LA QUARESIMA: 40 GIORNI DI CAMMINO VERSO LA PASQUA … · pianoforte e armonio, venerdì 15 aprile,...

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P Puntuale, ogni anno, ritorna la Quaresima: 40 giorni che ci con- ducono alla Pasqua di Resurre- zione.Ma la parola Quaresima non risuona spesso nelle nostre conversazioni: forse la tradizione cristiana non ha più la forza di plasmare i nostri com- portamenti abituali. Anche nella società è più facile sentire parla- re di Ramadan piuttosto che di Quaresima: sembra che il periodo penitenziale islamico – estraneo alle nostre tradizioni – abbia sop- piantato i biblici quaranta giorni nostrani. Il periodo quaresimale coincide con il “secondo trimestre” dell’anno civile, scolasti- co, universitario, lavorativo: tutte le nostre attività sono a pieno regime e richiedono ritmi serrati. *** Per cogliere gli aspetti spirituali di questo “tempo forte” e per comprendere la rile- vanza che esso ha nella vita del cristiano, è necessario unirsi al cammino di una comu- nità che viva veramente la Quaresima. La nostra parrocchia vuole essere per tutti questa comunità accogliente e in cammino verso la Pasqua del Signore: coloro che incontriamo nella vita quotidiana devono accorgersi che le settimane quaresimali per noi hanno un significato speciale, che inte- ressa il nostro rapporto con Dio. LA QUARESIMA: 40 GIORNI DI CAMMINO VERSO LA PASQUA DI RESURREZIONE Marzo 2011 Anno XXIX n. 3 www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207 San Benedetto suggerisce, nella sua Regola, di vivere la Quaresima aiutati dalla lettura di un libro. continua a pag. 2 Il rito penitenziale dell’imposizione delle ceneri dà inizio al tempo di Quaresima ed è accompagnato da due espressioni che risuonano come un ammonimento: “ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”, oppu- re “convertitevi e credete al vangelo”. Siamo creature nelle mani di Dio e le sue mani ci hanno plasmato dalla terra nella quale Dio ha soffiato un alito di vita. In Qua- resima ricordiamoci di Dio, ritorniamo a Dio, riaffidiamoci a Lui credendo alla sua Parola. Ecco il primo impegno quaresimale: “riscoprire la preghiera di ogni giorno”! *** San Benedetto, nella sua Regola, prevede che ogni monaco all’inizio del tempo di qua- resima riceva un libro dalla biblioteca e lo

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PPuntuale, ogni anno, ritorna laQuaresima: 40 giorni che ci con-ducono alla Pasqua di Resurre-zione.Ma la parola Quaresimanon risuona spesso nelle nostre

conversazioni: forse la tradizione cristiananon ha più la forza di plasmare i nostri com-portamenti abituali.

Anche nella società è più facile sentire parla-re di Ramadan piuttosto che di Quaresima:sembra che il periodo penitenziale islamico –estraneo alle nostre tradizioni – abbia sop-piantato i biblici quaranta giorni nostrani.

I l per iodo quaresimale coincide con i l“secondo trimestre” dell’anno civile, scolasti-co, universitario, lavorativo: tutte le nostreattività sono a pieno regime e richiedonoritmi serrati.

* * *Per cogliere gli aspetti spirituali di questo“tempo forte” e per comprendere la rile-vanza che esso ha nella vita del cristiano, ènecessario unirsi al cammino di una comu-nità che viva veramente la Quaresima. La nostra parrocchia vuole essere per tuttiquesta comunità accogliente e in camminoverso la Pasqua del Signore: coloro cheincontriamo nella vita quotidiana devonoaccorgersi che le settimane quaresimali pernoi hanno un significato speciale, che inte-ressa il nostro rapporto con Dio.

LA QUARESIMA: 40 GIORNI DI CAMMINOVERSO LA PASQUA DI RESURREZIONE

Marzo 2011 Anno XXIX n. 3

www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207

San Benedetto suggerisce, nella sua Regola, di vivere la Quaresima aiutati dalla lettura di un libro.

continua a pag. 2

Il rito penitenziale dell’imposizione delleceneri dà inizio al tempo di Quaresima edè accompagnato da due espressioni cherisuonano come un ammonimento: “ricordatiche sei polvere e in polvere ritornerai”, oppu-re “convertitevi e credete al vangelo”.

Siamo creature nelle mani di Dio e le suemani ci hanno plasmato dalla terra nellaquale Dio ha soffiato un alito di vita. In Qua-resima ricordiamoci di Dio, ritorniamo a Dio,riaffidiamoci a Lui credendo alla sua Parola. Ecco il primo impegno quaresimale:“riscoprire la preghiera di ogni giorno”!

* * *San Benedetto, nella sua Regola, prevedeche ogni monaco all’inizio del tempo di qua-resima riceva un libro dalla biblioteca e lo

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“legga di seguito e interamente, ogni giorno”(Regola, 48, 14-15).

Forse la fonte di questa intuizione benedetti-na è proprio il vangelo che ascolteremo nellaprima domenica di quaresima: “Non di solopane vive l’uomo, ma di ogni parola che escedalla bocca di Dio” (Matteo 4,4).

Al cuore della vita cristiana – specialmente inQuaresima – ci deve essere la lettura e l’a-scolto della Parola di Dio.

Ecco il nostro secondo impegno: cerca ilvangelo tra i tuoi libri, scegli un evangeli-sta e fatti accompagnare piano piano dalui fino al racconto della Pasqua. Inoltrepuoi chiedere in parrocchia il piccolo sussi-dio “Nascere da acqua e Spirito”: propone uncommento alla Parola per tutti i giorni dellaQuaresima.

* * *Sant’Agostino definisce la Quaresima“digiuno grande e generale”.A tale proposito il vangelo ci mette in guardia:“Quando digiunate, non assumete aria malin-conica come gli ipocriti, che si sfigurano lafaccia per far vedere agli uomini che digiuna-no. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la lororicompensa. Tu invece, quando digiuni, profu-mati la testa e lavati il volto, perché la gentenon veda che tu digiuni, ma solo tuo Padreche è nel segreto; e il Padre tuo, che vedenel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,16-18).

Queste parole ci suggeriscono il nostroterzo impegno: il digiuno.

Parlando del digiuno, vorrei fare alcune sotto-lineature.

Deve esserci un legame profondo tra un attoreligioso esteriore e la conversione del cuore.

Bisogna intendere bene le parole “digiuno” e“mortificazione”: è necessario innanzitutto“far morire” ciò che in noi ostacola la vita e lagioia di vivere. Forse alcuni – pessimisti,malinconici, depressi, ansiosi, noiosi… – nondevono praticare mortificazioni ma vivifica-

zioni: sorridere di più, fare un bel viaggio,vedere un film al cinema, acquistare qualco-sa che piace… cercare di stare meglio e spe-cialmente di far stare meglio tutti: noi e coloroche ci vivono accanto.

A coloro che invece preferiscono digiunare insenso stretto, voglio ricordare che non si trattasolo di rinunciare a cibi o bevande (anche!) madi astenersi da tutto ciò che appesantisce lanostra vita spirituale: immagini e discorsi bana-li, parole vuote, mormorazioni, facili giudizi…

* * *L’ultimo impegno quaresimale è in ordinealla carità. Il vangelo dice: “quod super est, date paupe-ribus”.

E’ possibile dare di questa espressione unaduplice lettura:

- la prima interpreta così: “dai ai poveri tuttociò che possiedi in più, il superfluo…”.Tutti noi abbiamo molto, siamo material-mente fortunati… l’invito è chiaro: possia-mo facilmente condividere con chi hameno.

- ma la seconda interpretazione è forse piùstimolante e traduce “quod superest” con“ciò che sta sopra” ovvero “ciò che ci sta acuore più di ogni altra cosa”: condividi congli altri le cose più belle che hai, i tuoi talentipiù preziosi.

Questo ci aiuta a comprendere che le vererinunce sono quelle che ci permettono di ren-dere felici gli altri, in particolare i bisognosi.Ciascuno di noi sceglierà la strada più adatta:mettere in una busta il frutto del proprio impe-gno quaresimale, visitare qualcuno che ènella necessità e preoccuparsi per lui, vigilaresu un proprio difetto e cercare di cambiare…Sono i nostri fratelli che devono gioire e tro-vare sostegno dai frutti della nostra conver-sione quaresimale.

Buona quaresima.

don Erminio

LA QUARESIMA 40 GIORNI DI CAMMINO VERSO LA PASQUA... segue da pag. 1

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Anche quest’anno proponiamodegli incontr i nelle sere deivenerdì di quaresima, alle ore 21,in Basilica.

“Dire Dio” vuole essere un momento di rifles-sione e interiorità, un esercizio spirituale inpreparazione alla Pasqua del Signore maanche un’occasione per ripensare la propriafede e rendere un pò più consapevoli leragioni della nostra speranza.

Venerdì 18 marzo – “Dire Dio ad una gene-razione incredula” – è affidato al teologodon Armando Matteo, autore tra l’altro dellibro “La prima generazione incredula”: l’indif-ferenza delle nuove generazioni al tema dellafede è il contesto che caratterizza la nostratestimonianza cristiana.

Il secondo incontro, venerdì 25 marzo: “DireDio nel tempo del suo silenzio”, sarà pro-posto dal parroco milanese don AntonioTorresin: a volte, in particolare di fronte aldolore innocente, sembra che Dio non ci sia,che sia distratto…

Venerdì 8 aprile, un altro parroco milanese,don Davide Caldirola, proporrà la riflessionequaresimale a partire dall’esigente “faticaquotidiana”: “Dire Dio… ogni giorno”.

Il quarto venerdì di quaresima – Venerdì 8aprile – sarà Enzo Bianchi, il priore delmonastero di Bose, a “Dire il Dio di GesùCristo”.

La conclusione è affidata alla musica con la“Via Crucis” di Franz List, per Coro, Solisti,pianoforte e armonio, venerdì 15 aprile,sempre alle ore 21.

In questa occasione commenterà le stazionidella Via Crucis l’Abate di sant’Ambrogio,mons. Erminio De Scalzi.

Cinque venerdì per crescere nella fede, in preparazione alla Pasqua

I VENERDÌ DI QUARESIMA

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Il 10 febbraio, nella nostra basilica, abbiamo incontrato...

IL PAPÀ E LA MAMMA DELLA BEATA CHIARA LUCE BADANO

Il 25 settembre2010, ChiaraLuce, una sem-plice ragazza diprovincia, figlia

di Ruggero e Mar iaTeresa, è stata procla-mata Beata da papaBenedetto XVI, alla pre-senza di migl iaia difedeli.

Non era la prima voltache ascoltavo i genitoridi Chiara – poi “Chiara Luce” – raccontare diquesta loro unica figlia, attesa tanto a lungo echiamata tanto presto al cielo a causa di unamalattia. Sorprende sempre – e suscita moltedomande nel cuore di un genitore – questo per-corso di vita al tempo stesso singolarissimo estraordinario. Due genitori normali, un paesenormale, un contesto famigliare e sociale sem-plice, tradizionalmente cristiano, ricco di valoriumani e di fedeltà alle tradizioni: una comunitàe un contesto sociale come ce ne sono tantissi-mi in Italia e altrove. Questi due genitori davve-ro normali e insieme speciali, sono stati coeren-ti e capaci con semplici gesti di educare cristia-namente una figlia, offrendole semplicemente lafede.

Non era la prima volta per me, quel giovedì 10febbraio nella basilica di S. Ambrogio colma diascoltatori attenti… eppure ho trovato tuttonuovo, fresco, ricco di specificità, mai banale.Ancora più significativo poi pensare che questatestimonianza è stata pensata ed offerta da ungruppo di giovani sposi, che hanno invitato igenitor i di Chiara Luce. Mar ia Teresa, lamamma, ci ha fatto capire come tutta l’educazio-ne e la formazione progressiva della figlia fosse-ro incentrate sul riconoscere la verità in ognisituazione e su come correttamente esercitarela libertà’ in ogni circostanza.

Ruggero, il papà, riferendosi ai tempi in cui laprova e la fatica sono divenute più pesanti, haricordato il proprio stupore e l’abbandono fidu-

cioso, specialmente nei momenti più drammatici:“mi rendevo conto che c’era una Grazia specialeche ci sosteneva e ci permetteva di andareavanti, con disponibilità...”. Noi tutti dubitiamoche si possa essere capaci di affrontare provetanto dolorose, eppure Ruggero e Maria Teresaci hanno detto che il Signore non lascia soli igenitori in difficoltà: una grande testimonianza difede! Molto interessante è stato l’aspetto educa-tivo della testimonianza: le premesse formativeimpostate sulla verità, libertà e Grazia, produco-no frutti concreti, capaci di umanizzare davverole situazioni della vita, anche nelle difficoltà piùradicali come la malattia e il dolore. Ho ascolta-to, seguendo il racconto della loro avventuraeducativa con la figlia, soffermatosi in particola-re sul periodo scolastico di Chiara: i genitorihanno vissuto la scuola, dall’epoca della mater-na, fino al culmine del liceo classico, con grandeaffidamento e partecipazione: “affidavano” lafiglia alla scuola, agli insegnanti, ai compagni,alle varie forme di sapere tenendo altamente inconsiderazione l’importanza e la fortuna di unacrescita culturale, più ricca e più aggiornata diquella che avevano ricevuto loro. Non era laprima volta che ascoltavo Ruggero e Maria Tere-sa, non era la prima volta che riflettevo e prega-vo provocato dal destino e dalla vita di Chiara…eppure ogni volta che li senti dire e testimoniarela loro esper ienza “famigl ia più fel ice delmondo”… ti rendi conto che la gioia è tale daessere ogni volta come la prima volta.

Antonio Ponzini

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CALENDARIOMARZO 2011

DOMENICA 13 prima di Quaresima.Al termine di ogni messa, imposizione delleceneri.Ore 15, in Basilica, il Cardinale presiede il Ritodell’elezione dei Catecumeni che riceveranno ilBattesimo a Pasqua.

LUNEDÌ 14 primo giorno di QuaresimaOre 7, in Basilica, santa messa: sarà distribuito ilsussidio “Nascere da acqua e spirito”. Ore 20.45, Chiesa di san Fedele: ProcessioneCittadina con la “Reliquia del Santo chiodo”, gui-data dal Cardinale. La processione si concluderàin Duomo.

MERCOLEDÌ 16Ore 20. santa Messa per Chiata Lubich, presie-duta dal Cardinale.

GIOVEDÌ 17Ore 18, sant’Ambrogio/Insieme: “Convocati dalloSpirito: la preghiera di intercessione”. Incontrocon don Umberto Oltolini.

VENERDÌ 18In tutti i venerdì di Quaresima, secondo la tradi-zione ambrosiana, non si celebra l’eucarestia. La nostra meditazione deve concentrarsi sull’a-scolto della Parola e sulla Croce.ORE 8, celebrazione delle Lodi e meditazionesulla Passione.ORE 9, celebrazione della Via Crucis. ORE 18.30, celebrazione della Via Crucis.ORE 21, Incontri Quaresimali: “Dire Dio” (vedi lalocandina a pagina…)

MERCOLEDÌ 23Ore 19, santa messa per l’Opus Dei.

GIOVEDÌ 31Ore 18, sant’Ambrogio/Insieme - incontriamotestimoni: “una comunità orante”.

MARTEDÌ DI QUARESIMA CON IL CARDINALE - ORE 21

Cinque giornalisti dialogheranno con l’Arcivescovosu temi che riprendono i contenuti della lettera“Santi per vocazione”: dal 15 marzo, per cinquemartedì, su Radio Marconi, Telenova e chiesadimi-lano.it

Le sette effusioni del sangue di GesùLe sette effusioni del sangue di Gesù

ARCIDIOCESIDI MILANO

VIA

CRU

CIS

2011

Via Cruciscon la reliquiadel Santo Chiodo e la Croce di San Carloguidata dall’Arcivescovo Card. Dionigi Tettamanzi

14 marzo 2011 ore 20,45La Via Crucis partirà dalla chiesa di San Fedelepiazza San Fedelee si concluderà in Duomo

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«Quel chiodo gridache veramente Dio, in Cristo,riconcilia il mondo a sé»

«Quel chiodo gridache veramente Dio, in Cristo,riconcilia il mondo a sé»

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ORARI SS. MESSE

Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30Basilica: ore 18.30

Festive: Basilica: ore 8.00 - 10.0011.00 (Capitolare in lingua latina)12.15 - 18.00 - 19.00

17.00 Vespri

Feriali: Basilica: ore 8.00 - 9.00 - 18.30(la messa delle 8.00 è sospesa il sabato)

ORARI SS. CONFESSIONITutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00

INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTIMons. ERMINIO DE SCALZI, Abate ParrocoPiazza S. Ambrogio, 15 Tel. 02.863866

[email protected]

Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete Piazza S. Ambrogio, 15Tel. 02.86451300 [email protected]

Don UMBERTO OLTOLINI Piazza S. Ambrogio, 15Tel. 02.72010716

Mons. GIOVANNI MARCANDALLI Piazza S. Ambrogio, 21Tel. 02.72095730 [email protected]

Mons. ANTONIO PAGANINI Via Lanzone, 13 Tel. 02.86451948

Don DAVIDE CARCANO P.za S. Ambrogio, 25Tel. 02.8057842 [email protected]

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ANAGRAFE PARROCCHIALEDI FEBBRAIO 2011

SONO DIVENTATI FIGLI DI DIO

Viti GiovanniSelle CarlottaAsnaghi GinevraAletti VittoriaMazza Vittoria

HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

Parente Daniele con Fabiano LauraGarzetti Matteo con Fincati MargheritaRossi Bellora Marco con Orlandi SimonaRicupero Nicola con Chinelli Floriana

SONO ENTRATI NELLA CASA DEL PADRE

Mapelli Giuseppina - Martire AntornioBietti Carla - Cantini Giuliana