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PadovaPrezzi al consumo
2003 - 2004
Sistema Statistico Nazionale___________________________
Settembre 2005
La statistica per la città
Comune di Padova
2
PRESENTAZIONE
L’attenzione sulla dinamica dei processi inflazionistici, nel corso di questi ultimi
anni, è fortemente cresciuta ed ha fatto emergere una diffusa esigenza conoscitiva
sugli aspetti metodologici della rilevazione dei prezzi al consumo ed una domanda
d’informazioni statistiche sull’andamento dei prezzi più articolata rispetto al passato.
In particolare, il tema dei prezzi al consumo ha assunto una notevole importanza
nell’opinione pubblica, nei mezzi di comunicazione e nel dibattito politico.
Al fine di soddisfare le nuove e più vaste esigenze informative su questo tema, il
Comune di Padova, che dagli anni ’50 partecipa al calcolo degli indici nazionali con
la rilevazione dei prezzi al consumo, ha attivato dal mese di maggio 2003 il progetto
“Padova, città campione, per l’elaborazione autonoma degli indici economici della
città”. Il progetto consente di divulgare direttamente e tempestivamente informazioni
statistiche elaborate autonomamente sulla base dei dati elementari acquisiti attraverso
la rilevazione dei prezzi al consumo sul territorio padovano: in particolare, gli indici
mensili dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e le relative variazioni
congiunturali e tendenziali riferiti all’indice generale, agli indici dei singoli capitoli di
spesa, delle categorie, gruppi e voci di prodotto del paniere; consente inoltre di
divulgare la media delle quotazioni, con indicazione del prezzo minimo e massimo di
circa 80 prodotti su cui viene focalizzata una maggiore attenzione.
La diffusione avviene secondo il calendario annuale fissato dall’ISTAT, con carattere
di larga generalità, tramite comunicato diffuso alle principali agenzie di stampa e con
pubblicazione sul sito internet del comune www.padovanet.it.
A distanza di due anni dall’avvio del progetto, i risultati ottenuti consentono di
valutare la tendenza inflazionistica della città di Padova, di confrontarla con quella
nazionale e con quella di altre città d’Italia.
Le analisi e le valutazioni riportate nella presente pubblicazione sono precedute dalla
descrizione della metodologia della statistica ufficiale, per rendere partecipe il
lettore della scientificità, dimensione e finalità di un’indagine così importante.
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GLI INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO
Il principale riferimento normativo della rilevazione dei prezzi al consumo è dato
dalla legge n. 2421/27, la quale assegna all’ISTAT la titolarità dell’indagine, il
compito di determinare i prodotti (beni e servizi) da sottoporre ad osservazione ai
fini del calcolo degli indici, il potere di diramare istruzioni affinché la rilevazione
avvenga con uniformità di criteri e di metodo su tutto il territorio nazionale, nonché
di vigilare sull’esecuzione dei lavori concernenti il calcolo degli indici.
La rilevazione dei prezzi al consumo rientra tra le rilevazioni statistiche di interesse
della collettività, previste nel Programma Statistico Nazionale (PSN), per le quali vi
è l’obbligo dei comuni di effettuarla e degli intervistati di fornire i dati.
1 Tipologia degli indici
Gli indici dei prezzi al consumo permettono di misurare le variazioni nel tempo dei
prezzi di un paniere rappresentativo di tutti i beni e servizi destinati al consumo
finale delle famiglie, acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie. Sono
escluse le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi.
L’obiettivo dei numeri indici è quello di studiare la dinamica temporale di un
fenomeno quantitativo, mediante l’analisi delle variazioni relative.
Il vigente sistema degli indici dei prezzi al consumo prevede l’indice principale NIC
e due indici satelliti, FOI e IPCA .
L’indice dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività (NIC) misura le variazioni
dei prezzi nel tempo, rispetto ad un periodo scelto come base, di beni e servizi
acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie e destinati al consumo
finale di tutte le famiglie presenti sul territorio nazionale.
L’indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati (FOI) misura
le variazioni dei prezzi nel tempo dei medesimi beni e servizi inclusi nel NIC,
considerando però il peso che essi assumono nei consumi medi delle famiglie aventi
come persona di riferimento un lavoratore dipendente non agricolo. Poiché riguarda
un aggregato parziale rispetto a quello che viene considerato dall’indice principale,
si configura come sub-indice.
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L’indice Armonizzato Comunitario (IPCA) deve la sua nascita al Trattato di
Maastricht (1992) che ha definito la stabilità dei prezzi come uno dei parametri per
aderire all’Unione Monetaria. Viene elaborato dal mese di gennaio 1997 ed ha la
funzione di misurare la dinamica dei prezzi con modalità analoghe in tutti i Paesi
dell’Unione. Quest’indice, costruito con la stessa metodologia usata per gli altri due,
si riferisce alla totalità delle famiglie presenti, limitando il proprio campo
d’osservazione ai consumi dei beni e servizi che hanno regimi di prezzo comparabili
nei diversi paesi dell’Unione Europea. In Italia le tipologie di spesa di consumo a
cui si riferisce l’IPCA, rappresentano circa il 96% di quelle incluse nel NIC.
1.a Affinità e differenze tra gli indici
I tre indici hanno in comune i seguenti elementi:
- un’unica rilevazione;
- stessa rappresentatività territoriale;
- stesso insieme di beni e servizi (paniere);
- stessa classificazione del paniere;
- stessa metodologia;
- stessa base di calcolo.
I tre indici differiscono per i seguenti elementi:
- aggregato macroeconomico: NIC e FOI fanno riferimento ai consumi finali della
famiglia, indipendentemente se la spesa di alcuni prodotti (come i medicinali) è a
carico anche della Pubblica Amministrazione, mentre l’IPCA fa riferimento
esclusivamente alla spesa a carico della famiglia (ad esempio, il ticket);
- popolazione di riferimento: NIC ed IPCA si riferiscono all’intera popolazione,
mentre FOI si riferisce alle sole famiglie facenti capo ad un lavoratore
dipendente non agricolo;
- sistemi di ponderazione: i tre indici sono calcolati secondo strutture di
ponderazione diverse, proporzionali ai consumi delle rispettive popolazioni di
riferimento. L’IPCA, pur riferendosi alla stessa popolazione del NIC, è calcolato
rispetto ad un paniere di prodotti e ad una struttura di ponderazione diversi,
secondo i criteri fissati dal regolamento europeo sugli indici armonizzati;
5
- concetto di prezzo: le riduzioni temporanee di prezzo vengono considerate solo
nel calcolo dell’IPCA.
1.b Classificazione degli indici dei prezzi al consumo
La classificazione degli indici dei prezzi al consumo, adottata a livello
internazionale, è la COICOP95 (Classification of Individual Consumption by
Purpose), così suddivisa per l’anno 2005:
1° livello = 12 capitoli di spesa
2° livello = 38 categorie
3° livello = 108 gruppi di prodotto
4° livello = 207 voci di prodotto
5° livello = 562 posizioni rappresentative
6° livello = 1043 prodotti
1.c Finalità degli indici dei prezzi al consumo
I tre indici hanno finalità differenti.
Il NIC misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole
considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno
della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Esso
rappresenta, per gli organi di governo, il parametro di riferimento per la realizzazione
delle politiche economiche, come ad esempio per indicare nel Documento di
programmazione economica e finanziaria (DPEF) il tasso d’inflazione programmata,
cui sono collegati i rinnovi dei contratti collettivi di lavoro.
Il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un
lavoratore dipendente (extragricolo). E’ l’indice usato per adeguare periodicamente i
valori monetari, quali, ad esempio, gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
L’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a
livello europeo; viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle
economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della
permanenza nell’Unione monetaria.
6
2 Il campione di prodotti (paniere)
La scelta dei prodotti da rilevare sul territorio viene effettuata dall’ISTAT, sulla base
dei risultati forniti dall’indagine sui “consumi delle famiglie”, da altre indagini
ISTAT, da altre fonti statistiche ed amministrative esterne all’Istituto, nonché dalle
informazioni raccolte dagli Uffici Comunali di Statistica.
Ogni prodotto osservato ha un proprio peso nel calcolo delle variazioni degli indici,
a seconda dell’importanza che riveste nei consumi complessivi delle famiglie.
Il grafico che segue evidenzia i pesi assegnati alla regione Veneto per l’anno 2005.
La struttura dei pesi ed il paniere vengono revisionati ogni anno dall’ISTAT,
attraverso un’operazione denominata “ribasamento” che consente di aggiungere
nuovi prodotti che nel tempo hanno assunto una maggiore importanza e nel
contempo di eliminare quelli che sono caduti in disuso. Il campione così definito
costituisce il paniere dei prodotti che concorrono all’elaborazione degli indici dei
prezzi al consumo. Si tratta di un complesso di beni e servizi che si caratterizzano
per essere:
- destinati direttamente al consumo finale
- acquistabili sul mercato
- selezionati fra quelli che maggiormente ricorrono nei consumi medi delle famiglie.
Struttura dei pesi indice Nic - Veneto, anno 2005
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi
13%
Altri beni e servizi8%
Istruzione1%
Ricreazione, spettacoli e cultura10%
Comunicazioni3% Trasporti
14%Servizi sanitari e spese
per la salute7%
Mobili, articoli e servizi per la casa
11%
Abitazione, Acqua, Elettricità e combustibili
7%
Abbigliamento e calzature
10%
Bevande alcoliche e tabacchi
3%
Prodotti alimentari e bevande analcoliche
14%
7
Ciascun prodotto contenuto nel paniere è corredato da una serie di informazioni
(descrizione del prodotto) che ne specificano le caratteristiche in maniera
particolareggiata, individuate attraverso varietà, marca, marchio, quantità etc.
Per ciascun prodotto, in ogni capoluogo, viene raccolta una pluralità di quotazioni di
prezzo in funzione del numero di varietà presenti localmente, dell’importanza del
prodotto, dell’ampiezza demografica del comune e della sua estensione territoriale,
delle caratteristiche della rete distributiva locale e delle abitudini di spesa dei
consumatori.
3 Metodologia di rilevazione
Gli Uffici di Statistica Comunali sono individuati come organi della rilevazione.
In tale veste sono responsabili sia della predisposizione del piano di campionamento
dei punti vendita e/o unità di rilevazione, sia delle operazioni tecniche di raccolta dei
dati, della loro revisione e successiva elaborazione.
Nella rilevazione vera e propria è coinvolto anche l’ISTAT per alcuni prodotti che
hanno prezzi uguali su tutto il territorio nazionale (tabacchi, periodici, ecc.), per i
beni soggetti a continui aggiustamenti di qualità (telefoni cellulari, personal
computer, automobili ecc.), per i servizi il cui godimento non riguarda
esclusivamente la popolazione del singolo comune (camping, viaggi turistici,
stabilimenti balneari, impianti di risalita, parchi di divertimento ecc.) e per i prodotti
per i quali una raccolta di prezzi centralizzata risulta più efficiente (servizi bancari,
energia elettrica, ecc.).
3.a Il piano di campionamento
La selezione delle unità di rilevazione spetta agli Uffici Comunali di Statistica. E’ un
atto complesso che richiede il ricorso a diverse fonti informative (censimenti, piani
commerciali, anagrafi delle ditte ecc.) per formare l’elenco delle unità presso le
quali rilevare i prezzi di ciascuno dei prodotti/servizi contenuti nel paniere.
Il campione che ne deriva è, pertanto, un campione “ragionato”, basato sulla
conoscenza della realtà urbana, sociale e distributiva. In particolare, rispecchia:
- l’estensione del territorio comunale
8
- la distribuzione territoriale della popolazione residente
- la tipologia e l’articolazione degli esercizi commerciali sul territorio comunale
- l’importanza relativa dei prodotti nell’ambito del paniere stesso
- la preferenza per i negozi maggiormente forniti e frequentati
- le modalità di approvvigionamento delle famiglie e quindi la proporzione fra il
volume delle vendite nella distribuzione moderna e quello nella distribuzione
tradizionale.
L’evoluzione della struttura distributiva ed il conseguente mutamento di
comportamento dei consumatori, obbliga l’Ufficio Comunale di Statistica ad
effettuare un costante monitoraggio al fine di aggiornare annualmente il piano di
rilevazione comunale. Negli ultimi anni anche a Padova si è osservata una crescita
della grande distribuzione che è necessariamente entrata a far parte del campione,
mentre qualche unità appartenente alla distribuzione tradizionale ne è uscita.
Le quotazioni annue osservate a Padova per il 2005 sono 76.200 distribuite su circa
650 unità di rilevazione. La loro distribuzione territoriale rispecchia l’importanza dei
poli di attrazione commerciale e la distribuzione dei volumi di vendita delle attività
commerciali sul territorio comunale. La prima circoscrizione, ossia il centro storico
della città, riveste un peso maggiore rispetto alle altre circoscrizioni proprio per la
maggior concentrazione dei punti vendita e per la capacità di attrazione commerciale
esercitata nei confronti dell’intero territorio comunale.
0
5000
10000
15000
20000
Centro Nord Est Sud Est Sud Ov. Ovest Altro
Numero di osservazioni per circoscrizionePadova - anno 2005
9
3.b Classificazione delle unità di rilevazione
Le tipologie in base alle quali sono classificati i punti vendita/unità di rilevazione
inclusi nel piano di rilevazione sono:
1. Grande magazzino. Esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare,
che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 mq. e di almeno 5
reparti distinti (oltre l’eventuale annesso reparto alimentare) appartenenti a
settori merceologici diversi ed in massima parte di largo consumo.
2. Supermercato. Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare
(autonomo o reparto di grande magazzino) organizzato prevalentemente a libero
servizio, con pagamento all’uscita, che dispone di una superficie di vendita
normalmente superiore a 250 mq., un vasto assortimento di prodotti alimentari,
in prevalenza preconfezionati, articoli del settore non alimentare per l’igiene e la
pulizia della casa, della persona e degli animali.
3. Minimercato. Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che offre prodotti
(quasi) esclusivamente alimentari, la cui superficie non supera i 250 mq.
4. Impresa con succursali o con catene di negozi. Impresa dalla quale dipendono
sei o più unità locali operative (negozi) che praticano la vendita al pubblico di
prodotti al dettaglio.
5. Negozio tradizionale.
6. Cooperativa di consumo.
7. Mercato rionale.
8. Unità diverse. Laboratori di analisi, studi professionali, aziende di pubblici
esercizi e così via.
0
50
100
150
200
250
Centro Nord Est Sud Est Sud Ov. Ovest Altro
Numero unità di rilevazione per circoscrizionePadova - anno 2005
10
9. Esercizi non classificabili altrove.
10. Ipermercato. Esercizio di vendita al dettaglio su grande superficie (normalmente
superiore a 2.500 mq), articolato in reparti (alimentare e non alimentare)
ciascuno dei quali presenta, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e
di grande magazzino.
11. Hard discount. Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa di superficie medio-
grande che, attuando una politica di abbattimento dei costi di impianto, gestione
e servizio, offre in self-service una gamma limitata di prodotti, generalmente non
di “marca”, a prezzi contenuti rispetto alla media di mercato.
12. Grande magazzino specializzato. Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa
che attua la vendita di una varietà unica o prevalente di prodotti non alimentari,
su una superficie di vendita generalmente superiore ai 400 mq.
3.c Ruolo del rilevatore
L’Ufficio Comunale di Statistica deve disporre di adeguate risorse umane per la
raccolta e l’elaborazione dei dati. Il numero di rilevatori viene definito in funzione
dell’estensione del territorio e del grado di dispersione sullo stesso delle unità di
rilevazione prescelte.
In linea generale, all’Ufficio Comunale di Statistica spetta il compito di accertare
preventivamente l’idoneità del personale selezionato in ordine alla delicatezza che
caratterizza la rilevazione, curare la formazione dei rilevatori, controllare la
correttezza tecnica e formale del loro operato durante la raccolta dei dati.
Il rilevatore deve conoscere gli obiettivi e le problematiche inerenti l’indagine
(merceologia dei prodotti e specifiche regole di rilevazione) e deve effettuare il
monitoraggio dei prezzi recandosi fisicamente presso il punto vendita/unità di
rilevazione, registrando quanto osservato su supporto cartaceo o informatico.
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3.d Calendario della rilevazione
La natura di alcuni beni e servizi considerati nella rilevazione e la variabilità più o
meno accentuata dei relativi prezzi richiedono periodicità di osservazione
differenziate.
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli e ittici, come i prezzi dei carburanti, possono
variare anche quotidianamente ed è quindi opportuno osservarli con una frequenza
maggiore rispetto ad altre tipologie di prodotto; i prezzi dei mobili o delle analisi
cliniche sono molto meno variabili e, quindi, se ne può cogliere la dinamica in modo
adeguato anche attraverso dati raccolti in un intervallo temporale più lungo.
Le periodicità di rilevazione si differenziano nel modo seguente:
- Bimensile con cadenza fissa nei giorni 1 e 12 di ogni mese per i prodotti
ortofrutticoli e ittici; 1 e 15 per i carburanti auto;
- Mensile per gli altri generi alimentari, gli articoli di abbigliamento, i servizi
personali, gli articoli vari;
- Trimestrale in corrispondenza dei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre
per i beni durevoli, semidurevoli e per alcuni servizi; in corrispondenza dei mesi
di gennaio, aprile, luglio e ottobre per i canoni di affitto delle abitazioni.
3.e Tutela della riservatezza dei dati statistici e obbligo di risposta
Si applicano le regole stabilite, a tutela della riservatezza, dal Regolamento CE n.
322/97 e dal D.Lgs n. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali.
I dati raccolti nell’ambito della rilevazione dei prezzi al consumo non possono
essere esternati o comunicati se non in forma aggregata, secondo modalità che
rendano non identificabili gli interessati (art.9 D.Lgs. n. 322/89). I dati possono
essere utilizzati solo per scopi statistici e quelli personali sono resi anonimi dopo la
raccolta o quando la loro disponibilità non sia più necessaria per i trattamenti
statistici per i quali sono stati forniti (art.6 bis D.Lgs. n. 322/89).
Non rientrano tuttavia tra i dati tutelati dal segreto statistico, ai sensi dell’art.9,
comma 4 del D.Lgs. n. 322/89 e successive modifiche e integrazioni, gli estremi
identificativi di persone o di beni, o gli atti certificativi di rapporti provenienti da
pubblici registri, elenchi o atti o documenti conoscibili da chiunque.
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Coloro che non forniscono i dati, o che li forniscono scientemente errati o
incompleti, sono soggetti alle sanzioni amministrative previste dall’art. 11 del
D.Lgs. n. 322/89.
4 Commissione Comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al
consumoPresso ogni Comune opera una Commissione di controllo della rilevazione dei
prezzi composta da membri dell’Ufficio di Statistica del Comune e della Camera di
Commercio, dell’Assessorato provinciale dell’agricoltura e da rappresentanti del
mondo del lavoro (indicati dalle organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori
agricoli, industriali e commerciali), che si riuniscono mensilmente per verificare la
piena corrispondenza delle modalità di effettuazione della rilevazione alle norme
tecniche stabilite dall’Istat, l’attendibilità dei prezzi e la correttezza delle
elaborazioni effettuate su questi ultimi da parte dell’Ufficio Comunale di Statistica.
La Commissione, come si evince dal complesso di disposizioni dettate dalla legge n.
2421/27, ha una posizione centrale ed insostituibile nel sistema di rilevazione dei
prezzi, in quanto rappresenta l’organo collegiale di garanzia della correttezza della
rilevazione.
I membri delle Commissioni Comunali sono obbligati all’osservanza delle norme
richiamate in materia di tutela della riservatezza. Gli stessi sono incaricati del
trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 196/03, all’atto
della nomina.
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L’INFLAZIONE A PADOVA E IN ITALIA NEL PERIODO 2000-2004
Sono analizzate qui di seguito le tendenze dell’inflazione a Padova nel periodo 2000-2004,
esaminando le variazioni mensili degli indici dei prezzi al consumo e comparandole con la
situazione nazionale.
Una lettura disaggregata, riferita ad un arco di tempo quinquennale, dei dati ufficiali
sull’inflazione, può aiutare a comprendere correttamente le principali caratteristiche del
processo di aumento dei prezzi verificatosi a Padova negli ultimi anni, nel periodo
immediatamente precedente e successivo all’introduzione dell’Euro.
L’inflazione registrata a Padova nell’anno 2000 è superiore a quella a livello nazionale di +0,3
punti percentuali (2,8 contro 2,5), mentre nel 2001 e nel 2002 si attesta su valori inferiori (+2,0),
scendendo al di sotto anche dei valori nazionali (rispettivamente +2,7 e +2,5). Nel 2003 si
verifica un aumento dell’inflazione che si avvicina ai valori dell’anno 2000, portandosi alla pari
con la media nazionale (+2,7); non vanno dimenticate le particolari condizioni climatiche del
2003, che hanno inciso in modo particolare sul capitolo dei generi alimentari - prodotti
ortofrutticoli. Nel 2004 il valore (+1,9) torna a scendere al di sotto della media nazionale (+2,2),
raggiungendo il valore più basso del quinquennio in esame.
Periodo Padova Italia Differenze tra Padova eItalia
2000 2.8 2.5 +0.3
2001 2.0 2.7 -0.7
2002 2.0 2.5 -0.5
2003 2.7 2.7 0.0
2004 1.9 2.2 -0.3
2,82,5
2,0
2,7
2,0
2,52,7 2,7
1,92,2
2000 2001 2002 2003 2004
Confronto NIC Padova-Italia
Padova Italia
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Prendendo in considerazione i valori mensili dell’andamento dell’inflazione di Padova rispetto a
quelli nazionali, si può osservare che:
1. nel 2000, fatta eccezione per i mesi di gennaio e febbraio, le cui variazioni coincidono con
quelle nazionali, il valore di Padova è sempre superiore a quello nazionale, con uno scarto
più marcato nei mesi centrali dell’anno;
2. all’opposto, per tutto il 2001 ad eccezione del mese di gennaio, l’inflazione a Padova si
mantiene nettamente al di sotto del valore nazionale;
3. nel 2002 l’inflazione locale segue l’andamento di quella nazionale, sostanzialmente in
crescita nel corso dell’anno, mantenendosi però su valori di molto inferiori fino all’autunno;
4. nel 2003 l’inflazione media annua di Padova coincide con quella nazionale (+2,7); si osserva
tuttavia come sia più oscillante il valore tendenziale mensile padovano, da un minimo di
+2,2 ad un massimo di +3,1, contro quello nazionale sempre compreso tra +2,5 e +2,8;
nell’ultimo trimestre l’inflazione è in calo e si attesta al di sotto del valore nazionale;
5. nel 2004, tutti i valori mensili registrati a Padova sono al di sotto di quelli nazionali,
confermando la tendenza iniziata nell’ultimo trimestre del 2003.
2000 2001 2002 2003 2004
Padova Italia Padova Italia Padova Italia Padova Italia Padova Italia
Gennaio 2,2 2,2 3,2 3,0 1,5 2,4 2,7 2,8 2,1 2,2
Febbraio 2,4 2,4 2,7 3,0 1,7 2,3 2,8 2,6 2,0 2,3
Marzo 2,9 2,5 2,1 2,8 1,7 2,5 3,1 2,7 1,8 2,3
Aprile 2,7 2,3 2,2 3,1 1,9 2,3 2,8 2,7 1,9 2,3
Maggio 2,6 2,5 2,1 3,0 1,7 2,3 3,0 2,7 2,0 2,3
Giugno 3,0 2,7 2,3 3,0 1,5 2,2 2,6 2,7 2,2 2,4
Luglio 2,9 2,6 2,1 2,9 1,7 2,2 2,7 2,7 2,0 2,3
Agosto 3,0 2,6 1,8 2,8 1,9 2,4 2,9 2,8 1,9 2,3
Settembre 2,9 2,6 1,5 2,6 2,1 2,6 2,9 2,8 1,8 2,1
Ottobre 2,8 2,6 1,5 2,5 2,6 2,7 2,3 2,6 1,6 2,0
Novembre 2,8 2,7 1,4 2,4 2,9 2,8 2,3 2,5 1,2 1,9
Dicembre 2,8 2,7 1,4 2,4 2,9 2,8 2,2 2,5 1,6 2,0
Media 2,8 2,5 2,0 2,7 2,0 2,5 2,7 2,7 1,9 2,2
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CONFRONTO PADOVA E ITALIA NEL BIENNIO 2003-2004
Elaborare autonomamente gli indici economici locali significa poter disporre immediatamente dei
dati relativi alle variazioni dei prezzi in modo disaggregato e compararli con le altre situazioni
locali e con quelli nazionali. Per questo motivo Padova è entrata dal 2003 a far parte dei comuni
capoluogo di provincia che effettuano l’elaborazione autonoma degli indici economici locali.
L’attenzione si focalizza quindi ora sui dati del biennio 2003-2004, per analizzare le variazioni
tendenziali mensili, disaggregate per capitolo di spesa, confrontandole con quelle nazionali.
Indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività, variazioni tendenziali, anno 2003
PADOVA gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mediaAlimentari e bevande analcoliche 6,2 5,7 5,7 4,8 5,2 3,7 4,7 4,3 5,2 4,2 4,3 3,8 4,8
Bevande alcoliche e tabacchi 2,8 2,8 3,2 8,4 8,5 8,0 8,0 7,5 7,4 7,4 7,8 7,9 6,7
Abbigliamento e calzature 1,3 1,6 2,2 2,2 2,2 2,3 2,3 2,2 1,3 2,4 1,9 2,0 2,0
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,7 4,1 5,4 3,6 3,8 3,2 2,5 3,6 2,9 2,5 2,7 2,6 3,3
Mobili, articoli arred., servizi domestici 0,8 1,7 1,7 1,5 1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 1,9 2,5 2,6 1,9
Servizi sanitari e spese per la salute 0,2 0,6 0,6 0,6 2,3 2,3 2,1 2,1 2,1 3,0 2,2 2,1 1,7
Trasporti 3,1 2,7 3,7 2,5 2,0 1,7 1,7 2,8 3,5 2,7 3,5 3,5 2,7
Comunicazioni -0,8 -0,5 -0,4 -0,7 -0,7 -1,2 -1,2 -1,5 -1,6 -4,1 -4,4 -5,0 -1,9
Ricreazione, spettacoli, cultura 1,7 1,6 1,6 1,5 2,1 1,8 1,3 1,3 1,3 1,2 0,7 0,6 1,4
Istruzione 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 2,2 0,5 0,5 0,5 2,5
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 2,9 2,9 3,4 3,3 3,4 3,6 3,8 4,1 3,0 1,3 1,4 1,4 2,9
Beni e servizi vari 4,4 4,2 4,3 3,9 3,6 3,6 3,5 3,5 3,4 3,4 1,5 1,5 3,5
Complessivo (con tabacchi) 2,7 2,8 3,1 2,8 3,0 2,6 2,7 2,9 2,9 2,3 2,3 2,2 2,7
ITALIA gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mediaAlimentari e bevande analcoliche 2,5 2,3 2,4 2,2 2,3 2,9 3,3 3,6 4,0 4,2 4,1 3,9 3,1
Bevande alcoliche e tabacchi 3,6 3,5 3,6 9,1 9,2 8,1 8,0 7,3 7,2 7,3 7,7 7,8 6,9
Abbigliamento e calzature 3,0 3,1 3,1 3,3 3,2 3,2 3,2 3,1 2,7 2,7 2,5 2,6 3,0
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,7 3,0 3,7 4,2 3,8 3,8 3,3 3,3 3,1 2,8 2,8 2,9 3,3
Mobili, articoli di arred., servizi domestici 2,1 2,1 2,1 2,2 2,1 2,0 2,1 2,1 2,2 2,1 2,0 2,0 2,1
Servizi sanitari e spese per la salute 1,1 -0,5 -0,7 -0,6 0,7 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6 0,4 0,3 0,3
Trasporti 3,9 3,5 3,7 2,7 2,0 1,7 2,1 2,3 2,9 2,0 2,0 2,2 2,5
Comunicazioni -0,8 -0,5 -0,4 -0,6 -0,6 -1,2 -1,2 -1,4 -1,6 -3,8 -4,1 -4,6 -1,7
Ricreazione, spettacoli, cultura 1,8 1,8 1,5 1,4 1,6 1,5 1,1 1,0 1,1 1,5 1,6 1,4 1,5
Istruzione 3,0 3,1 3,0 3,1 3,1 3,1 3,3 3,3 2,8 1,9 1,9 1,9 2,8
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 4,1 3,8 4,0 3,9 4,0 4,1 4,2 4,6 3,9 3,7 3,7 3,7 3,9
Beni e servizi vari 4,4 4,1 4,1 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,3 3,2 3,0 2,9 3,6
Complessivo (con tabacchi) 2,8 2,6 2,7 2,7 2,7 2,7 2,7 2,8 2,8 2,6 2,5 2,5 2,7
16
Indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività, variazioni tendenziali, anno 2004
PADOVA gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mediaAlimentari e bevande analcoliche 3,3 3,1 2,4 3,0 2,2 2,0 0,8 0,6 -0,7 -2,1 -3,0 -2,6 0,7
Bevande alcoliche e tabacchi 7,8 7,9 12,3 7,3 7,4 6,8 6,7 6,5 6,6 6,5 6,4 9,9 7,6
Abbigliamento e calzature 2,0 1,9 1,2 1,1 1,2 1,1 1,1 1,1 1,7 0,8 0,7 0,7 1,3
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,4 1,5 0,9 2,2 2,8 3,7 3,9 3,4 3,5 4,1 3,7 4,0 2,9
Mobili, articoli arred., servizi domestici 2,7 2,1 2,2 2,3 2,5 2,6 2,5 2,5 2,6 2,7 2,2 2,3 2,4
Servizi sanitari e spese per la salute 2,8 2,8 2,5 2,5 2,2 2,2 2,2 2,1 1,9 0,2 -0,3 -0,3 1,7
Trasporti 1,8 2,4 2,2 3,4 4,1 4,9 4,8 4,3 3,5 4,3 4,1 4,8 3,7
Comunicazioni -4,8 -5,2 -6,8 -7,4 -7,8 -8,0 -8,1 -8,4 -8,3 -6,2 -6,2 -6,0 -6,9
Ricreazione, spettacoli, cultura 1,6 1,2 1,2 1,4 1,2 1,4 2,0 1,8 1,6 1,2 1,3 1,6 1,4
Istruzione 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 2,2 3,4 3,4 3,4 1,4
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 2,3 2,8 2,2 2,0 1,8 1,9 1,9 2,0 2,7 2,1 2,0 2,0 2,2
Beni e servizi vari 0,6 0,8 0,9 1,0 1,2 1,9 1,8 2,2 2,1 1,9 2,1 2,1 1,5
Complessivo (con tabacchi) 2,1 2,0 1,8 1,9 2,0 2,2 2,0 1,9 1,8 1,6 1,2 1,6 1,9
ITALIA gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mediaAlimentari e bevande analcoliche 4,0 4,0 3,7 3,4 3,1 2,8 2,3 1,9 1,1 0,3 -0,2 -0,3 2,2
Bevande alcoliche e tabacchi 7,8 7,8 12,6 7,1 7,2 7,1 7,0 7,0 7,2 7,2 6,8 10,7 8,0
Abbigliamento e calzature 2,6 2,5 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3 2,2 2,1 1,9 1,8 2,3
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,1 1,6 1,2 0,9 1,5 1,7 1,9 2,0 2,2 2,7 3,0 2,9 2,0
Mobili, articoli arred., servizi domestici 2,0 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 1,9 1,9 2,1 2,0 1,9
Servizi sanitari e spese per la salute 0,6 1,9 2,0 1,8 2,0 1,9 1,8 1,6 1,4 0,3 -0,3 -0,3 1,2
Trasporti 1,4 1,4 1,6 2,6 3,1 3,9 3,5 3,8 3,3 3,9 4,3 5,1 3,1
Comunicazioni -4,5 -4,8 -6,3 -6,8 -7,2 -7,3 -7,3 -7,8 -7,5 -5,6 -5,7 -5,6 -6,4
Ricreazione, spettacoli, cultura 1,8 1,6 1,8 2,0 1,6 1,6 2,3 2,4 2,2 1,3 1,1 1,0 1,7
Istruzione 2,0 1,9 2,0 1,9 2,0 2,0 1,9 1,9 1,7 3,5 3,5 3,5 2,3
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 3,4 3,5 3,2 3,2 3,3 3,0 3,2 3,1 3,8 2,9 2,9 2,5 3,2
Beni e servizi vari 2,2 2,1 2,3 2,4 2,4 3,1 3,1 3,2 3,0 2,9 3,1 3,2 2,8
Complessivo (con tabacchi) 2,2 2,3 2,3 2,3 2,3 2,4 2,3 2,3 2,1 2,0 1,9 2,0 2,2
Indice generale (con tabacchi) - Valore medio annuoConfronto Padova-Italia 2003-2004
0,01,02,03,04,05,0
Padova Italia
17
L’analisi prosegue rappresentando anche graficamente le variazioni mensili intervenute nei singoli
capitoli di spesa nel biennio considerato.
Capitolo 1 - Alimentari e bevande analcoliche
A Padova il trend del capitolo è in diminuzione: da un valore di +6,2% del mese di gennaio 2003
scende a –2,6% a dicembre 2004. I gruppi di prodotto che hanno avuto la maggiore influenza sono
carni, ortaggi e frutta1. All’inizio del 2003 il valore locale è nettamente superiore a quello nazionale,
mentre nella seconda parte dell’anno i due indici si avvicinano, per allontanarsi poi nuovamente
capovolgendo la situazione: nel 2004, infatti, i valori di Padova si mantengono sempre al di sotto di
quelli nazionali, con uno scarto crescente la cui punta massima si registra nel novembre 2004.
Capitolo 2 - Bevande alcoliche e tabacchi
Per questo capitolo l’andamento locale segue quello nazionale, con lievi scarti. L’andamento quasi
coincidente è giustificato dalla presenza dei tabacchi (con un peso del 66% circa in entrambi gli
anni), con prezzi uguali su tutto il territorio nazionale e rilevati a livello centrale dall’ISTAT.
1 Alle pagine 22, 23 e 24 sono riportati i dati del capitolo disaggregati in gruppi di prodotto
-4,0-3,0-2,0-1,00,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0
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Padova Italia
18
Capitolo 3 - Abbigliamento e calzature
Nell’intero biennio la variazione tendenziale di Padova è sempre inferiore a quella nazionale; i due
valori tendono ad avvicinarsi solo nell’ottobre 2003 e nel settembre 2004. Sia a Padova sia a livello
nazionale i valori del 2004 sono in diminuzione rispetto a quelli del 2003.
Capitolo 4 - Abitazione, acqua, elettricità, combustibili
Nei mesi di febbraio e marzo 2003 i valori locali sono nettamente superiori a quelli nazionali; si
attestano al di sotto nei mesi di aprile, giugno e luglio 2003, si avvicinano nei mesi successivi fino a
marzo 2004 (entrambi in forte diminuzione nel primo trimestre 2004, soprattutto relativamente a
elettricità e combustibili), dopodiché si registra un forte aumento a Padova, superando
significativamente i valori nazionali.
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Padova Italia
19
Capitolo 5 - Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici
I valori nazionali del capitolo nel biennio si mantengono mediamente intorno al 2%, mentre a
Padova si verifica un trend in crescita che porta da un valore (+0,8) nettamente inferiore a quello
nazionale (+2,1) nel gennaio 2003 a valori che si attestano al di sopra del valore nazionale a partire
da novembre 2003 e per quasi tutto il 2004.
Capitolo 6 - Servizi sanitari e spese per la salute
L’andamento a Padova si differenzia di molto da quello nazionale: a gennaio del 2003 il valore
cittadino è inferiore rispetto a quello dell’Italia, mentre nei tre mesi successivi la situazione si
capovolge, con un leggero aumento a Padova e una significativa diminuzione a livello nazionale. La
voce che maggiormente ha inciso è quella riferita ai “servizi medici”. Nei mesi successivi si verifica
un aumento di entrambi i valori, ma con una crescita maggiore per la città di Padova fino a gennaio
2004. Da ottobre 2004 c’è nuovamente un trend in calo, con valori simili fra Padova e Italia.
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10,011,012,013,0
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20
Capitolo 7: Trasporti
Fino a luglio 2003 Padova mantiene dei valori inferiori o uguali a quelli nazionali, mentre sono
superiori nel periodo agosto 2003 – ottobre 2004; tendono invece ad avvicinarsi negli ultimi mesi
dell’anno. Gran parte dei beni/servizi del Capitolo sono rilevati centralmente dall’Istat (automobili,
motocicli e ciclomotori, trasporti ferroviari, aerei, marittimi, autostradali ed extraurbani).
Capitolo 8: Comunicazioni
Il Capitolo è l’unico a registrare valori sempre negativi. Vi è un continuo decremento fino a
settembre 2004, per poi risalire leggermente negli ultimi mesi dell’anno. Tutti i beni/servizi di
questo Capitolo sono rilevati centralmente dall’Istat.
0,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0
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Capitolo 9: Ricreazione, spettacoli, cultura
Padova segue l’andamento nazionale per i primi quattro mesi del 2003, per poi assumere valori
superiori nel periodo maggio-settembre 2003; da ottobre 2003 a ottobre 2004 si mantiene sempre al
di sotto del valore nazionale, distaccandosene in maniera significativa a novembre e dicembre 2003.
Negli ultimi due mesi del 2004 Padova torna a superare i valori nazionali.
Capitolo 10: Istruzione
Padova si attesta nell’anno scolastico 2003-2004 con un valore (+0,5) nettamente inferiore a quello
nazionale (+1,9/+2,0), avendo registrato una stabilità dei prezzi nella voce “Altri corsi
d’istruzione”-. Con l’inizio delll’anno scolastico successivo (2004-2005) Padova raggiunge quasi il
valore nazionale (+3,4 contro +3,5).
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Capitolo 11: Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi
Padova si attesta sempre al di sotto del valore nazionale, con una differenza più accentuata nei mesi
di ottobre-dicembre 2003. Lo scarto, pur se meno accentuato, continua per tutto il 2004, con un
avvicinamento dei valori nel mese di dicembre. Nel Capitolo sono presenti alcuni beni rilevati
centralmente dall’Istat (camping, agriturismo, cuccette e vagoni letto).
Capitolo 12: Beni e servizi vari
A partire dal mese di novembre 2003 il valore locale si discosta sensibilmente da quello nazionale,
collocandosi al di sotto. A livello centralizzato sono rilevati i servizi bancari, mentre a livello locale
sono rilevati i beni e servizi per l’igiene personale, le spese di assistenza e i servizi assicurativi.
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PADOVA
Anno 2003 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dicPane e cereali 1,6 1,7 2,4 2,4 2,5 3,0 2,3 2,3 2,0 2,0 1,9 2,0Carni 3,6 4,2 4,2 3,4 3,4 3,6 3,8 4,4 5,6 5,1 4,2 3,2Pesci e prodotti ittici 6,9 5,3 7,5 3,2 2,7 0,6 1,4 -1,0 1,4 2,4 -0,1 0,9Latte, formaggi, uova 2,2 2,2 1,9 1,6 1,4 1,4 1,2 1,4 0,7 0,5 0,9 1,6Olii e grassi 2,9 1,9 2,1 2,2 1,8 1,0 -0,2 0,8 1,2 2,5 3,9 4,5Frutta 11,5 10,6 10,0 8,0 8,0 10,3 9,7 9,4 10,4 10,9 9,7 8,9Ortaggi 27,1 21,8 21,1 18,9 22,7 9,4 16,9 14,4 18,9 10,5 13,8 11,0Zucchero, conf., cioccolata e dolciumi 1,3 1,2 1,4 1,5 1,6 1,4 1,9 1,9 1,9 1,5 1,6 1,7Altri generi alimentari n.a.c. 1,6 1,5 0,3 0,3 0,2 0,9 1,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,8Caffè, tè, cacao 0,2 0,1 0,1 -0,2 0,2 0,4 0,5 -0,5 0,3 0,5 0,7 0,7Acque minerali e bevande analcoliche 1,1 1,3 1,9 1,4 1,2 2,2 2,7 1,6 1,4 1,7 2,2 2,3
Anno 2004 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dicPane e cereali 1,9 1,4 0,7 0,7 0,4 -0,1 -0,7 -0,4 0,3 0,3 -0,1 0,0Carni 2,8 2,0 1,0 2,4 2,6 2,4 2,6 1,3 -0,1 -1,4 -1,0 -0,3Pesci e prodotti ittici -2,1 -2,3 -1,6 -0,5 -0,6 0,9 -0,4 -0,6 -1,1 -1,4 1,1 -1,9Latte, formaggi, uova 1,8 1,8 1,8 2,0 1,7 1,7 1,5 1,1 0,9 0,1 -0,9 0,0Olii e grassi 3,9 4,0 3,9 3,8 4,4 6,0 6,4 5,2 4,5 3,9 2,4 2,0Frutta 8,9 8,8 7,9 8,1 7,5 3,8 -0,1 -2,2 -4,7 -7,3 -9,3 -10,1Ortaggi 10,4 8,8 6,0 7,4 1,9 2,6 -1,7 -0,5 -6,2 -11,5 -16,1 -13,3Zucchero, conf., cioccolata e dolciumi 1,9 2,3 2,3 2,3 2,6 2,8 2,7 1,9 1,5 1,4 1,0 0,1Altri generi alimentari n.a.c. 2,7 2,3 2,9 3,9 4,2 2,9 2,6 1,3 0,9 0,6 -0,3 -1,1Caffè, tè, cacao 1,5 1,4 1,8 1,4 0,7 0,3 0,1 0,1 -1,1 -1,2 -1,4 -1,6Acque minerali e bevande analcoliche 2,6 2,8 3,1 3,1 3,3 1,0 0,5 1,4 1,2 0,0 -0,7 -1,5
ITALIA
Anno 2003 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dicPane e cereali 1,8 1,8 2,0 2,1 2,0 2,0 2,1 2,1 2,0 2,4 2,5 2,7Carni 2,0 2,2 2,6 2,6 2,6 2,7 2,9 3,0 3,4 3,9 3,8 3,6Pesci e prodotti ittici 5,5 5,9 4,9 4,2 4,4 4,1 3,6 3,6 4,3 3,9 3,8 2,9Latte, formaggi, uova 2,2 2,3 2,3 2,3 2,3 2,4 2,3 2,3 2,1 2,2 2,2 2,2Olii e grassi 2,6 2,6 2,5 2,6 2,4 2,5 2,3 2,3 2,7 3,2 3,6 3,9Frutta 5,8 5,6 5,1 4,7 3,7 3,7 5,0 5,9 6,7 7,1 7,2 7,1Ortaggi 1,5 -0,8 0,2 -1,4 -0,1 5,1 7,1 8,2 10,2 10,3 9,4 8,2Zucchero, conf., cioccolata e dolciumi 2,4 2,4 2,4 2,3 2,4 2,5 2,6 2,6 2,6 2,8 2,7 2,9Altri generi alimentari n.a.c. 2,2 2,2 2,3 2,1 2,1 2,1 2,3 2,3 2,3 2,5 2,4 2,4Caffè, tè, cacao 0,7 0,8 0,9 0,8 0,6 0,7 0,5 0,6 0,6 0,7 0,7 0,8Acque minerali e bevande analcoliche 2,5 2,6 2,5 2,8 2,7 2,9 2,9 2,9 2,8 3,0 3,1 2,9
Anno 2004 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dicPane e cereali 2,7 2,7 2,7 2,6 2,6 2,4 2,2 2,3 2,1 1,7 1,4 1,2Carni 3,4 3,3 2,7 2,7 2,7 2,6 2,4 2,3 1,6 1,0 0,7 0,7Pesci e prodotti ittici 2,3 1,9 2,5 2,0 2,0 2,0 1,6 1,0 0,5 1,3 1,3 0,4Latte, formaggi, uova 2,1 2,1 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 1,8 1,6 1,3 0,9 1,0Olii e grassi 4,0 4,2 4,1 4,0 4,4 4,3 4,5 4,5 4,1 3,6 3,1 2,7Frutta 6,9 6,9 6,7 6,5 6,3 6,3 4,8 2,8 0,5 -0,9 -1,8 -2,3Ortaggi 9,3 10,4 9,0 7,3 5,2 2,7 0,6 -0,3 -3,5 -7,2 -8,4 -7,5Zucchero, conf., cioccolata e dolciumi 2,7 2,9 2,8 2,8 2,8 2,6 2,5 2,4 2,3 2,0 1,9 1,6Altri generi alimentari n.a.c. 2,2 2,2 2,0 1,9 2,0 1,8 1,7 1,6 1,6 1,3 1,3 1,1Caffè, tè, cacao 0,7 0,7 0,6 0,8 0,8 0,7 0,8 0,7 0,5 0,3 0,4 0,2Acque minerali e bevande analcoliche 2,9 2,8 2,7 2,4 2,4 2,1 1,9 1,9 1,6 1,3 1,1 0,8
Indice NIC per gruppo di prodotto - Capitolo 1: Alimentari e bevande alcolicheVariazioni tendenziali Padova-Italia 2003-2004
23
Pane e cereali
-3,0
-2,0-1,0
0,0
1,02,0
3,04,0
5,0
6,07,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Carni
-3,0
-2,0-1,0
0,0
1,0
2,03,0
4,0
5,0
6,07,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Pesci e prodotti ittici
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,03,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Latte, formaggi, uova
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Olii e grassi
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Frutta
-11,0-9,0-7,0-5,0-3,0-1,01,03,05,07,09,0
11,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
24
Ortaggi
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Zucchero, confetture, cioccolata e dolciumi
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Altri generi alimentari n.a.c.
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Caffè, tè, cacao
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
Acque minerali e bevande analcoliche
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
gen
-03
feb-0
3m
ar- 0
3ap
r-03
mag
-03
giu
-03
lug-0
3ag
o-03
set -
03
ott-
03
nov
-03
dic
- 03
gen
-04
feb-0
4m
ar- 0
4ap
r-04
mag
-04
giu
-04
lug-0
4ag
o-04
set -
04
ott-
04
nov
-04
dic
- 04
Padova Italia
25
26
CONFRONTO TRA PADOVA E ALTRI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
Oltre al confronto dei dati di Padova con quelli risultanti a livello nazionale (Italia) appare
interessante vedere come si colloca Padova rispetto ad altre città capoluogo di provincia
dell’area Nord, Centro e Sud Italia, appartenenti ad una classe demografica più vicina possibile
a quella di Padova.
Popolazione residente al 31/12/2004
Capoluoghi di provincia AbitantiBrescia 192.164Foggia 154.780Livorno 155.986Modena 180.110Parma 174.471Reggio Calabria 183.041Reggio Emilia 155.191Padova 210.821
Il confronto tra queste città si sviluppa prendendo in esame i valori degli anni 2003 e 2004 a
livello generale e a livello dei 12 capitoli di spesa in cui è suddiviso l’indice generale.
Livorno Reggio CalabriaPadova Reggio EmiliaFoggia Livorno Brescia FoggiaReggio Emilia Parma Modena BresciaReggio Calabria PadovaParma Modena Italia Italia
Variazione percentuale media annua degli indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività - NIC
3,02,72,6
2,72,52,4
Indice generale (con tabacchi)
2,2
2,42,32,22,2
2003 2004
2,02,7
2,12,01,91,91,4
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
Livo
rno
Padova
Foggia
Bre
scia
Reggio
Em
ilia
Mod
ena
Reggio
Cala
bria
Parm
a
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
Reggio
Cala
bria
Reggio
Em
ilia
Livo
rno
Foggia
Parm
a
Bre
scia
Padova
Mod
ena
Italia
A Padova nel 2003 si registra la stessa variazione percentuale di quella nazionale e, dal
confronto con le otto città in esame, si colloca al secondo posto in ordine decrescente.
Nel 2004, invece, Padova ha una variazione più bassa di quella nazionale di -0,3 punti
percentuali e, rispetto alle città sopra indicate, si colloca al sesto posto in ordine
decrescente, assieme a Brescia.
27
Padova Reggio CalabriaParma Parma Reggio Emilia Reggio EmiliaFoggia Modena Livorno Livorno Reggio Calabria BresciaModena FoggiaBrescia PadovaItalia Italia
Modena FoggiaParma Modena Foggia Parma Brescia Livorno Reggio Calabria Reggio CalabriaPadova Reggio EmiliaReggio Emilia PadovaLivorno BresciaItalia Italia
6,3 7,36,9 8,0
6,7 7,66,6 7,6
6,7 8,06,7 7,8
7,1 8,26,9 8,2
Capitolo 2: bevande alcoliche e tabacchi
2003 20047,2 8,6
Capitolo 1: Generi alimentari e bevande analcoliche
2003 2004
1,22,61,20,72,2
3,22,31,71,41,3
3,12,02,3
4,83,33,33,22,6
Il capitolo "Generi alimentari e bevande analcoliche" comprende pane, carni, pesci, frutta,
ortaggi, olii, caffè, acque e bevande analcoliche.
Il confronto tra province evidenzia che Padova si colloca nel 2003 come città con
variazione media annua più alta (+4,8%) e fortemente superiore a quella nazionale
(+3,1%). Nel 2004 la situazione si capovolge: Padova risulta la città con la variazione più
bassa.
Il capitolo "Bevande alcoliche e tabacchi" comprende vini, liquori, birre e tabacchi.
Tra le province in esame, Padova nel 2003 si colloca in posizione intermedia (+6,7)
insieme a Brescia e Reggio Calabria, mentre nel 2004 risulta tra le città con variazione
più bassa (+7,6), seguita solo da Brescia (+7,3).
28
Modena Reggio EmiliaReggio Emilia Livorno Brescia Reggio CalabriaLivorno Parma Foggia FoggiaPadova PadovaParma Modena Reggio Calabria BresciaItalia Italia
Modena PadovaPadova Modena Brescia BresciaLivorno Livorno Reggio Emilia Reggio CalabriaReggio Calabria Reggio EmiliaParma Parma Foggia FoggiaItalia Italia3,3 2,0
1,8 0,31,5 -0,1
3,0 1,52,9 0,9
3,2 2,03,0 1,9
3,7 2,93,3 2,1
2,92,52,3
2004 2003
2,01,6
Capitolo 4: Abitazione, acqua, elettricità e combustibili
0,42,3
1,53,0
1,31,0
2004
Capitolo 3: Abbigliamento e calzature
1,81,3
20033,42,62,3
2,2
3,4
Il capitolo "Abbigliamento e calzature" comprende vestiario, articoli e servizi per
l'abbigliamento e calzature.
Nel 2003 tutte le città, ad eccezione di Modena (+3,4), mostrano una variazione inferiore
a quella nazionale (+3,0). Nel 2004, invece, delle otto città osservate, tre hanno un valore
superiore o uguale a quello nazionale (+2,3) e precisamente Reggio Calabria (+2,3),
Livorno (+2,6) e Reggio Emilia (+3,4), mentre le altre, tra cui Padova, hanno un valore
inferiore.
Il capitolo "Abitazione, acqua, elettricità e combustibili" comprende affitti, tariffe acqua-
energia elettrica-gas, tariffa rifiuti, gasolio per riscaldamento e servizi per la casa. Il
confronto colloca Padova nel 2003 tra le città con variazione media annua più alta (+3,3),
preceduta solo da Modena (+3,7), ed uguale a quella nazionale. Nel 2004 Padova risulta
invece avere una variazione media annua più elevata (+2,9) sia di tutte le città osservate
che del valore nazionale (+2,0).
29
Modena PadovaReggio Emilia FoggiaPadova BresciaFoggia Reggio CalabriaLivorno Modena Brescia Livorno Reggio Calabria Reggio EmiliaParma Parma Italia Italia
Brescia BresciaFoggia FoggiaReggio Calabria Reggio CalabriaPadova PadovaLivorno Reggio EmiliaModena Parma Reggio Emilia Modena Parma Livorno Italia Italia
-1,4 -0,30,3 1,2
-0,3 0,5-0,7 0,2
1,7 1,70,8 1,0
2,4 2,01,8 1,7
Capitolo 6: Servizi sanitari e spese per la salute
2003 20042,4 3,3
1,0
2,12,11,91,7
Capitolo 5: Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici
2,42,11,9
2003 2004
1,81,5
2,11,21,9
1,31,3
1,71,61,4
Il capitolo "Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici" comprende mobili,
elettrodomestici, utensili per la casa, riparazione elettrodomestici e servizi per la pulizia e
manutenzione della casa.
Il confronto colloca Padova nel 2003 in una posizione intermedia (+1,9) e la sua
variazione è inferiore a quella nazionale (+2,1). Nel 2004, invece, Padova risulta avere
una variazione media annua più elevata (+2,4) sia di tutte le città che di quella nazionale
(+1,9).
Il capitolo "Servizi sanitari e spese per la salute" comprende medicinali, servizi medici e
servizi ospedalieri.
Il confronto evidenzia che Padova si attesta su posizioni tra le più alte in entrambi gli
anni, con valori superiori a quelli nazionali.
30
Livorno Reggio EmiliaBrescia PadovaFoggia BresciaReggio Calabria Parma Reggio Emilia Modena Padova Reggio CalabriaParma Livorno Modena FoggiaItalia Italia
Brescia BresciaLivorno Livorno Modena Modena Parma Parma Reggio Emilia Reggio EmiliaPadova PadovaFoggia FoggiaReggio Calabria Reggio CalabriaItalia Italia-1,7 -6,4
-2,2 -9,8-2,4 -12,2
-1,9 -6,9-1,9 -6,9
-1,9 -6,9-1,9 -6,9
-1,3 -4,1-1,8 -6,8
3,12,82,72,7
3,22,92,8
2,0
2,82,7
2004
Capitolo 7: Trasporti
4,93,7
20033,33,2
3,1
2,2
Capitolo 8: Comunicazioni
2003 2004
2,02,5
Il capitolo "Trasporti" comprende acquisto mezzi di trasporto, pezzi di ricambio,
carburanti, manutenzione e riparazione mezzi di trasporto, costo trasporto aereo,
ferroviario, marittimo, stradale e urbano.
Nel 2003 il confronto colloca Padova tra le città con variazione media annua più bassa
(+2,7), seguita da Parma (+2,2) e Modena (+2,0) mentre è più alta di quella nazionale
(+2,5). Nel 2004, invece, è tra le città con variazione media annua più alta (+3,7),
preceduta solo da Reggio Emilia (+4,9), e ancora superiore a quella nazionale (+3,1).
Il capitolo "Comunicazioni" comprende servizi postali, servizi telefonici, apparecchiature
e materiale telefonico.
Nel 2003 dal confronto Padova risulta avere la variazione media annua più bassa (-1,9),
seguita da Foggia (-2,2) e Reggio Calabria (-2,4), e inferiore a quella nazionale (-1,7). Lo
stesso si può dire del 2004.
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Brescia FoggiaLivorno Parma Foggia BresciaPadova Livorno Modena Reggio EmiliaParma PadovaReggio Emilia Modena Reggio Calabria Reggio CalabriaItalia Italia
Reggio Calabria Reggio EmiliaPadova FoggiaParma Parma Reggio Emilia Reggio CalabriaLivorno BresciaBrescia PadovaFoggia Livorno Modena Modena Italia Italia
1,1 0,02,8 2,3
1,4 1,41,4 1,3
1,9 1,91,8 1,5
2,5 2,22,3 2,1
Capitolo 10: Istruzione
2003 20043,0 2,6
1,41,30,90,9
Capitolo 9: Ricreazione, spettacolo e cultura
2,52,41,8
1,71,71,6
1,11,7
2003
1,41,3
2004
1,81,4
0,61,5
Il capitolo "Ricreazione, spettacolo e cultura" comprende articoli sportivi, giochi, fiori,
animali, centri sportivi, stabilimenti balneari, canone TV, libri, giornali e pacchetti
vacanze.
In ordine decrescente Padova si colloca nel 2003 al quarto posto e nel 2004 al quinto, con
una variazione media annua inferiore a quella nazionale in entrambi gli anni.
Il capitolo "Istruzione" comprende istruzione primaria, secondaria e universitaria.
Nel 2003 Padova è tra le città con variazione media annua più alta (+2,5), preceduta solo
da Reggio Calabria (+3,0). Nel 2004, in ordine decrescente si colloca al sesto posto, con
un valore (+1,4) nettamente inferiore a quello del 2003. Nel biennio in esame la
variazione di Padova si mantiene al di sotto di quella nazionale.
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Livorno Livorno Foggia FoggiaParma Reggio EmiliaReggio Calabria Parma Padova Reggio CalabriaModena PadovaReggio Emilia BresciaBrescia Modena Italia Italia
Livorno Reggio CalabriaPadova Livorno Brescia FoggiaModena BresciaReggio Emilia Reggio EmiliaReggio Calabria Modena Parma Parma Foggia PadovaItalia Italia
2,2 1,53,6 2,8
2,6 2,42,5 2,2
3,3 2,63,1 2,6
3,5 4,53,3 3,1
Capitolo 12: Beni e servizi vari
2003 20044,6 5,7
3,12,92,52,3
Capitolo 11: Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi
8,06,35,6
6,84,63,7
1,63,2
2003
2,21,9
2004
4,63,5
1,93,9
Il capitolo "Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi" comprende ristoranti, bar, mense e
alberghi.
Il confronto in ordine decrescente colloca Padova al quinto posto nel 2003 ed al sesto nel
2004, con valori significativamente inferiori a quelli nazionali.
Il capitolo "Beni e servizi vari" comprende servizi e apparecchi per l'igiene personale,
oreficeria e orologeria, assicurazioni, servizi bancari e postali, spese di assistenza.
Il confronto in ordine decrescente colloca Padova al secondo posto nel 2003 (+3,5) e
all'ottavo posto nel 2004 (+1,5) .
Nel 2003 la variazione di Padova è poco distante dal valore nazionale, mentre nel 2004 se
ne discosta significativamente.
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CONFRONTO TRA PADOVA E ALTRE CITTA’ DEL VENETO
Nel Veneto, le città capoluogo di provincia che effettuano l’elaborazione autonoma degli indici
economici sono Padova e Verona, oltre al capoluogo di regione, Venezia.
I valori registrati nel biennio 2003-2004 permettono di conoscere l’inflazione delle tre città venete e
di porla a confronto con quella nazionale, valutandone il diverso andamento.
2003 2004Capitoli di spesaVenezia Verona Padova Venezia Verona Padova
Alimentari e bevande analcoliche 3,6 2,6 4,8 1,1 1,6 0,7Bevande alcoliche e tabacchi 6,4 6,4 6,7 7,7 7,1 7,6Abbigliamento e calzature 2,1 1,2 2,0 2,4 0,4 1,3Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 4,6 3,3 3,3 2,2 1,0 2,9Mobili, articoli di arred., servizi domestici 1,5 2,5 1,9 1,8 2,3 2,4Servizi sanitari e spese per la salute -0,1 0,2 1,7 0,7 1,4 1,7Trasporti 4,2 2,9 2,7 3,1 1,2 3,7Comunicazioni -1,9 -1,9 -1,9 -6,9 -6,9 -6,9Ricreazione, spettacoli, cultura 1,6 2,0 1,4 1,7 0,8 1,4Istruzione 4,8 1,3 2,5 4,0 3,2 1,4Alberghi e pubblici esercizi 3,0 3,7 2,9 1,7 6,0 2,2Beni e servizi vari 2,9 4,3 3,5 2,4 3,4 1,5Indice generale (con tabacchi) 2,8 2,5 2,7 1,8 2,0 1,9
Indice generale (con tabacchi)
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Alimentari e bevande analcoliche
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Bevande alcoliche e tabacchi
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Abbigliamento e calzature
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Servizi sanitari e spese per la salute
-1,00,01,02,03,04,05,06,07,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
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Trasporti
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Comunicazioni
-8,0-7,0-6,0-5,0-4,0-3,0-2,0-1,00,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Ricreazione, spettacoli e cultura
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Istruzione
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Alberghi e pubblici esercizi
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
Beni e servizi vari
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
Venezia Verona Padova
2003 2004
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Componenti al 31/12/2004 della
Commissione Comunale di Controllo della rilevazione dei prezzi al consumo
Membri effettivi:
D.ssa Maria Novello Capo Settore Programmazione Controllo e Statistica
D.ssa Ilenia Beghin Uff. Provinciale di Statistica C.C.I.A.A.
D.ssa Patrizia Corà Ispettorato Reg. Agricoltura
Sig.ra Camilla Ferro Unindustria
Dr. Marco Maggio Associazione Commercianti
Sig. Giancarlo Baldin C.G.I.L.
Sig. Danilo Bosco C.I.S.L.
Sig.ra Valentina Paradiso Dipendente Ufficio Prezzi
Membri supplenti:
D.ssa Luciana Gazzerro Uff. Provinciale di Statistica C.C.I.A.A.
Dr. Josef Agaiep Ispettorato Reg. Agricoltura
Geom. AlessandroTimossi Unindustria
Dr. Paolo Finotello Associazione Commercianti
Sig. ra Rosanna Tosato C.G.I.L.
Sig. Giancarlo Pegoraro C.I.S.L.
Comune di Padova - Settore Programmazione Controllo e Statistica - Palazzo Moroni via del Municipio, 1
Dirigente: Dr.ssa Maria Novello
Segreteria: tel.: 049 8205083 fax: 049 8205403 e-mail: [email protected]
Responsabile della redazione: Maria Novello
Alla presente pubblicazione hanno collaborato: Franco Crosato, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, GiuseppeMaria Siciliano, Chiara Strazzacappa
Avvertenze
Gli arrotondamenti delle percentuali nelle tavole della pubblicazione sono effettuati direttamente dal computer.
I dati sono stati elaborati nel rispetto della normativa in materia di informazione statistica.
Non sono commercializzabili e se utilizzati deve esserne indicata chiaramente la fonte.
È possibile consultare e scaricare integralmente la presente pubblicazione dal sito internet http://www.padovanet.it/.