La Sicilia 18/01/2013

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LE MINIERE DEI MISTERI L’inchiesta televisiva di Rai News non ha sciolto i dubbi, ma ha dato voce ad alcuni testimoni delle vicende che riguardano i siti dismessi Da Bosco a Pasquasia, tanti sospetti I vecchi giacimenti utilizzati per stoccare rifiuti speciali o scorie radioattive? L’unica certezza i dati sui tumori INIZIATIVA RISERVATA AGLI ALUNNI DI NISCEMI, E POI UN’ESTEMPORANEA No al Muos con i pennelli: concorso di pittura SERRADIFALCO. Come era prevedibile, ha destato in- teresse l’inchiesta andata in onda l’altro ieri sera su Rai News sulle “Miniere di Stato”. L’inchiesta, con- dotta dai giornalisti Saul Caia e Rosario Sardella e fi- nalista al Premio Morrione di giornalismo investiga- tivo, ha sviluppato un’analisi a 360 gradi sull’ipote- si secondo cui alcuni siti minerari in provincia di Caltanissetta ed Enna, una volta dismessi, potrebbe- ro essere stati utilizzati per stoccarvi al loro interno rifiuti speciali o scorie radioattive. E’ stato il consigliere nazio- nale di Italia Nostra Leandro Iannì ad introdurre il delicato argomento con un’analisi sul- la realtà di alcuni siti minera- ri del nisseno. In particolare, ha rilevato come lo stato di degrado della miniera Gesso- lungo, ubicata tra le provincie di Enna e Caltanissetta, abbia fatto si che l’area venisse se- questrata. Iannì ha anche sot- tolineato che l’inquinamento di questi siti minerari conflui- rebbe sulla riserva del fiume Imera Salso con grave danno per la stessa Riserva naturale e che Italia Nostra in- tende costituirsi parte civile contro gli eventuali responsabili di questo inquinamento. Il consigliere nazionale di Italia Nostra ha anche parlato della situazione relativa alla discarica di contrada Stretto all’interno della stessa riserva del- l’Imera e nella quale ci sono tre miniere dismesse che fanno parte di un parco geo - minerario. Nell’in- chiesta è stato anche fatto rilevare come, nono- stante nella parte Nord della provincia ci sia una mi- nore presenza di insediamenti industriali rispetto alla zona Sud, ci sarebbe una maggiore incidenza di tumori. Ad affermarlo è stato il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, il dott. Paolo Cantaro che ha anche detto che questo dato «induce ad un ap- profondimento». L’inchiesta ha anche toccato la vicina Provincia di Enna. Giuseppe Regalbuto, presidente regionale delle miniere dismesse e della commissione specia- le su Pasquasia, ha rilevato: «Oggi abbiamo un dato di 850 morti in Sicilia per amianto; i dati che abbia- mo ad Enna parlano del 19% di morti per tumore». S’è parlato anche della miniera di Pasquasia. Qui se- condo l’ex deputato della Rete, l’on. Giuseppe Scoz- zari, sarebbe avvenuto «uno strano traffico di ca- mion che entravano e uscivano anche in orari e giorni inconsueti». Lo stesso on. Scozzari depositò un esposto alla Procura della Repubblica di Caltanis- setta affinchè si procedesse alle verifiche del caso. Il pentito di mafia Leonardo Messina, parlando della sua esperienza lavorativa a Pasquasia, ebbe a confermare che, proprio all’interno di quel sito face- va riunioni con altri uomini d’onore. Un sito, quel- lo di Pasquasia, per il quale lo stesso procuratore di Caltanissetta, il dott. Giovanni Tinebra ebbe a dire che «dalle sue indagini si riscontravano una serie di indicatori che portavano a sospettare una pesante presenza di Cosa Nostra nell’attività di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti». Non è mancato il riferi- mento a Serradifalco dove si trova il sito minerario di Bosco - Palo. Qui l’Arpa nel 2006 ha effettuato in- dagini che non avrebbero fatto emergere situazio- ni di particolare gravità con percentuali di radioat- tività che, «verosimilmente», sarebbero riconducibili all’i- sotopo naturale del potassio. L’analisi è stata comunque fatta all’esterno e non all’in- terno dei siti minerari. Nell’inchiesta è stato infine confermato il ritrovamento di documenti alla periferia di Serradifalco in una villetta che, secondo quanto afferma- to dal responsabile delle pro- blematiche ambientali del ta- volo di regia sulla legalità Totò Alaimo, è a pochi km in linea d’aria dai siti di Bosco - Palo e che sarebbe abbandonata da anni. Si tratta della stessa villetta di campagna, lungo la sp che collega Serradifalco a Mussomeli, nelle vicinanze della qua- le, più di venti anni fa, l’allora ex vice comandante della Pm Gaetano Butera fermò un autotreno so- spetto alla cui guida c’era un autotrasportatore po- lacco e al cui interno ci sarebbero stati rifiuti specia- li. I documenti ritrovati, che risalirebbero ai primi anni ’90 e che attesterebbero l’avvenuto smalti- mento di rifiuti speciali, sono stati consegnati alla Procura della Repubblica. CARMELO LOCURTO LEONARDO MESSINA INFORTUNIO SUL LAVORO A BUTERA Trauma cranico per il necroforo BUTERA. Trauma cranico: con questa diagnosi si trova ricoverato in Medicina all’ospedale di Gela Rocco Chiolo, di- pendente comunale addetto al cimite- ro di Butera. L’uomo ha riportato un violento trauma durante la tumulazione di una salma. Un infortunio sul lavoro che non ha fatto presagire nulla di buono fin dall’inizio; è stato allertato il 118 perché l’uomo dopo la “botta” ha perso i sensi. Al cimitero, s’è portato il sindaco Lui- gi Casisi ed i dirigenti del settore per ve- rificare cosa realmente era accaduto e se erano presenti i dispositivi di sicu- rezza. Un dato è certo Rocco Chiolo con la botta alla testa – pare sia stato colpito da un pezzo di legno – si trova ancora ricoverato in stretta osservazione da parte del personale medico dell’ospe- dale gelese, onde evitare che il trauma riportato possa avere conseguenze ben più gravi sul suo stato di salute. NISCEMI. Anche alcuni pittori niscemesi scendono in campo con i loro pennelli e la loro visione arti- stica per dire “No al Muos - Per il nostro futuro”. Lo rende noto l’assessore comunale alla pubblica istruzione Valentina Spinello. La pittrice locale, una delle fondatrici e anima- trice del gruppo artistico locale “Ap-Arte”, Eleono- ra Pelilarco, con il patrocinio del Comune di Nisce- mi, ha organizzato un concorso di pittura per sen- sibilizzare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado al problema costruzione Muos (i lavori di costruzione sono stati momentaneamente fer- mati da governatore Crocetta). «Parliamo ci esprimiano anche attraverso i qua- dri. - dice l’assessore Spinello. I disegni rappresen- teranno la nostra paura. Non vogliamo diventare candidati sicuri e portatori di patologie dannose e irreversibili per la nostra salute e per l’ambiente. Il tema del concorso è libero, però ha finalità precise: sensibilizzare le nuove generazioni e gli adulti a non convivere con l’”ecomostro”». Le ope- re debbono esssere consegnate entro il 31 gen- naio, mentre la premiazione avverrà il tre febbraio, alle ore 11, in Piazza Vittorio Emanuele. Nello stesso giorno della premiazione - annunzia Valen- tina Spinello - è prevista una estempornea di pit- tura, a cui sono stati invitati pittori e dilettanti. «Questo concorso patrocinato dal Comune - dico- no il sindaco Ciccio La Rosa e l’assessore alla cul- tura Rosario Meli - è l’ennesima dimostrazione che i nostri concittadini non vogliono per nessun motivo il Muos». G. V. O IDV DI NISCEMI CHIEDE AI CANDIDATI PREMIER DI DICHIARARSI SUL MUOS «Diserteremo le elezioni politiche» L’on. Pagano: «Prima di tutto l’interesse dei cittadini va tutelato» Alcuni dei volontari della Prociv di Niscemi che attuano il presidio No Muos notte e giorno in contrada Ulmo NISCEMI. E’ polemica dopo le dichiarazioni recenti di due ministri del Governo Monti sulla opportunità di realizzare le antenne Muos nella Base della Marina militare americana di Ulmo. Prima il ministro del- l’Interno Cancellieri aveva dichiarato il Muos “sito strategico per la sicurezza na- zionale e degli alleati” e poi il ministro del- la Difesa Di Paola ha definito l’impianto “un asset strategico per l’Alleanza Atlantica”. Dichiarazioni che suscitano dure criti- che, perché mirate più a legittimare a tut- ti i costi la realizzazione dell’impianto che a chiedersi le possibili conseguenze dan- nose per la salute pubblica e l’ambiente del territorio che lo stesso potrebbe causare per l’alta emissione di onde elettromagne- tiche. L’impianto di comunicazioni satelli- tari viene vissuto dalla popolazione come un vero e proprio atto di forza imposto da un accordo bilaterale tra il Governo italia- no e quello statunitense. Motivo per il qua- le il Circolo “Caponnetto” ed il gruppo con- siliare dell’Italia dei Valori, ritenendo che in merito alla problematica si continuino a calpestare le norme previste dalla Costitu- zione della Repubblica italiana (articoli 11 e 32), hanno indirizzato una lettera ai can- didati premier delle imminenti elezioni politiche Mario Monti, Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi, Giuseppe Grillo ed Anto- nio Ingroia in cui si legge: «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla li- bertà degli altri popoli e come mezzo di ri- soluzione delle controversie internazio- nali; la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e inte- resse della collettività. Il Comune di Ni- scemi è inserito, assieme ai Comuni di Ge- la e Butera, nel comprensorio di area a ele- vato rischio di crisi ambientale e si trova in un territorio interessato da dissesto idro- geologico a rischio elevato». Contestando le dichiarazioni rilasciate sul Muos dai ministri Cancellieri e Di Pao- la, l’Idv aggiunge: «la deputazione si è rive- lata silente e omertosa, in merito al proto- collo d’intesa tra il ministro della Difesa (on. Ignazio La Russa) e la Regione Sicilia- na (Governatore Raffaele Lombardo), si- glato l’1 giugno 2011, per l’installazione del sistema di comunicazione Muos nella Riserva naturale orientata di Niscemi. Per queste motivazioni vogliamo conoscere gli intenti dei vostri programmi. Conoscere se è vostra volontà il determinare una nuo- va rifunzionalizzazione della base Ulmo nel convertirla a uso civile con sede di pro- tezione civile o centri di accoglienza uma- nitari, oppure continuare a considerarla sito d’interesse strategico con l’interpreta- zione di essere una sede bellica. Se il vostro programma presuppone la prevalenza del- la sede bellica, in qualità di popolo indigna- to, considerato che nella nostra città è sta- ta calpestata la democrazia, saremo co- stretti a non esprimere alcun voto per le elezioni politiche». Sulla questione Muos interviene an- che l’on. Alessandro Pagano (Pdl), che af- ferma: «le parole del ministro della Dife- sa Di Paola ci confermano la totale indif- ferenza del governo Monti nei confronti della popolazione siciliana, la quale sarà costretta a subire danni gravissimi alla salute, ma anche danni economici irre- versibili. Diversamente dal governo Mon- ti, che mira a “compiacere” gli interlocu- tori stranieri dell’Italia per avvalersi del sostegno dei loro governi, noi continuere- mo ad opporre il nostro “no” al Muos perché quello che ci è più a cuore e che è in cima alla nostra agenda è sempre e so- lo l’interesse dei cittadini”. ALBERTO DRAGO PAOLO CANTARO TOTÒ ALAIMO LA MINIERA DI BOSCO PALO LA SICILIA VENERDÌ 18 GENNAIO 2013 .29 CALTANISSETTA PROVINCIA

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LE MINIEREDEI MISTERIL’inchiesta televisiva di RaiNews non ha sciolto i dubbi,ma ha dato voce ad alcunitestimoni delle vicende cheriguardano i siti dismessi

Da Bosco a Pasquasia, tanti sospettiI vecchi giacimenti utilizzati per stoccare rifiuti speciali o scorie radioattive? L’unica certezza i dati sui tumori

INIZIATIVA RISERVATA AGLI ALUNNI DI NISCEMI, E POI UN’ESTEMPORANEA

No al Muos con i pennelli: concorso di pittura

VILLALBA. Staffetta in Consiglio: il più suffragato dell’opposizione va via

Il più votato si è dimesso

SERRADIFALCO. Come era prevedibile, ha destato in-teresse l’inchiesta andata in onda l’altro ieri sera suRai News sulle “Miniere di Stato”. L’inchiesta, con-dotta dai giornalisti Saul Caia e Rosario Sardella e fi-nalista al Premio Morrione di giornalismo investiga-tivo, ha sviluppato un’analisi a 360 gradi sull’ipote-si secondo cui alcuni siti minerari in provincia diCaltanissetta ed Enna, una volta dismessi, potrebbe-ro essere stati utilizzati per stoccarvi al loro internorifiuti speciali o scorie radioattive.

E’ stato il consigliere nazio-nale di Italia Nostra LeandroIannì ad introdurre il delicatoargomento con un’analisi sul-la realtà di alcuni siti minera-ri del nisseno. In particolare,ha rilevato come lo stato didegrado della miniera Gesso-lungo, ubicata tra le provinciedi Enna e Caltanissetta, abbiafatto si che l’area venisse se-questrata. Iannì ha anche sot-tolineato che l’inquinamentodi questi siti minerari conflui-rebbe sulla riserva del fiumeImera Salso con grave dannoper la stessa Riserva naturale e che Italia Nostra in-tende costituirsi parte civile contro gli eventualiresponsabili di questo inquinamento.

Il consigliere nazionale di Italia Nostra ha ancheparlato della situazione relativa alla discarica dicontrada Stretto all’interno della stessa riserva del-l’Imera e nella quale ci sono tre miniere dismesseche fanno parte di un parco geo - minerario. Nell’in-chiesta è stato anche fatto rilevare come, nono-stante nella parte Nord della provincia ci sia una mi-nore presenza di insediamenti industriali rispettoalla zona Sud, ci sarebbe una maggiore incidenza ditumori. Ad affermarlo è stato il direttore generaledell’Asp di Caltanissetta, il dott. Paolo Cantaro cheha anche detto che questo dato «induce ad un ap-profondimento».

L’inchiesta ha anche toccato la vicina Provincia diEnna. Giuseppe Regalbuto, presidente regionaledelle miniere dismesse e della commissione specia-le su Pasquasia, ha rilevato: «Oggi abbiamo un datodi 850 morti in Sicilia per amianto; i dati che abbia-mo ad Enna parlano del 19% di morti per tumore».S’è parlato anche della miniera di Pasquasia. Qui se-condo l’ex deputato della Rete, l’on. Giuseppe Scoz-zari, sarebbe avvenuto «uno strano traffico di ca-mion che entravano e uscivano anche in orari egiorni inconsueti». Lo stesso on. Scozzari depositòun esposto alla Procura della Repubblica di Caltanis-setta affinchè si procedesse alle verifiche del caso.

Il pentito di mafia Leonardo Messina, parlandodella sua esperienza lavorativa a Pasquasia, ebbe aconfermare che, proprio all’interno di quel sito face-va riunioni con altri uomini d’onore. Un sito, quel-

lo di Pasquasia, per il quale lo stesso procuratore diCaltanissetta, il dott. Giovanni Tinebra ebbe a direche «dalle sue indagini si riscontravano una serie diindicatori che portavano a sospettare una pesantepresenza di Cosa Nostra nell’attività di stoccaggio esmaltimento dei rifiuti». Non è mancato il riferi-mento a Serradifalco dove si trova il sito minerariodi Bosco - Palo. Qui l’Arpa nel 2006 ha effettuato in-dagini che non avrebbero fatto emergere situazio-ni di particolare gravità con percentuali di radioat-

tività che, «verosimilmente»,sarebbero riconducibili all’i-sotopo naturale del potassio.L’analisi è stata comunquefatta all’esterno e non all’in-terno dei siti minerari.

Nell’inchiesta è stato infineconfermato il ritrovamento didocumenti alla periferia diSerradifalco in una villettache, secondo quanto afferma-to dal responsabile delle pro-blematiche ambientali del ta-volo di regia sulla legalità TotòAlaimo, è a pochi km in linead’aria dai siti di Bosco - Palo e

che sarebbe abbandonata da anni. Si tratta dellastessa villetta di campagna, lungo la sp che collegaSerradifalco a Mussomeli, nelle vicinanze della qua-le, più di venti anni fa, l’allora ex vice comandantedella Pm Gaetano Butera fermò un autotreno so-spetto alla cui guida c’era un autotrasportatore po-lacco e al cui interno ci sarebbero stati rifiuti specia-li. I documenti ritrovati, che risalirebbero ai primianni ’90 e che attesterebbero l’avvenuto smalti-mento di rifiuti speciali, sono stati consegnati allaProcura della Repubblica.

CARMELO LOCURTO

VILLALBA. Si è dimesso ieri mattina il con-sigliere Gianbattista Messina di “VillalbaFutura”, gruppo d’opposizione che, però,insieme al Gruppo misto, detiene lamaggioranza in Consiglio comunale.

Le dimissioni sono arrivate a sorpre-sa ieri mattina, dopo che il Consigliocomunale, mercoledì pomeriggio nonha raggiunto per due volte il numero le-gale per assenza dell’opposizione chepure la settimana scorsa aveva occupa-to l’aula per protestare proprio contro lapresunta mancata convocazione delConsiglio (che invece era avvenuta lastessa mattina).

Nella sua lettera, Messina, scrive didimettersi «per impegni lavorativi, nonipotizzabili al momento della propriacandidatura, che gli impediscono, a cau-sa di continue e prolungate missioni al-l’estero, di espletare debitamente l’eser-cizio della carica conferitagli».

Nel ringraziare i tanti che lo avevanovotato, Messina (che alle ultime Ammi-nistrative fu anche proposto assessoredal candidato sindaco Lillo Vizzini) ag-giunge: «L’esperienza politica vissuta in

questi anni, ha contribuito ad arricchireil mio bagaglio formativo, sia in terminidi conoscenza ed esperienza, sia in ter-mini di valorizzazione dei rapporti uma-ni. Ad oggi, consapevole di non potere la-vorare al meglio, per i miei concittadini,sento il dovere di ritirarmi, lasciando adaltri la possibilità di operare con più im-pegno di quanto io possa fare a causadella notevole distanza che mi separadalla mia terra natia”.

Messina conclude ringraziando quin-di tutti i membri del Consiglio comuna-le, il sindaco, i componenti della Giunta,

i dirigenti ed i dipendenti comunali a cuiaugura di svolgere il proprio lavoro all’in-segna del buon padre di famiglia e dell’e-quilibrio per un costruttivo e sereno la-voro a servizio della comunità villalbese.

Con le sue 89 preferenze, Gianbatti-sta Messina era risultato il consiglierepiù suffragato della lista “Villalba Futu-ra”. Al suo posto subentrerà MichelinoScarlata che con 42 voti, era risultato ilsecondo dei non eletti. Il primo era ri-sultato Giuseppe Favata, che subentròin Consiglio dopo la scomparsa di Calo-gero Lupo.

Michelino Scarlata è il presidente delcomitato che lo scorso agosto organizzòl’esibizione musicale del gruppo “Dreamin the blues” in piazza. Dopo le sue ester-nazioni sul palco durante un intermezzomusicale, allorchè parlò di discrimina-zione del gruppo dove suona una consi-gliera di opposizione da parte dell’am-ministrazione comunale, si registrò lareazione di diversi amministratori co-munali, compreso il sindaco AlessandroPlumeri.

R. M.

LEONARDO MESSINA

INFORTUNIO SUL LAVORO A BUTERATrauma cranico per il necroforoBUTERA. Trauma cranico: con questadiagnosi si trova ricoverato in Medicinaall’ospedale di Gela Rocco Chiolo, di-pendente comunale addetto al cimite-ro di Butera.

L’uomo ha riportato un violentotrauma durante la tumulazione di unasalma. Un infortunio sul lavoro che nonha fatto presagire nulla di buono findall’inizio; è stato allertato il 118 perchél’uomo dopo la “botta” ha perso i sensi.

Al cimitero, s’è portato il sindaco Lui-

gi Casisi ed i dirigenti del settore per ve-rificare cosa realmente era accaduto ese erano presenti i dispositivi di sicu-rezza.

Un dato è certo Rocco Chiolo con labotta alla testa – pare sia stato colpitoda un pezzo di legno – si trova ancoraricoverato in stretta osservazione daparte del personale medico dell’ospe-dale gelese, onde evitare che il traumariportato possa avere conseguenze benpiù gravi sul suo stato di salute.

NISCEMI. Anche alcuni pittori niscemesi scendonoin campo con i loro pennelli e la loro visione arti-stica per dire “No al Muos - Per il nostro futuro”. Lorende noto l’assessore comunale alla pubblicaistruzione Valentina Spinello.

La pittrice locale, una delle fondatrici e anima-trice del gruppo artistico locale “Ap-Arte”, Eleono-ra Pelilarco, con il patrocinio del Comune di Nisce-mi, ha organizzato un concorso di pittura per sen-sibilizzare gli alunni delle scuole di ogni ordine egrado al problema costruzione Muos (i lavori di

costruzione sono stati momentaneamente fer-mati da governatore Crocetta).

«Parliamo ci esprimiano anche attraverso i qua-dri. - dice l’assessore Spinello. I disegni rappresen-teranno la nostra paura. Non vogliamo diventarecandidati sicuri e portatori di patologie dannose eirreversibili per la nostra salute e per l’ambiente.

Il tema del concorso è libero, però ha finalitàprecise: sensibilizzare le nuove generazioni e gliadulti a non convivere con l’”ecomostro”». Le ope-re debbono esssere consegnate entro il 31 gen-

naio, mentre la premiazione avverrà il tre febbraio,alle ore 11, in Piazza Vittorio Emanuele. Nellostesso giorno della premiazione - annunzia Valen-tina Spinello - è prevista una estempornea di pit-tura, a cui sono stati invitati pittori e dilettanti.«Questo concorso patrocinato dal Comune - dico-no il sindaco Ciccio La Rosa e l’assessore alla cul-tura Rosario Meli - è l’ennesima dimostrazioneche i nostri concittadini non vogliono per nessunmotivo il Muos».

G. V.

O IDV DI NISCEMI CHIEDE AI CANDIDATI PREMIER DI DICHIARARSI SUL MUOS

«Diserteremo le elezioni politiche»L’on. Pagano: «Primadi tutto l’interesse deicittadini va tutelato»

Alcuni deivolontari della

Prociv di Niscemiche attuano il

presidio No Muosnotte e giorno in

contrada Ulmo

NISCEMI. E’ polemica dopo le dichiarazionirecenti di due ministri del Governo Montisulla opportunità di realizzare le antenneMuos nella Base della Marina militareamericana di Ulmo. Prima il ministro del-l’Interno Cancellieri aveva dichiarato ilMuos “sito strategico per la sicurezza na-zionale e degli alleati” e poi il ministro del-la Difesa Di Paola ha definito l’impianto “unasset strategico per l’Alleanza Atlantica”.

Dichiarazioni che suscitano dure criti-che, perché mirate più a legittimare a tut-ti i costi la realizzazione dell’impianto chea chiedersi le possibili conseguenze dan-nose per la salute pubblica e l’ambiente delterritorio che lo stesso potrebbe causareper l’alta emissione di onde elettromagne-tiche. L’impianto di comunicazioni satelli-tari viene vissuto dalla popolazione comeun vero e proprio atto di forza imposto daun accordo bilaterale tra il Governo italia-no e quello statunitense. Motivo per il qua-le il Circolo “Caponnetto” ed il gruppo con-siliare dell’Italia dei Valori, ritenendo che inmerito alla problematica si continuino acalpestare le norme previste dalla Costitu-zione della Repubblica italiana (articoli 11e 32), hanno indirizzato una lettera ai can-didati premier delle imminenti elezionipolitiche Mario Monti, Pierluigi Bersani,Silvio Berlusconi, Giuseppe Grillo ed Anto-nio Ingroia in cui si legge: «l’Italia ripudia la

guerra come strumento di offesa alla li-bertà degli altri popoli e come mezzo di ri-soluzione delle controversie internazio-nali; la Repubblica tutela la salute comefondamentale diritto dell’individuo e inte-resse della collettività. Il Comune di Ni-scemi è inserito, assieme ai Comuni di Ge-la e Butera, nel comprensorio di area a ele-vato rischio di crisi ambientale e si trova inun territorio interessato da dissesto idro-geologico a rischio elevato».

Contestando le dichiarazioni rilasciatesul Muos dai ministri Cancellieri e Di Pao-la, l’Idv aggiunge: «la deputazione si è rive-lata silente e omertosa, in merito al proto-collo d’intesa tra il ministro della Difesa(on. Ignazio La Russa) e la Regione Sicilia-na (Governatore Raffaele Lombardo), si-glato l’1 giugno 2011, per l’installazionedel sistema di comunicazione Muos nellaRiserva naturale orientata di Niscemi. Perqueste motivazioni vogliamo conoscere gliintenti dei vostri programmi. Conoscerese è vostra volontà il determinare una nuo-va rifunzionalizzazione della base Ulmonel convertirla a uso civile con sede di pro-tezione civile o centri di accoglienza uma-nitari, oppure continuare a considerarlasito d’interesse strategico con l’interpreta-zione di essere una sede bellica. Se il vostroprogramma presuppone la prevalenza del-la sede bellica, in qualità di popolo indigna-to, considerato che nella nostra città è sta-ta calpestata la democrazia, saremo co-stretti a non esprimere alcun voto per leelezioni politiche».

Sulla questione Muos interviene an-che l’on. Alessandro Pagano (Pdl), che af-ferma: «le parole del ministro della Dife-sa Di Paola ci confermano la totale indif-ferenza del governo Monti nei confrontidella popolazione siciliana, la quale saràcostretta a subire danni gravissimi allasalute, ma anche danni economici irre-versibili. Diversamente dal governo Mon-ti, che mira a “compiacere” gli interlocu-tori stranieri dell’Italia per avvalersi delsostegno dei loro governi, noi continuere-mo ad opporre il nostro “no” al Muosperché quello che ci è più a cuore e che èin cima alla nostra agenda è sempre e so-lo l’interesse dei cittadini”.

ALBERTO DRAGO

PAOLO CANTARO TOTÒ ALAIMO

LA MINIERA DI BOSCO PALO

MICHELINO SCARLATA GIAMBATTISTA MESSINA

SERRADIFALCO

Decisa l’integrazione orariaper sette comunali part timeSERRADIFALCO. Appena qualche settimana fa alcuni dipenden-ti comunali a tempo determinato, si erano lamentati del fat-to che non era stata riconfermata l’integrazione oraria a 18 a25 ore, da parte dell’amministrazione comunale. Tuttavia, l’al-tro ieri l’amministrazione comunale ha disposto la concessio-ne dell’integrazione oraria sino al prossimo 15 maggio a favo-re di questi sette dipendenti.

Si tratta di Salvatore Benfante, Pietro Spina, Calogera Giun-ta, Luigi Lamantia, Calcedonio Ninfa, Pietro Spina e StanislaoTerranova. Alcuni di questi lavoratori, che sono utilizzati nelsettore del verde pubblico e della manutenzione in seno al-l’ente comunale, lo scorso fine dicembre si erano lamentatiapertamente del fatto che, ai primi di dicembre, la loro inte-grazione era scaduta, ma il sindaco non aveva ritenuto di rin-novargliela. In quella occasione, Pietro Spina, a nome di altriquattro dipendenti comunali a tempo determinato che, comelui, avevano usufruito dell’integrazione oraria, avevano mani-festato tutto il loro malcontento chiedendone il ripristino.

In quella occasione, il sindaco Giuseppe Maria Dacquì ave-va sottolineato che si era trattato di una mera questione lega-ta a scadenze amministrative e che, quanto prima, sulla basedi una disponibilità mai venuta meno da parte della sua am-ministrazione, avrebbe provveduto a rinnovarla. Una promes-sa che l’amministrazione comunale ha mantenuto consenten-do la ripresa dell’integrazione oraria da 18 a 25 ore per que-sti sette lavoratori a tempo determinato.

C. L.

SAN CATALDO

In un anno 17mila «contatti»con il sito web della MadriceSAN CATALDO. «La Chiesa evangelizza anche in “rete”»: così dal-la Chiesa Madre commentano con soddisfazione le statisticheannuali relative alle visualizzazioni del sito ufficiale parroc-chia da parte degli utenti del web. Nel 2012, infatti, i “click” sulsito internet della Madrice sono stati 17.576, con contatti datutti i 5 continenti. Naturalmente i maggiori visitatori del si-to sono italiani, le visualizzazioni provengono anche dall’Afri-ca con 17 “click” e da Israele con 9 contatti; dalla Madrice sot-tolineano con soddisfazione di aver ricevuto 3 click dallaSanta Sede. «Potremmo dire che gettiamo la “rete” nella rete!– affermano dalla Madrice -. Internet rappresenta una oppor-tunità molto positiva per la chiesa, che grazie ai nuovi mezzidi comunicazione sociale può raggiungere veramente tutti.Dedichiamo questo risultato a tutti i nostri parrocchiani del-la Chiesa Madre e sancataldesi all’estero che, grazie al sitowww. madrice. it, alle pagine Facebook, Twitter ed al canaleYoutube, si sentono a casa e vicini alle loro famiglie. Collegan-dosi al nostro sito è possibile seguire le attività della ChiesaMadre tramite il bollettino parrocchiale, le foto ed i video, maanche le informazioni storiche sulla parrocchia, le confrater-nite, gli orari delle celebrazioni e la liturgia del giorno com-mentata. Il sito contiene inoltre informazioni e curiosità su-gli operatori della parrocchia, consigli pastorali ed è anchepossibile scaricare la lettera mensile rivolta alle famiglie del-la parrocchia. Adesso stiamo lavorando a un nuovo “restyling”del portale, spinti dal risultato dei click ricevuti nel 2012».

CLAUDIO COSTANZO

LA SICILIAVENERDÌ 18 GENNAIO 2013

.29CCALTANISSETTA PPROVINCIA

Saul Caia
Saul Caia