La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 253

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Anno XVII - N° 253 31 Dicembre 2012 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Le elezioni politiche anticipate del 24 e 25 febbraio impongono alle forze politiche un radicale cambiamento di rotta Una politica da rifondare Per riconquistare la fiducia dei cittadini, è necessario ritrovare la moralità perduta, con meno promesse e più fatti concreti. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA ALL’INTERNO del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 Verso un gemellaggio Carloforte-Genova Il Narcao con Trogu sogna l’Eccellenza «La terra vista dal cielo è un’altra cosa» Pagina 13 Pagina 12 Pagina 15 Il 3° Bersaglieri ricorda i morti in Russia Al Carbonia la 50ª Coppa Santa Barbara Pagina 15 Il cardinale Tarcisio Bertone a Portovesme Finita l’occupazione di Galleria Villamarina Emanuele Cani sarà parlamentare del PD Pagina 5 «La città sta morendo, devo chiudere» Pagina 3 Pagina 2 Pagina 3 Dopo l’ex Ila, Deriu ha rilevato la Cosacem Pagina 4 Fenicotteri rosa a Is Solinas L a crisi precipita, il fu- turo appare sempre più incerto e la speranza in un anno migliore ri- spetto al disastroso 2012, ri- schia di sconfinare in triste ras- segnazione. Troppe le delusio- ni, le promesse mancate, i cat- tivi esempi offerti dalla politi- ca (o meglio, dai politici), per pensare ancora positivo. Il livello di sfiducia dei cit- tadini nei confronti del mondo politico non aveva mai raggiun- to prima livelli così bassi, for- se neppure negli anni di “Tan- gentopoli”. I cittadini sono de- lusi, in molti casi hanno perso ogni punto di riferimento ed al- la vigilia di un importantissimo appuntamento elettorale, sono tanto disorientati da far pensa- re ad una crescente astensione. La diserzione delle urne è sem- pre la soluzione peggiore ma come dare torto a chi minaccia di non andare a votare, in pre- senza dei ripetuti scandali, de- gli sprechi delle risorse pubbli- che, delle scelte sbagliate, delle mancate risposte ai problemi della collettività? Una politica che non dà ri- sposte ed anziché risolvere i problemi addirittura li amplifi- ca, come è avvenuto negli ulti- mi anni, ha perso il proprio ruo- lo ed oggi i suoi protagonisti hanno il dovere di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi. Per riconquistare la fiducia dei cittadini, è necessario in- nanzitutto ritrovare la moralità perduta, con meno promesse e più fatti concreti. Non si può continuare ad imporre tasse su tasse e non capire che il vero problema è costituito dalla mancata crescita e dalla spesa eccessiva, spesso prodotta per finalità poco nobili. Le scelte che saremo chia- mati a fare il 24 e 25 febbraio saranno decisive per il nostro fu- turo e per quello dei nostri figli. Giampaolo Cirronis Il gusto dell’eccellenza by Costa Leone S.r.l. Artigiana Z.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias Tel. +39 0781 21071 studio progettazione Pagina 9 IL NUMERO 253 1-16:IL NUMERO 181 4/9 03/01/13 12.13 Pagina 2

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Anno XVII - N° 253 31 Dicembre 2012Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

Le elezioni politiche anticipate del 24 e 25 febbraio impongono alle forze politiche un radicale cambiamento di rotta

Una politica da rifondarePer riconquistare la fiducia dei cittadini, è necessario ritrovare la moralità perduta, con meno promesse e più fatti concreti.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

Via RomaP.zza Matteotti

CARBONIA

ALL’INTERNO

del Sulcis Iglesientedel Sulcis Iglesiente

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CARBONIACARBONIAdi Diana Donatello

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Verso un gemellaggio Carloforte-Genova Il Narcao con Trogu sogna l’Eccellenza«La terra vista dal cielo è un’altra cosa»

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Il 3° Bersaglieri ricorda i morti in Russia Al Carbonia la 50ª Coppa Santa Barbara

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Il cardinale Tarcisio Bertone a Portovesme Finita l’occupazione di Galleria Villamarina Emanuele Cani sarà parlamentare del PD

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«La città sta morendo, devo chiudere»

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Dopo l’ex Ila, Deriu ha rilevato la Cosacem

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Fenicotteri rosa a Is Solinas

La crisi precipita, il fu-turo appare sempre piùincerto e la speranza inun anno migliore ri-

spetto al disastroso 2012, ri-schia di sconfinare in triste ras-segnazione. Troppe le delusio-ni, le promesse mancate, i cat-tivi esempi offerti dalla politi-ca (o meglio, dai politici), perpensare ancora positivo.

Il livello di sfiducia dei cit-tadini nei confronti del mondopolitico non aveva mai raggiun-to prima livelli così bassi, for-se neppure negli anni di “Tan-gentopoli”. I cittadini sono de-lusi, in molti casi hanno persoogni punto di riferimento ed al-la vigilia di un importantissimoappuntamento elettorale, sonotanto disorientati da far pensa-re ad una crescente astensione.La diserzione delle urne è sem-pre la soluzione peggiore macome dare torto a chi minacciadi non andare a votare, in pre-senza dei ripetuti scandali, de-gli sprechi delle risorse pubbli-che, delle scelte sbagliate, dellemancate risposte ai problemidella collettività?

Una politica che non dà ri-sposte ed anziché risolvere iproblemi addirittura li amplifi-ca, come è avvenuto negli ulti-mi anni, ha perso il proprio ruo-lo ed oggi i suoi protagonistihanno il dovere di cambiarerotta, prima che sia troppo tardi.

Per riconquistare la fiduciadei cittadini, è necessario in-nanzitutto ritrovare la moralitàperduta, con meno promesse epiù fatti concreti. Non si puòcontinuare ad imporre tasse sutasse e non capire che il veroproblema è costituito dallamancata crescita e dalla spesaeccessiva, spesso prodotta perfinalità poco nobili.

Le scelte che saremo chia-mati a fare il 24 e 25 febbraiosaranno decisive per il nostro fu-turo e per quello dei nostri figli.

Giampaolo Cirronis

Il gusto dell’eccellenza

by Costa Leone S.r.l. Artigiana

Z.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias

Tel. +39 0781 21071

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Il segretario di Stato del Vaticano,cardinale Tarcisio Bertone, havisitato lo scorso 15 dicembre ilSulcis Iglesiente martoriato da

una crisi socio-economica senza pre-cedenti, in occasione dell’inaugura-zione di due nuove unità produttivedello stabilimento della Portovesmesrl, azienda del gruppo Glencore chesta realizzando nuovi investimenti.

«Ho accettato molto volentieril’invito a venire oggi in mezzo a voi- ha detto il cardinale Bertone allenumerose autorità civili e religiosepresenti nella sala riunioni dello sta-bilimento sulcitano - per manifestarela particolare vicinanza del SantoPadre al mondo del lavoro in questomomento di crisi economica. E, inparticolare, la sua vicinanza a que-sto territorio, di cui conosce i proble-mi. Il periodo natalizio poi ci rendeancora più attenti alla trepidazione ditante famiglie.»

«Quello che diamo qui a Portove-sme - ha aggiunto il segretario di Sta-to del Vaticano - è un segno di spe-ranza. Benedire e inaugurare nuoviimpianti produttivi costituisce, infatti,un passo incoraggiante per la pro-prietà, per la dirigenza e per tutte lemaestranze. Un segno che vuole esse-re di buon auspicio per tante realtà la-vorative, perché si sappiano trasfor-mare e rinnovare, e possano offrire la-voro a tutti. Lo meritano questo terri-torio e questa popolazione, che sa es-sere dignitosa e civile anche nelle crisipiù acute.»

«Il lavoro rimane l’impegno prio-ritario per l’Italia. Oggi le condizioniper il lavoro sono particolarmente dif-ficili, e questo rende ancora più impor-tante la formazione professionale deigiovani, una formazione adeguata, chepermetta loro di compiere le sceltedella vita lavorativa e familiare.

è stata questa l’intuizione di mol-ti Santi educatori, come don Bosco,don Orione, don Leonardo Murial-do, e altri. Investire sulla formazioneprofessionale dei giovani significainvestire per il futuro di una regione.

Molti giovani in Sardegna - ha

aggiunto ancora il cardinale Bertone -non vedono altra possibilità se nonl’emigrazione, impoverendo ancoradi più questa Regione, che negli ulti-mi anni ha il più basso tasso di nata-lità. Occorre creare le condizioni chefavoriscano investimenti produttivi e

nuove progettazioni.Questo territorio, ricco di cultura

industriale e di tradizione mineraria,oggi attende di poter usufruire di nuo-ve possibilità, che valorizzino il pas-

sato attraverso le opportune riconver-sioni e potenzino le ricchezze naturalie ambientali per unire salvaguardiadel creato ed opportunità economiche.

Esprimo vivo apprezzamento allaChiesa diocesana iglesiente, che dasempre è vicina a questi problemi; e

all’intera Chiesa in Sardegna, che con-tinuerà ad alimentare la speranza,incoraggiando la ricerca e l’impe-gno sociale, alla luce della Dottrinasociale della Chiesa.»

2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Il cardinale Tarcisio Bertone ha visitato la Portovesme srl in occasione dell’inaugurazione di due nuove unità produttive

«Il Papa è vicino al Sulcis Iglesiente»Dopo la cerimonia di benvenuto, il cardinale Bertone ha celebrato una Messa davanti ad autorità ed operai di tutto il territorio.

L’Ad Carlo Lolliri saluta il cardinale Tarcisio Bertone. Foto di Ignazio Vacca.

Il cardinale Tarcisio Bertone con il vescovo di Iglesias Giovanni Paolo Zedda.

Cari Confratelli nell’episco-pato e nel sacerdozio, di-stinte Autorità, illustri Si-gnori, cari fratelli e sorelle!

Siamo convenuti nel luogo inso-lito di uno stabilimento industriale perla celebrazione dell’Eucaristia.

Non siamo in una chiesa di pie-tre, ma in una chiesa altrettanto bel-la, fatta di persone, di lavoratori conle loro famiglie, cioè la chiesa viven-te di cuori credenti. Ringrazio per ilcortese invito che mi è stato rivoltodi inaugurare oggi i nuovi impianti diproduzione dello zinco. Tale inau-gurazione ha una valenza religiosa,ma al contempo sociale e civile.

Saluto cordialmente tutti i presen-ti, in particolare i Pastori della Chie-sa in questa terra, le Autorità civili ei responsabili della società Glencore.Sono lieto di assicurare la vicinanzaspirituale del Santo Padre BenedettoXVI, che a tutti imparte la Sua Bene-dizione, in particolare agli operai ealle loro famiglie.

Le Letture che abbiamo ascoltatosono quelle della terza domenica diAvvento. La terza tappa del tempo dipreparazione al Natale assume, nel-la tradizione liturgica romana, unaconnotazione festosa, difatti è dettala domenica Gaudete, che significa“gioite”, in ragione della venuta delFiglio di Dio. Ma che cosa ci dà gioia?Che cosa realmente ci dà felicità? IlSignore, che riempie di senso la nostravita, o quanto di effimero la vita ter-rena ci offre? Per rispondere da cre-denti a queste domande propongo trespunti di riflessione, attingendoli dal-la Liturgia della Parola ora proclama-ta: la gioia, la speranza e la carità.

a. Il cristiano è l’uomo della gioia.Non avrebbe senso un cristiano tri-ste. Il motivo di questa letizia è Cri-sto stesso, che con la sua venuta ciha redenti una volta per sempre. Sia

la prima Lettura, tratta dal Libro diSofonia, sia la seconda, desunta dal-l’ultimo capitolo della Lettera dell’A-postolo Paolo ai Filippesi, ci ricor-dano questo invito a rallegrarci e agioire. «Siate sempre lieti nel Signo-re, ve lo ripeto: siate lieti! Non an-gustiatevi per nulla, ma in ogni cir-costanza fate presenti a Dio le vo-stre richieste» (Fil 4,4.6). San Gio-vanni Crisostomo spiega il senso del-la letizia cristiana con queste parole:«Che cosa ti manca? Sei divenuto im-mortale, sei divenuto libero, sei di-venuto figlio, sei divenuto giusto, seidivenuto fratello, sei divenuto coere-de, con Cristo regni, con Cristo seglorificato. Tutto ci è stato donato[…]: che cosa ti manca?» (PG 62,11).

Se fossimo davvero convinti diqueste parole non saremmo mai tri-sti - preoccupati sì, ma non tristi - nem-meno in tempo di crisi economica,come quello che stiamo vivendo. Laradice, infatti, di tale sfiducia è nellamancanza di orizzonti etici e di idealicondivisi che in realtà solo la fede èin grado di donare agli uomini.

Anche il profeta Sofonia invita-va il popolo d’Israele a rallegrarsi,perché nonostante la piccolezza, ladebolezza e la povertà di quel popo-lo rispetto alle grandi potenze del-l’epoca, la certezza che «Re d’Israe-le è il Signore!» (Sof 3,15) dovevacomunque riempire il cuore di gioia.La liturgia estende oggi il medesimoinvito a quanti si sentono nella con-dizione del resto di Israele, poveri edeboli: gli ammalati, i disoccupati, gliemarginati, gli immigrati, gli anzia-ni, i poveri e quanti vivono da soli. Nonc’è messaggio più gioioso che ripete-re la certezza del profeta: «Il Signore,tuo Dio, in mezzo a te è un salvatorepotente. Gioirà per te, ti rinnoveràcon il suo amore, esulterà per te congrida di gioia» (Sof 3,17).

b. La seconda parola, forse la piùimportante oggi per voi, è speranza.La speranza è una virtù che vive unadecadenza nei periodi di crisi, di pas-saggio, in cui si riformulano gli oriz-zonti di valore. Occorre che ogni nuo-va sintesi che la società può offriresia non soltanto nuova, ma più au-torevole nella salvaguardia della di-gnità di ogni persona umana. Nonmancano segni di ripresa e di corag-gio. L’inaugurazione di nuove pos-sibilità di lavoro quest’oggi ne è laprova più evidente. La Chiesa è sem-pre attenta ai segni dei tempi. Ce loha insegnato il Signore Gesù. La Chie-sa è chiamata a discernere e a pro-porre un cammino di speranza, sia alivello locale sia universale. Tale iti-nerario mira a suscitare una mag-giore consapevolezza e responsabi-lità della comunità ecclesiale riguar-do ai problemi politici, sociali ed eco-nomici di ogni territorio per intrav-vedere possibili percorsi, promuo-vendo una cultura economica ed im-prenditoriale che renda sempre ono-re alla dignità dei lavoratori e riallac-ciando rapporti attraverso il metododella collaborazione e del dialogo.

Una società aperta alla speranzaè una società che non è chiusa in sestessa, nella difesa degli interessi dipochi, ma che si apre alla prospettivadel bene comune. Infatti, come in-segna la dottrina cattolica, «la per-sona non può trovare compimentosolo in se stessa, e prescindere dal suoessere ‘con’ e ‘per’ gli altri» (Com-pendio della Dottrina Sociale dellaChiesa, 165). Per rianimare la speran-za invito tutti i credenti ad un rinno-vato senso di responsabilità, soprat-tutto quando sono impegnati nella sfe-ra sociale e politica. Faccio mie le pa-role del Servo di Dio Papa Paolo VI:«Ciascuno esamini se stesso per ve-dere quello che finora ha fatto e

quello che deve fare. Non basta ricor-dare i principi, affermare le inten-zioni, sottolineare le stridenti ingiu-stizie e proferire denunce profetiche;queste parole non avranno un pesoreale se non sono accompagnate inciascuno da una presa di coscienzapiù viva della propria responsabilità eda un’azione effettiva» (Enc. Octo-gesima adveniens, 48).

Il brano del Vangelo di oggi ci pre-senta la figura di Giovanni Battistanella sua duplice veste di uomo di Dioe uomo attento al sociale. Infatti, neltesto odierno lo vediamo in dialogocon la gente. Tre categorie di perso-ne pongono al profeta la stessa do-manda: «Che cosa dobbiamo fare?»,interrogativo che compare più voltenel Vangelo di Luca. Questa doman-da è quella iniziale di ogni etica, per-ché la coscienza morale, prima chela persona compia un’azione, valutala bontà o la malizia della stessa. Letre categorie di persone sono la fol-la, i pubblicani e i soldati. Esse nonsono scelte a caso. La folla incarna lagente normale che spassionatamentechiede al Battezzatore come fare peragire bene, in sintonia con la volontàdi Dio. «Chi ha due tuniche, ne dia achi non ne ha; e chi ha da mangia-re, faccia altrettanto» (Lc 3,11). Larisposta è un invito a saper condivi-dere con chi è nel bisogno con mag-nanimità. I pubblicani invece rappre-sentano la categoria dei benestanti, inquanto questo gruppo di persone ave-va l’appalto delle tasse per conto deigovernanti romani. A questi, che cor-revano il pericolo di fare del denaroil criterio ultimo della loro vita, ilBattista risponde: «Non esigete nulladi più di quanto vi è stato fissato»(Lc 3,13), cioè non approfittate delvostro ruolo a discapito di chi nonha, e quanto avete in più non serva adividervi dagli altri, bensì a condi-

viderlo con loro. Il terzo gruppo, infi-ne, sono i soldati, quelli che con le armifanno rispettare l’ordine stabilito daipotenti. Dopo il criterio dato a quan-ti possono cedere alla logica del de-naro, Giovanni ammonisce anche chisi potrebbe sottomettere al criterio del-la forza: «Non maltrattate e non estor-cete nulla a nessuno; accontentate-vi delle vostre paghe» (Lc 3,14).

Dopo aver offerto ai presenti que-sti tre criteri morali, Giovanni invitaall’umiltà che è la porta della speran-za. Se tutto dipende da noi, che cosapossiamo infatti sperare? Solo la per-sona umile sa sperare, concedendo aDio di agire nella vita personale esociale. L’immergersi nell’acqua at-traverso il Battesimo che Giovanniamministrava lungo il fiume Giorda-no, era utile proprio a questo scopo:accettando la propria umanità, il pro-prio limite, le proprie fragilità, si spa-lancano le porte a Dio, autore dellasperanza, di cui ci fa sempre dono.

c. Infine, sottolineiamo la centra-lità della carità cristiana in ogni am-bito della nostra esistenza. Il tempodell’Avvento, che ci prepara al Na-tale, pone sempre in evidenza la ca-rità, soprattutto come virtù fondamen-tale per cooperare all’edificazione delRegno di Dio.

Come si coniuga la carità con illavoro e con le esigenze della giu-stizia? I contenuti espressi dalla dot-trina sociale della Chiesa permetto-no il riconoscimento dei valori, mo-tivano l’azione, distinguono i mezzidai fini, prospettano una visione in-tegrale dello sviluppo, promuovonoscelte di giustizia che favoriscano ilvero bene dell’uomo.

Nel contesto pluralistico odierno,fare riferimento a un patrimonio divalori crea le condizioni per evitareerrori dalle conseguenze nefaste suilavoratori, sullo sviluppo economico

e sulla stessa vita della società.«La dottrina sociale della Chiesa

- afferma Sua Santità Benedetto XVI- ha un suo specifico apporto da dare,che si fonda sulla concezione del-l’uomo “ad immagine di Dio” (Gen1,27), un dato da cui discende l’in-violabile dignità della persona uma-na, come anche il trascendente va-lore delle norme morali naturali.

Un’etica economica che prescin-desse da questi due pilastri, rischie-rebbe inevitabilmente di perdere lapropria connotazione e di prestarsia strumentalizzazioni» (Enc. Caritasin veritate, 45).

Oggi è necessaria «una nuova eapprofondita riflessione sul senso del-l’economia e dei suoi fini, nonchéuna revisione profonda e lungimirantedel modello di sviluppo, per correg-gerne le disfunzioni e le distorsioni.

Lo esige, in realtà, lo stato di sa-lute ecologica del pianeta; soprat-tutto lo richiede la crisi culturale emorale dell’uomo, i cui sintomi datempo sono evidenti in ogni parte delmondo» (ibid., 32).

Noi cristiani crediamo nella logi-ca della carità, che ci interpella in ogniambito della vita, anche in quello dellavoro, che non è mai solo finalizza-to a produrre utile, ma anche a ga-rantire la pace sociale.

Cari fratelli e sorelle, la carità chesi fa concreta solidarietà diventi lu-ce e forza al cammino del mondo: ilfuturo della solidarietà nella Regio-ne Sardegna, quindi, sta anche nellevostre mani. Nel porgervi sin d’oral’augurio di un Santo Natale, vi affi-do alla materna protezione della Ver-gine Maria, che ha cooperato con lasua disponibilità al disegno d’amoredi Dio per l’umanità, affinché possia-te collaborare insieme alla volontàdel Signore, e cioè alla pace e allaprosperità per tutti.

L’omelia del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Vaticano

«La società sarda at-traversa un perio-do di grave disoc-cupazione, con ri-

svolti talvolta drammatici. Questointerpella fortemente, per i suoi ef-fetti umani devastanti, anche laChiesa… La disoccupazione coin-volge soprattutto i giovani, che inquesta situazione senza sbocco ven-gono esposti alla tentazione delloscoraggiamento e del disimpegno».È il “grido di dolore” che la Chie-sa della Sardegna fece risuonaredal Santuario di Bonaria il 1° lu-glio 2001 nel “Concilio PlenarioSardo”.

Sono trascorsi undici anni e ildramma è divenuto “tragedia”. Enon solo per la Sardegna. L’Euro-pa nel 2010 proclamò l’Anno Eu-ropeo della lotta alla povertà. E lapovertà è andata crescendo. La“Caritas Italiana” ha lanciato il suoallarme nell’annuale Rapporto sullapovertà, mostrando che la voce del-le famiglie risuona ogni giorno coni toni della disperazione. La co-munità cristiana, che chiama tuttialla solidarietà per dare un po’ dipane agli affamati, non può rima-nere nel silenzio. I suoi Pastori de-siderano gridare ancora ad alta vo-ce, auspicando che venga accesaqualche luce di speranza.

La Festa del Natale, cara ai bam-bini e al nostro popolo, ci invitaad accogliere il Bambino di Be-tlemme, che vuol donare agli uo-mini pane, pace e giustizia. E adaccogliere i bambini e gli uominiche soffrono la fame per costruiresulla terra un mondo più giusto.

La Costituzione Italiana diceche la Repubblica è «fondata sullavoro” e “tutela il lavoro in tutte

le sue forme e applicazioni» (ar-ticoli 1 e 35). Ma il lavoro non c’èe si sta perdendo ogni giorno an-che quello che c’è. Il Concilio Va-ticano II ha affermato che il lavo-ro umano «è di valore superiore atutti gli altri elementi della vitaeconomica» ed è compito dellacomunità politica «garantire imezzi sufficienti per permetterealla persona e alla famiglia unavita dignitosa sul piano materia-le, sociale, culturale e spirituale»

(Gaudium et spes 67). E invece lamancanza del lavoro, la sua cre-scente precarietà e la sua insuffi-ciente sicurezza, stanno generan-do la perdita della dignità, la fa-me, lo scoraggiamento.

«La disperazione ha sprigio-nato la fantasia anche nella scel-ta delle modalità di manifestare laprotesta e il disagio: sopra i tra-licci, sopra le torri, nei pozzi del

carbone…», dice la “Delegazio-ne Regionale per i problemi socia-li e del lavoro», istituita nel 2001dal “Concilio Plenario Sardo”.

La CEI ha evidenziato le gra-vissime conseguenze della man-canza del lavoro: «Fragilità socia-le, futuro spezzato, sperpero antro-pologico».

Vogliamo ricordare anche la“Carta di Zuri”, interessante pro-posta per una nuova “Rinascita del-la Sardegna”, con la collaborazio-ne degli amministratori, dei citta-dini, degli emigrati, dei sindacati,delle comunità.

I cristiani debbono combattereinsieme a tutti gli uomini di buo-na volontà perché si affermi l’e-quità nella solidarietà. La comu-nità politica deve essere più atten-ta al mondo dei poveri e costruireper tutti il “bene comune”. Il Pa-pa Benedetto XVI, nella sua visitain Sardegna, ci ha affidato il com-pito di far nascere «una nuova ge-nerazione di laici cristiani impe-gnati, capaci di cercare con com-petenza e rigore morale soluzionidi sviluppo sostenibile».

E noi gli siamo grati perché piùvolte ha richiamato l’attenzionedi tutti sulle nostre situazioni dipovertà e in questi giorni si è fattoancora una volta vicino attraversola visita a Portovesme del suo Se-gretario di Stato, il Cardinale Tar-cisio Bertone, confermando la vi-cinanza della Chiesa al Mondo dellavoro.

Sia per tutti il prossimo Nataleun tempo di speranza, nella pre-ghiera davanti al Presepe e nel-l’impegno comune di solidarietà.

I Vescovi della SardegnaNatale 2012 e Anno Nuovo 2013

Il messaggio della Chiesa sardasulla drammatica situazione sociale

Il vescovo Giovanni Paolo Zedda.

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3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Dopo la stipula dell’accordoal ministero dello Svilup-po economico, la Giuntaregionale, su proposta del

presidente, Ugo Cappellacci, d’inte-sa con gli assessorati dell’Industria edella Programmazione, ha approvatoil disegno di legge relativo alla par-tecipazione del rilancio dell’Eurallu-mina Spa, tramite l’intervento finan-ziario della SFIRS.

«Abbiamo mantenuto l’impegno- ha sottolineato il presidente - di tro-vare una soluzione alla grave situa-zione economico-sociale del Sulcis,un territorio caratterizzato da una re-cessione che investe un sistema indu-striale che un tempo rappresentavaun’eccellenza.»

«Con un’assidua e determinataazione politica - ha aggiunto l’as-sessore regionale dell’Industria, Ales-sandra Zedda - abbiamo affrontato leprincipali criticità del polo mineral-metallurgico dando seguito agli ac-cordi stipulati al ministero dello Svi-luppo economico per la ripresa pro-duttiva dell’impianto di Portovesme,attraverso una strategia mirata allariduzione dei costi energetici, defi-nita con le amministrazioni locali ele organizzazioni sindacali.»

Il progetto prevede la costituzionedi una NewCo, i cui soci saranno laRegione (tramite la SFIRS), ed Eu-rallumina/Rusal. La nuova società,ha come obiettivo la realizzazione ela gestione di una centrale elettrica“a cogenerazione a carbone” e del-le infrastrutture correlate per la pro-duzione di vapore ed energia da for-nire allo stabilimento di Portovesme.

Alla vigilia di Natale la Rsu Eu-rallumina ha diffuso un documentonel quale è ricostruita la lunga ver-tenza e si guarda con moderata fiduciaalla ripresa produttiva, che riportia-mo integralmente.

«Il 2012, quarto anno di fermataproduttiva, è stato sicuramente l’an-no più difficile, soprattutto per l’in-certezza riguardante la possibilità diuna futura ripresa lavorativa. Occor-re brevemente fare un passo indietro.è utile non dimenticare le promessee gli impegni sempre disattesi, chehanno caratterizzato questi anni di lot-ta e di cui si conoscono nomi e respon-sabilità. Dopo il cambio ai vertici delMise, quantomeno da subito, le cosesono state messe in chiaro. Durantela prima riunione con la nuova com-pagine governativa, la Rsu, in rap-presentanza di tutte le lavoratrici edi lavoratori Eurallumina, chiese“serietà e chiarezza” nell’affronta-re la nostra vertenza e riguardo allavolontà di risolvere i nostri proble-mi. Si chiese con forza “sincerità”nel comunicarci la reale situazioneattuale e futura, caratteristiche che inquesti anni ci sono state negate e chehanno lasciato noi e le nostre fami-glie nell’oblio dell’incertezza. Ci fuimmediatamente risposto e, sintetiz-zando, le affermazioni di allora delsottosegretario De Vincenti furono:«Se si potrà fare qualcosa la faremo.Se non vi saranno possibilità ve lo di-remo. Senza più bugie».

Dichiarazione di serietà da apprez-zare, ma davvero poco rassicuranti.Nel marzo del 2012, allo scadere del-la Cig e con il “nulla di fatto” riguar-do alla possibilità di utilizzare il va-pore Enel, il baratro della chiusura de-finitiva e delle liste di mobilità cheincombevano, erano una reale even-tualità che andava materializzando-si. Solo la determinazione dei lavo-ratori, sostenuti dalle organizzazio-ni sindacali e dalle istituzioni locali,incalzando la Regione, ha dato nuo-vo impulso alla vertenza e ha man-tenuto aperte le trattative. Questo haconsentito, con una forte pressionesul Governo, di svolgere finalmentetrattative dirette con i vertici della Ru-sal (invocate e richieste per 3 annidall’assemblea generale dei lavora-tori), sbloccando situazioni annose,tra le quali i rimborsi dei crediti Iva.I ritardi nei pagamenti della Cig diquesta estate, hanno fatto percepire atutti ed in maniera chiara, quali dram-mi si vivano in quelle situazioni e co-sa accadrebbe se si scivolasse neltotale carico INPS. Nello stesso tem-

po, si può capire cosa sarebbe acca-duto se non ci fosse ancora un rap-porto diretto con una proprietà azien-dale che garantisce un sostegno inte-grativo (come successo per altre real-tà a noi vicine), al quale nessuno, inqueste condizioni, può rinunciare.La vertenza Eurallumina ha acquisi-to, nello scenario tragico della crisiindustriale ed economica italiana, ri-levanza prioritaria a livello regionalee nazionale, con il diretto interventodelle massime cariche dei vari mini-steri che compongono il Governo,oggi alla conclusione del propriomandato, ma che con l’approvazio-ne del decreto sviluppo, garantisceil rispetto degli atti sottoscritti, an-che per chi dovrà succedervi politi-camente.

L’accordo sottoscritto il 22 no-vembre, frutto di una trattativa du-

rata sei mesi, ha definito nel detta-glio quella che dovrebbe essere laprospettiva futura che si basa «sul-l’impegno della RUSAL per la ri-presa della produzione».

Questo atto, come ampiamentecomunicato, ha permesso la conces-sione della Cig straordinaria per crisiaziendale, che ci permette di uscire dal-le sabbie mobili delle deroghe, con lagaranzia sottoscritta dell’integrazio-ne salariale. Il documento consente poil’anticipazione della Cig da parte del-l’azienda, evita i noti problemi fiscali(doppio Cud) e regolamenta la par-tecipazione agli obblighi formativi.

Altro punto che dà seguito al pro-tocollo, è la legge regionale che au-torizza il finanziamento, per la quo-ta Sfirs, alla realizzazione della cal-daia, disegno di legge approvato dal-la Giunta il 21 dicembre, da conver-tire in atto legislativo entro l’iniziodel nuovo anno. Il 2013 sarà l’annodecisivo, dove dovranno andare a con-cretizzarsi tutte le parti presenti neldocumento e ribadiamo, senza maiaverle minimamente omesse, le que-stioni critiche che ostacolano il per-corso, essendo esse determinanti. Laprima e sicuramente più preoccupan-te, è il problema del sito dove depo-sitare i residui delle lavorazioni sot-to sequestro dal 2009, per il quale èin fase avanzata la procedura per unpossibile dissequestro da parte dellamagistratura. Su questo aspetto pocopossiamo incidere (magistratura),anzi praticamente nulla, se non sol-lecitare l’azienda ad ottemperare pun-tualmente a quanto richiesto dall’au-torità legale.

L’altro punto sensibile è l’approv-vigionamento della bauxite, non es-sendo ancora concluse le trattativecon i paesi fornitori. Per questi mo-

tivi la vertenza non è assolutamenteconclusa, saremo chiamati ancora adare il nostro contributo attraverso lanostra unica arma, quella della mo-bilitazione per far mantenere gli im-pegni ed accelerare eventuali rallen-tamenti da parte di quelle componen-ti, che sino al rientro di tutti i lavo-ratori/trici al loro posto, sono e reste-ranno controparti. Anche quando leproblematiche dirette dovessero con-sentire una conduzione non emer-genziale, dovremo comunque scon-giurare l’appagamento effimero e nonisolarci dal contesto generale. Noifacciamo parte di un territorio mar-toriato, dove quasi nessuna famigliaè esente dalla disoccupazione, dallaprecarietà e in molti casi dalla pover-tà reale. La situazione italiana, dellaSardegna e del Sulcis Iglesiente, checontinua a perdere migliaia di posti

di lavoro con i percettori di ammor-tizzatori sociali che attendono mesiper ricevere una modesta e insuffi-ciente assistenza, non possono cheimporci di continuare, come abbiamosempre fatto, aldilà dei numeri deipartecipanti, ad essere attivamentepresenti al fianco di chi vive le nostree molto spesso peggiori condizionipersonali e familiari. Subito dopo lefestività di inizio anno, intavoleremouna verifica in sede aziendale, avendorichiesto e ricevuto dai reparti, dovesi svolge il mantenimento dell’im-pianto, i programmi di lavori manu-tentivi che potrebbero essere svolti

dai lavoratori di quegli stessi repar-ti e da quelli espressamente di manu-tenzione interna, con l’obiettivo, sen-za creare illusioni di grandi numeri(anche se di una sola unità!), il nume-ro di coloro che accedono in stabili-mento. Le altre scadenze sono la ve-rifica dell’iter del protocollo che ètrimestrale, pertanto le parti si incon-treranno alla fine di febbraio, salvoimpedimenti che dovessero insor-gere prima di quel periodo, la defi-nizione della domanda di finanzia-mento ad Invitalia, che dovrà esserecompiuta entro il 30 aprile 2013 (ve-di protocollo, voce riduzione costienergetici) ed il monitoraggio sullaquestione bacino, che rimane, ad og-gi, il punto più sensibile.

Come sempre l’informazione sa-rà puntuale e dettagliata.

A tutte le lavoratrici e i lavorato-ri dell’Eurallumina e degli appalti,alle loro famiglie ed in particolare acoloro che hanno subito i gravi even-ti luttuosi che hanno colpito recen-temente la nostra comunità e a cuici stringiamo con affetto, giungano,per quanto possibile, gli auguri diBuone Feste».

L’accordo stipulato al Mise per il rilancio dell’attività produttiva ha restituito serenità a centinaia di lavoratori da anni in Cig

Natale più sereno per i lavoratori EuralluminaAlla vigilia delle vacanze la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge per la partecipazione al rilancio dell’azienda.

La lotta dei lavoratori Eurallumina ha conseguito significativi risultati.

Gli impianti Eurallumina in funzione prima della fermata.

«La città sta morendo,sono costretto achiudere l’attività».Simone Satta, gio-

vane artigiano di Carbonia chegestiva da 12 anni una cornicerianella centralissima via Gramsci, siè arreso alla crisi ed alla vigilia diNatale ha chiuso definitivamentela sua attività. Un giorno triste perun giovane che ha creduto a lungonel lavoro autonomo ed ora si ritro-va senza un presente e, soprattutto,con un futuro più che mai incertodavanti a sé, ma anche e, soprattut-to, per una città, Carbonia, che pagapesantemente gli effetti della crisisocio-economica che avvolge il ter-ritorio e che, come nei primi anni‘60, vede messa in dubbio la suastessa sopravvivenza.

Il 30 dicembre il neonato mo-vimento delle partite iva SulcisIglesiente ha organizzato il “fune-rale” dell’attività artigiana di Si-mone, con cerimonia in via Gram-sci e poi un corteo concluso in piaz-za Roma, sulle scale del municipio.

Davanti alla corniceria di Simo-ne si sono ritrovati in tanti, tra que-sti la signora Ines Zaccarelli, 90anni, commerciante “storica” diCarbonia che ha auspicato una rea-zione d’orgoglio della città alla cri-si, per restituire speranza alle nuo-ve generazioni e, quindi, garantireun futuro. Erano presenti anche irappresentanti dei lavoratori che sibattono per il salvataggio della real-tà industriale di Portovesme, ancoraoggi principale ed insostituibile pol-mone economico del territorio.

Il dramma di Simone Satta è lostesso che vivono centinaia di arti-giani e commercianti della città edell’intero territorio, alle prese nonsolo con le enormi difficoltà deter-minate dalla crisi ma anche e, so-prattutto, con un’eccessiva pressione

fiscale che non tenendo conto mini-mamente della gravità della situa-zione, li opprime in maniera nonpiù sostenibile.

La nascita dell’associazione delmovimento partite iva Sulcis Igle-siente è stata ufficializzata lo scor-so 5 dicembre. La rappresentanzadi oltre trenta titolari di partite ivache compongono il comitato pro-motore, si propone di contribuire aa contrastate e sconfiggere l’attua-le situazione di crisi.

Tra i promotori vi sono non solo

artigiani e commercianti, ma anchefigure del mondo professionale, tragli altri anche avvocati e commer-cialisti; tutti uniti dalla consapevo-lezza che non ci si possa limitare adessere critici spettatori di quanto staaccadendo nel territorio; animati,dunque, da spirito solidaristico in-tendono dare il proprio apporto diesperienze per governare il sistemadelle scelte e far riemergere lo svi-luppo.

«Le oltre 9.000 partite iva pre-senti nel Sulcis Iglesiente, rappre-sentano una realtà produttiva di

fondamentale importanza nel ter-ritorio - spiega Elio Cancedda, com-ponente del comitato promotore -con questa iniziativa intendiamopreservare la forza occupazionaleche dà lavoro a oltre 21.000 ad-detti, capi-famiglia che il movimen-to vuole difendere a tutti i costi.»

Il movimento partite iva SulcisIglesiente giudica con moderata sod-disfazione l’intervento del Governoa sostegno del territorio.

«Guardiamo il piano Sulcis conparticolare attenzione; ci propo-

niamo quali interlocutori delleistituzioni perché siano individua-ti i registi, ma anche gli attori del-lo sviluppo, e gli investimenti mes-si in campo non si dissolvano neitempi della burocrazia italiana -sostiene Luigi Lai, componentedel comitato promotore -. Ognunodi noi è profondamente coinvoltonelle difficoltà del momento; unitiricerchiamo la forza per affrontarecon determinazione la crisi, e perdare speranza alle nuove genera-zioni».

Giampaolo Cirronis

Celebrato a Carbonia il funerale della corniceria di Simone Satta

«La città sta morendo, devo chiudere»

Si è conclusa il 31 dicembre,dopo la schiarita emersa neigiorni scorsi, l’occupazionedella Galleria Villamarina di

Monteponi. Dopo una prima fase incui alcuni lavoratori si erano inca-tenati ai cancelli all’interno dellagalleria, ne è seguita una decisamen-te più clamorosa, con gli stessi lavo-ratori murati vivi all’interno con unaparete in blocchetti.

I lavoratori hanno trascorso l’ul-tima decade di dicembre, compresoil Natale, dentro la miniera, per ri-vendicare la loro ricollocazione nel-le due società minerarie controllatedalla Regione Sardegna, Carbosul-cis e Igea, in attuazione dell’accor-do stipulato nel 2011. La Giunta re-gionale, viceversa, si è impegnata al-la ricollocazione di tutti i lavoratoria tempo indeterminato in Ati-Ifras,la società creata per la realizzazionedel progetto di bonifica e ripristinoambientale delle aree minerarie di-smesse e dopo che in un primo mo-mento questa soluzione è stata re-spinta dai lavoratori, il 27 dicembrela situazione ha avuto una svoltache dovrebbe portare alla definizio-ne dell’accordo e, intanto, ha porta-to alla liberazione della Galleria Vil-lamarina con l’uscita dei lavoratorimurati al suo interno.

L’assessore regionale dell’Indu-stria, Alessandra Zedda e l’onore-vole Giorgio Oppi, ex assessore del-l’Ambiente, e già sottoscrittore del-l’accordo, hanno annunciato che èstato anticipato al prossimo 11 gen-naio l’incontro tra la Regione Sar-degna, la società Ati-Ifras e le orga-nizzazioni sindacali, per verificare laforma contrattuale da utilizzarsi nelricollocamento di tutti i 54 lavora-

tori ex dipendenti Rockwool.La società impiegherà tutti i lavo-

ratori a tempo indeterminato nel pro-getto di bonifica e ripristino ambien-

tale delle aree minerarie dismesse. «L’accordo stipulato l’anno scor-

so - hanno detto Alessandra Zedda e

Giorgio Oppi - resta valido. Nellafase di selezione dei concorsi pub-blici, espletati dalle società parteci-pate dalla Regione, sarà dato un

adeguato riconoscimento a chi ha ti-toli ed esperienze specifiche matu-rate nel settore ex-Emsa.»

Si è conclusa l’occupazione dei lavoratori ex Rockwool

A Monteponi un Natale da murati vivi

La prima fase dell’occupazione della galleria Villamarina di Monteponi.

Il 21 dicembre i lavoratori ex Rockwool si sono murati dentro la miniera.

La corniceria di Simone Satta ha cessato l’attività il 24 dicembre 2012.

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4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Le incombenze del settore am-biente della Provincia rispet-to al comparto industrialedel territorio, in questi ulti-

mi anni, sono state tante, sia per ciòche concerne le industrie in attività,sia per quanto riguarda il pesante pre-gresso che le produzioni del passa-to hanno lasciato dal punto di vistaambientale.

«Tutte le grandi aziende del Sul-cis Iglesiente - spiega l’assessore pro-vinciale all’Ambiente, Carla Cicil-loni - lavorano in regime di Aia (Au-torizzazione integrata ambientale),che per Eurallumina, Alcoa, Porto-vesme srl (ora ministeriale), GennaLuas, Carbosulcis, Ila, Rockwool,Ecodump e altre minori sono staterilasciate dalla Provincia. Questo -precisa l’assessore - ha significato ungrandissimo lavoro di istruttoria, fat-to in collaborazione con l’Arpas, cheha permesso di fare il punto sullasituazione esistente e, conseguente-mente, di adeguare, rettificare, ap-profondire e riordinare tutte le au-torizzazioni ambientali rilasciate nelpassato da Enti diversi, lavorando incoerenza con la normativa vigente econ la richiesta sempre e costantedel raggiungimento delle Bat (BestAvailable Technologies - La Bat ri-guarda tutti gli aspetti del funziona-mento di un impianto o di una indu-stria che influenzano l’ambiente).»

Attraverso le numerose e rigideprescrizioni e i piani di monitoraggioe controllo, è possibile avere un qua-dro puntuale della situazione ambien-tale del Sulcis Iglesiente.

«Mi sembra doveroso chiarireche - sottolinea Carla Cicilloni -, inalcuni casi in cui, a causa di speci-fici accadimenti, si sono supposti ri-schi diversi da quelli poi realmente

diagnosticati, si sono intraprese nuo-ve e più specifiche azioni.»

È questo il caso della radioattivi-tà dei fumi di acciaieria destinati al-la Portovesme s.r.l., per il cui con-trollo è stato stabilito un nuovo pro-tocollo, che prevede la verifica di-retta anche da parte degli Enti pubbli-ci tramite controlli da remoto.

«Su questo fronte - fa presentel’assessore Cicilloni -, la serenitàdella Provincia deriva anche dal-l’esito negativo (cioè non è stata ri-levata radioattività) delle indagini

intraprese da Noe e Arpas sulla di-scarica di Genna Luas, che ha ri-guardato il suolo e circa venti cam-pioni di acqua prelevati dai piezo-metri, nonché la discarica di Acquasa Canna e Sa Piramide ex Eni Ri-sorse. In numerose circostante, è sta-ta cercata e trovata la collaborazionedelle aziende del territorio, ma, làdove è stata riscontrata reticenza, siè provveduto all’applicazione di san-zioni e alla segnalazione agli organipreposti. Poiché riscontriamo che il

nostro territorio è in gran parte se-gnato e, quindi, compromesso dallaattività mineraria prima e da quel-la industriale poi, stiamo cercandodi dare un contributo tecnico e ope-rativo alla realizzazione delle boni-fiche già finanziate. Grande atten-zione ed impiego di risorse stiamoattualmente dedicando ai protocollidi bonifica che le aziende in dismis-sione stanno elaborando. Il lavoroimpostato dalla Provincia di Car-bonia Iglesias - conclude Carla Cicil-loni - ha già portato dei miglioramen-

ti, in particolare sul vettore aria, lacui qualità varia in modo veloce aseconda delle caratteristiche delleemissioni prodotte, mentre più graveè lo stato di inquinamento dell’ac-qua e del suolo, poiché legato alleproduzioni del passato.

Tuttavia, gli Enti di controllo stan-no serrando le fila per quanto concer-ne la messa in sicurezza delle emer-genze, adoperandosi affinché venga-no rispettate le prescrizioni del mini-stero dell’Ambiente.»

L’assessore all’Ambiente della Provincia di Carbonia Iglesias, Carla Cicilloni, fa il punto sulle questioni ambientali del territorio

La situazione ambientale sta migliorandoIl miglioramento è sensibile sul vettore aria mentre resta ancora grave lo stato di inquinamento dell’acqua e del suolo.

L’Amministrazione comuna-le di Carbonia, nel rispettodelle normative nazionali eregionali, ha messo a dispo-

sizione dei cittadini le schede per ilcensimento dell’amianto.

In base all’ordinanza n. 231 del7 novembre 2012, tutti i proprietaridi immobili con coperture in lastredi cemento-amianto, tutti i proprie-tari di beni immobili nei quali siano

presenti materiali o prodotti conte-nenti amianto libero o in matrice fria-bile, nonché i titolari o legali rappre-sentanti d’unità produttive o altro,devono provvedere ad effettuare ilcensimento degli stessi.

Le schede di autonotifica per ilcensimento degli edifici e/o suolicon presenza di materiali contenentiamianto, vanno presentate alla Asl n.7 di Carbonia, presso l’Ufficio Spre-

sal, in via Costituente, oppure pres-so l’Ufficio Ambiente del comunedi Carbonia, piazza Roma n.1.

Le schede per il censimento so-no a disposizione presso il servizioambiente, 1° piano del palazzo co-munale, e sul sito www.comune.carbonia.ca.it, nella sezione servizi co-munali - servizio settore ambiente enella sezione ordinanze - OrdinanzeAmbiente.

Continua (2)Abbiamo spiegato brevemente

nel numero scorso de “La Povinciadel Sulcis Iglesiente” cosa sono og-gi gli orti urbani.

Ma affinché tutti possano com-prendere appieno il significato pra-tico dell’iniziativa, occorre sentire di-rettamente il realizzatore: CristianoFloris.

Signor Floris, cosa pensa di ag-giungere a quanto già scritto nel nu-mero scorso, a proposito degli aspet-ti: 1) giuridico-economico, 2) socia-le e 3) tecnico-agrario?

«Quanto al punto 1), tutte le ini-ziative di questo tipo che si rispetti-no, sono regolate dal punto di vistalegale. Oltre a quelli già citati fuoriSardegna, anche qui da noi (per esem-pio Nuoro, Santa Giusta, San Spera-te, Cagliari) funzionano così. Hofondato, appunto, un’associazioneculturale, per agevolare iniziative si-mili in tutta la Sardegna.

Per il punto 2). Tante cose manmano, nascono e si rafforzano neltempo. Ad esempio, lei ha citato nel-la prima parte del suo articolo l’este-sa fascia di ulivi lungo tutto il lato diconfine opposto all’ingresso. Ebbe-ne, ho intenzione in tempi brevi direnderla fruibile e ricavarne un pun-to di ritrovo ombreggiato da adibirea uso ricreativo-collettivo (riposo, pau-sa pranzo e, perché no?, qualche me-renda). Parte di questo ampio spazio,infine, verrà destinato ai bambini.»

Il punto 3). «Questo è l’aspetto piùimportante e può avere dell’incre-dibile per chi lo ignora. Chiamata“agricoltura sinergica, o coltura per-manente”, la tecnica di coltivazio-ne, rivoluzionaria rispetto a quellatradizionale, consiste nel preparareil terreno una volta per tutte. Ciòfatto si passa all’allestimento veroe proprio, che consiste in:

• impianto di irrigazione a goccia;• pacciamatura;• messa a dimora delle piantine;• raccolto delle verdure con taglio

a raso delle radici (esclusi i tuberi);• realizzazione dei semenzai e

trapianto delle piantine a suo tempo.- pacciamatura: facciamo qui ciò

che altrove fa la Natura da sola (adesempio nel bosco): la paglia (unasorta di pacciame se si riferisce albosco), cosparsa in uno strato di spes-sore opportuno, dapprima impedi-sce la nascita delle erbe infestanti;in seguito, a contatto con l’umiditàdel terreno si decompone e generaconcime organico; infine, conservasoffice il terreno, tanto da elimina-re le successive pratiche agrarie(zappatura, rastrellatura, ecc.); ulti-mo ma non meno importante il ri-sparmio idrico, stimato nel 40% ri-spetto a una coltura tradizionale.

- messa a dimora di piantine: ingruppi di due o tre, ciascuna di di-verso seme ma tra loro compatibili.è qui che entra la tecnologia speci-fica: sapere quali sono le piantineda abbinare tra loro per favorirnelo sviluppo reciproco. Per scenderenel pratico e per fare un esempio: sea me interessa oggi coltivare dellemelanzane, metterò a fianco anchedelle leguminose per azotare il ter-reno e delle liliacee per allontana-re parassiti. Alla fine otterrò me-lanzane di ottima scelta, fagiolini ecipolle.»

Mi spiega quale e quanto è il ri-sparmio di tempo?

«è presto detto. Per condurre unorticello da cinquanta metri qua-drati attrezzato di tutto l’occorrente,sono sufficienti due ore di lavoro al-la settimana; non vi sono, infatti,

particolari esigenze di lavoro se nonle poche pratiche essenziali (messaa dimora delle piantine, eliminazionedi qualche eventuale erba indeside-rata, raccolta dei prodotti). La qua-lità del tempo risparmiato è utile siaai giovani, sia ai meno giovani; perquesti ultimi può trasformarsi an-che in quantità visto che almeno inteoria ne hanno di più da impiega-re durante la giornata.»

E per quanto riguarda i costi?«Trecento euro l’anno che ciascun

assegnatario deve corrispondere co-me contributo spese ritengo sianouna cifra congrua per le prestazio-ni fornite, prova ne sia il successodell’iniziativa non solo in Sardegna,come già detto. A ciò si aggiunganole spese per sementi, paglia e pian-tine. Rimaniamo sempre nella dispo-nibilità di chiunque voglia produrredelle buone verdure veramente bio-logiche quando occorrono, e a prezzicontenuti. Mi preme far notare cheogni pianta ha il suo seme che si re-plica. Impareremo ad essere comple-tamente autonomi traendo il seme

dalle nostre colture per poi farnenuove piantine eliminando i costid’acquisto. Nel mio terreno, peresempio, ogni anno raccogliamo bie-tole semi selvatiche e molto gustose,piantate da mio padre più di 30 an-ni fa.

Gli agricoltori devono sentirsi mi-nacciati dalla sua iniziativa?

«Assolutamente no. Anzi il no-stro obiettivo è quello di andare insoccorso delle aziende agricole sar-de che sono al tracollo a causa del-la concorrenza sleale dei prodottiforestieri (80% del venduto nell’Iso-la). Uno dei compiti dell’associazio-ne, infatti, è quello di fornire agliagricoltori quelle cognizioni tecni-che, fiscali e burocratiche occorrentiper accogliere gli orti urbani nelleproprie aziende. Abbiamo in tal sen-so delle richieste da parte di alcuni

Comuni del territorio, che cerchere-mo di soddisfare coinvolgendo quan-te più aziende agricole possibile, atutto vantaggio delle aziende stesse,dei Comuni che risparmieranno gros-se cifre per la loro realizzazione, edei consumatori.»

Dal punto di vista didattico, comeintende coinvolgere le scuole?

«Come avrà intuito questo è unprogetto per tutta la collettività enon si parla esclusivamente di ortiurbani, ma anche di cultura ruralee agraria, attorno alla quale devo-no ruotare tutte le attività economi-che, i valori della solidarietà, il giu-sto utilizzo del territorio e la sua tu-tela. Dovranno, infine, necessaria-mente essere coinvolti i giovani e igiovanissimi, con dei laboratori di-dattici da proporre alle scuole.»

Chi è interessato alla sua inizia-tiva, come può contattarla?

«Il blog pertinente e questa ini-ziativa è: coltivaunorto.blogspot.it.Troverà all’interno tutti i recapiti del-l’associazione.»

Fine - Mario Bazzoni

Nel Sulcis in crisi ci sono giovani che percorrono strade nuove

I giovani che si danno da fare

Il polo industriale visto da Monte Sirai.

La preparazione di un orto urbano.

Ha preso il via venerdì 30novembre “CarboniaStudia”, un ciclo di ap-puntamenti con l’antro-

pologia, l’archeologia e la storia. Il primo ciclo di conferenze è

dedicato all’archeologia. Il primoappuntamento presso il museo Ar-cheologico Villa Sulcis, con ingres-so da via Campania. Titolo della con-ferenza, tenuta da Carlo Lugliè, del-l’Università di Cagliari è stato: 11mila anni fa a Carbonia: nuove sco-perte nel riparo di Su Carroppu.

Carlo Lugliè, che da anni dirigele nuove indagini presso il riparosottoroccia di Su Carroppu, haesposto le ultime straordinarie no-vità emerse dagli scavi e dalle ana-lisi dei reperti, fra le quali una da-tazione ben più antica (9000 a.C.circa) per i primi uomini che han-noabitato la grotta e i nuovi dati sulla

frequentazione del sito nel Neoli-tico Antico (dal 6000 a.C. circa)

Le conferenze del ciclo dedi-cato all’archeologia, che si terran-

no sempre alle ore 17.00, presso ilmuseo Archeologico Villa Sulcis,proseguiranno: il 18 gennaio conRoberto Sirigu e Paolo Bernardini

(gli Dei del bronzo di Monte Siraitra Fenici e Nuragici); il 14 febbraiocon Carla Perra e Battista Asuni (lascoperta dell’officina del vetro alNuraghe Sirai e i nuovi materiali peril Museo); il 14 marzo con PieroBartoloni (i Cartaginesi e il tofet:nuove prospettive).

«Il nuovo progetto Carbonia Stu-dia - spiega l’assessore alla CulturaLoriana Pitzalis - si propone come“cantiere” di condivisione del sa-pere che offre ai cittadini la possi-bilità di arricchire il proprio pa-trimonio culturale e le conoscenzesulla storia e sul vissuto della cittàe del territorio. Oggi è più che maiindispensabile confrontarsi su te-mi che riguardano la nostra storiae il nostro presente, perché soltan-to recuperando la memoria stori-ca è possibile riconoscersi in un’i-dentità comune e condivisa”.

Si è tenuto il 30 novembre scorso il primo di quattro incontri

Carbonia studia: le conferenze di archeologia

Le schede sono a disposizione presso il servizio ambiente

Carbonia, avviato il censimento dell’amianto

Nuova importante acqui-sizione dell’imprendito-re iglesiente Ninetto De-riu, alla vigilia di Natale,

nel polo industriale di Portovesme.Dopo aver rilevato l’ex Ila, oggiPort.Al., il titolare della Reno srl(società che opera da quarant’annianni nel Sulcis, specializzata nelcampo delle manutenzioni per lecentrali Enel) ha rilevato la Cosa-cem Costruttori Società Coopera-tiva arl, azienda specializzata inmontaggi industriali e costruzionimeccaniche, con assemblaggio dicomponenti elettronici, fabbricazio-ne di sistemi di tubazione, montag-gio di carpenteria edile in acciaio,strutture tubolari e tubazioni.

La Cosacem, 54 dipendenti conelevata professionalità, disponedelle certificazioni: ISO 9001:2008,procedimenti e qualifiche di salda-tura per tutti gli acciai al carbonio,inox e legati; qualificazioni in am-bito Enel per vari gruppi merceo-logici, comprese le parti in pressio-ne. Può operare nel campo delle co-struzioni in officina, delle centralitermoelettriche ed idroelettriche edi tutte le realtà manifatturiere, si-derurgiche, chimiche, petrolifere,eoliche, fotovoltaiche ed impiantitermovalorizzatori. Attraversa daqualche tempo una fase difficile perla mancanza di commesse e Ninet-to Deriu ha deciso di fare una nuova

scommessa imprenditoriale, rilan-ciandola in una fase particolarmen-te delicata per il polo industriale diPortovesme e per il tessuto socio-economico del territorio, fortemen-te depresso.

La realtà imprenditoriale di Ni-netto Deriu, in continua espansione,

ha già raggiunto dimensioni chepresto potrebbero portarla vicina aquelle delle tre principali aziendedel polo industriale di Portovesme:Eurallumina, chiusa da oltre tre an-ni ed alle prese con un difficile pro-cesso che dovrebbe portarla alla ri-presa produttiva nell’arco dei pros-simi due anni; Alcoa, oggi chiusa

ed in attesa di un acquirente dispo-sto a subentrare alla multinaziona-le statunitense; e, infine, Portove-sme srl, pienamente operativa e re-duce dall’avvio di due nuove unitàproduttive.

I progetti industriali di NinettoDeriu, occupano già 200 dipenden-ti nella Reno srl, numero che nelbreve periodo dovrebbe più cheraddoppiarsi.

La Por.Al., come ha annuncia-to l’imprenditore alcuni mesi fa,dopo l’acquisizione dello stabili-mento chiuso dal 2008, procederàalla riassunzione di gran parte dei154 lavoratori ex Ila nell’arco diun anno e mezzo, per il loro impie-go nella produzione di manufattidi alluminio leggeri, nei quali ver-rà dato ampio spazio a personalefemminile.

Il progetto prevede inoltre lacreazione di una seconda azienda,la Consul, costruzione nautichesulcitane, che realizzerà scafi inalluminio per maxi yacht (dai 18metri in sù), sfruttando una ban-china dedicata, assegnata provvi-soriamente nel porto di Portove-sme.

Ninetto Deriu a fine anno si èconcesso alcuni giorni di riposo magià dalla prima settimana del nuo-vo anno tornerà al lavoro per af-frontare in particolare i problemilegati alla nuova acquisizione.

Nuova importante acquisizione dell’imprenditore sulcitano

Ninetto Deriu ha rilevato la società Cosacem

Ninetto Deriu.

L’assessore Loriana Pitzalis.

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Una ventata di cultura nel-l’immobilismo del SulcisIglesiente. La prima rasse-gna di gruppi folk, orga-

nizzata dal gruppo folcloristico San-t’Anna, ha richiamato migliaia di per-sone. è l’evento che ha caratterizza-to il territorio in questo mese di di-cembre di solito avaro di manifesta-zioni di una certa importanza. Questapiccola idea ha avuto l’effetto di un sas-so gettato nello stagno dell’immobili-smo che attanaglia la maggior partedelle comunità locali.

è stata sufficiente una giornata difesta per aiutare a riscoprire i valoriantichi, ma sempre attuali, delle tra-dizioni più genuine del Sulcis Iglesien-te. Diciassette gruppi folk; cori poli-fonici; suonatori di launeddas, fisar-monica, organetto e solittu, hanno com-posto la magica scenografia di unasorta di grande sagra popolare. Il tuttoimpreziosito dalla presenza di decinedi artigiani, commercianti ed artisti chehanno trasformato il cuore del paesein una grande “agorà”, un luogo, cioè,dove stare insieme, fare dei buoni ac-quisti, apprendere piccoli e grandi se-greti delle lavorazioni artigianali eammirare l’estro di tanti artisti noti emeno noti. Tutto il paese ha collabo-rato alla riuscita di questa festa che harappresentato una sorta di flashbackdi un passato neppure troppo lontanoquando la gioia e l’orgoglio dello sta-re insieme erano il segno distintivodell’identità di una popolazione. Il pae-se è stato capace di ospitare migliaia dipersone, provenienti da tutto il Sulcis,hanno apprezzato la calda accoglien-za e contraccambiato offrendo il me-glio delle proprie tradizioni.

Diciassette gruppi folk significa-no non meno di 400 persone in co-stume sardo: il meglio del territorio.è stata una sorta di gara ad indossa-re l’abito più bello, quello della festa.Uomini e donne ne hanno capito l’im-portanza ed hanno conservato il por-tamento solenne ed austero ma anchevivace e spensierato, ma sempre con-sono al momento dello stare insieme.Costumi di foggia diversa: alcuni mol-

to ricchi ed impreziositi da tessuti raf-finati ed eleganti; altri più modesti,testimonianza dei momenti di duro la-voro nei campi. Tutti però importanti.

Quando il corteo s’è snodato per levie strette del centro storico, lo spet-tacolo inebriante di colori ha manda-to in visibilio non solo i tanti turistipresenti e gli stessi partecipanti ma

anche coloro che, pur essendo abitua-ti a queste manifestazioni, non hannopotuto fare a meno di contemplarne laesaltante bellezza. Nello stesso istantei suoni, quasi una preghiera, ricavatidalle abili mani dei musicisti, daglistrumenti più diversi. Decine e decinedi melodie, ritmi eterogenei eppure si-mili per accompagnare canti e balli.

Come mille voci, si sono diffusi nel-la brezza serale per accompagnare illento incedere dei balli campidanesio le danze più vivaci e sfrenate di “suballu cabillu”.

Dopo il corteo ancora balli in piaz-za, tutti insieme sino a tarda sera, per-ché sin quando c’è gioia, voglia di di-vertirsi e s’intrecciano amicizie, si

confermano quelle di vecchia data onascono nuovi amori, la festa non puòfinire. Gli organizzatori hanno saputooffrire tutto questo ad un Sulcis Igle-siente che ha riscoperto l’orgogliodella propria identità e di una straor-dinaria cultura impreziosita da tradi-zione ed autentico folclore.

Enrico Cambedda

5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Il 15 dicembre Sant’Anna Arresi ha ospitato la prima rassegna di gruppi folk, organizzata dal locale gruppo folcloristico

Una ventata di cultura nell’immobilismo del SulcisDiciassette gruppi folk, decine di artigiani e migliaia di visitatori hanno contribuito al successo della rassegna che avrà un futuro.

Tre poltrone ideali per i pre-lievi: multifunzionali, com-pletamente reclinabili,complete di braccioli e con

il movimento dello schienale e delpoggia gambe sincronizzato o indi-pendente. è il dono (del valore di cir-ca seimila euro) che l’Avis di Olbiaha voluto fare al Centro trasfusio-nale di Carbonia, come primo gestodel gemellaggio sancito presso l’o-spedale Sirai. A salutare questa in-tesa erano presenti il direttore gene-rale della Asl 7 Maurizio Calamida,il direttore del P.O. Sirai Sergio Pilie il nuovo responsabile del Centrotrasfusionale di Carbonia AngeloZuccarelli, anche in qualità di pre-sidente dell’Avis di Olbia. Grande

la rappresentanza da parte dell’as-sociazione donatori di sangue, conla presenza del direttore sanitariodell’Avis di Olbia Tempio, Pino Mu-las, del vicepresidente dell’Avis re-gionale Agostino Chiafitella, e del-la presidente dell’Avis di CarboniaIglesias, Irma Concedda, insieme atanti volontari.

««è un momento di incontro e disinergia che porterà grandi benefi-ci a tutti i donatori», ha commenta-to il Direttore generale Maurizio Ca-lamida, «al di là dell’aspetto econo-mico, ciò che apprezziamo maggior-mente è il gesto. Con l’aiuto di tutti imedici e gli infermieri e grazie allainnovazione delle attrezzature stia-mo migliorando la funzionalità di

questo servizio. L’arrivo del dr. Zuc-carelli, con la sua grande esperienzae professionalità, darà un importan-te impulso a questo processo».

Il direttore del P.O. Sirai SergioPili, nel ringraziare per la donazione,ha voluto sottolineare che «la gene-rosità e la gratitudine sono sentimen-ti che amano specchiarsi, perciò ri-cambieremo quest’atto di altruismo.».

«Si tratta di un gemellaggio ap-propriato - ha commentato il medi-co del Centro trasfusionale GiovanniTocco - perché si tratta di due realtàche hanno raggiunto faticosamenteuna loro autonomia trasfusionale. Manon dobbiamo abbassare la guardia,e collaborare con le associazioni è inquesto settore di vitale importanza.»

Gemellaggio tra Avis di Olbia e Centro trasfusionale Asl 7

«Un momento di incontro e di sinergiache porterà benefici a tutti i donatori»

La Direzione generale dellaAsl 7 ha annunciato la con-clusione di un programmadi riorganizzazione e otti-

mizzazione dei servizi ospedalierinella città di Iglesias.

«Una maggiore funzionalità eun servizio più rapido ed efficiente- si legge in una nota della Direzionegenerale - sarà il risultato dei tra-sferimenti che sono stati effettuati inalcuni Servizi e Unità operative deiPresidi ospedalieri di Iglesias. Gliinterventi, realizzati dopo un’atten-ta programmazione, porteranno aduna migliore efficienza delle attivi-tà sanitarie e alla messa in funzio-ne di nuovi servizi per i pazienti.»

«Nello specifico - si legge ancoranella nota - i trasferimenti effettuatisono i seguenti:

1) La Neuropsichiatria Infanti-le, prima al F.lli Crobu, ora si trovaal primo piano della palazzina servi-zi del Santa Barbara. In questo mo-do non sarà più necessario recarsi alF.lli Crobu, distante dal centro e pri-vo di collegamenti con i mezzi pub-blici, per raggiungere il quale biso-gna percorrere una strada buia, contutte le conseguenze immaginabiliper le mamme e i piccoli pazienti.

2) La Diabetologia, in seguito adun adeguamento strutturale, è stata

trasferita dal piano terra del SantaBarbara (dove era ospitata in un vec-chio locale molto stretto e assoluta-mente non funzionale) al piano ter-ra della palazzina servizi dello stes-so ospedale, ben più accogliente.

3) Il Centro prelievi, ingranditocon un ampliamento murario, è statotrasferito nei locali del Santa Barba-

ra lasciati liberi dalla Diabetologia,nei quali fra pochi giorni sarannoinstallati i nuovi arredi, in un am-biente più ampio e confortevole.

4) La Chirurgia generale è sta-ta spostata dal terzo piano al primopiano del Santa Barbara, in mododa creare un collegamento direttocon le sale operatorie. Ciò rende i

trasferimenti interni dei pazienti mol-to più rapidi e agevoli, evitando l’u-so degli ascensori. Inoltre, sono sta-te acquistate undici nuove porte perle stanze di degenza e sono stati al-lestiti alcuni locali destinati all’usoambulatoriale.

5) La Chirurgia pediatrica è sta-ta trasferita dal primo piano delSanta Barbara al secondo piano delC.T.O.

6) La Pneumologia è stata tra-sferita al terzo piano del Santa Bar-bara in un reparto ben più grandedi quelli precedenti e nel quale ver-rà a breve attivato il Day hospitalmultidisciplinare.»

La Asl 7, infine, proseguirà il rin-novamento negli ospedali di Igle-sias il recente e importante acquistodi una nuova TAC, del costo di oltre200.000 euro, che sarà installata alSanta Barbara, e che opererà al ser-vizio del Pronto soccorso e dellaRadiologia. In questo modo saran-no evitati i faticosi e scomodi tra-sferimenti dal Santa Barbara al CTOe viceversa, con un notevole rispar-mio di tempo e di risorse per l’A-zienda, e con un servizio più age-vole per i pazienti.

La messa in funzione della mac-china, già ordinata, dovrebbe avve-nire entro la metà di febbraio 2013.

Ultimata una serie di trasferimenti in Servizi e Unità Operative

Una nuova TAC e servizi più efficientinegli ospedali Santa Barbara e CTO

Iglesias - L’ospedale Santa Barbara.

Il gruppo folk di Sant’Anna Arresi con il sindaco Paolo Luigi Dessì.

Due suonatori di launeddas.

Emanuele Cani ha vinto leprimarie del Partito Demo-cratico nella Provincia diCarbonia Iglesias, svoltesi

il 30 dicembre, e sarà parlamentarenella legislatura che scaturirà dalleelezioni del 24 e 25 febbraio. Il se-gretario provinciale, consigliereprovinciale, 44 anni, con 1.582 voti(34,8%) ha battuto la concorrenza delsenatore uscente Francesco Sannache si è fermato a 1.331 voti (29,28%)e, quindi, non sarà candidato. Piùdistanziate sono risultate le due gio-vani donne candidate, Valentina Cuc-cu di San Giovanni Suergiu (943voti - 20,74%) e Sara Marroccu diPortoscuso (690 voti - 15,18%).

La certezza dell’elezione di Ema-nuele Cani deriva dal fatto che sullabase della legge elettorale vigente,verrà inserito in una delle due liste(Camera o Senato) in una posizionetale da avere il risultato garantito.

Cresciuto nel PSI, nella cui listaè stato eletto consigliere comunaledi Carbonia ancora giovanissimo,

Emanuele Cani ha poi proseguito lasua carriera politica in FederazioneDemocratica, Democratici di Sini-

stra e, quindi, Partito Democratico,ricoprendo incarichi elettivi ed am-ministrativi al comune di Carbonia

e alla provincia di Carbonia Iglesias.Nelle primarie di SEL non c’e-

rano candidati del Sulcis Iglesiente.

Il 30 dicembre si sono svolte le primarie del PD e di SEL

Emanuele Cani ha vinto le elezioni primarie,sarà parlamentare PD del Sulcis Iglesiente

Una riduzione del 60%per le gravidanze inde-siderate nei minori: è ildato straordinario otte-

nuto dal 2006 ad oggi dal consul-torio familiare di Iglesias. Anchele interruzioni di gravidanza sonodiminuite del 25% rispetto ai dueanni precedenti, e l’età media delleconsultazioni è salita a 25 anni,con un range che va dai 15 ai 49anni. Dati confortanti, quelli emer-si in occasione dell’incontro nata-lizio fra l’équipe del consultorio ele donne che hanno frequentato ilcorso di preparazione al parto, in-sieme ai loro neonati. In totale 160donne, delle quali 90 hanno par-torito spontaneamente, 40 hannofatto ricorso al cesareo e le rima-nenti sono ancora in gravidanza.

Il Direttore del distretto di Igle-sias, Marco Sulcis, ha ringraziatolo staff, composto dal responsabile,

il ginecologo Antonio Scanu, dadue ostetriche, un’infermiera pe-diatrica, una puericultrice e un as-sistente sociale che collabora coni comuni e con il Tribunale deiminori.

Il consultorio accoglie ogni an-no 1.500 pazienti, per un totale dicirca 3.000 prestazioni, per le qua-li non si paga il ticket e non ci so-no liste d’attesa. Sono numerose leproblematiche affrontate: in primisla contraccezione (7 utenti su 10 sirivolgono al consultorio per questomotivo), le problematiche adole-scenziali, della famiglia e dellacoppia e quelle che riguardano lasterilità.

Le donne sono assistite in ognifase, dalla preparazione al parto al-l’allattamento, fino alla menopau-sa. Altre attività riguardano la pre-venzione delle infezioni da HPV(Human Papilloma Virus), di cui

il dottor Scanu è il responsabileaziendale e per la quale si favori-sce la vaccinazione nelle adole-scenti; la prevenzione dei tumori,attuata in collaborazione con ilcentro screening, e l’informazionenelle scuole: ogni anno le secondeclassi degli istituti superiori ven-gono invitate ad un incontro sul-l’educazione alla sessualità pres-so il consultorio.

Ottimi risultati anche per quan-to riguarda l’allattamento al seno:si è registrato un notevole incre-mento per questa pratica, favoritadal consultorio, che dal 1 febbraioad oggi ha effettuato 470 inter-venti in sede. L’accesso alla strut-tura, presso il Palazzo Comit divia Valverde, è libero e gratuito,senza necessità di prenotazione,dal lunedì al venerdì (ore 9.00-13.00), e il mercoledì anche dalle16.00 alle 17.30.

Negli ultimi sei anni sono stati conseguiti grandi risultati

Meno gravidanze indesiderate nei minorigrazie al lavoro del consultorio di Iglesias

Solcherà nuovamente il mareintorno all’isola di Sant’An-tioco. Porterà nuovamente aspasso turisti o forse diven-

terà un ristorante galleggiante. è ilmotopesca “Eliseo”, di proprietà diAlessandro Vadilonga, affondato nel-lo scorso mese di settembre a pochimetri dal lungomare, riportato a gal-la dai sommozzatori della ditta “La-vori Subacquei Coral Reef”.

«è stata un’impresa unica e quasi

impossibile - spiega Fabio Desogus,responsabile della società - a causadei bassi fondali nei quali era af-fondato.»

Il motopesca lungo dieci metri econ una stazza lorda di 60 tonnella-te era infatti adagiato a soli 3 metridi profondità. I sommozzatori della“Coral Reef” sono riusciti prima asistemare dei palloni sotto lo scafoche poi, gonfiati con aria compres-sa, lo hanno riportato in linea di gal-

leggiamento. Prima che affondasseera in disarmo attraccato ad una ban-china del lungomare. Fortunatamen-te per la mancanza di motori, comeaccertato dalla capitaneria di porto,non si sono registrati problemi di in-quinamento. Dopo il recupero l’E-liseo è stato trainato nelle banchinedel porticciolo turistico, in attesa ditrasportare nuovamente i turisti neimari intorno all’isola di Sant’Antioco.

Tito Siddi

Recuperato dopo tre mesi il moto-peschereccio affondato

“Eliseo” tornerà a solcare il mare sulcitano

Emanuele Cani. Francesco Sanna.

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6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Un vecchio terreno minerario dismesso della Sardegna Sud Occidentale, in località “Serra Scirieddus” nelle campagnedel territorio di Carbonia, dove l’uomo, per anni, ha estratto materiali.Perché non ripristinare quel territorio ferito? Parte così il progetto ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.), in quel territoriosorge una discarica di rifiuti industriali che, una volta completata, consentirà di ripristinare le linee originali del paesaggio mentre avrà costituito una risposta al problema dello smaltimento dei rifiuti speciali.Una delle più grandi discariche controllate in Sardegna nasce nel 2001. Una discarica con capacità di oltre 900.000 m3,dove ogni giorno vengono riversate tonnellate di rifiuti speciali.La società ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.) ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale ed è in possessodella certificazione UNI EN ISO 14001:2004 dall’ottobre del 2004.Il percolato estratto viene accumulato all’interno di capaci serbatoi e successivamente depurato tramite un impiantoad osmosi inversa, preceduto in testa dalle seguenti sezioni di trattamento:• impianto di deferrizzazione e demanganizzazione, per la depurazione di ferro e manganese.• impianto di filtrazione, in grado di trattenere particelle fino a 2 µm.• impianto di ultrafiltrazione, capace di trattenere particelle < 1 µm.Costante e meticoloso è il controllo delle acque di falda dai pozzi spia, della qualità dell’aria e di ogni altro parametro,per scongiurare ogni pericolo di inquinamento.20 dipendenti, macchine operatrici, autocarri ed altre tipologie di veicoli speciali per un impegno quotidiano al finedi diminuire l’inquinamento e rendere più vivibile l’ambiente.

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Il maestro Renzo Sanna ha rappre-sentato tanto negli anni ormai lon-tani della nostra fanciullezza, ac-compagnando nella crescita cul-

turale e sociale tante generazioni diportoscusesi.

Importante il suo costante impegnopolitico come amministratore comu-nale per molti mandati, sempre voltoa promuovere l’istruzione e la culturaa favore del paese.

Continua a scrivere ricordandoluoghi, avvenimenti, tradizioni e dàun enorme contributo anche dal puntodi vista linguistico per la conservazio-ne del nostro dialetto.

“Sintesi cronologica di un micro-cosmo”, grande fatica culturale cheha richiesto sicuramente tanto tempoe tanta passione, è un’originale ricercache lo rende distinguibile per innume-revoli spunti di illuminante riflessio-ne e vuole, soprattutto, salvaguardareil passato.

Attraverso la lente dei periodi sto-rici, delle date degli eventi più impor-tanti, con poche ma accurate descri-zioni e con uno stile che lo rendonopiacevole, traccia indelebilmente glianni che hanno segnato le svolte de-cisive, che costituiscono importanti efondamentali conoscenze culturali ingrado di farci capire quello che sia-mo e come lo siamo diventati. Senzaun ordine logico e cronologico degliavvenimenti, è come percorrere unastrada sconosciuta senza prestare at-tenzione alle indicazioni segnaleticheche ci danno informazioni sul percor-so e, ad ogni bivio o incrocio, si ri-schia di perdersi. Lo stesso vale per lastoria.

Conoscere le date più importantisignifica invece non perdere il conte-sto sociale e avere il polso della no-stra storia.

Su “Portoscuso ieri e oggi” scrive:«Se avemmo fisionomia di un popolo,se possedemmo una nostra cultura,

se fummo gente con valori propri va-do indagando».

Renzo ha indagato a lungo contanta passione nella nostra storia e nel-le nostre tradizioni, dando vita a studie scritti importanti, non ultimo questaimportante cronologia dalle origini delpaese ad oggi, evidenziandone storia,sviluppo ed attività lavorative, mo-strando che non è stato estraneo acambiamenti, non ultimo quello in-dustriale, iniziato circa 40 anni fa.

Non dimentica nulla e ci raccon-ta di battaglie contro i mori cui nonabbiamo assistito, ci descrive monu-menti scomparsi e ci parla di uomini

che non abbiamo mai visto, ma chegrazie alla sua bella scrittura possia-mo conoscere, come il marchese Sal-vatore Pes, proprietario del “Su Mar-chesu” o Pasquale Pastorino, pro-prietario della tonnara “Su Pranu”.Ci racconta dell’opificio “Sa fabbri-ca” che nel passato ha avuto un ruo-lo nella vita economica della nostracomunità e che invece oggi suggeri-sce altre opportunità. Piazze che sitrasformano, fontanelle che scom-paiono, “Sa matta manna” abbattuta,l’asfalto al posto del selciato, e attivitàeconomiche che si spengono, sono il

segno tangibile delle trasformazioniche il libro ripercorre. Ci presenta an-che la genealogia dei primi abitanti,riuscendo sempre a separare nel rac-contare il vero dal verosimile senzatralasciare la storia culturale sarda edi Portoscuso e ben documentandol’importante ruolo sociale e spiritua-le della Chiesa. Le immancabili notepoetiche, invece, risaltano meglio ilcontenuto e rendono la lettura appas-sionante al di là dei freddi numeri edaggregati nominativi.

L’opera è un importante, preziosoe dinamico vademecum che noi tuttidovremmo avere, per consegnarla al-

le nuove generazioni ed alla scuolatanto amata da Renzo.

Il libro è stato presentato il 15 di-cembre nella torre spagnola, alla pre-senza oltreché dell’autore e dell’edi-tore, Giampaolo Cirronis, del presi-dente della Provincia, Salvatore Cher-chi e dell’assessore provinciale allaCultura, Marinella Grosso, che hannosostenuto il progetto editoriale, e delsindaco di Portoscuso, Giorgio Ali-monda, che ha assicurato l’impegnodell’Amministrazione comunale perla sua divulgazione nelle scuole.

Ernesto Valdés

La presentazione del libro si è svolta nella Torre spagnola di Portoscuso.

è stato presentato il 15 dicembre l’ultimo lavoro del maestro Renzo Sanna, sostenuto dalla Provincia di Carbonia Iglesias

Sintesi cronologica di un microcosmo: PortoscusoLa presentazione è stata organizzata dalla Provincia in collaborazione con la Pro Loco e la partecipazione dell’Amministrazione comunale.

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7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Il 4 dicembre, al termine della ce-lebrazione per la festa di SantaBarbara, Igea Spa, in collabora-zione con il Parco Geominerario

Storico Ambientale della Sardegna ela Soprintendenza Archivistica per laSardegna, ha inaugurato l’ArchivioStorico Minerario di Monteponi.

Nell’occasione si è svolta anchela premiazione di due dipendenti chenel corso del 2012 hanno maturato 35anni di servizio nell’industria mine-raria (Pasqualini e Armosini).

La nascita di un servizio “Archi-vio storico minerario” consente ilrecupero dei documenti da situazionidi forte degrado, il riordino, la rico-struzione fisica degli archivi minerarie la prima inventariazione.

Igea SpA, il Comune di Iglesias eil Parco geominerario storico ambien-tale della Sardegna, hanno sottoscrit-to un Accordo di Programma che af-fida alla stessa Igea SpA la gestionedelle attività di salvaguardia, tutela evalorizzazione dell’intero patrimoniodocumentale minerario in prospetti-va della costituzione di un’appositafondazione culturale che vedrà, ol-tre la partecipazione dei soggetti pro-motori, anche quella di Regione Sar-degna e Ministero per i Beni e le atti-vità culturali.

L’archivio, per la mole di docu-menti, è la raccolta di documenti dicarattere industriale tra i più impor-tanti in Italia e come archivio mine-rario è tra i più consistenti in ambitointernazionale.

Custodisce carte, sezioni e pianiminerari, carte e sezioni geologiche,disegni impianti minerari e metallur-gici, disegni di macchinari e attrezza-ture, progetti e disegni di fabbricati ci-vili, documentazione amministrativa

e dei dipendenti, fotografie, pubbli-cazioni, libri, studi e tesi, riviste (25.897tra faldoni e raccoglitori, esclusa ladocumentazione depositata presso ilComune di Guspini e di Villasalto,sempre di proprietà Igea).

Va aggiunto, inoltre, un numerodi materiali cartacei da riordinare equello non ancora ben individuato manoto, costituito da 69 schedari, 760scatole, 464 cassetti, ulteriori 2.582

documenti cartacei e migliaia di car-tografie e disegni.

è in attesa di recupero altro mate-riale presso la Palazzina Delunay diMonteponi.

Sono parte integrante di questopatrimonio archivistico anche 2.500immagini, una ricca biblioteca mine-raria e gli oltre 2.500 modelli in le-gno, prototipi di pezzi di ricambiodelle macchine ed attrezzature mine-rarie realizzate nel laboratorio-fale-gnameria modellisti di Monteponi.

Alla cerimonia d’inaugurazionedell’Archivio hanno partecipato, tragli altri, il presidente di Igea Spa, Gio-vanni Battista Zurru; il direttore ge-nerale della stessa Igea Spa, SergioBariosco; il commissario straordina-rio del Parco geominerario, Nino Gra-nara; il commissario straordinario delcomune di Iglesias, Antonello Ghia-ni; il presidente della Provincia diCarbonia Iglesias, Tore Cherchi.

Negli ultimi due anni Igea ha com-piuto grandi passi avanti sulla stradadella piena funzionalità di società inhouse, con contratti più rispondenti adun piano degli obiettivi, come emer-ge chiaramente dai numeri. Il valoredella produzione è cresciuto in misu-ra rilevantissima, passando dai 4,3milioni del 2010 ai 9,2 milioni del2011 e ai 16,5 milioni del 2012 (per-centualmente rispetto ai costi, si èpassati dal 24,29% del 2010 al 47,42%del 2011 e al 78,57% del 2012, no-

nostante l’aumento dei numero deidipendenti che dal 2011 al 2012 èpassato da 231 a 260, a seguito del-l’ingresso degli ex dipendenti dellaminiera di Furtei (il costo del perso-nale è passato dagli 11,35 milioni del2010 agli 11,8 del 2011 e, infine, ai13,2 del 2012).

«I progressi compiuti sul pianodella gestione sono effettivamente ri-levanti - sottolinea il direttore gene-

rale, Sergio Bariosco - e ci tengo asottolineare che l’assessorato regio-nale dell’Industria ha approvato ilpiano degli obiettivi 2012 includentele schede progetto; a fronte del lavo-ro programmato seguendo rigorosa-mente le linee di indirizzo regionali,si produce valore e, quindi, sulla ba-se dello stato di avanzamento, si fat-tura.»

Il piano operativo di lavoro appro-vato dalla Regione Sardegna nel me-se di luglio 2012 prevede quattro

macroaree di intervento:• Geo-ingegneria ambientale;• Interventi di risanamento am-

bientale;• Mantenimento concessioni mi-

nerarie ed Aree operative;• Conservazione e valorizzazione

patrimonio immobiliare e documen-tale.

«Entro il primo trimestre del 2013avranno inizio i lavori del progetto

di risanamento della Valle Rio SanGiorgio - spiega Sergio Bariosco - peril quale è previsto un investimento di43,6 milioni di euro, provenienti pre-valentemente da fondi comunitaridel PO FESR 2007/2013. Verrannomovimentati un milione di metri dicubi di residui minerari, verso un uni-co sito di raccolta all’interno dellostesso distretto, con comprensibile ri-sparmio in termini economici e mi-nore impatto ambientale.

Il progetto definitivo revisionato

da Igea nei tempi prefissati è statoapprovato a fine dicembre 2012. Ilavori del primo lotto verranno ulti-mati in tre anni.

I prossimi modelli sui quali inter-verremo saranno Montevecchio Le-vante e Montevecchio Ponente.

Altri progetti inseriti nei pro-grammi 2013 sono quelli relativi alrisanamento ambientale del sito diSantu Miali, a Furtei, per il quale èprevisto un valore annuo di attivitàdi 2,5 - 3 milioni di euro, e al sito exSeamag, a Sant’Antioco. Per questoultimo, oltre agli 1,2 milioni di eurogià disponibili, il 27 dicembre scor-so è stato sottoscritto un atto aggiun-tivo che mette a disposizione altri 3milioni di euro, parte dei quali inse-riti nel Piano Sulcis, tutti immediata-mente disponibili.»

Nell’anno appena iniziato, lo sce-nario di attività di Igea è destinato acambiare radicalmente. Mentre il fat-turato è stato fin qui legato al rapportoIgea-Assessorato regionale dell’In-dustria, nel 2013 è prevista una strut-turazione dello stesso suddivisa qua-si equamente tra Igea - Assessoratoalla Difesa dell’ambiente (51,6%) eIgea - Assessorato dell’Industria(45,2%).

«In questo modo - conclude Ser-gio Bariosco - ci avviamo al pareg-gio tra il valore della produzione e icosti, nello spirito che dovrebbe sem-pre animare una società in housequal’è oggi Igea Spa. Si tratta di unobiettivo importante, grazie al qualesarà possibile dare risposte sia sulpiano occupazionale sia su quello delrecupero ambientale dei vecchi sitiminerari dismessi, anche a fini pro-duttivi locali eco-sostenibili.»

Giampaolo Cirronis

Il 4 dicembre, in occasione della festa di Santa Barbara, è stato inaugurato l’Archivio Storico Minerario di Monteponi

Un patrimonio minerario di immenso valoreAl termine della cerimonia i dirigenti Igea hanno premiato i dipendenti che nel corso del 2012 hanno maturato 35 anni di servizio.

L’intervento del presidente di Igea, Giovanni Battista Zurru. La sala riunioni dell’Archivio Storico Minerario di Monteponi.

Care concittadine e cari con-cittadini, un nuovo anno èalle porte. Un anno, a det-ta di molti, ancora carico

di nubi e di difficoltà. Non possodire, purtroppo, che quello che ciapprestiamo a vivere sarà un futurosemplice e privo di complessità, pe-rò, da Sindaco, permettetemi un mi-nimo di ottimismo.

La fine del 2012 ha consegnatoalcuni, piccoli, barlumi di speranza.Penso al Piano Sulcis, firmato loscorso 13 novembre, al Protocollod’Intesa per l’avvio delle proceduredi riapertura dell’Eurallumina, fir-mato lo scorso 22 novembre, alla re-centissima apertura di due nuovi im-pianti di produzione presso la Por-tovesme srl. è ovvio che, per supe-rare la crisi, devono essere compiu-ti ancora molti passi avanti. Serve,

inoltre, che gli Enti Locali, Comu-ne di Carbonia compreso, venganoliberati dagli ingombranti vincoliimposti dal Patto di Stabilità.

Fatta questa premessa, care citta-dine e cari cittadini, permettetemi dirivolgervi i miei più sentiti auguridi un 2013 “partecipato”.

L’Amministrazione comunale habisogno di voi, del vostro impegnoe della vostra voglia di superare lacrisi. La marcia verso la ripresa eco-nomica non ha necessità di finti po-pulismi, di facili ricette preconfe-zionate e di accuse prive di fonda-mento. Oggi abbiamo bisogno, tut-ti, di un forte senso di corresponsa-bilità e collaborazione, le uniche“armi sociali” che possono regalarciun futuro più sereno e stabile.

Auguri a tutti voiGiuseppe Casti

Il breve messaggio di fine anno del sindaco di Carbonia

Giuseppe Casti: «Buone feste, buon 2013»

Regione e Parco Geomine-rario hanno sottoscritto unprotocollo d’intesa perlo“Sviluppo di tecnolo-

gie innovative per interventi di bo-nifica e di ripristino ambientale, rias-setto del territorio e percorsi dieconomia sostenibile nelle aree ri-cadenti nel Parco Geominerario Sto-rico e Ambientale della Sardegna”.

«Con questa firma si intrapren-dono una serie di azioni per la re-stituzione agli usi legittimi dei siti

minerari e industriali contaminatiattraverso interventi necessari dibonifica, riassetto e riutilizzo delterritorio dei comuni ricadenti nel-l’ambito del Parco Geominerario -ha dichiarato l’assessore della Pro-grammazione, Giorgio La Spisa,che ha sottoscritto l’accordo con ilcommissario del Geoparco, NinoGranara -. è un’occasione di rilan-cio anche per la crisi occupaziona-le del territorio che impone il ripen-samento di interventi industriali e

iniziative per l’individuazione dipercorsi di sviluppo sostenibile».

«Una sottoscrizione importante- ha sottolineato da parte sua NinoGranara - perché si avvia una col-laborazione sul campo tra la Re-gione e il Parco, riconoscendo l’e-sigenza di affrontare una serie diproblematiche che si sono trasci-nate per troppo tempo e che oggi,grazie alla sensibilità dimostratasin da subito dalla Regione posso-no avviarsi a soluzione.»

Importante accordo tra la Regione e il Parco Geominerario

Azioni per uno sviluppo sostenibile

Il 7 dicembre scorso, per il set-timo anno consecutivo, l’as-sociazione culturale “Coloria-mo il mondo con le nostre vo-

ci” ha organizzato l’evento “Na-tale della bontà” presso l’ospedaleSirai di Carbonia. Addobbare l’in-gresso con una veste natalizia crea-ta dalle piccole mani e dal grandecuore dei bambini è stato il verospirito dell’iniziativa. E in quantoa bontà, non sono stati da meno ifiorai di Carbonia e San GiovanniSuergiu che hanno donato diversestelle di Natale.

Alla manifestazione hanno pre-so parte le classi quinte della scuo-la primaria di San Giovanni Suer-giu, la scuola materna di Matzac-cara e la scuola primaria di Is Meis.Alle dieci del mattino i bambini del-le classi quinte, si sono presentaticon le loro insegnanti, orgogliosi esorridenti, con i fiori e gli addobbi e,tra la curiosità della gente e del per-sonale, hanno iniziato a darsi da fa-re. In un angolo hanno addobbato

un albero di Natale con dei cd di-segnati e colorati da loro, sulle ve-trate hanno appeso origami e sullepareti disegni, auguri, angioletti e

trenini carichi di regali. Poi si sonoorganizzati in gruppi e sono andatia consegnare le stelle di Natale neireparti, dispensando a tutte le per-

sone che incontravano sorrisi e au-guri di buone feste.

Alla fine della mattinata, tutti ibambini erano stanchi ma felici di

aver contribuito, ancora una volta,a regalare un sorriso a chi, purtroppo,passerà le feste lontano da casa, inuna condizione di sofferenza.

Iniziativa dell’associazione “Coloriamo il mondo con le nostre voci”

Natale della bontà al Sirai di Carbonia

La festa di Santa Barbara, pa-trona dei minatori e dei vi-gili del fuoco, è stata cele-brata anche quest’anno nel-

la miniera della Carbosulcis, a Nu-raxi Figus, e nella miniera di Mon-teponi, a Iglesias, in un clima con-dizionato pesantemente dalla gravecrisi socio-economica che avvolgeil territorio e dall’incertezza del fu-turo. A Monteponi, a pochi metridalla chiesa, i lavoratori della Rock-wool occupavano l’ingresso dellagalleria Villamarina per sollecitarela Giunta regionale a trovare unasoluzione alla loro annosa vertenza.

Sia nella sala mensa della Car-bosulcis, sia nella chiesetta di Mon-teponi, la Messa è stata celebrata dalvescovo della diocesi di Iglesias,mons. Giovanni Paolo Zedda. A Nu-raxi Figus, con i lavoratori e le lorofamiglie, tra le autorità erano presen-ti, tra gli altri, l’amministratore uni-co ed il direttore della Carbosulcis,Luigi Zucca e Mario Porcu, e il con-sigliere regionale Pietro Cocco; aMonteponi, con i lavoratori e le lorofamiglie, il presidente e il direttoregenerale di Igea, Bista Zurru e SergioBariosco, e il commissario del Par-co Geominerario, Nino Granara.

L’auspicio di tutti è stato che tra unanno la festa di Santa Barbara possasvolgersi in un clima diverso, con letante vertenze per il lavoro già risolte.

La festa di Santa Barbara è stata vissuta con preoccupazione

Grande incertezza sul futuro del territorio

Il vescovo celebra la Santa Messa nella sala mensa della Carbosulcis.

La Santa Messa celebrata nella chiesetta di Monteponi.

Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.

I bambini che hanno partecipato all’iniziativa all’ospedale Sirai di Carbonia.

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8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Nell’ultimo mese, la Pro-vincia di Carbonia Igle-sias è stata protagonistadi eventi promozionali

in ambito europeo, che hanno per-messo di far conoscere le eccel-lenze dell’enogastronomia localesul mercato bulgaro il 20 novem-bre, nella città di Sofia, e su quel-lo tedesco il 4 dicembre, ad Obe-rhausen.

«Il settore dell’enogastronomiaè sicuramente il nostro punto diforza - afferma Marinella Grosso,assessore provinciale al Turismo,cultura, eventi e sport - e vogliamoche i nostri prodotti di eccellenza,tra cui spiccano il vino doc Cari-gnano del Sulcis, il tonno ed i for-maggi, diventino il nostro bigliettoda visita per far conoscere il SulcisIglesiente nel mondo. In quest’otti-ca - aggiunge l’assessore - è dove-rosa la collaborazione con l’Asso-ciazione Strada del Vino Carigna-no del Sulcis, che raccoglie, tra isuoi soci, i migliori produttori eristoratori locali.»

L’iniziativa di Sofia è nata dauna collaborazione tra le Pro-vince di Carbonia Iglesias e Nuo-ro, le quali, appoggiandosi all’or-ganizzazione dell’ICE e dellaCamera di Commercio italiana,hanno partecipato alla manifesta-zione fieristica “Interfood &Drink”, un’importante iniziativafinalizzata all’internazionalizza-zione delle imprese del mondodell’enogastronomia. L’evento èstato l’occasione ideale per pro-muovere il territorio, attraverso lesue produzioni che maggiormentelo caratterizzano, primo fra tutti ilvino doc Carignano del Sulcis,ad un pubblico di buyer interna-zionali.

La stessa finalità ha portato al-l’organizzazione dell’iniziativapromozionale ad Oberhausen, co-mune della Ruhr gemellato da 10anni con le cittadine capoluogodella Provincia di Carbonia Igle-sias. La sinergia venutasi a crearenegli anni tra le due destinazioni,ha incoraggiato lo sviluppo diimportanti progetti di collabora-zione, per favorire l’incrementodei flussi turistici e lo scambio dibuone prassi nella gestione delsettore turismo. La Provincia havoluto celebrare il decennale delgemellaggio con una serata promo-zionale dedicata alle produzionid’eccellenza locali, presentando-si ad un pubblico composto da ri-

storatori, caterer, rappresentanti edistributori di prodotti vitivinico-li, e dalle rappresentanze istituzio-nali del comune ospitante.

Partner prediletto nell’orga-nizzazione di eventi di carattereenogastronomico, dal 2009 ad og-

gi, la Strada del Vino Carignanodel Sulcis (www.stradadelvinocarignanodelsulcis.it) ha raccolto,tra i suoi soci, più di 60 operatoridel territorio, tra ristoratori, pro-duttori, ricettività e siti di interesse

turistico, i quali hanno scelto difare rete, con il fine comune dipromuovere lo sviluppo del turi-smo nel Sulcis. La Strada del Cari-gnano attraversa il territorio dal-l’entroterra fino al mare, con iti-nerari che comprendono visite al-

le cantine e alle aziende vitivinico-le e agricole, ma anche alle enote-che, ai musei, ai siti di interessearcheologico e agli antichi borghidei Comuni interessati dal disci-plinare del Carignano.

La Provincia di Carbonia Iglesias ha presentato le sue eccellenze enogastronomiche in due eventi svoltisi all’estero

Il Sulcis Iglesiente si presenta fuori portaGrazie a questa iniziativa, dalla Bulgaria alla Germania si gustano le tipicità locali accompagnate dal vino Carignano.

Santadi - Vigneti di Carignano del Sulcis.

Tratalias - La Cattedrale romanica e uno scorcio del borgo medioevale.

Villaperuccio - La necropoli di Montessu.

èstato presentato venerdì 7dicembre, nella sala confe-renze della Provincia, a Car-bonia, il progetto Forza Pa-

ris dell’editore Carlo Delfino.Si tratta di 377 monografie tasca-

bili (una per ogni paese della Sarde-gna, da Abbasanta a Zerfaliu) che,con un taglio pratico e funzionale,approfondiscono le informazionistoriche e geografiche e le integranocon segnalazioni di interesse turisti-co, il tutto nato dall’esperienza delDizionario Storico-Geografico deiComuni della Sardegna,

Le 377 monografie si inserisco-no in un più ampio progetto di va-lorizzazione della cultura e del ter-ritorio sardo, che si articola intornoad un nuovo portale web.

Guide, portale e applicazioni, for-meranno un sistema editoriale inte-grato, in grado di rispondere alle esi-genze di un turismo “evoluto”.

La casa editrice ha deciso di im-mettere le monografie nel mercatoeditoriale, proponendole ai singolicomuni e alle province, con una for-mula ogni volta diversa, a secondadelle esigenze e situazioni specifiche:ad ogni comune la sua monografia.Le guide conterranno: la geografia ela storia, il nome, l’economia, i per-sonaggi, le feste, le ricorrenze, il co-stume tradizionale, la gastronomia,piccola antologia, l’itinerario e anco-ra notizie utili su Pro Loco, ospita-lità, arte e artigianato, produzione evendita di prodotti alimentari, eventi

culturali, servizi di pubblica utilità,musei, gallerie, strutture sportive. Ivolumi avranno il formato A5 (15x21 cm), 64 pagine a colori, coperti-na in brossura stampata a colori eplastificata. Verranno distribuiti in tut-ta la Sardegna, nelle librerie (120) ein tutte le edicole (1.100), oltre ad es-sere consegnate agli inserzionisti enei tre aeroporti sardi ed essere invia-te a tutti i comuni e alle biblioteche.

Per la prima edizione verrannostampate 5.000 copie, delle quali1.000 verranno offerte alle Ammini-strazioni comunali. Dopo il Dizio-nario dei comuni e le singole mono-grafie cartacee, il progetto prevedel’apertura di un portale web, in con-tinuo aggiornamento, per la promo-zione di ciascuna identità locale,

proiettata in ambito nazionale ed in-ternazionale.

L’editore offre a tutti i 377 comu-ni sardi l’opportunità di avere un por-tale dedicato a titolo gratuito per unanno e sta lavorando all’attivazionedi tutte le applicazioni utili al turista,per renderle disponibili su smart-phone, tablet, personal computer.

Sono intervenuti alla presenta-zione, oltre l’editore, l’assessore al-

la Cultura, turismo, eventi e sportdella Provincia di Carbonia Iglesias,Marinella Grosso, il professor Sal-vatore Tola, curatore dell’opera e Lo-renzo Porcu, responsabile delle rela-zioni esterne. L’assessore Grosso haassunto l’impegno a coinvolgere nelprogetto, con nuove iniziative, tuttii comuni della Provincia.

Presentato il 7 dicembre il progetto dell’editore Carlo Delfino

Forza Paris, progetto editoriale integratoper promuovere il territorio dell’Isola

La Provincia di CarboniaIglesias ha aperto le iscri-zioni al secondo corso percoadiutori al controllo e

gestione della fauna selvatica, indi-rizzato, in particolar modo, allespecie cinghiale, volpe, nutria ecorvidi.

Il corso, che si svolgerà pressola sede istituzionale di Iglesias, apartire dal prossimo 22 gennaio,formerà figure specialistiche di sup-porto alla Provincia nello svolgi-mento di attività di gestione fauni-stica ed è aperto a coloro che ri-siedono nel territorio provinciale

ed hanno un’età compresa tra i 18e i 65 anni. Le principali tematicheaffrontate, riguardano l’ecologia ele modalità di controllo e gestionedi specie faunistiche, spesso coin-volte in fenomeni di danneggia-mento alle attività antropiche.

Il numero degli ammessi al cor-so è pari a 40, dei quali 20 conse-guiranno l’idoneità per cinghialeed altri ungulati e 20 per predato-ri e specie invasive (corvidi, vol-pe, piccoli predatori e nutria).

La scadenza fissata per la pre-sentazione delle richieste di par-tecipazione è giovedì 10 gennaio

2013 e la graduatoria degli ammes-si sarà redatta sulla base dell’ordinedi arrivo delle domande.

L’avviso pubblico e la moduli-stica necessaria all’iscrizione so-no scaricabili dal sito www.provincia.carboniaiglesias.it o reperibilipresso gli uffici della Provincia diCarbonia Iglesias, in via Argenta-ria 14, a Iglesias.

Per ulteriori informazioni, gliinteressati possono rivolgersi aldott. Enrico Madeddu - tel. 07816726603, fax 0781 6726650, [email protected].

Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 10 gennaio 2013

Un corso di coadiutori al controllo

Da lunedì 17 a mercoledì 19dicembre, il PalazzoBellavista di Monteponiha ospitato la seconda

seconda Fiera dell’Orientamentoscolastico, organizzata dalla Pro-vincia di Carbonia Iglesias.

«L’evento - spiega l’assessoreprovinciale alla Pubblica istruzio-ne, Alessandra Pintus - era rivolto

agli studenti delle scuole medie in-feriori, un’occasione propizia perla fase di orientamento alla sceltadell’istituto superiore.»

L’iniziativa ha visto il coinvol-gimento non solo degli studenti, maanche dei genitori, che hanno avutodi documentarsi in merito all’offer-ta formativa degli Istituti scolasticisuperiori, presenti alla Fiera con

appositi stand allestiti per l’occa-sione.

Un anno fa la Fiera si era tenu-ta presso l’Auditorium della Gran-de Miniera di Serbariu, ma diver-samente a quanto è avvenuto a Igle-sias, aveva coinvolto anche gli stu-denti di Istituti superiori, le Univer-sità, gli Enti di formazione professio-nale ed i Corpi di polizia.

Dal 17 al 19/12 Palazzo Bellavista ha ospitato la seconda Fiera

Un aiuto per l’orientamento scolastico

Con l’ultima deliberazionedel 31 dicembre, la Giuntaprovinciale ha destinato ilfondo di riserva 2012 al

finanziamento di borse di studio perstudenti meritevoli e in condizionidi reddito familiare insufficiente. Ilfondo di 63mila € consente di fi-nanziare circa 100 borse di studiodi importo variabile in relazione al

reddito, sino ad un massimo di 700€ per studente. Questa somma si ag-giunge ai 93mila € già assegnati.Con l’applicazione dell’avanzo diamministrazione saranno assegnateulteriori risorse, come chiesto unani-memente dal Consiglio provinciale.

Quest’anno, anche a causa dellasituazione sociale, la Provincia ha de-ciso di intervenire più massicciamen-

te anche in sostituzione dello Stato.L’assessore all’Istruzione Ales-

sandra Pintus ha dichiarato che si trat-ta di un’azione concretamente utileper il diritto allo studio. «Con i fondiassegnati copriamo circa 250 do-mande, ma con nuovi fondi del bi-lancio 2013, contiamo di arrivare acirca 400 studenti, bilanciando la ri-duzione degli interventi dello Stato».

La Giunta provinciale ha destinato il fondo di riserva di 63.000 euro

100 borse di studio a studenti meritevoli

Si è concluso con l’assunzio-ne di due giovani neo-spe-cializzati nella Cooperati-va San Lorenzo in progetti

di affidamento ai soggetti sottopo-sti a misure di recupero alternativeal carcere, il primo modulo del pro-getto “Il sogno di Danilo”, finan-ziato dalla Provincia di CarboniaIglesias, attraverso gli incentivi alreimpiego previsti dall’art. 29 del-la L.R. 20/2005, e realizzato daIfold e Cooperativa Sociale SanLorenzo.

L’inserimento in azienda avràluogo presso la sede della comunità

San Lorenzo nella località di Ter-ramanna, a Villamassargia.

Il buon andamento verificatosinelle azioni progettuali già svolte(relative al corso di alta formazio-ne in materia giuridica e psicologi-co-sociale) e gli esiti occupaziona-li certificabili dal progetto, sono sta-ti presentati nel corso di una con-ferenza stampa tenutasi mercoledì5 dicembre, presso la sala conferen-ze della Provincia, in via Mazzini, aCarbonia.

Il corso era finalizzato alla qua-lificazione della figura professio-nale di tecnico delle attività di pro-

gettazione, animazione sociale e disviluppo delle potenzialità di indi-vidui, gruppi e comunità territoria-li, con specifiche competenze nel-l’area degli interventi socio-riabi-litativi indirizzati ai soggetti ammes-si a misure giudiziarie.

All’incontro con la stampa era-no presenti funzionari dell’ammi-nistrazione del ministero della Giu-stizia, dell’assessorato regionale delLavoro e dell’assessorato provin-ciale del Lavoro e della formazioneprofessionale, ed il presidente del-la Cooperativa San Lorenzo, Giusep-pe Madeddu.

Si è concluso il primo ciclo del progetto finanziato dalla Provincia

I primi risultati de “Il sogno di Danilo”

Con sentenza 201201171,il TAR Sardegna ha pie-namente accolto il ricor-so contro il commissaria-

mento del Consorzio industrialeprovinciale di Portovesme, delibe-rato dalla Giunta regionale all’ini-zio dello scorso agosto. La Provin-cia di Carbonia Iglesias aveva pre-

sentato ricorso e analoga iniziativaera stata assunta dal Comune di Car-bonia. La Regione Sardegna è statacondannata al pagamento delle spe-se processuali.

«La sentenza del TAR - ha di-chiarato il presidente della Provinciadi Carbonia Iglesias, SalvatoreCherchi - letteralmente demolisce

la delibera regionale, che, in veri-tà, era una delibera politica al li-mite dell’abuso. Ora, la legittimitàè stata ripristinata. Non possonoessere, però, cancellati cinque me-si persi e lo spreco di pubblico da-naro che, anche se a carico dellaRegione, viene pur sempre dalletasse dei cittadini.»

è stato accolto il ricorso presentato da Provincia e Comune

Consorzio: il Tar ha bocciato la Regione

La presentazione del progetto editoriale della Carlo Delfino.

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9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Settant’anni fa la tragica bat-taglia di Natale nella fred-da steppa russa. Momentidi eroismo ma anche di sa-

crificio estremo per migliaia di sol-dati italiani, mandati a combatterein Russia dall’Italia Fascista. Di que-sti soldati faceva parte anche il 3°Reggimento Bersaglieri che proprioin quella battaglia subì le perdite piùdolorose. Oggi gli eredi spirituali diquegli ufficiali, sottufficiali e sol-dati sono a Capo Teulada, dove il 3°è stato ricostituito ed inglobato nel-la Brigata Sassari.

Per ricordare il tragico evento ve-rificatosi settant’anni fa, il coman-dante del 3° Bersaglieri, colonnelloCorrado Carlini, ha voluto una ceri-monia solenne nella Caserma Pisa-no di Capo Teulada. Hanno parteci-pato tantissime autorità civili e mi-litari. è stato lo stesso comandante aricordare, attraverso una ricostruzio-ne puntuale di quegli avvenimenti,il grande sacrificio di tanti giovaniitaliani che non vollero venire menoal giuramento di fedeltà e conserva-rono intatti, sino all’ultimo respiro,lo spirito e l’entusiasmo dei fantipiumati.

La commozione del colonnelloCarlini è la prova che quegli idealisono vivi ancora oggi. è seguita unaliturgia religiosa ed al termine c’èstata la consegna del Labaro dellaAssociazione Nazionale Bersaglie-ri Sardegna al presidente regionaleGiancarlo Scarteddu. Il labaro è sta-to realizzato grazie al contributo del3° Bersaglieri e di altre istituzioninazionali. La cerimonia è prosegui-ta con la deposizione di una coronadi alloro davanti al monumento aicaduti di tutte le guerre da parte del-lo stesso colonnello Corrado Carli-ni e del colonnello Sandro Branca,comandante del Primo ReggimentoCorazzato.

Al termine della cerimonia, alcuni

rappresentanti del 3° Bersaglieri sisono esibiti in un breve saggio gin-nico e in una gara di corsa campestre.

Due fanfare, composte da ex ber-saglieri, formate nell’isola, hanno ac-compagnato i momenti più solenni

della giornata ed hanno eseguitoalcuni fra i motivi più noti del riccopatrimonio musicale delle “Fiamme

Cremisi”.Enrico Cambedda

[email protected]

Solenne cerimonia nella caserma Pisano di Teulada nel settantesimo della battaglia di Natale nella fredda steppa russa

Il 3° Bersaglieri ricorda i morti in RussiaIl comandante, col. Corrado Carlini, ha ricostruito il grande sacrificio di tanti giovani italiani, caduti nella difesa della Patria.

èstato un anno difficile perTeulada, il 2012, iniziatocon la morte tragica di An-tonello Mulas, assessore

alla Cultura della Giunta Albai; an-no che si conclude con la scompar-sa del sindaco Gianni Albai, a cau-sa di una malattia inesorabile quan-to fulminea. I due erano colleghi inGiunta comunale dal 2005, quandola lista civica guidata da Gianni Al-bai vinse le elezioni comunali, ri-confermata nel 2010.

Il lavoro dei due amministratoriandrà giudicato a mente fredda, daalcune settimane a Teulada domi-nano lo sgomento ed il dolore peruna coincidenza terribile e inspie-gabile, per questo possiamo solocommemorare Antonello Mulas eGianni Albai, persone serie e padridi famiglia dediti al lavoro, tra lorouniti da vincoli di amicizia fin dal-l’infanzia.

In loro memoria, e a chiarimen-to di questa coincidenza devo, però,chiarire che il loro passato conobbealtre coincidenze, inquadrabili nel-la storia di Teulada e di Sant’AnnaArresi. Non per coincidenza, infatti, idue ebbero gli stessi nonni ai primidel 1800: Francesco Albay e AnnaPeddis, lui erede degli Albai arrivatiun secolo prima a Teulada, lei figliadel notaio Peddis, presidente del Mon-te Granatico e discendente da fami-glia fondatrice del paese. Due deiloro figli, Salvatore e Luigi, sposa-rono, secondo le abitudini del tem-po, figli di famiglie benestanti: Sal-vatore sposò Francesca Salis, che por-tava al marito la proprietà di Ciuf-fagai/Arresi; rimasto vedovo si ri-sposò con Grazia Frau, figlia di unproprietario confinante. Da Salvato-re discendono gli Albai odierni, fra-telli e cugini di Gianni Albai.

Luigia Albai, sorella di Salvatore,sposò Giuseppino Lay Loy, proprie-tario a Is Lays di Arresi: un loro ni-pote, Peppino Lay, ebbe una figlia,Luigia, che sarebbe stata la nonnadi Antonello Mulas.

Non credo che Gianni Albai eAntonello Mulas fossero a cono-scenza della discendenza dalla cop-pia Albai/Peddis, ma, già amici, nel-la conduzione amministrativa rin-saldarono legami che risalivano ainonni nuoresi, perché gli Albai era-no originari di Baunei e i Lay diSedilo.

I Lay e gli Albai furono sempre trai maggiori areus di Teulada e Arresi;i Lay in particolare, sedettero nelConsiglio comunale di Teulada findall'istituzione dei Comuni, nel 1771.

Gli Albai, invece, lasciarono lecariche comunali intorno al 1840-50, per tornarvi un secolo dopo, nel1945, quando Salvatore Albai, pa-dre di Gianni, divenne assessore nellaprima Giunta del dopoguerra; lesuccedette quella guidata dal sinda-co Virgilio Lay, figlio di Peppino ezio di Antonello Mulas; dieci anni

dopo si insediò, da sindaco, lo stessoSalvatore Albai.

E siamo ai giorni nostri.Questa rievocazione del legame

parentale tra Gianni Albai e Anto-nello Mulas non ha scopi particola-ri, vuole solo rilevare come, conpercorsi sconosciuti agli uomini,gli stessi creano, sciolgono e rian-nodano legami capaci di condurrea intese più profonde di quanto ap-paia in superficie. Gli avi di Albaie Mulas si batterono contro i feuda-tari e i pirati e, alternandosi al co-mando paesano, ressero la vita pub-

blica a lungo.L’ultima coincidenza si deve al

sindaco di Sant’Anna Arresi, il quale,senza immaginare di onorare unafamiglia che ebbe origini anche diArresi, presenzia al funerale insiemeal gonfalone del proprio Comune,accanto a quello di Teulada, onoran-do il sindaco, accompagnato all’ul-tima dimora terrena, in un certo mo-do riunendo nel cimitero di Teulada,due parenti e due amici.

Ci mancheranno molto.Salvatore Loi

La vicenda di una parentela secolare tra Teulada e Arresi

Ricordo di Gianni Albai e Antonello Mulas

Gianni Albai. Antonello Mulas.

LATINIAVino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco

dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” -

del Basso Sulcis della Sardegna.

Vino mediterraneo, caldo, solare che,

servito a 10°-12° C, esalta il dessert

e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.

Ha ricevuto il “Premio speciale”

“miglior vino dolce dell’anno” 2002

e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”

Cantina SantadiVia Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012

Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.

Il testo del decreto legge “Crescita” sul quale ilGoverno Monti ha posto la questione di fiducia,ottenendo un faticoso via libera, ha recepito gliemendamenti presentati dal senatore Francesco

Sanna e sostenuti dal gruppo PD, già approvati dallacommissione Attività produttive del Senato.

Molto soddisfatto il parlamentare sardo. «Il nuo-vo articolo 37 del decreto - spiega il senatore Sanna- prevede che le regioni, anche quelle al di fuori del-l’obiettivo convergenza come la Sardegna, possanoriprogrammare risorse europee di concerto con il Go-verno ed attivare un sistema di fiscalità di vantaggioin tutte le città che superarono la valutazione del di-partimento Sviluppo tra il 2008 ed il 2009. Quel la-

voro fu vanificato dalle lotte intestine al Governo Ber-lusconi, dove prevalse il ministro Tremonti e tutto fubloccato».

In Sardegna, rispetto al passato, oltre Cagliari,Quartu Sant’Elena e Iglesias, città già individuate dalCipe nel 2009, potranno attivare la zona franca ur-bana anche Sassari, Alghero, Olbia, Oristano, Selar-gius e Carbonia.

«Sperimentalmente e con un regolamento speci-fico - aggiunge Francesco Sanna - nell’ambito del Pia-no Sulcis e a valere sulle risorse che il decreto ha in-crementato - mediante l’utilizzazione dei fondi cheAlcoa sta restituendo allo Stato - anche tutti i comuni

della provincia di Carbonia Iglesias saranno con-siderati come una sorta di unica Zona Franca Urbana.In un perimetro cittadino ben individuato, le impresesino a cinquanta dipendenti godranno di un’esenzionedal pagamento della quota di Imu destinata allo Sta-to, dalla corresponsione dell’Irap, dal versamento deicontributi previdenziali, dal pagamento delle impo-ste sui redditi delle imprese medesime. Le esenzioni- in un triennio di applicazione della misura - potrannoarrivare ad un massimo per ogni impresa di 200milaeuro.»

«Dopo l’approvazione della Camera - concludeil senatore Sanna - la disposizione prevede in tempirapidi, per la sua applicazione, che il ministero del-

lo Sviluppo adotti un regolamento che disciplini ilfunzionamento in dettaglio del sistema. Personalmentesosterrò che le modalità attuative siano il più possi-bile veloci, semplici e automatiche, evitando ogni pas-saggio burocratico, sportelli e domande e, dunque,non interferiscano con la vita normale delle piccoleimprese. Mi attendo ora che la Regione, per la parteche le compete, concordi in tempi rapidi con il Gover-no la riprogrammazione dei fondi strutturali (maga-ri quelli più a rischio di restituzione all’Europa per-ché non spesi), in modo da rendere subito operativala misura.»

M.P.

Soddisfazione per l’approvazione di alcuni emendamenti

«Il Sulcis unica zona franca urbana»

L’intervento del comandante del 3° Reggimento Bersaglieri, col. Corrado Carlini.

La deposizione della corona d’alloro sul monumento ai Caduti per la Patria.

Iglesias. Carbonia.

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10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Leonardo da Vinci scriveva:«L’acqua che tocchi dei fiu-mi è l’ultima di quella cheandò e la prima di quella

che viene, cosi è del tempo presen-te», più semplicemente, senza vo-lare alto con uno degli emblemi delRinascimento, ieri, guardando il filmGli Invincibili (del 1947), ho coltoquesta frase: «La fine del presenteè il principio dell’avvenire, noi sia-mo invincibili perché forti, liberi efiduciosi in noi stessi». Morale:dallo scoramento generale dobbia-mo passare ad una celere evoluzio-ne, tutto quello che è stato è acquapassata, occorre risorgere, risolle-varsi e non permettere mai più checi buttino a terra, concorrendo tuttiquanti a formulare progetti soste-nibili. è l’intera comunità che de-ve proporre il nuovo, attingendo aduna serenità interiore per autocon-vincersi del cambiamento necessa-rio, in contrapposizione al far cre-dere ai nostri giovani che la salvez-za sia andare a lavorare fuori dallaSardegna.

A prescindere dalle industrie diPortovesme, dalla Carbosulcis diNuraxi Figus, (ulteriori situazioniestreme nel territorio) con i loro an-nosi risvolti occupazionali, ci sonoaltri nodi da sciogliere per garantireavvenire e sviluppo alternativo alterritorio: Porto Pino, Porto di San-t’Antioco, Porto di Punta Trettu, eOrbai, luogo magnifico, vera elegiadel creato: foreste, monti, sorgenti,siti archeologici e minerari, vastitàpanoramica sulla piana del Cixerri,un areale idilliaco molto amato da-gli abitanti di Villamassargia. AdOrbai, tempo fa, sono stati ripristi-nati vecchi caseggiati minerari: l’i-dea era di provare con un albergomontano da 100 posti letto, in unasplendida oasi faunistica, nel belmezzo di un eco-sistema stracolmod’endemismi botanici.

Gli investimenti pubblici pro-grammati sono stati limitati alleopere murarie, non agli arredi, per

cui è stato difficile, per la Giuntacomunale villamassargese, imba-stire contatti fattivi per gli investi-menti di privati, con l’handicap dicirca 7 km di strada bianca. Lo stes-so sindaco Franco Porcu, per solle-

citare l’attenzione della Regione,si è accampato per diversi giornivicino all’ex laveria della minierad’Orbai.

Diverse opportunità d’utilizzosono state esaminate dall’Ammi-nistrazione comunale di Villamas-

sargia, compresa l’ipotesi di attivareuna struttura di formazione profes-sionale per un istituto lombardo. Amia moglie, l’ultima volta che la por-tai, venne l’idea di un centro forma-tivo d’alto artigianato artistico: qual-

che anno prima io stesso proposi, achi dirigeva l’En.A.P. Sardegna,una base formativa nazionale ed ipo-tizzai agganci con la Comunità diSant’Egidio (specializzata in tessitu-re politiche nei paesi arabi) per isti-tuire un seminario di alta scuola di-

plomatica ed una scuola di lingue (ara-bo, giapponese, russo, cinese, etc.).

Ricordo che alla presentazione deilavori di ristrutturazione dell’albergoavanzai i miei dubbi sulla validitàdell’investimento, nel caso non sifossero effettuati agganci con il CNRper una base di studio e analisi del-l’atmosfera e del firmamento not-turno. Chi gestiva il ristorante il Giar-dino delle Meraviglie a S’Ortu Man-nu, pensò di proporre il complessodi Orbai alla direzione della Prote-zione Civile di Roma (in realtà ar-rivarono alti funzionari in elicotte-ro ma non se ne fece niente).

Consulenti del comune di Vil-lamassargia proposero Orbai qualecompendio faunistico, comprensi-vo di riserva, per la cacciagione inogni periodo dell’anno ed attivareun flusso venatorio incentivante agliappassionati d’ogni parte d’Euro-pa. Le necessità contingenti, dovu-te allo spettro dei molti disoccupa-ti nel Sulcis, non devono ottene-brare le menti di chi ha responsa-bilità di gestione politica del terri-torio. Ritengo sia basilare l’aggan-cio con intelligenze d’altre nazioni(India compresa). Attingere a nuo-ve visioni di sviluppo, impostatesull’utilizzo ecologico dell’ambien-te montano, sarebbe sicuramentel’inizio di una svolta economica po-sitiva.

Il Sud Sardegna offre opportu-nità eccellenti di sviluppo alterna-tivo rispetto alle prassi consolidate(ed ormai superate) degli ultimi ot-tant’anni. Accostarsi ad intelligen-ze di altre nazioni per stimolare erinvigorire quelle nostre è una ne-cessità categorica, senza escluderele intelligenze di tutt’Italia, in par-ticolare a quelle finissime delle ita-liane. In questi giorni c’è stata lapremiazione di Laura Merotto,trentacinquenne di Treviso, inge-gnere aereo spaziale del Politecni-co di Milano, riconosciuta quale mi-gliore italiana innovatrice del 2012,per il progetto vincitore del Itwiin:

“Nello spazio con la cera” (mix dipropellenti ibridi ecologici per com-piere imprese spaziali e voli di aereipasseggeri trascontinentali).

La cera di comuni candele è uti-lizzata quale componente impor-

tante della combustione ecologica.Il premio annuale Itwiin è indettodalla Associazione Donne ItalianeInnovatrici (sotto l’egida dei mini-stero della Ricerca e delle pari op-portunità), facente parte della reteinternazionale EUWIIN (EURO-

PEAN UNION WOMEN INVEN-TORS AND INNOVATORS NET-WORK). Per inciso la madrina diLaura Merotto è la vincitrice del pre-mio 2011 Daniela Ducato di Guspi-ni, inventrice d’Edilana e Bioedili-

zia Casa Verde CO2.0. è un esem-pio, occorre traslare ad altre oppor-tunità e far conoscere il Sud Sarde-gna a nuovi centri avveniristici disviluppo sostenibile.

Caterno Cesare [email protected]

In una situazione di grande difficoltà, nel territorio c’è necessità di decisioni rapide, scosse elettriche di vitalità dirompente

Per cambiare lo sviluppo del Sud Ovest sardoQuello che è stato è stato, è inutile piangersi addosso, ora occorre reagire e tutta la comunità deve lavorare per proporre il nuovo.

ACarbonia si preparano lenuove professioni per il“dopo crisi”. La città, in-fatti, sarà la sede di un cor-

so gratuito che l’En.A.P. Sardegnaha organizzato per 15 giovani inte-ressati a diventare installatori e ma-nutentori di impianti elettrici.

Il percorso formativo denomi-nato “Installatore Manutentore diImpianti Elettrici”, nasce dalla ne-cessità di formare personale quali-ficato, capace di incrementare l’of-ferta economica con attività nel set-tore delle installazioni elettriche, perprepararsi al meglio al dopo crisi.Alla fine del corso, infatti, si conse-guirà la qualifica regionale ricono-sciuta di I livello, equivalente al IIlivello europeo.

Parteciperanno al corso giovaniche hanno assolto il biennio obbli-gatorio della scuola secondaria supe-riore e che non intendono continua-re il percorso di istruzione, purché na-ti nell’anno 1995 e nell’anno 1996.

Agli allievi, che saranno impegna-ti in 1.200 ore di teoria, pratica e sta-ge, verranno forniti di materiale di-

dattico, copertura assicurativa, rim-borsi viaggio e indennità di frequen-za. Verranno insegnate materie co-me la lingua inglese, il diritto, l’in-

formatica, la sicurezza, il primo soc-corso, più tutte le materie legate al-la figura professionale.

Il percorso fa parte del progetto“Nuovi apprendimenti, per la rea-lizzazione di percorsi e progetti speri-mentali, per il successo formativo

dei giovani nell’assolvimento del-l’obbligo di istruzione contro la di-spersione scolastica”.

All’En.A.P. Sardegna un corso per installatore di impianti elettrici

15 giovani preparano il dopo-crisi

La “legge di stabilità” ap-provata dalle Camere allavigilia di Natale prima delloro scioglimento, rischia

di provocare il dissesto finanziariodei quattro Comuni sardi nei qualisono presenti i più grandi insedia-menti industriali: Portoscuso, Sar-roch, Porto Torres ed Ottana. Unemendamento approvato, infatti,prevede il ritorno ai Comuni delgettito derivante dall’imposta mu-nicipale unica (IMU), escludendoperò i capannoni industriali. Il sin-daco di Portoscuso, Giorgio Ali-monda, ha lanciato l’allarme, spie-gando le conseguenze del provve-dimento appena approvato.

«Lo Stato in questo modo - spie-ga Giorgio Alimonda - si trattienel’intero introito dell’IMU, “scip-pandolo” ai Comuni sui cui terrenigravano gli insediamenti industria-li, con tutti i problemi di deindu-strializzazione ed ambientali bennoti. Oltre il danno, quindi, ora an-che la beffa. Se il nuovo Governo chescaturirà dalle prossime elezioni nonporrà rimedio, al nostro Comune

verranno a mancare due milioni emezzo di euro e diventerà impossi-bile assicurare anche l’ordinariaamministrazione. Considerato che

il bilancio del comune di Portoscu-so è di sette milioni e che ben quat-tro derivano da IMU e Tarsu, con

due milioni e mezzo in meno an-dremmo incontro invitabilmente aldissesto finanziario e come sinda-co non mi resterebbe altro da fareche restituire la fascia tricolore,perché sarebbe impossibile anchesolo pensare di rivalersi sui citta-dini aumentando l’imposizione fi-scale per un importo tanto rile-vante.»

Il provvedimento è passato insilenzio, nella fretta per l’approva-zione della legge di stabilità, e leforze politiche non potranno esimer-si dal rivederlo, anche se GiorgioAlimonda è molto preoccupato.

«L’interruzione anticipata del-la legislatura costituisce un pro-blema - sottolinea il sindaco diPortoscuso - perché trascorreran-no alcuni mesi prima dell’insedia-mento delle Camere e, quindi, delnuovo Governo. Abbiamo già ini-ziato una mobilitazione comunecon gli altri Comuni interessati. èassurdo pensare che per far quadra-re i conti dello Stato, si continui atartassare i Comuni, in questo ca-so fino al loro dissesto completo.»

La legge di stabilità sottrae l’Imu sui capannoni industriali

Alimonda: «Rischiamo il dissesto»

Il complesso di Orbai appena ultimato. Le strutture dell’albergo abbandonato.

Uno degli incantevoli sentieri della foresta di Orbai. L’uliveto millenario di S’Ortu Mannu.

Si è insediato lo scorso 18 di-cembre il nuovo Consigliocomunale dei ragazzi, allapresenza del vicesindaco e

della Giunta, dei componenti dellacommissione per le politiche giova-nili.

Nella sala polifunzionale di piaz-za Roma, gremita di ragazzi, inse-gnanti, genitori, rappresentanti delleforze dell’ordine e dell’associazio-nismo cittadino, i quindici ragazzi

eletti nelle diverse scuole della cittàsi sono presentati ed hanno espostoil proprio programma.

La nuova Giunta comunale deiragazzi è così composta (sindaco esei assessori):

Sindaco: Elisa Zurru (Scuola ele-mentare “F. Ciusa”).

Assessorato alla Creatività e tem-po libero: Elisa Zurru (Scuola ele-mentare “F. Ciusa”), Ruggero Pil-lola (Scuola media Cortoghiana),

Nicolò Scandariato (Scuola mediaCortoghiana).

Assessorato allo Sport: EdoardoLuche (Scuola media “Don Mila-ni”), Antonio Murgia (Scuola ele-mentare “G. Deledda”).

Assessorato all’Ambiente: Eve-lyn Olivieri (Scuola media “G. Pa-scoli”), Ilenia Piras (Scuola media“G. Pascoli”).

Assessorato Arte e cultura: Di-letta Sanna (Scuola elementare “G.

Deledda”), Roberta Manca (Scuolamedia Bacu Abis), Aurora Musino(Scuola elementare “F. Ciusa”).

Assessorato alla Scuola: AlessiaMusa (Scuola elementare Cortoghia-na), Arianna Orrù (Scuola elemen-tare Cortoghiana), Alice Zurru (Scuo-la elementare “F. Ciusa”).

Assessorato alla Solidarietà: Lo-renzo Deidda (Scuola media “G.Pascoli”), Gaia Desogus (Scuolamedia “Don Milani”).

Elisa Zurru è il nuovo baby sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi

Il Centro Don Vito Sguotti dell’En.A.P. Sardegna, a Carbonia.Giorgio Alimonda.

Evelyn Olivieri, Ilenia Piras, Ruggero Guido Pillola, Nicolò Scandariato,Diletta Sanna, Antonio Murgia, Edoardo Luche, Gaia Desogus, Lorenzo Deidda, Alessia Musu, Arianna Orrù, Alice Zurru, Elisa Zurru, Roberta Manca, Aurora Musino.

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11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Fine anno all’insegna del Go-spel anche per il 2012, con larassegna “Gospel explosion”organizzata dall’associazio-

ne culturale “Progetto Evoluzione”.Nonostante le gravi difficoltà chehanno prima messo in dubbio e poi,comunque, condizionato, sia l’attivi-tà estiva (“Narcao Blues”) sia quel-la invernale, pur con una contrazionedel programma, i concerti Gospel han-no allietato e travolto di emozioni emusica il pubblico di cinque comunidistribuiti in tre province.

Per la decima edizione della ras-segna (nelle prime nove sono statioltre 70 i gruppi protagonisti per untotale di più di 500 tra musicisti ecantanti ospitati nella varie provincesarde, con decine di migliaia di spet-tatori, 6.000 nella sola edizione 2011),il direttore artistico Gianni Melis haproposto due gruppi. Il primo, TheFollowers of Christ, ha aperto il pro-gramma la sera di Natale al teatroCentrale di Carbonia, riempitosi inogni ordine di posti. è stata un’esibi-zione calda ed appassionata che hatrascinato all’entusiasmo gli spetta-tori, giovani e meno giovani.

Lo stesso gruppo si è esibito neigiorni successivi a Sestu, nei localidella Pro Loco; a Selargius, nel tea-tro comunale di piazza Sì e Boi; e,infine, a Pabillonis il 28 dicembre, alcentro di aggregazione sociale.

Il 30 dicembre sono entrati in sce-na i Joyful Gospel Singers, protago-nisti di un unico concerto al TeatroMutua di Carloforte, organizzato incollaborazione con l’associazioneculturale “Botti du shcoggiu”.

«Siamo molto soddisfatti - spiegaGianni Melis, direttore artistico della

rassegna - dopo tutte le incertezze del-la scorsa estate, siamo riusciti a por-tare a termine il programma del 2012con buoni risultati, come conferma-no i numeri delle presenze, sia per larassegna estiva sia per quella inver-nale appena conclusa.»

Gianni Melis guarda avanti, alla

programmazione 2013 già avviata.«Il settore dello spettacolo in Sar-

degna merita maggiore attenzioneda parte delle istituzioni - sottolineaGianni Melis - e come si è già avutomodo di sottolineare più volte, nontanto per l’entità dei finanziamenti,quanto per la tempistica della loro

assegnazione. Conoscere con certezzaed il giusto anticipo su quali risorsepoter contare, per le associazioni si-gnifica poter assumere impegni eco-nomicamente favorevoli e, quindi, ot-tenere sensibili risparmi nei bilancidi spesa.»

Giampaolo Cirronis

Anche quest’anno l’associazione culturale Progetto Evoluzione ha organizzato la rassegna invernale in ben tre province

La musica Gospel piace e riempie i teatriDue i gruppi della decima edizione, a Carbonia, Sestu, Selargius, Pabillonis e Carloforte: The Followers of Christ e Joyful Gospel Singers.

Il gruppo The Followers of Christ nel concerto tenuto al Teatro Centrale di Carbonia.

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Rinvigorire i legami tra Car-loforte e Genova, in vistadi un nuovo gemellaggionel segno di tradizione, sto-

ria, lingua e cultura tabarchina. Tranovembre e dicembre, una delega-zione guidata dalla Pro Loco di Car-loforte e dalla parrocchia di San Car-lo Borromeo, ha messo piede sulleantiche sponde della terra ligure, dacui, nella prima metà del 1500, par-tirono i primi colonizzatori dell’iso-la tunisina di Tabarka, per poi tra-sferirsi, due secoli dopo, nell’isoladi San Pietro, fondando Carloforte.Il viaggio, si è caratterizzato per unricco programma di incontri e mani-festazioni tematiche. La delegazione,con in testa il presidente della ProLoco Gianni Repetto, è stata ricevu-ta dal presidente della municipalitàpegliese Mauro Avvenente, dal sin-daco di Genova Marco Doria e dal-l’assessore alla Cultura Carla Sibil-la, oltreché dagli assessori regionalia Turismo e Bilancio Angelo Ber-langieri e Pippo Rossetti.

Dopo gli scambi di rito, sui tavo-li istituzionali e non solo, si sono ma-terializzate diverse iniziative a pro-getti multiculturali, aventi lo scopo dicollegare materialmente la terra li-gure d’oltremare con la “madrepa-tria” genovese. A partire da un ge-mellaggio con Genova, che andreb-be a completare quello già avvenu-to con Pegli, attualmente parte delgrande hinterland che ruota attornoalla Lanterna. Gli assessorati al Tu-rismo e alla Cultura comunali e re-gionali, si è detto durante gli incontri,

lavoreranno all’unisono per fare inmodo di garantire la massima aper-tura e partecipazione alle proposte me-ritevoli di approvazione e sostegno,anche economico, affinché possanoconcretizzarsi. Si darà nuovo impul-so anche al progetto a cui tutte le co-munità tabarchine mediterranee pun-tano, ovvero il prestigioso riconosci-mento della “Nazione Tabarchina”quale patrimonio immateriale del-

l’Unesco, per cui c’è bisogno del con-testuale impegno di tutte le municipa-lità interessate, Genova compresa.

Grande spazio, è stato dedicatoagli scambi con la Pro Loco di Pe-gli, guidata dalla presidente MillyPastorino, che ha donato alla conso-rella carolina una miniatura del resabaudo Carlo Emanuele III, intera-

mente realizzata in carta. Emozioniparticolari, ha suscitato la visita al-l’oratorio di Multedo, nei pressi diPegli, la cui arciconfraternita più vol-te ha portato i suoi grandi Cristi inprocessione a San Pietro, nell’isolasulcitana. Nell’antico borgo, sonostate rivisitate le originali corrispon-denze epistolari tra multedesi e ta-barchini, durante i primi decenni divita a Tabarka. Non poteva mancare

l’appuntamento enogastronomico,con la serata tabarchina al prestigio-so ristorante “Manuelina” di Rec-co, dove lo chef carolino Nicolo Po-mata ha deliziato gli ospiti, tra cuigiornalisti ed autorità istituzionali li-guri, con un raffinato menù, a basedi tipici piatti e sapori carlofortini.

Simone Repetto

Viaggio in Liguria di una delegazione guidata dalla Pro Loco di Carloforte e dalla parrocchia di San Carlo Borromeo

Verso un gemellaggio tra Carloforte e GenovaLa delegazione tabarchina è stata ricevuta dal presidente della municipalità pegliese e dagli amministratori comunali e regionali.

12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Foto di gruppo delle due delegazioni, ligure e tabarchina.

Si è svolta lo scorso 17 di-cembre, presso la sala riu-nioni della Torre Civica dipiazza Roma, la presenta-

zione della campagna di sensibiliz-zazione Movirì che nei prossimi me-si coinvolgerà la cittadinanza di Car-bonia per promuovere e sviluppareuna nuova consapevolezza sulle scel-te che tutti possiamo compiere sullamobilità e per la riduzione degli im-patti ambientali nei nostri compor-tamenti quotidiani.

Il progetto, finanziato dalla Re-gione Autonoma della Sardegna -Assessorato regionale della Difesadell’ambiente, attraverso il POFESR2007-2013, prevede tre diversi livel-li tematici di intervento:

- Acquisti verdi, per l’imple-mentazione dei processi interni alComune, nell’ottica del Green Pu-blic Procurement;

- Chilometri verdi per la promo-zione dell’offerta di mobilità pub-blica e di mobilità intelligente a ser-vizio dei cittadini;

- Carrelli verdi, per la promo-zione di acquisti consapevoli conprodotti a km 0 e con imballaggi ri-dotti.

In riferimento agli acquisti ver-di, si svilupperà con l’Amministra-zione comunale un piano di elabo-razione di criteri per la redazione dibandi pubblici, con il principale obiet-tivo di integrare la variabile ambien-tale in tutte le politiche di settore. Ilpercorso terminerà con la redazio-ne di un manuale di buone praticheprocedurali e con l’organizzazionedi un workshop per amministratorie tecnici.

Le azioni “Chilometri verdi” e“Carrelli verdi” si rivolgono, inve-ce, alla cittadinanza ed alle attivitàcommerciali (vendita al dettaglio esupermercati) con la creazione dimateriali informativi e momenti dicontatto diretto che, a partire dal me-se di dicembre e fino alla primaverainoltrata, coinvolgeranno la cittadi-nanza con molteplici modalità: puntiinformativi presso i supermercati, se-rate informative e risciò (mezzo ditrasporto a tre ruote che si muove

grazie all’impiego della forza uma-na) che attraverseranno la città. Sa-ranno fornite informazioni sulle so-luzioni di mobilità “intelligente”,alternativa al veicolo privato e in si-nergia con la rete di trasporto pub-blico, con il nuovo Centro Intermo-dale e con il servizio di bike sharingche sarà attivato nei prossimi mesi.

Per sviluppare e sostenere uncambiamento partecipato e diffusodegli stili di vita, il progetto coinvol-ge attivamente anche le attività com-merciali e i supermercati. Prossima-mente, infatti, saranno comunicati,alla cittadinanza, i nominativi degliesercenti al dettaglio che, aderendoal progetto Movirì, offriranno unpiccolo sconto o un’agevolazione a

coloro che si saranno recati a fare laspesa in bicicletta con il bike sha-ring oppure con i mezzi pubblici. Il21 dicembre è iniziato l’allestimen-to di 16 punti informativi presso iprincipali supermercati, dove i cit-tadini saranno coinvolti in un eco-check up della loro spesa, per riflet-tere insieme su come fare una spesarealmente consapevole. A tutti co-loro che parteciperanno al momen-to informativo sarà anche regalatauna busta in cotone riutilizzabile epersonalizzata con il logo del pro-getto.

Il ricco carnet di azioni non ter-mina qui ma prevede anche il coin-

volgimento attivo delle scuole pri-marie, che saranno invitate a parte-cipare a due iniziative: il concorso“Chilometri verdi” che premierà leclassi i cui ragazzi raggiungerannola scuola nel modo più sostenibile,accumulando così chilometri verdidi vantaggio sugli altri concorrenti, eil concorso di arte creativa in cui lescuole saranno invitate a promuove-re, con un’opera d’arte, l’utilizzo deimezzi pubblici.

«L’Amministrazione comunaleha deciso di impegnarsi in modoattivo - spiega l’assessore ai Servizidi pubblica utilità Franco Manca -in un progetto composito, in cui tut-ti gli attori (Amministrazione, citta-dini, ragazzi delle scuole e attività

commerciali del nostro territorio)siano direttamente coinvolti per lariduzione dei rispettivi impatti am-bientali: il miglioramento della qua-lità della vita e la crescita di unaconsapevolezza generale sul pesodelle scelte di mobilità e di consu-mo, sono obiettivi ambiziosi ma difondamentale importanza. Ci augu-riamo - conclude Franco Manca - chei cittadini partecipino attivamenteal progetto, che avrà il suo momen-to conclusivo nel mese di maggio,con una manifestazione di piazza pertutta la cittadinanza, ovvero uno spet-tacolo di eco-teatro ed una grandebiciclettata di chiusura.»

è stata presentata la campagna di sensibilizzazione “Movirì”

Una nuova mentalità sulla mobilitàe riduzione degli impatti ambientali

Tra le rotte che uniscono Car-loforte con Pegli e Genova,c’è senz’altro quella religio-sa. Un legame immateriale,

ma allo stesso tempo tangibile e por-tentoso, nel segno della Madonnadello Schiavo, icona ed emblemadella liberazione degli schiavi caro-lini, in terra tunisina, nel 1800.

L’ulteriore riprova, la si è avutanella chiesa dell’Immacolata a Pegli,la mattina di domenica 2 dicembre,quando si è tenuta una messa dedi-cata e particolarmente affollata, allacui celebrazione hanno partecipato,oltre al parroco di San Carlo donFrancesco Pau, anche molti carlo-fortini residenti nella vasta area ge-

novese. Questo perché i fedeli pe-gliesi, hanno ben presente la vicendalegata al culto della Vergine nera,ed ogni anno, a novembre, la ricor-dano come si fa a Carloforte. Altratestimonianza, è la copia del simula-cro originale, donato alla comunitàreligiosa pegliese da quella carlo-fortina, nel lontano aprile del 1967.Durante la celebrazione, di partico-lare impatto emotivo è stata l’esibi-zione del coro di Monti Liguri, che,oltre ad eseguire magistralmente al-cuni canti religiosi in genovese, perla prima volta, dopo aver sentito unatraccia audio registrata, ha cantatol’inno alla Madonna dello Schiavo.Il fatto dimostra come, ancora oggi,

attorno ad essa si stringono tutti itabarchini sparsi nel mondo. Tra gliultimi esempi, quello argentino diGiampietro Borghero, carlofortinoemigrato a Punta Alta, città a sud diBuenos Aires.

Nella chiesa della “Virgen Ni-na”, il mese scorso si è tenuta unacelebrazione con l’esposizione del-l’immagine, della preghiera e dellastoria legata alla madonnina nera,diffusa negli ambienti parrocchialidai genitori di Borghero (in partico-lare dalla madre Mariuccia), quan-do si trasferirono nel paese suda-mericano, per cercare lavoro, dopoil 1950.

S.R.

Il 2 dicembre una delegazione tabarchina aveva visitato Pegli

Uniti dalla Madonna dello Schiavo

Caro Babbo Natale, ti chie-diamo, per questo Natale2012, di farci trovare sottol’albero un bel regalo, un

dono speciale per gli abitanti di Vil-laperuccio.

Invece dei soliti doni, vorremmotrovare quella tranquillità che si ave-va rientrando in famiglia tra i nostricari, serenità che ora ci viene nega-ta dalle ombre minacciose di tanteantenne che potrebbero incomberesulla nostra comunità.

Caro Babbo Natale noi, come co-mitato, in prossimità della progetta-ta antenna, non voluta dalla popola-zione, piazzeremo un albero simboli-co con le luci che rappresentano le407 firme della petizione e speria-mo che le luci riescano ad illumina-re coloro che la maggioranza deicittadini ha votato per amministrarela cosa pubblica di Villaperuccio eanche per tutelarci e difenderci daquesti pericoli.

Fai in modo che la nostra Ammi-nistrazione comunale si decida fi-nalmente a promulgare il progetto,visti anche i 187.000/00 euro di avan-zo nel bilancio comunale, per il re-golamento del “piano antenne” e conesso si attivi a chiedere lo spostamen-to del sito in progetto in via Nenni.

Caro Babbo Natale, per ora que-sta Amministrazione comunale e

specialmente il signor sindaco nonhanno brillato per solidarietà e sen-sibilità, neanche in occasione delfurto dello striscione del comitato;non una parola di disapprovazionené ufficiosa né ufficiale per un’a-zione che travalica la civile protestacome quella da noi sostenuta.

Inoltre sembra o almeno ha dato

l’impressione che il nostro sindaco sisia rimangiato anche le roboanti di-chiarazioni fatte nel Consiglio co-munale aperto tenutosi nella scuolaelementare quando disse: «Se neces-sario sarò con la fascia tricolore as-sieme ai cittadini per contestarne larealizzazione», speriamo che non siarrivi a tanto, basterebbe che il sin-daco si decidesse finalmente ad in-

dicare alla Vodafone uno o più sitialternativi.

Caro Babbo Natale, abbiamo vi-sto la trasmissione di Benigni sullaCostituzione Italiana, definita damolti la più bella del mondo, dovespronava la cittadinanza a parteci-pare alla vita pubblica andando a vo-tare, noi vorremmo continuare ad

esercitare il diritto-dovere di voto,ma se non si risolvesse il problemaantenna, saremmo obbligati a ricon-segnare i certificati elettorali allaPrefettura.

Auguri di Buone Feste a tutta lacittadinanza di Villaperuccio.

Massimo MadedduAnnarella Stera

Ivo Collu

Il comitato “No antenna” di Villaperuccioha rivolto un appello a “Babbo Natale”

L’intervento dell’assessore Franco Manca alla presentazione del progetto.

«Il sindaco non ha alcunpoter per opporsi ad unaccordo tra privati co-me quello che ha por-

tato all’individuazione del sito perl’installazione dell’antenna, il cuiprogetto ha ottenuto tutte le auto-rizzazioni previste dalla legge.»

Antonello Pirosu, sindaco di Vil-laperuccio al secondo mandato, spie-ga di non aver firmato alcuna au-torizzazione, perché non di sua com-petenza e ricostruisce l’iter che haportato all’approvazione del pro-getto della compagnia telefonicaVodafone.

«Tre anni fa - spiega il sindacodi Villaperuccio - la Vodafone pre-sentò richiesta di autorizzazione perl’installazione di un’antenna sultetto del municipio. L’Amministra-zione esaminò la richiesta ed espres-se parere negativo. A quel punto lacompagnia ha intrapreso un’altrastrada, raggiungendo un accordocon un privato per l’installazionedell’antenna in un terreno alla pe-riferia del paese, avviando le pro-cedure autorizzative previste dallalegge, sulle quali l’Amministrazionecomunale non ha competenza. èstata presentata telematicamenterichiesta all’ufficio SUAP comunaleche ha convocato apposita conferen-za di servizi. Questa ha espresso

parere favorevole, con l’ok di Ar-pas e Asl 7 e, a fine luglio, è stataconcessa l’autorizzazione all’instal-lazione dell’antenna.»

«Le norme - aggiunge Antonel-lo Pirosu - prevedono che entrotrenta giorni ci si possa opporre alprovvedimento con la presentazio-ne di un ricorso e mi chiedo per-

ché nessuno lo abbia fatto, salvopoi avviare una mobilitazione inuna fase successiva, come è statofatto.»

I componenti del comitato sosten-gono che lei in Consiglio comuna-le abbia espresso una posizione for-temente contraria all’installazionedell’antenna in quel sito...

«è vero - conferma Antonello

Pirosu - ci siamo occupati del pro-blema in ben quattro riunioni delConsiglio comunale. Capisco lepreoccupazioni dei cittadini ed ab-biamo cercato un dialogo con laVodafone, per verificare la possi-bilità di individuare un altro sito.Ci hanno risposto che per situazio-ni logistiche e costi favorevoli, nonintendono cambiare i loro program-mi. Io come sindaco, in presenza ditutte le autorizzazioni previste dal-le leggi vigenti, non ho alcuna pos-sibilità di oppormi, a meno che nonmi si dimostri con dati oggettivi ecertificati che potrebbero essercipericoli per la salute dei cittadini manei precedenti verificatisi in molticomuni, recentemente anche a San-tadi, nei contenziosi legali hannosempre avuto ragione le compa-gnie telefoniche.»

Antonello Pirosu conclude conuna nota polemica nei confronti dicoloro che stanno portando avantila battaglia contro l’antenna.

«A questo punto - sottolinea ilsindaco di Villaperuccio - il tuttomi sa tanto di strumentalizzazionepolitica. Quando per mesi si chie-de ad un amministratore di farequalcosa che non è nelle sue com-petenze, non si può non pensareche l’opposizione abbia altre fina-lità.»

Il sindaco di Villaperuccio replica:«Il progetto ha avuto l’ok da Arpas e Asl 7»

Villaperuccio. Il sindaco Antonello Pirosu.

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13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

«Da piccolo coltivavoil sogno di fare l’a-stronauta, sembravairrealizzabile ma ci

ho sempre creduto e, a costo di grandisacrifici, alla fine sono riuscito a rag-giungere il mio grande obiettivo.»

Paolo Nespoli, 55 anni, originariodi Verano Brianza, piccolo comunedi poco meno di 10.000 abitanti dellaprovincia di Monza e Brianza, pro-fessione astronauta, ha scelto Porto-scuso per tenere una delle tre confe-renze programmate nel Sud Sarde-gna a metà dicembre, per raccontarela sua straordinaria esperienza pro-fessionale e di vita.

Tutto nacque 29 anni fa, quandoPaolo Nespoli scelse di tentare la gran-de avventura, trasferendosi negli Sta-ti Uniti, nonostante in apparenza glimancassero le caratteristiche basilariper sperare in una carriera da astro-nauta: non parlava l’inglese, non eralaureato, aveva un fisico normale.

La sua forza di volontà era peròtanto grande che gli permise di rag-giungere la laurea in ingegneria aero-spaziale in soli quattro anni.

Il titolo di studio era solo il primopasso, perché a Nespoli sono state ne-cessarie parecchie prove prima di es-sere chiamato come “apprendista”astronauta a Houston.

Venne inserito in una classe di 32allievi, tra i quali ben 25 americani esolo 2 italiani. Dopo due anni di ad-destramento, a causa dell’incidentedello Shuttle, i programmi subironouna forte frenata e dovette attenderequasi dieci anni per ottenere la suaprima missione.

Paolo Nespoli ha una grande ca-pacità espositiva, riesce a catturare laattenzione di giovani e meno giovanie, non a caso, da quando non partecipaa missioni spaziali, si dedica con straor-dinaria passione a far conoscere ilmondo che tanto ama.

Spiega che occorrono 8 minuti emezzo per percorrere 600 km ed en-trare in orbita e che il lavoro dell’a-stronauta è molto faticoso e spessopieno di imprevisti. Chiarisce che èsbagliato parlare di passeggiate nello

spazio perché con una tuta da 150 kgaddosso, senza forza di gravità, si ècostretti a muoversi con le mani, co-me le scimmie.

Nel corso della sua esposizione,Nespoli si è soffermato su vari parti-colari delle sue missioni e sui due an-ni di addestramento, nel corso deiquali ha imparato il russo, per parti-re a bordo della navicella Soyuz per

una missione di sei mesi nello spazio,dopo aver portato un fascio di fiorisulla tomba di Yuri Gagarin, sullaPiazza Rossa.

La vita da astronauta ha parecchieffetti collaterali. Viene schiacciato ilcervello, così come gli occhi. In tre,una volta rientrati sulla terra, non han-no recuperato la vista. I volti sono ros-si, in assenza di gravità i liquidi ten-dono a salire ed affluisce più sangue

al cervello ed alle zone alte. Lo scio-glimento dello scheletro avviene conuna velocità dieci volte superiore ri-spetto ad un malato di osteoporosi sul-la terra. I viaggi servono anche alla ri-cerca scientifica.

La vita nello spazio è scandita daritmi di lavoro molto intensi. Dalle7.30 alle 19.30 terrestri. Con due oreobbligatorie da dedicare all’attività

fisica. Una con cyclette o tapis-rou-lant, esercizi da fare legati per evitaredi battere la testa. Un’ora per il pran-zo che spesso salta per vari imprevi-sti. Si può dormire dalle 22.00 alle6.00, ma Nespoli dice che lui ne ap-profittava per scattare tantissime foto.

Forse tra dieci anni un uomo po-trà andare su Marte ma per riuscirvisarà necessario costruire un progettoserio, con tanti partner internazionali.

A metà dicembre l’astronauta milanese Paolo Nespoli ha tenuto alcune interessantissime conferenze in Sardegna

«La terra vista dal cielo è un’altra cosa»Il primo incontro si è svolto a Portoscuso, altri due hanno coinvolto studenti universitari e delle scuole superiori a Cagliari.

La conferenza tenuta nella sala convegni della biblioteca comunale.

Il passaggio della conferenza dedicato allo sbarco sulla luna.

Ilocali dell’istituto comprensi-vo “Deledda-Pascoli” di Car-bonia ospitano la prima mostradel progetto “Scuolarte”, “Ri-

cordi in bianconero” di Vinicio Por-ta. Si tratta di 40 fotografie origina-li che aiutano a riscoprire il fascinodel bianconero «costruito con dia-frammi, tempi di posa e sensibilitàdelle pellicole regolati a mano, quan-do non esisteva ancora Photoshop».

«Attraverso la mostra - spiega ildirigente scolastico Gabriella Piras- gli alunni e le famiglie fino al 30gennaio potranno avvicinarsi e ap-prezzare l’arte fotografica e con es-sa ripercorrere momenti di storia eusi e costumi del territorio.»

«Attraverso queste immagini -spiega Vinicio Porta - è possibilescorgere una fetta del nostro passato

recente, riconoscere i cambiamentinella vita quotidiana dei nostri non-ni, contribuire con le piccole storie

personali alla grande storia collet-tiva. Come ci hanno insegnato glistorici francesi Braudel e Duby.»

L’istituto comprensivo “Deledda-Pascoli” ospita una mostra

“Ricordi in bianconero” di Vinicio Porta

Per l’anno 2012/2013 il Rota-ry Club di Carbonia Club haattivato un progetto di rilie-vo sociale con il quale of-

fre alle Amministrazioni comunalidel territorio e a tutte le istituzionipubbliche che intendano avvalerse-ne (Istituzioni scolastiche, Provin-cia, ecc.), a totale titolo gratuito, l’e-rogazione di prestazioni professio-nali gratuite da parte dei soci delRotary Club di Carbonia in favoredei minori e delle fasce più debolidella popolazione.

La convenzione è stata portata aconoscenza di tutte le Amministra-

zioni comunali del territorio, ac-compagnata da un regolamento diattuazione ed è stata già stipulatacon i comuni di Tratalias e Carbo-nia.

Come previsto dal regolamentol’erogazione della prestazione av-viene in modo anonimo. Il contat-to, con l’attribuzione di un numeroe senza l’indicazione di nominati-vi, avviene tramite un delegato del-l’Istituzione pubblica che comuni-ca la richiesta al delegato del Club,il quale individua il professionistadisponibile determinando la data,l’ora ed il luogo dell’incontro.

Un progetto del Rotary Club di Carboniain favore dei minori e delle fasce deboli

Il presidente Roberto Montorzi. La strada per uscire dalla cri-si passa per i giovani e glistudenti, attraverso la lorovoglia di formarsi, emer-

gere, istruirsi e di avere un futuromigliore, soprattutto passa per l’e-sperienza “scuola/lavoro”.

Per questo, Confartigianato Im-prese Sardegna, in collaborazionecol Centro servizi per le imprese,Azienda speciale della Camera dicommercio di Cagliari e l’IstitutoTecnico per Geometri “Bacared-da” di Cagliari, ha voluto premia-re una “giovane energia”, che du-rante l’anno ha svolto un breve sta-ge in un’azienda sarda, facendolapartecipare alla consueta “Conven-tion Nazionale Categorie di Con-fartigianato”, svoltasi a Roma.

Alla presenza di una gremita pla-tea di imprenditori artigiani prove-nienti da tutta Italia, infatti, DanieleCabras, 18enne di Monserrato, pros-simo al diploma di geometra al “Ba-caredda” di Cagliari, nella Capitaleha “rappresentato” gli studenti delcentro-sud Italia, confrontando lapropria esperienza di scuola/lavorocon altri cinque coetanei provenien-ti da Varese, Faenza, Fano, Bolzanoe Bergamo.

«Prima dello stage in azienda aluglio - ha detto Daniele Cabras, di

fronte alla platea nazionale di Con-fartigianato - non avevo idea di co-me fosse strutturato e organizzato illavoro indipendente. Dopo ho ca-pito che occorre avere una prepa-razione sempre maggiore, tanta co-stanza, molta passione ma soprat-tutto idee chiare ed essere determi-nati nel raggiungere un obiettivo.»

«Il mio futuro lo vedo in modochiaro - ha continuato dal palco -voglio diplomarmi, continuare al-l’Università, fare un’esperienza in-ternazionale come l’Erasmus, e spe-cializzarmi nelle nuove tecnologieper la bioedilizia e le energie rin-novabili. Perché la continua cre-

scita culturale, la sostenibilità am-bientale e l’energia verde rappre-sentano il nostro futuro e sono lechiavi per uscire da una situazionedi continua crisi economico-im-prenditoriale.»

«Il futuro dell’artigianato e del-le piccole imprese, anche nella no-stra isola, lo devono scrivere le“giovani energie” come Daniele -ha commentato Filippo Spanu, se-gretario regionale di Confartigia-nato Imprese Sardegna - ecco per-ché a Roma abbiamo voluto esse-re rappresentati da chi ha parteci-pato in modo serio a iniziative diformazione all’interno del ciclo sco-lastico.»

«Oggi sono loro che si prepara-no a diventare gli imprenditori didomani - continua Spanu - e lo sta-ge e il tirocinio professionale, so-no il giusto punto di partenza perun futuro da titolari d’azienda enon solo da dipendente.»

«Riteniamo fondamentali que-sto tipo di esperienze - conclude ilsegretario regionale di Confarti-gianato - e per questo la nostra as-sociazione, attraverso il proprio en-te “Scuola & Formazione”, conti-nuerà a sviluppare proposte e proget-ti di questo genere, nel modo più am-pio e completo.»

Confartigianato Sardegna ha premiato un giovane geometra

Filippo Spanu: «Il futuro dell’artigianatolo devono scrivere le giovani energie»

Daniele Cabras.

Gruppo di Carbonia arriva-to proprio quest’anno al-l’esordio discografico, IFratelli Detroit sono tra i

gruppi più interessanti dell’interopanorama isolano. Tra un concertoe una prova sono riuscito a intercet-tare Francesco Peddoni, a.k.a. TonyDetroit, voce e chitarra. Questo èquello che ci siamo detti.

Raccontaci il tuo approccio conla musica. Cosa ascoltavi da ragaz-zo e come i tuoi gusti si sono evolutinel corso degli anni.

«Beh, il mio inizio è stato dei piùclassici. Sono partito dai Beatlesper arrivare a Frank Zappa con inmezzo un sacco di anni ‘60 e ‘70 ingenere dal progressive alla musicanera. Insomma un bel bagaglio dirock.»

Come e, soprattutto, quando na-scono I Fratelli Detroit?

«I Detroit nascono dalle ceneridi un’altra band carboniese I Milf.Insieme a Frankie al basso e a Jim-my alla batteria, abbiamo tirato sunel 2009 questo trio che possiamodefinire Funk and Roll e che basa lesue radici su una potente miscela del-le anime più nere di Detroit.»

Hey Everybody, il vostro discod’esordio è un concentrato di rock,soul e funk. È stato difficile riusci-re a far conciliare tutti questi gene-ri tra loro?

«In realtà no, perché sono tuttecose che avevamo già dentro è ba-stato farle suonare.»

Vi siete accasati presso un’eti-chetta del “continente”, la DedolorRecords. Come siete entrati in con-tatto con Dedo Lorenzi, vostro pro-duttore/manager?

«Attraverso un amico in comu-ne, Gianfranco Saba, che ci ha fatticonoscere. Siamo andati nel suo stu-dio e Dedo dopo averci sentito suo-nare ha deciso di darci fiducia eprodurre il nostro disco. Adesso sia-mo nel periodo della promozione estiamo girando per tutta la Sarde-gna in attesa di qualche data nel-l’Italia ferma.»

Viviamo in una regione marto-riata dalla disoccupazione e il nostroSulcis ha assistito negli ultimi mesialla gravissima crisi dell’industria,

settore che negli ultimi quarant’an-ni ha tenuto a galla centinaia di fa-miglie, lasciandoci in eredità mostrid’acciaio e un tasso di mortalità pertumori tra i più alti d’Italia. Secondovoi, che siete sostenitori della lottaoperaia, quanta responsabilità han-no i politici regionali, locali e sinda-cati in questa situazione disperata?

«è naturale che in una situazio-ne del genere ognuno si debba assu-mere le proprie responsabilità suquello che è stato. Il sistema si è nu-trito del sistema stesso. Portovesmein realtà non è altro che un gigan-tesco caso di cannibalismo in cui gliinteressati hanno finito per divora-re e divorarsi a vicenda. La colpapiù grande che però si può attribui-

re a politici, sindacati e ai lavora-tori stessi non è l’ingordigia, di per séantisociale, ma l’ottusitàcon la qualesi rivolgono al futuro senza produrrealternative basate sulla politica e nonsul mero interesse.»

Come gruppo, avete mai pensa-to di fare i bagagli e andare a tenta-re la fortuna altrove?

«Beh, la tentazione è forte per-ché comunque l’isola è una sorta diriserva indiana ad uso e consumodei musicisti. Però a noi piacerebbeconsiderare la Sardegna come pun-to di partenza e di ritorno per quan-to in effetti la divisione fisica rap-presentata dal mare ci penalizza enon poco, come si potrà ben capi-re. Lo sbarco in “Continente” inol-

tre rappresenta l’opportunità diconfrontarci con un pubblico diver-so e sconosciuto, cosa stimolante elungamente cercata. Ovvio poi chesiamo consapevoli che là fuori c’èun mondo adulto dove si sbaglia daprofessionisti ma siamo ben prontiad assumerci questa responsabilità.»

Cosa pensi della scena italiana?«I miei riferimenti sono tutti nel-

la musica del passato.»I cinque dischi che vi hanno cam-

biato la vita. Tony Detroit:Sgt Pepper’s Lonely Heart Club

Band - The BeatlesBlood Sugar Sex Magic - Red

Hot Chili PeppersGrand Wazoo - Frank Zappa

London Calling - The ClashElectric Ladyland - The Jimi Hen-

drix Experience Jimmy Detroit:Outlandos D’Amour - The PoliceAround The Fur - DeftonesLet It Bleed - The Rolling StonesRevolver - The BeatlesLegend - Bob MarleyFrankie Detroit:Blood Sugar Sex Magic - Red Hot

Chili PeppersMezzanine - Massive AttackRage Against The Machine - RatmThe Man with the horn - Miles

DavisMan with a movie camera - Ci-

nematic Orchestra.Andrea Murgia

I fratelli Detroit.

Obiettivo puntato su un gruppo creato a Carbonia tre anni fa

I Fratelli Detroit hanno inciso il primo CD

Bambina nel portone, timida o curiosa?

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14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Una stan-za: è ill u o g omenta-

le di Amleto, in-dispensabile eperfettamente ri-creato perché ilprincipe daneseriviva i momenti

più importanti della sua vita. Tutto èdelimitato da tende di iuta trapunta-te che divengono rimando alla ca-mera di contenimento, ma in realtàsono mobili: rosse, come le pareti ei tendaggi dei palazzi nobili, comeil sangue che immaginiamo scorranella tragedia, ma che non vediamo.Nemmeno una goccia, in una dan-za macabra che alterna movimentiensoriani e fermo immagine - qua-dri viventi - che servono per far en-trare lo spettatore in questo luogomentale, farlo sedere sulle assi delpalcoscenico vicino ad un Amleto inkimono nero, circondato da bianchefigure.

Carnefice, poi vittima in un con-tinuo alternarsi: vi sono squarci, in-trusioni, proiezioni di ossessioni elo spettatore tende a somatizzare iltutto, domandandosi continuamentese ciò che sta vivendo sia empatia oavversione. La trama è cosa nota e laCipriani, insieme al gruppo di atto-ri costituito da Alex Sassatelli, ElsaBossi, Giacomo Vezzani, Nicolò Bel-liti, Giacomo Pecchia, Carlo Gam-bero e Jonathan Bertolai, distilla iltesto scespiriano con dovizia, nondisperdendone la bellezza. Beato co-lui che sia riuscito a coglierlo nella

sua interezza, già dalla settima filaal Teatro Centrale diventava vera-mente difficile “udire’’ed il pubbli-co soffre, aguzza l’orecchio, siede- nervoso - proteso verso la scena.Peccato. Qualcuno si arrende.

Colpiscono i costumi di Grazia-no Gregori, parte attiva della perfor-mance, guanto fra testo e azione,come le luci di Angelo Linzalata cheesaltano le notevoli doti interpreta-

tive degli attori, su tutti Elsa Bossinel duplice ruolo della regina Ger-trude, con gonne sollevate verso iltradimento, e in quello di una stra-ziante Ofelia in camicia di forza,morta - non per annegamento - masoffocata da una coltre di petalibianchi.

Progetto ambizioso questo del

Teatro del Carretto, ma riuscito sottomolti aspetti. Martellanti nella men-te restano i suoni di Hubert West-kemper, fortemente simbolici comesimbolico è il teatrino dove Amletogioca la sua partita: una scacchierain cui muove i fili di burattini fra-gili che corrispondono a corpi chesanno con bravura insolita caderecome sacchi vuoti, accartocciando-si su se stessi.

Brava la Cipriani che lascia allospettatore un compito pesante, loimmobilizza, ancora non conscio diquella empatia o avversione, fino al-la fine. Ed il dramma diventa sogno,abitato da fantasmi, scheletri e pau-re, un universo psicologico intrisodi politica e amore familiare. C’èancora del marcio in Danimarca e

Amleto rivive il dramma di uomooppresso da pensieri sul senso del-l’esistenza: il dubbio, l’essere o nonessere, che tanto spaventa quei fan-tasmi, simbolo dell’esatto contrario,la morte certa.

Il prossimo appuntamento conil circuito CeDac è in programmail 13 gennaio con “Kramer controKramer”, di Avery Corman, conDaniele Pecci, Federica Di Martinoe Francesco Borgese, regia di Pa-trick Rossi Gastaldi; seguiranno il20 gennaio “Il contrabbasso” diPatrick Süskind firmato MAB Tea-tro e Artècrazia: interpretato da Da-niele Monachella, che ha curato an-che la regia, insieme al musicistaMarco Pintus (al contrabbasso), il“fulminante monologo contro lavanità dei primi violini” dell’autoredel celebre “Il profumo” diventa undialogo tra voce e note; e il 29 gen-naio con “A piedi nudi nel parco”di Neil Simon, che verrà portato inscena da Synergie Teatrali: con Ste-fano Artissunch, Gaia De Laurentiis,Valeria Ciangottini, Libero Sansa-vini e con Federico Fioresi, la regiasarà a cura di Stefano Artissunch.

Il 30 gennaio si terrà, sempre alTeatro Centrale ma nell’ambito delcircuito danza, “Coppelia” Com-pagnia Junior Balletto di Toscana,diretto da Cristina Bozzolini. Il Bal-letto in un atto, è liberamente ispi-rato all’omonima creazione del re-pertorio per nove coppie, mentredrammaturgia, regia e coreografie,sono di Fabrizio Monteverde e lemusiche di Leo Délibes.

Cinzia Crobu

Ha preso il via lo scorso 11 dicembre, al Teatro Centrale di Carbonia, la stagione 2012/2013 organizzata dal Circuito CeDac

Il Carroccio ed un Amleto ambiziosoIl prossimo appuntamento è previsto il 13 gennaio con “Kramer contro Kramer”, di Avery Corman, regia di Patrick Rossi Gastaldi.

Una scena dell’Amleto al Centrale di Carbonia. Foto di Ignazio Vacca.

Cinzia Crobu.

Inizierà sabato 5 gennaio la ter-za stagione di “Spazi di Fron-tiera: rassegna di Teatro So-ciale e di Comunità”, a cura

della compagnia La Cernita, realiz-zata con il sostegno e il contributodel comune di Carbonia. La rasse-gna 2013 è realizzata in collabora-zione con lo Sbis (Sistema Biblio-tecario Interurbano del Sulcis), lalibreria Lilith, il Presidio del Libro,il Circolo Anspi “Don Milani” diGiba e la Comunità di Via Marconidi Carbonia.

Nonostante la crisi economicache attraversa il territorio, per l’edi-zione 2013 è stato allestito un pro-gramma molto ricco, con ingressoa prezzi economici e alcuni eventigratuiti aperti a tutti. Il cartellone sicompone di tre settori: Teatro Socia-le, con importanti compagnie isola-ne; Teatro in corto, con artisti esor-dienti; Incontri con autori di fama in-ternazionale, Poesia e Musica. Gliappuntamenti coinvolgeranno diver-si spazi della Città: il Teatro Centrale,il Teatro di Bacu Abis, la BibliotecaComunale e il Salone della Comu-nità di via Marconi.

Il primo appuntamento, sabato5 gennaio, presso il Teatro Centraledi piazza Roma, alle ore 21.00, avràcome protagonista la compagnia SineNomine Theatrum di Serramanna, chepresenterà lo spettacolo “30milapaperelle in mare”, che ha vinto ilPrimo premio “Teatro incorto 2008”,con Valentino Mannias, Luca Spanu,Fabio Cabras, Mauro “Bob” Can-nas, Francesca Prete, Elisa Meloni.Testo e regia di Maurizio Tancredi.

Lo spettacolo racconta le vicendedi una flotta di quasi 30mila pape-relle di gomma che sta puntando ver-so le coste dell’Inghilterra. Mancavapoco tempo allo sbarco quando, do-po un viaggio di oltre 27mila km,durato ben 15 anni e mezzo, la navecargo che trasportava questi “Frien-dly Floatees” perse il suo colorato ca-rico di pennuti di gomma, in pienoOceano Pacifico, a causa di una tem-pesta. La spedizione, appena uscitada una fabbrica di Hong Kong, eradestinata alla “The First Years Inc.”di Tacoma, Washington. I tre con-tainer, finiti in mare aperto, libera-rono 30mila animaletti di plastica egomma che di solito fanno compa-

gnia ai bambini durante il bagnettoe che da allora stanno, invece, va-gando per il globo seguendo le cor-renti marine...

Il biglietto d’ingresso ha un co-sto di 6 euro e la biglietteria aprirà ilgiorno dello spettacolo alle ore 19,00.Per informazioni e prenotazioni: 3293143009, [email protected], http://www.lacernita.it. Il calendario dei prossimi eventi

Giovedi 10 gennaio ore 17.30 -Biblioteca Comunale di Carbonia.

Le cri de l’aube Antologia poeti-ca di Marc Porcu, ed. Cuec.

Incontro con l’autore Marc Por-cu presenta Roberto Serra, coordinaAnna Lai; letture a cura de La CernitaTeatro. In collaborazione con SBIS,Libreria Lilith, Presidio del Libro.

Sabato 12 gennaio ore 21.00 -

Teatro Centrale Il Muto di Gallura - Figli d’Arte

Medas. Di Enrico Costa con Gian-luca Medas e Andrea Congia.

Sabato 26 gennaio ore 21.00 -(Teatro Centrale/Teatro di Bacu Abis)

Su traballu in sa mena, Filodram-matica Guspinese. Di Salvator Ange-lo Spano, Francesca Cadeddu, Sera-fino Leo. Regia di Raimondo Meloni.

Sabato 2 febbraio ore 21.00 - Tea-tro di Bacu Abis

Just Married - Teatro Tragodia &Effimero Meraviglioso. Di VirginiaGarau. Con Monica Serra, CarmenPorcu, Caterina Peddis, FrancescaCara, Virginia Garau. Regia di Mar-co Nateri.

Domenica 17 febbraio ore 18.30 -Teatro Centrale

Poesia in corto, letture a cura deLa Cernita Teatro.

A seguire, ore 19.00 Teatro Sociale, con Sostantivo

Femminile - La Cernita Teatro & An-spi Circolo Don Milani di Giba.

Con Sara Argiolas, Sandra Ca-sula, Anna Maria Guiso, Grazia Loi,Susanna Mancosu, Maria Rita Mat-ta, Rina Pinna, Simonetta Piras, Fran-cesca Pischedda, Laura Soddu, Mi-lena Usai, Rosa Usai. Testo e regiadi Monica Porcedda.

A seguire, ore 20.00 Teatro in corto, Altro che Walt

Disney di e con Gloria Uccheddu.Sabato 23 febbraio ore 21.00 -

Teatro di Bacu AbisLa lezione - Coop. Teatro Olata.

Di Eugène Ionesco, con Franco Sid-di, Marta Proietti Orzella, Rita Pau.

Regia di Piero Marcialis.Sabato 9 marzo ore 21.00 - Tea-

tro di Bacu Abis Identità negate, Coop. Sirio Tea-

tro Sardegna. Di e con Gisella Vac-ca; piano e arrangiamenti NicolaMeloni.

Domenica 18 marzo ore 19.00 -Salone della Comunità di Via Mar-coni

Teatro in corto, “La Gabbia” die con Alessandro Congeddu; L’o-spite di e con Cinzia Mocci, regiadi Marcella Manconi; Confessionidi un’anima dannata, di e con An-drea Rosas, commento musicale diGianluca Pitzalis.

Loriana PitzalisAssessore alla Cultura

del comune di Carbonia

Quattro componenti della compagnia teatrale La Cernita.

Inizia il 5 gennaio la stagione 2013 della compagnia La Cernita

Spazi di frontiera: Teatro Sociale e di Comunità

Il Consiglio di amministrazionedel Lirico cagliaritano, riunito-si il 27 dicembre quasi al com-pleto - a differenza delle ultime

sedute, decisamente più travagliate- ha approvato il consuntivo del 2012ed è stato delineata la nuova program-mazione. Saranno in calendario seiopere più un balletto ed il teatro do-vrebbe usufruire di un finanziamentodi circa 9 milioni di euro provenien-ti dal Fondo unico per lo spettacolo.

Non sono ancora stati resi noti ititoli ma il sindaco Massimo Zeddaha assicurato che i nomi di richiamonon mancheranno e che, nonostantela politica di oculatezza messa in at-to da mesi e il preventivo di rispar-mio di circa due milioni di euro, laqualità non risentirà di tali accorgi-menti. Notizia positiva, questa, chegiunge al termine di una stagionecruciale (non ultima la nomina delsovrintendente Marcella Crivellentie la necessaria rimodulazione dellaprogrammazione, terminata di re-cente).

Ricordiamo che la stagione liricae di balletto 2012, iniziata il 20 aprile2012, con l’interessante “Don Qui-chotte” - comédie héroïque in cin-que atti, per la regia di Federico Tiez-zi, allestimento del Teatro Lirico Giu-

seppe Verdi di Trieste, eseguito perla prima volta in Sardegna - è pro-seguita il 25 maggio con “Le Ros-signol”, fiaba musicale in tre atti, mu-sicata da Igor Stravinskij e con“Gianni Schicchi”, opera in un atto,musicata da Giacomo Puccini, en-trambi per la regia di Thomas Mo-schopoulos, ed entrambi nuovi cu-ratissimi allestimenti del Teatro Li-rico di Cagliari. Il 22 giugno è statala volta de “Le nozze di Figaro”commedia per musica in quattro at-ti di Wolfgang Amadeus Mozart perla regia di Marina Bianchi: ancoraun nuovo e lodevole allestimento delTeatro Lirico di Cagliari. Si è segui-tato il 28 settembre con un indimen-ticabile Nabucco, dramma lirico inquattro parti, musica Giuseppe Ver-di, per la regia Leo Muscato, in co-produzione con l’Ente Concerti“Marialisa de Carolis” di Sassari.Il 30 novembre è andato in scena, inseguito alla rimodulazione della sta-gione, “Fidelio”, singspiel in due at-ti, musicato da Ludwig van Beetho-ven, per la regia di Marco Carniti:anch’esso nuovo allestimento del Tea-tro Lirico di Cagliari che credo ab-bia permesso, per l’ennesima volta,al pubblico e alla critica e di ricono-scere la competenza delle maestran-

ze, messe alla prova in titoli impor-tanti e di richiamo, nonostante unacondizione lavorativa precaria.

“La bella addormentata”, bal-letto in un prologo e tre atti dallafiaba “La belle au bois dormant”di Charles Perrault, musica Petr Il’ičČajkovskij, eseguita abilmente dalBalletto del Teatro Nazionale di Pra-ga, dunque, ha chiuso questa stagio-ne difficile ma foriera di successi.Prosegue la stagione concertistica,con calendario a sé ed ancora in at-to: venerdì 11 gennaio alle 20.30 esabato 12 gennaio alle 19.00, l’Or-chestra del Teatro Lirico sarà diret-ta da Sergej Krylov, uno dei più im-portanti violinisti a livello mondia-le, che ritorna a Cagliari nella dupliceveste di solista e direttore.

Il programma musicale, rivoltointeramente al repertorio romantico,proporrà, nella prima parte, il Con-certo in mi minore per violino e or-chestra op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n. 8 in sì mi-nore “Incompiuta” D. 759 di FranzSchubert, mentre nella seconda par-te della serata verrà eseguita la TerzaSinfonia in Mi bemolle maggiore“Eroica” op. 55 di Ludwig vanBeethoven.

C.C.

Il Consiglio d’amministrazione ha deliberato il 27 dicembre

Approvato il bilancio, al Lirico 9 milioni dal Fus

La banda musicale VincenzoBellini, premiata il 18 di-cembre presso la sala poli-funzionale del comune di

Carbonia per essersi distinta fra leassociazioni culturali della città, dalmomento che: «Con la sua attivitàè riuscita a trasmettere l’amore perla musica e a portare alto ovunqueil nome di Carbonia - attraverso leesibizioni - che sono testimone delnostro senso di appartenenza», haricambiato il graditissimo riconosci-mento regalando alla città uno spet-tacolo in collaborazione con il Grup-po Teatrale La Cernita, anche essopremiato - meritatamente - nella me-desima occasione. Dal proficuo in-contro tra queste realtà - molto attive

nel nostro territorio, ma anche nellaPenisola ed in Europa - è nato «74°in Musica e Teatro per Carbonia».

Domenica 23 dicembre cinema,musica bandistica e prosa si sonomesse al servizio della memoria diuna città giunta al suo settantaquat-tresimo compleanno: le intense im-magini del film “La terra dentro”diretto da Stefano Obino (gentilmen-te concesse dalla Società Umanitaria)sono state commentate musicalmen-te, dai musicisti diretti dalla maestroCaterina Casula e impreziosite dal-l’emozionante performance curatadagli attori del Gruppo Teatrale LaCernita. I testi sono tratti dallo spet-tacolo “Il lavoro mobilita”, firmati- insieme alla regia - da Monica

Porcedda, mentre il coordinamen-to artistico del progetto è stato affi-dato a Cinzia Crobu.

La banda ha eseguito, magistral-mente, brani della tradizione sardama anche stralci tratti da colonnesonore, composte da Hans Zimmer,Nino Rota ed Ennio Morricone.Tutto esaurito nello spazio dell’exlampisteria alla Grande miniera diSerbariu: una standing ovation emeritati applausi hanno premiato illavoro di queste due importantirealtà cittadine che si sono unitedando vita ad uno spettacolo unico,fortemente voluto e patrocinatodall’assessorato Cultura, eventi esport della Provincia di CarboniaIglesias.

Iniziativa della banda Vincenzo Bellini e del Gruppo La Cernita

74esimo in musica e teatro per Carbonia

Si è conclusa con un succes-so a Sant’Antioco “Passaggid’Autore: intrecci mediter-ranei”, rassegna internazio-

nale di cortometraggi, giunta que-st’anno all’ottava edizione, dedica-ta esclusivamente alle opere di re-gisti dei paesi dell’area mediterranea.

Organizzata dal circolo Imma-gini di Sant’Antioco con il patroci-nio di Provincia, Comune e ParcoGeominerario, si è svolta, con in-gresso gratuito, presso la sala con-siliare dove si sono tenute le proie-zioni. Come nelle passate edizioni,la rassegna cinematografica antio-chense ha rappresentato un’occa-sione imperdibile per assistere allaproiezione di cortometraggi prove-nienti da Marocco, Algeria, Tunisia,Libano, Turchia, Israele, Palestina,Grecia, Kosovo, Bosnia Erzegovi-na, Croazia, Francia, Spagna e Italia,presente con quattro film, dei qualidue sardi.

“Intrecci mediterranei” rispec-chia l’obiettivo della rassegna cheè quello di aprire una finestra conaltre realtà e cioè l’occasione di crea-re incontri e contatti tra le differentitradizioni della grande cultura me-diterranea. è stata una delle primein Sardegna ad occuparsi di cine-ma mediterraneo ed ancora oggi è

l’unica dedicata esclusivamente aicortometraggi mediterranei. Un mo-do di fare cinema che permette dicreare eccellenti lavori anche senzagrosse produzioni. Durante il festi-val si sono potuti ammirare “corti”che hanno trattato di diverse tema-tiche legate ai territori ma allo stes-so tempo universali: la condizionefemminile, l’infanzia, l’emargina-zione sociale e l’immigrazione.

Una sera è stata dedicata intera-mente al progetto “Water” con lavisione di sette cortometraggi dedi-cati al tema dell’acqua. Un proget-to ideato e coordinato dall’israelia-na Yael Perlov, docente del Dipar-timento di film e televisione dellaUniversità di Tel Aviv, grazie al qua-le giovani registi palestinesi e israe-liani hanno lavorato insieme in tota-le libertà alla realizzazione dei lorocortometraggi.

I film in cartellone, oltre la qua-lità, rispecchiano anche l’aperturaculturale dei lavori. Film che vo-gliono manifestare la volontà a con-frontarsi con culture e nazionalità di-verse. Ogni sera, infatti, era presentiin sala alcuni registi dei cortome-traggi in visione, disponibili a con-frontarsi con il pubblico, mettendoin pratica un dialogo interculturale.

Tito Siddi

Si è conclusa a Sant’Antioco l’8ª edizione

Intrecci mediterranei

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Quattro punti nelle ultimeotto giornate (una vitto-ria sul latte Dolce per 3 a2 e uno 0 a 0 a Pula, con

ben sei sconfitte); terz’ultimo po-sto in classifica a dieci punti dallaquota salvezza; il cambio di allena-tore con Fabrizio Caria al posto diGraziano Mannu e, infine, una verae propria rivoluzione sul mercato,con otto partenze e sei arrivi. I nu-meri del Carbonia nel campionato diEccellenza regionale sono indub-biamente da brividi e consegnano alnuovo anno una squadra piena diproblemi ma la società e la squa-dra non si rassegnano alla retro-cessione e sperano di riuscire a ri-petere l’exploit della passata stagio-ne che vide i biancoblù protagonistidi un girone di ritorno straordinarioe, alla fine, di una brillantissimasalvezza.

La squadra con la quale FabrizioCaria cercherà di costruire il mira-colo non è neppure lontana parentedi quella del girone d’andata. DopoFabio Cau, accasatosi già a fine no-vembre al Sant’Antioco, prima diNatale hanno lasciato il Carbonia al-tri sette giocatori: Niccolò Facci-netto (Quartu 2000, Promozione gi-rone A), Simone Marini (Porto Co-rallo, Eccellenza), Gabriele Concas(Progetto Sant’Elia, Nazionale di-lettanti), Alessandro Ciccu (Siliqua,

Promozione girone A), Mirco Car-boni (Pula, Eccellenza), Fabio Pug-gioni (Castiadas, Eccellenza), Fran-cesco Etzi (Real Porto Pino, Secon-da categoria girone B).

La società ha fronteggiato le par-tenze con sei nuovi inserimenti, pun-tando su un mix di giocatori esper-ti e giovani. Il primo ad arrivare è sta-to il centrocampista Nicola Sanna,

38 anni, all’inizio dell’anno allaTharros, nel girone D della Secon-da categoria, al ritorno a Carboniadopo due stagioni. Sono stati poitesserati il centrocampista MattiaBodano, 22 anni, figlio dell’ex cen-trocampista del Carbonia Sergio,cresciuto nelle giovanili del Ca-

gliari, con esperienze a Gavorranoe Poggibonsi in C2 e con il Pro-getto Sant’Elia nel campionato na-zionale dilettanti, svincolato; il di-fensore di fascia sinistra AndreaCarta, 20 anni, cresciuto nelle gio-vanili dell’Arezzo ed all’inizio del-la stagione al Quarrata, nell’Eccel-lenza toscana; il difensore centraleGianluca Denotti, proveniente dal-

la Fulgor Senorbì; e, infine, MatteoVirdis dal Sant’Antioco e DanieleSalaris dall’Atletico Cortoghiana.

La prima verifica del nuovo as-setto di squadra, dopo la pausa difine anno, è prevista il 6 gennaio,sul campo del San Teodoro.

Giampaolo Cirronis

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

Nonostante le ultime sconfitte, una classifica sempre più precaria e la “rivoluzione” sul mercato, i biancoblù non si rassegnano

Carbonia, la salvezza è ancora possibileDopo le partenze di Cau, Concas, Faccinetto, Marini, Puggioni, Ciccu e Carboni, la società ha tesserato Sanna, Bodano, Denotti e Carta.

Il tecnico Fabrizio Caria. Nicola Sanna.

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Il primo derby stagionale hadetto Comer, lasciando dietrosé una lunga scia di polemi-che per il modo in cui il risul-

tato è scaturito. Sull’esito della sfi-da tra la squadra di Giuseppe Lai ela VBA/Olimpia ha inciso pesan-temente l’infortunio occorso al cu-bano Maikel Cardona, “asso” del-la squadra sulcitana, protagonistaassoluto della seconda parte delgirone d’andata, uscito di scena allafine del primo set (vinto dalla squa-dra di Mario Basciu). La Comerha finito col vincere con il punteg-gio di 3 a 1 ma il dopo gara è statocaratterizzato più dalle polemicheche dalle valutazioni tecniche.L’auspicio è che la pausa nataliziasia riuscita a riportare serenità perconsentire alle due squadre di con-centrarsi sul campionato che po-trebbe dare ad entrambe grandi sod-disfazioni.

Con i tre punti del derby, la Co-mer ha compiuto un grande passoavanti in classifica, agganciando

al nono posto, a quota 12 punti, laMeridiana Olbia (sconfitta nel-l’altro derby prenatalizio 3 a 1 dalCagliari Volley) ed il Brugherio,mentre la VBA/Olimpia, ferma a15 punti, è settima in compagniadel Cagliari Volley.

L’obiettivo della Comer è lasalvezza e dopo gli inserimentidello schiacciatore Lotito e del-l’opposto Carelli, il risultato sem-bra alla sua portata. Alla ripresadel campionato, il giorno dell’E-pifania, per la terz’ultima giorna-ta del girone d’andata, è attesa daun altro derby, sul campo dellaMeridiana Olbia. Quelli in paliosono punti pesantissimi in chiavesalvezza.

La VBA/Olimpia, interrotta laserie positiva seguita all’inseri-mento di Cardona, impreziositadalla strepitosa vittoria per 3 a 1sulla capolista Cantù, fino a quelpunto imbattuta, riprenderà la suacorsa affrontando al Pala GiacomoCabras di Sant’Antioco la Revivre

Milano, squadra che occupa il quin-to posto in classifica con tre puntiin più dei sulcitani.

Contro i lombardi non ci saràsicuramente il brasiliano Lucio An-tonio Oro che il 29 dicembre ha ac-cettato la rescissione consensualedel contratto che lo legava alla so-cietà lagunare dalla scorsa estate.Oro era reduce da un infortunio e,pur avendo già recuperato, non es-sendo ancora riuscito a recuperarela condizione fisica ottimale ne-cessaria per rendersi utile allasquadra, ha deciso di accettare il“taglio” per consentire alla socie-tà di ritornare sul mercato per lasua sostituzione.

Il grande equilibrio che regnanel campionato, quando sono statedisputate solo poco più di un ter-zo delle partite, consente di colti-vare ambizioni anche alle squadreattualmente sistemate a metà clas-sifica, tra le quali c’è quella antio-chense.

G.P.C.

La squadra di Lai ha vinto il derby disputato il 22 dicembre

è stato un Natale felice solo per la ComerSull’esito del match ha inciso l’infortunio di Maikel Cardona.

L’Atletico Narcao è la squa-dra rivelazione del gironeA del campionato di Pro-mozione regionale. Dopo il

trionfale salto di categoria, la squa-dra di Augusto Medda ha affronta-to la nuova avventura senza procla-mi, proponendosi di raggiungere lasalvezza senza sofferenze, ma sonostate sufficienti poche giornate percapire che anche in Promozione nonsarebbero mancate le soddisfazioni.

Al giro di boa di metà campio-nato l’Atletico Narcao occupava laquinta posizione ma dopo la vitto-ria di Gonnesa alla prima di ritorno,ha scalato un’altra posizione, siste-mandosi a quota 30 punti (1,875 apartita), a 4 punti dal Serramanna diGiuseppe Mura e 3 da Quartu 2000e La Palma.

A confermare le ambizioni e isogni della squadra e di tutto l’am-biente, letteralmente entusiasta, ègiunto il colpo di mercato messo asegno dal presidente Tullio Argio-las con il tesseramento di FedericoTrogu, proveniente dal Samassi.

L’ex centravanti di Iglesias e Car-bonia ha avuto un avvio di stagione

complicato, condizionato da un in-fortunio, ma ha indubbiamente qua-lità enormi per la Promozione re-gionale e Augusto Medda per l’in-tero girone di ritorno potrà contare

sulla coppia d’attacco più forte delgirone, formata da Samuele Curreli,capocannoniere del campionato edallo stesso Chicco Trogu.

Samuele Curreli è la più bella ri-

velazione della stagione, con i 19 goalrealizzati in 16 partite (sui 27 goalcomplessivi della squadra), alla straor-dinaria media di 1,19 a partita, e seriuscirà a trovare la giusta intesa con

il nuovo compagno, l’Atletico Nar-cao sarà con ogni probabilità grandeprotagonista del girone di ritorno, alpari delle squadre che attualmentesono più avanti in classifica.

Narcao, Chicco Trogu per coltivare un sogno

La Provincia del Sulcis IglesienteQuindicinale di informazione politica, economica e sociale

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Federico Trogu. Il tecnico Augusto Medda.

Un goal di Elia Carboni hafirmato la vittoria del Car-bonia nella finalissimadella fase locale della 50ª

edizione della Coppa Santa Barba-ra-Trofeo Aldo Carboni, disputatamercoledì 26 dicembre contro la Mar-co Cullurgioni Giba sul campo SantaBarbara di via G.M. Angioy. Per lasquadra di Maurizio Finà, impostasianche lo scorso anno sia nella faselocale, sia in quella regionale, si trat-ta della terza vittoria consecutiva.

Il Carbonia si era qualificato perla finale superando il Gonnesa neiquarti e la Monteponi in semifinale;la Marco Cullurgioni aveva elimi-nato l’Iglesias 1997 nei quarti (ai ri-gori) e la Fermassenti in semifinale.

La fase locale, nell’anno del cin-quantesimo ha fatto da anteprina aquella in programma la prossimaprimavera che sarà la vera edizionecelebrativa, alla quale la delegazioneprovinciale FIGC guidata dal presi-dente Renato Serra sta lavorandogià da alcuni mesi. Dopo il 40° che,dopo la scomparsa di Aldo Carboni,presidente “storico” e tra i fonda-tori della manifestazione, vide pro-tagoniste principali Juventus e Ca-gliari, l’edizione del mezzo secoloavrà respiro internazionale.

Due settimane fa, intanto, nellamediateca comunale di viale Arsia,a Carbonia, si sono svolte le premia-zioni della 49ª edizione, alla pre-senza dei massimi dirigenti e tecni-ci del comitato regionale.

Premio disciplina: Asd Isola diSant’Antioco - coppa F.I.G.C. dele-gazione provinciale.

Miglior giocatore della finale del-la fase provinciale: Fabrizio Mei (Mi-neraria Carbonia) - coppa F.I.G.C.(consegnata in campo) ed omaggioF.I.G.C. delegazione provinciale.

Miglior giocatore della finale del-la fase regionale: Samuele Frau (San-luri) - coppa F.I.G.C. (consegnata incampo) ed omaggio F.I.G.C. dele-gazione provinciale.

Giocatore più giovane della fase

provinciale: Davide Massa (Carbo-nia) - trofeo “Aldo Carboni” edomaggio F.I.G.C. delegazione pro-vinciale.

Squadra più giovane della faseprovinciale: Asd Isola di Sant’An-tioco - trofeo “Aldo Carboni”.

Arbitro della finale della fase pro-vinciale: Riccardo Sori - targaF.I.G.C. delegazione provinciale.

Arbitro della finale della fase re-gionale: Diego Massa - targa F.I.G.C.delegazione provinciale.

Coppa Capodanno 2012 (21ª edi-zione). La fase finale si è svolta con

il patrocinio del comune di Trataliase la collaborazione della società AsdTratalias calcio.

Migliori giocatori della finalissi-ma: Giovanni Onnis (Carbonia) -premio comune di Tratalias (conse-gnato in campo) ed omaggio F.I.G.C.

delegazione provinciale.Roberto D’Addio (Gonnesa cal-

cio) - premio comune di Tratalias(consegnato in campo) ed omaggioF.I.G.C. delegazione provinciale.

Arbitro della finale: MatteoFrau: targa F.I.G.C. delegazioneprovinciale.

Al Carbonia la 50ª Coppa Santa Barbara

La squadra del Carbonia che ha disputato la finalissima.

La squadra della Marco Cullurgioni Giba fermatasi in finale.

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16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 253 • 31 Dicembre 2012

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