La relazione con il paziente dializzato: gestione dell ... · La relazione con il paziente...
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La relazione con il paziente dializzato: La relazione con il paziente dializzato:
gestione gestione dell’emotivitàdell’emotività
XXIVCorsoXXIVCorso Nazionale di Nazionale di Aggiornamento SIN Aggiornamento SIN –– Seminario Ante 2016Seminario Ante 20161111--1212--13 13 Aprile 2016 Aprile 2016 -- Sala Congressi Hotel CoralloSala Congressi Hotel Corallo
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gestione gestione dell’emotivitàdell’emotività
e stili di comunicazionee stili di comunicazione
Enrica Badino
psicologa psicoterapeuta ASL CN1
LA PAROLA E’ UN ATTO COMPLESSO
tra la cura di sé e la cura dell’altro
™
Progetto interno all’ASL CN1
per educare alla comunicazione
funzionale:
rivolto a medici di tutti i reparti,
nei prossimi 2 anni
LA COMUNICAZIONE:
LIVELLI DI ATTENZIONE NELLA RELAZIONE DI CURA
InformazioneInformazione
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ComunicazioneComunicazione
RelazioneRelazione
Mondo InterioreMondo Interiore
COMUNICAZIONE: PERCHE’?
ART. 20 Codice Deontologico del Medico - 2014
™Salvaguardare l’individualità della persona, rendendola partecipe e
responsabile delle proprie scelte,
attraverso un’informazione personalizzata ed esaustiva
Codice di deontologia medica 2014 Codice di deontologia medica 2014
art.33 art.33 -- Informazione e comunicazione con la persona assistitaInformazione e comunicazione con la persona assistita
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PERCHE’ COMUNICARE BENE?
CURARE LA CURARE LA COMUNICAZIONE SIGNIFICACOMUNICAZIONE SIGNIFICA
• Aumentare il senso di efficacia e
di gratificazione dell’operatore
• Favorire benessere
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COMUNICAZIONE SIGNIFICACOMUNICAZIONE SIGNIFICA • Favorire benessere
nell’operatore (se comunicazione
fallisce (es. fraintendimenti) produce
sofferenza in tutte le parti)
• Prevenire il burn-out
PECULIARITA’ DEL PAZIENTE NEFROPATICO
�“La malattia cronica è da considerarsi fattore di rischio per l’insorgenza o
la manifestazione di un disagio psichico: l’intervento psicologico deve
inserirsi in un modello d’integrazione con l’équipe nefrologica”.
™
inserirsi in un modello d’integrazione con l’équipe nefrologica”.
Principi generali per l’intervento psicologico nell’iter del paziente nefropatico
Documento Gruppo PSI-Nefro Piemonte, 2010
PECULIARITA’ DEL PAZIENTE NEFROPATICO
�Il paziente cronico deve nel tempo elaborare delle perdite (= traumi) :
a) una profonda frustrazione per il non sentirsi abili e capaci;
b) una nuova modalità di vivere le relazioni affettive, la gestione e il
controllo della propria e altrui preoccupazione;
c) la capacità di ridefinire e integrare l'identità e l'immagine di sé;
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c) la capacità di ridefinire e integrare l'identità e l'immagine di sé;
d) problemi con la propria sessualità-intimità e capacità di accudimento;
e) sentimenti di inadeguatezza e scarsa stima di sé;
f) di un prima e un dopo che bisogna elaborare e integrare ad un nuovo sé.
PECULIARITA’ DEL PAZIENTE NEFROPATICO
�Il paziente cronico sarà tendenzialmente:
• depresso, con scarsa energia vitale, poco motivato all’azione ed alla
partecipazione
• scarsamente collaborante, poco perseverante
• centrato in modo quasi esclusivo, a volte ossessivo, sulla malattia
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• centrato in modo quasi esclusivo, a volte ossessivo, sulla malattia
• portato a vivere in funzione della malattia
• portato ad essere egocentrico, a volte egoista, poco attento alle esigenze
altrui, siano essi familiari, personale sanitario, altri pazienti
• ansioso, emozionalmente instabile; alternerà fasi di chiusura a perdita del
controllo
• poco fiducioso nel futuro
• centrato in modo eccessivo sulla propria salute, manifestando
predisposizione all’ipocondria ed alla somatizzazione dell’ansia
(Centro Regionale Trapianti Piemonte, 2010)
PECULIARITA’ DEL PAZIENTE NEFROPATICO
�Situazioni differenti a seconda della fase di IRC:
• Pre-dialitica
• Dialitica in età compatibile con l’aspettativa di trapianto
Dialitica in età al limite della compatibilità con l’aspettativa di trapianto
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• Dialitica in età al limite della compatibilità con l’aspettativa di trapianto
• Dialitica in età non compatibile con il trapianto
COMUNICAZIONE = NEGOZIAZIONE
PUNTO DI VISTA SCIENTIFICOPUNTO DI VISTA SCIENTIFICO
(Medico)(Medico)
Linguaggio tecnicoLinguaggio tecnico
universaleuniversale
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PUNTO DI VISTA SOGGETTIVOPUNTO DI VISTA SOGGETTIVO
(Paziente)(Paziente)
Linguaggio emotivoLinguaggio emotivo
Soggettivo (storia, vissuti, Soggettivo (storia, vissuti,
significati)significati)
Negoziazione ≠ compromessoNegoziazione ≠ compromesso
COMUNICAZIONE = NEGOZIAZIONE
3 FUNZIONI DELLA 3 FUNZIONI DELLA
• Trasmissione di
informazioni
• Riconoscimento e supporto
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3 FUNZIONI DELLA 3 FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE SANITARIACOMUNICAZIONE SANITARIA
• Riconoscimento e supporto
delle emozioni
• Conseguimento degli
obiettivi terapeutici
PERCHE’ COMUNICARE BENE?
VANTAGGI DI UNA BUONA VANTAGGI DI UNA BUONA
• Migliora comprensione e
ricordo delle informazioni
ricevute
™
VANTAGGI DI UNA BUONA VANTAGGI DI UNA BUONA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE
ricevute
• Favorisce la comprensione
del problema
• Allenta la tensione emotiva
• Migliora il problem solving
Curanti con stile partecipativo raccolgono più informazioni e più accurate; Curanti con stile partecipativo raccolgono più informazioni e più accurate;
hanno pazienti più soddisfatti, fiduciosi e seguiti più a lungo hanno pazienti più soddisfatti, fiduciosi e seguiti più a lungo
SI PUO’ COMUNICARE BENE?
COSTRUTTI ERRATICOSTRUTTI ERRATI
• Non ho tempo
• Non sono capace
• Non è compito mio
La comunicazione è un processo, non un eventoLa comunicazione è un processo, non un evento
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La comunicazione è un processo, non un eventoLa comunicazione è un processo, non un evento
Comunicare è una predisposizione umana, ma è implementabileComunicare è una predisposizione umana, ma è implementabile
Esistono regole che possiamo conoscereEsistono regole che possiamo conoscere
Esistono strumenti che possiamo utilizzareEsistono strumenti che possiamo utilizzare(es. 4HCS, SPIKES, CLASS)(es. 4HCS, SPIKES, CLASS)
COMUNICAZIONE SELF-CENTERED
Risulta essere il modello più Risulta essere il modello più efficaceefficace
• Informazioni «su misura»
• Ascolto partecipato
• Empatia verso le emozioni
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efficaceefficace • Empatia verso le emozioni
dell’altro in quel momento
PERCHE’ COMUNICARE BENE?
CURARE LA CURARE LA COMUNICAZIONE SIGNIFICACOMUNICAZIONE SIGNIFICA
• Aumentare il senso di efficacia e di gratificazione dell’operatore
• Favorire benessere nell’operatore (se comunicazione fallisce (es.
fraintendimenti) produce sofferenza in
tutte le parti)
• Prevenire il burn-out
™
Chi si prende cura è Chi si prende cura è inevitabilmente toccato da inevitabilmente toccato da emozioni ed aspettative del emozioni ed aspettative del
pazientepaziente
• Identificazione automatica
• Dolore e morte richiamano ad
idea della propria caducità
• Sofferenza che non so
risolvere mi fa sentire
impotente
COME COMUNICARE BENE?
Curare la comunicazione Curare la comunicazione significa ANCHE significa ANCHE
occuparsi di emozionioccuparsi di emozioni
• Del paziente in quel momento• Dell’operatore
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Per tutelare l’operatore ed il paziente (e quindi l’operatore)
Contagio emotivoContagio emotivo Distacco o fugaDistacco o fuga
Empatia = «in viaggio con il paziente»Empatia = «in viaggio con il paziente»
COME COMUNICARE BENE?
È necessaria una STRATEGIAÈ necessaria una STRATEGIA• Un obiettivo chiaro• Una lista di priorità• Un piano mentale
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L’improvvisazione è troppo rischiosa (per il paziente, i suoi familiari, l’operatore)
COME COMUNICARE BENE?
SPIKESSPIKES
1. Creare il SETTING2. Conoscere la PERCEZIONE del paziente3. Ottenere l’INVITO del paziente a sapere (o non sapere)4. Fornire le informazioni (KNOWLEDGE)5. Gestire le EMOZIONI del paziente
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5. Gestire le EMOZIONI del paziente6. Concordare insieme una STRATEGIA (terapeutica) e fare una
SINTESI
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
SETTINGSETTING
• Presentazioni e obiettivo dell’incontro
• Dedicare un tempo adeguato (10’)
• Cercare uno spazio accogliente
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• Cercare uno spazio accogliente
• Preparare lo spazio mentale
• Garantire la riservatezza e proteggersi dalle interruzioni esterne
• Chiedere al paziente se desidera la presenza di una persona
significativa
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
PERCEZIONE PERCEZIONE del paziente: cosa sa?del paziente: cosa sa?
• Creare una relazione di fiducia e sicurezza
• Fare domande aperte per capire che cosa ha intuito della sua
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• Fare domande aperte per capire che cosa ha intuito della sua
malattia, quali informazioni gli sono state date finora da altri
colleghi
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
INVITATION: INVITATION: cosa vuole sapere?cosa vuole sapere?
• Trasmettere il messaggio al paziente che lo si considera parte
attiva nella trasmissione di informazioni
™
• Chiedere quante e quali informazioni desidera
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
KNOWLEDGE:KNOWLEDGE:eequilibrio tra verità e speranzaquilibrio tra verità e speranza
• Anticipare al paziente che le notizie non saranno positive
• Essere sobri, chiari e onesti: linguaggio semplice, non tecnico,
™
• Essere sobri, chiari e onesti: linguaggio semplice, non tecnico,
ma corretto
• Evitare gli estremi: crudeltà e illusione
• Lasciare brevi pause di assimilazione
• Verificare la comprensione del paziente
Una cattiva notizia è tanto più traumatica, quanto è ampio il gap tra l’aspettativa e la notizia stessa
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
EMOZIONI ed EMPATIAEMOZIONI ed EMPATIA
• Osservare gli elementi significativi per cogliere il vissuto del
paziente
• Se possibile e/o necessario, chiedere
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• Se possibile e/o necessario, chiedere
• Rimandare l’emozione nominandola (Rabbia, paura, tristezza)
• Normalizzare il suo dolore e le sue reazioni
La dialisi? Mi rovinerà la vita
Ma no, prima o poi si abituerà, diventerà una Ma no, prima o poi si abituerà, diventerà una
parte qualunque delle sue attività settimanali. parte qualunque delle sue attività settimanali.
Magari i problemi fossero sempre così Magari i problemi fossero sempre così
risolvibili….risolvibili….
In effetti è una soluzione necessaria, che può In effetti è una soluzione necessaria, che può
non essere facile da accettare. Molte persone non essere facile da accettare. Molte persone
reagiscono in questo modo quando gliela reagiscono in questo modo quando gliela
prospettiamoprospettiamo
SPIKES: percorso comunicativo in 6 tappe
STRATEGIA STRATEGIA concordata econcordata e SINTESISINTESI
• Concordare l’iter terapeutico diminuisce senso di incertezza e
l’ansia
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l’ansia
• Dare disponibilità per ulteriori chiarimenti: quando e dove può
trovare il medico
• Informarlo sulle possibilità di sostegno e riabilitative disponibili
• Chiudere il colloquio in modo chiaro
PERCHE’ COMUNICARE BENE?
NON per gentilezza, MA per NECESSITA’NON per gentilezza, MA per NECESSITA’
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NON per gentilezza, MA per NECESSITA’NON per gentilezza, MA per NECESSITA’