La reazione neoclassica: Friedman e la Nuova macroeconomia ...
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Il Washington consensus e il nuovo
paradigma La ripresa dell’inflazione fa considerare l’assunzione dei
salari fissi nella SNK come un «caso particolare» della teoria neoclassica
La forzatura macroeconomica della «grande nazione»
Controllo dell’inflazione diventa la priorità: solo macroeconomica?
La fine di Bretton Woods
Taking Kalecki claim seriously
La tesi dell’«eccesso di democrazia»
Il modello di Friedman (1967)
Tutti i mercati in equilibrio nel lungo periodo, incluso mdl
Non necessariamente in equilibrio di piena occupazione nel breve periodo a causa di informazioni imperfette e aspettative di prezzo lavoratori
Imprese operano in concorrenza perfetta e massimizzano profitti
W/P = PMFL
Esse sono in grado anticipare correttamente le aspettative di inflazione
All’origine dell’asimmetria: aspettative adattive
Lavoratori offrono L0
se w* ma le imprese lo aggiustano a w0
con P > PE
All’origine dell’asimmetria: aspettative
adattive I lavoratori possono offrire la quantità domandata L0 al salario w0
solo che i prezzi effettivi sono superiori a quelli attesi P>PE
Il loro errore di previsione non è per illusione monetaria ma per aspettative adattive
Aspettative correnti: aspettative passate con «errore di aggiustamento»: se 0 < < 1 l’aggiustamento è parziale
Discorsivamente più credibile dell’illusione monetaria ma non privo di incoerenze temporali: è un salario «futuro» di breve periodo ma non istantaneo
Inflazione e
disoccupazione
naturale
Sistema inizialmente in pieno impiego yN, wN e LN, UN e = 0
Il governo vuole ridurre U con politica economica espansiva con DA = y1 >yN
Inflazione e disoccupazione naturale Lavoratori per fornire L1 con w*, le imprese offrono w1<w* Essendo DA > yN, > 0 con eccedenza su offerta aggregata Essendo > 0, il salario reale wt si riduce, mettiamo dell’1%
Ma per offrire L1 i lavoratori chiedono w*, es. aumento atteso del 2%
Essendo la loro aspettativa di inflazione nulla, l’inflazione effettiva sarà del 3%. Nel periodo successivo il lavoratori chiederanno un aumento del 3% (recupero del
potere d’acquisto) + 3% prevedendo un’inflazione pari a quella di t+1 Se il Governo vuole mantenere il PIL a yt, i prezzi devono aumentare del 6%: ogni
volta che il tasso atteso di inflazione varia, la curva di Phillips trasla incorporando le aspettative di inflazione.
La politica monetaria
Partiamo con
Supponiamo un’espansione permanente del tasso di crescita dell’offerta nominale di moneta dal 6% al 10%
Come si trasmetterà questa espansione nell’economia reale?
stagflazione
Deflazione con U > UN
La politica monetariaA. Inizialmente: equilibrio con aumento MS
B. LM trasla a dx in basso Pil cresce a y1 e disoccupazione scende a U1: oltre il 6%, e finché è sotto il 10% abbiamo un eccesso DA e U<UN, spostando LM a dx in basso
C. quando = S =10% la traslazione di LM si arresta e così U non diminuisce più
D. Inflazione continua a crescere ma < -> M /P diminuisce -> LM trasla in alto a sx e U aumenta convergendo verso UN : stagflazione
E. M/P continua a diminuire: inflazione diminuisce ma sempre superiore a aumento MS -> U<UN
Alla fine (A’) = S = 10% con NRU
Modello di Friedman: risultati principali1. Nel lungo periodo PIL e occupazione determinati sul MdL come nel modello classico, nel
breve le variazioni della DA generano errori nelle aspettative con traslazioni della curva di offerta di lavoro, scostandosi da equilibrio
2. Tasso disoccupazione con equilibrio D-S su mdl è NRU, connessa alla struttura reale del MdL e dell’economia: «a fact with an unknown truth value (FWUTV)” (Romer, 2016)
3. Con U=NRU il tasso d’inflazione è stabile: inflazione correttamente prevista, se U>NRU inflazione accellera e viceversa, nel lungo periodo la curva di Phillips è verticale
4. Nel lungo periodo vale TQM e aumento spesa pubblica genera spiazzamento
5. Nel breve periodo politica monetaria e politica fiscale possono avere effetti reali ma la prima è più efficace.
NB: benché l’aggiustamento richieda tempo, NRU rimane stabile (ma varia nel lungo periodo!!)
Conseguenze per le politiche
economiche Variazioni disoccupazione dipendono
da fluttuazioni macroeconomiche transitorie
Fine tuning non serve, meglio poche regole che diano certezze a operatori per favorire riequilibrio mercati, es. crescita costante moneta nominale
Stagflazione a ‘70 sembrava confermare critica monetarista a SKN
Centralità politica monetaria
Che cosa ignora?
L’inflazione degli a’60 è legata a guerra Vietnam, l’inflazione degli anni ‘70 ha una forte componente cost-driven: es. petrolio americano da 2,40$ (1973) a 14,50$ (1975) a 34$ (1980) crollato a 10$ (1987) stabilizzandosi attorno ai 20$
Passaggio a cambi flessibili porta a un cambiamento di struttura produttiva, che richiede tutti gli a ’70: da make a buy
La somma dei «brevi periodi» fa il lungo periodo: come cambia offerta di lavoro? che cosa finanzia l’aumento dell’offerta di moneta? a cosa si deve l’eccesso di DA?
Cfr. problema dell’isteresi (Blanchard e Summers, 1986) rivisitato da Fatas e Summers (2015) come superisteresi
Che cosa ignora? Un confrontoThe «Great Nation» (L.Johnson)
integrazione razziale Programmi di welfare assistenziale:
povertà, disoccupazione, donne sole, sanità (medicare/medicaid).
Conquista della luna + guerra del Vietnam
Finanziate a debito
Non modificavano l’offerta di lavoroassicurata da immigrazione (anzi), né la sua produttivitàLa produttività assicurata da innovazioni tecnologiche come fall-out (Silicon valley)
La svolta svedese (O. Palme)
Scambio politico: moderazione salariale contro spesa pubblica
Partecipazione di massa delle donne a MdL Welfare incentrato su cura/crescita (nidi,
scuola, formazione continua) «attivando» l’assistenza (pensione a 70 anni)
Finanziato con fiscalità generale
Processo deliberativo (concertazione + discussione diffusa)
Modifica l’offerta di lavoro per quantità e produttività, pur continuando con immigrazione
Nuova macroeconomia classica (NMC)
Programma: microfondazione nel rigoroso rispetto dell’EEG
Non soddisfacente il meccanismo delle aspettative adattive fondate sull’inerzia perché presupponeva agenti non razionali
Lucas critique
qualunque modello non microfondato è inadeguato per l’analisi delle politiche
La coerenza interna prevale sulla coerenza esterna, data dalla validazionedell’evidenza empirica
Non è un dilemma che lo studioso gestisce, come i SKN e in parte Friedman
NMC: le proprietà
P1: tutti gli agenti sono razionali e si basano su fattori reali
P2: mercati continuamente in equilibrio: in sua assenza transazioni convenienti non sarebbero effettuate
P3: prezzi correttamente previsti grazie ad aspettative razionali, salvo disturbi casuali (in Friedman i lavoratori commettono errori sistematici, non casuali)
NMC: l’ipotesi di aspettative razionaliTutti gli agenti economici fanno un uso efficiente di tutte le informazioni disponibili sulla struttura dell’economia e politiche economiche:
1. I dati riguardanti storia passata delle variabili endogene
2. I valori delle variabili esogene i.e. le regole di politica economica del governo
3. La struttura del modello «vero» dell’economia
Q: e se le informazioni disponibili fossero troppe? Si selezionano quelle centrali (segnali di prezzo) e il resto sono perturbazioni sunspots (di moda a inizio anni ‘90)
NMC: le aspettative razionali
Il livello atteso dei prezzi è il valore atteso condizionato del livello effettivo dei prezzi dato l’insieme delle info disponibili (incluso il modello «vero») al tempo t-1
Alternativamente espresso come:
Ovvero: la previsione dei prezzi deve essere corretta, a meno di un errore casuale (non causale)
NMC: conseguenze
1. Negato fondamento teorico che p e w siano rigidi oppure si aggiustino gradatamente nel tempo -> rigetto SKN, ma anche aspettative adattive di Friedman
2. Economia si comporta nello stesso modo nel breve E nel lungo periodo
Unico metodo scientifico: la coerenza interna, con assunzione di razionalità degli agenti (cioè formulano solo aspettative razionali) e studio condizioni di equilibrio in concorrenza perfetta
NMC: il modello
Le fluttuazioni macro sono spiegate dalla teoria del ciclo economico reale (RBC) e dipendono dalle determinanti di occupazione e produzione (shock esogeni di produttività, dotazione di capitale, preferenze dei lavoratori)
In presenza di AR il livello atteso dei prezzi è dato dal valore atteso dell’offerta di moneta sull’unico valore che garantisce l’equilibrio della domanda aggregata con il livello naturale del PIL
Con è il valore di M/P che assicura equilibrio fra DA e livello naturale di produzione
E il valore atteso del salario monetario che determina equilibrio su MdL è:
E cioè salario di equilibrio su MdL * aspettative di prezzo
Di conseguenza: un aumento anticipato dell’offerta di moneta indurrà un aumento improvviso di inflazione e salario monetario per mantenere costanti offerta reale di moneta e salario reale
NMC: il modello grafico
LM immobile Curve di Phillips di BP irrilevanti e
di LP verticale
No tradeoff inflazione-disoccupazione nemmeno nel BP
Se aumento MS non anticipato avrebbe effetti reali (shock esogeno) con aumento salari e PIL
Non appena gli attori si rendono conto che MS>ME, economia ritorna in equilibrio di PL in C
Le «regole del buon governo» d Lucas Tasso di crescita di M1 al 4% mantenuto il più possibile su base trimestrale
(da Friedman)
Modello di spese governative e trasferimenti che può variare lentamente ma non in risposta a cambiamenti ciclici (da Friedman)
Imposizione fiscale (anch’esso con variazioni lente e non in risposta a ciclo economico) in modo da azzerare in media il disavanzo (da Friedman)
Politica esplicitamente annunciata di modo che accordi su salari e prezzi non provocheranno reazioni governative che non siano di tipo antimonopolistico e preferenza per bassi salari
shocks oppure naturale cambiamento
dell’economia reale?
L’economia reale è spinta da innovazioni continue nella tecnologia, nei comportamenti sociali ecc.: si generano squilibri che modificano i caratteri strutturali di LPSono prevedibili in una qualche misura: perché non entrano nei modelli neoclassici?
“In response to the observation that the shocks are imaginary, a standard defense invokes Milton Friedman’s (1953) methodological assertion from unnamed authority that "the more significant the theory, the more unrealistic the assumptions (p.14)."More recently, "all models are false" seems to have become the universal hand-wave for dismissing any fact that does not conform to the model that is the current favorite” (Romer, 2016)
Pessima epistemologia: es. Popper non dice che tutte le teorie sono false, ma che sonofalsificabili.
Il flogisto anche in macroeconomia?
flogisto Denominazione data dai chimici del 18° sec. a un’ipotetica sostanza imponderabile che si sarebbe dovuta liberare nella combustione o nella calcinazione dei metalli, riconosciute come fenomeni della stessa natura (Treccani)
“…il flogisto può, qualche volta, avere la qualità della leggerezza, cioè pesare meno che nulla. E’ naturale che le calci peseranno più dei metalli che avete messo nella fornace: qualcosa, meno qualcosa che pesa meno di nulla, peserà sempre di più che non nello stato primitivo” (Georg Ernst Stahl, 1660-1734)
Il flogisto (….) fu un ‘paradigma’ condiviso, metafisico e ‘non-falsificabile’, mediante ipotesi ad hoc fu adattato alle più diverse evidenze sperimentali: “Han fatto del flogisto un quid estremamente vago, che si adatta a tutte le spiegazioni. Qualche volta pesa, talaltra no; una volta è libero, l’altra è legato con un elemento terrestre; talvolta attraversa i pori della terracotta e talaltra no. E’ un Proteo che cambia forma ad ogni occasione”(Lavoisier)
Flogisto e altre sostanze in NMC e DSGE
dietro shocks ed eventi casuali?
A general type of phlogiston that increases the quantity of consumption goods produced by given inputs
An "investment-specific" type of phlogiston that increases the quantity of capital goods produced by given inputs
A troll who makes random changes to the wages paid to all workers
A gremlin who makes random changes to the price of output
Aether, which increases the risk preference of investors
Caloric, which makes people want less leisure
(Romer, 2016)