La scuola e il Premio Carducci A.s. 2008/2009 Scuola Secondaria di Primo grado “P.E.Barsanti”

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La scuola e il Premio Carducci A.s. 2008/2009 Scuola Secondaria di Primo grado “P.E.Barsanti” CLASSE IIID Beatrice Antonucci; Matteo Bertozzi; Francesca De Fanti; Gaida Gabsi; Michela Gamba; Veronica Garibaldi; Mauro Genovesi; - PowerPoint PPT Presentation

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  • La scuola e ilPremio Carducci

    A.s. 2008/2009Scuola Secondaria di Primo gradoP.E.Barsanti

    CLASSE IIID

    Beatrice Antonucci; Matteo Bertozzi; Francesca De Fanti; Gaida Gabsi; Michela Gamba; Veronica Garibaldi; Mauro Genovesi; Martina; Giannecchini; Rebecca Innocenti; Michele Lorenzoni; Tommaso Lucarini; Serena Mazzolini; Valentina Moschetti; Luca Natucci; Aymane Neffad; Giulia Quadrelli; Giulia Tartarelli; Luca Tedeschi

    DOCENTE di Italiano: Isabella Morabito

  • La scuola e il Premio Carducci

    Laboratorio Italiano- Storia (diapositive 2-12)Visione tema del concorso - (diapositive 13-21)Laboratorio Scienze (diapositive 22-23)Oltre il testo: disegni e colonna sonora (diapositive 24-33)

  • LABORATORIO di ITALIANO: leggere le poesie insieme alle lettere.Uno degli incontri letterari, quello del 13 marzo 2009, suggerisce una linea di ricerca. Il prof. Mola, infatti, parla dellepisodio della morte del figlioletto Dante , motivo centrale di Pianto Antico, e legge , contestualmente, la lettera famosa allamico Giuseppe Chiarini del 14 novembre 1870.

  • .

    LABORATORIO in classe Pianto antico ( sull antologia e lavevamo gi imparata a memoria) Leggiamo la lettera a Giuseppe Chiarini. In classe, durante la lettura c silenzio.

    Il mio povero bambino mi morto; morto dun versamento al cervelloMi mor a tre anni e quattro mesi; ed era bello e grande e grosso, che pareva per let sua un miracolo. Ed era buono e forte e amoroso come pochi.

    E io avevo avviticchiate intorno a quel bambino tutte le mie gioie tutte le mie speranze tutto il mio avvenire: tutto quel mi era rimasto di buono nellanima lo aveva deposto su quella testina. Quando mi veniva innanzi era come se mi si levasse il sole nellanima.

    Tu fior dellla mia pianta Percossa e inaridita,Tu de linutil vitaEstremo unico fior

    Mi pareva che dovessimo camminare insieme ; io a insegnargli la strada, lui a sorreggermi, finch io mi riposassi, ed ei seguitasse pi puro e meno triste di me. Lo volevo crescere libero, forte, modesto.

    I primi giorni ho pianto e ruggito in silenzio meco stesso . Ora mi sono messo a studiare. Il tempo rimarginer un poco la cicatrice; ma sanarla, non mai.

    Ora poi odio anche la natura. No: io odio tutto quel che male, e la morte dei figliuoli un male.Credi uno strappo del cuore. Vanno via tre pezzi di vita.

  • La Biblioteca comunaleGiosue Carducci.

    Nella nostra biblioteca comunale- intitolata a Giosue Carducci- c una sezione detta appunto Fondo Carducci in cui sono raccoltele opere dellautore, gli studi in suo onore,gli atti dei convegni.

    Il 7 aprile ci rechiamo in visita alla Biblioteca comunale di Pietrasanta.

  • Epistolario ( dal latino epistola: lettera)

    Nellambito dellEdizione nazionale delle opere alle lettere di Carducci furono dedicati ben ventidue volumi che raccolgono pi di seimila lettere .Sono importanti per capire la sua opera e per conoscere meglio la sua biografia. Ma queste lettere sono anche scritte per essere pubblicate. Carducci quando scriveva pensava non solo al destinatario immediato (comelamico Giuseppe Chiarini), ma scriveva anche per un possibile pubblico di posteri.

    Famose sono quelle a Carolina Cristofori Piva ( Lidia), quelle alla moglie ed ad Annie Vivanti.

    Il Fondo CarducciTra le varie opere raccolte in questiarmadietti c anche lepistolario.Cerchiamo tra le lettere per vedere se troviamo dei passi collegati a Traversando la Maremma Toscana e soprattutto a Visione.

  • Un libro riproduce gliAutografi ( manoscritti originali ) di di alcune poesie.C ad esempio quello di Traversando la MaremmaToscana e San Martino.

    Primastesura:grigi collicorretto conirti Autografo di San Martino

  • STORIALezione sulla storia di Pietrasanta ( prof. Incanti)I primi anni del Carducci in Versilia.La prof. ssa Incanti si riallaccia ad un lavoro iniziato in Prima media sulla storia del territorio versiliese.Si parla del padre del poeta, il medico Michele Carducci. Questa figura di carbonaro e mazziniano dalla storia locale ci porta alla storia nazionale.Di lui sappiamo che il 15 maggio 1836 fu accusato con denuncia anonima di pubbliche bestemmie e di insinuare in altrui persona quelle massime contro il governo granducale e di tener circolo, ora questa strada, ora in quella piazza, di notte!Nonostante la denuncia il medico continu imperterrito i suoi comizi diurni e serali e dopo quindici giorni fu presenatta una denuncia simile.Anche per queste beghe quando nel settembre 1836 fall la societ Boissat Michele Carducci si decise a concorrere per la condotta di Castagneto. E I Carducci si trasferirono, dunque, in Maremma.Parlando del padre di Carducci cerchiamo di ritornare alla Versilia dell800:la scuola di Vincenzo Santini, il lavoro del marmo, linaugurazione della stazione ferroviaria di Pietarsanta, il Pontile del Forte dei Marmi

  • Il lavoro del marmoPietrasanta

    Il trasporto con i buoiForte dei Marmi

  • Poi ci mettiamo a cercare la lettera in cui si descrive il momento della stesura di Traversando la Maremma Toscana. In quella lettera troviamo anche alcune righe dedicate ai ricordi versiliesi

  • Versilia e Maremma DEI PRIMI DUE ANNI E MEZZO DELLA MIA VITA, NON RICORDO SE NON LA SCOPERTA CHE IO FECI ,CON MIA GRANDE E SERIA MERAVIGLIA DI UN BELLISSIMO ROSPO NEL GIARDINO, MENTRE MI DIVERTIVO CON UNA BAMBINA; E LA SALITA, CHE FACEVO CON MIA MADRE, LE DOMENICHE, DI PRIMAVERA E D ESTATE ALLA MADONNA DI STAZZEMA (BELLISSIMA POSIZIONE), PER LA MESSA. RICORDO LA SALITA AL SANTUARIO: IL DI DENTRO DEL SANTUARIO, E LA CHIESA, NULLA AFFATTO. Ma le mie ricordanze, tristi e pur care, ma tutto il mio ideale di fanciullo, ma tutto il mio amore per la Maremma. Mio padre and medico condotto pel comune di castagneto, in Bolgheri( gi feudo ora tutto tenuta dei conti della Gherardesca). Quel tratto della Maremma che va da Cecina a San Vincenzo il cerchio della mia fanciullezza e della mia prima adolescenza

    Si allude a due momenti diversi della sua infanzia versiliese. Il primo ricordo deve essere probabilmente collocato nella casa natale di Valdicastello.Il ricordo del santuario nei pressi di Stazzema invece, probabilmente, si riferisce al periodo in cui la famiglia Carducci visse a Fornetto di Pontestazzemese, nel 1837, poco prima del trasferimennto a Castagneto.

  • LX.VisioneRime Nuove, III libro, LX

    Il sole tardo ne linvernaleCiel le caligini scialbe vincea,E il verde tenero de la novaleSotto gli sprazzi del sol ridea. Correva londa del Po regale,Londa del nitido Mincio correa:Apriva lanima pensosa laleBianche de sogni verso unidea. E al cuor nel fiso mite fulgoreDi quella placida fata morganaRiaffacciavasi la prima et, Senza memorie, senza dolore,Pur come unisola verde, lontanaEntro una pallida serenit. Verona, 1 Febbraio 1883.

  • Lettere di G. Carducci

    A Filippo Marchetti, Roma.Verona, 14 Luglio 1883

    Rverie fu composta proprio con lintendimentodi conseguire un certo effetto esteticospecialmente, se non soltanto, per mezzo dunavariata armonica disposizione di sillabe , di suoni,di cadenza.Per credo anchio che possa essere musicata.Il giudizio della Maest della Regina deiMiei intendimenti mi fa insuperbire confermandoli:la Scelta della S.V. allopera della musicazione mi onora.Non una condizione , un voto .Se fosse vero,come parmi poter arguire della letteradi lei, che lAugusta Signora avesse avuto la pazienza di trascrivere di sua mano i quattordici versi ,io pregherei mi fosse conceduta la copia di S.M. Che se il voto non possa essere adempito, Ella ad ogni modo padrone di ripubblicare con la sua musica ,come le aggradimeglio,il sonetto.Nella stampa scorse qualche piccola inesattezza:glie ne mander poi da Bolognauna copia corretta.Con osservanza La riverisco.Dev.

    La lettera su Visione

  • Il destinatario: Filippo Marchetti era un musicista che aveva avuto lincarico dalla regina Margherita di musicare quella breve poesia.

    La data e il luogo di composizione della poesia: Verona 1 febbraio 1883: alla fine di gennaio Giosue part per Verona , ospite, per una breve vacanza in casa GARGIOLLI, del cui trasferimento si interessava presso gli amici funzionari.A quel soggiorno sono legati i sonetti Visione ( 1 febbraio) e Ad una bambina ( 2-4 febbraio) dedicato alla figlia dei Gargiolli. Tutti e due i sonetti convergono sul tema della fanciullezza emersa nel suo incanto remoto dalle ombre serene del passato e risentita nella propizia condizione di una sobria estasi contemplativa, in una luminosit pigra e diffusa, in un pacato e sottile svolgersi della fantasia che sollecita lentamente lanima e il cuore ad una visione interiore, libera da ogni accento doloroso ( W.Binni)

  • LX. VISIONE

    Il sole tardo ne linvernaleCiel le caligini scialbe vincea,E il verde tenero de la novaleSotto gli sprazzi del sol ridea. Correva londa del Po regale,Londa del nitido Mincio correa:Apriva lanima pensosa laleBianche de sogni verso unidea. E al cuor nel fiso mite fulgoreDi quella placida fata morganaRiaffacciavasi la prima et, Senza memorie, senza dolore,Pur come unisola verde, lontanaEntro una pallida serenit. Verona, 1 Febbraio 1883.XXVIII. AD UNA BAMBINA

    Su la parvola tua fiera personaIl mio pensier rammemorando posa,Ed una vison si disprigionaChe mi dorm nel cuor gran tempo ascosa. Quella in fulvi riflessi radosaChioma che lagil capo tincoronaParmi la selva di castagni ombrosaChe l su lapuane alpi tenzona Co venti de laprile. Ivi ne larmiVissero i forti padri, ivi la miaAnima il mondo cominci a sognare, Mentre a le rupi ardue di bianchi marmiCerulo come locchio tuo feraIl sorridente al sol ligure mare. Verona, 4 Febbraio 1883.

    Scopriamo che nei giorni in cui scriveva Visione il Carducci pensava a la selva di castagni ombrosa che l su lapuane alpi tenzona

  • Visione

    Visione fa parte di Rime Nuove , una raccolta che comprende centocinque liriche composte dal 1861 al 1887.Come altre poesie, prima di essere inserita nella raccolta, era gi stata pubblicata su una rivista ( Domenica letteraria) nel 1883, col titolo di Rverie. Il sonetto acquisisce il titolo definitivo di Visione al momento dellinserimento allinterno delle Rime Nuove, nel 1887, quando Carducci la colloca a chiusura del libro terzo. Il libro terzo raccoglie venticinque poesie accomunate da un contenuto intimo e personale. Ne fanno parte alcune liriche famose come Pianto antico e San Martino.

    1.Parafrasi Il sole lento nel risorgere, in quanto sole dinverno, aveva la meglio, nel cielo invernale, sulle nebbie pulviscolari e opache e il verde tenero del campo rimesso a cultura, sotto gli sprazzi del sole, sembrava gioire. L onda del Po maestoso scorreva, scorreva anche l onda del Mincio nitido e limpido.L anima per sua natura incline ai pensieri si rivolgeva apertamente e liberamente, quasi aprisse le ali dei sogni, bianche, verso un idea, (una visione al tempo stesso immateriale e densa).E allinterno dello splendore immutabile e mite di quel placido miraggio immateriale si riaffacciava rivolgendosi al cuore la fanciullezza, ma ci avveniva nella totale assenza di peso psicologico e di accenti dolorosi, senza ricordi e senza dolore, proprio come un isola verde, lontana, all interno di una serenit, che serenit di quel sole che ormai ha prevalso nel cielo invernale, ma anche stato sereno dellanima che ha subto leffetto luministico e morale di questa esperienza.

  • COMPRENSIONE

    2 Il sole tardo ne linvernale/ ciel le caligini scialbe vinceaIl sole tardo, cio lento nel risorgere nel cielo, perch siamo in inverno, ma riusciva comunque ad avere la meglio sulle nebbie scialbe. Si sente quasi la fatica della lotta del sole pallido e invernale contro le nebbie del paesaggio padano.Lautore usa una parola ricercata caligine che un latinismo, e nonostante nella parafrasi si sia utilizzato il pi comune nebbie, essa ha un significato preciso (: sospensione nellaria di cenere o fumo che la rendono opalescente)Il termine caligine caro al Carducci; si trova, ad esempio, in una poesia famosa che stata analizzata in una delle conferenze Alla stazione in una mattina dautunno, da Odi barbare. L al v. 49, la caligine inserita quale elemento di un paesaggio autunnale grigio e monotono, in cui il poeta proietta il suo stato danimo triste e annoiato.di quella placida fata Morgana/ riaffacciavasi la prima et Il riaffacciarsi della fanciullezza non avviene attraverso i meccanismi della memoria, ma allinterno di un effetto ottico simile ad un miraggio detto Fata Morgana. In questo tipo di miraggio limmagine che appare muta velocemente forma e viene cos chiamato per la caratteristica di riprodurre il soggetto a una elevazione dal suolo, proprio come le apparizioni dellomonimo personaggio della mitologia celtica.3 Po regale- Il Po maestoso ed detto regale per la sua portata d acqua e lunghezza rispetto agli altri fiumi d Italia.4 Prima et - L espressione prima et significa fanciullezza. Che in questo caso i ricordi di Carducci siano rivolti alla fanciullezza, e non alla giovinezza( come si trova in certi commenti) testimoniato dal fatto che nei giorni in cui scrisse Visione risale anche un altro sonetto Ad una bambina in cui si fa esplicito riferimento allinfanzia passata in Versilia. diapositiva con il confronto tra i due sonetti.

  • ANALISI

    1 Questo tipo di componimento poetico si chiama sonetto.2 Lo schema metrico: il sonetto composto da due quartine e due terzine, formate da doppi quinari (endecasillabi catulliani). Questo tipo di verso era stato usato da Parini specie nelle Rime di Ripano Eupilino ed classicheggiante.Schema ABAB, ABAB; CDE, CDE (rima alternata nelle quartine).3 Figure retoriche: Livello fonico: non ci sono particolari figure del suono, ma il testo come si afferma nella lettera a Filippo Marchetti tutto giocato su una variata armonica disposizione di sillabe , di suoni, di cadenza. Prevalgono nettamente i suoni chiari (le vocali a ed e) con leffetto di ricreare anche a livello fonico quella placida serenit evocata attraverso gli elementi visivi. Nel primo verso c lallitterazione della ela lettera ripetuta quattro volte.Correva inizio v. 5 e correa fine v.6 altre che ad essere in anafora sono anche di per s termini onomatopeici: riproducono, infatti, lo scorrere delle acque. La ripetizione del verbo correvacorrea accentua la monotonia continua e affascinante dellacqua corrente.v. allitterazione di onda nitido.Enjambement v1. (invernale /ciel) Lenjambement si ha quando in una poesia la frase non si conclude a fine verso, ma continua nel verso seguente. Per restare in tema musicale, come un legato tra due battute distinte. Sinestesia v.3: (verde tenero). Consiste nellassociare in un unica espressione parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse.Nel terzo/quarto verso c una personificazione di Il verde tenero ridea. Personificazione: a un oggetto inanimato vengono attribuite azioni o sentimenti normalmente riferiti a persone.

  • 4. Campi semantici: (raggruppamenti di parole che rimandano ad un ambito comune di significato)Area cromatica: sole, verde tenero, sprazzi del sol, ali bianche , nitido, fulgore, isola verde, pallida serenit.( prevale nella prima e nellultima strofa). Area dello scorrimento (delle acque) : correva londa del Po, londa correa.Area della memoria: anima pensosa, sogni, idea, riaffacciavasi la prima et.

    CONFRONTI

    Ad una bambina ( RN II, XXVIII) . Nel testo compare la parola Vison. Anche in questo sonetto il rammemorare limpido e privo di accenti cupi. Affine anche i vv.10-11 ivi la mia/ Anima il mondo cominci a sognare.Traversando la Maremma Toscana. Anche qui torna il tema della memoria che qui conduce persino allavvertimento dellimminenza della morte e dimani cadr e sar il paesaggio dolce della Maremma ad infondere pace al poeta. In Visione il riandare alla fanciullezza avviene senza lagitazione e il particolareggiamento turbatore della memoria e del dolore. senza memoria, senza dolorePianto Antico. comune alle due poesie luso del colore verde con valore simbolico di rinascita. In Visione il contrasto tra campo della luce e quello del buio ( in P.A. strettamente intrecciati al contrasto vita / morte) si risolve nei versi iniziali, quando gi alla fine della prima quartina il sole ha la meglio sulle caligini scialbe. Tema del sogno si ritrova in Sogno destate, che appartiene anche alla stessa stagione, dal punto di vista compositivo.

  • Un sonetto che una novit, Lettera a Sommaruga, 11 febbraio 1883La novit di Visione Un sonetto che una novit, Lettera a Sommaruga, 11 febbraio 1883Il sonetto Visione intriso di una tendenza ad una ricerca poetica pi moderna . Il metro classicistico, ma viene qui variato in modo pi musicale. Nota e dichiarata loperazione intrapresa da Carducci nelle sue Odi Barbare. Qui siamo di fronte a qualcosa di simile: classicismo del metro, ma novit di temi ed espressione ( innovare regredendo) La parola non arriva ad annullarsi nelleffetto fonico come nel decadentismo, ma, soprattutto nellesito di descrivere il riaffacciarsi del ricordo della fanciullezza come un miraggio, senza ansia e senza impeto, fino a risolversi nella idea/visione di unisola verde lontana ci avviciniamo a quella zona lirica sottile e pura di autentica novit poetica ( che pu far persino pensare a certe forme della poesia pascoliana) W. Binni

  • SCIENZE( prof. Bassano)Fenomeno della Fata Morgana La leggenda della Fata Morgana, riferita allo stretto di Messina, nasce da un fenomeno ottico che si verifica tra le due sponde nei giorni in cui il mare calmo con una inversione termica negli strati bassi dell'aria a contatto dell'acqua. A causa della diversit di densit dell'aria, specialmente nelle prime ore del mattino, si ha l'illusione ottica di vedere, come fosse dentro un grande specchio, sospesa una citt fantastica che muta continuamente di forma e di colore. Il fenomeno, che avviene anche in molti altri posti nel mondo, sullo stretto molto suggestivo ed visibile da entrambe le sponde. La gente non ha tardato molto ad imputare questa apparizione alla Fata Morgana, che, in occasione del suo arrivo nelle acque dello stretto, fa emergere dal fondo il meraviglioso castello che ivi ha costruito.Salfiotti distingue quattro tipi di fata Morgana:- l'Atmosferica, nel caso in cui le immagini si mostrano in aria con l'effetto di avvicinamento della sponda siciliana a quella calabrese calabrese.- la Semplice, quando lo specchio generatosi riproduce senza moltiplicarli gli oggetti presenti sulla riva- la Centupla o Multiplice, allorquando la ripercussione avviene moltiplicando gli oggetti e mostrando ora un punto, ora un altro dei luoghi circostanti sempre centuplicati (Ignazio Angelucci in una sua lettera parla di una replica di pi di diecimila pilastri)- la Mista od Iride fregiata, quando le immagini ripercosse si osservano contemporaneamente nel mare e nell'aria e contornate dai colori dell'iride.

  • Lettere di G. CarducciA Filippo Marchetti,Verona, 14 Luglio 1883Per credo anchio che possa essere musicata

  • Il sole tardo ne linvernale cielLe caligini scialbe vinceaE il verde tenero de la novaleSotto gli sprazzi del sol ridea. Tommaso Lucarini

  • Correva londa del Po regale,Londa del nitido Mincio correa:Luca Tedeschi

  • Apriva lanima pensosa laleBianche de sogni verso unidea. Giulia Quadrelli

  • E al cuor nel fiso mite fulgoreDi quella placida fata morganaRiaffacciavasi la prima et,

    Luca Natucci

  • Senza memorie, senza dolore,Pur come unisola verde, lontanaEntro una pallida serenit.

    Serena Mazzolini

  • Gita scolastica sul Delta del Po

    Il sole tardo vinceaFoto di Serena Mazzolini

  • Le caligini scialbe

  • Il verde tenero della novale

  • Colonna sonora( in sottofondo al powerpoint / brani interi nel CD allegato)Brian Eno - By This River (1977)Testo e traduzione

    Here we are /Siamo quiStuck by this river,/ipnotizzati da questo fiumeYou and I/ tu ed ioUnderneath a sky that's ever falling down, down, down/sotto un cielo che continua a cadere, cadere giEver falling down./continua a cadere gi/Through the day/Dopo aver attraversato il giornoAs if on an ocean/come se fossimo in un oceanoWaiting here/,stiamo aspettando quiAlways failing to remember why we came, came, came/sempre senza riuscire a ricordare perch siamo venutiI wonder why we came/.mi domando perch siamo venuti quiYou talk to meTu mi parlias if from a distancecome /se lo facessi da una grande distanza/And I replyed io rispondoWith impressions chosen from another time, time, time,/con sensazioni, prese da un altro, un altro tempoFrom another time/da un altro tempo1. Brian Eno - By This River (1977)Tema principale della nostra colonna sonora. Scelto per il riferimento allo scorrere del fiume e del tempo contenuto sia nel testo sia nel ritmo lento e fluente della musica.

    Altre canzoni:2. Morgana dei Litfiba per il riferimento alleffetto Morgana.

    3. Come foglie di Malika Ayane (2009)

    E piovuto il caldo Ha squarciato il cielo Dicono sia colpa di unestate come non mai Piove e intanto penso Ha questacqua un senso Parla di un rumore Prima del silenzio e poi E un inverno che va via da noi Per il valore simbolico dato allinverno, un tema presente in tante liriche del Carducci