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La salute in Italia: una
visione prospettica
Orizzonte Prevenzione
Fondazione GSK
Roma 25 novembre 2015
Carla Collicelli – Fondazione CENSIS
Sostenibilità
Benessere
Cronicità e Nas
Equità
Prevenzione
5 Parole Chiave
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Ruolo del Servizio Sanitario: confronto Italia-Campania
(val. %)
Il nostro Servizio Sanitario,
nonostante i difetti, è comunque
fondamentale per garantire la sanità a tutti:
Italia Campania
D’accordo 86,7 82,4
Non d’accordo 13,3 17,6
Totale 100,0 100,0 Fonte: indagine Censis, 2014
Servizio Sanitario: una istituzione fondamentale
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Tipologia Casi Non moriranno di tumore
Già guariti
2010 2015 M F
Mammella 581.373 700.000 50% 16%
Colon /retto 353.965 430.000 50% 30% 44%
Prostata 295.624 400.000 40% -
Vescica 233.853 250.000 32% 2%
Tiroide 116.485 160.000 74% 75%
Testa / collo 111.520 112.000 33% 23% 26%
Linfomi non Hodgkin
106.168 130.000 24% -
Endometrio 102.088 110.000 78% 53%
Melanoma 100.910 130.000 67% 44%
Tutti 2.587.347 3.000.000 60% 27%
Fonte: Airtum (Associazione Italiana Registri Tumore), 2015
Prevalenza e guarigione da
tumore in Italia secondo Airtum (val. ass. val. %)
Carla Collicelli Fondazione Censis
Sociale e benessere a dura
prova
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
• demografici
• economici
• tecnologici
1. Il peso dei fondamentali
• Efficacia
• Qualità
• Sostenibilità
2. Le sfide della
modernità
• recessione
• devolution
• globalizzazione
3. La fine della grande
coesione
In nome della sostenibilità economica
si mina la sostenibilità sociale
Al contenimento del pubblico corrisponde
un aumento dei disagi, della spesa privata e delle cure
informali
La presunta sostenibilità obbliga a tagliare,
generando razionamento, iniquità e, a
lungo andare,
insostenibilità
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
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Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Si consolidano i driver
della spesa privata in sanità
Da cosa dipende l’aumento della spesa sanitaria
privata (+25,5% in 10 anni)
• Presenza di settori scoperti , come l’odontoiatria, (95% della spesa a carico dei privati) e la LTC
• Inadeguatezza dell’offerta pubblica rispetto alla domanda
• Fattori socio-culturali:
autoregolazione e low cost
Il lievitare dei costi per i cittadini:
confronto 2014-2015 (Censis Previmedical 2015)
Aumento del ticket per 13 prestazioni su 16 sia nelle strutture pubbliche che in quelle private.
Aumento della tariffa piena per 9 prestazioni su 16 nelle
strutture pubbliche (intramoenia) e per 7 prestazioni su 16 in quelle private.
Aumento dei tempi di accesso per 12 prestazioni su 16 nelle strutture pubbliche con ticket .
Diminuzione dei tempi di accesso per 9 prestazioni su 16 nelle strutture private con ticket .
Chi non può pagare rinuncia Hanno dovuto rinunciare per motivi economici a prestazioni sanitarie
Totale cittadini (migliaia) 9.100 di cui:
Sesso Maschio 3.500
Femmina 5.600
Area geografica Nord ovest 1.600
Nord est 1.360
Centro 2.100
Sud e isole 4.000
Età 18-29 anni 800
30-44 anni 2.200
45-64 anni 3.700 65 anni e oltre 2.400
Tipologia familiare Unipersonale 1.000
Coppia senza figli 2.500
Coppia con figli 5.000 “Monogenitore” 350
Altra tipologia 240
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L’Ocse stima per l’Italia circa 1 milione di
lavoratori stranieri nella Long term care,
72% di tutti i c.d. care workers
700.000 migranti che lavorano nella Long
term care svolgono attività di assistenza
domiciliare
Lavoratori nel comparto care e
assistance
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Un federalismo da rivedere
Crescita del carico burocratico
Crescita delle disuguaglianze
Crescita della opacità informativa
Inadempienze amministrative
Meccanismo negoziale Stato-regioni
Vincoli di bilancio morbidi
Organi di accertamento inefficienti
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Benessere e salute
Nucleo Hard
Patologie gravi
Tecnologie Cure
pesanti
Spersonalizzazione
Salute allargata
Benessere Mali lievi
Umanizzazione
Prevenzione Riabilitazione
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
La cultura del benessere Compresenza di elementi contraddittori:
una presunta maturità nella ricerca del benessere
una forte attenzione per la ricerca biologica e
biomedica e le sue applicazioni
conflitti crescenti rispetto alle scelte tecnologiche,
di vita
ruolo crescente dell’informazione di massa
(conflitto, silenzio, inflazione, manipolazione)
crisi della comunicazione (equilibrio,
autoregolazione)
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Approccio funzionalista
Di fronte ai piccoli disturbi e sintomi non gravi il 39% degli italiani consulta il medico di
medicina generale
il 31% tenta di curarsi stando a casa
Il 15% assume qualche farmaco che in altre
occasioni si è rivelato efficace
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Misurare il benessere
complessivo (BES Salute) Speranza di vita alla nascita
Speranza di vita in buona salute
Stato fisico
Stato psicologico
Mortalità infantile
Mortalità per accidenti
Mortalità per tumore
Mortalità per demenze
Speranza di vita senza limitazioni funzionali
Peso
Fumo
Alcol
Sedentarietà
Alimentazione
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Cronicità e non autosufficienza: il
carico sociale dalle famiglie
Pazienti e caregiver
• Spese mediche (visite specialistiche, farmaci, ecc.) e spese non mediche (assistenza, trasporto, ecc.)
Costi diretti
• Lavo di cura
•Mancati redditi da lavoro (per assenze forzate o cessazione dell’attività lavorativa)
Costi indiretti
Cui corrispondono entrate da strumenti di tutela economica
(es. indennità di accompagnamento)insufficienti
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Le reti di aiuto informale sono in
crisi La rete di parentela è sempre più “stretta
e lunga”
Diminuiscono le famiglie aiutate (dal 23% al 17%)
Aumenta l’età dei care giver (da 43 anni a circa 50)
Aumentano gli aiuti economici (48% di anziani ai giovani e 47% dei giovani agli anziani)
Calano gli aiuti diretti (32% degli anziani)
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Più diseguali …..rispetto al
passato
(val. %)
Campania Italia
In sanità ci sono più
disuguaglianze oggi che nel passato
D’accordo 74,0 56,6 Non d’accordo 26,0 43,4
Totale 100,0 100,0
Fonte: indagine Censis, 2014
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Disuguaglianze: situazione socio-
economica, territorio, cultura (val. %)
Quali sono le disuguaglianze in sanità che contano di più oggi in Italia?
Italia Campania
Tra i livelli di reddito 57,2 57,1
Tra i territori 50,9 54,2
Per relazioni (chi ha parenti, amici, conoscenti, ecc.) 23,1 22,3
Tra patologie (croniche, acute) 19,1 15,7
Per tipi di cura di cui si ha bisogno (aver bisogno di certi farmaci, dover fare un dato intervento, ecc.)
13,9 13,6
Per capacità di accesso alle informazioni 18,9 12,9
Tra diverse classi d'età (giovani, adulti, anziani) 11,2 12,0
Per capacità culturale 15,7 9,9
Tra maschi e femmine 1,7 2,6
Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: indagine Censis, 2014
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Si scalfisce anche il tradizionale
«atteggiamento solidarista»
degli italiani
•Favorevoli a penalizzare nell’accesso alla sanità chi adotta comportamenti nocivi per la propria salute (alcolisti, obesi, tossicodipendenti, ecc.)
Il 31% dei pugliesi
Il 38,1% degli italiani
•Favorevoli ad una tassazione punitiva per chi non adotta comportamenti salutari
Quasi il 37% dei pugliesi
Quasi il 42% degli italiani
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Alto interesse degli italiani per la
prevenzione e per una informazione di
qualità
Abitudini individuali e ambiente salubre:
i due pilastri per costruire buona salute
Consenso sociale sugli investimenti di
risorse pubbliche per la prevenzione
Prevenzione
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Il livello di informazione è
elevato
Livello di informazione degli intervistati sui temi della prevenzione, confronto Italia-Puglia (val. %)
Quanto si ritiene informato sui temi della prevenzione? Puglia Italia
Molto + abbastanza 76,1 78,9
di cui:
Molto 15,8 13,8
Abbastanza 60,3 65,1
Poco + per nulla 23,9 21,1
di cui:
Poco 21,3 18,4
Per nulla 2,6 2,7
Totale 100,0 100,0
Fonte: indagine Censis – Farmafactoring, 2013
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
La propensione dei medici
ad occuparsi di prevenzione
è in crescita
Eventuale maggiore propensione da parte dei medici negli ultimi due anni a
stimolare tra i pazienti l’adozione di pratiche di prevenzione, confronto Italia-Puglia (val. %)
Negli ultimi due anni Lei ha notato una maggiore propensione dei medici con cui è entrato in contatto a dare indicazioni, consigli, informazioni a stimolare le pratiche di prevenzione? Puglia Italia
Sì 57,8 56,5
No 16,6 22,2
Non saprei 25,6 21,3
Totale 100,0 100,0
Fonte: indagine Censis – Farmafactoring, 2013
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Crescono i fattori di rischio:
l’obesità
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
1970 1980 1990 2000 2010 2020
Pro
po
rtio
n o
verw
eig
ht
(ad
ult
po
pu
lati
on
)
Time (year)
USA England
Spain
Austria
France
Australia
Canada
Korea
Italy
Hungary
Source: OECD, Obesity Update 2012
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Regioni meridionali particolarmente a rischio
Più cittadini del Sud rispetto a
quelli del Centro-Nord
non godono di un buono stato di salute, e tra il 2010 e il 2012 si è verificato un
ulteriore peggioramento
Nelle regioni meridionali si registra una situazione
critica specie per le malattie
croniche
Diverse regioni del Sud e isole
hanno molte più famiglie con almeno un
anziano
Fumatori, alcolisti,
sedentari e obesi nel
periodo 2009-2012 sono
leggermente diminuiti, ma
soprattutto nelle regioni del
Centro-Nord
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Ulteriori contraddizioni:
la prevenzione è un fatto
individuale
Cosa è la
prevenzione?
Un fatto individuale, perché dipende dalla volontà delle
persone di praticarla
Un fatto collettivo, perché dipende dal modo in cui si
promuovono e/o impongono certe pratiche di prevenzione
Un fatto sanitario, perché dipende dal modo in cui il Servizio sanitario promuove le pratiche di
prevenzione in modo diffuso
Pugliesi
(val. %)
43,6
25,5
30,9
Italiani
(val. %)
37,9
25,9
36,2
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In che cosa investire
Di cosa ci sarebbe bisogno sul piano della prevenzione sanitaria nel nostro Paese secondo Lei?
Puglia (val. %)
Italia (val. %)
- Potenziare gli screening per individuare precocemente le patologie 44,2 46,6
- Promuovere campagne di educazione sanitaria nelle scuole, dalle elementari alle superiori 36,4 31,5
- Comunicare su vasta scala come prevenire alcune patologie specifiche (cardiovascolari, tumore, ecc.) 23,6 19,8
- Incentivare anche fiscalmente l'adozione di stili di vita salutari, che riducono i fattori di rischio per molte malattie 22,3 21,1
- Promuovere la qualità della vita degli anziani per ridurre le patologie croniche 21,2 23,9
- Potenziare le iniziative di comunicazione su vasta scala
(tv, internet, stampa, ecc.) su tutti gli aspetti riguardanti la prevenzione sanitaria 19,2 24,0
Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte
Fonte: indagine Censis – Farmafactoring, 2013
Carla Collicelli Fondazione CENSIS
Il Meridiano Sanità Index ha
sintetizzato con emoticon la situazione
C. Efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria
Stato di salute della popolazione
Capacità di risposta ai bisogni di salute
Qualità dell’offerta sanitaria e responsiveness di sistema
Carla Collicelli Fondazione Censis
Approccio olistico La nuova situazione in sanità incrocia
almeno 4 ambiti di grande rilievo
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• Politica •
Valori e
cultura
collettiva
• Domanda
sociale Economia
Sostenibilità e
appropriatezza Autocura e
qualità della
vita
Federalismo sanitario e
sostenibilità politica
Benessere olistico e tecno
scientismo
Che fare?
Riconnettere le scelte strategiche e
gestionali alle più ampie strategie di
innalzamento della qualità e miglioramento
degli esiti complessivi a lungo termine
Dare massima importanza agli obiettivi
finali di salute e benessere, alle esigenze
reali degli utenti (empowerement), e
soprattutto di quelli più fragili, alla qualità
della vita, all’etica, all’innovazione
Carla Collicelli Fondazione CENSIS