La società feudale 814 Morte di Carlo Magno 843 Trattato di Verdun: divisione del Sacro romano...
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La società feudale
814Mortedi Carlo Magno
843Trattato di Verdun:divisione del Sacroromano impero
877Capitolare di Quierzy:ereditarietà dei feudimaggiori
888Fine del Sacroromano impero
912I vichingisi installanoin Normandia
1037Constitutio de feudis: ereditarietà dei feudi minori
Fine dell’Impero carolingio
In condizioni di vita così precarie, diventa importante trovare protezione
Il feudalesimo
Dal IX secolo L’aristocrazia acquisisce il possesso dei feudi Non c’è più l’Impero, ma un territorio frammentato
Feudalesimo Il feudatario deteneva il potere di banno (potere
assoluto sulle proprie terre) Dettava le leggi Imponeva tributi Amministrava la giustizia Organizzava l’esercito
Il feudalesimo
I vassalli del signore
Il feudatario si serviva della fedeltà di nobili minori=valvassoriÈ un sistema basato su rapporti personali Il feudatario che veniva meno all’obbligo di
fedeltà si macchiava di fellonìafeudatario
valvassoreCede come beneficio una parte della terra
Può cedere benefici ai suoi fedeli
Il vassallaggio
Cerimonia dell’investitura
Il vassallo si inginocchiava davanti al signore e gli giurava:
fedeltà obbedienza aiuto nel caso di attacco di
nemici.
Poi il signore affidava al vassallo il feudo e gli concedeva queste immunità:
l’autorità sugli abitanti del feudo; il potere di comando civile e
militare; il potere di far rispettare le leggi il potere di riscuotere le tasse.
Anche il signore doveva difendere il vassallo.
Se un feudatario governava male o non era fedele, il signore gli toglieva il feudo, lo cacciava oppure lo faceva uccidere
Una piramide imperfetta
I vassalli potevano avere oltre ai feudi territori loro
I feudatari si ribellavano ai loro signoriSi giurava fedeltà solo a chi era
immediatamente superiore
Tre ordini
La società era disegualePoteva essere rappresentata come una
piramide3 ordini:
Chi pregava CLEROChi comandava e combatteva NOBILIChi lavorava CONTADINI
Chi occupava alte cariche ecclesiastiche aveva spesso grandi proprietà terriere
Il maggiorascato
L’eredità spettava solo al primogenitoPer non frammentare le proprietà
I figli cadettiAbbracciavano la carriera ecclesiastica per
mantenere ricchezze e privilegiDivenivano cavalieri
Il cavaliere
Giovane figlio cadetto di famiglia aristocratica
Tenuto a mettere la spada a servizio della fede e dei più deboli
Formazione del cavaliere
Dai sette anni:
PAGGIO
Riceve educazione militare presso il castello di un altro signore
Dai 12 anni:
SCUDIERO
Impara equitazione, caccia e uso delle armi
Cerimonia INVESTITURA
Si trascorreva la notte in meditazione (veglia d’armi) – si indossavano le armi benedette – in ginocchio si compiva il giuramento – il signore pronunciava: “Nel nome di Dio, di san Michele e di San Giorgio, io ti faccio cavaliere”
Ideali del cavaliere: purezza di cuore, lealtà, generosità,
religiosità, protezione di donne e bambini
Concilio di Charroux
Maledizione contro coloro che violano le chiese. Se qualcuno avrà violato una santa chiesa, o ne avrà portato via qualcosa con la violenza se non rimedierà sufficientemente a ciò che ha fatto, sia maledetto.Maledizione contro coloro che distruggono i beni de i poveri. Se qualcuno avrà predato una pecora, un bue, un asino, una vacca, un capra, un capro o dei maiali di contadini o di altri poveri, a meno che non lo abbia fatto per propria colpa, se trascurerà di risarcire tutto completamente, sia maledetto. Maledizione contro coloro che colpiscono i chierici . Se qualcuno avrà attaccato, preso o percosso un sacerdote, un diacono o qualunque altro membro del clero che non porta armi cioè scudo, spada, corazza, elmo ma che va semplicemente in giro o sta nella [sua] casa, a meno che, dopo un esame del suo proprio vescovo, si scopra che [il chierico] è incorso in qualche delitto. Concilio di Charrouxcc. 1-3 (989)
Una società violenta
La nobiltà era dedita soprattutto alla guerra Poteva permettersi
armature, armi e cavalli
La Chiesa tenta di arginare la violenza:
Pace di Dio: vieta di usare violenza contro deboli e indifesi e contro le chiese.
Tregua di Dio: periodo di sospensione dell'impiego della forza armata imposto dall'autorità ecclesiastica, in periodi di festività liturgiche
Pena la scomunica
Non sempre i cavalieri Rispettavano gli ideali
cavallereschi, era frequente
l’uso della forzaanche con i deboli
I contadini
Maggioranza della popolazioneTrattati con disprezzo (villani)Suddivisi in:
SchiaviServi della glebaPiccoli proprietari
I servi della gleba
Legati alla terra (=gleba) Condizioni di vita molto dure
Corvèès (giornate di lavoro gratuite)
Molte tasse Per usare il mulino, per raccogliere la
legna, per sposarsi…
I campi rendevano poco Carestie e epidemie
La curtis e l’economia curtense
difficoltà di procurarsi prodotti all'esternonelle grandi proprietà terriere si tendeva a produrre tutto ciò che servivaprodurre tutto ciò che serviva per la sopravvivenza dei signori e dei contadini:•Cereali•Frutta•VinoQuesto tipo di economia è definita curtense, da curtis, un possedimento fondiario di dimensioni più o meno ampie, che costituiva l’unità minima delle grandi proprietà terriere.La curtis, che poteva appartenere a un signore laico o ecclesiastico, era divisa in due parti distinte: •la pars dominicapars dominica (dal latino dominus, "padrone, signore") o parte padronale o riserva•la pars massariciapars massaricia (dal latino medievale massa o mansus, "podere affidato a famiglia contadina") o colonica.
Pars dominica e pars massaricia
La pars massariciapars massaricia, era costituita dagli appezzamenti concessi a coltivatori, liberi o servi, dietro il pagamento di canoni in denaro, o in natura. Si dovevano inoltre giornate di lavoro gratuite (corvées) nella pars dominica.
La pars dominicapars dominica, gestita direttamente dal proprietario, aveva al centro la residenza del signore o l’abbazia. Le terre, coltivate da servi che dipendevano direttamente dal signore, erano in genere le terre migliori.
Ereditarietà dei feudi
Il feudo era concesso a titolo vitalizioAlla morte tornava al signore
I feudatari lottarono per ottenerne l’ereditarietà
877 Capitolare di Quierzy
1037 Constitutio de feudis
Ereditarietà dei feudi maggiori
Ereditarietà dei feudi minori
Questo indebolì molto il potere imperiale
Sacro Romano Impero germanico
962 Ottone IOttone I riceve la corona imperiale da papa Giovanni XII
Cerca di limitare il potere dei feudatari Affida feudi a vescovi Alla loro morte il feudo torna all’imperatore
962 Privilegium OthonisPrivilegium Othonis Nessun papa senza il consenso dell’imperatore
Ottone I finisce per voler influenzare l’elezione del papa (che sceglieva i vescovi)