1 presidente dell'associazione degli istituti rilancia sulla

questione fiscale: aliquote pi basse per favorire il risparmio nella previdenza privata

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La spinta della riforma Fornero. Camporese: le Casse sono pronte ROMACi sentiamo con le car-

te in regola premette Andrea Cam-porese, presidente deUTnpgi, l'istitu-to di previdenza dei giornalisti e del-l'depp, l'associazione delle Casse. La riforma delle pensioni prevede che, entro il 30 settembre, tutti gli Istituti privati debbano dimostrare di essere sostenibili, cio di poter pagare le pensioni senza problemi di bilancio per 50 anni. Devono quindi adottare misure volte ad assicurare l'equilibrio di lungo periodo, per evitare l'intervento pubblico. Pena, una sorta di commissariamento, con il passaggio automatico al contributi-vo pro-rata e un contributo di soli-dariet dell'1%, per due anni, a cari-co dei pensionati. L'ultimo incontro tra i presidenti della Casse e il mini-stro del lavoro, Elsa Fornero, un me-se fa, si concluso con l'impegno a rivedersi ai primi di settembre insie-me con il direttore generale per le Po-litiche previdenziali, Edoardo Gam-

Le casse sono pronte? Direi di s dice Camporese . Chi non ha an-cora fatto la riforma la sta chiuden-do. Si tratta della spinta riformatrice pi grande dalla privatizzazione del-le Casse. E in effetti migliora moltissi-mo i conti. La sostenibilit a 50 anni molto ambiziosa. E noi vi adempia-mo con grande responsabilit. lira l'altro ricorda nel giro di sette anni si passati dall'obbligo di pareg-gio di bilancio da 15 a 30 anni, e ora a 50 anni. Per i giornalisti la riforma fatta negli anni passati gi suffi-ciente a rientrare nell'obiettivo di leg-ge. Le riserve non verranno mai in-taccate. Per qualche anno, tra il 2020 e il 2030, useremo i rendimenti patri-moniali, concessi nell'ordine del 3 per cento. Dopo di die il sistema so-stenibile.

in dirittura d'arrivo la riforma delle pensioni di avvocati, ingegneri e architetti, due delle categorie con

pi iscritti. La Cassa forense (140 mi-la iscritti), che al momento mantiene uno dei sistemi pi generosi, un retri-butivo con i contributi al 13% e che esclude dalla media dei redditi i cin-que peggiori anni della vita lavorati-va, dovrebbe approvare l'aumento di uno o due punti dell'aliquota contri-butiva e il calcolo sulla media piena. L'Inarcassa (la Cassa di ingegneri e ar-chitetti), che ha all'inarca lo stesso numero di professionisti, e pure cal-cola ancora le pensioni con il retribu-tivo, ha annunciato il passaggio al contributivo. Mentre la Cassa del no-tariato ha gi innalzato a partire dal primo luglio l'aliquota contributiva dal 33 al 40 per cento. Poi ci sono le Casse nate nel 1996 con il contributi-vo, come quella per i biologi e gli psi-cologi, che sono gi sostenibili per definizione, anche se con aliquote contributive (e di conseguenza asse-gni pensionistici) molto basse. Il si-stema verso cui bisogna tendere, e su questo sono d'accordo con il mini-li f isco

In Europa gii enti previdenziali sono tassati all'1%, in Italia invece la tassa del 20 per cento

stro, quello contributivo, dice An-tonio Pastore, die da ex presidente della Cassa dei dottori commerciali-sti esperto della materia: E proble-ma capire come sanare la promes-sa previdenziale che le Casse hanno gi fatto ai loro iscritti. In pratica, spiega, ridurre gradualmente l'aspet-tativa della pensione, in modo che per esempio chi oggi ha 50 anni sa di dover mettere da parte qualcosa in pi perch avr una pensione un po' pi bassa. C' inoltre il problema dei giovani, cui occorrerebbe garanti-re un tasso di sostituzione (il rappor-

to tra la prima rata di pensione e l'ul-tima retribuzione, ndr) che verosi-milmente potrebbe essere del 50%.

Una sostenibilit per 50 anni se-condo Camporese per non suffi-ciente. Servono adeguate prestazio-li progetto Inarcassa L'Inarcassa (ingegneri e architetti) ha annunciato il passaggio dai sistema retributivo al contributivo

ni. In pratica stabilire quale debba essere il mandato delle Casse. Per esempio, due milioni di professioni-sti non hanno alcun ammortizzatore sociale, ricorda, e le Casse chiedono di poter fare qualcosa di pi delle pensioni. Tenendo chiaramente sem-pre separata l'assistenza dalla previ-

denza. Ma questo si pu fare solo con un sistema fiscale diverso. In Euro-pa gli enti previdenziali sono tassati all'i%, sottoli-nea, in Italia al 20%, per-ch si considera la previ-denza privata come un in-vestitore qualsiasi. Di contro ci sono provvedi-menti come quello sulla speMing review, che im-pone anche alle Casse un

risparmio del 10% dal prossimo an-no da destinare allo Stato, assimilan-do la previdenza privata a quella pub -blica. Questo perch anche gli enti previdenziali privati rientrano nel-l'elenco delle amministrazioni pub-bMdie stilato daH'Istat, venendo tra-sdnati cos in ogni provvedimento sulla pubblica amministrazione. Su questo punto pende per la pronun-cia di merito del Consiglio di Stato il 30 ottobre. Sulla quale punta pure FE-nasarco, l'ente dei rappresentanti di commercio, penalizzata dalla speri-

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ding anche per un provvedimento die, raddoppiando i tempi per il dirit-to di prelazione degli inquilini, ne rat -lenta le dismissioni, comprometten-done l'esito. Vorremmo conclu-

de il presidente dell'Adepp che questo tipo di zona grigia fosse fuga-ta una volta per tutte. Per stabilire la nostra autonomia e quali siano i con-

fini della finalit pubblica che la leg-ge d attribuisce.

Melania Di Giacomo S> RIPRODUZIONE RISERVATA

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H iscritti alla Cassa # iscritti all'ordine dati in migliaia

Periti industriali I Biologi 1 - Consulenti del lavoro J - Giornalisti Commercialisti, ragionieri e periti comm. ' Notai * Geometri e geometri laureati - Farmacisti - Medici e odontoiatri

Numero degli iscritti aite Casse preiideraiaif (anno 2009}

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"Psicologi Veterinari "Avvocali Infermieri Periti agrari Plurlcafegonale ingegneri e Architetti Assistenza integrativa giornalisti Agenti e rappresentanti di commercio

Cassa forense Opag 144017 anocsti 140,035 geometri

Cripr "Inpav ragionieri , a i / f t veterinari commerciaist J:M