LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi...

43
LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA Frammenti di vita scolastica montalbanese raccontata attraverso i registri di classe degli anni dal 1939 al 1943 ___________________ A cura di M. Mastronardi E. Moliterno CIRCOLO DIDATTICO ‘N. FIORENTINO’ MONTALBANO JONICO (MT) ===================================

Transcript of LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi...

Page 1: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA

Frammenti di vita scolastica montalbanese raccontata attraverso i registri di classe

degli anni dal 1939 al 1943

___________________A cura di M. Mastronardi

E. Moliterno

CIRCOLO DIDATTICO ‘N. FIORENTINO’MONTALBANO JONICO (MT)

===================================

Page 2: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Anno scolastico 1942-’43

1^ settembre Oggi si riapre la scuola. Il nuovo anno scolastico trova ancora le nazioni in armi e mentre i nostri valorosi soldati combattono su tutti i fronti, noi ci accingiamo al nostro lavoro con maggior fede nella vittoria e accogliamo i piccoli con più amoreCon l’animo invaso dall’affetto dell’unico nipote appartenente alla classe del 1943 e partito per la chiamata alle armi proprio in questi giorni, ritorno qui per la riapertura della scuola.

15 settembre L’iscrizione in prima femminile, mentre nei primi giorni è stata scarsa e lenta, ora va aumentando. Le obbligate sono 97 e farò di tutto perché si iscrivano tutte.

30 settembre – Come tutti gli altri anni, anche quest’anno l’iscrizione è proceduta lenta perché le famiglie, attratte dai lavori dei campi, trascurano le loro figlie anche perché in questo mese esse non vedono l’iscrizione una necessità, perciò fanno il proprio comodo e noi insegnanti siamo costrette a stare inoperose.Riguardo poi agli esami di riparazione, nessuna delle mie alunne rimandate si è presentata, nonostante ch’io avessi individualmente informate le famiglie. All’apatia delle famiglie si uniscono le esigenze massime degli attuali tempi che maggiormente fanno trascurare la scuola. Sono lamenti ed alti guai che giornalmente ascoltiamo e ci dobbiamo corazzare di grande pazienza.

Page 3: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente
Page 4: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

1^ ottobre Oggi la riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico è stata semplice ed austera, degna del momento. Tutte le scolaresche con i rispettivi insegnanti si sono riuniti nell’aula magna dell’edificio scolastico dove, dopo il saluto al Duce dato dal Segretario Politico, il prof. De Michele, Preside del locale Istituto Magistrale, ha parlato ai giovanissimi sul cammino da seguire durante tutto l’anno scolastico. Nel parlare ai giovani l’oratore si è rivolto anche alle famiglie, convenute alla cerimonia, per far capire loro, ancora una volta, come scuola e famiglia devono percorrere di pari passo lo stesso cammino perché i bambini iniziano con tutta la comprensione l’ascesa della vita. Ha chiuso rivolgendo il saluto ai nostri soldati che in mare, in terra e in cielo si battono e muoiono da eroi per la grandezza della nostra Patria.Ha parlato ai giovanissimi la signorina De Gabriele e maggiormente si è soffermata al principio sancito nella Carta della Scuola: “Rapporto tra scuola e famiglia”. Scuola e famiglia, naturalmente solidali, collaborano in intimo e continuo rapporto ai fini dell’educazione e dell’ordinamento degli alunni. Si sono cantati gli inni della Patria e dopo il saluto al Duce, dato dal Direttore Didattico, gli alunni inquadrati ed in ordine, per classi hanno sfilato rientrando nelle singole classi e poi sono ritornati a casa.Io, attraverso le mie bambine di prima classe, cercherò di alimentare e ritemprare i propositi, il coraggio, la resistenza e la fede dei loro parenti ed a questo scopo volgerò anche ogni materia d’insegnamento.

2 ottobre Mi è stata assegnata in supplenza dal Signor Direttore la seconda maschile di un maestro assente per motivi di salute. Sono 40 alunni, dei quali la maggior parte vengono dalla prima classe, altri ripetenti della seconda. Questi bimbi dagli occhi vispi e intelligenti che si credono sottratti, sia pure per poche ore, ai loro giuochi, mi guardano quasi compunti. Mi adopero per trattenerli in materna conversazione e cerco di far comprendere agli scolaretti che la scuola non deve essere il luogo del tormento ma deve essere il luogo di gioia e di lavoro, verso cui devono accorrere contenti e volentieri per stringersi intorno alla loro maestra che li accoglierà sempre amorevolmente e lavorerà per aprire le loro candide anime alla luce di eterne verità dell’umana bellezza.

Page 5: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Stamattina mi sono trovato per la prima volta in un’aula di I classe. E’ il mio primo giorno d’insegnamento! I bambini, numerosissimi, mi guardano ma non osano domandare niente. Qualcuno piange perché vorrebbe tornare dalla mamma, qualche altro invece mostra al vicino di banco la sua cartella nuova con dentro qualche leccornia. Finalmente sono io per primo a rompere il silenzio avvicinandomi e domandando a un ragazzino il suo nome. E’ un bambino di sei anni, mi risponde con prontezza e chiarezza mentre i suoi occhietti vispi guardano sorridenti me e gli altri ragazzini quasi volessero dire: “E’ toccata a me la gioia di essere accarezzato per primo dal maestro!” Passo da un bambino all’altro e a tutti domando qualche cosa. Non tutti rispondono ugualmente. Qualcuno mi domanda se deve attendere ancora molto per tornare a casa, qualche altro ha le lagrime agli occhi. Mi adopero per trattenerli in paterna conversazione e cerco di far loro comprendere che la scuola dev’essere il luogo di gioia e di lavoro, verso cui devono accorrere contenti e volenterosi per stringersi intorno al loro maestro che li accoglierà sempre amorevolmente e lavorerà per loro.Stamane sono stata chiamata dal Direttore, che accogliendomi lietamente mi ha invitato a trattenere i bambini in classe in mancanza dell’altro collega. Ho accettato con gioia l’incarico e accompagnata dal Direttore mi sono diretta verso l’aula per oggi assegnata. Giunta in classe, ho notato su di me tanti sguardi interrogativi: “E’ questa la nostra maestra?”Il Direttore quasi comprendendo la loro domanda, espressa solo negli occhi, mi ha presentato come loro insegnante, ma più che insegnante, sorella, mamma.Forse sono stati contenti di questa spiegazione, perché li riavvicinava alla loro casa, alla loro cara mammina che per oggi avevano lasciata sola, e ne hanno gioito. Rimasta sola in classe, ho dato uno sguardo in giro e non nascondo di aver trovato timore e quasi vergogna vedendomi scrutata attentamente da più di 60 bambini.Le due sezioni maschili erano abbinate per l’assenza del collega e i bambini erano molti, perciò è facile comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi.Finalmente dopo tanta insistenza sono riuscita a mantenerli un poco seduti raccontando loro una favoletta e domandando ad alcuni il proprio nome. Mi sono interessata delle condizioni di ciascuno, ascoltando or l’uno or l’altro, e così è terminato il primo giorno di scuola.

Page 6: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

4 ottobre Il tesseramento della GIL è completo. Tutti i 40 alunni hanno già versato l’intero importo della tessera; segno questo che i nostri modesti operai e i nostri bravi contadini hanno compreso le alte finalità del Regime.Le mie scolarine hanno dato la loro offerta di grano all’ammasso: oltre dieci kg.All’inizio dell’anno scolastico abbiamo sempre la ricorrenza della festività di San Francesco d’Assisi.Colgo l’occasione di questa ricorrenza per parlare ai miei bambini del grande amore che il Santo aveva per tutte le creature e perciò, a sua imitazione, tutti ci dobbiamo amare e aiutare.

5 ottobre Gli avvenimenti colossali della guerra offrono il destro per poter mettere in risalto lo spirito indomito e la ferrea volontà di vittoria degli Italiani che dovunque si battono facendo onore alla bandiera. Ho parlato ai miei scolaretti di Sergio Grossi che con un pugno di uomini su di un delfino d’acciaio ha compiuto la grande impresa. I miei scolari sono completamente ignari di ogni più elementare nozione di geografia, tuttavia pur lungi dal preoccuparmene ho fatto rivivere la scena inquadrandola in un alone di leggenda, che ha suggestivamente impressionato l’animo dei miei alunni. L’animo del bambino delle prime classi ed anche della mia che è la terza, è ancora poesia, sentimento, è tutto un mondo fantastico che vibra quando il maestro sa farlo vibrare. Il calcolo e tutti i ragionamenti che richiedono già una personalità ed una larga esperienza si devono bandire dalle prime classi. L’attività che più spiccatamente si manifesta è, come dicevo, attività fantastico-estetica. Facciamo cogliere alla mente del bambino l’immagine fantastica e non preoccupiamoci per ora della interminabile sfilza di nomi e di contronomi che a loro tempo riempiranno la pentola cranica degli scolari.

6 ottobre La principale occupazione di questi primi giorni è il disegnare. Le bambine disegnano quello che vedono intorno, sui cartoncini e sulla lavagna. Si svolgono numerose conversazioni che invitano le bambine a parlare ed esprimersi liberamente avendo cura particolare della dizione per condurre le bambine a imitare la mia pronuncia ed educarle alla percezione dei singoli suoni.

Page 7: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

7 ottobre Alle alunne sembra lontano dalle proprie abitazioni recarsi all’edificio, per cui si incominciano a verificare alcuni ritardi con le conseguenti assenze.Durante questi giorni i bambini sono stati un poco più calmi e si sono un poco affaccendati a copiare i cartellini che ho portato da casa, sforzandosi a copiare il nome del disegno corrispondente. Dopo vari sforzi inutili riescono a fare un piccolo segno a zig-zag che secondo loro esprime il nome. Io passo da un ragazzo all’altro incoraggiandoli, incitandoli a fare un poco meglio, lodandoli. Essi sono contenti di fare sempre nuovi disegni, ma io torno a casa sempre più stanca e più afflitta. “Riuscirò a farli esprimere e scrivere?” questo è il dubbio che mi tormenta continuamente e non nascondo di aver trovato conforto soltanto nel libro “Scrivere, leggere, esprimersi” di Mario Mazza e nelle parole di qualche collega gentile.

9 ottobre E’ veramente difficile il dover livellare una classe come questa che, avendo origini diverse, è di una eterogeneità scoraggiante. Abbonda tra essi il numero di ripetenti. Tutti ragazzi viziati che rappresentano nel loro assieme la scuola nel suo aspetto negativo. Chi pensa di ottenere nella scuola una livellazione, che peraltro sarebbe atea e standardizzatrice, erra poiché ogni alunno ha una personalità propria insostituibile e tanto meno alienabile con quella degli altri: ma nella scuola non si ammettono altresì dei dislivelli troppo bruschi che minacciano di perturbare quell’equilibrio didattico che rende la complessa eterogeneità della scuola a scrupolosa unità. Pur salvando la personalità di ogni alunno è necessario dunque il rullo compressore di un minimo di cognizioni che hanno valore per tutti, ciò che possa costituire la base, il punto di appoggio al maestro perché possa suggerire alla sua coscienza che egli non perde il suo tempo ma che opera in concreto facendo leva sui piccoli educandi.

10 ottobre In questi primi giorni di scuola già noto nei ragazzini una certa comprensione sulle raccomandazioni fatte. Già sanno entrare in classe ordinati, ognuno siede al posto da me assegnato, entrano ed escono dai banchi senza far rumore nonostante stiano per tre e anche per quattro data la deficienza dei banchi, sono appena 15 mentre i bambini sono 67. E’ venuto in classe il Sig. Direttore ed ha notato da vicino la necessità di formare un’altra classe di prima essendo umanamente impossibile poter applicare il Metodo Naturale con tanti ragazzi.

Page 8: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

12 ottobre – Ho illustrato la data di oggi presentando con semplici parole la figura del grande navigatore genovese che scoprì un altro emisfero, che si è levato immemore ed ingrato contro l’Italia, affiancandosi ai nemici di questa, alleandosi ad essi e sostenendoli con quell’oro che essi hanno potuto accumulare grazie al sudore ed ai sacrifici dei nostri connazionali. Invano essi si uniscono contro i nemici della nostra terra, l’America non prevarrà perché Dio non permette il trionfo dei traditori e degli ingrati.In questi giorni ho lavorato molto per fabbricare un poco di materiale didattico. Ho allestito prima i cartellini dei disegni e poi l’alfabetiere illustrato per poter allietare la classe con disegni e renderla sempre più bella. Ieri ho approfittato della vacanza per attaccare i quadretti già prevedendo la gioia dei miei piccoli e lieta di poterli far parlare.Stamattina appena sono entrati hanno dato uno sguardo in giro e hanno mandato esclamazioni di gioia: “bello!” “guarda il nido!” “l’uva!” “la sedia”” ecc. Queste erano le parole che sussurravano. Qualcuno si è alzato, si è avvicinato alle figure e le ha guardate tutte fermandosi qua e là con piccole grida.

15 ottobre Sino ad oggi ho preso contatto con quasi tutte le famiglie degli alunni, ho consigliato che facessero continuamente frequentare la scuola ai loro bambini ed ho promesso, ai più bisognosi, di interessarmi, compilando io stesso la domanda, affinchè i loro figlioli abbiano i libri di testo gratis dalla GIL.

16 ottobre Passato il primo entusiasmo, tutto è ritornato normale. Nessuno si cura più dell’alfabetiere ed ancora meno delle parole scritte sotto ogni figura. Dove sono le diligenti bambine di Nerina Oddi, che facevano piccole corse all’alfabetiere per cercare di porre il nome sotto qualche oggetto copiato o ideato?Che sia io incapace di attirare l’attenzione dei bambini sulle cose importanti o è ancora troppo presto per ottenere questi miracoli? Certamente l’ambiente nostro non è adatto come quello delle città. I nostri bambini parlano in dialetto e dobbiamo lavorare faticosamente per ottenere la pronuncia chiara di una parola (lavoro sprecato perché tornando a casa la ripeteranno in dialetto dimenticando ogni cosa). Il materiale didattico non è sufficiente per poter bastare a tutte le esigenze scolastiche, né ci sono centri didattici per poter ottenere consigli e nuove idee, ma tutto dobbiamo fare da soli o commissionare a nostre spese.Le famiglie, pur preoccupandosi dell’educazione dei figli, persistono ad insegnare ai bambini in questi primi giorni, aste e vocali, facendo crollare tutto l’edificio fabbricato amorosamente dall’insegnante. Io ho però molta fede nel nuovo metodo e sono sicura di riuscirci, nonostante i dubbi e le difficoltà che si presentano. Niente ci sembrerebbe bello se non ci fossero ostacoli da superare, niente così pieno di vittoria se non si è duramente combattuto.

Page 9: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

22 ottobre Ogni giorno faccio ai bimbi raccomandazioni sulla pulizia e sull’ordine generale. Quasi tutti i bimbi hanno indossato l’uniforme scolastica, grembiule nero e colletto bianco, e già la classe ha assunto un altro aspetto; solo pochi sono ritardatari, ma noto anche in questi alunni e nelle loro famiglie, la buona volontà di uniformarsi alle regole dell’igiene e ai desideri dell’insegnante che sono quelli della scuola.

25 ottobre – Si è iniziata una nuova settimana, ma ancora non posso mettermi indisturbata al lavoro. Ci sono mamme che vengono ad iscrivere le loro figlie e tutte hanno delle lamentele da fare. Chi dice di avere tanti figli e non può far fronte a tutte le esigenze della scuola, non possono avere stoffa per l’uniforme e perciò vogliono che il Duce pensi a tutto, altre non vogliono pagare la tassa d’iscrizione perché sono povere, altre vogliono le scarpe, quaderni, libri e via dicendo. Io comprendo tutte, ma non posso che affliggermi e suggerire il modo come riparare a tante esigenze e raccomandarle di avere ancora più cure e più attenzione per le loro bimbe, anche a costo di grandi sacrifici, perché in quest’ora tutte dobbiamo sacrificarci e dare il nostro aiuto per la vittoria finale. Alcune paiono convinte, ma altre inveiscono facendomi perfino togliere la pazienza.Intanto vedo che per la calzatura tutte le alunne difettano, vanno con le pianelle di legno ed altre scalze. Per ora, che il tempo è buono, si tollera ma nell’inverno come si farà?Intanto le iscrivo. Sono già 42. L’aula è già piena, i banchi incominciano a mancare. Speriamo che il numero non aumenti, altrimenti l’insegnamento ne andrà a discapito.Cerco di conoscere le nuove alunne. Le intrattengo con conversazioni sulla pulizia, visitando accuratamente ogni bimba sul viso, collo, orecchie, gambe, mani, vesti e capelli ed insistendo molto su questi ultimi affinché nessun insetto possa infettarli.

26 ottobre Ieri domenica tutti, insegnanti e alunni, ci siamo riuniti nei locali dell’Edificio Scolastico recandoci alle ore 10, in perfetto ordine in Piazza Rondinelli ove un Gerarca, venuto dalla Federazione dei Fasci di Combattimento di Matera, ha celebrato, parlando ai bambini e ad una folla di popolo, il Ventennale della Marcia su Roma. Stamattina è venuto in classe il Direttore e vedendo l’aula piccola gremita di bambini ha notato la necessità di formare un’altra sezione maschile che avrà inizio il prossimo mese. Lo sdoppiamento degli alunni è un’ottima cosa, perché il nuovo metodo non poteva essere applicato in una classe così numerosa (62 alunni), senza creare confusione. Il Direttore ha insistito moltissimo sulla frequenza, altrimenti non vede la necessità di sdoppiare la classe.

Page 10: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

28 ottobre Oggi si compie un grande ciclo della nostra storia, denso di eventi e di fatalità. Mentre la guerra divampa per i continenti, l’Italia, con austerità di riti, celebra nel giorno 25, domenica (per fare in modo che il 28 ottobre fosse una giornata lavorativa), il primo ventennale della Marcia su Roma.

29 ottobre Si verifica qualche assenza a causa di malattia. Alcune bambine sono affette da febbri malariche e spesso si assentano dalla scuola.Sono trascorsi cinque anni dal giorno in cui il Duce istituì la ‘Gioventù Italiana del Littorio’. In questi anni incessante è stata l’azione della GIL. L’inizio di questo anno della GIL trova la Patria in armi, intenta a forgiare il suo avvenire con un popolo in marcia verso la nuova vittoria.Tutti i giovani della GIL sappiano rinnovare al Duce la promessa che le generazioni del Littorio sapranno essere degne di ogni cimento, per la grandezza della Patria risorta.M’accorgo che sono di una ignavia straordinaria anche nel giuoco, dal quale i bambini sono sempre attratti potentemente. Non c’è altro rimedio che sperare nel tempo, il quale tante volte è l’unico maestro delle menti tarde. Di questo ne ho fatto consapevoli le mamme, le quali hanno scongiurato il pericolo che le figliuole ripetano ancora la classe facendo appello alla mia buona volontà. Farò di tutto per accontentarle, ma non credo di riuscirvi.

30 ottobre – Ho incominciato una serie di semplici lezioni sulla protezione antiaerea.

31 ottobre Commovente la manifestazione di rimpianto dei maestri al prof. Domenico Bruni promosso direttore e destinato a Rotondella. Ho appreso con immenso piacere la premiazione del bene amato prof. Paolo Federici che va, graditissimo, a Pisticci. Saremo ancora per fortuna alla sua dipendenza.Oggi termina il primo mese di scuola, domani ne comincerà un altro più intenso di lavoro e preparativi. Il nuovo mese si inizia con una grande solennità: “Tutti i Santi”. Il 1° novembre dovrebbe essere una festa grandissima, ma questo giorno solenne viene attenuato dal giorno seguente tanto doloroso.In classe ho commemorato la giornata del risparmio e della necessità ora che la Patria è in armi di non fare sprechi, ma consumare il puro necessario.Stamane per ordine del Sig. Direttore si è dovuto dividere in parti uguali per le tre seconde il numero totale degli alunni iscritti. Ho dovuto cedere 4 alunne alla seconda mista,

Page 11: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

1^ novembre Ha avuto inizio oggi la refezione scolastica per i maschi. Della mia classe vi partecipano 20 scolari. Sono tutti bimbi di comprovata indigenza, figli di richiamati e di famiglia numerosa. Ho spiegato il significato di tale umana assistenza voluta e promossa direttamente dal Duce, che tanto ama i bimbi buoni e poveri.

2 novembre Oggi, giorno per la commemorazione dei defunti, ho parlato ai bimbi dei morti fermandomi a lungo sulla lunga schiera degli eroi che hanno immolato la loro giovane vita per la Patria sui campi di battaglia. Ho ricordato alcuni nomi dei nostri compaesani caduti in Grecia e in Africa facendo il rituale appello fascista. Tutti, ad una voce, hanno risposto “Presente”.La preparazione non è stata affatto seguita: stante l’esiguo numero di alunne, perché è il giorno dei defunti, le poche presenti furono esercitate nel calcolo e nella lettura, tanto per stare occupate. Visita del Direttore Generale della Sanità Pubblica. Ho allontanato dalla mia scuola un alunno avendo la scabbia.Celebrazione della Vittoria. E’ tornata la data che ci riporta sulle tombe dei Caduti per la Patria. Ho parlato alle mie alunne della Grande Guerra.In queste prime settimane di scuola ho voluto sondare la classe per conoscere le condizioni in cui si trovano. I quattro mesi di vacanza hanno causato molte dimenticanze. Non dispero di veder tornare ogni cosa a suo posto.Calendario della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale Anche questo anno non manca la mia adesione che è stata accompagnata dall’importo di £ 10. So che i proventi del ricavato della vendita del calendario sono destinati a favore degli Istituti che accolgono gli orfani delle Camicie Nere, caduti in guerra.Quattro alunni sono stati allontanati dalla scuola per ordine del Direttore della Sanità Pubblica perché affetti da scabbia.Ho preso servizio oggi in questa scuola. Ho cercato di conoscere cosa avevano fatto nel mese di ottobre gli alunni e mi sono accorto subito che avevano svolto poca parte del programma. Mi propongo però di recuperare il tempo perduto e di lavorare con entusiasmo, che è dei giovani maestri di Mussolini; perché anche io, con la mia modesta opera di educatore, possa essere utile alla Patria. Rivolgo perciò il pensiero a Dio, affinchè mi dia la forza e la volontà di lavorare.

Page 12: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

3 novembre Sin dal 1^ novembre ha preso servizio l’insegnante Imperatrice per smistare le due prime maschili molto numerose. Dei miei alunni mandati alla nuova insegnante alcuni si sono allontanati contenti altri invece, già affiatati, sono andati via con le lagrime agli occhi. Vedere quei bambini allontanarsi guardandomi negli occhi, come per supplicarmi di farli restare nella mia aula, è stato anche per me una triste visione. Mi son sentito spinto da una forza interna ad accarezzarli uno per uno e a tutti ho detto qualche parolina sulla scuola che è tutta una famiglia e su l’insegnante nuova che li tratterà amorevolmente come una madre.Molte bambine sono assenti, perché malate di febbri malariche. Ma mi dispiace assai anche perché in questo mese dovrebbero apprendere qualche cosetta in più per rimediare ai due mesi di vacanze invernali.Conoscono già le figure illustrate alfabetiche del Sillabario e sanno distinguere l’iniziale e i vari suoni di una parola. Non tutte però, per cui non posso essere contenta, specie per le assenze di molte che si verificano da diversi giorni.Stamattina sono ritornati tutti a scuola, felici di avermi ieri obbedito e di aver fatto nello stesso tempo un dovere tanto caro a Dio. Tutti sono stati più in silenzio e mi hanno ascoltato con piacere, quasi mi vedessero, dopo tanti giorni. Mentre facevo lezione è venuto in classe il Direttore dell’Autotreno Sanitario per visitare i bambini e prendere i necessari provvedimenti per quelli affetti da malattia. In classe ha trovato nove bambini affetti da tigna e ha dato ordine di non accettarli in classe senza il certificato medico dell’Ufficiale Sanitario. Ha visitato anche le altre aule ed ha rinvenuto molti bambini affetti dallo stesso male e molte bambine affette da dermatosi parassitaria. Alle 12.00 ci ha intrattenuto nell’aula magna per dirci qualche nozione su queste malattie in modo da riconoscerle senza l’intervento del dottore e mandare i bimbi subito alla visita medica.

4 novembre La data del 4 novembre si è celebrata nel ricordo di quanti caddero per la Patria e per la Rivoluzione. Ho detto ai bimbi che i caduti per la Rivoluzione furono i continuatori dei caduti della Patria, perché rivendicavano il sacrificio di questi che i nemici interni ed esterni del Paese avevano cercato di offuscare.Nell’onore che rendiamo a quanti caddero per la Patria dobbiamo imporci disciplina ed onore, volontà, fede e certezza assoluta nella vittoria che sta per compiere i nostri nuovi grandi destini. Ho parlato della guerra mondiale e della Vittoria di Vittorio Veneto fermandomi sulla figura del nostro Re “soldato tra i soldati”.

5 novembre Insieme agli alunni ho comperato oggi un salvadanaio, perché possiamo mettere dentro i nostri risparmi, ed indi inviarli ai feriti di guerra.

Page 13: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

6 novembre – Ho iniziato il mio insegnamento nella classe applicando il metodo globale. Questo metodo entusiasma molto i bambini più svegli che accorrono tutti per poter leggere le parole dell’alfabeto.Molti sono però i ritardatari e se ne stanno seduti nei loro banchi senza preoccuparsi di seguire i loro compagni. A questi è rivolta maggiormente la mia attenzione per metterli sulla buona strada.

7 novembre In questi giorni sono stata tanto triste per un inconveniente personale e ancora oggi non mi sono completamente liberata da questo incubo che da più giorni mi stringe il cuore.Solo i bambini riescono un poco a distrarmi dalla consueta preoccupazione, perciò sono contenta di trovarmi fra essi e desidererei di stare sempre con loro per non ritornare alla realtà della vita. Entrando nell’aula dimentico tutto, ma uscendo le preoccupazioni cominciano di nuovo. Voglio sperare che tutto nell’entrante settimana sia calmo di nuovo per poter ritornare a scuola più lieta e felice.

8 novembre Ho parlato oggi ai miei scolari sui loro doveri in questo momento che la patria è in armi: innanzi tutto non lamentarsi sui generi razionati, poi ubbidire ciecamente ai loro superiori; terzo, aiutare i parenti nei lavori di campagna, per cercare di supplire alla mancanza di mano d’opera, quarto, fare opera di convincimento presso il popolo che ancora non crede nella vittoria, ed infine cercare di risparmiare tutto quello che è possibile, perché va a beneficio dei soldati che combattono.

9 novembre Il gruppetto delle migliori ha ormai afferrato il segreto delle lettere per le parole più semplici; vi sono ancora lettere che rimangono un po’ al buio nelle loro menti, ma basta pronunciare la parola mettendo in rilievo la lettera non afferrata per mettere sulla buona strada queste alunne più pronte.Non abbiamo avuto nessuna disposizione per i bambini affetti da tigna. Le mamme vengono continuamente ad implorare per farli accettare in classe e non far perdere lezioni inutilmente. Non so come fare, perché comprendo che le loro lamentele sono giuste, ma ho dovuto rimandarle dal dottore per il certificato. Alcune sono andate dal dottore e questi, pur riconoscendo i bambini non colpiti da morbo alcuno, non vuole rilasciare i certificati. Perché questo? Non ho accettato i bambini ugualmente e ho pregato le mamme di aspettare per pochi giorni le altre disposizioni.

Page 14: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

12 novembre Quale gioia, stamane tutte le alunne sono presenti. Ripasso, interrogo, propongo dei giochi nuovi per gli esperimenti del lavoro più difficili del leggere e dello scrivere che verrà. Sono ormai molti giorni che trascorro con le mie bimbe e non ci dovrebbero essere più timori. Ormai siamo tanto unite che sarebbe doloroso pensare ad un distacco. Dedico dei momenti di più a conversazioni che servono a stringere i nodi di affetto cercando di formare in esse un dolce ricordo della loro prima maestra.Oggi per la prima volta è venuto il Direttore a ispezionare la classe. Ha visto per la prima volta il materiale didattico non troppo sufficiente e si è soffermato sull’A.B.C. del bambino. Ha chiesto il mio giudizio su esso ed ho risposto che è un ottimo sussidio didattico, ma ne occorrerebbe uno per ogni alunno, ciò che non si può attuare perché costa troppo e l’insegnante non può sopportare una spesa rilevante. Se la Scuola e il Comune potessero provvedere, sarebbe una cosa molto utile.Ha osservato il registro e mi ha pregato di metterlo al più presto a posto, sia come programmi che cronaca ecc. Dopo aver interrogato qualche bambino per vedere come andava il metodo naturale mi ha dato molti consigli sul metodo stesso.Ho ascoltato attentamente le parole del Direttore, cercando di trarre il massimo profitto. Cercherò di seguire tutti i consigli paterni datemi, così i bambini potranno seguire più facilmente il nuovo metodo e imparare a leggere prestissimo senza difficoltà.Il Direttore inoltre mi ha consigliato di leggere molti libri sul nuovo metodo e salutandomi è uscito dalla classe.Genetliaco del Re. In forma semplice e accessibile alle piccole menti ho io oggi presentato la bella figura del nostro Re, con le sue alti doti di mente e di cuore. Ho parlato di quanto Egli ha fatto nella Grande Guerra da meritare il nome di Re Soldato. Un canto patriottico, un evviva il Re gridato forte dalle mie bimbe da esserci nel loro grido un voto ed una promessa, ha chiuso la rievocazione.Le assenze sono rilevanti! Chi per mancanza di scarpe, chi per poltroneria di mamme non riescono a pulire la testa delle loro figlie dagli insetti, si assentano dalla scuola! E’ un guaio e ne risente tanto l’insegnamento.

14 novembre – Da un po’ di tempo abbiamo delle giornate molto rigide. Parecchi bambini privi di scarpe, non sono venuti a scuola. Oggi gli assenti sono 10.

Page 15: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

16 novembre Stamattina i bambini sono stati calmi e felici, forse perché ho raccontato favolette e li ho fatto giocare. Oggi li ho guardati attentamente ed ho notato che tutti si sono trasformati dal primo giorno di scuola. Tutti hanno acquistato una propria personalità ed hanno dimostrato un diverso grado di osservazione ed una diversa capacità intellettiva. I bambini che prima venivano piangendo a scuola adesso sono i primi ad accorrere e sono i più assidui. Già da adesso si potrebbe dare su di essi un giudizio, ma non oso pronunziarlo, perché in seguito anche i più restii potranno svegliarsi e fare veramente dei miracoli. Io cercherò di sforzarli e spronarli in tutti i modi, qualcuno mi seguirà.

17 novembre L’iscrizione è ormai terminata da un pezzo; su 47 obbligate 45 si sono iscritte e 42 sono le frequentanti. In questi giorni ho avuto sino a dieci assenti, tutte per causa di malattie e ciò mi dispiace molto perché vi sono alunne che mi seguivano con molto slancio e vivo piacere. In seguito alla circolare pervenuta ieri, ho parlato alle mie alunne della guerra che stiamo combattendo e dei doveri che ognuno ha. L’oscuramento deve essere scrupolosamente fatto, perché può essere dannoso ogni spiraglio di luce e di guida ai nostri nemici. Ho vivamente raccomandato di portare a scuola rottami di ferro, scatolame non in uso e stracci di lana. Tutto è utile e non deve essere sprecato.Assenze, sempre assenze! Sono tanto preoccupata perché andando di questo passo l’insegnamento se ne va a discapito. Sono bimbe colpite in giorni alterni, da febbri malariche e spesso a volte, durante le lezioni ho dovuto fare accompagnare a casa alunne assalite da freddo con vomito e quindi febbre altissima. Altre si restano a casa per troppa sporcizia nei capelli, senza mettere alcun rimedio, suggerito dal Direttore della Sanità Pubblica.Ho riscontrato il giorno 13 un caso di scabbia in una mia alunna. Oltre ad averla allontanata dalla scuola, ho cercato di suggerire i rimedi del caso alla mamma. Oggi si è presentata niente guarita, accompagnata dalla mamma. Ho dovuto mettere la mia pazienza per convincere la madre, che in simile stato, io la figlia non potevo accettarla senza un certificato dell’Ufficiale sanitario. Dopo tanto dire sono riuscito a convincerla di condurla a casa, farla visitare dal medico e quindi curarla. E’ un guaio aver a che fare con mamme ignoranti e superstiziose.

Page 16: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

18 novembre – In questo mese ritorna alla memoria il ricordo di quel periodo detto delle ‘sanzioni’, di cui è incisa la data su apposite lastre di marmo, numerate sulle facciate di tutti i palazzi municipali. Furono 52 gli Stati che ci dichiararono le sanzioni economiche. Alle ore 12.30 le scolaresche inquadrate, sono state accompagnate in piazza Rondinelli ed hanno sfilato davanti alla lapide che ricorda le sanzioni.E’ venuto stamani nella nostra scuola un nuovo scolaro, profugo dei bombardamenti di Genova. Io e i miei alunni l’abbiamo accolto con entusiasmo e con affettuoso cameratismo. Ho cercato di confortarlo, ma il giovane scolaro, ha risposto che un buon Balilla Italiano, deve sopportare con rassegnazione ogni sacrificio, anche la perdita della propria casa.

20 novembre Stamane, mentre eravamo intenti a far lezione, si è sentita una voce potente nel cielo azzurro. Tutti gli occhi si sono rivolti a cercare l’aeroplano fra le nuvole. È passato velocissimo. Dov’è andato, ci siamo chiesti dopo? Forse a portare un aiuto ai combattenti lontano o il saluto di chi in Patria ricorda i loro sacrifici. “Ecco il nostro ricordo”, accennando al ferro vecchio posato sotto la lavagna, ha esclamato una bambina commossa. I ragazzi esclusi dalla scuola come affetti da tigna sono ritornati in classe con i rispettivi certificati. Non avendo banchi disponibili per isolarli li ho messi nella stessa fila facendoli stare a capo coperto. Queste erano le disposizioni avute dall’Ufficiale Sanitario e credo di averle applicate nel miglior modo.

21 novembre Circolare 1510B. Oggetto: giornali ai combattenti.A quest’ultima circolare tutti i colleghi hanno risposto entusiasticamente, e si farà a gara per portare il maggior numero di giornali per i nostri soldati.

23 novembre È da molto che manca l’acqua in paese per cui le bambine al mattino si recano sporche a scuola. Né posso dir niente, perché i familiari giustamente mi dicono che non hanno acqua da bere, figuriamoci se devono pensare alla pulizia personale e del vestito. Sarebbe tempo che un simile inconveniente venisse eliminato una volta per sempre. L’ufficiale sanitario si lamenta della poca pulizia degli alunni, ma perché d’accordo con le altre autorità non pensano al da farsi per non sacrificare la vita di migliaia di individui? È vero che siamo in tempo di guerra, ma il regime fascista trova sempre il modo per risolvere qualsiasi problema.

Page 17: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Tempo rigido, cielo nuvoloso da minacciare una imminente pioggia, tiene lontano dalla scuola molte bimbe. Sono presenti appena 22. Due bimbe sono state da me mandate a casa perché assalite da freddo e febbre. E’ la malaria che quest’anno flagella l’intiero paese. E’ per me una preoccupazione specie ora che l’inverno s’avanza e le bimbe sprovviste di indumenti, scarpe, ammalate diserteranno la scuola. Il profitto ora nonostante il mio interessamento è scarso perché in tal stato di cose le alunne poco studiano. E’ un guaio!Con circolare del Direttore Didattico, è stato dato ordine di svolgere un tema mensile da trasmetterlo il 28 c.m. per suo tramite al Regio Provveditore agli Studi della nostra Provincia. Il tema è il seguente : ‘Mezzi, espedienti e risultati raggiunti e da raggiungere per formare la coscienza igienica negli alunni e nelle loro famiglie’. Tal disposizione da me, vecchia insegnante che per la scuola ho dato tutto il mio entusiasmo ed il mio zelo, è stata accettata con un senso di rincrescimento, perché data l’età avanzata, le preoccupazioni e amarezze dell’ora presente per cui si deve combattere la lotta per l’esistenza.Passo notti insonni per le sorti del figlio chiamato alle armi e fra poco destinato in zona di combattimento, non ho la serenità d’animo, la calma di poter dare altre attività culturali oltre quelle dell’insegnamento che tanto ci sfibra e ci esaurisce.Dovendo ritornare ai banchi della scuola, noi vecchi insegnanti affranti dalla vita, dalle lotte, dalla sciagure che purtroppo la vita ci ha dato ed io specialmente che nei 22 anni di vedovanza ho dovuto stare al mio posto di insegnante e di madre per allevare tre dei miei figliuoli, di cui due hanno ancora bisogno delle mie cure ed aiuto finanziario, ora non mi sento in grado di rispondere a tali doveri! Ho speranza che l’Ill.mo Sig. Provveditore voglia vagliare le condizioni di noi vedove anziane e usare un trattamento diverso di giustizia!

24 novembre Oggi sono stati consegnati al maestro Fiduciario, per l’inoltro ai Combattenti sul fronte russo, numerosi giornali e quotidiani e 3 kg di rottami di ferro.

25 novembre Oggi, per la seconda volta, è venuto a farmi visita il Sig. Direttore. Si è fermato a lungo interessandosi del programma svolto interrogando personalmente i bambini. Ha guardato il registro di classe e l’arredamento dell’aula.Sono stati consegnati tre giornali.

Page 18: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

26 novembre Ho rievocato oggi ai miei alunni le cause dell’attuale conflitto. Mi sono accorto che tutti indistintamente erano attenti e che si interessavano della spiegazione.Ieri sera il Direttore ci tenne fino a tarda ora per spiegarci alcune direttive dell’anno scolastico 1942/43.Le trascrivo integralmente:Come primo punto parlò delle vacanze invernali, che veramente non sono vere e proprie vacanze, ma si tratta di un lavoro più moderato. Si entrerà in classe alle ore 11 e si svolgeranno le lezioni nel modo che segue: 11,00/11,30 lettura sul giornale dei bollettini di guerra. 11,30/12,00 ginnastica. Ricreazione. 13,00 ripetizione. 13,30 canto.Sono stati istituiti tre cicli di lezione. Dal I ottobre al 19 dicembre, 16 febbraio 15 aprile, 16 aprile 28 giugno.Corrispondenza con i militari (protocollo delle lettere in partenza e in arrivo).Assistenza famiglia e figli di combattenti, invitarli e tenerli nella casa propria. Dare giocattoli, indumenti, cianfrusaglie ecc. Assistenza alla famiglia (sbrigare pratiche delle famiglie stesse che avessero bisogno).Prospetto dei figli dei combattenti.Cognome alunno – nome del padre – richiamati – combattenti – prigionieri.Corrispondenza con i colleghi alle armi (annotare le lettere in arrivo e in partenza). Compilare un elenco.Genitori chiamati alle armi. La scuola deve portare l’appoggio assistenziale, morale, materiale, ecc.Lotta allo spreco (fare la relazione mensile del materiale raccolto: rottami, carta, rottami vari, cenci raccolti).Orti di guerra (relazioni).Cartoline da distribuire agli alunni per la lettura delle motivazioni di medaglia d’oro.Cinematografia. Proiezioni film.Radiofonia. Abbonarsi alla rivista: “La radio nella scuola”.Irredentismo dell’Etiopia. Ricordare a tal proposito il messaggio del Duca d’Aosta “Ritorneremo!” ricordare che l’Impero non è questione di territorio. Ricordare che anche Roma fu imperiale quando l’Impero non c’era e quando l’Impero era già tramontato geograficamente.Al centro di ogni conversazione storica – geografica – politica trattare dell’importanza del Mediterraneo come spazio vitale della nazione italiana l’importanza geopolitica e geostorica di questo mare che è nostro per diritto di vita, perché mentre per gli altri è una via, per noi geograficamente è la vita.Propaganda scolastica secondo lo spirito delle circolari dell’anno scorso.Ruralità della scuola. In tutti gli insegnamenti religiosi, artistici ecc. far emergere l’attenzione verso il problema della ruralità contraria all’urbanesimo, come disse il Duce.

Page 19: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Insegnamento del metodo globale – metodo naturale. Insegnamento contemporaneo, scuola all’aperto.Politica annonaria.Esercitazioni femminili dirette a fine assistenziale.Centri scolastici di guerra. Relazioni mensili.Fondazione 10 giugno.Convegno. Si terrà a Pisticci a gennaio con rappresentanza di insegnanti.Metodo contemporaneo per cicli di lezioni.Recensione di riviste scolastiche e di libri per la compilazione delle biblioteche di classe. Prima di consigliare un libro agli alunni bisogna leggerlo.Bibliotechina di classe.Corsi vari.Collaborazione scuola – famiglia.Abbellimento aule.Con queste note abbiamo messo termine al mese di novembre. L’ultimo giorno di questo mese ho avuto la supplenza della maestra Lauria. Ho consegnato il tema dell’igiene al maestro fiduciario.Stamani è venuto in classe il Direttore per ispezionare e i bambini lo hanno accolto lietamente. Non sono stati silenziosi e vergognosi come la volta scorsa, ma hanno mostrato un poco della loro vivacità abituale.Si è intrattenuto quasi due ore e dopo aver fatto il verbale se ne è andato.

28 novembre La sera del 26 c.m. il Direttore ci ha riuniti per metterci a parte del Raduno, avvenuto a Matera pochi giorni fa, di tutti i Direttori della Provincia. Ci ha detto che la scuola verte sulla quinta dichiarazione della “Carta della Scuola” dando un’importanza grandissima al lavoro. Tutti dobbiamo lavorate per aiutare la Nazione in armi, perciò le nostre azioni, il nostro insegnamento deve essere un continuo lavoro. Ci ha detto inoltre che dobbiamo contribuire alla Vittoria raccogliendo carta, barattoli, ferro, lana ecc. per i nostri combattenti. Già da molto tempo avevo iniziato la raccolta del ferro e della carta, adesso li intensificherò maggiormente e cercherò di mettere in pratica tutte le vigenti disposizioni. Parlandoci del lavoro ci ha detto inoltre che a Matera si istituirà un Corso di Lavoro che avrà luogo la 1^ e la 3^ domenica di ogni mese iniziatesi da gennaio.

Page 20: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

29 novembre Il nuovo metodo entusiasma le bambine più intelligenti. Quello che più torna utile in questo periodo dell’apprendimento sono le letterine mobili ritagliate dal libro. Con queste esse imparano veramente a comporre la parola, a scomporla, a trasformarla; occhi e cervello lavorano contemporaneamente nella scelta per il riconoscimento e alla disposizione delle singole parti della parola che devono formare.

30 novembre Oggi il Direttore ha riunito tutti gli insegnanti per comunicarci le disposizioni impartite dal Provveditore circa le attività da svolgersi durante le vacanze invernali. Ci ha molto parlato della scuola del lavoro, della scuola all’aperto, della collaborazione tra scuola e GIL.Ricominciano le assenze. La malaria terribile si fa sentire ovunque. Mi è dispiaciuto sapere di una bambina molto brava, quasi in fin di vita per questo malanno. Speriamo che Iddio voglia serbarla ancora lungamente all’affetto dei suoi perché son sicura che fornirà la loro consolazione.Con le poche presenti facciamo esercizi di composizione e scomposizione di parole. Ci riescono; solo qualcuna si confonde è indecisa ed ha bisogno del mio aiuto, ma le altre sono sicure di sé e non c’è verso che sbaglino o che dimentichino le nozioni apprese.Mia assenza con congedo di 10 giorni per motivi di salute.

Page 21: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

1^ dicembre Dopo due mesi di congedo per malattia, riprendo oggi servizio. Cerco subito di far conoscenza con i miei alunni, infondendo nel loro animo benevolenza e fiducia. Noto un certo disordine e mi riprometto di sistemare l’ordinamento disciplinare giorno per giorno.Oggi ho provato una gioia così grande che mi ha allietato per tutta la giornata. Stamattina ero entrata da poco in classe quando mi si è avvicinato un bambino con un quaderno aperto su cui era scritto Carlucci. Ho capito subito che voleva scrivere il mio cognome e ho cercato di farlo parlare il più possibile. Dopo aver vinto la scontrosità e la timidezza mi ha detto apertamente quello che io avevo pensato. Ho cercato di far correggere a lui stesso gli errori che aveva fatto nello scrivere e gli ho fatto aggiungere Anna. Mentre si svolgeva questo dialogo, i bambini erano tutti attenti e subito hanno cominciato a scrivere il mio nome. Qualcuno mi ha proposto di scriverlo alla lavagna per poterlo copiare e farne una pagina. Dopo poco tempo il bambino che si era avvicinato per primo mi ha detto: “Signorina, quando avrò finito il quaderno per non perdere anche questo foglio, lo tirerò e lo porterò sempre con me”. Io ho insistito a chiedere il perché di tale atto e mi ha risposto: “Perché vi voglio tanto bene”. Tutti allora hanno gridato: “Anch’io, anch’io” e credo che l’affermazione del loro affetto sia vera, perché per i bambini è difficile mentire.

2 dicembre Dopo aver parlato ai bambini della circolare del Sig. Provveditore per la spedizione giornaliera di giornali ai combattenti, la maggior parte di essi risponde con vero spirito patriottico portando ogni giorno dei giornali.

4 dicembre Ritorno oggi a scuola dopo dieci giorni di congedo per motivi di famiglia a causa dell’improvvisa morte di mio padre. Quest’altra grande sciagura ha dato un altro grandissimo colpo alla mia esistenza continuamente bersagliata da disgrazie. E poiché la mia vita è piena di dolori e sacrifici, è necessario ch’io imponga a me stessa una grande forza da cui ritrarre il necessario per compiere il mio lavoro e i miei doveri di madre ed educatrice.Ho letto e commentato stamane ai miei alunni il discorso del Duce, ed in special modo quella parte in cui diceva che bisogna odiare i nemici della Patria in tutte le ore della giornata. Ho visto alla fine della spiegazione, che nei loro occhi si leggeva già l’odio verso i nostri nemici, anzi uno dei ragazzi, profugo dai bombardamenti del dieci giugno di Taranto mi ha detto: “Io signor maestro odio gli inglesi da molto tempo, perché essi bombardano la popolazione civile”.

Page 22: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

5 dicembre Oggi ho commemorato con parole comprensibili ai bambini di sei anni, il gesto eroico del piccolo genovese Balilla. Con l’occasione ho distribuito ai piccoli, figli della Lupa e Balilla, le tessere per l’anno XXI illustrando il valore di questa tessera, i doveri e i diritti gravanti su ogni tesserato. Dopo le mie parole negli occhi di ciascun bambino mi è sembrato di leggere qualche cosa che li rendeva più seri, più orgogliosi. Verso le ore 13 ci siamo riuniti tutti nell’aula magna del nostro edificio dove il Segretario del Fascio, dopo aver dato il saluto al Duce, ha distribuito i diplomi e le medaglie al merito agli organizzati che si sono distinti durante l’anno – XX – Alla premiazione, avvenuta tra vibranti acclamazioni ha fatto seguito una breve commemorazione di “Balilla” tenuta dal preside di questo Istituto Magistrale. Egli ha ricordato, non senza destare commozione fra tutti gli astanti, anche i nostri eroici caduti e i nostri bravi combattenti di tutti i fronti. La manifestazione si è chiusa con il saluto al Duce e con il canto di inni patriottici.Ho parlato ai bambini del mirabile gesto di Balilla, incitandoli ad imitarlo ed ho insegnato loro il canto “Fischia il sasso” spiegandolo parola per parola. Sono stati molto entusiasti e mi hanno fatto disegnare alla lavagna un mortaio sprofondato nel fango.

7 dicembre Ho distribuito le tessere dei Balilla e dei Figli della Lupa parlando un po’ ai bambini del significato, dei doveri e dei diritti di ogni organizzato.Sono finalmente arrivati i sillabari dal rivenditore. Tutte lo hanno comprato e questa mattina felici

me lo mostrano. Sono contenta anch’io, perché così tutte possono cominciare a distinguere lo stampato ed avviarsi alla lettura. Alunne che già avevano il libro, da sole hanno imparato a leggere e sono l’invidia delle nuove possidenti, le quali le guardano, però, con l’occhio pieno della volontà di superarle.

9 dicembre Questa mattina si sono presentate a scuola due alunne provenienti da Taranto: Paolucci Eterio e Battisti Letizia che ho accolto senz’altro. Le bambine le hanno usato molte premure e gentilezze.

Page 23: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

10 dicembre Ho iniziato quest’anno abbandonando il vecchio sistema del leggere e dello scrivere. Ho sperimentato il nuovo metodo e nel suo complesso, durante i primi due mesi e mezzi di scuola, posso dichiararmene soddisfatta. Col nuovo procedimento si può dare ai bambini la gioia di scrivere e di leggere più presto di quanto non lo permetta quello vecchio, e di scoprire da sé, facendo penetrare gli alunni in quel mondo misterioso di segni suoni e parole attraverso piacevoli esercizi che, con l’apparenza di giuochi, impegnano la loro attività. I dubbi e le incertezze non mi sono mancati; in date giornate mi sembrava che il lavoro procedesse a gonfie vele, in certe altre non nascondo ero presa dal desiderio di tornare indietro e adottare il vecchio. Ho notato però che il ritmo con cui procedono le alunne non può essere concorde perché ci sono le precoci, ci sono le normali, le tardive, le indolenti che bisogna continuamente spronare. Molte alunne sanno leggere sul libro di testo e seguo con gioia quelle manine che sfogliano il libro con immenso piacere e vedo con quale avidità gli occhi si posano sulle parole. Avanti, dunque!Sin dal principio dell’anno scolastico mi fu richiesto dal Comando della GIL l’elenco degli alunni bisognosi per la distribuzione gratuita dei libri di testo. Alle mamme dei bambini bisognosi ho continuamente promesso l’interessamento della GIL per tutti i bisogni ma, nonostante mi fossi rivolto spesso al Vice Comandante, sino ad oggi non un sol libro di testo è stato distribuito. Questo ritardo, dicono, sia dovuto al locale libraio ma, io penso, non debba essere l’unico in tutta Italia! Mi rivolgerò ancora una volta al Comando GIL affinchè, prima delle vacanze invernali, i bambini vengano in possesso dei libri, sussidio indispensabile per l’insegnamento.Questo mese comincia col tempo buono e con meno preoccupazioni della salute, benché nella mia classe si verificano molte assenze.Si sono venuti ad iscrivere 3 bambini provenienti da Taranto ed altri arrivano giornalmente; in tutto fino ad oggi 10 dicembre sono 2 maschi e 4 femmine. Questi bambini non hanno ancora il nulla osta e non posso iscriverli sul registro.Provenienti da Taranto si sono iscritti oggi gli alunni Anuovi Gaetano, Albano Giacomo e Porcelli Cristofaro. Risultano iscritti 44 alunni.Ho iscritta una profuga tarantina, munita di tessera e pagella di promozione alla seconda. Il numero è aumentato a 42. Presenti oggi alunne 31. Prima di assentarmi dalla scuola comperai insieme con il direttore e altre colleghe n. 5 piante ornamentali spendendo £ 36. Ritorno a scuola ed ho la sgradita sorpresa che 3 piante sono secche. Sono addolorata non solo per la spesa infruttuosa subita, quanto mi si è tolto il piacere di avere delle belle piante nella mia classe. Stamane ci è stato comunicato il tema mensile di dicembre dal signor Regio Direttore Didattico, da presentare il 26 c.m. il tema è il seguente: ‘ Il fenomeno dei ripetenti nelle varie classi. Cause e mezzi per eliminarlo o per diminuirlo’. E’ un tema pratico ma molto arido. Vedrò se potrò anche questa volta contentare i miei Superiori. Speriamo!

Page 24: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

11 dicembre – Oggi il signor Direttore si è trattenuto nella mia classe interrogando qualche alunno e dandomi alcuni schiarimenti sull’applicazione del metodo globale. Mi ha consigliato di fare parlare molto i bambini, di fare molto disegno e, per ogni lezione, prendere sempre spunto dalle illustrazioni. Mi ha inoltre raccomandato di curare sempre l’igiene degli alunni e della scuola.

12 dicembre Ho preso visione della circolare del Regio Direttore Didattico ove il Sig. Provveditore ci impartisce le norme e ci dichiara tutti “Mobilitati Civili”.Ho preso nota della circolare del Direttore, ieri il Direttore ci riunì nella Direzione e ci trattò i seguenti argomenti:I Iniziare e terminare tutte le riunioni con il saluto al DuceII Portare il distintivo sull’uniforme scolasticaIII Vacanze invernaliIV Alunni sfollatiV Classi differenziali, ortofrenetiche, e corso di specializzazioneVI Fare l’elenco dei ragazzi ortofrenetici distinti in tardivi, nervosi e deficientiVII Convegno degli insegnanti a PisticciSoggetti da trattare: Ruralità della scuola – Scuola all’aperto. Volumi consigliati: ‘Sono contadino e me ne vanto’ di Manlio Pompei, ‘La ruralità nel suo spazio vitale’ di Manlio PompeiBibliotechina di classe.In ogni classe esperimentare una pratica educativa.Profilassi della tigna. Elenco dei tignosi ed ortofrenetici.

14 dicembre – Sono stati consegnati tre kg di ferro.Stamane ho dato l’elenco dei bambini iscritti e frequentanti: il numero dei maschi è di 16 obbligati di cui 13 iscritti e 13 frequentanti; le femmine sono 31 obbligate di cui 29 iscritte e 25 frequentanti. I bambini di Taranto non li ho calcolati.Dati consegnati al Sig. Direttore a tutto il 14/12-942 XXI: obbligati 44, iscritti 41, frequentanti 40.Illustrazione del sacrificio eroico compiuto dalla medaglia d’oro bersagliere Aurelio Zamboni di Berra, Ferrara, che sorpassa l’atto immortale di Enrico Toti. In un impeto di sublime audacia getta in faccia al nemico attaccante il suo stesso braccio, asportatogli poco prima da un colpo di granata inglese gridando: ‘Non ho bombe, oh vigliacchi! Ma ecco la mia carne e che vi possa recare danno’. Spirava poco dopo per dissanguamento nell’Africa settentrionale.

Page 25: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

15 dicembre Ho commemorato ai bambini la medaglia d’oro alla memoria Aldo Spagnuolo, Volontario Universitario caduto eroicamente sul fronte greco-albanese.16 dicembre – Il Direttore riunisce gli insegnanti per impartire direttive. Egli ricorda che in questo anno scolastico è necessario sottoporci tutti ad un lavoro più assiduo per le particolari condizioni di sacrificio in cui la Patria si trova.Sto raccogliendo il denaro per il soldato.Siamo in periodo di guerra, e se in ogni tempo il soldato è caro alla patria, tanto più deve esserlo in questo periodo della Nazione in armi, poiché è il soldato che combatte ed offre la vita ad ogni rischio per affermare i diritti della Nazione e per difenderne gli interessi.Stamani si affaccia sull’uscio il Sig. Direttore. Ha il sorriso sulle labbra, i bambini sono entusiasti e salutano alzandosi sui banchi.Anch’io sono contenta di rivederlo dopo tanti giorni. Mi annunzia la lieta notizia che potrò andare a casa nelle vacanze di Natale! La mia gioia è al colmo, sono diventata in questo momento più bambina dei miei bambini!!!Dolce cosa ricordare la famiglia! Pregusto già il contento di rivedere i miei e di stare con loro quasi otto giorni.Alle ore 12,00 il Sig. Direttore ci ha riuniti in direzione ed ha trattato i seguenti argomenti dopo il “Saluto al Duce”:Vacanze invernali: orario e programma da svolgere.Notizia riservatissima: sfollamento.Scuola del lavoro: istituzione di un registro aziendale.Corsi Pisticci e Irsina: il corso di Pisticci sarà fatto dal 4 al 23 gennaio. Partecipazione facoltativa.Istituzione di una classe differenziale per alunni ortofrenici.Convegno magistrale del circolo di Pisticci. Soggetti da trattare: 1) ruralità della scuola; 2) scuola all’aperto: la classe che funzionerà all’aperto è quella affidata al maestro Crocco.Bibliotechine di classe.In ogni classe si deve sperimentare una pratica educativa, dare cioè un particolare sviluppo ad un insegnamento.Profilassi della tigna. Istituzione di una classe di tignosi.La riunione si è sciolta con il “Saluto al Duce”.

Page 26: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

18 dicembre Giornata della Fede. Ho ricordato il 18 novembre 1935; allorchè si celebrò la “Giornata della Fede”, in tutti i comuni d’Italia accorsero le madri e le spose italiane davanti al Monumento ai Caduti per depositare nell’elmetto di guerra la fede nunziale, suprema e sublime offerta. Spettacolo superbo offerto al mondo dal popolo italiano per raggiungere una vittoria solare!Sono trascorsi 7 anni dal 18 dicembre 1935, quando gli italiani iniziarono l’offerta alla patria, come risposta all’iniquo assedio economico di cinquantadue Stati.L’offerta fu iniziata con il dono delle ‘fedi’, sacrificando sull’altare del patriottismo gli emblemi sacri della cerimonia nuziale.Ricorrendo oggi la giornata della ‘Fede’ insegnanti ed alunni sono venuti a scuola in divisa. Nella prima ora di lezione ho detto poche parole intorno alla grande data.

19 dicembre Verso la fine della lezione ho annunciato ai bambini, per ordine del superiore Ministero, i due mesi di vacanze invernali. In tale periodo però i bambini si riuniranno ugualmente, con orario ridotto, a scuola per le attività della GIL e l’assistenza ai bisognosi.

20 dicembre In questi pochi giorni di scuola ho voluto fare delle indagini per la conoscenza spirituale dei nuovi alunni e per potermi tracciare un esatto programma d’azione. Intrattenendomi su cose semplicissime del programma di prima, ne è risultato che quasi tutti si trovano in condizioni disastratissime: non sanno sillabare né dividere le parole in sillabe; tranne qualcuno gli altri non sanno scrivere una parola con sillabe dirette. Non hanno la percezione dell’unità, né per conseguenza della decina. Sono sconfortato, e l’ho fatto presente al R. Direttore Didattico.Il Direttore Nazione del P.N.F. ha affidato all’Opera Nazionale Dopolavoro l’organizzazione della 4^ Befana del soldato.Spero che anche questa volta le mie scolare vorranno rispondere con slancio a questa nobile gara di fraternità fra popolo e camerati in armi.Spero che anche questa volta le mie scolare vorranno rispondere con slancio a questa nobile gara di fraternità fra popolo e camerati in armi.È l’ultimo giorno di scuola.Vacanze per due mesi per l’approssimarsi del duro inverno. In questo periodo di chiusura si risparmierà il combustibile ai fini dell’economia nazionale, ma a casa si studierà ugualmente per ricompensare i soldati che sul fronte non hanno tregua e maggiormente in questo periodo soffrono.

Page 27: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Pensiamo ai 50 gradi di freddo sotto zero e cerchiamo di fare anche dal fronte interno qualche cosa per la Patria.Le bambine mi hanno promesso di portarmi sempre, in questi giorni di vacanza, il ferro vecchio e gli stracci. Ho fatto qualche lavoro di lana. Mi sembrano troppo poche queste cose; vi supplisca la fede per la sua sicura vittoria a dispetto di tutti i nemici.Niente di meno che dalle lontane Americhe si muovono per bombardare la nostra popolazione civile. Oh’ quanta migliore figura farebbero se pensassero ai fatti loro che hanno bisogno di molta cura.21 dicembre – Vacanze invernali dal 20 dicembre al 15 febbraio. Durante il periodo di chiusura delle scuole agli alunni saranno assegnati compiti in modo che essi non perdano i necessari contatti con le varie discipline.L’assistenza dei maestri alla refezione non è tale da richiedere la presenza giornaliera di tutti i maestri nel locale scolastico. IL Direttore ha avuto cura di disporre turni di servizio.21 gennaio Si è svolto ieri a Pisticci, presenti il Ispettore Centrale Comm. Aristide Campanile, il provveditore agli studi, l’Ispettore scolastico, il Direttore Didattico e parecchi insegnanti del circolo un convegno didattico. Il relatore, ins. Percaccio, ha trattato il seguente tema: didattica del lavoro. Alla fine della lettura della relazione, che è stata interessante e capita, si è accesa una animatissima ed interessantissima conversazione. Si è parlato ampiamente del lavoro nella scuola, e del mezzo come occupare contemporaneamente le squadre nelle ore di lavoro. Alla fine hanno parlato il signor Regio Direttore, il Signor Ispettore, il Signor Provveditore, e ha chiuso il convegno con eloquenti parole il Sig. Ispettore Centrale. Immediatamente dopo, abbiamo gustato un ottimo pranzo offertoci gentilmente dai colleghi di Pisticci.5 febbraio Ho fatto stamane le consegne del laboratorio e dell’aula al signor maestro fiduciario. Nel laboratorio ho consegnato tutti gli arnesi di lavoro che mi erano stati consegnati alla data della mia assunzione in servizio, come da inventario. Nella scuola ho consegnato: 21 banchi, una cattedra, una sedia, una lavagna, 2 quadri del Duce, due dei sovrani, 1 crocifisso, una carta geografica dell’Italia, una dell’Europa, 4 quadri murali della protezione antiaerea, due quadri storici, un attaccapanni, le pagelle, i quaderni di bella copia degli alunni ed il registro.12 febbraio – Riprendiamo il cammino dopo due mesi di vacanze invernali. Stamane 18 alunne. Le scolare si sono disorientate durante le vacanze,

Page 28: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

15 febbraio Dopo un periodo abbastanza lungo di vacanze oggi mi son ritrovato ancora con tutti i miei alunni perché, nonostante le mie raccomandazioni, qualcuno è rimasto sempre assente. La mia prima preoccupazione è stata quella di esaminare indirettamente ciascun scolaro per scoprire la condotta e la preparazione nel tempo in cui ha dovuto vivere lontano dal mio controllo e dai miei incitamenti. Non tutti sono stati curati, in questo periodo, quindi è mio proposito di ritornare dal punto di partenza del programma. Nel riprendere il lavoro sono sicuro che farò del mio meglio per compiere quei doveri di ogni insegnante in questo periodo che sarà decisivo per la sistemazione della nuova Europa. Lavorerò per la vittoria finale che arriderà ai gloriosi soldati d’Italia come premio dei loro sacrifici. Oggi più che mai la nostra volontà è tesa verso la vittoria.Il lavoro dei primi 10 giorni di scuola sarà tutto di controllo e ripetizione per procedere poi nel nuovo e lungo cammino. Ieri molte assenti, quantunque avessi anticipatamente detto alla scolaresca che il 15 si sarebbe fatta lezione, e non vacanza come parecchie ritenevano.

16 febbraio Diversi ragazzi, figli di richiamati, prendono parte alla refezione, dopo le ore di scuola. Noto la loro gioia, quando, in piedi, davanti alla fumante minestra, elevano un pensiero grato al Signore che ha dato all’Italia il Duce, il quale, nel tormento della guerra, vede nei bimbi che cresceranno sani e forti, l’affermarsi della grandezza e della potenza dell’Italia Fascista.La prima trasmissione di Radio scuola per l’Ordine Elementare ha avuto luogo oggi alle 16.30 e si è aperta con una conversazione del Direttore Generale. Ha poi parlato la sig.ra Vera Cottarelli ed il Prof. Mario Mazza.Le trasmissioni successive proseguiranno tutti i martedì ed i venerdì di ogni settimana. Svolgerò la più intensa propaganda per assicurare la più efficace ascoltazione.

17 febbraio Elenco degli iscritti e frequentanti di questa classe: alunni maschi compresi gli sfollati e tutti frequentanti n. 15.Alunne femmine comprese le sfollate n. 31, frequentanti n. 27.Ieri ed oggi ancora assenze: appena 25 comprese due alunne di Taranto sfollate dal Centro per incursioni nemiche. So da accertamento diretto, che molte bimbe sono ammalate per malaria ed influenza che purtroppo ancora circolano nel nostro paese. E’ un guaio!

Page 29: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

18 febbraio Nonostante il mio interessamento verso le famiglie pochissimi sono gli alunni, già iscritti, che frequentano. Ciò mi preoccupa seriamente. Interrogati personalmente alcuni genitori mi hanno risposto con queste testuali parole: “In questo periodo critico abbiamo ben altro da pensare; poi mancano le scarpe, i vestiti come volete che ci possa proprio interessare la frequenza del bambino alla I classe?! Ripeterà l’anno venturo”. Gente ingrata, gente incapace di comprendere il valore e la missione delicata di noi insegnanti!

19 febbraio Ho inviato al Segretario Comunale, con preghiera di consegnarlo al Comandante delle guardie per i dovuti provvedimenti, l’elenco nominativo dei genitori degli alunni che sono restii alla frequenza.Visita dell’Ufficiale Sanitario. Una alunna è stata allontanata da scuola perché affetta da scabbia.La seconda trasmissione ebbe luogo oggi alle 16.30.Ho consigliato le alunne quasi tutte sprovviste di radio a seguire le radio-lezioni presso le compagne che ne sono fornite o presso le famiglie di vicine di casa.Assai più soddisfacente la lezione di matematica di oggi, rispetto a quella di ieri. Pur tuttavia ho preso nota delle più deficienti, che collocherò in tali posti da poter essere da me più direttamente e frequentemente sorvegliate e seguite. Oggi è venuta una nuova scolara.Supplente all’insegnante Bruni Domenico, oggi assumo servizio in questa classe. Animato da buona volontà e da un alto senso del dovere e di responsabilità verso questi ragazzi, che mi guardano con occhi vivaci, quasi per leggere e conoscere il nuovo maestro, dò inizio al mio lavoro. Lavoro bello, nobile, che racchiude in sé tutta l’alta “missione” del maestro. Che il mio lavoro sia fecondo ed assiduo e che non manchi l’aiuto dei miei tanto bravi superiori. Hac veniet avi voluntas, ministret laborem.

20 febbraio Sono venuti oggi due alunni sfollati da Taranto.Oggi abbiamo consegnato la relazione del bimestre gennaio – febbraio, la cui traccia è: “Con quali mezzi diretti ed indiretti il maestro può ottenere la collaborazione della famiglia nella sua opera educativa”.

22 febbraio Oggi è venuto a farmi visita il sig. Direttore Didattico: anch’egli si è meravigliato di trovare in classe presenti pochissimi alunni. Ho risposto rendendolo consapevole del mio invano interessamento e per la seconda volta ho mandato l’avviso per iscritto alle famiglie negligenti.

Page 30: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

23 febbraio Oggi, alle ore 12, il Direttore Didattico ha riunito tutti noi insegnanti in direzione parlandoci sui vari argomenti di carattere scolastico. Mentre il Direttore ci parlava delle bibliotechine di classe, citando una circolare del Superiore Ministero, è entrato il Provveditore Scolastico agli Studi di Matera accompagnato da un altro signore riconosciuto, dopo, per l’Ispettore Scolastico. Trovandoci già riuniti il Provveditore ha lasciato che il Direttore portasse a termine la riunione e poi ci ha parlato lui stesso. Il Provveditore ci ha spronato a raccogliere tutte le nostre forze per inculcare nell’animo dei nostri allievi e con essi alle famiglie la certezza della vittoria finale di questa guerra santa che combattiamo. Ha rievocato i giorni della guerra mondiale 1915-18, la sconfitta di Caporetto e le strepitose battaglie del Piave che portarono a Vittorio Veneto. Ma allora, giungemmo a Vittorio Veneto, ha continuato, perché il popolo era spiritualmente preparato e, come allora, anche oggi, dopo i pochi episodi a noi sfavorevoli, con la ferrea volontà di tutto il popolo italiano riusciremo, con certezza, a “rimodellare il volto d’Europa”. Le parole del Provveditore ci hanno commossi e sono convinto, che come me, tutti i colleghi hanno giurato in cuor loro di rimettersi all’opera con tale lena da strabiliare. Oggi più che mai la Scuola Italiana è in piedi. Vinceremo!

24 febbraio Oggi ho svolto la prima lezione all’aperto. Prendendo spunto dai consigli dei miei superiori e dalle mie iniziative, la lezione si è svolta meravigliosamente bella. Ci siamo portati, insieme alla classe del collega Crocco, in un luogo lontano dall’abitato e dalla scuola. I ragazzi, seduti per terra, hanno potuto osservare la natura e, dopo piccola osservazione, la loro fantasia e la loro curiosità si è spinta a farmi delle domande. Tutti i dubbi sono stati chiariti. E la lezione ha avuto inizio. V’era la neve ai monti lontani, ed il sole irradiava benignamente i nostri corpi. Alternando la spiegazione col collega, le lezioni si sono svolte in perfetto sentore di cognizione, appagando tutti i dubbi dei ragazzi. La neve. Come si forma e come torna ad essere.La scolara Maria è molto brava, perché all’intelligenza unisce il sano dono della volontà. Vuole essere sempre la prima, insuperabile in tutto. Alla sua età conosce bene l’emulazione. Guai se si accorge che qualcuna fa meglio di lei; subito fissa gli occhietti e aguzza le orecchie in senso di sfida.

Page 31: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

27 febbraio Dopo l’intimazione alle famiglie degli alunni negligenti alla frequenza quasi tutti sono ritornati. Si è ripetuto, però, e si ripete il fenomeno dei primi giorni di scuola e cioè “le mamme accompagnano i bambini che piangono dirottamente sino alla fine della lezione”. Tra i nuovi “ritardatari” ce ne sono alcuni negati alla scuola, sono la disperazione delle povere mamme. Io farò del mio meglio per cercare di trattenerli tutti, ma non esiterò su taluni che, abituati al dolce far niente, oltre a non seguirmi cercano di distogliere e allontanare anche i più volenterosi.Più il tempo passa e più mi accorgo che le scolare hanno dimenticato ogni cosa. Leggono lentamente e per scrivere hanno bisogno di nuovo dell’alfabetiere. Speriamo che nel prossimo inverno sia finita la guerra e non ci sia bisogno di questa interruzione. È un augurio troppo audace però. Dio può tutto e da un momento all’altro potrebbe incenerire i nemici, voglia esaudirmi anche al più presto di quanto io pensi.Abbiamo chiuso il mese di febbraio con una lezioncina occasionale commemorando i nostri caduti soldati e i nostri eroi. Ora aspettiamo il mese di Marzo che forse ci porterà grandi avvenimenti della nostra guerra.

1^ marzo Poco soddisfacente la lettura e ancora meno la divisione per ciò appunto, furono protratte oltre il termine stabilito, assorbendo il tempo assegnato alla esercitazione. Un po’ di irrequietezza verso la fine della lezione.

3 marzo Nel primo anniversario della morte gloriosa del Vice Re d’Etiopia, S.A.R. il Duca d’Aosta, ho ricordato ai bambini, rievocando con parole comprensibili ai bambini di sei anni, la sua vita, l’alta figura del Principe Sabaudo e le sue parole indirizzate al Duce nel momento in cui, con pochissimi superstiti, stava per essere sopraffatto dalle orde barbariche di gran lunga superiori per numero e per mezzi.

4 marzo Mi sono fermato oggi parecchio tempo sulle difficoltà del g, gi, ghi, c, chi, q. Non sono riuscito a far superare tutte le difficoltà. Quasi tutti i ragazzi hanno nella mente una confusione di suoni e di segni disparati; che sia l’effetto del metodo globale?... Mi toccherà, giorno per giorno e con pazienza francescana, di far lezione individuale e così forse potrò rimettere una quindicina di ragazzi più volenterosi.

Page 32: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

6 marzo Stamattina è venuto nella mia scuola l’alunno Santese Benito, proveniente da Taranto.Oggi è stata una giornata molto piena di brio. Ho giocato con i bambini agli indovinelli e tutti si accanivano a indovinare le paroline di cui avevo scritto alla lavagna la lettera iniziale e la finale. Essi sono stati molto contenti, perché chi riusciva a indovinare più parole riceveva da me un premio. Questo gioco lo giudico un ottimo sussidio per la lingua, perché i bambini nel ricercare il nome decompongono le parole in suoni e dopo le ricompongono.

8 marzo A causa del cattivo tempo e della pioggia che imperversa incessantemente, questa mattina sono venute poche alunne. Sono appena 14.Da due giorni cade la benefica pioggia. I bambini, data forse la loro tenera età, e forse perché sono malvestiti e quasi tutti scalzi, pochissimi son quelli che si presentano a scuola. I maschietti sono in maggior numero.Dato il numero molto esiguo di bambini, li trattengo con la lettura e scrittura e con il disegno senza fare lezioni nuove.Nella mia classe sono presenti 17 alunne. Numero considerevole di assenze che nuoce tanto allo svolgimento del programma. La ragione devesi attribuire alla mancanza di scarpe che essendo rotte, le famiglie ritengono prudente non far venire a scuola le loro figliuole. Cerco di trattenere queste poche alunne con conversazioni sulla famiglia e con dettato, lettura ed esercizi aritmetici.

10 marzo Da più giorni piove continuamente e la frequenza non è mai completa. In classe non ci sono che pochi alunni, perciò non posso spiegare alcune difficoltà ortografiche. Speriamo che il tempo si rimetta presto, altrimenti spiegherò ugualmente, anche perché i bravi sono sempre presenti.

12 marzo La pioggia è durata quasi 8 giorni e la frequenza dei bambini a scuola si è lasciata desiderare.Stamane pare il cielo voglia rassicurarmi e il sole fa capolino fra le nuvole. Sentiamo sollevarci.

Page 33: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

13 marzo Per la mia incolumità e quella dei ragazzi, verso le dieci, sono stato costretto ad uscire dall’aula: è caduto l’intonaco della volta e si è riversata molta acqua in fondo all’aula. I ragazzi, presi da panico, sono fuggiti, gridando e piangendo, nel corridoio dove l’acqua grondava dappertutto.Stamane in assenza del collega Cipriano sono andata a supplire nella sua classe. Sono stata contenta di rivedere tra i bambini qualcuno da me conosciuto il primo giorno di scuola, quando le classi non erano ancora sdoppiate. Mi sono meravigliata e mi sono compiaciuta del mutamento di Nardozzi che nei primi giorni di scuola, pur essendo bravo, era tanto irrequieto, mentre adesso è uno dei più buoni.

15 marzo Questa mattina il Sig. Direttore è venuto ad ispezionare la mia classe. Ho avuto piacere, sebbene molte delle mie più brave alunne erano assenti.È rimasto contento del metodo globale; quasi tutte le frequentanti hanno saputo leggere e scrivere bene. In verità è un buon metodo, io lo preferisco a quello vecchio perché ci fa guadagnare molto tempo e ci fa vedere al più presto il grado di intelligenza di ogni scolara.

16 marzo La primavera è ancora lontana. Piove sempre e fa freddo. I bimbi, tremanti nei banchi, mi sembrano tanti passerotti sperduti in cerca di cibo e di calore. Stanchi dal cattivo tempo ci tocca ancora soffrire, sospirando un raggio di sole, che non vediamo da più di una settimana; anzi oggi il cielo è così grigio, cupo che appena si vede per scrivere.

17 marzo In questi giorni ho notato che molti bambini non sapevano leggere. Ho cercato di appassionarli alla lettura, mediante raccontini scritti alla lavagna, giochi vari, cartellini illustrati, con la narrazione di favolette e sembra che anche i più svogliati cominciano a leggere. Intensificherò tutte le mie attenzioni per la lettura spigliata e corretta, così fino alla fine dell’anno la maggior parte della scolaresca saprà leggere bene.

Page 34: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

20 marzo Ci inoltriamo nel periodo più faticoso dell’anno scolastico. S’inizia una decade feconda di indagini, di osservazioni, di ricerche. Approfitto della freschezza mentale delle bambine per dare a tutto il lavoro un tono di feconda e proficua alacrità.Assenze, sempre assenze… Sono tanto preoccupata per queste benedette assenze. Dopo la vacanza, la classe si deve vedere semivuota. Stamane sono appena 31 presenti. Le famiglie, nonostante il mio interessamento non ci tengono a far frequentare la scuola alle loro bimbe. Molte sono ammalate, altre sono prive di scarpe e di vestimento. Preferiscono farle scorazzare per le strade e non provvedere per il necessario onde far frequentare la scuola alle loro bambine. La coscienza del proprio dovere e l’affetto per i figli è proprio attutita.Stamane è venuto ad ispezionare la mia classe il Signor Direttore intrattenendosi due ore. Ha voluto sondare tutto ciò che riguarda la lingua con esercizi orali e scritti quale composizione e dettato, infine lettura. Poiché ieri fu vacanza, vi sono state molte assenze, cosa che si verifica il giorno dopo la vacanza. Anche il profitto in questo giorno è poco, perché le bimbe poco studiano. Ciò nonostante le presenti in maggioranza han fatto benino. L’ispezione continuerà nella prossima venuta del Direttore.

22 marzo Per difetto di tempo furono tralasciate le nozioni varie ed il canto. Parecchie scaldabanche disturbano sensibilmente la classe. Dieci assenti. Si confondono, a volte, specialmente le ripetenti, il doppio suono della consonante C e quello della consonante G.La primavera è tornata e con essa tutti i suoi fiori e rondini. Anche i bambini sono venuti in classe più lieti e felici, partecipi anch’essi del risvegliarsi della natura. Tutti in classe sono attenti e irrequieti, ma tanto laboriosi. Come è bello sentire il loro vociare sommesso mentre sono accaniti a scrivere pensierini e riflessioni! Sembrano tante rondini che si affaccendano a preparare il loro nido. Non tutti, però, scrivono. Molti non conoscono ancora l’alfabeto, ma questo non è colpa mia, perché sono stati sempre assenti.

24 marzo Con immenso dolore ho appreso la triste notizia della morte di una mia scolarina: Melidoro Maria, di 8 anni, che frequentava con assiduità la scuola.

Page 35: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

26 marzo Stamane la mia scolaresca è stata allietata dalla visita del Provveditore agli Studi di Matera. Si è trattenuto in classe per pochi minuti interessandosi di tutto e di tutti. Egli ha riconosciuto, dalla bandierina tricolore sul banco, i figli dei richiamati e si è interessato direttamente del luogo ove si trovava il genitore e della corrispondenza. Ha guardato i quaderni spronando i ragazzi al risparmio della carta e alla pulizia. Ha lasciato l’aula spronandomi a fare sempre bene.Oggi ha ultimato l’ispezione il signor Direttore e ne è rimasto contentissimo. Sono le uniche soddisfazioni che si provano! La soddisfazione della propria coscienza! Anche il Signor Provveditore agli Studi oggi ha visitato la mia classe mentre ispezionava il Direttore. Ha visto qualcosa, si è compiaciuto e poi è andato via.29 marzo Cambiamento di orario dal solare al legale. Per i primi giorni per questo cambiamento ci troveremo a disagio ma poi ci abitueremo, come anche gli alunni. Presenti oggi alunni 31. Il tempo è cattivo, acqua vento imperversano, marzo si fa conoscere! Prima che se ne vada vorrà dar prova delle sue pazzie.

30 marzo Stiamo per entrare nell’ultimo periodo di quest’anno scolastico, bisognerà lavorare seriamente e attivamente per riguadagnare il tempo perduto e per far si che alla fine dell’anno la maggior parte dei miei buoni scolaretti sia preparata a dovere. Sarà per me una grande soddisfazione pensando di aver dato alla nostra Patria, in questa guerra che combattiamo, il mio misero ma valevole contributo.Anche quest’altro mese è terminato per dare inizio ad un altro non meno pieno di responsabilità e di lavoro. Prima di formulare i progetti per questo nuovo mese, voglio dare uno sguardo indietro per riscontrare i progressi ed i regressi di tutta la scolaresca e dei singoli alunni. La frequenza ha lasciato un poco a desiderare, pochi sono stati i giorni in cui ci sono stati meno di dieci assenti. Le lezioni si sono svolte regolarmente e i bambini sono stati molto attenti. Varie difficoltà ortografiche sono state rapidamente superate e tutti hanno mostrato buona volontà. Mi sono meravigliata soprattutto del rapido progresso riscontrato in due alunni, che prima non volevano fare niente, mentre ora sono tra i più volenterosi. Sono stata tanto felice di questa trasformazione; intensificherò tutta la mia attenzione per far sì che altri seguano il loro esempio. Sono dispiaciuta di due alunni che non mi seguono più come prima, ma prometto di risollevare anche loro.

31 marzo Chiusura del mese di marzo. La frequenza continua ad essere incostante e saltuaria con mia grande preoccupazione e sconforto perché il profitto ne viene e a risentire. Presenti oggi 34.

Page 36: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

1^ aprile Siamo in un’epoca dell’anno in cui, col meraviglioso rinnovarsi della vita vegetale, la bellezza è così diffusa che non c’è bisogno di guardarla, perché balza agli occhi da sé. Dovunque ci volteremo il miracolo è in atto splende invita e consola. E’ proprio il caso di dire ‘Vedo Dio che passa’

3 aprile Commemorazione della mobilissima figura di Carmelo Borg Pisani di Malta italiana immolata la sua giovine vita per la grandezza della sua patria ‘l’Italia’. Con parole facili ed accessibili alla mente delle mie piccole ho presentato ad esse l’atto eroico di questo martire e il grande amor patrio per il quale egli, conscio della sua fine, accetta la morte data dal nemico, con impavido coraggio gridando ‘Viva l’Italia’. Con questo grido egli ha riaffermato dinanzi al plotone inglese di esecuzione la sua fede eroica .

5 aprile Nella mia classe vi sono ancora dei bambini che pur conoscendo tutte le lettere non riescono ancora a legarle fra loro. Perciò, dietro consiglio del Direttore condurrò oggi i miei bambini nella classe dell’insegnante De Gabriele. Insieme rivolgeremo tutta la nostra cura a questi bambini sperando di riuscire nell’intento.

6 aprile Questa mattina e per l’intera settimana, per ordine del Sigr. Direttore, con la collega Imperatrice proveremo un espediente didattico sul metodo globale, cioè a dire volgeremo la nostra attenzione solamente a quegli alunni che hanno dato prova di intelligenza nell’apprendimento dell’analisi fonetica e che hanno trovato un ostacolo nella ricomposizione sintetica, cosa che non deve esistere perché chi ha percorso una strada saprà indiscutibilmente rifare il cammino.A questi alunni delle prime classi, compresa la mia, vanno oggi le nostre particolari cure sperando di riuscire nell’intento per il bene dei piccoli e per il nostro orgoglio personale che verrebbe ferito non poco verificandosi un insuccesso.

7 aprile Molti bambini cominciano a svegliarsi. Tre alunni che fin’ora hanno fatto dettati orribili, oggi hanno meritato buoni voti. Due alunni fanno dei rapidi progressi nella lettura e ben presto giungeranno al traguardo. Sono contenta di questo miglioramento, cercherò di risvegliare anche gli altri che mi sembrano intelligenti in modo da poter promuovere più di metà della scolaresca.

10 aprile La settimana è finita ed anche l’esperimento è riuscito con gioia nostra e dei bambini a noi affidati

Page 37: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

12 aprile Sono ritornata stamane nella mia classe dopo essere stata per una settimana con la collega De Gabriele. Insieme abbiamo fatto qualche riferimento al metodo globale e siamo riuscite a far leggere gli alunni che non leggevano i vari suoni. Ora cercherò di intensificare la mia cura per questi bambini in modo che possano leggere correntemente

17 aprile Mi sono occupata moltissimo della scrittura e lettura per quelli che sono restii e finora ho ottenuto ottimi risultati. Molti bambini sono però molto indietro nella numerazione e nei conteggi; nell’entrante settimana cercherò di sollevarli.

21 aprile In questi giorni il nostro pensiero è per Gesù che tutto sofferse per amore degli uomini; le nostre opere di perseveranza e d’amore sono per Lui che dall’alto dei cieli deve guidare a sicuro porto le nostre armate vittoriose. Non può farsi sordo alle nostre preghiere; i nostri soldati combattono per il trionfo della sua religione, che da tanti secoli ha superato ostacoli, rovesciato imperi, umiliato regnanti.Come appassiona le piccole la morte e passione di nostro Signore Gesù Cristo e come pensando ai suoi dolori si propongono di essere più premurose per i soldati che oggi per lui combattono. Mi hanno promesso di portare dopo le feste delle offerte per fare dei pacchi ai combattenti. Ho fiducia nelle loro promesse specie in alcune, le quali già piccole, ma già grandi per l’amor di Patria che mostrano per l’odio che dagli occhietti sprizza quando si parla dei nemici.

Page 38: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

27 aprile E’ stato assegnato dal Superiore Ufficio per il mese di maggio il seguente argomento ‘Come ho formato il sentimento religioso nei miei alunni’Le relazioni dovranno pervenire alla Direzione di Pisticci entro il 20 maggio; sarà necessario che gl’insegnanti facciano consegna al Fiduciario il 25 del mese.I maestri saranno successivamente convocati per discutere l’argomento trattato e per mettere in evidenza le relazioni di maggiore interesse e gli eventuali rilievi sulle medesime.Il giorno 9 maggio avrà luogo in tutta Italia la celebrazione della ‘Giornata del Soldato’ in cui i Dopolavori dovranno provvedere ad una tangibile assistenza materiale. Il Dopolavoro Provinciale di Matera provvederà a distribuire pacchi dono ai militari dislocati nella nostra Provincia. A questo scopo si chiede la collaborazione di tutte le scuole per la raccolta dei fondi necessari fra gli alunni delle scuole e fra il corpo insegnante della Provincia.Il Superiore confida che anche in questa occasione le scuole della nostra Provincia risponderanno alla gara di fraterno cameratismo fra popolo e camerati alle armi. Gli importi dovranno essere inviati all’Opera Nazionale Dopolavoro di Matera entro il 25 aprile XXI.Siamo tornati a scuola dopo cinque giorni di vacanza pasquali. Sono tutte presenti le frequentanti, tranne due che sono malate. Il bravo metodo globale fa vedere i suoi prodigi. Le bambine scrivono dettati senza errori ortografici e belline sono le relazioni scritte.

28 aprile Sono state consegnate al Fiduciario £ 35 per la celebrazione della ‘Giornata del Soldato’.

29 aprile Oggi nel fare la rivista della pulizia ho notato che un alunno aveva alle mani delle piccole pustolette nelle giunture delle dita. L’ho allontanato dalla classe sino alla perfetta guarigione, perché temo che sia scabbia e possa infettare gli altri bambini.

Page 39: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

1^ maggio Un altro mese si è iniziato, l’ultimo periodo di questo anno scolastico! Bisognerà lavorare seriamente e attivamente per riguadagnare il tempo perduto e per spronare e indirizzare gli scolaretti restii che hanno dato segno di risveglio. Ne avevo molti di questi bimbi, ma ora, grazie al mio vivo interessamento, tutti fanno progressi. In questi pochi giorni di scuola incoraggerò tutti maggiormente, così i bravi saranno avviati al comporre rapido e preciso per la classe successiva e la retroguardia li seguirà a poco a poco.

4 maggio Sono stati commentati gli ultimi avvenimenti dal fronte tunisino nei quali è rifulso il valore dei soldati dell’Asse, di terra, di mare e di cielo che si sono difesi con estremo valore alle preponderanti forze corazzate nemiche. Gli italiani in Tunisia affrontano il loro destino di guerra con virile fermezza.

5 maggio Due alunni sono stati allontanati dalla scuola perché nuovamente affetti da scabbia.

7 maggio Ieri è ritornato da Brindisi l’alunno Benarrivo Ferdinando. Adesso risultano iscritti 43 alunni e frequentanti 36.

8 maggio A mezzogiorno abbiamo fatto la supplica alla Madonna, chiedendo per grazia la vittoria delle nostre armi.

9 maggio Stamane IV giornata dell’Esercito, giornata dell’Impero. Le organizzazioni giovanili in divisa hanno preso parte alla celebrazione che ha avuto luogo alle ore dieci in piazza Rondinelli, con la messa al campo in suffragio dei caduti.

10 maggio Un alunno è ritornato in classe ed ha ripreso la frequenza alle lezioni, dopo aver presentato il certificato medico.

12 maggio Oggi la radio ha comunicato la fine delle lezioni per il 20 maggio invece del 28 giugno.

15 maggio Tra poco si chiuderanno le scuole per nuova disposizione, nell’entrante settimana cominceremo ad occuparci degli scrutini e degli esami.

Page 40: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

16 maggio Siamo alla fine dell’anno scolastico. Un anno eccezionalmente ricco di eventi, questo. Le vacanze invernali l’hanno reso meno lungo del solito. La chiusura di quest’anno scolastico trova molti ragazzi in scuole che non sono quelle da essi di solito frequentate, con insegnanti nuovi e compagni nuovi. E tuttavia, anche nelle nuove residenze, essi hanno trovato insegnanti amorevoli e compagne affettuose, che li hanno aiutati a trascorrere un anno scolastico buono.

15 – 16 – 17 maggio Invitata dalla Segretaria del Fascio Femminile di questo Comune, mi sono recata a Matera e quindi a Bari per la visita ai feriti di guerra giacenti in quegli ospedali.L’invito mi è giunto sommamente gradito e con vero entusiasmo ho affrontato il disastroso viaggio. Nei giorni precedenti ho preso parte al comitato che si è recato in giro pel paese per la raccolta di uova, denaro e frutta da portare ai nostri eroici soldati che ora giacciono vittime delle barbarie nemiche.

17 maggio La disposizione di anticipare la chiusura delle scuole pel 20 corrente ci sorprende. Motivi di guerra ci costringono a fare ciò e noi con animo sincero giuriamo di non abbandonarci all’ozio Vittoria col lavoro e con la fede e credo di aver corrisposto alle Sue parole dando la mia povera opera per la grandezza della Patria.La mia fede non ha mai vacillato, mi ha aiutato a sorpassare tutti gli ostacoli che ho incontrato in questo primo anno d’insegnamento e sarà sempre la mia guida negli anni seguenti fin quando potrò offrire la mia opera alla Scuola.Vincere! Delle 35 presenti e frequentanti in questo ultimo mese, 22 sono state promosse, 13 rimandate agli esami della seconda sessione ed otto abbandonarono. Con rincrescimento si lascia la scuola nel momento bellico non tanto lieto. Mi auguro che le cose vadano bene per la nostra patria e che noi nel nuovo anno scolastico potessimo riprendere il lavoro con lena ed entusiasmo dato dall’animo tranquillo.

Page 41: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

NOTE ESSENZIALIGioventù italiana del Littorio o GIL: organizzazione giovanile fascista istituita il 27 ottobre 1937, nella quale confluirono precedenti associazioni dipendenti dall'Opera Nazionale Balilla. La GIL avrebbe dovuto svolgere funzioni di addestramento paramilitare, che generalmente si risolvevano in saggi ginnici e sfilate propagandistiche.Il fascismo considerava fondamentale la missione educativa, dedicando le cure maggiori

all’educazione giovanile attraverso istituzioni di carattere assistenziale. Si entrava a far parte della GIOVANI ITALIANE a sei anni, come Figli della Lupa. Le età per le varie categorie d’iscritti erano le seguenti: dagli otto ai quattordici anni Balilla e Piccole Italiane; dai quattordici ai diciotto anni Avanguardisti e Giovani Italiane; dai diciotto ai ventun’anni Giovani Fascisti e Giovani Fasciste (che entravano poi nei Fasci femminili).La scuola diventò un ottimo strumento per la diffusione accelerata dell’ideologia fascista e le lodi del Duce furono d’allora obbligatorie, tanto che ogni 28 ottobre, i ragazzi dalle seconde elementari, dovevano celebrare l’anniversario della Marcia su Roma.Giovan Battista Perasso o Giambattista, detto Balilla è una popolare figura storica di patriota della Genova del Settecento. In lui viene identificato il giovane da cui il 5 dicembre 1746 prese le mosse la rivolta popolare contro gli occupanti dell'Impero Asburgico nel quartiere genovese di Portoria. La popolazione venne incitata dal ragazzo a sollevarsi attraverso il lancio di un sasso contro le truppe austro-piemontesi che occupavano la città. La pagella si rifà alla grafica della corrente futurista. Risultava colorata con una copertina che cambiava di anno in anno. La famiglia doveva acquistarla al costo di £ 1.Ai bambini bisognosi provvedeva il Patronato Scolastico.

Sulla compilazione dei dati personali dell’alunno compariva anche il numero della tessera dell’Opera Nazionale Balilla.

Page 42: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

La Befana fascista consisteva nella distribuzione di doni ai bambini poveri in occasione dell’Epifania. Nel 1928 vi fu la prima manifestazione nazionale con la distribuzione di alimenti alle famiglie povere, in seguito denominata "Natale del Duce", quale segno della "pietà fraterna dei fascisti e dei cittadini". Per poter avere regali dalla Befana Fascista bisognava presentare domanda agli uffici del fascio: questa veniva accettata in base alle necessità del richiedente e alle disponibilità finanziarie. Secondo una filastrocca scolastica, la Befana fascista arrivava con "passo marziale" e "non si reggeva, tremola, a un fragile bastoncello, ma sul cammin picchiava nodoso un manganello cui balenava in cima una scure littoria". Si descriveva la tradizionale Befana come una vecchia, e quella fascista come una bella giovane, ringiovanimento naturalmente attribuito all’opera del duce.23 marzo 1919: nascono i Fasci di Combattimento ad opera di Benito Mussolini. Si delineano come una formazione paramilitare con un unico scopo preciso: la presa del potere.Dall’avanguardia si passa ai Fasci Giovanili e di là alla Milizia e al Partito. Ciò avviene mediante il rito della Leva fascista che si svolge ogni anno in tutta Italia, anniversario dell’entrata dell’Italia in guerra e cioè dell’inizio del rinnovamento nazionale.Ogni alunno venne educato alla dottrina fascista e al culto di Mussolini con marce militari, esercizi ginnici, sfilate e parate, svolte sotto lo slogan“CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE”. Tutta la scuola fu sottoposta al controllo del fascismo, dalla scelta dei libri alla formulazione dei programmi, nulla poté sfuggire. Gli insegnanti, come tutti i dipendenti pubblici, per lavorare furono costretti a giurare fedeltà al Re, ai suoi reali successori e al regime fascista, oltre che possedere la tessera del partito, la divisa e il distintivo. Ai direttori scolastici spettò, con militare devozione e rispetto, la continua vigilanza delle regole. Tra le materie scolastiche insegnate l’educazione fisica ebbe un ruolo predominante, perché considerata altamente formativa all’osservanza della disciplina e all’obbedienza.Attraverso i bollettini del Comando Supremo, trasmessi alla radio ogni giorno alle 13, gli italiani potevano leggere tra le righe l'andamento vero della guerra.

Page 43: LA SCUOLA AI TEMPI DELLA GUERRA - … · comprendere quanto fossero irrequieti e come mi vedessi sperduta trovandomi per la prima volta fra essi. ... I miei scolari sono completamente

Fotocopiato in proprio dal Circolo Didattico di Montalbano Jonico- Novembre 2008 -

…Questa mattina mi ha commosso la pensata di un alunno, il quale, data la sua estrema miseria non ha potuto offrire alcuna cosa alla Patria in questo tempo di guerra; però ieri capitatogli fra le mani il passamontagna del cognato soldato, venuto in licenza, me lo ha portato a scuola e con gli occhi sfavillanti di gioia l’ha donato alla Patria che tanto ama e per la quale si mortifica, quando non può rispondere ai suoi appelli. Erano trascorsi appena pochi minuti dall’inizio delle lezioni, quando è

comparso il padre del ragazzo a reclamare l’indumento preso di nascosto dal figlio, come io avevo immaginato. L’ho restituito ridendo, ma il ragazzo s’è

fatto triste...