LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima...

10
38 COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021 “Breakfast in America”, l’inaspettato trionfo dei Supertramp Grazie all’album “Breakfast in America” i Supertramp conquistaro- no nella primavera del 1979 la vetta di tutte le principali classifiche inter- nazionali: “Scegliemmo quel titolo perché era divertente ed aderiva allo spirito dell’album” ricorda Roger Hodgson (autore, assieme a Rick Da- vies, di tutte la canzoni presenti nel- l’LP) ovvero quello di un sguardo critico e disincantato all’”american way of life”. La celeberrima immagine di coper- tina del disco rappresenta un panora- ma di New York ricostruito tramite scatole, tazze, tazzine, posacenere, posate, bricchi per il latte, contenito- ri per spezie di varia foggia, dinanzi al quale una cameriera nella stessa posa della Statua della Libertà, regge un vassoio (anzichè la fiaccola) ed un menù sul quale è riportata la scritta “Breakfast in America”. Gone Hollywood”, la traccia d’a- pertura del disco, parla di una perso- na che desidera sfondare nel mondo del cinema, ma scopre ben presto i lati oscuri del “sogno americano” e che non tutto e’ facile come sembra (“It’s such a shame about it, I used to think that it would feel so good. But who’s to blame about it?So many creeps in Hollywood/E’ davvero un peccato, pensavo che si potesse stare davvero bene qui. Ma di chi e’ la col- pa? Ci sono cosi’ tante persone visci- de ad Hollywood”): alla fine riuscira’ comunque nel suo intento, testimo- niando che con la giusta perseveran- za quel “sogno” e’ davvero alla por- tata di tutti (“There’s no use in quit- ting when the world is waiting for you/Non devi mollare perché il mon- do aspetta solo te”). La successiva The Logical Song”, uno dei pezzi piu’ popolari della discografia dei Supertramp, de- scrive il difficile passaggio dall’ado- lescenza all’età adulta, lo smarrimen- to nei confronti del mondo e della so- cietà: da ragazzi tutto ci appare sem- plice ed a tratti idilliaco (“when I was young, it seemed that life was so won- derful/quando ero giovane mi sem- brava che la vita fosse meravigliosa”), ma quando iniziamo ad interrogarci sul significato della nostra esistenza (“please tell me who I am/per favore ditemi chi sono”), ogni cosa si com- plica terribilmente e nasce in noi l’an- goscia nei confronti del futuro. Nessuna scuola o sistema educativo che vorrebbe insegnarci ad essere “accettabili, logici, responsabili e pre- sentabili” (“they send me away to tea- ch me how to be sensible, logical, re- sponsible, practical”), potra’ mai pre- pararci alle difficolta’ che incontrere- mo sul nostro percorso o indirizzare le nostre vite entro “binari sicuri”. In “Goodbye Stranger” si descri- ve invece l’inquietudine di un uomo che prende il coraggio a due mani, molla tutto, saluta e se ne va (“And I will go on shining, shining like brand new, I’ll never look behind me, my troubles will be few/E risplendero’ come un uomo nuovo, non rimpian- gero’ mai il passato ed i miei proble- mi se ne andranno”). L’acutissimo falsetto “in stile Bee Gees” del ritornello rappresenta il sa- luto a chi parte e forse non ritornerà (“Goodbye stranger, it’s been nice … Goodbye Mary, goodbye Jane, will we ever meet again/Addio straniero, e’ stato bello. Addio Mary, addio Ja-

Transcript of LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima...

Page 1: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

38 COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

“Breakfast in America”, l’inaspettato trionfo dei Supertramp

Grazie all’album “Breakfast inAmerica” i Supertramp conquistaro-no nella primavera del 1979 la vettadi tutte le principali classifiche inter-nazionali: “Scegliemmo quel titoloperché era divertente ed aderiva allospirito dell’album” ricorda RogerHodgson (autore, assieme a Rick Da-vies, di tutte la canzoni presenti nel-l’LP) ovvero quello di un sguardocritico e disincantato all’”americanway of life”.

La celeberrima immagine di coper-tina del disco rappresenta un panora-ma di New York ricostruito tramitescatole, tazze, tazzine, posacenere,posate, bricchi per il latte, contenito-ri per spezie di varia foggia, dinanzial quale una cameriera nella stessaposa della Statua della Libertà, reggeun vassoio (anzichè la fiaccola) ed unmenù sul quale è riportata la scritta“Breakfast in America”.“Gone Hollywood”, la traccia d’a-

pertura del disco, parla di una perso-na che desidera sfondare nel mondodel cinema, ma scopre ben presto ilati oscuri del “sogno americano” eche non tutto e’ facile come sembra

(“It’s such a shame about it, I used tothink that it would feel so good. Butwho’s to blame about it?So manycreeps in Hollywood/E’ davvero unpeccato, pensavo che si potesse staredavvero bene qui. Ma di chi e’ la col-pa? Ci sono cosi’ tante persone visci-de ad Hollywood”): alla fine riuscira’comunque nel suo intento, testimo-niando che con la giusta perseveran-za quel “sogno” e’ davvero alla por-tata di tutti (“There’s no use in quit-ting when the world is waiting foryou/Non devi mollare perché il mon-do aspetta solo te”).La successiva “The Logical

Song”, uno dei pezzi piu’ popolaridella discografia dei Supertramp, de-

scrive il difficile passaggio dall’ado-lescenza all’età adulta, lo smarrimen-to nei confronti del mondo e della so-cietà: da ragazzi tutto ci appare sem-plice ed a tratti idilliaco (“when I wasyoung, it seemed that life was so won-derful/quando ero giovane mi sem-brava che la vita fosse meravigliosa”),ma quando iniziamo ad interrogarcisul significato della nostra esistenza(“please tell me who I am/per favore

ditemi chi sono”), ogni cosa si com-plica terribilmente e nasce in noi l’an-goscia nei confronti del futuro. Nessuna scuola o sistema educativo

che vorrebbe insegnarci ad essere“accettabili, logici, responsabili e pre-sentabili” (“they send me away to tea-ch me how to be sensible, logical, re-sponsible, practical”), potra’ mai pre-pararci alle difficolta’ che incontrere-mo sul nostro percorso o indirizzarele nostre vite entro “binari sicuri”.In “Goodbye Stranger” si descri-

ve invece l’inquietudine di un uomoche prende il coraggio a due mani,molla tutto, saluta e se ne va (“And Iwill go on shining, shining like brandnew, I’ll never look behind me, mytroubles will be few/E risplendero’come un uomo nuovo, non rimpian-gero’ mai il passato ed i miei proble-mi se ne andranno”). L’acutissimo falsetto “in stile Bee

Gees” del ritornello rappresenta il sa-luto a chi parte e forse non ritornerà(“Goodbye stranger, it’s been nice …Goodbye Mary, goodbye Jane, willwe ever meet again/Addio straniero,e’ stato bello. Addio Mary, addio Ja-

Page 2: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

39COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

ne, chissa’ se ci incontreremo anco-ra”), con l’augurio che possa trovareciò che cerca ed essere finalmente fe-lice (“Hope you’ll find your paradise/Spero che tu possa trovare il tuo pa-radiso”).La celeberrima title track “Break-

fast in America” deriva da una fan-tasia adolescenziale di Roger Hodg-son su quale sarebbe stato il suo fu-turo: il protagonista della canzoneimmagina di lasciare la sua ragazza(“take a look at my girlfriend, she’sthe only one I got”) e prendere un ae-reo (“take a jumbo across the water”)alla volta della California, dove tuttele ragazze sono meravigliose (“seethe girls in California”) e dove tuttipossono diventare famosi (“do youwant my autograph”) e milionari(“‘cos everyone’s a millionaire”).Nella delicata “Oh darling” Rick

Davies si rivolge alla moglie Sue, conla quale si era appena sposato: se leisembra ancora indecisa sull’impegnoche si è da poco assunta (“Oh darling,will you ever change your mind/Ohcara, cambierai mai idea?”), lui inten-de subito rassicurarla sul fatto che fa-ra’ di tutto per conquistarne il cuore(“I’m gonna dream about you, sche-me about you, love you all the time/Tisognerò, farò progetti su di te e tiamerò sempre”).“Take the Long Way Home”

(un’altra canzone di Hodgson) e’ ilpezzo con il quale i Supertramp si sa-rebbero da quel momento in poi con-gedati dal pubblico al termine di ogniconcerto: “Parla di un uomo che pen-sa di essere un tipo ‘cool’ [‘So youthink you’re a Romeo, playing a partin a picture-show/Pensi di essere unaspecie di Romeo all’interno di unfilm’] e che non ha troppa fretta ditornare da una moglie che lo ignora[‘and then your wife seems to thinkyou’re part of the furniture…take thelong way home/tua moglie ti trattacome se fossi parte della mobilia …prendi la strada piu’ lunga per torna-re a casa’]”.La meravigliosa “Lord is it mine”

e’ la canzone piu’ spirituale dell’al-bum: “Intendevo dire che cio’ checonta nella vita non sono i beni ma-teriali” – ricorda Hodgson – “ma cio’che ognuno di noi sente nel proprioanimo. È una canzone dedicata aDio, al mio concetto di Dio, che cre-

do risieda in quella parte del cuorenella quale mi sento in pace con mestesso [come recita la strofa ‘Youshow me there’s a silent place that Ican call my own/ Tu mi fai vedereche c’e un posto silenzioso che possochiamare davvero mio’]”. Il protagonista di “Just another

nervous wreck” è un uomo alle pre-se con la dolorosa esperienza del di-vorzio, descritto nelle sue conse-guenze emotive, quelle del crollonervoso nel titolo (“I′m feelin’ soalone now … Yeah my life is just amess/Mi sento così solo ora … Lamia vita è semplicemente un casi-no”), ed economiche (“They cut thetelephone … now I can′t afford thepen to sign her cheques/Mi hanno ta-gliato il telefono … ed ora non possonemmeno permettermi la penna perfirmarle gli assegni”).La penultima traccia “Casual con-

versation” descrive le tensioni delrapporto artistico e personale traRick Davies e Roger Hodgson: “Mirendevo conto di non essere più ingrado di comunicare con lui e tenta-vo di esprimere il mio desiderio diuscire da quella situazione”, ricordaDavies. Questa conversazione cantata si

traduce in una sterile discussione nel-la quale ognuno rimane fermo sulleproprie posizioni (“Casual conversa-tions how they bore me, They go onand on endlessly. But no matter whatI say, you ignore me anyway/Questaconversazioni superficiali mi annoia-no. Vanno avanti all’infinito senzaportare a nulla. Non importa cosa di-ca perche’ tanto tu non mi ascolti”),senza piu’ nemmeno riuscire a com-prendere i motivi di questo litigiocontinuo (“Just can’t see why we di-sagree/Non riesco a capire perche’ li-tighiamo”).“Child of vision” è la decima ed

ultima traccia dell’album: “La scrissiavendo in mente due cose ben preci-se: lo stile di vita americano, che in-tendevo criticare apertamente, ed ilmio rapporto con Rick, dal quale misentivo sempre piu’ distante”, spiegaHodgson. La canzone mette in evidenza lo

stridente contrasto tra la realtà e l’ap-parenza del sogno americano: la fra-se d’apertura “Who do you thinkyou’re foolin’?” (chi pensi di prende-

re in giro?) rappresenta l’atteggia-mento critico di chi non intende fer-marsi agli aspetti di facciata del “so-gno americano” perche’ sa che sottola superficie si cela una realtà ben di-versa (“you’re busy going nowhere…commit the perfect crime … you’-re messin’ up the water, you’re rol-ling in the wine/sei impegnato ad an-dare in nessun posto … hai commes-so il crimine perfetto … stai pastic-ciando con l’acqua, mischiandola alvino”).In questo “Nuovo Mondo” dove tut-

to è finzione (“I thought I saw a rain-bow but I guess it wasn’t true/Crede-vo di aver visto un arcobaleno ma orami sto chiedendo se fosse vero”), l’at-tacco di Hodgson si fa sempre più di-retto, in un botta e risposta con Da-vies (che interpreta la sua controparte“americana”), a sua volta stupito perle critiche ricevute (“How can you li-ve in this way? (Why do you think it’sso strange”)/You must have so-mething to say (Tell me why should Ichange?)/Come fai a vivere in questomodo? (Perche’ pensi che sia strano?)Devi per forza avere qualcosa da direa questo riguardo (Perche’ mai dovreicambiare?)”.Lo sguardo paternalista con il qua-

le Hodgson si rivolge al “figlio geo-grafico” dell’Inghilterra (questo“Child of vision” che è l’incarnazio-ne dell’America stessa) si concludein ogni caso con una parziale riconci-liazione (“We have no reason to fi-ght, ‘cause we both know that we’reright/Non abbiamo alcun motivo perlitigare, perche’ abbiamo entrambiragione”): da un lato c’è la benevolaesortazione a spingersi verso nuovemete (“child of vision, won’t you li-sten, find yourself a new ambition/fi-glio della visione, ascoltami, cerca diporti un nuovo obiettivo”), rifuggen-do l’istupidimento da tubo catodico(“and you watch the television,‘cause it tells you that youshould/guardi la televisione perche’e’ lei a dirtelo”) per pensare con lapropria testa, dall’altro l’invito adabbandonare l’insensata corsa allaricchezza nella quale troppo spessosi traduce l’”american dream” (“thedollar got you dancing/e’ solo il dol-laro che ti da’ una motivazione, cheti fa ballare”).

Nicola Boselli

Page 3: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

41COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

Il verde del parco pubblico nel quale è inserito l’ostello, è popolato dauna grande quantità di animaletti tipici della campagna: conigli selvatici,rospi, lucertole, topolini, tante specie di volatili, tra cui pipistrelli (chetrovano riparo nelle vecchie murature della chiesa), codirossi (chequalche volta nidificano sotto il nostro portico), gazze, cornacchie,api e vespe …………

Ma i prati del parco sono anche territorio frequentato da cani di tutte lerazze che, con i loro proprietari, fruiscono della loro ora d’aria, inseguendopalline lanciate dagli accompagnatori.

La frequenza abitudinaria di questi piccoli quattrozampe ha creato conoscenze, ed è quindi nonraro assistere a scenette simpatiche, come gli incontri di vecchi amici, così come, per fortunararamente, anche a piccole zuffe.

Ma c’è anche un simpatico cagnolino color miele, indipendente perché non accompagnato, checompare di tanto in tanto, probabilmente sgusciando dalla recinzione di uno degli insediamentiindustriali che fanno da corona al parco; fa il suo giretto, sembra controllare che tutto sia aposto e poi scompare.

Da tempo non lo vedevamo, ma alcuni giorni fa, verso sera, è riapparso, sempre con il suo peloun po’ arruffato. Dopo un veloce giro di controllo si è indirizzato verso la base di un cestino dellaspazzatura, dove alcuni umani, non dotati di senso civico, avevano deposto un sacchetto con iresti di un pranzo, nonostante il cestino fosse vuoto.

Il sacchetto era già stato oggetto di attenzione da parte di alcuni uccelli e quindi il contenuto erasparso tutt’intorno.

Il nostro amico ha ispezionato il tutto, e, dopo aver scelto una focaccina, si è messo tranquillamentee simpaticamente sull’erba a cenare; poi è scomparso di nuovo da dove era venuto.

La storiella potrebbe essere di stimolo per piccoli insegnamenti alla Esopo, sui comportamentidell’uomo e degli animali: dalla poca civiltà delle persone in tema di spazzatura, all’autonomia piùo meno elevata degli appartenenti al mondo animale.

E intanto l’Ostello sta riprendendo il suo solito via-vai, con tanti giovani atleti felici di ritrovarsi inun ambiente che già conoscono, dove possono cercare di stemperare un po’ la tensione delleimminenti gare, circondati dal verde e soprattutto dai tanti animaletti campagnoli che coabitanocon noi nel parco.

Buona estate a tutti. A presto.

www.s

ansistohostel.com–Tel./Fa

x+39(0)35

321599–E-mail:in

fo

@sansistohostel.com

Page 4: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

42 COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

Promemoria per l’Amministrazione su alcuni problemi del quartiereRispettata anche quest’anno la consuetudine di inoltra-

re all’Amministrazione comunale un documento nel qua-le vengono segnalate quelle che si ritengono essere le piùurgenti necessità manutentive di beni immobili comunali,di parchi, strade, marciapiedi, e pubblica illuminazionenel nostro quartiere. Il documento, nel consolidato sche-ma utilizzato dal Consiglio della ex Circoscrizione 7, fat-to proprio dagli Amici di Colognola, e, da un paio d’anni,esaminato e integrato dal gruppo Territorio della Rete diColognola, accorpa le varie segnalazioni in cinque titoliaventi per oggetto la Manutenzione degli edifici comuna-li, la Manutenzione di strade e marciapiedi, la Viabilità esegnaletica, la Pubblica illuminazione e videosorveglian-za, e le Aree verdi.Rispetto alle segnalazioni fatte nel documento dello

scorso anno, sono stati, naturalmente, tolti alcuni inter-venti nel frattempo eseguiti; tra essi segnaliamo:- la risistemazione dello spazio esterno della scuola me-

dia Muzio, spazio riservato alle attività fisiche-motorie,mediante la nuova pavimentazione della pista di atletica edel campo polifunzionale per pallacanestro e pallavolo; ilavori vanno ultimati con la relativa nuova segnatura; - coperte con vernice grigia le scritte blasfeme sui muri

del sottopasso della pista ciclopedonale per Stezzano; ri-mangono, però, le scritte e i disegni volgari, per cui vieneriproposta la richiesta di incaricare giovani pittori di mu-rales per decorare con soggetti campestri le pareti del sot-topasso, così da preservarlo da ulteriori volgari imbratta-menti;- ripristinata la caratteristica staccionata in legno che de-

limita il percorso del sentiero che collega il parcheggio divia S. Bernardino al supermercato Famila e alle nuoveabitazioni della lottizzazione ex Mulini Moretti (foto 1);sullo stesso sentiero è stato sostituito il malandato e insi-curo ponticello in legno sulla roggia Morlana, con un nuo-vo e più sicuro manufatto;

- realizzata la passerella sulla circonvallazione (foto 2),e messo in sicurezza l’attraversamento pedonale con mo-difiche del fondo stradale e riposizionamento del semafo-ro per il passaggio pedonale, che non era visibile per chida Colognola si dirigeva verso la circonvallazione; mentrescriviamo i lavori sono ancora in corso: è sperabile che siconcludano quanto prima; rimane il problema, già segna-lato dalla Rete, di ovviare alla eliminazione dei posti autoper far posto alla pista ciclopedonale, con il destinare adarea parcheggio quella dell’ex distributore di benzina;

- fatta una ricognizione sulle alberature del quartiere,con potature mirate a mettere in sicurezza gli utenti deiparchi e della strada: spiace, al riguardo, constatare la so-spensione dei lavori di sistemazione di una porzione delparco di via Keplero-Einstein, e questo proprio con l’arri-vo della stagione più calda: quella parte del parco, infatti,è la più ombreggiata e dotata di numerose panchine);- messo il cartello indicante il limite dei 30 orari anche

all’ingresso del quartiere da via Stezzano, oltre che da viaS. Bernardino: sarebbe ora necessario farla rispettare: inPiazza E. Filiberto e in via Muzio tanti veicoli sfreccianoancora ad alta velocità.

Tra le nuove segnalazioni di intervento va annoverataquella della necessità di estirpare al più presto il frondosoarbusto cresciuto alla base del cornicione della seconda cel-la campanaria, lato est, della ex chiesa di S. Sisto (foto 3);il prevedibile costante sviluppo dell’arbusto potrebbe cau-sare il distacco di parte del cornicione, con prevedibiligravi danni; naturalmente ribadite le richieste relative allenecessità manutentive dell’interno della ex chiesa.1.

2.

Page 5: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

43COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

Promemoria per l’Amministrazione su alcuni problemi del quartiere

Un’altra nuova richiesta è quella di risolvere definitiva-mente il problema degli alberelli che, messi ripetutamen-te a dimora nelle aiuolette semicircolari di via Costantina,finiscono nel giro di un anno con il morire, e di conse-guenza estirpati, con il risultato di lasciare in una condi-zione indecorosa ben 15 aiuolette, divenute spesso ricet-tacolo di rifiuti (foto 4); per risolvere il problema è ne-cessario perforare il cemento che sigilla le aiuolette sulfondo: infatti quando erano state realizzate alla fine deglianni novanta, gli operai hanno abbondato nell’uso del ce-mento nella posa dei cordoli circolari in granito, ostruen-do a vaso il fondo delle stesse, senza preoccuparsi di ri-

muovere il cemento in eccesso.

Il documento, con tutte le segnalazioni in esso contenu-te, vuole costituire un valido contributo all’Amministra-zione comunale nel rilevamento dei piccoli problemi delnostro quartiere, con proposte operative per una loro so-luzione, per migliorare in esso la qualità della vita; è uncontributo tanto più necessario in considerazione che ilnostro rione, purtroppo, non ha più alcun referente istitu-zionale sul proprio territorio, non avendo alcun rappre-sentante in Consiglio comunale.

Francesco Benigni

3. 4.

Page 6: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

COLOGNOLA Maggio-Giugno 202144

Le attività comprendono: - Spettacolo teatrale per un pubblico misto (adultie ragazzi);

- Spettacolo dedicato esclusivamente ai bambini;- Conferenza e la proiezione di un film per ragazzi;- Presentazione e degustazione di prodotti dellaCascina “Nuova dell’Agro”.

OBIETTIVO della “Festa d’Autunno 21” è quello dialimentare esperienze di comunità tra le generazionicome anche favorire relazioni con il mondo naturalein ottica educativa. Con uno sguardo empatico rivoltoalle fasce di età più giovani in prospettiva dellavalorizzazione dell’economia circolare e di uno stiledi vita sostenibile in dialogo con il mondo adulto.La tematica viene quindi affrontata attraverso diversilinguaggi, filmico, teatrale e informativo, per poirientrare nell’educativo e dimostrativo, andando aricoprire l’intera comunità definendo un pubblicointergenerazionale.

CALENDARIO

• Venerdì 17/09 - Conferenza su economia circolaree stile di vita sostenibile con un esperto e conl’accompagnamento di un complesso Jazz -ore 21.00 presso Cineteatro San Giovanni Bosco diColognola

• Sabato 18/09 - Spettacolo per bambini “Cristallino”della compagnia Sabbie Luminose (in alternativaspettacolo “PET” del Teatro Prova) - ore 16.00 pres-so Cineteatro Qoelet di Redona

• Giovedì 23/09 - Film per ragazzi “La Fattoria deiNostri Sogni” con degustazione dei prodotti dellaCascina Nuova dell’Agro - ore 21.00 pressoCineteatro Qoelet di Redona

• Sabato 25/09 - Spettacolo per pubblico misto “Noisiamo il suolo, noi siamo la Terra” di RobertoMercadini - ore 21.00 presso Cineteatro SanGiovanni Bosco di Colognola

RINASCERE. PASSO DOPOPASSO, INSIEME

La “Festa d’Autunno 21” è stata ideata per

offrire stimoli culturali e opportunità di

condivisione sui temi dell’economia circolare e

attivare prassi di rinascita in uno stile di

comunità intergenerazionale.

L’evento, aperto al territorio, propone al suo

interno quattro diverse iniziative organizzate

dai partner del progetto Rel-Azioni in Prova,

Relazioni in Scena nell’ambito del bando

Nuove Economie di Comunità della

Fondazione Istituti Educativi di Bergamo.

FESTA D’AUTUNNO 21

I partner sono:

CEA Servizi Onlus (capofila), Parrocchia di Colognola (cineteatro),Associazione Le Piane di Redona

(cineteatro Qoelet), Cascina Nuova dell’Agro di Rosciano,

Centro per la Salvaguardia del Creato eAssociazione ComPensa Onlus.

Page 7: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021 45

Spett. Redazione

Colognola, Maggio 2021“Questa mia per proporre l’apertura di un dialogo con l’Amministrazione Comunale che ha deciso

di intitolare la biblioteca di Colognola al ricercatore Giulio Regeni. Senza nulla togliere al drammache ha investito il giovane ricercatore, forse è opportuno fare la controproposta di titolare la strutturaai medici e ai sanitari deceduti per curare cittadini colpiti dalla pandemia. Ricordo che gli operatorisanitari intervenuti per salvare i malati di Covid non hanno avuto la possibilità di scegliere, curare omeno, mettendo in gioco la propria vita. La loro è stata una scelta dettata dalla coscienza, oltre chedal dovere, consapevoli dei rischi che stavano correndo… Occorre valutare serenamente le due realtà, profondamente diverse, prima di titolare la Biblioteca.

Il sacrificio subito da molti medici non è stato un atto dovuto, come molte persone pensano, maessenziale per contrastare un’emergenza inaspettata e, all’inizio sconosciuta…

P.s. È opportuno aprire una discussione pubblica o, eventualmente, una discreta raccolta firmeperché, senz’altro, il Sindaco di Bergamo renderà ufficiale la scelta comunicata.

Lettera firmata

(Con richiesta di essere pubblicata)

La questione della titolazione della biblioteca di Colognola rimane aperta.

Aperta per chi, come noi, si augura un dibattito sulla decisione annunciata

tempo fa dall’Amministrazione comunale. Intanto registriamo la proposta

fatta dal lettore (qui sotto pubblicata), per due essenziali motivi: il primo

perché si afferma la necessità che certe decisioni che riguardano da vicino

un quartiere, devono essere prese con un amplio coinvolgimento della

comunità stessa. Il secondo perché la proposta è pertinente e attuale: essa

fa riferimento al dramma vissuto dalla nostra città durante la pandemia, va

nella direzione di un’ipotesi già positivamente contemplata nelle pagine di

questo Notiziario. Dedicare la biblioteca… parliamone.

Parliamone

Page 8: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

46 COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

Per disposizioni impartite dalla se-greteria AIDO provinciale, tutte le as-semblee annuali dei gruppi AIDO,che avrebbero dovuto tenersi entrofebbraio per l’approvazione dei pro-pri bilanci 2020, e delle relative Rela-zioni Morali, a causa delle restrizionilegate alla diffusione del contagio dacovid-19, si sono tenute tra la fine diaprile e i primi giorni di maggio; e co-sì il Gruppo rionale AIDO di Colo-gnola ha tenuto la propria Assem-blea il 5 maggio scorso, approvando,come da statuto, il bilancio consunti-vo 2020, il preventivo 2021 e la Rela-zione Morale per il 2020, relazioneche qui di seguito si riporta quale do-verosa comunicazione ai numerosisoci AIDO (ufficialmente 646) di Co-lognola:

“L’anno 2020 è stato purtroppo du-ramente caratterizzato da una pan-demia che sembra essere ancoralontana dal risolversi positivamentein tempi brevi, una pandemia che siè trasformata in una tragedia enormeche rimarrà come una pagina terribi-le nella storia della nostra comunitàprovinciale; anche la nostra comu-nità di Colognola è stata drammati-camente toccata, con lutti che nonhanno risparmiato alcuni nostriiscritti: alle loro famiglie va il nostroaffettuoso sentimento di cordoglio edi vicinanza.

L’attività del gruppo AIDO di Colo-gnola, naturalmente, ne ha risentitoe non ha potuto realizzare tuttoquanto programmato per il 2020; la

più importante delle attività, la Stra-colognola, ha potuto fortunatamen-te tenersi perché si è svolta all’iniziodel mese di febbraio anziché, comeda calendario abituale, nella secon-da parte dello stesso mese, quandoormai l’allarme del contagio da covid19 andava diffondendosi, suggeren-do comportamenti collettivi di estre-

ma prudenza; i proventi derivati dal-l’iscrizione dei podisti e dalle libereelargizioni degli sponsor della mani-festazione, non hanno così fattomancare anche per il 2020 l’unicafonte di autofinanziamento delle atti-vità organizzate dal nostro Gruppo incollaborazione con altre realtà asso-ciative del quartiere: la partecipazio-ne dei podisti alla trentatreesima edi-zione della Stracolognola, program-mata per il 12 febbraio in collabora-zione con il Gruppo AVIS di Colo-gnola, è stata infatti ottima, toccan-do i circa 1400 partecipanti, grazieanche alla bella giornata, fattore indi-

spensaabile per il buon esito dellanostra manifestazione.

Causa le forti limitazioni imposte dal-la necessità di contrastare la diffu-sione del contagio, non è stata cele-brata, neppure a livello nazionale, laGiornata del Donatore, né si è tenu-ta nel quartiere la tradizionale mani-festazione avente il titolo di “GIOR-NATA DEL DONATORE, COLO-GNOLA IN. VITA”, un percorso esti-vo intervallato da eventi creativi, pro-getti formativi e laboratori gratuiti perfar vivere al quartiere momenti dicondivisione e allegria; è una manife-stazione, organizzata dalla Rete so-ciale di Colognola, cui il nostro Grup-po era solito partecipare con un con-tributo, cogliendo in essa uno stru-mento per avvicinare i partecipantiper sensibilizzarli al valore della do-nazione. L’attività di sensibilizzazio-ne è proseguita, comunque, a livelloindividuale da parte degli iscritti neiconfronti di conoscenti non ancoraiscritti all’AIDO. Alla fine del 2020 ri-sultano iscritti alla nostra sezione646 soci; va, al riguardo, rilevato chenegli ultimi anni un progressivo au-mento degli iscritti si giustifica so-prattutto con la spontanea sottoscri-zione di diponibilità alla donazionepost mortem di organi, richiesta aicittadini nel momento del rinnovodella propria carta di identità. A que-sto positivo dato, si deve, purtroppo,rilevare la difficoltà di raggiungere ecoinvolgere gli iscritti nell’attività delGruppo; la progressiva dotazione di

LA SITUAZIONE PANDEMICA HA CONDIZIONATO ANCHE

L’ATTIVITÀ DEL VOLONTARIATO

Nella “Relazione Morale 2020” l’attività del Gruppo AIDO di Colognola

Page 9: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021 47

un indirizzo di posta elettronica daparte dei cittadini faciliterà senz’altrola creazione di contatti immediati,utili a veicolare le notizie e le iniziati-ve del Gruppo. Relativamente all’’e-lenco degli iscritti va, infine, rilevatala necessità di un suo aggiornamen-to, tenendo conto dei soci decedutinegli ultimi anni.

Il relativo allentamento delle misuredi restrizione anti covid ci ha con-sentito di rispettare l’impegno di col-laborare con altre associazioni delquartiere (AVIS, Centro RicreativoCulturale per la Terza Età e Assoar-ma) nell’organizzazione delle manife-stazioni celebrative per la solennitàcivile del 4 Novembre, contribuen-do a mantener vivo nel quartiere il ri-cordo di quei valori che fanno partedella nostra storia e del nostro patri-monio culturale, civile e religioso;nessun corteo e neppure la bandamusicale, ma solo la cerimonia reli-giosa in chiesa, la benedizione alMonumento dei Caduti, con il di-scorso ufficiale tenuto dall’assessoreMarco Brambilla, in rappresentanzadell’Amministrazione comunale, e laposa delle corone d’alloro sia al Mo-numento ai Caduti, sia alla grandelapide dei Caduti presso il cimitero diColognola.

L’ultima iniziativa dell’anno, semprein collaborazione con l’AVIS e conl’Associazione Ricreativo Cturale perla Terza Età di Colognola, è stata laFesta del Dono nella domenica pre-cedente la festività del Santo Natale.La festa ha avuto il suo momentocentrale nella celebrazione della S.Messa, durante la quale giovani del-l’Oratorio e giovani atleti della Fio-rente calcio, con magliette dell’AVISe dell’AIDO, hanno portato doni sim-

bolici all’altare, tra cui alcuni cesticolmi di prodotti di prima necessitàda consegnare alla Caritas parroc-chiale per la loro distribuzione allefamiglie in particolari difficoltà eco-nomiche. Durante la cerimonia è sta-ta letta la preghiera dei donatori AVISe AIDO, e si è fatta memoria dei do-natori defunti. Nel corso dell’anno, infine, si è tenu-ta l’Assemblea elettiva per il rinnovodel Consiglio direttivo del Gruppo:sono risultati eletti Benigni France-sco, Borace Angelo, Carlotti Paolo,Giuliani Sharmina, Laganà Cristina,Menegazzo Armando e Pusineri Ric-cardo. Il nuovo Direttivo nella sua pri-ma riunione ha provveduto al rinnovodelle cariche per i prossimi quattroanni: Francesco Benigni è stato ri-confermato presidente, SharminaGiuliani e Cristina Laganà rispettiva-mente vicepresidente e Vicepresi-dente vicaria, e Armando Menegazzoriconfermato consigliere contabile.

Per il 2021 il Consiglio direttivo non èin grado di prevedere quali attivitàsarà possibile organizzare, essendola situazione pandemica ancora piut-tosto critica e tale, comunque, darendere impossibile l’organizzazionedella Stracolognola nel suo periodotradizionale (febbraio): sentiti i colla-boratori del Gruppo AVIS, si valuteràla possibilità di tenere la manifesta-zione nel periodo di settembre - ot-tobre, tenendo conto delle indicazio-ni emanate dal CSI per manifestazio-ni podistiche all’aperto. Si ritiene, in-vece, possibile confermare due delleconsolidate iniziative annuali da at-tuarsi in collaborazione sia con ilgruppo rionale AVIS, sia in collabora-zione con il Centro Socio-Ricreativo-Culturale per la Terza Età di Colo-gnola (Celebrazione del 4 Novem-

bre e Festa del dono). Relativamente alla collaborazionecon la scuola del territorio, si valu-terà, unitamente alla Direzione Didat-tica dell’Istituto Comprensivo V. Mu-zio, un’iniziativa rivolta agli alunni nel-l’ottica di un’azione finalizzata a sen-sibilizzali, unitamente ai loro familiari,al valore del dono e della solidarietà:anche questa iniziativa sarà inevita-bilmente condizionata dall’andamen-to del contagio e dalle conseguentidisposizioni governative per contra-starlo:

Bergamo 29 febbraio 2021

PRESIDENTE GRUPPO AIDO COLOGNOLAProf. Francesco Benigni

Page 10: LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 · 2021. 2. 18. · LA STORIA DEI POOH – Prima Parte: 1966/1979 I Pooh si sono formati ufficialmen-te a Bologna nel 1966, sciogliendosi

48 COLOGNOLA Maggio-Giugno 2021

1973eschimo verde militare, vecchi scarponi senza strin-ghe, pollice dell’autostoppista, svogliatamente se-duto sul ciglio della strada. Capelli mossi dal ventodi aprile, gambe, calzate inpantaloni a zampa di elefantecon bordo sfilacciato, incrocia-te, per dare stabilità a quel gio-vane che, lungo la statale in at-tesa di un passaggio occasio-nale, stava forse allontanandosida una vita un pò stretta, pertentare di agguantare un avve-nire dai lontani orizzonti e pro-fumato di libertà. Noi, seduti in quell’autobus nelquale riecheggiavano, cantate asquarciagola, le note di Piccologrande amore e La canzone delsole davamo inizio alla gita sco-lastica i cui protagonisti inassoluto erano: spensieratezza,audacia giovanile e squillantiargentine risate prima degliesami di terza media che con-cludevano un meravigliosotriennio di studi. Noi volevamocrescere in fretta e con curiositàsbirciavamo il domani.Finalmente potevamo vivereun giorno in libertà, senza ilcontrollo dei genitori “matu-sa”; nel nostro zaino avevamo messo il diario delledediche; eravamo viaggiatori che con le luci dell’al-ba vedevano sorgere il sole ad illuminare il futuro. Poi ognuno di noi si sarebbe poi disegnato e diversi-ficato un percorso di vita. a conclusione della scuo-la, dopo i saluti ai Proff, e il ritiro dell’attestato, l’in-segnante di lettere ci rammentò che l’estate eralunga, e quindi:...leggere, leggere, leggere. e così fu,senza più interruzioni “l’unione” tra me e i libri.

Daniel Pennac scrittore, autore di testi teatrali, giàdocente di francese presso un Liceo parigino per

vent’otto anni, è stato insignito della Laurea honoriscausa (alma mater studiorum – Università diBologna ) per l’impegno costante sul fronte pedago-gico della cultura letteraria e soprattutto per averposto l’esigenza del leggere nel cuore dell’azioneeducativa infantile e durante il processo adolescen-ziale. Ha vinto il Premio internazionale GrinzaneCavour nel 2002, mentre nel 2005 è stato fregiatodella Legion d’onore per le arti e la letteratura.

La Fata Carabina e Il Paradiso degli Orchi, (ciclodi malaussène, iniziato a seguito di una scommessacon degli amici che sostenevano la sua incapacità nelgenere “giallo” ) fanno parte della sequenza narra-tiva di Belleville, quartiere operaio parigino, ora re-

so più borghese e, consideratoda sempre fulcro di vitalità, ric-co di colori, di multiculturalità.e’ in questo luogo che si intrec-ciano storie e personaggi avvol-ti in auree opache, in una se-quenza di avvenimenti freneticiche fanno emergere tutta l’e-cletticità di Pennac. in Diariodi scuola, infatti lo scrittore,non affronta un tema noir, maun tema autobiografico: il mon-do della scuola, visto dagli stu-denti appartenenti alla classe“degli sfaticati”, di quelli che“potrebbero fare di più”. rime-scola ricordi di ex alunno di-sturbatore, porta a galla rifles-sioni sul ruolo genitori/fami-glia, televisione e media nell’i-stituto educativo. tema partico-larmente attuale in un oggi incui formazione e didattica a di-stanza creano squilibri nell’ap-prendimento e nelle relazioni.Pennac entusiasma per la suasfrontatezza, l’irriverenza che

mostra nelle situazioni di drammaticità, l’uso di“frasi fatte”, le pause nei dialoghi, i cambi di situa-zioni nello stesso discorso. e’ uno scrittore per ilquale non necessitano molte parole, va solamente diessere letto.

«L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri per-ché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, malegge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagniache non prende il posto di nessun’altra, ma che nes-sun’altra potrebbe sostituire.» (Tratto da Come unromanzo 1992).

LEGGERE TRA

LE RIGHE

a cura di Elena