La sicurezza nei laboratori didattici del Dipartimento di ... · Dipartimento di Chimica P.le A....

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Sapienza Università di Roma Dipartimento di Chimica P.le A. Moro, 5 – 00185 Roma T (+39) 06 4991 3657 | T (+39) 06 4991 3142 [email protected] - http://www.chem.uniroma1.it/dipartimento/persone/francesco-di-pascasio La sicurezza nei laboratori didattici del Dipartimento di Chimica Laboratorio di Chimica Fisica I A cura di Francesco Di Pascasio Novembre 2018 Sommario Tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle università e negli istituti di istruzione universitaria: i soggetti autorizzati all’accesso nei laboratori ............................................................2 Dispositivi di protezione individuale (DPI) e collettiva (DPC) .............................................................3 Conoscenza delle caratteristiche del prodotto chimico impiegato.....................................................3 Smaltimento dei rifiuti .......................................................................................................................4 Accesso al laboratorio e norme di comportamento ...........................................................................4 Sintesi delle procedure e precauzioni da adottare nelle attività del laboratorio ...............................6 Altre informazioni ..............................................................................................................................9 Allegati .............................................................................................................................................10

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Sapienza Università di Roma Dipartimento di Chimica P.le A. Moro, 5 – 00185 Roma

T (+39) 06 4991 3657 | T (+39) 06 4991 3142

[email protected] - http://www.chem.uniroma1.it/dipartimento/persone/francesco-di-pascasio

La sicurezza nei laboratori didattici del Dipartimento di Chimica Laboratorio di Chimica Fisica I A cura di Francesco Di Pascasio Novembre 2018

Sommario

Tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle università e negli istituti di istruzione universitaria: i soggetti autorizzati all’accesso nei laboratori ............................................................2Dispositivi di protezione individuale (DPI) e collettiva (DPC) .............................................................3Conoscenza delle caratteristiche del prodotto chimico impiegato .....................................................3Smaltimento dei rifiuti .......................................................................................................................4Accesso al laboratorio e norme di comportamento ...........................................................................4Sintesi delle procedure e precauzioni da adottare nelle attività del laboratorio ...............................6Altre informazioni ..............................................................................................................................9Allegati .............................................................................................................................................10

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Tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle università e negli istituti di istruzione universitaria: i soggetti autorizzati all’accesso nei laboratori

Il Decreto Ministeriale n. 363 del 05/08/19981, al fine di garantire una migliore

tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle università e negli istituti di

istruzione universitaria, stabilisce che sono da considerarsi laboratori tutti “i luoghi o gli ambienti in cui si svolgono attività didattica, di ricerca o di servizio che comportano l'uso di macchine, di apparecchi ed attrezzature di lavoro, di impianti, di prototipi o di altri mezzi tecnici, ovvero di agenti chimici, fisici o biologici […]. I laboratori si distinguono in laboratori di didattica, di ricerca, di servizio, sulla base delle attività svolte e, per ognuno di essi, considerata l'entità del rischio, vengono individuate specifiche misure di prevenzione e protezione, tanto per il loro normale funzionamento che in caso di emergenza, e misure di sorveglianza sanitaria”.

Oltre al personale docente, tecnico e amministrativo dipendente dell'università, è

da intendersi lavoratore “anche quello non organicamente strutturato e quello degli enti convenzionati, sia pubblici che privati, che svolge l'attività presso le strutture dell'università […], nonché gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, gli specializzandi, i tirocinanti, i borsisti ed i soggetti ad essi equiparati, quando frequentino laboratori didattici, di ricerca o di servizio e, in ragione dell'attività specificamente svolta, siano esposti a rischi individuati nel documento di valutazione” (art. 2, com. 4, del suddetto D.M.)

Ai fini della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tutti i soggetti

sopra indicati devono ricevere un’adeguata formazione e ed essere parimenti

informati su tutti i possibili rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività lavorativa

e sulle misure di prevenzione e protezione da adottare al fine di eliminare o ridurre

qualsiasi rischio per la salute umana. Diversamente non potranno essere autorizzati

all’accesso in laboratorio.

1 Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze delle università e degli

istituti di istruzione universitaria ai fini delle norme contenute nel decreto legislativo 19 settembre

1994 n. 626 e successive modificazioni ed integrazioni.

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Dispositivi di protezione individuale (DPI) e collettiva (DPC)

I dispositivi di protezione individuale (DPI) rappresentano una risorsa indispensabile

e obbligatoria in tutti quei casi ove non sia possibile evitare o ridurre in modo

adeguato i rischi lavorativi con misure tecniche di prevenzione, con sistemi di

protezione collettiva o con una differente organizzazione del lavoro.

I DPI necessari per operare nel Laboratorio di Chimica fisica I sono:

• camice da laboratorio -con maniche lunghe e chiusure ai polsi;

• guanti in lattice monouso;

• occhiali di sicurezza per agenti chimici;

• facciale filtrante (mascherina);

• guanti resistenti al calore.

Conoscenza delle caratteristiche del prodotto chimico impiegato

La conoscenza delle caratteristiche del prodotto chimico che si utilizza è di

fondamentale importanza ai fini della prevenzione. Per tanto è sempre opportuno

consultare le schede di sicurezza delle sostanze impiegate nell’esperienza che si

andrà ad eseguire. In particolare, dalla scheda di sicurezza è possibile ottenere

informazioni circa:

• composizione;

• pittogramma di rischio preminente;

• frasi H (frasi di rischio/indicazioni di pericolo);

• frasi P (consigli di prudenza);

• misure di primo soccorso;

• controllo dell’esposizione/protezione individuale;

• informazioni tossicologiche.

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Smaltimento dei rifiuti

La normativa nazionale2 stabilisce le procedure per l'eliminazione dei rifiuti speciali,

sia pericolosi che non pericolosi. Per un corretto smaltimento, distinguiamo:

• rifiuti assimilabili agli urbani, che possono essere eliminati solo se non

presentano alcuna tipologia di rischio per l’ambiente e per gli operatori

addetti alla raccolta: ossia rifiuti privi di contaminanti pericolosi, ad es: fogli

di quaderno, penne esaurite, ecc.

• rifiuti speciali: comprendono tutti quei rifiuti prodotti durante le attività di

laboratorio di ricerca e didattica ad eccezione di quelli assimilabili agli

urbani.

I rifiuti assimilabili agli urbani possono essere gettati nei comuni cestini dei rifiuti.

I rifiuti speciali devono essere raccolti in appositi contenitori.

Accesso al laboratorio e norme di comportamento

L’accesso al laboratorio è consentito solo dopo aver sottoscritto e consegnato i

seguenti moduli:

• Attestato di avvenuta informazione, formazione e addestramento sulla

sicurezza e salute sul luogo di lavoro;

• Registro di dotazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Qualsiasi attività svolta dallo studente nel laboratorio didattico deve avvenire

sempre e solo alla presenza del docente responsabile o del preposto, sotto la loro

diretta supervisione o di quella del personale di sostegno.

2 Parte IV del Decreto Legislativo 152 del 3 aprile 2006 “Testo unico della normativa ambientale” e

Decreto Legislativo 16 gennaio 2008 N° 4 (correttivo).

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Accedendo al laboratorio, si deve anzitutto:

§ individuare le vie di esodo e il punto di raccolta esterno;

§ individuare la collocazione delle docce d’emergenza, dei lavaggi oculari,

della cassetta di pronto soccorso e del telefono con l’elenco dei numeri utili.

§ essere stati informati circa i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da

utilizzare nel laboratorio e sul loro corretto modo d’impiego;

§ essere stati informati su eventuali lavorazioni che espongano a rischi

particolari;

§ essere stati informati riguardo il corretto metodo di raccolta e smaltimento

dei rifiuti prodotti in laboratorio.

È altresì sempre necessario:

§ indossare il camice da laboratorio ed utilizzare tutti i DPI appropriati per

ogni tipo di rischio a seconda dell’attività svolta;

§ utilizzare la strumentazione unicamente per lo scopo per cui è stata

progettata; in caso di mal funzionamento rivolgersi al personale presente in

laboratorio.

§ ridurre al minimo i rischi durante le operazioni sperimentali: non fare mai

manovre o azioni azzardate. Nel dubbio, è sempre meglio chiedere!

§ mantenere la postazione di lavoro pulita e in ordine3.

§ rispettare il divieto di fumare, bere, mangiare o utilizzare cosmetici;

§ tenere i capelli raccolti, se il caso.

§ non indossare calzature aperte.

3 Qualsiasi apparecchio, strumento o materiale che sia superfluo per l’attività svolta, oltre ad essere

da intralcio, può condurre più facilmente ad incidenti.

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La rottura accidentale di qualsiasi oggetto non comporta oneri per gli studenti. In

tale eventualità, si avvisi chi di dovere affinché l'oggetto in questione sia

rapidamente sostituito, o riparato.

Al termine di ogni esperienza, si lasci il bancone, le apparecchiature e gli oggetti

utilizzati in ordine e puliti.

Sintesi delle procedure e precauzioni da adottare nelle attività del laboratorio

L’attività del Laboratorio è divisa in turni di due ore. In ogni turno sono condotte sei

differenti esperienze, per ciascuna sono disponibili due postazioni. Su ogni

postazione lavorano due studenti.

Diagramma di fase Bi–Sn da curve di raffreddamento

Il cestello di metallo in cui sono alloggiati sei crogiuoli di allumina contenenti

ciascuno una lega Pb-Sn ed una PT100 è inserito nel forno elettrico a pozzetto.

L’acquisizione remota delle temperature è avviata e il forno acceso. Per portare

a fusione tutte le leghe sono necessari circa 40 minuti, la temperatura media

delle stesse raggiunge 350 °C. A questo punto, utilizzando i DPI richiesti, il

cestello è estratto dal forno e disposto accanto allo stesso sul bancone su di

una piastra di materiale refrattario. Il forno è spento e coperto con il coperchio

di protezione. Le leghe sono lasciate raffreddare. Complessivamente le leghe

restano allo stato fuso per circa 30 minuti.

DPI richiesti: guanti resistenti al calore, occhiali di protezione.

Rifiuti speciali prodotti: nessuno.

Precauzioni: mantenersi a un metro di distanza dalla fornace e dal cestello;

la movimentazione del cestello è eseguita dal personale di

laboratorio.

Grandezze termodinamiche da misure di forza elettromotrice Si acquisisce in remoto la tensione di una pila piombo-acido e la temperatura

del bagno termostatico in cui è immersa. Si varia la temperatura e si attende

ogni volta che il sistema elettrochimico raggiunga un nuovo stato di equilibrio.

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DPI richiesti: nessuno.

Rifiuti speciali prodotti: nessuno.

Precauzioni: mantenere la temperatura del bagno tra 18 e 30 °C.

Calore di combustione Si pesa il crogiuolo di metallo; si aggiunge il campione e si pesa nuovamente; si

aggiunge una pasticca di acido benzoico da 0.2 grammi circa e si pesa un’ultima

volta. Il crogiuolo è ancorato sotto la flangia di chiusura della bomba

calorimetrica. Un filo di cotone è utilizzato per realizzare la miccia. Lo si pone a

cavallo del filamento metallico di ignizione e se ne arrotolano le estremità una

sull’altra. L’estremità inferiore della miccia deve trovarsi all’interno del

crogiuolo, possibilmente a contatto con la pasticca. La bomba è serrata,

collegata con un raccordo veloce ad una bombola di ossigeno, lavata e riempita

con lo stesso a circa 30 bar; il collegamento con la bombola è rimosso. La

bomba è immersa in acqua in un cilindro metallico all’interno di un vaso più

grande che lo isola termicamente dall’ambiente. Gli elettrodi per l’innesco della

combustione sono collegati ai passanti della bomba. Il vaso è chiuso alla

sommità con un coperchio. La termoresistenza è disposta all’interno del vaso e

l’agitatore dell’acqua è attivato. Si avvia l’acquisizione remota della

temperatura. Quando la temperatura dell’acqua è stazionaria, si innesca la

combustione, premendo il pulsante di ignizione dell’alimentatore per due

secondi circa. Si attende che la temperatura dell’acqua sia di nuovo stazionaria.

Si interrompe l’acquisizione dei dati. Ripercorrendo le precedenti operazioni a

ritroso, la bomba è estratta dall’acqua e asciugata. L’ossigeno è evacuato dalla

bomba e questa aperta. Si controlla che non vi siano residui solidi di

combustione. La condensa sulle pareti interne della bomba è asciugata.

DPI richiesti: occhiali di protezione, guanti in lattice, mascherina filtrante.

Rifiuti speciali prodotti: Carta e guanti utilizzati.

Precauzioni: consultare la scheda di sicurezza dell’acido benzoico.

Nel carico e scarico della bomba con ossigeno, operare solo

sotto la supervisione del docente responsabile o del preposto.

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Volumi parziali molari

Utilizzando una bilancia idrostatica, si determina la densità di sei soluzioni di

magnesio solfato a molalità compresa tra 0.05 e 0.2 mol/kg. Per ciascuna

determinazione si procede come segue. Si riempie il cilindro di vetro fino alla

tacca di riferimento prelevando la soluzione da un flacone da un litro. Il cilindro

è immerso in bagno termostatico ad acqua per qualche minuto, quindi estratto,

asciugato all’esterno e disposto sul piano di appoggio della bilancia. La

termoresistenza è inserita nella soluzione. Il pescante viene prelevato dal suo

alloggiamento sulla bilancia e immerso nella soluzione; viene sollevato ed

abbassato un paio di volte, e fatto ruotare a destra e sinistra. Il cilindro è spinto

fino alla guida di riferimento ed il pescante ancorato al piatto della bilancia. Si

controlla che sul pescante non vi siano bolle d’aria e che questo non tocchi le

pareti del cilindro. Quando stazionari, si annotano i valori di temperatura e di

densità. Si effettuano le precedenti operazioni a ritroso. Si lavano cilindro e

pescante con acqua distillata. La soluzione e le acque di lavaggio sono raccolte

in un flacone. I componenti sono asciugati con panno carta.

DPI richiesti: occhiali di protezione, guanti in lattice.

Rifiuti speciali prodotti: soluzioni di magnesio solfato, acque di lavaggio,

carta e guanti utilizzati.

Precauzioni: consultare la scheda di sicurezza del magnesio solfato.

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Grado di dissociazione di un acido debole Utilizzando un conduttimetro digitale, si determina la conducibilità di cinque

soluzioni di acido benzoico a molalità compresa tra 0.0005 e 0.008 mol/kg e

una soluzione di potassio cloruro a molalità pari a 0.01 mol/kg. Per ciascuna

determinazione si procede come segue. Si riempie il provettone di misura fino

alla tacca di riferimento prelevando la soluzione dal un flacone da un litro. Si

spostano elettrodo e termoresistenza dal provettone di riposo a quello di

misura e si immerge quest’ultimo nel bagno termostatico ad acqua. Raggiunta

la temperatura di 25 °C, si annotano i valori di conducibilità. Si lavano elettrodo,

termoresistenza e provettone con acqua Milli-Q. La soluzione e le acque di

lavaggio sono raccolte in un flacone. Elettrodo e termoresistenza sono riposti

nel provettone di riposo.

DPI richiesti: occhiali di protezione, guanti in lattice.

Rifiuti speciali prodotti: soluzioni di acido benzoico, acque di lavaggio,

carta e guanti utilizzati.

Precauzioni: consultare la scheda di sicurezza dell’acido benzoico.

Altre informazioni

In laboratorio è disponibile per la consultazione il Quaderno del Laboratorio di

Chimica fisica I. Nel Quaderno sono conservati:

• il cartello informativo del laboratorio;

• il presente documento;

• le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate.

Per informazioni più dettagliate sulle procedure per lo svolgimento delle esperienze

di laboratorio si faccia riferimento a quanto illustrato dai docenti a lezione e quanto

riportato nelle dispense fornite. Una copia cartacea delle dispense è disponibile in

laboratorio, copie in formato .pdf sono disponibili sui computer di laboratorio e

sulle pagine del sito di Dipartimento.

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Allegati

Di seguito, vengono riportati i seguenti documenti:

• Attestato di avvenuta informazione, formazione e addestramento sulla

sicurezza e salute sul luogo di lavoro;

• Registro di dotazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);

• Schede di rischio delle sostanze impiegate in laboratorio.

Dipartimento di Chimica - Sapienza Università di Roma CF 80209930587 PI 02133771002 P.le A. Moro, 5 – 00185 Roma T (+39) 06 4991 3529 F (+39) 06 4906 31 www.chem.uniiroma1.it

ATTESTATO DI AVVENUTA INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO Si dichiara, ai sensi degli articoli 36 e 37 del D. Lgs. 81/08 e s. m. i., che in occasione delle esercitazioni di laboratorio del corso di Chimica fisica I,

Il/la sottoscritto/a __________________________________________________________ che opera/opererà in qualità di studente presso il Laboratorio Didattico di Chimica fisica I del Dipartimento di Chimica, i cui responsabili sono Camillo La Mesa, Anita Scipioni, Luciano Galantini e il cui preposto è Francesco Di Pascasio, è stato/a informato/a e formato/a in merito a: • rischi connessi all’attività della struttura; • pericoli e rischi cui è esposto con riguardo all’attività svolta; • misure di prevenzione e protezione adottate; • procedure e buone prassi in vigore nel laboratorio; • pericoli derivanti dalla gestione di sostanze/preparati e agenti chimici; • schede di sicurezza e norme di buona prassi di laboratorio; • dispositivi di protezione individuali necessari per l’attività svolta; • modalità di intervento in caso di incidente; • misure da adottare in caso di accertamento dello stato di gravidanza; • misure per la corretta gestione dei rifiuti. I Responsabili del laboratorio hanno verificato personalmente che la formazione è stata recepita in modo sufficiente e adeguato. Roma, li _______________ (firma interessato/a) _______________________

(firma Responsabile del laboratorio) _______________________________

Dipartimento+di+Chimica+0+Sapienza+Università+di+Roma+CF+80209930587+PI+02133771002+P.le%A.%Moro,%5%–%00185%Roma%%T%(+39)%06%4991%3529%F%(+39)%06%4906%31%www.chem.uniiroma1.it

+Registro+di+dotazione+dei+Dispositivi+di+Protezione+Individuale+(DPI)+%+Dati+lavoratore+%Nome:%% % _____________________________%

Cognome:% % _____________________________%

Sede:%% % Laboratorio%Didattico%di%Chimica%Fisica%I%Cod.%Edificio:%% 014%Struttura:% % Dipartimento%di%Chimica%%Elenco+DPI+ricevuti++! Occhiali%di%protezione%EN166 ! Guanti%monouso%in%lattice%EN420+! Facciale%filtrante%(mascherina)%EN149+%Leggere+con+attenzione++Il%sottoscritto%con%la%firma%apposta%in%calce%dichiara%di%aver%ricevuto%i%DPI%come%sopra%elencati%e%di%essere%stato%informato%e%formato%sul%loro%corretto%utilizzo.%Il%sottoscritto%dichiara%altresì%che%è%stato%informato%che%è%suo%preciso%dovere%avere%cura%dei%DPI%ricevuti%ed%in%particolare%si%impegna:%%

•% a%non%apportarvi%modificheY%•% ad%utilizzarli%conformemente%alle%istruzioni%ricevuteY%•% a%segnalare%con%tempestività%al%proprio%responsabile,%al%fine%della%loro%sostituzione,%eventuali:%

[% difetti,%[% rotture,%[% smarrimenti,%[% altri%motivi%di%malfunzionamento.+

%Il%sottoscritto%è%stato%infine%informato%che%dovrà%procurarsi%ed%utilizzare%un%camice%per%poter%frequentare%il%Laboratorio.%++ + + + + DATA+_________+ + FIRMA+__________________+

Pagina: 1/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

38.0.2

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

· 1.1 Identificatore del prodotto· Formula molecolare: Sn· Denominazione commerciale: Stagno· SDS N°: CH1558· Numero CAS:

7440-31-5

· Numeri CE:231-141-8

· 1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliatiNon sono disponibili altre informazioni.

· Settore d'utilizzazioneSU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Prodotti chimici per laboratorio

· 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza· Produttore/fornitore:

CARLO ERBA REAGENTSChaussée du VexinParc d'Affaires des Portes - BP61627106 VAL DE REUIL CedexTéléphone: +02 32 09 20 00Télécopie: +02 32 09 20 20

· Informazioni fornite da:Q.A / Normativeemail: [email protected]

· 1.4 Numero telefonico di emergenza:Pavia - Tel : 0382 24444 (CAV IRCCS Fondazione Maugeri)Milan - Tel :02 66101029 (CAV Ospedale Niguarda Ca' Granda)Bergamo - Tel : 800 883300 (CAV Ospedali Riuniti)Florence - Tel : 055 7947819 (CAV Ospedale Careggi)

(continua a pagina 2) IT

Pagina: 2/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Stagno

(Segue da pagina 1)

38.0.2

Rome - Tel : 06 3054343 (CAV Policlinico Gemelli) - Tel : 06 49978000 (CAV Policlinico Umberto I)Naples - Tel : 081 7472870 (CAV Ospedale Cardarelli)France (ORFILA 24h/24) - Tel : +33 (0)1 45 42 59 59 EU Tel : 112

SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli

· 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela· Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

La sostanza non è classificata conformemente al regolamento CLP.

· Classificazione secondo la direttiva 67/548/CEE o direttiva 1999/45/CE Non applicabile· Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente: Considerato non pericoloso

· 2.2 Elementi dell'etichetta· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 Non applicabile· Pittogrammi di pericolo Non applicabile· Avvertenza Non applicabile· Indicazioni di pericolo Non applicabile· 2.3 Altri pericoli - · Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.

SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti

· 3.1 Caratteristiche chimiche: Sostanze· CAS No:

7440-31-5 Stagno

· Numero/i di identificazione· Numeri CE: 231-141-8

SEZIONE 4: Misure di primo soccorso

· 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso· Indicazioni generali: Non sono necessari provvedimenti specifici.· Inalazione: Portare in zona ben areata, in caso di disturbi consultare il medico.· Contatto con la pelle: In caso di irritazioni cutanee persistenti consultare il medico.· Contatto con gli occhi: Lavare con acqua corrente per alcuni minuti tenendo le palpebre ben aperte.· Ingestione: Non provocare il vomito, chiamare subito il medico.· 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Non sono disponibili altre informazioni.· Indicazioni per il medico: Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante.· 4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 5: Misure antincendio

· Informazioni generali:Come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato daMSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo.

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Pagina: 3/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Stagno

(Segue da pagina 2)

38.0.2

· 5.1 Mezzi di estinzione· Mezzi di estinzione idonei:

CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o conschiuma resistente all'alcool.

· 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Stagno, Ossidi di Stagno· 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi· Mezzi protettivi specifici: Non inalare i gas derivanti da incendi e combustione.· Altre indicazioni Raffreddare i contenitori a rischio con un getto d'acqua da una posizione protetta.

SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale

· Informazioni generali:Usare un equipaggiamento individuale protettivo adatto, come indicato nella Sezione 8.

· 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenzaIn caso di polvere/ aerosol usare dispositivi di protezione individuale.Non necessario.

· 6.2 Precauzioni ambientali:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti.

· 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica:Raccogliere con mezzi meccanici.Per polveri fini usare un aspirapolvere.

· 6.4 Riferimento ad altre sezioniNon vengono emesse sostanze pericolose.Per informazioni relative ad un manipolazione sicura, vedere capitolo 7.Per informazioni relative all'equipaggiamento protettivo ad uso personale vedere Capitolo 8.Per informazioni relative allo smaltimento vedere Capitolo 13.

SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

· 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicuraEvitare la formazione di polvere e la dispersione del prodotto nell'aria.Adottare un'adeguata ventilazione nei luoghi dove si sviluppano le polveri.Evitare la formazione di aerosol.

· Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni: Non sono richiesti provvedimenti particolari.

· 7.2 Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità· Stoccaggio:· Requisiti dei magazzini e dei recipienti:

Immagazzinare in luogo fresco. Tenere il contenitore ermeticamente chiuso in un ambiente secco e benventilato.

· Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario.· Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento: Nessuno.· 7.3 Usi finali specifici Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 8: Controllo dell'esposizione/protezione individuale

· Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici: Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.(continua a pagina 4)

IT

Pagina: 4/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Stagno

(Segue da pagina 3)

38.0.2

· 8.1 Parametri di controllo· Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllo negli ambienti di lavoro:

7440-31-5 Stagno (50-100%)TWA (Italia) Valore a breve termine: 0,2*** mg/m³

Valore a lungo termine: 2* 2** 0,1*** mg/m³*metallo;**ossido,comp.inorg.;***comp.org.:Cute,A4

PEL (U.S.A.) Valore a lungo termine: 2 mg/m³metal

REL (U.S.A.) Valore a lungo termine: 2 mg/m³TLV (U.S.A.) Valore a lungo termine: 2 mg/m³

metal· Ulteriori indicazioni: Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.

· 8.2 Controlli dell'esposizione· Mezzi protettivi individuali:

In caso di formazione di polveri o aerosol utilizzare un respiratore con filtro approvato.Per breve periodo utilizzare apparecchio filtrante idoneo al pericolo.

· Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Osservare le misure di sicurezza usuali nella manipolazione di sostanze chimiche.

· Maschera protettiva: Non necessario.· Guanti protettivi:

I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/89/CEE e gli standard(EN 374) che ne derivano.

· Materiale dei guantiIl materiale dei guanti deve essere impermeabile e stabile contro il prodotto / la sostanza/ la formulazione.Scelta del materiale dei guanti in considerazione dei tempi di passaggio, dei tassi di permeazione e delladegradazione.La scelta dei guanti adatti non dipende soltanto dal materiale bensí anche da altre caratteristiche di qualitàvariabili da un produttore a un altro./

· Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato./

· Occhiali protettivi: - · Tuta protettiva:

Scegliere la protezione del corpo a seconda della quantità e concentrazione di sostanze pericolose sul luogodi lavoro.

SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche

· 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentaliPeso molecolare: 118,69 g

· Aspetto:Forma: SolidoColore: Bianco

· Odore: Inodore· Soglia olfattiva: Non definito.

· valori di pH: Non applicabile.

· Cambiamento di statoTemperatura di fusione/ambito di fusione: 232 °C (450 °F)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Stagno

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38.0.2

Temperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: 2362 °C (4284 °F)· Punto di infiammabilità: Non applicabile.· Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.· Temperatura di autoaccensione:

Temperatura di decomposizione: Non definito.· Autoaccensione: Non definito.· Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.· Limiti di infiammabilità:

Inferiore: Non definito.Superiore: Non definito.

· Tensione di vapore: Non applicabile.· Densità a 20 °C (68 °F): 3,5 g/cm³ (29,208 lbs/gal)

· Densità apparente a 20 °C (68 °F): 4000 kg/m³· Densità relativa Non definito.· Densità del vapore Non applicabile.· Velocità di evaporazione Non applicabile.· Solubilità in/Miscibilità con

acqua: Non definito.· solventi organici: Insolubile

· Coefficiente di distribuzione (n-Octanol/acqua): Non definito.· Viscosità:

Dinamica: Non applicabile.Cinematica: Non applicabile.

· 9.2 Altre informazioni Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 10: Stabilità e reattività

· 10.1 Reattività Vedi 10.3· 10.2 Stabilità chimica· Decomposizione termica/ condizioni da evitare: Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.· 10.3 Possibilità di reazioni pericolose Non sono note reazioni pericolose.· 10.4 Condizioni da evitare Non sono disponibili altre informazioni.· 10.5 Materiali incompatibili: Non sono disponibili altre informazioni.· 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi: Stagno, Ossidi di Stagno

SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche

· 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici· Tossicità acuta:· Irritabilità primaria:· sulla pelle: Non ha effetti irritanti.· sugli occhi: Non particolarmente irritante.· Ingestione: Può essere nocivo se ingerito.· Inalazione: Può essere nocivo se inalato· Sensibilizzazione: Non si conoscono effetti sensibilizzanti.· Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale): Non disponibili altri dati rilevanti.· Ulteriori dati tossicologici:

Sulla base delle nostre esperienze e delle informazioni disponibili il prodotto non è dannoso per la salute semanipolato correttamente e utilizzato secondo le norme.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Stagno

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38.0.2

La sostanza non ha l'obbligo di classificazione in base alle liste della CEE nell'ultima versione valida.

SEZIONE 12: Informazioni ecologiche

· 12.1 Tossicità· Tossicità acquatica: Prevedibilmente non rilevante.· 12.2 Persistenza e degradabilità Non sono disponibili altre informazioni.· Metodo:· Informazioni Ecologiche: Non disponibile.· Ulteriori indicazioni: Il prodotto è difficilmente biodegradabile.· 12.3 Potenziale di bioaccumulo Non sono disponibili altre informazioni.· 12.4 Mobilità nel suolo Non sono disponibili altre informazioni.· Ulteriori indicazioni in materia ambientale:· Ulteriori indicazioni:

Non si conoscono dati di pericolosità per le acque (Classificazione tedesca - WGK).Generalmente non pericoloso

· 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.· 12.6 Altri effetti avversi Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento

· 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti· Consigli:

Piccole quantità di prodotto possono essere smaltite insieme ai rifiuti domestici.Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.

· Codice rifiuti:L'Unione Europea non stabilisce regole omogenee per l'eliminazione dei residui chimici, dato che sonoresidui speciali. Il loro trattamento ed eliminazione dipende della Leggi interne di ogni Paese. Per cui, perogni caso, bisogna contattare le Autoritá competenti, oppure con le imprese legalmente autorizzate allaeliminazione dei residui.2001/573/CE: Decisione del Consiglio, del 23 luglio 2001, che modifica l'elenco di rifiuti contenuto nelladecisione 2000/532/CE della Commissione.Direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991 che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa airifiuti.

· Imballaggi non puliti:I recipienti e imballaggi contaminati con sostanze o preparati pericolosi, avranno lo stesso trattamento deiprodotti.Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiutidi imballaggio.

· Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Gli imballaggi non sottoponibili a trattamento di pulitura devono essere smaltiti allo stesso modo dellasostanza.Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.

SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto

· 14.1 Numero ONU - (continua a pagina 7)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

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38.0.2

· ADR, ADN, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.2 Nome di spedizione dell'ONU - · ADR, ADN Non applicabile· IMDG, IATA N.A.

· 14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto· ADR, ADN, IMDG, IATA· Classe Non applicabile

· 14.4 Gruppo di imballaggio· ADR, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.5 Pericoli per l'ambiente:· Marine pollutant: No

· 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori Non applicabile.

· UN "Model Regulation": -

SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione

· 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 Non applicabile· Pittogrammi di pericolo Non applicabile· Avvertenza Non applicabile· Indicazioni di pericolo Non applicabile· Disposizioni nazionali:

Quando applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative ed alle loro integrazionisuccessive:- D.P.R. 303/56 (articolo 64: controlli sanitari, prevenzione malattie professionali);- D.Lgs. 475/82 (dispositivi di protezione individuale);- D.Lgs. 81/2008 e seguenti (sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro);- D.Lgs. 52/97 (classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose)- D.Lgs. 25/02 (agenti chimici);- D.Lgs. 65/03 (classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi);- D.Lgs. 152/06 (emissioni in atmosfera, reflui liquidi, rifiuti).

· Indicazioni relative alla limitazione delle attività lavorative: -

· Istruzione tecnica aria:Classe quota in %

III 50-100· Classe di pericolosità per le acque: Generalmente non pericoloso.· 15.2 Valutazione della sicurezza chimica: Una valutazione della sicurezza chimica è stata effettuata.

SEZIONE 16: Altre informazioniI dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanziadelle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.La società CARLO ERBA Reagenti S.p.A. / Carlo Erba Reactifs - SDS, non potrà essere ritenuta responsabileper qualsiasi danno derivante dall'impiego o dal contatto con il prodotto di cui sopra.

· Scheda rilasciata da: Q.A / Normative· Riferimenti bibliografici

ECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network)IUCLID (International Uniform Chemical Information Database)

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38.0.2

NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical SubstancesRoth - Wassergefährdende StoffeVerschueren - Handbook of Environmental Data on Organic ChemicalsChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROMMerian - Metals and their compounds in the environment

· Abbreviazioni e acronimi:RID: Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer (Regulations Concerning theInternational Transport of Dangerous Goods by Rail)ICAO: International Civil Aviation OrganizationADR: Accord européen sur le transport des marchandises dangereuses par Route (European Agreement concerning the InternationalCarriage of Dangerous Goods by Road)IMDG: International Maritime Code for Dangerous GoodsIATA: International Air Transport AssociationGHS: Globally Harmonized System of Classification and Labelling of ChemicalsEINECS: European Inventory of Existing Commercial Chemical SubstancesCAS: Chemical Abstracts Service (division of the American Chemical Society)

· FontiDir. 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamentiRegolamento (CE) N° 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, REACH.Regolamento (CE) N° 1272/2008, del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, CLP, esuccessive modificheGlobally Harmonized System, GHSADR 2011D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche

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38.0.2

Allegato: scenario d'esposizione

· Denominazione breve dello scenario d'esposizione Prodotti chimici per laboratorio· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Descrizione delle attività e dei proccessi descritti nello scenario d'esposizioneSi veda la sezione 1 nell'allegato dlla scheda dei dati di sicurezza.

· Condizioni d'uso Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Durata e frequenza 5 giorni lavorativi/settimana.· Parametri fisici· Stato fisico Solido· Concentrazione della sostanza nella miscela Sostanza pura.· Quantità utilizzata in unità tempo o attività

Conformemente alle istruzioni per l'uso.inferiore a 100 g per applicazione.

· Altre condizioni d'uso· Altre condizioni d'uso che influenzano l'esposizione sull'ambiente

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire il capitolo 6 della scheda dei dati di sicurezza (Misure in caso di rilascio accidentale).

· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore Non necessario.· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore durante l'utilizzazione

dell'articoloNon applicabile

· Misure relative alla gestione del rischio· Protezione del lavoratore· Misure organizzative di protezione

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire le buone norme di igiene industriale.

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38.0.2

· Misure tecniche di protezione Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure personali di protezione Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per la protezione dei consumatori Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per la protezione dell'ambiente· Aria Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Acqua Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per lo smaltimento

Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Assicurarsi che i rifiuti vengano raccolti e trattenuti in contenitori idonei.

· Processi di smaltimento I resti del prodotto possono essere smaltiti insieme ai rifiuti domestici.· Tipo di rifiuto Contenitori parzialemente svuotati e sporchi.· Previsione sull'esposizione· Consumatori Non rilevante per questo scenario d'esposizione.· Guide per gli utilizzatori a valle Non sono disponibili altre informazioni.

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SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA secondo il Regolamento (CE) Num. 1907/2006

Data di revisione 11.03.2013 Versione 4.0

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SEZIONE 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto

N. di catalogo 112400

Nome del prodotto Bismuto (polvere) 99+

Numero di registrazione REACH

Questa sostanza non possiede un numero di registrazione in quanto la sos tanza stessa o i suoi impieghi sono esenti da registrazione secondo l'Ar t. 2 della normativa REACH (CE) n. 1907/2006, la quantità annuale non ri chiede registrazione o la registrazione è prevista per una data successi va.

1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati

Usi identificati Prodotto chimico per sintesi Per ulteriori informazioni sugli impieghi consultare il portale di Merck

Chemicals (www.merck-chemicals.com).

1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza

Società Merck KGaA * 64271 Darmstadt * Germania * tel +49 6151 72-0 Dipartimento responsabile LS-QHC * e-mail: [email protected]

1.4 Numero telefonico di emergenza

C. N. I. T. - Centro Antiveleni di Pavia - tel (h.24) 0382 24444 Merck KGaA * Darmstadt * tel +49 6151 72 2440 (lingua inglese e tedesca)

SEZIONE 2. Identificazione dei pericoli 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela

Questa sostanza non è classificata come pericolosa secondo la legislazione europea.

2.2 Elementi dell'etichetta Etichettatura (REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008) Sostanza o miscela non pericolosa secondo la regolamentazione (CE) N. 1272/2008. Etichettatura (67/548/CEE o 1999/45/CE)

Il prodotto non è soggetto ad etichettatura secondo le direttive CE o le correspondenti normative nazionali.

2.3 Altri pericoli Non conosciuti.

SEZIONE 3. Composizione/informazione sugli ingredienti 3.1 Sostanza

Formula Bi (Hill) N. CAS 7440-69-9 N. CE 231-177-4 Massa molare 208,98 g/mol

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Per il testo completo delle dichiarazioni-H menzionate in questa sezione, riferirsi alla sezione 16. Osservazioni Ingredienti non pericolosi secondo il Regolamento (CE) Num.

1907/2006.

3.2 Miscela non applicabile

SEZIONE 4. Misure di primo soccorso 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso

Dopo inalazione: aria fresca.

Dopo contatto con la pelle: lavare abbondantemente con molta acqua. Togliere gli indumenti contaminati.

Dopo contatto con gli occhi: risciacquare abbondantemente con acqua.

Dopo ingestione: fare bere immediatamente acqua (almeno 2 bicchieri). In caso di malessere consultare un medico

4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati effetti irritanti, Mancanza di respiro, Tosse, Dolore, Febbre, sintomi muscolari, Nausea, Vomito, Diarrea, shock

4.3 Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico oppure di trattamenti speciali Nessuna informazione disponibile.

SEZIONE 5. Misure antincendio 5.1 Mezzi di estinzione

Mezzi di estinzione idoneiUtilizzare sistemi estinguenti compatibili con la situazione locale e con l'ambiente circostante.

Mezzi di estinzione non idoneiPer questa sostanza/miscela non sono stabiliti limiti di agenti estingue nti.

5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela

Non combustibile.

5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Equipaggiamento speciale di protezione per gli addetti all'estinzione degli incendiIn caso di incendio, indossare apparecchio respiratorio con apporto d'aria indipendente.

SEZIONE 6. Misure in caso di rilascio accidentale 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza

Consigli per il personale non addetto alle emergenze Evitare inalazione della polvere. Evacuare l'area di pericolo, osservare le procedure di emergenza, consul tare un esperto.

Consigli per chi interviene direttamente: Dispositivi di protezione, vedere la sez. 8.

6.2 Precauzioni ambientaliNessuna misura particolare richiesta.

6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica

Osservare le eventuali limitazioni relative al materiale (vedere sezioni 7 e 10).

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Asciugare. Smaltire secondo disposizioni. Pulire l'area interessata. Evitare la formazione di polveri.

6.4 Riferimenti ad altre sezioniIndicazioni sul trattamento dei rifiuti, vedere sez. 13.

SEZIONE 7. Manipolazione e immagazzinamento 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura

Avvertenze per un impiego sicuroOsservare le indicazioni sull'etichetta.

Misure di igieneTogliere gli indumenti contaminati. Lavare le mani dopo aver lavorato con la sostanza.

7.2 Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità

Condizioni di stoccaggioBen chiuso. Secco.

Temperatura di conservazione: senza limite alcuno.

7.3 Usi finali specificiA parte gli impieghi menzionati nel punto 1.2 non sono previsti altri us i specifici.

SEZIONE 8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale 8.1 Parametri di controllo

Non contiene sostanze con valore limite di esposizione professionale.

Livello derivato senza effetto (DNEL) DNEL operaio, a lungo termine

Effetti sistemici inalazione 13,1 mg/m³

DNEL utente, a lungo termine

Effetti sistemici orale 13,3 mg/kg Peso del corpo

Concentrazione prevedibile priva di effetti (PNEC)PNEC Impianto di trattamento dei liquami 17,5 mg/l

8.2 Controlli dell'esposizione Controlli tecnici idonei I provvedimenti tecnici e le operazioni di lavoro appropriate devono ave re la priorità rispetto all'uso dei dispositivi di protezione individual e. Vedere il punto 7.1. Misure di protezione individuale Proteggere il corpo con mezzi appropriati al tipo ed alla concentrazione del rischio esistente sul posto di lavoro. Chiarire con il fornitore la resistenza ai prodotti chimici dei mezzi di protezione

Protezioni per occhi/voltoOcchiali di sicurezza

Protezione delle manipieno contatto: Materiale di cui è fatto il

guanto: Gomma nitrilica

Spessore del guanto: 0,11 mm Tempo di penetrazione: > 480 min

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contatto da spruzzo: Materiale di cui è fatto il

guanto: Gomma nitrilica

Spessore del guanto: 0,11 mm Tempo di penetrazione: > 480 min

I guanti protettivi da usare devono rispettare le specifiche della direttiva EC 89/686/EEC e lo standard EN 374, p. es. KCL 741 Dermatril® L (pieno contatto), KCL 741 Dermatril® L (contatto da spruzzo). I tempi di rottura stabiliti sopra sono stati determinati dai test KCL in laboratorio in acc. alla EN 374 con campionidei tipi di guanti raccomandati. Questa raccomandazione si applica solo al prodotto identificato nella scheda di sicurezza, fornito da noi ed allo scopo da noi stabilito. Quando si scioglie o si miscela con altre sostanze e in condizioni diverse da quelle stabilite dalla EN 374, vogliate contattare il fornitore dei guanti approvati dalla EC (es. KCL GmbH, D-36124 Eichenzell, Internet:www.kcl.de).

Protezione respiratoriarichiesta quando siano generate polveri. Tipo di filtro suggerito: Filtro P1 L'imprenditore deve assicurare che la manutenzione, la pulizia e le verifiche delle attrezzature di protezione siano eseguite secondo le istruzioni del produttore. Queste misure devono essere documentate correttamente.

SEZIONE 9. Proprietà fisiche e chimiche 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali

Stato fisico solido

Colore metallico

Odore inodore

Soglia olfattiva non applicabile

pH Nessuna informazione disponibile.

Punto di fusione 271 °C

Punto/intervallo di ebollizione 1.564 °C

a 1.013 hPa

Punto di infiammabilità. Nessuna informazione disponibile.

Tasso di evaporazione Nessuna informazione disponibile.

Infiammabilità (solidi, gas) Nessuna informazione disponibile.

Limite inferiore di esplosività Nessuna informazione disponibile.

Limite superiore di esplosività Nessuna informazione disponibile.

Tensione di vapore 1 hPa a 840 °C

Densità di vapore relativa Nessuna informazione disponibile.

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Densità relativa 9,78 g/cm³ a 20 °C

Idrosolubilità a 20 °C insolubile

Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua

Nessuna informazione disponibile.

Temperatura di autoaccensione Nessuna informazione disponibile.

Temperatura di decomposizione Nessuna informazione disponibile.

Viscosità, dinamica Nessuna informazione disponibile.

Proprietà esplosive non applicabile

Proprietà ossidanti nessuno

9.2 Altri informazioni

Densità apparente ca.6.000 kg/m³

Dimensione della particella Dimensione particella < 150 µm

SEZIONE 10. Stabilità e reattività 10.1 Reattività

Vedere punto 10.3.

10.2 Stabilità chimica

Il prodotto è chimicamente stabile in condizioni ambientali standard (te mperatura ambiente).

10.3 Possibilità di reazioni pericolose

Violente reazioni sono possibili con:

composti alogeno - alogenati, alogeni, composti di nitrosile, acido perclorico, Acido nitrico, ossidi degli alogeni, alogenuri acidi, Alluminio, composti di ammonio, idrazina e derivati, zolfo, selenio

10.4 Condizioni da evitare

nessuna informazione disponibile

10.5 Materiali incompatibili

nessuna informazione disponibile

10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi

nessuna informazione disponibile

SEZIONE 11. Informazioni tossicologiche 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici

Tossicità acuta per via oraleDL50 ratto: > 2.000 mg/kg OECD TG 401

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Tossicità acuta per inalazione Sintomi: Sintomi di irritazione al tratto respiratorio., Tosse, Mancanza di respiro, L'inalazione può causare formazione di edemi nell'apparato respiratorio.

Tossicità acuta per via cutaneaQueste informazioni non sono disponibili.

Irritante per la pellelieve irritazione

Irritante per gli occhilieve irritazione

SensibilizzazioneEsperienza umana Risultato: negativo

Mutagenicità delle cellule germinaliQueste informazioni non sono disponibili.

CancerogenicitàQueste informazioni non sono disponibili.

Tossicità riproduttivaQueste informazioni non sono disponibili.

TeratogenicitàQueste informazioni non sono disponibili.

Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singolaQueste informazioni non sono disponibili.

Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetutaQueste informazioni non sono disponibili.

Pericolo in caso di aspirazioneQueste informazioni non sono disponibili.

11.2 Ulteriori informazioni

Dopo assunzione di grosse quantità: Nausea, Vomito, Diarrea, Febbre, sintomi muscolari, dolore, shock Danno a: Rene Tuttavia, quando maneggiato correttamente, è improbabile che si verifichino effetti dannosi. Manipolare rispettando le buone pratiche di igiene industriale e di sicurezza adeguate.

SEZIONE 12. Informazioni ecologiche

12.1 Tossicità

Nessuna informazione disponibile.

12.2 Persistenza e degradabilità

Nessuna informazione disponibile.

12.3 Potenziale di bioaccumulo

Nessuna informazione disponibile.

12.4 Mobilità nel suolo

Nessuna informazione disponibile.

12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB

Ricerca di PBT/vPvB non eseguita: valutazione della sicurezza chimica no n necessaria/non effettuata.

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12.6 Altri effetti avversiLa discarica nell'ambiente deve essere evitata.

SEZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento Metodi di trattamento dei rifiutiVedere anche consigli generali "Scarti di laboratorio" nel catalogo Merck.Non esistono regolamenti CE uniformi per l'eliminazione di prodotti chimici o residui. In generale, i residui chimici sono da considerare rifiuti speciali. L'eliminazione di questi ultimi è regolata nei singoli Paesi CE da leggi e regolamenti specifici. In Italia lo smaltimento deve avvenire secondo la legislazione vigente (Decreto Legislativo 22/97 e successive modificazioni) ed in conformità con le leggi locali. Si consiglia pertanto di prendere contatto con le Autorità preposte o con Aziende specializzate e autorizzate che possano dare indicazioni su come predisporre lo smaltimento di rifiuti speciali. Consultare il sito www.retrologistik.com per le operazioni di restituzio ne di prodotti chimici e contenitori, o contattateci se avete altre doma nde.

SEZIONE 14. Informazioni sul trasporto Trasporto su strada (ADR/RID)14.1 - 14.6 Merce non pericolosa ai sensi dei regolamenti sui trasporti.

Transporto fluviale (ADN) Non pertinente

Trasporto aereo (IATA)14.1 - 14.6 Merce non pericolosa ai sensi dei regolamenti sui trasporti.

Trasporto marittimo (IMDG)14.1 - 14.6 Merce non pericolosa ai sensi dei regolamenti sui trasporti.

14.7 Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC Non pertinente

SEZIONE 15. Informazioni sulla regolamentazione 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela

Normative UE

Legislazione sui pericoli di incidenti rilevanti

96/82/EC La direttiva 96/82/CE non si applica

Normativa nazionale

Classe di stoccaggio 10 - 13

15.2 Valutazione della sicurezza chimica

La valutazione della sicurezza chimica secondo regolamento UE REACH n° 1 907/2006 non è stata eseguita per questo prodotto.

SEZIONE 16. Altre informazioni Indicazioni sull'addestramento Messa a disposizione degli operatori di informazioni, istruzioni e formazione.

SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA secondo il Regolamento (CE) Num. 1907/2006 N. di catalogo 112400 Nome del prodotto Bismuto (polvere) 99+

Le Schede di Sicurezza per gli articoli del catalogo sono disponibili anche collegandosi al sito www.merckgroup.com Pagina 8 di 8

Spiegazione o legenda delle abbreviazioni e degli acronimi utilizzati nella scheda dati di sicurezza È possibile cercare le abbreviazioni e gli acronimi utilizzati su http:/ /www.wikipedia.org. Rappresentante regionale Merck S.p.A.* Via XI Febbraio 99 * 20090 Vimodrone (MI) Italy* Tel.:+39 (02) 332035 1* Fax: +39 (02) 332035 206 * e-mail: infochimica@merck,it * www.merck-chemicals.it

Le informazioni qui contenute sono basate sull'attuale stato di conoscenza. Esse caratterizzano il prodotto con riferimento alle appropriate precauzioni di sicurezza. Non rappresentano una garanzia sulle proprietà del prodotto.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

38.0.2

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

· 1.1 Identificatore del prodotto· Formula molecolare: C7 H6 O2· Formula di struttura: C6 H5 C O O H· Denominazione commerciale: Acido benzoico· SDS N°: CH0101· Numero CAS:

65-85-0

· Numeri CE:200-618-2

· Numero di registrazione 01-2119455536-33· 1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati

Non sono disponibili altre informazioni.· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Prodotti chimici per laboratorio

· 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza· Produttore/fornitore:

CARLO ERBA REAGENTSChaussée du VexinParc d'Affaires des Portes - BP61627106 VAL DE REUIL CedexTéléphone: +02 32 09 20 00Télécopie: +02 32 09 20 20

· Informazioni fornite da:Q.A / Normativeemail: [email protected]

· 1.4 Numero telefonico di emergenza:Pavia - Tel : 0382 24444 (CAV IRCCS Fondazione Maugeri)Milan - Tel :02 66101029 (CAV Ospedale Niguarda Ca' Granda)

(continua a pagina 2) IT

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

Bergamo - Tel : 800 883300 (CAV Ospedali Riuniti)Florence - Tel : 055 7947819 (CAV Ospedale Careggi)Rome - Tel : 06 3054343 (CAV Policlinico Gemelli) - Tel : 06 49978000 (CAV Policlinico Umberto I)Naples - Tel : 081 7472870 (CAV Ospedale Cardarelli)France (ORFILA 24h/24) - Tel : +33 (0)1 45 42 59 59 EU Tel : 112

SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli

· 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela· Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

GHS05 corrosione

Eye Dam. 1 H318 Provoca gravi lesioni oculari.

GHS07

STOT SE 3 H335 Può irritare le vie respiratorie.

· Classificazione secondo la direttiva 67/548/CEE o direttiva 1999/45/CEXi; Irritante

R37-41: Irritante per le vie respiratorie. Rischio di gravi lesioni oculari.· Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente:

Il prodotto ha l'obbligo di classificazione in base al metodo di calcolo della "Direttiva generale dellaComunità sulla classificazione delle Sostanze", Dir. 67/548/CE nella sua ultima versione valida, e della"Direttiva generale della Comunità sulla classificazione dei Preparati", Dir. 1999/45/CE, nella sua ultimaversione valida.

· Sistema di classificazione:Il prodotto ha l'obbligo di classificazione in base al metodo di calcolo della "direttiva generale dellaComunità sulla classificazione delle sostanze", Dir. 67/548/CE, nella sua ultima versione valida.

· 2.2 Elementi dell'etichetta· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

La sostanza è classificata ed etichettata conformemente al regolamento CLP.· Pittogrammi di pericolo

GHS05 GHS07

· Avvertenza Pericolo· Indicazioni di pericolo

H318 Provoca gravi lesioni oculari.H335 Può irritare le vie respiratorie.

· Consigli di prudenzaP271 Utilizzare soltanto all'aperto o in luogo ben ventilato.P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all'aria aperta e mantenerlo a

riposo in posizione che favorisca la respirazione.P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi

minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.(continua a pagina 3)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

P312 Contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…./in caso di malessere.P403+P233 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.

· 2.3 Altri pericoli - · Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.

SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti

· 3.1 Caratteristiche chimiche: Sostanze· CAS No:

65-85-0 Acido benzoico

· Numero/i di identificazione· Numeri CE: 200-618-2

SEZIONE 4: Misure di primo soccorso

· 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso· Inalazione: Portare in zona ben areata, in caso di disturbi consultare il medico.· Contatto con la pelle:

Chiamare immediatamente il medico.In caso di irritazioni cutanee persistenti consultare il medico.

· Contatto con gli occhi:Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico.

· Ingestione: Non provocare il vomito, chiamare subito il medico.· 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Non sono disponibili altre informazioni.· Indicazioni per il medico: Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante.· 4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 5: Misure antincendio

· Informazioni generali:Come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato daMSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo.

· 5.1 Mezzi di estinzione· Mezzi di estinzione idonei:

CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o conschiuma resistente all'alcool.

· 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Monossido di carbonio e anidride carbonica· 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi· Mezzi protettivi specifici: Non inalare i gas derivanti da incendi e combustione.· Altre indicazioni Raffreddare i contenitori a rischio con un getto d'acqua da una posizione protetta.

SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale

· Informazioni generali:Usare un equipaggiamento individuale protettivo adatto, come indicato nella Sezione 8.

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Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

· 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenzaIn caso di polvere/ aerosol usare dispositivi di protezione individuale.Garantire una ventilazione sufficiente.

· 6.2 Precauzioni ambientali:Impedire l'entrata del prodotto nelle fognature o nei corpi d'acqua.Impedire infiltrazioni nella fognatura, nelle acque superficiali e nelle acque freatiche.In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti.

· 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica:Raccogliere con mezzi meccanici.Provvedere ad una sufficiente areazione.Per polveri fini usare un aspirapolvere.

· 6.4 Riferimento ad altre sezioniPer informazioni relative ad un manipolazione sicura, vedere capitolo 7.Per informazioni relative all'equipaggiamento protettivo ad uso personale vedere Capitolo 8.Per informazioni relative allo smaltimento vedere Capitolo 13.

SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

· 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicuraEvitare la formazione di polvere e la dispersione del prodotto nell'aria.Adottare un'adeguata ventilazione nei luoghi dove si sviluppano le polveri.Evitare la formazione di aerosol.

· Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni: Non vaporizzare su una fiamma o su corpo incandescente.

· 7.2 Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità· Stoccaggio:· Requisiti dei magazzini e dei recipienti: Non sono richiesti requisiti particolari.· Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario.· Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento:

Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi.· 7.3 Usi finali specifici Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 8: Controllo dell'esposizione/protezione individuale

· Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici: Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.

· 8.1 Parametri di controllo· Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllo negli ambienti di lavoro:

TLV non assegnati.· DNEL

Orale LD50 2530 mg/kg (ratto)Per inalazione DNEL (lavoratori-effetti locali acuti) >100/96h mg/m3 (pesci)

· Ulteriori indicazioni: Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.

· 8.2 Controlli dell'esposizione· Mezzi protettivi individuali:

In caso di formazione di polveri o aerosol utilizzare un respiratore con filtro approvato.Per breve periodo utilizzare apparecchio filtrante idoneo al pericolo.

· Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi.Togliere immediatamente gli abiti contaminati.Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato.Evitare il contatto con gli occhi.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

(Segue da pagina 4)

38.0.2

· Maschera protettiva:Qualora la valutazione del rischio preveda la necessità di respiratori a ventilazione assistita, utilizzare unfiltro antipolvere di tipo P2 (EN 143). Utilizzare respiratori e componenti testati e approvati dai competentiorganismi di normazione, quali il NIOSH (USA) il CEN (UE).

Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e duratureindossare l'autorespiratore.

Filtro P2, in caso di lavorazioni che producono polvere.· Guanti protettivi:

I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/89/CEE e gli standard(EN 374) che ne derivano.

Gomma nitrilica.

Guanti protettivi· Materiale dei guanti

Il materiale dei guanti deve essere impermeabile e stabile contro il prodotto / la sostanza/ la formulazione.Scelta del materiale dei guanti in considerazione dei tempi di passaggio, dei tassi di permeazione e delladegradazione.Guanti protettiviLa scelta dei guanti adatti non dipende soltanto dal materiale bensí anche da altre caratteristiche di qualitàvariabili da un produttore a un altro.Guanti leggeri monouso in PVC o PE

· Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.

· Occhiali protettivi:

Occhiali protettivi a tenuta

· Tuta protettiva:Scegliere la protezione del corpo a seconda della quantità e concentrazione di sostanze pericolose sul luogodi lavoro.

SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche

· 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentaliPeso molecolare: 122,12 g

· Aspetto:Forma: Polvere cristallinaColore: Bianco

· Odore: Inodore· Soglia olfattiva: Non definito.

· valori di pH: Non applicabile.

· Cambiamento di statoTemperatura di fusione/ambito di fusione: 122 °C (252 °F)Temperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: 250 °C (482 °F)

· Punto di infiammabilità: 121 °C (250 °F)(continua a pagina 6)

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Denominazione commerciale: Acido benzoico

(Segue da pagina 5)

38.0.2

· Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.· Temperatura di autoaccensione: 570 °C (1058 °F)· Temperatura di decomposizione: Non definito.· Autoaccensione: Non definito.· Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.· Limiti di infiammabilità:

Inferiore: Non definito.Superiore: Non definito.

· Tensione di vapore a 96 °C (205 °F): 1,3 hPa (1 mm Hg)· Densità a 20 °C (68 °F): 1,32 g/cm³ (11,015 lbs/gal)

· Densità apparente a 20 °C (68 °F): 500 kg/m³· Densità relativa Non definito.· Densità del vapore Non applicabile.· Velocità di evaporazione Non applicabile.· Solubilità in/Miscibilità con

acqua a 20 °C (68 °F): 2,9 g/l· solventi organici: Solubile in molti solventi organici.· idrocarburi clorurati: Solubile in triclorometano.

· Coefficiente di distribuzione (n-Octanol/acqua): Non definito.· Viscosità:

Dinamica: Non applicabile.Cinematica: Non applicabile.

· 9.2 Altre informazioni Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 10: Stabilità e reattività

· 10.1 Reattività Vedi 10.3· 10.2 Stabilità chimica· Decomposizione termica/ condizioni da evitare: Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.· 10.3 Possibilità di reazioni pericolose

Può reagire violentemente con materiale ossigenato (comburente). Pericolo di esplosione.· 10.4 Condizioni da evitare Non sono disponibili altre informazioni.· 10.5 Materiali incompatibili:

Basi forti.Riducenti forti.

· 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi: Monossido di carbonio, anidride carbonica.

SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche

· 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici· Tossicità acuta:· Irritabilità primaria:· sulla pelle: Può causare irritazione cutanea.· sugli occhi: Forte irritazione con rischio di gravi lesioni oculari.· Ingestione: Nocivo per ingestione· Inalazione: Nocivo se inalato. Può provocare irritazione delle vie respiratorie.· Sensibilizzazione: Non si conoscono effetti sensibilizzanti.· Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale): Non disponibili altri dati rilevanti.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

SEZIONE 12: Informazioni ecologiche

· 12.1 Tossicità· Tossicità acquatica: Non sono disponibili altre informazioni.· 12.2 Persistenza e degradabilità Non sono disponibili altre informazioni.· Metodo:· Informazioni Ecologiche: Non disponibile.· Ulteriori indicazioni: Il prodotto è facilmente biodegradabile.· 12.3 Potenziale di bioaccumulo Non sono disponibili altre informazioni.· 12.4 Mobilità nel suolo Non sono disponibili altre informazioni.· Ulteriori indicazioni in materia ambientale:· Ulteriori indicazioni:

Pericolosità per le acque classe 1 (WGK tedeschi) (Classif. secondo le liste): poco pericolosoNon immettere nelle acque freatiche, nei corsi d'acqua o nelle fognature non diluito o in grandi quantità.

· 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.· 12.6 Altri effetti avversi Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento

· 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti· Consigli:

Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici. Non immettere nelle fognature.Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.

· Codice rifiuti:L'Unione Europea non stabilisce regole omogenee per l'eliminazione dei residui chimici, dato che sonoresidui speciali. Il loro trattamento ed eliminazione dipende della Leggi interne di ogni Paese. Per cui, perogni caso, bisogna contattare le Autoritá competenti, oppure con le imprese legalmente autorizzate allaeliminazione dei residui.2001/573/CE: Decisione del Consiglio, del 23 luglio 2001, che modifica l'elenco di rifiuti contenuto nelladecisione 2000/532/CE della Commissione.Direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991 che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa airifiuti.

· Imballaggi non puliti:I recipienti e imballaggi contaminati con sostanze o preparati pericolosi, avranno lo stesso trattamento deiprodotti.Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiutidi imballaggio.

· Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Gli imballaggi non sottoponibili a trattamento di pulitura devono essere smaltiti allo stesso modo dellasostanza.Lavare con solventi da inviare a incenerimento.

SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto

· 14.1 Numero ONU - · ADR, ADN, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.2 Nome di spedizione dell'ONU - · ADR, ADN Non applicabile

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

(Segue da pagina 7)

38.0.2

· IMDG, IATA N.A.

· 14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto· ADR, ADN, IMDG, IATA· Classe Non applicabile

· 14.4 Gruppo di imballaggio· ADR, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.5 Pericoli per l'ambiente:· Marine pollutant: No

· 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori Non applicabile.

· UN "Model Regulation": -

SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione

· 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

La sostanza è classificata ed etichettata conformemente al regolamento CLP.· Pittogrammi di pericolo

GHS05 GHS07

· Avvertenza Pericolo· Indicazioni di pericolo

H318 Provoca gravi lesioni oculari.H335 Può irritare le vie respiratorie.

· Consigli di prudenzaP271 Utilizzare soltanto all'aperto o in luogo ben ventilato.P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all'aria aperta e mantenerlo a

riposo in posizione che favorisca la respirazione.P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi

minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.P312 Contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…./in caso di malessere.P403+P233 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.

· Disposizioni nazionali:Quando applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative ed alle loro integrazionisuccessive:- D.P.R. 303/56 (articolo 64: controlli sanitari, prevenzione malattie professionali);- D.Lgs. 475/82 (dispositivi di protezione individuale);- D.Lgs. 81/2008 e seguenti (sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro);- D.Lgs. 52/97 (classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose)- D.Lgs. 25/02 (agenti chimici);- D.Lgs. 65/03 (classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi);- D.Lgs. 152/06 (emissioni in atmosfera, reflui liquidi, rifiuti).

· Indicazioni relative alla limitazione delle attività lavorative: - · Classe di pericolosità per le acque:

Pericolosità per le acque classe 1 (WGK1) (Classif. secondo le liste): poco pericoloso.(continua a pagina 9)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

· 15.2 Valutazione della sicurezza chimica: Una valutazione della sicurezza chimica è stata effettuata.

SEZIONE 16: Altre informazioniI dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanziadelle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.La società CARLO ERBA Reagenti S.p.A. / Carlo Erba Reactifs - SDS, non potrà essere ritenuta responsabileper qualsiasi danno derivante dall'impiego o dal contatto con il prodotto di cui sopra.

· Scheda rilasciata da: Q.A / Normative· Riferimenti bibliografici

ECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network)IUCLID (International Uniform Chemical Information Database)NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical SubstancesRoth - Wassergefährdende StoffeVerschueren - Handbook of Environmental Data on Organic ChemicalsChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROMMerian - Metals and their compounds in the environment

· Abbreviazioni e acronimi:RID: Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer (Regulations Concerning theInternational Transport of Dangerous Goods by Rail)ICAO: International Civil Aviation OrganizationADR: Accord européen sur le transport des marchandises dangereuses par Route (European Agreement concerning the InternationalCarriage of Dangerous Goods by Road)IMDG: International Maritime Code for Dangerous GoodsIATA: International Air Transport AssociationGHS: Globally Harmonized System of Classification and Labelling of ChemicalsEINECS: European Inventory of Existing Commercial Chemical SubstancesCAS: Chemical Abstracts Service (division of the American Chemical Society)DNEL: Derived No-Effect Level (REACH)

· FontiDir. 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamentiRegolamento (CE) N° 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, REACH.Regolamento (CE) N° 1272/2008, del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, CLP, esuccessive modificheGlobally Harmonized System, GHSADR 2011D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

Allegato: scenario d'esposizione

· Denominazione breve dello scenario d'esposizione Prodotti chimici per laboratorio· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Descrizione delle attività e dei proccessi descritti nello scenario d'esposizioneSi veda la sezione 1 nell'allegato dlla scheda dei dati di sicurezza.

· Condizioni d'uso Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Durata e frequenza 5 giorni lavorativi/settimana.· Parametri fisici· Stato fisico Solido· Concentrazione della sostanza nella miscela Sostanza pura.· Quantità utilizzata in unità tempo o attività

Conformemente alle istruzioni per l'uso.inferiore a 100 g per applicazione.

· Altre condizioni d'uso· Altre condizioni d'uso che influenzano l'esposizione sull'ambiente

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire il capitolo 6 della scheda dei dati di sicurezza (Misure in caso di rilascio accidentale).

· Altre condizioni d'uso che influenzano l'esposizione sul lavoratore Evitare il contatto con gli occhi· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore

Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore durante l'utilizzazione

dell'articoloNon applicabile

(continua a pagina 11) IT

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 17.06.2014 Revisione: 17.06.2014Vers. N° 2

Denominazione commerciale: Acido benzoico

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38.0.2

· Misure relative alla gestione del rischio· Protezione del lavoratore· Misure organizzative di protezione

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire le buone norme di igiene industriale.

· Misure tecniche di protezioneGarantire una corretta aspirazione in prossimità delle macchine per la lavorazione.

· Misure personali di protezioneNon inalare polvere/fumo/nebbia.Evitare il contatto con gli occhi.Occhiali protettivi a tenutaQualora la valutazione del rischio preveda la necessità di respiratori a ventilazione assistita, utilizzare unfiltro antipolvere di tipo P2 (EN 143). Utilizzare respiratori e componenti testati e approvati dai competentiorganismi di normazione, quali il NIOSH (USA) il CEN (UE).Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e durature indossarel'autorespiratore.Filtro P2, in caso di lavorazioni che producono polvere.

· Misure per la protezione dei consumatori Assicurare un'etichettatura sufficiente.· Misure per la protezione dell'ambiente· Acqua Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per lo smaltimento

Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Assicurarsi che i rifiuti vengano raccolti e trattenuti in contenitori idonei.

· Processi di smaltimento Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici. Non immettere nelle fognature.· Tipo di rifiuto Contenitori parzialemente svuotati e sporchi.· Previsione sull'esposizione· Consumatori Non rilevante per questo scenario d'esposizione.· Guide per gli utilizzatori a valle Non sono disponibili altre informazioni.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

43.2.10

* SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

· 1.1 Identificatore del prodotto· Formula molecolare: Cl K· Formula di struttura: K Cl· Denominazione commerciale: Potassio cloruro· SDS N°: CH0227· Numero CAS:

7447-40-7

· Numeri CE:231-211-8

· 1.2 Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliatiNon sono disponibili altre informazioni.

· Settore d'usoSU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Coadiuvanti tecnologici quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Produzione o raffinazione di sostanze chimiche in processi chiusi, senza possibilità di esposizione oin processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC2 Produzione o raffinazione di sostanze chimiche in un processo chiuso e continuo, con occasionaleesposizione controllata o processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC3 Fabbricazione o formulazione di sostanze chimiche in processi a lotti chiusi, con occasionaleesposizione controllata o processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC4 Produzione di sostanze chimiche con possibilità di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi a lottiPROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Fabbricazione della sostanzaERC2 Formulazione di misceleERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici non reattivi (senza inclusione all’interno o sulla superficiedell’articolo)ERC6a Uso di sostanze intermedie

· Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Prodotti chimici per laboratorio

· 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza· Produttore/fornitore:

CARLO ERBA REAGENTSChaussée du VexinParc d'Affaires des Portes - BP61627106 VAL DE REUIL CedexTéléphone: +02 32 09 20 00Télécopie: +02 32 09 20 20

· Informazioni fornite da:Q.A / Normativeemail: [email protected]

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

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43.2.10

· 1.4 Numero telefonico di emergenza:Pavia - Tel : 0382 24444 (CAV IRCCS Fondazione Maugeri)Milan - Tel :02 66101029 (CAV Ospedale Niguarda Ca' Granda)Bergamo - Tel : 800 883300 (CAV Ospedali Riuniti)Florence - Tel : 055 7947819 (CAV Ospedale Careggi)Rome - Tel : 06 3054343 (CAV Policlinico Gemelli) - Tel : 06 49978000 (CAV Policlinico Umberto I)Naples - Tel : 081 7472870 (CAV Ospedale Cardarelli)France (ORFILA 24h/24) - Tel : +33 (0)1 45 42 59 59 _ EU Tel : 112

* SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli

· 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela· Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

La sostanza non è classificata conformemente al regolamento CLP.

· 2.2 Elementi dell'etichetta· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 Non applicabile· Pittogrammi di pericolo Non applicabile· Avvertenza Non applicabile· Indicazioni di pericolo Non applicabile· 2.3 Altri pericoli - · Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.

SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti

· 3.1 Caratteristiche chimiche: Sostanze· CAS No:

7447-40-7 Potassio cloruro

· Numero/i di identificazione· Numeri CE: 231-211-8

SEZIONE 4: Misure di primo soccorso

· 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso· Indicazioni generali: Non sono necessari provvedimenti specifici.· Inalazione: Portare in zona ben areata, in caso di disturbi consultare il medico.· Contatto con la pelle:

In caso di irritazioni cutanee persistenti consultare il medico.In caso di irritazioni cutanee persistenti consultare il medico.

· Contatto con gli occhi: Lavare con acqua corrente per alcuni minuti tenendo le palpebre ben aperte.· Ingestione: Non provocare il vomito, chiamare subito il medico.· 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Non sono disponibili altre informazioni.· Indicazioni per il medico: Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante.· 4.3 Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

Non sono disponibili altre informazioni. IT

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

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43.2.10

SEZIONE 5: Misure antincendio

· Informazioni generali:Come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato daMSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo.

· 5.1 Mezzi di estinzione· Mezzi di estinzione idonei:

CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o conschiuma resistente all'alcool.

· 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscelaAcido cloridrico (HCl) allo stato gassoso.Particolari pericoli a causa di combustibili corrosivi, tossici e prodotti della combustione.Ossidi di Potassio.

· 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi· Mezzi protettivi specifici: Non inalare i gas derivanti da incendi e combustione.· Altre indicazioni Raffreddare i contenitori a rischio con un getto d'acqua da una posizione protetta.

* SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale

· Informazioni generali:Usare un equipaggiamento individuale protettivo adatto, come indicato nella Sezione 8.

· 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenzaIn caso di polvere/ aerosol usare dispositivi di protezione individuale.Non necessario.

· 6.2 Precauzioni ambientali:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti.Impedire infiltrazioni nella fognatura, nelle acque superficiali e nelle acque freatiche.

· 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica:Raccogliere con mezzi meccanici.Per polveri fini usare un aspirapolvere.

· 6.4 Riferimento ad altre sezioniNon vengono emesse sostanze pericolose.Per informazioni relative ad un manipolazione sicura, vedere capitolo 7.Per informazioni relative all'equipaggiamento protettivo ad uso personale vedere Capitolo 8.Per informazioni relative allo smaltimento vedere Capitolo 13.

* SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

· 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicuraEvitare la formazione di polvere e la dispersione del prodotto nell'aria.Adottare un'adeguata ventilazione nei luoghi dove si sviluppano le polveri.Evitare la formazione di aerosol.

· Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni: Non sono richiesti provvedimenti particolari.

· 7.2 Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità· Stoccaggio:· Requisiti dei magazzini e dei recipienti:

Immagazzinare in luogo fresco. Tenere il contenitore ermeticamente chiuso in un ambiente secco e benventilato.

· Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario.· Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento: Nessuno.

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Denominazione commerciale: Potassio cloruro

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43.2.10

· 7.3 Usi finali particolari Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 8: Controllo dell'esposizione/protezione individuale

· Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici: Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.

· 8.1 Parametri di controllo· Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllo negli ambienti di lavoro:

TLV non assegnati.· DNEL

Orale LD50 2600 mg/kg (ratto)

· PNECLC50 880 mg/L (pesci)

96 hEC50 83 mg/L (dafnie)

48· Ulteriori indicazioni: Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.

· 8.2 Controlli dell'esposizione· Mezzi protettivi individuali:

In caso di formazione di polveri o aerosol utilizzare un respiratore con filtro approvato.Per breve periodo utilizzare apparecchio filtrante idoneo al pericolo.

· Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Osservare le misure di sicurezza usuali nella manipolazione di sostanze chimiche.

· Maschera protettiva: Non necessario.· Guanti protettivi:

I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/89/CEE e gli standard(EN 374) che ne derivano.

· Materiale dei guantiIl materiale dei guanti deve essere impermeabile e stabile contro il prodotto / la sostanza/ la formulazione.Scelta del materiale dei guanti in considerazione dei tempi di passaggio, dei tassi di permeazione e delladegradazione.La scelta dei guanti adatti non dipende soltanto dal materiale bensí anche da altre caratteristiche di qualitàvariabili da un produttore a un altro./

· Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato./

· Occhiali protettivi: - · Tuta protettiva:

Scegliere la protezione del corpo a seconda della quantità e concentrazione di sostanze pericolose sul luogodi lavoro.

SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche

· 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentaliPeso molecolare: 74,55 g

· Aspetto:Forma: Polvere cristallinaColore: Bianco

· Odore: Inodore(continua a pagina 5)

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Denominazione commerciale: Potassio cloruro

(Segue da pagina 4)

43.2.10

· Soglia olfattiva: Non definito.

· valori di pH (- g/l) : neutral

· Cambiamento di statoTemperatura di fusione/ambito di fusione: 770 °CTemperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: 1500 °C

· Punto di infiammabilità: Non applicabile.· Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.· Temperatura di autoaccensione:

Temperatura di decomposizione: Non definito.· Autoaccensione: Non definito.· Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.· Limiti di infiammabilità:

Inferiore: Non definito.Superiore: Non definito.

· Tensione di vapore: Non applicabile.· Densità a 20 °C: 1,984 g/cm³· Densità relativa Non definito.· Densità del vapore Non applicabile.· Velocità di evaporazione Non applicabile.· Solubilità in/Miscibilità con

acqua a 20 °C: 330 g/l· solventi organici: Insolubile· idrocarburi clorurati: Solubile in triclorometano.

· Coefficiente di distribuzione (n-Octanol/acqua): Non definito.· Viscosità:

Dinamica: Non applicabile.Cinematica: Non applicabile.

· 9.2 Altre informazioni Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 10: Stabilità e reattività

· 10.1 Reattività Vedi 10.3· 10.2 Stabilità chimica· Decomposizione termica/ condizioni da evitare: Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.· 10.3 Possibilità di reazioni pericolose Non sono note reazioni pericolose.· 10.4 Condizioni da evitare Non sono disponibili altre informazioni.· 10.5 Materiali incompatibili: Non sono disponibili altre informazioni.· 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi:

Acido cloridrico (HCl)Ossidi di Potassio.

SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche

· 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici· Tossicità acuta Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Irritabilità primaria:· Corrosione/irritazione cutanea Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Ingestione: Può essere nocivo se ingerito.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

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43.2.10

· Inalazione: Può essere nocivo se inalato· Sensibilizzazione respiratoria o cutanea

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale): Non disponibili altri dati rilevanti.· Effetti CMR (cancerogenicità, mutagenicità e tossicità per la riproduzione)· Mutagenicità delle cellule germinali

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Cancerogenicità Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità per la riproduzione Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Pericolo in caso di aspirazione Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.

* SEZIONE 12: Informazioni ecologiche

· 12.1 Tossicità· Tossicità acquatica: Prevedibilmente non rilevante.· 12.2 Persistenza e degradabilità Non sono disponibili altre informazioni.· Metodo:· Informazioni Ecologiche: Non disponibile.· Ulteriori indicazioni: Il prodotto è facilmente biodegradabile.· 12.3 Potenziale di bioaccumulo Non sono disponibili altre informazioni.· 12.4 Mobilità nel suolo Non sono disponibili altre informazioni.· Ulteriori indicazioni in materia ambientale:· Ulteriori indicazioni:

Pericolosità per le acque classe 1 (WGK tedeschi) (Classif. secondo le liste): poco pericolosoNon immettere nelle acque freatiche, nei corsi d'acqua o nelle fognature non diluito o in grandi quantità.

· 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.· 12.6 Altri effetti avversi Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento

· 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti· Consigli:

Piccole quantità di prodotto possono essere smaltite insieme ai rifiuti domestici.Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.

· Codice rifiuti:L'Unione Europea non stabilisce regole omogenee per l'eliminazione dei residui chimici, dato che sonoresidui speciali. Il loro trattamento ed eliminazione dipende della Leggi interne di ogni Paese. Per cui, perogni caso, bisogna contattare le Autoritá competenti, oppure con le imprese legalmente autorizzate allaeliminazione dei residui.2001/573/CE: Decisione del Consiglio, del 23 luglio 2001, che modifica l'elenco di rifiuti contenuto nelladecisione 2000/532/CE della Commissione.Direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991 che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa airifiuti.

· Imballaggi non puliti:(continua a pagina 7)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

(Segue da pagina 6)

43.2.10

I recipienti e imballaggi contaminati con sostanze o preparati pericolosi, avranno lo stesso trattamento deiprodotti.Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiutidi imballaggio.

· Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Gli imballaggi non sottoponibili a trattamento di pulitura devono essere smaltiti allo stesso modo dellasostanza.Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.

* SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto

· 14.1 Numero ONU - · ADR, ADN, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.2 Nome di spedizione dell'ONU - · ADR, ADN Non applicabile· IMDG, IATA N.A.

· 14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto· ADR, ADN, IMDG, IATA· Classe Non applicabile

· 14.4 Gruppo di imballaggio· ADR, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.5 Pericoli per l'ambiente:· Marine pollutant: No

· 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori Non applicabile.

· 14.7 Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II diMARPOL ed il codice IBC Non applicabile.

· UN "Model Regulation": Non applicabile

* SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione

· 15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o lamiscela

· Direttiva 2012/18/UE· Sostanze pericolose specificate - ALLEGATO I La sostanza non è contenuta· Disposizioni nazionali:

Quando applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative ed alle loro integrazionisuccessive:- D.P.R. 303/56 (articolo 64: controlli sanitari, prevenzione malattie professionali);- D.Lgs. 475/82 (dispositivi di protezione individuale);- D.Lgs. 81/2008 e seguenti (sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro);- D.Lgs. 52/97 (classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose)- D.Lgs. 25/02 (agenti chimici);- D.Lgs. 65/03 (classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi);- D.Lgs. 152/06 (emissioni in atmosfera, reflui liquidi, rifiuti).

· Indicazioni relative alla limitazione delle attività lavorative: - (continua a pagina 8)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

(Segue da pagina 7)

43.2.10

· Classe di pericolosità per le acque:Pericolosità per le acque classe 1 (WGK1) (Classif. secondo le liste): poco pericoloso.

· Ulteriori disposizioni, limitazioni e decreti proibitiviConcentrazione massima in acque reflue (D.LGS. 152/2006 e s.m.i.)

· 15.2 Valutazione della sicurezza chimica: Una valutazione della sicurezza chimica è stata effettuata.

SEZIONE 16: Altre informazioniI dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanziadelle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.La società CARLO ERBA Reagenti S.p.A. / Carlo Erba Reactifs - SDS, non potrà essere ritenuta responsabileper qualsiasi danno derivante dall'impiego o dal contatto con il prodotto di cui sopra.

· Scheda rilasciata da: Q.A / Normative· Riferimenti bibliografici

ECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network)IUCLID (International Uniform Chemical Information Database)NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical SubstancesRoth - Wassergefährdende StoffeVerschueren - Handbook of Environmental Data on Organic ChemicalsChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROMMerian - Metals and their compounds in the environment

· Abbreviazioni e acronimi:RID: Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer (Regulations Concerning theInternational Transport of Dangerous Goods by Rail)ICAO: International Civil Aviation OrganisationADR: Accord européen sur le transport des marchandises dangereuses par Route (European Agreement concerning the InternationalCarriage of Dangerous Goods by Road)IMDG: International Maritime Code for Dangerous GoodsIATA: International Air Transport AssociationGHS: Globally Harmonised System of Classification and Labelling of ChemicalsEINECS: European Inventory of Existing Commercial Chemical SubstancesCAS: Chemical Abstracts Service (division of the American Chemical Society)DNEL: Derived No-Effect Level (REACH)PNEC: Predicted No-Effect Concentration (REACH)PBT: Persistent, Bioaccumulative and ToxicvPvB: very Persistent and very Bioaccumulative

· FontiDir. 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamentiRegolamento (CE) N° 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, REACH.Regolamento (CE) N° 1272/2008, del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, CLP, esuccessive modificheGlobally Harmonized System, GHSADR2015D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

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* Allegato: scenario d'esposizione

· Denominazione breve dello scenario d'esposizione Prodotti chimici per laboratorio· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Coadiuvanti tecnologici quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Produzione o raffinazione di sostanze chimiche in processi chiusi, senza possibilità di esposizione oin processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC2 Produzione o raffinazione di sostanze chimiche in un processo chiuso e continuo, con occasionaleesposizione controllata o processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC3 Fabbricazione o formulazione di sostanze chimiche in processi a lotti chiusi, con occasionaleesposizione controllata o processi con condizioni di contenimento equivalentiPROC4 Produzione di sostanze chimiche con possibilità di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi a lottiPROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Fabbricazione della sostanzaERC2 Formulazione di misceleERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici non reattivi (senza inclusione all’interno o sulla superficiedell’articolo)ERC6a Uso di sostanze intermedie

· Descrizione delle attività e dei proccessi descritti nello scenario d'esposizioneSi veda la sezione 1 nell'allegato dlla scheda dei dati di sicurezza.

· Condizioni d'uso Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Durata e frequenza 5 giorni lavorativi/settimana.· Parametri fisici· Stato fisico Solido· Concentrazione della sostanza nella miscela Sostanza pura.· Quantità utilizzata in unità tempo o attività Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Altre condizioni d'uso· Altre condizioni d'uso che influenzano l'esposizione sull'ambiente

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire il capitolo 6 della scheda dei dati di sicurezza (Misure in caso di rilascio accidentale).

· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore Non necessario.· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore durante l'utilizzazione

dell'articoloNon applicabile

· Misure relative alla gestione del rischio· Protezione del lavoratore· Misure organizzative di protezione

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire le buone norme di igiene industriale.

(continua a pagina 10) IT

Pagina: 10/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 29.10.2016 Revisione: 29.10.2016Vers. N° 5

Denominazione commerciale: Potassio cloruro

(Segue da pagina 9)

43.2.10

· Misure tecniche di protezione Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure personali di protezione

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Non inalare polvere/fumo/nebbia.

· Misure per la protezione dei consumatoriNon sono richiesti provvedimenti particolari.Assicurare un'etichettatura sufficiente.

· Misure per la protezione dell'ambiente· Aria Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Acqua Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per lo smaltimento

Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Assicurarsi che i rifiuti vengano raccolti e trattenuti in contenitori idonei.

· Processi di smaltimentoI resti del prodotto possono essere smaltiti insieme ai rifiuti domestici.Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici. Non immettere nelle fognature.

· Tipo di rifiuto Contenitori parzialemente svuotati e sporchi.· Previsione sull'esposizione· Consumatori Non rilevante per questo scenario d'esposizione.· Guide per gli utilizzatori a valle Non sono disponibili altre informazioni.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

41.2.6

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

· 1.1 Identificatore del prodotto· Formula molecolare: MgSO4.7H2O· Formula di struttura: MgSO4.7H2O· Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato· SDS N°: CH0266· Numero CAS:

10034-99-8

· Numeri CE:231-298-2

· Numero di registrazione 01-2119486789-11-xxxx· 1.2 Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliati

Non sono disponibili altre informazioni.· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Prodotti chimici per laboratorio

· 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza· Produttore/fornitore:

CARLO ERBA REAGENTSChaussée du VexinParc d'Affaires des Portes - BP61627106 VAL DE REUIL CedexTéléphone: +02 32 09 20 00Télécopie: +02 32 09 20 20

· Informazioni fornite da:Q.A / Normativeemail: [email protected]

· 1.4 Numero telefonico di emergenza:Pavia - Tel : 0382 24444 (CAV IRCCS Fondazione Maugeri)Milan - Tel :02 66101029 (CAV Ospedale Niguarda Ca' Granda)

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Pagina: 2/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

Bergamo - Tel : 800 883300 (CAV Ospedali Riuniti)Florence - Tel : 055 7947819 (CAV Ospedale Careggi)Rome - Tel : 06 3054343 (CAV Policlinico Gemelli) - Tel : 06 49978000 (CAV Policlinico Umberto I)Naples - Tel : 081 7472870 (CAV Ospedale Cardarelli)France (ORFILA 24h/24) - Tel : +33 (0)1 45 42 59 59 _ EU Tel : 112

SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli

· 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela· Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008

La sostanza non è classificata conformemente al regolamento CLP.

· 2.2 Elementi dell'etichetta· Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 Non applicabile· Pittogrammi di pericolo Non applicabile· Avvertenza Non applicabile· Indicazioni di pericolo Non applicabile· 2.3 Altri pericoli - · Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.

SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti

· 3.1 Caratteristiche chimiche: Sostanze· CAS No:

10034-99-8 Magnesio solfato eptaidrato

· Numero/i di identificazione· Numeri CE: 231-298-2

SEZIONE 4: Misure di primo soccorso

· 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso· Indicazioni generali: Non sono necessari provvedimenti specifici.· Inalazione: Portare in zona ben areata, in caso di disturbi consultare il medico.· Contatto con la pelle: In caso di irritazioni cutanee persistenti consultare il medico.· Contatto con gli occhi: Lavare con acqua corrente per alcuni minuti tenendo le palpebre ben aperte.· Ingestione: Non provocare il vomito, chiamare subito il medico.· 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Non sono disponibili altre informazioni.· Indicazioni per il medico: Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante.· 4.3 Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 5: Misure antincendio

· Informazioni generali:Come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato daMSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

· 5.1 Mezzi di estinzione· Mezzi di estinzione idonei:

CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o conschiuma resistente all'alcool.

· 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Ossidi di Zolfo (SOx)· 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi· Mezzi protettivi specifici: Non inalare i gas derivanti da incendi e combustione.· Altre indicazioni Raffreddare i contenitori a rischio con un getto d'acqua da una posizione protetta.

SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale

· Informazioni generali:Usare un equipaggiamento individuale protettivo adatto, come indicato nella Sezione 8.

· 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenzaIn caso di polvere/ aerosol usare dispositivi di protezione individuale.Non necessario.

· 6.2 Precauzioni ambientali:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti.

· 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica:Raccogliere con mezzi meccanici.Per polveri fini usare un aspirapolvere.

· 6.4 Riferimento ad altre sezioniNon vengono emesse sostanze pericolose.Per informazioni relative ad un manipolazione sicura, vedere capitolo 7.Per informazioni relative all'equipaggiamento protettivo ad uso personale vedere Capitolo 8.Per informazioni relative allo smaltimento vedere Capitolo 13.

SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

· 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicuraEvitare la formazione di polvere e la dispersione del prodotto nell'aria.Adottare un'adeguata ventilazione nei luoghi dove si sviluppano le polveri.

· Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni: Non sono richiesti provvedimenti particolari.

· 7.2 Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità· Stoccaggio:· Requisiti dei magazzini e dei recipienti:

Immagazzinare in luogo fresco. Tenere il contenitore ermeticamente chiuso in un ambiente secco e benventilato.

· Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario.· Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento: Nessuno.· 7.3 Usi finali particolari Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 8: Controllo dell'esposizione/protezione individuale

· Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici: Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.

· 8.1 Parametri di controllo· Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllo negli ambienti di lavoro:

TLV non assegnati.· DNEL

Cutaneo DNEL (consumatori-effetti sistemici cronici) È 5000 (Topo)(continua a pagina 4)

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

Per inalazione DNEL (lavoratori-effetti locali acuti) È 100-400 mg/m3 (pesci)· Ulteriori indicazioni: Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.

· 8.2 Controlli dell'esposizione· Mezzi protettivi individuali:

In caso di formazione di polveri o aerosol utilizzare un respiratore con filtro approvato.Per breve periodo utilizzare apparecchio filtrante idoneo al pericolo.

· Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Osservare le misure di sicurezza usuali nella manipolazione di sostanze chimiche.

· Maschera protettiva: Non necessario.· Guanti protettivi:

I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/89/CEE e gli standard(EN 374) che ne derivano.

· Materiale dei guantiIl materiale dei guanti deve essere impermeabile e stabile contro il prodotto / la sostanza/ la formulazione.Scelta del materiale dei guanti in considerazione dei tempi di passaggio, dei tassi di permeazione e delladegradazione.La scelta dei guanti adatti non dipende soltanto dal materiale bensí anche da altre caratteristiche di qualitàvariabili da un produttore a un altro.

· Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.

· Occhiali protettivi: - · Tuta protettiva:

Scegliere la protezione del corpo a seconda della quantità e concentrazione di sostanze pericolose sul luogodi lavoro.

SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche

· 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentaliPeso molecolare: 246,48 g

246,48· Aspetto:

Forma: CristallinoColore: Incolore

· Odore: Inodore· Soglia olfattiva: Non definito.

· valori di pH: Non applicabile.

· Cambiamento di statoTemperatura di fusione/ambito di fusione: 70 °CTemperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: Non definito.

· Punto di infiammabilità: Non applicabile.· Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.· Temperatura di autoaccensione:

Temperatura di decomposizione: Non definito.· Autoaccensione: Non definito.· Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.· Limiti di infiammabilità:

Inferiore: Non definito.Superiore: Non definito.

· Tensione di vapore: Non applicabile.· Densità a 20 °C: 1,67 g/cm³· Densità relativa Non definito.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

· Densità del vapore Non applicabile.· Velocità di evaporazione Non applicabile.· Solubilità in/Miscibilità con

acqua a 20 °C: 300 g/l· solventi organici: Insolubile

· Coefficiente di distribuzione (n-Octanol/acqua): Non definito.· Viscosità:

Dinamica: Non applicabile.Cinematica: Non applicabile.

· 9.2 Altre informazioni Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 10: Stabilità e reattività

· 10.1 Reattività Vedi 10.3· 10.2 Stabilità chimica· Decomposizione termica/ condizioni da evitare: Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.· 10.3 Possibilità di reazioni pericolose Non sono note reazioni pericolose.· 10.4 Condizioni da evitare Non sono disponibili altre informazioni.· 10.5 Materiali incompatibili: Non sono disponibili altre informazioni.· 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi:

In caso di incendio: Ossidi di Zolfo (SOx)Ossidi di Magnesio

* SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche

· 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici· Tossicità acuta· Irritabilità primaria:· Corrosione/irritazione cutanea Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Ingestione: Può essere nocivo se ingerito.· Inalazione: Può essere nocivo se inalato· Sensibilizzazione respiratoria o cutanea

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale): Non disponibili altri dati rilevanti.· Effetti CMR (cancerogenicità, mutagenicità e tossicità per la riproduzione)· Mutagenicità delle cellule germinali

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Cancerogenicità Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità per la riproduzione Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta

Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.· Pericolo in caso di aspirazione Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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SEZIONE 12: Informazioni ecologiche

· 12.1 Tossicità· Tossicità acquatica: Non sono disponibili altre informazioni.· 12.2 Persistenza e degradabilità Non sono disponibili altre informazioni.· Metodo:· Informazioni Ecologiche: Non disponibile.· Ulteriori indicazioni: Dati non reperiti.· 12.3 Potenziale di bioaccumulo Non sono disponibili altre informazioni.· 12.4 Mobilità nel suolo Non sono disponibili altre informazioni.· Ulteriori indicazioni in materia ambientale:· Ulteriori indicazioni: Non si conoscono dati di pericolosità per le acque (Classificazione tedesca - WGK).· 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB· PBT: Non applicabile.· vPvB: Non applicabile.· 12.6 Altri effetti avversi Non sono disponibili altre informazioni.

SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento

· 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti· Consigli:

Piccole quantità di prodotto possono essere smaltite insieme ai rifiuti domestici.Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.

· Codice rifiuti:L'Unione Europea non stabilisce regole omogenee per l'eliminazione dei residui chimici, dato che sonoresidui speciali. Il loro trattamento ed eliminazione dipende della Leggi interne di ogni Paese. Per cui, perogni caso, bisogna contattare le Autoritá competenti, oppure con le imprese legalmente autorizzate allaeliminazione dei residui.2001/573/CE: Decisione del Consiglio, del 23 luglio 2001, che modifica l'elenco di rifiuti contenuto nelladecisione 2000/532/CE della Commissione.Direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991 che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa airifiuti.

· Imballaggi non puliti:I recipienti e imballaggi contaminati con sostanze o preparati pericolosi, avranno lo stesso trattamento deiprodotti.Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiutidi imballaggio.

· Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Gli imballaggi non sottoponibili a trattamento di pulitura devono essere smaltiti allo stesso modo dellasostanza.Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.

· Detergente consigliato: Acqua eventualmente con l'aggiunta di detersivi.

SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto

· 14.1 Numero ONU - · ADR, ADN, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.2 Nome di spedizione dell'ONU - · ADR, ADN Non applicabile

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

· IMDG, IATA N.A.

· 14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto· ADR, ADN, IMDG, IATA· Classe Non applicabile

· 14.4 Gruppo di imballaggio· ADR, IMDG, IATA Non applicabile

· 14.5 Pericoli per l'ambiente:· Marine pollutant: No

· 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori Non applicabile.

· UN "Model Regulation": Non applicabile

* SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione

· 15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o lamiscela

· Direttiva 2012/18/UE· Sostanze pericolose specificate - ALLEGATO I La sostanza non è contenuta· Disposizioni nazionali:

Quando applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative ed alle loro integrazionisuccessive:- D.P.R. 303/56 (articolo 64: controlli sanitari, prevenzione malattie professionali);- D.Lgs. 475/82 (dispositivi di protezione individuale);- D.Lgs. 81/2008 e seguenti (sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro);- D.Lgs. 52/97 (classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose)- D.Lgs. 25/02 (agenti chimici);- D.Lgs. 65/03 (classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi);- D.Lgs. 152/06 (emissioni in atmosfera, reflui liquidi, rifiuti).

· Indicazioni relative alla limitazione delle attività lavorative: - · 15.2 Valutazione della sicurezza chimica: Una valutazione della sicurezza chimica è stata effettuata.

SEZIONE 16: Altre informazioniI dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanziadelle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.La società CARLO ERBA Reagenti S.p.A. / Carlo Erba Reactifs - SDS, non potrà essere ritenuta responsabileper qualsiasi danno derivante dall'impiego o dal contatto con il prodotto di cui sopra.

· Scheda rilasciata da: Q.A / Normative· Riferimenti bibliografici

ECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network)IUCLID (International Uniform Chemical Information Database)NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical SubstancesRoth - Wassergefährdende StoffeVerschueren - Handbook of Environmental Data on Organic ChemicalsChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROMMerian - Metals and their compounds in the environment

· Abbreviazioni e acronimi:RID: Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer (Regulations Concerning theInternational Transport of Dangerous Goods by Rail)

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Pagina: 8/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

ICAO: International Civil Aviation OrganisationADR: Accord européen sur le transport des marchandises dangereuses par Route (European Agreement concerning the InternationalCarriage of Dangerous Goods by Road)IMDG: International Maritime Code for Dangerous GoodsIATA: International Air Transport AssociationGHS: Globally Harmonised System of Classification and Labelling of ChemicalsEINECS: European Inventory of Existing Commercial Chemical SubstancesCAS: Chemical Abstracts Service (division of the American Chemical Society)DNEL: Derived No-Effect Level (REACH)PBT: Persistent, Bioaccumulative and ToxicvPvB: very Persistent and very Bioaccumulative

· FontiDir. 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamentiRegolamento (CE) N° 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, REACH.Regolamento (CE) N° 1272/2008, del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, CLP, esuccessive modificheGlobally Harmonized System, GHSADR2015D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche

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Pagina: 9/10Scheda di dati di sicurezza

ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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41.2.6

Allegato: scenario d'esposizione

· Denominazione breve dello scenario d'esposizione Prodotti chimici per laboratorio· Settore d'utilizzazione

SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industrialiSU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fineSU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe)SU24 Ricerca e sviluppo scientifici

· Categoria dei prodottiPC19 Sostanze intermediePC20 Prodotti quali regolatori di pH, flocculanti, precipitatori, agenti neutralizzantiPC21 Sostanze chimiche da laboratorioPC29 Prodotti farmaceuticiPC39 Cosmetici, prodotti per la cura personalePC40 Agenti per l'estrazione

· Categoria dei processiPROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabilePROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllataPROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione)PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizionePROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli(contatto in fasi diverse e/o contatto significativo)PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimentodedicata, compresa la pesatura)PROC15 Uso come reagenti per laboratorio

· Categoria rilascio nell'ambienteERC1 Produzione di sostanze chimicheERC2 Formulazione di preparatiERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte diarticoliERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi)

· Descrizione delle attività e dei proccessi descritti nello scenario d'esposizioneSi veda la sezione 1 nell'allegato dlla scheda dei dati di sicurezza.

· Condizioni d'uso Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Durata e frequenza 5 giorni lavorativi/settimana.· Parametri fisici· Stato fisico Solido· Concentrazione della sostanza nella miscela Sostanza pura.· Quantità utilizzata in unità tempo o attività Conformemente alle istruzioni per l'uso.· Altre condizioni d'uso· Altre condizioni d'uso che influenzano l'esposizione sull'ambiente

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire il capitolo 6 della scheda dei dati di sicurezza (Misure in caso di rilascio accidentale).

· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore Non necessario.· Altre condizioni di utilizzazione che influenzano l'esposizione del consumatore durante l'utilizzazione

dell'articoloNon applicabile

· Misure relative alla gestione del rischio· Protezione del lavoratore· Misure organizzative di protezione

Non sono richiesti provvedimenti particolari.Seguire le buone norme di igiene industriale.

· Misure tecniche di protezione Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure personali di protezione Non sono richiesti provvedimenti particolari.

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ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31Stampato il: 15.10.2015 Revisione: 15.10.2015Vers. N° 3

Denominazione commerciale: Magnesio solfato eptaidrato

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· Misure per la protezione dei consumatori Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per la protezione dell'ambiente· Aria Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Acqua Non sono richiesti provvedimenti particolari.· Misure per lo smaltimento

Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative.Assicurarsi che i rifiuti vengano raccolti e trattenuti in contenitori idonei.

· Processi di smaltimento I resti del prodotto possono essere smaltiti insieme ai rifiuti domestici.· Tipo di rifiuto Contenitori parzialemente svuotati e sporchi.· Previsione sull'esposizione· Consumatori Non rilevante per questo scenario d'esposizione.· Guide per gli utilizzatori a valle Non sono disponibili altre informazioni.

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