La semiotica interpretativa La semiotica interpretativa di di

PeircePeirce

La semiotica cognitiva La semiotica cognitiva

Charles Sanders Peirce Charles Sanders Peirce (1839–1914): (1839–1914):

“ “Logica è solo Logica è solo un altro nome un altro nome per semiotica, per semiotica, la formale la formale dottrina dei dottrina dei segni” (segni” (C.P.C.P. 2.227)2.227)

An Essay ConcerningAn Essay ConcerningHuman UnderstandingHuman Understanding (1690)(1690)

““Il compito della semiotica è di considerare Il compito della semiotica è di considerare la natura dei segni di cui fa uso la mente la natura dei segni di cui fa uso la mente per l’intendimento delle cose, poiché le per l’intendimento delle cose, poiché le cose che la mente contempla, non cose che la mente contempla, non essendo mai, tranne la mente stessa, essendo mai, tranne la mente stessa, presenti all’intelletto, è necessario che presenti all’intelletto, è necessario che qualcos’altro, come un segno o una qualcos’altro, come un segno o una rappresentazione della cosa considerata, rappresentazione della cosa considerata, sia presente alla mente” (sia presente alla mente” (E,E, IV, p.821). IV, p.821).

Come si può definire la Come si può definire la conoscenza?conoscenza?

Un processo inferenzialeUn processo inferenziale Che si serve dei segni Che si serve dei segni Fallibile, ma perfezionabileFallibile, ma perfezionabile

““il solo pensiero che è possibile conoscere il solo pensiero che è possibile conoscere è, senza eccezione, il pensiero in segni. è, senza eccezione, il pensiero in segni. Perciò ogni pensiero deve Perciò ogni pensiero deve necessariamente essere pensiero di necessariamente essere pensiero di segni”. (segni”. (C.P.C.P. 5.260) 5.260)

Che cos’è un segno? Che cos’è un segno?

““qualcosa qualcosa che sta per che sta per qualcunoqualcuno al al posto di posto di qualcos’altroqualcos’altro sotto certi sotto certi aspetti o capacità”aspetti o capacità” ( (C.P.C.P. 2.228) 2.228)

““ogni pensiero è un segno” (ogni pensiero è un segno” (C.PC.P. 5.253). 5.253) “ “ ogni pensiero-segno è tradotto o ogni pensiero-segno è tradotto o

interpretato in un successivo pensiero interpretato in un successivo pensiero segno” (segno” (C.PC.P. 2.224). 2.224)

Triangolo della significazioneTriangolo della significazione

Interpretante Interpretante

SegnoSegno OggettoOggetto (Dinamico/Immediato)(Dinamico/Immediato)

InterpretanteInterpretante

L’interpretanteL’interpretante non è l’interpretenon è l’interprete.. L’interprete è colui che coglie il legame tra L’interprete è colui che coglie il legame tra

segno e oggetto,segno e oggetto, l’interpretante è un secondo segno che l’interpretante è un secondo segno che

evidenzia in che senso si può dire che un evidenzia in che senso si può dire che un certo segno si riferisce a un dato oggetto. certo segno si riferisce a un dato oggetto.

Due tipi di OggettoDue tipi di Oggetto

Oggetto DinamicoOggetto Dinamico

“ “realmente realmente efficiente ma efficiente ma non non immediatameimmediatamente presente” nte presente” (C.P. 8.343) (C.P. 8.343)

Oggetto ImmediatoOggetto Immediato

““è l’oggetto è l’oggetto così come il così come il segno lo segno lo rappresenta” rappresenta” (C.P. 8.343) (C.P. 8.343)

SEGNO

REPRESENTAMEN

(Espressione)

OGGETTOIMMEDIATO(Contenuto)

OGGETTODINAMICO(Referente)

Semiosi illimitataSemiosi illimitata

qualsiasi segno è passibile di dare il qualsiasi segno è passibile di dare il via a una catena teoricamente via a una catena teoricamente infinita di interpretazioni e di infinita di interpretazioni e di traduzioni.traduzioni.

Tale Tale fuga degli interpretantifuga degli interpretanti teoricamente infinita trova però il teoricamente infinita trova però il suo compimento (almeno transitorio) suo compimento (almeno transitorio) in un interpretante logico finale.in un interpretante logico finale.

Semiosi illimitataSemiosi illimitata

PaperoPapero

Definizione del dizionarioDefinizione del dizionario Duck Duck … …

La classificazione dei segniLa classificazione dei segni

Simbolo

Indice

Icona

IconaIcona

UnUn’’IconaIcona èè un segno che si riferisce un segno che si riferisce allall’’Oggetto che essa denota Oggetto che essa denota semplicemente in virtsemplicemente in virtùù di caratteri suoi di caratteri suoi propri, e che essa possiede nello stesso propri, e che essa possiede nello stesso identico modo sia che tale Oggetto esista identico modo sia che tale Oggetto esista effettivamente, sia che non esista. Eeffettivamente, sia che non esista. E’’ vero vero che, a meno che vi sia realmente un tale che, a meno che vi sia realmente un tale Oggetto, lOggetto, l’’Icona non agisce come segno; Icona non agisce come segno; ma questo non ha nulla a che fare con il ma questo non ha nulla a che fare con il suo carattere di segno. suo carattere di segno.

[Peirce, 1903, CP. 2.247, [Peirce, 1903, CP. 2.247, ““Nomenclature Nomenclature and Divisions of Triadic Relationsand Divisions of Triadic Relations””; trad. it. ; trad. it. in in Opere, Opere, p. 153]p. 153]

Segni iconiciSegni iconici

Carattere di SIMILARITA’Carattere di SIMILARITA’ Il ritratto è un segno complesso in cui Il ritratto è un segno complesso in cui

prevale l’elemento iconico. Altri esempi: prevale l’elemento iconico. Altri esempi: caricature, illustrazioni, diagrammi, suoni caricature, illustrazioni, diagrammi, suoni onomatopeici onomatopeici

IpoiconaIpoicona

L’immagine è L’immagine è anche anche convenzionale nel convenzionale nel suo modo di essere suo modo di essere rappresentatarappresentata

La decodifica non è La decodifica non è scontatascontata

Indice.1Indice.1

Un Un IndiceIndice èè un segno che si riferisce un segno che si riferisce allall’’Oggetto che esso denota in virtOggetto che esso denota in virtùù del fatto del fatto che che èè realmente determinato da realmente determinato da quellquell’’Oggetto. [Oggetto. [……] Nella misura in cui ] Nella misura in cui ll’’Oggetto agisce sullOggetto agisce sull’’Indice, lIndice, l’’Indice ha Indice ha necessariamente qualche qualitnecessariamente qualche qualitàà in comune in comune con lcon l’’Oggetto, ed Oggetto, ed èè rispetto a queste qualit rispetto a queste qualitàà che lche l’’Indice si riferisce allIndice si riferisce all’’Oggetto. LOggetto. L’’indice, indice, perciò, implica una specie di Icona, sebbene perciò, implica una specie di Icona, sebbene unun’’icona di un tipo peculiare; e non icona di un tipo peculiare; e non èè la pura la pura somiglianza al suo Oggetto che lo rende somiglianza al suo Oggetto che lo rende segno, ma segno, ma èè l l’’effettiva modificazione subita effettiva modificazione subita da parte dellda parte dell’’Oggetto. Oggetto.

[Peirce, 1903, CP. 2.248, [Peirce, 1903, CP. 2.248, ““Nomenclature and Nomenclature and Divisions of Triadic RelationsDivisions of Triadic Relations””; trad. it. in ; trad. it. in OpereOpere, p. 2.247], p. 2.247]

Indice.2Indice.2

Vedo un uomo dallVedo un uomo dall’’andatura dondolante: andatura dondolante: questa questa èè una probabile una probabile indicazioneindicazione che si che si tratta di un marinaio. Vedo un uomo dalla tratta di un marinaio. Vedo un uomo dalla gambe arcuate, vestito di velluto, con gli gambe arcuate, vestito di velluto, con gli stivali e una giacchetta: queste sono stivali e una giacchetta: queste sono indicazioniindicazioni probabili che si tratta di un fantino probabili che si tratta di un fantino o di qualcosa del genere. Una meridiana o un o di qualcosa del genere. Una meridiana o un orologio orologio indicanoindicano l l’’ora del giorno. [ora del giorno. [……] Un ] Un barometro che segna bassa pressione quando barometro che segna bassa pressione quando ll’’aria aria èè umida umida èè un indice di pioggia. [ un indice di pioggia. [……] Una ] Una banderuola banderuola èè un indice della direzione del un indice della direzione del vento. [vento. [……] La stella polare ] La stella polare èè un indice per un indice per mostrarci da che parte mostrarci da che parte èè il nord, come se il nord, come se fosse un dito puntato. fosse un dito puntato. [Peirce, 1895, [Peirce, 1895, ““What is What is a Sign?a Sign?””, CP. 2.285; 1893, , CP. 2.285; 1893, ““Of Reasoning in Of Reasoning in generalgeneral””, CP. 2.286; trad. it. in , CP. 2.286; trad. it. in OpereOpere, p. 168], p. 168]

IndiceIndice

Carattere di CONTIGUITA’ FISICACarattere di CONTIGUITA’ FISICA Il segno indicale è realmente determinato Il segno indicale è realmente determinato

dall’oggetto, in rapporto fattuale con essodall’oggetto, in rapporto fattuale con esso Esempi: fotografia, fumo, firma, l’impronta Esempi: fotografia, fumo, firma, l’impronta

digitale digitale

Il gallo segnaventoIl gallo segnavento

SimboloSimboloUn Simbolo è un segno che si riferisce all’Oggetto che Un Simbolo è un segno che si riferisce all’Oggetto che esso denota in virtù di una legge, di solito esso denota in virtù di una legge, di solito un’associazione di idee generali, che opera in modo un’associazione di idee generali, che opera in modo che il Simbolo sia interpretato come riferentesi a che il Simbolo sia interpretato come riferentesi a quell’Oggetto. quell’Oggetto.

[Peirce, 1903, CP. 2.249, “Nomenclature and Divisions [Peirce, 1903, CP. 2.249, “Nomenclature and Divisions of Triadic Relations”; trad. it. in of Triadic Relations”; trad. it. in OpereOpere, p. 155], p. 155]

  

Un Simbolo è un Representamen il cui carattere Un Simbolo è un Representamen il cui carattere Rappresentativo consiste precisamente nel suo essere Rappresentativo consiste precisamente nel suo essere una regola che determinerà il suo interpretante. Tutte una regola che determinerà il suo interpretante. Tutte le parole, frasi, libri, e altri segni convenzionali sono le parole, frasi, libri, e altri segni convenzionali sono Simboli. Simboli.

[Peirce, 1902, CP. 2.292, “Syllabus”, CP. 2.275; trad. it. [Peirce, 1902, CP. 2.292, “Syllabus”, CP. 2.275; trad. it. in in OpereOpere, p. 166], p. 166]

SimboloSimbolo

Carattere di ARBITRARIETA’Carattere di ARBITRARIETA’ Si riferisce all’oggetto in virtù di una legge Si riferisce all’oggetto in virtù di una legge La sua decodifica dipende dalla La sua decodifica dipende dalla

conoscenza del codiceconoscenza del codice Esempi: i segni delle lingue verbali, della Esempi: i segni delle lingue verbali, della

matematica, della segnaletica stradale matematica, della segnaletica stradale

Segni misti.1Segni misti.1

Le fotografie, specialmente le istantanee, sono Le fotografie, specialmente le istantanee, sono molto istruttive, perchmolto istruttive, perchéé sappiamo che esse sappiamo che esse sono per certi aspetti esattamente uguali agli sono per certi aspetti esattamente uguali agli oggetti che esse rappresentano. Ma questa oggetti che esse rappresentano. Ma questa rassomiglianza rassomiglianza èè dovuta al fatto che le dovuta al fatto che le fotografie sono state prodotte in condizioni tali fotografie sono state prodotte in condizioni tali che esse erano fisicamente costrette a che esse erano fisicamente costrette a corrispondere punto per punto allcorrispondere punto per punto all’’oggetto in oggetto in natura. Sotto questo aspetto, dunque, esse natura. Sotto questo aspetto, dunque, esse appartengono alla seconda classe dei segni: appartengono alla seconda classe dei segni: quelli per connessione fisica. quelli per connessione fisica.

[Peirce, 1895, CP 2.281, [Peirce, 1895, CP 2.281, ““What is a Sign?What is a Sign?””, trad. , trad. it. in it. in OpereOpere, p. 166], p. 166]

Segni misti.2Segni misti.2

Un Un diagrammadiagramma èè un un representamenrepresentamen che che èè in modo predominante in modo predominante unun’’icona di relazioni ed icona di relazioni ed èè aiutato a aiutato a essere tale da convenzioni. Anche essere tale da convenzioni. Anche degli indici vengono usati in degli indici vengono usati in maggiore o minore misuramaggiore o minore misura”” [Peirce, [Peirce, 1903, CP. 4.418]1903, CP. 4.418]

Il diagrammaIl diagramma

Segni misti.3Segni misti.3

I pronomi dimostrativi “questo” e I pronomi dimostrativi “questo” e “quello” sono indici: perché invitano “quello” sono indici: perché invitano l’ascoltatore a usare le sue facoltà di l’ascoltatore a usare le sue facoltà di osservazione, e a stabilire in tal modo osservazione, e a stabilire in tal modo una connessione reale fra la sua mente una connessione reale fra la sua mente e l’oggetto; e se il pronome e l’oggetto; e se il pronome dimostrativo svolge questa funzione, dimostrativo svolge questa funzione, senza la quale il suo significato non è senza la quale il suo significato non è compreso, esso è diretto a stabilire una compreso, esso è diretto a stabilire una tale connessione; e dunque è un indice. tale connessione; e dunque è un indice.

[Peirce, 1893, “Of Reasoning in [Peirce, 1893, “Of Reasoning in general”, CP. 2.286; trad. it. in general”, CP. 2.286; trad. it. in OpereOpere, , p. 168]p. 168]

Arbitrarietà del segnoArbitrarietà del segno

““La verità appartiene ai segni, La verità appartiene ai segni, per verità intendiamo dunque per verità intendiamo dunque non come ogni uomo singolo non come ogni uomo singolo

coglie una certa cosa, ma come coglie una certa cosa, ma come la coglie la maggioranza” la coglie la maggioranza”

(W. 2. 440) (W. 2. 440)

PERTINENZAPERTINENZA

E’ la capacità di stabilire delle identità e delle differenze sulla base di tratti distintivi arbitrari. L’universo viene suddiviso, sulla base del tratto pertinente, in due classi, quelle che presentano l’elemento pertinente e quello che non lo presentano. Con un esempio, sulla base della proprietà “rotondità”, l’universo viene diviso in due classi una che comprende tutte le cose ro-tonde e un’altra che comprende tutte le cose non-rotonde.

La struttura dell’inferenza.1La struttura dell’inferenza.1

PremessaPremessa

PremessaPremessa

----------------------------------------------------

ConclusioneConclusione

La struttura dell’inferenza.2La struttura dell’inferenza.2

Regola: Tutti gli A sono BRegola: Tutti gli A sono B

Caso: x Caso: x èè A A

Risultato: x Risultato: x èè B B

Deduzione.1Deduzione.1

A -----------------------A ----------------------- C C

A + [ R ] = C A + [ R ] = C

PIOGGIA +

TERRENO BAGNATO

PIOGGIA

TERRENO BAGNATO

Deduzione.2Deduzione.2

RegolaRegola: tutti i fagioli che provengono da : tutti i fagioli che provengono da questo sacco sono bianchiquesto sacco sono bianchi

CasoCaso: questi fagioli provengono da questo : questi fagioli provengono da questo saccosacco

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

RisultatoRisultato: questi fagioli sono bianchi: questi fagioli sono bianchi

Induzione.1Induzione.1A A

C C

A -----------------------A ----------------------- C C

PIOGGIA

TERRENO BAGNATO

PIOGGIA +

TERRENO BAGNATO

Induzione.2Induzione.2

CasoCaso: questi fagioli provengono da questo : questi fagioli provengono da questo saccosacco

RisultatoRisultato: questi fagioli sono bianchi: questi fagioli sono bianchi

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

RegolaRegola: tutti i fagioli che provengono da : tutti i fagioli che provengono da questo sacco sono bianchiquesto sacco sono bianchi

Abduzione.1Abduzione.1

C C C -----------------------C ----------------------- A AA A

TERRENO BAGNATO

PIOGGIA +

TERRENO BAGNATO

PIOGGIA

Abduzione.2Abduzione.2

RisultatoRisultato: questi fagioli sono bianchi: questi fagioli sono bianchi

RegolaRegola: tutti i fagioli che provengono da : tutti i fagioli che provengono da questo sacco sono bianchiquesto sacco sono bianchi

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

CasoCaso: questi fagioli provengono da questo : questi fagioli provengono da questo saccosacco

Tre forme dell’inferenzaTre forme dell’inferenza

DEDUZIONEDEDUZIONE INDUZIONEINDUZIONE ABDUZIONEABDUZIONE

Applicazione di Applicazione di regole ai casi regole ai casi

Inferenza della Inferenza della regola dal caso regola dal caso e dal risultato e dal risultato valida nell’intera valida nell’intera classeclasse

Inferenza di un Inferenza di un caso singolo da caso singolo da un risultato e da un risultato e da una regola una regola

Dal generale al Dal generale al particolareparticolare

Dal particolare Dal particolare al generale al generale

Dal generale al Dal generale al particolareparticolare

Argomento Argomento originario originario

Esempio di abduzioneEsempio di abduzione

1.1. Quest’uomo è scortato con un Quest’uomo è scortato con un baldacchino sulla testabaldacchino sulla testa

2.2. Tutti (e solo) i governatori sono Tutti (e solo) i governatori sono scortati con un baldacchino sulla scortati con un baldacchino sulla testatesta

3.3. Quest’uomo è il governatoreQuest’uomo è il governatore

Abduzione.3Abduzione.3

L’abduzione è una ipotesi che, anche in assenza di dati, permette di fissare una regola provvisoria che potrà successivamente essere confermata o smentita. In uno SPAZIO MENTALE nel quale mancano i punti di riferimento, il destinatario avanza delle ipotesi (procede, quindi, per abduzione) inter-pretative che gli permettono di dare, provvisoriamente, senso agli eventi.

Abduzione o IpotesiAbduzione o Ipotesi

1.1. La legge cui ricorrere per inferire il caso La legge cui ricorrere per inferire il caso dal risultato è data in modo automatico o dal risultato è data in modo automatico o semiautomaticosemiautomatico

2.2. La legge cui ricorrere per inferire il caso La legge cui ricorrere per inferire il caso dal risultato è reperita per selezione dal risultato è reperita per selezione nell’ambito dell’enciclopedia disponibilenell’ambito dell’enciclopedia disponibile

3.3. La legge cui ricorrere per inferire il caso La legge cui ricorrere per inferire il caso dal risultato è costruita da zero, ex novo, dal risultato è costruita da zero, ex novo, inventata inventata

4.4. [[SerendipitySerendipity] ]

Abduzioni percettive.1Abduzioni percettive.1

Abduzioni percettive.2Abduzioni percettive.2

Percezione come inferenzaPercezione come inferenzaIn tutte queste illusioni visive, due o tre dozzine In tutte queste illusioni visive, due o tre dozzine delle quali sono molto note, la cosa più delle quali sono molto note, la cosa più sconvolgente è che una certa teoria sconvolgente è che una certa teoria dell’interpretazione del disegno sembra proprio dell’interpretazione del disegno sembra proprio data nella percezione. […] Vi stancherei se mi data nella percezione. […] Vi stancherei se mi soffermassi oltre su una cosa così ovvia […] come soffermassi oltre su una cosa così ovvia […] come l’interpretatività del giudizio percettivo. E’ chiaro l’interpretatività del giudizio percettivo. E’ chiaro che ciò non è altro che il caso più estremo di che ciò non è altro che il caso più estremo di Giudizio Abduttivo.Giudizio Abduttivo.

[Peirce, 1903, VII conferenza sul Pragmatismo ad [Peirce, 1903, VII conferenza sul Pragmatismo ad Harvard, CP. 5.180-212, trad. it. in Harvard, CP. 5.180-212, trad. it. in Scritti sceltiScritti scelti, p. , p. 570-72]570-72]

Teoria del pensiero segnoTeoria del pensiero segnoDalla proposizione che ogni pensiero è un Dalla proposizione che ogni pensiero è un segno segue che ogni pensiero deve essere segno segue che ogni pensiero deve essere rivolto a qualche altro segno, deve rivolto a qualche altro segno, deve determinarne un altro, visto che è questa determinarne un altro, visto che è questa l’essenza di un segno. […] Dire che il pensiero l’essenza di un segno. […] Dire che il pensiero non può accadere in un istante ma richiede non può accadere in un istante ma richiede del tempo, non è che un altro modo di dire del tempo, non è che un altro modo di dire che ogni pensiero deve essere interpretato da che ogni pensiero deve essere interpretato da un altro, o che tutto il pensiero si svolge un altro, o che tutto il pensiero si svolge tramite segni. tramite segni.

[Peirce, [Peirce, 1868 “Questions Concerning Certain 1868 “Questions Concerning Certain Facoulties Claimed for Man”, W2:193-210 e CP Facoulties Claimed for Man”, W2:193-210 e CP 5.213-263; trad. it. in Scritti scelti, p. 101]5.213-263; trad. it. in Scritti scelti, p. 101]

Contro l’intuizionismoContro l’intuizionismo

Non abbiamo capacità intuitive: ogni cognizione è Non abbiamo capacità intuitive: ogni cognizione è determinata logicamente da cognizioni precedenti. determinata logicamente da cognizioni precedenti.

[Peirce, 1868, [Peirce, 1868, “Some Consequences of Four “Some Consequences of Four Incapacities”, W2: 211-41 e CP 5.264-317Incapacities”, W2: 211-41 e CP 5.264-317 , trad. it. , trad. it. in in Scritti sceltiScritti scelti, p. 109], p. 109]

La massima pragmaticaLa massima pragmaticaL’intera funzione del pensiero è produrre abiti d’azione. […] Per L’intera funzione del pensiero è produrre abiti d’azione. […] Per sviluppare il significato di qualsiasi cosa, dobbiamo sviluppare il significato di qualsiasi cosa, dobbiamo semplicemente determinare quali abiti produce, perché ciò che semplicemente determinare quali abiti produce, perché ciò che una cosa significa è semplicemente l’abito che comporta. […] una cosa significa è semplicemente l’abito che comporta. […] non c’è distinzione di significato così fine da non consistere in non c’è distinzione di significato così fine da non consistere in una possibile differenza pratica. […] La nostra idea di qualcosa una possibile differenza pratica. […] La nostra idea di qualcosa è l’idea dei suoi effetti sensibili; e se immaginiamo di averne è l’idea dei suoi effetti sensibili; e se immaginiamo di averne un’altra inganniamo noi stessi, e confondiamo una mera un’altra inganniamo noi stessi, e confondiamo una mera sensazione che accompagna il pensiero con una parte del sensazione che accompagna il pensiero con una parte del pensiero stesso. […]pensiero stesso. […] Consideriamo quali effetti, che potrebbero Consideriamo quali effetti, che potrebbero concepibilmente avere conseguenze pratiche, noi pensiamo concepibilmente avere conseguenze pratiche, noi pensiamo che gli oggetti della nostra concezione abbiano. Allora, la nostra che gli oggetti della nostra concezione abbiano. Allora, la nostra concezione di questi effetti è l’intera nostra concezione concezione di questi effetti è l’intera nostra concezione dell’oggetto. dell’oggetto. [Peirce, [Peirce, 1878, “How to Make Our Ideas Clear”, in 1878, “How to Make Our Ideas Clear”, in The Popular Science The Popular Science MonthlyMonthly, vol. 12, pp. 286-302, in CP 5.400, trad. it. in , vol. 12, pp. 286-302, in CP 5.400, trad. it. in OpereOpere, p. 383 e , p. 383 e Scritti Scritti sceltiscelti, p. 215), p. 215)

L’esempio della durezzaL’esempio della durezza

[…] chiediamoci che cosa intendiamo quando […] chiediamoci che cosa intendiamo quando diciamo che una cosa è dura. Evidentemente diciamo che una cosa è dura. Evidentemente intendiamo che non possa essere facilmente scalfita intendiamo che non possa essere facilmente scalfita da altre sostanze. L’intera concezione di questa da altre sostanze. L’intera concezione di questa qualità, come di qualsiasi altra, sta negli effetti qualità, come di qualsiasi altra, sta negli effetti concepiti. Non vi assolutamente nessuna differenza concepiti. Non vi assolutamente nessuna differenza fra una cosa dura e una cosa molle finché esse non fra una cosa dura e una cosa molle finché esse non vengono messe alla prova. vengono messe alla prova.

[Peirce, [Peirce, 1878, “How to Make Our Ideas Clear”, in 1878, “How to Make Our Ideas Clear”, in The The Popular Science MonthlyPopular Science Monthly, vol. 12, pp. 286-302, in CP , vol. 12, pp. 286-302, in CP 5.400, trad. it. in 5.400, trad. it. in Scritti sceltiScritti scelti, p. 216], p. 216]

L’abitoL’abito

Un abito non è un’affezione della coscienza; è una Un abito non è un’affezione della coscienza; è una legge generale di azione, tale che, in un certo tipo legge generale di azione, tale che, in un certo tipo generale di occasione, un uomo sarà più o meno generale di occasione, un uomo sarà più o meno pronto ad agire in una certa maniera generale. pronto ad agire in una certa maniera generale.

[Peirce, CP 2.148][Peirce, CP 2.148]