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Scuole Nuovi edifici e ristrutturazioni Stu Stazione Inaugurata la Temporary Station A7790409 LA PROVINCIA DEL FUTURO CULTURA Stati Generali al Regio per ripensare il sistema Parma partendo da idee condivise Il 6 e il 7 giugno si elegge la nuova giunta dell’Ente di Piazzale della Pace. Sette candidati in corsa per la presidenza. Il Pdl candida Giampaolo Lavagetto contro Vincenzo Bernazzoli

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ScuoleNuovi edifici e ristrutturazioni

Stu StazioneInaugurata la Temporary Station

A7790409

LA PROVINCIA DEL FUTURO

cultura Stati Generali al regio per ripensare il sistema Parma partendo da idee condivise

Il 6 e il 7 giugno si elegge la nuova giunta dell’Ente di Piazzale della Pace. Sette candidati in corsa per la presidenza. Il Pdl candida

Giampaolo Lavagetto contro Vincenzo Bernazzoli

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2 il mese maggio 2009

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LA PROVINCIA DEL FUTUROCULTURA Stati Generali al Regio per ripensare

il sistema Parma partendo da idee condivise

Il 6 e il 7 giugno si elegge la nuova giunta dell’Ente di Piazzale della

Pace. Sette candidati in corsa per la presidenza. Il Pdl candida

Giampaolo Lavagetto contro Vincenzo Bernazzoli MUSICAIl 21 maggio in

piazza a Noceto,

Antonella Ruggiero

interpreta “Genova

la superba”

TEATROSabato 16, Matteo

Setti e “La bottega

delle parole usate” a

favore della Solida-

rietà Internazionale

CINEMACon “21th Century

Cinema”, l’Ufficio

Cinema porta

all’Astra i film di

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DI FUTURO

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8 marzo

Parma e Provincia n.8 maggio 2009

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4 il mese maggio 2009

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il mese maggio 2009

Chi sarà il nuovo presidente?primopiano

Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99

Editore Edicta p.s.c.r.l. via Torrente Termina, 3/b – PARMAN° iscrizione al ROC: 9980Registrazione ISSN: 1592-6230Redazione via Torrente Termina 3/b – PARMATel. 0521251848 – Fax 0521907857e-mail: [email protected]à e abbonamentiTel. 0521258210 Direttore responsabileSimone Simonazzi, [email protected] directorPietro Spagnulo, [email protected] graficaDavide Pescini, [email protected] editorialeIlaria Gandolfi, [email protected] Bianchi, Federica Bordone, Massimo Capuccini, Erika Ferrari, Fabrizio Furlotti, Rosaria Frisina, Diana Pastarini, Daniele Paterlini, Glenda Pelosi, Mauro SimonazziHanno collaboratoFrancesca Asti, Mattia Boselli, Giuseppe Caro, Stefania De Cesare, Claudio Del Monte, Elisabetta Fusaro, Teresa Malice, Federica Pallini, Vincenzo Pirillo, Camilla Pisani, Camilla Robuschi, Matteo Sartini, Alessandro TrentaduePer la pubblicitàElena Benedini, Lina Carollo, Cristina Cat-tani, Gianluca Gala, Maria Lombardi, Maria Carla Magni Tiratura 8.000 copie

il mesen. 121 maggio 2009

primopianoCultura: le idee contro la crisi 10

I due giorni degli Stati Generali della CulturaNasce il nuovo Mese 14

Da giugno, restyling grafico e tente novità

cittàchecambiaLe scuole si rifanno il look 16

Ristrutturazioni e costruzioni ex novoIl Tempio di Cremazione 18

Inaugurato il Luogo del commiatoUna Stazione in movimento 20

Tutto sulla Temporary StationAl cinema con il Car Sharing 22

Le novità sul servizio di Infomobility In bicicletta... sulla Parma! 23

Una pista ciclabile dentro il Torrente-

societàA. A. A. Volontari cercasi 24

La nuova campagna di Forum SolidarietàUnipr: cosa attende le matricole 25

Il XVI° Salone dell’Orientamento

sanitàRinnovato il Polo sanitario di via Pintor 28

Più funzionale alle esigenze dei cittadiniInaugurata la nuova sede Avis 30

Luogo di incontro di 56 associazioni La barca Speranza 31

Un peschereccio per l’educazione alimentare

Il 6 e 7 giugno Parma elegge il nuovo Presidentedella Provincia. Sette candidati per la corsa al vertice diun Ente discusso... ma ancora molto ambito

Parma un’avanguardia europea 32Presentata l’innovativa RM 3 Tesla

sportA Noceto la Festa dello Sport 34

La IV° edizione, l’8 e il 10 maggio

territorioUn territorio a portata di bus 36

Nuove corse e biglietto unico Le guide ai Musei Guatelli e Levi 38

Una collana per conoscere la nostra provincia

economiaPerchè Parma è diventata un brand 40

Intervista all’assessore comunale ZoniInsieme per un’economia... altra! 42

GAS: una rete di commercio solidale Tirocini: la formazione in azienda 43

Le iniziative dei Centri per l’ImpiegoA “scuola” di Europa 44

La Giunta di Ascom Parma a Bruxelles Ecologistics: ultime modifiche 46

In città solo veicoli accreditatiUn consulente alla corte del Re 47

I salumi nostrani alla Corte d’Inghilterra

in breveLaboratorio per le famiglie in via Inzani 48

Letture, disegno, conversazioniCrisi: arrivano i voucher 49

Fondi da Comune e Fondazione Cariparma

provinciaCollecchio 50

Piazza Repubblica, il salotto collecchieseMontechiarugolo 52

Un polo sanitario a MonticelliTerre Verdiane 53

Scoprire la Bassa senza sforzo

Il personaggio 62Silvia Marchelli,Presidente di Parmaalimenta

le rubriche

Roccabianca 54Inaugurata una nuova strada

Noceto 55Parola d’ordine: creatività!

Soragna 56Riapre il Museo Ebraico F. Levi

San Secondo 57Alla scoperta di arte e natura

Torrile 58Autobus: la linea urbana si amplia

Fontevivo 59La differenziata che vince

Busseto 60Tangenziale fase 2: ecco il bando

Montecchio 61Al via il progetto del Parco Enza

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LA PROVINCIA DEL FUTURO

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Il 6 e il 7 giugno si elegge la nuova giunta dell’Ente di Piazzale della Pace. Sette candidati in corsa per la presidenza. Il Pdl candida

Giampaolo Lavagetto contro Vincenzo Bernazzoli

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6 il mese maggio 2009

primopiano

Chi sarà il nuovo P residente?

Anello debole della catena istituzio-nale o imprescindibile elemento di congiunzione tra singole realtà

comunali e politiche di scala regionale? Insomma la Provincia è l’emblema (o il capro espiatorio) di una macchina statale farraginosa e ridondante che grava sulle tasche dei cittadini senza apportare benefici effettivi o è l’ultima propaggine di demo-crazia rappresentativa per Comuni grandi e piccoli rispetto alla macroarea regionale?

Ci chiederemo anche questo andando a votare il primo week-end di giugno. Cosa siamo chiamati a scegliere, un istituto in via d’estinzione o un ente in discussioneda oltre un decennio, ma che alla fine è sempre riuscito a resistere ai detrattori?

I candidati a queste elezioni provinciali hanno sul tema, come su molti altri, opinioni differenti. Giampaolo Lavagetto (Pdl) ha professato fin da subito la sua volontà di

Il 6 e 7 giugno Parma elegge il nuovo Presidente della Provincia. Sette candidati per la corsa al vertice di un Ente discusso... ma ancora molto ambitodI dIANA PASTARINI

Obsoleto fardello burocratico o strategico punto di riferimento per l’intero territorio?

essere l’uomo di passaggio, di voler guidare questo momento di transizione verso la (non) Provincia del futuro. Vincenzo Ber-nazzoli (Pd), forte degli ultimi cinque anni di governo dell’Ente, sottolinea il ruolo di coordinamento svolto per conciliare la molte-plicità di istanze che emergono dal territorio e la funzione di mediazione e raccordo dei soggetti pubblici e privati che vi operano. Mauro Libè (Udc) ne fa una questione di coerenza politica: “è da anni che tutti lo dicono, le Province vanno abolite, possiamo discutere tempi e modi, ma non la sostanza, è un organo inutile e dispendioso”. Per Wal-ter Aiello (Rifondazione Comunista) l’ente Provincia andrebbe riformato in toto, a co-minciare dalla struttuta interna dell’organo, giudicata troppo verticistica e troppo poco rappresentativa delle istanze della società civile. Ugualmente Stefano Zibana, (No inceneritore) contrario all’elevato numero dei membri del parlamentino e favorevole al ri-dimensionamento giuridico dell’Istituzione. Per il candidato del Partito Comunista dei Lavoratori, Mario Brandini, non solo vanno soppresse anche le Comunità montane e Terre Verdiane, ma si dovrebbe “andare ver-so forme consortili di più comuni”. Alberto Zanettini (La Destra), controcorrente, sotto-linea il ruolo della Provincia nella gestione dei rapporti intercomunali e minimizza la questione dei costi, sopprimerle non sa-rebbe un vantaggio: “si spenderebbe di più dovendo redistribuire funzioni e competenze su ogni singolo Comune”.

Le Province come le intendiamo oggi sono nate dall’esigenza di pianificare uno sviluppo territoriale organico ed unitario, per proporre una visione strategica incen-trata su dinamiche innovative, attuando una governance fortemente integrata con gli altri livelli di governo, Regioni e Comuni in primis. Le competenze che hanno via via

CANDIDATO 1

Mauro Libè - Udc“La Provincia sarà dei Sindaci”

“Vogliamo una provincia diversa, compo-sta dai sindaci dei diversi comuni e meno ossequiosa nei confronti di una Regione che non mostra una spiccata propensione verso le istanze del nostro territorio” queste le parole di Mauro Libè candidato dell’Udc alla presi-denza della Provincia. “Penso alla questione della stazione medio-padana, alla gestione dei Sic, all’incentivata concorrenza tra la Fiera di Bologna e quella di Parma: serve un segnale di svolta nei confronti della Regione”.

Ma soprattutto occorre per Libè ridare sviluppo

alle aree più in difficoltà del territorio, in parti-colare la montagna e alcune aree della Bassa: “Fonti rinnovabili per abbassare i costi delle bol-lette, incentivi all’occupazione, aiuti alle persone in difficoltà e alle fasce deboli, alla famiglia, ai giovani. Per garantire benessere occorre dare opportunità, creare ricchezza attraverso le infra-strutture e i servizi”. “Noi non riteniamo che il modello-Parma (inteso come Comune capoluogo ndr) sia quello corretto – puntualizza – perché serve un modello che faccia sentire tutto il terri-torio partecipe di un progetto unitario”.

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7il mese maggio 2009

Chi sarà il nuovo P residente?ChI SARà IL NUOVO PRESIDENTE

Si rinnovano le giunte anche in 35 ComuniSono 35 i comuni del Parmense che il 6 e 7 giugno prossimi saranno chiamati ad esprimere la propria preferenza per l’elezione dei nuovi Sindaci. Siamo ormai alle ultime battute: in molti comuni gli accordi sono già stati stabiliti, mentre in altri, partiti e gruppi civici si affrettano con gli ultimi confronti per presentare i candidati sindaco e definire le liste. Gli spazi di manovra per le intese definitive sono ridotti: gli elenchi dovranno essere depositati entro le 12 di sabato 9 maggio.Dei 35 sindaci uscenti, 26 sono di centro-sinistra e 9 di centrodestra. C’è chi non ha intenzione di lasciare il palazzo municipale e si appresta a ricandidarsi per i prossimi cinque anni, come, ad esempio, Manue-la Amadei, sindaco uscente di Zibello, Roberto Bianchi e Stefano Bovis, primi cittadini rispettivamente di Medesano e Langhirano. C’è anche chi ha deciso di non ripresentarsi dopo il primo mandato, come Stefano Gelati di Colorno o Lodovico Bigliardi di Berceto.La corsa si ferma, invece, per alcuni sindaci che hanno esaurito i due mandati: Sergio Squeri per Bedonia, Filippo Abelli per Calestano, Giu-seppe Romanini per Collecchio, Meuccio Berselli per Mezzani, Fabrizio Bolzoni per Montechiarugolo, Fabio Fecci per Noceto, Carlo Montali per Palanzano, Angela Fornia per Sissa, Gualtiero Ghirardi per Tizzano, Alessandro Cardinali per Tornolo, Gabriella Olari per Valmozzola, Giorgio Bertorelli per Varsi. [Valeria Nervegna]

Walter Aiello - Rifondaz. Comunista “Vogliamo cambiare tutto”

assunto e il progressivo allargamento delle loro funzioni hanno portato a ingigantire l’apparato amministrativo provinciale sia in termini di fondi che di personale, il che ha portato all’attuale sovradimensionamento delle strutture e dei costi per mantenerle (109 Province significano 106 Presidenti, 106 vicepresidenti, 384 Assessori e circa 3.000 Consiglieri).

Il Ministro Renato Brunetta ha recente-mente parlato dell’auspicabile trasforma-zione dell’ente provincia in un consorzio nel

quale il presidente sia il sindaco del comune più grande e i consiglieri gli altri sindaci del territorio. In sostanza l’ente rimarrebbe, ma diventerebbe di secondo livello, ovvero non avrebbe membri eletti. La manovra consen-tirebbe di svuotare di significato politico primario le Province senza passare per la modifica della Costituzione. Stesso criterio per le Comunità montane, con ogni probabi-lità le prime destinate a soccombere.

A prescindere dalla possibile futura abolizione dell’Istituto provinciale, ciò che dovrebbe interessare i cittadini chiamati al voto, è cosa fare oggi, quale volto, linea poli-tica e modus operandi scegliere almeno per i prossimi cinque anni. Il rischio in questo clima di paventata incertezza esistenziale (nel senso proprio di sussistenza dell’Ente!) è che i cittadini perdano di vista l’importanza di esercitare il loro principale diritto-dovere di fronte allo Stato, che è quello di scegliere i propri rappresentanti politici. Perché si può discutere sul risparmio - indicato nel Rapporto 2008 dell’Eurispes - di circa 10,6 miliardi di euro che deriverebbe dall’abo-lizione di tutte le Province italiane, così come sulla proliferazione apparentemente incontrollata di Province di piccole, talvolta piccolissime, dimensioni, ma occorre anche analizzare quali sarebbero le ricadute in termini organizzativi, gestionali e occupazio-nali. Nel breve e nel lungo periodo. Bisogne-rebbe riflettere su cosa comporta in termini ideali, ma anche economici astenersi dalle urne come vorrebbe lo slogan del Comitato “Non Serve, Non Voto”. Oltre a non otte-nere storicamente alcun risultato tangibile, l’astensionismo di fatto renderebbe ancora più penosa l’ormai nota pachidermica spesa che la macchina elettorale comporta (si veda la diatriba sulla data del referendum).

Per abolire giuridicamente le province occorre modificare la Costituzione (cosa

“Così com’è la Provincia è inutile, non è sentita dai cittadini, non interpreta i loro bisogni, non ascolta quello che hanno da dire”. Idee chiare, parole dure, dell’attuale consigliere provinciale (ora di minoranza, dopo l’abbandono della coalizione guidata da Bernazzoli, ndr) Walter Aiello, in forza a Rifondazione Comunista. “Su tanti temi importanti, vitali, per la salute e il benessere dei cittadini, la loro voce non è stata ascoltata, il territorio non è stato tutelato. Penso al termovalorizzatore, alla Metro, al raddoppio della cubatura di cemento in un decennio, a

sedicenti Grandi opere, tutte decisioni vertici-stiche, fatte senza parlare con i diretti inte-ressati, che spesso sono molto più informati e attenti degli amministratori”. Il programma del candidato Aiello è ampio e articolato, soprattutto i temi della democrazia e della partecipazione costituiscono una priorità insieme a una ge-stione trasparente del bilancio e al taglio delle consulenze esterne. “Noi non siamo quelli del No per partito preso, vogliamo essere critici e propositivi, ma soprattutto sfuggire dalle assurde logiche di questo bipolarismo all’americana.

Partito Rifondazione Comunista - Parma: Via Solari, 15 - tel. 0521252097e-mail: [email protected]

non proprio rapidissima), per depotenziarle molto meno, ma in ogni caso nulla è ipotiz-zabile prima di questa (forse ultima) tornata elettorale. Questo non significa procrastinare di un altro decennio un’epurazione che ormai appare ineluttabile, quanto piuttosto cercare una soluzione ragionata, sostenu-ta da dati e cifre, proposte specifiche e soluzioni concrete, per evitare il consueto tourbillon all’italiana, farcito di proclami, ma sprovvisto di idee.

*di seguito i candidati alla presidenza della Pro-vincia al momento in cui il giornale va in stampa

CANDIDATO 2

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8 il mese maggio 2009

Vicepresidente dal 1999, alla guida della provincia dal 2003. Vincenzo

Bernazzoli lo conosce bene l’Ente di piazzale della Pace, ne ha studiato le possibilità, indagato i meccanismi, rea-lizzato progetti in nuce da tempo. Oggi si candida per il secondo mandato convinto del ruolo forte che la Provincia può avere anche in futuro.

Dopo sei anni di Presidenza, come giudica il suo operato?

“Sono soddisfatto, perché abbiamo raggiunto l’obiettivo di dare risposte con-crete, mirate, alle domande del territorio e perché lo abbiamo fatto stando in mezzo alla gente, ascoltando e ragionando in modo coerente e condiviso. Tanti progetti, tante esigenze, finora inascoltate sono state iniziate e portate a termine secondo quanto avevamo promesso. Penso so-prattutto alle tante opere infrastrutturali, con la realizzazione della Cispadana, il Ponte Montanini sul Taro, l’impegno per il corridoio Tirreno-Brennero, i tratti di

tangenziale in diversi Comuni del territo-rio, che hanno sensibilmente aumentato la qualità della vita di molti centri abitati. Abbiamo riqualificato l’ossatura viaria del parmense per creare le basi dello sviluppo di domani in termini sociali e produttivi. Gli incontri tenuti in questi giorni in tutti i Comuni della provincia mi hanno con-fermato l’apprezzamento delle persone per l’attenzione riservata a ogni realtà, nessuno è stato lasciato indietro, tutti hanno avuto pari opportunità”.

Su cosa investire adesso?“Adesso è prioritario uscire dalla crisi

e farlo in modo organico, valorizzando le specificità del territorio, investendo sulla formazione, sulla ricerca, sulle Piccole e Medie Imprese, sul sostegno a sistemi avanzati di welfare e servizi alla persona. Dobbiamo puntare sulle nostre eccellen-ze e sull’alto tasso di qualità dei nostri prodotti e dei nostri cervelli, abbiamo ri-sorse importanti, ma è fondamentale farle convergere in una logica di rete capace di potenziare e moltiplicare l’efficacia che ognuna possiede individualmente”.

Quale valore aggiunto può dare la Pro-vincia al territorio?

“La forza dell’Ente sta proprio nella possibilità di avere una visione strategica dell’area vasta, una complessità che ogni singolo Comune non può riuscire a gestire autonomamente. La Provincia invece ha il compito di dare a ogni realtà un ruolo, attuando sinergie che portano vantaggi a tutti i soggetti coinvolti. La chiave dello sviluppo di un territorio sta nella capacità di agire insieme, di puntare a obiettivi co-muni, superando un approccio localistico per guardare alla macroarea regionale e alla dimensione interprovinciale come a una fonte di opportunità. I cittadini ci chiedono e si aspettano questo, più oppor-tunità, più servizi, più dinamismo”.

VINCENZO BERNAZZOLI CANDIDATO ALLA PRESIDENZA PER IL PARTITO DEMOCRATICO

Creare sviluppo per il territorio

VINCENZO BERNAZZOLIIncarico attuale Presidente della Provincia di Parma dal 2003 (facente funzione)Partito PD - Partito DemocraticoLista Pd - La Sinistra - Italia dei Valori - PdCI Età 54 anni il 28 dicembreFormazione laureato in PedagogiaHobby montagna

Perché Bernazzoli ha scelto la politica? “Credo di aver intravisto in questa dimen-

sione una possibilità, quella di lavorare per dare a ognuno un futuro migliore. Erano i tempi dell’università, di un fermento cultu-rale e di convinzioni etiche importanti. Dopo l’impegno in Cgil sono arrivato alla pubblica amministrazione, ma tenendo sempre pre-sente il fatto che il mio è un incarico pro tempore e che la fiducia va conquistata attraverso i fatti”. [Diana Pastarini]

Stefano Zibana - No inceneritore“Ambiente ed energia al centro”

Mario Brandini“Salari, pensioni

L’attuale consigliere provinciale, Stefano Zibana, si candida alle lezioni con la lista “No inceneritore”, nome che lascia intendere il punto focale del suo programma politico. La contropro-posta portata avanti dal candidato è quella di un gassificatore a pirolisi accelerata, che essendo privo di camino ridurrebbe a zero le emissioni tossiche nell’atmosfera. Ma il programma di Zibana va oltre e propone il dimezzamento dei consiglieri provinciali, mentre sulle infrastrutture, lamenta il modo in cui è stata progettata la metro-politana, sottolineando il fatto che questo servizio

“Tutela delle classi più deboli e loro eman-cipazione dallo sfruttamento”. Quello di Mario Brandini – pensionato, ex infermiere Ausl, candidato alle provinciali per il Partito Comunista dei Lavoratori - è un programma che ha nel suo dna la difesa del lavoro e la giustizia sociale. Venti punti che spaziano dall’ambiente alla sanità, dalla sicurezza ai valori dell’antifascismo e della Costituzione, ma che ruota soprattutto attorno a temi quali l’edilizia popolare, il salario minimo garantito (almeno 1300 euro per tutti i lavoratori), la nazionalizzazione delle banche e

esclude le zone della Bassa. Infine, un piano energetico che veda Parma modello mondiale per la diffusione delle fonti rinnovabili nei Comuni della Provincia che portrebbero “significativi vantaggi anche alle casse dei comuni stessi falcidiati dalla riduzione dei contri-buti statali, dalla perdita degli incassi dell’ICI e dai maggiori costi di gestione amministrativa.

Valorizzare le risorse umane e produttive investendo su formazione, ricerca e servizi alla persona

CANDIDATO 3

CANDIDATO 5 CANDIDATO 6

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9il mese maggio 2009

Alberto Zanettini - La Destra “Progetti ambiziosi per il futuro”

“Vogliamo dare continuità alle opere, perché sono le infrastrutture che possono dare slancio alla ripresa del tessuto industriale ed economico provinciale”. Ha già numerosi progetti Alberto Zanettini, candidato de La destra alla presidenza della Provincia. A cominciare dal raddoppio della ferrovia Pontremolese: “Oltre ad evitare disagi e incidenti, si potrebbe spostare su rotaia parte delle merci che attualmente viaggiano sulla A15”. Grandi prospettive anche per la stessa autostrada Parma-La spezia, da congiungere con una bretella alla A22 del Brennero, a formare “un arteria tra

Tirreno ed Europa”, per la via Emilia bis e per la diga di Vetto, che “fornirebbe energia a 90mila cittadini”. Inoltre, “occorre concepire come stra-tegici l’aeroporto di Parma, dando costanza alle rotte nazionali e internazionali, e le Fiere, difendendole da-gli attacchi esterni”. Idee chiare anche su sicurezza e immigrazione: “Evitiamo i buonismi, tutti devono sottostare alle regole”.

Dell’attuale modello amministrativo non salverebbe nulla, perché anacronistico

e di ostacolo allo sviluppo del territorio. Giampaolo Lavagetto, il candidato del Pdl alle elezioni provinciali, non ha mezze mi-sure. “La Provincia, così come si presenta oggi, non consente di vincere le sfide del futuro, si comporta come un comune sopra i comuni, un organo pesante che li preva-rica invece di agevolarli, con raddoppio di risorse economiche e organizzative” afferma

GIAMPAOLO LAVAGETTO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA PER IL POPOLO DELLE LIBERTà

Meno burocrazia, più autonomia il candidato, definendo il suo progetto una vera e propria rivoluzione.

Quali gli obiettivi del suo programma?“Vogliamo attuare un processo di autori-

forma dell’Ente. Oggi, la tendenza è quella di mettere in campo azioni spesso in con-flitto o in competizione coi comuni stessi, sacrificando gli interessi dei cittadini per affermare la propria ideologia. Puntiamo invece all’autonomia dei comuni, allo snel-limento burocratico e alla razionalizzazione dei costi. Sappiamo che è possibile, oltre ad essere in linea con le riforme governative che porteranno la Provincia, nei prossimi cinque anni, a diventare un’istituzione di secondo grado non elettiva, guidata dai sindaci. Il mio programma guarda già al futuro, vogliamo proporre Parma come primo modello in Italia”.

Da dove partirà per attuare questo cam-biamento?

“Il primo passo sarà un nuovo Statuto provinciale, la devoluzione delle funzioni ai comuni, concordando con loro tempi e modalità, per metterli in condizione di dare risposte immediate ai cittadini. Le comunità montane, ad esempio, non sono obbligatorie, saranno i comuni a valutare la loro importanza e le loro funzioni”.

Ha annunciato tagli, cosa ha in mente?“La Provincia deve ridurre, non aumentare

le sue funzioni. Gli assessori da dieci diven-teranno cinque. Non è demagogia, è logica conseguenza dell’autoriforma. Limiteremo le consulenze esterne ai progetti straordinari, puntando alla formazione del personale interno. Libereremo risorse, una società partecipata come la Tep potrebbe accogliere in parte capitale e professionalità privati, e apriremo collaborazioni con i territori limitrofi, creando delle macro aree funzio-nali. Dall’agricoltura alle infrastrutture, dalla mobilità all’innovazione tecnologica, dal rilancio della competitività al controllo dei

flussi migratori, coordinando le politiche di accoglienza dei vari comuni. Daremo atten-zione all’ambiente, ma senza integralismi: sì al termovalorizzatore, spiegando perché e come si farà, e alle pale eoliche oltre i 1200 metri”.

Cosa l’ha spinta a candidarsi? “Credo che la Provincia che verrà è

quella che molti vogliono. Mi rendo conto di proporre idee innovative così come di rapportarmi con un territorio abituato ad un modello amministrativo consolidato da anni. Ma accetto il rischio”.

Ripercorriamo la sua storia, quando ha deciso di entrare in politica?

“Nel ‘94, durante un consiglio comunale a Felino ho preso coscienza del fatto che c’era gente che decideva per me. ho iniziato così ad interessarmi alla politica, ho scelto Forza Italia, poi la candidatura a sindaco di Feli-no, il Consiglio provinciale, fino all’incarico come assessore alle Politiche per l’Infanzia del Comune di Parma. ho messo da parte il mio lavoro di medico per fare l’assessore a tempo pieno, credo che la politica richieda impegno ed esperienza”. [Rosaria Frisina]

ChI SARà IL NUOVO PRESIDENTE

GIAMPAOLO LAVAGETTOIncarico attuale Assessore alle Politiche per l’infan-zia del Comune di Parma dal 2002Partito Forza Italia - Popolo delle libertàLista Popolo delle libertàEtà 43 anni il 23 giugnoFormazione laureato in Medicina e ChirurgiaHobby sport

Nuovo statuto, più libertà ai Comuni, apertura ai privati, semplificazione e tagli alle poltrone

P. C. dei Lavoratori e valori condivisi ”

le pensioni “da adeguare all’attuale costo della vita”. Ancora, attenzione ai giovani: “affinchè recuperino una dimensione sana, senza droghe e fughe dalla realtà”. In riferimento alla recente tragedia abruzzese, Brandi-ni puntualizza la necessità di controlli più stretti su tutti gli edifici pubblici esistenti e certificazioni antisismiche per quelli di nuova costruzione.

CANDIDATO 4

CANDIDATO 7

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primopiano

Cultura: le idee contro la crisi“Vincere la crisi con la forza

delle idee”. è chiaro il monito che l’assessore alla Cultura

del Comune di Parma Luca Sommi ha rivolto alla platea degli Stati Generali della Cultura, l’assemblea che ha riunito tutti i rappresentanti dei soggetti che si occupano di cultura in città. Istituzioni, fondazioni, enti, associazioni e intellet-tuali si sono incontrati il 15 e 16 aprile nel Ridotto del Teatro Regio per discutere su come il sistema cultura di Parma può affrontare il momento di crisi economica e progettare insieme il futuro. “Ringra-zio l’assessore Sommi per l’entusiasmo messo nell’organizzazione di questo ap-puntamento” ha esordito il sindaco Pietro Vignali, che da tempo caldeggiava questo tipo di iniziativa.

Un momento di confronto e di coordi-namento dunque, reso ancora più urgen-te dalla difficile situazione economica generale.

In tempi di crisi si riducono tutti gli investimenti. E la cultura sembra essere uno dei settori interessati dai tagli più consistenti. “Lo Stato dovrebbe suppor-tare la cultura considerandola quella che

realmente è, ovvero la prima industria italiana. Invece nei prossimi anni an-dremo incontro ad un ulteriore taglio di 1 miliardo di euro - ha spiegato l’assessore Sommi - Bisogna riconsi-derare il concetto di cultura: non un costo ma un inve-stimento”. Un in-vestimento ancora più importante in una realtà come Parma, nella quale la cultura è un ir-rinunciabile punto di forza. “Siete un grande patrimonio della città - le pa-role che il sindaco Vignali ha rivolto agli Stati Generali

riuniti al Ridotto del Teatro Regio - La cultura, assieme all’agroalimentare, è una delle due forti vocazioni di Par-ma: deve essere considerata un asset strategico, al pari di un aeroporto o una stazione. Con la mostra dedi-cata al Correggio e i suoi 433,000 visitatori, abbiamo avuto una vera e propria invasione di turisti in città, in

Il 15 e 16 aprile si sono svolti gli Stati Generali della Cultura: una due giorni di assemblea, convocata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma per fare i conti con i tagli e affrontare insieme una nuova stagione di propostedI EUGENIO FEdOLFI

contro tendenza con il trend del momento di crisi - continua il primo cittadino - Il Festival Verdi è stato e continua ad essere una ricchezza culturale per Parma e una grande risorsa per il turismo e tutto l’in-dotto. è un evento che il Comune è deciso a riproporre anche quest’anno, nonostante non siano ancora certi i finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio e del Ministero dei Beni culturali”. Tutto questo mentre viene fortemente ridimensionato il Maggio musicale Fiorentino e addirittura annullato l’heineken Jammin Festival.

Lo scenario futuro già lascia intravedere qualcosa: un sistema di offerta di eventi culturali riorganizzato (magari con mag-giore attenzione all’arte contemporanea, fino ad oggi un po’ trascurata) e tre nuovi ed importanti spazi a disposizione. Le risorse investite giustificano le parole del sindaco Vignali: “Quella che sta per iniziare sarà la stagione dei contenitori. La città avrà a disposizione tre importanti luoghi di cultura come il Palazzo del Go-vernatore, il Teatro della cultura popolare e il nuovo spazio della creatività giovanile in via Fratti”.

Sulla riorganizzazione del sistema è chiaro l’assessore Sommi: “I nostri punti fermi dovranno essere il senso, la qualità e la didattica”. Didattica intesa nel suo sen-so più ampio, dalla pedagogia che educa

il mese maggio 2009

Il sistema culturale di ParmaL’assessorato alla Cultura del Comune gestisce ogni aspetto

culturale della città, con strutture che si occupano specificamente di iniziative, teatro, cinema, spettacolo, dei musei (Pinacoteca Stuard e Castello dei Burattini). Fra la ricca offerta spiccano due eccellenze. Nata nel 2002 per iniziativa del Comune, l’Istituzione Casa della Musica ospita il dipartimento di Musicologia e il gruppo di acustica della facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma e l’Archivio del Teatro Regio. L’istituzione inoltre gestisce tre musei: la Casa Natale di Arturo Toscanini, il museo L’opera in scena e la Casa del Suono.

All’assessorato alla Cultura afferisce anche l’Istituzione Bibliote-che, che oltre alla storica Civica, ricca di oltre 63.000 volumi, gesti-sce altre 7 strutture: la biblioteca per l’infanzia Alice; la Balestrazzi, specializzata in scienze sociali e politiche; la biblioteca del settore agricoltura Bizzozero; la Guanda, con un ricco patrimonio di opere di letteratura e di poesia; la Pavese, dedicata in particolar modo agli adolescenti; la biblioteca internazionale Ilaria Alpi, dal forte caratte-re interculturale; l’Emeroteca comunale, contenente le collezioni di tantissimi periodici locali, nazionali e stranieri.

Gli attori culturali rappresentano un tessuto prolifico e dinamico che si interfaccia con l’assessorato: teatri, musei, cinema, gallerie, locali a vocazione culturale e centinaia di associazioni.

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Cultura: le idee contro la crisi

“Senso, qualità, didattica”: le parole chiave con cui Luca Sommi lancia la sfida al futuro

CULTURA: LE IDEE CONTRO LA CRISI

Maurizio Roi, Fondazione Arturo Toscanini

La Fondazione Arturo Toscanini e l’Istituzione Casa della Musica sono due realtà protagoniste della cultura ducale.

Maurizio Roi presidente della Fondazione inti-

tolata al grande Direttore d’orchestra è convinto che, in questo momento di difficoltà, occorra fare quadrato, abbattere le barriere tra i vari protago-nisti e promotori culturali della città. Allargare i propri confini d’azione di ogni singolo ente, aprendosi a collaborazioni reciproche anche tra discipline diverse: questo il senso profondo del suo intervento.

Altro nodo cruciale, secondo Roi, è rappresentato dai giovani, vera fucina di talenti e, soprattutto, garanzia di futuro perchè le nuove generazioni rappresentano la continuità e, nel contempo, il rinnovamento. Ma Roi non intende i giovani solo come attori della cultura ma anche come fruitori, quindi, a suo avviso, è necessario stu-diare politiche attrattive per le fasce d’età che spesso vengono trascurate dalla cultura alta.

Marco Capra, Istituzione Casa della Musica

L’Istituzio-ne Casa della Musica è un ente che si distingue nell’impegno costante sul fronte dell’organizza-zione di eventi e della promozione e divulgazione musicale attra-verso laboratori, seminari, convegni. Il presidente Marco Capra ha impron-tato il suo intervento su toni concreti. Dichiara a chiare lettere che la cultura non deve avere paura dell’economia, perchè chiunque deve fare i conti con questo aspetto.

La cultura non deve strizzare l’occhio alle mode. Forte del ruolo dell’Istitu-zione di cui è alla guida, è convinto che la didattica sia fondamentale per il benessere spirituale di una società. Occorre guidare le persone alla scoperta delle bellezze dell’arte in tutte le sue forme, compresa la musica.

Crede, come Roi, che la collabora-zione sia una delle pratiche da portare avanti con maggior assiduità e metodi-cità. L’Istituzione ne fa il proprio punto di forza da sempre, lavorando con l’Uni-versità degli Studi di Parma, il Con-servatorio, le biblioteche e altre realtà: “Senza collaborazioni, noi faremmo solo il 10% delle nostre iniziative”.

il mese maggio 2009

11

i bambini all’arte fino alla formazione di un pubblico competente: “Prendiamo la mostra del Correggio - ha precisato l’as-sessore Sommi - Il pubblico era guidato attraverso un percorso che lo preparava e gli faceva comprendere pienamente quello che stava vivendo. Questa è stato il suo punto di forza. Seguendo l’esempio del Correggio dobbiamo fondare eventi di qualità e fare sì che il pubblico li riesca a fruire in una maniera più consapevole

Senso e qualità passano necessaria-mente attraverso un coordinamento e una riorganizzazione dell’offerta: “ha senso proporre questo evento? Troppa offerta

non rischia di rendere caotica la cultura? - sono due criteri delle linee guida che Sommi ha indicato - Il coordinamento crea un sistema culturale duraturo: evita la dispersione delle energie fisiche, intel-lettuali ed economiche, la duplicazione o triplicazione delle iniziative e delle competenze. Parma ha delle eccellenze culturali straordinarie, che se organizzate in un sistema città più organico diventa ancora più vincente. Questo deve essere il nostro anno zero - ha concluso Sommi - per ripensare il sistema attraverso la creazione di tavoli di lavoro specifici e coordinati”.

La crisi si vince con le idee. Come quella portata avanti da Matteo Agoletti, presidente della commissione cultura: “Nel 2019 l’Italia sarà la capitale europea della cultura. Lavoriamo insieme affinché Parma venga scelta come sede di questo importantissimo evento. Un anno per la cultura a livello internazionale: sarebbe un grande riconoscimento per la città”.

Da sinistra, Walter Le Moli regista, Carlo Arturo Quintavalle critico d’arte, Luca Sommi assessore alla Cultura del Comune di Parma, Pietro Vignali sindaco di Parma, Mauro Meli sovrintendente del Teatro Regio di Parma, Lucia Fornari Schianchi soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropolo-gico di Parma e Piacenza

Hanno detto

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12 il mese maggio 2009

“Le istituzioni culturali compiono una missione cruciale per lo Stato e per i cittadini, sono i medici dell’anima”. Non ha dubbi Mauro Meli, sovrintendente della Fondazione Teatro Regio, circa l’importanza della cultura nella società contemporanea. E ora, con la crisi finanziaria, si trova come molti colleghi a fare i conti con pesanti limitazioni di fondi: “Quando c’è crisi in Italia cosa si fa? Si taglia la cultura. Oggi disponia-mo di meno della metà dei fondi che avevamo 20 anni fa. Non si deve più guardare agli enti lirici come ad associazioni da assistere, ma come ad aziende come tutte le altre”. Un discorso, questo, che ha trovato pie-na approvazione anche fra numerosi colleghi, concordi sulla necessità

di un ripensamento della gestione economica delle aziende culturali.Parlando poi del Regio, ha voluto precisare le possibili aperture e i punti fermi attraverso cui rilanciare il teatro: “Il Regio farà la sua parte nel nuovo corso della cultura cittadina - ha assi-curato Meli - partecipando ai tavoli di lavoro ai quali verrà invitato e muovendosi in direzione di un coordinamento generale. Parma è una delle capitali mondiali della musica e il Regio ha un ruolo internazionale riconosciuto. Di più: il Teatro Regio ha un brand che deve essere difeso - ha ribadito il sovrintendente Meli - Non lo si può inflazionare con eventi di musica che lo snaturano e ne vengono a loro volta snaturati”. A ciascuno il suo ruolo quindi. E allo Stato il ruolo di riconoscere l’importanza della cultura nella società, e di investire di conseguenza: “Non devono farci sopravvivere - ha concluso Meli - devono farci vivere”.

Mauro Meli: “Noi siamo i medici dell’anima”

Rivedere, rifondare. Logiche dell’eco-nomia e logiche di mercato. Sono

temi che ci si aspettano all’ordine del giorno in un’assembla di imprenditori. E che sono invece stati al centro di molti interventi durante gli Stati Generali della Cultura. Meno soldi per tutti significa molti meno soldi per la cultura: la situazione dipinta da associazioni, enti, fondazioni, istituti, intellettuali, artisti che hanno partecipato ai lavori è chiara e condivisa. Qui nascono le risposte, fra paura e speranza. Tentativi di autogestione, esempi di amministrazioni che gestiscono direttamente la cultura, progetti a bilancio zero, tendenza degli sponsor a spostare gli investimenti dalla cultura verso interventi dal più immediato ed evidente va-lore sociale, modalità di autofinanziamento, rifondazione del sistema culturale che favo-risca l’aspetto della produzione a scapito di quello del consumo, responsabilità e rischio imprenditoriale del mestiere di artista.

L’idea che “gli enti culturali sono come tutte le altre aziende” si eleva da più parti. Non tanto quanto il “principio di responsabi-lità sociale”, che ne è diretta conseguenza. Chiaro sulla questione è Luciano Mazzoni, presidente dell’Istituzione Biblioteche. “C’è un clima positivo ma occorre mettersi in discussione - ha dichiarato nel suo interven-to - Certo è sbagliato adeguarsi alle logiche del mercato, sacrificando la qualità. Ma sottostare alle leggi dell’economia è asso-lutamente necessario”. Un principio subito

Da più parti è emersa l’esigenza di adottare le logiche econo-miche per salvare il settore. Luciano Mazzoni propone il ricorso al Bilancio Sociale, con un occhio di riguardo ai giovani

tradotto in strumenti concreti di intervento: “Bisogna adottare il Bilancio Sociale - ha spiegato Mazzoni - un resoconto, non solo di costi e ricavi, ma anche dell’effetto più o meno benefico delle iniziative”. Una collettività da intendere come stakeholder, gruppi portatori di interesse. “Questo tipo di analisi, magari compiuta con l’aiuto di gruppi esterni alla città e alla nostra realtà - ha proseguito Mazzoni - permette di stabilire il valore effettivo di un ente culturale e di evitare i rischi di autoreferenzialità, tipici del nostro ambiente”.

Anche i giovani, anello sempre più debo-le di questa crisi, sono stati argomento di discussione durante i lavori: “Le istituzioni culturali rischiano di invecchiare sempre di più - ha chiarito Mazzoni - Serve una nuova politica che ci liberi da vincoli normativi, per-mettendoci di incentivare e tutelare i migliori talenti, che altrimenti andrebbero persi per sempre, impoverendo l’intera società”.

Il sistema cultura come sistema economico

>>>Luigi Lagrasta e Ivan De Pietri, Astra e D’Azeglio

Due voci che parlano all’unisono. Sono quelle di Luigi Lagrasta e Ivan De Pietri, rispettivamente presidente del cineclub D’Azeglio e gestore del cinema Astra, le uniche sale cinematografiche “soprav-vissute” in centro storico a Parma e che per questo rappresentano due baluardi da salvaguardare. “Il cinema deve essere accessibile dal punto di vista dei econo-mico - ha dichiarato Lagrasta - Bisogna incentivare la frequentazione delle sale del centro, attraverso una politica di agevo-lazione dei prezzi. Per quanto riguarda il D’Azeglio, poi, occorre tenere presente che si trova in una zona di Parma, l’Oltretor-rente, strategica ai fini dell’integrazione, da una parte, e del recupero delle tradizio-ni locali, dall’alltra”.

Ivan De Pietri ha aggiunto: “L’Astra è nato nel ‘75, secondo cinema d’essai in regione. Facciamo parte del circuito Eu-ropa Cinemas che ci impegna a program-mare 90 giorni di film europei all’anno. Sto parlando quindi di qualità e di progetti che aiutano la divulgazione della cultura europea contro l’assedio della filmografia commerciale americana. Chiediamo di studiare insieme strategie promozionali. è finito il tempo dell’autosufficienza”. Con la recente iniziativa “Il cinema in centro”, l’Amministrazione comunale ha proposto il seguente pacchetto di sconti: al lunedì al D’Azeglio e al venerdì all’Astra ingresso a 3 euro; al martedì 3 euro per gli under 30; gratis tutti i giorni per gli under 12; mer-coledì ingresso a 4,50 euro. Dagli sconti sono esclusi i festivi infrasettimanali.

IL CSAC“Abbiamo materiale sufficiente non

per uno, ma per quattro musei - scherza la direttrice Bianchino, direttore del CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, forte di una raccolta che comprende 1,5 milioni di disegni di design e architettura, 70,000 disegni di moda, oltre 6 milioni di negativi e lastre, 11,000 strisce a fumetti, 100,000 bozzetti e manifesti - Possiamo allestire un museo del design, di architettura, della moda e della foto-grafia”. L’assessore Sommi, fin dall’ssun-zione della nuova carica, ha spinto molto affinchè in città maturasse la consape-volezza di questo patrimonio inestima-bile: “Il CSAC ha potenzialità enormi, intendiamo trasfromarlo nella cittadella dell’arte moderna e contemporanea, un riferimento non solo per l’Italia ma per l’Europa, un luogo dove si studia, si fa ricerca, si ammira e si promuove i talenti artistici dell’epoca a noi più vicina”.

La sede del CSAC è presso l’abba-zia Valserena a Paradigna, un gioiello architettonico in un contesto naturale magnifico e suggestivo.

Per informazioni su orari di visita telefonare allo 0521 033652 o scrivere a [email protected]

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13il mese maggio 2009

COME SI CAMBIA (PER LAVORARE)

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14 il mese maggio 2009

Dieci anni fa, quando scegliemmo di pubblicare Il mese Magazine, la prima cosa che decidemmo di fare fu quella

di incontrare i potenziali so-stenitori e inserzionisti della rivista. Tra i tanti, ricordo quello con l’allora Sovrin-tendente della Fondazione Teatro Regio, Gian Pietro Rubiconi. Era il 1999 e io gli presentai il giornale appena uscito. Gli spiegai quale era il nostro progetto, le nostre idee, tutto quello che si può dire quando si è fermamente convinti che si stia compiendo un’impresa editoriale degna di ogni attenzione, se non addirittura di rispetto o ammirazione. La prova della buona riuscita della missione era quella di ottenerne il sostegno con alcune inserzioni pubblicitarie. O almeno cogliere

qualche frase che tradisse una certa stima per il nostro coraggio.Terminato il mio sproloquio, al quale Ru-biconi aveva assistito cortesemente senza mai interrompermi, ma seguendo con una certo affetto e con sguardo gentile il mio

insistente gesticolare da ventottenne editore ancora in erba; spostò la mano dal mento, con il quale si sorreggeva per meglio sopportare i minuti in cui un’ordinaria impresa veniva descritta come un’eroica avventura editoriale e si accinse a parlare. Io divenni improvvisamente attento e più sensibile del solito, chiedendomi quale

parte del discorso o quale idea giornalisti-ca lo avesse più affascinato: questa volta sentendomi coinvolto più nel mio ruolo di giovane direttore. Fu a quel punto che il Sovrintendente si predispose a parlare, io ad ascoltare. Fece un sospiro e disse, guar-

dandomi negli occhi: “State attenti…a non mettervi nei guai”. Subito rimasi perplesso, ma poi dentro di me sorrisi. Quelle parole di sincera protezione, valevano più di qualsiasi complimento, pensai. E come Rubiconi in questi dieci anni sono state molte le persone che ci hanno osservato con attenzione, forse anche con simpatia e con una certa propen-sione a proteggerci a distanza. Il giornale è nato così, ed è cresciuto con lo stesso spirito. Una rivista a suo modo condivisa con il terri-torio, che ha sempre avuto una sua funzione specifica e ben definita, quella di servizio. Certo dieci anni sono molti, e in dieci anni spesso si cambia senza rendersene conto. Anche senza volerlo. Per questo il nuovo giornale che uscirà a giugno sarà diverso ma allo stesso tempo più simile a come siamo adesso. In dieci anni Edicta, da un’idea pe-ricolosa, si è trasformata in una piccola casa editrice nella quale oggi lavorano 28 persone e Il Mese è diventato uno dei tanti prodotti e servizi che vengono realizzati quotidiana-mente, per questo a volte si corre il rischio di trascurarlo e come tutte le migliori compagne di dare per scontato che resteranno sempre al nostro fianco. Il restyling del giornale in fondo è solo questo: un modo per ricordarci che noi siamo Il Mese e che quello che ci piace di più è fare il nostro giornale. Stando attenti a non metterci nei guai.

*Direttore del Mese

Nasce il nuovo gi ornaleIl restyling in fondo è solo questo: un modo per ricordarci che noi siamo Il Mese e che quello che ci piace di più è fare il nostro giornale.

novità

La grafica

[2] marzo 2009 IL MESE MAGAZINE

L’intervista

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [3]

Regio: la tradizione del teatro

[2] marzo 2009 IL MESE MAGAZINE

SILVIO BERLUSCONII mercati scommettono sulle decisioni del Tesoro americano per salvare il sistema bancario.

L’intervista

DI FILIPPO LIPPI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-ano depurate dalla carica ideo-logica.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltre-oceano depurate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono que-ste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di liber-tà espressiva. L’artista, al ri-torno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi

più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901-1957), artista originario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono co-muni a quelle di molti altri uomi-ni nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto con le avanguardie eu-ropee, che arrivano? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso

del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Nove-cento, la corrente artistica lega-ta al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto con le avanguardie eu-ropee, che arrivano?

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Nove-cento, la corrente artistica le-gata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cé-zanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco persona-lissimo.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica. Nel-le 50 opere esposte.

“Molinari sbaglia e lo sa benissimo,

purtroppo non lo riconosce”

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [3]

GIAMPAOLO LAVAGETTOIO VOGLIO RILANCIARE

L’ALLEANZA, SIA CHIARO.

VINCENZO BERNAZZOLI VOGLIO RILANCIARE

L’ALLEANZA, SIA CHIARO.

WALTER AIELLOIO VOGLIO RILANCIARE

L’ALLEANZA, SIA CHIARO.

STEFANO ZIBANAIO VOGLIO RILANCIARE

L’ALLEANZA, SIA CHIARO.

“Berlusconi sbaglia e lo sa benissimo,

purtroppo non”

“Berlusconi sbaglia e lo sa benissimo,

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DI FILIPPO LIPPI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-ano depurate dalla carica ideo-logica.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltre-oceano depurate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono que-ste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di liber-tà espressiva. L’artista, al ri-torno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi

più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901-1957), artista originario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono co-muni a quelle di molti altri uomi-ni nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto con le avanguardie eu-ropee, che arrivano? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso

del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Nove-cento, la corrente artistica lega-ta al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto con le avanguardie eu-ropee, che arrivano?

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Nove-cento, la corrente artistica le-gata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cé-zanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco persona-lissimo.

Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in con-tatto? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica. Nel-le 50 opere esposte.

“Molinari sbaglia e lo sa benissimo,

purtroppo non lo riconosce”

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VINCENZO BERNAZZOLI VOGLIO RILANCIARE

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Economia

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [3]

IL DUPDocumento Unico di Programmazione regionale e testo di descrizione su tre righe da metHenim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue

3 MILIARDI DI EUROFino al 2013 poitrà contare su tre milioni di euro per dieci obiettiviu tre ri alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue fgkjhjfk

Perchè Parma è un brand

DI MATTEO SARTINI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-

ano depurate dalla carica ideo-logica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Ber-ceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di libertà espres-siva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da

Commercio, turismo, Efsa, Expo e marketing territoriale. Complici le deleghe dell’assessore Paolo Zoni, un’analisi a tutto campo del territorio

“L’Efsa è una gran-de opportunità che ci spinge ad agire

come sistema”

Novecento, la corrente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézan-niano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America anda-ta e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazio-ne della Via Francigena di Ber-ceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Mar-tino Jasoni (1901-1957), ar-tista originario di Ugait, quatini smodion enit lum do od tie con ute feuipisim diam zzriure vulla consecte commy nonum dolore tem nullamcommy nulla facipis modignisisi bla conulputem do-lum iure feuguerit lut augait ilit dolore feum zzrillaorper sum-modo loboreet dolor Sent nos dio dolorperos dionulp utatue feugiamet alit ip ero ex endre-et adionse quismod doluptatem quisl inciniat wis dolor sumsan-diam qui tat, quip etumsandit adipisi blan henim quamconsed ex eu facilit ut nim dolore vulput verat. Ciliscidunt adit nonsed tin henisim non hendit diat.Ent nos nisit landrero dolore cor inciliquip eu facipsum ad dit wi-smodo loreetue tie erostrud te-tum zzrillu msandre te faccum-san ute min henit auguer si.Liquam, velit lore consed tem zzrilla faciduisi.Bore do conullumsan velit lan utpatem in hent ing euguero-strud tinibh exero dit utationum-san ullaore veniam exer in utat.Nonsendrem nit am zzrit adip esse dolore euguercidunt la faccum zzrit etuer summodolo-re mod molobore molorper iure dolorpercip et amet vendreetum velent prat.

TURISMO CONGRESSUALEUna nuova sfida per crescere

Autore della dadasdasd Breve testo di descrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulpu-tatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugueGerionsi llabeffrei primurb istruntem intissus, utum sen tem nocum, quideliu qui potiu efaceri tam tes, vatum, nonerum tem sitam inatur, st vivat. Soluderoximo vili pora? Cupestante, dem priacris pere nem comnic tam, nissenius, sentem simus esigines furs tam in habit, fi caedis. Rarbi parissessum locum vent? Nosterideo teri, Catis.

Il parere diDI DANIELE PATERLINI

Idee per uno sviluppo integrato e sinergico

Marketing territoriale

Autore della dadasdasd Breve testo di descrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputa-tue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil. Magnim et ute doluptat nos ex ea facinit wisci tat luptat lor in et, quisit lore magna faccum dolorer sustism odolorp eraessenit lortio Ullamco-re verostrud te vercilis ent velit la feugait ad dolore molutpat wis aut accum zzrit inibh enibh eugait lan utpate dolutpatum am amet aut aliquipit at, quisisl esse vo-lum dignis dit eugue dipis ea aciduis nit nostie facilla ate tie magnis autatue rillan utpate molor iureraessit digna facin ve-lenim volor sim elessed eum dolorer si. Muliquo ela senti, ommo erfecentiam coni corter ut ad potimmo iampopu blibultores etraedo, nequamp opultis.

IL FATTO

2015Sinergie

con l’Expo di MilanoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

15Mila metri quadri per

la nuova sede EfsaL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

330Posti auto

sotterraneiL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

I NUMERI

10 OBIETTIVIDalla ricerca alla compe-tititvità , dalle infra-strutture all’ambiente alla valorizzazione delle città tre righla fulputa-tue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue hnsrjkjyj

6 MACROAREERicerca e innovazione nel settore agroalimen-tare, qualifi cazione e rafforzamento.utatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue cosa m.

DES: insieme per un’economia altra

Carta dei principi

Autore della dadasdasd Breve testo di de-scrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil del ing exeros nos au-guer suscilla facilla facinis molobor adit lup-tat nisim dolortis dolorpe raesse vulputpat erit nonulla facilis nullupta Tin velit iustie enit eugait nullan eratue ting etue magna fa-ciduis Foravemendem di fursus caetium hor licam te teri cae in sena, Palaberiam interfe-re, vilnes crur us sente condam. Ucibut pa-tiemente moerivid aucto uterum ips, Catus, conderis vis a mandamdi, nos, crius, con

GAS: una realtà in ascesa a Parma

Gruppi di Acquisto Solidale

Autore della dadasdasd Breve testo di de-scrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil del ing exeros nos au-guer suscilla facilla facinis molobor adit lup-tat nisim dolortis dolorpe raesse vulputpat erit nonulla facilis nullupta Tin velit iustie enit eugait nullan eratue ting etue magna fa-ciduis Mante convoli consul hocae avoc tem halienati, manum dius; C. At consus vivit vi-vericaella teme te faciaecri popotia sulemur obsedo, quampl. Vagit verio mum. Hilius obunt. Patuus se, non ina, quam ist adhuit

Ommodolum zzrit exer ad ming et lorper sustrud ese magnit adio er sectem accum zzrit Ulla fac-cum duisim zzrilit lut iniat. Gait nisit adionul laorpero core dunt volesecte modip exer sequam irilit non hendre tinim il ex eu-giamet il iure dolorem vel erci-duis enim dion ut illa feui ea alit praesectetum zzriure veliquat

in voloreril ent wis dipsuscip et, veniam dolesequisim iustie ma-gna acin eu faccumsandre vo-lortion ent aci tat. Duipit in essit lamet prate min henim del eum dolore dolenim vullam il ulla atummy nos eummolore tat la conum nulput Upim ad C. Hintim senihicae publium pl. Ublium te que iae cates hum.Nit, que foremnis potam essidita vit.Ucieris serviri ssedicat, sin-temur. me querorio, consult usperbis comnit. Sp. Quidit op-tem Pala rem omnones impera nos ina, quos, Cupicib untren hae cruricam sedis. Ebefesi sa detem aceris vis poertum vere, catifecus es horaesciem, quam ad popopub liactor dienatrenam ituid ne nocaect oratelis vensus hosum labus publi, adhum idem iam restrac hicurbisse averfiri sedemquamque antemqui per licaecture cotilic uliis.Verritam, occitessid facta rei fest ventiam tanum orunum orun

LA NUOVA SEDE EFSA

[2] marzo 2009 IL MESE MAGAZINE

Economia

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [3]

IL DUPDocumento Unico di Programmazione regionale e testo di descrizione su tre righe da metHenim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue

3 MILIARDI DI EUROFino al 2013 poitrà contare su tre milioni di euro per dieci obiettiviu tre ri alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue fgkjhjfk

Perchè Parma è un brand

DI MATTEO SARTINI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-

ano depurate dalla carica ideo-logica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Ber-ceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di libertà espres-siva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da

Commercio, turismo, Efsa, Expo e marketing territoriale. Complici le deleghe dell’assessore Paolo Zoni, un’analisi a tutto campo del territorio

“L’Efsa è una gran-de opportunità che ci spinge ad agire

come sistema”

Novecento, la corrente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézan-niano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America anda-ta e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazio-ne della Via Francigena di Ber-ceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Mar-tino Jasoni (1901-1957), ar-tista originario di Ugait, quatini smodion enit lum do od tie con ute feuipisim diam zzriure vulla consecte commy nonum dolore tem nullamcommy nulla facipis modignisisi bla conulputem do-lum iure feuguerit lut augait ilit dolore feum zzrillaorper sum-modo loboreet dolor Sent nos dio dolorperos dionulp utatue feugiamet alit ip ero ex endre-et adionse quismod doluptatem quisl inciniat wis dolor sumsan-diam qui tat, quip etumsandit adipisi blan henim quamconsed ex eu facilit ut nim dolore vulput verat. Ciliscidunt adit nonsed tin henisim non hendit diat.Ent nos nisit landrero dolore cor inciliquip eu facipsum ad dit wi-smodo loreetue tie erostrud te-tum zzrillu msandre te faccum-san ute min henit auguer si.Liquam, velit lore consed tem zzrilla faciduisi.Bore do conullumsan velit lan utpatem in hent ing euguero-strud tinibh exero dit utationum-san ullaore veniam exer in utat.Nonsendrem nit am zzrit adip esse dolore euguercidunt la faccum zzrit etuer summodolo-re mod molobore molorper iure dolorpercip et amet vendreetum velent prat.

TURISMO CONGRESSUALEUna nuova sfida per crescere

Autore della dadasdasd Breve testo di descrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulpu-tatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugueGerionsi llabeffrei primurb istruntem intissus, utum sen tem nocum, quideliu qui potiu efaceri tam tes, vatum, nonerum tem sitam inatur, st vivat. Soluderoximo vili pora? Cupestante, dem priacris pere nem comnic tam, nissenius, sentem simus esigines furs tam in habit, fi caedis. Rarbi parissessum locum vent? Nosterideo teri, Catis.

Il parere diDI DANIELE PATERLINI

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Autore della dadasdasd Breve testo di descrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputa-tue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil. Magnim et ute doluptat nos ex ea facinit wisci tat luptat lor in et, quisit lore magna faccum dolorer sustism odolorp eraessenit lortio Ullamco-re verostrud te vercilis ent velit la feugait ad dolore molutpat wis aut accum zzrit inibh enibh eugait lan utpate dolutpatum am amet aut aliquipit at, quisisl esse vo-lum dignis dit eugue dipis ea aciduis nit nostie facilla ate tie magnis autatue rillan utpate molor iureraessit digna facin ve-lenim volor sim elessed eum dolorer si. Muliquo ela senti, ommo erfecentiam coni corter ut ad potimmo iampopu blibultores etraedo, nequamp opultis.

IL FATTO

2015Sinergie

con l’Expo di MilanoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

15Mila metri quadri per

la nuova sede EfsaL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

330Posti auto

sotterraneiL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

I NUMERI

10 OBIETTIVIDalla ricerca alla compe-tititvità , dalle infra-strutture all’ambiente alla valorizzazione delle città tre righla fulputa-tue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue hnsrjkjyj

6 MACROAREERicerca e innovazione nel settore agroalimen-tare, qualifi cazione e rafforzamento.utatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue cosa m.

DES: insieme per un’economia altra

Carta dei principi

Autore della dadasdasd Breve testo di de-scrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil del ing exeros nos au-guer suscilla facilla facinis molobor adit lup-tat nisim dolortis dolorpe raesse vulputpat erit nonulla facilis nullupta Tin velit iustie enit eugait nullan eratue ting etue magna fa-ciduis Foravemendem di fursus caetium hor licam te teri cae in sena, Palaberiam interfe-re, vilnes crur us sente condam. Ucibut pa-tiemente moerivid aucto uterum ips, Catus, conderis vis a mandamdi, nos, crius, con

GAS: una realtà in ascesa a Parma

Gruppi di Acquisto Solidale

Autore della dadasdasd Breve testo di de-scrizione su tre righe da mettere qui sotto alla foto Henim vulputem vulputatue delit ex ea feugait lor irit delit alit, vel ex ea conum il ut vercidunt dip eugue do odipit lan ex exer sequate del incipsum. Volestin ulputat praestrud eniat.Na feugueraesto core facilla Pat. Em nul-luptat lor sed et ent lobUt irit nisisi bla aut alismo Ecte dunt laortisi ex et ad eugait nit etue mincil do commod molenim il do duip et, quipisim ea facil del ing exeros nos au-guer suscilla facilla facinis molobor adit lup-tat nisim dolortis dolorpe raesse vulputpat erit nonulla facilis nullupta Tin velit iustie enit eugait nullan eratue ting etue magna fa-ciduis Mante convoli consul hocae avoc tem halienati, manum dius; C. At consus vivit vi-vericaella teme te faciaecri popotia sulemur obsedo, quampl. Vagit verio mum. Hilius obunt. Patuus se, non ina, quam ist adhuit

Ommodolum zzrit exer ad ming et lorper sustrud ese magnit adio er sectem accum zzrit Ulla fac-cum duisim zzrilit lut iniat. Gait nisit adionul laorpero core dunt volesecte modip exer sequam irilit non hendre tinim il ex eu-giamet il iure dolorem vel erci-duis enim dion ut illa feui ea alit praesectetum zzriure veliquat

in voloreril ent wis dipsuscip et, veniam dolesequisim iustie ma-gna acin eu faccumsandre vo-lortion ent aci tat. Duipit in essit lamet prate min henim del eum dolore dolenim vullam il ulla atummy nos eummolore tat la conum nulput Upim ad C. Hintim senihicae publium pl. Ublium te que iae cates hum.Nit, que foremnis potam essidita vit.Ucieris serviri ssedicat, sin-temur. me querorio, consult usperbis comnit. Sp. Quidit op-tem Pala rem omnones impera nos ina, quos, Cupicib untren hae cruricam sedis. Ebefesi sa detem aceris vis poertum vere, catifecus es horaesciem, quam ad popopub liactor dienatrenam ituid ne nocaect oratelis vensus hosum labus publi, adhum idem iam restrac hicurbisse averfiri sedemquamque antemqui per licaecture cotilic uliis.Verritam, occitessid facta rei fest ventiam tanum orunum orun

LA NUOVA SEDE EFSA

[4] marzo 2009 IL MESE MAGAZINE

Città che cambia

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [5]

DI FILIPPO LIPPI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-

ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-ano depurate dalla carica ideo-logica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono que-

ste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di liber-tà espressiva. L’artista, al ri-torno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901- GIANFRANCO PIRIFINI

Oltre 12mila metri quadri per 894 alunni

Le scuole si rifanno il look. Intervista a Giorgio AielloDI FABRIZIO FURLOTTI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Ja-soni (1901-1957), artista originario di Corchia di Ber-ceto. Le vicen-de personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini na-tivi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibi-

lità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arri-vano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-

rate dalla cari-ca ideologica? «Nelle 50 ope-re esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kan-

diski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-

“Ristrutturazioni e costruzioni ex novo nel rispetto delle nor-me sulla sicurezza”

SCUOLA EUROPEA LA NUOVA SEDE VICINO AL CAMPUS SARÀ UNA CITTADELLA DELL’ISTRUZIONE

Dalla scuola materna fi no alle superiori con un auditorium, palestre e biblioteche

2011Conclusione

lavori alla scuola Parmigia-

ninoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato

4,5milioni di

euro il costo dell’interventoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato proprio

16Mesi i tempi

previsti di realizzione

L’artista, al ritorno in

Italia, sarà apprezzato

proprio

La Mantia su Stu Pasubio Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jaso-ni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’an-ni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entra-re in contatto con le avanguardie arrivano?

Il nuovo Cavagnari Corchia di Berceto. Le vicende personali

del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Il Sindaco sul pacchetto anticrisi Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Sangue artifi ciale dalle staminali Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Sangue artificiale dalle staminali Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee,

Tutte le delibere approvate ad aprile

I NUMERI

1957), artista originario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono co-muni a quelle di molti altri uomi-ni nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso. hia di Berceto. Le vicende per-sonali del maestro sono comu-ni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di

TITOLETTO PER FOTO

di Autore della dada-

sdasdBreve testo

di descrizione su tre righe da mettere

qui sotto alla

TITOLETTO PER FOTO

di Autore della dada-

sdasdBreve testo

di descrizione su tre righe da mettere

qui sotto alla

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [5]

Dal Consiglio comunale

DI ILARIA GANDOLFI

Tatue consent dolortie mincilit nulla amcom-mo digniat ionumsan henim volorero od mo-lore te magna adit iure eui etumsandit luptat,

Con l’assessore ai Lavori Pubblici di Parma, una panoramica esaustiva sugli istituti interessati da lavori di riqualifi cazioni e ammodernamento

rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla

produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901-1957), artista originario di Ugait, quatini smodion enit lum do od tie con ute feuipisim diam zzriure vulla consecte commy nonum dolore tem nullamcom-my nulla facipis modignisisi bla conulputem dolum iure feuguerit lut augait ilit dolore feum zzrilla-orper summodo loboreet dolor

[4] marzo 2009 IL MESE MAGAZINE

Città che cambia

IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [5]

DI FILIPPO LIPPI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jaso-

ni (1901-1957), artista origi-nario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appenni-no: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si for-ma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoce-ano depurate dalla carica ideo-logica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-rate dalla carica ideologica? «Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono que-

ste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di liber-tà espressiva. L’artista, al ri-torno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901- GIANFRANCO PIRIFINI

Oltre 12mila metri quadri per 894 alunni

Le scuole si rifanno il look. Intervista a Giorgio AielloDI FABRIZIO FURLOTTI

“America andata e ritorno Martino Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Francigena di Berceto, de-dicata alla produzione pittorica degli anni venti di Martino Ja-soni (1901-1957), artista originario di Corchia di Ber-ceto. Le vicen-de personali del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini na-tivi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibi-

lità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arri-vano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depu-

rate dalla cari-ca ideologica? «Nelle 50 ope-re esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kan-

diski a volte Fauves) miscelate in un tocco personalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso del ritorno all’ordine, al rigore, alla ruralità proposto da Novecento, la cor-

“Ristrutturazioni e costruzioni ex novo nel rispetto delle nor-me sulla sicurezza”

SCUOLA EUROPEA LA NUOVA SEDE VICINO AL CAMPUS SARÀ UNA CITTADELLA DELL’ISTRUZIONE

Dalla scuola materna fi no alle superiori con un auditorium, palestre e biblioteche

2011Conclusione

lavori alla scuola Parmigia-

ninoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

apprezzato

4,5milioni di

euro il costo dell’interventoL’artista, al

ritorno in Italia, sarà

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16Mesi i tempi

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L’artista, al ritorno in

Italia, sarà apprezzato

proprio

La Mantia su Stu Pasubio Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jaso-ni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’an-ni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entra-re in contatto con le avanguardie arrivano?

Il nuovo Cavagnari Corchia di Berceto. Le vicende personali

del maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Il Sindaco sul pacchetto anticrisi Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Sangue artifi ciale dalle staminali Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano?

Sangue artificiale dalle staminali Corchia di Berceto. Le vicende personali del

maestro sono comuni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni ver-so terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee,

Tutte le delibere approvate ad aprile

I NUMERI

1957), artista originario di Corchia di Berceto. Le vicende personali del maestro sono co-muni a quelle di molti altri uomi-ni nativi dell’Appennino: storie di emigrazioni verso terre lontane, in questo caso New York, dove Jasoni approda a soli 5 anni, per restarci circa vent’anni. Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contat-to con le avanguardie europee, che arrivano? Qui, il pittore si forma, ha la possibilità di entrare in contatto con le avanguardie europee, che arrivano oltreoceano depurate dalla carica ideologica. Nelle 50 opere esposte a Berceto si percepiscono queste novità (a volte Kandiski a volte Fauves) miscelate in un tocco perso-nalissimo di libertà espressiva. L’artista, al ritorno in Italia, sarà apprezzato proprio per questo linguaggio che subirà l’influsso. hia di Berceto. Le vicende per-sonali del maestro sono comu-ni a quelle di molti altri uomini nativi dell’Appennino: storie di

TITOLETTO PER FOTO

di Autore della dada-

sdasdBreve testo

di descrizione su tre righe da mettere

qui sotto alla

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IL MESE MAGAZINE marzo 2009 [5]

Dal Consiglio comunale

DI ILARIA GANDOLFI

Tatue consent dolortie mincilit nulla amcom-mo digniat ionumsan henim volorero od mo-lore te magna adit iure eui etumsandit luptat,

Con l’assessore ai Lavori Pubblici di Parma, una panoramica esaustiva sugli istituti interessati da lavori di riqualifi cazioni e ammodernamento

rente artistica legata al regime, che lo porterà ad accentuare il realismo cézanniano, a volumi più massicci a toni drammatici o metafisici, con i quali tratteggia luoghi e genti del suo Appenni “America andata e ritorno Marti-no Jasoni” è il titolo della mostra in corso (sino al 26) al Centro Documentazione della Via Fran-cigena di Berceto, dedicata alla

produzione pittorica degli anni venti di Martino Jasoni (1901-1957), artista originario di Ugait, quatini smodion enit lum do od tie con ute feuipisim diam zzriure vulla consecte commy nonum dolore tem nullamcom-my nulla facipis modignisisi bla conulputem dolum iure feuguerit lut augait ilit dolore feum zzrilla-orper summodo loboreet dolor

Il mese prossimo troverete un nuovo Mese. Sarà diversa la grafica, più dina-mica e leggera, con un’organizza-zione più razionale e gerarchica dei contenuti (a fianco alcune immagini del nuovo layout). Cambieranno le sezioni e ognuna avrà un suo responsabile fisso, ma soprattutto il giornale di giugno ospiterà più notizie, più informazioni di servizio, rubriche e approfondimenti su tutto ciò che accade sul nostro territo-rio. Ampio spazio sarà ancora dedicato ai paesi della provincia, attraverso una ripartizione tematica più chiara ed esaustiva.

di Simone Simonazzi*

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15il mese maggio 2009

In edicola con

8 marzo

Parma e Provincia n.8 maggio 2009LIBERI TUTTI!arrivano le prime feste all’aperto.

è tempo di abbandonare il divano e

lasciarsi catturare dal divertimento:

gastronomia, musica live ed escursioni...

In tutte le edicole di Parma e provincia puoi ritirare una copia di Mese attualità, Mese spettacoli e Fuori Porta a soli 50 centesimi. Oppure puoi ritagliare il buono acquisto sul giornale e consegnarlo all’edi-colante per avere gratis i tre giornali.

Nasce il nuovo gi ornalenovità

Arriva il Mese PointIn 15 punti della città sarà presente un espositore con tutte le nostre testate: Mese Attualità, Mese Spettacoli, Parma Cooperazione, Fuori Porta e Primo Piano

ParmaInternazionale

Ilaria GandolfiCittà Che Cambia vuole raccontare Parma come città in movimento, interessata ogni mese da lavori di realizzazione e riqualifi-cazione di infrastrutture e opere pubbliche, modifiche alla viabilità e novità nell’ambito dei trasporti, della mobilità e dell’architettu-ra urbana. Per comprendere le quotidiane scelte della nostra Amministrazione.

Diana Pastarini Una finestra sulle idee, su ciò che offrono le diverse realtà istituzionali e associative in termini progettuali, di progresso e sviluppo di soluzioni inedite alle sfide del presente. Ambiente, energia e fonti rinnovabili, nuove tecnologie, analisi e prospettive. Per una città che guarda sempre più al futuro ed è in continua evoluzione.

Rosaria FrisinaFar capire meglio il rapporto che può esistere tra i servizi e i cittadini. È questo l’obiettivo dello spazio dedicato a iniziative sui temi dei servizi, del benessere e della salute. Verrà affiancata una sezione dedi-cata alla sanità, divulgativa, con interviste ai medici, servizi sulla ricerca scientifica, informazioni sulla prevenzione.

Daniele PaterliniUn’Economia più ricca, con un maggior numero di notizie, ma soprarttutto una maggiore attenzione al mondo dell’Im-presa, alle dinamiche del lavoro, alle pra-tiche innovative e ai contenuti espressi dal mondo produttivo locale. Interviste e focus per capire meglio il nostro territorio e i suoi protagonisti.

Mauro Simonazzi Un’ampio spazio verrà dedicato allo sport a Parma e alla sua provincia. Calcio, ma non solo, cercando di seguire anche con maggiore attenzione gli sport minori con resoconti e commenti di tutto quello che accade sul territorio. Non mancherà poi, ogni numero, un approfondimento dedi-cato ai motori.

5 sezioni per raccontare la cittàIlaria Gandolfi, 28 anni. Respon-sabile dellaSezione “Città che cambia” C

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Mauro Si-monazzi, 41 anni. Responsa-bile della Sezione “Sport e motori”

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Rosaria Frisina, 32 anni.Responsa-bile della sezione “Società” S

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Diana Pastarini, 24 anni. Responsa-bile della sezione “Innova-zione”

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Daniele Paterlini, 42 anni. Responsa-bile della Sezione “Econo-mia”E

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16 il mese maggio 2009

Le scuole si rifanno il look Ristrutturazioni e costruzioni ex novo per le scuole del capoluogo e delle frazioni nel rispetto di tutte le norme per la sicurezza. Intervista all’assessore Giorgio Aiello

di Fabrizio Furlotti

In una città come Parma che fa delle azioni sul sociale, soprattutto in favore delle famiglie, e della

cultura il proprio fiore all’occhiello, la suola assume un ruolo strategico. Risulta fondamentale per l’Ammi-nistrazione Comunale garantire ai propri cittadini l’accesso ai luoghi dove assistenza ed istruzione possano essere esercitate in piena sicurezza, in strutture moderne, rispondenti a tutti i canoni che una “città europea” come la nostra può e deve offrire. L’impegno del Comune in tal senso va avanti da diversi anni, ma troverà forse la sua massima espressione nei prossimi mesi quando andranno a compimento, o si avvieranno, i cantieri di diversi istituti scolastici di competenza comunale, dai nidi alle scuole medie. L’ingegnere Giorgio Aiello è solo da po-chi mesi assessore ai Lavori Pubblici

di Parma, ma la sua grande esperienza professionale ed amministrativa è già una garanzia perché i lavori siano eseguiti coi criteri di sicurezza necessari e nei tempi prestabiliti.Assessore, l’edilizia scolastica rappresen-ta, in termini di impegno economico, uno dei capitoli più significativi per l’Ammi-nistrazione Comunale. Ci può illustrare i

progetti che sono in essere?“Tra le opere in via di completamento, altre per le quali sono già stati compiuti gli atti formali e altre ancora in fase preliminare, sono diversi gli interventi nei quali siamo impegnati. Il più consistente e di prossima realizzazione riguarda la ristrutturazione della scuola media “Parmigianino”, che esige un ripristino totale in termini di messa in sicurezza, compresa quella antisismica, e di razionalizzazione degli spazi (vedi box). Un intervento che avrà inizio tra settembre e ottobre e che comporta un impegno eco-nomico di 4.500.000 euro”. Quando è previsto il temine dei lavori? “Il nostro obiettivo è concluderli entro febbraio 2011”. Nel frattempo dove sarà spostata l’attività scolastica? “Abbiamo già provveduto ad assegnare 11 classi presso la scuola “Cocconi” e 3 presso “Casa e Famiglia”, l’istituto ad essa attiguo”.

la ristrutturazione di grandi poli, da quello di via Toscana a quello di piazzale Barbieri e a quello sul Lungoparma, ma anche, appunto, le opere di manutenzione e adeguamento degli

edifici - commenta l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Gabriele Ferrari -. La qualità della scuola è data anche dalla qualità e degli ambienti in cui si fa lezione. Su tutto questo noi abbiamo deciso di investire. Tutto ciò è un’ulteriore testimo-nianza, se ancora ce ne fosse bisogno, del fatto che la scuola è e rimane per noi una priorità, un tema strategico”.

Le opere previste riguarderanno le seguenti scuole di Parma e provincia: l’Isti-tuto magistrale Sanvitale, gli Itc Bodoni e Melloni, l’Itas Bocchialini, l’Isiss Giordani, il Conservatorio “Boito”, i licei scientifici Melloni e Ulivi, l’Itc Rondani di Parma, l’Itsos di Langhirano e l’istituto Paciolo-d’Annunzio di Fidenza.

Trecento mila euro da destinare alle opere di adeguamento e manutenzione de-gli istituti scolastici superiori. Si tratta dei nuovi investimenti approvati dalla Provincia di Parma per le scuole del territorio.

Stanziamenti che serviranno a diversi interventi da realizzare a seconda delle strutture interessate. Si va dalle ristruttu-razioni degli ambienti alle riparazioni dei cancelli, dalla sistemazione delle coperture alla realizzazione di nuovi laboratori infor-matici e alla messa in sicurezza.

“Questi nuovi investimenti si aggiungo-no agli altri, già molto rilevanti, compiuti dalla Provincia in questi anni a favore delle scuole del nostro territorio. Stanziamenti che hanno riguardato la realizzazione o

PROVINCIA 300MILA EURO PER RIqUALIFICAZIONI, MESSA IN SICUREZZA E REALIZZAZIONE DI NUOVI LABORATORI

L’assessore Gabriele Ferrari: “La qualità dell’istruzione è data anche dalle strutture”

CiTTà CHE CaMBia

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17il mese maggio 2009

Altro intervento di prossima realizzazio-ne?“La demolizione e la completa ricostru-zione dell’asilo nido Acquerello di Borgo San Gerolamo, un immobile costruito oltre cinquanta anni fa, che abbiamo già sgomberato. Il nuovo progetto prevede un ampliamento con l’inserimento di spazi e strutture atte a rispondere alle più moderne esigenze. Il costo dell’opera è di 2.200.000 euro”. Diversi interventi riguardano le frazioni, cosa ci può dire? “Uno importante lo stiamo completando a Vicofertile. Dopo l’inaugurazione della

nuova scuola, dotata di mensa e cucina, avvenuta nel settembre scorso, stiamo approntando la gara d’appalto per l’edi-ficazione della nuova palestra, visto che i ragazzi stanno ancora oggi usufruendo di quella situata nel vecchio edificio. Com-pletata la nuova palestra entro il 2009, andremo a ristrutturare il vecchio edificio, con questo cogliendo l’obiettivo di rad-

La “Parmigianino”, una delle Scuole Medie più gloriose della città, centro del polo che comprende scuole materne ed elementari, i licei e gli istituti tecnici per ragionieri e geometri, risente ormai del peso degli anni ed ha bisogno di un’attenzione par-ticolare che si traduce in un consistente intervento di ristrutturazione.

“Certamente – conferma Aiello - il più importante che l’Amministrazione sta affrontando. Terminate le lezioni, le operazioni legate alla funzione di sede di seggio elettorale e di sgombero dei materiali, saremo pronti per partire con una ristrutturazione completa dell’immobile, dalle fondamenta al tetto, nel rispetto delle più recenti norme antisismiche. Tutte le strutture murarie interne saranno adeguate in tal senso, mentre la facciata, vincolata dalla Sovrintendenza, con-serverà lo stesso aspetto, ma subirà anch’essa interventi strutturali oltre il rifacimento dei serramenti che, pur ridisegnati nello stesso stile, saranno messi in sicurezza.

A seguito di una verifica dell’USL verrà riproposta la distribuzione interna degli spazi e dei servizi igienici, mentre particolare cura verrà osservata per la realizzazione del tetto e del sottotetto, spazio entro cui verranno ricavate nuove aule. Un intervento che dovrebbe com-pletarsi in non meno di 16 – 18 mesi per un costo complessivo previsto di 4.500.000 euro”.

Il restyling della Parmigianino passa per la sicurezza

L’EDIFICIO POTRà OSPITARE 894 ALUNNI, AUDITORIUM, PALESTRE, BIBLIOTECHE

Scuola Europea: la nuova sede vicino al Campusè stato approvato di recente dal Consiglio dei Ministri

il disegno di legge per Il riconoscimento della Scuola per l’Europa di Parma come scuola associata al sistema delle Scuole europee. Questo passaggio garantisce le misure necessarie ad affermare definitivamente l’identità europea della Scuola e la necessaria autonomia mediante un asset-to giuridico e amministrativo pienamente corrispondente al modello delle Scuole europee, in deroga alla normativa nazionale. In particolare permetterà l’allineamento ai para-metri europei degli stipendi per il personale, che garantirà docenti di madre lingua e un direttore a tempo pieno.

Intanto va avanti l’iter per la nuova sede che sarà completata, secondo le prime previsioni, nel 2012. In base al progetto preliminare, il polo scolastico sorgerà vicino al Campus e sarà una cittadella dell’istruzione, dalla scuola materna fino alla scuola superiore. Sarà in grado di ospitare 894 alunni, un auditorium, palestre, biblioteche e videoteche per un totale di 12450 metri quadri di estensione.

La Scuola funziona in via sperimentale dal 2004 e nel 2006 ha ottenuto l’accredita-mento dal Consiglio superiore delle Scuole europee. [Rosaria Frisina]

doppiare il numero delle aule, da 5 a 10. Costo degli interventi: 2.000.000 euro. Il terzo stralcio dei lavori (500.000 euro) prevede la realizzazione di opere all’esterno e interventi per agevolare la viabilità di via Martiri della Liberazione. In settembre è prevista l’inaugurazione del nuovo edificio scolastico di Porporano, mentre è già pronta la gara d’appalto per il secondo stralcio che prevede la palestra, un auditorium polivalente e la ristruttu-razione del vecchio immobile in modo da raddoppiare il numero delle aule. Nei 2.500.000 euro di spesa è compreso il ri-sezionamento e l’ampliamento di via Bassa dei Folli e la costruzione del marciapiede. Anche a Fognano verrà edificata una nuova scuola di fronte all’attuale, in una porzione dell’ampio parco che verrà ristrutturato e ripiantumato. Avremo così 4 sezioni di asilo nido e 4 di materna, in attesa che venga ristrutturata la parte riservata alle elementari”. Questi sono progetti già avviati. Ne esisto-no anche in fase di studio preliminare? “Abbiamo in animo di realizzare una nuova scuola media con annessa palestra a sud della città, probabilmente in via Traverse-tolo di fronte a l’Esselunga. In questa fase abbiamo stabilito il costo, 4.500.000 euro, e stiamo allestendo il bando per la ricerca del progettista”.

Sopra la facciata della Scuola “Parmigianino”. A sinistra il rende-ring dell’asilo “Acquerello”. A destra l’assessore Giorgio Aiello e di fianco la planimetria del ples-so scolastico di Porporano. Nel box in alto il rendering della futura Scuola Europea

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18 il mese maggio 2009

Il Tempio di CremazioneIl 30 aprile l’inaugurazione della struttura sorta nei pressi dell’antico cimitero di Valera.Uno spazio in cui il commiato riacquista unadimensione rituale, intima e solenne

di Erika Ferrari

Chi percorre la tangenziale a ovest della città, nei pressi dell’antico cimitero di Valera, si troverà a os-

servare un Tempio che con importanza e dignità si innalza sulla pianura circostan-te. Un luogo dedicato al commiato e alla celebrazione dei propri cari, in cui l’atto della cremazione, del passagio dalla vita alla morte, riaquista una dimensione personale e intima: è il Tempio di Crema-zione di Parma, inaugurato il 30 aprile, e realizzato dal Comune di Parma in project financing con la società Il Tempio Srl composta da Enìa, Unieco e Sercin, per un investimento complessivo di circa 2,9 milioni di euro.

La cremazione è una pratica in aumen-to nella nostra provincia, solo nel 2008 sono state 568 le salme portate negli impianti di Mantova o Reggio Emilia, e di queste 395 erano residenti nel capoluo-go. Per tale motivo, attraverso il Tempio di Cremazione il Comune di Parma ha voluto dare risposte a tutti quei cittadini che effettueranno questa scelta, permettendo di compiere tale atto in un luogo in cui sia preservato il rispetto della dignità e della solennità del momento.

“Il Tempio di Parma è il primo caso in Italia dove un argomento come quello della cremazione viene trattato in un luogo dal grande valore simbolico”, sottolinea Paolo Zermani, professore di Progettazione Architettonica dell’Univer-sità di Firenze e progettista del Tempio. Nel Tempio di Cremazione di Valera la simbologia viene affronta su due livelli: quello del rapporto esterno del struttura con il paesaggio circostante e quello dell’organizzazione interna dello spazio. “Dall’esterno l’edificio risulta come un grande altare - spiega Zermani - che si mostra imponente sulla pianura padana e

sugli Appennini all’orizzonte, a ricordare che lì avviene qualcosa di importante”. Sul livello dell’organizzazione interna dello spazio la co-struzione è circondata da un porticato in mattone laterizio al centro del quale si trova il Tempio realizzato con due fac-ciate identiche a testimoniare la continuità fra i due stati dell’esistenza umana, la vita e la morte.

All’interno del Tempio si tro-vano due ambienti uguali per dimensioni: la Sala del Com-miato e il laboratorio tecnico nel quale avviene la prepara-zione della salma, un luogo predisposto per ospitare fino a due macchine per la cremazione. “I due locali sono uniti da un sacello - prosegue Zermani - un luogo sacro dove si compie il rito del passag-gio fra la vita e la morte. Dalla Sala del Commiato la salma viene trasferita, in

un fascio di luce intensa, nella stanza tecnica dove avverrà la trasformazione del corpo”.

“Il rito del commiato funge da conteni-tore del cordoglio - approfondisce Maria Angela Gelati, esperta di Tanatologia - sospende il tempo ordinario, il fluire

COMUNE SUPERARE IL DISAGIO DI RECARSI IN IMPIANTI DI ALTRE CITTà

Vignali: “Un luogo capace di accogliere i familiari”“Il culto dei nostri defunti è il gesto più antico e più pro-

fondamente umano che caratterizza la nostra come qualsiasi altra società”, sottolinea il Sindaco di Parma Pietro Vignali. “Platone diceva che la società umana è il legame che dai nostri avi passa attraverso di noi, fino ad abbracciare il futuro dei figli dei nostri figli. Questo patto fra le generazioni è il cemento attraverso cui nel tempo si costruisce una civiltà, si tramanda l’insieme dei valori, il codice etico e morale che fonda la nostra identità”.

“Il gesto dell’estremo saluto è il momento in cui ciascuno di noi vive più intensamente questo passaggio. è un momento che ha un valore personale e uno collettivo, un momento importan-te nella vita di ognuno, ma anche della nostra comunità.

Per questo il Comune di Parma ha voluto costruire un luogo che fosse innanzitutto rispettoso e capace di accogliere e accompagnare i familiari in un momento così delicato. è un modo di prenderci cura dei nostri cari che non sono più con noi e delle loro famiglie. Il Tempio libererà i nostri concittadini da un disagio fino ad oggi molto sentito, quello cioè di dover ricorrere, in momenti così difficili e di grande emozione, ad impianti di altre città, aggiungendo preoccupazioni e problemi quando proprio non ce ne sarebbe bisogno.

cittàchecambia

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19il mese maggio 2009

quotidiano degli eventi, e mette pertanto le persone colpite da un lutto di fronte alla possibilità di esprimere, in modo solenne, il dolore e l’impotenza che l’uomo prova davanti al mistero della morte”.

Il Tempio di Cremazione è un luogo aper-to a tutti, senza alcun vincolo religioso. La stessa Gelati chiarisce che “nella Sala del Commiato le famiglie e gli amici potranno raccogliersi e accomiatarsi dal defunto attraverso cerimonie private personalizzate. Il bisogno di un rito volto a commemorare la persona quale era in vita risponde alla cultura della nostra epoca, che attribuisce molta importanza all’individualità di cia-

scuno. A questo scopo è nata una nuova figura professionale di operatore rituale: il cerimoniere, il cui compito coincide con il guidare i ‘dolenti’, attraverso l’organiz-zazione di una cerimonia laica, verso il processo di allontanamento dalle spoglie del defunto”.

La struttura deve essere letta nella sua interezza come un percorso ininterrotto incentrato sulla ritualità del momento, che dalla zona dell’accoglienza del defunto e dei familiari prosegue in quella del Giardino del Ricordo, il luogo di asper-sione delle ceneri, posto posteriormente al Tempio. Nel portico perimetrale che racchiude la struttura è ospitato il Cellario con le lapidi individuali; mentre per chi lo desiderasse, nel Giardino del Ricordo vi è la possibilità di disperdere le ceneri o di posarle nell’urna che accoglie il Cinerario comune, collocato al centro del Giardino, nella vasca d’acqua il cui scorrere richiama nuovamente il fluire continuo della vita.

Il defunto e le famiglie sono state al centro del progetto che ha portato alla realizzazione del Tempio di Cremazione.

I bisogni dei cittadini riguardano anche la sfera più emotiva e personale dell’esistenza umana, come sottolinea Paola Colla, presidente di Ade: “Sicuramente la nostra città, con questo impianto, si arricchisce di una funzione ad alto valore sociale perché esaudisce e rispetta le libere scelte delle persone e delle loro famiglie che prediligono la cremazione per la propria sepoltura”.

“Per questo motivo abbiamo cercato con il progettista ed i costruttori, e speriamo di esserci riusciti - prosegue il presidente Colla - di proporre un Tempio che fosse soprattutto accogliente, rispettoso del dolore delle famiglie; che non fosse avvertito come un semplice, seppure evoluto, impianto tecnologico”.

Le tecnologie moderne utilizzate nell’impianto sono, infatti, state poste al servizio della primaria funzione sociale di cui il Tempio si fa portatore. “Con l’attivazione del Tempio - conclude la Colla - finalmente le famiglie di Parma non saranno più costrette ad andare in altre città per accedere a questo importante servizio”.

Colla: “Un Tempio che fosse, soprattutto, rispettoso del dolore”

Elevati standard ambientali“Nella realizzazione del Tempio di

Cremazione - illustra davide Fontani, presidente della società Il Tempio Srl - tutto quanto ha riguardato l’aspetto ambientale è stato seguito in collaborazione con Arpa e la Provincia di Parma. L’attività del Tempio è costantemente monitorata, 24 ore su 24, anche quando l’impianto non è funzionante. I parametri ambientali osservati sono molto più bassi rispetto ai limiti previsti per legge, la scelta fatta a Parma diverrà un esempio per tutta Italia. La nuova struttura permet-terà di consegnare, almeno per i residenti della città, le ceneri del defunto in giornata, assicurando continuità con il momento del funerale, e questo grazie all’elevato standard tecnologico utilizzato. Per quanto riguarda il servizio dell’impianto è stata siglata una convenzione con il Comune nel rispetto delle tariffe esposte al pubblico”.

Al centro: la Sala del Commiato, il Giardino del Ricordo e il Tempio visto dall’esterno.Nei box in basso: a sinistra il Sindaco Pietro Vi-gnali; a destra il Presidente di Ade Paola Colla

cittàchecambia

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20 il mese maggio 2009

Una stazione in movimentoInaugurata la Temporary Station, in attesa della ristrutturazione della storica palazzina, uno spazio temporaneo per l’accesso ai binari animato da negozi e punti di ristoro

di Erika Ferrari

Riqualificare, rinnovare, ridefinire concettualmente la funzione di spazio pubblico, ponendo al

centro degli interventi il cittadino quale attore della vita sociale del contesto urbano.

Il progetto “Riqualificazione urbana Stazione FS – ex Boschi”, promosso dal Comune di Parma e gestito dalla STU Area Stazione, è questo e molto altro ancora. Un luogo spesso degradato, ai margini dell’organizzazione cittadina e della vita pubblica, si prepara a dive-nire il baricentro della socializzazione e della mobilità parmigiana secondo il progetto architettonico elaborato dallo studio spagnolo MBM Arquitectes di Oriol Bohigas.

Una pianificazione dei lavori puntuale e precisa, avviata nel 2007 per essere portata a compimento nel 2012 con

l’inaugurazione della nuova stazione e della grande piazza, fulcro dell’intero progetto. “Il primo grande intervento è stato la realizzazione della’ampia ‘platea’ a nord della ferrovia che abbassa la quota del cantiere, su cui verranno realizzati i lavori, all’altezza di via Europa - spiga Ivano Savi direttore del settore Pianifi-

cazione del Comune di Parma -. Questa diverrà la base su cui costruire i parcheggi pubblici e i fabbricati retrostanti”. I la-vori di riqualificazione coinvolgeranno la porzione di città compresa fra via Ales-sandria e viale Bottego, la cui prima fase, concentrata nella zona nord di Parma, ha portato all’individuazione degli spazi su cui sorgerà la grande piazza progettata da Bohigas che unirà la zona periferica nord della città con il centro storico a sud.

Nei mesi scorsi l’apertura della Tem-porary Station che costituirà la stazione

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pubblico e quello privato al fine di realizzare il progetto di riqualificazione di un comparto urbano degradato, ma con il presupposto della distinzione dei ruoli: ognuna delle parti coinvolte deve operare esclusivamente nel

proprio ambito di competenza. Al pubblico spetta la definizione della strategia per la promozione del territorio, al privato l’attua-zione dell’intervento nel rispetto dei parame-tri e dei vincoli prefissati.

Il punto di forza di questo modus operandi è la capacità di avere reso il modello orga-nizzativo esportabile anche in altri contesti e per altre idee. Ne sono esempi il Politecnico di Milano che ha invitato Savi con il suo staff ad illustrare l’esperienza della Stu Area Stazione, e la città di Torino il cui sindaco Sergio Chiamparino ha richiesto la collabo-razione dello stesso Savi per impostare una STU nel capoluogo piemontese per una linea metropolitana 2 e per definire un progetto di riqualificazione di un comparto urbano.

Peculiarità del progetto, che lo rende un esempio a cui molte realtà nazionali e inter-nazionali guardano, è il modello organizzativo basato sulla sinergia fra soggetto pubblico e privato, in funzione del raggiungimento del più alto livello di interesse pubblico. Attori di questo quadro sono da un lato, la STU - So-cietà di Trasformazione Pubblica con il 100% di capitale pubblico - a cui compete l’onere di gestire le operazioni dal punto di vista della pianificazione, dell’organizzazione e della promozione del territorio; dall’altro il privato rappresentato nel caso parmigiano e, più in generale in quello italiano, da un’impresa costruttrice il cui fine è il profitto.

Il modello-Parma è quindi stato in grado di creare una stretta collaborazione fra il settore

STRATEGIA COLLABORAZIONE FRA I SOGGETTI COINVOLTI MA DIVISIONE DEI RUOLI FRA STU E IMPRESA COSTRUTTRICE

Pubblico e privato, la scelta vincente del modello organizzativo made in Parma

Al centro l’interno della Temporary Station e a sinistra l’esterno della stazione

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21il mese maggio 2009

temporanea fino alla fine dei lavori. La Temporay Station rappresenta il

nuovo accesso ai binari dove per alcuni anni saranno convogliate le funzioni di biglietteria prima assolte dalla palazzina viaggiatori.

Non solo biglietteria, ma anche atti-vità commerciali come edicola, libreria, tabaccheria e spazi in grado di ospitare incontri culturali ed esposizioni, proiet-tandosi verso quella funzione sociale di cui sarà interprete la nuova piazza. Un luogo, la stazione, che dovrà divenire un centro del confronto culturale e informa-tivo di Parma, distinguendosi anche come un punto fondatale dell’organizzazione della mobilità urbana.

Dopo l’inaugurazione della Stazione Temporanea, un ulteriore step per la puntuale prosecuzione del progetto è stato quello del 6 aprile con la firma della convenzione attuativa fra Comune di Par-ma, STU Area Stazione, Rete Ferroviaria Italiana e Centostazioni del Gruppo FS, che ha determinato la consegna formale della Temporary Station da Stu Area Stazione a RFI e della storica palazzina viaggiatori da RFI a Stu Area Stazione.

“L’entrata in funzione della Stazione Temporanea - prosegue Savi - era il pre-supposto per poter spostare le biglietterie e tutte le attività collocate all’interno alla vecchia stazione in una nuova sede, e quindi poter intervenire al di sotto di essa in totale sicurezza. L’antica palazzina è stata subito consegnata all’impresa che ora ha a sua disposizione tutta l’area

necessaria per potere operare nella parte sud della stazione”. La palazzina viaggia-tori e l’area dinnanzi saranno, quindi, i prossimi punti su cui si concentreranno i lavori.

“Nella prima tappa di questa fase dell’intervento, che dovrebbe conclu-dersi entro l’anno in corso, non avremo sostanziali modifiche alle infrastrutture e alla viabilità limitrofa; mentre dal 2010 gli interventi sulla viabilità diverranno più consistenti in relazione all’avanzare della realizzazione progettuale dell’ope-ra - chiarisce Savi -. Anche se saranno apportate alcune modifiche, nelle diver-se fasi saranno sempre garantiti tutti i servizi di trasporto pubblico assicurando sempre l’accessibilità alla stazione che è il capolinea di tutta la mobilità urba-na. Cercheremo inoltre di minimizzare l’impatto dei rumori causati dai lavori, utilizzando le migliori tecnicnologie a no-stra disposizione. Questo con l’obiettivo di concludere l’intervento entro il 2011 e poter inaugurare la nuova piazza già nei primi mesi del 2012”.

Il progetto definitivo “Riqualificazione urbana Stazione FS – ex Boschi” preve-de una struttura articolata su tre livelli: quello della nuova piazza a nord, quello dei binari e quello dell’antica stazione. La nuova opera accoglierà gli spazi pubblici al piano terra, le biglietterie e l’accesso ai binari al piano intermedio, e la palazzina viaggiatori completamente ristrutturata al piano superiore dove troveranno colloca-zione varie attività di tipo commerciale.

La stazione diverrà, inoltre, il luogo privilegiato dello scambio intermodale fra mezzi privati, bus, taxi e metropo-litana che troveranno in questo punto della città fermate e pensiline specifiche. Lateralmente alla stazione, in posizione interrata, è infatti prevista una fermata dalla futura metropolitana dalla quale si potrà accedere direttamente alla stazione oppure uscire su via Trento.

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Al centro l’interno della Temporary Station e a sinistra l’esterno della stazione

Il secondo stralcio della nuova stazione prevede la realizzazione nella zona nord di un’area verde delimitata da un centro direzionale che culminerà con una torre di 45 metri di altezza. Negli edifici che correranno lungo gli assi est e ovest saranno collocati esercizi commerciali, uffici, residenze studente-sche e residenze ERP. Le due strutture correranno parallele sino alla torre direzionale nella quale sarà predisposto un impianto geotermico, che oltre a garantire risparmio energetico e rispetto ambientale, permetterà di sfruttare tutto lo spazio interno dell’edificio. La torre direzionale potrà, quindi, essere occupata fino all’ultimo piano con uffici o appartamenti residenziali senza dover impegnare spazi con gli impianti di riscladamenrto e di climatizzazione.

Un impianto geotermico

Dal sito www.parmanews.net le principali questioni discusse nella seduta del 21 aprile del “parlamentino”.

Il Consiglio comunale del 21 aprile si è aperto con il benvenuto a Pierluigi Biondi, sindaco di Villa Sant’Angelo, comune in provincia dell’Aquila, devastato dal terre-moto, per cui Istituzioni e Protezione Civile di Parma si stanno impegnando. I lavori ordinari del consiglio iniziano con un’interrogazione di Carmelo La Mantia (Gruppo Misto) sull’esistenza di un’indagi-ne interna all’Amministrazione sui membri nominati dal Comune nella società Stu Pasubio. Il sindaco Vignali ha sottolineato che le segnalazioni sulle anomalie sono al vaglio della Procura della Repubblica.

Unanimità per il nuovo Cavagnari. Il progetto di ampliamento del centro, che porterà alla realizzazione, nei terreni di proprietà di Cariparma, di 11mila metri quadri di uffici, un centro polifunzionale, con palestra, area wellness e piscina, e un’arena coperta che potrà contenere fino a mille spettatori. Unici dubbi sollevati dal presidente del Consiglio Ubaldi: “Temo che il Cavagnari finisca per diventare un dop-pione del centro congressi che il Comune sta realizzando nella zona ex Eridania”.

Sul pacchetto anticrisi, è intervenuto il sindaco Vignali illustrando le principali iniziative del piano: “la sospensione delle rate dei mutui, l’anticipazione della cassa integrazione, la dilazione delle bollette Enìa, campagne di sconti nella grande di-stribuzione, i vuocher per i servizi comuna-li e l’accredito anticipato delle pensioni”. Critiche da La Mantia: “Temo che il piano si riveli una matrioska vuota”, e da Marco Ablondi (Prc): “il Comune si è limitato ad appropriarsi di azione dei privati”. Sulla questione “maxi bollette”, all’inter-rogazione di Pagliari Vignali ha risposto che “il comune ha contestato le bollette e non ha ancora pagato niente. La Procura sta accertando le eventuali responsabilità: se ci saranno dei colpevoli, pagheranno”. Sulla mancata divulgazione dei tabulati telefonici il Sindaco ha indicato la nega-zione del permesso da parte di Telecom.

Su www.parmanews.net, si trova il calen-dario dei Consigli comunali di maggio ed è possibile seguire in “differita” lo svolgi-mento delle sedute consiliari, già a partire dal tardo pomeriggio.

Un mese di...Consiglio comunale

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22 il mese maggio 2009

cittàchecambia

su un servizio legato alla movida notturna. Il Comune di Parma ha avviato una politica di limitazione dell’accesso delle auto in centro storico. Utilizzando il Car sharing è invece possibile circolare libe-ramente in tutta la città”.

Allo studio anche soluzioni per agevolare il recupero della vettura. A differenza di quanto avviene per il Bike Sharing, l’auto deve essere prelevata e restituita nel medesimo punto, e questo può creare alcuni disagi per gli utenti. In attesa dello sviluppo di soluzioni tecnologiche parti-colari, Infomobility è giunta ad un accordo con la società che si occupa della manutenzione parcheggi e flotta auto. “Siamo riusciti a instaurare un ottimo rapporto con questa società, ot-tenendo il controllo dei depositi e dei mezzi almeno una volta a settimana, permettendo di man-tenere un buon livello qualitativo del servizio. Con questa società

stiamo avviando una collaborazione affin-ché si occupino, per chi lo richieda, della consegna e del prelievo della vettura presso la proprio abitazione”.

Il parco auto Car sharing necessita di un rinnovamento triennale. “A fine 2009 alcune vetture dovranno essere sostituite e per l’acquisto dei nuovi mezzi vorremmo orientarci verso le city car, maggiormente compatte, adatte al contesto urbano e con un ridotto impatto ambientale. La nostra

Al cinema con il Car sharingSolo 5 euro per chi, alla sera, raggiunge il Cinecity con l’auto condivisa

INFOMOBILITy FRA I PROGETTI LA CONSEGNA DELLA VETTURA DIRETTAMENTE A CASA

attenzione sarà sempre più concentrata sull’acquisto di mezzi ecocompatibili. Il mio desiderio è riuscire ad introdurre l’auto ibrida”. Nel frattempo, è in arrivo un nuovo look per le vetture Car sharing, che saranno presto dotate di una grafica più leggera e dal design moderno.

Al centro dell’attenzione di Infomobility vi sono soprattutto i giovani, volano per la diffusione di una cultura di mobilità sostenibile, in linea con il documento “Parma 2020” che sta sviluppando l’Ente di piazza Garibaldi: un piano che dovrebbe prevedere le soluzioni ecocompatibili da adottare a Parma entro la data del 2020. L’interesse dimostrato dai giovani per le proposte di Infomobility è stato più che positivo, come dimostrano gli 84 univer-sitari iscritti al Car sharing, per i quali la possibilità di abbonarsi gratuitamente pro-seguirà fino al 30 giugno. Inoltre, i nuovi iscritti che utilizzeranno, in questo primo anno di abbonamento, il servizio con una certa continuità, potranno l’anno prossimo, rinnovare gratuitamente l’iscrizione. Nelle prospettive di Infomobility vi è anche “la realizzazione di piattaforme intermodali per lo scambio fra trasporto pubblico, car e bike sharig. La condizione ottimale sarebbe l’introduzione di un’unica tessera per il trasporto collettivo compatibile con il progetto di mobilità integrata regionale Stimer”. Per agevolare il contatto con il pubblico, e in particolare con i pendolari che quotidianamente giungono a Parma, Infomobility aprirà a breve uno sportello presso la Stazione Temporanea, dove è già presente una postazione Bike sharing.

Un servizio di qualità offerto da personale qualificatoIl positivo livello di gradimento ottenuto dai servizi di Infomobility è merito

anche dalla professionalità e disponibilità dimostrata dalle operatrici dello sportello front e back office di viale Mentana. “Noi siamo il primo contatto che gli utenti hanno con Infomobility - spiega Antonietta Terzi, che si alterna quotidianamente fra centralino, help desk e ufficio -. Ogni giorno riceviamo numerose richieste di informazioni collegate alla mobilità cittadina: dalle limitazioni o il blocco del traffico, alla sottoscrizione degli abbonamenti per il Bike e Car sharing, fino alla richiesta dei permessi di

sosta. Il nostro è un lavoro estremamente stimolante, che richiede continui aggiornamenti. Una funzione molto importante è quella comunicativa, per questo siamo sempre presenti con stand informativi in diversi appuntamenti della città”.

“Le offerte introdotte a inizio anno per gli abbonamenti Car sharing, anche con la possibilità di abbinare il Bike Sharing, hanno riscosso un notevole successo - prosegue Tina De Vito -. Io seguo tutte le pratiche del Car sharing, assisto i clienti illustrando le varie possibilità a disposizione, mi occupo della stipula dei contratti e dei pagamenti. Fra gli utenti che si rivolgono a noi abbiamo assistito

ad un cospicuo aumento degli studenti, molto interessati alla possibilità di poter noleggiare un’autovettura per spostarsi in città”. A fianco di Antonietta e Tina, al front office opera anche Annalisa Mussini, momentaneamente assente per maternità e sostituita da Cristina Pellegrini, anch’essa attiva sul frote del Car Sharing e diretta assistente di Lucia Gola, Mobility Manager del Comune di Parma. “Anche se impegnativo, posso affermare che il nostro è un lavoro veramente interessante e coinvolgente”, conclude Cristina. [E.F.]

Grande soddisfazione per il Comune di Parma e per Infomobility a seguito

dell’ottimo risultato ottenuto nella gra-duatoria per il gradimento dell’utenza, presentato al IV Forum Nazionale Car sharing. 8,1 (a pari merito con Torino) il punteggio espresso dall’utenza per la qua-lità del servizio di auto condivisa introdotto nella città ducale nel 2007. A febbraio Infomobility aveva lanciato una serie di promozioni per incentivare e diffondere la scelta del servizio di auto condivisa, che allora contava 327 iscritti, diversificandola in base alla tipologia di utenza. A distanza di un paio di mesi gli abbonati sono saliti a quota 420, avvicinandosi notevolmente al traguardo di 500 utenti, posto come obiettivo per il 2009.

Il Car sharing è una realtà in continua evoluzione, come illustra il Presidente Arcangelo Merella parlando dei nuovi progetti di Infomobility: “Attualmente stia-mo sviluppando un piano che preveda la possibilità di utilizzare il Car sharing anche di notte, prevedendo agevolazioni per chi voglia recarsi al multisala Cinecity, situato in posizione delocalizzata rispetto al centro cittadino. L’offerta a cui stiamo pensando è di un noleggio vettura a 5 euro per 3 ore di servizio, il che vorrebbe dire poco più di un euro a testa se si è in tre a noleggiare l’auto. Il servizio dovrebbe essere avviato entro maggio e potrà divenire un ottimo attrattore di nuove iscrizioni”. Le idee per il servizio notturno del Car sharing non si esauriscono qui. Merella anticipa, infatti, che “Infomobility sta ragionando anche

di Erika Ferrari

Soopra un’auto Car sharing e Arcangelo Merella, diret-tore di Infomobility. Sotto Antonietta Terzi, Tina De Vito e Cristina Pellegrini

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23il mese maggio 2008

“Nessuna intenzione di accorciare il percorso tra ponte Caprazucca e

il ponte di Mezzo, ma la volontà di unire il cuore del centro storico di Parma con il quartiere che più la caratterizza, e per il quale si sta compiendo una importante opera di riqualificazione, mettendo in sicurezza ciclisti e pedoni, evitando il pericolo del traffico che abitualmente si trova sui due ponti”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune Giorgio Aiello spiega il senso del progetto che sottende la costruzione di una passerella ciclopedonale sulla Parma

tra via Duse, il vicolo che porta in piazzale Boito, quindi in corrispondenza del Tribu-nale e dell’Università, e vicolo Santa Cate-rina all’altezza del parco già dei Capuccini, sbocco naturale su via Bixio all’altezza di via Costituente, in pieno Oltretorrente. Un progetto che è stato recentemente presen-tato e che non ha mancato di sollevare le prime contestazioni. “Nonostante l’impegno profuso da anni dal Comune per facilitare la circolazione delle biciclette con la costruzione di diverse piste ciclabili - afferma Aiello -, il proble-ma oggi sta nel centro storico, dove non si trovano più corsie preferenziali, per cui sussiste un pericolo vero per chi vuol usare la bicicletta o per gli stessi pedoni. Da qui l’idea di pensare a percorsi alternativi”. Il plurale è d’obbligo dal momento che le intuizioni e le idee in tal senso, riguar-danti in modo diretto “il torrente”, si stanno moltiplicando, finalizzate a costruire una vera e propria rete di percorsi dedicati. “Stiamo ragionando – prosegue l’assesso-re - su una passerella all’altezza del piano stradale, posta all’in-terno del parapetto che accompagna il Lungo-parma, da ponte Dat-taro a ponte Bottego, praticamente posata sul tubo per il metano che corre all’interno della massicciata. Una struttura molto leggera, abbellita per tutto il

In bicicletta... sulla Parma!Centro storico e Oltretorrente uniti da una (ecologica) corsia preferenziale

LAVORI PUBBLICI PREVISTA LA COSTRUZIONE DI UNA RETE DI PERCORSI CICLOPEDONALI

precorso da fiori o piante a cascata, che toglierebbe i ciclisti dal traffico stradale. A questa potrebbe aggiungersi un’ulteriore passerella sulla Parma all’altezza di via Domenico Villa, quindi comoda per chi arriva dalla cittadella, per poi scavalcare anche il Baganza con un’altra passerella e raggiungere così il parco dietro la Villetta all’altezza degli orti sociali. In tal modo si creerebbe una vera e propria “ciclostrada” dedicata esclusivamente a pedoni e cicli-sti in grado da mettere in collegamento diversi luoghi storici e strategici della città, evitando pericoli e alleggerendo il traffico”. Un progetto che non mancherà di dividere opinioni e sollevare voci di contestazione, ma che ancora una volta andrà a qua-lificare Parma come città sensibile alle problematiche ambientali, alla sicurezza dei cittadini, alla qualità della vita.

di Fabrizio Furlotti

Nuovo palazzetto dello sport: 55mila mq in zona Campus

Cambia la localizzazione e la destinazio-ne d’uso del nuovo palazzetto dello sport. Non più in zona Fiere, perché ritenuto troppo decentrato e per questo non rispondente alle esigenze dei circa 500 sportivi che quoti-dianamente frequentano la struttura di via Silvio Pellico, ma soprattutto non più desti-nato ad essere in primo luogo il “paleventi” della città. In pieno accordo con il neo assessore allo sport Roberto Ghiretti, l’as-sessore Aiello ha ritenuto di privilegiare per il nuovo palazzetto la funzione “sportiva” di facile fruizione e servizio per i cittadini. Il progetto preliminare prevede tre palestre al livello inferiore, altri spazi destinati alle varie discipline sportive (boxe, scherma, pesistica, judo etc), oltre a una serie di

uffici, bar e altri servizi. La pianta ovale del livello superiore racchiuderà per tre quarti un’arena con 6 – 8mila posti a sedere al cui centro verrà allestito il parquet per palla-volo e basket. Il quarto lato sarà riservato ad ospitare eventi spettacolari. Ma dove verrà costruito? è stata individuata un’area di 55mila metri quadri a ridosso della rotonda del Campus, una zona già dotata di servizi e ampi parcheggi, compatibile con l’attuale e futura (metropolitana) viabilità. “Contrariamente al project financing che si era prospettato come soluzione per le Fiere – conferma Aiello – è nostra intenzione ridurre al minimo i costi per l’Amministra-zione, alienando il vecchio palazzetto per costruire alla pari quello nuovo”.

Nuovi parcheggi in p.le VoltaEntro la fine dell’anno entrerà in funzio-

ne la piscina ex CONI di viale Rustici con annesso centro fitness e benessere, un progetto che l’Amministrazione Comunale aveva posto in essere, attraverso la con-cessione in project financing ad un pool di aziende. Oggi l’Amministrazione Comunale si sta ponendo il problema, già per altro molto sentito in una zona esclusivamente residenziale, dei parcheggi per le auto.

Si stanno studiando diverse soluzioni tra cui la costruzione di un parcheggio pubblico sotterraneo contenuto nell’area di piazzale Volta.

Un progetto che è ancora in fase di stu-dio sul quale non mancano diversi pareri contrastanti.

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24 il mese maggio 2009

società

Cinque persone di età e nazionalità differenti avanzano nella stessa di-

rezione seminando i granelli di sabbia di una clessidra. Questa è l’immagine scelta da Forum Solidarietà per il lancio della nuova campagna di ricerca volontari. Sotto l’illustrazione campeggia lo slogan: “Volontariato. Coltiva il tuo tempo”. “Il tempo è un concetto cardine per chi vuole fare questo tipo di attività – spiega Flavia Paladini, responsabile dello sportello di orientamento al volontariato di Forum –. Spesso vengono persone desiderose di impegnarsi per gli altri, ma preoccupati del poco tempo che potrebbero mettere a disposizione. Io spiego loro che è la qualità che conta, anche se si tratta di un’ora sola alla settimana”.

Lo sportello sarà attivo due giorni la set-timana presso la sede di Forum in borgo Marodolo 11: lunedì, solo il pomeriggio, e giovedì tutto il giorno. L’attività si svolgerà però anche all’esterno, con appositi stand allestiti nei Centri commerciali e nei mer-cati di quartiere cittadini. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare ed avvicinare la popolazione al mondo del volontariato.

“La maggior parte delle persone che si presentano non hanno le idee chiare su quello che vogliono fare. Magari chiedono di voler lavorare con i bambini o con gli an-ziani, ma non conoscono bene il mondo del volontariato – continua la Paladini. Le asso-ciazioni di volontariato sono però variegate, e non ci sono categorie rigide. Per esempio esiste anche il lavoro d’ufficio, che non va considerato un volontariato di serie B, anzi è un impegno fondamentale per far andare avanti il lavoro delle associazioni”.

A. A. A. Volontari cercasi Parte la campagna di Forum Solidarietà per chi vuole dedicare tempo agli altri

SPORTELLO ORIENTAMENTO ATTIVO IL LUNEDì E IL GIOVEDì IN BORGO MARODOLO 11

Nel corso della campagna 2007-2008 sono stati effettuati 400 colloqui di orien-tamento. A distanza di un anno, un terzo di loro risultava ancora inserito nell’am-bito dell’associazione a cui era stato indirizzato, segno che il lavoro svolto dallo sportello era stato efficace. Per riuscire ad indirizzare i volontari verso l’associazione giusta, lo sportello richiede descrizioni dettagliate delle figure ricercate da parte da un’associazione, in modo che in sede di colloquio si possano individuare le caratteristiche.

“Per chiudere vorrei tornare all’imma-gine scelta per le locandine – conclude Clelia Bergonzani curatrice della cam-pagna di Forum – mi piace sottolineare come l’illustratore Gianluca Foglia abbia colto il senso stesso del volontariato, nel momento in cui ha disegnato i cinque volontari che avanzano. Il volontariato è anche una crescita personale, che permet-te di migliorare e progredire”.

di Vincenzo Pirillo

Identikit del volontarioLe percentuali sull’età dei volontari che

prestano servizio nelle associazioni: il 39,3% ha tra i 46 e i 65 anni; il 31,9% tra i 30 e i 45; il 16,8% non pervenuto; il 6,3% ha più di 65 anni; il 5,3% meno di 29 anni. Le percentuali in base alla di-stribuzione di genere dei volontari: 38,1% equi; 24,5% prevalgono maschi; 20,2% prevalgono femmine; 9,1% solo maschi; 7,8% solo donne.

Stando ai dati raccolti fino al 31 dicembre 2007 le associazioni di volontariato presenti nel territorio di Parma e provincia sono 530, e migliaia sono i volontari che vi prestano servizio. Sono in prevalenza uomini, anche se le percentuali sono molto vicine, mentre la fascia d’età più rappresenta-ta è quella da 46 a 65 anni (vedi box). Nell’ultima campagna di ricerca volontari 2007- 2008 a presen-tarsi sono state però più donne, con un’età media di 35 anni. Sempre più giovani quindi si avvicinano al mondo del volontariato.

Può così capitare di incontrare ragazzi come Emanuele Fior, 27 anni, con alle spalle già otto anni di volontariato. “ho iniziato facendo l’allenatore di squadre giovanili, perché sono uno sportivo appassio-nato di calcio – spiega- E’ un’esperienza che continuo a portare avanti, alla quale però ho aggiunto da due anni il servizio presso Legambiente. Avendo fatto studi universitari nel campo delle scienze naturali, era un settore che mi interessava

ASSOCIAZIONISMO SONO 530 I GRUPPI DI VOLONTARIATO CHE OPERANO SUL TERRITORIO. IN AUMENTO I GIOVANI

Dalla pubblica assistenza all’ambiente, il racconto di alcune esperienzemolto, e che mi ha permesso di fare esperienze utili per il lavoro che svolgo adesso. Spesso non ci si pensa ma il volontariato, oltre ad

essere utile per la comunità, può rivelarsi anche un viatico per il mondo del lavoro”,

Anche Cecilia Barantani, 38 anni, impiegata presso l’ufficio turistico del Comune di Parma, si è avvicinata al volontariato giovanissima. “ho iniziato a 22 anni, sull’esempio dei miei genitori che lo hanno sempre fatto. All’inizio non avevo le idee chiare, e poi a quel tempo non c’era uno sportello di orientamento come quello di Forum Solidarietà. Così su consiglio di un’amica ho seguito un corso di Pronto Soccorso”. Da allora Cecilia ha cominciato a fare volontariato sulle ambulanze della Pubblica Assistenza. “Dopo i primi anni avevo interrotto l’esperienza – afferma - ma cinque anni fa ho ricominciato perché mi mancavano

troppo quelle sensazioni. Attualmente mi occupa sei ore la settima-na, un tempo che riesco a coniugare bene con il mio lavoro”. [V.P.]

Nella foto, da sinistra Flavia Paladini, Franco Pizzarotti, Gianluca Foglia

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25il mese maggio 2009

società

La scelta dell’università non è cosa sem-plice. E quest’anno lo è ancora meno

perché molti aspetti cambiano, in linea con il Decreto ministeriale 270/2004. Per orientarsi tra le novità, il Salone dell’orien-tamento e informazione “Studiare a Par-ma” è un’ottima occasione. Giunto alla sua sedicesima edizione, il Salone offre tre giorni di informazione e aggiornamento, da mercoledì 6 a venerdì 8 maggio, presso il Palazzo centrale dell’Ateneo parmigiano (via Università 12), con apertura dalle 9 alle 18. In quei giorni l’Università presenta ufficialmente la nuova offerta formativa, con diverse novità e significativi cambia-

menti rispetto al panorama dei corsi di studio degli anni passati.

L’ufficializzazione della nuova offerta di-dattica avverrà in seguito alla convocazione del Senato accademico, che il 4 maggio si riunisce per discutere l’attivazione dei corsi di studio per l’anno accademico 2009/2010 e i provvedimenti per il per-sonale docente e gli studenti. L’Ateneo si è organizzato per dare una maggiore garanzia di qualità dell’insegnamento, riducendo alcuni corsi e incrementando l’organicità di altri. Per evitare l’istituzione di corsi sovraffollati e, allo stesso modo, limitare i percorsi a numero chiuso, si vuole accetta-re solo un numero consono di studenti, in base agli spazi e ai docenti disponibili. Una serie di cambiamenti in linea con i criteri di qualità che le università sono tenute a rispettare, sia seguendo le direttive della nuova normativa, sia per soddisfare le esigenze dei ragazzi e delle famiglie alla ricerca di un equilibrio nella didattica.

è prevista, anche, l’attivazione di nuovi servizi on line: l’immatricolazione ai corsi e, in autunno, la verbalizzazione degli esami con la firma digitale. Due innovazioni che permettono di velocizzare i tempi e snellire notevolmente l’aspetto burocratico.

Anche gli standard di accessibilità per gli studenti con disabilità o invalidità sono mantenuti nel nuovo profilo dell’Ateneo. Mercoledì 6 (dalle 14 alle 18), giovedì 7 (dalle 9 alle 14 e alle 15.30 con l’inizia-tiva “dis-A-bi-LI-tà”) e venerdì 8 maggio (dalle 9 alle 16), la profesoressa Emilia Caronna, delegata del Rettore alle Inizia-tive per studenti disabili e fasce deboli, terrà degli incontri informativi sull’offerta dell’Università agli studenti con invalidità e appartenenti alle fasce deboli.

Unipr: cosa attende le matricoleNuove proposte per la didattica. Meno corsi sovrabbondanti e a numero chiuso

IL XVI SALONE DELLO STUDENTE PRESENTA AI RAGAZZI LE NOVITà DELLA RIFORMA

Non solo studio: il 7/5 scopri l’offerta sportiva del Cus Parma

20-21/5 elezioni studentescheIl 20 e il 21 maggio si svolgeranno con

scrutinio immediato le elezioni delle rap-presentanze studentesche. In particolare, si eleggono 3 studenti nel Senato Accade-mico, 4 nel Consiglio di Amministrazione, 2 nel Comitato Sportivo Universitario, 5 per ogni Corso di Laurea, e un numero che varia da 2 a 10 nei Consigli di Facoltà. I seggi elettorali resteranno aperti il 20 dalle 8.30 alle 19 e il 21 dalle 8.30 alle 14.

SENATO ACCADEMICO: Lista N. 1 STUDENT OFFICE Fontanesi Stefano Braco Anna Manotti Michele Mineo Andrea Cappelli Saverio Druidi Gianfranco

Lista N. 2 UDU - SINISTRA INMOVIMENTO Mariani Flavio Sardella Rosa detta Rosy Longo Valentino Rossi Attilio Viva Andrea Grisanti Luca

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Lista N. 1 STUDENT OFFICE Oliva Lorenzo Riva Clizia Bertuzzi Beatrice Bellicchi Paolo Manzini Marco Maini Ilenia Rondelli Anna

Lista N. 2 UDU - SINISTRA INMOVIMENTO D’Agostino Paolo Cavatorti Chiara Zanotti David Medri Diana Lucia Scuccimarra Gianluca detto Scucci Pelagatti Lorenzo detto Pela Cicorella Leonardo

Lista N. 5 SINISTRA STUDENTESCAUNIVERSITARIA De Vanna Francesco Pontrelli Carlotta Petronelli Mirko Lahlal Khalil Danni Andrea

COMITATO PER LO SPORTUNIVERSITARIO: Lista N. 1 STUDENT OFFICE Bellicchi Paolo Caglio Maddalena Gabriella Bergonzani Michela detta BergonzaniFrigerio Roberto Nardini Isabella

Lista N. 2 UDU - SINISTRA INMOVIMENTO Scuccimarra Gianluca detto Scucci Cipalli Pietro Folielefack Francois detto Francois Sequino Manuel Zaltieri Simone detto Zaza

La massima “mens sana in corpore sano” rispecchia perfettamente la filosofia del Cus Parma nel proporre diverse iniziative per gli studenti universitari.

Nel corso del Salone di orientamento e formazione, giovedì 7 maggio alle 17 il Cus presenta l’offerta sportiva rivolta agli studenti universitari. L’offerta prevede corsi di avviamento per tutte le discipline, tornei interfacoltà e la spiegazione delle modalità di affitto degli impianti sportivi messi a disposizione (durante i giorni del Salone, dalle 10.30 alle 18.30, sarà possibile visitare gli impianti del Cus Parma al Campus universitario).

Inoltre il Centro universitario sportivo presenta la rappresentanza degli atleti che partecipe-ranno ai Campionati nazionali universitari 2009: una vera e propria olimpiade sportivo-studen-tesca che coinvolgerà oltre 5mila persone e si terrà dal 23 al 30 maggio a Lignano Sabbiadoro. Organizzati dai Cus di Udine e Trieste, con l’appoggio delle due Università, i Campionati nazio-nali comprendono diverse discipline olimpiche quali l’atletica leggera, la scherma, la pallaca-nestro, la pallavolo, il tennis tavolo, il tiro a segno, judo e karate, pugilato e lotta greco-romana.

Gli studenti universitari di tutta Italia che volessero partecipare ai Campionati nazionali universitari possono rivolgersi alla segreteria generale dell’evento (tel: 0432 1821529, e-mail: [email protected]). Chi volesse assistere alla manifestazione può invece contattare l’ufficio prenotazioni (tel: 0432 1821539, e-mail: [email protected]).

di Alessandro Trentadue

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26 il mese maggio 2009

Il mondo che ti aspetta

Studiare a Parma

16° salone di orientamentoe informazione

6-8maggio ’09

ore 9.00 - 18.00via Università 12Parma

www.unipr.it

Con il patrocinio di:

Ministero dell’’Istruzione,dell’’Università e della Ricerca

In collaborazione con:

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27il mese maggio 2009

16° SALONE DI ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE

Mercoledì 6 maggio 2009

Giovedì 7 maggio 2009

Sarà a disposizione un servizio navetta gratuito con collegamento diretto alle sedi delle Facoltà di Agraria, Farmacia, Ingegneria e Scienze MM. FF. NN., ubicate al Campus universitario, in v.le G.P. Usberti, e alla Facoltà di Medicina veterinaria in via del Taglio. Le Facoltà di Economia e Psicologia sono ubicate nel centro storico, raggiungibili a piedi (10 muniti dal Salone).INFO: presso lo STAND CENTRALE (Servizio Orientamento ai corsi e Tutorato - Servizio Comunicazione istituzionale e URP).

Sarà a disposizione un servizio navetta gratuito con collegamento diretto alle sedi delle Facoltà

16° SALONE DI ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE

VISITE ALLE FACOLTÀ, ALLE STRUTTURE DIDATTICHE E AI LABORATORI

Venerdì 8 maggio 2009

Mercoledì 6 maggio

Facoltà di AGRARIA V.le G.P. Usberti, 48/a - ParmaOre 11.00: visita alle strutture didattichee di laboratorio Facoltà di ECONOMIA Via Kennedy, 6 - Parma Visita alla Facoltà dalle ore 9.00 alle 18.00 Facoltà di INGEGNERIA V.le G.P. Usberti, 69/a - ParmaDalle 15.00 alle 17.00: visita alla FacoltàFacoltà di MEDICINA VETERINARIA Via del Taglio, 10 - ParmaOre 15.00 Aula B - Incontro con gli studenti Facoltà di PSICOLOGIA Polo didattico - Borgo Carissimi, 10 - ParmaVisite alle strutture didattiche e di ricerca della Facoltà con prenotazione al servizio PA.T.O.S - tel. 0521.034910.Dal lunedì al venerdì: ore 11.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Edifi cio Polifunzionale per la DidatticaV.le G.P. Usberti 59/a - Parma Ore 11.30 - 13.30: visite guidate alle strutture scientifi che e di ricerca della Facoltà

Aula CavalieriAula Magna Aula Filosofi

9.00

10.00

11.0012.00

14.0015.0016.00

INAUGURAZIONE Incontro di apertura LA SCELTA DI STUDIARE A PARMA

INGEGNERIA (Meccanica e Gestionale)MEDICINA E CHIRURGIA FARMACIA

ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA

MEDICINA VETERINARIA

SCIENZE POLITICHEARCHITETTURA

PSICOLOGIAAGRARIA SCIENZE MM.FF.NN.

Dalle 14.00 alle 18.00 Emilia Caronna incontra, anche per appuntamento, ragazzi con disabilità/invalidità. Tel. 0521.033554 - 329 0189240

Aula CavalieriAula Magna Aula Filosofi

9.1510.0011.0012.00

14.00 15.0016.00

PSICOLOGIAECONOMIALETTERE E FILOSOFIAGIURISPRUDENZA

INGEGNERIA (Civile e Ambientale) ARCHITETTURA MEDICINA E CHIRURGIA

AGRARIA SCIENZE MM.FF.NN.

FARMACIA

MEDICINA VETERINARIA SCIENZE POLITICHE

Presentazione alle future matricole delle attività CUS PARMA rivolte agli studenti universitari.

Presentazione all’Università ed alla città della rappresentativa che parteciperà ai Campionati Nazionali Universitari di Lignano 23-30 maggio 2009.

Dalle 9.00 alle 14.00 Emilia Caronna incontra, anche per appuntamento, ragazzi con disabilità/invalidità. Tel. 0521.033554 - 329 0189240

Ore 15.30 - I Delegati del Rettore, Emilia Caronna ed Emilio Acerbi, presentano “dis-A-bi-LI-tà: voliamo verso una laurea…” e ti fanno dono di “…un’agenda per agire… 2009/2010”, il segnalibro/Darwin e la brochure con tutte le informazioni sul nostro servizio, sport compreso, in 30 lingue.

Aula CavalieriAula Magna Aula Filosofi

9.1510.0011.0012.00

14.00 15.0016.00

SCIENZE POLITICHEECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA (Elettronica e delle comunicazioni, Informatica)

PSICOLOGIA MEDICINA E CHIRURGIACorso di laurea magistrale interfacoltà BIOTECNOLOGIE MEDICHE, VETERINARIE E FARMACEUTICHE

MEDICINA VETERINARIAFARMACIASCIENZE MM.FF.NN.

AGRARIAARCHITETTURALETTERE E FILOSOFIA

Dalle 9.00 alle 16.00 Emilia Caronna incontra, anche per appuntamento, ragazzi con disabilità/invalidità.Tel. 0521.033554 - 329 0189240

Giovedì 7 maggio

Facoltà di AGRARIA V.le G.P. Usberti, 48/a - ParmaOre 11.00: visita alle strutture didattiche e di laboratorioFacoltà di ECONOMIA Via Kennedy, 6 - Parma Visita alla Facoltà dalle ore 9.00 alle 18.00Facoltà di FARMACIA V.le G.P. Usberti, 27/a - ParmaDalle 14.30 alle 18.00: visita alle strutture didattiche e ai laboratori di ricerca Facoltà di MEDICINA VETERINARIA Via del Taglio, 10 - ParmaOre 10.00 Aula M - Incontro con gli studentiFacoltà di PSICOLOGIA Polo didattico - Borgo Carissimi, 10 - ParmaVisite alle strutture didattiche e di ricerca della Facoltà con prenotazione al servizio PA.T.O.S - tel. 0521.034910.Dal lunedì al venerdì: ore 11.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Edifi cio Polifunzionale per la DidatticaV.le G.P. Usberti 59/a - Parma Ore 15.00 - 17.00: visite guidate alle strutture scientifi che e di ricerca della Facoltà

Venerdì 8 maggio

Facoltà di AGRARIA V.le G.P. Usberti, 48/a - ParmaOre 11.00: visita alle strutture didattichee di laboratorioFacoltà di ECONOMIA Via Kennedy, 6 - Parma Visita alla Facoltà dalle ore 9.00 alle 18.00Facoltà di MEDICINA VETERINARIA Via del Taglio, 10 - ParmaOre 11.00 Aula M - Incontro con gli studentiFacoltà di PSICOLOGIA Polo didattico - Borgo Carissimi, 10 - ParmaVisite alle strutture didattiche e di ricerca della Facoltà con prenotazione al servizio PA.T.O.S - tel. 0521.034910.Dal lunedì al venerdì: ore 11.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Edifi cio Polifunzionale per la DidatticaV.le G.P. Usberti 59/a - Campus universitario Ore 15.00 - 17.00: visite guidate alle strutture scientifi che e di ricerca della Facoltà

Presentazione delle Facoltà

Presentazione delle Facoltà

Presentazione delle Facoltà

Il MUSEO DI STORIA NATURALE in via Università 12 sarà aperto ai visitatori tutti i giorni con orario continuato dalle 10.00 alle 18.00.

CUS PARMA a.s.d. - Centro Universitario Sportivo - V.le G.P. Usberti, 95Durante i tre giorni del Salone, dalle 10.30 alle 18.30, presentazione e visita impianti sportivi.

10.00

11.0012.00

14.0015.0016.00

9.1510.00

12.00

14.00 15.00

17.00

17.45

9.1510.0011.00

14.00 15.0016.00

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28 il mese maggio 2009

Sembra lo stesso, visto da fuori. Ma appena entrati ci si accorge della sua nuova organizzazione

e funzionalità. Il Polo sanitario “Parma ovest” di via Pintor si trasforma in una struttura polifunzionale moderna che ac-coglie i servizi – ora potenziati e migliorati – per cui si è sempre distinto. Il progetto del nuovo Polo ovest è il risultato di una serie di interventi per ammodernare la sanità pubblica e adeguarla a una realtà territoriale efficiente come quella della provincia di Parma, dove 16 poli sono già stati rinnovati o costruiti ex novo per garantire servizi sanitari e pari opportunità a tutti i cittadini.

Non solo un rinnovamento strutturale e decorativo – ottenuto attraverso interventi di rifacimento delle pareti, pavimenti e rivestimenti, con diverse tinteggiature e rifiniture – ma soprattutto un miglio-ramento dei servizi esistenti, a partire dall’accoglienza, il servizio prenotazioni (C.u.p.) e l’organizzazione di percorsi clinici a misura di utente, al fine di po-tenziare il servizio sanitario pubblico per tutta la cittadinanza. Tutto nella logica dell’accessibilità: avvicinare il più possi-bile i servizi alla popolazione collocandoli laddove le persone possono raggiungerli, garantendo così una sanità più efficien-te e funzionante. “Il Polo di via Pintor deve essere un punto di riferimento e di

Completamente ristrutturato e ammodernato, il centro sanitario che serve l’area ovest di Parma è ora più funzionale alle esigenze dei cittadini. Tra le novità un nuovo Cup e percorsi clinici a misura di utente

Rinnovato il Polo sa nitario di via Pintor

accesso ai servizi territoriali della sanità, come è sempre stato – ha dichiarato Mas-simo Fabi, direttore generale dell’Ausl di Parma durante l’inaugurazione avvenuta lo scorso 20 aprile – ponendo gli utenti all’interno di una rete sanitaria territoriale moderna e funzionale”.

Per la riqualificazione sono occorsi più di 1milione e 700mila euro, di cui 500mila finanziati dalla Regione Emilia Romagna, nell’ambito del Programma regionale ‘Investimenti in Sanità’.

I lavori sono iniziati alla fine del 2005 e sono proseguiti gradualmente nel corso

degli anni, senza mai interrompere i ser-vizi sanitari del centro e garantendo così l’accesso costante del pubblico (sono stimati 1500 utenti in media al giorno). I lavori hanno interessato una superficie di oltre 3.600 metri quadrati, sui quali si è intervenuti per riqualificare in maniera funzionale la struttura, partendo dalla riorganizzazione interna degli ambienti e ricostruendo interamente gli impianti elettrico, telefonico, di climatizzazione, antincendio e idrico-sanitario. Per ade-guare l’edificio agli standard in materia di assistenza sanitaria e di sicurezza, si

di Alessandro Trentadue

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29il mese maggio 2009

Rinnovato il Polo sa nitario di via Pintorè operata una notevole razionalizzazione degli spazi, creando ambienti confortevoli per dimensioni e arredo, resi più vivibili da un nuovo sistema di illuminazione e aerazione. Si sono poi abbattute le barriere architettoniche (rilevanti il nuovo montalettighe esterno e le rampe di accesso all’edificio), e rifatti i servizi igienici per gli utenti e il personale. Il Polo di via Pintor si avvale ora di nuove apparecchiature digitalizzate (alcune delle quali permettono, per esempio, una migliore qualità degli esami radiologici), di spazi specifici destinati a una precisa tipologia di pazienti (due palestre: una per i corsi di preparazione al parto e una per la riabilitazione), e una serie di percorsi specialistici integrati – detti Day Service – per il trattamento di casi clinici complessi.

Reparti e strutture sanitarie sono stati collocati rispettando la disposizione originale degli spazi che le persone erano abituate a conoscere. Ecco allora il nuovo Pintor. Al piano terra, il settore di Radiologia ed Ecografia con il servizio di diagnostica per immagini (due sale radiodiagnostiche e tre ambulatori ecogra-fici), il Centro dialisi e gli spogliatoi per il personale. I corridoi del piano hanno una tinta verde, secondo la decisione di assegnare un colore diverso a seconda del settore così da rendere ben distinguibili e più confortevoli gli spazi ai pazienti.

Al primo piano, accesso principale del Polo, troviamo il punto di accoglien-za e informazione, il Centro unico di prenotazione (C.u.p.) – riorganizzato in un ambiente diviso tra le postazioni in legno degli operatori e le leggere sedie in alluminio per gli utenti –, l’Ufficio di relazioni col pubblico, la direzione della struttura, l’ufficio di Assistenza protesica e integrativa, e l’ambulatorio per i pre-lievi. La sezione ovest del primo piano poi accoglie il Consultorio familiare, con ambulatori specifici e una nuova palestra dove si tengono i corsi di preparazione al parto. Uno spazio reso ancora più vivibile dal delicato colore rosa delle pareti, scelta in linea con il colore simbolo della femmi-nilità. Di un rosa più carne, invece, sono i corridoi dell’ala est al secondo piano, dove trovano collocazione gli ambulatori specialistici di allergologia, dermato-logia, diabetologia, oculistica, otorino, pneumatologia, e lo spazio dedicato ai nuovi percorsi integrati detti Day service, creati per affrontare situazioni cliniche complesse che necessitano di prestazioni multiple integrate. Sullo stesso piano, nel settore ovest tinteggiato di verde, trovia-

mo lo sportello di accettazione e ritiro referti di esame, oltre agli ambulatori di cardiologia, endocrinologia, neurologia, e urologia. Il terzo piano infine, scaldato da un giallo delicato che accompagna le persone nel corridoio e nelle stanze, è interamente dedicato alla medicina riabilitativa, e conta un ambulatorio di fisioterapia attrezzato con una palestra a due locali che raccoglie nuovi strumenti per il recupero della motorietà.

In provincia una rete di sedici poli socio sanitari Sono 16 a Parma e provincia i Poli socio-sanitari dell’Ausl ristrutturati e potenziati nei

servizi, o realizzati ex novo negli ultimi 5 anni. Questi centri sono anche sede della medi-cina di gruppo e di quella riabilitativa. Ogni edificio è poi attrezzato con il Punto prelievi, il C.u.p., le attività consultoriali, gli ambulatori specialistici e per la gestione di patologie croniche. In provincia, i poli sanitari di Colorno e S. Secondo sono stati ristrutturati e ade-guati nei percorsi specialistici. I poliambulatori di Bardi e Berceto sono stati riorganizzati in nuove strutture e locali.

di nuova realizzazione, invece, i poli di Busseto, Langhirano, Traversetolo, Medesano, Sala Baganza, Felino e Fornovo.

In città, oltre al polo di via Pintor troviamo quelli socio-sanitari in via Verona e via Carmignani, dove si svolgono le attività connesse all’area di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza.

di prossima attivazione, il polo socio-sanitario di Montechiarugolo – Monticelli di cui è stato presentato il progetto, e il polo territoriale pediatrico dell’Ausl di Parma, che si preve-de sorgerà su un’area di 2.500 mq e accoglierà tutti i servizi sanitari rivolti ai bambini, dal momento del loro concepimento fino all’adolescenza.

A fianco la sala d’attesa. Nell’altra pagina l’esterno della struttura, un ambulatorio e l’accettazione

La novità: il Day Service, per le patologie più complesseTra le novità del Polo ovest di via Pintor compare il day service. Un modello organizzativo

che offre un pacchetto di prestazioni (esami e visite) su misura per le patologie complesse, e permette al paziente di venire seguito da un unico medico che lo accompagna per tutto il percorso, dalla prima visita fino alla diagnosi del problema e alla terapia da applicare per ri-solverlo. Il day service richiede dunque la presenza costante di uno specialista che, visitato il paziente con un complesso quadro clinico, imposta un percorso diagnostico e terapeutico fino a ottenere la risposta del caso attraverso un referto unico che rappresenta la risultanza di tutto l’iter.

Tutto avviene a livello ambulatoriale: le visite e gli esami ordinati dal medico vengono organizzati dagli operatori di supporto (infermieri e personale del polo) che si occupano dell’aspetto burocratico amministrativo. Senza sentire il bisogno di rivolgersi al day hospital o correre avanti e indietro dal medico di base al polo sanitario e viceversa. Il day service ha inizio con la prima visita del medico, prosegue con il protocollo di prestazioni stabilite e termina con il referto finale che illustra la diagnosi del caso clinico. Un circolo della salute che consente un notevole snellimento delle pratiche burocratiche, una maggiore rapidità di diagnosi e la costante presenza di un unico medico a cui fare riferimento.

Per realizzare il day service deve esistere una struttura che garantisca una buona parte delle prestazioni previste dal percorso, attraverso ambulatori specifici e la presenza costante di personale medico specializzato. E la nuova organizzazione del Polo ovest di via Pintor permette tutto questo.

Sono infatti già partiti i percorsi per le patologie allergiche e respiratorie, per le pato-logie cardiologiche e per il diabete (attraverso lo screening delle complicanze). In via di attivazione, invece, il percorso pneumologico per i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva e quello per le patologie allergiche e dermatologiche. Oltre al polo sanitario di via Pintor, il day service è già partito in provincia nel polo di Colorno, nel complesso ospedalie-ro territoriale di San Secondo e negli ospedali di Vaio e di Borgotaro.

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30 il mese maggio 2009

Una nuova sede per l’Avis provinciale è stata inaugurata a San Pancrazio:

un ampio fabbricato di due piani con una superficie complessiva di 1300 metri qua-dri. Lo spazio a disposizione dei numerosi donatori presenti sul territorio diventa, in questo modo, più ampio rispetto alla sede di via Fainardi. Scopo principale della costruzione è, appunto, quello di dare una “casa” ai donatori dell’Avis. La sede è stata pensata proprio a questo

fine: come un luogo dalle diverse funzio-ni possibili, in cui le attività associative sono affiancate da una sala polivalente dove sarà possibile svolgere convegni, riunioni ad uso interno, e che potrà anche essere aperta al quartiere. La centralità del rappor-to con il territorio fa della nuova sede un punto di riferimento unico per il cittadino e per le diverse realtà locali.

Il presidente provin-ciale dell’Avis Riccar-do Bertoli ci informa

che della costruzione di una nuova sede se ne sentiva il bisogno già da tempo; il primo verbale in cui si parla di una strut-tura propria per l’AVIS provinciale risale al 1984. La necessità era, soprattutto, quella di un luogo sociale che fungesse da punto stabile in città, in cui il servizio di raccolta sangue venisse accostato ad un profondo impegno di promozione, informazione e di cultura del dono. L’an-damento delle donazioni, infatti, ha visto un incremento del 6% tra gennaio e marzo di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2008, in cui già si contavano 1440 donatori, il numero più alto degli ultimi cinque anni.

La nuova struttura è così capace di rispondere a tale richiesta con un piano

Inaugurata la nuova sede Avis Gli ampi spazi a San Pancrazio saranno un luogo di incontro per le 56 associazioni

LA CASA DEI DONATORI HA UN COSTO COMPLESSIVO DI CIRCA 2 MILIONI DI EURO

terra in cui sala prelievo, magazzino per il materiale associativo, garage per i mezzi di raccolta, accostandosi alle sedi dell’Avis comunale di Parma e Avis di base di San Pancrazio.

Alla parte amministrativa è invece dedi-cato il primo piano, superando ogni divi-sione dalla parte sanitaria e permettendo una maggiore ottimizzazione in termini di efficienza e efficacia. Per contribuire al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico, in collaborazione con ENìA, è stato installato un impianto fotovoltaico sul porticato della sede.

Il costo complessivo della progettazione e realizzazione è stato di circa 2 milioni di euro, cifra importante a cui ha contribuito la Fondazione Cariparma per un milione di euro, la quale ha inoltre sostenuto dal 2000 l’Avis, con un continuo percorso di interventi per 600mila euro.

Fondamentale l’aiuto del Comune, che ha concesso l’area in diritto di superficie, e il contributo di alcuni soci volontari che hanno curato a titolo gratuito il progetto. La nuova sede vuole caratterizzarsi come un polo funzionale, in grado di coordinare il reclutamento di donatori in tutta la provincia, offrendo una sede in grado di far fronte a tutte le richieste e capace di relazionarsi con il servizio trasfusionale. San Pancrazio diverrà un punto di riferi-mento per le 56 associazioni presenti nel territorio provinciale, al fine di favorire il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue.

I donatori effettivi nel 2008 sono stati 19.596 (539 in più rispetto al 2007 che ne ha registrati 19.057).

Consegnare gratuitamente i farmaci a casa. L’iniziativa nasce dal protocollo d’intesa “Pronto Farmacia - consegna farmaci a domicilio” sottoscritto dalla Provincia di Parma, Federfarma Parma e dall’Azienda Usl di Parma. Un’iniziativa per aiutare le persone in difficoltà e non autosufficienti che partirà dal primo maggio e sarà effettuata dalla farmacie di Federfarma, a cui aderiscono ben 123 delle 128 farmacie attive sul territorio provinciale. In particolare, il servizio è rivolto a persone che versano in condizioni disagiate, a causa dell’età avan-zata o di uno stato di infermità permanente o temporaneo, e che sono impossibilitate ad avvalersi di familiari per procurarsi i medici-nali di cui necessitano.

Il farmacista si incarica del ritiro della prescrizione medica e provvede alla consegna entro un giorno lavorativo. Non è prevista la consegna nei giorni festivi e durante le ore

PRONTO FARMACIA DAL I° MAGGIO MEDICINALI A DOMICILIO DOPO L’ACCORDO TRA PROVINCIA, FEDERFARMA E AUSL

Il servizio di consegna gratuito è rivolto a persone in condizioni di disagionotturne, né quella con carattere di urgenza. La consegna verrà effettuata con le modalità, i mezzi e gli incaricati che il farmacista ritiene idonei, e comunque sempre sotto la sua diretta responsa-bilità. Nel caso in cui fosse incaricato alla consegna un soggetto terzo, il farmaco sarà confezionato a cura della farmacia in un pac-

chetto personalizzato recante esclusivamente il nome dell’utente.

Il servizio può essere attivato solo dal paziente: chi ne avesse bisogno lo dovrà comunicare, anche per via telefonica, alla farmacia prescelta fra quelle aderenti al progetto.

Le farmacie aderenti sono facilmente indi-viduabili da uno specifico logo che sarà posi-zionato all’ingresso della farmacia stessa.

è possibile consultarne l’elenco completo, con recapiti telefonici e indirizzi, sul sito www.sociale.parma.it.

Il momento di inaugurazione con il Sindaco di Parma Pietro Vignali e il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli

di Laura Crugnola

sanità

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31il mese maggio 2009

è salpato il progetto “Speranza”. Questo è il nome verniciato in bianco sulla

prua del peschereccio che l’associazione parmigiana “Crescere con noi” ha rimesso in mare dopo una ristrutturazione durata alcuni anni. L’imbarcazione è stata varata lo scorso aprile nel porto antico di Genova dove rimarrà a disposizione per dare vita nei prossimi mesi all’iniziativa “La scuola incontra la cucina sul mare”. I ragazzi e le ragazze delle scuole medie inferiori di tutta Italia, in gita nella città ligure, avranno la possibilità di vedere il mare sotto un’ ottica completamente diversa.

“L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla buona cucina cercando allo stesso tempo di farli divertire - spiega Moira Balbi, responsabile all’Associazionismo del Comune di Parma - si tratta di una forma di educazione alimentare che punta sulla tradizione dei prodotti mediterranei e su una forma di suggestione che di certo ricaveran-no i ragazzi, osservando il mare da un punto di vista per loro insolito. Sull’imbarcazione saranno presenti pescatori che mostreranno da vicino ai ragazzi come si tratta il pesce, accompagnando le dimostrazioni con racconti di vita di mare. Accanto a loro ci saranno cuochi che prepareranno piatti con i prodotti ittici appena pescati ed esperti nutrizionisti che spiegheranno ai ragazzi i vantaggi di un’alimentazione equilibrata e di un consumo di pesce fresco. Non man-cheranno, inoltre, forme di animazione e intrattenimento.

“è stato un progetto particolarmente impegnativo, ma che con la passione e l’in-terazione di molte anime istituzionali e del mondo del volontariato - aggiunge la Balbi - ha potuto trovare una fattibilità concreta e ormai presente”. Il Comune di Genova ha, infatti, accolto con entusiasmo il progetto affiancandosi al Comune di Parma, costante supporto delle associazioni di volontariato.

Il Sindaco Pietro Vignali ha posto la persona al centro dei progetti di mandato ed è in questo senso che Parma partecipa e sostiene le Associazioni di volontariato e i loro progetti che sono i soggetti vitali della società. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Pubblica Istru-zione e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la targa della presidenza delle Repubblica. Ma fondamentale si è rivelato l’appoggio dell’Ammiraglio Capo Raimondo Pollastrini e della Guardia Costiera e Capita-neria di Porto e di tutto il Corpo stesso che ha sostenuto l’iniziativa fin dagli esordi.

Il peschereccio non sarà riservato solo ai ragazzi delle scuole. Una particolare atten-zione verrà data ai bambini meno fortunati, che avranno la possibilità di accedervi at-traverso visite guidate. Già nel giugno 2007 alcuni ospiti del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Maggiore di Parma accompagnati dal professor Giancarlo Izzi, socio dell’associazione, e da personale specializzato erano saliti a bordo delle moto vedette messe a disposizione dalla Guardia Costiera, vivendo un giorno spensierato tra le onde. Proprio in quell’occasione uno dei bambini aveva ribattezzato il peschereccio in ristrutturazione con il nome attuale. La “speranza” di quel bambino adesso si è trasformata in realtà. [Vincenzo Pirillo]

La barca SperanzaPROGETTO ATTIVITA’ ANCHE PER I BAMBINI DELLE SCUOLE

“Crescere con Noi”“Crescere con Noi” è un’associazione

Onlus che da alcuni anni opera nel territo-rio di Parma. L’organizzazione, presie-duta da Layla Cervi, e curata con grande passione e tenacia da Roberto Venturini e Isotta Cortesi, si pone l’obiettivo di svilup-pare e promuovere iniziative a favore

dell’infanzia e dell’adolescenza, con un particolare riguarda per i ragazzi meno fortunati.

Come indica il nome, l’obiettivo di “Crescere con Noi” è quello di stare vici-no ai bambini nella fase di sviluppo con progetti e manifestazioni che annullino le forme di svantaggio culturale, sociale e di discriminazione razziale ed economica. L’associazione è presente nella consulta del volontariato del Comune di Parma.

manchettespallanzani

Il peschereccio si trova al porto di Genova. A bordo i pescatori spiegano ai ragazzi la cucina mediterranea

Il varo del peschereccio “Speranza”, con Fer-dinando Sandroni, del Comune di Parma

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Chimico-Clinica Punto Prelievi: 7.30-10.00 da Lunedì a Sabato(non serve prenotazione, né richiesta Medica)

Ritiro esiti: Dalle 16.30 del giorno del prelievo

Invio esiti per posta elettronica (a richiesta)

POLIAMBULATORIOAllergologia Dr.ssa P.Barcella Prof. G.CavagniCardiologia Dr. G.BianconciniChirurgia Plastica Dr. G.Ventriglia Dermatologia Dr.ssa L.Cagnolati Dr. G.Manfredi Dr.ssa V.VescoviEcografia - Eco-color doppler Dr. C.MoschiniEndocrinologia Dr.ssa D.Ugolotti

Dr. G.BianconciniFisiatria Dr. M.OlivieriGinecologia e Ostetricia Dr.ssa B.Gualerzi Dr.ssa S.Andersen Prof. E.Vadora

Ostetrica C.TognocchiMedicina del Lavoro (626) Dr.ssa S.Vanni

Dr.ssa S.TanziDr.ssa MC.Bocchi

Dr.ssa C.DimaggioDr.ssa M.De Santis

Medicina Interna Dr. A.Cavatorta Dr. G.BianconciniNeurologia Dr.ssa F.Olivieri Dr.ssa F.BrindaniRieducazione Alimentare Dr.ssa RM.Chierici, biologaOculistica Dr.ssa P.SottotettiOncologia Dr.ssa R.LotticiOrtopedia Prof. P.CharretOtorinolaringoiatria Dr.ssa D.Baldo Dr.ssa MC.NiccoliPsichiatria Dr. B.Fontanesi Dr.ssa E.VallaPsicol. Medica – Sessuologia Prof. C.Nonnis MarzanoDisessuefazione al Fumo Dott. M.Moroni

Orari di aperturaDa Lun a Ven 7.30-12.00/14.30.19.30

Sabato 7.30 alle 13.00Informazioni al numero 0521.287178

o mail a info.centrospallanzani.it

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32 il mese maggio 2009

che parte laddove le altre si fermano. Permetterà di proseguire la ricerca in due campi nei quali vorremmo che la nostra Azienda continuasse a confermarsi tra le più eccellenti: il cuore e il cervello. Ritengo doveroso ringraziare sia la Fon-dazione Cariparma, che ha deciso di fare un investimento oneroso in un periodo di crisi come quello attuale, sia l’Università di Parma e in particolare la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che ospita il Pro-fessore Rizzolatti. La sua presenza nel nostro Ateneo è risultata fondamentale per l’acquisizione di una tecnologia del genere. E’ stata la validità dei suoi progetti a convincere la Fondazione dell’utilità di questo investimento”.

Il professore Giacomo Rizzolatti è Di-rettore del dipartimento di Neuroscienze dell’Università. “Parma sta diventando uno dei migliori centri di neuroscienze a livello nazionale – afferma Rizzolatti -. Questa nuova macchina ci aiuterà a mantenerci ad alti livelli. Oltre ad avere una ricaduta su pazienti e diagnosi sarà fondamentale per la ricerca in ambito universitario. Se in campo clinico si passa dal 1.5 Tesla al 3.0, per noi sarà un balzo in avanti dal nulla, dal momento che fino ad ora siamo stati costretti a muoverci continuamente, portandoci dietro le nostre idee ma andando ad utilizzare gli strumenti altrui. Per fare ricerca ad alti livelli sono necessarie le tecnologie avanzate e non solo le idee”.

Di idee il professor Rizzolatti, da tempo in odore di Nobel, ne ha avute molte nella

messa nel circuito del Cup ospedaliero – spiega il dottor Gi-rolamo Crisi Direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - ma sarà riservata ai casi e alle patologie che si riterranno prio-ritari. Per moltissimi esami rimarrà sempre disponibile la riso-nanza magnetica 1.5 Tesla”.

La nuova risonanza permetterà esami più rapidi, più confortevo-li e più precisi, grazie

ad un aumento della risoluzione del 67% rispetto al passato. Viste le sue poten-zialità la strumentazione sarà impiegata su applicazioni particolari ed ambiti di ricerca avanzati. Il costo dell’intera opera-zione è stato di 3 milioni di euro. Un ruolo fondamentale lo ha svolto la Fondazione Cariparma che ha integralmente finan-ziato l’acquisizione di questa tecnologia all’avanguardia, confermando un soste-gno di altissimo livello all’intera rete dei servizi sanitari di Parma e provincia.

“Si tratta di un’acquisizione importante sia per l’Azienda che per l’Università – ha dichiarato Sergio Venturi, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Uni-versitaria di Parma -. E’ una tecnologia

“L’Azienda Ospedaliero-Univer-siatria di Parma rappresenta nel nostro paese un polo di

livello assoluto”. Con queste parole il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha sancito su scala nazionale l’efficienza della struttura parmense intervenendo lo scorso 20 aprile all’inaugurazione della nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla. “La ricerca universitaria in campo medico è una delle più avanzate in Italia - ha con-tinuato Fazio -. Questo nuovo strumento rappresenta una conferma del lavoro già svolto, e il presupposto per il lavoro ancora da svolgere”.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è stata la prima in Europa ad aggiudicarsi nel maggio del 2008 la risonanza magnetica 3.0 tesla ad alta intensità di campo.

L’installazione è avvenuta in contempo-ranea con altre due importantissime strut-ture ospedaliere internazionali di Londra e Parigi. Dal mese di maggio entrerà in azione con un regime di 66 ore settimana-li di lavoro divisi in undici turni: sei sono riservati all’area clinico-assistenziale e cinque alla ricerca universitaria.

“L’apparecchiatura verrà naturalmente

Presentata la nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla ad elevato standard di qualità: è la prima tecnologia diagnostica di questo livello installata in Italia

Parma: un’avanguardia europeaMEDICINA FONDAZIONE CARIPARMA HA FINANZIATO L’OPERAZIONE CON 3 MILIONI DI EURO

di Vincenzo Pirillo

In alto il tavolo dei relatori. A fianco il taglio del nastro, in primo piano a sinistra il sottosegratario Ferruccio Fazio, a destra i’as-sessore per le Politche alla Salute della Regione Emilia Romagna, Giovanni Bissoni

sanità

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33il mese maggio 2009

In alto una fase dell’installazione della Risonanza Magnetica RM Discovery 750 MR. Sopra il pubblico alla presentazione

Prosegue la collaborazione tra l’Azien-da Ospedaliero Universitaria di Parma e “il mese”.

Su ogni numero della rivista sarà dato spazio agli approfondimenti con gli interventi degli specialisti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma.

Su ciascun numero de “il mese” sarà trattato un tema diverso.

Se siete interessati a chiedere informazioni o a suggerire un argomento, contattate la redazione de “il mese” via mail scrivendo all’indirizzo: [email protected] o via telefono, chia-mando in redazione allo 0521 251848

Scrivete a Il mese!Immagini ad altissima qualità per cure più efficaciLa nuova strumentazione diagnostica, pesante 10 tonnellate, è stata installata nei locali

di Neuroradiologia dell’Ospedale Maggiore. Oltre che per gli usi clinici la risonanza magnetica sarà utilizzata anche da docenti e

ricercatori dell’Università di Parma per programmi di ricerca. Il principale beneficio legato all’impiego della MR 750 3.0 T consiste in un significa-

tivo miglioramento del contenuto informativo delle immagini che passa dalla semplice rappresentazione morfologica ad un’analisi delle funzioni, normali o alterate, che può essere spinta fino al livello molecolare, indagando il substrato biochimico delle condizioni patologiche.

L’utilizzo è pensato specificamente per lo studio di regioni di piccolo volume (ipofisi, ippocampo, nuclei propri del tronco, nervi cranici) e della corteccia cerebrale.

Benefici particolari sono previsti per la diagnosi di epilessia, neoplasie e sclerosi multi-pla.

Possono essere perfezionate anche applicazioni per l’imaging avanzato del cuore, di tipo funzionale.

Al di là dell’applicazione clinica questa nuova RMN consentirà di esplorare nuovi ambiti di studio realizzando un ponte tra assistenza avanzata e ricerca innovativa.

Tra le conquiste che la Risonanza funzionale (FMRI) ha consentito nella ricerca neu-roscientifica è particolarmente significativo il contributo alla chiarificazione dei sistemi sensoriali e motori e delle funzioni cognitive.

La RM Discovery MR 750

La Risonanza Magnetica discoeve-ry MR750 è stata messa a punto da GE Healthcare, azienda che fornisce tecnolo-gie e servizi medicali innovativi in tutto il mondo.

La macchina ha un campo magnetico di 3.0 Tesla (unità di misura utilizzata per esprimere la densità del flusso magnetico). Il doppio quindi delle macchine di prece-dente generazione che arrivavano solo ad 1.5 Tesla.

Offre un aumento della capacità di riso-luzione spaziale dell’immagine del 67%, dimezzando inoltre i tempi di esecuzione dell’esame: per esempio per un esame del fegato occorreranno 15 minuti anziché gli attuali 30 minuti, e per un esame completo della mammella solo due sequenze.

L’introduzione di una tecnologia di radio-frequenza a fibre ottiche (OpTix) diminuirà anche l’impatto acustico dell’esame, che comporta notoriamente un disagio notevole nel paziente.

Altri accorgimenti tecnici permettono invece di eliminare i possibili movimenti che paziente compie in sede d’esame.

sua carriera. Negli anni ’80 e ’90 coordinava un

gruppo di ricercatori dell’Università di Parma nello studio della corteccia pre-motoria delle scimmie per visionare la risposta dei singoli neuroni del cervello in relazione a specifici movimenti.

Per caso osservarono che alcuni neuroni si attivavano anche quando la scimmia era ferma. Erano stati scoperti i i neuroni specchio, una classe di neuroni che si attivano selettivamente sia quando si compie un’azione (con la mano o con la bocca) sia quando la si osserva mentre è compiuta da altri.

I neuroni dell’osservatore “rispecchia-no” quindi ciò che avviene nella mente del soggetto osservato, come se fosse l’osser-vatore stesso a compiere l’azione.

Utilizzando la stimolazione magnetica

transcranica si è scoperto che i neuroni specchio erano presenti anche nell’uomo, e che anche la corteccia motoria dell’uo-mo viene facilitata dall’osservazione di azioni e movimenti altrui.

Affinando poi le tecniche di indagine attraverso la Risonanza funzionale è stata eseguita una localizzazione precisa dei neuroni specchio umani. Da più parti la scoperta è stata considerata rivoluzio-naria, l’equivalente di quello che il dna era stato per la biologia. La scoperta in questi anni è stata utilizzata specialmente nel campo della psicologia per i possibili collegamenti dei neuroni specchio con le patologie della conoscenza e della co-municazione, su tutti l’autismo. Possibili applicazioni future sono invece tutte da scoprire, partendo da strumenti come la nuova risonanza magnetica.

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34 il mese maggio 2009

Quest’anno l’iniziativa della Provincia si terrà l’8 e il 10 maggio. Circa 4.000 ragazzi (e genitori) potranno provare 35 discipline per scoprire qual è la loro preferita

Dal 2006 a oggi la “Festa provin-ciale dello sport” ha percorso molta strada, con il numero delle

attività offerte e dei partecipanti in costante crescita a ogni edizione: dai 1.600 bambini, 26 sport e 40 stazioni del primo anno, svoltasi a Sala Baganza nel 2006, le partecipazioni sono rad-doppiate nell’appuntamento dell’anno scorso a Busseto, quando 3.000 bambi-ni hanno potuto provare 28 sport con 65 stazioni a disposizione. Il paese scelto per ospitare la quarta edizione della “Festa provinciale dello sport” è Noceto, dove sono attesi, secondo le previsioni e gli obiettivi, circa 4.000 bambini, che avranno a disposizione ben 35 sport e 80 stazioni. La manifestazione, che ha l’obiettivo di diffondere il valore sociale dello sport recuperando il significato di gioco e oltrepassando la funzione puramente agonistica che troppo spesso prende

il sopravvento, torna quest’anno l’8 e il 10 maggio. Il primo gior-no, venerdì 8, sarà dedicato alle scuole, mentre domenica 10 la giornata sarà a disposizione delle famiglie per fare sì che i bambini riescano a provare e condividere i diversi sport proposti, anche con i loro genitori.

Si tratta di un evento molto atte-so nel parmense, come dimostrano i numeri: sono, infatti, già oltre 2.000 i bambini delle scuole pri-marie (delle classi quarte e quinte elementari) e secondarie di primo grado di Parma e provincia che si sono iscritti alla manifestazione.

L’iniziativa, come sempre, è promossa dalla Provincia di Parma in collabora-zione con il Comune, il Coni, il Cip, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Isiss Giordani, il Cus, il Csi e l’Uisp, con il contributo di Tep, Errea, Metalparma e Centro fisioterapico Maria Luigia.

Il bello della “Festa provinciale dello Sport” è che per due giorni i giovani partecipanti potranno sperimentare

nuove discipline, per capire quale possa essere la più adatta alle proprie attitu-dini fisiche, caratteriali e psicologiche. Tra le novità di questa quarta edizione, l’introduzione di nuove attività come il kart, la ginnastica artistica, l’hip hop e il tiro a segno. A questi si aggiungeranno altri quattro sport dedicati ai ragazzi di-versamente abili: basket, tiro con l’arco, scherma e arti marziali (in particolare

SpoRT

A Noceto la Festa dello Sport

IL WIDE-RECEIVER DEI PANTHERS PARMA: “SE RIESCO A FARE BENE, DEVO RINGRAZIARE COACH ANDy PAPOCCIA”

Una giovane pantera velocissima e dalla zampata micidiale... è Emanuele GavesiNonostante la sconfitta all’esordio di Efaf Cup a

fine aprile a Moletolo contro i francesi del Le Ben, che si sono imposti allo Stadio XXV aprile 40-14, i Panthers Parma possono considerarsi soddisfatti di questo avvio di stagione. Dopo aver battuto i campioni in carica Lions Bergamo, infatti, i ragazzi di coach Papoccia hanno ottenuto una grande vittoria contro i Giants Bolzano, grazie ad un field goal all’ultimo minuto di Emanuele Gavesi, wide receiver ventiquattrenne da tre anni in forza ai neroargento, oltre ad altri risultati positivi.

Emanuele, come ti sei avvicinato al football americano?

“ho cominciato con il calcio, ma non mi entusiasmava troppo, così ho deciso di dedicarmi a uno sport che mi interessasse e appassio-nasse veramente. Il football americano mi è sempre piaciuto molto, l’ho sempre seguito, e quando mi sono iscritto all’Università a Parma

ho avuto l’occasione di entrare in contatto con i Panthers. Da lì, è iniziata la mia esperienza in questa disciplina”.

Tu hai 24 anni e giochi da appena tre anni, eppure stai maturando molto in fretta.

“Mi sono impegnato molto e se riesco a fare qualcosa di buono lo devo soprattutto alla società e a coach Papoccia, che mi sta dando così tanta fiducia”.

Cosa ne pensi di “Playing for Pizza”, il libro scritto da John Grisham, che racconta il football in Italia, prendendo spunto proprio dai Panthers Parma?

“è sicuramente una cosa molto bella e positiva, ma devo dire che mi ha lasciato un po’ perplesso...”. [M. B.]

Leggi l’intervista completa su www.sport.comune.parma.it

di Marco Bollani

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35il mese maggio 2009

karate e judo) a dimostrazione di quanto la festa sia un evento aperto a tutti.

L’accesso alla manifestazione sarà presso il centro sportivo “Il Noce” di No-ceto (via Sordi 1), che aprirà i cancelli dalle 8.30 per chiuderli alle 18.

“è veramente una festa: dello sport, dei bambini, delle famiglie. Di tutti. Una festa che vuole far capire che lo sport è innanzitutto stare insieme, condivisione

- ha detto il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli -. Una manifesta-zione per la quale non a caso è stato scelto Noceto, insignito lo scorso anno del premio ‘Un comune per amico’ per il lavoro sull’abbattimento delle barriere architettoniche. La Provincia, in questi anni, ha lavorato proprio in questa dire-zione: lo sport è di tutti, e occorre dare a tutti la possibilità di praticarlo”.

PRO ABRUZZO DOPO GLI OLTRE 40MILA EURO RACCOLTI DI RECENTE AL TARDINI

“Ci vuole un cuore così”. Cena benefica a BasilicanovaAche il Parma FC ed i tifosi dello stadio Tardini si sono mo-bilitati per l’Abruzzo colpito dal sisma: innanzitutto, durante la partita Parma-Ascoli di martedì 21 aprile scorso sono stati raccolti14.187, di cui 5.737,79 nella sola Curva Nord. 11.425 euro è invece il provento della sottoscrizione interna della Società Parma FC alla quale hanno aderito proprietà, dirigenti, tecnici, calciatori, dipendenti e collaboratori. Se si aggiungo-no i circa 20.000 euro dell’incasso della partita, il totale di quanto raccolto a favore della popolazione abruzzese al Tardini durante Parma-Ascoli, ammonta a 46.479. In quell’occasione, in presidente Tommaso Ghirardi, che ha ringraziato tutti i tifosi attraverso il sito della società, ha accolto allo stadio Pierluigi Biondi, Sindaco di Villa Sant’Angelo, comune abruzzese colpito dal sisma, adottato dalla comunità parmigiana (nella foto di Pier Paolo Ferreri, per l’Agenzia Grazia Neri, l’abbraccio tra i due al Tardini). Ma le iniziative benefiche pro Abruzzo non si fermano qui: anche i Parmaclubs hanno messo in campo le proprie forze e la propria solidarietà: martedì 12 maggio, alle ore 20, presso il Circolo President di Basilicanova (in via Fornello 2) si terrà una cena benefica in favore delle vittime del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo, organizzata dal Parma Club Traversetolo, che, insieme al Comune di Traversetolo, ha aperto un conto corrente a favore dei terremotati dell’Abruzzo presso la Cassa di Risparmio di Traversetolo. il numero è: 35897226- IBAN: IT 54H0623065990000035897226. Alla cena, pre-sentata da Monica Bertini e Francesca de Vincenzi, parteciperanno alcuni fra atleti tecnici e diri-genti di Parma FC, Rugby Parma, Gran Rugby, Lavezzini Basket Parma, Terreverdiane Volley. Ospiti speciali, Marianna Angelucci e Marcozeroundici. Info: 338 6004946 (Paolo Benecchi). [M.B.]

A Noceto la Festa dello Sport Romana Tarroni in LegALa vice presidente

del Lavezzini Basket Parma, Romana Tar-roni, è la nuova vice presidente della LegA Basket Femminile per la Serie A1 dopo che

era stata eletta nel Consiglio Direttivo di LegA dall’Assemblea delle Società. Il Presidente sarà Pasquale Panza. Il patron del Basket Parma, Gianni Ber-tolazzi, invece, è stato eletto presiden-te del collegio dei probiviri.

In breve

Marco Baratti campioneL’atleta e maestro del

Ju Jitsu Center Parma, Marco Baratti, si è recentemente confermato campione d’Italia di Ju Jitsu Fighting System al Pala Fiom di Taranto,

sconfiggendo, in una tiratissima finale, il beniamino di casa Davide Rodio. Per Baratti la conferma di essere l’uomo da battere a livello nazionale, nella pratica probabilmente più completa di questa disciplina in rapida crescita.

“Riprendiamoci la città!”La Polisportiva Coop Nordest ripropone l’evento di pesca “Ri-prendiamoci la città”, rinviato il 26 aprile a causa del maltempo: l’appuntamento è per

sabato 30 maggio (ore 15). Obiettivo: riabilitare il torrente cittadino come luo-go di pesca, quindi di sport, di tempo libero e d’incontro con diversi momenti dedicati alla pesca e la partecipazione di bambini e diversamente abili.

Giovani Vyp alla Final EightAvendo vinto le semi-

finali di Cecina, il Vyp Cariparma under 19 del Basket Parma vola alle Fi-nal Eight nazionali che si disputeranno ad Udine dal 25 al 30 maggio. Le altre

compagini qualificate sono: San Martino, due squadre di Roma, Como, Bologna, Trieste e la stessa Udine. Da segnalare la presenza del trio di ragazze facenti parte della rosa del Lavezzini: Gabriele Narviciu-te, Linda Manzini ed Irene Pieropan.

Judo Center, bene cosìContinuano le belle prove del Judo Center Parma, recentemente impegnato al Grand Prix di Bazzano, in provincia di Bologna. Cinque i giovani atleti ducali, accompagnati da

Franco Benassi, della categoria Esordienti A e B: secondi posti per Leon Bozzini (45-A kg), Giovanni Marchesi (45 kg-B) e Federico Schianchi (50 kg-B); terza piazza per Elisa Bonzani (52 kg-A); prima esperienza per Daniele Cannito (60 kg-B).

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36 il mese maggio 2009

di Erika Ferrari

La sfida per la modernizzazione del territorio passa anche attraverso il trasporto pubblico. Lo sa bene la

Provincia di Parma che ha partecipato con un cofinanziamento di 1,2 milioni di euro all’accordo regionale finalizzato al migliora-mento della qualità del trasporto collettivo, per il quale la Regione Emilia Romagna ha destinato, nel triennio 2008/2010, risorse pari a 72 milioni di euro. “Il trasporto pubblico è un servizio determinante per la qualità della vita delle persone, soprat-tutto in un periodo di difficoltà economica come questo”, ha sottolineato Ugo Danni assessore alla Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Parma. Gli interventi da attua-re coinvolgono più ambiti della mobilità provinciale al fine di incentivare e rendere più agevole l’utilizzo dei mezzi pubblici. Gli interventi riguarderanno l’introduzione di nuovi autobus, nuove pensiline, nuove corse e maggiori piazzole di sosta; progetti che potranno essere attuati grazie alla proficua collaborazione fra Provincia, Smtp, Tep e Comuni.

Fra le scelte attuate quella del potenzia-mento delle linee di collegamento extraur-bano con gli istituti scolastici e le zone produttive, per le quali sono già state introdot-te, almeno fino alla fine dell’orario inver-nale, nuove corse sulla tratta Felino-Parma, Parma-Pontetaro-Noceto, Parma-Vico-mero-Torrile-Colorno. Nell’ottica del raffor-zamento degli spo-stamenti casa-scuola, “è stata introdotta una nuova corsa sulla linea Fidenza-Soragna - specifica Danni - a supporto degli studenti che frequentano l’istituto alberghiero di Salsomaggiore”, la quale prevede per tre volte a settimana un bus dedicato a questo servizio. L’esigenza di un trasporto pubblico efficiente e ben ramificato sul territorio è una richiesta espressa della stessa utenza. Ne sono esempi i risultati ottenuti dalla nuova linea

Mezzani-Parma, introdotta in via sperimentale lo scorso otto-bre e riconfermata per i prossimi tre anni dato l’alto livello di gra-dimento del servizio, finanziato in parti uguali da Provincia di Parma e Comune di Mezzani per un importo complessivo di

84mila euro.“Dove le linee urbane erano già presenti

- prosegue Danni – sono state incrementate le corse Bis, mentre dove assenti si è inter-venuto prolungando le linee urbane”. Fra questi interventi rientrano il servizio della linea 21 che garantisce il collegamento fra Sorbolo e Parma, introdotto lo scorso anno con 26 corse giornaliere, e il nuovo prolungamento della linea 2 con 18 corse giornaliere fra Parma-San Polo-Colorno.

TERRiToRio

Le Province di Parma e Reggio Emilia, i Comuni di Sorbolo e Brescello, e Fer (Ferrovie Emilia Romagna), dopo anni di dibattiti e discussioni, sono finalmente giunti a un accordo in merito alla realizzazione della tangenziale di Sorbolo. L’intesa, siglata all’inizio di aprile fra gli Enti coinvolti, riguarda la progettazione dell’opera il cui valore com-plessivo è stato stimato in 18milioni di euro. La tan-gneziale permetterà di convogliare il traffico, calcolato in 20mila mezzi al giorno, al di fuori del centro del paese, risolvendo un annoso problema che da tempo coinvolge Sorbolo. Il costo della sola progettazione ammonta a 200mila euro di cui 60mila euro finanziati rispettivamente da Provincia di Parma e Provincia di Reggio Emilia e 40mila euro stanziati sia dall’Unione Comunale di Sorbolo e Mezzani, sia dal Comune di Brescello. L’intesa vincola la Provincia di Parma a presentare il progetto preliminare della variante alla SP 62R della Cisa, comprensiva di un nuovo ponte sul’Enza di collegamento fra Sorbolo e Sorbolo Levante, entro sei mesi dalla

ACCORDO IN ATTESA DELLA NUOVA STRUTTURA, ENTRO L’ANNO SARà RIqUALIFICATO L’ATTUALE PONTE SULL’ENZA

Siglata l’intesa per la progettazione della tangenziale di Sorbolofirma. Il progetto affidato al professore Antonio Montepara preside della facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma, dovrà essere

conforme a quanto previsto dagli strumeti urbanistici dei Comuni di Sorbolo e Brescello e comprensivo degli svincoli di collegamento al tracciato storico, e dovrà includere anche lo studio di prefattibilità ambientale.

L’intesa prevede, inoltre, da parte di Fer la ma-nutenzione dell’attuale ponte stradale sull’Enza, da attuare attraverso il consolidamento della struttura esistente - la cui capacità è oggi limitata a 44 tonnel-late - e la realizzazione di una pista ciclopedonale che metta in sicurezza l’utenza più debole. Il costo com-

plessivo dell’intervento è di 1,3 milioni di euro e dovrà essere com-pletato prima della riapertura della ferrovia, i cui lavori dovrebbero essere ultimati entro il 2009. Altro problema collegato all’attuale ponte è il limite idrico di 11 metri. Problema, questo, che potrà essere risolto solo con la realizzazione della nuova infrastruttura.

Nuove corse per le tratte casa-lavoro e casa-scuola, linee urbane prolungate fino ai paesi, diffusione del biglietto unicoFerrobus. Tutti gli interventi dellaProvincia a favore della mobilità collettiva

Un territorio a por tata di bus

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37il mese maggio 2009

L’esigenza di spostarsi attraverso mezzi pubblici è presente anche nei mesi estivi, soprattutto nella zona della Bassa e della Pedemontana caratterizzate dalla presenza di numerosi eventi. è stato quindi deciso di potenziare il trasporto pubblico tramite lo stanziamento annuale di 40mila euro.

“Altro punto su cui si è voluto intervenire è il consolidamento dei servizi a chiamata rappresentati dal Taxi Sociale e dal Pronto Bus”, per i quali sono stanziati annualmen-te 140mila euro. Questo tipo di trasporto è stato attivato al fine di semplificare gli spo-stamenti per i residenti delle zone montane, abitate soprattutto da anziani. Il servizio è infatti disponibile nei giorni dei mercati settimanali e delle visite ambulatoriali. Il trasporto a chiamata è attivo con continuità in Val Taro e nella Montagna Est, mentre

sarà introdotti per il periodo estivo anche nelle località di Bardi e Tizzano a supporto della mobilità turistica dell’area.

Un altro servizio introdotto nella Val Taro è l’abbonamento Ferrobus, che permette ai residenti di spostarsi con un unico do-cumento di viaggio all’interno della zona oppure di raggiungere Parma, e qui uti-lizzare le diverse linee urbane con un solo documento valido per autobus e treno.

Un progetto reso possibile grazie all’ac-cordo fra Trenitalia e Tep e sostenuto da Provincia di Parma e Smtp, che anticipa il progetto regionale Stimer con la creazione di un’unica card elettronica per gli sposta-menti in regione.

Dato il successo ottenuto dall’abbona-mento Ferrobus nella zona della Val Taro (dove nel 2007 gli utenti dell’abbonamento integrato sono stati 209 e nel 2008 sono aumentati a 356), la Provincia intende introdurre il documento di viaggio uni-co anche per la tratta Colorno-Torrile e Sorbolo-Parma, e sta valutando l’opzione dell’abbonamento integrato anche per la linea Parma-Fidenza-Salsomaggiore.

Il piano provinciale del trasporto pubblico ha interessato anche la messa in sicurezza delle fermate sulle linee extraurbane. Nello specifico gli intervneti sostenuti in questo settore hanno riguardato le 300 fermate di maggiore concentrazione di utenti, delle quali 216 sono state dotate di pensiline. Altre 20 pensiline sono inoltre state messe a bilancio per il 2009, per un investimento di 110mila euro.

Il maltempo che ha imperversato durante gli scorsi mesi e il terremoto di dicembre hanno causato numero-si smottamenti nella zona dell’Appennino colpendo le località di Albareto, Tizzano, Monchio, Varsi, Palanzano, Bore, Pellegrino, Bardi, Bedonia, Varano Melegari, Ne-viano Arduini, Tornolo, Fornovo per un totale di 23 frane.

Per risolvere questi disagi la Provincia di Parma ha stanziato 2,4 milioni di euro di cui 840mila euro finan-ziati dalla Regione Emilia Romagna, mentre i restanti 1,5 milioni di euro erogati direttamente dall’Ente di Piazzale della Pace.

Si tratta di investimenti straordinari che dovrebbero essere attuati entro il periodo estivo, garantendo, nel minore tempo possibile, la messa in sicurezza di tutte le zone coinvolte dai movimenti franosi.

Le operazioni straordinarie necessarie per risolvere gli smottamenti sono di varia entità, si oscilla fra interventi meno problematici che richiedono investimenti di 30mila euro a fra-ne maggiormente critiche, come quelle di Vetto per la cui risoluzione sono stati quantificati 300mila euro. [Erika Ferrari]

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La corsa della PontremoleseIn seguito alla partecipazione del ministro

Matteoli al tavolo interistituzionale avvenuto nei mesi scorsi a Parma, da Roma è giunta la notizia ufficiale dello sblocco di 234,6 mi-lioni di euro per il raddoppio della Pontremo-lese nel tratto ferroviario Parma-Vicofertile. dopo i lavori avviati sulla linea Solignano-Osteriazza, il cui cantiere dovrebbe essere ultimato nel corso di tre anni, potrà essere avviato anche l’intervento per la realizzare della nuova linea Parma-Vicofertile. Il progetto prevede la creazione di un tracciato alternativo a quello esistente che nell’inter-sezione con via Cremonese diverrà interrata, proseguendo in direzione della tangenziale fino all’abitato di Vicofertile. In questo modo verrà risolto il problema dei sottopassi e dei disagi causati dal vecchio tracciato. [E.F.]

In alto a sinistra l’assessore provinciale Ugo Danni. Nel box a sinistra la firma dell’intesa per la progettazione della tangenziale di Sorbolo

Un territorio a por tata di bus

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38 il mese maggio 2009

territorio

Due nuovi volumi arricchiscono e com-pletano l’offerta della collana delle

guide dei Musei della Provincia di Parma pubblicata dalla casa editrice Edicta. I nuovi volumi sono dedicati a due tra le realtà più note e caratterizzanti del nostro territorio: il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro e il Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna.

Sono stati realizzati, come gli altri, in

collaborazione con l’Ufficio Cultura della Provincia di Parma e con il determinante contributo di Banca Monte.

I due volumi, di 64 pagine ciascuno, sono rispettiva-mente il numero 8 e 9 della collana e ricalcano lo sche-ma editoriale dei precedenti, pubblicati tra il 2005 e il 2008. Sono stati curati in staff da Diana Pastarini, Eri-ka Ferrari, Camilla Robuschi e Daniele Paterlini.

La prima parte è dedicata alla descrizione del museo protagonista della guida e comprende l’indicazione del percorso di visita, l’approfon-dimento delle tematiche che connotano il Museo, le schede degli oggetti più preziosi e significativi conservati nell’istituzione. La seconda parte racconta invece il terri-torio circostante il museo. Nel caso delle nuove guide si tratta rispettivamente:

Le guide ai Musei Guatelli e LeviPer valorizzare la rete museale e far conoscere il territorio ai visitatori e ai turisti

EDITORIA CRESCE LA COLLANA DEI “TESORI” DELLA PROVINCIA PUBBLICATA DA EDICTA

dell’area di Collecchio, sulla via Francige-na, caratterizzata da due Parchi Regionali (del Taro e dei Boschi di Carrega) che tutelano parte della superficie; e di Sora-gna, una delle mete turistiche della Bassa parmense, un borgo che ha mantenuto il suo profilo secentesco, tuttora dominato dall’imponente mole della Rocca dei Principi Meli Lupi.

La terza parte della guida suggerisce alcuni itinerari tematici per scoprire il territorio provinciale. Ventidue itinerari brevi da compiere in mezza giornata e più lunghi, che possono riempire un intero giorno e oltre.

“Abbiamo un importante sistema di musei: abbiamo lavorato tanto perché fos-sero curati, aperti al pubblico e in rete”, ha dichiarato durante la presentazione pubblica al Parma Point il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che delle due nuove guide ha detto: “Sono pubblicazioni di rilievo su due realtà che si commentano da sole. Due presenze straordinarie sul nostro territorio. La Pro-vincia ha fatto tutto il possibile perché potessero avere il giusto spazio e la giusta visibilità”.

“Sono guide che parlano di due musei, due tra i punti più significativi del sistema museale della nostra provincia, ma anche

di due persone: Ettore Gua-telli e Fausto Levi.

Due persone particolari che hanno caratterizzato momenti importanti della storia del nostro territorio”, ha precisato l’assessore provinciale al Turismo Ga-briella Meo.

Giuseppe Caltabiano di Banca Monte Parma a sua volta ha aggiunto: “è con grande piacere che vedia-mo il nostro marchio su queste due guide, coglien-do quel filo di coerenza che questa amministrazione provinciale sta tessendo proprio nella valorizzazione del territorio: una banca locale come la nostra non può che essere al fianco di chi sta compiendo un’azio-ne del genere attraverso

diversi strumenti”.I nuovi volumi sono attualmente in

promozione, e si possono ritirare gra-tuitamente presso i due musei oppure recandosi al Parma Point della Provincia di Parma.

di Matteo Caffarelli

La collana completa delle Guide dei Musei della Provincia di Parma si compone di nove volumi.

1. Il Museo della Resistenza di Sasso2. Il Museo “Gli Orsanti” di Compiano3. Il Polo museale del Seminario Vesco-

vile di Bedonia4. Il duomo di Berceto e la Pieve di

Bardone5. Il Museo Uomo-Ambiente di Bazzano

e il Museo Storico dei Lucchetti di Cedogno6. Il Museo dell’Emigrante di Tarsogno7. Le raccolte museali della Fortezza di

Bardi8. Il Museo E. Guatelli di Ozzano Taro9. Il Museo Ebraico F. Levi di Soragna

Tutti i volumi si possono trovare gratui-tamente nei musei, oppure al costo di Euro 3 presso il punto di informazioni turistiche della Provincia, Parma Point, situato a Parma in via Garibaldi 45.

La collana delle Guide

Sotto le copertine degli ultimi due volumi della collana dei Musei della Provincia. A sinistra un’immagi-ne di pagine interne. In basso l’interno della Sinagoga di Soragna e un oggetto esposto al Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro

Il Museo EbraicoFausto Levi

Soragna

ISBN

88-

9008

16-7

-8

Il Museo

Ettore GuatelliOzzano Taro

ISBN

88-

9008

16-7

-8

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39il mese maggio 2009

Il nuovo Ducato a metano amplia la gamma Natural Power di Fiat

Professional attualmente composta da: Panda Van 1.2, Punto Van 1.2, Multipla Van 1.6, Doblo’ Cargo 1.6 e Doblò Cargo Maxi 1.6.Le versioni Natural Power di Ducato rappresen-tano un’opportunità in più per un modello-simbolo di Fiat Professional prodotto in oltre due milioni di esem-plari a partire dal lancio avvenuto nel 1981. Un successo commerciale raggiunto grazie alla sua straordina-ria versatilità. Il Ducato 140 Natural Power adotta un propulsore da 3 li-tri che, in modalità metano, svilup-pa una potenza massima di 136 CV (100 kW) ed una coppia massima di 350 Nm a 1.500 giri/min e può superare una pendenza del 21,5% a pieno carico. Inoltre il nuovo veico-lo assicura consumi contenuti (8,8

kg di metano ogni 100 km nel ciclo combinato) e ridotte emissioni di CO2 (239 g/km). Il propulsore è stato sviluppato e prodotto da Fiat Powertrain Tech-nologies: una soluzione che è stata realizzata per il funzionamento a metano adottando numerosi compo-nenti specifici per assicurare la mas-sima affidabilità ed efficienza, oltre a garantire prestazioni paragonabili a quelle di un propulsore diesel. Il veicolo è configurato per funzio-nare normalmente a gas naturale. L’alimentazione a benzina interviene automaticamente solo quando il me-tano si sta esaurendo: il serbatoio della benzina di 15 litri assicu-ra oltre 100 km di autonomia per raggiungere il più vicino distributore di metano. Le bombole del gas sono po-ste sotto il pavimento, per-mettendo così di conser-vare la totale fruibilità del vano di carico. Il sistema di alimentazione è costitu-

ito da 5 bombole per una capacità complessiva di 220 litri (pari a 36 kg) che assicurano un’autonomia di 400 km. Leader mondiale nel settore delle auto e dei veicoli commercia-li a metano, Fiat Group Automobi-les ritiene che la propulsione a gas naturale sia nell’immediato la scel-ta tecnologica più appropriata per contribuire a risolvere i problemi di inquinamento delle aree urbane, es-sendo il metano il combustibile più pulito attualmente disponibile.

ARRIVA IL NUOVO FIAT DUCATO A METANO

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40 il mese maggio 2009

Commercio, Turismo, Efsa, Expo e marketing territoriale. Complici le deleghe dell’asses-sore comunale Paolo Zoni, un’analisi a tutto campo del territorio e delle sue potenzialità

Nominato nel recente rimpasto comu-nale, il nuovo assessore al Commer-cio e al Turismo, Paolo Zoni ha otte-

nuto dal Sindaco numerose altre deleghe: la vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e sui servizi cimiteriali, lo sviluppo del marketing territoriale, i rapporti con Efsa e con l’Expo 2015, che si terrà a Milano. In parallelo al via ai lavori per la costruzione della sede dell’Efsa, e di tutte le novità che coinvolgono il rilancio del commercio nella nostra città, quale migliore occasione per fare il punto della situazione e per scoprire le strategie future in questi ambiti?

Si parte naturalmente dalla notizia più fresca, l’assegnazione dei lavori per la co-struzione della sede Efsa: “La mia delega riguarda i rapporti con l’Efsa, mentre l’iter dell’assegnazione dei lavori è stato seguito dal vicesindaco, Buzzi. Posso tuttavia dire che i tempi sono stati perfettamente rispet-tati. La collocazione della prima pietra è importante, perché segna qualcosa di con-creto e smentisce tutti coloro che sull’Efsa avevano malignato, non accorgendosi di ciò

che già accade in città: la presenza di tecni-ci ed esperti alimentari provenienti da tutta Europa, che visitano e vivono la nostra città. Non desidero costringere Efsa a darci delle opportunità, perché essa è già un oppor-tunità di per se; questo, naturalmente, se saremo capaci di ragionare come sistema, creando quindi delle sinergie”.

La parola sinergia sarà una delle chiavi di lettura dell’assessorato di Zoni: “Pensiamo all’indotto che Efsa può creare, pensiamo alle opportunità anche turistiche che può offrire ad una città come la nostra, che spesso non è nemmeno conosciuta dagli stranieri che arrivano qui per lavoro, se non come brand; bisogna creare un luogo così accogliente, bisogna lasciare in loro un segno così forte da invogliarli a torna-re. Ecco allora che entrano in gioco altri aspetti della nostra città, tanti simboli che tutti insieme vanno a formare il brand, il marchio capace di valorizzare la nostra città e di espandere il marketing territoriale: il settore agroalimentare, la cultura”.

Per ottenere questo risultato, è ovvio, bisogna lavorare però su più fronti: “Da una parte” prosegue Zoni “bisogna ragio-nare con i territori vicini per sviluppare le

potenzialità di crescita che magari ancora non immaginiamo; dall’altra bisogna pen-sare ai trasporti, visto che la nostra è una società mobile. Ecco allora che, dopo che la stazione dell’Alta Velocità è stata asse-gnata a Reggio, dobbiamo concentrarci su altre potenzialità, come il nostro aeroporto. Stiamo stringendo accordi per avere un volo Parma – Parigi, ma vorremmo ampliare il raggio d’azione ad altre città europee, vista la ribalta internazionale che Efsa viene a dare alla nostra città”.

In questo ragionamento di sinergie e di opportunità da cogliere, è impossibile non pensare all’Expò 2015, ospitato da Milano: “L’Expò, ce lo insegna la storia, porta cam-biamento nel territorio, e di questo cambia-mento noi dovremo cogliere i vantaggi. Si calcola che a Milano questa manifestazione porterà 10.000 nuovi posti di lavoro, grazie anche all’indotto; la nostra città, che può considerarsi una periferia d’eccellenza di Milano, dovrà dimostrarsi capace di cogliere queste opportunità di sviluppo”.

Pensare quindi il territorio come sistema, e ragionare su come un evento possa giovare all’insieme: “Come già detto, il turismo beneficerà sicuramente della presenza dell’Efsa, ma il marketing territoriale non si esaurisce di certo qui: stiamo pensando alla valorizzazione del turismo congressuale, o ancora al potenziamento del polo fieristico, con manifestazioni correlate a Cibus da tenere negli anni dispari, quando la mani-festazione non c’è. Inoltre, è possibile uti-

EConoMia

Perchè Parma è di ventata un brand

di Matteo Sartini

L’APPALTO ALL’ATI DI CCC E MINGORI, PER 15MILA METRI qUADRI FUORI TERRA

Procedura d’urgenza per i lavori della nuova sede Efsaè arrivato il giorno d’inizio dei lavori che avranno il compito di realizzare la sede Efsa di viale

Piacenza. Venerdì 24 aprile la società Ati, rappresentata dalla CCC di Bologna e dalla parmigiana Mingori, si è aggiudicata l’appalto, assegnato dalla Stu Authority, grazie alla sua offerta basata sul ribasso d’asta di 6 milioni, sui 32 inizialmente previsti, e sulla riduzione dei tempi da 24 a 20 mesi. Grazie alla procedura d’emergenza, i lavori inizieranno entro poche settimane dalla data di asse-gnazione. La sede operativa prevede un edificio di 11 piani a pianta triangolare, destinato ai 400 dipendenti dell’Authority incaricata del controllo della sicurezza alimentare, per complessivi 15 mila metri quadri ceduti all’Efsa a titolo gratuito così come deciso nell’accordo sottoscritto con l’Autorità

europea per la Sicurezza Alimentare lo scorso 22 agosto 2005. L’edificio sarà dotato di parcheggi sotterranei da 330 posti e sarà assolutamente all’avanguardia per ciò che concerne la bioedili-zia. L’energia necessaria infatti verrà alimentata con un campo di sonde geotermiche, pannelli fotovoltaici, solare termico e attraverso il teleriscaldamento. Inoltre l’edificio è realizzato con materiale che garantisce una bassa dispersione energetica. I lavori partono nell’ex campo da rugby - già interessato da circa un anno dal cantiere per il nuovo sottopasso ferroviario che col-legherà la viabilità esterna alla futura sede Efsa - per garantire il regolare inizio del campionato di baseball all’Europeo.

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41il mese maggio 2009

lizzare il volano del turismo per aiutare il com-mercio, mentre la vendita dei nostri prodotti di qua-lità potrà invo-gliare il turista a tornare, a parlarne agli amici a casa, a cercare dal proprio venditore al dettaglio il prodotto realizzato qui, creando un rapporto biunivoco tra i due settori”.

E proprio il commercio è forse il settore più delicato, con la crisi economica incom-bente e la vendita al dettaglio che si sente soffocare: “L’allarme sociale, alimentato dalla crisi economica mondiale, ha rallentato i consumi, ma bisogna fare notare come le famiglie che non hanno perso il lavoro hanno un potere d’acquisto accresciuto, grazie alla flessione dei prezzi. Per superare questo dif-ficile momento bisogna fare un deciso passo avanti: abbiamo messo in cantiere una serie di provvedimenti per aiutare e rilanciare il commercio al dettaglio, tra cui il Consorzio per la creazione dei Centri Commerciali Naturali, volano della socializzazione di quartiere e diversi dai Centri Commerciali Artificiali, o la riqualificazione di alcune aree della città. Quest’ultimo aspetto partirà a breve da via Imbriani, nel cuore dell’Oltre-torrente, dove la necessità di avere negozi di vendita al dettaglio è più evidente, anche per mantenere vivo il tessuto sociale”.

IL DUP FINO AL 2013, TRE MILIARDI DI EURO PER DIECI OBIETTIVI INDIVIDUATI

Documento Unico di Programmazione: “Dalla Regione, uno strumento strategico per l’intero territorio”

da più parti si indica lo spreco di risorse come uno dei problemi più gravi riguardanti la gestione della cosa pubblica: piovono fondi e finanziamenti da Europa, Italia e regioni, e molti di essi si disperdono nei rigagnoli della burocrazia e degli sprechi, i rigagnoli diventano tor-renti, il torrente si ingrossa e diventa il fiume dello spreco pubblico. Ecco il significato della creazione del dUP, il documento Unico di Programmazione regionale, strumento strategico che permetterà di velocizzare la spesa, evitare i famosi sprechi di denaro e convogliare così finanziamenti e incentivi nella giusta direzione.Anche Provincia e Comune di Parma hanno dato il loro contributo, indicando, all’interno del documento, gli obiettivi prioritari sui quali fare confluire le risorse del dUP, in un quadro re-gionale che vede il territorio marciare, unito e compatto, in un’unica direzione. Il periodo di ri-ferimento entro il quale si attiva il dUP arriva fino al 2013, potrà contare su circa 3 miliardi di euro e individua 10 obiettivi da realizzare (dalla ricerca alla competitività, dalle infrastrutture all’ambiente, dalla valorizzazione delle città al pieno dispiegamento dei potenziali del territo-rio della montagna) tramite accordi territoriali con le varie Provincie dell’Emilia Romagna.L’accordo con il territorio parmense è stato raggiunto e sottoscritto in questi giorni, e permette l’attivazione di 130 milioni di euro di risorse da destinare agli interventi ritenuti prioritari da Provincia e Comune di Parma.Sei gli ambiti coinvolti: ricerca e innovazione nel settore agroalimentare, qualificazione e rafforzamento dei sistemi produttivi specializzati, valorizzazione dei potenziali turistici e culturali, miglioramento della rete infrastrutturale, qualificazione e sostenibilità del sistema produttivo e qualità della vita riferita alle aree urbane. Partendo da questa rete si inseriranno gli interventi pragmatici, tra cui la realizzazione del Tecnopolo Alimentare, gli incentivi per l’uso di energia rinnovabile, riqualificazione di aree urbane, sia a Parma che a Fidenza, il potenziamento delle infrastrutture turistiche della montagna.“L’Intesa – ha spiegato l’assessore provinciale alla programmazione Ugo danni - consente di mettere a sistema diversi programmi e finanziamenti: a partire da quelli europei, per arrivare a quelli nazionali e regionali. Ed è la prima volta che, utilizzando strumenti diversi e di varia provenienza, si programma su tutto il territorio provinciale, permettendo di tenere insieme le aree forti con quelle che lo sono meno”. “Questa intesa per Parma è importante perché ricono-sce una sua progettualità e la colloca all’interno di una vasta rete – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Parma Francesco Manfredi - Grazie al lavoro che progetteremo nei prossimi sette anni, le future generazioni avranno un territorio più ricco di opportunità.”“Con l’accordo di oggi si vanno a finanziare quei progetti strategici nella ricerca e nell’agroa-limentare, nella cultura, nell’ambito della logistica, dell’ambiente e del turismo che porteranno a soluzione il deficit infrastrutturale che penalizzava il territorio, il quale a partire da oggi può concentrarsi e guardare al futuro” –chiude il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli: “quando le istituzioni si muovono in questo modo, arrivano vantaggi notevoli per tutti”.

Perchè Parma è di ventata un brand

Il Tavolo dei relatori (da sinistra): Ugo Danni, assessore provinciale alla programmazione; Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia; Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia Romagna; Francesco Manfredi, assessore all’Urbanistica del Comune

L’assessore Paolo Zoni

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42 il mese maggio 2009

economia

Fidenza vanta i natali di un movimento, quello dei Gruppi di Acquisto Solidale,

che da un piccolo nucleo di famiglie è aumentato sensibilmente concentrando su questa tematica molte, positive, attenzioni. Nel settembre del 2008 i GAS della nostra provincia, insieme ai membri del progetto “Semi di Futuro”, sono stati tra i promotori dell’associazione “Verso il Distretto di Eco-nomia del territorio parmense”. Dallo scorso aprile il Distretto ha una propria “Carta dei Principi”, a cui dovranno attenersi tutti co-loro che vorranno entrare a farne parte.

L’obiettivo del Distretto è creare una nuova forma di economia che permetta di riappro-priarsi di valori ormai persi come quello della solidarietà e della fiducia, e di sviluppare un canale virtuoso di relazioni tra produttori e consumatori che consenta di coinvolgere nuovi soggetti.

“La nostra volontà è che in futuro si vada verso un tipo di economia diversa da quella attuale - afferma Giacomo Truffelli di Forum Solidarietà, – che ristabilisca nelle tipologie di consumo un contatto umano che oggi in-vece abbiamo perso quando andiamo a fare la spesa. Se si pensa ad una forma come il baratto si capisce che si tratta di un tipo di relazioni sempre esistite”.

Ora il Distretto ha anche una carta dei principi, che valorizza a livello formale una realtà già avviata da anni sul territorio. Attualmente fanno parte del distretto 19 GAS, 33 produttori operanti nella provincia di Parma e 16 di altre provincie. Ben sette Gruppi di Acquisto Solidale sono nati negli ultimi mesi, dopo l’atto di nascita dell’as-sociazione nel settembre 2008. I produttori

invece sono in massima parte piccole im-prese, quasi tutte a conduzione familiare, ed operano non solo nel campo alimentare ma anche nel tessile, nel turismo e nella cultura. Ad unirli è la volontà di creare un patrimonio comune con i consumatori. “La maggior parte dei produttori è troppo piccola per competere su ampia scala, ed ha bisogno che si crei intorno un rete di sostegno. Un gruppo di consumatori abituali con i quali calibrare i bisogni reciproci”. Il distretto non si limita comunque a raggruppare adesioni solo a livello cittadino o provinciale, ma ac-coglie realtà che rientrano in un raggio che

Insieme per un’economia... altra! Superare le logiche competitive per mettere in rete produttori e consumatori

DISTRETTO DI ECONOMIA SOLIDALE FILIERA CORTA, SOSTENIBILITà ECOLOGICA E SOCIALE

permetta di mantenere un contatto diretto tra le persone. L’inclusione è sempre stata la parola d’ordine fin dalla fondazione del primo GAS. “Il concetto di locale non va inteso come forma di campanilismo – pre-cisa Francesca Bigliardi, coordinatrice del progetto Economia Solidale – a noi interessa proteggere la specificità locale propria, ma rispettare al tempo stesso quella altrui. I localismi non devono rimanere separati, bensì incontrarsi e dialogare”.

Il solco per un nuova economia è stato tracciato. Bisogna aspettare che i “semi di futuro” piantati diamo i propri frutti.

di Vincenzo Pirillo

“I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), sono gruppi di persone che acquistano insieme, seguendo il principio della solidarietà, che li porta a preferire produttori piccoli e locali con cui entrare in relazione diretta. Il concetto che sta alla base dei GAS è quello di “filiera corta”, cioè l’avvicinamento tra produttore e consu-matore, tagliando gli intermediari quali i grossisti e i negozianti. I criteri con cui gli aderenti selezionano prodotti e produttori sono quelli classici del consumo critico. L’obiettivo non è risparmiare ma acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente e delle persone.

Esistono GAS composti da poche famiglie e altri che superano il centinaio, ma per tutti il modo di operare è simile. Periodicamente il gruppo raccoglie al suo interno le richieste per i prodotti disponibili. Le richieste vengono sommate per formare l’ordine complessivo del gruppo, che viene trasmesso al produttore e consegnato in un luogo definito dove i componenti passano a ritirare la propria parte.

Gruppi di Acquisto Solidali: 22mila famiglie coinvolte per un totale di 90mila consumatori in ItaliaIl primo GAS è nato a Fidenza nel 1994, e su questo esempio si sono

sviluppati presto altri gruppi in tutta Italia. Già nel 1997 si forma la rete di collegamento tra i GAS che porterà attraverso i primi incontri

a descrivere nel 1999 le caratteristiche di questa esperienza nel “documento base” dei GAS.

Oggi i GAS censiti sono 450, ma si stima che i gruppi effettivi siano almeno il doppio. Conside-rando un numero medio di 25 famiglie a gruppo, la stima è di 22 mila famiglie coinvolte per un totale di 90mila consumatori in tutta la penisola. Per quanto riguarda la Provincia di Parma i GAS attualmente sono 19.

La legge finanziaria del 2008 ha chiarito che l’attività di acquisto e distribuzione ai soci secondo finalità etiche e di solidarietà sociale in assenza di ricarico è da considerarsi “non commerciale”, e

quindi non soggetta a contabilità IVA da parte dell’associazione. L’IVA viene pagata dai soci in quanto consumatori finali. [V. P.]

Carta dei principi del DES“La Carta dei principi è il risultato del con-fronto tra i Gas della provincia di Parma, le realtà aderenti al progetto “Semi di Futuro” e l’Amministrazione Provinciale di Parma. Qui di seguito il sunto delle norme a cui il Distret-to si ispira, e le finalità verso cui i soggetti promotori e partecipanti si ispirano.Valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni: promuovere la nascita di gruppi di acquisto solidale, impegnarsi nella creazione di filiere corte, perseguire l’integrazione delle culture presenti sul territorio, promuovere stili di vita e di consumo sempre più essenziali.Giustizia e sostenibilità sociale: tendere a migliorare la qualità dei contratti e delle condizioni di lavoro, privilegiare le entità economiche di piccole dimensioni, promuove-re cooperazione internazionale e commercio equo solidale.Sostenibilità ecologica: incentivare l’agricol-tura biologica, rifiutare prodotti Ogm, non accettare produzioni in cui si fa uso della spe-rimentazione su animali, ridurre e ottimizzare il consumo di risorse.

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43il mese maggio 2009

Il tirocinio è un “ponte” capace di facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavo-

ro e di agevolare le scelte professionali delle persone. Questo è quanto emerge dall’atti-vità di promozione di tirocini formativi e di orientamento portata avanti dall’assessorato alla Formazione professionale e alle Politi-che attive del lavoro attraverso i Centri per l’Impiego. Il tirocinio consente alle persone di formarsi direttamente all’interno di un contesto lavorativo: è un’opportunità aperta a giovani e adulti, a chi entra per la prima volta nel mercato e a chi cerca di rientrarvi. Le persone possono trovare nel tirocinio una via per superare il passaggio critico tra mondo della scuola e mondo del lavoro, per accrescere la propria preparazione e riqua-

lificarsi. Le aziende vedono nel tirocinio uno strumento flessibile che risponde in modo adeguato alle proprie esigenze e fabbisogni forma-tivi: permette di conoscere e formare internamente una potenziale risorsa attraverso un progetto di sviluppo, sen-za obbligo di assunzione e senza oneri economici e bu-rocratici (che sono a carico dei Centri per l’Impiego).

Perché fare un tirocinio? Perché è un’esperienza di formazione, in cui appren-dere concretamente una professione e comprendere

meglio il mondo del lavoro, sviluppare la propria professionalità, dimostrare le proprie capacità alle imprese che necessitano di inserire nuovo personale.

Il servizio tirocini formativi è rivolto a tutte le persone interessate a un’esperienza di formazione: persone disoccupate o in cerca di occupazione, persone iscritte alle liste di mobilità senza limiti di età (purché maggiorenni) e senza vincoli di titolo di studio (purché abbiano assolto l’obbligo scolastico).

Ai nostri utenti perciò offriamo:• un percorso di orientamento individuale per approfondire le motivazioni e le dispo-nibilità verso il tirocinio; • la segnalazione alle imprese richiedenti di

Tirocini: la formazione in aziendaUlteriori informazioni e approfondimenti sul portale www.lavoro.parma.it

PIANETA LAVORO A CURA DEI CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI PARMA

candidati motivati a intraprendere il tirocinio formativo; • la gestione delle pratiche amministrative e burocratiche (con l’onere delle spese per assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso l’I.N.A.I.L. e per la Responsa-bilità civile contro terzi); • il monitoraggio del tirocinio, attraverso con-tatti periodici con il tirocinante e con il tutor dell’impresa ospitante, per aiutare la persona a vivere al meglio questa esperienza;• la valutazione dell’esito del tirocinio con l’impresa e il tirocinante, e il rilascio della “Dichiarazione di competenze” che attesta l’acquisizione di conoscenze e competenze professionali.

Si può prendere un appuntamento presso i Centri per l’Impiego o telefonare ai numeri di riferimento. è inoltre possibile accedere al Servizio segnalando la propria disponibilità a un’esperienza di tirocinio aziendale oppure consultando la bacheca delle offerte di tiro-cinio attive sul sito www.lavoro.parma.it.

La bacheca online pubblicizza alcune del-le offerte di tirocinio formativo intermediate dai centri per l’impiego e consente di candi-darsi inviando il proprio curriculum online. L’operatore del servizio Tirocini effettua uno screening delle candidature pervenute dalla bacheca; se sono coerenti con la richiesta, l’operatore si mette in contatto con il candi-dato per approfondire il suo profilo e inoltra il curriculum all’azienda, che ha la possibilità di contattare direttamente i candidati per un colloquio conoscitivo.

Parma Via Galvani, 4/a - tel. 0521/931211 [email protected]

Fidenza Piazza della Repubblica, 20 tel. 0524/514411 [email protected]

Langhirano Via Pelosi, 11/c - tel. 0521/857106 [email protected]

Borgo Val di Taro Via Taro, 9 tel. 0525/90770-96209 [email protected]

Agenzia per il Lavoro di Fornovo di TaroPiazza Libertà, 2/b - tel. 0525/[email protected]

Orari e info dettagliate sul portalewww.lavoro.parma.it

LA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE STUDENTESSA CHE HA UTILIZZATO IL SERVIZIO INFORMATIVO DEL CPI DI PARMA

Giuseppina: “Grazie al tirocinio ho trovato il lavoro per cui ho studiato in questi anni”“Giunta al termine di questa esperienza posso dire di es-

sere davvero soddisfatta. Grazie al Centro per l’impiego sono riuscita a individuare proprio il tipo di lavoro che cercavo e che ho sempre desiderato”, afferma Giuseppina Roma, laurea-ta in Scienze biologiche all’Università di Parma.

Giuseppina racconta di come è stata in grado di realizzarsi a livello professionale grazie all’aiuto del Centro per l’im-piego di Parma. “dopo essermi laureata alla triennale e aver conseguito la laurea specialistica, speravo assolutamente di trovare un’occupazione che concretizzasse il più possibile le mie aspettative e che, soprattutto, fosse strettamente connessa a ciò per cui avevo dedicato il mio studio. Per questo motivo, dopo la laurea mi sono subito

rivolta al Centro per l’impiego della città. Qui sono stata sottoposta ad un colloquio durante il quale ho espresso le mie preferenze in ambito lavorativo e ho spiegato quale fosse la mia priorità in quel momento. Poco tempo dopo, sono stata ricontattata dal Centro per l’impiego che mi ha proposto un tirocinio della durata di quattro mesi, più pre-cisamente 400 ore, all’interno di un laboratorio chimico e di analisi di matrici ambientali. Con grande entusiasmo

ho subito accettato e svolto il mio tirocinio”. A seguito di questa esperienza il rapporto fra Giuseppina e l’azienda è proseguito con la sua assunzione tramite un contratto di collaborazione a progetto, “trasformandomi in una lavoratrice a tutti gli effetti”. [L.F.]

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44 il mese maggio 2009

economia-ascomCOMMERCIO UN’ANALISI IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI

A“scuola” di EuropaMissione della giunta Ascom Parma a Bruxelles per entrare nelle dinamiche e nelle regole europee legate al mercato e alla gestione d’impresa

“Le piccole e medie imprese devono guardare all’Europa in maniera diversa da come

facevano in passato”. Così si è espresso

il direttore Enzo Malanca di ritorno dalla missione fatta a Bruxelles dall’Ascom Confcommercio di Parma. “L’operatività degli organi europei si è invertita. Prima arrivavano quasi esclusivamente dei sug-gerimenti, ora l’80% dei provvedimenti ha carattere normativo. A questo biso-

gna aggiungere il fatto che la Comunità Euro-pea conta 27 Paesi, ed ognuno di questi si bat-te per difendere i propri prodotti e le proprie esigenze. Fondamentale diventa quindi conosce-re il sistema legislativo europeo e capirne il fun-zionamento, in modo da poter far valere le pro-prie posizioni”. Proprio in quest’ottica Ascom Parma ha organizzato lo scorso aprile una missione a Bruxelles, durante la quale il pre-sidente Ugo Margini e il

direttore Malanca hanno guidato i membri della propria Giunta Direttiva.

“L’associazione è da sempre impegnata a proteggere gli interessi delle piccole e medie imprese – precisa Malanca –. Sono anni che organizziamo viaggi studio con lo scopo di far aumentare le conoscenze dei nostri associati, consapevoli che il settore terziario segue regole di mercato che spesso non sono ben conosciute, ma che si rivelano fondamentali per la gestio-ne delle imprese. La missione a Bruxelles

di Vincenzo Pirillo

COMMERCIO TRA GLI AMMINISTRATORI DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ANCHE UGO MARGINI

Confcommercio International: a tutela delle imprese presso la Comunità EuropeaLa Confcommercio ha aperto dal 1981 una propria sede a Bruxelles

per tutelare e rappresentare gli interessi delle PMI presso le Istituzioni Comunitarie. I suoi obiettivi sono di recepire le politiche comunitarie in ambito del terziario e di trasferire queste analisi ai singoli settori, di svolgere opera di rappresentanza, di sensibilizzare le Istituzioni Europee sulle specificità del sistema di impresa, di svolgere una attività di lobby costruttiva verso le Istituzioni europee sia in maniera diretta che media-ta, attraverso le organizzazioni europee di settore.

Per raggiungere i propri obiettivi Confcommercio International utilizza una serie di strumenti come il sito internet (www.confcommercio-int.eu), la newsletter che raggruppa le iniziative comunitarie di interesse, sche-de tematiche sui finanziamenti e le politiche europee in campo terziario, seminari di formazione e informazione.

La struttura è composta dal presidente Alberto Marchiori, dal direttore Giacomo Regaldo, dall’amministratore delegato Ferruccio dardanello, dal tesoriere Aldo Poli e da quattro amministratori: Pierluigi Bernasconi, Giovanni da Pozzo, Claudio Rotti ed Ugo Margini, presidente dell’Ascom di Parma. La confederazione è presente in molte strutture europee:

1) Eurocommerce l’associazione europea del Commercio rappresen-tativa dei 27 paesi della Ue, la cui costituzione è stata fortemente voluta

e sostenuta da Confcommercio; 2) Cese (Comitato economico socialeeu-ropeo): organo consultivo delle Istituzioni europee composto da rappre-sentanti delle organizzazioni nazionali socioeconomiche che esprime pareri sulle proposte legislative della Ue e ha facoltà di proporre pareri di iniziativa su temi socioeconomici di interesse specifico; 3) Age: piattaforma europea delle persone anziane; 4) Hotrec: associazione eu-ropea degli alberghi e pubblici esercizi. Ed in molte altre organizzazioni specifiche di categoria in campo alimentare e non alimentare.

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45il mese maggio 2009

ascom-economia

è stata un po’ diversa dai nostri soliti viaggi studio. In questo caso abbiamo scelto di concentrarci sull’Europa perché il prossimo giugno ci saranno le elezioni e quindi si trattava di un argomento di stretta attualità”.

La delegazione ha visitato in primis la sede della Confcommercio International rappresentata dal presidente Alberto Mar-chiori e dal direttore Giacomo Regaldo (fra gli amministratori figura anche Ugo Margini).

“Nel 1981 - commenta proprio Margini – la Confcommercio ha aperto una sede in Belgio per tutelare e rappresentare i propri interessi presso le istituzioni comunitarie. In Ue il settore terziario rappresenta oltre 15 milioni di imprese di cui il 99,9% sono micro, piccole e medie. Il settore del commercio ne ne conta oltre 6 milioni che occupano circa 30 milioni di lavoratori e creano oltre il 13% del Pil Ue. Il settore del turismo è invece composto da circa 2 milioni di imprese che generano il 4% del Pil e il 4% dell’occupazione. La Confcommercio International opera in modo da permet-tere a questo sistema di imprese di svi-lupparsi in ambito europeo, poiché è qui che si decidono le direttive principali che si tradurranno poi in normative”.

Successivi incontri sono stati orga-

Europa e PMI: se ne discute giovedì 14 maggioCon l’obiettivo di diffondere la conoscenza del ruolo centrale che rivestono le PMI in Eu-

ropa, giovedì 14 maggio Ascom Parma organizza il convegno “Piccole e medie imprese in Europa. Analisi e prospettive”. L’iniziativa, promossa attraverso il progetto Business Forum, nato per lo sviluppo e la divulgazione della cultura d’impresa, affronterà nella giornata temi quali lo “small businness act” e il trattato di Lisbona, in vista anche delle prossime elezioni europee . “L’Europa è una realtà sempre più presente nella vita dei cittadini e delle imprese”, spiega Enzo Malanca. “L’obiettivo di questo incontro è proprio quello di cercare di analizzare in che modo oggi l’Unione Europea condiziona e determina le regole di mercato e la gestione d’impresa”.

nizzati presso la sede del Parlamento Europeo, dove in presenza di Lia Sartori ed Iles Braghetto, onorevoli della Circo-scrizione Italia Orientale – di cui fa parte anche Emilia Romagna – si è discusso dell’importanza del Parlamento Europeo come punto da cui nascono le direttive che regolano il sistema economico. Attual-mente occorrono in media due anni perché una normativa comunitaria venga recepita a livello nazionale, ma in futuro i tempi

andranno sicuramente a diminuire. “Proprio in questo momento – conclude

Malanca - il Parlamento europeo sta discu-tendo un pacchetto di norme che andranno a influire anche sulle piccole e medie im-prese, e che presenteremo in un convegno previsto per il prossimo 14 maggio.

Alcune di queste sono state proposte proprio da Confcommercio Internatio-nal, a dimostrazione dell’ottimo operato dell’ufficio”.

Sopra e sotto l’esterno del Parlamento Euro-peo. Nel box, l’aula del Parlamento. A sinistra il gruppo Ascom presente a Bruxelles. Nel box a sinistra, Ugo Margini (al centro) insieme a Giacomo Regaldo (a sinistra) e Alberto Mar-chiori della Confcommercio International

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46 il mese maggio 2009

economia-ascomTRASPORTI IL CONFRONTO TRA COMUNE E ASSOCIAZIONI HA INTRODOTTO ALCUNE DEROGHE

Ecologistics: ultime modifiche

Dallo scorso aprile il progetto Ecolo-gistics si è avviato a pieno regime,

e non sarà più possibile accedere nel centro senza un veicolo accreditato. Diventa quindi obbligatorio presentare domanda di accreditamento con allegato una documentazione che attesti i requi-siti minimi richiesti dal Comune.

L’introduzione di Ecologistics ha inevitabilmente modificato il modo di rifornimento merci dei commercianti che operano in centro storico. Al fine di coniugare le priorità commerciali dei negozi con le necessità del Comune, Ascom Parma ha da subito preso parte al tavolo di lavoro istituito con l’ammi-nistrazione comunale. L’obiettivo era riuscire ad individuare alcune modifiche che tutelassero i commercianti; deroghe

che l’amministrazione ha poi introdotto nel progetto finale di tra-sporto merci.

Sono ad oggi escluse dal progetto Ecologi-stics alcune attività o tipologie di consegna: panificatori, pasticcieri, consegna con assem-blaggio e/o manutenzio-ne, consegna spesa e/o bevande presso civili abitazioni, fioristi, ten-tata vendita, trasporto carne equina e bovina.

è inoltre consentito l’accesso di mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3.5 t per rifornire gli esercizi commerciali che trat-tano alimentari e che abbiano una superficie complessiva (rife-rita ad un unico punto vendita) superiore a 400 metri quadrati, disciplinandone la circolazione mediante la stipula di speci-fici Accordi di Programma con il Comune di Parma, fermo restando il rispetto degli altri requisiti minimi. Tale integrazione permette alle aziende di distribuzione alimentare di medio/grande dimensione, di poter sostare all’interno dall’area com-merciale del centro storico con evidenti benefici per l’intero comparto.

La concessione del permesso di sosta Ecologistics, a titolo gratuito e per 24 mesi, è infine stata estesa a tutti i veicoli la cui procedura di accreditamento si sia

conclusa con esito positivo. Tale risultato garantisce un risparmio immediato di 720 euro in 2 anni pari al costo neces-sario per l’istituzione del sistema di tracciabilità richiesto da Ecologistics

L’area cittadina interessata dal pro-getto resta quella già identificata e compresa all’interno dei viali di Circon-vallazione (area all’interno dei viali di circonvallazione, ovvero Viale dei Mille, viale Pasini, viale Piacenza, ponte delle Nazioni, viale Bottego, viale Fratti, viale Tanara, viale Mentana, via P.M.Rossi, viale Martiri della Libertà, viale Bere-nini, ponte Italia, viale Caprera) e non comprende gli stessi.

Veicoli accreditati e commercio: rispettate le esigenze delle attività del centro storico

FIPE NON SODDISFA IL DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DALLA REGIONE

Più distinzioni tra agriturismo e attività ricettivaRibadisce le sue perplessità Ascom Confcommercio sul nuovo

progetto di legge approvato il mese scorso dall’Assemblea Legi-slativa della Regione Emilia Romagna sul settore agrituristico. “Così come articolato - spiega Ugo Romani presidente Fipe (Fe-derazione Italiana Pubblici Esercizi) Parma - il provvedimento non valorizza appieno un agriturismo di qualità, rischiando anzi di alterare gli equilibri del comparto ricettivo e della ristorazio-ne regionali.

Nonostante alcuni cambiamenti al testo di legge continuiamo ad essere contrari all’impianto generale della norma che, così come approvata, favorisce le attività agrituristiche a scapito delle imprese ricettive e di somministrazione.

Il rischio è che questa legge, così come impostata, possa por-tare a pericolose spaccature tra imprese regionali che di fatto operano nel medesimo ambito dell’accoglienza, ma con regole

non omogenee”.L’associazione

riconosce da un lato come l’azio-ne portata avanti a livello regiona-le e territoriale abbia prodotto una serie di modifiche migliorative rispetto al testo originario del progetto di legge; ma rimangono tuttavia insoddisfacenti diverse parti del provvedimento, tra cui il sistema di controlli non ancora ben definito e tempestivo, l’ospitalità famigliare rurale, i volumi di pasti somministrabili e di ricettività consentiti, ancora eccessivi nonostante le modifiche apportate.

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47il mese maggio 2009

ascom-economiaTIPICITà DAL PO, OLTREMANICA. SUCCESSO PER I CULATELLI E GLI ALTRI INSACCATI “NOSTRANI”

Un consulente alla corte del ReNon capita a molti nella vita di

essere ricevuti dal principe Carlo d’Inghilterra nelle sale della residenza reale. Specialmente se si nasce sulle rive del Po e si dedica la propria vita al buon cibo e alla buona cucina, come è accaduto a Massimo Spigaroli, chef del ristorante il “Cavallino Bianco” a Polesine e rinomato produttore di salumi.

Signor Spigaroli può dirci come ha fatto ad entrare in contatto con il principe Carlo?

“Tre anni fa è arrivata una chiamata dall’Inghilterra in cui mi riferivano che il principe voleva incontrarmi. Dopo aver

assaggiato un nostro culatello, infatti, aveva preso informazioni circa le nostre produzioni, e si era stupito di come la-vorassimo ancora in maniera tradizionale con antiche razze di maiali”.

Cosa le ha chiesto?“Anche lui alleva delle razze di maiali

molto antiche nella sua tenuta in Galles, dalle quali però ricavano solo carne fresca. Il suo desiderio era di provare a concentrarsi sulla produzione di salumi simili a quelli della nostra terra. Per questo mi ha invitato a trasferirmi e a diventare il consulente ufficiale di corte. Io, però, gli ho fatto notare che solo da

noi esiste quel particolare microclima che permette di produrre salumi buoni come quello che aveva assaggiato”.

Quindi?“L’ho comunque pregato di inviarmi

un esemplare per ogni razza, in modo da provare a vedere se era possibile ricavarne dei salumi. Così in novembre sono arrivati due maiali, uno di razza Tamur e l’altro Large Black, ed abbiamo iniziato la lavorazione. Già a Natale sono partiti alla volta dell’Inghilterra i primi strolghini, cotechini e cicciolate, mentre per i culatelli bisognerà aspettare più di un anno”.

I primi frutti del vostro lavoro sono stati quindi già gustati dai palati reali. Quali a questo punto le loro impressioni?

“La risposta è arrivata attraverso posta elettronica. Il principe in persona si com-plimentava per la qualità eccellente dei prodotti che avevamo inviato. Vista la sua soddisfazione penso ci siano le premesse perché questo sodalizio continui anche in futuro...”. [Vincenzo Pirillo]

Massimo Spigaroli fornitore ufficiale dei salumi di Carlo d’Inghilterra. La casa reale conquistata dalla qualità e dalla tradizione della nostra lavorazione

EVENTI 56 ASSOCIATI ASCOM HANNO RICEVUTO IL RICONOSCIMENTO SIMBOLO DELLA CATEGORIA DEI MERCANTI

Aquila di Calimala: un premio per i commercianti con oltre venticinque anni di attivitàIl gruppo Fenacom, nato nel 1974 e

costituito da iscritti che superano i 50 anni di età, domenica 5 aprile, all’interno della Sala delle Feste, presso Palazzo San Vitale, ha premiato in base al criterio di anzianità nell’attività commerciale cinquantasei asso-ciati. Il premio ricevuto, l’Aquila di Calimala, esprime una specifica valenza simbolica, poiché è l’antico simbolo rappresentativo dell’intera categoria di mercanti.

durante la cerimonia hanno ricevuto l’aquila d’argento tutti coloro che svolgono il loro mestiere in ambito commerciale da almeno 25 anni, l’aquila d’oro chi svolge at-tività da oltre 40 anni e infine hanno ricevuto l’aquila di diamante

Sopra Massimo Spigaroli. A fianco una cantina di culatelli

tutti coloro che godono di oltre 50 anni di esercizio nel mestiere.

Per l’occasione un riconoscimento spe-ciale è andato anche a chi si è distinto per il proprio impegno nel campo del volontariato.

Alla premiazione hanno partecipato oltre al presidente Fenacom Franco Bia e al presi-dente Ascom Ugo Margini, anche l’assessore al Commercio Paolo Zoni e Pier Luigi Ferrari assessore provinciale alle Attività produttive e commerciali.

Entrambi al termine della cerimonia, dopo aver ringraziato il gruppo Fenacom, hanno affrontato il tema della crisi parlando del

sostegno messo in campo dagli enti ed istituzioni della città.

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48 il mese maggio 2009

Un laboratorio per le famiglie in via Inzani

varie

EnergiAmbiente 2009 QUINTA EdIZIONE dELLA FIERA

Torna la fiera EnergiAmbien-te, con una quinta edizione ampliata, ricca di eventi rivolti non solo alla popolazione stu-dentesca, ma a tutta la citta-dinanza. La parte fieristica ed espositiva è allestita a Fidenza dal 5 al 7 maggio, mentre fino 16 maggio sono in program-ma seminari, incontri con scrittori, spettacoli, mostre e cineforum. Il tutto nel comune denominatore dell’educazione ambientale. La fiera EnergiAm-biente, è un progetto della rete RESPIRA (REte di Soggetti Per Il Rispetto dell’Ambiente) composta da scuole di ogni ordine e grado della provincia di Parma, enti pubblici, asso-ciazioni, parchi e altri soggetti che condividono percorsi di educazione ambientale.Il programma completo è di-sponibile su www.retescuole.it.

Sconto su tariffa rifiutiIL BANdO SCAdE IL 19/5

Sono 1700 le famiglie con tre o più figli a carico a cui è stata indirizzata una lettera per spiegare come ottenere lo sconto sulla tariffa rifiuti. L’agevolazione tariffaria, da richiedere entro il 19 maggio, consiste in una riduzione della quota variabile della tariffa rifiuti da addebitare alla famiglia - con riferimento ai consumi del 2008 - nella misura del: 20% per le famiglie con tre figli a carico di età non superiore a 25 anni; 25% per le famiglie con quattro o più figli a carico sempre sotto i 25 anni. Tutti i dettagli e i moduli di doman-da per accedere ai benefici: presso il DUC in Largo Torello de Strada 11/a.

Sicurezza 24ore su 24 NUOVO SERVIZIO dEL COMUNE

Pattuglie della Polizia Munici-pale in servizio, al venerdì e al sabato, per 24 ore. La durata del servizio dall’una di notte alle sette di mattina, così da coprire in modo continuativo il week end, è la vera novità dell’h24 della Polizia Muni-cipale di Parma che ha preso il via sabato 18 aprile. “La sicurezza – afferma il sindaco Pietro Vignali – è oggi la prima preoccupazione dei cittadini. Per questo, fin dall’inizio, abbiamo scelto di farne una priorità”. Le pattuglie saranno dotate di un furgone attrezzato per l’attività principale che svolgerà, quella cioè del rilievo

Adolescenza: il 28/5 psicologi a confronto

Giovedi 28 maggio, alle 21, al Centro SIPRE (Centro Studi e Ricerca sugli ado-lescenti di Parma),

verrà presentato e discusso con gli autori il libro “Free Student Box - Counselling psicologico per studenti, genitori e docen-ti” (a cura di L. Angelini e D. Bertani, Psiconline Editore, 2009). Il volume nasce da un’esperienza di counselling psicologico nelle scuole medie superiori di Reggio Emilia. All’incontro, interverranno Leonardo Angelini, Deliana Bertani, Patrizia Bazzani, Giu-liana Nico, Antonio Restori.

Letture, disegno, conversazioni per stare insieme

“Il nostro obiettivo è quello di sostenere, mettere al

centro la famiglia nella politica di welfare, ovvero farla uscire dall’isolamento attraverso queste reti di collaborazione”. Con que-ste parole il sindaco di Parma, Pietro Vignali, ha presentato l’apertura del nuovo “Laboratorio Famiglia in Oltretorrente” di via

Inzani. “Un luogo di incontro tra le varie etnie e le varie comunità - ha ricordato Cecilia Greci, responsabile dell’Agenzia per la Famiglia – in cui persone diverse possono incontrarsi e aiutarsi. Questo laboratorio, insieme al “Laboratorio Famiglia al Portico”, è un’espressione concreta di come Parma stia diventando una città a misura di famiglia”.Il “Laboratorio famiglia Oltretorrente” è un luogo informale di incontro dove le famiglie hanno l’opportunità di incontrarsi, conoscersi, sostenersi e insieme collaborare per trovare soluzioni ai problemi quotidiani. Le attività previste sono diverse, operatori volontari collaborano per proporre alcune iniziative come, ad esempio. il laboratorio di letture (rivolto ad adulti e bambini), l’angolo della conversazione, per conoscere e cono-scersi, il Laboratorio della memoria e dei saperi di quartiere (rivolto agli adulti e ai bambini), Disegni, Merenda e... tabelline. Tutte queste attività e l’organizzazione dei centri sono coordinati da due associazioni appartenenti alla consulta comunale delle associazioni familiari: Libe-ramente e Famiglia Più.Questo progetto, nato dalla collaborazione tra l’Agenzia per la Famiglia del Comune di Parma, il Forum delle Associazioni Famigliari e il centro servizi per il volontariato Forum Solidarietà, è sostenuto da tante realtà economiche e culturali della città, in modo particolare da Parmalat S.p.A. e Co.l.ser Servizi S.c.r.l. [Rosaria Frisina]

in breve

La sofferenza psichica nei disturbi alimentari

“I gruppi nei distur-bi alimentari. Te-rapie, formazione, ricerca”. è questo il titolo del libro che verrà presentato il 7 maggio alle 18.30 presso la libreria

Feltrinelli di Parma. Il volume, a cura di Anna Maria Gibin, psicologa e psicoterapeuta individuale, descrive il lavoro clinico attuato da un’équipe impegnata da tempo nell’ambi-to dei disturbi alimentari e che propone il gruppo come valida risorsa per economicità ed efficacia d’intervento.

OLTRETORRENTE uno spazio di condivisione e confronto

COOPERATIVE SOCIALI

VII Rapporto provinciale: quasi 6mila lavoratori

66 cooperative sociali attive, 5.824 lavoratori comples-sivi (l’80% donne), 5.087 dipendenti (tre su quattro a tempo pieno), 494 volontari (la metà a tempo pieno),

252 persone svantaggiate in-serite, 5.075 soci complessivi, 4.297 soci lavoratori, 375 soci volontari, 123

milioni di euro di fatturato complessivo nel 2007. Questi alcuni dei numeri che emergo-no dalla settima edizione del rapporto “La fotografia della cooperazione sociale nella provincia di Parma”, realizzato dalla nostra Provincia.

INTEGRAZIONE

Idee e strumenti per una società più inclusiva

Alfabetizzazione, mediazione e antidiscriminazione. Queste le priorità del Programma 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranie-ri, recentemente approvato

dalla Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento, organizzato in tutti i territori provinciali, ha illustrato agli

enti locali, alle parti sociali, al terzo settore e alle associazio-ni di immigrati scopi e metodi di questo strumento trasver-sale, che pone al centro delle programmazioni di settore il tema della crescente presenza di migranti sul territorio.

BENESSERE GIOVANILE

Nominato il Cda di Engioi: cinque i membri eletti

è stato nominato a fine aprile il Cda della Società, “Energie Giovani Insieme”, una SpA a prevalente capitale pubblico (60% del Comune di Parma) finalizzata alla gestione

dei Centri Giovani e di altri servizi che promuovono l’aggregazione e il benessere giovanili. Il Cda, in carica

per tre anni (eventualmente rieleggibile), è composto da cinque membri: tre nominati dal Comune, tra cui il pre-sidente, Ernesto Balisciano e due da “Prospettive s.r.l.” il soggetto privato incaricato dal Comune della gestione.

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49il mese maggio 2009

Teleriscaldamento: vantaggi e opportunità

Sono in corso, nella zona del parco Bizzoz-zero, i lavori di estendimento della rete del teleriscalda-

mento, il che si traduce in acqua calda e riscaldamento domestico, con importanti vantaggi. Il primo è quello di poter eliminare i costi d’ac-quisto, manutenzione e ge-stione delle caldaie condomi-niali e delle canne fumarie. Il secondo è quello di migliorare la qualità dell’aria cittadina, grazie alla diminuzione del numero di camini e al costan-te controllo delle emissioni, con una drastica riduzione dell’impatto ambientale.

Torna Giocampus, per un’estate di sport

Rinnovata la convenzione tra Barilla e Cus Parma per l’atteso ritorno del Giocampus. Anche

quest’estate i bambini di Par-ma potranno divertirsi e stare insieme facendo sport. Gio-campus Estate infatti è l’unico campus estivo che unisce la pratica di differenti discipline sportive ad un’attenta educa-zione alimentare. Un’esperien-za di crescita, divertimento e amicizia che rende speciale l’estate in città. La gestione è affidata al Cus Parma.

Progetto Biciplan per una città su due ruote

“Oggi a Parma il 19% degli spostamenti avviene in bicicletta. Speriamo in tre anni di

arrivare al 30%”. è il traguardo che l’assessore alla viabilità Luigi Tanzi ha indicato durante la presentazione del progetto Biciplan. Per far diventare Parma la città delle biciclette e quindi del benessere si rea-lizzeranno nuove piste ciclabili (dagli attuali 87 km ad oltre 110 nel 2011), si costruiranno nuovi collegamenti all’interno della rete attualmente in uso e si metteranno in sicurezza le piste esistenti.

aPPuntamento dal 6 all’11 maggio sotto i portici del grano

“Europe Week”: una festa per celebrare l’Europa Il 9 maggio, “Festa dell’Europa”, è

l’anniversario della dichiarazione di Robert Schuman, una tappa fondamentale nella storia dell’Unione europea (UE). Per cele-brare questa giornata, l’EFSA ha organizza-to una serie di eventi a Parma dal 6 all’11 maggio: la “Europe Week”. Il programma è pensato per descrivere l’Europa, il sistema europeo della sicurezza alimentare e il ruolo svolto al suo interno dall’EFSA a visitatori di tutte le età. Esso prevede:

Uno spazio espositivo sotto i Portici del Grano in Piazza Garibaldi, a Parma (aperto ogni giorno della manifestazione dalle 9 alle 20), per pre-sentare l’Europa, l’EFSA e le istituzioni locali ai visitatori.

Una serie di conferenze sotto i Portici del Grano su argomenti riguardanti l’Europa e la sicurezza alimentare. Incontri con le scuole presso gli stand espositivi per giovani studenti provenienti dall’intera provincia.

in breve

Crisi: arrivano i voucher Comune e Fondazione Cariparma stanziano circa un milione di euro per sostenere i cittadini in difficoltà: 2000 voucher dal 3 giugno, altri 6000 entro fine anno

BUONI SPESA per servizi educativi e sociali, trasporto pubblico e ristorazione scolastica

“Questo è l’ultimo tassello di un pacchetto anticrisi articolato e complesso, senza pari in Italia. Un piano

che ha visto prima interventi a sostegno del credito e del consumo; ora passiamo alla fase della erogazione diretta”. è il commento del sindaco Pietro Vignali alla presentazione dei voucher per i servizi comunali, tappa finale del sistema di provvedimenti adottati dall’amministrazione per far fron-te alle difficoltà provocate dalla crisi economica.

Sono numerosi i servizi, erogati sia da Comune che da Tep, che i cittadini beneficiari potranno pagare con i vou-cher: ristorazione scolastica, servizi educativi, rimborso trasporti disabili, servizi sociali, abbonamenti annuali e stagionali ai trasporti pubblici. “Questo sistema è un’evo-luzione del welfare locale - ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali Lorenzo Lasagna -. Si premia la capacità del cittadino di progettare dove e come usufruire dei bonus nei servizi offerti”.

Con un primo bando che si aprirà il 5 maggio saranno selezionati i beneficiari dei primi 2.000 voucher da 70 euro, in distribuzione dal 3 giugno: i destinatari saranno cassintegrati e disoccupati, oltre alle 128 famiglie monogenitoriali escluse dal precedente contributo comunale. Entro il 31 dicembre verranno distribuiti altri 6.000 voucher, per un massimo di 4 voucher a nucleo. Per questa iniziativa sono stati stanziati quasi un milione di euro: 500 mila tramite un finanziamento della Fondazione Cariparma e 470 mila direttamente dal Comune, dopo un’apposita variazione di bilancio.

“Siamo stati vicini alle istituzioni in questo momento di crisi che ha colpito tutti. L’iniziativa dei voucher è particolarmente lodevole, perchè si risponde, senza umiliarlo, alle più strette necessità del cittadino”, ha sottolineato Carlo Gabbi, presidente di Fondazione Cariparma

hanno diritto ai voucher italiani e stranieri residenti nel Comune di Parma da almeno un anno, che non siano già beneficiari di contributi economici da parte dei Servizi Sociali. Per gli stranieri è richiesta la Carta di Soggiorno. Inoltre, continua l’organizzazione per un altro intervento del pacchetto anticrisi del Comune di Parma, quello dei buoni spesa da utilizzare nei negozi di vicinato. I buoni saranno di 40 euro al mese. Dal punto di vista organizzativo il Comune sta ora lavorando con Ascom e Confesercenti per individuare il gestore del servizio e per illustrare l’iniziativa ai commercianti. [Eugenio Fedolfi]

Uno spettacolo di burattini presso l’Auditorium Paganini il 9 maggio e una cerimonia di premiazione dedicata ai numerosi risultati sportivi ottenuti dagli alunni della provincia di Parma.

Concerti folk e jazz a Langhirano il 6 maggio, a Parma in Piazza Garibaldi dall’8 all’11 maggio e presso la Scuola per l’Europa di Parma l’11 maggio.

Celebri film europei in lingua origina-le, presso il Cinema d’Azeglio, nel quadro della “Settimana del cinema europeo”.

L’evento è organizzato dall’EFSA, dal Comune di Parma, da Europass e dalla Provincia di Parma, in collaborazione con EUROPE dIRECT - Carrefour Europeo Emilia, Collegio Europeo e Scuola per l’Europa.

Per ulteriori informazioni visita il sito di Efsa: www.efsa.europa.eu (sezione Eventi e Riunioni).

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50 il mese maggio 2009

Completamente ridisegnata e riqualificata secondo la funzione civica originale, la principale piazza del paese inaugura il16 maggio. Un luogo di socializzazione e di incontro circondato dal verde pubblico

Un luogo di incontro per i cittadini, uno spazio per l’organizzazione di eventi temporanei nel cuore

del paese, una nuova realtà da vivere: il rinnovato salotto dei collechiesi si appre-sta a mostrarsi in tutto il suo splendore. Verrà inaugurata ufficialmente sabato 16 maggio la nuova Piazza Repubblica, completamente ridisegnata in una veste moderna, che ne esalta le funzioni sociali e ricreative, con un occhio di riguardo all’ambiente e alla vivibilità.

Con il progetto dell’architetto collec-chiese Christian Manfrini scompare, infatti - ed è il cambiamento più evidente e il più importante - il parcheggio di su-perficie, che fino ad oggi aveva impedito una fruizione sociale del luogo da parte

della comunità. L’intervento non causerà, però, problemi di caren-za di posti auto: congiuntamente ai lavori di riqualificazione della piazza è stato realizzato un ampio parcheggio sotterraneo, per soddi-sfare le necessità di una comuni-tà, come quella di Collecchio, in costante crescita demografica.

La nuova piazza presenta un forte richiamo scenografico ai temi dell’acqua e del verde pubblico. Lungo il confine con via Matteotti è stata collocata una lunga fon-tana di forma rettangolare, in rapporto dinamico con l’ambiente circostante; a unire l’aspetto puramente estetico della fontana con quello più ludico è stato realizzato un sistema di movimentati giochi d’acqua che creano una percezione

di movimento dello spazio circostante. Ai lati sono state realizzate le scalinate che conducono al cuore della piazza, lo spa-zio lastricato centrale, rialzato rispetto al terreno circostante. Nella zona in cui ha sede il bar sono state posizionate tre file

Piazza Repubblica, il salotto collecchiese

di Eugenio Fedolfi

pRovinCia

INAUGURAZIONE IL 9 MAGGIO L’APERTURA DELLA STRUTTURA CHE ACCOGLIERà LE ASSOCIAZIONI LOCALI

Un “castello” del volontariato per Avis, Avoprorit e Centro di Protezione CivileInaugura ufficialmente sabato 9 maggio il

“castello del volontariato” di Collecchio: una struttura completamente rinnovata e ampia-mente ingrandita, che ospiterà l’Assistenza Volontaria, l’Avis comunale, l’Avoprorit e il Centro di Protezione Civile, diventando vero punto di riferimento per tutto il volontariato collecchiese. Quello del polo del volontariato era un importante progetto atteso da tempo dalla cittadinanza, pensato per garantire una collocazione più stabile e funzionale ad associazioni che si adoperano per il bene della collettività. da progetto oggi è diventato realtà. L’intervento, finanziato con uno stan-ziamento dell’amministrazione comunale di 440mila euro, ha comportato il raddoppio delle dimensioni di quella che prima era la sede della sola Assistenza Volontaria. La superficie utile è passata così da 322 a 644 metri quadrati.

Al primo piano trovano spazio i nuovi locali del Centro Operativo Misto della Protezione Civile: si tratta di una sala riunioni, una sala operativa per le radio-comunicazioni, una segreteria e una sala situazioni di ben 90 metri quadri. Molto ricca la strumentazione in dotazione al nuovo Centro: sala operativa attrezzata con ricetrasmit-

tenti portatili e fisse, relative antenne, gruppo elettrogeno carrellabile, computer fissi e portatili, stampanti e telefoni mobili.

Il Centro Operativo è il punto d’arrivo dell’accordo sovra comunale fra Collecchio, Sala Bagnza e Felino, che ha ricevuto un finanziamento regionale di 119mila euro. La struttura rappresenterà il cuore operativo della Protezione civile dei tre comuni, che lavore-ranno di concerto per aumentare il potenziale di intervento su di un territorio ora più ampio.

I progettisti che hanno lavorato all’amplia-mento del “castello del volontariato” hanno dovuto elaborare soluzioni particolari per far fronte alle necessità che il nuovo centro

richiedeva. Innanzitutto, sono state create due strutture adiacenti ma separate, in modo da rendere indipendenti le attività di Protezione Ci-vile e dell’Assistenza Volontaria. Ma soprattutto si è dovuta pensare l’intera struttura all’interno del tessuto urbano in cui si è andato ad inserirsi. Grazie alle soluzioni architettoniche realizzate, il “castello del volontariato” rappresenta, assieme alla “Casa I Prati” e al Polo sportivo scolastico, un vero e proprio parco pubblico, ricco di verde e dall’altissimo valore sociale. [E.F.]

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di alberi, che separano sia spazialmente, sia idealmente il cuore della piazza dagli edifici che la circondano.

Oltre che rispondere a una funzione decorativa, il verde ha anche un obiettivo strutturale: la piazza, fino ad oggi colpita

per lunghi momenti della giornata dai raggi del sole, necessitava di un riparo naturale che ne rendesse più vivibile il microclima e ne facilitasse la permanenza ai cittadini. Il verde pubblico diventa, quindi, uno dei punti chiave del progetto dell’opera. Per tale motivo si è deciso di piantumare nuovi alberi e di creare un giardino cintato nella zona vicina al mo-numento ai caduti, proprio all’ombra del grande cedro del Libano. I lavori hanno interessato anche lo stesso monumento ai caduti, che è stato ruotato in modo da aprirsi ad una migliore visuale per chi si trova all’interno della piazza. Una ulteriore fila di alberi è stata, infine, posizionata lungo il lato dei portici del palazzo degli anni Cinquanta che costeggia la piazza.

A completare il progetto di quello che diverrà il salotto urbano cittadino, è stata predisposta una nuova illumina-zione pubblica. In alternativa a quelli esistenti, sono stati scelti dei lampioni che incoronano meglio il rinnovato spa-zio cittadino, rappresentando l’adeguato completamento scenografico dell’intera opere di restyling.

La Piazza Repubblica che i collecchiesi potranno presto apprestarsi a vivere, oltre alla fondamentale funzione di luogo so-ciale di incontro fra i cittadini, sarà teatro di manifestazioni culturali temporanee,

Piazza Repubblica, il salotto collecchiese

Alla Fattoria di Vigheffio la nuova casa dei pazienti psichiatriciL’ex-casa colonica presente alla Fattoria di Vigheffio diventerà

una moderna residenza psichiatrica a trattamento protratto se-condo quanto previsto dal progetto di riqualificazione dell’edificio centrale, elaborato dall’AUSL di Parma. Il progetto generale mira a realizzare una residenza moderna, aperta, con assistenza nelle 24 ore, dotata di camere a uno o due posti con servizi igienici, spazi atelier per attività aperte al piano terra e altri locali di servizio, in grado di soddisfare le esigenze riabilitative personalizzate di un massimo di undici ospiti. I lavori sull’edificio centrale partiranno entro la fine di luglio con una durata di 18 mesi: il cantiere verrà aperto non appena si avrà la piena disponibilità della struttura, e ha richiesto un investimento complessivo da parte dell’Azienda USL di 800mila euro.

Nel frattempo, per permettere la continuità assistenziale e riabi-litativa della comunità degli ospiti, a margine della presentazione del progetto di riqualificazione complessiva della Fattoria, è stato inaugurato l’edificio ex-Barchessa dove sono stati conclusi i lavori di adeguamento dei locali finora utilizzati per attività di laboratorio. La riqualificazione dell’ex-Barchessa ha permesso la realizzazione di tre unità immobiliari per ospitare un totale di otto pazienti, il cui trasferimento presso la nuova residenza è già iniziato. Nel fabbricato sono stati realizzati tre appartamenti e un futuro centro studi, con annessa biblioteca, in due locali al piano terra. Il costo totale della ristrutturazione dell’ex-Barchessa è stato di 208mila euro, oltre ad altri interventi di sistemazione esterna per 40mila euro e arredi per ulteriori 32mila euro. Attualmen-te per gli ospiti della Fattoria sono attivi il laboratorio dei colori, varie attività sportive, oltre a progetti di inserimenti lavorativi in collaborazione con la coop. Avalon.

eventi ludici, e mercati itineranti, sempre in sinergia con gli altri luoghi del paese.

La riqualificazione di Piazza Repub-blica ha richiesto, fra progettazione e realizzazione, un investimento da parte dell’amministrazione comunale di Col-lecchio pari a 925mila euro. Nella fase di progettazione determinante è stato il rapporto instaurstosi fra l’ufficio Tecnico del Comune e l’architetto Manfrini, che grazie alla sua personale esperienza di collecchiese ha saputo comprendere la realtà del paese e interpretare le necessità del territorio in cui vive e opera.

L’intervento di ristrutturazione di piazza Repubblica si è inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione e sviluppo di Collecchio di cui fanno parte: la con-clusione dei lavori della tangenziale; la riorganizzazione dei quartieri limitrofi al centro del paese nei quali sono state ricollocate le attività produttive; e la realizzazione in Piazza Europa del nuovo polo commerciale.

Siglato un accordo fra Provincia di Par-ma e Comune di Collecchio per la messa in sicurezza dell’incrocio nel centro abi-tato di Madregolo tra la SP49, la strada comunale delle Peschiere e la strada comunale della Madonnina. Si tratta di un punto molto critico che richiedeva inter-venti di adeguamento per dato la mole di traffico che quotidianamente l’attraversa.

Lo schema di accordo firmato fra Pro-vincia e Comune di Collecchio riguarda i diversi aspetti dell’intervento: dal finanziamento, alla progettazione fino all’esecuzione dell’opera rappresentata da una rotatoria che migliorerà la viabilità in un tratto oggi particolarmente critico.

La Provincia di Parma si farà carico della progettazione e del finanziamento dell’infrastruttura, per la realizzazione della quale sarà necessario un investi-mento complessiva di circa 250mila euro (aree escluse).

La Provincia si è inoltre fatta carico di appaltare i lavori entro 3 mesi dall’appro-vazione del progetto esecutivo.

Sicurezza stradale: unarotatoria per Madregolo

Al centro rendering del progetto di Piazza Repubblica.In basso, da sinistra: la sede del Polo del volontariato e l’inaugurazione dell’ex Bar-chessa alle Fattorie di Vigheffio con il Sindaco Romanini e il direttore sanitario Ausl Parma Massimo Fabi

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provincia MONTECHIARUGOLO

Un polo sanitario a MonticelliSANITà INVESTITI 1,3 MILIONI DI EURO, CONSEGNA PREVISTA PER FEBBRAIO 2010

Ambulatori medici, pediatria, centro prelievi e Punto Donna: tutto in via Bassi

La sanità si avvicina all’utenza nel Co-mune di Montechiarugolo. è stato in-

fatti presentato pubblicamente il progetto del nuovo centro ambulatori di Monticelli Terme che, insieme all’analoga struttura inaugurata nel 2007 a Basilicanova, permetterà ai cittadini e agli utenti di avvalersi dei servizi sanitari, senza doversi recare in altre località. La razionalizzazio-ne e il miglioramento della rete dei servizi sanitari territoriali è stata infatti uno dei principali obiettivi dell’Amministrazione Comunale di Montechiarugolo per la legislatura 2004-2009, che insieme all’Azienda USL ed ai medici di famglia ha avviato e portato a realizzazione un piano generale di semplificazione della fruizione dei servizi sanitari locali.

Una volta finiti i lavori a Monticelli, in-fatti, si attiverà compiutamente l’accordo per la cosiddetta “medicina di gruppo”, che ora è attiva solo in parte a Basilica-

nova. Ciò consentirà un forte migliora-mento del servizio per i cittadini, che avranno il medico a disposizione per più ore al giorno e migliori servizi col-laterali: la presenza di una infermiera, che potrà svolgere mansioni propedeu-tiche alle visite e potrà svolgere più rapidamente attività che non richiedano

la presenza del medico (come la consegna e il ritiro dei referti, le medicazioni).

La nuova struttura, che sarà realizzata in Via Laura Bassi, in adiacenza alla Casa Protetta “Al Parco”, raggrupperà gli ambulatori dei medici di famiglia e quei servizi sanitari pubblici che oggi sono dislocati in punti differenti a Monticelli: in parte al centro Polivalente, in parte in strutture in affitto e in parte nella casa protetta (pediatra di comunità, Punto Donna, centro prelievi)

Il costo complessivo dell’intervento è pari a circa 1.300.000 euro dei quali euro 500.000 sono sostenuti dalla Fonda-zione Cariparma, per la quale l’opera rien-tra in un più ampio piano programmatico condiviso con le istituzioni preposte e vol-to alla realizzazione di strutture sanitarie “intermedie” di alta professionalità al fine di dotare il territorio provinciale di presidi sanitari vicini ai bisogni dei cittadini.

Il progetto di riqualificazione del centro urbano di Monticelli Terme si arricchisce di un nuovo intervento: la riqualificazione dell’area circostante la Chiesa Parrocchia-le “Gesù Salvatore”.

L’iniziativa ha riguardato le strade, i mar-ciapiedi e il piazzale ed è stata realizzata attraverso un accordo tra la Parrocchia e il Comune di Montechiarugolo: grazie alla sottoscrizione della convenzione, la Parrocchia è divenuta a tutti gli effetti il soggetto attuatore ricevendo dall’Ammini-strazione Comunale un contributo pari a 165.000 euro.

Il progetto è stato firmato dall’architetto Ettore di Mauro e dall’Ingegner Paolo Chierici su commissione della Parrocchia e ha ricevuto il benestare dell’Amministrazio-ne Comunale; ha interessato una superficie complessiva di circa 2.850 mq, situati nella fascia perimetrale al contorno della proprietà del Centro Parrocchiale.

Complessivamente sono stati realizzati un parcheggio con 30 stalli per autovei-coli e 15 per moto e cicli su Via Nenni, mentre su Via Picelli sono stati ricavati altri 18 stalli di sosta. Inoltre, lungo tutto il perimetro interessato dall’intervento (Via Nenni, Via Ponticelle, Via Picelli e confine col Punto Blu) è stato realizzato un marciapiede in autobloccanti integrato da nuovo impianto di illuminazione pubblica e da pensilina di fermata autobus su Via Ponticelle.

A poca distanza dalla Chiesa Parroc-chiale si è poi concluso l’intervento di risi-stemazione del Parco del Punto Blu, aperto al pubblico in occasione dei festeggiamenti del quarantennale della Pubblica Assisten-za di Monticelli Terme.

Riqualificata l’area della chiesa parrocchiale

Nuovo Centro Sportivo: due campi in erba naturaleLo scorso 25 aprile è stato inaugurato il nuovo centro sportivo di

Monticelli Terme, intitolato a Raffaele Riva, l’indimenticato sportivo ed allenatore prematuramente scomparso.

Il progetto del campo, inizialmente previsto in sintetico, è stato successivamente modificato, anche per evitare i rischi paventati dal Ministero della Salute di una presunto rischio cancerogeno di un compenente della copertura. Sono così stati realizzati due campi in erba naturale di cui uno ufficiale ed uno per allenamenti (consegnato e approvato in settembre 2006). L’inserimento di tale modifica ha

comportato ulteriori variazioni al progetto definitivo approvato dalla Giunta quali l’ampliamento del blocco spogliatoi, lieve modifica dei parcheggi per atleti e mezzi di soccorso, aumento del nume-ro di posti spettatori accessibili nella tribuna. L’opera appena inaugurata e completa si compone quindi di un edificio per gli spogliatoi (quattro per gli atleti, due per arbitri, servizi, infermeria) che comprende anche un ufficio per la gestione del centro sportivo. La nuova tribuna coperta conta 333 posti a sedere per il pubblico di cui tre riservati ad utenti disabili e dispone di locali sottotribuna in cui sono stati ricavati spazi per i servizi igienici dedicati al pubblico e locali di servizio quali magazzino/deposito per l’attrezzatura necessaria alla manutenzione dell’impianto. Il campo da calcio principale in erba naturale (m. 110x65) ha caratteristiche conformi a quelle pre-scritte dal regolamento della Lega Nazionale dilettanti serie “d”. Oltre a questo è stato realizzato un secondo campo da calcio per allenamenti in erba naturale con le stesse dimensioni di quello ufficiale. Tutti e due i campi sono stati dotati di impianto di illuminazione.

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provinciaTERRE VERDIANE

Scoprire la Bassa senza sforzoTURISMO UNA NOVITà PENSATA PER AIUTARE LE PERSONE CON PROBLEMI FISICI

Dallo scorso 25 aprile il servizio Nolobike Parma offre anche biciclette elettriche

La bici diventa elettrica! Da sabato 25 aprile è attivo un nuovo servizio

dedicato a chi ha poco fiato, ma vuole godersi il paesaggio parmense senza fare troppo sforzo. Nolobike Parma non esclude nessuno e grazie alla preziosa collaborazione con lo sponsor tecnico Scipioni Eco-Logic - che mette a dispo-sizione due biciclette elettriche nuove di zecca – è stata ampliata l’offerta del servizio noleggio di biciclette che ora sono anche elettriche, per persone con difficoltà fisica.

Il servizio è prenotabile all’Uffi-cio Parma Point (0521.931800 oppure ai numeri di Parma Turismi 0521.228152/386329). La passione per le pedalate su biciclette prese a noleggio direttamente nei centri sto-rici di dieci Comuni nel parmense sta contagiando tanti abitanti delle terre verdiane e dintorni. Vi segnaliamo le escursioni in cui sono a disposizione le bici elettriche: 3 maggio a San

Secondo, 31 maggio a Zibello, 14 giu-gno a Sacca di Colorno, 6 settembre a Torricella di Sissa.

E intanto è già bici boom! Le “due ruote” su piste cicloturistiche per fare allegre scampagnate nella Bassa Par-mense sono state le grandi protagoniste di Pasquetta e dei weekend di sole dove risultano – in base ai dati ufficiali forniti dagli Iat del territorio e da Parma Turi-smi - 153 le biciclette Nolobike Parma noleggiate in quasi tutti i Comuni che offrono il servizio.

Ci sono stati Comuni come Polesine Parmense che hanno noleggiato tutto il parco mezzi ben due volte nell’arco della giornata, con la BiciParmaPo pre-sa d’assalto. Spiccano le tre Rocche di Fontanellato, Soragna e San Secondo Parmense che hanno registrato il tut-to esaurito. Bene il noleggio anche a Colorno e Zibello, dove molti turisti e camperisti si sono presentati chiedendo proprio le bici per visitare il territorio.

Sono andati a ruba, complice anche la bella giornata di sole di lunedì 13 apri-le, tutti i 15 posti disponibili per fare l’escursione guidata “Arie e profumi speciali”. I chilometri da pedalare in sella alla bici non spaventano e, dalle interviste raccolte qui e là tra i turisti giunti da Milano o Roma, ma anche dalle più vicine Piacenza, Modena e Cremona, tutti apprezzano il fatto di trovare le bici prenotate pronte per l’uso sul posto.

Le biciclette elettriche sono disponi-bili alle medesime condizioni di quelle normali e al momento della prenota-zione i cicloturisti possono richiedere la bici elettrica invece di quella normale, ovviamente fino a esaurimento. La bi-cicletta elettrica, risponde infatti alle esigenze di un mercato ancora in via di sviluppo in Italia, sempre più attento alle novità, alla tutela dell’ambiente, al divertimento, al tempo libero e soprat-tutto al risparmio!

Il suo uso è molto semplice, intuitivo e consente di spostarsi in città come in campagna con estrema facilità, e, con una elevata autonomia delle nuove batterie, si possono percorrere molti chilometri.

Inaugurata la stazione ferroviaria dell’Ospedale di Vaioè stata inaugurata lo scorso 18 aprile la stazione ferroviaria dell’Ospedale di Vaio. La

nuova struttura permetterà spostamenti più facili da e verso Fidenza e gli altri centri dell’area di riferimento dell’Ospedale, in particolare il territorio delle Terre Verdiane. Realizzata da Provincia di Parma, Comune di Fidenza e Comune di Salsomaggiore Terme, e grazie alla collaborazione di Regione Emilia-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), la nuova fermata ha richiesto un investimento di 1 milione e 370mila euro. La nuova stazione è com-posta da una banchina di 150 metri coperta da una pensilina metallica lunga 50. Progettata per essere funzionale e durevole, la pensilina è realizzata in acciaio con copertura in zinco-titanio e protezioni in vetro. è dotata di un impianto di illuminazione e di uno di diffusione sonora, ed è prevista l’installazione di telecamere di sorveglianza a tutela dei passeggeri. Sarà attivato a breve anche il servizio di biglietteria automatica, ma nel frattempo i tagliandi si possono già acquistare all’Ospedale di Vaio presso il Bar “La Fonte”, in via don Enrico Tincati n.1, (aperto tutti i giorni dalle 5.30-19,30).

La stazione è stata pensata per essere inserita e integrata nel contesto in cui è sorta: è collegata all’ingresso dell’ospedale attraverso una piazza giardino, e si congiunge alla pista ciclabile che va dall’Ospedale di Vaio a Fidenza tramite un nuovo percorso ciclabile di 260 metri, anch’esso dotato di impianto di illuminazione. Alberi e siepi saranno messi a dimora per ombreggiare il nuovo tratto.

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il mese maggio 200954

provincia

Inaugurata una nuova stradaINFRASTRUTTURE LA REALIZZAZIONE DEL SECONDO TRATTO PREVISTA NEL 2010

Terminato il primo lotto della circonvallazione intitolato all’ingegnere Magni

Anche Roccabianca avrà la sua tan-genziale che permetterà di liberare il

centro abitato dal passaggio quotidiano di un elevato numero di autovetture e mezzi pesanti, e di preservare la qualità dell’aria per la vivibilità del paese.

Il primo stralcio della nuova strada, intotalata all’ingegnere Massimo Ma-gni, figura di spicco a livello nazionale e originario proprio di Roccabianca, è stato inaugurato lo scorso 9 aprile. Una giornata importante per tutto il paese, in quanto ha concretizzato un’opera attesa da tempo dai cittadini, che permetterà di evitare il passaggio nelle strette vie che caratterizzano Roccabianca.

La nuova strada collega la SP33 Pa-dana occidentale alla strada del Pirino,

permettendo, quando sarà ultimata con il secondo stralcio, di evitare l’attraversa-mento del paese per i mezzi provenienti da Colorno e Sissa che si dirigono a Parma o Cremona e viceversa.

A questo primo stralcio, finanziato dalla Provincia di Parma con 320mila euro ed eseguito direttamente dal Comune di Roc-cabianca, si collegherà il secondo lotto dei lavori che dovrebbero essere avviati nel 2010, per un importo già finanziato di 780mila euro. Il secondo stralcio per-metterà il collegamento fra via Massimo Magni e strada Mano, ultimando l’opera che solo allora diverrà di competenza della Provincia.

Il progetto prevede anche la realizza-zione dell’illuminazione pubblica all’in-

tersezione fra la nuova strada e le altre vie esistenti e la definizione delle opere di mitigazione acustica che si mostre-ranno necessarie al completamento della circonvallazione. Il primo lotto, lungo 400 metri, è a due corsie di larghezza 6,50 m con banchina asfaltata di 0,5 m, e non prevede piste ciclabili o pedonali in quanto si vuole mantenere la mobilità lenta all’interno del centro storico, al sicuro dal traffico pesante e dal relativo inquinamento.

di Erika Ferrari

I bisogni degli anziani e delle fasce più deboli della popolazione sono sempre state all’attenzione del Comune di Roc-cabianca il quale, anche per l’edizione 2009, ha pubblicato la Guida ai Servizi Sociali. Un volume di facile lettura e di agevole consultazione in cui è possibile ritrovare l’elenco completo, e suddiviso per categorie, dei diversi servizi offerti. Nella guida vengono divulgate informa-zioni inerenti alle funzioni assolte dai servizi, dato comunicazione dello sportel-lo a cui rivolgersi per risolvere i diversi problemi, notizia dei parametri necesari per poter accedere ai vari servizi. La pubblicazione offre, inoltre, l’elenco det-tagliato delle associazioni di riferimento e dei numeri utili da contattare. [E.F.]

La Guida ai Servizi Sociali

ROCCABIANCA

COMUNITà MONTANA PARMA EST

AGRICOLTURA PERDITE PER OLTRE 30 MILIONI DI EURO

Stato di Calamità per l’Appennino EstLe piogge e la neve che hanno imperversato sull’Appennino per tutto

l’inverno sono state causa di numerosi danni al territorio quantificati in ol-tre 30 milioni di euro. Questa difficile situazione ha riguardato, soprattutto, i territori della Val Parma, della Val Baganza e della Val d’Enza per i quali

la Comunità Montana Appennino Parma Est ha chiedere lo Stato di Calimità naturale. Numerose le segnalazioni giunte da più parti dagli imprenditori della zona, riguardanti: 276 segnalazioni per nuove frane, 11 segnalazioni per danni ai fabbricati e 37 segnalazioni da soggetti non iscritti all’Anagrafe delle aziende agricole.

La straordinaria situazione ha, quindi, comportato ingenti perdite per l’agricoltura locale stimabili in oltre 30 milioni di euro, e rilevate soprattutto nelle zone di Langhirano, Neviano degli Arduini, Tizzano Val Parma e Lesignano de Bagni. “Si tratta di danni davvero alti per un territorio che in molte aree fa dell’agricoltura il settore trainante - specifica Stefano Bovis presidente dell’Ente -. la Comunità Montana si è allertata subito per raccogliere le segnalazioni da parte degli operatori e stendere la relazione ufficiale per la richiesta dello Stato di Calamità, inoltrata agli organi ufficiali”. [E.F.]

In basso nella foto Stefano Bovis presidente Comunità Montana Est

NEVIANO

La Sagra delle RoseA maggio il centro storico di Neviano si

anima di colori con la XXII edizione della Sagra delle Rose organizzata dalla Pro loco in collaborazione con il Comune. La festa avrà inizio nel pomeriggio di sabato 23 con laboratori di costruzione aquiloni e intratteni-menti vari per bambini.

domenica 24 sarà possibile fare acquisti al mercato di ambulanti e hobbisti, divertirsi con le mongolfiere, provare brividi con il parapendio ed esercitarsi con gli aquiloni. durante tutta la giornata Neviano sarà invasa da artisti di strada e giocolieri e sarà attivo il servizio ristoro.

Nella mattinata della domenica vi sarà spazio anche per un momento celebrativo con l’intitolazione della piazza del paese ai volontari del soccorso della Croce Azzurra di Traversetolo, della Protezione Civile di Traversetolo, della Croce Verde di Langhirano e della Croce Rossa di Scurano. [E.F.]

A fianco il taglio del nastro, da sinistra: il Sindaco Quarantelli, la vedova Magni, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e l’assessore provinciale Ugo Danni

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55il mese maggio 2009

provinciaNOCETO

Parola d’ordine: creatività!EDUCAZIONE A MAGGIO TORNA LA RASSEGNA DEDICATA ALLA SOCIALIZZAZIONE

Stimoli e idee per impiegare in modo alternativo il proprio tempo libero

Bambini spegnete il televisore e accendete la mente, è di scena la

quattordicesima edizione della Settima-na della Creatività. Un appuntamento atteso dalle scolaresche e dalle famiglie di Noceto, promosso dall’amministra-zione comunale per stimolare i ragazzi a riappropriarsi della propria infanzia e capacità espressiva. è consuetudine ormai diffusa fra i bam-bini e i ragazzi barattare giornate all’aria aperta, fatte di giochi e momenti di svago, con ore interminabili davanti al televisore o stregati da qualche nuovo videogioco di ultima generazione.

Il Comune di Noceto, con la collabo-razione dell’Istituto Comprensivo, delle

associazioni locali, dei grup-pi sportivi e di volontariato e della Parrocchia, dice stop a questa situazione, almeno per una volta all’anno, pro-ponendo un ricco cartellone di iniziative da sviluppare con le scuole e con le fami-glie del territorio.

Le a t t i v i t à spaz iano dall’ambito sportivo a quello artistico, da quello ecologico a quello formativo. Obietti-vo: sviluppare un senso cri-tico nell’utilizzo del proprio tempo libero.

La Settimana della Creati-vità non è certo una crociata contro i nuovi media, ma una proposta alternativa di tipo

culturale e ricreativo, da sviluppare con la comunità.

La socializzazione, la comunicazione, lo scambio di idee e di abilità sono le basi che hanno sancito il successo dell’iniziativa, che pone al centro della manifestazione la famiglia quale punto di riferimento per tutta la sociatà e nucleo fondamentale della formazione educativa e civile delle persone.

Gli appuntamenti avranno inizio giove-dì 7 maggio e proseguiranno fino ai primi giorni di giugno. Vi saranno esposizione degli elaborati delle scuole, esibizioni canore e teatrali degli alunni, sfide spor-tive, mostre di opere artistiche, incontri con le associazioni di volontariato. Ogni

evento un luogo diverso di Noceto: i complessi scolastici, il Teatro Moruzzi, i caseifici aderenti a “Fattorie Aperte”, il Castello della Musica, le aree verdi co-munali; il tutto seguito dall’entusiasmo e dalla dinamicità degli studenti e dei loro genitori protagonisti della “Festa della Famiglia”, l’evento in cartellone il 31 maggio presso la Parrocchia di Noceto, durante il quale sarà inaugurato anche l’Oratorio San Filippo Neri.

di Erika Ferrari

FELINO

SANITà ATTIVA DA APRILE, LA STRUTTURA ACCOGLIE GLI AMBULATORI AUSL E I SERVIZI DI BASE

Nel Polo sanitario anche la sede della medicina di gruppoI servizi sanitari e sociali del territorio di Felino si sono

arricchiti del nuovo Polo sanitario di via Perlasca n. 9/11, una moderna struttura che accoglie diversi ambulatori con funzioni indispensabili per i cittadini. “Si tratta di un momento di par-

ticolare importanza per il nostro Comune - ha sottolineato ad inizio aprile, nel giorno dell’inaugu-razione, Barbara Lori Sindaco di Felino - perché ufficializza la consegna ai cittadini di un Polo sanitario che in sé racchiude caratteristiche di funzionalità, massima fruibilità e comodità. La struttura è stata pensata per favo-rire la massima integrazione tra i servizi si sanità pubblica e medici di medicina generale”.

Il nuovo Polo di via Perlasca è

strutturato su due livelli di facile accesso per tutti gli utenti dato l’assenza di barriere architettoniche.

Al piano terra sono situati gli ambulatori Ausl con un ufficio per le infermiere domiciliari e un poliambulatorio con servizi di igiene pubblica, il punto prelievo, la pe-diatria di comunità, il consultorio ostetrico-ginecologico per la cura e la prevenzione femminile, e un’ampia sala d’attesa che potrà essere utilizzata anche per serate ed incontri dedicati al tema della salute e della sanità. Sa-lendo al primo piano si potranno invece trovare i servizi di medicina di gruppo svolti dai medici Paolo Schianchi, Mariangela Rigoni ed Eugenio Tampieri dell’Associazio-ne medica Prometeo.

La presenza dei medici di gruppo accresce notevol-mente la qualità dei servizi offerti dal Polo sanitario, in quanto la loro organizzazione garantisce un’assistenza diversificata a seconda dei bisogni dei pazienti e co-stante fino a otto ore giornaliere. [Erika Ferrari]

Sotto esterno del nuovo Polo sanitario di Felino

Si avvicina la data per la consegna del Premio Pace edizione 2009.

dopo lo sport, il sociale e il giorna-lismo, la commissione, appositamente istituita, ha individuato come ambito cul-turale entro il quale designare il vincitore della quarta edizione del riconoscimento, quello della musica leggera, con partico-lare attenzione agli artisti che sono stati in grado di cogniugare la loro arte con eventi di solidarietà.

La commissione ha individuato come meritevole del Premio Pace lo storico complesso dei Nomadi, prevedendo an-che un premio speciale alla memoria per il cantautore genovese Fabrizio de Andrè. La celebrazione ufficiale della cerimonia di premiazione dovrebbe svolgersi entro il mese di maggio.

Ai Nomadi il Premio Pace

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56 il mese maggio 2009

provincia SORAGNA

Riapre il Museo Ebraico F. LeviEVENTI IL PRIMO INCONTRO DELLA STAGIONE CON LA CORALE MARIOTTI CAI DI PARMA

La gestione dell’istituzione passa a Yehuda Giavarini: “Continuità con il passato”

Il Museo Ebraico di Soragna si ripresen-ta, dopo la chiusura invernale, con un

nuovo programma di iniziative ed eventi e guidato da una nuova gestione. Sarà Yehuda Giavarini, legato da profon-do affetto alla Sinagoga e al Museo di Soragna, che porterà avanti il ruolo di responsabile della gestione del Museo Ebraico. Così ci racconta la sua nuova esperienza Giavarini, che, da ebreo e

“uomo della Bassa”, come sottolinea lui stesso, ha sempre considerato la Sinagoga di Soragna come il luogo sacro a cui fare riferimento.

“Sono molto onorato che Silvana Levi mi abbia proposto di succederle dopo oltre 30 anni di gestione della Levi. Interpreto questo come un segno di grande stima che si aggiunge all’amicizia che da tanti anni ci lega. La mia gestione sarà senz’altro in continuità con la precedente. Cercherò di fare vivere i luoghi ebraici di Soragna con iniziative non solo di carattere culturale o museale, ma anche ricollocandoli in un contesto di vera vita ebraica fatta di ricorrenze religiose, insegnamento della Torah e diffusione dell’ebraismo”.

Il museo è stato gestito per oltre 31 anni dalla famiglia Levi: prima Fausto, il fondatore, poi Silvana, la moglie. Fausto Levi ha fatto di questo luogo un centro di cultura, di approfondimento e di sal-vaguardia delle testimonianze ebraiche del parmense.

E attraverso questo lungo periodo di attività, grazie anche ad un gruppo di appasionati volontari, si è cercato di creare un luogo unico all’interno della proposta artistica del territorio. Gli eventi, i concerti, le conferenze organizzati ogni anno hanno aumentato il numero dei simpatizzanti e degli “amici del Museo”; e la ristrutturazione di qualche anno fa

FONTANELLATO

ENOGASTRONOMIA LE PRELIBATEZZE E I PRODOTTI TIPICI DI TUTTA ITALIA ATTORNO ALLA ROCCA

La “Dispensa dei Sanvitale” invita tutti i golosi il 10 maggioIl rinomato Lardo di Colonnata a denominazione geogra-

fica protetta, i funghi dalla Valle del Taro e dalla Lunigiana, i taralli dalla Puglia e la mozzarella di bufala campana: i gastronauti che rappresentano la nuova interessante frontiera del turismo gastronomico avranno pane per i loro denti e l’acquolina in bocca scegliendo - domenica 10 maggio, dalle 9 alle 19 – la golosa corte di pianura Fontanellato. Qui si degusta, si acquista, si assaggia nella credenza a cielo aperto di prodotti tipici “La dispensa dei Sanvitale”, una ricca mostra-mercato con prelibatezze da tutte le regioni d’Italia.

Arrivano infatti in paese espositori e produttori che presentano leccornie dolci e salate per tutti gusti. Troverete – per citare alcune particolarità, oltre agli alimenti più classici - i prodotti tipici sardi, i cannoli

siciliani, la farina biologica di mais per impastare focacce originali, purea di fave con cicorie, sughi con melanzane, il pane d’Altamura, i vini bianchi e rossi dei colli piacentini.

L’evento affonda le sue radici all’epoca del Conte Alfonso Sanvitale, nel Seicento, quando il nobile Signore usava mettere a disposizione dei venditori ambulanti la piazza davanti al castello.

Oggi, come allora, stand e banchi golosi sono dispo-sti attorno al fossato della rocca e lungo le strade del paese. Sempre domenica 10 maggio sarà inoltre possibile prenotare in Castello una visita guidata “alchemica” alla scoperta dei segreti del Parmigianino tra mito e simboli: su richiesta (Iat Rocca Sanvitale, tel 0521-823220) è possi-bile seguire il nuovo percorso “In viaggio con Parmigianino tra ermetismo, miti e simbolismo”. Per gli appassionati di arte e suggestioni in Castello sono in funzione – su richie-sta – le installazioni sonore firmate da Mauro Casappa e Oscar Accorsi.

ha dato nuova visibilità alla struttura e alle sale interne.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 10 di maggio alle ore 16.30 con il concerto della Corale Mariotti Cai di Parma. La giornata prevede la proposta della poesia di Primo Levi “Se non ora quando?” musicata dal Coro come un omaggio all’artista e l’intervento del Rab-bino Luciano Caro.

Per informazioni: Sinagoga e Museo Ebraico di Soragna tel 0524 599399 e

mail: [email protected].

di Camilla Robuschi

A sinistra particolare del museo Ebraico;sotto interno della Sinagoga di Soragna

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il mese maggio 2009 57

provinciaSAN SECONDO

Alla scoperta di arte e naturaTURISMO UN PROGETTO DI PROMOZIONE PER VALORIZZARE I TESORI DEL TERRITORIO

Un itinerario fra la Rocca dei Rossi, l’Oratorio del Serraglio e la Pieve di San Genesio

San Secondo, paese ricco di storia e di arte, si mostra ai suoi visitatori attra-

verso un tour che prende l’avvio dal cuore del borgo per giungere fino ai luoghi più suggestivi della campagna sansecondi-na. Un itinerario che fa capo al nuovo progetto di promozione turistica “Chiese Aperte: a San Secondo tra pievi, castelli e natura” promosso dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Secondo, e realizzato in collaborazione con la Cooperativa Parmigianino, la sezione Archeoclub d’Italia “Vicus Pa-tiatus” e la Parrocchia del paese.

Una proposta turistica da sviluppare attraverso un itinerario che dalla più celebre Rocca dei Rossi prosegue fra luoghi, molto apprezzati dagli abitanti del comune, ma meno noti ai turisti come l’Oratorio della Beata Vergine del Serraglio e la Pieve romanica di San Ge-nesio. Si tratta di angoli estremamente suggestivi e altrettanto ricchi di storia e di elementi architettonici e artistici di pregio. “Abbiamo pensato a questa ini-ziativa per fare conoscere, assieme alla

Rocca dei Rossi, anche gli altri mo-numenti di San Secondo - spiega

Daniele Pasqualino assessore alla Cultura del Comune -. Si tratta di un patrimonio di storia e di arte di grande fascino, ma ancora poco conosciuto”.

L’iniziativa, avviata lo scorso 12 aprile, proseguirà fino al 28 giugno per riprendere il 29 agosto e continuare fino al 27 settembre. In questi periodi, ogni domenica per l’intera giornata e il pomeriggio di ogni ultimo sabato del mese in occa-

sione della rassegna “Arte e suggestioni in Rocca”, saranno aperti al pubblico i più importanti monumenti del paese visitabili con il solo biglietto di ingresso al castello del costo di 6 euro.

L’Oratorio della Beata Vergine del

Serraglio, situato lungo la strada per Fontanellato, è risalente al Set-tecento e custodi-sce decorazioni di Ferdinando Galli detto Bibiena e Sebastiano Ricci; mentre la Pieve di San Genesio, costruita in aper-ta campagna, è il monumento ro-manico più antico

di tutta la Bassa parmense.Per gli appassionati della natura e del

turismo lento vi è la possibilità di muo-versi fra le vie del borgo e raggiungere le due storiche chiese, situate alle porte del paese, tramite l’utilizzo di biciclette che potranno essere noleggiata al costo di 10 euro, comprensivo di visita alla Rocca e ai due luoghi di culto.

“Il progetto mira alla promozione turistica del nostro territorio - prosegue Pasqualino – dove chi ama viaggiare sen-za fretta può trovare luoghi del passato ricchi di storia e cultura e assaporare, immersi nella natura, gusti e tradizioni autentiche”.

di Erika Ferrari

In alto, da sinistra: esterno dell’Oratorio del Serraglio, particolare della cappella dell’Ora-torio, esterno della Pieve romanica di San Genesio. In basso: interno dell’Oratorio del Serraglio (foto di Vincenzo Gaibazzi)

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58 il mese maggio 2009

provincia TORRILE

Autobus: la linea urbana si ampliaTRASPORTI LA TEP HA PROLUNGATO LA CORSA N. 2 FINO A SAN POLO E A COLORNO

Successo di utenza: in quindici giorni il traffico nelle ore di punta è già dimuito

Dallo scorso 15 aprile è attivo il pro-lungamento della linea urbana Tep n.

2 fino a Colorno, con tappe intermedie lungo Strada Asolana. Ovviamente nel tragitto della linea di autobus è compreso anche di San Polo di Torrile, con notevole beneficio sia per i residenti, che per i pendolari.“L’allungamento del percorso costituisce finalmente una risposta con-creta alle esigenze di mobilità che da anni gli abitanti manifestano” afferma con soddisfazione Alessandro Fadda, Vicepresidente Tep e assessore del Co-mune di Torrile. “Ricordiamo che questo comune in cinque anni ha avuto una au-mento della popolazione di circa il 22%, con l’insediamento di numerose giovani famiglie con ragazzi che devono raggiun-gere quotidianamente i poli scolastici

cittadini. Oltre a mettere a disposizione un nuovo servizio, la nuova linea produrrà, speriamo, uno sgravio al pesante traffico sull’Asolana, che raggiunge ormai livelli elevatissimi” ha aggiunto Fadda.

I primi effetti positivi si cominciano a percepire. Il traffico è sensibilmente di-minuito, in particolare nelle ore di punta e l’utilizzo del mezzo pubblico si è diffuso immediatamente, sia tra i pendolari, che tra gli studenti, decretandone l’immediato successo.

Una particolare soddisfazione è stata espressa anche da parte del Comune di Colorno, che si trova così molto più vicino alla città. “Già nel 2006 fu effettuata da parte nostra una consultazione dell’utenza che portò ad un cambiamento degli orari giornalieri con l’implementazione delle corse” spiega Mirko Reggiani assessore del Comune di Colorno “Nel 2009 i due Comuni hanno messo nei propri Bilanci la cifra necessaria a fornire questo nuovo servizio, per cui è possibile attivare da subito il prolungamento del percorso.”

Il biglietto ha lo stesso costo in vigore per la rete extraurbana provinciale: da Parma a San Polo o a Colorno oppure vi-ceversa sarà di Euro 1,65 utilizzabile per 75 minuti, per consentire un eventuale interscambio con la rete urbana, sempre con lo stesso biglietto. Per corse tra San Polo e Colorno è possibile utilizzare il biglietto extraurbano da Euro 1,00, valido per 60 minuti.

MEZZANI

OPERE PUBBLICHE PREVISTI RESTAURI DEGLI INTONACI, TINTEGGI E SISTEMAZIONE DEGLI ACCESSI

Presto al via i lavori per il ripristino dei tre cimiteri frazionaliPer i tre plessi cimiteriali del Comune di Mezzani sarà

presto avviata una serie di interventi utili al ripristino delle strutture interne e al miglioramento dell’accesso a questi

luoghi di commemorazione dei defunti. Il progetto preliminare, già approvato dalla giunta comunale, riguarda operazioni di manutenzione straordinaria dei cimiteri di Mezzano Inferiore, Mezzano Superiore e Casale per l’importo complessivo di 250mila euro. Per l’attuazione di tale intervento, l’Ente di Mezzani ha deciso di variare il programma degli investimenti, al fine di aumentare la somma a disposizione senza intac-care finanziamenti già stanziati per altre opere. “Con questa operazione vogliamo restituire dignità al disegno

In alto l’autobus della Linea 2 che attraversa San Polo. Sotto un dettaglio della piazza di Mezzano Inferiore

Il Comune di Torrile ha indetto un con-corso di idee, nel rispetto della procedura prevista dalla normativa in vigore, per il progetto di riqualificazione urbanistica ed architettonica dell’area attualmente occu-pata dagli edifici scolastici di San Polo di Torrile e dalle aree attigue.

Il concorso ha per oggetto la definizione di idee progettuali, strumenti e criteri per la riqualificazione urbanistica e architetto-nica di questo brano urbano, da perseguire attraverso la progettazione degli spazi pub-blici, dei percorsi, degli edifici dell’ex polo scolastico, e attraverso la collocazione di nuove funzioni in quest’area. Non è invece finalizzato all’assegnazione di incarichi professionali. Sul sito del Comune, www.comune.torrile.pr.it è possibile scaricare tutta la documentazione tecnica e il bando.

Concorso di idee per la riqualificazione dell’area dell’ex polo scolastico

architettonico originale dei tre plessi - spiega Meuccio Ber-selli sindaco del Comune di Mezzani - attraverso il ripristino degli intonaci, la sistemazione dei tinteggi e dei tetti con nuove coperture, la riqualificazione dei viali pedonali di accesso”.

La manutenzione dei cimiteri completa un quadro più am-pio di riqualificazioni degli edifici e delle opere del territorio di Mezzani sviluppato in questi anni dall’amministrazione comunale, del quale sono stati oggetto, ad esempio, il Municipio, la mensa scolastica e i marciapiedi pedonali. I lavori dovrebbero iniziare nel mese di maggio per essere completati entro il periodo estivo al fine di creare i minori disagi possibili ai cittadini, per i quali l’accesso ai cimiteri sarà sempre garantito. Per ridurre al minimo le tempistiche dell’intervento, le operazioni di riqualificazione dovranno, inoltre, essere compiute dall’impresa esecutrice in contem-poranea sui tre complessi cimiteriali del Comune.

[Erika Ferrari]

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59il mese maggio 2009

provinciaFONTEVIVO

La differenziata che vinceAMBIENTE GRAZIE ALL’IMPEGNO DEI CITTADINI è IL PRIMO COMUNE IN REGIONE

Raccolta rifiuti porta a porta: incremento del 30% in un anno, 71% in assoluto

Gli abitanti e l’amministrazione comu-nale di Fontevivo hanno ottenuto un

risultato prestigioso, nell’ambito della raccoltra differenziata dei rifiuti. La Re-gione Emilia Romagna ha infatti diramato la lista dei territori che hanno mostrato il comportamento più virtuoso nella raccolta dei rifiuti, ottenendo il più alto migliora-mento da un anno all’altro.

E Fontevivo è risultato essere il primo della Regione, riuscendo – grazie alle politiche ambientali, le strategie di in-formazione e di sensibilizzazione della cittadinanza - ha registrato il maggior incremento di raccolta differenziata a livello regionale con un +30% grazie al passaggio dalla raccolta con cassonetti stradali alla raccolta porta a porta.

La notizia è stata data dall’agenzia di stampa Adnkronos dopo il convegno di inizio a marzo a Bologna dedicato ai “Co-muni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”. La raccolta differenziata in Emilia-Romagna è cresciuta di dieci punti in quattro anni, passando dal 35% del totale dei rifiuti registrato nel 2005 al 45% degli ultimi mesi, un risultato importante, nettamen-te superiore al dato medio nazionale che sfiora purtroppo solo il 26%.

Nel corso dell’iniziativa, realizzata da Legambiente in collaborazione con l’Autorità Regionale di Vigilanza per la Gestione dei Rifiuti, è stata presentata un’indagine che ha coinvolto 102 Co-muni dell’Emilia-Romagna. Il Comune che nel 2007 ha registrato il

maggior incremento di raccolta differen-ziata è stato appunto Fontevivo, che ha raggiunto la significativa quota di un +30% grazie alla trasformazione del sistema con il passaggio dai cassonetti stradali ai pic-coli contenitori colorati del porta a porta, che a sua volta si è concretizzato in un 71% complessivo.

“Iniziative che promuovono e incenti-vano la raccolta differenziata realizzata dalle pubbliche amministrazioni in colla-borazione con Legambiente - ha spiegato il sindaco Massimiliano Grassi con l’asses-sore all’Ambiente Daniele Guareschi - sono molto importanti perchè contribuiscono a diffondere buone pratiche e a promuovere i comportamenti virtuosi dei cittadini e delle

Istituzioni. Innegabile la soddisfazione per il risultato ottenuto dal nostro Comune: questo è un premio che l’amministrazione condivide con la cittadinanza che ringra-ziamo per l’attenzione con cui smaltisce e separa i rifiuti. Ora l’obiettivo è mantenere il livello e cercare di migliorarlo”.

Fontevivo avrà la carta delle potenzialità archeologiche“Il Comune di Fontevivo in un progetto lungimirante realizzato in collaborazione con la So-

printendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna è tra le prime municipalità del par-mense a scegliere di avere la Carta delle Potenzialità Archeologiche del territorio, nell’am-bito del percorso che porta alla redazione del Psc, piano strutturale comunale: tutto il bello da scoprire è ancora la sotto”: lo ha detto Manuela Catarsi funzionario della Soprintendenza durante l’incontro che si è svolto nella Cappella del duca a Fontevivo, in occasione della undicesima “Settimana della Cultura”, organizzata dall’amministrazione. di fronte ad una platea di studenti delle scuole medie di Fontevivo e ad alcuni cittadini interessati, il sindaco Massimiliano Grassi – introducendo la dottoressa Catarsi - ha evidenziato come “parlare di archeologia qui abbia senso perché c’è un patrimonio ancora sconosciuto da tutelare nel

sottosuolo oltre ad alcuni ritrovamenti importanti emersi: il Psc – piano strutturale comunale – ha prodotto una relazione sui valori archeologici noti gettando le basi per futuri appro-fondimenti. è infatti nostra volontà censire le aree di rilievo archeologico per preservarle da interventi che ne possano compromettere l’integrità”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Manuela Catarsi che rivolgendosi ai giovani “Voi siete i diretti discendenti delle popolazioni che abitarono questo territorio e di cui conserviamo tracce relative al periodo neo-litico, come una punta di freccia in selce (4.500-4.300 a.C.), all’età del Bronzo come le ceramiche rinvenute nei pressi della stazione ferroviaria di Castelguelfo, all’epoca del dio celtico Belenos, identificato per sincretismo religioso con dio romano Apollo, da cui deriva il toponimo di Bellena”.

A fianco il sindaco e l’assessore Guareschi con alcuni cittadini. Sotto un dettaglio dell’Abbazia e il Parco L’isola che non c’è

Il nome fa subito pensare alle meravi-gliose avventure di Peter Pan, Wendy, i loro amici e il temibile Capitan Uncino: la grande barca-gioco al centro del parco di via Fellini con ingresso in piazza de Sica, è il tagliando per un viaggio destinazione “fantasia”.

Circa 150 persone – soprattutto fami-glie con bambini e tanti nonni – hanno partecipato alla festa di inaugurazione della nuova area verde “L’Isola che non c’è” riqualificata dal Comune di Fontevivo con giostre, altalene, giochi per bambini e ragazzi.

“La qualità della vita di un paese si misura anche in metri quadrati di verde pubblico e spazi di aggregazione dedicati all’infanzia e alle famiglie – ha detto il sindaco Massimiliano Grassi – Questo è il novantunesimo intervento pubblico ultimato: abbiamo scelto di collocare una videocamera panoramica collegata con la Centrale Operativa del Corpo Unico di Polizia Municipale proprio per garantire sicurezza ai più piccoli. Tutto ciò che accade in questa porzione di parco viene registrata”.

Inaugurato il parco “L’Isola che non c’è”

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60 il mese maggio 2009

provincia BUSSETO

Tangenziale fase 2: ecco il bandoOPERE PUBBLICHE AVVIATO L’ITER PER L’ASSEGNAZIONE DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE

Il nuovo tratto, 1250 metri, collegherà le strade per Piacenza e per Cremona

è stato pubblicato il bando di gara per la progettazione del secondo stralcio

della tangenziale di Busseto. L’opera è frutto dell’accordo siglato nell’agosto 1997 tra Comune di Busseto, TAV, FS e Amministrazione Provinciale di Parma in merito alla realizzazione degli interventi di viabilità a beneficio del territorio comuna-le, come compensazione e attenuazione dell’impatto conseguente alla costruzione della linea di Alta Velocità Milano - Bologna. Modificata successivamente, anche per le mutata esigenze urbane e di collegamen-to, l’infrastruttura è stata suddivisa in tre stralci realizzativi. Il primo, già completato, ha realizzato la congiunzione tra la Strada provinciale 588 per Fidenza e la Strada provinciale Busseto Cortemaggiore, il se-condo è ora oggetto del bando di gara, che

si chiuderà il 4 maggio, permettendo così all’impresa vincitrice di iniziare i lavori già nel corso dell’estate.

Il tracciato del secondo stralcio sarà lungo circa 1.250 metri, compreso il sottopasso che avrà come dimensione di 5 metri in altezza e di 10,50 metri in larghezza; il fondo stradale misurerà 8 metri, diviso in due corsie di 3 metri ciascuna, più due banchine da un metro ai lati. Collegherà la Provinciale per Cortemaggiore e la Strada provinciale per Cremona, in cui è prevista l’esecuzione di un sottopasso per eliminare il passaggio a livello sulla ferrovia Cremona Fidenza e consentirà di sgravare ulterior-mente dal traffico pesante il centro abitato di Busseto. Il completamento dell’opera prevede un ultimo stralcio di lavori che saranno affidati nel 2010: il tratta da rea-lizzare collegherà la Strada per Cremona con quella per Polesine, inserito dalla Regione nel progetto dell’ase Cispadano.

Un innesto sarà regolato dalla rotatoria già esistente sull’intersezione con la strada 46 Busseto Cortemaggiore, mentre per l’al-tro innesto con la Strada 588 dovrà essere realizzata una nuova rotatoria davanti allo stabilimento ex Ibis.

“L’opera sarà finanziata con l’importo versato a questo scopo dalle Ferrovie di 2.350.000 euro, da che comprendono le spese di progettazione – spiega il sindaco Luca Laurini - il Comune di Busseto ha da parte sua provveduto ad eseguire le attività preliminari e complementari all’estensione

del progetto, vale a dire i rilievi topografici, le indagini geologiche, geotecniche e geo-fisiche, sondaggi e indagini archeologiche, che ha già consegnato per accelerare al massimo la fase di progettazione”.

Quando sarà completata l’opera, il centro di Busseto sarà sgravato dal traffico con sicuri benefici per la sicurezza stradale e la qualità della vita “ma non vi sarà nessun impatto urbanistico – spiega il sindaco – già dal 2004 la pianificazione comunale ha pre-visto per il suo sviluppo futuro la presenza della tangenziale. Le aree su cui verrà rea-lizzata la bretella, sono state in gran parte cedute dai privati al Comune tramite i patti intercorsi durante l’estensione del nuovo PSC, in modo chiaro e trasparente e a costo zero per l’amministrazione”. [D.P.]

SALA BAGANZA

MANIFESTAZIONI LA qUATTORDICESIMA EDIZIONE, RICCA DI NOVITà, SI TERRà IL 23 MAGGIO

Cosetà d’Or, torna il premio per la migliore malvasia dei ColliTorna la Coseta d’Or, l’iniziativa di promozione della

produzione vitivinicola locale, che da diversi anni il Comune di Sala Baganza organizza insieme alla Pro Loco per premiare

la miglior malvasia dell’anno. L’iniziativa, giunta alla sua XIV edizione, vede partecipi gli attori principali della produzione del vino, i produttori locali, a fianco del Consorzio per la tutela dei vini Colli di Parma e alla strada dei vini e dei sapori. La festa della Coséta si aprirà sabato 23 maggio alle ore 21 in Rocca, nei punti più suggestivi di Sala Baganza si potranno degustare le malvasie locali abbinate a prodotti di eccellenza.

domenica 24 maggio, alle

In alto il Municipio di Busseto e la mappa della tangenziale. Sotto una vista notturna del giardino storico di Sala

11, nel giardino storico della Rocca si terrà “E malva … sia!”, dissertazioni semiserie sul mondo del vino con Giorgio Triani, Nereo Pederzolli, Alessandro Masnaghetti (il “miglior degustatore italiano”) e l’attore Stefano Bicocchi. Al termine dell’incontro ci sarà la premiazione della Coseta d’Or. Novità di quest’anno è la Coséta di legno: non si voterà la malvasia più buona ma quella che piace di più, il giudizio sarà sia tec-nico sia popolare e possono concorrere tutti i produttori, non solo quelli “importanti”, ma anche, ad esempio, la malvasia la “fa in casa”. Seguiranno altre iniziative: Stelle e Malvasia, de-gustazione-pranzo su prenotazione col cuoco stellato michelin Alberto Rossetti del ristorante “Al Tramezzo”; Mangiare e bere malvasia per strada, arriveranno artigiani che prepareranno la focaccia genovese, le olive all’ascolana, il panino con il lamprdoto mentre le rezdore faranno la torta fritta; il mercato della Coséta con stand di prodotti abbinati a una Malvasia di Parma. Infine, alle 17.30, all’Oratorio dell’Assunta, si terrà il concerto duo Gardel.

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61il mese maggio 2009

provinciaMONTECCHIO

Al via il progetto del Parco EnzaAMBIENTE SIGLATO L’ACCORDO CON CCPL PER L’AREA DELLO STORICO FRANTOIO

Tra il fiume, via Curiel e via Barilla sorgerà la zona verde a servizio di tutta Montecchio

Era stato annunciato durante la pre-sentazione del bilancio 2009 e ora

prende formalmente corpo il progetto di riqualificazione dell’area prospiciente il torrente Enza.

Si tratta di un intervento da tempo atteso dalla cittadinanza, che ormai da anni ha individuato l’area a poche centi-naia di metri dall’abitato, come il luogo dello svago, delle feste estive e anche dell’attività sportiva all’aperto. Ora la re-alizzazione si è resa possibile grazie alla stipula della convenzione sottoscritta dalla ditta CCPL inerti S.P.C. per l’au-torizzazione della nuova cava Spalletti. In cambio dei diritti allo sfruttamento, è stata concordata la cessione al Comune dell’area dello storico frantoio di Borgo

Enza. L’operazione non solo prevede la cessione della superficie in proprietà, ma anche il subentro del Comune nella titolarità delle aree in concessione demaniale: sarà così possibile la re-alizzazione tra via Curiel e via Barilla di un grande parco urbano lungo la sponda del fiume.

“Sarà un intervento molto impor-tante per la comunità montecchiese – spiega l’assessore Aurelio Rovacchi, che detiene la delega all’Ambiente – grazie al pieno recupero di questa area verde, sarà riqualificato tutto l’ambiente urbano e saranno eliminati gli elementi di degrado su spazi stra-tegici per la fruizione da parte della

cittadinanza. Inoltre tutto il percorso si inserisce nella realizzazione di un prossimo e importante passo per una valorizzazione di tutta l’asta fluviale, alla conclusione di grandi opere pubbliche quali le casse di espansione. Si stanno ora approfondendo e sviluppando le prime ipotesi progettuali, cui si è fatto cenno in passato, e nonostante qualche ritardo sulla tabella di marcia, si spera di poter dar corso entro l’anno i primi interventi “verdi”. Intanto la ditta CCPL si è impegnata a demolire le costruzioni presenti sull’area , a mettere in sicu-rezza la vecchia torre del frantoio e alla preparazione del terreno per il recupero vegetativo della zona. Contiamo a bre-ve di sottoporre alla cittadinanza un

progetto di dettaglio, almeno di questa parte del futuro parco. Intanto abbiamo la certezza della piena disponibilità di un’area, fondamentale per estensione e collocazione all’ avvio realizzativo di un’opera che porterà a recuperare quel rapporto col fiume su cui si fonda un tratto portante della nostra storia e della nostra cultura”.

SORBOLO

MANIFESTAZIONE IL 3 MAGGIO A SORBOLO LA FESTA AI SAPORI D’ORIENTE

Nipponsai, il viaggio nei segreti della cultura giapponeseL’oriente con i suoi misteri e le sue antiche tradizioni è il protagonista

di Nipponsai, la festa provinciale di tradizione e cultura giapponese organizzata il 3 maggio a Sorbolo. dopo il successo della prima edizione svoltasi lo scorso anno a San Polo di Torrile, il Comune di Sorbolo ha deciso di ospitare la manifestazione dedicata agli usi e ai costumi del paese del Sol levante proponendo esposizioni e incontri che si svolge-ranno presso la sede del Centro Civico di via Gruppini e la palestra di via F.lli Bandiera.

durante la giornata sarà possibile visitare gli stand espositivi di og-getti d’arte, fotografie d’autore, abiti tradizionali come i kimoni, quadri, e i pregiati cani di razza Shiba; dimostrazioni di origami, di arti marziali, di danze, di calligrafia; approfondire il rituale del tè e scoprire i sapori della cucina giapponese.

La manifestazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Nausica, associazione musicale culturale internazionale di Parma e Kyoto, e la partecipazione delle diverse associa-zioni locali che hanno aderito all’iniziativa patrocinata dalla Provincia di Parma, dal Consolato Generale del Giappone a Milano e dall’Istituto Giapponese di Cultura. La festa Nipponsai si pre-senta come un’occasione per avvicinare il pubblico alla cultura orientale, cercando di mostrare le peculiarità e i significati delle pratiche, delle abitudini e delle tradizioni giapponesi. [E.F.]

Con l’apertura del cantiere relativo alla costruzione del nuovo supermercato Coop Nordest su strada S.Ilario sono partiti anche i lavori di riqualificazione degli impianti sportivi nell’area “Silvio d’Arzo”. Si tratta di un intervento molto impor-tante che ridisegna complessivamente l’intero comparto e che apre le porte ad un piano strategico legato alla scuola, alla formazione e a vari servizi annessi. I lavori prenderanno in esame inizialmente le opere di urbanizzazione, tra cui la realizzazione del nuovo asse di collega-mento che congiungerà strada S.Ilario a strada Calerno e che sarà dotato anche di pista ciclabile in sede propria. Conte-stualmente sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo campo da calcio in erba sintetica (60m x 40m) che andrà a qualificare l’offerta sportiva del centro e che sarà posizionato nell’area attualmente occupata dal campetto in compattato. L’intervento porta in dotazione al Comune di Montecchio un impianto all’avanguardia che accresce notevolmente la qualità delle prestazioni oltre che le possibilità di sfruttamento sia temporale (utilizzo in condizioni atmosferiche anche avverse) che finanziario (noleggio a privati o ad altre società esterne). Il progetto comples-sivo di riqualificazione dell’area prevede anche due ulteriori campi da calcio in erba naturale, sempre di 60m x 40m, per gli allenamenti e per favorire l’attività in continua crescita dei settori giovanili delle società sportive.

Oltre ai servizi sportivi gli interventi sull’area prevedono l’edificazione del nuovo supermercato Coop, la costruzione delle nuove Scuole Medie e la realizzazio-ne futura del Campus della Val d’Enza con l’acquisizione ad usi scolastici dell’attuale negozio Coop.

Lavori al centro sportivo

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62 il mese maggio 2009

Dal camice bianco indossato nelle cor-sie dell’Ospedale Maggiore di Parma

a quello portato nei villaggi sperduti del Burundi in veste di cooperante umanitaria. Questo è stato il percorso compiuto da Silvia Marchelli, attualmente presidente dell’associazione “Parmaalimenta”. Il camice bianco ha rappresentato il filo conduttore di questa svolta, ma anche il simbolo di una vita spesa per gli altri. Solo che ad un tratto gli “altri” non sono più stati i malati della propria città bensì gli abitanti dei villaggi del Burundi.

Quando ha deciso di entrare nel mondo della cooperazione internazionale?

“Nel 1994, finita la specializzazione in Medicina, avevo iniziato a collaborare con il Dipartimento di Malattie Infettive del no-stro Ospedale. Un giorno una Ong di Bolo-gna, la GVC, mi chiese lo studio di fattibilità per un progetto da avviare nella regione dei Grandi Laghi in Burundi, dal momento che avevo già avuto modo di visionare il territorio in un’esperienza precedente. In quegli anni la regione era battuta da una sanguinosa guerra civile, con centinaia di migliaia di morti e di profughi. Il progetto delle GVC mi coinvolse a tal punto che decisi di lasciare il mio lavoro e di diventare una cooperante umanitaria”.

Una scelta di vita troppo radicale per pensare che fosse frutto del caso. Cosa c’era dietro quella decisione?

“Sicuramente c’erano anni di interes-se verso le tematiche del volontariato e della cooperazione. Fin da quando avevo quattordici anni ho avuto modo di dedi-care parte del mio tempo a chi ne aveva bisogno, attraverso le attività organizzate dalla Parrocchia di S. Sepolcro, dove ho avuto anche la fortuna di conoscere i Padri Saveriani, giovani missionari che porta-

Passione e impegno civile nella scelta diSilvia Marchelli di diventare una cooperanteinternazionale. Dai primi racconti dei missionari saveriani, all’attività svolta in Burundi, fino alla fondazione dell’associazione Parmaalimenta

Un altro mondo è possibile

vano testimonianze dai posti più poveri della terra. Visto che a quel tempo non c’era la possibilità di informarsi come oggi, i racconti dei missionari illuminavano ai nostri occhi realtà altrimenti sconosciute. Fu un’esperienza decisiva nella mia formazione”.

Torniamo alla prima missione in Burundi del 1994. Come con-tinua la storia?

“Da quel momento ho continuato ad operare in quella nazione, in particolar modo nella provincia della capitale Bu-jumbura, collaborando a progetti di varie Ong internazionali ma anche della Fao e dell’Oms. Nelle fasi più cruente della guer-ra la popolazione civile è abbandonata a sé stessa, e sul campo rimangono ad operare solo i volontari umanitari tra mille rischi, primo fra tutti quello di rimanere uccisi”.

Quali sensazioni si porta dentro dopo tanti anni passati nelle zone più povere del Burundi?

“Vedere da vicino come la guerra possa affamare le popolazioni è un’esperienza difficile da raccontare. Intervenire da un punto di vista sanitario su gente malnutrita mi ha fatto spesso sentire impotente. è infatti impossibile pensare di poter curare una persona che non ha garantito un acceso al cibo costante. Per questo, da quando è finita la guerra ed è iniziata la ricostruzione, mi sto impegnando per ga-rantire alla popolazione l’autoproduzione di prodotti alimentari attraverso forme come il microcredito e la banca delle sementi”.

C’è un ricordo a cui è maggiormente legata?

“Sì. è senza dubbio l’esperienza che ho vissuto nel 1996 durante una visita al villaggio di Mubimbi, vicino alla capitale. Dopo mesi ero riuscita, finalmente, a raggiungere questa zona completamente isolata, portandomi dietro qualche sacco di farina secca mista a olio da consegnare alla popolazione. Arrivai al mattino presto, sola, scortata dai militari, e trovai sul posto centinaia di donne venute a raccogliere un po’ di cibo per sé e per i propri figli. Erano scheletriche, ed alcune avevano percorso anche 30 km sapendo del mio arrivo. Alle tre del pomeriggio non avevo ancora finito di distribuire a tutte la propria razione, ma sapevo che alle tre e mezza le strade

il personaggio

sarebbero state chiuse e non avrei avuto più la possibilità di ritornare nella capitale. Fui quindi costretta a scappare e a portare via la farina, perché se l’avessi lasciata i militari l’avrebbero rubata, togliendo così alle donne rimaste l’ultima speranza di salvezza. L’angoscia di quell’esperienza mi ha portato a fare un patto con me stessa: avrei fatto di tutto nella mia vita perché il mondo che ai loro occhi rappresentavo non si dimenticasse della sofferenza di queste popolazioni”.

L’attuale esperienza alla presidenza di “Parmaalimenta” è allora figlia di quel lontano patto con sé stessa?

“L’associazione è nata nel 2004 con lo scopo di coordinare le iniziative che in questi anni la società civile di Parma ha portato avanti per combattere la povertà e difendere il diritto al cibo. La nostra volon-tà è quella di unire le realtà economiche e istituzionali del territorio, e stimolarle a collaborare a progetti di cooperazione decentrata, che permettono di creare sinergie tra territori. La cooperazione in-ternazionale deve abbandonare la politica assistenzialista e puntare a far sviluppare e rendere autonome le zone più povere del pianeta”.

di Vincenzo Pirillo

Chi è Silvia MarchelliSilvia Marchelli nasce a Parma nel

1960. Impegnata in attività di volonta-riato fin dall’adolescenza, nei primi anni novanta si laurea in medicina a Parma e si specializza in malattie infettive. Nel 1994 la decisione di lasciare il proprio lavoro e di diventare una cooperante umanitaria. Il primo progetto la vede im-pegnata nella regione dei Grandi Laghi in Burundi, nella morsa di una tremen-da guerra civile. In questa zona Silvia Marchelli ha prestato, e continua a prestare servizio, per dare il proprio con-tributo alla ricostruzione di una nazione in ginocchio. Dal 2004 è presidente dell’associazione “Parmaalimenta”, che si occupa di lotta alla povertà e di diritto all’alimentazione. Nonostante i moltepli-ci impegni ha trovato anche il tempo di sposarsi e di crescere due bambine.

Parmaalimenta: via Garibaldi, 34Tel 0521570250 - www.parmaalimenta.org

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