la storia - stpauls.it · gliati del secondo dopoguerra....
Transcript of la storia - stpauls.it · gliati del secondo dopoguerra....
A ripensarci oggi, a mentefredda, la primavera-estate del1968 fu uno dei periodi più trava-gliati del secondo dopoguerra.Oltre allo stato di tensione in Me-dio Oriente, a un anno dalla guer-
ra dei Sei giorni, e al conflit-to nel Vietnam, dove a
gennaio si era svolta ladevastante offensivavietcong del Tet, ne-gli Usa e in Europal’avvio della primave-ra aveva portato in
piazza migliaia di stu-denti per quella che è
passata alla storia comela contestazione giovanile.
Ma a chiedere riforme liberta-rie e nuovi spazi di partecipazio-ne popolare non erano solo stu-denti occidentali: anche oltre laCortina di ferro qualcosa simuoveva, soprattutto in Ceco-slovacchia. Lì era maturata unanuova coscienza politica che,pur se leale al comunismo, mira-
va a una diversa gestione della co-sa pubblica, più vicina alle esigen-ze della gente e più flessibile neiconfronti dell’ortodossia marxi-sta, di cui i sovietici si definivanogli unici, autentici custodi. Que-sto spirito nuovo era consideratoda Mosca una minaccia, controcui era stata formulata la “dottri-na Breznev”, dal nome del segre-tario del Pcus. La dottrina sanci-va il principio della sovranità li-mitata delle nazioni satellite. Mo-sca era l’arbitro unico dell’impe-ro sovietico e ai governi “ami-
ci” non restava che obbedire.A Praga, però, nacque qualco-
sa di nuovo: furono gli stessi ope-rai, oltre agli intellettuali, a chie-dere riforme. Li ascoltò e cercò diaccontentarli un dirigente comu-nista poco più che quaranten-ne, Alexander Dubcek. Nel gen-naio 1968 venne eletto segreta-rio generale del Partito comuni-sta cecoslovacco al posto di An-tonín Novotný, capo della com-ponente legata ai sovietici, dan-do avvio al “nuovo corso”, stra-tegia volta a introdurre elementi
di democrazia in tutti i settori.Il sogno di Dubcek, che sin da
bambino aveva vissuto in Urss eaveva aderito al comunismo consincero entusiasmo, era di attuareuna serie di riforme che chiamòfelicemente “socialismo dal voltoumano” e che non si proponeva-no di rovesciare il vecchio regimeallontanandosi dall’Unio-ne Sovietica. Il proget-to era di mantenereil sistema economi-co collettivista af-fiancandovi unamaggiore libertàpolitica, ipotizzan-do persino la creazio-ne di partiti diversi enon alleati al comunista, ela concessione di una maggiore li-bertà di stampa e d’espressionecon lo scopo di rendere il sistemapolitico più vicino alla gente, ca-pace di realizzarne le aspettativee di correggerne i burocratismi.
L’idea venne accolta anche fuo-
ri dalla Cortina di ferro comeun’interessante novità, capace dischiudere nuovi orizzonti alla coe-sistenza pacifica e di condurre al-la fine della guerra fredda. Ma lesperanze facevano i conti senzal’oste, in questo caso LeonidBreznev e i vertici dell’Urss, aiquali fu chiaro quale pericolo po-teva nascondersi nella svolta del“pacifico contestatore” Dubcek.La Cecoslovacchia rappresentavauno degli anelli forti dello schiera-mento militare a difesa dell’Urss,poiché con la sua collocazione
geografica, esattamente al centrodello schieramento del Patto diVarsavia, faceva da deterrente aqualsiasi tentativo di invasionedel territorio russo. Una sua even-tuale defezione avrebbe compli-cato in modo decisivo la stabilitàdegli equilibri militari europei.
Così, mentre anche nei partiticomunisti dell’Europa oc-
cidentale si guardavacon simpatia al socia-lismo dal volto uma-no di Praga e il lea-der rumeno Ceauce-scu, tra i primi asmarcarsi dalla soffo-
cante obbedienza al-l’Urss, ne aveva salutato
con favore gli orientamen-ti, il Cremlino aveva dappri-ma usato tutti i mezzi di-plomatici per limitarele riforme, poi, vistal’inutilità di questitentativi, aveva datoil via libera ai genera-
li perché attuassero l’opzione mili-tare, che scattò il 20 e 21 agostoquando una forza stimata fra200 e 600.000 soldati con 7.000veicoli corazzati invase il Paese,mentre l’esercito cecoslovaccoera stato schierato alla frontieracon la Germania Ovest, per age-volare l’invasione e impedire l’arri-vo di aiuti dall’Occidente. Per300 mila cechi si schiusero le viedell’emigrazione, mentre il movi-mento comunista internazionalesubì un colpo durissimo, da cuinon si riprese più. �
BREZNEV FA SVANIRE L’UTOPIA DI PRAGA
1968: i carri armati russi invadono la Cecoslovacchia e pongono fine al socialismo dal volto umano
la storia
� Nelle due foto
grandi, i tentativi
di resistenza dei
cittadini di Praga
all’invasione
sovietica.
A sinistra:
Alexander
Dubcek. Sotto:
Leonid Breznev
CLUB3CLUB3 AGOSTO 2008AGOSTO 2008
20AGOSTO
1968
131130
DI MASSIMO FERRARI
siamo noi
27 agosto 1928
A Londra, quindici nazioni
firmano il Patto Briand-Kellog,
dai nomi del ministro degli Esteri
francese e del segretario di Stato
americano. L’accordo prevede la
messa al bando della forza come
strumento per risolvere le
controversie internazionali. Viene
sottoscritto da 62 Paesi e adottato
dalla Società delle Nazioni, ma
Benito Mussolini non partecipa
alla cerimonia della firma,
ritenendo il patto inutile.
5 agosto 1938
Sulla rivista fascista La difesa
della razza viene pubblicato un
manifesto che afferma che gli
ebrei sono “razza inferiore”. Il
documento costituisce
l’argomento base per le leggi
razziali che Mussolini, come
la Germania, emana contro la
comunità ebraica italiana.
Migliaia di persone sono
cacciate dalla pubblica
amministrazione, dalle
forze armate e dal
mondo della cultura.
Molti ebrei vengono espulsi
e i loro beni confiscati.
5 agosto 1948
Si chiude l’epoca di Vittorio
Pozzo, commissario tecnico della
Nazionale italiana di calcio. Alle
Olimpiadi di Londra, infatti, l’Italia
perde clamorosamente contro la
Danimarca per 5-3. I danesi
affossano gli azzurri con un gioco
più moderno, evidenziando i limiti
dell’Italia. Pozzo ha guidato la
Nazionale per ben 19
anni, dal 1˚
dicembre 1929 ai
Giochi londinesi,
con un ruolino
eccezionale: 61
vittorie su 87, 14
pareggi e solo 11
sconfitte. Con lui,
l’Italia ha vinto due Mondiali
consecutivi (1934 e 1938) e le
Olimpiadi del 1936.
Ora, dopo questa
sconfitta, Pozzo si
fa da parte, quasi
nell’indifferenza
generale.
2 agosto 1958
Milano fa festa e guarda in alto:
si concludono, infatti, i lavori di
costruzione del grattacielo Pirelli,
nei pressi della Stazione Centrale.
I milanesi lo chiameranno con
affetto Pirellone. L’edificio,
progettato dall’architetto Giò Ponti e
iniziato il 12 luglio 1956, ha 34 piani
e raggiunge i 127 metri d’altezza,
superando così perfino il Duomo. Il
Pirellone diventa subito uno dei
simboli del boom economico
nazionale. Vent’anni più tardi, nel
1978, sarà acquistato per
40 miliardi di lire
dalla Regione
Lombardia che
ne farà la
propria sede.
10 agosto 1958
A Cuba, Fidel Castro comincia a
organizzare le prime formazioni
rivoluzionarie contro il regime del
dittatore filoamericano Fulgencio
Batista. Gli insorti si radunano nella
Sierra Maestra e da lì
partono per condurre
le prime operazioni
d’attacco contro
caserme e
commissariati di
polizia. Il movimento
cerca, con difficoltà,
di procurarsi armi e
munizioni per abbattere il regime.
16 agosto 1968
Muore a Napoli, a 80 anni,
l’attrice Tina Pica. Figlia d’arte, ha
lavorato a lungo in teatro con i
fratelli De Filippo e con Totò
ed è stata al centro della notorietà
cinematografica come caratterista
in molti film, a partire da Pane,
amore e fantasia, nei panni della
governante di Vittorio
De Sica, nel 1953.
La fama acquisita
grazie al timbro
di voce grave
e all’innata vis
comica, la porteranno
a una serie di pellicole
di secondo piano, ma
sempre nel ruolo di protagonista,
come in La nonna Sabella, del
1957 e La Pica sul Pacifico
del 1959. Roma le dedica una
via e Napoli un giardino.
22 agosto 1968
Il Papa, Paolo VI, giunge a
Bogotá, capitale della
Colombia, per
presenziare il
Congresso
eucaristico. È il primo
pontefice che giunge
in Sudamerica. Parla a
600.000 contadini
lamentando «le inique
sperequazioni economiche» e
chiedendo «riforme immediate e
non ribellione armata».
24 agosto 1968
A Fangataufa, un atollo nella
Polinesia meridionale francese,
nell’arcipelago di Tuamoto, viene
fatta esplodere la prima bomba
all’idrogeno francese.
L’esperimento, per il presidente
francese Charles
De Gaulle, «è un
grandissimo
successo
scientifico». Solo
nel gennaio 1996 la
Francia deciderà di
fermare i test nucleari
e di chiudere il sito di
Fangataufa (dichiarato zona
interdetta a chiunque).
25 agosto 1968
La contestazione approda sulle
rive della Laguna, con registi e
attori che protestano contro il
Festival del cinema di Venezia.
Sotto accusa sono soprattutto i
2AGOSTO
1948
Il trionfo di Consolini
e Tosi alle Olimpiadi
dopo la guerra
Dodici anni dopo, niente èpiù lo stesso. Dalle Olimpiadi diBerlino 1936 a quelle di Londra1948 passano circa 72 milioni dipersone. È il numero di morticausati dalla seconda guerramondiale, tra militari e civili,comprese le cause indirette,dalla carestia alle epidemie.Secondo cifre non definiti-ve, sono 263 gli atleti olim-pici morti per la guerra.
Finita la mattanza, il mondo cer-ca una resurrezione anche nello
sport. Il Cio, il 4 settembre 1946,stabilisce che sia Londra la cittàospitante la XIV Olimpiade moder-na. I giochi durano dal 29 luglio al14 agosto 1948. L’Italia manda183 atleti, di cui 19 donne, e 86 di-
rigenti. Il nostro portabandiera èGiovanni Rocca, staffettista della4x400 di atletica leggera. Parteci-pano 59 nazioni, 32 con rappresen-tanti di entrambi i sessi; in program-ma 19 sport, di cui 6 con gare fem-minili. Germania e Giappone nonsono invitati in quanto Paesi aggres-sori nella Seconda guerra mondia-le. L’Unione Sovietica rinuncia aconferma che la guerra fredda è giàin atto. Manca anche Israele, nonancora riconosciuto come Stato.
Saranno proprio le Olimpiadi a
distrarre dalla fame e dalle rovine diuna guerra troppo vicina alla memo-ria per non suscitare ancora paura,anche ora che c’è la pace. Alcuneimprese restano impresse nellastoria della società del dopoguer-
ra. Come quella dell’unghereseKaroly Takacs, medaglia d’oronella pistola automatica da 25 me-tri. Prima della guerra, durante ma-novre militari, Takacs perde il brac-cio destro. Si allena, allora, col sini-stro e a Londra trionfa, ripetendosiquattro anni dopo a Helsinki.
Nonostante l’esiguo numero dirappresentanti, i giochi londinesi
CLUB3
la storia
CLUB3AGOSTO 2008 AGOSTO 2008
� A sinistra: Adolfo Consolini in gara.
A destra: un lancio di Beppe Tosi. I due
vinceranno l’oro e l’argento a Londra
132
siamo noi
133
IL DISCO CHE VOLAVA IN PACE
DI MANUEL GANDIN
�
�
regolamenti, che risalgono
ancora all’epoca fascista. Salta
la cerimonia d’apertura e tutto
l’andamento della
manifestazione risente di un
clima di continue e aspre
critiche oltreché contrasti.
6 agosto 1978
Paolo VI conclude la sua vita
terrena nella residenza pontificia
di Castel Gandolfo. Figura di
grande spessore teologico, papa
Montini aveva condotto a
termine il Concilio ecumenico
Vaticano II, avviandone
a realizzazione i contenuti. Dopo
un breve Conclave, viene
chiamato a succedergli, il 26
agosto, il Patriarca di Venezia
Albino Luciani, che assume
il nome di Giovanni Paolo I.
2 agosto 1988
Marco Fiora, bambino di 8 anni,
viene liberato nella zona di Locri
dalle forze dell’ordine. Era stato
rapito nel marzo del 1987. Durante
un trasferimento da una prigione a
un’altra, i sequestratori sono
individuati dall’elicottero dei
carabinieri e abbandonano il
bambino, prigioniero ormai da un
anno e mezzo, febbricitante, sulle
montagne dell’Aspromonte. Mai, in
precedenza, un bambino era stato
tenuto prigioniero per così
tanto tempo. La
famiglia, durante
l’anno e mezzo del
rapimento, ha pagato ai
sequestratori 300 milioni di lire.
28 agosto 1988
In Germania, uno dei più
sanguinosi incidenti aerei del
XX secolo: durante una
manifestazione area nella
base americana di
Ramstein, tre velivoli MB
339 delle Frecce
Tricolori entrano in
collisione per un errore
di pilotaggio. Uno dei jet
cade sulla folla
provocando una strage: 67
morti e centinaia di
feriti. Nell’incidente
perdono la vita i
tenenti colonnelli
Ivo Nutarelli e Mario Naldini, e il
capitano Giorgio Alessio.
2 agosto 1998
Marco Pantani si consacra
tra i grandi del ciclismo vincendo,
dopo una serie di straordinari
successi di tappa, il
Tour de France.
La maglia gialla
viene così
indossata dopo
quella rosa, che
Pantani aveva
ottenuto circa due
mesi prima
aggiudicandosi il Giro d’Italia:
una doppietta che non era riuscita
più ad alcun italiano dal 1952,
con Fausto Coppi.
Scrivete a: La storia siamo noiClub3, via Giotto 36, 20145 Milano, e raccontate cosa ricordatedei giorni in cui l’Urss invadeva la Cecoslovacchia.O di quando venne data la notizia della morte di Paolo VI.Scriveteci e raccontate la vostra Storia.
AGOSTO 1998
E INTANTO SU CLUB3...
È la domanda che spesso facciamo a noi stessi e chequalche volta ci fa tremare: quanto siamo simpatici
a chi ci circonda? Club3 del settembre 1998 proponela domanda ai lettori attraverso un test. «La simpatia –scriveva il nostro giornale – è un collante umano chetrasforma qualsiasi tipo di rapporto in un evento piacevoleed è una dote che volendo si può imparare ad avere».
La seconda guerra mondiale aveva lasciato rovine
e lutti ovunque ma i Giochi servirono alla ricostruzione
passano alla storia per una donna.È l’olandese Francina Blankers-Koen, detta Fanny, e soprannomi-nata la “mammina volante”. Incinque giorni, dal 2 al 7 agosto, vin-ce quattro ori nell’atletica leggera:100, 200, 80 ostacoli e staffetta4x100. La trentennefa scalpore oltre cheper le vittorie, ancheper il fatto che unadonna con due figli,secondo i convinci-menti dell’epoca, nonpuò riuscire così benenello sport. Quandotorna ad Amsterdamè accolta da una folla
immensa. Sfila su una carrozza e isuoi vicini le regalano una biciclet-ta, «per prendere la vita più lenta-mente».
Tra gli uomini, desta sensazioneil cecoslovacco Emil Zatopek. In pa-tria lo chiamano “l’uomo cavallo”.
Vince i 10.000 metrida campione, e nei5.000 è secondo do-po una grande rimon-ta. La sua corsa è este-ticamente brutta, conle spalle incassate, latesta piegata di latodentro il collo, unasmorfia di sofferenzasul volto, ma non siferma mai e tritura gli
avversari. Quattro anni ancora e sa-rà l’eroe olimpico di Helsinki.
E l’Italia? La povera Italia, deva-
stata dal ventennio fascista e dallaguerra, rinasce dalle sue macerie:8 ori, 11 argenti, 8 bronzi. È quin-ta, dietro a Stati Uniti, Svezia, Fran-cia e Ungheria. La gara più bella deinostri è quella del lancio del disco,il 2 agosto. Piove e fa freddo. Rotea-re su se stessi in quelle condizioni si-gnifica girare su una patina scivolo-sa come una saponetta. È una garalunga, tre ore sotto l’acqua. Va inpedana Giuseppe Tosi, novarese.Nella vita di tutti i giorni fa il carroz-ziere. Come atleta è brillante, moltotecnico e quella pedana bagnatanon fa per lui. Estroverso, lo fa capi-re a tutti, ma poi il suo primo lancioè un capolavoro: 51,78 metri, nuo-vo record olimpico.
Ma a batterlo sarà il connazio-nale Adolfo Consolini, gigante ti-mido di Verona, figlio di agricolto-ri, più potente ma meno tecnico diTosi. Al secondo lancio Consolinibatte di un metro esatto Beppe. La
pioggia aumenta e nessuno può sca-valcare i due azzurri che riportanouna doppietta eccezionale: Consoli-ni oro e Tosi argento. E l’Italia, sim-bolicamente, riparte da quei duelanci nella pioggia. �
CLUB3
la storia
AGOSTO 2008
� A sinistra Fanny Blankers-Koen,
regina dei Giochi con quattro medaglie
d’oro. Nel riquadro: Emil Zatopek
134
siamo noi
�
�