSP) ed Integrated Coastal Management (ICM)

 

Autorità nazionali/regionali, istitu ti di ricerca, rappresentanti del settore privato, ONG

 

Applicazione di sistemi condivisi di informazioni spaziali sui componenti ecosistemici, attività antropiche

Esecuzione di progetti pilota per l’approccio ecosistemico (Ecosystem Approach (ECAP)) sviluppato sotto la convenzione di Barcellona

Sviluppo/follow up del progetto ADRIPLAN

volto a promuovere un approccio transnazionale coerente alla pianificazione spaziale del mare Adriatico e Ionico ed esecuzione di piani condivisi sullo spazio marittimo (Maritime spatial planning) Sviluppo/follow up del progetto SHAPE (Shaping a Holistic Approach to Protect the Adriatic Environment) che mira allo sviluppo di un sistema di governance multilivello e ultra settoriale, basato su un approccio olistico e su una gestione integrata delle risorse naturali, prevenzione dei rischi e soluzione dei conflitti tra utilizzi e utlizzatori della costa e del mare Adriatico Sviluppo/follow up del progetto PEGASO (People for the Ecosystem-Based Governance in Assessing Sustainable Development of Ocean and Coast) che istituisce una piattaforma di governance della gestione dello spazio costiero integrato (Integrated Coastal Management (ICM) Governance Platform) per colmare il divario tra scienziati e decisori a supporto dell’implementazione di ICM nel mare Mediterraneo e mar Nero.

Implementare un approccio del ciclo di vita per i rifiuti marini

Autorità nazionali, Autorità di gestione delle aree marine protette, prodotti di imballaggi e materiale da pesca, rappresentanti del settore della pesca, popolazione locale, ONG

Sviluppare il progetto CleanSea, che fornisce un’analisi dei rifiuti marini, propone strumenti di monitoraggio e protocolli standard per facilitare il monitoraggio dei rifiuti marini in modo armonizzato e presenta misure di gestione efficienti in termini di costi e opzioni politiche per affrontare il problema.

Sviluppare il progetto del 7° Programma Quadro MARLISCO (Marine Litter in Europe’s Seas, social Awarenss and CO-responsibility) che sensibilizza la questione dei rifiuti marini, promuove la coresponsabilità e facilita il dialogo tra gli stakeholder.

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Azioni Attori indicati

Esempi di possibili azioni

Supportare programmi di recupero dei rifiuti marini sia galleggiante che sommersa

 

Rappresentanti del settore della pesca, autorità locali, ONG

 

Sviluppare ulteriormente il progetto “A pesca di spazzatura” iniziato da municipalità locali per mobilitare i pescatori locali. Questo è concepito per recuperare i rifiuti marini compiendo nel contempo un’opera di sensibilizzazione nella Regione. Sviluppare il progetto Guardiani del mare, che si è focalizzato sul riorientare i pescatori e convertire pescherecci per condurre altre attività, incluso il recupero dei rifiuti marini. Sviluppare il progetto DEFISHGEAR (Derelict Fishing Gear Management System in the Adriatic Region) che quantifica e monitora i rifiuti marini, realizza un sistema d’informazione geografica (GIS) sui rifiuti marini e stabilisce una rete di cooperazione permanente volta a coinvolgere gli stakeholder nella generazione di nuove opzioni più sostenibili.

Redigere ed implementare un piano d’emergenza congiunto per maree nere ed altri eventi d’inquinamento su larga scala

Autorità pubbliche nazionali e locali

 

Sviluppare il progetto HAZADR (Strengthening common reaction capacity to fight sea pollution of oil, toxic and hazardous substances in Adriatic Sea), che include attività volte ad armonizzare i piani d’emergenza nazionali e regionali nell’Adriatico

Contribuire alla preparazione ed implementazione del Piano d’azione per il Protocollo sull’Altomare della Convenzione di Barcellona costruendo sull’esperienza del REMPEC (Regional Marine Pollution Emergency Response Centre) e del Meccanismo dell’Unione per la Protezione Civile.

Identificazione di punti critici

 

Autorità nazionali e locali, popolazione locale, ONG, industria

Sviluppare l’iniziativa di Horizon 2020 per il programma di disinquinamento del Mediterraneo, che include un gruppo di lavoro sugli investimenti sulla riduzione dell’inquinamento, con un inventario dei punti critici preparato per i Balcani occidentali, integrando l’inventario dei punti critici per il Mediterraneo meridionale preparato dal Programma d’investimento per i punti critici del Mediterraneo che mira a disinquinare il Mediterraneo entro il 2020.

Assicurare la privatizzazione degli investimenti per riflettere il contributo all’inquinamento del mare

Autorità nazionali e regionali  

Iniziativa di Horizon 2020 per il disinquinamento del Mediterraneo Sviluppare il progetto SURF Nature che mira a migliorare le opportunità di finanziamento per la conservazione della natura e la biodiversità attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Affrontare il problema delle fonti diffuse

Comunità rurali, rappresentanti del mondo agricolo

Promuovere il networking sulle buone pratiche e le linee guida per un uso sostenibile dei fertilizzanti in agricoltura.

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Azioni 

Attori indicati Esempi di possibili azioni 

Sviluppo di piani di gestione comuni per gli habitat transfrontalieri e gli ecosistemi

  

Autorità per la protezione della natura, istituti di ricerca, ONG

Gestione transfrontaliera di risorse naturali condivise nell’Europa Sud-est, basandosi sui progetti inerenti la Sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente (ENVSEC) Environment and Security Initiative, che includono la pubblicazione degli studi di fattibilità sulla definizione delle Aree Transfrontaliere Protette (Trans-boundary Protected Areas) e la rete delle aree montane protette (Network of Mountain Protected Areas) nei Balcani e nell’ Arco delle Alpi Dinariche, e incoraggiare la cooperazione regionale per la gestione transnazionale di risorse naturali, nel dettaglio aree montane e acquatice.

Sviluppo del progetto BE-NATUR (Better management and implementation of NATURA 2000 sites); che migliora la gestione dei fiumi, laghi e aree costiere, allo scopo di realizzare un contesto legislativo dell’ Unione Europea e di sviluppare strumenti comuni per una miglior gestione e attuazione dei siti di NATURA 2000

Sviluppo dell’iniziativa European Green Belt che ha lo scopo di preservare gli habitat lungo la ex “cortina di ferro” attraverso attività transfrontaliere congiunte rivolte alla conservazione della natura e allo sviluppo sostenibile.

 

Autorità per la protezione della natura, istituti di ricerca, ONG, comunità locali  

Autorità per la protezione della natura, istituti di ricerca, ONG, comunità locali

Sviluppo di piani di gestione nazionali e transazionali per i grandi carnivori.

Armonizzazione e rafforzamento delle leggi nazionali 

Pubblica amministrazione nazionale, autorità per la protezione della natura, autorità doganali, comunità locali, ONG

 

Cooperazione di tutti i paesi per l’attuazione congiunta dei regolamenti CITES e lotta contro il traffico illegale di fauna selvatica

 

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Azioni 

Attori indicati  

Esempi di possibili azioni  

Protezione e ripristino delle zone umide costiere e aree carsiche

 

Autorità per la protezione della natura, autorità locali, popolazione locale, ONG  

Sviluppo delle buone pratiche selezionate per il progetto LIFE NATURA, che mira ad un paesaggio carsico in Slovenia, incluso il lago di Cerknica

Sviluppo delle buone pratiche del progetto LIFE NATURA, che hanno lo scopo di migliorare la circolazione dell’acqua

 

Attività di sensibilizzazione sull’attuazione degli aspetti finanziari per quanto riguarda pratiche agricole ecocompatibili

Autorità locali, università, scuole, camere dell’agricoltura

 

Sviluppo delle buone pratiche del progetto AGRI-KNOWS, co-finanziato nel 2007-2013 da una cooperazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia al di sotto del Fondo Agricolo Europeo per lo Sviluppo Rurale, (EAFRD) European Agricultural Fund for Rural Development, incentrato sull’attività di sensibilizzazione dei giovani lavoratori nel settore agricolo sull’applicazione pratica di conoscienze scientifiche relative alle pratiche agricole ecosostenibili.

Sviluppo del progetto pilota innovativo WWF “One Europe, More Nature (OEMN)” nell’area Greca transfrontaliera del “Prespa Park”, e nelle regioni di Albania ed ex Repubblica Iugoslava di Macedonia (FYROM), con lo scopo di introdurre pratiche di agricoltura ecocompatibili connesse con le particolari esigenze ambientali dell’area.

 

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

Pilastro 4 Incrementare l’attrattività regionale

Aumentare l’attrattività turistica della regione supportando lo sviluppo sostenibile del turismo costiero, marittimo e dell’entroterra. Tutelare e promuovere il patrimonio culturale attraverso, tra l’altro, il miglioramento della qualità dei servizi turistici e la promozione di un marchio comune regionale, riducendo nel contempo la stagionalità della domanda e limitando la sua impronta ambientale.

PERMANENT SECRETARIAT

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Azioni 

Attori indicati Esempi di possibili azioni

Sviluppo del brand dei prodotti e servizi turistici Adriatico- Ionici

 

Organizzazioni nazionali del turismo, Organizzazioni di gestione delle destinazioni, Esperti internazionali, Istituti di ricerca e culturali, Musei, Organizzazioni non-profit, Operatori privati.  

Strategia di brand Adriatico-Ionica.

Fasi preparatorie che richiedono un viaggio globale di targeting, sulla base di temi importanti, come ad esempio i gruppi di clienti bersaglio, il portafoglio di prodotti a valore aggiunto e servizi, gli adeguamenti amministrativi necessari, così come i messaggi chiave (basati sui valori della Regione) che comunicherà efficacemente il marchio. Identificazione e sviluppo di un "paniere di prodotti" della Regione Adriatico-Ionica associabile in modo unico alla Regione. Comunicazione della strategia di branding, sia all'interno della Regione, con nicchie comuni mirate, e a livello internazionale con continue

campagne di promozione della Regione in modo da attirare sia visitatori provenienti da altri continenti sia da mercati consolidati ed emergenti.

Iniziativa per migliorare la qualità dell'offerta per il turismo sostenibile

Camere di commercio, Settori del trasporto marittimo e dell’ambiente, PMI, Enti turistici, Associazioni di gestione di destinazione, i Ministeri del Turismo, gli operatori turistici locali, LAG e FLAG (Gruppi di Azione Locale rurale e di pesca), Comuni e Regioni.  

 Digitalizzazione della comunicazione e dell’ archivio di dati disponibili sull’ offerta turistica. I settori pubblico e privato dovrebbero usare un portale comune del turismo adriatico-ionico per caricare l'offerta turistica e i costi a disposizione, al fine di facilitare la diffusione delle informazioni turistiche. Cooperazione pubblica-privata per migliorare la qualità dell'offerta turistica. Definizione di criteri di qualità comuni per l'offerta turistica specifica adriatico-ionica. Sulla base di tali criteri predefiniti, lanciare una analisi dei bisogni dell'offerta turistica in termini di qualità. Definizione di nicchie di eccellenza in tutta la regione e la loro interconnessione in modo da migliorare l'offerta turistica. Creazione di modalità per facilitare la circolazione dei turisti in tutta la Macroregione. Creazione di segnali stradali comuni e informazioni transnazionali e transfrontaliere per le attrazioni turistiche, utilizzando linguaggi appropriati per la designazione dei prodotti, utilizzando norme comuni e sistemi di classificazione. Sviluppo di progetti di miglioramento del potenziale economico del turismo, combinando servizi innovativi con antichi percorsi.(es. Progetto Odissea)

Page 31: La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR PERMANENT SECRETARIAT 1.

Azioni Attori indicati Esempi di possibili azioniDiversificazione dei settori di crociera e di nautica e valorizzazione del settore dello yachting

Autorità portuali, Compagnie di crociera, Industria nautica, Operatori turistici, Enti locali, Dipartimenti universitari nei campi relativi, le Organizzazioni sportive per il tempo libero/ Associazioni.

  Consultazione nel settore di crociera e delle autorità locali per la progettazione di possibili rotte marittime alternative (compreso l'uso alternativo di crociere su scala più piccola) che potrebbero promuovere pacchetti turistici congiunti costieri e rurali in modo da attrarre turisti verso l'entroterra, nonché per ridurre gli impatti ambientali con una campagna di promozione congiunta in tutti i porti da crociera della Macroregione. Individuazione di nuovi e innovativi modelli di business e di logistica per la fornitura di cibo adriatico-ionico e prodotti non alimentari nel settore crocieristico. Sviluppo di linee guida e studio della capacità di carico dei porti per l'applicazione dei criteri di sostenibilità per il decongestionamento dei porti di crociera e per un migliore sviluppo di questi porti. Questo collegando tali approcci con i piani di mobilità sostenibile e dei piani per la qualità dell'aria.

Piattaforma Ricerca e sviluppo per il turismo sostenibile su nuovi prodotti e servizi.  

Università e centri di ricerca e networks, Agenzie di sviluppo regionali, Ministeri della Competitività, della Ricerca e dell'Istruzione.

Rete di centri di innovazione del turismo adriatico-ionico. Mappatura e messa in rete delle varie strutture di innovazione per i settori connessi al turismo come l'edilizia sostenibile, l'efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, ICT per il turismo per facilitare il trasferimento di conoscenze, migliori pratiche di trasferimento tecnologico e di cooperazione tra imprese. Nuove opportunità di business nella tecnologia ambientale. Inviti congiunti a presentare proposte, a livello macroregionale, al fine di aiutare il settore delle tecnologie ambientali in particolari sfide per sfruttare i risultati della ricerca nella Regione. Sviluppare nuovi cluster transnazionali nel settore del turismo, incoraggiando la cooperazione trans-settoriale e transfrontaliera.

Itinerari turistici sostenibili e tematici  

Operatori privati, Ministeri del turismo nazionali, Autorità regionali e locali, Associazioni di gestione destinazioni, Camere di commercio.

 

Mappatura e promozione congiunta di rotte macroregionali esistenti.

Ulteriore sviluppo del turismo tematico come il turismo culturale, turismo sportivo, turismo ecologico, termale, il turismo della salute e del benessere, turismo naturalistico, storico, scolastico, turismo religioso, afro-turismo, il turismo rurale, il turismo d'affari o il turismo che valorizza il patrimonio culturale marittimo e sub-acquatico, patrimonio industriale o il tessuto economico di una regione.

Stabilire sinergie tra itinerari macro-regionali e le comunità locali.

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Azioni  Attori indicati Esempi di possibili azioni

Promozione del patrimonio culturale adriatico ionico

 

Ministeri della cultura e del turismo, Autorità regionali e comuni, ONG, Università, Musei

Rete Adriatico-Ionica di musei per la creazione di una rete regionale che indirizzerà i visitatori ai vari musei, eventi culturali e locali in tutta la Regione. Maggiore enfasi sui siti archeologici per la promozione della regione come meta mondiale del turismo archeologico. Regione Creativa Adriatico-Ionica. A livello globale, le industrie creative sono fra i driver emergenti dell'economia. Una rete di industrie creative come attori per lo scambio di idee, know-how e l'esperienza aiuterà a distribuire il potenziale creativo attraverso l'intera regione. Questo progetto potrebbe individuare le questioni di interesse comune e concentrarsi su conoscenze, esperienze, informazioni condividendo l’eccellenza a sostegno dell'imprenditorialità artistica, di start-ups creative e dei festivals d’arte contemporanea.

Miglioramento dell'accessibilità per i prodotti e servizi turistici adriatico-ionici.

 

Autorità competenti del turismo e agenzie, Operatori turistici, PMI, Enti di formazione in tutta la regione e stakeholders interessati alla disabilità.

 

Migliorare le competenze specifiche e di formazione relative all'accessibilità nella catena dell'offerta turistica. Diffusione di buone pratiche tra gli operatori del turismo riguardo il turismo accessibile. Promuovere la Regione Adriatico-ionica come una regione accessibile ai mercati chiave; promuovere la Regione tramite mezzi basati su, ma non limitati a, l'uso di nuove tecnologie e social network orientati verso diversi target di utenti. Un esempio potrebbe essere la creazione di porti turistici accessibili e sicuri, soprattutto per le persone con mobilità ridotta, in particolare nel settore della nautica da diporto.

Miglioramento dei prodotti turistici della Regione Adriatico-Ionica

 

Agricoltori, Associazioni di produttori, Industria di trasformazione, Filiere corte, LAG e FLAG, Università, Venture capital, Autorità regionali.

 

Collegamento dei settori locali dell’agricoltura, della pesca, del turismo e di �approvvigionamento alimentare, partenariati tra le imprese che partecipano a progetti alimentari locali, al fine di sviluppare nuove strategie per piazzare i loro prodotti e di attrarre nuove tipologie di clienti. Scambio di buone pratiche e di trasferimento di know-how dalla Rete Europea per lo Sviluppo Rurale. Collegamento di reti di trasferimento tecnologico e di cooperazione tra le imprese come Enterprise Europe Network per la facilitazione del trasferimento di tecnologia e l'individuazione di opportunità di business di cooperazione tra imprese, nuovi metodi di produzione, etichettatura e di marketing.

 

Page 33: La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR PERMANENT SECRETARIAT 1.

Azioni Attori indicati Esempi di possibili azioniReti di imprese e cluster di turismo sostenibile

 

PMI, cluster del settore turistico, reti di trasferimento tecnologico e di sostegno all’innovazione

 

Piattaforme di specializzazione intelligente del settore turistico al fine di sviluppare una Entrepreneurial Discovery Process estesa a livello macroregionale, sviluppo/follow up delle esperienze acquisite tramite le Smart Specialisation Strategies, con una particolare enfasi sulle opportunità commerciali del settore turismo Incrementare l’utilizzo di strumenti ICT e materiale informativo per creare, dirigere e promuovere opportunità e affari nel settore turistico e una connessione digitale tra nuove PMI e mercati di destinazione Rafforzare i rapporti con le industrie con potenziali di crescita reale incluse le industrie ecologiche, culturali e del settore creativo con una forte prospettiva commerciale globale. Scambi di opportunità di cooperazione tra imprese ed esempi di buona prassi dell’innovazione nel turismo sostenibile. A questo possono concorrere l’attuale Enterprise Europe Network (rete europea di imprese), nello specifico i gruppi del settore turistico e del patrimonio culturale (Tourism and Cultural Heritage Group).

Facilitare l’accesso alla finanza per nuove ed innovative startup nel settore turistico

Istituti finanziari, operatori privati, dipartimenti universitari e istituti di ricerca attinenti

Il fondo adriatico-ionico per il turismo sostenibile (Adriatic-Ionian Sustainable Tourism Financing) può sviluppare innovativi incentivi e strumenti finanziari che facilitino l’accesso ai capitali di avviamento e di rischio per nuove startup forniti dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) o altri istituti finanziari internazionali.

Promuovere la Regione nel mercato globale

Ministeri del turismo, associazioni di categoria nel settore turistico, associazioni di gestione di destinazione

Strategie e campagne di promozione congiunte nel mercato mondiale Sostenere l’internazionalizzazione delle PMI nel settore turistico nella Macroregione attraverso la creazione di ‘’one-stop shops’’, negozi ‘’BtoB’’ o ‘’BtoC’’ , al fine di provvedere assistenza e consulenza agli affari ed ai consumatori, al fine di promuovere collaborazioni e per delineare nuove strategie di ingresso ai mercati esteri. Un esempio può essere il progetto TOURISMlink51 che mira a mettere insieme gli affari a livello europeo su una piattaforma IT condivisa

Estendere la durata della stagione turistica a tutto l’anno  

Autorità regionali, associazioni di gestione di destinazione, associazioni di categoria nel settore turistico, Ministeri del turismo

Adottare e applicare una strategia per un turismo che duri tutto l’anno, attraverso: - Sviluppo/follow up della iniziativa EU SENIOR52 e Turismo Accessibile (Accessible tourism53) - Promozione di un turismo rurale - Promuovere tutto l’anno la Regione attraverso il turismo congressuale e di affari, specialmente nella bassa stagione - Promuovere il turismo invernale e cooperazione, tramite lo scambio di esempi di buona prassi, nelle infrastrutture per sport invernali e gestione di eventi sportivi

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Azioni Attori indicati Esempi di possibili azioni

Formazione di abilità professionali e imprenditoriali nel settore turistico

 

Camere di commercio e dell’industria, forum dell’Iniziativa Adriatico Ionica, associazioni di formazione professionale nazionali, CEDEFOP, Fondazione europea per la formazione

Adriatic-Ionian Observatory on Sustainable Tourism skills (osservatorio adriatico-ionico sulle abilità per un turismo sostenibile) per il monitoraggio e la raccolta di feedback dagli stakeholder di settore su problematiche chiave e ultimi trend. Questo progetto mira a far incontrare domanda e offerta riguardo a specifiche abilità lavorative e per stimolare riforme nella formazione professionale. Un sistema integrato di gestione di informazioni (per il mondo economico, clienti e Autorità Pubbliche) dovrebbe inoltre essere connesso a questo Osservatorio sul Turismo. Formazione per una imprenditorialità nel settore turistico, per sviluppare abilità fondamentali nella gestione di affari nel settore turistico; la formazione include un aggiornamento su nuovi trend di mercato ed un trasferimento di conoscenze riguardo alla gestione delle destinazione. Una piattaforma di e-learning per la formazione PMI Connessione al portale EURES, che fornisce informazioni a chi cerca lavoro ed ai datori di lavoro in una speciale sezione ‘’blue jobs’’

Cooperazione adriatico ionica per facilitare la circolazione dei turisti

 

Ministeri degli affari interni, ministeri degli esteri, associazioni nazionali di categoria nel settore turistico, enti nazionali di studi statistici, università, associazioni di categoria del settore nautico, PMI del settore turistico, propietari di imbarcazioni, marinerie, skippers di yacht, associazioni di broker di yacht

 

Sviluppo di una procedura di rilascio visti armonizzata per i turisti che visitano la Regione adriatico ionica Sviluppo di sistemi condivisi per fornire e riconoscere licenze nautiche all’interno della Regione; definire il bisogno di una azione europea sui prerequisiti di qualificazione di skipper per la navigazione da diporto; affrontare ‘’l’insularità’’ ed il carattere di servizio pubblico quali problematiche fondamentali per la navigazione costiera Set condiviso di standard di qualità per un turismo adriatico-ionico, per un elevato livello di soddisfazione dei turisti al contempo proteggendo l’ambiente e la cultura. Questo dovrebbe interessare le professioni nel settore turistico, le qualificazioni dei lavori nel settore turistico e sistemi di classificazione condivisi quali importanti strumenti di riferimento Armonizzazione dei dati statistici nazionali sul turismo per dati più dettagliati, comparabili ed esaurienti al fine di misurare l’impatto del settore sull’economia e per meglio progettare opzioni politiche e strumenti macroregionali (incluso lo sviluppo e follow up dell’attuale European Tourism Indicator System ETIS). Linee guida per un Green Public procuremet (appalti pubblici verdi) nella regione adriatico-ionica e disseminazione di esempi di buona prassi tra autorità nazionali e regionali al fine di aiutarle ad ottenere beni, servizi e lavori nel settore turistico low-carbon e rispettosi dell’ambiente Forum annuale su turismo adriatico-ionico sostenibile

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Azioni Attori indicati Esemoi di possibili azioni

Carta adriatico-ionica per un turismo sostenibile e responsabile

Ministeri del turismo, associazioni di categoria, camere di commercio, agenzie dell’ambiente nazionali, esperti regionali e nazionali, amministrazioni regionali, dipartimenti delle università

Sviluppo di una Carta adriatico-ionica per incoraggiare un turismo responsabile e sostenibile con un set di principi e linee guida. Questo può promuovere una implementazione di European Tourism Indicator System (ETIS)56 per una gestione sostenibile delle destinazioni turistiche, consentendo una valutazione della performance delle destinazioni, per consentire il loro sviluppo e miglioramento sostenibile La Carta può essere supportata da azioni quali l’applicazione di EU Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) (Unità Sistema di Ecogestione e Audit) e formazione delle aziende turistiche per valutare, riferire, e migliorare le loro prestazioni rispettose dell’ambiente.

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STRATEGIA EUROEPA (EUSAIR)

L’UNIONE EUROPEA IN POCHE PAROLELa Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

Priorità trasversali a ciascuno dei 4 pilastri. Ricerca, innovazione e sviluppo delle PMI Capacity Building. Da declinare all’interno dei 4 Pilastri.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

Avvio del processo di consultazione

Gli strumenti del processo di consultazione possono essere: a) Eventi e workshops organizzati dai contact point nazionali e dal settore privato; b) Studi ed analisi da parte dei proponenti ;

c) Questionari ed attività online

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La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

PERMANENT SECRETARIAT

Successo della consultazione Il successo è garantito dalla capacità di far partecipare al processo di consultazione tutti i livelli politico-amministrativi (Stato, Regioni, Enti locali), enti intergovernativi, organizzazioni non governative, imprese e società civile.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

CONSULTAZIONE STAKEHOLDER SPUNTI DI DISCUSSIONE

In questo momento, la definizione del Piano d’azione della strategia Macroregionale coincide con il percorso di costruzione dei futuri programmi europei, cosa non accaduta per le altre Strategie Europee Macroregionali. Di conseguenza la Strategia ed il relativo Piano d’Azione, possono essere una base condivisa per la definizione dei futuri programmi operativi.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

LE INDICAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE

Nel Pilastro 1. oltre ad una forte attenzione per il settore ittico, è emersa la necessità di integrare le filiere delle pesca e dell’acquacoltura con le attività del territorio come il sistema delle piccole e medie imprese operanti nel settore della nautica, della cantieristica e nel più vasto ambito della “blue economy”;

Nel Pilastro 2 è stata rilevata l’importanza della Strategia macroregionale per migliorare l’accesso sud orientale dell’Europea comprendendo anche l’area mediterranea, attraverso l’allungamento del Corridoio Baltico Adriatico lungo la dorsale adriatica.- In tale ambito si colloca anche l’opportunità di connettere in rete la macroregione con un “AJ Cloud” al fine di erogare servizi secondo modalità uniformi in materia di trasporti, turismo, tutela ambientale e sicurezza del mare.- un ulteriore connessione riguarda il collegamento della dorsale adriatica con la superstrada Fano – Grosseto - Livorno - Per le attività di questo Pilastro è necessario prevedere un sicuro e sostanzioso intervento del Fondi di Sviluppo e Coesione negli ambiti ove non è possibile operare con i fondi strutturali come nel caso delle infrastrutture per le Regioni comprese nell’Obiettivo 2;

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

Nel Pilastro 3 le azioni indicate per il miglioramento della qualità dell’ambiente marino e costiero e per l’armonizzazione ed il coordinamento per la gestione integrata delle coste, consentono di prevedere nuove opportunità per il sistema imprenditoriale soprattutto per quanto riguarda nuovi sistemi e tecnologie per preservare l’ambiente;

Nel Pilastro 4 si evidenzia la necessità di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese del settore turistico e di migliorare la qualità dei servizi incoraggiando l’innovazione, la creazione di cluster e lo sviluppo di nuove strategie di marketing.

In tale quadro l’Accordo di partenariato, proprio per le sue specifiche finalità , deve necessariamente tenere conto delle opportunità offerte dall’approvazione della strategia macroregionale adriatico – ionica che risulta essere il principale obiettivo politico della Presidenza italiana del Consiglio Europeo nel secondo semestre 2014.

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STRATEGIA EUROPEA (EUSAIR)

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Architettura della Governance (proposta)L’ architettura si realizza attraverso due livelli della strategia:

1. EUSAIR «Governing Board» partecipato dai coordinatori nazionali (NCP), due per ogni Stato, dai coordinatori degli Steering Groups tematici, dalla Commissione Europea, dall’Iniziativa Adriatico Ionica.

Funzioni di direzione, coordinamento ed utilizzo politico della strategia, rapporto EU 28 con High Level Groups;

2. Thematic Steering Groups, partecipato per ogni pilastro dai due coordinatori, dai rappresentanti dei Ministeri interessati ed, eventualmente, da rappresentanti regionali, dalla Commissione Europea, da organizzazioni regionali(se necessario);

Funzioni: definizione dei criteri ed identificazione delle azioni e dei progetti da realizzare, con particolare attenzione ai collegamenti trasversali, identificazione delle principali opportunità di finanziamento.

PERMANENT SECRETARIAT

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La Strategia europea Adriatico Ionica - EUSAIR

PERMANENT SECRETARIAT

Dott. Marco BellardiSegretariato Permanente IAI

Tel. + 39 071 207 3715Fax + 39 071 207 6976

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