La responsabilità delle organizzazioni...

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La responsabilità delle organizzazioni internazionali

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La responsabilità delle organizzazioni internazionali

responsabilità → soggettività delle OI

elemento oggettivo della soggettività

cioè, le organizzazioni internazionali che posseggono la soggettività hanno responsabilità

→ attiva e passiva

La responsabilità delle organizzazioni internazionali è una

responsabilità autonoma, distinta da quella degli Stati

o delle altre organizzazioni che la compongono

Cos’è la responsabilità nel diritto internazionale

Nozione generale, riguardante anche gli Stati

salvo alcune differenze, c’è un sostanziale parallelismo tra la disciplina internazionale della responsabilità degli Stati e quella delle organizzazioni internazionali

2 elementi necessari:

ñ soggettivo

ñ oggettivo

Elemento soggettivo: comportamento di organi o agenti riconducibile allo Stato o all'organizzazione. Il comportamento può consistere in un'azione (es., un attacco armato) o in una omissione (es., la mancata protezione di una sede diplomatica)

Agenti

agente di diritto: Parere della Corte internazionale di giustizia nel “caso Bernadotte” (1949), pag. 7, lettera c) agente “di fatto”: Caso del personale diplomatico e consolare USA in Iran (sentenza della Corte internazionale di giustizia del 24 maggio 1980, para 74)

Elemento oggettivo: antigiuridicità del comportamento (elemento soggettivo), ovvero la violazione della norma internazionale

Elementi accidentali

Colpa: negligenza nella condotta che ha determinato l'illecito Danno: non è necessario che emerga perché ci sia responsabilità. Ma per le organizzazioni internazionali la questione è controversa: per alcuni (Draetta) è elemento necessario.

Cause di esclusione dell'illecito

- la legittima difesa - il consenso del leso - l’autotutela - la causa di forza maggiore - lo stato di necessità - il distress - contrasto con principi fondamentali della Costituzione di uno Stato

Legittima difesa

Reazione a un attacco armato Cfr. art 51 Carta ONU Nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Le misure prese da Membri nell’esercizio di questo diritto di autotutela sono immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza e non pregiudicano in alcun modo il potere e il compito spettanti, secondo il presente Statuto, al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere in qualsiasi momento quell’azione che esso ritenga necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale.

Parametri di ammissibilità della legittima difesa: - presupposto: deve essere una risposta ad un attacco armato - necessità: non c'è alternativa alla reazione armata - immediatezza della reazione - proporzionalità della reazione → in particolare, è ammessa l'invasione del

territorio dell'offensore, solo nella misura necessaria per impedire il proseguimento dell'attacco (l'art. 51 non avalla occupazioni prolungate o annessioni!)

Oneri giuridici imposti dalla norma: - le misure di autodifesa devono essere comunicate al CdS - l'autodifesa può essere esercitata fintantoché il CdS non abbia preso le

misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale

Il consenso del leso

volenti non fit iniuria

es.,

l'ingresso di truppe

la cattura di un criminale fatta da Stati o enti terzi la liberazione di ostaggi

L’autotutela à la reazione ad un illecito internazionale (farsi giustizia da sé) che comporta l’adozione di contromisure

contromisura: comportamento dello Stato leso che di norma sarebbe illecito ma che diviene lecito in quanto è la reazione a un illecito altrui

es., la violazione di un trattato come reazione

limiti: - divieto di sproporzione tra illecito altrui e reazione - divieto di violare lo jus cogens (tranne l’uso della forza)

Causa di forza maggiore

evento straordinario o impossibilità assoluta

che non hanno consentito di evitare l’illecito

es., la nave trascinata nel porto da un forte ed incontrollabile vento

Lo stato di necessità

illecito commesso per evitare un pericolo grave (es., un grave danno ambientale)

o

per tutelare un interesse essenziale

(es., la stessa sopravvivenza della organizzazione)

Il distress

illecito commesso nella necessità di salvare delle vite umane es., la nave che entra nel mare territoriale di uno stato senza autorizzazione al fine di riparare in un porto evitando una tempesta

contrasto con principi fondamentali

della Costituzione di uno Stato - riguarda la violazione di obblighi pattizi - i quali si pongo in contrasto con valori fondamentali

disciplina giuridica internazionale della responsabilità delle organizzazioni internazionali

salvo alcune differenze, esiste un sostanziale parallelismo tra la disciplina della responsabilità degli Stati e quella delle organizzazioni internazionali

altri esempi?

→ la responsabilità degli Stati è regolata dal diritto internazionale consuetudinario. → CDI e progetto del 2001, riproduttivo del diritto consuetudinario (conferenze di codificazione) → per le organizzazioni internazionali, → CDI e progetto del 2011, nel quale si

confermano le norme già predisposte per gli Stati, salvo alcune differenze

ne discende che:

La responsabilità delle organizzazioni internazionali

è sostanzialmente regolata dal diritto consuetudinario

alcune differenze … disposizioni riguardano espressamente le organizzazioni internazionali e il loro rapporto con gli Stati ed altre organizzazioni internazionali

Article 16 Coercion of a State or another international organization

An international organization which coerces a State or another international organization to commit an act is internationally responsible for that act if: (a) the act would, but for the coercion, be an internationally wrongful act of the coerced State or international organization; and (b) the coercing international organization does so with knowledge of the circumstances of the act.

Article 58 Aid or assistance by a State in the commission of an

internationally wrongful act by an international organization

1. A State which aids or assists an international organization in the commission of an internationally wrongful act by the latter is internationally responsible for doing so if: (a) the State does so with knowledge of the circumstances of the internationally wrongful act; and (b) the act would be internationally wrongful if committed by that State. ...

Article 59 Direction and control exercised by a State over the commission

of an internationally wrongful act by an international organization

1. A State which directs and controls an international organization in the commission of an internationally wrongful act by the latter is internationally responsible for that act if: (a) the State does so with knowledge of the circumstances of the internationally wrongful act; and (b) the act would be internationally wrongful if committed by that State. ...

Article 60 Coercion of an international organization by a State

A State which coerces an international organization to commit an act is internationally responsible for that act if: (a) the act would, but for the coercion, be an internationally wrongful act of the coerced international organization; and (b) the coercing State does so with knowledge of the circumstances of the act.

Article 61

Circumvention of international obligations of a State member of an international organization

1. A State member of an international organization incurs international responsibility if, by taking advantage of the fact that the organization has competence in relation to the subject-matter of one of the State’s international obligations, it circumvents that obligation by causing the organization to commit an act that, if committed by the State, would have constituted a breach of the obligation. (...)

Article 62 Responsibility of a State member of an international

organization for an internationally wrongful act of that organization

1. A State member of an international organization is responsible for an internationally wrongful act of that organization if: (a) it has accepted responsibility for that act towards the injured party; or (b) it has led the injured party to rely on its responsibility. 2. Any international responsibility of a State under paragraph 1 is presumed to be subsidiary

Infine, sulle conseguenze della commissione di un illecito … Fermo restando che il soggetto leso potrà adottare delle contromisure (autotutela) nei confronti del soggetto responsabile, anche nel caso in cui sia un’organizzazione, la commissione di un illecito comporta:

1. la cessazione della condotta contraria al diritto internazionale

2. riparazione del danno causato