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Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009 Insegnare la lingua italiana La razza umana© disponibile in una vasta gamma di colori e modelli

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Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Insegnare la lingua italiana

La razza umana© disponibile in una

vasta gamma di colori e modelli

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

4 nodi

1. Il bambino figlio di famiglia migrante

2. Lingua e cultura

3. La competenza comunicativa e l’unità

formativa

4. Strategie a scuola e in classe

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Cosa ci turba, preoccupa, mette in ansia,

cosa ci irrita pensando ai nostri alunni

immigrati?

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Ogni alunno è unico

Approccio umanistico affettivo

Progetto di sé Aspirazioni Motivazioni

Strategie cognitive Stili di apprendimento

Combinazione di intelligenze

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

L’alunno migrante: 6 parole chiave

• Spaesamento • Isolamento • Perdita • Marginalità • Dubbi • Aspettative

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Contesto di vulnerabilità

• Perdita e svalorizzazione delle figure di riferimento

• Sradicamento dal contesto familiare

• Aggressione-offesa come modo di relazionarsi da parte/nei confronti della società

• Mancanza di potere

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

L’ ansia blocca acquisizione e motivazione

• Prendere la parola in pubblico e in un codice

linguistico poco conosciuto

• Essere esposti al giudizio di compagni e insegnanti

• Mettersi in gioco

• Avere un basso livello di autostima

• Vivere problematicamente la relazione con gli

insegnanti

FILTRO AFFETTIVO

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Fase del silenzio

L’alunno parla solo quando si sente di farlo

• Non forzare a parlare, soprattutto in pubblico

• Utilizzare metodologie con consegne che richiedano

azioni come risposta (TPR Total Phisical Response):

mimo, successioni di azioni, canzoni, giochi in cerchio,

uso del computer, gioco in generale (rule of forgetting)

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Le strategie degli alunni

• Strategie rivendicative: sottolineare la propria

differenza. Rischio: opposizione/separazione

• Strategie assimiliazioniste: conformismo, mimetismo.

Rischio: forti crisi identitarie

• Strategie intermedie: ricerca di somiglianze senza

rinunciare a proprie specificità

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

BARRIERE SCOLASTICHE E RISORSE FORMATIVE

PER GLI ALUNNI STRANIERI (E. Colombo)

• Curiosità, interesse, slancio

degli insegnanti sensibili

• Procedure di accoglienza

• Gruppi di lavoro ad hoc

(commissioni intercultura)

• Insegnanti facilitatori

• Progetti di rete per il

sostegno extrascolastico

• Attività di educazione

interculturale

• Inserimenti non corrispondenti all’età

• Visione privativa dell’alunno straniero

• Bilinguismo ‘sottrattivo’ • Atteggiamenti di chiusura

difensiva • Segregazione formativa

(orientamento forzato) • Impostazione monoculturale

dei programmi didattici

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

L’alunno prepotente • Ha una bassa autostima

• Ha una cattiva idea di sé

CI SONO ALUNNI CHE NON HANNO NULLA DA PERDERE

ATTENZIONE a …

– Attacco alla persona: rinforza l’dea negativa

– Minaccia (non mantenuta)

– Proibizione

– Incoerenza

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Varietà delle situazioni

1. Nati qui

2. Arrivati da piccoli e non alfabetizzati nella lingua

madre

3. Ricongiunti tardi, già alfabetizzati in lingua madre

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Lingua e cultura

• “Nella sua cultura…”

• “Nel suo Paese si fa così?”

• “Mi racconti il tuo Paese?”

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

“In una scuola materna frequentata da molti bambini

magrebini, le maestre hanno deciso un giorno di preparare il

couscous. Hanno cercato la ricetta “originale” per cucinarlo

secondo la tradizione.

I bambini erano contenti. Poi la maestra ha chiesto a un

piccolo marocchino:

“Ti piace ?”

“Sì”

“E’ come quello che fa la tua mamma?”

“Quello che fa la mia mamma è più buono perché mette uno

strato di couscous e uno di tortellini, uno di couscous…”

da Eccessi di culture di Marco Aime

Docente di antropologia culturale presso l’Università di Genova

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Lingua e cultura • La lingua è un aspetto della cultura di un popolo.

• Permette di esprimere le modalità con cui una

cultura osserva e interpreta la realtà.

• Lingua e cultura hanno aspetti comuni:

non sono naturali

sono prodotti di apprendimento, cioè

sono conoscenza

• Sono sistemi mentali di organizzazione

dell’esperienza.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Il nome della neve

• Ogni stagione, ogni neve ha il suo nome

• Brüskalan non è proprio una nevicata densa compatta…è nel pieno dell'inverno.

• Verso la primavera, abbiamo la neve del cuculo, la neve della quaglia, la neve dell'allodola, la kuksneea la bàchtalasneea, la neve della vacca, appunto la kuasneea.

• In primavera, quando il sole durante il giorno scioglie la crosta sopra, e camminando non sprofondi, quello è haar-nust.

(Mazzacurati-Paolini, Ritratti, Mario Rigoni Stern)

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

L’alunno immigrato

• NON vive dentro una territorio-cultura

• NON è sospeso tra due culture, ma appartiene ad entrambe

• NON è il custode di una tradizione

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La famiglia

• Spaesamento

• Perdita del ruolo parentale

• Scadimento dell’autorità (es alunni di origine araba)

• Impotenza

• Altri problemi

Va sempre coinvolta, anche per restituirle un ruolo.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La motivazione a comunicare

• A chi

• Quando

• Dove

• Di che cosa

a scuola?

fuori dalla scuola?

vivendo la cultura e parlando la lingua non possiamo non

comunicare

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

A cosa serve la lingua?

• la lingua serve per

– organizzare la propria visione della realtà

– comunicare ed esprimere la propria identità in

termini di scelte, emozioni, sentimenti, stati

d’animo,…

– gestire i contatti interpersonali

– stare nella società come attore, difendendo la

propria dignità e i propri diritti (Don Milani, Una

parola in più…)

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Insegnare una L2

Insegnando la lingua, dobbiamo insegnare

• la forma cioè come è fatta e come funziona

• le funzioni, cioè i bisogni ai quali l’uso

della lingua risponde.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La lingua in classe

• È non-bidirezionale (interventi degli alunni limitati)

• È transazionale più che interazionale

• È rigida nei turni e nel linguaggio

• È dettata da un progetto che è solo dell’insegnante

• È molto scritta e poco orale

• È artificiosa

• Ha una struttura fissa in 3 mosse: domanda/risposta/feedback

• Usa molto la domanda: per valutare la comprensione, per chiedere

conferma, per verificare gap nell’informazione, per mantenere aperta la

conversazione, per generare output

• Crea una situazione ansiogena

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La competenza comunicativa

Per:

• Conoscere/interpretare il

mondo

• Saper interagire nel mondo

• Saper essere nel mondo

(atteggiamenti, motivazioni,

stili di apprendimento)

Vari aspetti:

1. aspetti grammaticali

2. sociolinguistici (formule di

cortesia, registri,…)

3. pragmatici

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La Competenza Comunicativa

secondo Balboni

• Saper fare lingua (le abilità pure: capire, parlare,

leggere, scrivere; le abilità integrate )

• Saper fare con la lingua (le funzioni)

• Sapere la lingua a saperla integrare (le

grammatiche della lingua delle situazioni)

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Le funzioni: perché si comunica?

• Personale: x parlare di sè

• Interpersonale: x parlare con altri

• Regolativo strumentale: x dare e ricevere istruzioni,

ordini, consigli, impedire di fare qualcosa,….

• Referenziale: x chiedere e dare informazioni, descrivere,

• Poetico immaginativa: x avvicinarsi a mondi immaginari

• Metalinguistica: X riflettere sulle regole

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Interpretare il contesto sociale

• A partire dal contesto

– situazione sociale

– ambiente

– abito

• Saper scegliere

– il registro

– l’atteggiamento

– la distanza

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Il lessico • Il lessico è un aspetto della lingua a lungo ignorato dalla

glottodidattica.

• Ampliare il campo lessicale significa offrire più chiavi di lettura/interpretazione attiva della realtà,

• ma…

If you want to forget something, put it in a list”

Trovare con i ragazzi un modo per renderlo visibile: cartelloni, schede, scatole illustrate con temi diversi, e per esercitarlo: memory, cruciverba, domino, giochi linguistici,…

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

“L’apprendimento è, tra

l’altro, un processo interattivo

in cui le persone imparano

l’una dall’altra, e non solo

attraverso il narrare e il

mostrare; è nella natura delle

culture umane formare

comunità in cui

l’apprendimento è frutto di

uno scambio reciproco.”

Bruner, 1997

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Peer tutoring L’aiuto reciproco è uno strumento per valorizzare i risultati sia

cognitivi che relazionali degli alunni Permette agli alunni di stabilire relazioni affettive e sociali forti Permette all’insegnante di lavorare con maggiore serenità

nella classe con abilità miste Permette all’alunno tutor di migliorare sia la propria capacità di

comprensione e il controllo di sé e delle proprie competenze Valorizza l’autonomia e l’indipendenza dell’atto di apprendere,

lasciando agli alunni un maggiore controllo sui propri processi

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Apprendimento

cooperativo

• Strategia molto efficace che potenzia la relazione fra pari nell’apprendimento, lavorare in squadra per eseguire un compito o raggiungere un obiettivo comune”;

• Scopo

lavorare insieme per migliorare insieme il raggiungimento di competenze.

Non si enfatizzano solo gli obiettivi cognitivi ma anche le relazioni positive e le capacità di interazione

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Lavorare su… • L’oralità: viene prima dello scritto, sia nel senso di ascolto che

di parlato. Si impara a comunicare se ci serve a qualche cosa.

• La cooperazione: prima di tutto costruire un gruppo, non separare ma condizionare ad aiutarsi, a collaborare: chi deve spiegare qualche cosa a un altro, la chiarisce anche a se stesso

• La motivazione: mantenere l’interesse a livelli elevati, usando materiali autentici, ascoltando i loro bisogni: hanno bisogno di scuola! Di non sentirsi sempre incapaci.

• Il concetto di laboratorio, si impara facendo, usando la lingua, non scrivendo e riempiendo quaderni.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Che cos’è il Task

• Attività coinvolgente in termini emotivi e di motivazione

• Attenzione al significato: gli alunni lavorano in coppia o in tre e devono – discutere e negoziare il compito

– far ricorso a tutta la loro competenza lessicale e comunicativa

– chiedere all’insegnante proprio ciò che non sanno ma che serve

– preparare un report da presentare agli altri

• Compito in relazione al mondo reale

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Il compito interattivo Task Based Language Teaching

• Presentazione del task

• Produzione di gruppo: gap informativo che si

colma nella discussione tra alunni

• Preparazione di un report da presentare alla

classe

• Pratica: riflessione metalinguistica

• Follow up: ripetizione test a distanza di una

settimana

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Esempi di task • Organizzare una pomeriggio domenicale usando due diversi

elenchi di film o di manifestazioni in città

• Con due diversi elenchi/foto di capi di vestiario o oggetti, organizzare la valigia per andare a … (cataloghi, IKEA) o la cameretta ideale,…

• Scegliere cosa vedere in TV con due pagine di programmi televisivi

• Ogni alunno ha parte della sintesi per punti di una storia, che va ricostruita insieme

• Scegliere l’amico ideale a partire da descrizioni di caratteristiche (ognuno ne ha una diversa)

• Decidere e programmare una vacanza a partire da due diversi dépliants

• Ricostruire una storia letta insieme a partire da frasi-sintesi: in alcune ci sono dati inesatti o sovrabbondanti.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

La lingua

Task

• Pubblica, negoziata e

ripetuta

• Permanente

• Dialogo

• Informativa

• Utilizza fonti differenti e

condivise

Acquisizione tradizionale

• Privata

• Effimera

• Monologo

• Strumentale

• Utilizza fonti differenti

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Correggere: non tutto!!!!

• Scegliere l’abilità

• Scegliere l’aspetto (fonologico, ortografico, …)

• Scegliere le modalità: a specchio, cooperative, insieme,…

• Essere positivi: siamo lì per aiutare a superare gli errori, quindi dobbiamo rendere gli alunni consapevoli di quali sono

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Leggere quindi per costruirsi una nuova famiglia, cogliendo

l’infinita possibilità di costruirsi nuovi legami, di scegliere

nuovi rapporti parentali.

Leggere per fare silenzio, abbandonare quello che siamo e

colmare le distanze, ascoltare le voci che raccontano di

mondi lontani e valori differenti, aprendoci alla

comunicazione quotidiana con un altro che ci porta

frammenti di vite sconosciute.

Infine leggere per cogliere un nuovo alfabeto del

quotidiano, e anche per riuscire a vedere il nostro un po’

più da lontano, un po’ più piccolo, un po’ meno incombente.

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

Fatima Mernissi La terrazza proibita; Islam e democrazia; L’Harem e occidente

Assia Djebar Ombra sultana; Donne d’ Algeri nei loro appartamenti; Nel cuore della notte algerina; Lontano da Medina; Le donne al tempo del profeta.

Chinua Achebe La freccia di Dio; ll crollo; Ormai a disagio

Mariou Molteno Una lingua in comune Sam Selvou Londinesi solitari Jorge Amado Tocaia grande Michael Ondaatje Lo spettro di Anil Chaim Potok Zebra; Il mio nome è

Asher Lev; Danny l’ eletto; Io sono l’ argilla

Khunshwant Sing Quel treno per il Pakistan; Delhi

José Saramago Le intermittenze della morte

Daniel Pennac Diario di scuola François Bégaudeau La classe Carla Corso, Ada Trifirò …e siamo

partite!

Anita Nair Cuccette per signora Bapsi Sidhawa La spartizione del

cuore Lu Lu Wang Il teatro delle ninfee Pap Kouma Io venditore di elefanti Anna Vanzan ( a cura di)Le dita

nella terra le dita nell’ inchiostro

Buchi Emecheta Cittadina di seconda classe

Eva Hoffman Come si dice Sylvia Iparraguirre La terra del

fuoco A.B. Yehoshua Ritorno dall’ India;

La sposa liberata;Viaggio alla fine del millennio;Il responsabile delle risorse umane

Igiaba Scego La nomade che amava Alfred Hitchcock, Quando sei nato è una roulette

Gabriella Kuruvilla, Ingy Mubiayi, Igiaba Scego, Laila Wadia Pecore nere (racconti)

Orham Pamuk Il libro nero; Il mio nome è rosso; Istanbul; Il castello bianco

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

“ Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. …

E se hanno ereditato un piccolo triangolo cha sa fare solo tin tin,

o lo scacciapensieri cha fa soltanto boing boing, la cosa

importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio

possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile

scacciapensieri, e che siano fieri della qualità del loro

contributo.

Siccome il piacere dell’armonia fa progredire tutti, alla fine anche il

piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera

brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica”.

Daniel Pennac, Diario di scuola

Donata Lorenzetti Lendinara 10-14 settembre 2009

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L’unità formativa

Funzioni Lessico Riflessione

linguistica

Cultura

italiana

Attività