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LA SCUOLA
E LE PROVE INVALSI
Verso una valutazione di sistema
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
DPR 31 maggio 1974, n. 419
Sperimentazione e ricerca educativa, aggiornamento culturale e professionale ed istituzione dei relativi istituti
Art. 12
È istituito, con sede in Frascati, villa Falconieri, il Centro europeo dell'educazione […]
Il Centro attende a studi e ricerche:
1) sulla programmazione e sui costi dei sistemi educativi;
2) sulla educazione permanente […];
3) sui problemi dell'apprendimento e della relativa valutazione;
4) sull'innovazione educativa e sull'aggiornamento del personale […];
5) sull'impiego delle tecnologie educative.
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
DL 20 luglio 1999, n. 258
Riordino del Centro europeo dell’educazione […]
Art. 1
1. Il Centro europeo dell'educazione […], con sede in
Frascati, è trasformato in “Istituto nazionale per la
valutazione del sistema dell'istruzione” […]
3. In particolare, l'Istituto valuta l'efficienza e
l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso ed
analiticamente, ove opportuno anche per singola
istituzione scolastica, inquadrando la valutazione
nazionale nel contesto internazionale […]
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
DL 19 novembre 2004, n. 286
Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema
educativo di istruzione e di formazione, nonché riordino
dell'omonimo istituto
Art. 1.
1. Ai fini del progressivo miglioramento e
dell'armonizzazione della qualità del sistema educativo
definito a norma della legge 28 marzo 2003, n. 53, è
istituito il Servizio nazionale di valutazione del
sistema educativo di istruzione e di formazione
con l'obiettivo di valutarne l'efficienza e l'efficacia,
inquadrando la valutazione nel contesto
internazionale.
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
DPR 22 giugno 2009, n. 122
Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per
la valutazione degli alunni […]
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
Legge 4 aprile 2012, n. 35
Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo
Art. 51.
1. […] L’Invalsi assicura […] il coordinamento funzionale
del sistema nazionale di valutazione
2. Le istituzioni scolastiche partecipano, come
attività ordinaria d'istituto, alle rilevazioni
nazionali degli apprendimenti degli studenti
Maria Maggio
L’INVALSI E LA VALUTAZIONE NELLA NORMATIVA
DPR 28 marzo 2013, n. 80
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia
di istruzione e formazione
Art. 6. Procedimento di valutazione
Maria Maggio
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Autovalutazione
• Dati di sistema, dati Invalsi, altri elementi
• Rapporto di autovalutazione, piano di miglioramento
Valutazione esterna
• Nuclei esterni: Invalsi, ispettori, esperti
• Ridefinizione piano di miglioramento
Azioni di miglioramento
• Interventi migliorativi, anche con supporti esterni
Rendicontazione sociale
• Diffusione dei risultati raggiunti
• Impiego di dati e indicatori comparabili
Maria Maggio
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
valutazioneChi?
Che cosa?
Come?
Quando?
Perché?
Maria Maggio
Chi valuta?
l’alunno autovalutazione
il docente eterovalutazione
Maria Maggio
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
Maria Maggio
Che cosa si
valuta?
il profitto conoscenze
le prestazioni competenze
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
Maria Maggio
Come si valuta?
strumenti
prove libere
prove oggettive
criteri
in base alla norma
in base al criterio
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
Maria Maggio
Quando?
continua
puntuale
Perché?
formativa
sommativa
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
CONDIZIONAMENTI NELLA VALUTAZIONE
Effetto alone
• Condizionamento a esiti precedenti
Effetto contrasto
• Condizionamento a standard ideali di prestazione
Effetto stereotipia
• Condizionamento a opinioni generalizzate originarie
Effetto pigmalione
• Condizionamento dovuto alle aspettative del docente rispetto all’allievo
Maria Maggio
Mario Gattullo,
Didattica e docimologia.
Misurazione e valutazione nella
scuola,
Armando Editore, Roma 1968
Maria Maggio
LA MISURAZIONE
Maria Maggio
MISURARE GLI APPRENDIMENTI
La misurazione è un processo nel
quale vengono collegati concetti
astratti a indicatori empirici
Tale processo comporta un piano
esplicito e organizzato per
classificare e per quantificare
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI
validità
capacità dello strumento di misurare veramente ciò che si propone di misurare
affidabilità
costanza con cui lo strumento misura una data prestazione
(attendibilità / fedeltà)
Maria Maggio
STRUMENTI
stimolo
aperto
stimolo
chiuso
risposta
chiusa
risposta
aperta
prove
non strutturate
prove
oggettive
prove
semistrutturate
prove
oggettive
Maria Maggio
PROVE NON STRUTTURATE
le risposte non sono univoche e
non sono predeterminabili
libera trattazione degli
argomenti
tema
relazione
interrogazione
Maria Maggio
PROVE STRUTTURATE
le risposte sono univoche e
predeterminabili
le prestazioni possono essere
misurate con precisione
quesiti vero/falso
quesiti a scelta multipla
quesiti a completamento
quesiti a corrispondenza
Maria Maggio
LE SCALE DI MISURAZIONE
scale nominali
scale ordinali
scale cardinali
a intervalli
di rapporti
Maria Maggio
SCALE NOMINALI
classificazione
le classi devono essere
esaustive
mutuamente esclusive
Maria Maggio
OPERAZIONI CON DATI SU SCALE NOMINALI
calcolo delle frequenze
rapporti
proporzioni
Maria Maggio
ad esempio
indagine sui bambini della scuola
variabile: sessovalori: maschio / femmina 2 classi
100 individuiclasse M: 45 maschiclasse F: 55 femmine
frequenza assoluta: M 45 F 55
frequenza relativa: M 0,45 F 0,55
rapporto M/F: 45/55 = 9/11
Maria Maggio
indagine su un gruppo di studenti Erasmus
variabile: nazione di provenienza
valori: Italia, Grecia, Germania, Lombardia
4 classi?
NO:
le classi così costruite non sono mutuamente
esclusive
ad esempio
Maria Maggio
SCALE ORDINALI
ordinamento
è possibile ordinare le classi in
base al fatto che possiedono in
una certa misura una data
caratteristica
Maria Maggio
I DATI SU SCALE ORDINALI
il livello ordinale di
misurazione non dà alcuna
informazione sulla
grandezza delle differenze
tra gli elementi
Maria Maggio
TRATTAMENTO DEI DATI SU SCALE ORDINALI
Si applicano le stesse operazioni
applicabili con scale nominali.
È possibile, inoltre, usare le
operazioni
«è maggiore di»
«è minore di»
Maria Maggio
ad esempio
indagine sui bambini della scuola
variabile: grado di istruzione dei genitori
valori: bassa (fino alla licenza media)
media (fino al diploma)
alta (dal diploma in poi)
3 classi
Maria Maggio
I voti che usiamo a scuola
si collocano al livello di
misurazione della scala
ordinale
Maria Maggio
SCALE CARDINALI
misurazione della distanza tra
ciascuna coppia di elementi
è necessario fissare un’unità
di misura di riferimento
la misura deve essere
replicabile
Maria Maggio
LA MISURAZIONE CON UNA PROVA OGGETTIVA
La risposta ad ogni quesito può assumere tre
valori:
esatto
errato
mancante
Per ogni risposta il livello di misurazione è quello
della scala ordinale
Maria Maggio
Per costruire una scala cardinale attribuiamo un
punteggio alle risposte:
esatto = 1 punto
errato = 0 punti
mancante = 0 punti
È possibile anche penalizzare le risposte errate
Varie ricerche hanno mostrato che la
penalizzazione non incide sulle prestazioni dei
soggetti
Maria Maggio
COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI
definizione del costrutto teorico
traduzione in prestazioni
osservabili
elaborazione dei quesiti
Maria Maggio
TEST A SCELTA MULTIPLA
ogni domanda deve focalizzare un solo
problema o concetto
ogni domanda deve essere chiara e
precisa
i quesiti devono essere indipendenti
i distrattori devono essere plausibili
ogni distrattore deve essere collegato
alla domanda
Maria Maggio
la formulazione deve essere semplice e esplicita
evitare le forme negative
le alternative di risposta devono accordarsi grammaticalmente con la domanda
dare ai distrattori e alla risposta esatta una struttura sintattica simile e la stessa lunghezza
disporre in ordine cifre o quantità
Maria Maggio
TRATTAMENTO DEI DATI SU SCALE CARDINALI
misure di tendenza centrale
misure di variabilità
Maria Maggio
MISURE DI TENDENZA CENTRALE
media
moda
mediana
Maria Maggio
MEDIA ARITMETICA
N
X
X
N
i
1
Maria Maggio
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
106
60
6
1513101075
X
Calcolo della media
Maria Maggio
MODA
valore più frequente nella
distribuzione
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
moda: 10
Maria Maggio
MEDIANA
valore che occupa la
posizione centrale della
distribuzione
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
mediana: 10
Maria Maggio
0
2
4
6
8
10
12
14
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
moda
mediana
116 bambini punteggi da 1 a 20
media=9,03 mediana=10,5 moda=11
media
Maria Maggio
MISURE DI VARIABILITÀ
scostamento semplice medio
varianza
scarto quadratico medio
Maria Maggio
SCOSTAMENTO SEMPLICE MEDIO
N
XX
ssm
N
i
i
1
||
Maria Maggio
10X
6,26
16
6
530035
ssm
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
XX || XX X
5 -5 57 -3 3
10 0 010 0 013 3 315 5 5
Maria Maggio
VARIANZA
N
XXN
i
i
s
1
2)(2
Maria Maggio
10X
3,116
68
6
259009252
s
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
XX 2)( XX X
5 -5 257 -3 9
10 0 010 0 013 3 915 5 25
Maria Maggio
SCARTO QUADRATICO MEDIO
O DEVIAZIONE STANDARD
N
XXN
i
i
s
1
2)(
Maria Maggio
10X
37,33,116
68
6
25900925
s
{5, 7, 10, 10, 13, 15}
XX 2)( XX X
5 -5 257 -3 9
10 0 010 0 013 3 915 5 25
Maria Maggio
L’ANALISI DEGLI ITEM
NELLA TEORIA CLASSICA
indice di difficoltà
indice di discriminatività
indice di distrattività
Maria Maggio
INDICE DI DIFFICOLTÀ
percentuale di risposte errate
accettabile tra il 25% e il 75%
Maria Maggio
INDICE DI DISCRIMINATIVITÀ
mostra in che misura ciascun quesito
è in grado di separare chi possiede le
abilità con esso testate da chi non le
possiede
può variare da -1 a +1
indice ≥ 0,30 quesito discriminante
indice < 0,10 quesito poco
discriminante
Maria Maggio
calcolo dell’indice di discriminatività
individuare le fasce estreme (27% dei
soggetti)
sottrarre dal numero di risposte
esatte della fascia alta il numero di
risposte esatte della fascia bassa
dividere il risultato per il numero dei
soggetti presenti in ogni fascia
Maria Maggio
esempio
test somministrato a 100 alunni
item n. 1
risposte esatte dei 27 più bravi: 25
risposte esatte dei 27 meno bravi: 5
indice di discriminatività
( 25 - 5 ) : 27 = 0,74
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI
Italiano
II primaria: preliminare, prova
V primaria
prova nazionale III sec. 1°
Matematica
II primaria
V primaria
prova nazionale III sec. 1°
Maria Maggio
STRUMENTI
Guide alla lettura delle prove
italiano: II primaria, V primaria, PN
matematica: II primaria, V primaria, PN
Rapporto nazionale
Rapporto tecnico
Quadri di riferimento:
italiano
matematica
Dati restituiti alle scuole
Lettura
Riflessione sulla lingua
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Lettura. Il testo
Situazione comunicativa
Formato
- continuo
- non continuo
- misto
Tipologia
Maria Maggio
Modalità di lettura
Skimming: esplorativa / orientativa
Scanning: selettiva
Estensiva: veloce e lineare
Intensiva: lettura per lo studio
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Lettura. Competenze
pragmatico-testuale
lessicale
grammaticale
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Competenza pragmatico-testualesaper cogliere i fenomeni di coesione
testuale
saper cogliere l’organizzazione generale del testo
saper cogliere fenomeni locali di coerenza testuale
saper operare inferenze
saper riconoscere il tipo e la forma testuale
saper riconoscere il registro linguistico e lo stile
saper valutare il testo (validità e attendibilità delle informazioni, efficacia comunicativa)
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Competenza lessicale saper comprendere un numero di parole del
vocabolario di base adeguato al livello di scolarità
saper ricavare dal contesto il significato di parole che non si conoscono
saper comprendere vocaboli appartenenti al lessico specifico di un determinato campo
saper comprendere l'uso figurato di parole ed espressioni;
saper riconoscere i rapporti di significato fra le parole
saper ipotizzare il significato di una parola attraverso il riconoscimento di fenomeni di derivazione.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Competenza grammaticale
saper comprendere il significato dell'ordine
“marcato” delle parole nella frase
saper riconoscere i valori sintattici,
gerarchici e informativi dell'interpunzione
saper identificare tempi, aspetti e modi
verbali nelle loro specifiche funzioni
pragmatiche e testuali
saper comprendere lo stile nominale
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Lettura: macro-processi
Individuare informazioni
Comprendere e ricostruire il testo
Rielaborare il testo
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
Lettura. Aspetti testati (1)
Comprendere il significato, letterale e figurato, di
parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra
parole
Individuare informazioni date esplicitamente nel
testo
Fare un’inferenza diretta, ricavando
un’informazione implicita da una o più
informazioni date nel testo e/o tratte
dall’enciclopedia personale del lettore
Cogliere le relazioni di coesione e di coerenza
testuale (organizzazione logica entro e oltre la
frase)
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Lettura. Aspetti testati (2)
Ricostruire il significato di una parte più o meno
estesa del testo, integrando più informazioni e
concetti, anche formulando inferenze complesse
Ricostruire il significato globale del testo,
integrando più informazioni e concetti, anche
formulando inferenze complesse
Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire
dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al
di là di una comprensione letterale
Riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la
forma alla luce delle conoscenze ed esperienze
personali
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Riflessione sulla lingua. Competenzeosservare i dati linguistici e mettere a
fuoco fenomeni grammaticali
ragionare sui dati offerti per confrontarli, scoprirne le relazioni, risalire alle regolarità
ricorrere alla propria competenza linguistica implicita per risolvere casi, anche problematici, proposti alla riflessione
descrivere i fenomeni grammaticali
accedere a un approccio ai fatti di lingua (pre)scientifico piuttosto che normativo
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Riflessione sulla lingua. Ambiti testati (1)
Ortografia uso di accenti e apostrofi
maiuscole e minuscole
segmentazione delle parole (gliel’ho detto)
uso delle doppie
casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso
dell’h, della q, dei digrammi, ecc.)
Morfologia flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado,
modo, tempo, persona, aspetto, diatesi)
categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo, ecc.) e
sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.)
e loro funzione nella frase
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Riflessione sulla lingua. Ambiti testati (2)
Formazione delle parole
parola-base e parole derivate
parole alterate
parole composte
polirematiche (ferro da stiro, asilo nido)
Lessico e semantica
relazioni di significato tra parole
campi semantici e famiglie lessicali
polisemia
usi figurati e principali figure retoriche
espressioni idiomatiche
struttura e uso del dizionario
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Riflessione sulla lingua. Ambiti testati (3)
Sintassi accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra
soggetto e predicato, ecc.)
sintagma (nominale, verbale, preposizionale)
frase: minima, semplice (o proposizione), complessa (o
periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.
elementi della frase semplice: soggetto (esplicito o
sottinteso, in posizione pre-verbale o post-verbale),
predicato, complementi predicativi e altri complementi
(obbligatori, facoltativi)
gerarchia della frase complessa: frase principale,
coordinate, subordinate (diverse tipologie)
uso di tempi e modi nella frase
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
Riflessione sulla lingua. Ambiti testati (4)
Testualità
segnali di organizzazione del testo e fenomeni di
coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc.
aspetti pragmatici del linguaggio (fenomeni del
parlato, funzioni dell’enunciato, ecc.)
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. ITALIANO (DAL QDR)
La matematica come
conoscenza concettuale, frutto cioè di
interiorizzazione dell’esperienza e di
riflessione critica, non di
addestramento “meccanico” o di
apprendimento mnemonico
conoscenza concettuale che affonda
le sue radici in contesti critici di
razionalizzazione della realtà, senza
richiedere eccessi di astrazione e di
formalismoMaria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
La formalizzazione matematica
dovrebbe essere acquisita a partire
dalla sua necessità ed efficacia
nell’esprimere ed usare il pensiero
matematico
Gli aspetti algoritmici applicativi ed
esecutivi, componente irrinunciabile
della disciplina matematica, non
dovrebbero essere considerati fine a
sé stessi
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Matematica come strumento di pensiero
Le conoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche consentono di analizzare dati
e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e
statistiche proposte da altri
Il possesso di un pensiero razionale
sviluppato consente di affrontare problemi
e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni
univocheMaria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Due dimensioni della valutazione
I contenuti matematici (ambiti)
I processi implicati nella
risoluzione dei quesiti
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
In matematica non è possibile stabilire una
corrispondenza univoca tra il singolo quesito e
un unico contenuto il cui possesso venga
verificato in esclusiva mediante quel quesito
La risposta a ciascuna domanda coinvolge
diversi livelli di conoscenze di vario tipo e
richiede contemporaneamente il possesso di
diverse abilità
È questa una conseguenza della natura stessa
del pensiero matematico, che non consiste solo
in convenzioni o procedure di calcolo, ma in
ragionamenti complessi, fatti di
rappresentazioni, congetture, argomentazioni,
deduzioniMaria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Ambiti
Numeri
Spazio e figure
Dati e previsioni
Relazioni e funzioni (dalla V primaria)
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Numeri (1)Numeri naturali: significati (ordinale,
cardinale, …), operazioni (calcolo esatto e approssimato) e proprietà, ordinamento, rappresentazione in base dieci, rappresentazione sulla retta.
Numeri interi: significati, operazioni (calcolo esatto e approssimato) e proprietà, ordinamento, rappresentazione in base dieci, rappresentazione sulla retta.
Numeri razionali: frazioni e numeri decimali, significati, operazioni (calcolo esatto e approssimato) proprietà, ordinamento, rappresentazione sulla retta.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Numeri (2)
Numeri pari, dispari, primi, multipli e divisori: proprietà e rappresentazioni.
Rapporti e percentuali: significati, operazioni, proprietà e rappresentazioni.
Potenze e radici: significati, operazioni e proprietà; uso delle potenze del 10 per esprimere grandezze, notazione scientifica.
Espressioni con parentesi: significati e convenzioni.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Spazio e figure (1)
Mappe, piantine e orientamento.
Le principali figure del piano e dello spazio: definizioni, relazioni tra i loro elementi, costruzioni, proprietà.
Gli oggetti e le figure nel piano e nello spazio: rappresentazioni con riga, squadra, compasso, …; rappresentazioni nel piano cartesiano; rappresentazioni bidimensionali di figure tridimensionali.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Spazio e figure (2)
Unità di misura di lunghezze, aree, volumi e angoli: rappresentazioni, confronti e relazioni.
Perimetri, aree e volumi di figure del piano e dello spazio: formule, relazioni, somme, scomposizioni, approssimazioni.
Il teorema di Pitagora: proprietà e problemi.
Traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini: significati, invarianti, proprietà.
Riproduzioni in scala: ampliamenti e riduzioni.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Relazioni e funzioni (1)
Classificazione di oggetti, figure, numeri: criteri in base a una determinata proprietà, equivalenze e ordinamenti.
Relazioni tra oggetti matematici (numeri, figure, …): rappresentazioni verbali, numeriche, grafiche, simboliche, proprietà (es. perpendicolarità, ordine, proporzionalità diretta e inversa,…).
Successioni di numeri, figure, dati: ricerca di regolarità, rappresentazioni verbali, numeriche, grafiche, simboliche, proprietà e caratteristiche.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Relazioni e funzioni (2)
Formule contenenti lettere: interpretazione,
costruzione, utilizzo, trasformazione e
rappresentazioni verbali.
Funzioni del tipo y=ax, y=a/x e y=x2 :
significati, rappresentazioni verbali, numeriche,
grafiche, simboliche, proprietà e caratteristiche.
Equazioni di primo grado: problemi,
operazioni.
Il Sistema Internazionale di misura.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Dati e previsioni Insiemi di dati: raccolta, organizzazione,
rappresentazione (tabelle, pittogrammi, istogrammi, grafici a barre, ecc.). Caratteri qualitativi e quantitativi.
Valori medi e misure di variabilità: moda, mediana e media aritmetica; campo di variazione.
Frequenza assoluta, relativa e percentuale: significati e calcoli.
Eventi e previsioni (evento certo, possibile e impossibile, eventi disgiunti, dipendenti e indipendenti): significati, determinazione di probabilità a priori e a posteriori.
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Processi di matematizzazione
(OCSE-PISA 2012)
Formulare situazioni con modelli
matematici
Utilizzare concetti matematici, fatti,
procedure e ragionamenti
Interpretare, applicare e valutare
risultati matematici
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
Processi (1)
conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica
conoscere e utilizzare algoritmi e procedure
conoscere diverse forme di rappresentazione e passare da una all'altra
risolvere problemi utilizzando strategie in ambiti diversi (numerico, geometrico, algebrico)
riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni, utilizzare strumenti di misura, misurare grandezze, stimare misure di grandezze
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
Processi (2)
acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, argomentare, verificare, definire, generalizzare, ...)
utilizzare strumenti, modelli e rappresentazioni nel trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale
riconoscere le forme nello spazio e utilizzarle per la risoluzione di problemi geometrici o di modellizzazione
Maria Maggio
LE PROVE INVALSI. MATEMATICA (DAL QDR)
di CronbachFornisce un indice sintetico della coerenza interna complessiva di una prova e quindi dell’attendibilità delle informazioni da questa date
Permette di capire se le domande che compongono la prova sono tra loro coerenti e volte alla misurazione dello stesso oggetto
In generale, elevati valori di indicano che i rispondenti esprimono abilità coerenti rispetto a ciascun item appartenente a ciascuna dimensione
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
ITEMS RESPONSE THEORY E RASCH ANALYSIS
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
di Cronbachesprime la correlazione fra gli item che
compongono la prova con il costrutto latente (il
livello di apprendimento) oggetto di misurazione:
maggiore è l’intercorrelazione fra gli item,
maggiore sarà l’indice .
Maria Maggio
Analisi di Rasch
Il modello di Rasch consente di ottenere
una scala a intervalli sulla quale
vengono collocati gli item in base alla
loro difficoltà;
sulla medesima scala, successivamente,
vengono posizionati gli alunni, o meglio,
il livello della loro performance, in
funzione delle risposte fornite agli item.
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
Parametri di difficoltà delle domande
scala convenzionale da -4 a +4
0 è il punto centrale
domande con parametri di difficoltà inferiori a
0 sono generalmente facili e sono tanto più
facili quanto più tali parametri assumono valori
vicino a -4
domande con parametri maggiori di 0 sono
generalmente difficili e diventano più difficili
quanto più ci si avvicina a +4
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
Indice di discriminazione statistica
consente di valutare in termini
quantitativi la capacità di una domanda di
individuare gruppi di rispondenti in
funzione del loro livello di capacità
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
Indice di discriminazione statistica
è il coefficiente di correlazione punto-
biseriale di ogni domanda con l’esito
complessivo della prova
deve raggiungere almeno il valore 0,20 e può
considerarsi buono quando supera il valore di
0,25
Maria Maggio
CARATTERISTICHE DELLE PROVE INVALSI
(DAL RAPPORTO TECNICO 2013)
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
ClassiPunteggioal netto del
cheating
Differenzarispetto a scuole
conbackground
familiare simile
PUGLIA 63,7
Sud60,9
Italia61,0
Punteggioosservato
%cheating
01 F 76,6 +13,3 78,0 1,8
02 A 67,4 +4,0 67,4 0,0
03 B 71,9 +8,6 71,9 0,0
04 C 64,4 +1,1 64,4 0,0
05 D 65,7 +2,5 65,7 0,0
scuola 69,1 +6,1 69,3 0,3
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
Prova preliminare di lettura
Punteggio% bisillabe
corrette
% trisillabecorrette
% quadrisillabecorrette
% polisillabecorrette
01 F 98,7 98,5 98,8 99,2 96,2
02 A 97,2 97,9 97,1 95,6 100,0
03 B 94,5 95,1 93,3 94,0 100,0
04 C 99,6 99,5 100,0 99,2 100,0
05 D 99,4 100,0 99,0 98,8 100,0
scuola 97,8 98,2 97,6 97,3 99,3Differenza nei risultatirispetto a scuole conbackground familiare
simile
11,5 1,6 7,2 26,7 38,7
PUGLIA 81,1 96,8 85,7 58,4 46,4Sud 79,4 95,0 83,2 57,6 45,5
Italia 76,6 96,0 82,9 48,4 32,1
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
Classe 02 sez. A
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. ITALIANO
II PRIMARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
risposte corrette: A 31,3%
B 26,7%
C 38,5%
D 12,5%
F 43,5%
risposte corrette: A 43,8%
B 53,3%
C 46,2%
D 43,8%
F 61,5%
II PRIMARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. MATEMATICA
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. MATEMATICA
ClassiPunteggioal netto del
cheating
Differenzarispetto a scuole
conbackground
familiare simile
PUGLIA 56,5
Sud55,1
Italia54,6
Punteggio osservato
%cheating
01 F 65,9 +9,1 66,5 1,0
02 A 53,8 -3,0 53,8 0,0
03 B 66,0 +9,2 66,9 1,3
04 C 55,6 -1,3 55,6 0,0
05 D 65,7 +9,0 66,1 0,7
scuola 61,3 +3,8 61,7 0,6
PROVE INVALSI 2014. II PRIMARIA. MATEMATICA
media nazionale: 30,2%
II PRIMARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
risposte corrette:
A 31,3%
B 40,0%
C 23,1%
D 35,7%
F 69,2%
media nazionale: 22,1%
II PRIMARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
14b. risposte corrette:
A 25,0%
B 13,3%
C 23,1%
D 21,4%
F 7,7%
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. ITALIANO
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. ITALIANO
ClassiPunteggioal netto del
cheating
Differenzarispetto a scuole
conbackground
familiare simile
PUGLIA 60,4
Sud59,5
Italia61,0
Punteggioosservato
%cheating
01 E 69,5 +7,5 74,1 6,3
02 F 76,2 +14,4 78,5 2,9
03 A 68,8 +6,8 70,0 1,8
04 B 68,7 +6,7 71,8 4,4
05 C 62,7 +0,8 63,1 0,5
06 D 69,3 +7,5 70,9 2,2
scuola 69,7 +8,4 72,0 3,1
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. ITALIANO
Sez. A: risposte corrette 26,7%
Sez. C: 28,6%
al di sotto della media nazionale
V PRIMARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
V PRIMARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
Sez. C: risposte corrette: 28,6%
al di sotto della media nazionale
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. MATEMATICA
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. MATEMATICA
ClassiPunteggioal netto del
cheating
Differenzarispetto a scuole
conbackground
familiare simile
PUGLIA 62,8
Sud61,6
Italia62,9
Punteggioosservato
%cheating
01 E 70,5 +7,0 75,0 5,9
02 F 76,8 +13,2 79,0 2,8
03 A 56,5 -7,1 56,5 0,0
04 B 67,6 +4,0 69,1 2,1
05 C 70,5 +7,0 72,9 3,2
06 D 69,2 +5,7 69,8 0,9
scuola 67,6 +5,0 69,2 2,2
PROVE INVALSI 2014. V PRIMARIA. MATEMATICA
V PRIMARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
Sez. E: risposte corrette 50,0%
al di sotto della media nazionale
V PRIMARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
Sez. E: risposte corrette 12,5%
Sez. A 26,7%
Sez. D 22,2%
al di sotto della media nazionale
Sez. A: risposte corrette 40,0%
Sez. B: 26,7%
al di sotto della media nazionale
V PRIMARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
MATEMATICA V PRIMARIA. DIFFICOLTÀ
Sez. A: risposte corrette 46,7%
al di sotto della media nazionale
PN INVALSI 2014. III SECONDARIA. ITALIANO
PN INVALSI 2014. III SECONDARIA. ITALIANO
ClassiPunteggioal netto del
cheating
PUGLIA 58,0
Sud57,3
Italia61,4
Punteggioosservato
%cheating
01 C 67,4 69,2 2,5
02 A 61,1 61,1 0,0
03 B 66,0 67,0 1,4
04 D 67,0 67,7 1,0
05 E 67,6 67,8 0,2
scuola 65,6 66,3 1,0
III SECONDARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
Sez. C: risposte corrette 38,9%
Sez. A 9,1%
Sez. B 14,3%
Sez. D 18,8%
Sez. E 11,1%
al di sotto della media nazionale
III SECONDARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
Sez. C: risposte corrette 38,9%
Sez. A 36,4%
Sez. B 42,9%
al di sotto della media nazionale
Sez. C: risposte corrette 55,6%
Sez. A: 63,6%
al di sotto della media nazionale
III SECONDARIA. ITALIANO. DIFFICOLTÀ
PN INVALSI 2014. III SECONDARIA. MATEMATICA
PN INVALSI 2014. III SECONDARIA. MATEMATICA
ClassiPunteggioal netto del
cheating
PUGLIA 54,0
Sud53,6
Italia57,3
Punteggioosservato
%cheating
01 C 64,1 67,1 4,5
02 A 49,7 49,7 0,0
03 B 62,1 63,2 1,8
04 D 62,3 62,8 0,8
05 E 61,9 62,4 0,8
scuola 59,6 60,6 1,5
III SECONDARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
Sez. A: risposte corrette 13,6%
Campione nazionale: 46,6%
al di sotto della media nazionale
III SECONDARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ
al di sotto della media nazionale
Sez. B: risposte corrette 28,6%
Campione nazionale: 37,7%
Ambito: numeri
Sezione D: risposte corrette 43,8%
al di sotto della media nazionale
III SECONDARIA. MATEMATICA. DIFFICOLTÀ