La risorsa ambiente , politica di coesione , fondi strutturali 2007-2013
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La programmazione 2007-2013
CORRIDOI FLUVIALI IRPINI“Tra i Sic i corridoi ecologici”
Le connessioni del paesaggio nelle discontinuità antropiche Un’azione coordinata ed integrata di proposta scien tifica, culturale e di educazione ambientale per la valorizzazione de ll’aree protette
della Rete Natura 2000 in Irpinia
WORKSHOP Economia dell’Ambiente
prof.ssa Concetta Nazzaro(Facoltà SEA dell’Università degli Studi del Sannio – Benevento)
• Globalizzazione e Ambiente• Innovazione tecnologica ed economia della
conoscenza (società dell’informazione, spazio europeo della ricerca e sviluppo innovativo)
• Invecchiamento demografico
• Disoccupazione
Le sfide della POLITICA di COESIONE
Il primo passo verso la nuova politica di coesione:
la Strategia di Lisbona
A Lisbona, nel marzo 2000 , il Consiglio europeo ha definito una strategia volta a fare
dell'Unione Europea, entro il 2010, « un'economia basata sulla conoscenza, piùcompetitiva e dinamica al mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile
con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale»
Gli Obiettivi della Strategia di Lisbona
L’Ue si trova di fronte ad una svolta epocale risultante dalla globalizzazione e da una nuova economia
basata sulla conoscenza
Obiettivi strategici per il nuovo decennio :
•Creare le infrastrutture del sapere (fisiche: Centri di Competenza e Centri di Sviluppo innovativo; formative e sociali);
•Promuovere l’innovazione e le riforme economiche;
•Modernizzare i sistemi d’istruzione e previdenza sociale.
La Strategia di Goteborg(giugno 2001)
Obiettivi politici dell’Unione
•Ha approvato una strategia per lo sviluppo sostenibile e contribuito al completamento della Strategia di Lisbona, implementando maggiormente la dimensione ambientale
•Ha orientato una politica economica a favore della crescita e delle riforme strutturali
Le prospettive finanziarie 2007-2013:un nuovo orientamento
• Favorire la prosperità dell’Europa• Tetto di spesa invariato (1,24% del PIL dell’Unione)
I temi prioritari che la Commissione intende perseguire con la programmazione post 2006, in attuazione della Strategia elaborata dal Consiglio europeo sono:
1. Sviluppo sostenibile (2 obiettivi: competitività e coesione)
2. Conservazione e gestione delle risorse naturali (agricoltura, misure di sostegno al mercato e regimi di sostegno diretto)
3. Cittadinanza europea
4. Unione Europea quale partner globale
Obiettivo1 - Convergenza e competitività
Obiettivo 2 - Competitività regionale e occupazione
Obiettivo 3 - Cooperazione territoriale europea
Obiettivi della programmazione
2007-2013
Politiche e strumenti a sostegno dello sviluppo
Obiettivi e Strumenti Finanziari Comunitari per la priorità strategica dello SVILUPPO SOSTENIBILE
Ciclo di programmazione 2007-2013
Coesione per la crescita e l’occupazione
Fse Feasr
Fesr
Fondi
Strutturali
Feaga
Fep
Fondo di Coesione(Grecia, Portogallo)
BEI
Altri
Gestione sostenibile e protezione delle risorse naturali
Economia basata sulla conoscenza
Politica Agricola Comune: 2 pilastri, 2 fondi, 4 regolamenti
PAC
Regolamento Ce 1290/2005 per il finanziamento della PAC
1° pilastro 2° pilastro
•Pagamenti diretti
Reg 1782/2003
•Interventi di mercato
OCM unica (Reg. 1234/2007)
Sviluppo ruraleReg. 1698/2005
Fondo Europeo Agricolo per la Garanzia FEAGA
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR
Sfide e problemi
•• EconomicoEconomico: reddito inferiore alla media, popolazione attiva di età avanzata, forte dipendenza dal settore primario
•• SocialeSociale: elevata disoccupazione, densitàdemografica bassa, spopolamento, rischio di esclusione sociale
•• AmbientaleAmbientale: gestione degli equilibri agricoltura-spazio naturale
Le sfide e i problemi a cui la nuova politica di sviluppo rurale e il nuovo Fondo devono rispondere riguardano i
seguenti ambiti:
Programmi di sviluppo ruraleStruttura e obiettivi
Obiettivi
Miglioramento della competitività del settore agricolo attraverso il sostegno alla ristrutturazione
Protezione dell’ambiente attraverso il sostegno alla gestione sostenibile del territorio
Miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali e sostegno alla diversificazione
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - FEASR
Asse 1: Competitività
Risorse umaneFormazione ed azioni di informazione; giovani agricoltori; prepensionamento; servizi di consulenza aziendale (ricorso e avviamento)
Risorse fisicheInvestimenti nelle aziende; investimenti per la trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli e forestali; infrastrutture
Miglioramento della qualitàRispetto delle norme; partecipazione a sistemi di qualità; promozione
Norme transitorie per i nuovi Stati Membri
Struttura dei programmi ed obiettivi
Struttura dei programmi ed obiettivi
Asse 2: Ambiente e gestione del territorio
Uso sostenibile dei terreni agricoli
Indennità compensativa per zone di montagna; altri svantaggi naturali; Natura 2000; Agro-ambiente e benessere animale; investimenti non produttivi.
Uso sostenibile delle foreste
Imboschimento delle superfici agricole e non agricole; sistemi agro-forestali; Natura 2000; premi ambientali; ricostituzione potenziale produttivo e prevenzione; investimenti non produttivi
Asse 3: Diversificazione e qualità della vita
Diversificazione dell’economia ruraleDiversificazione verso attività non agricole; creazione e sviluppo di micro-imprese, attività turistiche; valorizzazione del patrimonio naturale.
Miglioramento della qualità della vitaServizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale; rinnovamento e sviluppo villaggi.
Formazione, acquisizione di competenze, animazione
Demarcazione:
Evitare sovrapposizioni con il sostegno di altri strumenti di finanziamento comunitari
Struttura dei programmi ed obiettivi
Asse 4: Approccio Leader
Attuazione di strategie di sviluppo locale che perseguono uno o più obiettivi di uno o più degli Assi 1, 2 e 3
Realizzazione di progetti di cooperazione
Gestione dei Gruppi di Azione Locale, acquisizione di competenze e animazione territoriale
Struttura dei programmi ed obiettivi
Equilibrio finanziario tra gli Assi
Per ogni Asse prioritario è previsto un budget minimo:
Asse 1 (Competitività) 10%
Asse 2 (Ambiente e gestione del territorio) 25%
Asse 3 (Diversificazione e qualità della vita) 10%
Asse 4 (Leader) 5%
Health Check della PAC (2008)
Due sfide e due priorità
Competitività
Capacità di stare sul mercato
Multifunzionalità
Risposta ai bisogni collettivi e
diversificazione
Impresa
•Capacità di sostenere la concorrenza di mercato
•Liberalizzazione e globalizzazione
•Diversificazione dell’agricoltura
•Sviluppo integrato e territoriale
PAC
•Abolizione del protezionismo
•Eliminazione degli aiuti accoppiati
•Incentivi Asse 1 PSR
•Disaccoppiamento e condizionalità
•Maggiore attenzione alle zone rurali: ambiente e territorio
Condizionalità: CGO e BCAA
I PILASTRO II PILASTRO
Competitività
Sostenibilità
Rivitalizzazione delle Aree Rurali
Disaccoppiamento totale
Modulazione Nuove sfide: asse I; asse II e asse III
Misure Asse II
Asse I : ammodernamento, ristrutturazione, organizzazione,
qualità, formazione, PIF, ecc.
Asse III : misura 311
Asse III
Asse IV
Gestione dei rischi (Art. 69)
Strategia combinata per il rafforzamento del Modello E uropeo di Agricoltura Multifunzionale
Sostegno specifico (art. 68)
LA PAC dopo il 2013LA PAC dopo il 2013LA PAC dopo il 2013LA PAC dopo il 2013
Gli sviluppi recenti e
il percorso futuro
�Dibattito pubblico primavera 2010
�Conferenza luglio 2010
�Comunicazione sulle opzioni per la revisione di bilancio19 ottobre 2010
�Proposte della CE 18 novembre 2010
�Proposte legislative luglio 2011 –entrata in vigore 2014
�Approvazione nuova Pac nel quadro delle prospettive finanziarie 2014-2020 fine 2012
La Pac verso il 2020
Comunicazione della CE sulla
Pac dopo il 2013 (novembre 2010)
Una Una Una Una PacPacPacPac ““““pipipipiùùùù verde , piverde , piverde , piverde , piùùùù equa, piequa, piequa, piequa, piùùùù efficiente e piefficiente e piefficiente e piefficiente e piùùùù efficaceefficaceefficaceefficace””””(Dacian Ciolos , Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale)
Tappa cruciale nel percorso che nei prossimi anni condurrà alla definizione degli interventi
che verranno posti in essere per gli agricoltori europei, fino al 2020 , e con ricadute su tutti i
cittadini europei.
Viene mantenuta l’attuale struttura della PAC: due pilastri
Primo: pagamenti diretti, in futuro più verdi e più equamente ripartiti
secondo: sviluppo rurale, maggiormente incentrato su competitività
e innovazione, cambiamento climatico e ambiente
Chi ne beneficerà e come
Cosa cambierCosa cambierCosa cambierCosa cambieràààà
I cittadini europeiI cittadini europeiI cittadini europeiI cittadini europei: sicurezza alimentare maggiore; ambiente
migliore; cambiamenti climatici contrastati; campagne vive.
Gli agricoltori e le zone ruraliGli agricoltori e le zone ruraliGli agricoltori e le zone ruraliGli agricoltori e le zone rurali: vantaggi derivanti da una
politica più equilibrata, equa e stabile e nuove opportunità di
investimento.
Pagamenti diretti:
- rifletteranno maggiormente i beni pubblici forniti dagli agricoltori
- aiuteranno a sostenere l’agricoltura anche nelle aree più svantaggiate
- saranno distribuiti in maniera più equa e destinati agli agricoltori in attività
Strumenti di gestione del mercato:
- saranno semplificati
Politica di sviluppo ruralePolitica di sviluppo ruralePolitica di sviluppo ruralePolitica di sviluppo rurale:
- incentrata sul rafforzamento della competitività e promozione dell’innovazione
Perché la necessità di una
nuova riforma della Pac
EconomicheEconomicheEconomicheEconomiche AmbientaliAmbientaliAmbientaliAmbientali TerritorialiTerritorialiTerritorialiTerritoriali
•Sicurezza approvvigionamento •Emissioni gas serra •Vitalità delle zone
alimentare •Degrado terreni rurali
•Variabilità dei prezzi •Qualità acqua e aria •Diversificazione•Crisi economica agricola
•Habitat e biodiversità
Tre macroTre macroTre macroTre macro----obiettiviobiettiviobiettiviobiettivi
Produzione alimentareProduzione alimentareProduzione alimentareProduzione alimentare
efficienteefficienteefficienteefficiente
Gestione sostenibile delle Gestione sostenibile delle Gestione sostenibile delle Gestione sostenibile delle
risorse naturali e climarisorse naturali e climarisorse naturali e climarisorse naturali e clima
Sviluppo territorialeSviluppo territorialeSviluppo territorialeSviluppo territoriale
equilibratoequilibratoequilibratoequilibratoequilib
rato
Le tre grandi sfide da affrontare
Produzione Alimentare EfficienteProduzione Alimentare EfficienteProduzione Alimentare EfficienteProduzione Alimentare EfficienteL’Ue deve contribuire a soddisfare la domanda globale di prodotti
alimentari, che continuerà a crescere a livello mondiale
� Sostenere i redditi dei produttori agricoli e contribuire a ridurre la loro
variabilità dovuta alla volatilità dei prezzi
� Migliorare la competitività delle imprese agricole
– Rispetto al resto del mondo, per compensare i più elevati standard imposti agli
agricoltori europei sul fronte ambientale, della salubrità e del benessere animale
– Ma anche all’interno della filiera agro-alimentare, dove le imprese agricole
subiscono il maggior potere di mercato detenuto dagli altri soggetti
� Compensare l’agricoltura nelle zone con vincoli naturali, con la possibilità,
nell’ambito del I Pilastro, di un pagamento aggiuntivo rispetto alle misure già
presenti nel II Pilastro
gestione delle risorse naturali e
CLIMA
� Remunerare gli agricoltori per la produzione di beni pubblici
ambientali (garantendo una maggiore offerta) e per il
mantenimento di pratiche agricole sostenibili
� Promuovere una crescita ecocompatibile attraverso le
innovazioni “verdi”, adottando nuove tecnologie, sviluppando
nuovi prodotti e processi di produzione, nonché promuovendo
nuovi modelli di domanda, nell’ambito della bioeconomia
� Contribuire a contrastare gli effetti negativi del cambiamento
climatico, con azioni di mitigazione e adattamento
Sviluppo Territoriale
Equilibrato
� Sostenere l’occupazione e l’attività agricola nelle aree rurali
� Contribuire alla diversificazione dell’economia rurale, valorizzando il
ruolo dei diversi attori locali
� Mantenere la diversità strutturale dei sistemi agricoli presenti nell’UE:
– favorendo la sopravvivenza delle piccole aziende agricole attive
– sviluppando mercati locali e, più in particolare, canali distributivi
alternativi atti a valorizzare le risorse locali
Il contributo della PAC agli
obiettivi di Europa 2020Nel rispondere a tali sfide la Pac* contribuirà al conseguimento degli
obiettivi fissati dalla “Strategia Europa 2020”, ovvero ad una:
� Crescita intelligente (mirata):
- ricerca, innovazione e istruzione
- grandi infrastrutture per il futuro
� Crescita sostenibile (equità):
- efficienza energetica e contrasto al cambiamento climatico
- beni pubblici in ambito agricolo
� Crescita inclusiva (occupazione):
- coesione
- capitale umano e occupazione
* La Pac contribuirà in particolare alle iniziative faro dell’UE: “Un’Europa efficiente sotto il profilo
delle risorse”; “L’Unione dell’innovazione”; “Una piattaforma europea contro la povertà”.
I pagamentiLe misure di
Lo sviluppo
direttimercato rurale
•Redistribuzione •Orientamento al •Ambiente,
•Ridefinizione mercatoinnovazione, camb.
climatico•Sostegno più •Razionalizzazione
•Gestione rischiomirato (targeting) •Funzionamento
•Coerenza con altre
filiera alimentare politiche
Gli strumentiGli strumentiGli strumentiGli strumenti
Si ripropone l’impianto della PAC in due pilastri ma con l’obiettivo di renderli più
complementari, riducendo le attuali sovrapposizioni
I pilastro:I pilastro:I pilastro:I pilastro: per i pagamenti annuali di tipo orizzontale
II pilastro:II pilastro:II pilastro:II pilastro: per interventi strutturali a programmazione
pluriennale e per azioni selettive, da adattare alle
diverse realtà territoriali
Tre macro-strumenti
1.Pagamenti Diretti
2.Misure di Mercato
3.Sviluppo Rurale