La sicurezza sulla rete autostradale italiana a pedaggio · 2016. 2. 15. · 5 L’evoluzione del...
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La sicurezzaLa sicurezzasulla rete autostradale italiana a pedaggiosulla rete autostradale italiana a pedaggio
13 ottobre 2005
SISS SISS -- RIVA DELGARDARIVA DELGARDA
Intervento di Massimo Intervento di Massimo SchintuSchintuSegretario Generale dell’AISCATSegretario Generale dell’AISCAT
Associazione Italiana Società Concessionarie e Trafori
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La rete autostradale italianaLa rete autostradale italiana
• il 3% della rete stradale primaria italiana• sostiene circa il 25% della relativa
mobilità nazionale
La rete autostradale è in grado di La rete autostradale è in grado di servire elevate quote di traffico e di servire elevate quote di traffico e di ridurre i tassi di ridurre i tassi di incidentalitàincidentalità
Le attuali condizioni di congestione Le attuali condizioni di congestione impongono un adeguamento del impongono un adeguamento del sistemasistema
Nell’ambito del sistema nazionale dei trasporti la rete autostradale costituisce:
Rete Autostradale Italiana Rete Autostradale Italiana
in esercizio al 31in esercizio al 31--1212--20042004
in Concessione Km 5.637,8
A.N.A.S. Km 894,0
Totale Km 6.487,3
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Quali indicatori di Quali indicatori di incidentalitàincidentalità
Per una corretta valutazione del fenomeno ènecessario adottare indicatori che mettano in relazione il numero di incidenti con l’intensità del traffico. Disponibili da decenni lungo le autostrade in concessione, questi indicatori non sono in genere disponibili sul resto della rete.
Tali indicatori consentono di valutare le prestazioni dell’infrastruttura in modo oggettivo svincolando l’analisi da un fattore – il traffico – tra l’altro non controllabile dal gestore.
Incidenti / veic. * km
L’analisi dell’incidentalità di singole infrastrutture o reti non può prescindere dalla disponibilità dei relativi dati di traffico
Incidenti / Km
Incidenti / veic. * km
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L’adeguamento tariffario annuale è correlato ad un parametro, il Tasso di incidentalità Globale (TIG), espresso proprio dal numero di incidenti rapportati al traffico, realizzando, di fatto, un meccanismo virtuoso in cui ad una riduzione dell’incidentalità, obiettivo della collettività, corrisponde un incremento tariffario ad incentivare il Concessionario.
L’adeguamento delle tariffe autostradali dipende dall’incidentalità
Formula di tipo price cap
∆T ≤ ∆P – X + ß∆Q
∆T = variazione della tariffa
∆P = tasso di inflazione programmata
X = parametro di produttività
ß∆Q = fattori connessi alla qualità del prodotto/servizio autostradale e
direttamente correlato al TIG
La validità dell’indicatore di incidentalità strutturato in funzione del traffico è sottolineata anche nell’ambito della Convenzione di Concessione tra le Concessionarie e lo Stato Italiano, nella formula di adeguamento tariffario annuale:
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L’evoluzione del traffico sulle autostrade italiane in L’evoluzione del traffico sulle autostrade italiane in concessioneconcessione(*)(*)
(*) traffico che percorre la rete autostradale soggetta a rileva(*) traffico che percorre la rete autostradale soggetta a rilevamento direttomento diretto
Dal 1986 al 2004 si è avuto un incremento di traffico pari a 101,45% (+94,88% per il leggero e + 125,39% per il pesante), più che raddoppiato, a fronte di un aumento dell’estesa autostradale di solamente 379 km (+7,57%). Il previsto e costante incremento del traffico mette in evidenza l’urgenza di procedere ad un adeguamento infrastrutturale della rete alle nuove esigenze di mobilità.
5.000
20.000
35.000
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65.000
80.000
LeggeriPesantiTotale
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(*) Dato aggiornato a giugno 2005(**) Traff ico registrato sulla rete sautostradale soggetta a rilevamneto
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c.* k
m (*
*)
LeggeriPesantiTotale
IncidentalitàIncidentalità sulle autostrade italiane in Concessionesulle autostrade italiane in Concessione
La rete autostradale a pedaggio presenta una incidentalità, pesata sul traffico, in contrazione generalizzata lungo l’intera rete. Tale decremento è da ricondurre, tra l’altro, al buon operato ed ai costanti e consistenti investimenti dei Concessionari autostradali.
Incidentalità in forte diminuzione
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LeggeriPesantiTotali
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Numero Morti
Mortalità in costante diminuzione
L’analisi dei tassi mostra chiaramente che la rete autostradale in concessione ha, nel tempo, sostanzialmente migliorato i propri standard di sicurezza.
Mortalità 2004 = Mortalità 1971Traffico 2004 = 3,84 Traffico 1971
(in termini assoluti)
Mortalità sulle autostrade italiane in Concessione 1/2Mortalità sulle autostrade italiane in Concessione 1/2
(*) Dato aggiornato al giugno 2005
(**) Traffico registrato sulla rete autostradale soggetta a rilevamento
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Mortalità sulle autostrade italiane in Concessione 2/2Mortalità sulle autostrade italiane in Concessione 2/2
Il numero di morti in bicicletta registrato in Italia nel 2003 è pari a 325 – Fonte ISTAT.
Nello stesso anno in autostrada (velocità consentita 130 km/h) si sono avuti 553morti.
Inoltre, la mobilità servita dal sistema autostradale è comunque non paragonabile a quella correlata alla bicicletta.
La portata del fenomeno in termini di mortalità è certamente seria, ma da ricondurre alle suo reale impatto sulla Società
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I dati internazionali 1/2
o Le statistiche internazionali sono affette da fortissime specificità nazionali, che rendono nella pratica i dati impossibili da comparare
o ASECAP, l’Associazione dei gestori europei di autostrade a pedaggio, ha deciso di utilizzare nelle sue statistiche solo il dato del tasso di mortalità, poiché è l’unico che permette una comparazione a livello internazionale
Non sono ad oggi disponibili dati scientificamente validi atti a comparare i livelli di sicurezza tra i Paesi europei
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Tassi di mortalità sulle autostrade Europee in concessione
Le autostrade italiane in concessione hanno livelli di sicurezza in linea con i migliori standard europei
(*) Dati provvisori
Tasso di mortalità - Morti a 30 giorni
0,00
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1988
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FRANCEFranceITALYItalieSPAINEspagnePORTUGALPortugal
I dati internazionali 2/2
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IncidentalitàIncidentalità 2004/20032004/2003
Il 2004 presenta rispetto all’anno passato un miglioramento sostanziale di tutti gli indicatori di incidentalità. Tale riduzione è dovuta, oltre che allo sforzo sempre maggiore degli operatori autostradali, anche all’opera di controllo attuata dalla Polizia Stradale ed alla introduzione -1 luglio 2003- della patente a punti.
Il successo della patente a punti è soprattutto un successo di carattere culturale, in quanto dimostra – al di là di ogni dubbio – come solo correggendo le devianze del comportamento dei conducenti sia possibile influire in maniera realmente significativa sulla incidentalità.
TASSI - numero/100 milioni di veic.*km
Incidenti Totali Feriti Morti
2003 48 23 0,71
2004 46 21 0,59
∆ - 5,0 % - 8,5 % - 17,1 % Dati relativi alla rete autostradale soggetta a rilevamento diretto di traffico
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Investimenti in sicurezza 1/3Investimenti in sicurezza 1/3Gli ottimi risultati raggiunti dal Settore autostradale in termini di riduzione dei tassi di incidentalitàe mortalità sono dovuti ai notevoli investimenti in tecnologie, risorse umane, all’ottimizzazione dei processi gestionali e manutentivi dell’infrastruttura, oltre al enorme impegno economico volto adadeguare la rete alle nuove esigenze di mobilità e recuperare, quindi, il gap infrastrutturale degli ultimi 30 anni.
Investimenti in sicurezza dei Concessionari autostradali *
I Concessionari autostradali rappresentano il maggiore investitore privato italiano con quasi 16 miliardi di euro di investimenti previsti dai rispettivi piani finanziari.
2003 2004 programmati fino al 2008
Nuove opere (Terza corsia, emergenza, adeguamneto tracciati, nuove stazioni) 225 420 9.280
Barriere di sicurezza / antirumore 85 100 740
Pavimentazioni 80 70 255
Impianti tecnologici per la sicurezza (TVCC, reti TLC, ventilazione gallerie,
illuminazione, colonnine SOS, sensori meteo e traffico, PMV, sale radio)
70 50 535
Totali 460 640 10.810
Investimenti per Km di autostrada 0,082 0,114 ---dati in milioni di Euro(*) Dati provvisori SOTTOSTIMATI
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Investimenti in sicurezza 2/3 Investimenti in sicurezza 2/3
Un esempio dell’impegno profuso dai Concessionari al miglioramento della sicurezza stradale è rappresentato dall’adozione sempre maggiore di pavimentazione drenante lungo la rete che oramai compre circa il 60 %. La tabella mette in relazione l’aumento dell’estesa di rete coperta da pavimentazione drenante con i tassi di incidentalità totale e mortale.
0
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TIG 57 57 56 57 49 43
% Pav drenanti 29,57 32,38 34,76 40,27 41,72 49,07
Tasso mortalità 99 84 82 83 71 59
1999 2000 2001 2002 2003 2004
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Investimenti in sicurezza 3/3Investimenti in sicurezza 3/3L’impegno profuso dai Concessionari al miglioramento della sicurezza stradale è chiaramente indicato dal costante aumento del valore degli indici Ipav e Is.
Il primo rappresenta le prestazioni della pavimentazione in termini di rugosità e regolarità. Tali caratteristiche sono rappresentative della qualità della sovrastruttura in quanto correlate al maggior consumo della strada, legato a sua volta alla sicurezza tecnica ed al confort di viaggio.
L’indicatore di incidentalità (Is) misura indirettamente i risultati complessivi dello stato dell'infrastruttura e della sua gestione, in quanto si basa sul tasso di incidentalità globale (T.I.G.)
Andamento medio dei paramerti di controllo delle pavimentazioni
60,00
65,00
70,00
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85,00
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95,00
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1999 2000 2001 2002 2003 2004
IpavIs
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ConclusioniL’opera di riduzione dell’incidentalità passa anche attraverso la condivisione di
strumenti di analisiAppare necessario, pertanto:
Definire un riferimento terminologico - definizione di un glossario - e metodologico partendo da quanto condiviso a livello internazionale
Adottare parametri delle prestazioni delle strade, in termini di sicurezza, correlati al traffico
Procedere alla implementazione di un sistema di rilevamento e/o valutazione del traffico sulla viabilità nel suo complesso
Per conto suo il Settore autostradale:
continuerà ad investire in tecnologie, risorse umane, ottimizzando i processi gestionali e procedendo nell’opera di adeguamento delle infrastrutture alla nuova domanda di mobilità
Infine appare necessario che le Istituzioni preposte e tutti gli operatori coinvolti nell’ambito della sicurezza stradale si adoperino per:
promuovere iniziative –specie in ambito normativo- volte a condurre l’utente stradale al pieno rispetto delle regole di circolazione nella consapevolezza che il suo comportamento rimane in assoluto il fattore di maggiore influenza nell’ambito della incidentalità stradale
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In relazione a quanto detto nella presentazione odierna il forte e costante impegno delle Concessionarie nell’ambito del perseguimento della sicurezza stradale è manifesto così come risultano evidenti i costanti miglioramenti.
Da tale premessa prendo spunto per esprimermi in merito all’attività svolta dall’Automobile Club Tedesco ADAC il quale, nell’ambito di EUROTEST, ha attuato una indagine sul livello della sicurezza stradale in 50 cantieri della la rete stradale europea. Da tale indagine emerge un giudizio complessivo non positivo dei 5 cantieri esaminati lungo la rete autostradale italiana in concessione.
EUROTEST 2005 (1)
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EUROTEST 2005 (2)
La verifica effettuata dall’AISCAT in merito ai risultati del test effettuato dall’ADAC sulle autostrade italiane ha evidenziato:
Il rispetto da parte delle Società Autostradali della normativa italiana vigente in materia, certamente garante della sicurezza dell’utenza autostradale.
Sulla base di quanto al punto precedente la maggior parte delle valutazioni dell’ADAC sono risultate prive di fondamento tecnico.
Alcune considerazioni, in particolare in merito alla turbativa che la presenza dei cantieri avrebbe creato, non sono vere.
La mancanza, da parte degli esaminatori ADAC, delle competenze specifiche e della conoscenza delle infrastrutture analizzate.
Vale la pena citare un caso su tutti: l’ADAC ha giudicato “insoddisfacente” un cantiere sulla autostrada Torino-Savona che nell’arco di sei mesi non ha comportato nessuna turbativa alla viabilità né in termini di rallentamenti/code né in termini di incidenti, ed ha riscosso, anche per l’utilizzo di un sistema innovativo di barriera mobile che ha consentito una gestione flessibile del traffico, apprezzamenti positivi da parte della Polizia Stradale, Assoutenti, Codacons, ANAS, e utenza in generale.
Pertanto l’AISCAT ritiene l’iniziativa dell’ADAC destituita di qualsiasi validità tecnica, sottolineando come essa non abbia portato alcun contributo migliorativo in termini
di sicurezza stradale risultando, invece, lesiva dell’immagine dei gestori autostradali