1966 03 La Buona Parola

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Giornalini della Parrocchia di Ronago: 1940-1966 Don Carlo Porlezza

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  • PER LE PICCOLE SPESE!

    Tu gli lasci troppo denaro ! E questo nonporter del bene, vedrai! La porta, chiusa violentemente, toglie ognipossibilit di risposta alla mamma che, rimasta sola,sospira profondamente. Mentre si- affretta a rimettere in ordine la cucina,l'attraversano pensieri colmi di amarezza ! Non facile risolvere questo problema dieducazione. Soprattutto quando si tratta diadolescenti. Certo, libri e riviste prodigano eccellenticonsigli : solamente, il metterli in pratica non cossemplice come eseguire delle ricette di cucina...Malgrado tutta la sua buona volont, ha delledifficolt nel trovare la formula valida per i tempi

    attuali. Fra ai nostri tempi... dei nonni, ...io, alla suaet... del padre,, il ...tu eri assai pi severa connoi... dei figli maggiori, e ...s, ma i mieicompagni, loro... di Gianclaudio, lei vorrebbegiungere ad allevare veramente bene il pigiovane ! L'assale lo scoraggiamento. Lacrime, mescolateall'acqua delle stoviglie, la sollevano un poco. Poi siriprende. Dopo tutto, l'educazione di un ragazzo, non solo cosa sua! Ebbene, concorreranno tutti. Infatti,alla sera, tutti hanno dato la loro collaborazione. Tutti, ivi compreso il ragazzo i cui sedici annirecalcitrano a questo appellativo che egli stima umiliante ! Questo consiglio di famiglia ha stabilito, matitaalla mano, le spese che incombono a un giovane dioggi : tram, parrucchiere, altre piccole spese, cinema,sports, incontri con gli amici eco... La discussione stata lunga. Finalmente si convenne, che Gianclaudiodisporr intieramente del suo denaro, a condizione distabilire ogni mese quali sono le spese che deveincontrare. Egli ha riconosciuto che i suoi genitori facevanogi dei gravi sacrifici perch egli potesse continuare isuoi studi, che lui, Gianclaudio, non poteva allinearsial tale o tal altro dei suoi compagni, le cui possibilitfinanziarie erano nettamente superiori alle sue. D'altra parte, questo piccolo incontro ha permessoai genitori e ai fratelli maggiori di rendersi conto chel'evoluzione della vita obbliga i giovani a spesediverse da quelle di un tempo. Quale il risultato? Non possibile saperlo, ma in ogni caso vale lapena di sperimentare.

    (Therese-Henri)

  • ORARIO FESTIVO

    Ore 7,: S. Messa.Ore 10,: S. Messa.Ore 14,: Dottrina dei ragazzi.Ore 14,30: Vespro, Benedizione Eucaristica.

    ORARIO FERIALE

    Ore 8,: S. Messa e ufficiatura.

    NUOVI ABBONATI AL TELEFONO

    94.8.39 Bruno Quadranti94.8.37 Ennio Maffei.

    * * *

    DAI REGISTRI PARROCCHIALI

    Battezzati: 2 gennaio: Tropeano Davide di Giuliano e AnnaMaria Galli (Campersico). 2 gennaio: Zedde Eugenia di Emilio e di ErminiaLambrughi.

    Defunta:

    3 febbraio: Genoveffa Cationi ved.Bernasconi, nata a Uggiate il 2 ottobre 1888.

    * * *

    QUARESIMA

    Dottrina quotidiana: Ore 8,20, classe 3", 4', 5a elementare. Ore 16,30, classe I1 e 2.

    Ogni venerd: Alla sera: Via Crucis.

    * * *

    La Settimana Santa 3 aprile Domenica seconda diPassione o delle Palme - Ore 9,45, benedizionecase) e processione delle palme (la distribuzioneviene fatta da incaricati nelle case)

    - Ore 14,30, dopo i Vespri e terminata la spiegazionequadragesimale dei sacramenti

    AUTOSERVIZI BARADELLO - RONAGO - CHIASSO COMO(Corse feriali)

    630 - 7,30 - 8,35 - 14,25 RONAGO 8,00 - 13,00 - 16,25 - 18,26 19,287,10 - 8,00 - 9,10 - 15 COMO 7,25 - 12,25 - 15,55 - 17,45 18,55

  • della Confessione e della Comunione, buon numerodi confessori saranno a disposizione di tutto ilpopolo fino alle ore 20. d'uso ab antico che neapprofittino tutti quelli che possono.

    4 aprile Luned Santo: ore 5, S. Messa eComunioni pasquali.

    7 aprile Gioved Santo: ore 9, preghiera deiragazzi e confessione pasquale- Ore 19,15, S. Messa e Comunioni pasquali deiragazzi con la ufficiatura a ricordo dell'Ultima Cena(adorazione).

    8 aprile Venerd Santo: ore 15, Via Crucis,adorazione della Croce, lettura e preghiera (la S.Comunione alle ore 16).

    9 aprile Sabato Santo: ore 23,benedizione del fuoco santo, canto pasquale,rinnovazione del fonte battesimale, litanie, S.Messa - La S. Comunione alle ore 0,30 e puessere ripetuta in giornata.

    10 aprile Pasqua! Ore 7 e ore10,30, Ss. Messe - Ore 14,30, Vespri, benedizione.

    11 aprile Luned dell'Angelo (orario come aPasqua).

    * * *

    BENEDIZIONE DELLE CASE

    30 marzo - Luned: ore 15, Merlina e RonagoNuova.31 marzo - Marted: al mattino Via Mulini - Ore14, Ronago Centro.1 aprile - Mercoled: al pomeriggio Ronaghino epiccole frazioni.

    * * *

    La giornata per la Pasqua degli ammalatisar il marted santo (o in altro giorno a richiesta).

    La menzogna Siamo sicuri di correggere veramente un fanciullodal dire la bugia, infliggendogli una severa lezione dicui si ricorder sempre? Per parte mia, scrive Germana Poidatz, io non locredo, perch la paura di ricevere un ' altra lezione lofar probabilmente mentire per nascondere il suofallo. Bisogner, in ogni caso, precisare bene che lo sipunisce per la sua menzogna e non per il fallocommesso che, confessato, mezzo perdonato ,insistendo sulla met del perdono perch il perdonototale lo incoraggerebbe certamente a ricominciare. Troppa severit per lo pi deplorevole come latroppa indulgenza. In tutto occorre della misura, soprattutto quando sitratta di educazione. Ai nostri giorni, fra i genitori, ci sono ancora deiperfetti educatori che con i loro consigli, possonoaiutare gli altri. Evidentemente, prima di tutto, bisogna che i figlisentano che i genitori detestano la menzogna, cheammirano la sincerit e che tengono in gran conto lalealt e i genitori devono, in ogni caso, darel'esempio. I genitori usino della pazienza, non credano maiche la partita sia perduta, guidino e sostengano ilfanciullo insincero e menzognero come si fa con unapianta delicata o con un giovane albero che noncresce diritto e che si lega a un sostegno perchcresca diritto e bello.

  • CRISTIANIADULTI S, il mio curato continua sullo stesso tono.Man mano va avanti riesce a contenere sempremeglio la sua irritazione e a dimostrare il suoaccoramento. Ogni domenica prende lo spunto dai fatti dellasettimana e, purtroppo, non gliene mancano mai. Non "venite a dirmi che sono cristiani adultiquei quattro sposini che ho dovuto unire inmatrimonio la settimana scorsa. Figuratevi cheuno arrivato al punto di dirmi che i misteriprincipali del cristianesimo sono la morte el'inferno. Una sposina, con molta sicurezza,rispondeva che i requisiti per il matrimonio sonoi,soldi e la salute. L'altra sposina, la pi timida,con tutta naturalezza, continuava a ripetere :Prendo il matrimonio ad occhi chiusi . Cos grossolani e tonti nelle cognizioni sulmatrimonio,, quando si tratt di accordare sullacerimonia, avevano tutte le pretese. Uno volevache suonassi tutte e cinque le campane. Unosposo voleva il suono continuato dell'organo,l'altro chiedeva di portarci il suo amico asuonare la cornetta. Quante storie per unacandela, per un tappeto, per un fiore! Non si sono mai preoccupati di prepararespiritualmente il matrimonio. Quella sposina cherinuncia a una coperta del letto per comperaremille garofani, non ha mai rinunciato a nulla perpreparare bene il suo cuore.

    Lo sposino che ha fatto venti chilometri perinvitare 1'amico della cornetta non riusciva a farcento passi per andare in chiesa a raccomandarsia Dio. La sposina, che pretendeva il tappeto si erarovinata le scarpe sui sentieri pi brutti, perincontrarsi col fidanzato. Quello sposo, che voleva il suono di cinquecampane, aveva sempre ascoltato tutto meno che

    le campane. Pensate che ho dovuto dir loro che dovevanoconfessarsi, prima del matrimonio: non cipensavano neppure. Per loro le cose piimportanti erano le pi stupide, mentre lesciocchezze diventavano le pi necessarie per ilmatrimonio. Non forse questo lo sbagliocaratteristico dei bambini?... Per un bambinonon importante la casa dove abita, ma lacasetta che lui ha costruito col fango. Per unabambina non importante il cavallo del babbo,ma lo il suo cavalluccio di legno. Per unabambina pi importante la sua pappa di terrache la pappa della mamma. Fintanto che tratterete cos il matrimonionon pretendete di essere cristiani adulti? A unacerta et, o si diventa adulti oppure si scemi.Con lo sviluppo attuale della civilt e dellacultura, non pi permesso essere cristianibambini. Se rimarrete indietro soltanto nellaformazione religiosa, vuoi dire che la vostra fede in fallimento .

    Giovanni Antonioli

  • MADRE

    L'episodio accaduto qualche anno fa in unazona operaia della Francia. Nell'ora di intervallo, attorno ai tavoli dellamensa aziendale, gruppi di lavoratori sostanoper un bicchiere, per una partita a carte in attesadi riprendere il lavoro. La discussione si anima.Il discorso cade sulla Chiesa e sui preti. I giudizinon sono tutti positivi. Si scende ben prestoall'insinuazione, alla critica malevola, allacalunnia. Un operaio dal suo tavolo ascolta. visibilmente seccato di quel discorso, ma sitrattiene e forse attende di vedere che piega vadaprendendo la discussione. Porse pensa chequalcuno si vergogni di quelle parole e richiamitutti a maggior seriet di giudizio. Invece no, la denigrazione alla Chiesa e aisuoi ministri continua. Il giovane operaio non saresistere oltre. Si fa avanti tra i compagni,ancora animati nella discussione. Batte unvigoroso pugno sul tavolo e grida : Smettetela ! di parlar male della Chiesa ! LaChiesa mia madre ; vi prego, voi stateoffendendo mia madre ! . Quell'operaio francese, penso, non avr

    saputo molto di teologia e di ecclesiologia.Aveva per capito l'essenza stessa della Chiesacome prolungamento di Cristo, come societdi salvezza che ha ricevuto da Ges stesso laconsegna di continuare la redenzione nel corsodei secoli. Ecco la Chiesa.

    Ben diversa forse l'idea che ne hanno talunicristiani. Nel suo sagace volume Processo albuon cristiano, nel Lessico del diavolo, ilDesmolin porta questa amara definizione : LaChiesa : societ di assicurazione, alla quale bastaversare indolentemente la propria quota peraspettarsi un. po' di tranquillit quaggi e laprobabilit di felicit lass .

    Questa falsa e comoda idea della Chiesa purtroppo patrimonio di non pochi cristiani. Nonhanno capito e non vogliono capire. La Chiesa Madre. Essa ha ricevuto da Cristo l'incarico dicondurre tutti gli uomini alla salvezza.

    Per questo, le vennero comunicati ilsacerdozio stesso di Cristo e i suoi poteri diinsegnare, di santificare, di guidare le anime aDio.

  • Stordimentodella vita

    moderna

    Quante volte abbiamo sentito dire: Ai nostritempi si era assai pi buoni . Mi sembra che ci non si possa affermare conassoluta verit in quanto anche le cronache delpassato hanno i loro gravi delitti e scostumanzedolorose. Quello che differenzia l'oggi da ieri cer-tamente il cumulo di divertimenti che abbiamo adisposizione, di diversa specie e che hannotrasformato la vita pacifica di ieri in una orgiavera di sollecitazioni. Togliete dalla vita odiernai cinematografi, la radiotelevisione, le motorette;la vita come si ridurrebbe pacifica! Mentre ogginon pi, neppure nel paesino sperduto. Col cinema l'uomo a contatto con ipanorami fisici e morali di tutti i continenti, conla televisione ha portato il cinema e il mondo incasa propria, con la motoretta fin l'ultimooperaio trasferisce per chilometri la sua zonad'azione, e la spiaggia marina lontana alleporte di casa. La mana delle cure marine praticate oggi sularga scala dalla giovent, ha abituato anchel'uomo, oltre la donna, a svestirsi con tuttainsensibilit e all'angolo della via. Tutte queste cose hanno procurato un verostordimento nella vita moderna ed necessariotener vivi i sani principi morali cristiani primache l'uomo si materializzi di pi, si incallisca, siabitui tanto da diventare pi insensibile airichiami dello spirito. Questo il problema dell'ora. La moda erapericolosa anche nel passato, si ballava neisaloni aristocratici e sull'aia anche molti anni fa:la gente tornava a casa ubriaca anche allora; macome si aveva una distinzione netta tra gliaristocratici e i lavoratori, cos vi era unadiversit tra la vita di citt e quella di campagna. Ora invece le nuove idee sociali hannoallineato la vita del ricco con quella del povero ele grandi scoperte hanno allineato la vita della

    citt con quella del villaggio, sicch l'ondanefasta del male pregiudica paurosamentel'avvenire. Il cinema ha anticipato per alcuni anni la crisimorale della giovent e il bisogno deldivertimento e dello svago di ogni genere rendepurtroppo insufficiente ogni salario. Per questo si nota la grande inquietudine cheprovoca sollevazioni e agitazioni nel mondo dellavoro in particolare. A sanare la grande piaga occorre soprattuttoun po' di restrizione al divertimento mondano esia questa leva preziosa per il ritorno allanormalit ad un vivere pacifico e sereno, per unritorno delle anime a Dio.

    Don Benedettini

  • Il Papa sotto la croce

    Era l'ultima sera di Paolo VI in India. Almattino aveva visto gli orfani della periferia. Nelpomeriggio aveva assistito ad una S. Messa pergli ammalati. Per loro era stata fatta la ViaCrucis. All'ultima Stazione, Paolo VI prese ilCrocefisso dalle mani del sacerdote eraccogliendosi in preghiera, bened la folla. Niente di meglio di questa immagine esprimeil mistero della croce, che il mistero centraledel cristianesimo, che fa tutto comprendere. Che la Quaresima che fatta per questo, cifaccia entrare pi profondamente nel misterodella Croce !

    DAL VECCHIODIARIO DI UN

    PARROCO Insegnare al malato la scienza sapiente dellarassegnazione e, poi, della accettazione persuasae ilare della divina volont, mi riesce difficile,soprattutto perch io sono qualmente bene insalute. Di solito, comincio con il rendere almalato i servizi come usano i ministri degliinfermi negli ospedali ; li rendo senza farlipesare e tutti secondo i bisogni. Poich lemembra sofferenti sono membra di CristoSignore, questo mio servire regnare in grandee molto lieto e felice ne sono, abbench in casasiano sempre i lamenti soliti e che perdo ladignit personale essendo parroco. Sorrido; anzi,fuori, rido; ma un vivere birbone vedere dovesi mette la dignit da parte di creature che, puresono nel santo timore di Dio.

    I malati infermi cronici nei confini dellaparrocchia sono quattordici. Con 1 ' aiutovisibile della Madonna Consolatrice, ora essifanno societ di offerte e di preghiere nel patire.Questa la societ meglio di tutte nellaparrocchia, che fa il bene vero pi di altre con letessere e le bandiere e le gerarchie e le feste e leassemblee che io le tengo in obbedienza e basta.

    La Compagnia dei malati infermi la miasicurezza perch l dove i sofferenti offrono idolori inguaribili per il bene delle anime neiprossimi, nessuno sar perduto in eterno. Negodo dentro come del dono santo del SignoreIddio Padre, ma non scrivo altro nel Diarioperch ho timore di andare nelle commozioni. Inoggi, festa di San Giovanni di Dio, fondatore deiFatebenefratelli che costituisco e nominoprotettore celeste della Compagnia dei malatiinfermi. Laus Deo!

    Agostino Stecchetti

  • L'Arcivescovo punito II rifiuto del passaporto polacco al Card.Wyszynski un episodio che pu fare riflettere.Non intendiamo drammatizzare n speculare suun fatto che addolora quanti credono in quelsupremo valore dell'uomo che la libert. L'Arcivescovo di Varsavia stato privatodella libert di recarsi a Roma, sede del Capodella Chiesa di cui Vescovo. Non intendiamo esasperare il sentimento cheprova ogni cittadino del mondo libero di frontead un esempio tanto cospicuo di dispotismodittatoriale; ma non possiamo non commiserarela vittima di un sopruso; n possiamo nonrallegrarci di vivere in un Paese democratico; nancora non possiamo non richiamare sul tristeepisodio l'attenzione di quanti coltivanonell'animo illusioni sul comunismo. Il guaio che costoro non si limitano acoltivare tale illusione nel proprio cuore, ma, adogni occasione, se ne fanno banditori inpubblico e in privato, con carta stampata o conperorazioni orali, per affermare che non bisognavedere pi nero del necessario; che i regimicomunisti non sono tirannici come si dice; e che,

    infine, vi una notevole differenza fra ilcomunismo, poniamo, della Russia e quellodella Polonia, tanto che se le cose politichevolgessero in Italia nel senso da portare icomunisti al potere (o alla collaborazionegovernativa), non ci sarebbe da preoccuparsi,perch il comunismo italiano non potrebbe nontener conto del numero elevato di cattoliciviventi nella Penisola. E tali pensatori politicinon sappiamo se pi ingenui o pi interessati,disponibili a un abbraccio con il P.C.I.ricordano, come esempio, probante, la situazionedel cattolicesimo polacco. In Italia, dicono,avremo al pi un regime comunista simile aquello di Varsavia... Infatti. Ecco che l'apparente libert concessaal Cardinale Primate di andare all'estero, vienedi colpo soppressa. Il passaporto diplomatico gli stato tolto. Il Presule viene additato al disprezzo del suopopolo come un nemico della Patria.

    ( L'Italia di Milano)

    PRENDERE COSCIENZA DEL PROBLEMA DELLA STAMPA I cattolici italiani si decideranno a prendere coscienza del problema della stampa? A questamaturazione ha sollecitato anche il Concilio Ecumenico Vaticano II: uno dei primi decretipromulgati stato, appunto, quello riguardante i mezzi di comunicazione sociale. La decisione presa dalla Presidenza nazionale dell'Azione Cattolica di impegnarsiquest'anno particolarmente a diffondere la stampa cattolica un chiaro segno del risvegliarsidi questa coscienza. D'altronde sarebbe deplorevole continuare a rimanere assenti, lasciando l'iniziativa in manoad altri. Le cifre parlano chiaro: 500 mila copie la tiratura complessiva dei quotidiani cattolici e 5milioni quella dei quotidiani non cattolici. Si deduce che l'opinione pubblica in Italia non la facciamo noi cattolici, osserva mons.Amici, arcivescovo di Modena e presidente della Commissione episcopale per gli strumenti dicomunicazione sociale; e prosegue: La stampa quasi completamente sfuggita di mano. Essa , in larga misura, in mano adaltri che sono riusciti ad impadronirsi saldamente delle leve fondamentali di quella grandefabbrica di idee, di sentimenti, di suggestioni, di interessi, di pressioni psicologiche che sonooggi gli strumenti della comunicazione sociale. Queste considerazioni valgono per il cinema,per il teatro, per la televisione, per la produzione libraria, per la stampa periodica; valgonoanche per la stampa quotidiana .

  • L'invisibile "Presente,,Racconto di Frida Gabrielli

    Hans s'avvi e non sapeva ancora verso qualemeta. Senti tua madre, aveva detto il babbo, conun gesto conciliante contenta lei... E la mamma aveva ripetuto, come ogni voltache si era ritornati sull'argomento (la PrimaComunione; come aveva fatto il babbo o laConfermazione nella religione della mamma). Per me uguale. Hans all'et dellaragione e deve decidere egli stesso. Hans dubitava della propria capacit di scelta.Che ne sapeva in fondo? Prima di quel Natale, igenitori non gliene avevano mai-parlato. Erastato don Carlo, il Parroco della chiesa cattolicaa domandarne a suo padre, quando questi avevaaccompagnato lui e la mamma a vedere ilPresepio, una cosa che valeva proprio la pena diandare a vedere. Bello veramente ! Hans n'era rimasto a boccaaperta. Bello per la scena ricreata dall'estroartistico di don Carlo, bello soprattutto, pi dtutti gli alberi di Natale veduti sin allora da Hansper l'immagine viva che esso rendeva dellanascita del Redentore e dell'amore che gi gliuomini gli portavano. E ogni casa e ogni vetrina dei negozi sul lago,ostentavano ogni anno meravigliosi alberi diNatale. Certo che la citt italiana dov'era nato ilbabbo, non ne aveva di cos splendidi. Il babbo raccontava che in Italia pi del-l'albero di Natale usava il Presepio, laraffigurazione della grotta dov'era nato Ges, efinalmente aveva accontentato il suo figliuolo,conducendolo a quella chiesetta isolata sullacollina, con un campanile aguzzo e alto come unfaro e una porta piccolina sotto il gran tettospiovente, molto assomigliante a quella dellagrotta di Betlemme. Ormai il Presepio non c'era pi. Due mesierano trascorsi da Natale e babbo e mammaerano tornati ,a considerare l'eventualit della

    prima Comunione, o della Confermazione. Perloro era uguale. Ma perch, allora, due chiese,lass, in cima alla collina? La mamma l'aveva, quella mattina, vestito coipanni delle feste, dicendogli col suo farerisoluto; Va' svelto! E' ora che tu incominci le tuelezioni di religione. La strada la stessa: quandosei in cima, scegli. Pensaci, camminando; el'angelo custode ti accompagni! Era buona, la mamma. Ed era tanto buonoanche il babbo. Peccato che non avessero lestesse idee in fatto di religione, ma anche inquella andavano d'accordo: nell'indifferenza inproposito e nel non volersi contrariare affatto,Hans doveva riconoscere una certa loro lealt,ma non li approvava nel lasciar lui nelle peste,dinanzi ad un'alternativa troppocompromettente. Scegliere la religione di suopadre? Oh, l'avrebbe preferita; gli

  • era piaciuto tanto quel Presepio... Ma il babbogli sembrava molto ignorante nella propriareligione, mentre la mamma ne sapeva e vivevaseguendo la propria coscienza di donnacristiana. A dieci anni, Hans era capace digiudicare, ma non ancora d scegliere. Eppure, toccava a lui ! Egli rallent ancora il passo, cercando diposare i piedi sulla neve che qua e l chiazzavaancora il sentiero: per non calpestare i crocusche ancora timidamente si stringevano in ciuffivioletti, come fratellini timorosi della solitudine;e per non far rumore, per poter udire il passodell'angelo custode, nel caso gli camminassedavvero accanto. La vallata era tutta un sole tepido che salivacol ragazzo dal bordo del lago, su su, fino alsommo della collina e gi ne brillava la cuspidedorata del campanile nella cui ombra, ancora siraccoglieva la chiesa protestante. Leggiadra,questa, sotto i rampicanti sempreverdi, colportico lucente di maioliche e di ottonisull'usciale imponente ma chiuso. Hans vi pass davanti, trattenendo il respiro.Sapeva che babbo e mamma avevano sposato ldentro. Non avrebbe dovuto suonare a quellaporta? Alz la mano, ma ristette timido econfuso. Se la mamma lo avesse accompagnato! Di l a pochi passi, l'altra chiesina era aperta eil rumore delle sue scarpe chiodate sulle pietre viecheggiarono dentro come una voce dolorosa.Hans se n'allontan intimorito e sedette sulmuretto di fronte. Angelo custode, preg, chedebbo fare? . Guardando dentro la chiesa,l'ombra si schiariva. Di l non si poteva vederese il Presepio vi fosse ancora. La piccola portatagliava anche l'altare centrando il Tabernacolo,che un fioco lume invisibile illuminava di

    bagliori intermittenti, che il fanciullo non sapevaa che cosa attribuire. In chiesa non v'era nessuno. Silenzio grande, da che egli si era seduto. Cheforse il suo angelo custode vi era entrato primadi lui? e le sue ali lampeggiavano nella chiesaoscura? Forse era con quel baleno discretoch'egli intendeva chiamarvelo? Ma, insomma, seera vero che gli angeli custodi conducevanoverso la meta i loro protetti cos come SanRaffaele aveva guidato Tobiolo, il suo dovevapur farsi notare in qualche modo, affinch eglipotesse seguirlo. La chiesa era aperta e l dentroun lume si muoveva. Qualcuno vi era, presente.Hans non ebbe pi dubbi ed entr. In punta dipiedi, impacciato, assai goffamente, col cuore ingola si appress all'altare: e il lumino ad olio chevi ardeva timido anch'esso,, come un cuoreansimante, chiar il mistero di quella luce, manon gli spieg il perch esso era stato posto l inpieno giorno. In quel mentre veniva don Carlo dallasacrestia. Hans fece per fuggire; gli pareva diessere stato sorpreso, come un ladruncolo, n siricordava perch era l. Solo la curiosit lotrattenne, con gli occhi fissi a quel lume. Don Carlo gli si era avvicinato per salutarloamichevolmente. Perch gli chiese il fanciullo vincendola timidezza perch quel lume, solo solo,acceso? Don Carlo gli pose una mano sulla spalla, e locondusse pi vicino all'altare. Vieni disse sottovoce inginoc-chiati qui, un momento. Poi ti spiego. Il silenzio che segu segn un attimo dieternit.

    Non giudicare Non giudicare il prossimo. Noi invece logiudichiamo sempre, e quel che peggio, Iogiudichiamo dai suoi atti esteriori, dalla espressione delvolto, senza neppur sognarci d'approfondire la sua vitainteriore. Ci che dico degli individui, possiamo applicarlo allastoria del cristianesimo. Non possiamo giudicarlo dai fatti esteriori, dallepassioni e dai peccati umani che deformano la sua

    immagine. Chi conosce le difficolt che i popoli hanno dovutosuperare? Gli sforzi erculei che ha dovuto compiere pervincere la vecchia natura, il paganesimo, ereditario, laradicata barbarie e i loro istinti grossolani? Ilcristianesimo ha dovuto compenetrare una materia cheopponeva una resistenza formidabile allo spirito delvangelo. Il cristianesimo, dunque venuto per salvare gliammalati, non i sani; i peccatori, non i giusti. Il genereumano, convertito al cristianesimo, un ammalato e unpeccatore.

  • ACCANTO ALLAPOVERA GENTE

    Era una gioia per me andare l in quellapovera casetta della periferia a trovare Clara. In quel tempo ero molto occupata, ma ognigiorno, quando prima e quando dopo, sentivo ilbisogno di andare l, pi che per prestare operadi assistenza, per ricevere una carica di bont edi gioia. Clara da qualche tempo era ammalata ed era,di giorno, quasi sempre sola. I vicini qualchecosa facevano per lei, ma non molto perch nonpotevano.

    Io andavo l, mi fermavo a volte a lungo,somministravo qualche medicina, facevoqualche faccenda, riordinavo un po' la casa e poimi mettevo a conversare con lei. La casa era povera, lei era ammalata e ilmarito non guadagnava a sufficienza per viveree per curare la moglie; eppure in quella casaregnava la gioia!

    Il segreto di questa gioia? Il bene che lei e suomarito si volevano, il senso di poesia e di bontche animava la loro vita.

    Clara mi raccontava tutto di s; della suainfanzia triste, del suo fidanzamento con Gio-vanni, del suo matrimonio contrastato, deimomenti difficili che aveva attraversato, quandoil marito era rimasto senza lavoro.

    *

    Aveva conosciuto suo marito a 18 anni. Luipassava ogni giorno davanti alla casa ove,orfana, abitava con una zia. Gianni lavorava inuna fabbrica l vicino, A poco a poco, ne nacqueuna simpatia che divent amore. La zia fu lieta che la ragazza si fidanzasse conquel giovane, per quanto la famiglia di lui fosseostile... I genitori di Giovanni stavano bene e siaspettavano per il figlio assai di pi che unapovera orfanella: di qui la loro avversione. Lui cerc di persuadere i genitori, ma invano.

    Spos la ragazza nonostante la loro opposizione.Del resto poteva anche fare a meno del loroaiuto: lavorava e guadagnava bene... Come furono felici i primi tempi del loromatrimonio. Gianni non conosceva che lavoro e casa. Erauna tristezza per lui allontanarsi al mattino edera una gioia il ritorno alla sera. Lei gli andavaogni sera incontro. Facevano insieme la via delritorno conversando. Avevano sempre tante coseda dirsi. La domenica poi era il giorno della gioia. Lapassavano sempre fuori, anche se non andavanolontano. Avevano speso assai per mettere sucasa; avevano preso il mobilio a debito edovevano pagarlo... Non avevano ancora interamente soddisfattoal loro impegno, quando Gianni perse il lavoroperch la fabbrica venne acquistata da unagrossa societ e smobilitata.

  • Egli sper di ritrovare il lavoro subito, ma le suesperanze furono deluse... Passarono settimane esettimane di vane ricerche e di attese ugualmentevane. Pi ora nessun guadagno. La liquidazione erastata poco consistente ed era servita appena per finirdi pagare i debiti. E c'era ogni giorno da mangiare. La famiglia di lui avrebbe potuto aiutarlo, ma nonlo fece: non sapeva perdonargli quel matrimonio. Il padrone di casa li cacci via perch nonpagavano pi l'affitto. Dovettero costruire inperiferia una baracca per portarci il loro mobilio eproteggersi dalle intemperie. Giorni brutti! Per tirare avanti Clara si decise ad andare ad unservizio molto faticoso e poco retribuito. Alla seratornava nella baracca dove consumava la cena colmarito. La fatica, la insufficiente nutrizione esoprattutto la umidit minarono la sua salute.Cominci ad avere la febbre ogni giorno... Finalmente il marito era riuscito a trovare un po' dilavoro. Cos avevano potuto lasciare la miserabaracca e rifugiarsi l in quelle due stanzette, chealmeno anche se povere e sprovvedute di tante cose,erano asciutte... Questa la loro storia.

    *

    Io ogni giorno andavo l. Portavo medicinali edaltri aiuti, facevo delle iniezioni, aiutavo econfortavo, ma, confesso la verit, quello chericevevo era immensamente pi grande di quello chedavo. Ascoltavo come incantata le confidenze di Clarache mi parlava del suo fidanzamento, dei giornifelici, del suo amore, che le prove e le disavventureavevano reso pi profondo e pi bello. Certo mi diceva le prove sono stategrosse e non sono ancora finite; eppure nonabbiamo mai perduto la nostra serenit, la nostrafiducia. Che cosa aveva sempre dato ad essi la gioia e lasperanza anche in mezzo a tante prove? Anzitutto l'affetto che si portavano.

    Io ho visto tanti sposi volersi bene: raramente,forse mai, ho visto un affetto grande come il loro, unaffetto fatto di tenerezza e di stima, un affetto cheaffondava le sue radici in una squisita sensibilit, mache poi, come il fiore, saliva in alto nella luce. Il loro era soprattutto un amore di anime: perquesto era cos raro e bello. Mi stupiva che in gente cos semplice fosse fioritoun sentimento cos alto. Una sera Clara mi confidava: Vede, signorina: io sono stata a prestare la mia

    opera in una casa, in cui non mancava proprio nulla;eppure non ho mai invidiato quella gente. Il giornodell'onomastico della signora, l'avvocato le regaluna pelliccia di visone, una bellezza! Io pensavo allamia casa povera, ai miei abiti semplici; eppure nonsentii invidia! Anzi mi pareva che la signora dovesseinvidiare me. Mio marito mi ha fatto un dono cheessa non ha mai conosciuto: mi ha fatto dono dellasua anima... Quante donne hanno avuto questo donodall'uomo che amano, cui hanno legato il lorodestino?... La mia signora era cos ricca di abiti, dioro, di danaro, ma era tanto povera di amore... Chevale la vita senza amore? Non si vive mica di vestiti,di case, di monili? L'anima vive di amore e diquell'amore che dono di anima. Quando c' questoamore si felici da per tutto... L'amore ha cos pocheesigenze di cose esteriori... tanto ricco in s! Io ero sorpresa davanti a queste parole che nonerano frasi di romanzo, ma realt vissuta... Altra volta mi diceva: Lei mi creder un po' esaltata, ma non credo diesserlo. Io confesso che tutte le prove che sonovenute da un lato mi hanno fatto anche piacere.L'amore ha bisogno di, dare la misura di s. L'amorefelice pu anche non essere amore, ma egoismoappagato. L'amore rivela se stesso appieno quando sisacrifica, quando resta fedele nelle difficolt: non vero? E' tanto bello soffrire per le persone a cui sivuoi bene!... Dove aveva imparato Clara queste verit cossemplici e profonde?

    M. R.

    LA BELLA PREGHIERA di DEFOUCAULD

    Padre mio,

    Io mi abbandono in voi, fate di me quello che vipiacer. Qualunque cosa voi facciate di me, io viringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto purch la vostravolont si faccia in me, in tutte le creature; io nondesidero altro, o mio Dio. Rimetto la mia anima nelle vostre mani, io ve ladono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore. Perch vi amo ed un "bisogno dell'amore didonarsi, di abbandonarmi in voi senza limitazioni. Con una confidenza infinita perch voi siete ti mioPadre.

  • Matrimonioidiota

    la storia, quanto sovente reale, di un giovanestudente di medicina, partito per intraprendere deglistudi seri... per compiere il suo internato e divenireun medico d fama... un ricercatore... magari unPasteur!... E poi, preso al laccio da una piccolaavventuriera, come ce n' un po' dappertutto inquesta nostra epoca... sul punto di dire il s fatale che lostrangoler... l'annichilir per tutta la vita, quandoprovvidenzialmente la sua professione medica lomette a contatto con una famiglia in cui incontrauna giovane, che dotata delle pi amabili qualit glifa vedere la natura mediocre di quella che, cosimperiosamente, vorrebbe divenire sua moglie. Ma, poich esita ancora, un suo amico, che hafatto un matrimonio idiota, gli confessa apertamentela terribile miseria della sua vita coniugale ed egline tanto colpito che si ferma spaventato davantiall'abisso in cui stava per cadere.

    Partirono, tutti e due insieme e giunti davanti allaCasa canonica, l'abate Thierry disse al giovanemedico: Non entra un momento?... Anzi, io stesso volevo chiederglielo. Allora fatto! Vorrei parlare un po' seriamente con lei.Potrebbe dedicarmi qualche istante?... Tutto il tempo che vuole. Grazie! Entrarono nella sala e appena seduti, il dottorecominci: Ho avuto ora la confessione del mio amico chemi ha rivelato i suoi errori. Oggi, io voglio dichiararei miei. L'ascolto, disse semplicemente il sacerdote. Ho degli ottimi genitori, che abitano inprovincia. Mi hanno visto partire per Parigi conrammarico. Era necessario per i miei studi. Ma loro,

    che vivono con tanta semplicit, in campagna, nonimmaginano i pericoli della capitale. S, lo so... Penso qualche volta che in certicasi anche un angelo del buon Dio potrebbe lasciarciqualche penna. Ed io non sono un angelo! Nel mondostudentesco e specialmente in quello della medicina,il pericolo particolarmente grande. Si vive nelfuoco. Anzitutto, sempre in compagnia di ragazze.Si preparano gli esami insieme... Poi si familiarizzae... un giorno ci invade la corrente...

  • E la scintilla sviluppa l'incendio. L'ho ascoltata aparlare, l'altro giorno, dei giovani che lei haconosciuto e che avrebbero potuto essere dei valorisociali se avessero trovato una donna che li avessesostenuti. Anch'io non conto pi i compagni partitiper alte mete e che dopo breve tempo sonoprecipitati nella pi banale delle avventure. Cio?... ...dei compagni che al secondo... al terzo... alquarto anno di medicina, presi al laccio dall'una... odall'altra, sono finiti in un matrimonio idiota...disastroso. E allora, che cosa vuole che facciamo!...Glie l'ho detto l'altro giorno, la scienza unapadrona esigente e gelosa., Chi vuole arrivare devecondurre una vita cenobitica, rifiutare gli inviti,difendere le sue ore, direi i suoi minuti... tendere lasua volont, al di l del possibile, verso il fine daraggiungere... fine al quale altri aspirano e chebisogna raggiungere. Perch si avanza attraverso deiconcorsi. Solo i pi preparati vi sono ammessi. S mormor il sacerdote la comprendobenissimo. Se non si lavora... se non si fedeli, la scienzavi respinge come indegna di lei. Ora, comelavorare... come preparare dei duri esami, se aveteuna moglie troppo inferiore, dei figli... e tutti i fastidimateriali di una famiglia al suo inizio? Evidentemente! Gli studenti non dovrebbero sposarsi primadella fine dei loro studi e quando gi abbiano vintoun concorso. il suo caso? Si... e no. Si spieghi. Sono venuto per questo... per consultarla su uncaso da cui dipende tutta la mia vita. Mi segnano adito, qui, come il giovane modello che camminadiritto per la sua via pensando solo alla scienza e aisuoi ammalati. Ebbene? Un filo mi trattiene. Un filo... ma si taglia! Ma dipende da che parte... Lei non sposato? No. Non fidanzato? Ebbene: si e no. La sua risposta non molto chiara. Infatti non chiara. Ma queste cose non losono mai. proprio perch ho l'animo agitato cheson venuto a chiederle di aiutarmi a vedere chiaro inme stesso... di dirmi dov' il mio dovere. Leicomprende che solo un sacerdote mi pu rispondere. E sar un sacerdote che le risponder.Anzitutto di che donna si tratta? chi ? Una insignificante affittacamere che abita a

    Juvisy e viene tutti i giorni a Parigi. Come istruzione:il diploma delle medie. Senza religione e senzaeducazione. Non della mia classe sociale. Ma come cominciato tutto ci? Oh! insensibilmente. Un poeta direbbe:Come il raggio del sole dopo la pioggia... il raggioche vi compenetra... che vi illanguidisce. Ma io sareitentato di darle una risposta brutale... una rispostaprofessionale e di dirle che tutto ci ha iniziato comeun cancro di cui ci si accorge quando troppo tardi.Ricorda le sirene di Ulisse? Esse vi seducono condelle canzoni e voi finite in fondo all'abisso. E poi si cosi stupidi quando si giovani! Anche qualche volta, quando si vecchi. Ora che posso fare dei paragoni vedo che untale matrimonio sarebbe del tutto idiota e la suaparola di esperienza mi conferma ancora nel mionuovo modo di vedere. Crede di aver abbastanza influenza su questagiovane per elevarla ed educarla? Impossibile: suo padre morto. La madre...non se ne paria mai. Non so che cosa sia stato di lei.Lidia si chiama cosi la giovane la cognata diun mio infelice amico che si lasciato accalappiare.L'ho incontrata cotesta Lidia, per la prima volta, a uninvito a casa sua. Poi ho accettato una gita in barcasulla Marna. Era interessante, della bellezza deldemonio... Un viso molto irregolare... moltoimbellettato... naso all'ins. In breve: in principio miha divertito, null'altro. Ma lei si studiata di mettersisovente sulla mia via... L'incontrai presso altrimedici internisti. Si faceva invitare e veniva, sempreelegante... Per me, alla sera, quando arrivavo daimiei amici, stanco, dall'ospedale, dal laboratorio, ditutte le miserie della giornata, allora provavo unadistensione nel veder ridere quella ragazza didiciannove anni... nel sentirla cantare delle canzonispregiudicate, imparate nei nigh-clubs diMontmartre... Ritornavo a casa dimenticando, perqualche ora, i cancri, le tubercolosi, il radio atomicoe tutto il resto. Qui il giovane si ferm... Il sacerdote comprese che stava per giungere alpi grave. ...Ma se io non davo una grande importanza aquegli incontri, la piccola Lidia aveva in testa moltochiara la sua idea. Fra tutti gli studenti, lei avevagettato il suo laccio sa. di me, e manovrava inconseguenza. Lei era scaltra ed io un gransemplicione come lo sono spesso gli uomini discienza che vivono fuori della realt. E poi, la mia famiglia era lontana e non sirendeva conto della mia pericolosa posizione. Io, deltutto solo a Parigi! In breve, ogni giorno

  • pi questa Lidia entr nella mia vita... si impose... mi feceanche delle piccole scenate di gelosia, seguite da grandi estupide riconciliazioni. Lei gett su di me una rete di fittemaglie... Voleva, sapere tutto. Gi perplessa sapendo cheio vengo sovente qui, perch non pu controllare chi iovenga a trovare. straordinario!... Ma infine, si compromesso? Che intende per compromesso ? Le ha promesso cio di sposarla? No... glielo ripeto... Neppure fidanzato. Non potreiimmaginare mio padre e pi ancora mia madre, cossensibili dell'onore della famiglia ad accogliere Lidiapresso di loro nella nostra piccola citt di provincia, ove sisa tutto e ove le famiglie si conoscono a fondo. La capisco! Ma lei che non neppure fidanzato,pu ancora tornare indietro e riprendere la sua libert. Senza dubbio. Ma come sar difficile ! Glieloripeto: sono legato da tante piccole cose. Anche questoportasigarette lei che me l'ha dato. Non avrebbe dovuto accettarlo. Non una giovaneche deve fare dei regali. Mi ha forzato la mano facendovi incidere le mieiniziali. S... la cosa chiara... lei l'ha comperata . Maperch non fa un piccolo pacco di tutti i ricordi che haricevuto, ritornandoglieli con parole cortesi, ma ferme...guanti di velluto su una mano di ferro come dice S.Francesco di Sales. Lei un uomo. Sappia volere! Ma ho il diritto di volere?

    Certamente! Se ci fosse qui, il vero amore, fondatosu una reciproca stima fra due esseri che si amano e chevogliono ciascuno il bene dell'altro, non parlerei cos. Ma,dopo tutto quello che indovino, questo non il caso. Iovedo da una parte una piccola scaltra che trovandola disuo gusto per trenta e pi ragioni l'ha messa, in cantiere, se posso esprimermi cos, per giungere a un matrimoniodi interesse... ... dall'altro canto una bella vita di studioso da difenderee con essa tanti altri beni che lei potr ottenere acondizione che una donna non la confischi... non ladivori... e non l'annienti! Cos non esito a dire che labilancia pesa nettamente dalla parte sua. Allora... rompere?... S. E subito! Napoleone I che era esperto in materia, disse che inamore, la sola strategia la fuga. terribile!... Lei si uccider. Ma no! Stia sicuro. Non si uccider. Quante volteho sentito questo... e non mai avvenuto. Quelli che siuccidono, generalmente non lo dicono. La sua Lidiacercher un'altra vittima... un altro studente, poich vive diqueste prede. E non mancher di riuscire. Ma lei non lavedo legata per tutta la vita con una tale creatura. Lespezzerebbe le ali... Non potrebbe uscire nel mondo senzache si dica attorno a lei: Ma dove andato a pescare quella l... lui che avrebbepotuto sposare la giovane figlia dei sogni . Caro signore !la felicit o l'infelicit possono incominciare dal giornodel matrimonio.. Francamente, lei s vedrebbe felice efiero vicino-a Lidia? Oh, certamente no! Allora non ripari una stupidaggine, con un'altrastupidaggine. Tiri la conclusione. La prima battaglia perduta, abbia il coraggio di iniziarne un'altra. Ed iol'aiuter. Grazie, signor Parroco. Come siete fortunati voisacerdoti, di non dover mai pensare-a simili questioni.

    (.Pierre l'Ermite)

    PENSIERI

    Signore, aiutaci a non disprezzare ci che noncomprendiamo (Penn).

    Fate, al posto di domandare (Beethoven).

    In questo mondo bisogna esser un po' troppo buoni, peresserlo abbastanza (Alberione).

    Ogni uomo un omnibus in cui viaggiano i suoiantenati (Wendel Holmens).

  • La Quaresima non il tempo pi gioioso dellaliturgia. Il Vangelo, tuttavia, ci dice che esso deve essereun tempo di gioia. Quando tu digiuni, profumati il capo. Se si da qualche cosa a Dio, per quanto sia penoso,dobbiamo darlo con gioia, o almeno con pazienza econ serenit. La Quaresima con i suoi due giorni di digiuno, ilmercoled delle Ceneri e il Venerd Santo, ormai ben poca cosa. In realt, la pastorale moderna che vuole che lanostra privazione, arricchisca come una volta ipoveri, fa della Quaresima una liturgia forte. Ma la Quaresima deve avere anche un altro scopo.Ci deve familiarizzare tutti, grandi e piccoli, con ilmistero della Croce. un grande mistero questo, che cio Cristo perredimerci ha dovuto subire il supplizio della Croce.La Croce la pagina centrale del Vangelo, la paginaincancellabile. La Croce il mistero della nostra vita. Cotesta vitache va di gioia senza dubbio, ma anche di pena in

    pena, di malattia in malattia, sino alla morte che pure una via della Croce. I cristiani e neppure i santi ne sono esenti. Alcontrario, debbono soffrire quanto pi sono buoni ecoraggiosi. cos che tratto i miei amici, disse Ges aSanta Teresa d'Avila. Ebbene! per questo che ne avete cos pochi ! Siamo di quei pochi. Che fra le nostre gioie e Tenostre pene, la Croce di Cristo sia la preferita. Portiamo con Cristo non potremmo farlo senzadi Lui tutta la pena del mondo, quella soprattuttodi coloro che non la conoscono e che soffrono nelladisperazione, perch nessuno ne risparmiato. Pi presto lo sapranno e lo impareranno i nostrifigli, tanto minore sar la sorpresa che ne avremo.N il dolore n la morte ci prenderanno pi alla golacome un brigante, ma li sentiremo arrivare condolcezza. Dopo la Pasqua noi sappiamo che la Croce non la morte, ma la Resurrezione. La via della Croce lavia della speranza.

    I SANTI CHE IMITANOLA POVERT' DI CRISTO

    S. Francesco d'Assisi ha insegnato di pispogliandosi dei suoi abiti che pubblicando unarivista mensile sulla spogliazione dei propri beni.

    Il Padre de Foucauld, con il suo sorriso di uomo

    perduto nella povert ha pi influenza che se avesseottenuto un premio letterario per II romanzo di unufficiale divenuto povero . Il Papa stesso, rinunciando alla sua tiara per ipoveri, parla pi forte che non tutto il Concilioquando discute della povert . Cos ha scritto un Vescovo francese, Mons.Giovanni Rodhan, dopo il viaggio, del Papa in India.

  • CORRISPONDENZACON LA NIPOTE

    Forse colpa mia diceva fra s la signora S... non le scrivo abbastanza sovente e poi ho torto aprendermela per due tre lettere senza risposta . Ma quando una nipote che si ama e che vivelontano, ci sempre doloroso. Per riparare la negligenza che si rimproverava, lanonna si mise a scrivere con impegno perch, conl'et, la sua bella calligrafia si era deformata. La lettera non conteneva alcun rimprovero, eratutta, tenerezza per la giovane madre e per i suoi trefigli, senza dimenticare una parola amabile eaffettuosa verso il marito. Poi, dopo qualche giorno, era in ansiosa attesa delportalettere. Ma invano. Allora si decise di parlarnealla nuora che non manc di scusare Nicoletta, cossi chiamava la nipote. Oh, Io sapete, le giovani madri d'oggi hannoaltro da fare che non d scrivere : tre figli, l'alloggioda curare, il marito!... Che volete, bisogna abituarsi.Io le telefono tutte le settimane. Cosi posso darvidelle notizie: Gerolamo ha messo il primo dente,Marisa stata la prima a scuola. Quanto a Francesco, cresce bene e in salute. Sappiate che nostro genero sempre pisoddisfatto della sua situazione. Ne sono felice. Grazie delle buone notizie...Abbracciate Nicoletta da parte mia quando letelefonerete... perch io, purtroppo, non capisco pinulla al telefono. S, s, le dir che state bene, che siete ineccellente salute... E poi, permettetemi di dirvi chesarebbe bene scriverle pi di rado perch lei sensibile e questo potrebbe suscitarle dei rimorsi:

    ogni vostra lettera per lei come un rimprovero. Va bene, Beatrice, seguir il tuo consiglio. Alla morte della buona nonna, si trov nella suascrivania, una dozzina di lettere frammiste a petali drose, traboccanti della pi tenera affezione, eindirizzate alla sua tanto amata piccola.,. e cheNicoletta lesse piangendo.

    (G. MORNAND)

    Che cosa l'esperienza? Ma in fin dei conti cosa questa esperienzadi cui tanto si parla e che sembra abbia tanto valore? Te lo dico io : l'esperienza semplicemente ilnome che ognuno da ai propri errori !

  • Libri in edicola

    II doveredi saper scegliere

    Da alcuni mesi, per iniziativa di previdenti editoriitaliani, si dato principio ad una attivitparticolare : il lancio delle opere di letteraturaitaliana e straniera in edizione economica per iltramite delle edicole. Chi ha avuto questa idea per il primo, deve avercompiuto preliminarmente una indagine di mercatocome si usa normalmente in campo: commerciale, eda parte di una ditta bene organizzata, allorch sitratta di immettere sul mercato un qualsiasi prodotto. Ma la realt dell'incontro da parte del grossopubblico, il successo strepitoso senza precedenti nelsettore editoriale ha superato di gran lunga ogniottimistica previsione. Basta citare qualche cifra Addio alle armi di Hemingway in 285.000 copie. Le chiavi del regno di Cronin in 260.000 copie perriferirci alla collana Oscar di Mondadori. Ma accanto a questa fortunata serie se ne sonoposte altrettante dallo sviluppo rimarchevole edite daGarzanti, Sansoni, Longanesi ecc.., sino alleultimissime iniziate in questi giorni. Ora con la modesta somma di L. 350 o L. 450 sientra in possesso di un libro: pensate che parecchiepersone acquistano giornalmente due quotidiani L. 100 e periodicamente pi di un rotocalco, com-prendendo l'informativo e la rivista femminile cio altre L. 100 o L. 200 per un totale ognigiorno di punta d'acquisto a testa di L. 200 o 300ossia con una spesa dell'ordine di grandezza delvalore del libro in vendita all'edicola. Capite subito che la labilit della spesa per igiornali quotidiani dalle notizie che, passano coscelermente rispetto ad un investimento concreto

    come quello di un libro, l'esiguit della spesa comedetto, la comodit dell'edicola con il non dover pisuperare quel certo sbarramento psicologico offertodalla libreria, e l'orientamento culturale istintivo delnostro popolo che in tale modo pu concretizzarsisostanzialmente, hanno potuto fare di questaoperazione commerciale una valida operazioneculturale. Tutto bene dunque se in casa nostra arrivano iclassici della letteratura, se opere veramente di pesoentrano a far parte della biblioteca nostra che simbolo e causa di una elevazione spirituale. Ma tutto oro quello che luce? La risposta purtroppo non positiva ed datadalla indiscriminata messa in circolazione, accanto atante opere validissime, di parecchi romanzi dalcontenuto nettamente immorale, per non direapertamente osceno.