LA STORIA DEI SETTE ARCANGELI DI DON ANTONIO LO DUCA Si deve alleroico e pio promotore del culto ai...

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LA STORIA DEI SETTE ARCANGELI DI LA STORIA DEI SETTE ARCANGELI DI DON ANTONIO LO DUCA DON ANTONIO LO DUCA Si deve all’eroico e pio promotore del culto ai Si deve all’eroico e pio promotore del culto ai sette arcangeli sia a Palermo che a Roma al sette arcangeli sia a Palermo che a Roma al sacerdote Antonio Lo Duca. Antonio Lo Duca sacerdote Antonio Lo Duca. Antonio Lo Duca nacque a Cefalù il 15 giugno 1491. All’età di nacque a Cefalù il 15 giugno 1491. All’età di 18 anni, nel 1509, Antonio Lo Duca venne a 18 anni, nel 1509, Antonio Lo Duca venne a Roma, culla della cultura umanistica, per Roma, culla della cultura umanistica, per compiere i suoi studi. A Roma conobbe Mons. compiere i suoi studi. A Roma conobbe Mons. Tommaso Belloroso che promosse il culto a S. Tommaso Belloroso che promosse il culto a S. Michele in Ungheria e scrisse in seguito una Michele in Ungheria e scrisse in seguito una importante opera sui Sette Arcangeli, importante opera sui Sette Arcangeli, ispirandosi alla <<Celeste Gerarchia>> celebre ispirandosi alla <<Celeste Gerarchia>> celebre opera di S. Dionigi Aeropagita. Tornato in opera di S. Dionigi Aeropagita. Tornato in Sicilia (1513-1515) Antonio è ordinato Sicilia (1513-1515) Antonio è ordinato Sacerdote in Cefalù. Fu proprio Mons. Belloroso Sacerdote in Cefalù. Fu proprio Mons. Belloroso che promosso alla cattedrale di Palermo, che promosso alla cattedrale di Palermo, nominato Vicario Generale, chiamò presso di sé nominato Vicario Generale, chiamò presso di sé Antoni Lo Duca esperto Maestro di musica, per Antoni Lo Duca esperto Maestro di musica, per l’insegnamento di canto corale e musica ai l’insegnamento di canto corale e musica ai chierici della Cattedrale. A questo scopo fu chierici della Cattedrale. A questo scopo fu adibita una piccola Chiesa antichissima da anni adibita una piccola Chiesa antichissima da anni chiusa al culto, posta ad una cinquantina di chiusa al culto, posta ad una cinquantina di passi dalla tribuna della Cattedrale. La passi dalla tribuna della Cattedrale. La Chiesina da anni non utilizzata era chiamata di Chiesina da anni non utilizzata era chiamata di S. Angelo. Durante una di queste lezioni di S. Angelo. Durante una di queste lezioni di canto liturgico, tenute da Antonio Lo Duca canto liturgico, tenute da Antonio Lo Duca furono da questi notate sulle pareti delle furono da questi notate sulle pareti delle figure che trasparivano sotto il velo di figure che trasparivano sotto il velo di polvere che vi si era accumulato sopra durante polvere che vi si era accumulato sopra durante i lunghi anni o forse secoli, di incuria. Il i lunghi anni o forse secoli, di incuria. Il Vicario Belloroso volle così far schiarire con Vicario Belloroso volle così far schiarire con olio quelle larvate immagini e subito queste olio quelle larvate immagini e subito queste apparvero <<sommamente riguardevoli e apparvero <<sommamente riguardevoli e impareggiabili>> i Sette Principi degli Angeli, impareggiabili>> i Sette Principi degli Angeli, raffigura con particolari simboliche insegne raffigura con particolari simboliche insegne nelle mani e ognuno con loro nome scritto ai nelle mani e ognuno con loro nome scritto ai piedi. piedi. Il sacerdote Antonio Lo Duca Cattedrale di Palermo

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LA STORIA DEI SETTE ARCANGELI DI LA STORIA DEI SETTE ARCANGELI DI DON ANTONIO LO DUCADON ANTONIO LO DUCA

Si deve all’eroico e pio promotore del culto ai sette Si deve all’eroico e pio promotore del culto ai sette arcangeli sia a Palermo che a Roma al sacerdote arcangeli sia a Palermo che a Roma al sacerdote Antonio Lo Duca. Antonio Lo Duca nacque a Cefalù il Antonio Lo Duca. Antonio Lo Duca nacque a Cefalù il 15 giugno 1491. All’età di 18 anni, nel 1509, Antonio 15 giugno 1491. All’età di 18 anni, nel 1509, Antonio Lo Duca venne a Roma, culla della cultura umanistica, Lo Duca venne a Roma, culla della cultura umanistica, per compiere i suoi studi. A Roma conobbe Mons. per compiere i suoi studi. A Roma conobbe Mons. Tommaso Belloroso che promosse il culto a S. Michele Tommaso Belloroso che promosse il culto a S. Michele in Ungheria e scrisse in seguito una importante opera in Ungheria e scrisse in seguito una importante opera sui Sette Arcangeli, ispirandosi alla <<Celeste sui Sette Arcangeli, ispirandosi alla <<Celeste Gerarchia>> celebre opera di S. Dionigi Aeropagita. Gerarchia>> celebre opera di S. Dionigi Aeropagita. Tornato in Sicilia (1513-1515) Antonio è ordinato Tornato in Sicilia (1513-1515) Antonio è ordinato Sacerdote in Cefalù. Fu proprio Mons. Belloroso che Sacerdote in Cefalù. Fu proprio Mons. Belloroso che promosso alla cattedrale di Palermo, nominato Vicario promosso alla cattedrale di Palermo, nominato Vicario Generale, chiamò presso di sé Antoni Lo Duca esperto Generale, chiamò presso di sé Antoni Lo Duca esperto Maestro di musica, per l’insegnamento di canto corale Maestro di musica, per l’insegnamento di canto corale e musica ai chierici della Cattedrale. A questo scopo fu e musica ai chierici della Cattedrale. A questo scopo fu adibita una piccola Chiesa antichissima da anni chiusa adibita una piccola Chiesa antichissima da anni chiusa al culto, posta ad una cinquantina di passi dalla tribuna al culto, posta ad una cinquantina di passi dalla tribuna della Cattedrale. La Chiesina da anni non utilizzata era della Cattedrale. La Chiesina da anni non utilizzata era chiamata di S. Angelo. Durante una di queste lezioni di chiamata di S. Angelo. Durante una di queste lezioni di canto liturgico, tenute da Antonio Lo Duca furono da canto liturgico, tenute da Antonio Lo Duca furono da questi notate sulle pareti delle figure che trasparivano questi notate sulle pareti delle figure che trasparivano sotto il velo di polvere che vi si era accumulato sopra sotto il velo di polvere che vi si era accumulato sopra durante i lunghi anni o forse secoli, di incuria. Il durante i lunghi anni o forse secoli, di incuria. Il Vicario Belloroso volle così far schiarire con olio quelle Vicario Belloroso volle così far schiarire con olio quelle larvate immagini e subito queste apparvero larvate immagini e subito queste apparvero <<sommamente riguardevoli e impareggiabili>> i <<sommamente riguardevoli e impareggiabili>> i Sette Principi degli Angeli, raffigura con particolari Sette Principi degli Angeli, raffigura con particolari simboliche insegne nelle mani e ognuno con loro nome simboliche insegne nelle mani e ognuno con loro nome scritto ai piedi. scritto ai piedi.

Il sacerdote Antonio Lo Duca

Cattedrale di Palermo

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Le immagini erano disposte su tre ordini. Le immagini erano disposte su tre ordini. Nel primo erano raffigurate la creazione del Nel primo erano raffigurate la creazione del mondo e degli Angeli, poi Lucifero, ancora mondo e degli Angeli, poi Lucifero, ancora in stato di grazia e San Michele davanti al in stato di grazia e San Michele davanti al trono di Dio. Nel secondo la vittoria di San trono di Dio. Nel secondo la vittoria di San Michele su Lucifero, la cacciata di Adamo ed Michele su Lucifero, la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, Abramo in ginocchio Eva dal Paradiso, Abramo in ginocchio davanti ai tre Angeli e poi in atto di servire davanti ai tre Angeli e poi in atto di servire loro un banchetto. Nel terzo i Sette Angeli loro un banchetto. Nel terzo i Sette Angeli Principi con i loro nomi e con i loro simboli. Principi con i loro nomi e con i loro simboli. Al centro Al centro Michele,Michele, il Vittorioso, in atto di il Vittorioso, in atto di calpestare il dragone. Da un lato, in ordine: calpestare il dragone. Da un lato, in ordine: GabrieleGabriele, Nunzio, con specchio di diaspro e , Nunzio, con specchio di diaspro e fiaccola, fiaccola, BarachieleBarachiele, che viene in aiuto, con , che viene in aiuto, con rose da distribuire; rose da distribuire; UrieleUriele , forte , forte Compagno, con spada e fiamma. Dall’altro Compagno, con spada e fiamma. Dall’altro lato: lato: RaffaeleRaffaele, Medico che guida Tobia e , Medico che guida Tobia e porta un vaso di medicinali; porta un vaso di medicinali; GeudieleGeudiele, , Rimuneratore, con una corona e una Rimuneratore, con una corona e una flagello; flagello; SealtieleSealtiele, Orante, raccolto in , Orante, raccolto in preghiera. preghiera.

Il ritrovamento di queste sacre immagini Il ritrovamento di queste sacre immagini destò una grande devozione ai Sette Principi destò una grande devozione ai Sette Principi Celesti, la nobiltà di Palermo si riunì in una Celesti, la nobiltà di Palermo si riunì in una Confraternita dei Sette Angeli, che fu detta Confraternita dei Sette Angeli, che fu detta Imperiale, perché volle iscriversi lo stesso Imperiale, perché volle iscriversi lo stesso Imperatore Carlo V, la chiesina fu riaperta Imperatore Carlo V, la chiesina fu riaperta al culto ed il sacerdote Antonio Lo Duca ne al culto ed il sacerdote Antonio Lo Duca ne divenne Rettore. divenne Rettore.

I sette arcangeli posti Nella cattedrale di Palermo

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Nel 1527 egli stesso venne a Nel 1527 egli stesso venne a Roma per promuovervi e Roma per promuovervi e diffondervi il culto dei Santi diffondervi il culto dei Santi Arcangeli ed ivi apprese dal Arcangeli ed ivi apprese dal Pio Cardinale Antonio dal Pio Cardinale Antonio dal Monte che il Beato Amedeo Monte che il Beato Amedeo Menezes De Sylva, Menezes De Sylva, chiamato a Roma da Sisto chiamato a Roma da Sisto IV nel 1471, nel suo libro IV nel 1471, nel suo libro Apocalipsis NovaApocalipsis Nova, aveva , aveva riportato i nomi e gli uffici riportato i nomi e gli uffici dei sette Principi del Cielo, dei sette Principi del Cielo, proprio come erano stati proprio come erano stati ritrovati nell’antico affresco ritrovati nell’antico affresco di Palermo. Divenuto di Palermo. Divenuto cappellano del Cardinal Dal cappellano del Cardinal Dal Monte, Antonio Lo Duca fu Monte, Antonio Lo Duca fu da lui incaricato, insieme ad da lui incaricato, insieme ad un altro sacerdote Girolamo un altro sacerdote Girolamo Maccabeo, di Comporre la Maccabeo, di Comporre la Messa e l’Ufficio dei Sette Messa e l’Ufficio dei Sette angeli Principi. angeli Principi.

Terme di DioclezianoDove sorgerà la

Basilica Santa Maria Degli Angeli

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Mentre era a Roma, stremato dai Mentre era a Roma, stremato dai rifiuti avuti per la costruzione rifiuti avuti per la costruzione della Chiesa in onore ai sette della Chiesa in onore ai sette arcangeli presso le Terme di arcangeli presso le Terme di Diocleziano ecco che in un Diocleziano ecco che in un mattino d’estate del 1541 nella mattino d’estate del 1541 nella stessa chiesa di S. Maria di stessa chiesa di S. Maria di Loreto dove si trovava come Loreto dove si trovava come Cappellano ebbe una Cappellano ebbe una straordinaria visione. Quel straordinaria visione. Quel mattino Antonio Lo Duca si mattino Antonio Lo Duca si svegliò e d’improvviso vide svegliò e d’improvviso vide “una luce più che bianca” che “una luce più che bianca” che partiva dalla sala centrale delle partiva dalla sala centrale delle Terme di Diocleziano, o meglio Terme di Diocleziano, o meglio dalle rovine di queste. In mezzo dalle rovine di queste. In mezzo a quella luce era l’immagine di a quella luce era l’immagine di S. Saturnino, martire legato S. Saturnino, martire legato alla storia della costruzione alla storia della costruzione delle Terme insieme ai santi delle Terme insieme ai santi diaconi Ciriaco, Largo, diaconi Ciriaco, Largo, Smaragdo, Sisinnio, il ricco Smaragdo, Sisinnio, il ricco patrizio Trasone, anche lui patrizio Trasone, anche lui martire, che insieme a S. martire, che insieme a S. Marcello, papa e martire, Marcello, papa e martire, formano i sette martiri più formano i sette martiri più eminenti tra i condannati alla eminenti tra i condannati alla costruzione delle immense costruzione delle immense Terme. Terme.

Portone della

basilica

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Quella luce che indicava il luogo sacro per il ricordo dei martiri che l’avevano Quella luce che indicava il luogo sacro per il ricordo dei martiri che l’avevano costruito, rivelò ad Antonio che era lì il posto dove doveva sorgere il grande costruito, rivelò ad Antonio che era lì il posto dove doveva sorgere il grande tempio dedicato ai sette Angeli. Antonio disse la S. Messa e ancora sotto tempio dedicato ai sette Angeli. Antonio disse la S. Messa e ancora sotto l’impressione della visione, corse poco dopo alle Terme, trovando l’ambiente l’impressione della visione, corse poco dopo alle Terme, trovando l’ambiente centrale ancora ben conservato così come gli era apparso nella visione, e da quel centrale ancora ben conservato così come gli era apparso nella visione, e da quel momento egli non esiterà più a prodigarsi con ogni sua facoltà per promuovere momento egli non esiterà più a prodigarsi con ogni sua facoltà per promuovere un grande tempio alle Terme. Racconta la visione avuta al cardinale di S. un grande tempio alle Terme. Racconta la visione avuta al cardinale di S. Marcello, il teologo Dionisio Laurerio e al segretario Bartolomeo Saluzio, il quale Marcello, il teologo Dionisio Laurerio e al segretario Bartolomeo Saluzio, il quale ultimo l’aiuta a scrivere i nomi dei Sette Angeli sulle colonne della grande ultimo l’aiuta a scrivere i nomi dei Sette Angeli sulle colonne della grande gallerie centrale delle Terme, allora del tutto aperta ai lati. gallerie centrale delle Terme, allora del tutto aperta ai lati.

VestiboloDella

Basilica

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Nel Nel 1555 Antonio avrà un’altra visione significativa:”Alli 1555 Antonio avrà un’altra visione significativa:”Alli 17 dicembre 1555, nella Chiesa di S. Maria di 17 dicembre 1555, nella Chiesa di S. Maria di Loreto nella Cappella del Crocifisso, dove ho posto Loreto nella Cappella del Crocifisso, dove ho posto la tavola della Vergine Maria con li sette Angioli la tavola della Vergine Maria con li sette Angioli Custodi io dissi la Messa di essi Sette Arcangioli Custodi io dissi la Messa di essi Sette Arcangioli pregando Iddio che mi concedesse l’aiuto dei suoi pregando Iddio che mi concedesse l’aiuto dei suoi santi Angiolini per mettere in effetto la Chiesa di santi Angiolini per mettere in effetto la Chiesa di essi nelle Terme di Diocleziano. Finita la messa e essi nelle Terme di Diocleziano. Finita la messa e detto il Placet tibi Sancta Trinitas ecc. baciato detto il Placet tibi Sancta Trinitas ecc. baciato l’altare mi drizzai per dare la benedizione al l’altare mi drizzai per dare la benedizione al popolo; sentivo da tutte le vene del corpo il sangue popolo; sentivo da tutte le vene del corpo il sangue andar in alto insino alla testa e credendomi che andar in alto insino alla testa e credendomi che fusse stato il sangue, nondimeno per gli effetti era fusse stato il sangue, nondimeno per gli effetti era l’anima la quale uscì dal vertice della testa; in l’anima la quale uscì dal vertice della testa; in quell’istante guardai giù e viddi che io stavo sopra quell’istante guardai giù e viddi che io stavo sopra il cielo del proprio colore azzurro e vedendomi il cielo del proprio colore azzurro e vedendomi tanto in alto ebbi paura, ero stato, ero vestito delli tanto in alto ebbi paura, ero stato, ero vestito delli miei vestimenti perché il corpo stava sopra l’altare miei vestimenti perché il corpo stava sopra l’altare vestito delli paramenti della messa, ma vestito delli paramenti della messa, ma riconoscevo che ero io di circa 25 anni; fuore una riconoscevo che ero io di circa 25 anni; fuore una turba di uomini accompagnata e mescolata turba di uomini accompagnata e mescolata d’Angeli con le mani ninnanti et con allegrezza d’Angeli con le mani ninnanti et con allegrezza dicendo. Buona nova già è stato decretato dalla SS. dicendo. Buona nova già è stato decretato dalla SS. Trinità consacrata; donde uscivano era di cornice Trinità consacrata; donde uscivano era di cornice di fuoco, quadrata, come la porta di Concistoro di di fuoco, quadrata, come la porta di Concistoro di Palazzo, l’angelo più appresso era l’Arcangelo Palazzo, l’angelo più appresso era l’Arcangelo URIELE, io lo conobbi perché si rassomigliava a URIELE, io lo conobbi perché si rassomigliava a uno che io avea fatto dipingere di forma rossa li uno che io avea fatto dipingere di forma rossa li tempi passati; un uomo bellissimo molto mi tempi passati; un uomo bellissimo molto mi guardava, credo che fosse stato l’Architetto di guardava, credo che fosse stato l’Architetto di dette Terme. Rientrata l’anima, mi voltai come se dette Terme. Rientrata l’anima, mi voltai come se avessi risuscitato. Io stupito di tanta visione, feci la avessi risuscitato. Io stupito di tanta visione, feci la benedittione, andando al corno sinistro dell’Altare, benedittione, andando al corno sinistro dell’Altare, detto il Vangelo di S. Giovanni, tornai alla Sacristia detto il Vangelo di S. Giovanni, tornai alla Sacristia con gran’allegrezza, fu tanta la prestezza che con gran’allegrezza, fu tanta la prestezza che nessuno degli auditori della Messa sen ne nessuno degli auditori della Messa sen ne accorse”.accorse”.

Interno della

basilica

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Questa visione profetica doveva Questa visione profetica doveva avverarsi soltanto cinque anni avverarsi soltanto cinque anni dopo, nel 1560, sotto Pio IV, dopo, nel 1560, sotto Pio IV, Angelo Medici (1559-1566). Si Angelo Medici (1559-1566). Si racconta che, essendosi recato il racconta che, essendosi recato il papa a vedere i lavori di Porta Pia, papa a vedere i lavori di Porta Pia, al ritorno incontrasse il sacerdote al ritorno incontrasse il sacerdote siciliano che già conosceva, il siciliano che già conosceva, il quale non mancò di rinnovare la quale non mancò di rinnovare la preghiera di consacrare le Terme preghiera di consacrare le Terme con l’erezione di una nuova chiesa. con l’erezione di una nuova chiesa. Sta di fatto che il 27 luglio 1561 Sta di fatto che il 27 luglio 1561 Pio IV emanava una bolla con la Pio IV emanava una bolla con la quale stabiliva che sorgesse nelle quale stabiliva che sorgesse nelle Terme una chiesa intitolata a S. Terme una chiesa intitolata a S. Maria degli Angeli e concedeva Maria degli Angeli e concedeva l’officiatura di essa ai Certosini di l’officiatura di essa ai Certosini di Santa Croce in Gerusalemme; il 5 Santa Croce in Gerusalemme; il 5 agosto successivo si poneva in agosto successivo si poneva in forma solenne la prima pietra del forma solenne la prima pietra del nuovo edificio. nuovo edificio.

Ma il sacerdote Antonio Lo Duca Ma il sacerdote Antonio Lo Duca non si fermò solo alla costruzione non si fermò solo alla costruzione di un tempio dedicato ai sette di un tempio dedicato ai sette arcangeli, ma si prodigò perché il arcangeli, ma si prodigò perché il culto si diffondesse anche con una culto si diffondesse anche con una Messa e un Ufficio ai Sette Messa e un Ufficio ai Sette Arcangeli. Arcangeli.

Interno della Basilica

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Nella compilazione della Messa e Ufficio dei Nella compilazione della Messa e Ufficio dei Sette Angeli, Antonio Lo Duca e Sette Angeli, Antonio Lo Duca e Girolamo Maccabei si attennero a quei Girolamo Maccabei si attennero a quei riferimenti nella S. Scrittura che riferimenti nella S. Scrittura che ricordavano in modo particolare i sette ricordavano in modo particolare i sette Principi Celesti e particolarmente le Principi Celesti e particolarmente le sette luci del candelabro aureo di Mosè sette luci del candelabro aureo di Mosè (Numeri 8) che Antonio interpretava (Numeri 8) che Antonio interpretava come luce dell’azione e protezione dei come luce dell’azione e protezione dei Sette Angeli nella Chiesa Universale. Si Sette Angeli nella Chiesa Universale. Si era nel 1533 e già si lavorava per la era nel 1533 e già si lavorava per la preparazione del grande Concilio di preparazione del grande Concilio di Trento; il Card. Del Monte, signore di Trento; il Card. Del Monte, signore di Antonio, ne era uno dei più attivi Antonio, ne era uno dei più attivi assertori fin dal 1524 e così pure il suo assertori fin dal 1524 e così pure il suo amico Card. Alessandro Farnese che amico Card. Alessandro Farnese che divenuto Papa Paolo III avrebbe aperto divenuto Papa Paolo III avrebbe aperto tale Concilio nel 1545. Antonio aveva tale Concilio nel 1545. Antonio aveva piena fiducia riguarda questo evento, piena fiducia riguarda questo evento, nella azione soprannaturale dei sette nella azione soprannaturale dei sette eccelsi Principi degli Angeli astanti al eccelsi Principi degli Angeli astanti al Trono di Dio. Del pari sperava che Trono di Dio. Del pari sperava che <<come detto candelabro fu mirabile in <<come detto candelabro fu mirabile in Gerusalemme capo del Vecchio Gerusalemme capo del Vecchio Testamento, così in Roma, capo del Testamento, così in Roma, capo del nuovo, di doueva fare una chiesa nuovo, di doueva fare una chiesa mirabile dei Sette Angeli et come le mirabile dei Sette Angeli et come le sette lucerne furon collocate sopra detto sette lucerne furon collocate sopra detto candeliero per Aaron somme dei Giudei candeliero per Aaron somme dei Giudei Sacerdote, così le sette immagini dei Sacerdote, così le sette immagini dei sette Principi degli Angeli, figurate dalle sette Principi degli Angeli, figurate dalle sette lucerne, doueuano essere esaltate sette lucerne, doueuano essere esaltate per mano del Sommo Sacerdote dei per mano del Sommo Sacerdote dei Cristiani>> ma aggiunse anche che: Cristiani>> ma aggiunse anche che: <<non speraua che nelli tempi nostri si <<non speraua che nelli tempi nostri si douesse fare tale mirabil cosa>>. douesse fare tale mirabil cosa>>.

Quadro dell’Altare maggiore

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Il libretto con le orazioni e Il libretto con le orazioni e le immagini dei Sette Angeli le immagini dei Sette Angeli fu da lui fatto stampare a fu da lui fatto stampare a Venezia nel 1543 per la Venezia nel 1543 per la prima volta, poi a Roma nel prima volta, poi a Roma nel 1555, ancora a Napoli fu 1555, ancora a Napoli fu stampato nel 1594 e nel stampato nel 1594 e nel 1604.1604.

La devozione ai sette La devozione ai sette arcangeli è ultimamente arcangeli è ultimamente rinata attraverso la recita rinata attraverso la recita della della Corona Angelica di Corona Angelica di Dio e di Maria Rosa Mistica Dio e di Maria Rosa Mistica diffusa in tutta Italia e in diffusa in tutta Italia e in parte in Europa grazie parte in Europa grazie all’instancabile attività dei all’instancabile attività dei gruppi di preghiera della gruppi di preghiera della Nuova Devozione Popolare, Nuova Devozione Popolare, la quale partendo da la quale partendo da suggerimenti suggerimenti soprannaturali di veggenti e soprannaturali di veggenti e da apparizioni mariane, da apparizioni mariane, diffonde quelle preghiere e diffonde quelle preghiere e quelle devozioni pressoché quelle devozioni pressoché sconosciute presso la sconosciute presso la maggior parte dei cristiani. maggior parte dei cristiani. Tra queste devozioni, una Tra queste devozioni, una delle più importanti, è delle più importanti, è l’invocazione ai sette l’invocazione ai sette arcangeli tramite la arcangeli tramite la Corona Corona Angelica.Angelica.

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Tre sono i nomi di arcangeli che la Bibbia ci Tre sono i nomi di arcangeli che la Bibbia ci fornisce: fornisce: Raffaele Raffaele dal Libro di Tobia 15, 15; dal Libro di Tobia 15, 15; MicheleMichele dal libro di Daniele 10,13.21; 12,1; dal libro di Daniele 10,13.21; 12,1; GabrieleGabriele dal libro di Daniele 8,16; 9,21 e dal dal libro di Daniele 8,16; 9,21 e dal Vangelo di Luca 1,19. Vangelo di Luca 1,19.

Ma appena si approfondisce la lettura del testo Ma appena si approfondisce la lettura del testo biblico si scopre che il numero degli arcangeli biblico si scopre che il numero degli arcangeli citati non è tre, come si pensa di solito, ma se ne citati non è tre, come si pensa di solito, ma se ne contano sette, così come si evince dal libro di contano sette, così come si evince dal libro di Tobia 12,15: Tobia 12,15: Io sono Raffaele, Io sono Raffaele, uno dei sette uno dei sette santi angelisanti angeli, che portano lassù le preghiere dei , che portano lassù le preghiere dei santi e sono ammessi davanti alla gloria del santi e sono ammessi davanti alla gloria del Santo”. Santo”.

Nel libro del profeta Zaccaria si legge che, avendo Nel libro del profeta Zaccaria si legge che, avendo egli chiesto all’angelo che gli parlava cosa egli chiesto all’angelo che gli parlava cosa significassero le sette lucerne del candelabro significassero le sette lucerne del candelabro d’oro che gli era apparso, questa fosse stata la d’oro che gli era apparso, questa fosse stata la risposta dell’angelo: “risposta dell’angelo: “Le Le sette lucernesette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che rappresentano gli occhi del Signore che osservano tutta la terra. osservano tutta la terra.

Nel Nuovo Testamento la lista dei sette arcangeli Nel Nuovo Testamento la lista dei sette arcangeli non cambia, questi arcangeli sono chiamati ora non cambia, questi arcangeli sono chiamati ora angeli, ora spiriti, ora sette fiaccole, come è angeli, ora spiriti, ora sette fiaccole, come è stato ribadito dall’autore del libro stato ribadito dall’autore del libro dell’Apocalisse. Si legge in Ap 1, 4: dell’Apocalisse. Si legge in Ap 1, 4: “Io Giovanni, “Io Giovanni, vi auguro grazia e pace da parte di Dio, che era, vi auguro grazia e pace da parte di Dio, che era, che è e che viene, e dei che è e che viene, e dei sette spiritisette spiriti che stanno che stanno davanti al suo trono; davanti al suo trono; in Ap 4, 5 si legge: in Ap 4, 5 si legge: ““Sette Sette fiaccole fiaccole accese, simbolo dei sette spiriti di Dio, accese, simbolo dei sette spiriti di Dio, ardevano davanti al trono..”ardevano davanti al trono..”; in Ap 5,6: ; in Ap 5,6: “Allora, “Allora, fra il cerchio degli anziani e il trono con i fra il cerchio degli anziani e il trono con i quattro essere viventi, vidi un Agnello che quattro essere viventi, vidi un Agnello che sembrava sgozzato, ma stava ritto in piedi. Egli sembrava sgozzato, ma stava ritto in piedi. Egli aveva aveva sette corna, sette corna, e e sette occhi che sette occhi che rappresentavano i sette spiriti di Dio rappresentavano i sette spiriti di Dio che che sono stati mandati nel mondo.” sono stati mandati nel mondo.” . Quindi l’azione . Quindi l’azione dei sette arcangeli è importantissima come dei sette arcangeli è importantissima come mediazione tra Dio e gli uomini, come mediazione tra Dio e gli uomini, come protezione della Chiesa di Dio e come luce per i protezione della Chiesa di Dio e come luce per i credenti per gli ultimi tempi tribolati dall’azione credenti per gli ultimi tempi tribolati dall’azione satanica e malefica. satanica e malefica.

Icona dei sette arcangeli A Sebastopoli