La profezia di Thiaoouba

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LA PROFEZIA DI THIAOOUBA Michel Desmarquet Prima pubblicazione come “Abduction to the 9th planet” Credere non è sufficiente… Devi CONOSCERE Editore Inglese: Arafura Publishing 2004 Tradotto in Inglese dal manoscritto Francese (ora perduto) da Kay Smith. Traduzione Inglese edita e corretta da Dr. Tom Chalko, Louise Ovcar e Manninder Sekhon d’accordo con l’autore, Michel Desmarquet. Ogni modifica, nell’edizione Inglese, è documentata, eccetto che per errori ortografici e correzioni grammaticali. Michel Desmarquet, 1993-2004, Tutti I diritti riservati Resoconto di un viaggio intrapreso in Giugno 1987, Manoscritto completato in Gennaio 1989 Frequently Asked Questions e contatto: www.thiaoouba.com Edizioni precedenti: “Abduction to the 9th Planet” 1993, paperback ISBN 0- 646-15996-8, Reprinted 1993,1994,1999 (Australia), 1995 (USA); “Thiaoouba Prophecy” paperback ISBN 0-646-31395-9, Reprinted 1997 (Australia); “Thiaoouba Prophecy” e-book 2000, ISBN 0 9577882 3 1 Traduzione dall’Inglese di Pinco e Pallino. PREFAZIONE DELL'AUTORE Ho scritto questo libro come risultato di ordini ricevuti e ai quali ho obbedito. È inoltre una descrizione degli eventi che capitarono a me personalmente; questo io lo affermo. Immagino che, fino ad un certo punto, questa storia straordinaria apparirà ad alcuni lettori come fantascienza, una storia interamente inventata, ma io non possiedo l’immaginazione che una tale costruzione richiederebbe. Questa non è fantascienza. Chi legge in buona fede, sarà in grado di riconoscere la verità nel messaggio che trasmetto dai miei nuovi amici alla gente del pianeta Terra. Questo messaggio, nonostante i numerosi riferimenti a razze e religioni, non riflette alcun pregiudizio né razziale né religioso da parte dell’autore. Michel Desmarquet,

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LA PROFEZIA DI THIAOOUBA

Michel Desmarquet

Prima pubblicazione come “Abduction to the 9th planet”

Credere non è sufficiente… Devi CONOSCERE

Editore Inglese: Arafura Publishing 2004

Tradotto in Inglese dal manoscritto Francese (ora perduto) da Kay Smith.

Traduzione Inglese edita e corretta da Dr. Tom Chalko, Louise Ovcar e

Manninder Sekhon d’accordo con l’autore, Michel Desmarquet. Ogni

modifica, nell’edizione Inglese, è documentata, eccetto che per errori

ortografici e correzioni grammaticali.

Michel Desmarquet, 1993-2004, Tutti I diritti riservati

Resoconto di un viaggio intrapreso in Giugno 1987,

Manoscritto completato in Gennaio 1989

Frequently Asked Questions e contatto: www.thiaoouba.com

Edizioni precedenti: “Abduction to the 9th Planet” 1993, paperback ISBN 0-

646-15996-8, Reprinted 1993,1994,1999 (Australia), 1995 (USA);

“Thiaoouba Prophecy” paperback ISBN 0-646-31395-9, Reprinted 1997 (Australia); “Thiaoouba Prophecy” e-book 2000, ISBN 0 9577882 3 1

Traduzione dall’Inglese di Pinco e Pallino.

PREFAZIONE DELL'AUTORE

Ho scritto questo libro come risultato di ordini ricevuti e ai quali ho obbedito.

È inoltre una descrizione degli eventi che capitarono a me personalmente;

questo io lo affermo.

Immagino che, fino ad un certo punto, questa storia straordinaria apparirà

ad alcuni lettori come fantascienza, una storia interamente inventata, ma io

non possiedo l’immaginazione che una tale costruzione richiederebbe.

Questa non è fantascienza.

Chi legge in buona fede, sarà in grado di riconoscere la verità nel messaggio

che trasmetto dai miei nuovi amici alla gente del pianeta Terra.

Questo messaggio, nonostante i numerosi riferimenti a razze e religioni, non riflette alcun pregiudizio né razziale né religioso da parte dell’autore.

Michel Desmarquet,

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Gennaio 1989

Hanno occhi ma non vedono, orecchie ma non odono… La Bibbia

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Thao

Mi svegliai improvvisamente, non sapendo quanto tempo avessi dormito. Ero

completamente sveglio, fresco e attento ma, buon dio, che ora poteva

essere? Lina dormiva accanto a me, i suoi pugni chiusi, ma Lina dorme

sempre…

Non avevo alcun desiderio di tornare a dormire e, inoltre, erano

probabilmente già le cinque di mattina. Mi alzai, andai in cucina e controllai

l’orologio. Era solo mezzanotte e mezzo ed era insolito per me svegliarmi a

quell’ora.

Mi tolsi il pigiama e indossai pantaloni e camicia senza sapere il perché. Non

so neanche spiegare perché andai al mio scrittoio, presi un foglio, una biro,

e osservai me stesso scrivere, come se la mano avesse una mente propria.

“Mia cara, sarò assente per circa dieci giorni. Non serve assolutamente che ti

preoccupi.”

Lasciata la nota vicino al telefono, uscii e mi diressi verso a veranda.

Camminando, evitai il tavolo sul quale la notte scorsa era rimasto il gioco

degli scacchi, col re bianco ancora in scacco matto, e silenziosamente aprii la

porta che conduce al giardino.

La notte sembrava essere soffusa di una strana luce, che non aveva niente a

che fare con le stelle. Istintivamente provai a ricordare in che fase fosse

attualmente la luna, pensando che stesse probabilmente crescendo. Qui, nel

nord-est dell’Australia dove vivo, le notti sono generalmente molto chiare.

Scesi per le scale esterne e mi diressi verso le piante di pandano.

Normalmente, a quest’ora, ci sarebbe dovuto essere un vero concerto di

rane e grilli che con i loro stridii riempiono la notte di suoni. Ora invece c’era

un silenzio pesante e mi chiesi perché.

Avevo fatto solo alcuni passi, quando improvvisamente i colori del filodendro

cambiarono. Anche il muro della casa ed i pandani, tutto era inondato da

una specie di luce bluastra. Il prato sembrava ondulare sotto i miei piedi e

anche la terra sotto i pandani sembrava ondulare. Il filodendro era distorto

ed il muro della casa assomigliava ad un lenzuolo che galleggiava nel vento .

Incominciando a credere di non sentirmi bene, decisi di rientrare in casa

quando, in quel preciso momento, mi sentii sollevare gentilmente da terra.

Salii prima lentamente sopra il filodendro e poi, più rapido, fino a vedere la

casa diventare piccola, sempre più piccola sotto di me.

“Cosa sta accadendo?” esclamai in totale confusione.

“Va tutto bene adesso, Michel”

In quel momento credetti di star sognando. Davanti a me, un essere umano

di grandezza impressionante, vestito con una tuta e indossando un casco

completamente trasparente mi stava guardando, amichevole e sorridente.

“No, non stai sognando” disse lei, rispondendo alla domanda che avevo in

mente.

“Si”, risposi, “capita sempre così nel sogno e alla fine ti ritrovi che sei caduto

dal letto e hai un bernoccolo sulla fronte!” Lei sorrise. “Inoltre”, continuai,

“stai parlando con me in Francese, la mia lingua natale, e tuttavia siamo in

Australia. Io parlo Inglese, lo sai!”

“Anch’io”, rispose.

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“Dev’essere un sogno, uno di quei sogni stupidi, oltretutto. Altrimenti, cosa

stai facendo sulla mia proprietà?”

“Non siamo sulla sua proprietà, ma sopra di essa.”

“Ah! È un incubo. Vedi, avevo ragione. Mi darò un pizzicotto!” Accompagnai

le parole con l’azione. Ouch!

Sorrise di nuovo. “Sei soddisfatto, adesso, Michel?”

“Ma se non è un sogno, perché sono qui, seduto su questa roccia? Chi è

quella gente laggiù, vestita alla moda del secolo scorso?”

Cominciavo a distinguere, in una luce lattea, gente che parlava, e a poca

distanza, altri che si muovevano attorno.

“E tu, chi sei? Perché non sei di grandezza normale?”

“Io sono di grandezza normale, Michel. Nel mio pianeta siamo tutte così. Ma

tutto a suo tempo, mio caro amico. Spero non ti dispiaccia se ti chiamo così?

Se non siamo ancora amici, sono sicura che lo diventeremo presto.”

Stava in piedi davanti a me, la sua faccia sorridente rifletteva intelligenza ed

emanava bontà da tutto il suo essere. Non sarebbe stato possibile incontrare

qualcuno con cui sentirmi più a mio agio.

“Naturalmente puoi chiamarmi come desideri. E tu come ti chiami?”

“Il mio nome è Thao, ma prima, vorrei che tu sappia, una volta per tutte,

che questo non è un sogno. È veramente qualcosa di abbastanza diverso.

Per alcuni motivi che ti saranno spiegati più tardi, sei stato scelto per

intraprendere un viaggio che pochissimi Terrestri hanno fatto, specialmente

in epoche recenti.

“In questo momento, io e te, ci troviamo in un universo che è parallelo a

quello della Terra. Per consentirti di starci, lo stesso vale per noi, abbiamo

usato una ‘bolla d’aria’.

“In questo istante, il tempo per te si è fermato, e tu potresti rimanere qui

venti o cinquanta dei tuoi anni Terrestri e poi ritornare come se non fossi

mai partito. Il tuo corpo fisico rimarrebbe assolutamente immutato.”

“Ma cosa sta facendo questa gente?”

“Esistono al meglio che ci si possa aspettare e, come imparerai in seguito, la

densità demografica è molto bassa. La morte accade solo per suicidio o

incidente. Il tempo è sospeso. Ci sono uomini e donne, così come alcuni

animali, che hanno 30.000, 50.0000 anni Terrestri e anche molti di più”.

“Ma perché sono qui e come sono arrivati qui? Dove sono nati?”

“Sulla Terra… sono tutti qui per sbaglio.”

“Per sbaglio? Cosa intendi dire?”

“E’ molto semplice. Hai sentito parlare del triangolo delle Bermuda?” Annuii.

“Bene, molto semplicemente, in questo punto, e in altri meno noti, questo

universo parallelo si confonde con il vostro universo, così che esiste tra loro

una curvatura naturale.

“Persone, animali o anche oggetti che si trovano nelle immediate vicinanze

di una curvatura sono letteralmente risucchiati in essa. Quindi, può

succedere, per esempio, che un’intera flotta di navi sparisca in pochi

secondi. A volte una persona o più persone possono ritornare nel vostro

universo dopo alcune ore, alcuni giorni, o alcuni anni. Più spesso, tuttavia,

non ritornano più.

“Quando qualcuno ritorna e riferisce la sua esperienza, la maggior parte

della gente non gli crede e se insiste è considerato ‘pazzo’. Per la maggior

parte del tempo, questa persona non racconta niente del tutto, rendendosi

conto di come apparirebbe agli occhi dei suoi simili. A volte, ritorna senza

memoria, e se anche ne ritrova una parte, non riguarda ciò che è accaduto

nell’universo parallelo, quindi non fa luce sul soggetto.

“C’è stato”, Thao continuò, “un tipico caso di questo passaggio nell’universo

parallelo in nord America, dove un giovane è letteralmente scomparso

mentre andava a prendere acqua ad un pozzo situato a qualche centinaio di

metri da casa sua. Circa un’ora dopo, familiari e amici si misero alla sua

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ricerca e, poiché c’era appena stata una nevicata di circa venti centimetri,

doveva essere abbastanza semplice, dovevano solo seguire le orme lasciate

dal giovane. Ma proprio in mezzo al campo, le orme finirono.

“Non c’erano alberi intorno, nessuna roccia sopra la quale poteva saltare,

niente di strano o insolito, le orme semplicemente finivano. Qualcuno

credette che fosse stato preso da una nave spaziale, ma questo non poteva

essere, come capirai successivamente. Questo pover’uomo era stato

semplicemente risucchiato dentro l’universo parallelo.”

“Mi ricordo”, dissi, “ho sentito parlare di quel caso, ma tu come sai tutto

questo?”

“Scoprirai più tardi come lo so”, rispose lei enigmaticamente.

Fummo interrotti dall’improvvisa apparizione di un gruppo di persone così

bizzarre che di nuovo mi chiesi se questo non fosse tutto un sogno. Circa

una dozzina di uomini, accompagnati da qualcosa che sembrava essere una

donna, emersero da dietro un mucchio di rocce, un centinaio di metri da

dove eravamo. Lo spettacolo era ancora più singolare, poiché questi esseri

umani, sembravano usciti dalle pagine di un documento preistorico. Con

l’andatura dei gorilla, brandivano enormi clave che un uomo moderno non

sarebbe capace di alzare da terra. Queste creature spaventose stavano

venendo dritte verso di noi, urlando come bestie selvagge. Feci un

movimento per ritirarmi, ma Thao mi disse che non c’era nulla da temere e

di stare fermo. Mise le mani sulla fibbia della cintura e si girò in modo da

affrontarli.

Sentii una serie di piccoli clic e cinque degli uomini che sembravano i più

forti, caddero a terra, immobili. Il resto del gruppo si fermò subito e

cominciò a gemere. Si prostrarono davanti a noi.

Guardai ancora Thao. Era in piedi come una statua, la sua faccia immobile. I

suoi occhi fissavano quella gente come se stesse provando a ipnotizzarli.

Appresi successivamente che stava dando ordini telepatici alla femmina del

gruppo. Improvvisamente, questa donna si alzò e incominciò, almeno così

mi parve, a impartire ordini agli altri con una voce gutturale. Poi, aiutarono a

rimuovere i corpi caricandoseli sulle spalle e trasportandoli verso il mucchio

di rocce menzionate prima.

“Cosa stanno facendo?” Chiesi.

“Ricopriranno i loro morti con pietre.”

“Li hai uccisi?”

“Ho dovuto.”

“Cosa intendi dire? Eravamo davvero in pericolo?”

“Certo che lo eravamo. Questa è gente che è stata qui per dieci o quindici

mila anni, chi lo sa? Non abbiamo tempo per stabilirlo, ed inoltre, non è di

alcuna importanza. Tuttavia, ciò illustra bene quello che ti stavo spiegando

pochi momenti fa. Queste persone passarono in quest’universo in una certa

epoca, e da allora hanno vissuto in quell’epoca.”

“E’ spaventoso!”

“Sono d’accordo. Comunque fa parte della natura, e quindi della legge

universale. Inoltre, sono pericolosi perché si comportano più come bestie

selvagge che come esseri umani. Il dialogo non sarebbe stato possibile tra

loro e noi, come non è possibile tra loro e la maggior parte degli esseri che

vivono in questo universo parallelo. Da un lato, sono incapaci di comunicare,

e dall’altro, essi meno degli altri, capiscono cosa gli è accaduto. Eravamo

davvero in pericolo, e se dico così ho fatto loro, proprio adesso, un favore,

liberandoli.”

“Liberandoli?”

“Non sembrare così scioccato, Michel. Tu sai molto bene cosa intendo dire.

“Sono liberati dai loro corpi fisici e ora possono continuare il loro ciclo, come

ogni altro essere vivente, secondo il processo normale.”

“Così, se capisco bene, questo universo parallelo è una maledizione, una

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specie di inferno o di purgatorio?”

“Non mi ero resa conto che tu fossi religioso!”

“Ho fatto questo paragone solo per mostrarti che sto tentando di capire”,

replicai, chiedendomi come potesse sapere se fossi religioso o meno.

“Lo so, Michel, stavo solo prendendoti in giro. Eri nel giusto descrivendolo

come una sorta di purgatorio, ma, naturalmente, questo è abbastanza

accidentale. Infatti, è uno dei molti incidenti della natura. Un albino è un

incidente, e anche un quadrifoglio può essere considerato tale. La tua

appendice è altrettanto un incidente. I vostri medici ancora si chiedono

quale possibile uso possa avere nel tuo corpo. La risposta è che non serve a

niente. Ora, solitamente in natura, tutto ha una precisa ragione per esistere,

ecco perché elenco l’appendice nella lista degli ‘incidenti’ naturali.

“La gente che vive in questo universo, non soffre, né fisicamente né

moralmente. Per esempio, se ti colpissi tu non sentiresti dolore, ma se i colpi

fossero abbastanza forti, anche senza dolore, tu potresti morire. Può essere

difficile da capire, ma è così. Coloro che vivono qui, non sanno nulla di ciò

che ti ho appena spiegato, ed è una fortuna per loro, perché sarebbero

tentati di suicidarsi, che in ogni caso, qui, non è una soluzione.”

“Cosa mangiano?”

“Non mangiano, né bevono, perché non ne sentono il bisogno. Qui, ricordati,

il tempo si è fermato, quei morti, neppure si decomporranno.”

“Ma è terribile! Perciò, il più grande favore che si possa fare a questa gente

è di ucciderla!”

“Tu sollevi una questione importante. Effettivamente sarebbe una delle due

soluzioni.”

“Qual è l’altra?”

“Spedirli indietro da dove sono venuti, ma questo porrebbe grandi problemi.

Poiché siamo in grado di usare la curvatura, potremmo restituire molti di

loro al vostro universo e così liberarli, ma sono sicura che sei consapevole

degli enormi problemi che si creerebbero per la maggior parte di questa

gente. Qui, come già detto, ci sono persone che sono state qui per migliaia

di anni. Cosa accadrebbe se tornassero indietro nell’universo che lasciarono

così tanto tempo fa?”

“Potrebbero impazzire. Quindi, non c’è niente da fare.” Lei sorrise

gentilmente alla mia affermazione.

“Sei certamente l’uomo d’azione che ci serve, Michel, ma attento a saltare

alle conclusioni, hai ancora molto da vedere.”

Mise la mano sulla mia spalla, dovendo inclinarsi leggermente in avanti per

farlo. Sebbene in quel momento non lo sapessi, Thao misurava due metri e

novanta, eccezionalmente alta per un essere umano.

“Vedo con i miei occhi che abbiamo fatto la scelta giusta scegliendoti, hai

una mente astuta, ma non posso ancora spiegarti tutto, per due motivi.”

“Cosa intendi dire?”

“In primo luogo, è ancora troppo presto per tali spiegazioni. Voglio dire che

dovrai essere istruito ulteriormente su certi punti prima di procedere oltre.”

“Capisco, e in secondo luogo?”

“Il secondo motivo è che ci stanno aspettando. Dobbiamo partire.”

Con un tocco leggero, mi fece girare su me stesso. Seguii il suo sguardo e

restai a fissare con gli occhi spalancati di sorpresa. A circa 100 metri da noi

c’era un’enorme sfera, dalla quale emanava un’aura bluastra. Più tardi

appresi che misurava 70 metri di diametro. La luce non era costante ma

luccicante e sembrava un’opacità dovuta al calore, come quando si osserva

da distante la sabbia riscaldata dal sole d’estate.

Questa enorme sfera ‘luccicava’ a circa dieci metri da terra. Senza finestre,

nessuna apertura, nessuna scaletta, appariva liscia come il guscio di un

uovo.

Thao mi indicò di seguirla e andammo verso la sfera. Ricordo molto bene

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quel momento. Durante il breve tempo trascorso per avvicinarci alla sfera,

ero così eccitato che persi il controllo dei miei pensieri. Un costante flusso di

immagini mi attraversò la mente, come se fosse un film proiettato ad alta

velocità. Mi vidi raccontare questa avventura alla mia famiglia e rividi gli

articoli di stampa che avevo letto a proposito degli UFO.

Ricordo la tristezza che mi assalì, quando pensai alla mia famiglia che tanto

amavo; mi vidi preso, come in una trappola, e mi venne in mente che avrei

potuto non rivederli mai più…

“Non hai assolutamente nulla di cui avere paura, Michel”, disse Thao.

“Credimi. Ti riunirai alla tua famiglia molto presto, e in buona salute.”

Credo che la bocca mi si sia aperta dalla sorpresa, cosa che innescò in Thao

una melodiosa risata, come raramente si sente tra noi Terrestri. Quella fu la

seconda volta che lei lesse i miei pensieri; la prima volta pensai che fosse

una coincidenza, ma questa volta non potevano esserci dubbi.

Quando arrivammo in prossimità della sfera, Thao mi mise di fronte a lei a

circa un metro di distanza.

“Non toccarmi per nessun motivo, Michel, qualunque cosa accada. Per

nessuna ragione, hai compreso?”

Fui preso alla sprovvista da questo ordine così esplicito, ma annuii.

Appoggiò la mano su di una specie di ‘medaglione’ che avevo notato in

precedenza, ‘attaccato’ all’altezza del suo seno sinistro e con l’altra mano,

teneva una cosa che somigliava ad una grande biro che staccò dalla cintura.

Diresse poi ‘la biro’ sopra le nostre teste e in direzione della sfera. Penso di

aver visto un fascio luminoso verde uscire da essa, ma non potrei esserne

sicuro. Poi puntò ‘la biro’ verso di me, l’altra mano ancora sul ‘medaglione’ e

semplicemente ci sollevammo, simultaneamente, verso la parete della

macchina. Proprio quando ero sicuro che stavamo per collidere con questa,

una porzione del guscio si ritrasse come un enorme pistone all’interno di un

cilindro, rivelando un’apertura di forma ovale, di circa tre metri di altezza.

Tornammo sui nostri piedi, Thao ed io, con una specie di atterraggio dentro

l’imbarcazione. Poi lasciò andare il ‘medaglione’ e con la destrezza di chi l’ha

fatto spesso, rinfoderò ‘la biro’.

“Vieni. Possiamo toccarci adesso”, disse.

Prendendomi per una spalla, mi guidò verso una piccola luce blu, così

intensa che dovetti socchiudere gli occhi. Non avevo mai visto un colore del

genere sulla Terra. Quando fummo quasi sotto la luce, la parete dov’era

posizionata ‘ci lasciò passare’. Questo è l’unico modo di descriverlo. Dal

modo in cui il mio mentore mi stava conducendo, posso giurare che avrei

dovuto avere un bernoccolo considerevole sulla fronte, ma passammo

attraverso il muro, come fantasmi! Thao rise calorosamente nel vedere

l’espressione scioccata sulla mia faccia. Questo mi fece bene. Ricordo la sua

risata, come una brezza rinfrescante e rassicurante in un momento per me

non facile.

Avevo spesso parlato con gli amici dei ‘dischi volanti’ ed ero persuaso che

esistessero, di fatto esistono, ma quando sei davvero di fronte alla realtà,

così tante domande ti annebbiano il cervello da farti pensare che scoppierà.

Naturalmente, dentro di me ero deliziato. Dall’atteggiamento di Thao nei

miei riguardi percepivo che non avevo nulla da temere. Tuttavia, lei non era

sola: mi chiedevo se anche gli altri fossero così. Nonostante fossi affascinato

da questa avventura, mi chiedevo ancora se avessi mai più rivisto i miei

famigliari. Già sembravano così lontani, quando solo pochi minuti prima ero

nel mio giardino.

Ora stavamo ‘scivolando’ al livello del suolo lungo un corridoio simile a un

tunnel che portava ad una piccola stanza, le cui pareti erano di un giallo così

intenso che dovetti chiudere gli occhi. Le pareti formavano una volta,

esattamente come se fossimo dentro una ciotola rovesciata.

Thao mi coprì il capo con un casco fatto di un materiale trasparente e notai,

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aprendo un occhio, che questo mi permetteva di tollerare la luce.

“Come ti senti?” chiese.

“Meglio, grazie, ma quella luce, come puoi sopportarla?”

“Non è una luce. È semplicemente il colore delle pareti di questa stanza in

questo momento.”

“Perché ‘in questo momento’? Mi avete portato qui per ridipingerla?”

Scherzai.

“Non c’è alcuna vernice. Ci sono solo vibrazioni, Michel. Tu credi ancora di

essere nel tuo universo terrestre, ma non è così. Adesso sei in una delle

nostre navi spaziali a portata super lunga, capace di viaggiare a parecchie

volte la velocità della luce. Partiremo presto, se ti distenderai su questa

cuccetta…?”

Là, nel centro della stanza, c’erano due contenitori, sembravano più due

bare senza coperchio. Mi allungai in una di queste e Thao nell’altra. La sentii

parlare in un linguaggio sconosciuto, ma molto armonioso. Desideravo

alzarmi un poco, ma non potevo, essendo trattenuto da una forza ignota e

invisibile. Il colore giallo scomparve progressivamente dalle pareti, per

essere sostituito da un azzurro che era sicuramente non meno intenso.

Erano state ‘ridipinte’…”

Un terzo della stanza diventò improvvisamente buio e notai minuscole luci

scintillare come stelle.

La voce di Thao risuonò chiara nel buio. “Queste sono stelle, Michel.

Abbiamo lasciato l’universo parallelo alla Terra e ci lasceremo il tuo pianeta

sempre più indietro, per portarti a visitare il nostro. Sappiamo che sarai

molto interessato al viaggio, ma anche alla nostra partenza, che sarà

piuttosto lenta, per il tuo bene.

“Possiamo guardare lo schermo che vedi di fronte a te.”

“Dov’è la terra?”

“Non siamo ancora in grado di vederla, essendo quasi direttamente sopra di

essa, a circa dieci mila metri di altezza…”

Improvvisamente, si sentì una voce, che sembrava parlare lo stesso

linguaggio che Thao aveva usato qualche momento prima. Thao rispose

brevemente e poi la voce si rivolse a me in Francese, Francese eccellente,

anche se il tono era più melodico di quanto lo sia tipicamente, dandomi il

benvenuto a bordo. Era proprio il ‘benvenuto a bordo’ delle nostre

compagnie aeree, e ricordo che la cosa mi divertì molto, vista la situazione

veramente unica nella quale mi trovavo.

Nello stesso istante, sentii un leggero movimento dell’aria che divenne

fredda, come se avessero acceso l’aria condizionata. Le cose cominciarono a

succedere rapidamente. Sullo schermo, apparve quello che non poteva

essere altro che il sole. Inizialmente, sembrava toccare il bordo della Terra,

più precisamente il sud America, come scoprii più tardi. Di nuovo, mi chiesi

se stessi sognando. Secondo dopo secondo l’America si restringeva.

L’Australia non poteva essere vista, poiché i raggi del sole non l’avevano

ancora raggiunta. Ora i contorni del pianeta si distinguevano e sembrava ci

muovessimo intorno al globo, verso una posizione sopra il Polo Nord. Là,

cambiammo direzione, allontanandoci dalla Terra ad una velocità incredibile.

La nostra povera Terra si trasformò in una palla da basket, poi in una palla

da biliardo fino a scomparire, o quasi, dallo schermo. Invece, la mia visione

fu riempita dal sobrio blu dello spazio. Girai la testa nella direzione di Thao

sperando in ulteriori spiegazioni.

“Ti è piaciuto?”

“E’ stato meraviglioso, ma così veloce; è possibile viaggiare ad una tale

velocità?”

“Questo non è niente, mio caro amico. Siamo ‘decollati’ molto

delicatamente. Solo adesso stiamo viaggiando a piena velocità”

“A che velocità?” interruppi.

Page 8: La profezia di Thiaoouba

“Parecchie volte la velocità della luce.”

“Della luce? Ma quante volte? E’ incredibile! E a proposito della barriera della

luce?”

“Posso ben capire che ti sembra incredibile. Neppure i tuoi esperti lo

crederebbero, ma, tuttavia, è la verità.”

“Tu dici parecchie volte la velocità della luce, ma quante volte?”

“Michel, durante questo viaggio molte cose ti saranno rivelate

intenzionalmente, molte cose, ma ci saranno anche dettagli ai quali non

avrai accesso. La precisa velocità della nostra nave spaziale è uno di questi

dettagli. Sono spiacente, perché so che ti deluderà non poter soddisfare

tutte le tue grandi curiosità, ma ci saranno così tante cose nuove e

interessanti da vedere e imparare, che non devi preoccuparti troppo, quando

le informazioni ti sono negate.”

Il suo modo di parlare indicava che la discussione era chiusa ed io non

insistei ulteriormente, percependo che continuare sarebbe stato scortese.

“Guarda” mi disse. Sullo schermo comparve un puntino colorato e cresceva

velocemente.

“Che cos’è?”

“Saturno.”

Il lettore deve perdonarmi se le descrizioni che faccio non sono così

dettagliate come potrebbe desiderare, ma dev’essere compreso che non

avevo ancora recuperato a pieno tutti i miei sensi. Avevo visto così tanto, in

così poco tempo, ed ero in qualche modo ‘disorientato’.

Mentre ci avvicinavamo, il famoso Saturno diventava sempre più grande

sullo schermo. I suoi colori erano meravigliosi, incomparabili a qualsiasi cosa

avessi mai visto sulla Terra. C’erano gialli, rossi, verdi, azzurri, arancio;

all’interno di ogni colore, una gamma infinita di sfumature si mescolavano,

separavano, diventavano più forti, poi più leggere, creavano i famosi anelli e

confinato dentro di essi…

Era uno spettacolo stupefacente, che riempiva sempre di più il nostro

schermo.

Rendendomi conto di non essere più trattenuto dal campo di forza, volli

rimuovere la maschera così da vedere meglio i colori, ma Thao mi segnalò

che non dovevo far niente del genere.

“Dove sono i satelliti?” Chiesi.

“Puoi vederne due, quasi affiancati, alla destra dello schermo.” “Quanto

siamo lontani?”

“Dovremmo essere approssimativamente a 6.000.000 di chilometri, o forse

più. Sul ponte di volo, naturalmente, lo sanno con precisione, ma per darti

una valutazione precisa, dovrei sapere se la nostra ‘macchina fotografica’ è a

pieno zoom oppure no.”

Improvvisamente Saturno scomparve sul lato sinistro dello schermo, che si

riempì nuovamente del ‘colore’ dello spazio.

Credo fu in quel momento che mi sentii esaltato, come mai in precedenza.

Mi colpì il fatto che stavo per vivere una straordinaria avventura, è perché?

Non avevo chiesto niente e non avevo mai contemplato la possibilità (chi

avrebbe osato?) di vivere una tale avventura.

Thao si alzò. “Puoi fare lo stesso adesso, Michel.” Obbedii e ci ritrovammo

ancora uno a fianco all’altra al centro della cabina. Solo in quel momento

notai che Thao non indossava più il suo casco.

“Puoi spiegarmi”, chiesi, “perché proprio adesso stavi ancora portando il

casco, mentre io ero in grado di accompagnarti senza indossarne uno, ed

invece adesso io lo indosso mentre tu sei senza?”

“E’ molto semplice. Noi veniamo da un pianeta batteriologicamente molto

diverso dalla Terra, che per noi è un vero terreno di coltura. Quindi, per

mettermi in contatto con te, ero obbligata a prendere questa precauzione

basilare. Tu stesso eri un pericolo per me, ma ora non lo sei più.”

Page 9: La profezia di Thiaoouba

“Non ti seguo.”

“Quando sei entrato in questa cabina, i colori erano troppo intensi per te e ti

ho dato il casco che stai ora indossando, che è stato studiato appositamente

per te. In effetti, eravamo in grado di prevedere la tua reazione.

“Durante il breve periodo in cui la cabina era gialla e poi blu, l’ottanta per

cento dei batteri pericolosi che erano in te è stato distrutto. In quel

momento forse hai sentito l’aria molto fresca, simile a quando è in funzione

un condizionatore; era un’altra forma di disinfezione tramite… chiamiamola

radiazione, anche se non è la parola corretta, non è traducibile in alcuno dei

linguaggi terrestri. In questo modo sono stata disinfettata al cento per

cento, ma tu hai ancora batteri sufficienti per nuocerci considerevolmente. Ti

darò queste due pillole, ed in tre ore potrai considerarti tanto ‘puro’ quanto

una di noi.”

Mentre parlavamo, prese una piccola scatola da un lato della cuccetta,

estrasse le pillole e me le diede, unitamente ad una provetta contenente un

liquido che supposi fosse acqua. Le inghiottii entrambe, e per farlo, alzai la

base del casco. In seguito… bene, tutto accadde molto velocemente e fu

tutto molto strano.

Thao mi prese in braccio, mi mise sulla cuccetta e mi tolse il casco. Vidi

questo accadere da due o tre metri sopra il mio corpo! Immagino che alcune

cose in questo libro sembreranno incomprensibili ad un lettore non

informato, ma vidi il mio corpo da distante e potevo muovermi nella stanza

semplicemente col pensiero.

Thao parlò. “Michel, lo so che mi vedi e mi senti, ma io non sono in grado di

vederti, quindi non posso guardarti quando ti parlo. Il tuo ‘essere Astrale’ ha

lasciato il tuo corpo. Non è pericoloso, non c’è bisogno di preoccuparsi. So

che questo ti accade per la prima volta, e c’è gente che si lascia prendere

dal panico…

“Ti ho dato un farmaco speciale per ripulire il tuo corpo da tutti i batteri che

sono pericolosi per noi. Ti ho anche dato un altro medicinale che ha

provocato l’uscita del tuo essere Astrale dal tuo corpo, questo durerà tre

ore, il tempo che ci vorrà per purificarti. In questo modo, potrai poi visitare

il nostro veicolo spaziale, senza pericolo di contaminazione per noi e senza

perdite di tempo.”

Per quanto strano potesse sembrare, trovai questa cosa naturale, e la

seguii. Era affascinante. Thao arrivò di fronte ad un pannello scorrevole che

si aprì per lasciarci passare in un alloggiamento dopo l’altro. Io la seguivo a

distanza e ogni volta, se il pannello si richiudeva prima che io la

raggiungessi, semplicemente ci passavo attraverso.

Finalmente raggiungemmo una stanza circolare, di circa 20 metri di

diametro, in cui c’erano almeno una dozzina di ‘astronaute’, tutte donne e

tutte all’incirca delle stesse dimensioni di Thao. Thao si avvicinò ad un

gruppo di quattro che erano sedute su delle enormi poltrone dall’aspetto

confortevole, sistemate in cerchio. Quando si sedette nella poltrona libera, le

quattro teste si girarono verso di lei con fare interrogativo. Sembrava quasi

che provasse piacere a farle attendere: infine parlò.

Ero di nuovo affascinato nel sentire quel linguaggio; le assonanze erano per

me nuove, e le intonazioni così armoniose che chiunque avrebbe pensato

stessero cantando. Tutte loro sembravano essere notevolmente interessate

alla relazione di Thao. Supposi stessero parlando di me, pensando a ragione

di essere lo scopo principale della loro missione.

Quando Thao si fermò, le domande fluirono, e due altre astronaute si

unirono al gruppo. La discussione crebbe e si sviluppò un tono di aumentato

eccitamento.

Non capendo una parola di ciò che veniva detto, e avendo notato entrando

tre persone posizionate davanti a schermi che mostravano immagini

tridimensionali, colorate più o meno vividamente, mi avvicinai e scoprii che

Page 10: La profezia di Thiaoouba

quella doveva essere certamente la sala di controllo del veicolo spaziale.

Essere invisibile rese questo ancora più interessante, poiché ogni persona a

cui mi avvicinavo eseguiva le proprie funzioni senza essere disturbata, o

addirittura distratta, dalla mia presenza.

Su uno schermo più grande degli altri, fui in grado di discernere dei puntini,

alcuni più grandi di altri e alcuni più luminosi, che si muovevano

costantemente e senza interruzione nelle loro direzioni prescritte, alcuni

verso la sinistra dello schermo e altri verso destra.

La loro velocità aumentava mentre crescevano sullo schermo e infine

uscivano da esso. I loro colori erano spesso brillanti e straordinariamente

belli, variando da toni delicati ad un giallo accecante, come la luce del nostro

sole.

Presto mi resi conto che erano i pianeti e i soli tra i quali stavamo

navigando, e fui assolutamente affascinato dalla loro silenziosa progressione

attraverso lo schermo. Non posso dire quanto tempo rimasi ad osservarli,

quando improvvisamente un suono sconosciuto riempì la cabina, un suono

che era dolce e allo stesso tempo insistente, e che era accompagnato da

molte luci lampeggianti.

L’effetto fu immediato. Le astronaute che stavano parlando con Thao, si

avvicinarono adesso al posto di controllo, e ognuna sedette in un posto che

sembrava essere assegnato proprio a lei. Tutti gli sguardi erano fissati

attentamente sugli schermi.

Proprio al centro di questi grandi schermi, iniziai a vedere un’enorme massa

che mi riesce difficile descrivere. Posso dire solo che era di forma rotonda e

di colore blu-grigio. Rimase immobile al centro dello schermo.

Nella stanza tutto era silenzioso. L’attenzione generale era focalizzata su tre

astronaute al comando di un’apparecchiatura di forma oblunga che poteva

sembrare per alcuni versi, un nostro computer.

Improvvisamente, coprendo una vasta area di ciò che pensavo fosse la

parete della cabina, fui stupefatto di vedere un’immagine di New York, no!

Quella è Sydney, dissi a me stesso, tuttavia il ponte è diverso… ma era un

ponte?

La mia sorpresa fu tale che dovetti chiedere a Thao, a fianco della quale ero

in piedi. Avevo però dimenticato che non ero più nel mio corpo fisico e

nessuno poteva sentirmi. Ero in grado di sentire Thao e le altre commentare

quello che stavano vedendo, ma non comprendendo il loro linguaggio, non

mi servì a nulla. Ero comunque convinto che Thao non mi avesse mentito e

quindi avevamo veramente lasciato la Terra dietro di noi. Il mio mentore mi

aveva spiegato che viaggiavamo a parecchie volte la velocità della luce… e

avevo visto Saturno passare vicino, e successivamente, ciò che ho

immaginato essere pianeti e soli; così eravamo tornati indietro, e perché?

Thao parlò ad alta voce e in Francese, cosa che indusse tutte a girarsi verso

di lei.

“Michel, stiamo stazionando sopra il pianeta Arèmo X3 che è grande quasi

due volte il pianeta Terra, e come puoi vedere sullo schermo, abbastanza

simile al tuo mondo.

“Non posso spiegarti in dettaglio la nostra missione, poiché devo partecipare

all’operazione, ma lo farò in seguito. Per metterti sulla giusta traccia, ti dirò

che la nostra missione riguarda le radiazioni atomiche così come tu le

conosci sulla Terra.”

Tutte sembravano preoccupate: ognuna sapeva esattamente cosa fare e

quando farlo. Eravamo stazionari. Il largo pannello proiettava l’immagine del

centro di una città. Chi legge dovrebbe capire che questo grande pannello

era in effetti, nient’altro che un enorme schermo televisivo che proiettava

un’immagine in rilievo così reale, che era come guardare fuori dalla finestra

di un’alta costruzione.

La mia attenzione si spostò ad un altro schermo più piccolo controllato da

Page 11: La profezia di Thiaoouba

due delle mie ‘hostess’. Su questo pannello potevo vedere la nostra nave

spaziale, così come l’avevo già vista nel nostro universo parallelo. Mentre

osservavo, mi sorpresi di vedere, leggermente sotto la metà della nostra

nave, l’eiezione di una piccola sfera, come un uovo di una gallina. Una volta

all’esterno, la sfera accelerò rapidamente verso il pianeta sotto di noi. Come

sparì dalla nostra vista, un’altra emerse alla stessa maniera e poi una terza.

Notai che ogni sfera era controllata in schermi separati da gruppi differenti

di astronaute.

La discesa delle sfere poteva ora essere facilmente seguita sul grande

pannello. La distanza avrebbe dovuto renderle invisibili in breve tempo, ma

rimasero in vista, e ne dedussi che la telecamera doveva possedere uno

‘zoom’ straordinariamente potente. Effettivamente, l’effetto dello zoom era

così forte che la prima sfera scomparve alla destra del pannello e la seconda

alla sinistra. Al momento potevamo vedere solo quella centrale e seguirne la

discesa a terra abbastanza chiaramente. Si arrestò al centro di una grande

piazza situata tra palazzi condominiali. Si librava là, come se fosse sospesa a

parecchi metri da terra. Le altre sfere erano monitorate con la stessa

chiarezza. Una era sopra il fiume che attraversava la città, l’altra sopra una

collina, vicino alla città.

Inaspettatamente, il pannello proiettò una nuova immagine. Potevo adesso

vedere distintamente le porte dei palazzi condominiali, o piuttosto i vani,

poiché dove sarebbero dovute esserci le porte, c’erano solo aperture.

Ricordo chiaramente che fino a quel momento non mi ero reso conto di

quanto strana fosse questa città… Niente si era mosso…

2

Distruzione Atomica

Una sola parola può comunicare quello che apparve sullo schermo:

‘Desolazione’. La strada che stavamo osservando, pezzo dopo pezzo, era

ingombrata da ‘cumuli’ posizionati, generalmente, uno dietro l’altro. Alcuni

in disparte, mentre altri posti proprio nel mezzo delle aperture degli edifici.

Impercettibilmente, la telecamera ingrandì l’immagine più vicina e presto

capii che quei ‘cumuli’ dovevano essere veicoli; veicoli che erano in qualche

modo simili nella forma, a barche dal fondo piatto.

Intorno a me, le astronaute erano occupante alle loro postazioni. Da ogni

sfera emergeva un lungo tubo che discendeva lentamente verso la

superficie. Quando la fine del tubo toccava terra, si alzava una piccola nube

di polvere, e mi resi conto che anche i veicoli erano coperti di una spessa

coltre di polvere, rendendoli senza forma ed irriconoscibili. Naturalmente, la

sfera che sorvolava il fiume aveva il proprio tubo immerso nell’acqua. La mia

attenzione si fissò adesso sullo schermo, dato che la scena era abbastanza

affascinante, ebbi l’esatta impressione di essere sulla strada.

La mia attenzione fu attratta particolarmente da un luogo adombrato

all’entrata di una costruzione. Potrei giurare che qualcosa si era mosso…

Avvertii inoltre che c’era una certa agitazione fra le astronaute. Bruscamente

e con una serie di scatti, ‘la cosa’ venne alla luce. Fui sconvolto da ciò che

vidi. Per quanto riguarda le mie ‘hostess’, al di là di alcune frasi espresse più

rapidamente, e qualche esclamazione che poteva esprimere emozione, devo

dire che in realtà non sembravano veramente sorprese. Tuttavia ciò che

stavamo vedendo così chiaramente sullo schermo era uno scarafaggio

Page 12: La profezia di Thiaoouba

orribile, lungo circa due metri e alto 80 centimetri.

Il lettore avrà certamente visto, qualche volta, questi brutti, piccoli insetti

che abbiamo sulla Terra, particolarmente nei climi caldi, che vivono negli

armadi e nei luoghi umidi.

Converrete che sono nauseanti, ma i più grandi non superano i cinque

centimetri di lunghezza. Immaginatene, allora, uno delle dimensioni che vi

ho descritto. Era veramente un abominio.

Il tubo cominciò a ritrarsi dalla sfera, era ancora ad un metro da terra,

quando improvvisamente, la creatura si precipitò in avanti per attaccare

questa cosa che si muoveva. Non sicura, si fermò ancora, quando da sotto

l’edificio, comparve un vero sciame di quelle creature, riversandosi fuori una

dietro l’altra. Proprio in quel momento, un intenso raggio di luce blu irradiò

dalla sfera, passò rapidamente sopra il gruppo, riducendolo istantaneamente

in polvere carbonizzata. Una nube di fumo nero nascose l’entrata dell’edificio

alla nostra vista.

La mia curiosità si destò ulteriormente, guardai gli altri schermi, ma non

indicavano alcun problema. La sfera sul fiume, stava tornando verso di noi,

e la sfera sulla collina ritrasse il tubo, si mosse un po’ più in alto e riabbassò

il tubo, assieme ad un secondo cilindro sopra la sfera. Supponevo,

chiaramente, che le astronaute stessero raccogliendo campioni di terreno,

acqua e aria. Essendo nel mio corpo Astrale, non potevo fare a Thao alcuna

domanda; sembrava comunque abbastanza occupata a conferire con due

delle ‘hostess’. Le sfere cominciarono a salire verso di noi e furono presto

‘riassorbite’ dal nostro veicolo spaziale.

Quando l’operazione fu completa, Thao e le altre due astronaute, presero

posto di fronte alle rispettive postazioni. Istantaneamente le immagini che

ricevemmo sul pannello e sugli schermi cambiarono completamente.

Capii che stavamo partendo, quando ognuna prese il proprio posto. Osservai

che tutte le astronaute avevano la stessa postura nei loro sedili, e ciò mi

incuriosì. Più tardi appresi che erano trattenute da un campo di forza,

esattamente come un’imbracatura di sicurezza avrebbe trattenuto una

controfigura sulla Terra.

I soli illuminavano il pianeta attraverso una nebbia rossastra. Eravamo già

partiti allora, e supposi che stavamo seguendo il profilo del pianeta alla

stessa altitudine. Infatti, potevamo vedere un’area desertica passare,

disseminata di aridi letti di fiume che a volte si incrociavano

perpendicolarmente. Mi venne in mente che potessero essere dei canali, o

come minimo fatti artificialmente.

Il pannello rivelava immagini di una città apparentemente intatta, poi

scomparve e lo schermo divenne vuoto. Il vascello aveva ovviamente

acquistato velocità volando sopra il pianeta, in quanto le immagini sugli

schermi più piccoli, che mostravano un lago o un mare interno, passavano

via velocemente. Improvvisamente si sentirono alcune esclamazioni e

immediatamente rallentammo. Lo schermo fu riacceso e presentò un primo

piano del lago. Ci fermammo.

Potevamo chiaramente vedere una porzione del litorale e, oltre alcune

grandi rocce, vicino al lago, identificare delle strutture cubiche che

immaginammo essere abitazioni. Non appena ci fermammo, le sfere

ricominciarono le loro operazioni, proprio come prima.

Ricevemmo alcune foto eccellenti da una delle sfere che si librava sopra la

spiaggia ad un’altezza che giudicai essere dai 40 ai 60 metri da terra. Il suo

tubo si estendeva sino alla spiaggia. Molto chiaramente trasmise la scena di

un gruppo di esseri umani… In effetti, a prima vista, erano identici alla gente

che si trova sulla Terra.

Avevamo una visione molto ravvicinata. Nel mezzo del pannello comparve la

faccia di una donna dall’età incerta. Aveva la pelle marrone, con lunghi

capelli neri che le scendevano fino ai seni. Come potemmo vedere su un

Page 13: La profezia di Thiaoouba

altro schermo, era praticamente nuda. Solo la sua faccia sembrava essere

deformata, era Mongoloide.

Quando la vidi non capii subito che era deformata, semplicemente supposi

che avevamo a che fare con una razza di umani solo un po’ diversa dalla

nostra; come agli scrittori di fantascienza piace descriverli: tutti storti, con

grandi orecchie o qualcosa di simile. Ricevemmo ancora altre foto, e in

quest’altro gruppo, gli uomini e le donne assomigliavano alla razza

polinesiana. Era tuttavia evidente che più della metà di queste persone era o

deforme o consumata da qualcosa che sembrava essere lebbra.

Stavano guardando verso la sfera, gesticolavano e apparivano molto agitate.

Molte di più emergevano dalle costruzioni cubiche che risultarono essere le

loro abitazioni, e che descriverò un po’.

Queste strutture somigliavano molto ai ‘fortini’ della seconda guerra

mondiale, a cui erano stati aggiunti dei camini molto grossi, (installati,

pensai, per la ventilazione degli edifici) che sembravano innalzarsi da terra

solo di un metro. Questi fortini erano tutti costruiti con lo stesso

orientamento e le persone che ne uscivano, lo facevano attraverso aperture

nei lati in ombra…

Senza preavviso mi sentii risucchiato indietro lontano dal pannello.

Rapidamente passai attraverso vari divisori fino a ritrovarmi, ancora una

volta, nella cabina dove il mio corpo fisico giaceva disteso sulla cuccetta,

proprio come l’avevo lasciato.

Immediatamente tutto divenne nero. Ricordo benissimo la sgradevole

sensazione che ne seguì! Sentii i miei arti pesanti come piombo, e quando

cercai di muoverli, era come se fossi paralizzato. Non potevo capire cosa mi

impediva di muovermi. Devo confessare che mi feci un po’ prendere dal

panico e desiderai con tutto il mio cuore di poter ancora lasciare il corpo

fisico, ma non potei fare neanche quello.

Non so quanto tempo trascorse prima che la cabina diventasse

gradualmente inondata della più riposante luce verde-blu. Infine entrò Thao,

indossando un vestito diverso.

“Mi dispiace averti fatto aspettare, Michel, ma finché il tuo corpo fisico non ti

richiamava, mi era impossibile venire ad aiutarti.”

“Non scusarti, capisco perfettamente,” interruppi, “ma credo di avere un

problema, non riesco a muovermi. Sono sicuro che qualcosa in me si è

disconnesso.”

Lei sorrise e mise la sua mano appena accanto alla mia, senza dubbio

mettendo in funzione una sorta di meccanismo di controllo; fui

immediatamente libero.

“Ancora mille scuse Michel. Avrei dovuto indicarti il punto dove si trova la

cellula di controllo per le imbracature di sicurezza. Tutti i sedili, i letti o le

cuccette ne sono dotati, e si attivano automaticamente una volta occupati,

se si riscontra anche la minima possibilità di pericolo.

“Quando la nave arriva in un’area pericolosa, i tre computer che gestiscono

la sicurezza, provocano la chiusura dei campi di forza. Quando poi il pericolo

è passato li liberano automaticamente.

“Allo stesso tempo, se vogliamo liberarci in una zona considerata pericolosa,

o se semplicemente vogliamo cambiare posizione, dobbiamo solo passare

una mano o un dito davanti alla ‘cellula’ e il campo di forza è neutralizzato

immediatamente. Quando poi ritorniamo al nostro posto, siamo di nuovo

trattenuti automaticamente.

“Ora, ti chiedo di andare a cambiarti, ti mostro dove. Nella stanza vedrai un

baule aperto dove puoi mettere i tuoi vestiti, di fatto tutto ciò che indossi

tranne gli occhiali. Troverai un abito, che indosserai prima di incontrarmi di

nuovo qui.”

Thao si chinò e prendendomi la mano, mi aiutò ad alzarmi. Ero veramente

rigido. Entrai nella piccola stanza che mi aveva indicato, mi svestii

Page 14: La profezia di Thiaoouba

completamente ed indossai l’abito, che mi andava perfettamente bene. Ciò

era sorprendente, visto che nonostante i miei 178 centimetri di altezza, ero

un nano rispetto alle mie ‘hostess’.

Poco dopo, tornato in cabina, Thao mi consegnò qualcosa a forma di

bracciale, erano in verità un paio di enormi occhiali.

Un po’ come gli occhiali da motociclista, erano notevolmente colorati. Alla

sua richiesta, li indossai e per farlo dovetti togliere i miei, poiché sarebbero

stati schiacciati da questi più grandi. Si inserirono perfettamente nella

sagoma dei miei occhi.

“Un’ultima precauzione,” disse.

Alzando la mano verso il divisorio, in qualche modo attivò un meccanismo,

poiché la luce intensa riapparve e ne sentii l’intensità nonostante i forti

occhiali. Inoltre mi accorsi ancora una volta della corrente d’aria fresca.

Le luci si spensero. La corrente d’aria non si sentì più, ma Thao non si

mosse, sembrava stesse aspettando qualcosa. Finalmente si udì una voce e

Thao mi tolse i grandi occhiali colorati. Li sostituii con i miei e mi chiese di

seguirla. Prendemmo la stessa direzione di quando l’avevo seguita in corpo

Astrale e ci trovammo di nuovo nella stanza di comando.

Una delle astronaute più vecchie (dico più vecchia, ma forse dovrei dire ‘più

seria’ poiché sembravano avere tutte all’incirca la stessa età) fece un breve

cenno a Thao che mi mise a sedere davanti al pannello, chiedendomi di

rimanere là. Rapidamente raggiunse la sua collega e capii che erano molto

occupate.

Quanto a me, cominciai a controllare se potevo davvero liberarmi dal campo

di forza. Non appena mi sedetti, fui effettivamente ingessato alla sedia, una

sensazione che non mi piacque per niente.

Spostando un po’ la mano, trovai che mi ero immediatamente liberato e ciò

durava fintanto che la mia mano rimaneva davanti alla cellula.

Il pannello trasmetteva un’immagine di circa 500 persone in piedi sulla riva

e abbastanza vicine ai ‘fortini’. Grazie ai primi piani possibili con le

telecamere, avevamo una visione eccellente di queste persone, che erano

tutte quasi nude, dal più vecchio al più giovane. Di nuovo, potei notare che

molti di loro erano deformi o presentavano delle brutte ferite. Tutti

gesticolavano nella direzione delle sfere che stavano prelevando campioni di

terreno e di sabbia, ma nessuno si avvicinava. Gli uomini dall’aspetto più

forte portavano ciò che sembravano essere dei machete, o delle sciabole.

Pareva stessero guardando qualcosa di particolare.

Sentii toccarmi la spalla e mi girai sorpreso. Era Thao. Mi sorrise e ricordo

con chiarezza di aver apprezzato, per la prima volta, la bellezza e nobiltà del

suo viso.

Ho già accennato ai suoi capelli, che erano lunghi e morbidi, di colore biondo

dorato, che le cadevano sulle spalle e incorniciavano il volto di forma

perfettamente ovale. Aveva una fronte grande e un po’ sporgente.

I suoi occhi blu malva e le lunghe ciglia arricciate sarebbero state l’invidia di

molte donne sul nostro pianeta. Le sopracciglia curvate all’insù, simili alle ali

di un gabbiano, aggiungevano un fascino unico. Sotto i suoi occhi, che

brillavano e a volte stuzzicavano, c’era il naso, ben proporzionato e

leggermente schiacciato nella parte inferiore, che accentuava una bocca

sensuale. Quando sorrideva, rivelava dei denti perfetti, così perfetti che si

poteva pensare fossero falsi. (Questo mi avrebbe sorpreso.) Il mento, di

bella forma ma un po’ angolare, suggeriva una determinazione ostinata che

sembrava in qualche modo maschile, ma che non riduceva il suo fascino.

Una debole ombra di peli sopra il labbro superiore avrebbe potuto rovinare

questo viso perfetto, se non fossero stati biondi.

“Vedo che già sai liberarti dal campo di forza, Michel.”

Stavo per rispondere, quando un’esclamazione quasi generale ci fece

volgere gli occhi verso il pannello.

Page 15: La profezia di Thiaoouba

La gente sulla spiaggia stava precipitandosi in massa verso le abitazioni, e ci

si tuffò dentro di corsa, mentre si era formata una linea di uomini armati di

sciabole o picconi, che affrontava la ‘cosa’ più incredibile che io potessi mai

avere immaginato.

Un gruppo di formiche rosse, ognuna della grandezza di una mucca, stava

correndo da dietro le rocce sulla spiaggia. Si muovevano più rapidamente di

cavalli al galoppo.

Gli uomini armati, continuavano a guardarsi indietro, come per confrontare

la velocità con la quale la gente si metteva al sicuro, rispetto all’avanzata

delle formiche. Già queste ultime erano vicine, troppo vicine…

Gli uomini le affrontarono coraggiosamente, quando, con solo un secondo di

esitazione, la prima bestia attaccò. Potevamo distinguere chiaramente le

mandibole, ognuna delle dimensioni di un braccio umano. Inizialmente, la

creatura gesticolò, permettendo all’uomo di colpire con la sua sciabola, ma

tagliò solo l’aria. Immediatamente, le mandibole gli circondarono la vita,

troncandolo nettamente in due. Un’altra coppia di formiche aiutò la prima a

ridurlo in brandelli, mentre il resto lanciava l’assalto ai combattenti in fuga,

avvicinandosi rapidamente a loro, troppo rapidamente…

Dalla sfera, fuoriuscì un raggio blu elettrico di intensità insopportabile,

proprio nel momento in cui le formiche erano sugli uomini. Le creature

furono colpite a morte, una dopo l’altra, con precisione ed efficacia

stupefacenti. Spirali di fumo si levarono dalla carne bruciata degli animali

sparsi per terra, le cui gambe enormi si contorcevano nell’ultimo spasmo.

Il raggio continuava la sua devastazione fra le formiche, annichilendo

istantaneamente e sistematicamente gli insetti giganti. Devono aver saputo

istintivamente di non poter opporsi a questa forza quasi supernaturale e

fuggirono in ritirata.

Tutto accadde molto rapidamente. Thao era ancora di fianco a me, la sua

faccia rifletteva disgusto e tristezza piuttosto che rabbia.

Un’ulteriore occhiata al pannello rivelò una nuova scena: la sfera che

inseguiva le formiche nella loro frettolosa ritirata, non solo con la telecamera

ma anche con il raggio mortale. Il resto dello sciame, che stimai essere di

sei, settecento formiche, fu decimato. Nessuna fu lasciata viva.

La sfera ritornò nella sua precedente posizione sopra la spiaggia ed estrasse

uno speciale utensile col quale perlustrò tra le carcasse. Potevo vedere una

delle astronaute seduta alla sua postazione, parlare nel proprio computer.

Questo mi spinse a chiedere a Thao se stava supervisionando il lavoro

appena compiuto.

“Al momento, si, perché questo lavoro non era originariamente previsto.

Stiamo prendendo campioni di queste creature, in particolare parti del

polmone, per poi analizzarle. Pensiamo che alcuni tipi di radiazioni abbiano

prodotto queste forme di creature mutanti. Infatti, le formiche non hanno

polmoni, ma l’unica spiegazione logica per il loro improvviso gigantismo

è….”

Thao si arrestò bruscamente. La telecamera trasmetteva un’immagine degli

uomini che riemergevano dal loro rifugio, gesticolando selvaggiamente verso

la sfera. Tenevano le braccia spalancate e si prostravano a terra. Ripetendo

questo schema.

“Possono vedere questo vascello?” Chiesi.

“No. Siamo ad un’altitudine di 40.000 metri, e, inoltre, ci sono attualmente

tre strati di nuvole tra il pianeta e noi. D’altra parte, possono vedere il

nostro satellite e penso che sia a questo che stanno dirigendo i loro gesti di

gratitudine.”

“Forse prendono la sfera come un dio che li ha salvati dalla rovina?”

“E’ abbastanza probabile.”

“Puoi dirmi cosa sta accadendo? Chi è questa gente?”

“Ci vorrebbe troppo a spiegartelo, Michel, specialmente adesso con così

Page 16: La profezia di Thiaoouba

tanta attività nel vascello, ma posso soddisfare la tua curiosità spiegandotelo

brevemente.

“Queste persone sono, in un certo senso, le discendenti di antenati di popoli

che ancora esistono sul vostro pianeta. Infatti, un gruppo dei loro antenati

popolò un continente del pianeta Terra circa 250.000 anni fa. Qui,

possedevano una civilizzazione che era molto avanzata, ma, avendo

innalzato enormi barriere politiche tra loro, alla fine si autodistrussero, 150

anni fa, con l’atomo.”

“Vuoi dire una guerra nucleare totale?”

“Si, determinata da una reazione a catena. Noi veniamo, di tanto in tanto, a

prendere campioni per studiare il grado di radiazione ancora esistente nelle

varie regioni. A volte anche, come alcuni momenti fa, li aiutiamo.”

“Ma devono prendervi per Dio stesso, dopo quello che avete appena fatto!”

Thao sorrise ed annuì col capo. “Ah si, questo è certamente vero, Michel. Ci

prendono per dei, esattamente come sul tuo pianeta, anche alcuni vostri

antenati ci presero per dei. Parlano ancora di noi…

Devo aver mostrato sorpresa totale, tanto che Thao mi lanciò uno sguardo

divertito.

“Ti avevo avvisato qualche momento fa che la mia spiegazione sarebbe stata

in qualche modo prematura. Avremo molto tempo per riparlarne. Inoltre è

per questo che tu sei con noi.”

Con ciò, si scusò e riprese posto davanti alla sua postazione. Le immagini

cambiavano rapidamente sul pannello. La sfera tornava su ed avemmo la

visione di un’intera sezione del continente, su cui notai, in alcune zone,

appezzamenti di verde e marrone. La sfera riprese il proprio posto all’interno

del vascello e ripartimmo.

Volammo sopra il pianeta a velocità mozzafiato e acconsentii di essere

imprigionato nella mia poltrona dal campo di forza.

Sullo schermo c’erano le immagini delle acque di un oceano immenso.

Potevamo distinguere un’isola, che ‘cresceva’ rapidamente.

Sembrava essere un’isola molto bassa, anche se, da parte mia, avevo

realmente problemi nella stima delle dimensioni.

L’intera procedura già descritta, fu ripetuta. Ci fermammo sopra la costa e,

questa volta, quattro sfere lasciarono la nave spaziale e scesero sull’isola.

Nel pannello potevo scorgere la spiaggia che la telecamera stava scrutando.

Sul bordo dell’acqua, era posato qualcosa che assomigliava a delle spesse

lastre, attorno alle quali erano riuniti uomini nudi, dello stesso genere che

avevamo visto in precedenza. Non sembravano avere notato la sfera e

supposi che questa volta, fosse ad un’altitudine molto più elevata di prima,

nonostante le immagini sempre molto ravvicinate che stavamo ricevendo.

Sul pannello, potevamo vedere gli uomini che trasportavano una delle lastre

sulle onde. Galleggiava, come se fosse fatta di sughero. Gli uomini si

issarono sopra di essa, afferrarono grandi remi che maneggiarono

abilmente, e la barca prese il mare aperto.

Quando furono ad una buona distanza dalla riva, tirarono fuori fili da pesca

e, con mia sorpresa, quasi immediatamente, tirarono su pesci che

sembravano di una grandezza rispettabile.

Era affascinante vedere come questi uomini stavano sopravvivendo ed

essere capaci di aiutarli, come se fossimo dei.

Mi ero liberato dal campo di forza, desiderando andare a studiare gli altri

schermi che stavano ricevendo immagini diverse. Proprio mentre stavo

avventurandomi fuori dal mio posto, ricevetti un ordine, senza udire alcun

suono: “Stai dove sei, Michel.” Ero stupefatto. Era come se la voce fosse

dentro la mia testa. Girai la testa verso Thao e vidi che mi sorrideva. Decisi

di tentare qualcosa, e pensai più forte che potei, “La telepatia è grande, non

è vero Thao?”

“Naturalmente”, rispose allo stesso modo.

Page 17: La profezia di Thiaoouba

“E’ meraviglioso! Puoi dirmi che temperatura c’è laggiù, sul pianeta, in

questo momento?”

Lei controllò i dati dalla sua postazione. “Ventotto dei vostri gradi Celsius.

Durante il giorno la temperatura media è di trentotto gradi.”

Dissi a me stesso che se anche fossi sordo e muto, potrei comunicare con

Thao facilmente come con le parole.

“Esattamente mio caro.”

Guardai Thao con una certa sorpresa. Stavo facendo una riflessione

personale e lei aveva intercettato lo stesso i miei pensieri. Ero un po’

spiazzato da questa cosa.

Mi fece un ampio sorriso. “Non preoccuparti, Michel. Stavo solo scherzando e

ti chiedo di perdonarmi.

“Normalmente leggo i tuoi pensieri solo quando mi fai una domanda. Volevo

solo dimostrarti cosa è possibile in questo dominio; non lo ripeterò.”

Ricambiai il suo sorriso e diressi nuovamente la mia attenzione al pannello.

Là potei vedere una sfera sulla spiaggia, molto vicina ad un gruppo di uomini

che non sembravano averla notata. Questa sfera stava recuperando

campioni di sabbia da un punto a circa dieci metri dal gruppo.

Telepaticamente chiesi a Thao perché questa gente non fosse in grado di

vedere la macchina.

“E’ notte”, mi rispose.

“Notte? Ma come mai noi possiamo vedere le cose così chiaramente?”

“Telecamere speciali, Michel. Qualcosa come i vostri infrarossi.”

Adesso capii meglio perché le immagini ricevute erano meno ‘luminose’

rispetto alle nostre fermate precedenti. Tuttavia, i primi piani erano

eccellenti. Proprio allora, sul pannello, apparve l’inquadratura di una faccia

apparentemente di una femmina. Era veramente orribile. La povera creatura

aveva un enorme taglio dove doveva essere il suo occhio sinistro. La bocca

era posizionata alla destra della faccia e sembrava una piccola apertura nel

mezzo della mascella, intorno alla quale c’erano le labbra che sembravano

fuse insieme. In cima alla testa, pendeva pietosamente un singolo ciuffo di

capelli.

Potevamo adesso vederle i seni, e sarebbero stati molto graziosi, se uno di

questi non avesse avuto una brutta ferita sul lato.

“Con dei seni così, deve essere giovane?” Chiesi.

“Il computer dice che ha 19 anni.”

“Radiazioni?”

“Naturalmente.”

Apparvero altre persone, alcune delle quali sembravano perfettamente

normali. C’erano maschi tra loro, con fisico atletico, che sembravano essere

ventenni.

“Qual’è l’età del più vecchio? Lo sai?”

“Al momento, non abbiamo dati di nessuno più vecchio di 38 anni, e un anno

di questo pianeta corrisponde a 295 giorni di 27 ore. Ora, se guardi lo

schermo, puoi vedere un primo piano dell’area genitale di quel bel giovane

atletico. Come noterai, i genitali sono completamente atrofizzati. Abbiamo

già scoperto, dalle precedenti spedizioni, che ci sono attualmente pochissimi

uomini capaci di procreazione, ci sono però parecchi bambini. E’ l’istinto di

sopravvivenza di tutte le razze a riprodursi il più velocemente possibile.

Così, la soluzione ovvia potrebbe essere che i maschi in grado di riprodursi

sono ‘stalloni’. Quest’altro uomo dev’essere uno di loro, penso.”

Effettivamente, la telecamera stava riprendendo un uomo di circa 30 anni,

forse, in possesso di attributi fisici sicuramente in grado di produrre prole.

Potevamo inoltre vedere molti bambini che andavano e venivano attorno a

piccoli fuochi sui quali si coceva del cibo.

Gli uomini e donne seduti intorno ai fuochi, prendevano i pezzi di cibo cotti e

li dividevano con i bambini. I fuochi sembravano di legna, ma non potevo

Page 18: La profezia di Thiaoouba

esserne sicuro. Erano alimentati da qualcosa in forma di pietre.

Dietro i fuochi, lastre simili alle barche viste precedentemente, erano

accatastate e assemblate in modo da formare dei ripari che sembravano

abbastanza confortevoli.

Nel campo di visibilità della telecamera, non si poteva vedere alcun albero,

forse, però, esistevano, perché avevo notato macchie di verde, quando

avevamo sorvolato il continente.

Tra due capanne, apparvero alcuni maialini neri, inseguiti da tre cani gialli

furiosi, che sparirono però rapidamente dietro un’altra capanna. Ero stupito

e non potei che chiedermi se davvero stessi osservando un altro pianeta.

Questi umani mi assomigliavano, o piuttosto erano come Polinesiani, e

c’erano cani e maiali. Era tutto sempre più sorprendente…

La sfera iniziò a ritornare, come senza dubbio fecero anche le altre sfere,

che erano controllate da schermi che non potevo vedere facilmente dalla mia

posizione. L’operazione di ‘rientro alla nave’ era iniziata, e tutte le sfere

furono ‘riassorbite’ senza incidenti, come l’altra volta.

Supposi stessimo per ripartire e così mi installai confortevolmente nel mio

posto, permettendo così al campo di forza di trattenermi.

Alcuni momenti dopo, comparvero i soli del pianeta, erano due, poi tutto

rimpicciolì rapidamente, proprio come quando lasciammo la Terra. Dopo un

periodo, che sembrò abbastanza corto, il campo di forza fu neutralizzato e

capii che ero libero di muovermi fuori del mio posto. Fu una bella

sensazione. Notai che Thao si stava dirigendo verso di me accompagnata da

due delle più ‘vecchie’, se così posso dire, delle sue compagne. Rimasi in

piedi a lato del mio sedile davanti alle tre astronaute.

Per guardare Thao, ero già obbligato ad alzare la testa, ma quando mi

presentò, in francese, alla più ‘anziana’ di loro, mi sentii ancora più piccolo.

Quest’ultima era facilmente una testa più alta di Thao.

Fui completamente stupito, quando lei, Biastra, mi parlò correttamente,

anche se lentamente, in Francese. Mise la sua mano destra sulla mia spalla

dicendo:

“Sono deliziata di averti a bordo, Michel. Spero che tutto ti vada bene e che

continui ad essere così. Posso presentarti Latoli, la seconda in carica del

nostro veicolo spaziale, essendo io ciò che voi chiamereste ‘Comandante in

Capo’ dell’Alatora .

Girandosi verso Latoli, disse alcune parole nel proprio linguaggio e anche

Latoli appoggiò la mano sulla mia spalla. Con un caldo sorriso, ripeté varie

volte il mio nome lentamente, come qualcuno che abbia difficoltà a

pronunciare una nuova lingua.

La sua mano rimase sulla mia spalla e una sensazione di benessere, una

definita sensazione fluida, passò attraverso il mio corpo.

Ero ovviamente sopraffatto da questo, e loro tre iniziarono a ridere.

Leggendo nei miei pensieri, Thao mi rassicurò.

“Michel, Latoli possiede un dono speciale, anche se non raro tra la nostra

gente. Quello che hai avuto modo di sperimentare, è un fluido magnetico e

benefico che emana da lei.”

“E’ meraviglioso!” Esclamai. “Per favore falle i complimenti da parte mia.”

Poi mi rivolsi alle altre due astronaute. “Grazie per il vostro benvenuto, ma

devo confessare di essere assolutamente sbalordito da ciò che mi sta

accadendo. E’ davvero l’avventura più incredibile per un Terrestre come me.

Anche se ho sempre creduto nella possibilità che altri pianeti potessero

essere abitati da esseri simili agli umani, sto ancora faticando a convincermi

che questo non è un sogno fantastico.

“Avevo spesso discusso di cose come la telepatia, extraterrestri e ciò che

chiamiamo ‘dischi volanti’ con gli amici sulla Terra, ma erano solo parole e

frasi altisonanti dette in ignoranza. Ora ho la prova di ciò che avevo

sospettato così a lungo sull’esistenza di universi paralleli, la dualità dei nostri

Page 19: La profezia di Thiaoouba

esseri e altri avvenimenti inspiegabili. Sperimentare tutto ciò che ho vissuto

nelle ultime ore è talmente eccitante che mi toglie il fiato.”

Latoli, ammirando il mio monologo, emise un’esclamazione con parole che

non capii e che Thao immediatamente mi tradusse.

“Latoli comprende molto bene il tuo stato mentale, Michel.” “Anch’io”,

aggiunse Biastra.

“Come ha potuto capire quanto ho detto?”

“Si è ‘tuffata’ telepaticamente nella tua mente, mentre stavi parlando. Come

puoi capire, la telepatia non è ostacolata dalle barriere linguistiche.”

La mia meraviglia le divertiva e perenni sorrisi si affacciavano sulle loro

labbra. Biastra si rivolse a me.

“Michel, se gentilmente vorrai seguirmi, ti presenterò al resto

dell’equipaggio.” Mi guidò per la spalla alla postazione successiva, dove tre

astronaute stavano monitorando gli strumenti. Non mi ero mai avvicinato a

queste postazioni e, nemmeno quando ero nel mio corpo astrale, avevo

prestato alcuna attenzione a ciò che si leggeva su questi computer.

L’occhiata che adesso diedi mi immobilizzò completamente. I numeri davanti

ai miei occhi erano Arabi! Mi rendo conto che chi legge sarà tanto sorpreso

quanto lo fui io, ma quelli erano i fatti. Gli 1, 2, 3, 4, ecc. che apparivano sui

monitor, erano gli stessi numeri che vediamo sulla Terra.

Biastra notò il mio stupore. “È proprio vero Michel, per te c’è una sorpresa

dopo l’altra. Non pensare che ci divertiamo a tue spese, anzi, capiamo

perfettamente il tuo stupore. Tutto andrà a posto a suo tempo. Per ora

permettetemi di presentarti Naola.”

La prima delle astronaute si alzò e si girò verso di me. Pose la sua mano

sulla mia spalla, come avevano fatto Biastra e Latoli. Pensai che questo

gesto doveva corrispondere alla nostra stretta di mano. Naola si rivolse a me

nella sua lingua, e poi anche lei ripeté il mio nome tre volte, come se

volesse impararlo a memoria per sempre. Era circa delle stesse dimensioni

di Thao.

La stessa cerimonia si verificava ogni volta che venivo presentato e così feci

ufficialmente la conoscenza di tutti i membri dell’equipaggio. C’era una

somiglianza tra loro che colpiva. I loro capelli, per esempio, variavano solo

in lunghezza e sfumatura, che andava da un rame scuro ad un luminoso

biondo dorato. Alcune avevano il naso più lungo o largo di altre, ma tutte

avevano occhi che tendevano al luminoso piuttosto che all’oscuro, e tutte

avevano orecchie graziose e di bella forma.

Latoli, Biastra e Thao mi invitarono a sedere in una delle comode sedie.

Quando fummo tutti confortevolmente seduti, Biastra mosse la mano in un

modo particolare vicino al bracciolo della sua sedia e vidi venire verso di noi,

galleggiando nell’aria, quattro vassoi rotondi. Ognuno portava un

contenitore di un liquido giallastro e una ciotola di qualcosa di biancastro con

una consistenza simile a capelli d’angelo ma in forma granulata. ‘Pinze’

piatte servivano da forchette. I vassoi vennero ad appoggiarsi sui braccioli

delle nostre sedie.

Ero parecchio incuriosito. Thao propose, che se desideravo partecipare a

quel rinfresco, dovevo seguire il suo esempio. Sorseggiò dal suo ‘bicchiere’ e

io feci lo stesso, trovando la bevanda di gusto piuttosto piacevole, simile a

una miscela di acqua e miele. Le mie compagne, usarono le ‘pinze’ per

mangiare la miscela granulata nelle ciotole. Seguendo il loro esempio,

assaggiai per la prima volta quello che sulla Terra chiamiamo ‘manna’. È

simile al pane e tuttavia è estremamente leggera e senza alcun sapore

particolare. Mangiai solo la metà del contenuto della mia ciotola e mi sentii

già soddisfatto, cosa che mi sorprese considerando la consistenza di questo

alimento. Finii la mia bevanda e, nonostante non potessi dire di avere

pranzato in modo raffinato, avvertii un senso di benessere e non avevo più

fame né sete.

Page 20: La profezia di Thiaoouba

“Forse avresti preferito un piatto Francese, Michel?” chiese Thao con un

sorriso sulle labbra.

Sorrisi anch’io, ma Biastra sbuffò.

Proprio allora, un segnale attirò la nostra attenzione sul pannello. Al centro,

e in primo piano, apparve la testa di una donna, somigliante alle mie ospiti.

Parlò rapidamente. Le mie compagne si girarono leggermente sui sedili per

meglio partecipare a ciò che veniva detto. Naola, alla sua postazione, iniziò

un dialogo con la figura sullo schermo, proprio come i nostri intervistatori

televisivi fanno sulla Terra. Impercettibilmente, l’inquadratura cambiò da

primo piano a grand’angolo, rivelando la presenza di una dozzina di donne

ognuna davanti a una postazione.

Thao mi prese per la spalla e mi guidò verso Naola, posizionandomi in una

sedia di fronte ad uno degli schermi. Prese posto al mio fianco e si rivolse

alle persone sul monitor. Parlò per un certo tempo, rapidamente, con la sua

voce melodiosa, girandosi frequentemente verso di me. Con ogni evidenza

ero io il soggetto principale della conversazione.

Quando ebbe finito, la donna riapparve in primo piano, rispondendo con

alcune brevi frasi. Con mia grande sorpresa, i suoi occhi mi fissarono e mi

sorrise. “Ciao Michel, ti auguriamo un arrivo sicuro su Thiaoouba.”

Aspettò una mia risposta. Quando superai la sorpresa, le espressi caldi

ringraziamenti. Ciò, in ritorno, produsse numerose esclamazioni e commenti

da parte delle sue compagne, che riapparvero sullo schermo, in immagine

grand’angolare.

“Mi hanno capito?” Chiesi a Thao.

“Telepaticamente si, ma sono deliziate di sentire qualcuno di un altro

pianeta parlare la propria lingua. Per molte di loro, questa è un’esperienza

abbastanza rara.”

Scusandosi, Thao si rivolse di nuovo allo schermo e ciò che intuii essere una

conversazione tecnica, proseguì, includendo Biastra. Alla fine, dopo un

sorriso rivolto nella mia direzione e un ‘ci vediamo presto’, l’immagine fu

‘tagliata’.

Dico ‘tagliata’ perché lo schermo non divenne semplicemente bianco,

piuttosto, l’immagine fu sostituita da un colore bello e soffice, una miscela di

verde e azzurro indaco che produsse un senso di contentezza. Sbiadì

gradualmente dopo circa un minuto.

Girandomi verso Thao, chiesi cosa significasse tutto questo, avevamo

incontrato un altro vascello spaziale, e cos’era questo Thiaba o Thiaoula…?

“Thiaoouba, Michel, è il nome che abbiamo dato al nostro pianeta, proprio

come voi chiamate il vostro ‘Terra’. La nostra base intergalattica ci ha

contattato, dato che arriveremo a Thiaoouba in 16 delle vostre ore Terrestri

e 35 minuti.” Questo l’aveva controllato con un’occhiata al computer più

vicino.

“Quelle persone allora, sono tecnici sul tuo pianeta?”

“Si, come ho appena detto, sulla nostra base intergalattica.

“Questa base controlla continuamente i nostri veicoli spaziali e se fossimo in

difficoltà per ragioni tecniche o umane, nell’81 per cento dei casi, sarebbe in

grado di controllare il nostro ritorno sicuro in porto.”

Ciò non mi sorprese particolarmente, poiché mi ero reso conto di avere a

che fare con una razza superiore, le cui possibilità tecnologiche erano ben

oltre la mia comprensione. Ciò che mi venne in mente era che, non solo

questo veicolo spaziale, ma anche la base intergalattica sembravano essere

gestite solo da donne. Una squadra femminile come questa sarebbe stata

abbastanza eccezionale sulla Terra.

Mi chiesi se Thiaoouba fosse popolato solo da donne… come Amazzoni dello

spazio. Sorrisi al pensiero. Ho sempre preferito la compagnia delle donne

piuttosto che quella degli uomini: era un pensiero parecchio piacevole…!

La mia domanda a Thao fu diretta. “Sei di un pianeta popolato solamente da

Page 21: La profezia di Thiaoouba

donne?”

Mi guardò con apparente sorpresa, poi la sua faccia si illuminò divertita. Ero

un po’ preoccupato. Ho detto qualcosa di stupido? Mi appoggiò la mano sulla

spalla e mi chiese di seguirla. Lasciammo la sala di controllo ed entrammo

immediatamente in una stanza più piccola (denominata Haalis) che aveva un

ambiente del tutto rilassante. Thao mi spiegò che in quella stanza non

saremmo stati interrotti, perché gli occupanti acquisivano, con la loro

presenza, il diritto all’assoluta privatezza. Mi invitò a scegliere uno dei molti

posti di cui la stanza disponeva.

Alcuni erano come letti, altri come poltrone, altri somigliavano ad amache,

mentre altri ancora erano come alti sgabelli con lo schienale adattabile. Era

difficile che nessuno di questi potesse soddisfare le mie esigenze.

Una volta seduto comodamente su una specie di poltrona con Thao che mi

stava di fronte, osservai la sua faccia diventare ancora una volta seria.

Cominciò a parlare.

“Michel, non ci sono donne a bordo di questo veicolo spaziale…!”

Se mi avesse detto che non ero su una nave spaziale, ma nel deserto

Australiano, le avrei creduto più prontamente. Vedendo l’espressione

incredula sul mio volto, aggiunse, ‘non ci sono neppure uomini’. Al che, la

mia confusione fu assoluta.

“Ma”, esitai, “Siete cosa? Dei robot?”

“No, penso tu abbia frainteso. In una parola, Michel, siamo ermafroditi.

Naturalmente tu sai cos’è un’ermafrodita?”

Annuii, molto confuso, e allora chiesi, “Il vostro pianeta è abitato

esclusivamente da ermafrodite?”

“Si.”

“Però la vostra faccia e i modi sono più femminili che maschili.”

“Effettivamente, potrebbe apparire così, ma credimi quando ti dico che non

siamo donne ma ermafroditi. La nostra razza è sempre stata così.”

“Devo confessare che tutto questo mi crea molta confusione. Sarà difficile

pensarvi come dei ‘lui’ piuttosto che delle ‘lei’, come ho fatto da quando

sono tra di voi.”

“Non hai nulla da immaginare, mio caro. Siamo semplicemente ciò che

siamo: esseri umani di un altro pianeta che vivono in un mondo diverso dal

tuo. Posso capire che ti piacerebbe definirci di un sesso o dell’altro, perché

pensi come un Terrestre e Francese. Forse, per una volta, potresti usare il

genere neutro dell’inglese e pensarci come un ‘esso/a’.”

Sorrisi a questo suggerimento ma continuai a sentirmi disorientato. Solo

pochi momenti fa, avevo creduto di essere tra Amazzoni.

“Ma, come accade la riproduzione della vostra razza?” Chiesi. “Può

un’ermafrodita riprodursi?”

“Certo che possiamo, esattamente come fate voi sulla Terra; la sola

differenza è che noi controlliamo genuinamente le nascite, ma questa è

un’altra storia. A suo tempo, capirai, ma ora dovremmo raggiungere gli

altri.”

Tornammo al posto di controllo e mi ritrovai a guardare queste astronaute

‘con nuovi occhi’. Guardando il mento di una lo trovai molto più mascolino di

quanto mi fosse sembrato prima. Il naso di un’altra era decisamente

mascolino e lo stile dei capelli di alcune era da uomo. Mi venne in mente che

noi realmente vediamo la gente come pensiamo che sia, piuttosto che come

è.

Allo scopo di sentirmi meno imbarazzato tra loro, mi creai una regola: le

avevo prese per donne, in quanto per me assomigliavano più a donne che a

uomini; così continuerò a pensarle come donne e vedremo come questo

funzionerà.

Da dov’ero, potevo seguire sul pannello centrale il movimento delle stelle,

mentre procedevamo per nostra strada. A volte sembravano enormi e

Page 22: La profezia di Thiaoouba

accecanti mentre passavamo un po’ troppo vicino, alcuni milioni di chilometri

da esse. Altre volte, notavamo anche pianeti dai colori sconosciuti. Me ne

ricordo uno di un verde smeraldo così puro che ne fui stordito. Assomigliava

ad un enorme gioiello.

Thao mi si avvicinò e approfittai dell’opportunità per chiederle notizie

riguardo ad una fascia di luce che era comparsa sulla base dello schermo.

Questa luce era composta di qualcosa che assomigliava a milioni di piccole

esplosioni.

“Sono causate dai nostri cannoni antimateria, come li chiamereste sulla

Terra, e, infatti, sono esplosioni. Alla velocità a cui stiamo viaggiando, le più

minuscole meteoriti frantumerebbero questo veicolo spaziale se lo

colpissero. Così, usiamo delle stanze dove immagazzinare determinati tipi di

polvere sotto enorme pressione, e questa poi alimenta i nostri cannoni

antimateria. Il nostro vascello può essere considerato un cosmotrone, che

spara flussi di particelle accelerate che disintegrano i più microscopici corpi

erranti nello spazio, a distanze molto davanti e ai lati del nostro veicolo

spaziale. Questo è ciò che ci permette di raggiungere le velocità che

raggiungiamo. Attorno al nostro vascello, creiamo il nostro campo

magnetico…”

“Per favore, non così velocemente. Come sai, Thao, non ho le conoscenze

scientifiche adeguate e se parli di cosmotroni e particelle accelerate, mi

perdi. Capisco il principio, che è certamente molto interessante, ma non

sono bravo coi termini tecnici. Puoi spiegarmi piuttosto perché i pianeti sullo

schermo sono colorati in quel modo?”

“A volte a causa della loro atmosfera e a volte per i gas che li circondano.

Vedi un punto multicolore con una coda, alla destra dello schermo?” La

‘cosa’ si stava avvicinando ad alta velocità. Ogni secondo successivo

eravamo in grado di ammirarla meglio.

Sembrava esplodere continuamente e cambiare forma, i suoi colori

indescrivibilmente ricchi. Guardai Thao.

“E’ una cometa”, disse. “Completa una rivoluzione attorno al suo sole in

approssimativamente 55 dei vostri anni Terrestri.

“Quanto distiamo da essa?”

Diede un’occhiata al computer: “4.150.000 chilometri.”

“Thao,” dissi, “Come mai usate i numeri Arabi?” E quando parli di

‘chilometri’, stai traducendo per me, oppure realmente usate questa

misura?”

“No. Noi contiamo in Kato e Taki. Usiamo i numeri che tu riconosci come

Arabi, per il semplice motivo che è il nostro sistema, quello che abbiamo

portato sulla Terra.”

“Cosa? Per favore spiegati meglio.”

“Michel, abbiamo parecchie ore prima di arrivare a Thiaoouba. Questo è

probabilmente il momento migliore per incominciare ad ‘istruirti’ seriamente

su alcuni argomenti. Se non ti dispiace, torneremo nella Haalis, dove

eravamo prima.” Seguii Thao, la mia curiosità diventava più forte che mai.

(Cifre. Il numero degli angoli in ogni cifra corrisponde al suo significato numerico. Ad esempio: 1 ha un angolo e 9 nove angoli.)

3

Il primo uomo sulla Terra

Una volta ristabilitomi confortevolmente nella Haalis, la stanza

precedentemente descritta, Thao iniziò il suo racconto.

Page 23: La profezia di Thiaoouba

“Michel, precisamente 1.350.000 anni fa, sul pianeta Bakaratini della

costellazione del Centauro, i leader di quel pianeta, a seguito di numerose

riunioni e spedizioni di ricognizione, presero la decisione, di inviare vascelli

abitati verso i pianeti Marte e Terra.

“Questo per una ragione molto semplice: il nucleo del loro pianeta si stava

raffreddando e sarebbe diventato inabitabile entro 500 anni. Così pensarono,

molto ragionevolmente, che era preferibile evacuare la loro gente verso un

pianeta più giovane della stessa categoria…”

“Cosa intendi per ‘stessa categoria’?”

“Te lo spiegherò più avanti, farlo adesso sarebbe prematuro. Tornando a

questa gente, devo dirti che erano umani, molto intelligenti e altamente

evoluti. Una razza nera, avevano labbra grosse, naso schiacciato e capelli

ricci, somigliando, per queste caratteristiche, ai neri che vivono adesso sulla

Terra.

“Questa gente aveva abitato il pianeta Bakaratini per 8.000.000 di anni in

coabitazione con una razza gialla.

“Per essere precisa, questa era quella che sulla Terra chiamate la razza

Cinese ed abitavano su Bakaratini da circa 400 anni prima dei neri. Le due

razze furono testimoni di numerose rivoluzioni durante la loro permanenza

sul pianeta. Noi cercammo di dare loro sollievo, assistenza e guida ma,

nonostante il nostro intervento, periodicamente scoppiavano guerre. Questo,

unitamente alle catastrofi naturali che si verificavano sul pianeta, causò

l’assottigliamento della popolazione di entrambe le razze.

“Infine scoppiò una guerra nucleare di così vasta scala che l’intero pianeta

precipitò nell’oscurità e la temperatura scese a meno 40 gradi Celsius. Non

solo le radiazioni atomiche distrussero la popolazione, ma il freddo e la

mancanza di cibo completarono il resto.

“È un fatto registrato che solo 150 neri e 85 gialli sopravvissero alla

catastrofe, da una popolazione che era di sette miliardi di umani neri e

quattro miliardi di gialli. Un registro dei sopravvissuti fu fatto prima che

ricominciassero a riprodursi e quando smisero di uccidersi l’un l’altro.”

“Cosa intendi per ‘uccidersi l’un l’altro’?”

“Lasciami spiegarti tutta la situazione e sarai in grado di capire meglio.

“Innanzi tutto è importante spiegare che quelli che sopravvissero non erano,

come potresti aspettarti, i leader, ben protetti in rifugi appositamente

attrezzati.

“I sopravvissuti, che comprendevano tre gruppi di neri e cinque gruppi di

gialli, giunsero, alcuni da rifugi privati e altri da rifugi pubblici. Ovviamente,

nel periodo della guerra, c’erano molto più di 235 persone nei rifugi: infatti,

si ritiene fossero oltre 800.000 in tutto. Dopo mesi di confinamento al buio e

al freddo intenso, alla fine furono in grado di uscire all’aperto.

“I neri si avventurarono fuori per primi, scoprendo che non c’erano quasi più

alberi, né piante, né animali di sorta, nel loro continente. Fu un gruppo,

isolato nel proprio rifugio in montagna, che per primo conobbe il

cannibalismo. A causa della mancanza di cibo, quando i più deboli morivano,

venivano mangiati; poi, per mangiare, cominciarono ad uccidersi l’un l’altro;

e questa fu la peggior catastrofe sul loro pianeta.

“Un altro gruppo, vicino all’oceano, riuscì a sopravvivere mangiando l’unica

cosa vivente rimasta sul pianeta, non troppo contaminata, che erano i

molluschi, qualche pesce e crostacei. Avevano anche dell’acqua non

inquinata grazie ad ingegnosi impianti che gli permettevano di ottenerla da

grandi profondità.

“Naturalmente, molti di questi morirono comunque, per effetto delle

radiazioni letali sul pianeta o per aver mangiato pesce pieno di radioattività.

“Lo stesso corso di eventi si verificò nel territorio dei gialli; cosicché, come ti

ho detto, rimasero solo 150 neri e 85 gialli, poi finalmente i decessi derivanti

dalla guerra cessarono e la riproduzione cominciò di nuovo.

Page 24: La profezia di Thiaoouba

“Tutto questo accadde nonostante tutti gli avvertimenti che avevano

ricevuto. Va detto che prima di questa decimazione quasi totale, entrambe

le razze, nera e gialla, avevano raggiunto un livello molto elevato di

progresso tecnologico. La gente viveva in grande comodità. Lavoravano in

fabbriche, in imprese private e governative, in uffici, proprio come accade

adesso sul tuo pianeta.

“Avevano una forte devozione per il denaro che, per alcuni significava potere

e per altri, più saggi, significava benessere. Lavoravano mediamente 12 ore

la settimana.

“Su Bakaratini una settimana è costituita di sei giorni di 21 ore ciascuno.

Essi propendevano per il lato materiale della propria esistenza piuttosto che

per quello spirituale. Allo stesso tempo, acconsentirono di essere manipolati

e presi in giro da una struttura di politici e burocrati, esattamente come

accade adesso sulla terra. I leader ingannano le masse con parole vuote e,

motivati da avidità e orgoglio, ‘conducono’ intere nazioni verso la propria

rovina.

“Gradualmente, queste due razze iniziarono ad invidiarsi l’un l’altra e c’è

solo un passo dall’invidia all’odio, alla fine si odiarono così tanto e

completamente che si verificò la catastrofe. Entrambi, possedendo armi

molto sofisticate, ottennero la mutua distruzione.

“I nostri verbali storici indicano che in 235 sopravvissero al disastro, sei dei

quali erano bambini. Queste statistiche furono registrate cinque anni dopo e

la loro sopravvivenza è attribuita al cannibalismo e ad alcune forme di vita

marina.

“Si riprodussero, non sempre con ‘successo’ poiché non era raro che

nascessero bambini con orrende teste malformate o piaghe brutte da

piangere. Dovettero sopportare tutti gli effetti delle radiazioni atomiche sugli

esseri umani.

“Centocinquanta anni dopo c’erano 190.000 neri: uomini, donne e bambini e

85.000 gialli. Ti parlo di questo periodo di 150 anni perché fu quando le due

razze cominciarono a ristabilirsi e quando noi fummo in grado di aiutarli

materialmente.”

“Cosa intendi dire?”

“Solo alcune ore fa, hai visto il nostro veicolo spaziale fermarsi sopra il

pianeta Aremo X3 e prelevare campioni di suolo, acqua e aria, ti ricordi?”

Annuii. “Allora,” Thao riprese, “hai osservato come abbiamo annientato

molto facilmente una massa di formiche giganti mentre attaccavano gli

abitanti del villaggio.”

“E’ vero”

“In quel caso particolare, aiutammo quella gente intervenendo direttamente.

Hai visto che stavano vivendo in uno stato semi selvaggio?

“Si, ma cosa accadde sul pianeta?”

“La guerra atomica, amico mio. Sempre ed eternamente la stessa storia.

“Non dimenticare Michel che l’universo è un atomo gigantesco e ogni cosa è

influenzata da questo. Il tuo corpo è composto di atomi. Ciò che intendo dire

è che in tutte le galassie, ogni volta che un pianeta è abitato, ad un certo

stadio della sua evoluzione, l’atomo è scoperto o riscoperto.

“Naturalmente, gli scienziati che lo scoprono si rendono presto conto che la

disintegrazione dell’atomo può essere un’arma formidabile e, prima o poi, i

leader vogliono usarla; proprio come un bambino con una scatola di

fiammiferi è spinto a dar fuoco ad una balla di paglia per vedere cosa

succederà.

“Ma tornando a Bakaratini, 150 anni dopo l’olocausto nucleare abbiamo

voluto aiutare questa gente.

“Il loro bisogno immediato era il cibo. Stavano ancora sostenendosi

essenzialmente con prodotti del mare, ricorrendo occasionalmente al

cannibalismo per soddisfare la loro tendenza onnivora. Avevano bisogno di

Page 25: La profezia di Thiaoouba

vegetali e di una fonte di carne. Vegetali, alberi da frutta, granaglie, animali,

tutto ciò che era commestibile era scomparso dal pianeta.

“Rimasero solo abbastanza piante non commestibili sufficienti a ripristinare il

livello di ossigeno nell’atmosfera.

“Nello stesso tempo, un insetto, somigliante in qualche modo alla vostra

mantide religiosa, sopravvisse e, come risultato di una mutazione spontanea

causata dalle radiazioni atomiche, si era evoluto fino a raggiungere

proporzioni gigantesche. Crebbe fino a circa otto metri di altezza e divenne

estremamente pericoloso per gli abitanti. Inoltre, questo insetto, non avendo

nessun predatore naturale, si riprodusse rapidamente.

“Volammo sopra il pianeta localizzando i luoghi di questi insetti. Fu

un’impresa relativamente facile grazie alla tecnologia che è a nostra

disposizione da tempo immemorabile. Quando scovammo i loro siti, in breve

tempo, li sterminammo.

“Poi, dovemmo reintrodurre bestiame, piante e alberi sul pianeta, in base

alle specie conosciute come adatte al territorio e al clima precedente la

catastrofe. Anche questo fu relativamente facile…”

“Vi ci saranno voluti anni per un simile compito.”

Un grande sorriso illuminò il volto di Thao. “Ci vollero due giorni, solo due

giorni di 21 ore.”

Di fronte alla mia incredulità Thao scoppiò a ridere. Lei o lui, rise così di

cuore che mi coinvolse, sempre chiedendomi se la verità non fosse stata

piuttosto alterata.

Come potevo saperlo? Quello che avevo ascoltato era così fantastico! Forse

ero allucinato; forse ero stato drogato; forse mi sarei presto ‘svegliato’ nel

mio letto? “No, Michel,” interruppe Thao, leggendo i miei pensieri. “Spero

che smetterai di dubitare in questo modo. La telepatia stessa dovrebbe

essere sufficiente a convincerti.”

Mentre pronunciava questa frase, mi colpì che, perfino nella burla meglio

pianificata, sarebbe stato difficile riunire così tanti elementi soprannaturali.

Thao poteva leggere la mia mente come un libro aperto, e lo dimostrava

continuamente. Latoli, semplicemente appoggiando la sua mano su di me,

aveva prodotto una tale sensazione straordinaria di benessere che devo

riconoscerne l’evidenza. Stavo davvero, e per bene, sperimentando

un’avventura straordinaria.

“Perfetto,” Thao approvò a voce alta. “Posso continuare?”

“Per favore, fallo,” l’incoraggiai.

“Così aiutammo materialmente questa gente; ma, come spesso accade,

quando interveniamo, non abbiamo reso nota la nostra presenza e ci sono

varie ragioni per questo.

“La prima è la sicurezza. La seconda è una ragione psicologica; se avessimo

reso queste popolazioni consapevoli della nostra esistenza e se si fossero

rese conto che eravamo là per aiutarle, avrebbero passivamente

acconsentito che le aiutassimo e avrebbero perso fiducia in se stesse.

Questo avrebbe pregiudicato la loro volontà di sopravvivere. Come voi dite

sulla Terra: ‘Aiutati che il ciel ti aiuta.’

“La terza e ultima ragione è quella più importante. La Legge Universale è

ben consolidata ed è rigorosamente applicata come quella che controlla la

rivoluzione dei pianeti intorno ai loro soli. Se commetti un errore, ne paghi

l’ammenda, immediatamente, in dieci anni, o in dieci secoli, ma gli errori

devono essere pagati. Così, di quanto in quanto, ci è permesso, o addirittura

consigliato, di offrire una mano d’aiuto, ma ci è formalmente proibito di

‘servire il cibo nel piatto’.

“Così, in due giorni, ripopolammo il loro pianeta con diverse coppie di

animali e reintroducemmo numerose piante così che alla fine la gente

potesse allevare gli animali e coltivare piante e alberi. Dovettero ripartire da

zero e noi guidammo i loro progressi, sia con i sogni che con la telepatia. A

Page 26: La profezia di Thiaoouba

volte lo facevamo per mezzo di ‘una voce che veniva dal cielo’; vale a dire,

la ‘voce’ veniva dal nostro veicolo spaziale, ma, per loro, veniva dal ‘cielo’.”

“Devono avervi preso per dei!”

“Esattamente così, ed è in questo modo che si sono costituite leggende e

religioni; ma, in casi urgenti come questo, il fine giustificava i mezzi.

“Infine, dopo alcuni secoli, il pianeta era tornato ad essere com’era prima

dell’olocausto nucleare. Allo stesso modo, in alcuni luoghi, si stabilirono

definitivamente dei deserti. In altri posti meno colpiti, la flora e la fauna si

svilupparono facilmente.

“Centocinquantamila anni dopo, la civilizzazione era perfettamente

affermata ma, questa volta, non solo tecnologicamente: felicemente la gente

aveva appreso la propria lezione e si era così evoluta ad alti livelli psichici e

spirituali. Questo si verificò in entrambe le razze e i neri e i gialli

svilupparono forti vincoli di amicizia.

“Così, la pace regnò sul pianeta, le leggende furono molto chiare su questo;

molti di loro le registrarono per iscritto, così che le generazioni future

sapessero esattamente cosa provocò la catastrofe nucleare e quali furono le

sue conseguenze.

“Come ho detto prima, la gente sapeva che il pianeta sarebbe diventato

inabitabile entro 500 anni. Sapendo che nella galassia c’erano altri pianeti

abitati e abitabili, misero in opera una delle più grandi spedizioni di

esplorazione.

“Alla fine, penetrarono nel tuo sistema solare, visitando prima Marte che

sapevano essere abitato e che a quel tempo, infatti, era abitato.

“Gli esseri umani su Marte non avevano tecnologia, ma al contrario, erano

molto evoluti spiritualmente. Erano persone molto piccole di altezza

misurando tra i 120 e 150 centimetri, e del tipo Mongoloide. Vivevano in

tribù, in capanne di pietra.

“La fauna su Marte era scarsa. C’era una specie di capra nana, alcune

creature simili a grandi lepri, diverse specie di ratti e l’animale più grande

assomigliava al bufalo, ma con la testa simile al tapiro. C’erano anche alcuni

uccelli e tre specie di serpenti, uno dei quali molto velenoso. Anche la flora

era povera, gli alberi non superavano i quattro metri d’altezza. Avevano

anche un’erba commestibile che si potrebbe comparare al grano saraceno.

“I Bakaratiniani, condussero la loro ricerca, rendendosi presto conto che

anche Marte stava raffreddandosi ad una velocità che indicava che in quattro

o cinque mila anni non sarebbe stato più abitabile. In termini di flora e

fauna, era appena sufficiente a sostenere coloro che già vivevano là, da solo

non avrebbe potuto far fronte ad una massa emigrante da Bakaratini. In più,

il pianeta non gli piaceva.

“Così, le due navi spaziali si diressero verso la Terra. Il primo sbarco

avvenne dove si trova adesso l’Australia. Bisogna spiegare che a quel tempo

l’Australia, la nuova Guinea, l’Indonesia e la Malesia facevano tutte parte

dello stesso continente. Esisteva uno stretto, di circa 300 chilometri in

larghezza, esattamente dove ora c’è la Tailandia.

“A quei tempi, l’Australia possedeva un vasto mare interno alimentato da

alcuni grandi fiumi, cosicché là fiorirono diverse specie interessanti di flora e

fauna. Tutto considerato, gli astronauti scelsero questo paese come loro

prima base di immigrazione.

“Devo dire, per essere più precisa, che la razza nera scelse l’Australia e la

gente gialla si stabilì dove c’è adesso la Birmania; anche qui la terra era

ricca di vita selvatica. Furono fondate velocemente delle basi sulla costa, sul

Golfo del Bengala, mentre la popolazione nera costruì la propria prima base

sulle rive del Mare Interno in Australia. Più tardi, furono fondate altre basi

dove è attualmente situata la Nuova Guinea.

“I loro veicoli spaziali erano capaci di velocità super luce ed impiegarono

circa 50 dei vostri anni Terrestri, a portare 3.600.000 persone nere e lo

Page 27: La profezia di Thiaoouba

stesso numero della razza gialla, sulla Terra. Questo testimonia la perfetta

comprensione e l’eccellente accordo tra le due razze decise a sopravvivere

su un nuovo pianeta ed esistere in pace. Di comune accordo, vecchi e

infermi rimasero su Bakaratini.

“I Bakaratiniani avevano esplorato tutto del pianeta Terra prima di stabilire

le proprie basi ed erano assolutamente persuasi che non esisteva vita

umana sul pianeta prima del loro arrivo. Spesso pensarono di aver

individuato una forma di vita umanoide, ma ad un’ispezione più

approfondita, capirono di aver preso contatto solo con una specie di grandi

scimmie.

“La forza di gravità sulla Terra era più forte che sul loro pianeta ed all’inizio

fu abbastanza scomodo per le due razze, ma alla fine si adattarono molto

bene.

“Nel costruire le loro città e fabbriche, furono fortunati di aver importato da

Bakaratini, alcuni materiali molto leggeri e allo stesso tempo molto forti.

“Non ho ancora spiegato che a quel tempo l’Australia era sull’equatore. La

Terra ruotava su un asse diverso, impiegando 30 ore e 12 minuti per

completare una rotazione, e impiegava 280 di questi giorni per fare una

rivoluzione attorno al proprio sole. Il clima equatoriale non era come lo

troveresti oggi. Era molto più umido di adesso perché l’atmosfera Terrestre

è cambiata da allora.

“Mandrie di enormi zebre giravano per il paese, assieme ad enormi uccelli

commestibili chiamati ‘dodo’, giaguari molto grandi ed un altro uccello che

misurava quasi quattro metri d’altezza, che voi avete chiamato Dinornis. In

alcuni fiumi c’erano coccodrilli lunghi fino 15 metri e serpenti lunghi 25-30

metri. Essi, a volte, si nutrirono dei nuovi arrivati.

“La maggior parte della flora e della fauna sulla Terra era totalmente diversa

da quella su Bakaratini, sia dal punto di vista nutrizionale che ecologico.

Furono fondate numerose fattorie sperimentali nel tentativo di acclimatare

piante come il girasole, mais, frumento, sorgo, tapioca e altre ancora.

“Queste piante non esistevano sulla Terra o esistevano ad uno stato così

primitivo da non permetterne il consumo. La capra ed il canguro furono

entrambi importati, perché gli immigrati avevano un debole per questi e ne

consumavano in gran numero sul loro pianeta. Erano particolarmente

entusiasti di allevare canguri sulla Terra, sperimentarono però enormi

difficoltà nell’acclimatarli. Uno dei problemi principali era il cibo. Su

Bakaratini il canguro si nutriva di un’erba delicata e resistente chiamata

arilu, che era totalmente sconosciuta sulla Terra. Tutte le volte che i

Bakaratiniani tentarono di farla crescere, moriva attaccata da milioni di

funghi microscopici. Accadde così che i canguri furono nutriti a mano, per

così dire, per alcuni decenni, finché si adattarono gradatamente alle erbe

che crescevano sulla Terra.

“La razza nera perseverò nella propria impresa e alla fine riuscì a far

sviluppare la pianta, ma ci volle così tanto che i canguri non avevano più

bisogno d’altro, essendosi abituati ai nuovi pascoli. Molto tempo dopo,

alcune di queste piante misero radici e siccome non c’erano animali a

cibarsene, si diffusero in tutta l’Australia. Tuttora esistono con il nome

botanico di Xanthorrhoea ed il nome popolare di ‘alberi erba’ .

“Sulla Terra quest’erba cresce molto più alta e robusta che su Bakaratini, ma

questo succede spesso, quando alcune specie sono importate da altri

pianeti. Questa pianta è una delle rare vestigia di quei tempi lontani.

“Essa indica, trovandosi solo in Australia, assieme ai canguri, che i

Bakaratiniani rimasero in quella particolare parte del pianeta per un tempo

molto lungo prima di cercare di colonizzare altre parti. Sto per spiegartelo,

ma ho voluto prima citare gli esempi dei canguri e della Xanthorrhoea in

modo che tu possa comprendere meglio tutti i problemi di adattamento che

questa gente dovette superare; naturalmente è solo un piccolo esempio tra

Page 28: La profezia di Thiaoouba

molti altri.

“La razza gialla si era insediata, come ti dicevo, nelle campagne interne della

Baia del Bengala. Molti erano in Birmania dove anch’essi fondarono città e

fattorie sperimentali. Interessati principalmente all’orticultura, avevano

importato da Bakaratini cavoli, lattuga, prezzemolo, coriandolo e altro

ancora. Di frutta, portarono l’albero di ciliegio, il banano e l’arancio. Gli

ultimi due furono difficili da adattare, perché il clima di quel tempo era

generalmente più freddo di adesso. Così, diedero alcuni degli alberi ai neri

che, di contro, ebbero con questi, enorme successo.

“Allo stesso modo, il popolo giallo ebbe un successo di gran lunga superiore

nel crescere il grano. Infatti, il grano di Bakaratini produceva chicchi enormi,

circa della dimensione di un fagiolo di caffé, con spighe che misuravano fino

a 40 centimetri di lunghezza. Furono cresciute quattro varietà di grano e la

razza gialla non impiegò molto a stabilire un livello di produttività molto

alto.”

“ Portarono anche il riso dal loro pianeta?”

“No, per niente. Il riso è una pianta assolutamente nativa della Terra,

sebbene sia stata enormemente migliorata dal popolo giallo fino a farla

arrivare ad essere quella di adesso.

“Per continuare, furono subito costruiti enormi silos, ed iniziarono scambi

commerciali tra le due razze. La razza nera importò carne di canguro, dodo

(che al tempo era prolifico) e carne di zebra. Nell’addomesticare

quest’ultima, i neri, infatti, produssero degli ibridi che erano uguali, in gusto,

alla carne di canguro e più nutrienti. I commerci erano portati avanti

utilizzando le navi spaziali di Bakaratini, essendo state costruite ovunque

basi per i vascelli…”

“Ciò che stai dicendo, Thao, è che i primi uomini sulla Terra, furono i neri ed

i gialli. Com’è dunque che io sono bianco?”

“Non così veloce, Michel, non così veloce. I primi uomini sulla terra furono

davvero i neri ed i gialli, ma al momento continuerò a spiegarti come si

organizzarono e come vivevano.

“Materialmente avevano successo, ma erano anche attenti a non trascurare

la costruzione delle loro immense sale di riunione, nelle quali praticavano il

loro culto.”

“Avevano un culto?”

“Oh si, erano tutti Tackioni, che è come dire, che tutti loro credevano nella

reincarnazione; qualcosa come i Lamaisti sul tuo pianeta.

“C’era molto movimento tra le due nazioni ed essi combinarono anche i loro

sforzi per esplorare in profondità certe regioni della Terra. Un gruppo misto

di neri e gialli atterrò un giorno sulla punta dell’Africa del Sud, ora chiamato

il Capo di Buona Speranza. L’africa è cambiata poco da quei giorni, a parte il

Sahara, l’area a nord-est del Mar Rosso, che al tempo non esisteva. Ma

questa è un’altra storia alla quale arriveremo dopo.

“Al tempo dell’esplorazione si erano già stabiliti sulla Terra da tre secoli.

“In Africa scoprirono nuovi animali come l’elefante, la giraffa e il bufalo, e un

nuovo frutto che non avevano mai incontrato prima: il pomodoro. Non

immaginare, Michel, che questo sia il pomodoro come lo conosci oggi.

Quando fu scoperto, era della dimensione di un piccolo acino e molto acido.

La gente gialla, avendo sviluppato grande competenza in queste cose,

intraprese a migliorare il pomodoro nei secoli successivi, proprio come

fecero col riso, finché diventò il frutto che ora conosci. Furono anche stupiti

di trovare alberi di banana che, a prima vista, sembravano quelli che

avevano importato. Non avevano comunque ragione di rimpiangere i loro

sforzi perché la banana Africana era quasi immangiabile e piena di grandi

semi.

“Questa spedizione africana, composta di 50 neri e 50 gialli, portò a casa

elefanti, pomodori e molte manguste, perché presto scoprirono che la

Page 29: La profezia di Thiaoouba

mangusta è il nemico mortale dei serpenti. Sfortunatamente, portarono a

casa senza rendersene conto, anche il terribile virus che è ora denominato

‘febbre gialla’.

“In breve tempo, milioni di persone morirono, senza che i loro esperti medici

riuscissero a capire come la malattia si fosse diffusa.

“Poiché è generalmente diffusa tramite le zanzare, e poiché c’erano molte

zanzare nei climi equatoriali dove non c’era inverno a ridurne il numero,

furono i neri in Australia a soffrirne di più. Infatti, le loro vittime furono

quattro volte di più dei gialli.

“La razza gialla sulla Bakaratini è sempre stata superiore nel campo della

medicina e patologia; ci vollero, tuttavia, molti anni prima che scoprissero

un rimedio a questa maledizione, durante la quale centinaia di miglia

morirono in terribili sofferenze. Alla fine la razza gialla produsse un vaccino

che fu subito messo a disposizione dei neri - un gesto che rinforzò i legami

di amicizia tra le due razze.”

“Com’erano fisicamente, questi neri?”

“Quando emigrarono da Bakaratini erano alti circa 230 centimetri, anche le

loro donne. La gente gialla era più piccola di statura, gli uomini in media

misuravano 190 centimetri e le donne 180 centimetri.”

“Ma tu hai detto che i neri di oggi sono i discendenti di quelle persone, com’è

che adesso sono così tanto più piccoli?”

“La forza di gravità, Michel. Essendo più forte sulla Terra che su Bakaratini,

entrambe le razze gradualmente diventarono più piccole di statura.”

“Hai anche detto che voi siete capaci di aiutare la gente in difficoltà, perché

non avete dato alcuna assistenza riguardo all’esplosione di febbre gialla?

Non era che anche voi non eravate in grado di trovare un vaccino?”

“Avremmo potuto aiutarli; ti renderai conto del nostro potenziale, quando

visiterai il nostro pianeta, ma non siamo intervenuti perché non era nel

programma che noi dovevamo seguire. Ti ho già detto, e non posso ripeterlo

mai abbastanza, noi possiamo aiutare in certe situazioni, ma solo fino ad un

certo punto. Oltre un certo punto, la legge proibisce fermamente l'aiuto di

qualsiasi tipo.

“Ti farò un semplice esempio. Immagina un bambino che va a scuola ogni

giorno per imparare. Tornando a casa la sera, questo bambino chiede

assistenza per i suoi compiti per casa. Se i suoi genitori sono intelligenti, lo

aiuteranno a capire i concetti complessi, in modo che il bambino possa

completare il suo compito da solo. Se,però, i suoi genitori facessero il lavoro

per lui, egli non imparerebbe molto, non è vero? Dovrebbe ripetere ogni

anno e i suoi genitori non gli avrebbero reso, di fatto, alcun favore.

“Come vedrai più tardi, anche se già lo sai, voi siete nel vostro pianeta per

imparare a vivere, a soffrire e morire, ma anche per svilupparvi

spiritualmente, tanto quanto ne siete capaci. Torneremo su questo punto più

tardi, quando i Thaori ti parleranno. Per adesso, voglio dirti di più su questa

gente...

“Superarono la maledizione della febbre gialla e diffusero le loro radici in

profondità su questo pianeta. Non solo l'Australia era pesantemente

popolata, ma lo era anche l'area conosciuta come Antartide; naturalmente,

in quei giorni, data la sua posizione, il clima lì era temperato. Anche la

Nuova Guinea era densamente popolata. Alla fine della piaga della febbre

gialla, i neri ammontavano a 795 milioni.”

“Pensavo che l'Antartide non fosse veramente un continente?”

“In quel periodo era attaccato all'Australia e molto più caldo di adesso, in

quanto la Terra ruotava su un'asse differente. Il clima dell'Antartide era più

come quello del sud della Russia di adesso.”

“Sono mai più tornati su Bakaratini?”

“No. Una volta stabiliti sulla Terra, decisero con delle regole molto severe,

che nessuno sarebbe mai tornato.”

Page 30: La profezia di Thiaoouba

“Cosa accade al loro pianeta?”

“Si raffreddò come previsto e divenne un deserto, molto simile a Marte.”

“Com'era la loro struttura politica?”

“Molto semplice: elezioni (per alzata di mani) dei leader di un villaggio o

distretto. Questi leader di distretto eleggevano un leader di città e anche

otto anziani scelti tra coloro più rispettati per la loro saggezza, senso

comune, integrità e intelligenza.

“Non erano mai selezionate in base alla ricchezza o alla famiglia, ed erano

tutti tra i 45 e i 65 anni di età. I leader di città o regionali (una regione

comprendeva otto villaggi) avevano il ruolo di negoziare con gli otto anziani.

Il consiglio degli otto eleggeva (con ballottaggio segreto che richiedeva

almeno sette voti a favore) un delegato a rappresentarli agli incontri del

Consiglio di Stato.

“In Australia, ad esempio, c'erano otto stati, ognuno dei quali comprendeva

otto città o regioni. All’incontro del Consiglio di Stato c'erano così otto

delegati ognuno rappresentante una città o regione.

“All'incontro del Consiglio di Stato, presidiato da un grande saggio,

discutevano il tipo di problemi giornalieri con i quali si confronta ogni

governo: convogliare l'acqua, ospedali, strade, ecc. Riguardo alle strade,

entrambi le razze nere e gialle usavano dei veicoli molto leggeri, con motori

ad idrogeno, che viaggiavano sollevati da terra, grazie ad un sistema basato

su forze anti-magnetiche e anti-gravitazionali.

“Ma per tornare al loro sistema politico, non c'erano cose come un ‘partito’,

ogni cosa era basata solamente sulla reputazione di integrità e saggezza.

Una lunga esperienza aveva insegnato loro che per fondare un ordine che

dovesse durare, erano richiesti due ingredienti d'oro: giustizia e disciplina.

“Ti parlerò in qualche altro momento della loro organizzazione economica e

sociale, e ti do adesso un'idea del loro sistema di giustizia. Un ladro, per

esempio, considerato genuinamente colpevole, era marchiato con un ferro

incandescente sul dorso della mano che lui o lei usava ordinariamente. Così,

un ladro destro era marchiato sulla mano destra, un ulteriore reato risultava

nel taglio della mano sinistra. Questa è una pratica che è ancora usata

abbastanza frequentemente tra gli Arabi, una pratica che si è mantenuta

attraverso il tempo. Se lui o lei continuavano a rubare, era tagliata la mano

destra e la fronte veniva marchiata con un simbolo indelebile. Senza mani, il

ladro dipendeva dalla misericordia e pietà della propria famiglia e dei

passanti, per il cibo e per ogni altra cosa. Poiché la gente avrebbe

riconosciuto il simbolo come quello di un ladro, la vita diventava molto

difficile. La morte diventava preferibile.

“In questo modo il ladro diventava un esempio vivente di ciò che accadeva

ad un criminale abituale. Non serve neanche dirlo, il furto era un caso raro.

“Lo stesso valeva per l’omicidio, anche questo era raro come ben vedrai. Gli

accusati di omicidio erano portati in una camera speciale e lasciati soli.

Dietro ad una tenda, era messo un ‘lettore della mente’. Costui era un uomo

che non solo possedeva questo speciale dono telepatico, ma che aveva

anche coltivato questo dono, con costante lavoro, in una delle università

speciali. Egli avrebbe intercettato i pensieri del supposto omicida.

“Tu replicherai che è possibile, con l’allenamento, rendere la mente vuota,

ma non per sei ore consecutivamente. In più, in momenti diversi quando lui

o lei meno se lo aspettava, venivano emessi particolari suoni, obbligando il

‘soggetto’ a perdere la concentrazione.

“Come misura precauzionale, erano utilizzati sei differenti ‘lettori della

mente’. La stessa procedura era applicata ai testimoni dell’accusa e della

difesa, in un altro palazzo a qualche distanza. Non si sarebbero scambiati

una parola e, nei due giorni successivi, la procedura sarebbe stata ripetuta,

questa volta per otto ore.

“Il quarto giorno, tutti i ‘lettori della mente’ presentavano le loro note ad

Page 31: La profezia di Thiaoouba

una delegazione di tre giudici, che interrogavano e confrontavano l’accusato

ed i testimoni. Non c’erano né avvocati né giurie da impressionare. I giudici

avevano davanti a loro tutti i particolari del caso, e volevano essere

assolutamente sicuri della colpevolezza dell’accusato.”

“Perché?”

“La pena era la morte, Michel, ma una morte terribile, essendo l’assassino

gettato vivo ai coccodrilli. Per lo stupro, che era considerato peggiore

dell’omicidio, la punizione era addirittura peggiore. Il delinquente era

cosparso di miele e sepolto fino alle spalle nelle immediate vicinanze di un

formicaio. La morte, a volte, arrivava dopo dieci o 12 ore.

“Come adesso puoi comprendere, il tasso di criminalità era estremamente

basso tra le due razze, e per questa ragione, non avevano necessità di

prigioni.”

“Non lo consideri eccessivamente crudele?”

“Considera la madre di una ragazza di 16 anni, ad esempio, che fosse

stuprata e uccisa. Non deve sopportare, con la perdita della figlia, crudeltà

del peggior tipo? Non aveva provocato o cercato questa perdita ma l’avrebbe

dovuta subire. Il criminale, d’altro canto, è consapevole delle conseguenze

delle proprie azioni; ecco perché era punito così crudelmente. Come ti ho

spiegato, comunque, la criminalità era quasi inesistente.”

“Tornando alla religione: prima ti ho detto che entrambe le razze credevano

nella reincarnazione, ma c’erano variazioni nel loro credo che, a volte, li

divideva. Alcuni preti convincevano masse di persone a raggrupparsi, sotto

la loro guida, in queste diverse religioni. Le divisioni che risultarono tra i neri

ebbero ripercussioni disastrose.

“Alla fine 500.000 neri emigrarono, sulla scia dei loro preti, in Africa,

nell’area dov’è adesso il Mar Rosso. In quel tempo il Mar Rosso non esisteva

e la terra apparteneva all’Africa. Cominciarono a costruire villaggi e città, ma

il sistema politico come ti ho descritto, che era giusto ed efficace sotto tutti

gli aspetti, fu abbandonato. I preti stessi eleggevano i capi di governo,

cosicché questi leader diventarono, più o meno, burattini manipolati dai

preti. Da quel momento in poi, la gente dovette affrontare molti dei problemi

che, al presente, vi sono così familiari sulla Terra: corruzione, prostituzione,

droghe e tutti i tipi di ingiustizie.

“I gialli invece erano molto ben strutturati e, a parte qualche leggera

distorsione religiosa, i loro preti non avevano voce in capitolo negli affari di

stato.

“Vivevano in pace e abbondanza, in modo molto differente dalla razza nera

secessionista in Africa.”

“E riguardo alle armi, che tipi di armamenti avevano?”

“Erano abbastanza semplici e, poiché la semplicità è spesso superiore alla

complessità, tutto funzionava bene. Entrambe le razze portarono con sé ciò

che potremmo chiamare ‘armi laser’. Queste armi erano sotto il controllo di

un gruppo speciale che, a sua volta, era sotto il controllo dei leader di ogni

nazione. Di comune accordo, ogni razza si scambiava 100 ‘osservatori’, la

cui presenza era permanente in ogni nazione straniera. Questi osservatori

erano ambasciatori e diplomatici per la propria nazione, e allo stesso tempo

si assicuravano che non si verificasse un eccesso di armamenti. Questo

sistema funzionò perfettamente e la pace fu mantenuta per 3550 anni.

“Ai neri che emigrarono in Africa, tuttavia, non fu consentito di portare armi

con sé, essendo, di fatto, un gruppo secessionista. Un po’ alla volta si

diffusero sempre di più, stabilendosi nell’area che adesso è il deserto del

Sahara. A quei tempi era una terra ricca con un clima temperato, che

forniva un buon habitat vegetativo per i loro animali.

“I preti si fecero costruire templi e, per soddisfare il loro desiderio di

benessere e potere, tassarono severamente la gente.

“Tra un popolo che non aveva mai prima conosciuto la povertà, si formarono

Page 32: La profezia di Thiaoouba

adesso, due classi distinte: i molto ricchi ed i molto poveri. I preti,

naturalmente, appartenevano alla prima, assieme a coloro che li aiutavano a

sfruttare la povertà.

“La religione divenne idolatria ed il popolo adorava degli dei di pietra o di

legno, offrendo loro sacrifici. Non ci volle molto prima che i preti insistessero

che i sacrifici dovevano essere umani.

“Dall’inizio della secessione, i preti si presero la briga di assicurarsi che la

gente fosse mantenuta nell’ignoranza il più possibile. Riducendo il loro livello

di sviluppo intellettuale e fisico, i preti poterono, nel corso degli anni,

mantenere il dominio su di essi. La religione che si ‘sviluppò’ non aveva

niente in comune con il ‘culto’ che aveva in origine ispirato la secessione;

così che il controllo sulle masse diventò essenziale.

“La Legge Universale decreta che l’obbligo principale per l’uomo, non

importa quale pianeta stia esso abitando, è di svilupparsi spiritualmente.

Questi preti, degradando l’intera ‘nazione’ mantenendola nell’ignoranza e

guidandola con la menzogna, infransero questa Legge fondamentale.

“Decidemmo a questo punto di intervenire, ma, prima di farlo, offrimmo ai

preti un’ultima possibilità. Usando la telepatia, e anche un sogno,

contattammo il Gran Sacerdote: ‘I sacrifici umani devono cessare e queste

persone devono essere guidate sulla Retta Via. L’uomo esiste fisicamente al

solo scopo di svilupparsi spiritualmente. Ciò che state facendo contravviene

la Legge Universale.’

“Il Gran Sacerdote fu terribilmente scosso e il giorno seguente, convocò una

riunione dei suoi sacerdoti, raccontando loro del proprio sogno. Alcuni tra i

presenti lo accusarono di tradimento; altri suggerirono senilità; alcuni

sospettarono allucinazioni. Alla fine, dopo diverse ore di discussione, 12 dei

15 sacerdoti che formavano questo concilio, decisero di preservare la

religione com'era, affermando che l'ideale era di mantenere il controllo e

promuovere la fede, e la paura, in ‘Dei vendicativi’, dei quali essi erano i

rappresentanti sulla Terra. Non credettero ad una sola parola di quanto il

Gran Sacerdote disse loro riguardo al suo ‘sogno’.

“A volte la nostra posizione è molto delicata, Michel. Saremmo potuti

apparire con la nostra nave spaziale e parlare direttamente ai sacerdoti, ma

erano in grado di identificare vascelli dallo spazio, avendone anche loro avuti

prima della secessione.

“Avrebbero attaccato immediatamente, senza fare domande, perché erano

molto diffidenti e timorosi di perdere la supremazia all'interno della propria

‘nazione’. Avevano formato un esercito e possedevano armi molto potenti,

da essere utilizzate contro possibili rivoluzioni. Avremmo potuto anche

distruggerli e parlare direttamente al popolo al fine di ricondurlo sulla Retta

Via, ma, psicologicamente, sarebbe stato un errore. Queste persone erano

abituate ad obbedire ai loro sacerdoti e non avrebbero capito perché

interferivamo negli affari del loro paese, sarebbe stato rovinato tutto.

“Fu così che una notte volammo sopra il paese ad un’altitudine di 10.000

metri usando uno dei nostri ‘dispositivi a sfera’. Il tempio e la Città Santa,

erano situate a circa un chilometro dalla città. Svegliammo, tramite

telepatia, il Gran Sacerdote e i due accoliti che avevano seguito il suo

consiglio, facendoli andare, a piedi, ad uno splendido parco, ad un

chilometro e mezzo dalla Città Santa. Poi, tramite un’allucinazione collettiva,

facemmo sì che le guardie aprissero le prigioni e liberassero i prigionieri.

Servitori, soldati, in realtà, tutti gli abitanti della Città Santa, con l'eccezione

dei 12 cattivi sacerdoti, furono evacuati. Ispirati da strane ‘visioni’ nel cielo,

tutti corsero verso l'altra estremità della città.

“Nel cielo, personaggi alati si libravano intorno ad un’enorme nube

incandescente che splendeva nella notte…”

“Come avete fatto?”

“Illusione collettiva, Michel. Così, in brevissimo tempo, facemmo in modo

Page 33: La profezia di Thiaoouba

che solo i 12 sacerdoti malvagi sarebbero rimasti nella Città Santa. Quando

fu tutto pronto, il “dispositivo a sfera” distrusse tutto, anche il Tempio, per

mezzo della stessa arma che hai già visto in azione. Rocce furono

frantumate e muri sbriciolati fino all’altezza di un metro, così che i resti

potessero testimoniare le conseguenze di questo ‘peccato’.

“Infatti, se fossero stati completamente cancellati, gli uomini avrebbe presto

dimenticato, perché gli uomini dimenticano facilmente…

“Inoltre, per educare il popolo, una voce che usciva dalla nube

incandescente, avvertì che l'ira di Dio poteva essere terribile, molto peggio

di quello che avevano visto, e che essi dovevano ora obbedire il Gran

Sacerdote e seguire la nuova via che egli avrebbe loro mostrato.

“Quando fu tutto finito, il Gran Sacerdote si levò in piedi davanti al popolo e

parlò loro. Spiegò ai poveri disgraziati che aveva sbagliato, e che era

importante adesso che tutti si sforzassero insieme di seguire la Nuova via.

“Fu assistito nel suo lavoro dai due sacerdoti. Naturalmente erano spesso

tempi difficili, ma erano aiutati dal ricordo e dalla paura dell’evento che

distrusse, in pochi minuti, la Città Santa e uccise i sacerdoti malvagi. Inutile

dire che questo ‘evento’ fu considerato da tutti come un miracolo degli Dei,

poiché coinvolgeva anche la liberazione di oltre 200 prigionieri che

avrebbero dovuto affrontare, il giorno successivo, il sacrificio umano.

“Tutti i dettagli della vicenda furono annotati dagli scribi, ma furono anche

distorti nelle leggende e nei racconti che furono tramandati nei secoli. Ciò

nonostante, l'immediata conseguenza fu che tutto cambiò. I ricchi, che

precedentemente erano coinvolti nello sfruttamento del popolo, ora, visto ciò

che era accaduto ai sacerdoti malvagi e alla Città Santa, avevano paura di

incontrare uno stesso destino. Divennero considerevolmente umili e

assistettero i nuovi leader nell'istigare i cambiamenti necessari.

“Poco a poco, la gente diventò di nuovo contenta, come lo era stata nei

tempi precedenti la secessione.

“Inclini ad occupazioni pastorizie piuttosto che industriali, si diffusero, nel

corso dei secoli che seguirono, in tutta l'Africa, arrivarono ad essere diversi

milioni. Ciò nonostante, le città sorsero solo nell'area dove oggi si trova il

Mar Rosso, e lungo le rive di un grande fiume che scorreva attraverso il

centro dell'Africa.

“La gente riuscì a sviluppare enormemente le proprie capacità psichiche.

Molti erano in grado di percorrere brevi distanze tramite la levitazione, e la

telepatia riprese importanza nella loro vita e divenne una normale qualità. Ci

furono inoltre frequenti casi di guarigione mediante l’imposizione delle mani.

“Si ristabilirono relazioni amichevoli con il popolo nero in Australia e Nuova

Guinea che andava regolarmente a visitarli su ‘carri di fuoco’, come a volte

chiamavano le astronavi ancora utilizzate dai loro fratelli Australiani.

“La razza gialla, che era più vicina, iniziò ad emigrare in piccoli gruppi, nel

Nord Africa, ed erano affascinati dai racconti ‘dell'arrivo di Dio su un carro di

fuoco’. Questo fu come le leggende in seguito raccontarono il nostro

intervento.

“Il popolo giallo fu la prima razza a mescolarsi col popolo dei neri,

fisicamente parlano, voglio dire. Potrà sembrare sorprendente, ma mai, su

Bakaratini, le razze si mescolarono come sulla Terra. Gli etologi furono molto

interessati ai risultati di questa unione, che produsse sulla Terra una nuova

grande tribù. In effetti, questi ‘incroci’, come voi li chiamate, essendo più di

sangue giallo che nero, si sentirono maggiormente a proprio agio tra di loro

che con i neri o con i gialli. Alla fine si raggrupparono assieme e si

stabilirono nell'area che è ora chiamata Algeria, Tunisia, Nord Africa. Così

nacque una nuova razza: la Razza Araba, come voi ora la conoscete. Non

pensate però, che somigliassero subito alla Razza che conoscete adesso. Il

clima ed il tempo, il passare dei secoli, ebbero il loro effetto. La mia storia ti

dà semplicemente l’idea di come la razza iniziò tramite inter-scambio.

Page 34: La profezia di Thiaoouba

“E così, tutto andava bene per gli abitanti della Terra, ad eccezione che per

una cosa... gli astronomi e studiosi erano molto preoccupati, in quanto un

enorme asteroide si stava avvicinando alla Terra, quasi impercettibilmente,

ma senza dubbio alcuno.

“Fu avvistato prima dall’osservatorio di Ikirito, situato nel centro

dell'Australia. Dopo alcuni mesi, poteva essere visto ad occhio nudo, a

condizione che uno sapesse dove guardare, risplendendo del più sinistro

rosso vivo. Nelle settimane successive divenne sempre più visibile.

“I governi di Australia, Nuova Guinea e Antartide presero la decisione più

importante, che fu subito accettata dai leader gialli. Prima dell'inevitabile

collisione con l'asteroide, convennero che tutte le navi spaziali in grado di

volare, avrebbero lasciato la Terra, trasportando il maggior numero di

specialisti ed esperti possibile: medici, tecnici, ecc.; il genere di persone che

sarebbero state probabilmente più utili alla comunità intera dopo la

catastrofe.”

“Dove andarono? Sulla Luna?”

“No, Michel, a quel tempo la Terra non aveva la sua Luna. Le loro navi

spaziali avevano un'autonomia di volo di 12 settimane. Da molto tempo

avevano perso la capacità di viaggiare su distanze super lunghe. Il loro

piano era di rimanere in orbita intorno alla Terra, pronti ad atterrare al più

presto e dare assistenza dove fosse più necessario.

“Ottanta navicelle Australiane furono equipaggiate e caricate per trasportare

un gruppo d’elite, che fu scelto come risultato di riunioni durate giorno e

notte. La razza gialla seguì la stessa procedura, approntando 98 veicoli

spaziali. In Africa naturalmente, non c’era mai stata nessuna nave spaziale.

“Ti prego di notare, per inciso, che, a parte il capo supremo di ogni paese, a

nessuno dei suoi ministri, come voi li chiamate, fu dato un posto sulla nave.

Questo probabilmente vi sembrerà strano, perché se dovesse verificarsi oggi

sulla Terra la stessa situazione, molti politici tirerebbero i fili per salvare la

propria pelle.

Tutto era pronto. La gente fu allora avvertita dell’imminente collisione. Il

ruolo delle navicelle fu però tenuto segreto, per paura che la gente credesse

di essere stata tradita dai loro leader e che si sarebbe creato il panico, forse

persino un attacco contro gli aeroporti. Per lo stesso motivo, i leader

avevano minimizzato l'effetto che la collisione avrebbe avuto, per

minimizzare il panico collettivo.

“La collisione era sempre più imminente quanto inevitabile, considerata la

stima della velocità dell'asteroide. Mancavano solo 48 ore. Gli esperti erano

tutti d'accordo su questo calcolo, beh, quasi tutti.

“Le astronavi erano pronte per decollare insieme, circa 2 ore prima della

presunta collisione, la loro partenza molto ritardata aveva lo scopo di

acconsentire loro la permanenza nello spazio per le intere 12 settimane, se

necessario, dopo la catastrofe. Era stato calcolato che l'asteroide sarebbe

caduto dove attualmente si trova il Sud America.

“Così tutto era pronto e il segnale per il decollo sarebbe stato dato il Giorno

del Giudizio, alle 12, ora dell'Australia Centrale. Che ci sia stato un errore

nei calcoli, sebbene molto improbabile, o che sia stata un'improvvisa quanto

imprevista accelerazione dell'asteroide, esso apparve nel cielo alle 11,

splendente un sole arancione. L'ordine di decollo fu dato immediatamente e

tutte le navi spaziali presero il volo.

“Per lasciare velocemente l'atmosfera Terrestre e la forza di gravità, è

necessario fare uso di un punto di curvatura , che a quel tempo era sopra

all'Europa di oggi. Nonostante la velocità di qui quei vascelli erano capaci,

non erano ancora giunti al punto di curvatura, quando l'asteroide colpì la

Terra. Quando entrò nell'atmosfera della Terra si ruppe in tre enormi pezzi.

Il più piccolo, che misurava alcuni chilometri di diametro, cadde dove ora si

trova il Mar Rosso.

Page 35: La profezia di Thiaoouba

“ Un altro molto più grande, colpì dove si trova ora il Mare di Timor, e il più

grande dei tre si schiantò nella regione delle attuali Isole Galapagos.

“L'impatto simultaneo fu terribile. Il sole divenne di un rosso cupo e scivolò

verso l'orizzonte come un aerostato che cade. Presto si fermò e risalì

lentamente, ma quando fu a metà distanza ‘cadde’. La Terra cambiò

improvvisamente l'inclinazione del suo asse! Si verificarono esplosioni di

incredibile intensità, poiché i due grossi pezzi di asteroide perforarono la

crosta terrestre. Vulcani eruttarono in Australia, Nuova Guinea, Giappone,

Sud America – in verità, proprio ovunque sul pianeta. Si formarono

montagne in un attimo e maremoti con onde di marea di 300 metri

travolsero i quattro quinti dell'Australia. La Tasmania si separò dal

continente Australiano e una enorme porzione dell'Antartide affondò nelle

acque, creando due immensi canyon sottomarini tra l'Antartide e l'Australia.

Un enorme continente emerse dalle acque nel mezzo dell’oceano pacifico del

sud. Un pezzo della Birmania sprofondò dove ora c'è la Baia del Bengala. Un

altro bacino di terra sprofondò e si formò il Mar Rosso.”

“Ci fu tempo di uscire per le navi spaziali?”

“Proprio no, Michel, gli esperti fecero un errore. In loro difesa si potrebbe

solo dire che non potevano realmente anticipare ciò che sarebbe successo.

Avevano previsto l'inclinazione della Terra sul proprio asse, ma non erano

stati in grado di prevederne l'oscillazione. Le navi spaziali furono

letteralmente catturate e trascinate nel ‘risucchio’ causato dall'entrata

dell'asteroide nell'atmosfera della Terra. Inoltre, subirono il bombardamento

di milioni di particelle provenienti dall'asteroide e finiti nella sua scia.

“Solo sette vascelli, tre con passeggeri neri e quattro con gialli, lottando con

tutta la potenza che potevano gestire, riuscirono a sfuggire all'orrore che si

stava verificando sul Pianeta.”

“Dev'essere stato uno spettacolo terribile per loro, vedere il cambiamento

della Terra davanti ai loro occhi.

“Quanto tempo ci volle per il continente che hai citato nell'oceano Pacifico,

ad emergere completamente?”

“Fu solo una questione di qualche ora. Questo continente fu sollevato da

cinture di gas risultanti dagli sconvolgimenti accaduti in profondità nel centro

del Pianeta.

“Gli sconvolgimenti sulla superficie della Terra continuarono per mesi. Nei

tre punti di impatto degli asteroidi, si crearono migliaia di vulcani. Gas

velenosi si diffusero su gran parte del continente Australiano, causando la

morte indolore in pochi minuti, di milioni di neri.

Le nostre statistiche indicano il quasi totale annientamento della vita umana

e animale in Australia. Un conteggio fatto quando si ripristinò la calma,

indicò che solo 180 persone sopravvissero.

“I gas velenosi furono la causa di questa terribile perdita. In Nuova Guinea,

dove si era sprigionato meno gas, ci furono meno morti.”

“Ho sempre voluto farti una domanda, Thao.”

“Fammela, ti prego.”

“Hai detto che furono i neri dell’Australia a diffondersi in Nuova Guinea e

Africa. Come mai, ora, gli Aborigeni sono così diversi dai neri del resto del

mondo?”

“Ottima domanda Michel. Il mio racconto avrebbe dovuto includere molti più

dettagli. Ti rendi conto che dopo la catastrofe, ci fu un tale sconvolgimento,

che i depositi di uranio sparsi sulla superficie della Terra emisero grandi

quantità di radiazioni. Questo accadde solo in Australia, e coloro che

sfuggirono alla morte furono duramente colpiti dalle radiazioni, come dopo

un'esplosione atomica.

“Furono colpiti geneticamente, tanto che a tutt'oggi i geni degli Africani sono

diversi da quelli degli Aborigeni. Inoltre, il loro ambiente di vita cambiò

totalmente e drasticamente e anche la loro alimentazione. Con il passare del

Page 36: La profezia di Thiaoouba

tempo, questi discendenti dei Bakaratiniani, si ‘trasformarono’ nella Razza

Aborigena di oggi.

“Come gli sconvolgimenti continuarono, si formarono montagne, alcune

improvvisamente, altre in pochi giorni. Si aprirono crepacci che inghiottirono

intere città, per poi richiudersi eliminando così ogni traccia della civiltà

esistente.

Oltre a tutto questo orrore, ci fu un diluvio tale che il pianeta non aveva

conosciuto da eoni. Infatti, i vulcani sputarono così tante ceneri verso il cielo

tutti contemporaneamente, e ad un’altezza così incredibile, che il cielo

stesso si oscurò. Il vapore dagli oceani, che bollivano in un'area di migliaia

di chilometri, si combinò con le nubi di cenere. Le nubi dense che così si

crearono esplosero in piogge così torrenziali difficili da immaginare.”

“E i vascelli in orbita nello spazio?”

“Dopo 12 settimane furono costretti a tornare sulla Terra. Scelsero di

atterrare nell'area che adesso conosciamo essere l'Europa, non essendoci

assolutamente alcuna visibilità sopra il resto del pianeta. Di sette vascelli,

solo uno riuscì ad atterrare.

“Le altre furono scagliate a terra da bufere che accadevano su tutto il

pianeta, venti ciclonici di 300-400 chilometri l’ora. La causa principale di

questi venti erano le differenze di temperatura, causate a loro volta, dalle

eruzioni vulcaniche.

“Così l'unica astronave rimasta riuscì ad atterrare in quella che è ora

chiamata Groenlandia. A bordo, c’erano 95 passeggeri gialli a bordo, molti

dei quali erano medici ed esperti in vari campi. Essendo atterrati in

condizioni molto avverse, i danni furono tali da impedire alla nave di

decollare di nuovo. Rimase, comunque, utile come un riparo. Avevano

sufficienti provviste per resistere a lungo e così si organizzarono come

meglio poterono.

“Circa un mese dopo furono tutti inghiottiti da un terremoto - anche la nave

spaziale, e fu con quest’ultima catastrofe, che tutte le tracce di civiltà sulla

Terra furono distrutte. La catena di catastrofi seguita alla collisione con

l'asteroide disperse intere popolazioni - in Nuova Guinea, Birmania e Cina,

ed in Africa, anche se la regione del Sahara ha soffrì meno che dalle altre

parti. Comunque, tutte le città situate nella regione del Mar rosso furono

inghiottite dal mare di nuova formazione. In breve, nessuna città rimase

sulla Terra, e milioni di persone e di animali vennero spazzati via. Questo

accadde non molto tempo prima che si verificasse una diffusa carestia.

“Inutile dire che le meravigliose culture di Australia e Cina non furono altro

che ricordi che sarebbero diventati leggende. E fu così che le popolazioni

(bruscamente separate le une dalle altre da voragini appena formate e da nuovi mari) sperimentarono per la prima volta sulla Terra il cannibalismo.”

4

Il Pianeta Dorato

Mentre Thao svolgeva la sua narrazione, la mia attenzione fu attratta da luci

di differenti colori, che si erano accese vicino al suo sedile. Quando finì di

parlare, fece un gesto. Su uno dei muri della stanza, apparvero una serie di

lettere e numeri che Thao esaminò con attenzione. La luce poi si spense e

l'immagine scomparve.

“Thao”, dissi, “proprio adesso hai parlato di allucinazione o di illusione

collettiva. Ho problemi a capire come tu possa ingannare migliaia di

persone; non è questa ciarlataneria, proprio come un illusionista sul palco

imbroglia la folla con una dozzina, o più, di soggetti ‘scelti’?”

Page 37: La profezia di Thiaoouba

Thao sorrise di nuovo. “In un certo senso hai ragione, poiché è

estremamente raro in questi giorni sul tuo pianeta e soprattutto sul

palcoscenico trovare un vero illusionista. Devo ricordarti che noi siamo

esperti in qualsiasi maniera di fenomeno psichico Michel, e per noi è

abbastanza facile perché...”

In quel momento un urto di straordinaria violenza scosse il veicolo spaziale.

Thao mi guardò con occhi inorriditi, tutta la sua faccia era completamente

cambiata e si poteva leggere in essa il puro terrore. Con un minaccioso

suono di incrinatura, il vascello si spezzò in vari pezzi e udii le grida degli

astronauti, mentre eravamo scagliati tutti nello spazio. Thao mi aveva

afferrato con forza il braccio e fummo lanciati nel vuoto siderale ad una

velocità spaventosa. Realizzai, solo per la velocità alla quale viaggiavamo,

che stavamo per incrociare il nostro percorso con quello di una cometa,

esattamente simile a quella che avevamo sorpassato alcune ore prima.

Sentì la mano di Thao sul mio braccio, ma non ci pensai neanche di girare la

testa nella sua direzione; ero letteralmente ipnotizzato dalla cometa.

Stavamo per collidere con la sua coda, questo era certo, e potevo già sentire

il calore terribile. La pelle sul mio viso era pronta a scoppiare, era la fine…

“Stai bene, Michel?” Chiese Thao gentilmente dal suo sedile. Pensai di stare

impazzendo. Ero seduto opposto a lei nello stesso sedile dove l'aveva

ascoltata a raccontarmi del primo uomo sulla Terra.

“Siamo morti o pazzi?” Chiesi.

“Nessuno dei due, Michel. C'è un modo di dire sul tuo pianeta che

un’immagine vale mille parole. Tu mi hai chiesto come fossimo capaci di

illudere folle di persone. Ti ho risposto immediatamente creando un'illusione

per te. Mi rendo conto che avrei dovuto scegliere un'esperienza meno

spaventosa, ma il soggetto è molto importante in questo caso.”

“È fantastico! Non avrei mai creduto che potesse accadere in questo modo, e

così improvvisamente. Era veramente così reale, tutto lo scenario. Non so

cosa dire... l'unica cosa che ti chiedo è di non spaventarmi più in questo

modo. Inoltre sarei potuto morire di paura...”

“Per niente. I nostri corpi fisici erano nei nostri sedili e abbiamo

semplicemente separato i nostri... chiamiamoli corpi ‘astropsichici’ dal fisico

e dagli altri nostri corpi...”

“Quali altri corpi?”

“Tutti gli altri: quello psicologico, lo psicotipico, l'astrale, e così via. Il tuo

corpo astropsichico è stato separato dagli altri tramite un sistema telepatico

originato nel mio cervello che agisce, in questo caso, come un trasmettitore.

Si stabilisce una correlazione diretta tra il mio corpo astropsichico e i tuoi.

“Tutto ciò che ho immaginato è stato proiettato nel tuo corpo astropsichico

esattamente come se stesse accadendo. L'unica cosa è che, non avendo

avuto il tempo di prepararti all’esperienza, ho dovuto essere molto cauta.”

“Cosa vuoi dire?”

“Quando crei un'illusione, il soggetto, o i soggetti, dovrebbero essere

preparati a vedere ciò che tu vuoi essi vedano. Per esempio, se vuoi che la

gente veda un'astronave nel cielo, è importante che si stiano aspettandosi di

vederne una. Se si aspettano di vedere un elefante, loro non vedranno mai

un'astronave. Così, con le parole giuste e suggestioni controllate

intelligentemente, la folla si riunirà attorno a te con l’aspettativa di vedere

un’astronave, un elefante bianco, o la Vergine di Fatima; un tipico caso di

fenomeno sulla Terra.”

“Dovrebbe essere più facile con un soggetto singolo che con 10.000.”

“Niente affatto. Al contrario, con molte persone si produce una reazione a

catena. Tu rilasci i corpi astropsichici degli individui e quando metti in atto la

procedura loro telepatizzano tra sé stessi. È un po' come la famosa linea di

domino: quando fai cadere il primo, tutti gli altri cadono giù fino all'ultimo.

“Quindi è stato un gioco molto facile con te. Da quando hai lasciato la Terra

Page 38: La profezia di Thiaoouba

tu sei rimasto più o meno ansioso. Non sai cosa logicamente accadrà dopo.

Ho tratto vantaggio da questo tipico caso di paura conscia o inconscia che è

sempre presente quando una persona viaggia in una macchina volante, la

paura di esplodere o di precipitare. Poi, dal momento che avevi visto la

cometa sullo schermo, perché non usare anche questa? Invece che cucinare

la tua faccia mentre ti avvicinavi alla cometa, avrei potuto farti incrociare la

sua coda facendoti credere che fosse congedata.”

“Insomma, avresti potuto farmi impazzire!”

“Non in così breve tempo...”

“Ma questo dev’essere durato più di cinque minuti...?”

“Non più di dieci secondi, proprio come in un sogno, o dovrei dire un incubo,

che accade allo stesso modo, approssimativamente nella stessa maniera.

Per esempio, tu stai dormendo ed inizi a sognare... Sei in un prato con un

meraviglioso stallone bianco. Ti avvicini per catturarlo, ma ogni volta che ci

provi lui corre via. Dopo cinque o sei tentativi, che naturalmente richiedono

tempo, tu balzi sulla schiena del cavallo e cominci a galoppare e galoppare.

Vai sempre più veloce e sei felicemente intossicato dalla velocità... Lo

stallone galoppa così veloce che non tocca più il terreno. Si libera nell’aria e

la campagna passa sotto di te; fiumi, pianure e foreste.

“È veramente meraviglioso. Poi le montagne appaiono all'orizzonte,

stagliandosi sempre più alte, mentre ti avvicini. Devi elevarti di più con

difficoltà. Il cavallo vola in alto e in alto, è quasi sopra il picco più elevato,

quando il suo zoccolo colpisce una roccia, sbilanciandoti, così che cadi, giù e

giù, finisci in una voragine che sembra non avere fine... e scopri di essere

caduto dal letto sul pavimento.”

“Mi dirai senza dubbio che questo sogno è durato solamente alcuni minuti.”

“Sarà durato quattro secondi. Il sogno inizia come se, da un certo punto tu

svolgessi indietro un film sul video e poi lo guardassi. Lo so che è difficile da

comprendere, ma in questo particolare sogno, tutto sarebbe cominciato nel

momento in cui tu perderesti l’equilibrio a letto.”

“Confesso di non capire.”

“Non sono per niente sorpresa, Michel. Per capire completamente richiede

molto più studio nel campo e, sulla Terra al momento presente, non avete

nessuno capace di istruirvi su questo soggetto. I sogni non hanno molta

importanza al momento Michel, ma senza che tu te ne rendessi conto, nelle

poche ore che hai trascorso con noi, hai fatto grandi progressi in certe aree

e questo è ciò che conta. Ora è tempo di spiegarti i nostri motivi per portarti

su Thiaoouba.

“Ti stiamo affidando una missione. Questa missione è di riferire tutto ciò che

vedrai, vivrai e ascolterai durante il tuo tempo trascorso con noi. Riferisci

tutto in uno o più libri, che scriverai quando ritornerai sulla Terra. Abbiamo

osservato il comportamento della gente sul tuo pianeta per migliaia e

migliaia di anni, come tu adesso ti rendi conto.

“Una certa percentuale di queste persone stanno arrivando ad un punto

molto critico nella storia e sentiamo che è arrivato il momento per noi di

cercare di assisterle. Se ascolteranno, possiamo assicurare che prenderanno

la strada giusta. Questo è il motivo per il quale sei stato scelto...”

“Ma io non sono uno scrittore! Perché non avete scelto un bravo scrittore,

qualcuno ben conosciuto, o un bravo giornalista?”

Thao sorrise alla mia reazione veemente. “Gli unici scrittori che potevano

farlo come dev’essere fatto, sono morti; intendo Platone o Victor Hugo e, lo

stesso, avrebbero riportato i fatti con troppo abbellimento stilistico. Noi

richiediamo il resoconto più preciso possibile.”

“Allora avete, bisogno di un reporter giornalista...”

“Michel, tu stesso sai, che i giornalisti sul tuo pianeta sono così inclini verso

il sensazionalismo, che spesso distorcono la verità.

“Quanto spesso ad esempio, vedi le notizie riportate in modo differente da

Page 39: La profezia di Thiaoouba

canale a canale o da giornale a giornale? A chi credere quando uno ti dà il

bilancio dei morti in un terremoto a 75, un altro a 62 e un altro a 95? Tu

davvero credi che noi fideremmo di un giornalista?”

“Hai assolutamente ragione!” Esclamai.

“Ti abbiamo osservato e sappiamo tutto di te, come sappiamo di altri sulla

Terra, e tu sei stato scelto…”

“Ma perché esattamente io? Non sono l'unico sulla Terra capace di

obiettività.”

“Perché non tu? A suo tempo, imparerai le principali ragioni dietro la nostra

scelta.”

Non sapevo cosa dire. In più, le mie obiezioni erano ridicole, poiché mi ero

già imbarcato in questo affare e non c'era ritorno. In ultima analisi, dovevo

ammettere che stavo godendomi, sempre di più, questo viaggio spaziale.

Certamente, milioni di esseri umani avrebbero dato tutto ciò che possiedono

per essere al mio posto.

“Non argomenterò più, Thao. Se questa è la vostra decisione, posso solo che

fidarmi. Spero di essere all'altezza dell'impresa. Avete considerato che il

novantanove percento della gente non crederà una parola di ciò che dirò?

Per la maggior parte della gente sarà troppo incredibile.”

“Michel, circa 2000 anni fa, credevano che Cristo fosse stato mandato da Dio

come egli proclamava? Certamente no, perché non lo avrebbero crocifisso e

gli avrebbero creduto. Ora comunque, ci sono milioni che credono in ciò che

disse...”

“Chi gli crede? Veramente gli credono Thao? E chi era lui in ogni modo?

Prima di tutto, chi è Dio? Esiste?”

“Mi aspettavo questa domanda ed è importante che tu l'abbia fatta. Su

un'antica tavoletta di pietra, che credo fosse Naacal, è scritto: All'inizio non

c'era niente, tutto era oscurità e silenzio.

“Lo Spirito, l'Intelligenza Superiore decise di creare i mondi e comandò a

quattro forze superiori...

“E’ estremamente difficile per la mente umana, anche quando altamente

sviluppata, comprendere tale cosa. Infatti, in un certo senso, è impossibile.

Dall'altro lato, il tuo spirito astrale lo assimila quando è liberato dal corpo

fisico. Ma sto andando troppo avanti, torniamo indietro proprio all’inizio.

“All'inizio non c'era niente eccetto oscurità e uno spirito: Lo Spirito.

“Lo Spirito era, ed è, infinitamente potente, potente oltre la comprensione di

qualsiasi mente umana. Lo Spirito è così potente che fu capace, per azione

solo della sua volontà, di scatenare un'esplosione atomica con reazioni a

catena di forza inimmaginabile. Infatti, lo Spirito immaginò i monti,

immaginò come crearli, dal più enorme al più minuscolo. Immaginò gli

atomi. Quando li immaginò creò, nella sua immaginazione, tutto ciò che si

muoveva e che si muoverà: tutto ciò che visse e vivrà; tutto ciò che è

inanimato, o sembra esserlo - ogni singola cosa.

“Ma ciò esisteva solo nella sua immaginazione. Tutto era ancora

nell'oscurità. Una volta che ebbe una visione d’insieme di ciò che voleva

creare, fu capace, tramite la sua eccezionale forza spirituale, di creare,

istantaneamente, le quattro forze dell'Universo.

“Con queste, diresse la prima e più potente esplosione atomica di tutti i

tempi, ciò che alcune persone sulla terra chiamano il ‘Big Bang’. Lo Spirito

ne era al centro e la indusse. L'oscurità se ne andò e l'Universo stesso fu

creato secondo la volontà dello Spirito.

“Lo spirito era così, ancora è, e sempre sarà, al centro dell'Universo, poiché

è il Maestro e Creatore di esso...”

“Bene allora,” interruppi io, “è la storia di Dio come la insegna la religione

Cristiana, o qualcosa del genere, e io non ho mai creduto a questo non

senso...”

“Michel, non parlo di religione come esiste sulla Terra e specialmente non

Page 40: La profezia di Thiaoouba

della religione Cristiana. Non confondere le religioni con la Creazione e la

semplicità di tutto ciò che ne conseguì. Non confondere la logica con le

distorsioni illogiche delle religioni. Avremo l'opportunità di parlare ancora,

più tardi, di questo soggetto, e tieniti pronto ad alcune sorprese.

“Al momento, stavo cercando di spiegarti la Creazione. Durante i miliardi di

anni (per il Creatore naturalmente è eternamente il ‘presente’, ma è più a

livello della nostra comprensione calcolare in miliardi di anni), tutti i mondi,

soli e atomi furono formati, come viene insegnato nelle scuole, i pianeti che

girano attorno ai loro soli, e a volte con i loro satelliti ecc. In certi momenti,

in certi sistemi solari, alcuni pianeti si raffreddano, si forma il suolo, le rocce

solidificano, si formano gli oceani e le masse di terra diventano continenti.

“Alla fine, questi pianeti diventano abitabili per certe forme di vita. Tutto ciò

era, all'inizio, nell'immaginazione dello Spirito. Possiamo chiamare questa

prima forza la ‘forza Atomica’.

“A questo stadio, per mezzo della seconda forza, concepì le creature viventi

primarie e molte delle piante primarie, dalle quali più tardi derivarono le

sottospecie. Questa seconda forza la chiameremo la ‘Forza Ovocosmica’,

perché queste creature e piante furono create tramite semplici raggi cosmici,

che diventarono uova cosmiche.

“Proprio all'inizio, lo Spirito immaginò di sperimentare sentimenti tramite

una creatura speciale. Immagino l'Uomo per mezzo della terza forza che noi

chiameremo la ‘Forza Ovoastromica’. Così l'Uomo fu creato. Hai mai

considerato Michel, che intelligenza c’è voluta per creare un essere umano o

persino un animale? Sangue che circola grazie al cuore che batte milioni di

volte indipendentemente dalla volontà... polmoni che purificano il sangue

tramite un complesso sistema... il sistema nervoso... il cervello che dà

ordini, aiutato dei cinque sensi... il cordone spinale che è ultra-sensibile e

che ti farà ritrarre istantaneamente la mano da una stufa bollente per non

bruciarti; ci sarebbe voluto un decimo di secondo al cervello per inviare

l'ordine che previene la tua mano dal bruciarsi.

“Ti sei mai chiesto perché, di miliardi di individui su un pianeta come il tuo,

non ci sono due impronte digitali uguali: e perché, ciò che chiamiamo il

‘cristallino’ del sangue, è proprio così l'unico tra gli individui come le

impronte digitali?

“I tuoi esperti e tecnici sulla Terra e su altri pianeti hanno provato e ancora

provano a creare un corpo umano. Hanno avuto successo? Riguardo ai robot

che hanno fatto, neppure il più altamente perfezionato sarà mai più che una

volgare macchina in confronto con il meccanismo umano.

“Tornando al cristallino che ho menzionato proprio adesso, è meglio

descritto come una certa vibrazione particolare del sangue di ogni individuo.

Non ha niente a che fare con il gruppo sanguigno. Diverse sette religiose

sulla Terra credono assolutamente nella ‘correttezza’ di rifiutare trasfusioni

di sangue. Le loro motivazioni fanno riferimento agli insegnamenti e ai libri

delle loro dottrine religiose e alle proprie interpretazioni di queste, mentre

dovrebbero guardare al vero motivo, che è l’impatto che vibrazioni differenti

hanno l'una sull'altra.

“Se è una grande trasfusione, può avere un'influenza di qualche tipo sul

ricevente, per un periodo di tempo che varia in accordo al volume della

trasfusione. Questa influenza, naturalmente, non è mai pericolosa.

“Dopo un periodo di tempo, che non supera mai il mese, la vibrazione del

sangue del ricevente ha il sopravvento, non lasciando tracce della vibrazione

del sangue del donatore.

“Non dev’essere dimenticato che queste vibrazioni sono più che altro una

caratteristica dei corpi fisiologico e fluidico piuttosto che del corpo fisico.

“Ma noto di aver deviato parecchio dal mio soggetto, Michel. In ogni caso

adesso è tempo che ci riuniamo agli altri. Non siamo lontani dall’arrivare a

Thiaoouba.”

Page 41: La profezia di Thiaoouba

Non osai chiedere a Thao circo la natura della quarta forza, perché stava già

avviandosi all’uscita. Lasciai il mio posto e la seguii nuovamente verso la

postazione di comando. Là, sul pannello ed in primo piano, una persona

stava parlando lentamente e quasi continuamente.

Numeri e figure, con puntini luminosi di diversi brillanti colori stavano

continuamente attraversando lo schermo, intercalati da simboli.

Thao mi fece sedere nel posto che avevo occupato precedentemente e mi

chiese di non interferire col mio sistema di sicurezza. Poi si allontanò per

conferire con Biastra che sembrava supervisionare le astronaute, ognuna

delle quali era occupata alla sua postazione. Finalmente tornò indietro e

sedette nel posto vicino al mio.

“Cosa succede?” Chiesi.

“Stiamo riducendo progressivamente la velocità, mentre ci avviciniamo al

nostro pianeta. Adesso siamo lontani 848 milioni di chilometri e arriveremo

in circa venticinque minuti.”

“Possiamo vederlo adesso?”

“Pazienza, Michel. Venticinque minuti non sono la fine del mondo!” Mi fece

l’occhiolino, evidentemente di buon umore.

La veduta ravvicinata sul pannello fu rimpiazzata da un’immagine

grandangolare, consentendoci una veduta generale della sala comando della

base intergalattica, come l’avevamo vista precedentemente. Adesso ogni

operatrice era in profonda concentrazione alla propria postazione particolare.

Molti dei ‘postazioni di computer’ erano operate oralmente, piuttosto che

manualmente, rispondendo alle voci delle operatrici. Figure, accompagnate

da puntini luminosi di vari colori, attraversavano rapidamente lo schermo.

Nessuna nell’astronave rimase in piedi.

Improvvisamente, eccolo là, giusto nel mezzo del pannello. Il centro

intergalattico era stato rimpiazzato da… Thiaoouba!

Dovetti correggere le mie supposizioni: potevo percepirlo. Thao telepatizzò

subito affermativamente, lasciandomi senza dubbi.

Mentre ci avvicinavamo e Thiaoouba cresceva sul pannello, non potevo

distogliere i miei occhi dalla sua vista, perché ciò che appariva davanti a me

era indescrivibilmente bello. All’inizio, la prima parola che mi balzò in mente

fu ‘luminoso’; a questa poi si sovrappose ‘dorato’, ma l’effetto prodotto da

questo colore era oltre ogni descrizione. Se devo inventare una parola,

questa potrebbe essere ‘lumino-vaporo-dorato’. Infatti, si aveva

l’impressione di precipitare in un bagno luminoso e dorato, come se ci fosse

oro fine nell’atmosfera.

Stavamo discendendo gentilmente sul pianeta ed i pannelli non mostravano

più i suoi contorni, ma piuttosto si potevano distinguere i contorni di un

continente terminare bruscamente in un oceano che era cosparso di una

moltitudine di isole di colori differenti.

Più ci avvicinavamo, più grandi erano i dettagli discernibili; gli zoom non

erano usati al momento dell'atterraggio, per una ragione che mi fu spiegata

più tardi. Ciò che mi affascinò di più fu il colore davanti a me, ero

stupefatto!

Tutti i colori erano, in ogni variazione tonale, più vividi dei nostri. Un verde

brillante, ad esempio, quasi risplendeva, irradiava colore. Un verde più scuro

aveva l'effetto opposto, ‘tratteneva’ il proprio colore. È estremamente

difficile da descrivere, perché i colori su questo pianeta non erano

comparabili a nessuno che esiste sulla Terra. Un rosso poteva essere

riconosciuto come rosso, ma non era il rosso che conosciamo. C'è una parola

nel linguaggio di Thao che definisce i tipi di colori sulla Terra e sui pianeti

simili al nostro. I nostri colori sono Kalbilaoka che io traduco come ‘annoiati’,

i loro, d'altro canto, sono Theosolakoviniki che significa che irradiano i loro

colori da dentro.

La mia attenzione fu presto attratta da qualcosa che, sullo schermo,

Page 42: La profezia di Thiaoouba

assomigliava a delle uova, si, uova! Potevo vedere il terreno punteggiato di

uova, alcune mezzo coperte dalla vegetazione e altre abbastanza spoglie.

Alcune sembravano più grandi di altre e alcune erano distese. Altre erano in

piedi con quella che sembrava l’estremità appuntita verso il cielo.

Ero così stupefatto da questa vista che mi girai nuovamente verso Thao per

chiederle di queste ‘uova’, quando improvvisamente sullo schermo, apparve

una forma rotonda circondata da alcune sfere di differente misura, e,

leggermente più lontano ancora, altre ‘uova’. Queste erano enormi.

Capii che le sfere erano vascelli spaziali come il nostro.

“Affermativo,” disse Thao dal suo sedile, “e la forma rotonda che vedi è la

cella in cui il nostro veicolo spaziale verrà accomodato fra pochi momenti,

perché siamo in procinto di attraccare.”

“E le uova gigantesche, cosa sono?”

Thao sorrise. “Palazzi, Michel, ma per adesso c'è qualcosa di più importante

che ti devo spiegare. Il nostro pianeta contiene molte sorprese per te, ma ce

ne sono due, che potrebbero avere effetti dannosi su di te. Devo perciò

assicurarmi che tu prenda certe precauzioni elementari. Thiaoouba non ha la

stessa forza gravitazionale del tuo pianeta. Il tuo peso sarebbe di 70 kg sulla

Terra, qui sarà di 47 chili. Quando lascerai l'astronave, se non farai

attenzione, rischierai di perdere il senso dell'equilibrio nei tuoi movimenti e

nei tuoi riflessi. Sarai portato a fare passi da gigante, e forse cadere e farti

male...”

“Ma non capisco. Nella tua astronave mi sento bene.”

“Abbiamo messo in relazione la spinta della forza gravitazionale interna

perché corrisponda a quella della Terra, o quasi.”

“Allora tu devi sentirti estremamente scomoda, perché dovresti pesare circa

60 chili più del tuo peso normale, date le tue dimensioni.”

“È vero che con questa gravità, i nostri corpi sono più pesanti, ma l’abbiamo

controbilanciata tramite una semi-levitazione, così noi non siamo scomode,

e allo stesso tempo abbiamo la soddisfazione di vederti muovere tra noi con

facilità.”

Un leggero sussulto indicò che avevamo attraccato. Questo viaggio

straordinario era terminato, stavo per mettere piede su un altro pianeta.

“Il secondo punto,” riprese Thao, “è che sarai obbligato ad indossare una

maschera, per un po' almeno, perché la lucentezza dei colori letteralmente ti

intossicherà, proprio come se avessi bevuto alcol. I colori sono vibrazioni e

agiscono su certi punti del tuo corpo fisiologico. Sulla Terra questi punti sono

stimolati così leggermente, esercitati così poco, che qui le conseguenze

potrebbero essere spiacevoli.”

Il campo di forza di sicurezza del mio sedile era appena stato ‘spento’

liberandomi ancora una volta, per muovermi in giro come mi piaceva. Il

pannello era vuoto, ma le astronaute erano ancora occupate. Thao mi

accompagnò verso la porta e di nuovo nella camera dov’ero entrato all’inizio

e dove ero rimasto sdraiato per tre ore. Là, prese un elmetto, molto leggero,

che mi copriva la faccia dalla fronte fino al proprio sotto il mio naso.

“Andiamo, Michel, e benvenuto su Thiaoouba.”

Fuori dell'astronave camminammo lungo un corridoio molto breve.

Immediatamente mi sentii più leggero. La sensazione era molto piacevole,

sebbene in qualche modo sconcertante, poiché diverse volte persi l'equilibrio

e Thao dovette sorreggermi.

Non vedemmo nessuno, un fatto che mi sorprese. La prospettiva terrestre

faceva in modo che mi aspettassi di essere benvenuto da una folla di

reporter, flash di macchine fotografiche... o qualcosa di simile - forse un

tappeto rosso! Perché non il capo di stato in persona? In nome del cielo,

queste persone non riceveranno ogni giorno visite da un extra-planetario!

Ma niente...

Dopo un breve tragitto arrivammo ad una piattaforma rotonda, a lato del

Page 43: La profezia di Thiaoouba

corridoio. Thao si sedette su una sedia circolare, dentro la piattaforma, e mi

fece segno che dovevo sedere di fronte a lei.

Tirò fuori un oggetto della dimensione di un walkie-talkie e immediatamente

mi sentii attaccato al sedile, proprio come lo ero stato nell’astronave, da un

invisibile capo di forza. Poi, abbastanza gentilmente e con un mormorio

appena percettibile, la piattaforma si sollevò di alcuni metri e si mosse

rapidamente verso le ‘uova’, lontane circa 800 metri. L'aria rarefatta e

leggermente profumata accarezzava l'area esposta del mio viso sotto il

mento, cosa molto bella, la sua temperatura era di circa di 26 gradi Celsius.

In pochi secondi arrivammo e passammo attraverso le mura di una delle

‘uova’ come se fossimo passati attraverso una nube. La piattaforma si fermò

e si appoggiò gentilmente sul pavimento del ‘palazzo’. Mi guardai attorno in

tutte le direzioni.

Sembrava assurdo, ma l’‘uovo’ era scomparso. Erano davvero entrati

nell’‘uovo’ eppure attorno a noi, per quanto lontano i miei occhi potessero

vedere, si allungava la campagna. Potevamo vedere il campo di atterraggio

e l'astronave attraccata, proprio come se fossimo fuori...

“Capisco la tua reazione, Michel,” disse Thao che sapeva cosa stavo

pensando, “ti spiegherò il mistero più tardi.”

Non lontano da noi erano radunate venti o trenta persone, tutte occupate in

qualche modo, di fronte a scrivanie e schermi che risplendevano di luci

colorate, come dentro l'astronave. Suonava un tipo di musica molto soffice,

che mi elevava ad uno stato di euforia.

Thao mi fece segno di seguirla e ci avviammo verso una delle uova più

piccole situate vicino ai ‘supposti i muri interni’ di quest’uovo più grande.

Mentre andavamo, eravamo salutati con felicità da tutte coloro che

oltrepassavamo.

Devo qui dire che Thao ed io formavamo una strana coppia, mentre ci

muovevamo attraverso la stanza. La grande differenza delle nostre stature

faceva sì che quando camminavamo fianco a fianco, lei era obbligata a

muoversi lentamente in modo da non costringermi a correre per starle al

passo; i miei movimenti erano più come strani salti, perché ogni volta che

cercavo di affrettarmi, esacerbavo il problema. Avevo il compito di

coordinare muscoli che erano abituati a muoversi ad un peso di 70 kg e

adesso dovevo muoverne soltanto 47, potete immaginare con quale effetto.

Ci avviamo verso una luce che risplendeva sul muro dell’‘uovo’ piccolo. A

dispetto della mia maschera, ero molto consapevole della sua brillantezza.

Passammo sotto la luce e attraversammo il muro dentro ad una stanza che

riconobbi immediatamente come quella raffigurata sullo schermo

dell’astronave. Anche le facce mi erano familiari. Mi resi conto di essere nel

centro intergalattico.

Thao mi tolse la maschera. “Va tutto bene adesso, Michel, qui non ne hai

bisogno.”

Mi presentò personalmente ad ognuna delle persone che erano là, una

dozzina circa. Tutte loro esclamarono qualcosa e misero una mano sulla mia

spalla come un gesto di benvenuto.

Le loro facce avevano espressioni di gioia sincera e bontà ed ero

profondamente toccato dal calore del loro ricevimento. Fu come se mi

considerassero uno di loro.

Thao spiegò che la loro domanda principale era: perché è così triste, è

ammalato?

“Non sono triste!” Protestai.

“Lo so, ma loro non sono abituate alle espressioni facciali della gente della

Terra. Le facce qui, come poi vedere, riflettono una perpetua felicità.”

Era vero. Sembrava come se ricevessero ogni secondo notizie eccellenti.

Ero consapevole che c’era qualcosa di strano in queste persone ed

Page 44: La profezia di Thiaoouba

improvvisamente capii: Sembravano tutte avere la stessa età!

5

Imparare a vivere su un altro pianeta

Sembrava che Thao fosse molto popolare anche qui e si trovò a rispondere a

numerose domande, sempre con il suo naturale e ampio sorriso. Non molto

dopo, comunque, ad alcuni dei nostri ospiti fu richiesto di riprendere le

proprie mansioni e ne approfittammo per andarcene. Mi fu messa la

maschera e lasciammo queste persone, come pure quelle nella stanza più

grande, tra molti gesti di amicizia e di buon augurio.

Arrivammo al bordo della foresta e ricordo di essere stato fortemente

impressionato dalla misura degli alberi più grandi. Sembrava si elevassero di

circa 200 metri nel cielo.

“Il più alto è di 240 dei suoi metri, Michel.” Mi spiegò Thao senza che

dovessi chiederlo,” e tra i 20 ed i 30 metri di diametro alla base.

Alcuni di questi sono vecchi 8.000 dei tuoi anni. Il nostro anno consiste di

333 giorni di 26 karse. Un karse è un periodo di 55 lorse, un lorse

comprende 70 kasio, e un kasio equivale a circa uno dei vostri secondi.

(Adesso puoi fare la somma... ) Vuoi andare al tuo ‘appartamento’ o vuoi

prima dare un'occhiata alla foresta?”

“Visitiamo prima la foresta, Thao.”

Il veicolo ridusse notevolmente la velocità e fummo in grado di scivolare tra

gli alberi, oppure di fermarci e osservare più da vicino, ad altitudini che

variavano dal livello del suolo a 10 metri da terra.

Thao era in grado di guidare la nostra ‘piattaforma volante’ con precisione

ed esperienza stupefacenti. Il nostro veicolo, ed il modo di pilotare di Thao

mi fecero venire in mente un tappeto volante che mi portava in un magico

giro turistico sul suolo di questa magnifica foresta.

Thao si chinò verso di me e mi tolse la maschera. Il sottobosco era luminoso

e sufficientemente dorato ma lo trovai abbastanza tollerabile.

“È un buon momento per iniziare a prendere confidenza con la luce e i colori,

Michel. Guarda!”

Seguendo il suo sguardo individuai, molto in alto tra i rami, le farfalle degli

alberi, vividamente colorate e di misura enorme.

Questi lepidotteri, che devono aver avuto un metro di apertura alare, si

libravano alti tra il fogliame, ma fummo fortunati di vederli volare sempre

più vicini a noi, su ali blu, verde e arancio. Mi è così chiaro come se fosse

ieri. Ci strusciarono delicatamente addosso con le loro ali dalle frange

strane, creando un effetto così bello da mozzare il fiato. Una di loro si fermò

su una foglia a pochi metri da noi e potemmo ammirarne il corpo, inanellato

di argento e oro, e le antenne di color verde giada. La proboscide era dorata

e la superficie delle ali verde con striature blu brillante, alternate da forme a

diamante arancio scuro. Il lato inferiore era blu scuro, ma luminoso, come

se fosse stato illuminato dall’alto da un proiettore.

Per il tempo che questo insetto gigante rimase sulla foglia, emise un soffice

suono a fischio e questo mi sorprese parecchio. Di certo non avevo mai

sentito un lepidottero, sulla Terra, fare alcun suono del tutto. Naturalmente

non eravamo più sulla Terra ma su Thiaoouba e questo era solo l'inizio di

una lunga serie di sorprese per me.

Sul terreno della foresta cresceva un'incredibile varietà di piante, ognuna più

strana della successiva. Coprivano il terreno completamente, ma notai molti

pochi arbusti tra queste. Immaginai che i giganti della foresta prevenissero

Page 45: La profezia di Thiaoouba

loro di svilupparsi.

Le dimensioni di queste piante variavano da simili al muschio a quelle di un

grande roseto. Una di queste piante, con le foglie spesse come una mano e

di varie forme, a volte a forma di cuore o circolare, a volte molto lunghe e

sottili, era di un colore che tendeva molto più verso il blu che il verde.

Fiori d’ogni forma e colore, anche del nero più puro, s’intrecciavano l'un

l'altro. Dalla nostra altitudine di parecchi metri l'effetto era assolutamente

glorioso.

Salimmo finché fummo sopra i rami più alti e misi nuovamente la maschera

d’accordo con le istruzioni di Thao. Emergemmo dalla coltre di fronde e ci

muovemmo lentamente proprio sopra il fogliame di questi alberi enormi.

Sopra la foresta, la luce, ancora una volta, era incredibilmente intensa e

avevo l'impressione di viaggiare attraverso un paesaggio di puro cristallo.

Uccelli meravigliosi erano appollaiati sulle cime degli alberi più alti e ci

osservavano passare, senza paura. I loro colori, vari e ricchi, erano una vera

festa per i miei occhi a scapito dell'effetto filtrante della mia maschera.

C'erano varietà di pappagalli dal piumaggio blu, giallo, rosa e rosso; e tra

loro, si stagliava un tipo d’uccello del paradiso contornato da una nube di

quelli che sembravano essere colibrì.

Questi colibrì erano di colore rosso brillante strigliato d’oro. Le piume rosse,

rosa e arancio delle code degli uccelli del paradiso dovevano misurare 250

centimetri di lunghezza e la loro apertura alare circa 2 metri.

Quando questi ‘gioielli’ presero il volo, il lato di sotto delle ali rivelò un rosa

soffice e nebuloso, con solo un tocco di blu brillante sulle punte, così

inaspettato, dato che la superficie delle loro ali era di un colore arancio-

giallo. Le loro teste indossavano piume di misura impressionante, ogni

piuma differente in colore: giallo, verde, arancio, nero, blu, rosso, bianco,

crema...

Sono frustrato dall’inadeguatezza dei miei tentativi di descrivere i colori che

vidi su Thiaoouba, sento di aver bisogno di un dizionario completamente

nuovo perché il mio linguaggio è insufficiente. Avevo la costante impressione

che i colori venissero da dentro gli oggetti che guardavo, ed il colore era più

di quello che conoscevo essere. Sulla terra conosciamo circa 15 sfumature di

rosso; qui dovevano essercene più di cento…

Non erano solo i colori a richiamare la mia attenzione. I suoni che avevo

udito da quando iniziammo a volare sopra la foresta mi spinsero a chiedere

una spiegazione a Thao. Era come una musica di sottofondo, molto leggera

e soffice, simile ad un flauto che suonava continuamente la stessa aria, ma

a distanza.

Appena ci spostavamo, la musica sembrava cambiare, per poi ritornare al

tono originale.

“È musica quella che sento?”

“È la vibrazione emessa dalle migliaia di insetti che, quando combinata con

le vibrazioni dei colori riflessi dai raggi solari su certe piante, come la Xinoxi

per esempio, produce il risultato musicale che ascolti. Noi stessi lo sentiamo

solo se ci sintonizziamo particolarmente su di esso perché costituisce una

parte integrante delle nostre vite e del nostro ambiente. È riposante non è

vero?”

“Assolutamente.”

“Secondo gli esperti, se queste vibrazioni venissero a cessare noi

sperimenteremmo problemi considerevoli agli occhi. Questo forse suona

strano da principio, dato che queste vibrazioni sembrano essere percettibili

dall'orecchio piuttosto che dall'occhio. In ogni modo, gli esperti sono esperti,

Michel, e, in ogni caso, ci è di poco interesse perché essi dicono anche che la

possibilità che esse cessino è così remota tanto quanto quella che il nostro

sole si spenga domani.”

Thao girò il nostro veicolo e in pochi momenti avevamo lasciato la cima della

Page 46: La profezia di Thiaoouba

foresta e stavamo volando sopra una pianura, attraverso la quale fluiva un

fiume verde giada.

Scendemmo ad un'altitudine di circa tre metri e seguimmo il suo corso.

Adesso potevamo seguire i movimenti di uno strano pesce che assomigliava

ad un platypus piuttosto che ai pesci come li conoscevo io. L'acqua era pura,

come cristallo, e a questa altitudine potevamo distinguere ogni cosa giù fino

alla più piccola conchiglia.

Guardando in alto vidi che stavamo avvicinandoci all'oceano. Alberi di palma

simili alle palme da cocco ondeggiavano le loro fronde maestose ad altezze

impressionanti, sul litorale di una spiaggia dalle sabbie dorate. Il blu

dell'oceano contrastava piacevolmente con il rosso brillante delle rocce

incastonate su piccole colline, che dominavano una sezione di questa

spiaggia.

Un centinaio o più di persone si crogiolavano sulla sabbia o nuotavano,

completamente nude, nelle acque trasparenti dell'oceano.

Mi sentii un po' stordito, non solo per le cose nuove e meravigliose che stavo

costantemente scoprendo, ma anche per la perpetua sensazione di

leggerezza, dovuta al cambiamento di gravità. Questa sensazione mi faceva

venire in mente la Terra; che strano mondo, e com’era difficile visualizzare

la Terra adesso!

Anche le vibrazioni auditive e visive stavano influenzavano enormemente il

mio sistema nervoso. Di solito una persona molto tesa, mi sentivo

completamente rilassato, come se mi fossi immerso in un bagno caldo,

lasciandomi galleggiare tra le bolle al suono di una musica soffice.

No, persino più rilassato di così; così rilassato che mi veniva da piangere.

Procedemmo abbastanza rapidamente attraverso le acque di un'immensa

baia volando a circa 12 metri sopra le onde. All'orizzonte potevo distinguere

dei punti, alcuni più grandi degli altri e mi resi conto che erano isole; senza

dubbio quelle che avevo visto prima del nostro atterraggio su Thiaoouba.

Mentre ci dirigevamo verso l'isola più piccola, guardai in basso e vidi che

eravamo seguiti da numerosi pesci, che si divertivano incrociando l’ombra

del nostro veicolo proiettata sull'acqua.

“Sono squali?” Chiesi.

“No, sono Dajik, i fratelli dei vostri delfini. Vedi? Gli piace giocare proprio

come ai vostri delfini.”

“Guarda!” Interruppi Thao.” Guarda!”

Thao guardò dove stavo indicando ed iniziò a ridere: ero meravigliato nel

vedere un gruppo di persone che si avvicinavano a noi apparentemente

senza l'aiuto di un veicolo.

Erano a circa due metri sopra l'acqua, in posizione verticale, e non solo

fluttuavano nell'aria, ma si muovevano molto rapidamente verso di noi.

Presto I nostri percorsi si incrociarono e ci scambiammo grandi gesta di

amicizia. Nello stesso istante un'onda di benessere fluì attraverso di me,

durando diversi secondi. Era la stessa sensazione provata con Latoli e la

riconobbi essere il saluto di questa ‘gente volante’.

“Come fanno a farlo? È levitazione?"

“No, hanno una Tara ai loro fianchi e un Litiolac in mano. Questi producono

certe vibrazioni che neutralizzano la forza magnetica fredda del pianeta,

acconsentendo alla neutralizzazione della forza gravitazionale. Persino un

peso di venti milioni di tonnellate è paragonabile a quello di una piuma. Poi,

tramite altre vibrazioni che sembrano quelle degli ultrasuoni, possono

manovrare con precisione e andare dove vogliono, come stanno facendo

adesso. Su questo pianeta, chiunque voglia viaggiare usa questo metodo.”

“Allora perché stiamo usando questo veicolo?” Chiesi, perché avrei voluto

sperimentare tale equipaggiamento, che oltretutto, era assolutamente

silenzioso.

“Michel, tu sei impaziente. Ti ho portato con questo mezzo perché non sei

Page 47: La profezia di Thiaoouba

capace di volare con un Litiolac. Senza pratica potresti farti male. Più tardi,

forse, se c'è tempo, ti insegnerò come usarlo. Guarda, siamo quasi

arrivati.”

Era vero stavamo velocemente avvicinandoci all'isola e si poteva vedere

chiaramente una spiaggia dorata dove alcune persone si crogiolavano al

sole. Quasi immediatamente, stavamo volando sotto fronde di palme lungo

un sentiero molto ampio, bordato di due linee di cespugli molto fioriti e

fragranti. L’area era viva dei suoni e colori d’insetti, farfalle e uccelli.

In veicolo procedeva lentamente a livello del suono e, dopo un’ultima curva

finale lungo il sentiero, arrivammo davanti ad un piccolo ‘uovo’, annidato tra

alberelli e vigneti fioriti. Sembrava che tutti i palazzi su questo pianeta

avessero la forma di un ‘uovo’, molto spesso giacevano di ‘lato’ ma

occasionalmente era in piedi, come ho detto, con la punta verso l'alto. I

‘gusci’ erano di colore biancastro colore e non avevano né finestre né porte.

Questo particolare ‘uovo’ giaceva di lato, apparentemente sepolto per metà

nel terreno. Era lungo circa 30 metri e 20 metri di diametro; abbastanza

piccolo paragonato a quelli che avevo visto fin’ora.

Thao fermò in veicolo di fronte ad una luce brillante centrata sul muro

dell’‘uovo’. Lasciammo la piattaforma ed entrammo nell'abitazione. Nel farlo

sentii una leggera pressione, non più forte del peso di un piumino. Ricordo di

aver sperimentato la stessa sensazione precedentemente, quando

passammo attraverso il muro del centro spaziale.

Il fatto che questi palazzi non avessero porte e finestre era già di per sé

straordinario, ma una volta dentro, era ancora più strano. Come ho citato

prima, l'impressione d’insieme era di essere ancora all’esterno.

La sorprendente bellezza del colore era ovunque; i prati; i rami degli alberi

che incorniciavano cielo blu malva; le farfalle; i fiori... Ricordo un uccello che

venne ad appoggiarsi proprio nel mezzo del ‘tetto’, cosicché potemmo

vedere il fondo dei suoi piedi. Era come se si fosse miracolosamente fermato

a mezz’aria; l'effetto era alquanto straordinario.

L'unico contrasto con l'esterno era dato dal pavimento coperto da un tipo di

tappeto sul quale erano sistemati dei sedili dall'aspetto comodo e grandi

tavole a piedestallo. Tutto questo mobilio era naturalmente di vasta scala,

appropriato a questa gente di vasta scala.

“Thao”, chiesi, “com'è che i vostri muri sono trasparenti ed allo stesso tempo

non possiamo vedere dentro da fuori? E come possiamo passare attraverso i

muri come abbiamo fatto?”

“Prima di tutto, Michel, togliamo via questa maschera. Regolerò le luci

interne in modo che ti siano tollerabili.”

Thao si avvicinò ad un oggetto sul pavimento e lo toccò. Quando mi tolsi la

maschera trovai che la luce non era meno tollerabile di quando l’avevo

indosso, nonostante si fosse ripristinata la qualità di luminescenza.

“Come vedi, Michel, questa abitazione esiste a causa di un campo magnetico

che è abbastanza speciale. Abbiamo copiato le forze della natura e le

creazioni della natura per i nostri fini. Lascia che ti spieghi. Ogni corpo,

umano, animale o minerale, possiede un campo attorno a se stesso. Il corpo

umano, per esempio, è circondato sia da un’Aura sia da (un campo di) forza

eterica di forma ovale. Tu questo lo sai, non è vero?”

Annui.

“Quest'ultima è composta in parte di elettricità, ed in gran parte di vibrazioni

che noi chiamiamo Ariacostinaki.

“Queste vibrazioni sono sempre presenti per la tua protezione fintanto che

sei vivo, e non devono essere confuse con le vibrazioni dell'Aura. Con le

nostre abitazioni, abbiamo copiato la natura creando un campo di vibrazioni

elettro-eterico minerali attorno ai nuclei.” Thao indicò un ‘uovo’ della misura

in un uovo di struzzo, situato al centro della stanza tra due sedie. “Puoi

spingere questa sedia per favore, Michel?”

Page 48: La profezia di Thiaoouba

Guardai Thao sorpreso dalla sua richiesta, considerando la dimensione della

sedia ed il fatto che lei non mi aveva mai chiesto niente prima. Provai ad

obbedire ma con notevole difficoltà, perché la sedia era davvero molto

pesante; comunque riuscii a muoverla di 50 centimetri circa.

“Molto bene,” disse. “Adesso mi passeresti l’uovo.”

Sorrisi. In paragone questa doveva essere un'impresa semplice. Potevo

sollevarlo con una mano e senza alcuno sforzo; ma per non farlo cadere lo

presi con entrambe le mani e... caddi sulle mie ginocchia! Non mi aspettavo

fosse così pesante e mi sbilanciai. Mi alzai e provi di nuovo, questa volta con

tutta la mia forza... non accade nulla.

Thao mi toccò la spalla. “Guarda,” disse. Girandomi verso la sedia che avevo

trovato così difficile da muovere, lei pose una mano sotto di questa e la

sollevò sopra la testa. Sempre con una mano, la mise giù di nuovo,

apparentemente senza sforzo. Poi, prese l'uovo con entrambe le mani e

spinse e tirò con tutta la sua forza fino a che le si gonfiarono le vene del

collo. Ma l’uovo non si mosse di un decimo di millimetro.

“È saldato al pavimento,” suggerii.

“No, Michel, è il Centro e non si può muovere. È il nucleo di cui ti ho parlato

prima. Abbiamo creato un campo attorno ad esso, così forte che il vento e la

pioggia non possono penetrarlo. Lo stesso vale per i raggi solari, possiamo

regolare l’intensità con la quale penetrano. Anche gli uccelli, che ci si

appoggiano sopra, non sono abbastanza pesanti da passare attraverso il

campo e se per caso atterra un uccello più pesante, inizierà ad affondare.

Questo produce una sensazione così spaventosa per l'uccello che vola via

immediatamente senza subire alcun danno.”

“E’ così ingegnoso,” dissi, “ma qual è il significato della luce all'entrata?

Potremmo passare attraverso il muro da qualunque punto scegliamo?”

“In verità potremmo. È che da fuori non è possibile vedere l'interno e così

non puoi sapere se non vai a sbattere contro un pezzo di mobilio dall'altra

parte. Il luogo migliore per entrare è sempre indicato da una luce esterna.

Vieni, lascia che ti mostri in giro.”

La seguii e scoprii, dietro una partizione riccamente decorata,

un’ambientazione veramente magnifica. C'era una piscina in miniatura che

sembrava essere di porfido verde e, vicino, un lavandino abbinato sopra il

quale si piegava un cigno di porfido, il suo becco aperto... l’effetto era bello.

Thao tenne la mano sotto il becco del cigno e immediatamente l'acqua iniziò

a fluire sopra la sua mano e dentro il lavandino. La ritrasse ed il flusso

terminò. Mi fece segno di provare. Il lavandino era a circa 150 centimetri dal

pavimento cosicché dovetti sollevare il mio braccio molto in alto, ma riuscii a

farcela e l'acqua sprizzò fuori.

“Che intelligente!” Esclamai. “Avete acqua potabile su quest'isola, o avete

dovuto scavare dei pozzi?”

Di nuovo la faccia di Thao si illuminò col suo sorriso divertito. Mi era

abbastanza familiare, appariva ogni volta che dicevo qualcosa che per lei

sembrava ‘pittoresco’.

“No, Michel, non ci procuriamo l’acqua come fate voi sulla Terra. Sotto

questo magnifico uccello di pietra c'è un apparato che attrae l'aria

dall'esterno e la trasforma in acqua potabile in base alla richiesta.

“È meraviglioso!”

“Stiamo semplicemente sfruttando una legge naturale.”

“E se volete acqua calda?”

“Forza elettro-vibratoria. Per l'acqua calda metti un piede qui e per l’acqua

bollente lo metti qui.

“Cellule posizionate a lato, controllano il funzionamento dell'apparato, ma

questi sono solo dettagli materiali e di non grande significato. Questa qui,”

disse Thao, seguendo la direzione del mio sguardo, “è l'area di rilassamento.

Puoi distenderti qui.” Indicò una spessa stuoia che si trovava sul pavimento,

Page 49: La profezia di Thiaoouba

un po' più in basso verso la base dell’uovo.

Mi distesi ed immediatamente sentii come se stessi fluttuando a livello del

suolo. Sebbene continuasse a parlare, non potevo più udire la voce di Thao.

Era scomparsa dietro una cortina nebulosa, così che ebbi l'impressione di

essere avvolto in una spessa nebbia di cotone. Allo stesso tempo, si

potevano udire vibrazioni musicali e l'effetto totale era meravigliosamente

rilassante.

Mi rialzai dopo alcuni secondi, la voce di Thao era di nuovo udibile e

diventava più alta via via che si alzava la ‘nebbia’, che poi scomparve

completamente.

“Che ne pensi, Michel?”

“È davvero il massimo del conforto!” Risposi entusiasticamente. “Ma c'è una

cosa che non ho ancora visto ed è la cucina, e tu sai quanto è importante la

cucina per un Francese!”

“Da questa parte,” disse, sorridendo di nuovo e facendo alcuni passi in

un'altra direzione. “Vedi questo cassetto trasparente! Dentro ci sono vari

compartimenti. Da sinistra a destra: pesce, molluschi, uova, formaggio,

prodotti caseari, vegetali e frutta, e qui nell'ultimo, abbiamo ciò che tu

chiami ‘manna’, che è il nostro pane.”

“O mi stai prendendo in giro o ti fai gioco di me. Tutto ciò che vedo nel tuo

cassetto è rosso, verde, blu, marrone e una mescola di questi colori...”

“Ciò che vedi sono i concentrati di vari cibi: pesce, vegetali, ecc., della

migliore qualità preparati da eccellenti cuochi che utilizzano vari metodi

speciali. Quando lo assaggi, scoprirai che tutto questo cibo è eccellente e

molto nutriente.”

Thao poi pronunciò alcune parole nel suo linguaggio e, in un momento, ebbi

davanti a me su un vassoio, una selezione di cibo preparato in un modo

piacevole all'occhio. Quando lo assaggiai, il mio palato fu piacevolmente

sorpreso. Era veramente eccellente, anche se molto diverso da ogni cosa

avessi mai mangiato prima in vita mia. Avevo già assaggiato la manna

nell'astronave. Ne mangiai ancora un po' e di nuovo la trovai un buon

accompagnamento ai piatti presentati.

“Mi hai detto che sulla Terra questo pane è conosciuto come ‘manna’. Com’è

possibile che esista anche sulla Terra?”

“È un prodotto che trasportiamo sempre nelle nostre astronavi

intergalattiche. È molto pratico, essendo facilmente comprimibile e

altamente nutriente. Infatti, è un cibo completo. Viene da frumento e avena

e tu potresti vivere di solo questo per mesi.”

Proprio allora la nostra attenzione fu attratta dall'avvicinarsi di alcune

persone che volavano a livello terra dietro i rami degli alberi. Si fermarono

all'entrata dell’‘uovo’, slacciarono i loro Tara e li appoggiarono su un blocco

di marmo, senza dubbio là per quello scopo. Entrarono una dopo l'altra e

riconobbi con piacere Biastra, Latoli ed il resto dell'equipaggio

dell’astronave.

Avevano sostituito le loro uniformi spaziali con lunghe tuniche di stile arabo

dai colori scintillanti. (Più tardi capii perché il colore di ogni tunica donava

così tanto all’individuo che lo indossava.) Al momento, era difficile credere

che queste erano le stesse persone che avevo conosciuto e con le quali

avevo parlato sull'astronave, erano completamente trasformate.

Latoli mi si avvicinò, un sorriso radiante illuminava il suo volto. Appoggiando

una mano sulla mia spalla, mi disse telepaticamente: “Mi sembri in qualche

modo sbalordito, mio caro. Non ti piacciono le nostre abitazioni?”

‘Lesse’ la mia risposta affermativa e ammirata e ne fu deliziata. Voltandosi

verso gli altri, trasmise la mia risposta e i commenti volarono fitti e rapidi,

ognuna parlando allo stesso tempo. Si erano tutte sedute, sembrando molto

più a loro agio nelle loro sedie di quanto mi sentissi io nella mia. Mi sentivo

come il brutto anatroccolo tra le galline, in quanto la mia taglia non

Page 50: La profezia di Thiaoouba

corrispondeva a niente che fosse costruito sulla loro statura.

Thao andò in ‘cucina’ e riempì un vassoio di cose da mangiare. Poi disse una

parola e tutte le mani furono alzate nella direzione del vassoio, che si alzò

lentamente in aria.

Si mosse per la stanza, fermandosi davanti ad ogni ospite, senza che lei

dovesse toccarlo. Finalmente si fermò di fronte a me e, con grande cautela,

per paura che cadesse (cosa che le divertì moltissimo) presi un bicchiere di

idromele. Il vassoio se ne andò da solo, ritornando al suo luogo di origine, e

tutte le mani vennero abbassate.

“Come avete fatto?” Chiesi a Thao. La mia domanda fu compresa

telepaticamente da ognuna di loro e scoppiò una risata generale.

“Per mezzo di ciò che tu chiameresti ‘levitazione’, Michel. Noi possiamo,

altrettanto facilmente, sollevare noi stesse in aria, ma ciò non serve a

granché, altro che al nostro divertimento.” Detto questo, Thao, che era

seduta a gambe incrociate, iniziò a sollevarsi sopra la propria sedia e a

fluttuare per la stanza, fermandosi alla fine a mezz’aria. La fissai, ma subito

mi resi conto di essere l'unico affascinato dal suo risultato. In verità, devo

essere sembrato un idiota, perché tutti gli occhi erano fissi su di me. Il

comportamento di Thao era, evidentemente, perfettamente normale per le

mie amiche che erano più interessate all'espressione attonita sulla mia

faccia.

Thao discese lentamente sulla sua sedia.

“Questa è la dimostrazione di una delle molte scienze che avete perso sulla

Terra, Michel, a parte pochi individui che sono ancora capaci di farlo.

“C'era un tempo in cui era praticata da molti, assieme a molte altre abilità.”

Trascorremmo il tempo piacevolmente quel pomeriggio, le mie nuove

amiche ed io, comunicando telepaticamente a cuor leggero, finché il sole fu

basso nel cielo.

Thao allora mi spiegò: “Michel, questo ‘doko’, come noi chiamiamo le nostre

abitazioni su questo pianeta, sarà la tua casa durante la tua breve

permanenza su Thiaoouba. Noi ti lasciamo adesso per la notte, per lasciati

dormire. Se desideri fare un bagno, sai come arrangiarti e puoi dormire sul

letto di rilassamento. Cerca però di organizzarti entro la prossima mezz'ora,

poiché non c’è illuminazione in questa abitazione. Noi siamo in grado di

vedere bene di notte come di giorno, e non ne abbiamo bisogno.”

“Questo palazzo è protetto? Sono al sicuro qui?” Chiesi preoccupato. Thao

sorrise di nuovo. “Su questo pianeta potresti dormire per terra in centro

città e saresti più sicuro che in un palazzo con guardie armate, cani e allarmi

sulla Terra.

“Qui, abbiamo solo esseri veramente evoluti e certamente nessuno che

assomigli ai criminali che avete voi sulla Terra. Ai nostri occhi, loro devono

essere paragonati alle peggiori delle bestie selvagge. Con questo,

buonanotte.”

Thao si girò e passò attraverso il ‘muro’ del doko per riunirsi alle sue

amiche. Dovevano aver portato un ‘Litiolac’ per lei perché volò via con il

gruppo.

Mi preparai allora a trascorrere la mia prima notte su Thiaoouba.

6

I Sette Maestri e l’Aura

Un'enorme fiamma blu ardeva; con fiamme arancio, gialle e rosse che

ardevano intorno ad essa. Un enorme serpente nero scivolò direttamente

Page 51: La profezia di Thiaoouba

attraverso le fiamme, dirigendosi verso di me. Giganti apparvero dal nulla,

correndo e cercando di catturare il serpente. Ce ne vollero sette di loro per

fermarlo prima che mi raggiungesse. Ma esso si voltò ed inghiottì le fiamme

solo per risputarle fuori, come un dragone, addosso ai giganti. Essi furono

trasformati in immense statue proprio così com'erano, incastonate sulla coda

del serpente.

Il rettile divenne una cometa e portò via le statue, sull'Isola di Pasqua .

Successivamente, stavano salutandomi, indossando strani cappelli. Una delle

statue che somigliava a Thao, mi prese per la spalla e disse, “Michel,

Michel... svegliati.” Thao stava scuotendomi e sorrideva dolcemente.

“Mio Dio!” dissi, aprendo gli occhi, “stavo sognando che eri una statua

dell'Isola di Pasqua e mi afferravi per la spalla...”

“Io sono una statua dell'Isola di Pasqua, e ti ho preso per la spalla.”

“Comunque, adesso non sto sognando, è vero?”

“No, ma il tuo sogno era davvero abbastanza strano, perché sull'Isola di

Pasqua c'è una statua che fu scolpita molto tempo fa per immortalarmi e alla

quale fu dato il mio nome.”

“Cosa mi stai dicendo adesso?”

“La semplice verità, Michel, ma ti spiegheremo tutto ciò al momento giusto.

Per ora, prova ad indossare questi vestiti che ti ho portato.”

Thao mi porse una veste riccamente colorata che mi piacque molto e, dopo

un bagno caldo e profumato, indossai l’abito. Uno stato di euforia, del tutto

inaspettato, mi travolse. Ne feci cenno a Thao, che stava aspettando con un

bicchiere di latte ed un po’ di manna per me.

“I colori della tua veste sono stati scelti secondo quelli della tua Aura; ecco

perché ti senti così bene. Se le persone sulla Terra fossero in grado di

vedere l'Aura, anch’esse potrebbero scegliere i colori che si addicono e così

migliorare la propria sensazione di benessere. Userebbe il colore al posto

dell'aspirina.”

“Cosa intendi dire esattamente?”

“Ti farò solo un esempio. Ti ricordi di avere mai sentito dire da qualcuno:

“Oh, quei vestiti non ti si addicono per nulla. Lei o Lui, non ha gusto?”

“Si, molto spesso, infatti.”

“Bene, in questi casi, tali persone hanno semplicemente scelto i loro vestiti

meno abilmente di altre, o li hanno abbinati con minor successo. Come voi

dite in Francese, si jurent, o si ‘scontrano’, ma più agli occhi degli altri che ai

loro stessi. Tuttavia, queste persone non si sentiranno bene con se stesse

senza capirne il motivo. Se tu suggerissi loro che ciò è dovuto ai colori che

indossano, penserebbero che sei strano. Potresti spiegare che le vibrazioni

dei colori sono in contrasto con quelli della loro Aura, ma non sarebbero

molto propense a crederti. Sul tuo pianeta, la gente crede solo in ciò che

vede o tocca... eppure l'Aura può essere vista...”

“L'Aura è in realtà colorata?”

“Certo. L'Aura vibra continuamente con colori che variano. In cima alla tua

testa c'è un vero e proprio bouquet di colori, dove sono rappresentati quasi

tutti i colori che conosci.

“Anche intorno alla testa, c’è un alone dorato, ma questo è molto evidente

solo nelle persone più elevate spiritualmente e in coloro che hanno

sacrificato se stessi per aiutare gli altri. L'alone assomiglia ad una nebbia

dorata, molto simile a quella che i pittori sulla Terra raffigurano come

l’aureola dei santi e di Cristo. Le aureole furono inserite nei quadri proprio

perché a quei tempi alcuni degli artisti erano davvero in grado di vederle.”

“Sì, ne avevo sentito parlare, ma mi piace sentirlo dire da te.”

“I colori sono tutti presenti nell'Aura: alcuni brillano di più, altri sono opachi.

Persone in poca salute, ad esempio, o con cattive intenzioni...”

“Mi piacerebbe così tanto vedere l'Aura. So che ci sono persone che possono

vederla...”

Page 52: La profezia di Thiaoouba

“Molte persone sulla Terra potevano vederla e leggerla molto tempo fa, ora

ce ne sono poche. Calmati, Michel. Potrai vederla, e non solo una ma molte.

Inclusa la tua. Adesso, però, ti chiedo di seguirmi, perché abbiamo così

tanto da mostrarti e poco tempo disponibile.”

Seguii Thao, che mi mise la maschera sul viso e mi fece strada verso la

piattaforma volante che avevamo usato il giorno prima. Prendemmo posto

ed immediatamente Thao iniziò a manovrare la macchina in modo da

insinuarsi sotto i rami degli alberi.

Nel giro di pochi istanti, emergemmo sulla spiaggia.

Il sole era appena salito dietro l'isola e illuminava l'oceano e le isole intorno.

A livello dell’acqua, l'effetto era magico. Mentre procedevamo lungo la

spiaggia, potei vedere altri doko attraverso il fogliame, annidati tra fiori e

cespugli. Sulla spiaggia, gli abitanti di questi alloggi si bagnavano in acque

trasparenti o passeggiavano insieme sulla sabbia. Apparentemente sorpresi

di vedere la nostra piattaforma volante, seguirono i nostri movimenti mentre

passavamo. Mi venne in mente che questo non era il mezzo di trasporto

usuale nell'isola.

Devo anche dire che sebbene i nuotatori ed i bagnanti siano sempre

completamente nudi su Thiaoouba, chi passeggia o si sposta per distanze

più grandi, si veste sempre per farlo. Su questo pianeta, non c'è ipocrisia,

esibizionismo né falsa modestia (ma ne parleremo in seguito).

Non passò molto prima di arrivare alla fine dell'isola così Thao accelerando,

portò il veicolo a livello dell'acqua.

Procedemmo in direzione di una grande isola, visibile all'orizzonte. Non potei

fare a meno di ammirare la destrezza con cui Thao pilotava la macchina

volante, specialmente quando arrivammo sulla riva dell’isola.

Avvicinandoci alla costa, potei riconoscere enormi doko, le loro punte, come

di consueto, verso il cielo, ne contai un gruppo di nove, ma l'isola ne era

piena, di più piccoli e meno visibili tra la vegetazione. Thao ci portò più in

alto e presto stavamo volando sopra ciò che Tao chiamò “Kotra quo doj

Doko”: ‘La Città dei nove Doko’.

Sapientemente, Thao ci portò in basso tra i Doko, in un bel parco situato in

mezzo ad essi. Nonostante la maschera, mi resi conto che la nebbia dorata

che avvolgeva Thiaoouba, era molto più densa intorno a questi Doko che

altrove.

Thao mi confermò che la mia impressione non era sbagliata, ma non fu in

grado allora di spiegare il fenomeno, poiché ci stavano aspettando.

Mi guidò sotto un arco di vegetazione e lungo un sentiero che correva

accanto a piccoli stagni. Qui, meravigliosi uccelli acquatici giocherellavano, e

piccole cascate mormoravano.

Mi ritrovai quasi a correre per stare al passo di Thao, ma non volli chiederle

di rallentare. Mi parve preoccupata e in un modo che non le era tipico. Ad un

certo punto, accade quasi una catastrofe quando cercai di saltare, tanto per

divertirmi e per stare al passo con Thao. A causa della differenza di gravità,

calcolai male il balzo e dovetti aggrapparmi ad un albero che cresceva

proprio sul bordo dell'acqua, per non caderci dentro.

Alla fine, raggiungemmo il Doko Centrale e ci fermammo sotto la luce

dell'ingresso. Thao sembrò concentrarsi per qualche secondo, poi mi prese

per la spalla e passammo attraverso la parete.

Thao mi tolse immediatamente la maschera, consigliandomi

contemporaneamente di tenere gli occhi socchiusi, cosa che feci. La luce

filtrò attraverso le mie palpebre e dopo un certo tempo fui in grado di tenere

gli occhi aperti normalmente.

Devo dire che questa luminosità, più dorata che nel mio doko, all'inizio fu

considerevolmente disagevole. Adesso ero ancora più curioso, specialmente

da quando Thao, che di solito era molto libera e non rispettava nessun

protocollo nelle sue relazioni con chiunque, sembrava avere bruscamente

Page 53: La profezia di Thiaoouba

cambiato il proprio modo di agire. Perché?

Questo doko dev’essere stato di almeno 100 metri di diametro. Ci

dirigemmo direttamente, anche se più lentamente, verso il centro, dove

sette posti, ognuno occupato, erano sistemati a semicerchio. Gli occupanti

sedevano come pietrificati, in un primo momento pensai davvero che fossero

statue.

Sembrava assomigliassero a Thao, anche se i loro capelli erano più lunghi e

le loro espressioni facciali più serie, dando loro l'aria di essere più anziani. I

loro occhi sembravano essere illuminati dall'interno, cosa che in qualche

modo mi disturbava. Ciò che mi colpì più di tutto, fu la nebbia dorata,

perfino più forte qui dentro che fuori, che sembrava concentrata in aloni

attorno alle loro teste.

Fin dall'età di quindici anni, non ricordo di essere mai stato in soggezione di

un’altra persona. Non importa quanto grande fosse il personaggio: neppure

quanto, lei o lui fossero importanti, (o pensassero di esserlo) non mi sono

mai sentito intimidito dalla posizione sociale, né avevo mai esitato ad

esprimere la mia opinione a nessuno. Per me, il presidente di una nazione è

ancora semplicemente una persona e mi diverte che qualcuno consideri se

stesso come un VIP. Dico questo per far chiaro che non sono impressionato

dal semplice stato sociale.

Nel doko, tutto questo cambiò.

Quando uno di loro alzò la mano per indicare che Thao ed io dovevamo

ognuno prendere posto di fronte a loro, fui davvero intimorito, ed il termine

rende molto poco. Non avrei mai potuto immaginare che esseri così radiosi

esistessero: era come se avessero il fuoco dentro ed emanassero raggi

luminosi dall'interno.

Sedevano sopra un masso fatto a sedile, coperto di tessuto, con la schiena

dritta. Ogni sedile era di colore diverso, alcuni solo leggermente diversi, altri

molto differenti da quelli vicini. Anche i loro vestiti erano diversi in colore,

adattandosi perfettamente a chi li indossava. Tutti loro sedevano in quella

che sulla Terra chiamiamo ‘posizione del loto’, cioè la posizione seduta del

Buddha, con le mani appoggiate sulle ginocchia.

Come accennato prima, formavano un semicerchio e, siccome erano sette,

pensai che la figura centrale doveva essere la principale, con tre accoliti su

entrambi i lati. Naturalmente, in quel momento, ero troppo sopraffatto dalle

emozioni per notare questi dettagli. Mi furono chiari solo più tardi.

Fu la figura centrale che si rivolse a me con una voce così melodiosa e allo

stesso tempo autoritaria. Fui sbalordito da ciò, e anche dal fatto che parlava

in perfetto francese.

“Sei il benvenuto tra noi, Michel. Che lo Spirito ti assista e illumini.” Gli altri

fecero eco: “Possa lo spirito illuminarti.”

Incominciò ad alzarsi gentilmente sopra il suo posto ancora nella posizione

del loto e galleggiò verso di me. Ciò non mi sorprese completamente, dato

che Thao precedentemente aveva dimostrato questa tecnica di levitazione.

Volevo alzarmi davanti a questo personaggio indubbiamente grande e

altamente spirituale, come misura dell'infinito rispetto che mi ispirava. Ma

provando a muovermi, scoprii che non potevo; ero come paralizzato sul mio

sedile.

Si fermò appena sopra e di fronte a me, mettendo entrambe le mani sulla

mia testa, i pollici uniti sulla mia fronte sopra il naso, opposti alla ghiandola

pineale, e le dita si unirono sulla cima della mia testa. Fu Thao che mi

descrisse, più tardi, questi dettagli, poiché a quel tempo, ero sopraffatto da

una tale sensazione, che i dettagli non venivano registrati.

Durante il tempo che le sue mani rimasero sulla mia testa, mi sembrava che

il corpo non esistesse. Un dolce calore e un delicato profumo originarono da

dentro di me, emanando onde e combinandosi con una musica dolce che era

appena udibile.

Page 54: La profezia di Thiaoouba

Improvvisamente, potei vedere i colori incredibili che circondavano le figure

di fronte a me e, mentre il ‘leader’ tornava lentamente verso il suo posto,

potei vedere una moltitudine di colori radiosi intorno a lui; colori che non ero

stato in grado di percepire prima. Il colore principale era una massa di rosa

pallido che avvolgeva le sette figure, come una nuvola, ed i loro movimenti

causavano quel meraviglioso, abbagliante rosa che circondava anche noi!

Quando ebbi sufficientemente recuperato i sensi per girarmi verso Thao,

anche lei, era circondata da meravigliosi colori, anche se meno brillanti di

quelli intorno alle sette figure.

Notate che, parlando di questi grandi personaggi, istintivamente uso ‘lui’

anziché ‘lei’. Per spiegarlo, posso solo suggerire che le personalità di questi

esseri speciali erano così forti e il loro portamento così imponente, che ho

riscontrato in loro più il lato maschile che quello femminile. Senza offesa per

le donne, la mia reazione fu istintiva. È un po’ come immaginare

Matusalemme come una donna... Comunque, donne o uomini, mi avevano

trasformato. Sapevo che i colori che li circondavano erano le loro Aure. Ero

capace di vedere le Aure, chi sapeva per quanto tempo, e mi meravigliai di

ciò che vidi.

Il ‘leader’ aveva ripreso il suo posto e ora tutti gli occhi erano fissi su di me,

come se volessero vedermi dentro, cosa che infatti, stavano facendo. Il

silenzio regnò per un tempo che sembrò interminabile. Guardai i diversi

colori delle loro Aure vibrare e danzare intorno a loro, a volte in lontananza

riconobbi il ‘bouquet di colori’ di cui Thao mi aveva parlato prima.

Le Aureole dorate, chiaramente definite, erano quasi color zafferano. Mi

venne in mente che non solo potevano vedere la mia Aura, ma

probabilmente anche leggerla. Improvvisamente mi sentii come nudo, di

fronte a questa sapiente assemblea. La domanda che mi tormentava era:

perché mi avevano portato qui?

Bruscamente il ‘leader’ ruppe il silenzio. “Come Thao ti ha già spiegato,

Michel, noi ti abbiamo scelto, per visitare il nostro pianeta, per riferire alcuni

messaggi e per offrire illuminazione su diverse questioni importanti quando

ritornerai sulla Terra. È arrivato il momento in cui certi eventi dovranno

verificarsi. Dopo diverse migliaia d’anni di oscurità e barbarie, sul pianeta

Terra apparve una cosiddetta ‘civilizzazione’ e, inevitabilmente, venne

sviluppata la tecnologia, uno sviluppo che accelerò durante gli ultimi 150

anni.

“Sono passati 14.500 anni da quando sulla Terra ci fu un livello di progresso

tecnologico paragonabile a quello d’oggi. Questa tecnologia, che è niente

confrontata con la vera conoscenza, è tuttavia sufficientemente avanzata

per diventare nociva alla razza umana sulla Terra in un futuro molto

prossimo.

“Nociva, perché è solo conoscenza materiale e non conoscenza spirituale. La

tecnologia dovrebbe aiutare lo sviluppo spirituale, non confinare la gente

sempre di più all'interno di un mondo materialista, come sta accadendo

adesso sul vostro pianeta.

“Per la stragrande maggioranza, la tua gente è ossessionata da un unico

obbiettivo: il benessere. Le loro vite sono interessate a tutto ciò che la

ricerca della ricchezza comporta; invidia, gelosia, odio verso quelli più ricchi

e il disprezzo per i più poveri. In altre parole, la vostra tecnologia, che non è

niente confrontata con quella che esisteva sulla Terra 14.500 anni fa, sta

trascinando la vostra civiltà verso il basso, e spingendola sempre più vicino

alla catastrofe morale e spirituale.”

Notai, che ogni volta che questo grande personaggio parlava di

materialismo, la sua Aura e quella dei suoi accoliti, lampeggiava di un rosso

cupo e ‘sporco’, come se momentaneamente, fossero nel bel mezzo di

cespugli in fiamme.

“Noi, il popolo di Thiaoouba, siamo assegnati ad assistere, guidare e a volte

Page 55: La profezia di Thiaoouba

anche punire gli abitanti dei pianeti sotto la nostra tutela.”

Per fortuna, Thao mi aveva informato sulla storia della Terra durante il

viaggio verso Thiaoouba. Sarei, altrimenti, sicuramente caduto dalla sedia

nel sentire un simile discorso.

“Credo”, riprese, “che tu già sappia cosa intendiamo per ‘dannoso per la

razza umana’. Molte persone sulla Terra credono che le armi atomiche siano

il pericolo maggiore, ma non è così. Il pericolo maggiore riguarda il

‘materialismo’. La gente del vostro pianeta cerca il denaro; per alcuni è un

mezzo per ottenere potere, per altri è un mezzo per acquisire droghe

(un’altra maledizione), e per altri, è un modo per possedere più di quanto i

loro vicini posseggano.

“Se un imprenditore è proprietario di un grande negozio, poi ne vuole un

secondo, poi un terzo. Se comanda un piccolo impero, vuole aumentarlo. Se

un comune individuo possiede una casa dove potrebbe vivere felice con la

propria famiglia, ne vuole una più grande, o vuole comperarne una seconda

e poi una terza...

“Perché questa follia? Inoltre, l’uomo morirà e dovrà abbandonare tutto ciò

che ha ammassato. Forse i suoi figli sperpereranno la sua eredità ed i nipoti

vivranno in povertà? Per tutta la vita si è preoccupato di cose puramente

materiali, dedicando tempo insufficiente alle questioni dello spirito. Altri, con

i soldi, si rivolgono alle droghe nel tentativo di procurarsi un paradiso

artificiale, e queste persone pagano ancora di più delle altre.

“Vedo che,” continuò, “sto andando troppo veloce, e non mi segui, Michel.

Dovresti essere in grado di seguirmi, comunque, dato che Thao ha già

iniziato la tua educazione durante il viaggio.”

Mi vergognai, quasi come quando si è rimproverati da un insegnante a

scuola; l'unica differenza qui era che non potevo imbrogliare dicendo che

avevo capito se non era vero. Poteva leggermi come un libro aperto.

Mi degnò di un sorriso e la sua aura, che ora ardeva come un fuoco, ritornò

alla sua tonalità originale.

“Adesso, una volta per tutte, ti insegneremo e offriremo ciò che i Francesi

chiamano ‘la chiave del mistero’.

“Come hai sentito, all'inizio c'era lo Spirito da solo e creò, con la sua forza

immensa, tutto ciò che esiste di materiale. Creò i pianeti, i soli, piante,

animali, con in mente uno scopo: soddisfare il suo bisogno spirituale. Ciò è

abbastanza logico, poiché Egli è puro spirito. Già vedo che ti stai chiedendo

perché la necessità di creare cose materiali per ottenere la realizzazione

spirituale. Ti offro questo, a titolo di spiegazione: il creatore cercava

esperienze spirituali attraverso un mondo materiale. Vedo che ancora stenti

a seguirmi, ma stai facendo progressi.

“Al fine di procurarsi queste esperienze, Egli volle incarnare una piccola

parte del suo Spirito in un’entità fisica. Per fare ciò, Egli chiamò a se la

Quarta forza, la forza della quale Thao non ti ha ancora parlato, e che

riguarda solo la Spiritualità. Anche in questo dominio, la Legge Universale è

applicata.

“Tu quasi certamente sai che il modello dell'Universo impone che nove

pianeti ruotino intorno al proprio sole . È anche il caso che questi soli ruotino

intorno ad un sole più grande che è il nucleo di nove soli simili e dei loro

nove pianeti. Così continua, fino al centro dell'Universo da dove originò

l'esplosione alla quale ci si riferisce in Inglese come il ‘Big Bang’.

“Inutile dirlo, certi incidenti accadono e a volte un pianeta scomparirà da un

sistema solare, o forse ci entrerà, ma, più avanti nel tempo, il sistema solare

ritornerà alla sua struttura di base ancora sul numero nove.

“La Quarta forza ebbe un ruolo molto importante da svolgere: dovette

portare a compimento tutto ciò che lo Spirito aveva immaginato. ‘Inserì’,

così, una infinitesima parte dello Spirito nel corpo umano. Questo

comprende ciò che tu potresti chiamare il Corpo Astrale, che forma un nono

Page 56: La profezia di Thiaoouba

dell'essere umano essenziale e consiste di un nono del ‘Se Superiore’, che è

talvolta chiamato il ‘super sé’. Il Sé Superiore di un uomo è, in altre parole,

un’entità che invia un nono di se stessa in un corpo umano, diventando

l’essere Astrale della persona. Altri corpi fisici sono abitati, allo stesso modo,

dalla nona parte dello stesso Sé Superiore, eppure ogni parte rimane parte

integrante dell’entità centrale .

“Inoltre, il sé Superiore è una nona parte di un sé superiore più Elevato, che

a sua volta è una nona parte di un sé Superiore ancora più elevato. Il

processo continua sempre più indietro fino alla sorgente, e consente

l’enorme filtrare dell’esperienza spirituale richiesta dallo Spirito.

“Non devi pensare che il sé Superiore della prima categoria sia insignificante

rispetto agli altri. Funziona ad un livello inferiore, ma è comunque

estremamente potente e importante. È in grado di curare malattie e anche

di resuscitare i morti. Ci sono molti casi di persone, dichiarate clinicamente

morte, riportate indietro alla vita mentre i medici avevano abbandonato ogni

speranza per loro. Ciò che generalmente accade in questi casi, è che il corpo

Astrale della persona incontra il Sé Superiore. Questa porzione del Sé

Superiore ha lasciato il corpo fisico nel periodo di ‘morte’. Percepisce il suo

corpo fisico sotto di sé e vede i medici che cercano di resuscitarlo; può

anche percepire le persone amate che soffrono per questo. Nel suo stato

attuale, in corpo Astrale, la persona si sentirà perfettamente bene, anche

felice. Di solito abbandona il proprio corpo fisico, spesso fonte di molte

sofferenze, per ritrovarsi catapulta giù nel ‘canale psichico’, alla fine del

quale c'è una meravigliosa luce e al di là, uno stato di beatitudine.

“Se prima di passare attraverso questo canale nella luce beata, che è il suo

Sé Superiore, egli ha la minima volontà di non morire, non per proprio

interesse, ma per coloro che hanno bisogno di lui, per esempio i bambini

piccoli, egli chiederà di tornare. In alcuni casi, ciò sarà consentito.

“Tu sei in costante comunicazione con il tuo Sé Superiore, tramite il canale

cerebrale. Agendo da trasmettitore e ricevitore di posta, convoglia speciali

vibrazioni direttamente tra il corpo Astrale ed il tuo Sé Superiore. Il tuo Sé

Superiore ti controlla continuamente, sia di giorno che di notte, e può

intervenire per salvarti da un incidente. Qualcuno, per esempio, che deve

prendere un aereo, scopre che il taxi si guasta andando all'aeroporto;

chiama un secondo taxi che anche questo si guasta, proprio così... proprio

così? Potresti veramente credere in una tale coincidenza?

“L'aereo in questione si schianta trenta minuti dopo, senza lasciare

superstiti. Un'altra persona, una vecchia donna reumatica e appena in grado

di camminare, inizia ad attraversare la strada. C’è un forte suono di clacson

e uno stridore di pneumatici ma questa persona è miracolosamente capace

di saltare e salvarsi.

“Come si spiega questo? Non era ancora giunto il suo tempo di morire e così

è intervenuto il suo Sé Superiore. In un centesimo di secondo il Sé Superiore

ha innescato una reazione nelle sue ghiandole adrenaliniche che, per pochi

secondi, ha prodotto abbastanza forza nei suoi muscoli, da consentirle di

saltare e salvarsi la vita. L'adrenalina rilasciata nel sangue può permettere di

sfuggire da un imminente pericolo, o di sconfiggere ‘l'imbattibile’ tramite

rabbia o paura. In dose troppo forte però, l’adrenalina può diventare un

veleno letale.

“Non è solo il canale cerebrale in grado di condurre messaggi tra il Se

Superiore e il corpo Astrale. Esiste, a volte, un altro canale nei sogni, o

dovrei proprio dire, nel sonno. In certi momenti durante il sonno, il tuo Sé

Superiore è in grado di chiamare a sé il tuo corpo Astrale e comunicare

istruzioni o idee, o rigenerarlo il qualche modo, ripristinando la sua forza

spirituale o illuminazione, per risolvere problemi importanti. Per questa

ragione, è essenziale che il tuo sonno sia indisturbato da rumori intrusivi o

da incubi dovuti di impressioni negative ricevute durante il giorno. Forse

Page 57: La profezia di Thiaoouba

capirai meglio l'importanza del vostro vecchio detto Francese ‘la notte porta

consiglio’.

“Il corpo fisico nel quale tu esisti in questo momento è già molto complesso,

ma non è ancora niente se paragonato alla complessità del processo di

evoluzione che accade ai corpi Astrali e ai Sé Superiori. Al fine di consentire

alle persone comuni del tuo pianeta di comprendere quanto più facilmente

possibile, cercherò di spiegare con le parole più semplici.

“Il tuo corpo Astrale, che risiede in ogni essere umano normale, trasferisce

al suo Sé Superiore tutte le sensazioni di cui ha esperienza durante la vita

nel suo corpo fisico. Queste sensazioni passano attraverso l’immenso ‘filtro’

di nove Sé Superiori, prima di arrivare all’‘oceano’ eterico che circonda lo

Spirito. Se queste esperienze sono essenzialmente basate sul materialismo, i

Sé Superiori hanno enorme difficoltà a filtrarle, proprio come un filtro per

l'acqua si intasa più velocemente se deve filtrare acqua molto sporca

rispetto ad acqua che è già pulita.

“Se attraverso le numerose esperienze che hai nella tua vita, assicuri al tuo

corpo Astrale benefici in senso spirituale, egli acquisirà sempre più

comprensioni spirituali. A suo tempo, che può variare dai 500 ad anche

15.000 dei vostri anni Terrestri, il tuo Sé Superiore non avrà più niente da

filtrare.

“Questa parte di se stesso, incarnata nell'essere Astrale di Michel

Desmarquet, sarà così evoluta spiritualmente, che arriverà alla fase

successiva nella quale dovrà relazionarsi direttamente con un superiore Sé

Superiore.

“Possiamo paragonare questo processo ad un filtro a nove stadi, inteso per

liberare, di nove elementi, l'acqua che gli passa attraverso. Alla fine del

primo stadio del processo, un elemento sarà totalmente eliminato, con otto

che rimangono. Naturalmente, per rendere queste informazioni più facili da

digerire, sto facendo un uso enorme di immaginazione...

“Questo corpo Astrale allora, avrà completato il suo ciclo con il Sé Superiore

della prima categoria e si separerà dal Sé Superiore numero uno per

ricongiungersi con il Sé Superiore della seconda categoria; l'intero processo

sarà ripetuto. Allo stesso modo, anche il corpo Astrale sarà sufficientemente

evoluto spiritualmente da passare ad un pianeta della categoria successiva.

“Vedo che non mi segui molto bene e sono ansioso che tu capisca

assolutamente, tutto ciò che ti spiego.

“Nella sua saggezza, lo Spirito, per mezzo della Quarta forza, creò nove

categorie di pianeti. Al momento, tu sei sul pianeta Thiaoouba che è della

nona categoria; vale a dire in cima alla scala.

“La Terra è un pianeta della prima categoria e pertanto è al fondo della

scala. Cosa significa questo? Il pianeta Terra potrebbe essere paragonato ad

un asilo infantile con l'enfasi sull'insegnamento di base dei valori sociali. Un

pianeta di seconda categoria corrisponderebbe poi ad una scuola elementare

dove sono insegnati ulteriori valori; in entrambe le scuole è imperativa la

guida di adulti. La terza categoria costituirebbe la scuola secondaria dove i

fondamenti di altri valori consentirebbero un’esplorazione successiva. In

seguito andresti all'università, dove sei trattato come un adulto, perché non

solo avresti raggiunto un certo grado di conoscenza, ma cominceresti anche

ad accettare la responsabilità civica.

“Questo è il genere di progresso che accade con le nove categorie di pianeti.

Più sei spiritualmente evoluto, più beneficerai, su di un pianeta superiore, di

un ambiente ed uno stile generale di vita che è superiore. Il modo stesso

con cui ti procuri il cibo è molto più facile, che a sua volta semplifica il tuo

stile di vita; la conseguenza è uno sviluppo spirituale più efficace.

“Sui pianeti superiori, la Natura stessa entra in campo per aiutare ‘il pupillo’

e, quando raggiungi i pianeti di sesta, settima, ottava e nona categoria, non

solo il tuo corpo Astrale è altamente evoluto, anche il tuo corpo fisico ha

Page 58: La profezia di Thiaoouba

beneficiato del tuo sviluppo.

“Sappiamo che sei già stato positivamente impressionato da ciò che hai visto

sul nostro pianeta. Quanto più vedi, tanto più ti renderai conto che è ciò che

sulla Terra chiameresti ‘paradiso’; eppure, paragonato alla vera felicità,

quando diventi puro spirito, è ancora niente.

“Devo stare attento a non rendere questa spiegazione troppo lunga, perché

devi riportarla parola per parola senza cambiare nulla nel libro che scriverai.

È assolutamente indispensabile che tu non introduca nessuna opinione

personale.

“No, non essere ansioso, Thao ti aiuterà con i dettagli quando verrà il

momento di iniziare a scrivere...

“In questo pianeta, è possibile sia rimanere nel corpo fisico sia essere riuniti

al Grande Spirito nell'etere.”

Come furono pronunciate queste parole, l'Aura che circondava il leader

risplendette più brillante che mai e fui sorpreso di vederlo quasi scomparire

in una nebbia dorata, per riapparire un secondo dopo.

“Hai capito che il corpo Astrale è un corpo che abita il tuo corpo fisico, che

registra e raccoglie tutta la comprensione acquisita durante il corso delle

proprie varie vite.

“Può essere arricchito solo spiritualmente, non materialmente. Il corpo fisico

è solamente un veicolo, che nella maggior parte dei casi abbandoniamo

quando si moriamo.

“Elaborerò, perché vedo che ‘nella maggioranza dei casi’, ti ha confuso. Con

questo, voglio dire che alcuni di noi, inclusi tutti gli abitanti del nostro

pianeta, sono capaci di rigenerare le cellule del proprio corpo a volontà. Si,

hai già notato che molti di noi sembrano avere la stessa età. Siamo uno dei

tre pianeti più evoluti in questa galassia. Alcuni di noi possono, e lo fanno,

congiungersi direttamente con ciò che chiamiamo il grande etere.

“Così, in questo particolare pianeta, siamo arrivati ad uno stadio vicino alla

perfezione, sia materiale che spirituale. Ma abbiamo i nostri compiti da

svolgere, come fa ogni creatura esistente nell'Universo; infatti, tutto, incluso

un semplice ciottolo, ha il suo ruolo.

“Il nostro ruolo, in quanto esseri di un pianeta superiore, è di guidare,

aiutare la crescita spirituale e anche, a volte, materiale. Siamo nella

posizione di dare assistenza materiale, perché siamo tecnologicamente le

persone più avanzate. In effetti, come potrebbe un padre dare una guida

spirituale a suo figlio se non fosse più maturo, più istruito e più abile nella

diplomazia del bambino?

“Se il bambino meritasse una punizione fisica, come sfortunatamente a volte

succede, non è importante che il genitore sia più forte fisicamente del

bambino? Certi adulti, che si rifiutano di ascoltare e sono assolutamente

testardi, devono essere corretti anche con mezzi fisici.

“Tu, Michel, provieni dal pianeta Terra, che a volte è chiamato ‘Il Pianeta del

Dolore’. In effetti, il nome è appropriato, ma è così per una ragione precisa:

è destinato a fornire un ambiente di apprendimento di tipo ben specifico.

Non è perché la vita là è così difficile che tu devi intervenire; non puoi

andare con leggerezza contro Natura, distruggere anziché conservare ciò

che il Creatore ti ha messo a disposizione è interferire con i sistemi ecologici,

che sono stati disegnati complicatamente. Certe nazioni, come l'Australia, da

dove provieni, cominciano a mostrare grande rispetto per l'ecologia e questo

è un passo nella giusta direzione; ma anche in quel paese, cosa si è fatto

contro l'inquinamento; l’inquinamento sia dell’ acqua che dell’aria? Cosa si è

mai fatto a riguardo di una delle peggiori fonti di inquinamento? Il rumore.

“Dico ‘peggiore’ perché la gente, come gli Australiani, non presta

virtualmente alcuna attenzione ad esso.

“Chiedi a qualcuno se il rumore del traffico lo infastidisce e la risposta ti

sorprenderà, l’ottantacinque per cento dei casi sarà: ‘Quale rumore? Di cosa

Page 59: La profezia di Thiaoouba

stai parlando? Oh, questo rumore, ci siamo abituati.’ Ed è precisamente

perché ‘si sono abituati’ che il pericolo esiste.”

Proprio allora, Thaora, così era chiamato questo alto personaggio, fece un

gesto e mi girai. Stava rispondendo ad una domanda che avevo posto

mentalmente: ‘Come fa a parlare di percentuali e sapere così tanto riguardo

il nostro pianeta, con tanta precisione?’

Girandomi, quasi gridai dalla sorpresa, poiché, dietro di me, stavano Biastra

e Latoli. Di per sé, non c'era nulla di sorprendente, ma le amiche che sapevo

misurare rispettivamente 310 e 280 centimetri di statura, erano adesso

ridotte ad una dimensione corrispondente alla mia altezza. La mia bocca

deve’essere rimasta aperta, perché Thaora sorrise.

“Puoi capire, che a volte, e molto spesso in questi giorni, alcuni di noi vivono

tra la tua gente sulla Terra? E questa è mia la risposta alla tua domanda.

“Per continuare sul soggetto molto importante del rumore: è un tale pericolo

che, se non si fa niente, la catastrofe è certa.

“Prendiamo l’esempio di una discoteca. La gente che si espone a musica che

è comunemente suonata tre volte troppo alta, sottopone i propri cervelli e i

propri corpi fisici e astrali a vibrazioni che sono talmente dannose. Se

potessero vedere il danno che è causato, evacuerebbero la discoteca più

velocemente che se andasse a fuoco.

“Ma le vibrazioni non provengono solo dal rumore; esse provengono anche

dai colori ed è sorprendente che, sul tuo pianeta, non siano stati condotti

esperimenti in questo campo. I nostri ‘agenti’ riportano un particolare

esperimento che coinvolgeva un uomo capace di sollevare un certo peso. Fu

scoperto che, dopo aver fissato per un momento uno schermo colorato di

rosa, egli perdeva costantemente il trenta per cento della sua forza.

“La vostra civiltà non presta alcuna attenzione a questa sperimentazione. In

effetti, i colori possono influenzare enormemente il comportamento degli

esseri umani, e ancora, il controllo di questa influenza richiede che l’Aura di

ogni individuo sia presa in considerazione. Se per esempio vuoi dipingere o

foderare con carta da parati la tua camera con i colori che ti sono veramente

appropriati, devi essere consapevole dei colori di certi punti principali della

tua Aura.

“Facendo corrispondere i colori delle tue pareti con quelli della tua Aura, puoi

migliorare la tua salute o mantenere la buona salute. Inoltre, le vibrazioni

emanate da questi colori sono essenziali per il buon equilibrio mentale,

perché esercitano la loro azione anche quando stai dormendo.”

Mi chiedevo come ci si poteva aspettare che conoscessimo i colori

significativi per la nostra Aura, quando sulla Terra, non eravamo in grado di

percepire le Aure.

Naturalmente, Thaora rispose immediatamente, senza che io dovessi dire

una sola parola ad alta voce.

“Michel, è molto importante adesso che i vostri esperti inventino il

dispositivo speciale necessario a consentire la percezione dell'Aura, poiché

questo, in cambio, assicurerà che vengano fatte le scelte esatte all’incrocio

critico del prossimo futuro.

“I Russi hanno già fotografato l'Aura. Questo è l'inizio, ma i risultati ottenuti

acconsentono loro solo di leggere le prime due lettere dell'alfabeto, per così

dire, in confronto a ciò che noi siamo in grado di decifrare. La lettura

dell'Aura, al fine di curare il corpo fisico è niente rispetto a ciò che tale

lettura può raggiungere per la cura del corpo psichico o del corpo fisiologico.

È nell’area della psiche che, sulla Terra, esistono i vostri problemi più

importanti.

“Al momento, la responsabilità maggiore è data al corpo fisico, ma questo è

un errore molto serio. Se la tua psiche è povera, di conseguenza influenzerà

negativamente il tuo aspetto fisico, ma, a parte questo, il tuo corpo fisico si

consumerà e morirà un giorno, mentre la tua psiche, essendo parte del tuo

Page 60: La profezia di Thiaoouba

corpo Astrale, non muore mai. Al contrario, più coltivi la tua mente, meno

sarai appesantito dal corpo fisico e più velocemente procederai attraverso il

ciclo delle tue vite.

“Avremmo potuto portarti sul nostro pianeta nel corpo Astrale, ma invece, ti

abbiamo portato qui nel corpo fisico, e per una ragione importante. Vedo

che hai già capito la nostra ragione. Questo ci fa molto piacere e ti

ringraziamo per la tua disponibilità ad aiutarci nel nostro compito.”

Il Thaora smise di parlare e sembrò immergersi in pensieri, allo stesso

tempo, fissandomi con i suoi occhi luminosi. Non posso dire quanto tempo

trascorse. So che il mio stato divenne sempre più euforico ed ero cosciente

che le Aure dei sette personaggi stavano gradualmente cambiando. I colori

divennero più vividi in alcuni punti e più soffici in altri, mentre i contorni

esterni si annebbiavano.

Questa nebbia divenne più dorata e rosa mentre si diffondeva, sfuocando

gradualmente le sette figure. Sentii la mano di Thao sulla mia spalla.

“No, non stai sognando, Michel. È tutto molto reale.” Parlò a voce molto alta

e, quasi a voler dar prova della verità delle sue parole, mi pizzicò sulla spalla

così forte, da lasciarmi un livido che si poté vedere per diverse settimane.

“Perché l'hai fatto? Non ti facevo capace di tanta violenza, Thao.”

“Mi dispiace, Michel, a volte vengono usati strani mezzi. I Thaori scompaiono

sempre, e a volte appaiono, in questo modo e tu potresti pensare che tutto

ciò faccia parte di un sogno. A me è affidato il compito di garantire che tu

riconosca ciò che è reale.”

Con queste parole, Thao mi fece girare e la seguii, allontanandoci per la stessa strada da cui eravamo venuti.

7

Il continente di MU e l’Isola di Pasqua

“Prima di lasciare il doko, Thao mi fissò una maschera sulla testa; una

maschera che era diversa da quella che avevo indossato precedentemente.

Potevo vedere colori che erano molto più vivaci e molto più luminosi.

“Come ti senti nel tuo nuovo voki Michel? Trovi la luce tollerabile?”

“Si... va… bene, è così bello e mi sento così...” Con questo, collassai ai piedi

di Thao. Lei mi prese in braccio e mi trasportò sulla piattaforma volante.

Mi destai nel mio doko, parecchio stupito. La spalla mi doleva: piuttosto

istintivamente posi la mano dove mi faceva male e feci una smorfia.

“Mi dispiace davvero, Michel, ma era necessario.” C'era solo un pizzico di

rimorso nell’espressione di Thao.

“Che mi è successo?”

“Diciamo che sei svenuto, sebbene la parola non è abbastanza appropriata;

piuttosto, sei stato sopraffatto dalla bellezza. Il tuo nuovo voki consente il

passaggio del cinquanta per cento delle vibrazioni di colore del nostro

pianeta, mentre il tuo voki precedente acconsentiva non più del venti per

cento.”

“Solo il venti per cento? È incredibile! Tutti quei meravigliosi colori che ho

potuto vedere: le farfalle, i fiori, gli alberi, l'oceano... Non è da meravigliarsi

se sono stato sopraffatto. Mi ricordo, durante un viaggio che feci dalla

Francia alla Nuova Caledonia, che ci fermammo in visita all’isola di Tahiti.

Mentre eravamo là, feci il giro dell’isola con la famiglia e gli amici, con

un'auto presa a noleggio. Gli isolani erano molto piacevoli e facevano un

quadro affascinante, con i loro capanni di paglia costruiti sulle rive di lagune

tra buganvillea, ibisco e ixora rosse, gialle, arancione e viola, circondate da

Page 61: La profezia di Thiaoouba

prati ben tenuti e ombreggiati da alberi di cocco.

“Lo sfondo di questa scena era dato dal blu dell’oceano. Trascorremmo tutto

il giorno girovagando per l'isola e lo descrissi nel mio diario come un giorno

intero di ebbrezza assoluta per i miei occhi. Ero, infatti, intossicato dalla

bellezza intorno a me; e ancora, adesso, ammetto che tutto ciò era niente in

confronto alla bellezza qui sul vostro pianeta.”

Thao aveva ascoltato la mia descrizione con marcato interesse, sorridendo

tutto il tempo. Appoggiò la mano sulla mia fronte e disse: “Riposati adesso,

Michel. Più tardi ti sentirai meglio e sarai in grado di venire con me.”

“Caddi addormentato immediatamente e dormii pacificamente, senza

sognare, credo per circa 24 ore. Quando mi destai, mi sentii riposato e

rinfrescato. Thao era lì e Latoli e Biastra si erano unite a lei. Avevano

riacquistato la loro statura normale e commentai subito il fatto.

“E’ necessario poco tempo per una tale metamorfosi, Michel,” spiegò Biastra,

“ma ciò non è importante. Oggi ti mostreremo qualcosa del nostro paese e ti

presenteremo ad alcune persone molto interessanti.” Latoli mi si avvicinò e

mi toccò la spalla con i suoi polpastrelli, proprio dove Thao mi aveva fatto il

livido. Istantaneamente, il dolore scomparve e sentii brividi di benessere

scorrere attraverso il mio intero corpo. Mi ritornò il sorriso e mi consegnò la

nuova maschera.

“Scoprii che ancora, di fuori, dovevo strabuzzare gli occhi contro la luce.

Thao mi indicò che dovevo salire sul Lativok, com’era chiamata la nostra

piattaforma volante.

Le altre scelsero di volare indipendentemente, fluttuando attorno al nostro

veicolo, come se stessero giocando, ed era senza dubbio così. Su questo

pianeta, gli abitanti sembravano perpetuamente felici; gli unici che avevo

trovato essere seri, in realtà, anche un po' severi, nonostante la loro aria di

benevolenza, furono i sette Thaori.

Volammo ad alta velocità, molti metri sopra l'acqua e, anche se la mia

curiosità era costantemente sollecitata, dovevo spesso chiudere gli occhi per

permettere loro di 'recuperare' dalla luminosità.

Eppure, sembrava che mi ci stessi abituando... mi chiedevo però come avrei

fatto, nel caso Thao mi avesse dato una maschera che consentisse il

penetrare del settanta per cento della luce, o addirittura anche di più?

Ci avvicinammo rapidamente alla costa del continente, dove le onde si

infrangevano su rocce verdi, nere, arancio e oro. L'iridescenza dell’acqua,

che si schiantava contro le rocce, sotto i raggi perpendicolari del sole di

mezzogiorno, creava un effetto memorabilmente bello. Si formò una banda

di luce e colore, un centinaio di volte più cristallina di un arcobaleno sulla

Terra. Salimmo ad un'altitudine di circa 200 metri e procedemmo a

viaggiare sopra il continente.

Thao ci fece volare sopra una pianura su cui potei vedere animali di ogni

sorta; alcuni erano bipedi ed assomigliavano a piccoli struzzi, altri erano

quadrupedi, simili a mammut, ma due volte più grandi. Osservai anche

mucche pascolare a fianco di ippopotami. Le mucche erano così simili a

quelle che abbiamo sulla Terra, che non potei fare a meno di commentarlo

con Thao, indicando mentre lo facevo, una particolare mandria, proprio

come un bambino eccitato allo zoo. Lei rise di cuore.

“Perché non dovremmo avere mucche qui, Michel? Guarda là e vedrai asini e

là, giraffe, anche se sono un po' più alte che sulla Terra. Guarda come sono

belli quei cavalli che corrono assieme.”

Ero emozionato, ma non ero sempre emozionato da questa esperienza, a

volte un po’ di più, a volte un po' di meno? Quello che realmente mi rese

senza parole, che divertì le mie amiche, fu la vista di cavalli che avevano la

testa di donne molto belle; alcune bionde, altre ramate o castane e anche

alcune con i capelli blu. Mentre galoppavano, spesso si alzavano per decine

di metri. Ah, sì! In realtà, avevano ali, ripiegate contro i loro corpi, che

Page 62: La profezia di Thiaoouba

utilizzavano di volta in volta, qualcosa come i pesci volanti che seguono o

precedono le navi. Alzavano la testa per vederci e cercavano di rivaleggiare

con la velocità del Lativok.

Thao ridusse la velocità e l'altitudine, permettendoci di avvicinarsi a pochi

metri da loro. C’erano altre sorprese ad attendermi, quando alcune di queste

donne cavallo ci gridarono qualcosa in un linguaggio che era

riconoscibilmente umano. Le mie tre compagne risposero nella stessa lingua,

e lo scambio fu ovviamente piacevole. Non ci trattenemmo a lungo a quella

bassa quota, comunque, poiché alcune delle donne cavallo salirono a tali

altezze, che quasi toccarono il nostro veicolo, rischiando in tal modo di farsi

male.

La pianura che sorvolammo era, a tratti, in rilievo, con piccole alture, tutte

più o meno della stessa dimensione. Feci un commento a riguardo e Biastra

mi spiegò che, milioni di anni fa, queste colline erano state vulcani. La

vegetazione sotto di noi non aveva l’esuberanza della foresta che avevo

'sperimentato' al mio arrivo. Al contrario, qui gli alberi erano riuniti in piccoli

gruppi, raggiungendo non più di 25 metri d’altezza. Come passammo, grandi

uccelli bianchi presero il volo a centinaia, solo per atterrare di nuovo, a

distanza di ‘sicurezza'. Un ampio corso d’acqua fluiva verso l'orizzonte,

sezionando la pianura con il suo pigro girovagare.

Potei notare alcuni piccoli Doko raggruppati su un'ansa del fiume. Thao

guidò il Lativok sopra il fiume, riducendo l'altitudine fino al livello dell'acqua,

mentre ci avvicinavamo all’insediamento. Atterrammo in una piccola piazza

tra due Doko e fummo immediatamente circondati dalle abitanti. Non si

accalcarono o spinsero per venirci vicino, anzi, interruppero ciò che stavano

facendo e con calma si avvicinarono a noi. Formarono un cerchio grande

abbastanza per essere comode e per avere tutte pari possibilità di vedere un

alieno faccia a faccia.

Ancora una volta, mi colpì come queste persone sembravano essere tutte

della stessa età, ad eccezione di una mezza dozzina circa, che avrebbero

potuto essere più anziane. L’età, qui, non toglieva, ma aggiungeva una

qualità di nobiltà sorprendente.

Fui anche colpito dalla mancanza delle bambine del pianeta; eppure, in

questo insediamento, e tra la folla che si avvicinò, vidi sei o sette di loro.

Erano affascinanti e sembravano essere di un livello alquanto avanzato per

delle bambine. Secondo Thao, dovevano avere otto o nove anni.

Dal mio arrivo su Thiaoouba, non avevo ancora avuto occasione di

incontrare un numero così grande di queste persone. Guardando il cerchio

intorno a me, potei apprezzare in loro calma e riservatezza, così come una

grande bellezza nei loro volti, cosa che avevo ormai imparato ad aspettarmi.

C'era una forte somiglianza tra loro, come se fossero tutti fratelli e sorelle;

ma non è spesso così la nostra prima impressione quando incontriamo un

gruppo di neri o di Asiatici assieme? In realtà, esisteva tra queste persone la

stessa varietà fisica nelle caratteristiche dei volti, come esiste tra le razze

sulla Terra.

In altezza, variavano dai 280 ai 300 centimetri, i loro corpi erano così ben

proporzionati, che erano un piacere guardarli, né troppo muscolosi né troppo

gracili e senza alcun tipo di deformità. I loro fianchi erano un po’ più grandi

di quanto ci si aspetterebbe in un uomo, ma poi mi fu detto che alcune di

loro avevano dato alla luce bambini.

Tutte possedevano magnifiche teste di capelli, le più di un colore biondo-oro,

le altre biondo-platino o rame-biondo e di tanto in tanto, un luminoso colore

castano. Ce n’erano anche alcune, come Thao e Biastra, con una leggera

peluria sul labbro superiore, ma, a parte ciò, queste persone non avevano

assolutamente alcun altro pelo sul corpo. (Questa non è, ovviamente,

un’osservazione che feci al momento, ma più tardi, quando ebbi l’occasione

di vedere da molto vicino, un gruppo di bagnanti nude.) Il loro tipo di pelle

Page 63: La profezia di Thiaoouba

mi ricordava le donne Arabe che si proteggono dal sole; non era certo la

pelle pallida tipica delle bionde, con occhi così chiari. Gli occhi, intorno a me,

erano, infatti, così chiari, color malva e blu, che se fossi stato sulla Terra

avrei potuto pensare che fossero cieche.

Mentre parlo, adesso, delle loro gambe lunghe e cosce rotonde, mi vengono

in mente le nostre donne dell’atletica leggera; anche per quanto riguarda i

loro bei seni proporzionati, sodi e sempre ben sagomati, chi legge capirà il

mio errore nel credere che Thao fosse una donna gigante, quando ci siamo

incontrati la prima volta. Sono convinto che le donne sulla Terra sarebbero

certamente invidiose dei seni di queste persone, e gli uomini deliziati da

essi...

Ho già commentato la bellezza del volto di Thao; altre in questa folla,

avevano delle caratteristiche 'classiche' simili; altre ancora le descriverei

come 'affascinanti' o 'attraenti'. Ogni volto, anche se leggermente diverso

per forma e caratteristiche, sembrava essere stato disegnato da un artista.

Ad ognuna era stato dato il proprio fascino unico; ma, sopra tutte le qualità,

la più evidente nei loro volti e nei loro modi e portamento, era la qualità

dell’intelligenza.

Dopo tutto, non potei trovare alcun difetto in queste persone raggruppate

attorno a noi, elargivano sorrisi di benvenuto che rivelavano file di perfetti

denti bianchi. Questa perfezione fisica non mi sorprese, in quanto Thao mi

aveva spiegato la loro capacità di rigenerare le cellule del corpo a volontà.

Non c’era alcuna ragione, perciò, che questi magnifici corpi dovessero

invecchiare.

“Stiamo interrompendo il loro lavoro?” Chiesi a Biastra, che si trovava al mio

lato.

“No, non proprio”, rispose. “La maggior parte delle persone in questa città è

in vacanza; è anche un luogo dove la gente viene a meditare.”

Tre delle 'anziane' si avvicinarono a Thao e chiesero che io mi rivolgessi a

loro in Francese, e a voce abbastanza alta perché tutte potessero ascoltare.

Credo di aver detto: “Sono molto felice di essere tra voi e di essere in grado

di ammirare il vostro meraviglioso pianeta. Siete un popolo fortunato ed io

vorrei vivere in mezzo a voi.”

Questo discorso liberò un concerto di esclamazioni, non solo a causa della

lingua, che la maggior parte di loro non aveva mai sentito parlare prima, ma

anche per il senso di quello che dissi, che fu comunicato telepaticamente.

Biastra segnalò che dovevamo seguire le tre ‘anziane', che ci condussero

dentro ad uno dei doko. Quando tutti e sette fummo comodamente seduti,

Thao cominciò: “Michel, vorrei introdurti a Lationusi.” Alzò la mano verso

una delle tre e io mi inchinai. “Lationusi fu, circa 14.000 dei tuoi anni fa,

l'ultimo Re del continente Mu sulla Terra.”

“Non capisco.”

“Tu non vuoi capire, Michel, e in questo particolare momento, assomigli ai

molti tuoi pari sulla Terra.”

Dovevo aver assunto un'aria turbata, perché Thao, Biastra e Latoli rise

forte.

“Non fare quella faccia, Michel. Volevo solo indispettirti un po'. Ora, in

presenza di Lationusi, ti spiegherò uno dei misteri che eludono molti degli

esperti sul tuo pianeta, i quali, mi permetto di aggiungere, farebbe meglio a

concentrare i loro tempo prezioso sulla scoperta di cose più utili. Ho

intenzione di svelare non uno, ma molti dei misteri che li ossessionano.”

I nostri sedili furono disposti in cerchio, Thao sedette accanto a Lationusi e

io sedetti di fronte a loro.

”Come ho già spiegato durante il nostro viaggio verso Thiaoouba, il

Bakaratiniani arrivarono sulla Terra 1.350.000 anni fa. Trentamila anni dopo

arrivò il terribile cataclisma che aprì i mari e causò l’emergere di isole e

anche continenti. Menzionai anche un enorme continente che emerse al

Page 64: La profezia di Thiaoouba

centro dell'Oceano Pacifico.

“Questo continente era chiamato ‘Lamar', ma vi è meglio conosciuto come il

continente di Mu. Emerse virtualmente in un unico pezzo, per essere

frantumato 2000 anni più tardi, da una scossa sismica, in tre continenti

principali.

“Con il passare degli anni, la vegetazione si stabilizzò in questi continenti, su

vaste aree situate nelle regioni equatoriali. L'erba crebbe, le foreste si

consolidarono e, gradualmente, migrarono animali attraverso l'istmo molto

stretto che legava Mu al Nord America.

“La razza gialla, che era meglio riuscita a superare le disastrose

conseguenze del cataclisma, fu la prima a costruire navi ed esplorare i mari.

Circa 300.000 anni terrestri fa, sbarcarono sulla costa nord-ovest di Mu,

dove infine fondarono una piccola colonia.

“Questa colonia crebbe appena, lungo il corso dei secoli, poiché ci furono

difficoltà ad espatriare, cosa che sarebbe troppo lunga da spiegare e che al

momento non ci riguarda.

“Circa 250.000 anni terrestri fa, gli abitanti del pianeta Aremo X3, sul quale

ci siamo fermati per prelevare campioni durante il nostro viaggio fino a qui,

si imbarcarono per un viaggio interplanetario di esplorazione, penetrando il

vostro sistema solare. Dopo aver sfiorato Saturno, Giove, Marte e Mercurio,

atterrarono sul pianeta Terra in Cina, dove la loro nave spaziale causò

notevole panico tra la popolazione. Le loro leggende fanno riferimento a

'draghi di fuoco' che discendono dal cielo. La paura e la diffidenza dei cinesi,

li portò alla fine, ad attaccare gli alieni, che furono costretti ad usare la

violenza per difendersi. Cosa che odiavano, perché non solo erano

tecnologicamente avanzati, ma anche persone altamente spirituali che

aborrivano uccidere.

“Si spinsero oltre, continuando la loro esplorazione del pianeta. Scoprirono

che il continente di Mu era per loro molto attraente per due motivi principali.

In primo luogo, il continente sembra essere praticamente disabitato ed in

secondo luogo, in virtù della sua latitudine, era un vero e proprio paradiso.

“Divennero particolarmente cauti a causa del loro confronto con i Cinesi e

ritennero opportuno stabilire una base in cui potersi ritirare, nel caso

avessero incontrato ulteriori serie ostilità da parte dei popoli della Terra. Non

ti ho ancora spiegato che il loro motivo per esplorare la Terra era

l’intenzione di re-insediare alcuni milioni di persone da Aremo X3, un pianeta

che stava diventando scomodamente sovrappopolato. Questa operazione era

troppo seria per prendere rischi di qualsiasi tipo. Così, fu deciso che la loro

base di ritiro sarebbe stata istituita, non sulla Terra, ma sulla luna, che era

molto vicina e considerata molto sicura.

“Impiegarono cinquant’anni a stabilire le basi lunari, e fu solo quando furono

pronte che l'emigrazione su Mu ebbe inizio. Tutto andò bene. La piccola

colonia cinese che esisteva nel nord-ovest di Mu era stata completamente

distrutta alcuni decenni dopo la loro prima visita, così in effetti, avevano

l'intero continente per se stessi.

“Il lavoro iniziò immediatamente con la costruzione di città, canali e strade,

che pavimentarono con immense lastre di pietra. I loro consueti mezzi di

trasporto erano dei carri volanti, non diversi dai nostri Lativok.

“Dal loro pianeta, importarono animali come il cane e l'armadillo, per i quali

avevano un debole su Aremo X3, e anche il maiale.”

Quando mi raccontò di tutti gli animali importati, mi ricordai come fui stupito

di vedere cani e maiali su quel famoso pianeta durante la nostra visita

precedente. Improvvisamente, tutto mi fu molto chiaro.

“In altezza, queste persone erano mediamente di 180 centimetri per i

maschi e 160 centimetri per le femmine. I loro capelli erano scuri, gli occhi

di un nero bellissimo e la loro pelle leggermente abbronzata. Hai visto alcuni

di loro, quando ci siamo fermati su Aremo X3 e credo tu abbia già indovinato

Page 65: La profezia di Thiaoouba

che sono gli antenati dei polinesiani.

“Stabilirono così, insediamenti su tutta la lunghezza e larghezza del

continente, incluse 19 grandi città, sette delle quali erano sacre. Anche i

piccoli villaggi erano numerosi, perché queste persone erano altamente

qualificate in agricoltura e allevamento.

“Il loro sistema politico era modellato su quello di Aremo X3. Avevano

scoperto, tempo prima, che l'unico modo di governare correttamente un

paese era quello di mettere a capo del governo sette uomini di integrità, che

non rappresentassero alcun partito politico, ma che fossero sinceramente

impegnati a fare ciò che potevano per la loro nazione.

“Il settimo tra loro era il giudice supremo il cui voto nel Consiglio valeva per

due. Se quattro erano contro di lui e due con lui, su un tema particolare,

sarebbero stati in stallo e ne sarebbero conseguite ore o giorni di dibattito,

fino a quando almeno uno dei sette fosse stato convinto a cambiare il suo

voto. Questo dibattito era condotto all'interno di un contesto di intelligenza,

amore e sollecitudine per il popolo.

”Queste alte figure non ricevevano grandi benefici materiali per guidare la

nazione. Era loro vocazione farlo e lo facevano per amore di servire il loro

paese e ciò evitava il problema che tra i leader si nascondessero degli

opportunisti.”

“Lo stesso non si può dire dei nostri leader nazionali di oggi,” osservai con

un pizzico di amarezza. “Dove venivano trovati questi uomini?”

“La procedura era la seguente: in un paese o in un quartiere, un uomo di

grande integrità era eletto tramite referendum. Non poteva essere scelto

nessuno con un precedente di cattiva condotta o tendenza verso il

fanatismo; il prescelto doveva dimostrare l'integrità in tutti i settori. Era poi

inviato alla città più vicina, assieme agli altri rappresentanti dei villaggi

attigui, e là, si tenevano ulteriori elezioni.

“Per esempio, se c’erano 60 villaggi, ci sarebbero stati 60 uomini eletti dal

popolo per la loro integrità e non per promesse fatte, che non potevano

mantenere.

“I rappresentanti provenienti da tutta la nazione si riunivano nella capitale.

Sarebbero stati suddivisi in gruppi di sei e ad ogni gruppo era assegnata una

particolare sala conferenze. Per i successivi dieci giorni il gruppo sarebbe

stato assieme, tenendo discussioni, condividendo i pasti, vedendo spettacoli

e, infine, eleggendo un leader del gruppo. Quindi, se ci fossero stati 60

rappresentanti, suddivisi in dieci gruppi, ci sarebbero stati dieci i leader di

gruppo. Di questi dieci, sette sarebbe stati eletti con lo stesso procedimento,

e da sette, sarebbe emerso alla fine un Leader Supremo, al quale era dato il

titolo di Re.”

“Così, era un Re repubblicano,” dissi.

Thao sorrise alla mia osservazione e Lationusi fece una leggera smorfia.

“Il Re veniva eletto in questo modo solo se il suo predecessore moriva senza

aver nominato un successore, o se il successore non era approvato

all'unanimità dal Consiglio di sette. Gli veniva dato il titolo di Re, in primo

luogo perché era il rappresentante sulla Terra del Grande Spirito, e in

secondo luogo perché nove volte su dieci, sarebbe stato il figlio o un parente

prossimo del Re precedente.”

“Qualcosa di simile al metodo Romano, allora.”

“Sì, certo. Tuttavia, se questo Re manifestava la minima tendenza verso la

dittatura, veniva spodestato dal suo Consiglio di pari. Ma torniamo adesso ai

nostri emigranti da Aremo X3 ...

“La loro capitale, che aveva il nome di Savanasa, era situata su di un

altopiano che si affacciava sul Golfo di Suvatu. L'altopiano era a 300 metri

d’altezza e, fatta eccezione per due colline, una nel sud-ovest e una a sud-

est, questo era il punto più alto del continente Mu.”

“Mi dispiace, Thao, posso interrompere? Quando hai spiegato il cataclisma

Page 66: La profezia di Thiaoouba

che scaraventò la Terra fuori del suo asse, dicesti che rifugiarsi sulla luna

non era possibile perché questa non esisteva, e adesso invece, dici che le

basi di sicurezza per questi emigranti furono stabilite sulla luna...”

“Non c'era la luna nel momento in cui i neri popolarono l’Australia, né per un

molto tempo dopo. C'erano state due lune molto piccole, parecchio tempo

prima, circa sei milioni di anni fa, che ruotavano attorno alla Terra e che alla

fine si scontrano con essa. La Terra non era abitata al quel tempo così,

anche se seguirono terribili cataclismi, non aveva davvero importanza.

“Circa 500.000 anni fa, la Terra 'catturò' una luna molto più grande, quella

che esiste ora. Stava passando troppo vicino al vostro pianeta e fu attratta

in un'orbita. Questo succede spesso con le lune. Ulteriori catastrofi furono

provocate da tale evento...”

“Cosa intendi quando dici 'passò troppo vicino' alla Terra? Perché non

collise? E, comunque, che cosa è un luna?”

“Sarebbe potuta collidere in effetti, ma questo non capita spesso. Una luna è

in origine un piccolo pianeta che ruota attorno al suo sole in una spirale che

diventa sempre più stretta. I pianeti più piccoli ruotano più rapidamente di

quelli più grandi, perché la loro forza inerziale è inferiore.

“Essendo la loro spirale più veloce, i pianeti più piccoli si avvicinano spesso

ai pianeti più grandi e, se passano troppo vicino, l'attrazione gravitazionale

del pianeta sarà più forte di quella del sole. Il pianeta più piccolo inizia ad

orbitare intorno al più grande, ancora in una spirale, che prima o poi si

traduce in una collisione.”

“Stai dicendo che la nostra bella luna, celebrata in poesie e canzoni, cadrà

un giorno sulle nostre teste?”

“Un giorno, sì ... ma non per circa 195.000 anni.”

Devo esser sembrato sollevato e la mia paura in qualche modo comica,

perché tutte le mie ospiti risero.

Thao continuò. “Quando ciò accadrà, quando la luna entrerà in collisione con

la Terra, sarà la fine del vostro pianeta. Se il popolo della Terra non sarà in

quel momento sufficientemente avanzato spiritualmente e

tecnologicamente, ciò significherà l’olocausto; se invece lo sarà, sarà già

evacuato su un altro pianeta. Tutto a suo tempo, però, Michel, ora devo

finire la mia storia riguardante il continente di Mu.

“Savanasa allora, era situata su un vasto altopiano che dominava le pianure,

di media non più di 30 metri sul livello del mare. Su questo altopiano e nel

centro, fu costruita un’enorme piramide. Ogni pietra utilizzata per la sua

costruzione, alcune del peso superiore a 50 tonnellate, era stata tagliata

precisamente entro il quinto di millimetro, usando quelli che possiamo

chiamare ‘sistemi a vibrazione ultrasonica'. Ciò era fatto nelle cave di

Holaton, che adesso si trova sull'Isola di Pasqua; era l'unico luogo in tutto il

continente in cui si poteva trovare questa pietra speciale. C’era, comunque,

un'altra cava a Notora, a sud-ovest del continente.

“Le pietre enormi venivano trasportate utilizzando tecniche anti-

gravitazionali ben note a queste persone. (Erano trasportate su piattaforme,

20 centimetri sopra la pavimentazione delle strade, che erano costruite con

gli stessi principi delle piramidi.) Strade come queste erano costruite in tutto

il paese, convergenti, come una massiccia ragnatela, sulla capitale,

Savanasa.

“Le pietre enormi erano portate a Savanasa e messe in posizione secondo le

direzioni dal 'mastro' o capo architetto del progetto. Una volta terminata, la

piramide misurava esattamente 440,01 metri di altezza e le sue quattro

facce erano orientate precisamente verso i quattro punti cardinali.”

“Era destinata ad essere il palazzo del Re, o la sua tomba?” Tutti assunsero

lo stesso sorriso indulgente che spesso appariva quando facevo una

domanda.

“Niente del tipo, Michel. Questa piramide era molto più importante, era un

Page 67: La profezia di Thiaoouba

strumento. Uno strumento enorme, lo ammetto, ma lo stesso uno

strumento. Così, era anche la Piramide di Cheope, in Egitto, sebbene fosse

molto più piccola di dimensioni.”

“Uno strumento? Ti prego di spiegare, non ti seguo più.” Era vero che stavo

avendo problemi a seguire Thao, ma riuscivo a percepire che stava per

essermi rivelato uno dei grandi misteri, uno che aveva provocato così tante

indagini ed era stato oggetto di così tanti trattati sulla Terra.

“Avrai capito,” Thao riprese, “che queste persone erano molto avanzate.

Possedevano una profonda comprensione della Legge Universale e usavano

la loro piramide come un 'ricettore' di raggi, forze ed energie cosmiche, così

come di energie terrestri.

“All'interno, le camere posizionate secondo un piano preciso, servivano il Re

e alcuni altri grandi iniziati, come potenti centri di comunicazione,

permettendo la comunicazione (telepatica) con altri pianeti e altri mondi

nell'Universo. Tale comunicazione con extraterrestri non è più possibile per

la gente della Terra; ma il popolo di Mu in quei giorni, con mezzi naturali e

sfruttando forze cosmiche, era in costante comunicazione con altri esseri ed

erano anche in grado di esplorare universi paralleli.”

“Era questo l'unico scopo della piramide?”

”Non proprio. Il suo secondo uso era quello di far piovere. Tramite un

sistema di piastre, costituite da una speciale lega che incorporava l’argento

come suo componente principale, queste persone erano in grado, in pochi

giorni, di provocare l'accumulo di nubi sopra il paese e di avere, così, pioggia

quando gli serviva.

“In questo modo, erano in grado di creare, praticamente, un paradiso su

tutto il continente. Fiumi e sorgenti non essiccavano mai, ma scorrevano

pigramente attraverso le numerose pianure di una terra che era

sostanzialmente piatta.

“Gli alberi da frutto erano carichi di frutti, inchinandosi sotto il peso di

arance, mandarini o mele, a seconda della latitudine. Frutta esotica, di

generi che in realtà non esistono più sulla Terra, era raccolta in abbondanza.

Uno di questi frutti, chiamato Laikoti, possedeva una proprietà che

provocava un’eccitazione delle attività del cervello, permettendo a chiunque

lo mangiava di risolvere i problemi che normalmente sarebbero stati di là

delle loro capacità. Queste proprietà non erano in realtà una droga, ma il

frutto fu comunque, condannato dai saggi. Il Laikoti era autorizzato ad

essere piantato soltanto nei giardini del Re .

“Essendo l'uomo quello che è, tuttavia, il frutto fu segretamente piantato in

luoghi diversi in tutto il continente. Quelli catturati col frutto erano puniti

duramente per aver disobbedito direttamente il Re di Mu. In materia di

religione e governo, doveva assolutamente essere obbedito, in quanto egli

era il rappresentante del Grande Spirito.

In quanto tale, il Re non doveva essere adorato, rappresentava

semplicemente un altro.

“Queste persone credevano in Tharoa: il Dio, lo Spirito, l'Uno e Solo, il

Creatore di tutte le cose e, naturalmente, credevano nella reincarnazione.

“Quello che c’interessa qui, Michel, sono i grandi eventi che si sono verificati

sul tuo pianeta, in tempi ormai lontani, in modo che sarai in grado di

illuminare il tuo popolo. Non elaborerò, pertanto, la mia descrizione del

continente che è stato la dimora di una delle migliori civiltà organizzate che

siano esistite sulla Terra. Tuttavia, dovresti sapere che, dopo un periodo di

50.000 anni, la popolazione di Mu ammontava ad ottanta milioni.

“Si svolgevano regolarmente spedizioni, per esplorare e ricercare gli aspetti

del pianeta. Per queste spedizioni, usavano navi volanti, simili a quelli che

voi chiamate 'dischi volanti'. Si sapeva che la maggior parte del pianeta era

popolato dalle razze nera, gialla e anche bianca, sebbene quest'ultima fosse

regredita ad uno stato primitivo a causa della loro perdita di conoscenza

Page 68: La profezia di Thiaoouba

tecnica fin dall'inizio. Queste genti bianche erano effettivamente arrivate

sulla Terra in quantità molto piccole in un periodo tra l'arrivo del

Bakaratiniani e la colonizzazione di Mu. Si erano stabilizzate su un

continente da voi conosciuto come Atlantide, ma, tanto per ragioni materiali

che spirituali, la loro civiltà decadde completamente.”

”Cosa intendi per 'motivi materiali'?”

“Catastrofi naturali, che effettivamente distrussero le loro città e quasi tutto

ciò che avrebbe consentito loro di progredire tecnologicamente.

“Devo sottolineare il seguente punto: prima di intraprendere le loro

spedizioni esplorative del pianeta, gli abitanti di Mu condussero una ricerca

per mezzo della Piramide di Savanasa. Come risultato di questa ricerca, si è

decise di mandare avanti le navi volanti e di colonizzare la Nuova Guinea e

la regione del sud-est Asiatico, che è tutto ad ovest di Mu.

Contemporaneamente, istituirono colonie nel Sud e Centro America.

“Soprattutto, stabilirono una base coloniale, che crebbe in un’enorme città,

nella zona conosciuta dai tuoi archeologi come Thiacuano , situato non

lontano dal lago Titicaca. Le Ande non esistevano in quel periodo, le

montagne si formarono qualche tempo dopo, come presto vedrai.

“A Thiacuano, fu costruito un enorme porto. In quei giorni, Nord e Sud

America erano piatti e alla fine fu costruito un canale per collegare un mare

interno, che esisteva dove è oggi il Brasile, con l'Oceano Pacifico. Questo

mare aveva uno sbocco nell'Oceano Atlantico, tanto che era possibile

passare da un oceano all’altro e così, colonizzare il continente di Atlantide...”

“Ma tu dici che avevano navi volanti, perché non le hanno utilizzate? Se

hanno scavato un canale, dovevano avere l’intenzione di usare barche.”

“Usavano le loro macchine volanti proprio voi adesso usate gli aeroplani

Michel, ma per carichi molto pesanti, usavano macchine ad anti-gravità,

esattamente come i veicoli pesanti sono utilizzati sulla Terra.

“Così, come ho detto, colonizzarono il continente di Atlantide. Molte persone

della razza bianca di Atlantide preferirono, in quel momento, emigrare verso

la regione del Nord Europa, perché non accettavano il nuovo governo e la

nuova religione provenienti da Mu. Questi bianchi partirono via mare con le

loro navi spinte a vapore e a vento. Infatti, la razza bianca aveva scoperto la

forza del vapore, dopo essere passata attraverso un periodo che tu

chiameresti 'preistorico'. Devo anche spiegare che la Gran Bretagna non era

un’isola, in quel tempo, poiché era unita al nord Europa, e anche lo Stretto

di Gibilterra non esisteva, dato che l'Africa raggiungeva il sud dell'Europa.

Molti bianchi di Atlantide emigrarono in Nord Africa, mescolandosi con

l’incrocio di razza nero-gialla della zona. L’incrocio creò nuove razze in Nord

Africa, che si sono perpetuate per migliaia di anni e che tu conosci come

Berberi, Tuareg e altri.

”Visitammo spesso la Terra in quei tempi. Quando giudicavamo che il

momento era opportuno, andavamo apertamente a visitare il Re di Mu e,

assecondando la sua richiesta o in base alle informazioni che lui stesso ci

dava, visitavamo le nuove colonie. In India, ad esempio, o in Nuova Guinea,

la gente di Mu a volte sperimentava grandi difficoltà ad integrare la loro

civiltà con quella già esistente. Arrivavamo, apertamente e pubblicamente,

in vascelli abbastanza simili a quello che ti ha portato a Thiaoouba, anche se

diversi per forma.

“Le nostre dimensioni, che sono sempre state grandi, e la nostra radiosa

bellezza, fecero in modo che apparissimo come dèi agli occhi di persone che

non erano molto avanzate e, in alcuni casi, erano addirittura cannibali.

“In accordo con la nostra missione, era importante dare l’impressione di dèi

amichevoli agli occhi dei colonizzatori in modo che la guerra potesse essere

evitata, cosa che essi aborrivano a causa del loro stato avanzato, della loro

fede e della loro religione.

“È a causa delle nostre frequenti visite, durante questo periodo, che ci sono

Page 69: La profezia di Thiaoouba

così tante leggende sulla Terra, che descrivono 'giganti' e 'carri di fuoco' dal

cielo.

“Eravamo grandi amici degli abitanti di Mu e la mia entità astrale a quel

tempo, esisteva in un corpo molto simile a quello che 'indosso' adesso.

“Artisti e scultori ci diedero molta considerazione. Consultarono il Re di Mu e,

con il suo consenso, lavorarono per immortalarci. Le immense statue di

Holaton sono esempi di tale lavoro. Erano, per la civiltà del tempo, il

massimo della grande arte, essendo in forma e dimensione, ciò che si

potrebbe descrivere come 'arte stilizzata'.

“E fu così che venne scolpita una mia statua. Fu completata e pronta per

essere trasportata su una delle enormi piattaforme che facevano servizio in

tutto il paese, terminando sempre a Savanasa. Il Maestro del tempo erigeva

queste statue o nei giardini del re o lungo il percorso che portava alla

piramide. Purtroppo, quando la statua che mi rappresenta, insieme a diverse

altre, stava per essere trasportata, si verificò un cataclisma che distrusse il

continente di Mu.

“Tuttavia, Holaton fu in parte risparmiato. Quando dico 'in parte', devi

renderti conto che le cave erano dieci volte più ampie, delle tracce che

rimangono oggi. La parte che non fu inghiottita dal cataclisma era la zona

dove si erge la mia statua.

“La mia immagine stilizzata è quindi conservata nell’Isola di Pasqua. Quando

hai detto che ti eri sognato di me nella forma di una statua dell'isola di

Pasqua, ed io ti ho confermato che ciò era vero, tu hai creduto che io

parlassi metaforicamente, ma ciò era vero solo per la metà. Vedi, Michel,

certi sogni, e il tuo sicuramente, sono influenzati dalla lacotina. Questa è

una cosa per la quale non esiste una parola corrispondente in alcuna lingua

della Terra. Non è necessario che tu comprenda il fenomeno, ma, sotto la

sua influenza, il sogno è vero.”

Thao concluse il suo racconto a quel punto, irradiando il suo familiare sorriso

e aggiungendo: “Se hai difficoltà a ricordare tutto questo, al momento

opportuno ti aiuterò.” Con ciò, si alzò, e tutti noi facemmo altrettanto.

8

Addentrarsi nella psicosfera

Seguimmo Lationusi che ci condusse in un'altra parte del doko, l’area di

rilassamento, dove ci si può rilassare completamente e nessun suono

esterno può penetrare. Qui, Latoli e due delle ‘anziane’ ci lasciarono.

Rimanemmo, io Lationusi, Thao e Biastra.

Thao spiegò che siccome i miei poteri psichici non erano sufficientemente

sviluppati e raffinati, al fine di partecipare ad un'esperienza importante e

molto speciale, sarei stato obbligato a prendere uno speciale elisir. Mi spiegò

che era una questione di ‘addentrarsi’ nella psicosfera del pianeta Terra al

tempo della scomparsa di Mu, vale a dire 14.500 anni fa.

La mia comprensione del termine ‘psicosfera’ è la seguente: attorno ad ogni

Pianeta, sin dalla sua creazione, c'è una sorta di psicosfera o bozzolo

vibratorio, che gira ad una velocità sette volte quella della luce. Questo

bozzolo agisce come se fosse una carta assorbente, assorbendo (e

ricordando) , assolutamente ogni evento che accade sul pianeta. I contenuti

di questo bozzolo sono inaccessibili a noi sulla Terra, non abbiamo modo di

‘leggerne la storia’.

È ben noto che negli USA, ricercatori e tecnici sono impiegati per sviluppare

Page 70: La profezia di Thiaoouba

una ‘macchina del tempo’, ma fino ad oggi i loro sforzi sono stati senza

successo. Secondo Thao, la difficoltà si riscontra nell’adattarsi alle vibrazioni

del bozzolo, piuttosto che alle lunghezze d'onda. L'essere umano, che

costituisce una parte integrante dell'Universo, può, a causa del suo corpo

astrale e se è correttamente addestrato, prelevare la conoscenza che cerca

dall'interno della psicosfera. Naturalmente, per questo, è richiesto un grande

allenamento . “Questo elisir ti consentirà l'accesso alla Psicosfera, Michel.”

Tutti noi quattro ci accomodammo su un letto speciale. Fui messo al centro

di un triangolo formato da Thao, Biastra e Lationusi. Mi fu consegnata una

coppa contenente un liquido che bevvi.

Biastra e Thao, poi, appoggiarono le loro dita delicatamente sulla mia testa e

sul mio plesso solare, mentre Lationusi mise il suo dito indice sopra la mia

ghiandola pineale. Mi dissero di rilassarmi completamente e di non avere

paura, indipendentemente da ciò che sarebbe accaduto. Avremmo viaggiato

col corpo Astrale e sarei stato sotto la loro guida, perciò piuttosto al sicuro.

Quel momento è inciso nella mia memoria per sempre. Più a lungo Thao mi

parlava, dolcemente e lentamente, meno avevo paura.

Devo confessare, comunque, che inizialmente ero molto spaventato.

Improvvisamente, a dispetto dei miei occhi chiusi, fui abbagliato dai colori di

tutto lo spettro, che danzavano e brillavano. Potevo vedere le mie tre

compagne attorno a me, radianti di colore, ma allo stesso tempo traslucide.

Il villaggio lentamente si offuscò sotto di noi.

Ebbi la strana impressione che quattro corde d'argento ci legassero ai nostri

corpi fisici, che stavano assumendo le proporzioni di montagne.

D'improvviso un lampo di accecante oro bianco attraversò la mia ‘visione’ e

per qualche momento successivo, non vidi né sentii più nulla.

Una palla, brillante come il sole ma di colore argento, apparve nello spazio e

si avvicinò ad altissima velocità. La attraversammo in fretta, dovrei dire, io

la attraversai in fretta perché, in quel momento, non ero più consapevole

della presenza delle mie compagne. Quando penetrai quest’atmosfera

d'argento, non potei distinguere altro che la ‘nebbia’ che mi circondava. E'

impossibile dire quanto tempo trascorse, ma, abbastanza improvvisamente,

la nebbia si dissipò rivelando una stanza rettangolare dal soffitto basso, nella

quale due uomini sedevano a gambe incrociate su cuscini meravigliosamente

colorati.

Le pareti della stanza erano blocchi di pietra finemente scolpiti con scene di

civiltà contemporanea; con grappoli d'uva che sembravano trasparenti, frutti

e animali che non potevo riconoscere, alcuni dei quali avevano teste umane.

C'erano anche figure umane con le teste di animali.

Notai, poi, che le mie tre compagne ed io, formavamo un’unità che era una

massa gassosa, eppure eravamo in grado di distinguerci l’un l'altro.

“Siamo nella camera principale della Piramide di Savanasa,” disse Lationusi.

Era incredibile, Lationusi non aveva nemmeno aperto bocca e lo stesso mi

parlava in Francese! La spiegazione arrivò in un lampo: “E’ vera telepatia,

Michel. Non fare domande, tutto si svolgerà naturalmente e tu imparerai

quello che devi sapere.”

(Poiché il mio dovere, nello scrivere questo libro, è di riferire le mie

esperienze, devo cercare di spiegare il più chiaramente possibile che, nello

stato in cui ero al momento, il mio corpo Astrale era passato nella

psicosfera, le parole visto, sentito e provato, non sono appropriate ma

semplicemente utili, in quanto le sensazioni accadono ‘spontaneamente’ in

modo molto diverso da come le sperimentiamo normalmente e diverse

anche da quelle che sperimentiamo quando viaggiamo nel corpo Astrale.

Gli eventi accadono piuttosto come in un sogno, a volte molto lentamente,

altre volte ad una velocità sconcertante. Successivamente, ogni cosa

appariva auto-evidente ed imparai in seguito che ciò era dovuto allo stato in

cui ero e alla stretta supervisione che le mie mentori esercitavano su di me.)

Page 71: La profezia di Thiaoouba

Molto rapidamente, vidi un'apertura sul soffitto della sala e, proprio alla fine,

una stella. Capii che le due figure stavano scambiando pensieri ‘visibili’ con

la stella. Dalle loro ghiandole pineali, fluivano fili di ciò che sembrava fumo

argentato di sigaretta che passava attraverso l'apertura nel soffitto e andava

a raggiungere la stella nello spazio lontano.

Le due figure erano perfettamente immobili e, intorno a loro, fluttuava una

morbida luce d'oro. So, grazie alla continua tutela dei miei compagni, che

questi personaggi, non solo non potevano vederci, ma neppure potevano

essere disturbati da noi, in quanto eravamo solo spettatori in un'altra

dimensione. Li esaminai modo attentamente.

Uno di loro, era un vecchio dai lunghi capelli bianchi che gli scendevano oltre

le spalle. Sulla parte posteriore della testa, indossava un copricapo di

tessuto color zafferano, simile a quello indossato dai rabbini.

Era vestito di una larga tunica giallo-oro, con lunghe maniche, che lo

avvolgeva totalmente. Nella posizione in cui sedeva, i suoi piedi non erano

visibili, ma ‘sapevo’ che erano nudi. Le sue mani erano congiunte,

toccandosi solo sulle punte delle dita e potei chiaramente vedere piccoli

bagliori bluastri intorno alle dita, a testimonianza dell'incommensurabile

forza della sua concentrazione.

La seconda Figura sembrava avere circa la stessa età, a dispetto dei suoi

lucidi capelli neri. A parte il colore della tunica, che era arancione brillante,

era vestito allo stesso modo del suo compagno. Erano così completamente

immobili che sembrava non respirassero.

“Sono in comunicazione con altri mondi, Michel,” mi fu spiegato.

Improvvisamente la ‘scena’ svanì per essere subito sostituita da un'altra. Un

palazzo a forma di pagoda, con il tetto ricoperto d'oro, si ergeva davanti a

noi con le sue torri, i portali, le immense vetrate che si aprivano su splendidi

giardini e le loro piscine smaltate in cui l'acqua delle fontane sgorgava e

cadeva, formando arcobaleni sotto i raggi di un sole al suo zenit. Centinaia

di uccelli volteggiavano tra i rami degli alberi sparsi su immensi parchi,

aggiungendo spruzzi di colore ad un ambiente già magico.

Persone vestite con tuniche di vari colori e stili, passeggiavano in gruppi

sotto gli alberi o vicino alle piscine. Alcuni sedevano in meditazione sotto

pergolati in fiore appositamente preparati per dare loro conforto e riparo.

L'intera scena era dominata da una struttura che appariva oltre il palazzo,

una piramide gigantesca.

‘Sapevo’ che avevamo appena lasciato questa piramide e che adesso stavo

ammirando il meraviglioso palazzo di Savasana, la capitale di Mu.

Oltre il palazzo, in tutte le direzioni, si estendeva l’altopiano di cui Thao mi

aveva parlato. Un sentiero, largo almeno 40 metri, che sembrava fatto di un

unico blocco di marmo, conduceva all’altopiano dal centro dei giardini. Era

delimitato da due filari di alberi che producevano un'ombra enorme,

intervallati da gigantesche statue stilizzate. Su alcune di queste statue

c’erano cappelli, rossi o verdi, dalla tesa larga.

Scivolammo lungo il percorso tra gente a cavallo e altri che cavalcavano

strani animali a quattro zampe con la testa simile ai delfini, animali di cui

non avevo mai sentito parlare: animali la cui esistenza mi prese di sorpresa.

“Questi sono Akitepayos, Michel, estinti da lungo tempo,” mi fu spiegato.

Questo animale aveva le dimensioni di un cavallo molto grande, con una

coda multicolore, che a volte si apriva come un ventaglio, simile alla coda di

un pavone. I suoi posteriori erano molto più ampi di quelli di un cavallo, il

suo corpo era di lunghezza equivalente, le spalle emergevano dal corpo

come il carapace di un rinoceronte e le zampe anteriori erano più lunghe di

quelle anteriori. Tutto il suo corpo, eccetto la coda, era coperto di lunghi peli

grigi. Quando galoppava, mi ricordava il modo di correre dei nostri cammelli.

Intuii subito che stavo per essere condotto dalle mie compagne da un'altra

parte. Superammo rapidamente le persone in passeggiata, molto

Page 72: La profezia di Thiaoouba

rapidamente, e tuttavia ebbi modo di ‘cogliere’ e notare una caratteristica

del loro linguaggio. Era molto piacevole da ascoltare e sembrava

comprendere più vocali che consonanti.

Immediatamente, ci si presentò un'altra scena, come in un film, quando una

scena viene tagliata e un'altra inizia. Macchine, esattamente come i ‘dischi

volanti’, cari agli scrittori di fantascienza, erano allineate in un immenso

campo sul bordo dell'altipiano. Gente stava sbarcando ed imbarcandosi sulle

‘macchine volanti’ che le portava ad un edificio enorme, che era senza

dubbio un terminal aeroportuale.

Sul campo di atterraggio, le macchine volanti emettevano un suono sibilante

che era, all’orecchio, abbastanza tollerabile. Mi fu spiegato che la nostra

percezione del suono e la sua intensità era paragonabile a quella delle

persone che facevano parte della scena davanti a noi.

Mi colpì il fatto che ero testimone della vita quotidiana di persone

notevolmente evolute, e che erano morte da migliaia di anni! Ricordo di aver

notato anche il sentiero sotto i nostri ‘piedi’ e di accorgermi che non era

formato da un unico blocco di pietra, come sembrava essere, ma, anzi, da

una serie di grandi lastre, tagliate e posizionate in modo talmente preciso

che le giunture erano appena visibili.

Dal bordo dell'altipiano, avevamo una vista panoramica su una città

immensa e il suo porto, e al di là, l'oceano. Poi, istantaneamente fummo in

un'ampia strada della città, attorniata da case di diverse dimensioni e varie

forme architettoniche. La maggior parte delle case avevano terrazze

circondate da fiori, nei quali a volte, intravedevamo una specie di uccelli

molto bella. Le case più modeste, senza terrazze, avevano invece,

meravigliosi balconi anch'essi fioriti. L'effetto era veramente delizioso, come

camminare in un giardino.

Per la strada, la gente, camminava o volava a circa 20 centimetri dal suolo,

(in piedi) su piccole piattaforme (circolari) volanti che non facevano alcun

rumore. Sembrava un modo molto piacevole di viaggiare. Altri, invece, si

spostavano a dorso di cavallo.

Quando, alla fine della strada, ci ritrovammo in una grande piazza cittadina,

fui sorpreso di non vedere alcuna bottega o qualcosa di simile. C'era invece,

un mercato coperto dove, ‘bancarelle’ esibivano tutti i tipi di beni che il

cuore o il palato potessero desiderare. C'erano pesci, tra i quali riconobbi il

tonno, lo sgombro e altri; c'era carne di molte varietà assieme ad un

incredibile assortimento di verdure. Più predominanti, però, erano i fiori che

sembravano riempire l'area. Era chiaro che queste persone si deliziavano coi

fiori, che erano indossati nei capelli o tenuti in mano da tutti. I ‘compratori’,

si servivano da soli quello che gli serviva, dando niente in cambio, né soldi

né altro che potesse sostituirli. La mia curiosità attirò il nostro gruppo nel

cuore del mercato, proprio attraverso i corpi delle persone; un’esperienza

che trovai molto interessante.

Tutte le mie domande ricevevano risposta appena mi venivano in mente:

“Non usano soldi perché tutto appartiene alla comunità. Nessuno imbroglia,

la vita comunitaria è perfettamente armoniosa. Col passare del tempo, gli è

stato insegnato ad obbedire a leggi ben fondate e ben studiate che si

adattano molto bene a loro.”

La maggior parte di queste persone erano tra i 160 e 170 centimetri

d’altezza, con pelle leggermente marrone e capelli ed occhi neri; molto simili

alla razza Polinesiana di oggi. C'erano tra loro anche alcune persone

bianche, di dimensioni maggiori, alti circa due metri, con capelli biondi e

occhi azzurri e, in gran numero, alcuni neri. Questi ultimi erano alti come i

bianchi, e sembravano essere di diversi ‘tipi’, inclusi alcuni come i Tamil e

altri sorprendentemente simili ai nostri Aborigeni in Australia.

Andammo giù verso il porto dov'erano ormeggiate navi di tutte le forme e

dimensioni. I moli erano costruiti con pietre gigantesche provenienti, come

Page 73: La profezia di Thiaoouba

mi fu detto, dalla cava di Notora nel sud-ovest del continente.

L'intero porto era stato costruito artificialmente. Potemmo vedere alcune

sofisticate attrezzature in funzione, attrezzature per costruire navi, macchine

da carico e da riparazione...

Le navi nel porto rappresentavano, come ho detto, una vasta gamma di stili:

dalle navi a vela dello stile del diciottesimo e diciannovesimo secolo, ai

moderni yacht; dalle barche a vapore alle ultra moderne navi da carico ad

idrogeno. Le navi enormi, ancorate nella baia, erano i vascelli ‘anti-

magnetici’, ‘anti-gravità’ di cui mi avevano parlato.

Quando non erano in azione, galleggiavano sull'acqua; quando invece

stavano trasportando le loro diverse migliaia di tonnellate di carico,

viaggiavano ad una velocità tra i 70 e i 90 nodi, appena sopra l'acqua; e

questo, senza fare alcun rumore.

Mi fu anche spiegato che i vascelli ‘classici’ presenti nel porto,

appartenevano a persone di terre lontane: India, Giappone, Cina; che erano

state colonizzate da Mu, ma che non avevano ancora la capacità di trarre

vantaggio dall'emancipazione tecnologica. A questo proposito, imparai anche

da Lationusi, che i leader di Mu, tenevano segrete molte delle loro

conoscenze scientifiche, ad esempio, l'energia nucleare, l'anti-gravità e gli

ultra suoni. Questa politica assicurava il mantenimento della loro supremazia

sulla Terra e garantiva loro sicurezza.

La scena fu ‘tagliata’ e ci trovammo di nuovo sul campo di atterraggio,

osservando una visione notturna della città. Era illuminata quasi

uniformemente, da grandi globi, com'era il Sentiero di Ra, la strada che ci

condusse al palazzo di Savasana. Globi posizionati sui colonnati scolpiti

lungo il viale, lo illuminavano come se fosse giorno.

Mi fu spiegato che questi globi, che erano di forma sferica, convertivano

energia nucleare in luce e avevano la capacità di lavorare per migliaia di

anni nel futuro senza esaurirsi. Confesso che non capii, ma ebbi fiducia che

fosse così.

Un altro cambio di scena e fu luce del giorno. Il gran viale ed i giardini del

palazzo furono invasi da folle di persone vivacemente vestite e c'era

un’enorme palla bianca attaccata alla cima alla piramide.

Apparentemente, il Re, che avevo visto meditare nella piramide, era morto

appena prima che la folla si riunisse.

Con molto rumore, la palla esplose ed un unanime grido di gioia si levò dalle

persone. Questo mi stupì, visto che la morte normalmente ispira lacrime, ma

i miei compagni così mi spiegarono:

“Michel! Non ti ricordi ciò che ti abbiamo insegnato. Quando il corpo fisico

muore, il corpo Astrale è liberato. Anche queste persone lo sanno e

celebrano l'evento. Nel giro di tre giorni, il corpo Astrale del Re lascerà la

Terra per ricongiungersi con il Grande Spirito, perché questo Re ha condotto

una vita esemplare durante i suoi anni finali sulla Terra, nonostante le

responsabilità molto difficili ed i compiti che doveva assolvere.”

Non avevo alcuna risposta e mi vergognai di essere stato ripreso da Thao

per la mia smemoratezza.

Improvvisamente l’arredamento cambiò ancora. Ci ritrovammo sui gradini

frontali del palazzo. Una folla enorme si estendeva davanti a noi fino a dove

l’‘occhio’ poteva vedere, e accanto a noi c'era un’assemblea di dignitari, tra

cui una figura vestita nel più fine abbigliamento immaginabile. Doveva

essere il nuovo Re di Mu.

Qualcosa di lui attirò la mia attenzione. Mi era familiare, era come se lo

conoscessi, ma non abbastanza da riconoscerlo, così com'era preparato. In

un flash ebbi la risposta da Lationusi: “Sono io Michel,” mi disse, “nel corso

di un'altra vita. Non mi riconosci, ma sei consapevole delle mie vibrazioni

astrali in quel corpo.”

In effetti, Lationusi stava sperimentando lo straordinario dentro lo

Page 74: La profezia di Thiaoouba

straordinario! Lationusi si vedeva vivere una vita precedente, mentre era

ancora nella sua vita presente!

Dalle mani di uno dei dignitari, il nuovo Re ricevette un magnifico copricapo

, che subito indossò.

Un grido di gioia si alzò dalla folla. Il continente Mu, la nazione più

altamente sviluppata del pianeta e governatrice di più della metà di esso,

aveva il suo nuovo Re.

La folla sembra in delirio dalla gioia. Migliaia di palloncini, color granato e

arancione, salirono al cielo, ed un'orchestra cominciò a suonare. I musicisti

dell’‘orchestra’, che erano almeno duecento, suonavano da piattaforme

volanti stazionarie, situate tutto attorno ai giardini, al palazzo e alla

piramide. Su di ogni piattaforma un gruppo di musicisti suonava assieme

con strani strumenti indescrivibili e in modo tale che il suono era distribuito

come attraverso giganteschi altoparlanti stereofonici.

La ‘musica’ non era proprio di un genere a noi familiare. Oltre ad un tipo di

flauto che produceva note di una frequenza molto speciale, tutti gli

strumenti modulavano suoni della natura; per esempio l’ululare del vento, il

ronzio delle api sui fiori, i canti degli uccelli, il suono della pioggia che cade

su un lago o delle onde che si infrangono su una spiaggia. Era tutto così

sapientemente organizzato; il suono di un'onda poteva originare dai giardini,

rotolare verso di te, passare sopra la tua testa e finire con lo schiantarsi sui

gradini della Grande Piramide.

Non avrei mai immaginato che degli esseri umani, non importa quanto

emancipati, potessero compiere un’impresa come questo arrangiamento

orchestrale.

La folla, i nobili ed il Re sembravano ‘sperimentare’ la musica da dentro le

proprie anime, talmente erano estasiati. Mi sarebbe piaciuto rimanere di più,

per ascoltarne ancora e ancora, per impregnarmi di questi suoni della

natura. Persino nella mia situazione astrale-psicosferica, la musica ‘penetrò’

e l’effetto fu indescrivibile. Mi fu ‘ricordato’ che non eravamo là per piacere...

La scena svanì.

Immediatamente, fui testimone di una riunione straordinaria, presieduta dal

Re e ristretta ai suoi sei consiglieri. Mi fu detto che la questione era seria,

quando il Re si riuniva solo con questi sei.

Il Re era invecchiato significativamente, perché eravamo balzati avanti nel

tempo di vent'anni. Ognuno dei presenti sembrava preoccupato, mentre

discutevano il valore tecnico dei loro sismografi ed io ero in grado di capire

tutto in un centesimo di secondo: potevo seguire il corso delle loro

discussioni come se fossi stato uno di loro!

Uno dei consiglieri sosteneva che l'apparecchio si era, in più occasioni,

dimostrato inaffidabile e non c'erano grandi motivi di preoccupazione. Un

altro affermava che il sismografo era perfettamente accurato visto che lo

stesso aveva ben operato al tempo della prima catastrofe, che si era

verificata nella zona occidentale del continente...

Mentre parlavano, il palazzo iniziò a tremare, come le foglie di un albero al

vento. Il Re si alzò, gli occhi sbarrati di sorpresa e paura: due dei suoi

consiglieri caddero dai loro posti. Fuori, un grande frastuono sembrava

venire dalla città.

La scena cambiò e all'improvviso fummo fuori. La luna era piena e

illuminava i giardini del palazzo. Tutto era tornato calmo, troppo calmo.

L'unico suono udibile era un sordo brontolio proveniente dalla periferia della

città…

Improvvisamente, i servi corsero fuori del palazzo e si affrettarono in tutte

le direzioni. Molte delle colonne che sostenevano i globi che illuminavano il

viale giacevano a terra, fracassate. Uscendo in fretta dal palazzo, il re e il

suo ‘entourage’ salirono su una piattaforma volante e si diressero

immediatamente all'aeroporto. Noi li seguimmo. Attorno ai vascelli volanti

Page 75: La profezia di Thiaoouba

sul campo e nel terminal regnava la confusione. Alcune persone fuggivano

verso le navi, urlando e spingendo. La piattaforma volante del Re si mosse

rapidamente verso uno dei veicoli che sostava lontano dagli altri: lui e i suoi

seguaci si imbarcarono. Altri veicoli stavano già decollando, quando un

rumore assordante salì dalle profondità della Terra, uno strano continuo

suono, come di tuono.

L'aeroporto, di colpo fu sventrato come un foglio di carta, ed un'enorme

colonna di fuoco ci avvolse. I vascelli che erano appena decollati furono

intrappolati nel mezzo delle fiamme ed esplosero. Le persone che correvano

sul campo d’aviazione scomparvero nei crepacci. Il vascello del Re, ancora a

terra, prese fuoco ed esplose.

In quel momento, come se la morte del Re fosse stato un segnale,

vedemmo la grande piramide rovesciarsi come un blocco unico nel crepaccio

che si estendeva lungo l'altopiano e si allargava ogni secondo. La piramide

rimase un momento in equilibrio sul bordo del crepaccio poi, con un tremito

violento, fu inghiottita nelle fiamme.

La scena cambiò ancora. Apparve una visione del porto e della città che

sembravano ondulare come onde nell'oceano. Gli edifici cominciarono a

crollare, accompagnati da grida di terrore, nelle scene di orrore che

apparivano e scomparivano tra le fiamme.

Si verificarono assordanti esplosioni, che appresi originavano dalle

profondità sotto la superficie della Terra. L’intera ‘periferia’ sprofondò nella

terra; poi enormi pezzi di continente seguirono l'esempio. L'oceano si

precipitò a riempire le voragini che si erano create e improvvisamente

l'intero altopiano di Savasana sprofondò nelle acque, come un enorme

transatlantico che affonda, ma molto più velocemente. Si formarono potenti

gorghi e, al loro interno, potei vedere gente aggrapparsi disperatamente ai

relitti, cercando invano di sopravvivere.

Fu terribile per me, essere testimone di un tale cataclisma, pur sapendo che

si era verificato 14.500 anni fa.

Iniziammo un ‘giro’ molto rapido del continente, incontrando ovunque, gli

stessi disastri. L'acqua si rovesciò in onde gigantesche sulle rimanenti

pianure, sommergendole. Ci avvicinammo ad un vulcano che aveva appena

eruttato e nelle vicinanze, vedemmo rocce che iniziavano a muoversi con

moto regolare, come se una mano gigantesca le sollevasse sopra la colata di

lava, creando una montagna davanti ai nostri occhi. Tutto questo sembrò

accadere in così breve tempo, tanto quanto l'altopiano di Savasana a

scomparire.

La scena svanì di nuovo per ripetersi poi in un'altra ancora.

“Stiamo arrivando in Sud America, Michel, dove il cataclisma non ha ancora

avuto effetto. Daremo uno sguardo alla costa qui e al porto di Thiacuano.

Per quanto riguarda il periodo, siamo tornati indietro proprio al momento

precedente la prima scossa, quando il Re di Mu era in riunione con i suoi

consiglieri.”

Eravamo sulle banchine del grande porto di Thiacuano. Era notte e la luna

piena illuminava il paesaggio, anche se molto presto sarebbe tramontata. Ad

oriente, un lieve schiarirsi del cielo annunciava l'approssimarsi dell'alba.

Tutto era tranquillo. I guardiani pattugliavano le banchine dove numerose

barche erano ormeggiate.

Alcuni festaioli turbolenti stavano entrando in un edificio dove brillava una

piccola luce notturna. Qui, potemmo vedere alcuni dei globi sferici di Mu, ma

solo alcuni.

Volammo sopra il canale, nel quale si potevano vedere molte imbarcazioni

dirigersi nella direzione del mare interno (l’odierno Brasile).

Il nostro gruppo ‘si fermò’ sul ponte di un bel veliero. Una leggera brezza

proveniente da ovest spingeva la nave da dietro. Montava vele piccole,

poiché attraversava una zona congestionata da troppe imbarcazioni.

Page 76: La profezia di Thiaoouba

Era una nave a tre alberi, di stile abbastanza moderno, lunga circa 70 metri.

A giudicare dalla forma dello scafo, era capace di notevole velocità in mare

aperto.

Un attimo dopo ci trovammo in una grande cabina per marinai, arredata con

una dozzina di cuccette, tutte occupate.

Dormivano tutti, tranne due uomini di circa trent’anni di età, che dal loro

aspetto venivano probabilmente da Mu. Sedevano ad un tavolo, assorti in un

gioco che poteva ben essere il mahjong. La mia attenzione fu attirata da uno

dei due, forse più vecchio del suo compagno, i cui lunghi capelli neri erano

legati dietro con una sciarpa rossa. Ero attratto da lui come un pezzo di ferro

da un magnete e in un istante ero su di lui, portando i miei compagni con

me.

Come passai ‘attraverso’ di lui, sentii una stimolazione quasi elettrica e una

sensazione d'amore, che non avevo mai provato prima, invase il mio essere.

Sentii un’indefinibile unità con lui e gli passai attraverso varie volte.

“Si può spiegare facilmente, Michel. In quest’uomo, tu sei riunito col tuo

corpo Astrale. Sei tu, in una delle tue vite precedenti. Tuttavia, sei qui come

osservatore e rivivere quel tempo non ti serve. Non esserne coinvolto.”

Con rammarico, ‘seguii’ le mie compagne indietro sul ponte.

Improvvisamente, in lontananza a ovest, udimmo una grande esplosione,

poi un'altra più vicino. Sempre ad occidente, il cielo cominciò a brillare.

Ancora più vicino, tra esplosioni ancora più acute, osservammo l'eruzione di

un vulcano che illuminò il cielo occidentale per un raggio di 30 chilometri.

Fummo consapevoli di un'agitazione febbrile nel canale e nel porto, dalle

grida che venivano emesse e dalle sirene che suonavano.

Udimmo passi di corsa e i marinai da sotto si riversarono sul ponte. Tra loro,

potei vedere il marinaio che ‘indossava’ il mio corpo Astrale spaventato

come i suoi compagni e provai un’enorme ondata di simpatia per il mio ‘sé’

preso dal panico.

Alla periferia della città, nel bagliore del vulcano, vidi una sfera luminosa

volare molto rapidamente nel cielo ed infine scomparire dalla vista.

“Si, quello era uno dei nostri veicoli spaziali”, spiegò Thao. “Osserverà il

cataclisma da molto in alto. Ci sono diciassette persone a bordo che faranno

il possibile per aiutare i sopravvissuti, ma questo servirà a molto poco.

Guarda.”

La terra cominciò a tremare e rimbombare. Altri tre vulcani emersero da

sotto la superficie del mare vicino alla costa, solo per essere inghiottiti dalle

acque con la stessa rapidità con cui erano apparsi. Allo stesso tempo, questo

provocò l’insorgere di un'onda di marea di circa 40 metri di ampiezza, che

correva verso la costa con un rumore infernale. Prima di raggiungere la

città, comunque, la terra sotto di noi cominciò a salire. Il porto, la città e la

campagna di là di essa, un'intera sezione del continente, salì rapidamente

bloccando l'assalto delle onde. Per vedere meglio, salimmo più in alto. Mi

ricordava un animale gigantesco che inarcava la schiena per stirarsi, dopo

essersi districato dalla tana.

Le urla della gente ci raggiunsero come grido Dantesco. Erano pazzi dal

panico, perché stavano salendo con la città, come in un ascensore, e

sembrava che la loro salita non si fermasse mai.

Le navi furono fatte a pezzi da rocce scagliate dal mare, e osservai come il

marinaio che avevamo lasciato indietro, fu letteralmente polverizzato. Uno

dei miei ‘sé’ era appena tornato alla fonte.

Sembrava che la Terra stesse completamente rimodellato la sua forma. La

città scomparve, quando spesse nuvole nere rotolarono rapidamente da

ovest, inondando la terra di lava e cenere fuoriuscite dai vulcani. Mi vennero

in mente due parole per descrivere quel momento: ‘grandioso’ e

‘apocalittico’.

Si offuscò tutto e percepii le mie compagne strette intorno a me. Fui

Page 77: La profezia di Thiaoouba

consapevole di una nuvola grigio-argento che si allontanava da noi ad una

velocità vertiginosa e poi apparve Thiaoouba. Ebbi l'impressione che

stavamo tirando i fili d'argento, per tornare rapidamente ai nostri corpi fisici

che sembravano aspettarci, grandi come montagne e riducendosi mentre ci

avvicinavamo.

I miei occhi astrali apprezzarono la bellezza dei colori, qui in questo pianeta

‘dorato’, dopo aver sopportato gli incubi che ci eravamo appena lasciati alle

spalle.

Sentii le mani che toccavano il mio corpo fisico, allontanarsi. Aprendo gli

occhi mi guardai intorno. La mia compagna si alzò in piedi, sorridente e Thao

mi chiese se andava tutto bene.

“Molto bene, grazie. Sono molto sorpreso che ci sia ancora luce fuori.” Dissi.

“Certo che c'è ancora luce, Michel. Quanto tempo pensi siamo stati via?”

“Veramente non so. Cinque o sei ore?”

“No,” disse Thao divertita. “Non più di quindici lorse, circa quindici minuti.”

Poi, prendendomi entrambe per una spalla, Thao e Biastra mi guidarono

fuori della ‘camera di rilassamento’, scoppiando a ridere per la mia aria stupefatta. Lationusi ci seguiva, meno esuberante nel suo divertimento.

9

La nostra 'cosiddetta' civiltà

Quando ebbi pagato i miei rispetti e detto addio a Lationusi e alle sue

compagne, lasciammo il villaggio e salimmo, ancora una volta, a bordo della

piattaforma volante, per ritirarci nel mio doko. Prendemmo una strada

diversa questa volta, volando sopra grandi campi coltivati, e fermandoci

abbastanza a lungo perché io potessi ammirare le coltivazioni di grano che lì

cresceva con pannocchie molto grandi. Il nostro percorso ci portò anche

sopra una città dall'aspetto interessante: non solo tutti gli edifici erano

‘doko’, dal più grande al più piccolo, ma non c'erano neanche vere strade a

collegarli. Compresi il motivo di questo: le persone qui erano in grado di

muoversi da un posto all'altro 'volando', con o senza un Lativok, in modo

che le strade vere e proprie erano inutili. Passammo vicino a persone che

entravano e uscivano da doko enormi, simili nelle dimensioni a quelle di uno

spazioporto.

“Queste sono le 'fabbriche' dove è preparato il nostro cibo,” spiegò Thao. “La

manna e le verdure che hai mangiato ieri nel tuo doko, sono state preparate

qui.”

Non ci fermammo, ma continuammo a volare sopra la città e poi sopra

l'oceano. In poco tempo raggiungemmo l'isola dove era situato il mio doko.

Lasciando il nostro veicolo nel solito posto entrammo dentro.

“Ti rendi conto,” disse Thao, “che non hai mangiato nulla da ieri mattina?

Perderai peso a questo ritmo. Non hai fame?”

“Sorprendentemente, non sono particolarmente affamato, e tuttavia, sulla

Terra, faccio quattro pasti al giorno!”

“Non è proprio così sorprendente, amico mio. Qui il nostro cibo è preparato

in modo tale che le calorie contenute negli alimenti vengono rilasciate ad

intervalli regolari nel corso di un due giorni. Continuiamo ad essere nutrite,

senza sovraccaricare i nostri stomaci. Questo consente anche alle nostre

menti di rimanere chiare e attente e, dopo tutto, le nostre menti devono

avere la priorità, non è vero?” Annuii il mio consenso.

Ci servimmo varie pietanze colorate e un po’ di manna, poi, mentre ci

godevamo un bicchiere di idromele, Thao chiese, “Che ne pensi della tua

Page 78: La profezia di Thiaoouba

permanenza a Thiaoouba, Michel?”

“Cosa ne penso? Forse dopo la mia esperienza di questa mattina, dovresti

piuttosto chiedermi cosa penso del pianeta Terra! Mi è sembrato in quei...

quindici minuti, che fossero passati anni. Alcuni momenti furono,

ovviamente, terribili, ma altri sono stati coinvolgenti. Posso chiederti, perché

mi avete portato in quel viaggio nel tempo?”

“Una domanda molto interessante, Michel. Sono contenta che tu l’abbia

chiesta. Abbiamo voluto mostrarti che, prima della vostra attuale cosiddetta

civiltà, ci sono state, sulla Terra, 'vere' civiltà.

“Non ti abbiamo 'rapito', come tu potresti dire, e portato a diversi miliardi di

chilometri solo per mostrarti la bellezza del nostro pianeta.

“Tu sei qui perché appartieni a una civiltà che ha preso una svolta sbagliata.

La maggior parte delle nazioni sulla Terra credono di essere molto avanzate,

ma non è così. Piuttosto, le loro culture sono decadenti, dai leader e dalle

cosiddette classi d’élite. L'intero sistema è distorto.

“Lo sappiamo perché abbiamo mantenuto sotto osservazione molto da vicino

il pianeta Terra, particolarmente durante gli anni recenti, come ti ha

spiegato il grande Thaora. Siamo in grado di studiare ciò che sta accadendo

da molti punti di vista. Possiamo vivere in mezzo a voi in corpi fisici o in

presenza astrale. Non siamo solo presenti sul vostro pianeta, siamo in grado

di influenzare il comportamento di alcuni dei vostri leader, fortunatamente

per voi. Ad esempio, il nostro intervento ha impedito alla Germania di essere

la prima nazione ad avere l'uso della bomba atomica, perché sarebbe stato

disastroso per il resto delle persone sulla Terra se il nazismo avesse

trionfato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Come ti renderai conto,

ogni regime totalitario significa un grande passo indietro per la

civilizzazione.

“Quando milioni di persone sono mandate alle camere a gas semplicemente

perché sono Ebree, i loro assassini non possono vantarsi di essere un popolo

civile.

“Ancora meno, i Tedeschi possono credere di essere il popolo eletto. Per

agire come hanno fatto, devono essere caduti più in basso di qualsiasi tribù

di cannibali.

“I Russi, che inviarono migliaia di persone a lavorare nei campi di

concentramento e ne eliminarono altre migliaia, sulla base che queste

rappresentavano un pericolo per il 'regime', non sono migliori.

Sulla Terra, c'è un grande bisogno di disciplina, ma la ‘disciplina' non

significa dittatura. Il Grande Spirito, il Creatore stesso non obbliga alcuna

creatura, umana o altro, a fare qualcosa contro la loro volontà . Noi tutti

abbiamo libero arbitrio e dipende da noi disciplinare noi stessi al fine di

migliorare spiritualmente.

Imporre la propria volontà su di un altro, in un modo che priva l'individuo

del privilegio di esercitare la propria libera volontà, è uno dei più grandi

crimini che l'uomo possa commettere.

“Quello che sta accadendo ora in Sud Africa è un crimine contro tutta

l'umanità. Il razzismo stesso è un crimine...”

“Thao,” interruppi, “c'è qualcosa che non capisco. Tu dici che avete impedito

ai Tedeschi di essere i primi ad avere la bomba atomica, ma perché non

avete impedito a tutti i paesi di averla? Devi ammettere che, al punto a cui

siamo giunti con le armi atomiche, siamo seduti su un vulcano. Cosa dici di

Hiroshima e Nagasaki, non vi sentite in qualche modo responsabili?”

“Michel, naturalmente tu guardi a queste cose in un modo molto

semplificato. Ogni cosa per te è nera o bianca, ma ci sono anche molte

sfumature di grigio. Se la Seconda Guerra Mondiale non fosse stata fermata,

come è stato con il bombardamento e la distruzione di queste due città, ci

sarebbero stati molti più morti, tre volte tante vittime quante ce ne sono

state con le bombe atomiche. Come tu dici nella tua lingua, abbiamo ha

Page 79: La profezia di Thiaoouba

scelto il minore dei due mali.

“Come ti ho detto prima, noi possiamo 'dare una mano', ma non ci

occupiamo dei dettagli minimi di una situazione. Ci sono regole molto rigide

da seguire. La bomba doveva esistere, proprio come su tutti i pianeti essa,

alla fine, viene scoperta. Una volta in esistenza noi possiamo osservare ciò

che ne consegue, come spettatori, o possiamo intervenire. Se interveniamo,

è per dare un vantaggio alla 'parte', che è più sincera e più rispettosa della

libertà individuale.

Se alcuni dei leader che leggono il tuo libro non ti credono, o dubitano di ciò

che è scritto, sfidali a spiegare la scomparsa di miliardi di 'aghi' messi in

orbita attorno alla Terra diversi anni fa. Chiedi loro di spiegare anche la

seconda scomparsa di miliardi o più 'aghi' messi ancora una volta in orbita.

Loro sapranno a cosa ti riferisci, non aver paura. Siamo noi responsabili per

la scomparsa di questi 'aghi', giudicandoli potenzialmente disastrosi per il

vostro pianeta.

“Noi, a volte, impediamo ai vostri esperti di 'giocare con i fiammiferi', ma è

importante non contare sulla nostra assistenza, quando si commettono degli

errori. Se giudichiamo opportuno 'dare una mano', lo facciamo, ma non

possiamo, e non vogliamo salvarvi automaticamente dal disastro, perché

significherebbe contravvenire la Legge Universale.

“Vedi, Michel, le armi atomiche sembrano mettere paura nei cuori delle

persone della Terra, e ammetto che sono una spada di Damocle sospesa

sopra le vostre teste, ma non sono il vero pericolo.

“I veri pericoli sulla Terra, in ordine di ‘importanza’ sono: primo il denaro,

poi i politici; terzo i giornalisti e le droghe e quarto le religioni. Questi

pericoli non si riferiscono in alcun modo alle armi nucleari.

“Se le persone sulla Terra vengono spazzate via da un cataclisma nucleare, i

loro esseri Astrali andranno dove devono dopo la morte e l'ordine naturale di

morte e rinascita sarà mantenuto.

“Il pericolo non sta nella morte del corpo fisico, come milioni di persone

credono: il pericolo esiste nel modo in cui uno vive.

“Sul vostro pianeta, il denaro è il peggiore di tutti i mali. Prova adesso, ad

immaginare la vita senza denaro...

“Vedi,” disse Thao che 'lesse' i miei sforzi, “non puoi nemmeno immaginare

una vita simile, perché sei coinvolto nel sistema.

“Tuttavia, solo due ore fa, hai visto che il popolo di Mu era in grado di

soddisfare i propri bisogni senza spendere soldi. Hai notato, lo so, che le

persone erano molto felici e molto avanzate.

“La civiltà di Mu ruotava attorno alla comunità, sia spiritualmente che

materialmente, ed ha prosperato. Naturalmente, non si deve confondere la

'comunità' con il 'comunismo', come esiste in alcuni paesi della Terra. Il

comunismo, così com’è praticato sulla Terra, è la parte essenziale dei regimi

totalitari e non democratici, e, in quanto tale, è degradante per l'Uomo.

“Purtroppo, per quanto riguarda il denaro, è difficile aiutare in modo

costruttivo sulla Terra perché l'intero sistema è basato su di esso. Se la

Germania ha bisogno di 5000 tonnellate di lana Australiana, non può inviare,

in cambio, 300 Mercedes e 50 trattori. Il vostro sistema economico non

funziona in questo modo, è, quindi, difficile migliorare il sistema.

“D'altra parte, molto potrebbe essere ottenuto per quanto riguarda i politici

ed i partiti politici. Siete tutti nella stessa barca... ed è un paragone utile da

fare quello tra un paese o un pianeta e una barca. Ogni barca deve avere il

suo capitano, ma per funzionare bene richiede abilità e spirito di

cooperazione tra i marinai, nonché il loro rispetto per il loro capitano.

“Se, oltre ad essere competente, di esperienza e veloce a pensare, il

capitano è anche giusto e onesto, ci sono grandi probabilità che il suo

equipaggio darà il meglio con lui. In ultima analisi, è il valore intrinseco del

capitano, a prescindere dalla sua politica o tendenze religiose, che

Page 80: La profezia di Thiaoouba

determinerà l'efficacia del suo operato.

“Immagina, per esempio, che un capitano debba essere eletto dal suo

equipaggio, più per ragioni politiche che per la sua abilità nella navigazione e

la sua freddezza in momenti di pericolo. Per immaginare meglio la

situazione, supponiamo di star osservando un’effettiva elezione. Siamo in

piedi sul ponte di comando dove 150 membri dell'equipaggio sono radunati

con tre candidati per il comando di una nave. Il primo è un democratico, il

secondo un comunista, e il terzo un conservatore. Tra i membri

dell'equipaggio ce ne sono 60 con tendenze comuniste, 50 democratici e 40

conservatori. Ora sto per mostrarti che questa vicenda non può essere

condotta in modo appropriato.

“Il candidato comunista è costretto a fare certe promesse ai democratici e

conservatori, se vuole vincere, perché gli sono ‘garantiti’ solo 60 dei voti.

Egli deve convincere almeno 16 uomini, provenienti dagli altri partiti, che è

nel loro interesse eleggere lui. Ma sarà in grado di mantenere le promesse

che fa? E, naturalmente, lo stesso vale per gli altri due candidati.

“Quando uno o l'altro di questi capitani è in mare, troverà sempre che un

numero significativo del suo equipaggio sarà fondamentalmente contrario a

che lui abbia il comando, quindi ci sarà sempre un rischio significativo di

ammutinamento.

“Naturalmente, questo non è il metodo con cui un capitano ottiene il suo

comando, per fortuna. Ho semplicemente voluto illustrare i pericoli che sono

insiti nell’elezione di dirigenti sulla base di pregiudizi politici piuttosto che

per la loro capacità di condurre la gente, onestamente, nella giusta

direzione.

“Mentre siamo in tema, mi preme sottolineare un altro punto. Quando il

nostro 'capitano eletto' è in mare, egli è il solo ed unico leader della nave,

mentre, quando un leader di partito è eletto come capo di stato, viene

immediatamente affrontato dal 'Leader dell'Opposizione'. Fin dall'inizio della

sua leadership, che le sue decisioni siano buone o cattive, sarà

sistematicamente criticato dal partito avverso che spinge per le sue

dimissioni. Come può un paese essere governato adeguatamente sotto un

tale sistema, Michel?”

“Avete una soluzione?”

“Certo, e ti è già stata descritta. L'unica soluzione è quella di seguire

l'esempio del governo di Mu.

“Che è di mettere come capo di stato un leader il cui unico obiettivo è il

benessere del popolo; un leader non motivato da falso orgoglio o

dall’appartenenza ad un partito o da avidità pecuniaria personale; di farla

finita con i partiti politici ed il risentimento, il rancore, l'odio che regna tra

loro e di porgere la mano al tuo vicino di casa, accettarlo e lavorare con lui,

indipendentemente dalle differenze che si possono avere. Egli è dopo tutto,

nella stessa barca con te, Michel. Egli è parte dello stesso villaggio, della

stessa città, della stessa nazione, dello stesso pianeta.

“Di che cosa è fatta la casa che hai scelto come rifugio, Michel?”

“Di mattoni... legno, tegole, gesso, chiodi...”

“Infatti, e di cosa sono fatti tutti questi materiali?”

“Atomi, naturalmente.”

“Perfetto. Adesso questi atomi, come tu sai, devono connettersi molto da

vicino, per formare un mattone o qualsiasi altro materiale da costruzione.

Che cosa accadrebbe se questi atomi si respingessero a vicenda anziché

unirsi, come fanno?”

“Disintegrazione.”

“E ci siamo. Quando allontani i tuoi vicini, tuo figlio o tua figlia, se non sei

sempre pronto ad aiutare anche coloro che non ti piacciono, contribuisci alla

disintegrazione della tua civiltà. E questo è ciò che sta accadendo sulla

Terra, sempre più, attraverso odio e violenza.

Page 81: La profezia di Thiaoouba

“Considera due esempi ben noti a tutti sul tuo pianeta, che dimostrano che

la violenza non è una soluzione. Il primo è Napoleone Bonaparte: per mezzo

delle armi fu in grado di conquistare tutta l'Europa e stabilì, come leader

nazionali, i suoi fratelli, per diminuire il rischio di tradimento.

“È ampiamente accettato che Napoleone fosse un genio e, anzi, un

organizzatore e legislatore competente poiché, 200 anni dopo, molte delle

sue leggi ancora esistono in Francia. Ma cosa ne è stato del suo impero,

Michel? Si disintegrò rapidamente perché fu stabilito tramite l'uso delle armi.

“Hitler, allo stesso modo, cercò di conquistare l'Europa con la forza e tu sai

cosa accadde.

“La violenza non paga e mai lo farà. La soluzione si trova, invece, nell’amore

e nella coltivazione della mente. Hai mai notato che, in tutto il mondo, ed in

particolare in Europa, avete avuto l’emergere di molti dei più grandi scrittori,

musicisti e filosofi nel diciannovesimo secolo e all’inizio del ventesimo?”

“Sì, credo sia così.”

“Sai perché?”

“'No.”

“Perché, assieme all'avvento dell’energia elettrica, il motore a combustione

interna, l'automobile, l'aeroplano e così via, il popolo della Terra trascurò la

coltivazione della propria spiritualità e si concentrò sul mondo materiale.

“Adesso, come ha spiegato il grande Thaora, il materialismo rappresenta

una delle più grandi minacce per la vostra vita attuale e le vostre vite future.

“Dopo i politici, avete il problema dei giornalisti e reporter. Ci sono alcuni tra

loro, anche se purtroppo rari, che cercano di fare il proprio lavoro di

diffusione di informazioni onestamente e sinceramente, selezionando con

attenzione le loro fonti; ma siamo molto allarmati dal fatto che la maggior

parte di essi cerca solo sensazionalismo.

“Anche le stazioni televisive, trasmettono sullo schermo sempre più scene di

violenza. Se i responsabili fossero obbligati a studiare psicologia, prima di

essere in grado di intraprendere tale pesante responsabilità, si farebbe un

passo nella giusta direzione. I tuoi reporter cercano e si nutrono delle scene

di violenza, omicidi, tragedie e catastrofi; siamo nauseati dal loro

comportamento.

“I leader di un paese, i giornalisti, di fatto ognuno che, dalla sua posizione, è

in grado di esercitare un'influenza sulle persone, ha una responsabilità

enorme nei confronti di milioni di persone che sono, né più né meno, che i

suoi simili. Troppo spesso, anche quelli che sono stati eletti alle loro

posizioni dal popolo, dimenticano gli obblighi che hanno a questo riguardo,

tranne che fino a pochi mesi prima di nuove elezioni, quando si rendono

conto che il popolo è scontento e potrebbe votare loro contro.

“Questo non è il caso dei vostri giornalisti, però, in quanto non hanno avuto

bisogno di ispirare fiducia nel popolo, per raggiungere le loro posizioni,

eppure hanno un potere simile di influenzare in modi che sono buoni o

cattivi.

“Infatti, sono in grado di fare veramente bene, quando attirano l'attenzione

del pubblico sui pericoli e le ingiustizie, e questa dovrebbe essere la loro

funzione principale.

“Per tornare alla necessità che queste persone che occupano posizioni

importanti capiscano e applichino la psicologia, ti darò un buon esempio per

illustrare ciò che voglio dire. In TV vediamo il seguente servizio: un giovane

ha appena preso un fucile e ucciso sette persone, tra cui due donne e due

bambini piccoli. Il giornalista mostra le macchie di sangue ed i corpi,

aggiungendo che l'assassino aveva imitato lo stile di un attore, noto per i

suoi ruoli nei film violenti. E il risultato? L'assassino sarà fiero di sé; non solo

ha raggiunto la 'notorietà nazionale', è anche stato paragonato con uno degli

eroi più popolari dei film violenti moderni. Ma oltre questo, un altro pazzo

simile, che vede i servizi e ascolta i commenti di giornalisti che prestano

Page 82: La profezia di Thiaoouba

attenzione ingiustificata a questo odioso crimine, sarà ispirato a cercare

anche lui il suo momento di 'gloria' nazionale.

“Una tale persona è di solito un fallito; un represso, frustrato, inibito;

qualcuno ignorato, che anela ad essere riconosciuto. Ha appena visto il

servizio in televisione e sa che tutta la violenza è trasmessa, ed è talvolta

esagerata dai reporter TV e dai giornalisti. Forse la sua immagine apparirà

sulla prima pagina di tutti i giornali, e perché no? Poi andrà davanti al

giudice e, forse, gli daranno un appellativo simile a 'Jack lo Squartatore' o

'Lo strangolatore dal Guanto di Velluto'. Non sarà più collocato tra i comuni

mortali. Il danno che tale reportage irresponsabile può fare è

inimmaginabile. Sconsideratezza ed irresponsabilità non sono qualità

evidenti nelle nazioni civilizzate. È per questo che dico, sulla Terra, non

avete nemmeno raggiunto la prima lettera della parola civiltà.”

“Quindi, qual è la soluzione?”

“Perché fai una domanda simile, Michel? Sei stato scelto perché sappiamo

come pensi, e so che tu conosci la risposta alla tua domanda. Comunque, se

insisti, potrai sentirla dalla mia bocca. Giornalisti, reporter e chiunque altro

la cui funzione sia quella di diffondere l'informazione non dovrebbero

dedicare più di due o tre righe a tali casi di omicidio. Potrebbero

semplicemente dire: ‘Abbiamo appena saputo dell’omicidio di sette persone

da parte di un pazzo irresponsabile. Questo omicidio si è verificato in tale

città ed è un evento spiacevole in un paese che si ritiene civile.’ Punto.

“Quelli che cercano il loro giorno o settimana di gloria metterebbero

sicuramente da parte l'omicidio come mezzo per conseguirlo, se i loro sforzi

ricevessero così poca pubblicità in cambio. Non Sei d'accordo?”

“Di cosa dovrebbero essere composti, allora, i loro servizi?”

“Ci sono così tante cose degne di essere mostrate: resoconti di eventi

meritevoli che migliorano la psiche delle persone della Terra, piuttosto che

lavargli il cervello in un modo negativo. Cronache di come qualcuno abbia

rischiato la vita per salvare un bambino che stava annegando, per esempio,

o di assistenza data ai poveri per migliorare la loro condizione.”

“Certo, sono completamente d'accordo con te, ma sono sicuro che la

circolazione dei giornali dipende dalle notizie sensazionali che contengono.”

“Ed eccoci di nuovo alla radice di ogni male che ho menzionato prima: il

denaro. Questo è la maledizione che mina la tua intera civiltà, eppure, in

questo particolare caso, la situazione potrebbe essere invertita se i

responsabili fossero motivati a cambiare. Non importa su quale pianeta, i

pericoli più gravi per l'umanità sono, in ultima analisi, di carattere

psicologico, piuttosto che di natura materiale.

“Le droghe, allo stesso modo, influiscono sulla psiche dell’individuo; non solo

rovinano la salute fisica, esse invertono anche il processo individuale di

evoluzione universale. Allo stesso tempo, in quanto inducono stati di euforia

o di paradisi artificiali, attaccano anche direttamente il corpo Astrale.

Elaborerò ulteriormente su questo punto perché è di grande importanza.

“Il corpo Astrale può essere danneggiato solo da due cose: le droghe e le

vibrazioni causate da certi tipi di rumore. Considerando solo le droghe, deve

essere capito che hanno un'influenza che è totalmente contro Natura. Esse

'asportano' il corpo Astrale in un’altra sfera in cui non dovrebbe essere. Il

corpo Astrale dovrebbe essere o in un corpo fisico o con il suo Sé Superiore,

del quale è una parte. Quando è drogato, il corpo Astrale di un individuo è

come 'addormentato' sperimentando sensazioni artificiali che distorcono

completamente il suo giudizio. È nella stessa situazione di un corpo fisico

durante un’importante operazione chirurgica. Se ti piace, è come uno

strumento che pieghiamo o rompiamo usandolo in modo errato o per un

compito per il quale non era stato destinato.

“A seconda del periodo di tempo che una persona è sotto l'influenza di

droghe, il suo corpo Astrale va in declino o, più esattamente, è destinato a

Page 83: La profezia di Thiaoouba

diventare saturo con dati falsi. Il 'recupero' per il corpo astrale può

richiedere diverse vite: per questo motivo, Michel, le droghe dovrebbero

essere evitate a tutti i costi.”

“C'è qualcosa che non capisco allora,” interruppi. “Per due volte, adesso, mi

avete dato droghe da prendere al fine di liberare il mio corpo Astrale dal mio

corpo fisico. Non mi avete, quindi, fatto un disservizio?”

“No, per niente. Abbiamo usato un farmaco che non è un allucinogeno, al

fine di assistere un processo che potrebbe accadere del tutto naturalmente

con una formazione adeguata. Non è una droga che 'acceca' e quindi non

presenta alcun pericolo per il tuo corpo Astrale ed i suoi effetti sono a

brevissimo termine.

“Tornando ai problemi del tuo pianeta, Michel, la soluzione dipende

dall'amore, non dal denaro. Richiede che la gente si innalzi al di sopra di

odio, risentimento, gelosia e invidia, e che ogni persona, sia essa spazzino o

leader della comunità, metta il suo vicino prima di se stessa, offrendo la

propria mano a chi ne ha bisogno.

“Ogni persona ha bisogno, sia fisicamente che mentalmente, dell’amicizia

del suo prossimo, non solo sul vostro pianeta, ma su tutti i pianeti. Come

disse Gesù, quando lo mandammo da voi quasi 2000 anni fa: ‘Amatevi l’un

l’altro’, ma naturalmente...”

“Thao!” interruppi di nuovo, quasi bruscamente questa volta. “Cosa hai

appena detto riguardo a Gesù?”

“Gesù, Michel è stato inviato sulla Terra da Thiaoouba quasi 2000 anni fa,

proprio come Lationusi andò sulla terra e ritornò.”

Di tutto ciò che mi era stato spiegato, fu questa rivelazione inaspettata, a

scioccarmi di più. Allo stesso tempo, l’Aura di Thao cambiò rapidamente

colore. La soffice ‘nebbia’ d’oro intorno alla sua testa diventò quasi gialla, e

la dolce pioggia di colori dalla cima della sua testa, esplose di nuova

energia.

“Un grande Thaora ci sta chiamando, Michel. Dobbiamo andare

immediatamente.” Thao si alzò in piedi.

Adattai la mia maschera e la seguii fuori, molto incuriosito da questa

improvvisa interruzione e dalla fretta insolita. Salimmo a bordo della

piattaforma volante e ci innalzammo, verticalmente, sopra i rami degli

alberi. Presto stavamo volando sopra la spiaggia, e poi l'oceano, viaggiando

a una velocità molto superiore che in precedenza. Il sole era abbastanza

basso nel cielo e sfiorammo acque che erano verde smeraldo o perfetto blu-

azzurro, se posso descrivere i colori in termini Terrestri.

Enormi uccelli, con un'apertura alare di circa quattro metri, incrociarono il

nostro cammino proprio davanti a noi ed i raggi del sole illuminarono le

piume di colore rosa brillante delle loro ali e le piume verde brillante delle

loro code.

In poco tempo raggiungemmo l'isola e Thao portò giù la piattaforma di

nuovo nel parco, in quello che sembrava essere esattamente lo stesso posto

di prima. Mi fece segno che dovevo seguirla e partimmo; lei camminava ed

io correvo dietro di lei.

Questa volta non ci avviammo al doko centrale, ma prendemmo una strada

diversa, che ci portò alla fine ad un altro doko, delle stesse enormi

dimensioni del doko centrale.

Due persone, entrambe più alte di Thao, ci aspettavano sotto la luce

d'ingresso. Thao parlò loro a bassa voce; poi si avvicinò ed ingaggiò una

breve consultazione, dalla quale ero escluso. Si fermarono, lanciando

sguardi curiosi nella mia direzione, ma senza sorridere affatto. Potei vedere

le loro Aure, che erano meno brillanti di quella di Thao, una sicura

indicazione che non erano così altamente evolute in spirito.

Per un tempo considerevole, aspettammo senza muoverci. Gli uccelli del

parco si avvicinarono, guardandoci. Nessuno, a parte me, li degnò di alcuna

Page 84: La profezia di Thiaoouba

attenzione, le mie compagne erano apparentemente assorte nei loro

pensieri. Ricordo chiaramente che un uccello, simile ad un uccello del

paradiso, venne e si fermò tra Thao e me; per tutti gli dei, proprio come se

volesse essere ammirato.

Il sole sarebbe tramontato presto e mi ricordo che guardavo i suoi ultimi

raggi in alto tra gli alberi, che accendevano scintille di porpora e d'oro tra i

rami. Uno stormo di uccelli batté rumorosamente le ali sotto un baldacchino,

rompendo il silenzio che si era creato. Come se questo fosse stato un

segnale, Thao mi chiese di togliere la maschera, chiudere gli occhi e

prendere la sua mano in modo da poter guidare i miei passi. Molto

incuriosito, feci come lei mi chiese.

Muovendomi avanti, sentii la resistenza della luce, ora a me familiare,

mentre entravamo nel doko. Mi venne detto telepaticamente di tenere gli

occhi socchiusi e abbassati e di seguire Thao da vicino. Avanzammo di circa

30 passi prima che Thao si fermasse tenendomi al suo fianco. Ancora per

telepatia, mi indicò che adesso potevo aprire gli occhi e guardarmi attorno;

cosa che feci abbastanza lentamente. Davanti a me c'erano tre figure

straordinariamente simili a quelle che avevo incontrato in precedenza. Come

gli altri, sedevano a gambe incrociate, la schiena dritta, su blocchi coperti di

tessuto, ogni posto era di un colore complementare al suo occupante.

Thao ed io eravamo in piedi accanto a due posti simili fino a quando,

telepaticamente, e senza un gesto, fummo invitati a sedere. Mi guardai

attorno con discrezione, ma non vidi alcuna traccia dei due personaggi che

avevamo incontrato all'ingresso: forse erano dietro di me...?

Come in precedenza, gli occhi del Thaori mi diedero l'impressione di essere

illuminati da dentro, ma questa volta fui subito in grado di vedere le loro

Aure, risplendenti di colori vivaci tutte molto piacevoli per gli occhi.

La figura centrale si alzò in levitazione, senza alterare la propria posizione, e

lentamente galleggiò verso di me. Si fermò davanti e leggermente al di

sopra di me, mettendo una delle sue le mani alla base del mio cervelletto e

l'altra sul lato sinistro del mio cranio. Ancora una volta, sentii il mio corpo

invaso dalla sensazione simile ad un fluido di benessere, ma questa volta

quasi svenni.

Togliendo le mani, tornò al suo posto. Forse dovrei spiegare che i dettagli

riguardanti la posizione delle sue mani sulla mia testa mi furono forniti in

seguito, da Thao, poiché, ancora una volta, ero al di là di me, in quel

momento, per poter registrare tali dettagli. Eppure mi ricordo ancora un

pensiero che mi venne in mente, un pensiero piuttosto fuori luogo in quel

momento, quando riprese il suo posto: ‘Probabilmente non vedrò mai una di

queste figure usare le proprie due gambe come fanno tutti gli altri.’

10

Un alieno diverso e le mie vite precedenti

Era trascorso un periodo di tempo, non ho idea quanto, quando, d'istinto,

voltai la testa verso sinistra. Sono sicuro che la mia bocca si spalancò e

rimase così. Una delle due persone che avevo incontrato in precedenza

veniva verso di noi da sinistra, accompagnando una persona, molto strana in

apparenza, per la spalla. Per un attimo pensai che questa persona fosse un

Capo Pellerossa, come li vediamo nei film. Cercherò di descriverlo come

meglio posso.

Era molto piccolo di statura, forse 150 centimetri, ma la cosa che più colpiva

in lui era che era largo tanto quanto era alto, proprio come un quadrato. La

Page 85: La profezia di Thiaoouba

sua testa era completamente rotonda e direttamente appoggiata sulle sue

spalle. Ciò che a prima vista mi aveva fatto venire in mente un capo

Indiano, furono i suoi capelli, che erano più come piume, colorate di giallo,

rosso e blu, piuttosto che capelli. I suoi occhi erano completamente rossi e

la sua faccia ‘appiattita’ quasi come quella di un Mongoloide. Non aveva

sopracciglia, ma le ciglia erano quattro volte più lunghe delle mie. Gli era

stato dato un abito come il mio, anche se di colore molto diverso. Gli arti

che si estendevano oltre la veste erano dello stesso colore azzurro, del suo

volto. La sua Aura, a tratti argentata, brillava vivace e attorno alla testa

c’era un forte alone d'oro.

La pioggia di colori dalla cima della sua testa era molto più piccola di quella

di Thao, elevandosi solo di qualche centimetro in aria. Fu, telepaticamente,

invitato a sedere, a circa una decina di passi alla nostra sinistra.

Ancora una volta, la figura centrale levitò verso il nuovo arrivato e mise le

mani sulla sua testa, ripetendo la procedura che avevo sperimentato.

Quando fummo tutti seduti, la grande figura cominciò a rivolgersi a noi.

Parlò nella lingua di Thiaoouba ed io fui completamente stordito nello

scoprire che capivo tutto ciò che diceva, come se avesse parlato nella mia

lingua madre!

Vedendo la mia agitazione, Thao telepatizzò, ‘Si, Michel, hai un nuovo dono.

Ti sarà spiegato in seguito.’

“Arki,” stava dicendo il Thaora, “questo è Michel, dal pianeta Terra. Ti do il

benvenuto su Thiaoouba, Arki. Possa lo Spirito illuminarti”

Rivolgendosi a me, continuò. “Arki è venuto a farci visita dal pianeta X.”

(Non sono autorizzato a rivelare il nome di questo pianeta, né la ragione per

cui mi è proibito di farlo.) “E lo ringraziamo, in nome dello Spirito e di tutto

l'Universo, proprio come ringraziamo te, Michel, per la tua disponibilità a

collaborare con noi nella nostra missione.

“Arki è venuto nella sua Agoura su nostra richiesta, specialmente per

incontrare te, Michel.

“Volevamo che tu vedessi con i tuoi occhi e toccassi con le tue mani, un

extra-planetario molto diverso dalla tua razza. Arki abita un pianeta della

stessa categoria della Terra, anche se è molto diverso, per certi aspetti.

Queste 'differenze' sono essenzialmente fisiche ed hanno contribuito, nel

corso del tempo, all'aspetto fisico delle persone.

“Abbiamo anche voluto mostrarti alcune cose, Michel. Arki e i suoi simili

sono altamente evoluti tecnologicamente e spiritualmente, cosa che

potrebbe sorprenderti considerando che trovi il suo aspetto 'anormale',

addirittura mostruoso. Comunque, puoi vedere dalla sua Aura che è

altamente spirituale e buono. Abbiamo anche voluto mostrarti, con questa

esperienza, che possiamo darti, per un periodo, il dono non solo di vedere le

Aure, ma di capire tutte le lingue, e questo, senza ricorrere alla telepatia.”

È proprio così, pensai tra me e me.

“Sì, che lo è,” rispose il Thaora. “Adesso, avvicinatevi, voi due. Parlate

assieme, toccatevi, se volete; in una parola, fate conoscenza.”

Mi alzai e Arki fece altrettanto. Quando fu in piedi, le sue mani quasi

toccavano il pavimento. Ognuna aveva cinque dita, come le nostre, ma

aveva due pollici, uno nella stessa posizione dei nostri e l’altro dove sono i

nostri mignoli.

Ci avvicinammo l’un l’altro e lui allungò il braccio verso di me, il polso in

avanti ed il pugno chiuso. Mi sorrideva, rivelando una serie di denti diritti e

regolari, proprio come i nostri, ma verdi. Tesi la mia mano, in risposta, non

sapendo cos'altro fare, ed egli si rivolse a me nella sua lingua, ora

perfettamente comprensibile.

“Michel, sono molto lieto di incontrarti e avrei voluto darti il benvenuto come

ospite sul mio pianeta.” Lo ringraziai calorosamente, e pieno di emozione,

iniziai la frase in francese e la finii in inglese, ma lui non ebbe difficoltà a

Page 86: La profezia di Thiaoouba

capirmi!

Continuò. “Su richiesta del grande Thaora, sono venuto su Thiaoouba dal

pianeta X, un pianeta che somiglia al tuo in molti modi. È due volte più

grande della Terra, con 15 miliardi di abitanti, ma, come la Terra e gli altri

pianeti della prima categoria, è un 'Pianeta del Dolore'. I nostri problemi

sono molto simili ai vostri: abbiamo sofferto due olocausti nucleari durante

la nostra esistenza sul pianeta e sperimentato dittature, criminalità,

epidemie, cataclismi, un sistema monetario e tutto ciò che è ad esso

associato, religioni, culti e altre cose.

“Tuttavia, ottanta dei nostri anni fa (il nostro anno dura quattrocentodue

giorni di 21 ore) abbiamo avviato una riforma. In effetti, la riforma è stata

messa in moto da un gruppo di quattro persone di un piccolo villaggio sulle

rive di uno dei nostri più grandi oceani. Questo gruppo, composto di tre

uomini e una donna, predicava pace, amore e libertà d’espressione.

Viaggiarono fino alla capitale del loro paese e chiesero un colloquio con i

leader. La loro richiesta fu negata perché il regime era dittatoriale e militare.

Per sei giorni e cinque notti, i quattro dormirono di fronte alle porte del

palazzo, mangiando niente e bevendo poca acqua.

“La loro perseveranza attirò l'attenzione del pubblico e dal sesto giorno, una

folla di 2000 persone si radunò davanti al palazzo. Con voci deboli, i quattro

predicarono alla folla di unirsi nell'amore per cambiare il regime; fino a

quando le guardie posero fine al loro 'sermone' sparando ai quattro e

minacciando di sparare ai membri della folla se non si fossero dispersi. Cosa

che ben presto fecero, per genuina paura delle guardie. Tuttavia, un seme

era stato piantato nella mente della gente. Di riflesso, migliaia di loro si

resero conto che, senza una comprensione pacifica, erano impotenti,

assolutamente impotenti.

“Fu passata parola tra la gente: ricchi e poveri, datori di lavoro e dipendenti,

lavoratori e capireparto, e un giorno, sei mesi più tardi, l'intera nazione

arrivò a un punto morto.”

“Cosa intendi per 'arrivò a un punto morto’?” Chiesi.

“Le centrali nucleari chiusero, i sistemi di trasporto si fermarono, le

autostrade vennero bloccate. Tutto si fermò. Gli agricoltori non

consegnarono i loro prodotti, radio e reti televisive cessarono di trasmettere,

i sistemi di comunicazione chiusero. La polizia fu impotente di fronte a tale

unità, perché, nel giro di poche ore, milioni di persone aderirono al 'cessate

il lavoro'. Sembrò, in quel periodo, che la gente avesse dimenticato i propri

odi, gelosie, differenze di opinione in quanto unita contro ingiustizia e

tirannia. Le forze di polizia e l’esercito sono composti da esseri umani e

questi esseri umani avevano parenti e amici tra la folla.

“Non era più una questione di uccidere quattro persone sovversive.

Avrebbero dovuto ucciderne centinaia di migliaia solo per 'liberare' un

impianto di energia.

“Di fronte alla volontà del popolo, la polizia, l'esercito ed il Dittatore furono

costretti a capitolare. Le uniche morti che si verificarono durante l'incidente

furono quelle dei 23 fanatici che formavano la guardia personale del

Tiranno: i soldati furono costretti a sparare, per raggiungerlo.”

“Lo impiccarono?” Chiesi.

Arki sorrise. “Perché? No, Michel. La gente aveva finito con la violenza. Fu

deportato, invece, in un luogo dove non poteva fare danni ulteriori, ed

infatti, il loro esempio, ispirò il suo cambiamento. Ritrovò, ancora una volta,

il sentiero dell’amore e rispetto per la libertà individuale. Morì, infine, pentito

per tutto ciò che aveva fatto. Adesso, questa nazione è quella di maggiore di

successo sul nostro pianeta, ma, come sul vostro, ci sono altre nazioni sotto

il dominio di violenti regimi totalitari e stiamo tutti facendo ciò che è in

nostro potere per aiutarle.

“Sappiamo che tutto ciò che facciamo in questa vita è un apprendistato, che

Page 87: La profezia di Thiaoouba

ci offre la possibilità di crescere ad un'esistenza superiore e anche di

liberarci per sempre dei nostri corpi fisici. Devi sapere, anche, che i pianeti

sono suddivisi in categorie e che è possibile, per popolazioni intere, emigrare

su un altro, quando il loro pianeta è in pericolo, ma nessuno può farlo se il

nuovo pianeta non è della stessa categoria.

“Essendo noi stessi sovrappopolati e disponendo di una tecnologia altamente

avanzata, abbiamo visitato il tuo pianeta, al fine di creare là un

insediamento; un'idea che abbiamo deciso di abbandonare perché il vostro

grado di evoluzione ci avrebbe portato più danno che benessere.”

Non ero molto lusingato da quella riflessione e la mia aura deve averlo

indicato chiaramente ad Arki. Lui sorrise e continuò. “Mi dispiace, Michel, ma

sto dicendo la mia senza ipocrisia. Abbiamo visitato ancora la Terra, ma solo

come osservatori, interessati a studiare e imparare da voi, dai vostri errori.

Non siamo mai intervenuti, perché questo non è il nostro ruolo, e non

avremmo mai invaso il vostro pianeta, in quanto ciò sarebbe stato per noi

un passo indietro. Voi non siete da invidiare, materialmente,

tecnologicamente o spiritualmente.

“Tornando ai nostri corpi Astrali, un corpo Astrale non può assolutamente

passare ad un pianeta superiore finché non è sufficientemente evoluto.

Stiamo parlando, naturalmente, di evoluzione spirituale e non tecnologica.

Questa evoluzione si verifica grazie al corpo fisico. Hai già imparato delle

nove categorie di pianeti; i nostri sono al fondo della scala ed i pianeti

migliorano di gradino in gradino fino ad essere come questo pianeta. A noi,

nel nostro attuale corpo fisico, è consentito di rimanere qui solo nove giorni.

Secondo la Legge Universale, il decimo giorno, i nostri corpi fisici

morirebbero e né Thao, né il grande Thaora, che ha il potere di far rivivere i

morti, sarebbero in grado di prevenire o invertire il processo. La natura ha

delle regole molto rigide con protezioni ben stabilite.”

“Ma se dovessi morire qui, forse il mio corpo Astrale potrebbe rimanere qui e

potrei reincarnarsi come un bambino di Thiaoouba...?” Ero pieno di

speranza, dimenticando, per un momento, la famiglia che amo sulla Terra.

“Tu non capisci, Michel. La Legge Universale richiede che tu ti reincarni sulla

Terra, se non hai ancora finito il tuo tempo là. Ma è possibile che quando

morirai sulla Terra, quando verrà il tuo momento, il tuo corpo Astrale si

reincarni in un corpo su un altro pianeta più avanzato... un pianeta di

seconda o forse terza categoria, o anche questo, a seconda del tuo attuale

grado di sviluppo.”

“E' possibile quindi, saltare tutte le categorie e ritrovarsi reincarnati in un

pianeta di nona categoria?” Chiesi, ancora pieno di speranza, perché, molto

decisamente, consideravo Thiaoouba come un vero paradiso.

“Michel, puoi prendere un po' di minerale di ferro e del carbonio, scaldarli

assieme alla giusta temperatura, e produrre acciaio puro? No. In primo

luogo devi scremare la spazzatura dal ferro; poi rimetterlo in pentola per

trasformarlo di nuovo e ancora e ancora... per tutto il tempo necessario alla

produzione di acciaio di prima qualità. Lo stesso vale per noi; dobbiamo

essere 'ritrasformati' più e più volte fino ad emergere perfetti, per poi alla

fine ricongiungerci con lo Spirito, che, essendo egli stesso perfetto, non può

accettare la minima imperfezione.”

“Sembra così complicato!”

“Lo Spirito, che ha creato tutto, l’ha voluto in questo modo e sono sicuro

che, per lui, è molto semplice; ma per un povero cervello umano, lo

ammetto, è a volte difficile da comprendere. E più si cerca di arrivare alla

Sorgente, più diventa difficile. Per questo motivo, abbiamo cercato, ed in

certi luoghi con successo, di abolire religioni e sette. Esse, a quanto pare,

desiderano raggruppare le persone e aiutarle ad adorare Dio o gli dèi e a

comprendere meglio, eppure fanno tutto molto più complicato e del tutto

incomprensibile con l'introduzione di riti e leggi inventate da sacerdoti che

Page 88: La profezia di Thiaoouba

guardano ai propri interessi personali, piuttosto che seguire la natura e la

Legge Universale. Vedo dalla tua Aura che tu già ti rendi conto di alcune di

queste cose.”

Sorrisi, perché era vero, e chiesi, “Sul tuo pianeta, puoi vedere le Aure, e

leggerle?”

“Pochi di noi l’hanno imparato, me compreso, ma in questo campo siamo

appena più avanzati di voi. Tuttavia, studiamo l'argomento enormemente

perché sappiamo che questo è ciò che è necessario per la nostra

evoluzione.”

Si fermò lì, improvvisamente, e capii che era un ordine telepatico

proveniente dal grande personaggio, a farglielo fare.

“Adesso devo andare, Michel e sarò completamente felice di farlo, se

avendoti parlato, sono stato in grado di assistere te e le creature tue

compagne, sulla Terra e tutto l'Universo.”

Tese la mano verso di me ed io feci altrettanto. Nonostante la sua bruttezza,

avrei voluto baciarlo e tenerlo fra le braccia. Magari l’avessi fatto...

In seguito seppi che rimase ucciso, assieme ad altri cinque, quando la sua

navicella esplose appena un'ora dopo aver lasciato Thiaoouba. Sperai che la

vita continuasse per lui su un pianeta più ospitale... ma forse sarebbe

tornato sul suo per aiutare la sua gente, chi lo sa? Avevo incontrato, all’altro

lato dell’universo, un fratello che, come me, esisteva su un Pianeta di

Dolore; studiava, presso la stessa scuola per, un giorno, ottenere la felicità

eterna.

Quando Arki lasciò la stanza con il suo mentore, mi sedetti di nuovo vicino a

Thao. Il Thaora che mi aveva dato il dono di capire tutte le lingue, si rivolse

a me nuovamente.

“Michel, come Thao ti ha già detto tu sei stato scelto da noi per visitare

Thiaoouba, ma il motivo essenziale della nostra scelta non ti è stato rivelato.

Non è solo perché hai una mente già risvegliata e aperta, ma anche, e

soprattutto, perché tu sei uno dei rari soukou che abitano al presente la

Terra. Un ‘soukou’ è un corpo Astrale che ha vissuto ottantuno vite in corpi

fisici umani, e ha vissuto quelle vite su pianeti diversi o diverse categorie.

Per varie ragioni, i ‘soukou' ritornano a vivere su pianeti inferiori, come la

Terra, quando potrebbero benissimo continuare a 'salire la scala' senza mai

tornare indietro. Tu sai che il numero nove è il numero dell’Universo. Tu sei

qui nella Città dei Nove Doko, fondata sulla Legge Universale. Il tuo corpo

astrale ha nove volte nove vite, cosa che ti porta alla fine di uno dei grandi

cicli.”

Ancora una volta, ero completamente sbalordito. Sospettavo di non star

vivevo la mia prima vita, soprattutto dopo il mio viaggio a Mu, ma ottantuno

vite! Non sapevo che se ne vivessero così tante...

“È possibile viverne molte di più, Michel”, disse il Thaora, interrompendo i

miei pensieri. “Thao è alla sua 216a, ma altre entità ne vivono molte di

meno. Come ho detto, tu sei stato scelto tra i pochissimi 'soukou' che vivono

sulla Terra, ma perché tu acquisisca una conoscenza completa durante il

soggiorno sul nostro pianeta, abbiamo previsto per te un altro viaggio nel

tempo. In modo che possa capire meglio cos’è la reincarnazione, e quale sia

il suo scopo, ti permetteremo di rivedere le tue precedenti esistenze. Questo

viaggio nel tempo ti sarà utile quando scriverai il tuo libro e ne

comprenderai pienamente lo scopo.”

Aveva appena finito di parlare, quando Thao mi prese per le spalle e mi fece

girare su me stesso. Mi portò verso la camera di rilassamento, una

caratteristica, a quanto pareva, di ogni Doko. I tre Thaori ci seguirono,

sempre levitando.

Thao mi indicò che dovevo sdraiarmi su un grande pezzo di stoffa che era

proprio come un cuscino d'aria. Il Thaora 'capo' si posizionò dietro la mia

testa, mentre gli altri due tenevano ciascuno una delle mie mani. Thao mise

Page 89: La profezia di Thiaoouba

le mani a coppa sopra il mio plesso solare.

Il leader poi appoggiò il dito indice di entrambe le mani sopra la mia

ghiandola pineale, ordinandomi telepaticamente di fissare le sue dita.

Pochi secondi dopo, ebbi l'impressione di scivolare all'indietro, ad una

velocità incredibile, attraverso un buio tunnel senza fine. Poi, all'improvviso,

emersi dal tunnel in quello che sembrava essere una galleria di una miniera

di carbone. Diversi uomini, con indosso piccole lampade sulla fronte stavano

spingendo carrelli; altri, un po’ più in là, stavano aggredendo il carbone con

picconi o lo spalavano nei carri. Mi trasferii verso la fine della galleria dove

potei esaminare uno dei minatori da vicino. Mi sembrava di conoscerlo. Una

voce che veniva da dentro di me disse, ‘È uno dei tuoi corpi fisici, Michel.’

L'uomo era molto alto e ben fatto. Era coperto di sudore e di polvere di

carbone e lavorava come spalatore di carbone in un carrello.

La scena cambiò bruscamente, proprio come quando ero nella psicosfera su

Mu. Appresi che era chiamato Siegfried, quando uno degli altri minatori,

all’ingresso del pozzo della miniera, chiamò il suo nome in tedesco, che

capivo perfettamente, ed io non parlo o capisco quella lingua. L’altro

minatore chiese a Siegfried di seguirlo. Si diresse verso un vecchio

capannone, un po' più grande di tutti gli altri, in questa apparente strada

principale del villaggio. Li seguii entrambi all'interno, dove ardevano

lampade ad olio e gli uomini erano seduti ai tavoli.

Siegfried si unì a un gruppo di loro. Gridarono qualcosa a un bruto che

indossava un grembiule sporco e, poco dopo, questi portò loro una bottiglia

e alcune coppe di peltro.

Un'altra scena si sovrappose a questa. Sembrava che fosse alcune ore più

tardi. Il capannone era lo stesso, ma ora, Siegfried stava barcollandone

fuori, visibilmente ubriaco. Si diresse verso una fila di baracche più piccole,

ognuna delle quali aveva camini da cui saliva, arricciato, un fumo nerastro.

Bruscamente, aprì la porta di una di queste ed entrò, con me alle sue

calcagna.

Otto figli, progredendo in età da un anno in avanti, ogni dodici mesi,

sedevano ad un tavolo immergendo i cucchiai in ciotole piene di una pappa

dall’aspetto poco appetitoso. Tutti loro alzarono la testa alla comparsa

improvvisa del padre, guardandolo con occhi spaventati. Una donna, di

medie dimensioni, ma di forte aspetto, con capelli di un colore biondo

sporco, si rivolse a lui in modo aggressivo: ‘Dove sei stato e dove sono i

soldi? Tu sai bene che i bambini non hanno avuto fagioli da due settimane,

e, ancora una volta, sei ubriaco!’

Si alzò e si avvicinò Siegfried. Come alzò la mano per schiaffeggiare il suo

volto, lui le afferrò il braccio e, col pugno sinistro, la colpì cosi forte, che la

fece volare all'indietro.

Cadde a terra, colpendo con la parte posteriore del collo il focolare del

camino, e fu uccisa all'istante.

I bambini piangevano e urlavano. Siegfried si chinò sulla moglie i cui gli

occhi spalancati guardavano senza vita nei suoi.

‘Freda, Freda, dai, tirati su,’ gridò, la sua voce piena di angoscia. La prese

tra le braccia per aiutarla, ma lei non stava in piedi. Improvvisamente,

mentre lei continuava a fissarlo immobile, si rese conto che era morta. Ora

sobrio, si precipitò verso la porta e fuggì nella notte, correndo e correndo,

come se avesse perduto la sua mente.

La scena, ancora una volta, cambiò e Siegfried apparve saldamente legato

tra due guardie, una delle quali stava mettendogli un cappuccio sulla testa.

Anche il boia ne indossava uno con buchi tagliati per gli occhi. Era un uomo

imponente e teneva nella sua mano enorme il manico di un’ascia a lama

larga. La guardia fece inginocchiare Siegfried, piegandolo in avanti in modo

che la testa poggiasse sul blocco di esecuzione. Ora, il carnefice si fece

avanti e assunse la sua posizione. Un prete recitò frettolosamente delle

Page 90: La profezia di Thiaoouba

preghiere, mentre il boia alzava lentamente l’ascia sopra la sua testa.

Alquanto improvvisamente, la lasciò cadere sul collo di Siegfried. La testa

della vittima rotolò al suolo, facendo indietreggiare la folla di diversi passi.

Avevo appena assistito alla morte violenta di uno dei miei tanti corpi fisici...

La sensazione fu così strana. Fino al momento della sua morte, ero pieno di

un grande affetto per quest’uomo, e anche se aveva sbagliato, provavo

grande pena per lui. Al momento della sua morte, tuttavia, come la sua

testa rotolava a terra tra il mormorio della folla, provai un profondo senso di

sollievo per lui, così come per me.

Immediatamente, mi si presentò un'altra scena. Davanti a me c'era un lago,

le sue lucenti acque blu riflettevano i raggi di due soli che pendevano

piuttosto bassi sull’orizzonte.

Una piccola barca, decorata riccamente, ma delicatamente, con sculture e

dipinti, procedeva attraverso il lago. Era guidata da uomini di media

grandezza e di carnagione rossastra, con lunghe pertiche che immergevano

in acqua. Sotto una specie di baldacchino e seduta su un trono riccamente

decorato, c’era una donna bella e giovane dalla pelle dorata. Il suo viso di

forma ovale, era illuminato da begli occhi a mandorla e lunghi capelli biondi,

che le scendevano fino alla vita.

Era rilassata e sorridente, mentre la giovane compagnia, che aleggiava

intorno a lei, la intratteneva a cuor leggero. Seppi, istantaneamente, che

questa graziosa creatura era me stesso in un'altra vita.

La barca procedeva costantemente verso un molo d’attracco, il quale

conduceva a un vasto sentiero delimitato da piccoli arbusti fioriti. Questo

sentiero scompariva tra gli alberi che circondavano quello che sembrava

essere un palazzo, dai tetti a vari livelli e di vari colori.

Con un cambio di scena, fui trasportato all'interno del palazzo per ritrovarmi

in una stanza riccamente decorata.

Una parete si apriva su un giardino; un giardino in miniatura molto ordinato

di sorprendente varietà e colori.

Servi dalla pelle rossastra, vestiti di un perizoma verde luminoso, si davano

da fare per servire un centinaio di ospiti circa. Questi ‘ospiti’ erano di

entrambi i sessi e tutti riccamente vestiti. Avevano lo stesso tipo di pelle

leggermente dorata come la donna sulla barca. In contrasto con la

carnagione dei servi, queste persone avevano pelli del colore che ottengono

le donne bionde sulla Terra dopo numerose sessioni di abbronzatura.

La donna giovane e carina della barca, si sedette, in quello che sembrava

essere il posto d’onore, in un sedile dall’alto schienale. Si poteva ascoltare

musica, soffice ed incantevole, che sembrava emanare dal fondo della sala,

nonché dal giardino.

Uno dei servi aprì una grande porta per far entrare un giovane alto, forse

190 centimetri di statura e di simile carnagione dorata. Il suo portamento

era fiero e la sua costituzione atletica.

Capelli biondo rame incorniciavano un viso dai tratti regolari. Avanzò con

passo determinato verso la giovane donna e si inchinò davanti a lei.

Sussurrandogli qualcosa, lei fece un cenno ai servi che portarono una

poltrona simile alla sua e la posero al suo fianco. Il giovane si sedette e la

donna gli diede la mano, che lui tenne nella sua.

Improvvisamente, ad un suo segnale, un gong suonò più volte, e cadde il

silenzio. Gli ospiti si voltarono verso la coppia. Con voce alta e chiara, diretta

alla servitù così come agli ospiti, la giovane donna parlò: ‘A tutti voi, riuniti

qui, voglio che sappiate che ho scelto un compagno. E questo è lui, Xinolini,

e avrà, da questo momento e con il mio consenso, tutti i diritti ed i privilegi

reali, dopo di me. Egli, infatti, sarà la seconda potenza del regno, dopo di

me, Regina e capo. Chiunque gli disobbedisca o gli faccia del male in alcun

modo ne risponderà a me. Il primo figlio che avrò da Xinolini, sia maschio o

femmina, sarà il mio successore. Io, Labinola, Regina di questa terra, ho

Page 91: La profezia di Thiaoouba

così deciso.’

Fece un altro segnale, e il suono del gong indicò la fine del suo discorso. Uno

per uno, gli ospiti si inchinarono a fondo davanti a Labinola, baciarono i suoi

piedi prima e poi quelli di Xinolini in gesto di sottomissione.

Questa scena scomparve in dissolvenza per essere sostituita da un'altra,

nello stesso palazzo, ma in un'altra stanza, dove la famiglia reale sedeva sui

troni. Qui, Labinola stava amministrando la giustizia. Tutti i tipi di persone

sfilavano davanti alla Regina e lei ascoltava attentamente ognuno di loro.

Accadde una cosa straordinaria. Scoprii che ero in grado di entrare nel suo

corpo. È piuttosto difficile da spiegare, ma per un tempo considerevole,

mentre ascoltavo e guardavo, ero Labinola.

Potrei capire assolutamente tutto ciò che era stato detto, e quando Labinola

pronunciava suo giudizio, ero in totale accordo con le sue decisioni.

Potevo udire nel brusio della folla, i commenti di ammirazione per la sua

saggezza; mai una volta si rivolse verso Xinolini e mai chiese il suo

consiglio. Sentii un grande orgoglio invadermi, sapendo che ero stato questa

donna in un'altra vita e sentii, durante questo tempo, la leggera sensazione

di formicolio che stavo iniziando a riconoscere.

Tutto scomparve di nuovo e fui nella più lussuosa delle camere da letto.

Risultò essere quella di Labinola, che giaceva, completamente nuda, sul

letto. Tre donne e due uomini le si aggiravano attorno. Mentre mi

avvicinavo, potei vedere il suo viso, gocciolante di sudore e sfigurato dal

dolore delle doglie.

Le donne, ostetriche, e gli uomini, i medici più eminenti del regno,

sembravano preoccuparsi. Il bambino stava arrivando in posizione podalica e

Labinola aveva perso molto sangue. Questo era il suo primo figlio ed era

esausta. La paura era evidente agli occhi di ostetriche e medici e sapevo che

Labinola si rendeva già conto che stava per morire.

La scena si spostò in avanti di due ore e Labinola aveva appena esalato il

suo ultimo respiro. Aveva perso troppo sangue. Anche il bambino era morto,

soffocato prima di poter emergere nel mondo. Labinola, questa graziosa

creatura di ventotto anni, così bella e buona aveva appena liberato il suo

corpo Astrale, il mio corpo Astrale, per vivere un'altra vita.

Altre scene stavano già apparendo, rivelando altre vite su altri pianeti, come

uomo, donna e bambino. Due volte fui un mendicante e tre volte un

marinaio. Ero un portatore d’acqua in India, un orefice in Giappone, dove

vissi fino a novantacinque anni d’età; un soldato romano; un bambino nero

in Ciad divorato da un leone all'età di otto anni; un pescatore indio sul Rio

delle Amazzoni, morto a quarantadue anni, lasciando dodici figli; un capo

Apache morto a ottantasei anni; alcune volte un contadino, sulla Terra così

come su altri pianeti; e per due volte un asceta sulle montagne del Tibet e

su un altro pianeta.

A parte quando fui Labinola, Regina reggente di un terzo di un pianeta, la

maggior parte delle mie vite furono molto modeste. Vidi scene di tutte le

mie ottanta vite precedenti, alcune delle quali mi impressionarono molto.

Non ho tempo per descriverle tutte in questo libro, perché riempirebbero un

volume per conto proprio. Forse un giorno lo farò.

Alla fine dello ‘show’, ebbi l'impressione di muovermi a ritroso nel ‘tunnel’ e

quando aprii gli occhi, Thao e i tre Thaori stavano sorridendo gentilmente.

Quando fu accertato che ero davvero tornato indietro nella mia pelle attuale,

il leader si rivolse a me con le seguenti parole: “Abbiamo voluto mostrarti le

tue vite passate, in modo che tu possa notare che variano, come se fossero

attaccate ad una ruota. Poiché una ruota è fatta per girare, ogni punto su di

essa che è in cima sarà presto in fondo, è inevitabile, lo vedi?

“Un giorno sei un mendicante e poi puoi essere una regina, come ad

esempio Labinola che, ovviamente, non solo era nella parte superiore della

ruota, ma anche imparò molto e molto aiutò gli altri. E tuttavia, in molti

Page 92: La profezia di Thiaoouba

casi, un mendicante imparerà tanto quanto un re e in alcuni casi imparerà

molto di più.

“Quando eri un asceta sulle montagne, tu donasti assistenza a molte più

persone che nella maggior parte delle altre tue vite. Ciò che più conta non

sono le apparenze, ma ciò che sta dietro a loro.

“Quando il tu corpo Astrale prende un altro corpo fisico è, molto

semplicemente, per imparare di più, e ancora di più...

“Come ti abbiamo spiegato, è per il bene del tuo Sé Superiore. È un

processo di continuo perfezionamento, che può verificarsi in modo

altrettanto efficace nel corpo di un mendicante, come in quello di un re o di

un minatore. Il corpo fisico è solo uno strumento. Lo scalpello ed il martello

di uno scultore sono strumenti; essi non raggiungeranno mai la bellezza per

conto proprio, ma contribuiscono ad essa nelle mani di un artista. Una

statua meravigliosa non potrebbe essere creata con le mani nude

dell'artista.

“Si dovrebbe sempre tenere a mente questo punto principale: un corpo

Astrale, in tutti i casi, deve essere conforme alla Legge Universale e,

seguendo la natura il più strettamente possibile, può raggiungere l'obiettivo

ultimo tramite il percorso più veloce.”

Con questo, i Thaori ripresero il loro posto e noi riprendemmo il nostro.

Durante la mia permanenza nel doko, il sole era tramontato; tuttavia, non

ritennero necessario spiegare il perché dell'atmosfera luminosa che ci

permetteva di vedere almeno a quindici metri di distanza all’interno del

doko.

La mia attenzione era ancora concentrata sui Thaori. Mi guardavano con

gentilezza, circondati da una nebbia d'oro che diventava sempre più densa,

nella quale scomparvero, proprio come avevano fatto durante la mia prima

visita.

Questa volta, Thao gentilmente mise la mano sulla mia spalla e mi chiese di

seguirla. Mi guidò verso l'ingresso del doko, e in un attimo fummo

all'esterno. Era completamente buio e non brillava alcuna luce ovunque

tranne che all’ingresso. Potevo vedere non più di tre metri davanti a me e mi

chiedevo come avremmo trovato la piattaforma volante. Ricordai poi che

Thao poteva vedere di notte come di giorno. Ero curioso di avere la prova di

questo; come un tipico terrestre, cercavo la prova! Mi fu data

immediatamente. Thao mi sollevò senza fatica e mi sedette sulle sue spalle,

proprio come noi sulla Terra portiamo i nostri piccoli.

“Potresti inciampare”, spiegò, mentre procedevamo lungo il sentiero ed,

infatti, lei sembrava sapere esattamente dove stava andando, proprio come

se fosse giorno. In breve tempo, mi mise giù sul sedile del Lativok e si

sedette accanto a me. Appoggiai la mia maschera, che avevo tenuto in

mano, sulle ginocchia, e quasi subito decollammo.

Devo dire che, nonostante la mia fiducia in Thao, mi sentivo a disagio a

volare 'alla cieca'. Volammo tra gli immensi alberi del parco e potevo anche

vedere le stelle che risplendevano come al solito così brillantemente. Si

erano formate grandi nuvole dopo il tramonto ed i dintorni erano

completamente oscuri nel buio. Accanto a me, tuttavia, potevo vedere l’Aura

di Thao ed il 'bouquet' in cima alla sua testa, che era particolarmente

brillante.

Prendemmo velocità e sono sicuro che viaggiammo tanto veloci nel buio,

quanto di giorno. Sentii alcune gocce di pioggia pungermi il viso. Thao

spostò la sua mano verso un punto della macchina e non sentii più la

pioggia. Nello stesso istante, ebbi l'impressione che ci fossimo fermati e mi

chiesi cosa stesse accadendo, perché sapevo che eravamo sopra l'oceano. Di

tanto in tanto, in lontananza sulla nostra sinistra, potevo vedere luci colorate

che si muovevano.

“Che cos’è?” Chiesi a Thao.

Page 93: La profezia di Thiaoouba

“Le luci agli ingressi dei doko sulla costa.”

Cercavo di capire perché i doko fossero in movimento, quando,

all'improvviso, nel buio che sembrava anche più spesso, una luce venne

direttamente verso di noi e si fermò accanto a noi.

“Siamo da te”, disse Thao. “Andiamo.”

Mi sollevò di nuovo. Sentii una leggera pressione, come quando si entra in

un doko e poi sentii la pioggia direttamente sul mio viso. L’acquazzone era

molto forte, ma in pochi passi, Thao fu sotto la luce ed entrammo nel doko.

“Siamo arrivati appena in tempo,” osservai.

“Perché? Per la pioggia? No, piove già da un bel po’ adesso. Ho attivato il

campo di forza, non l’hai notato? Hai smesso di sentire il vento, non è vero?”

“Sì, ma pensavo che ci fossimo fermati. Non capisco affatto.”

Thao scoppiò in una risata che mi mise di nuovo a mio agio e indicava che la

spiegazione del mistero stava per essere svelata.

“Il campo di forza non solo tiene fuori la pioggia, ma anche il vento, così non

avevi più punti di riferimento per giudicare se ci muovevamo o no. Vedi, non

si deve fare affidamento sulla percezione.”

“Ma come hai potuto trovare questo posto in tale oscurità?”

“Come ti ho detto, noi possiamo vedere tanto bene di notte quanto di

giorno. È per questo che non usiamo illuminazione; mi rendo conto che per

te non è conveniente, ora non mi puoi vedere, ma, in ogni caso, abbiamo

avuto una giornata molto piena e penso che sia meglio per te che tu riposi

adesso. Lascia che ti aiuti.”

Mi accompagnò alla zona di rilassamento, augurandomi la buona notte.

Chiesi se lei sarebbe rimasta con me, ma spiegò che abitava abbastanza

vicino; non le serviva neanche il veicolo. Con questo, se ne andò ed io mi

distesi e ben presto mi addormentai.

Il mattino seguente, mi svegliai al suono della voce di Thao, che si chinava

su di me, bisbigliandomi all’orecchio.

Osservai, come feci la prima volta, che questa zona di rilassamento era ben

degna del proprio nome, perché non avrei mai sentito Thao, se non si fosse

chinata su di me per parlare; il suono qui era molto attutito. Inoltre, avevo

dormito profondamente, senza svegliarmi nemmeno una volta. Ero

perfettamente riposato.

Mi alzai e seguii Thao verso la piscina. Fu in quel momento che mi raccontò

dell'incidente accaduto ad Arki. Fui molto rattristato dalla notizia e mi

vennero le lacrime agli occhi. Thao mi ricordò che Arki stava procedendo

verso un’altra esistenza e doveva essere ricordato come un amico che ci ha

lasciato per andare altrove.

“È davvero triste, ma non dobbiamo essere egoisti, Michel. Altre avventure e

altre gioie sono probabilmente in serbo per Arki.”

Mi lavai e quando mi riunii a Thao, godemmo di un pasto molto leggero e

bevemmo un po’ di idromele. Non avevo fame. Alzando gli occhi, potevo

vedere il cielo grigio e la pioggia che cadeva sul doko. Era interessante

osservare, come le gocce di pioggia non scorrevano giù per il doko come

avrebbero fatto su una cupola di vetro. Al contrario, esse semplicemente

scomparivano quando raggiungevano il campo di forza del doko. Guardai

Thao e lei mi sorrise, dopo aver visto la mia sorpresa.

“Le gocce sono dislocate dal campo di forza, Michel. Si tratta di fisica

elementare, almeno per noi. Ma ci sono cose più interessanti da studiare e,

purtroppo, hai così poco tempo. Ci sono ancora molte cose che devo

insegnarti, in modo che i tuoi simili possano essere illuminati, quando

scriverai il tuo libro, come il mistero di Cristo, di cui ho parlato ieri, quando

siamo stati interrotti dall’arrivo di Arki.

“In primo luogo, devo parlarti dell’Egitto e di Israele, così come di Atlantide,

il famoso continente così spesso nominato sulla Terra e oggetto di così tanta

controversia.

Page 94: La profezia di Thiaoouba

“Atlantide, come il continente di Mu, esisteva ed era situato nell’emisfero

settentrionale, nel mezzo dell'Oceano Atlantico. Era attaccato all'Europa e

collegato all’America da un istmo e all’Africa da un altro istmo alla latitudine

circa delle Isole Canarie. La sua area era leggermente superiore a quella

dell'Australia.

“'Era abitato dal popolo di Mu, approssimativamente 30.000 anni fa, infatti,

era una colonia di Mu. C'era anche una razza bianca lì, persone alte e bionde

con gli occhi azzurri. Erano i Maya, colonizzatori molto eruditi di Mu, che

governavano il paese, e che lì costruirono, una replica della Piramide di

Savanasa.

“Diciassettemila anni fa, esplorarono completamente il Mediterraneo,

passando attraverso il nord Africa, dove conobbero gli arabi, (discendenti

dell’incrocio tra Bakaratiniani gialli e neri) con molta nuova conoscenza in

più, sia materiale che spirituale. La scrittura numerica, per esempio, ancora

utilizzata dagli Arabi, proveniva da Atlantide, e naturalmente da Mu.

“Andarono in Grecia, dove fondarono una piccola colonia e l’alfabeto Greco

corrisponde quasi esattamente a quello di Mu.

“Finalmente arrivarono ad una terra che i nativi chiamavano Aranka e che

voi conoscete come Egitto. Lì, stabilirono una forte colonia con un grande

uomo, chiamato Toth, alla sua testa. Stabilirono leggi che incarnavano le

credenze di Mu ed i principi organizzativi di Atlantide. Migliorarono gli

impianti, introdussero nuove tecniche per l'allevamento dei bovini, nuovi

metodi di coltivazione e la ceramica e la tessitura.

Toth era un grande uomo di Atlantide, estremamente ferrato si

materialmente che spiritualmente. Fondò villaggi, eresse templi e, poco

prima della sua morte, costruì quella che voi oggi chiamate la Grande

Piramide. Ogni volta che questi grandi colonizzatori giudicavano che la

nuova colonia aveva il potenziale per diventare grande, materialmente e

spiritualmente, costruivano una piramide speciale, uno strumento, come sei

stato in grado di vedere di persona a Mu. In Egitto, costruirono la Grande

Piramide sullo stesso modello della Piramide di Savanasa, ma in scala tre

volte ridotta. Queste piramidi sono uniche e, al fine di svolgere il proprio

ruolo come ‘strumento’, le loro dimensioni e specifiche devono essere

rispettate precisamente, così come il loro orientamento.”

“Sai quanto tempo ci volle?”

“Fu abbastanza veloce, appena nove anni, perché Toth e i sui mastri

architetti conoscevano i segreti dell’anti-gravità da Mu, e i segreti per il

taglio della roccia e l'uso di, chiamiamoli ‘elettro-ultra-suoni’.”

“Ma sulla Terra, gli esperti ritengono che sia stata costruita dal Faraone

Cheope.”

“Non è così, Michel. Naturalmente, questo non è l'unico errore che hanno

fatto gli esperti sulla Terra. D'altra parte, posso confermare che il faraone

Cheope utilizzò questa piramide, come era stata concepita per essere

utilizzata.

“I Maya-Atlantidei non furono gli unici a esplorare e colonizzare. Scomparsi

da migliaia di anni, i Naga avevano colonizzato la Birmania, l'India e, infine,

raggiunto le coste dell’Egitto, circa alla latitudine del Tropico del Cancro. Essi

fondarono anche una colonia di successo ed occuparono l’alto Egitto.

Entrambi i gruppi di colonizzatori introdussero tipi simili di miglioramento. I

Naga fondarono una grande città chiamata Mayou, sulle rive del Mar Rosso.

Gli indigeni della regione andarono alle loro scuole, assimilandosi

progressivamente ai coloni e producendo la razza egiziana.

“Tuttavia, circa 5000 anni fa, i Naga nel nord dell'Egitto ed i Maya-Atlantidei

cominciarono a lottare per una ragione che è abbastanza ridicola. Gli

Atlantidei, la cui religione differiva in modo significativo dalla religione di Mu,

credevano nella reincarnazione dell'anima (corpo Astrale) nel paese dei

propri antenati. Pertanto, essi sostenevano che l'anima viaggiava verso

Page 95: La profezia di Thiaoouba

occidente da dove erano venuti. I Naga avevano una credenza simile, tranne

che sostenevano che l'anima tornava ad est, dal momento che erano venuti

da oriente.

“Per due anni furono effettivamente in guerra su questa differenza, ma non

fu una guerra terribilmente crudele, in quanto entrambi i gruppi erano

formati da persone fondamentalmente amanti della pace, e alla fine

diventarono alleati e formarono un Egitto unificato.

“Il primo Re dell’Egitto Unificato, sia basso che alto, fu chiamato Mena. Fu

lui che fondò la città di Memphis. Fu eletto con lo stesso metodo utilizzato a

Mu, un metodo che non sopravvisse a lungo in Egitto, a causa del sorgere di

un clero potente che a poco a poco mise i Faraoni sotto il proprio controllo.

Questa situazione continuò nel corso degli anni con importanti eccezioni tra i

Faraoni che avevano ceduto al clero. Una di tali eccezioni fu quella del

Faraone Athnaton che fu avvelenato dai sacerdoti. Prima di morire, fece la

seguente dichiarazione: ‘Il il tempo che ho trascorso su questa terra è stato

un'epoca in cui la semplicità della Verità non è stata compresa ed è stata

respinta da molti.’ Come spesso accade nelle sette religiose, i sacerdoti

Egiziani distorsero la Verità, anche se era semplice, al fine di avere una

presa migliore sulle masse. Avevano fatto loro credere nel diavolo e in

diversi esseri divini, così come altre sciocchezze del genere.

“Si deve anche dire che prima della guerra e del successivo patto di pace

che vide Mena insediato come Re d'Egitto, la popolazione, composta di

Maya-Atlantidei e Naga in proporzioni uguali, aveva stabilito una civiltà

sofisticata in entrambi l’alto e basso Egitto.

“Il paese era prospero. Fiorirono l’agricoltura ed il pascolo e durante il regno

di Mena, raggiunse quasi il culmine di questa civiltà in ascesa.

“Adesso, a questo punto, dobbiamo tornare indietro nel tempo. Arki ha detto

che la Terra è ancora visitata da extra-terrestri e, come sai, è stata

regolarmente visitata nel passato. Ma, questo devo approfondirlo.

“La Terra è visitata, così come molti altri pianeti abitabili sparsi in tutto il

Universo. A volte gli abitanti di alcuni pianeti, sono costretti ad evacuare,

perché il loro pianeta sta morendo. Ora, come Arki ha anche spiegato, non

puoi cambiare pianeta come cambi casa. Deve conformarsi ad un ciclo che è

ben consolidato; in caso contrario, possono accadere catastrofi di

conseguenza. Questo è quello che è successo 12.000 anni fa. Degli esseri

umani lasciarono il pianeta Hebra per visitare la galassia in cerca di un

nuovo pianeta della stessa categoria del loro, perché sapevano che, in un

millennio a venire, il loro pianeta sarebbe diventato totalmente inabitabile.

“Una navicella spaziale, in grado di raggiungere velocità estremamente

elevate, incontrò gravi problemi durante il suo volo di ricognizione e fu

costretta ad atterrare sul tuo pianeta. Atterrò nella regione di Krasnodar,

una città nella Russia occidentale. Inutile dire che, al tempo non c’era alcuna

città, nessun popolo, nessuna Russia.

“A bordo del veicolo spaziale gli astronauti erano otto: tre donne e cinque

uomini. Queste persone sono di circa 170 centimetri di altezza, con gli occhi

neri, bella pelle e lunghi capelli castani. Fecero un atterraggio ben riuscito e

cominciarono le riparazioni del loro vascello.

“Trovarono la forza gravitazionale più forte che sul loro pianeta e,

inizialmente, ebbero qualche difficoltà a muoversi attorno. Stabilirono un

accampamento nei pressi della nave spaziale, immaginando che le

riparazioni richiedessero un certo tempo. Un giorno, durante il lavoro, si

verificò un incidente che causò una tremenda esplosione che distrusse metà

della nave e uccise cinque dei cosmonauti. Gli altri tre, essendo ad una certa

distanza, rimasero illesi. Erano Robanan, un uomo, e Levia e Dina, due

donne.

“Sapevano bene cos’era in serbo per loro. Provenienti da un pianeta di

categoria superiore, non appartenevano alla Terra, dov’erano di fatto

Page 96: La profezia di Thiaoouba

prigionieri, e quindi poterono prevedere le disavventure che si sarebbero

abbattute su di loro. L’incidente non fu una grande sorpresa.

“Per diversi mesi, i tre rimasero sul luogo, poiché la stagione era calda.

Avevano alcune armi e furono in grado di procurarsi selvaggina, avendo

perso nell'esplosione le razioni di manna e roustian. Alla fine arrivò il freddo

e decisero di spostarsi più a sud.

“La forza gravitazionale rese le lunghe distanze a piedi estremamente difficili

per loro, cosicché il loro viaggio a sud verso climi più caldi divenne un vero e

proprio ‘Calvario’. Passarono vicino al Mar Nero, nella direzione dell’Israele di

oggi. Il viaggio durò mesi, ma erano giovani e, sorprendentemente, ce la

fecero. Il clima divenne più clemente, e perfino caldo, quando raggiunsero le

latitudini più basse. Si fermarono lungo un fiume, fondando là un campo

permanente, più che permanente, poiché Dina era in cinta di diversi mesi. Al

termine della gravidanza, diede alla luce un figlio che chiamarono Ranan.

Allora, anche Levia era incinta e qualche tempo dopo, lei pure ebbe un figlio,

Rabion.

“Queste persone di Hebra si acclimatarono in questo luogo che era ricco di

selvaggina, miele e piante commestibili e là fondarono la loro discendenza.

Fu dopo molto tempo che fecero la conoscenza di alcuni nomadi di

passaggio. Questo fu il loro primo contatto con i Terrestri. I nomadi erano in

dieci e, avendo trovato le donne Robanan di loro piacimento, decisero di

ucciderlo e prendere tutto ciò che aveva, incluse le donne.

“Robanan aveva ancora la sua arma e, anche se pacifista, fu costretto ad

usarla e uccise quattro dei suoi aggressori che fuggirono di fronte a tale

potere.

“Questa gente fu molto rattristata dal fatto di essere dovuta ricorrere a tale

misura, e vide in ciò un altro segno che si trovava su un pianeta proibito loro

dalla Legge Universale…”

“Non capisco,” interruppi. “Pensavo non fosse possibile saltare categorie in

avanti, ma che sarebbe stato possibile andare su pianeti inferiori.”

“No, Michel, né avanti né indietro. Se vai avanti, ignorando la Legge

Universale, morirai; se vai indietro, ti esponi a condizioni peggiori perché la

tua spiritualità avanzata non può esistere in un ambiente materialista.

“Se vuoi, posso farti un esempio infantile. Immagina un uomo abbigliato

impeccabilmente con scarpe lucide, calzini bianchi e vestito stirato. Tu

obblighi quest’uomo a camminare attraverso un cortile, immerso per 30

centimetri nel fango. Inoltre, insisti che metta questo fango in una carriola

con le mani. Non c'è bisogno di chiedere in che stato si troverà, quando avrà

finito.

“Nondimeno, il nostro gruppo di extraterrestri fondò la propria discendenza e

divennero gli antenati degli Ebrei di oggi.

“La Bibbia fu scritta in seguito dagli scribi che ripercorsero la storia di questa

gente, distorcendola, perché la leggenda si mescolò con la realtà.

“Posso affermare che l'Adamo della Bibbia, non solo non fu il primo uomo

sulla Terra, ma che si chiamava Robanan e non aveva una moglie chiamata

Eva, ma due mogli di nome Levia e Dina. La razza degli ebrei si sviluppò da

questi tre, senza mescolarsi con altre razze, perché, per tradizione, si

sentivano superiori e, in effetti, lo erano.

“Tuttavia, devo assicurarti che la Bibbia non è il prodotto dell’immaginazione

degli scribi, né è stata abbellita. C'era molta verità in essa. Dico ‘c’era’

perché nei vari consigli della Chiesa Romana Cattolica, la Bibbia è stata

notevolmente rivista, per motivi che sono chiari: soddisfare le esigenze del

Cristianesimo. È per questo che ieri ho detto, che le religioni sono una delle

maledizioni della Terra. Devo anche spiegarti diversi altri punti biblici.

“Poco dopo l'arrivo degli Ebrei sulla Terra, li abbiamo aiutati in diverse

occasioni. Li abbiamo anche puniti. Ad esempio, la distruzione di Sodoma e

Gomorra è stata causata da uno dei nostri veicoli spaziali. Gli abitanti di

Page 97: La profezia di Thiaoouba

quelle due città davano un cattivo esempio e agivano pericolosamente per le

persone in contatto con loro. Provammo vari mezzi nel tentativo di rimetterli

sulla strada giusta, ma invano. Dovevamo essere spietati.

“Ogni volta che leggi nella Bibbia: ‘E il Signore Dio disse questo o quello’,

dovresti leggere: ‘e gli abitanti di Thiaoouba dissero...’.”

“Perché non salvarli in principio e portarli di nuovo sul loro pianeta o un altro

della stessa categoria?”

“Questa è, naturalmente, una domanda ragionevole, Michel, ma c'è un

intoppo. Non possiamo predire il futuro, più di 100 anni in anticipo. A quel

tempo pensavamo che, essendo un piccolo gruppo, non sarebbero potuti

sopravvivere e, se l'avessero fatto, si sarebbero mescolati con le altre razze

e quindi sarebbero stati assorbiti da altri popoli e resi ‘impuri’. Pensavamo

che questo sarebbe accaduto entro un secolo, ma non fu così. Anche adesso,

come sai, la razza è ancora pura quasi quanto lo era 12.000 anni fa.

“Come ti ho detto, per mezzo dei concili di religiosi, i preti cancellarono o

modificarono molte cose nella Bibbia, ma altre sopravvissero e possono

essere facilmente spiegate.

“Nel capitolo 18, versetto 1, lo scriba si riferisce al nostro apparire di quella

volta, dicendo: ‘Il Signore Dio gli apparve tra le querce di Mamre, mentre

sedeva all’ingresso della sua tenda nel calore del giorno.’ Lo scriba parla di

Abramo in questo capitolo. ‘Egli, Abramo, alzò gli occhi e vide tre uomini in

piedi lì vicino. Quando li vide corse loro incontro e cadde a terra davanti a

loro. Ed egli disse: Signore e Maestro, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, ti

prego di non andare lontano dal tuo servo.' Abramo invita i tre uomini a

rimanere. Lo scriba si riferisce a loro come uomini un minuto e tuttavia uno

di loro è anche chiamato ‘il Signore Dio’. Parla con loro e ogni volta è quello

denominato ‘il Signore Dio’, che risponde. Ora, i preti della Chiesa Romana

Cattolica pensano che questo sia in contraddizione formale con le loro

opinioni, come fanno molte altre religioni, perché ti diranno che nessuno può

immaginare il volto di Dio, che ne rimarrebbe accecato. In un certo senso

hanno ragione, poiché il Creatore, essendo puro spirito, non ha volto!

“Secondo lo scriba, Abramo dialoga con il Signore Dio, come avrebbe fatto

con un signore di alto rango sulla Terra. Ed il Signore Dio gli risponde ed è

accompagnato da altri due ‘uomini’, lo scriba non parla di ‘angeli’. Non è

strano che Dio scenda sulla Terra sotto forma di uomo, accompagnato, non

da angeli, ma da uomini? In realtà, in questo passo, ed in molti altri versi

della Bibbia, è facile per chi è in buona fede vedere che Dio non ha mai

parlato ad alcun essere umano.

“Non avrebbe potuto farlo, poiché sono i corpi astrali che aspirano a Lui e

non Dio che si china verso di loro. Ciò sarebbe come un fiume che scorre

all’indietro, non hai mai visto un fiume che scorre dal mare alla montagna,

vero? Un passo della Bibbia, due ulteriori pagine avanti di quella appena

citata, è anche molto divertente: capitolo 19, versetto 1: ‘I due angeli

arrivarono a Sodoma, e Lot era seduto alle porte di Sodoma. Quando Lot li

vide, si alzò per andare a baciare la terra davanti a loro’, poi riesce a farli

andare a casa sua, e all'improvviso, nel verso cinque, ‘Essi chiamarono Lot e

gli dissero: Dove sono gli uomini che sono entrati in casa tua?’ Ora, lo scriba

si riferisce a loro come uomini. Successivamente, nel verso 10, ‘Gli uomini

allungarono la mano, fecero entrare Lot e chiusero la porta.’ Verso 11, ‘Ed

accecarono ognuno all'ingresso della casa, dalla persona più piccola alla più

grande, in modo che era inutile per loro cercare di trovare la porta.’

“È facile vedere la mancanza di precisione in questo passaggio, dove lo

scriba inizia parlando di due angeli, poi parla di due uomini, e poi descrive

due uomini accecare la gente. Secondo la Bibbia, un tale ‘miracolo’ richiede

almeno un angelo! Ecco, mio caro, un altro buon esempio di confusione negli

scritti Terrestri. Gli ‘uomini’ sono semplicemente i nostri uomini di

Thiaoouba.

Page 98: La profezia di Thiaoouba

“Così guidammo e aiutammo gli ebrei, perché sarebbe stato un peccato

lasciare che una razza così spiritualmente evoluta sprofondasse

nell’ignoranza e nella barbarie solo perché aveva accidentalmente commesso

l'errore di venire su un pianeta che non le era appropriato. Li aiutammo nei

secoli che seguirono, ed è questo che alcuni scribi hanno tentato di spiegare

scrivendo i resoconti che hanno formato la Bibbia. Spesso erano in buona

fede; a volte, hanno distorto i fatti, anche se non volutamente.

“Le uniche volte che questa distorsione fu fatta volutamente, e per ragioni

molto specifiche, come ho detto, dalla Chiesa Romana, fu in occasione dei

Consigli di Nicea 325, Costantinopoli nel 381, Efeso nel 431 e Caledonia nel

451. Ce ne furono anche altri, ma di minore importanza. La Bibbia non è il

Libro di Dio, come molte persone sulla Terra credono sia; è semplicemente

un documento di storia antica molto modificato e pieno di abbellimenti

aggiunti da scrittori diversi dagli scribi originali. Per esempio, torniamo in

Egitto e al tempo dell’Esodo, che interessa alla gente della Terra. Sto

ristabilendo la verità a questo riguardo, per te e per gli altri, prima di

proseguire.

“Torniamo, quindi, in Egitto, dove scopriamo che i discendenti dei

cosmonauti sono diventati il popolo Ebraico (il nome deriva da quello del loro

pianeta, Hebra). Sin dall’arrivo accidentale sul vostro pianeta, questa razza

ha incontrato grandi difficoltà; le ha sperimentate allora e le sperimenta

ancora.

“Come sai, gli Ebrei sono molto intelligenti in confronto con le altre razze;

hanno una religione che è molto diversa, e non si mescolano con le altre

razze. I matrimoni sono quasi sempre tra i loro simili. A causa

dell’inesorabile Legge Universale, hanno sempre sofferto per le persecuzioni,

molte delle quali si sono verificate negli ultimi tempi. Come risultato, i loro

corpi astrali furono liberati e quindi in grado di procedere direttamente ai

pianeti più evoluti ai quali appartengono.

“Sai anche che, un gruppo di Ebrei viaggiò con Giuseppe, figlio di Giacobbe,

in Egitto, dove fondarono una discendenza, ma anche là suscitarono l’odio

degli Egiziani e sempre per le stesse ragioni non dichiarate: la loro

intelligenza e, in particolare, la loro solidarietà di fronte alle avversità. L'azione fu necessaria.”

11

Chi era Cristo?

“Questo accadde durante il periodo del faraone Seti I. Era un periodo in cui

gli abitanti della Terra diventarono tutti materialisti. In Egitto, nell'alta

società era normale assumere droghe; lo stesso valeva per la Grecia. La

fornicazione con animali non era per niente rara, cosa che è assolutamente

contraria alla Natura ed alla Legge Universale.

“Essendo la nostra missione di aiutare quando lo riteniamo necessario,

decidemmo di cambiare il corso che la storia stava prendendo, intervenendo

a quel punto. Dovevamo portare gli Ebrei fuori dall’Egitto, perché non

potevano più evolversi come popolo libero mentre erano sotto il dominio

malefico degli Egiziani. Fu deciso di inviare un uomo, capace e giusto, a

condurre gli Ebrei via dall'Egitto, verso la terra che avevano occupato in

precedenza, vale a dire, subito dopo il loro arrivo sulla Terra.

“Sul pianeta Naxiti, un pianeta di ottava categoria, un uomo di nome Xioxtin

era appena morto. Il suo Corpo Astrale era in attesa di reincarnarsi su

Thiaoouba, quando, invece, gli fu proposto di poter diventare il liberatore

Page 99: La profezia di Thiaoouba

degli Ebrei. Egli accettò e andò sulla Terra come Mosè.

“Mosè, poi, nacque in Egitto da genitori Egiziani. Suo padre era l'equivalente

di un sottotenente dell'esercito.

“Mosè non è nato Ebreo, questo è un altro degli errori della Bibbia. La storia

del piccolo bambino Ebreo mandato alla deriva nelle acque e salvato da una

principessa è molto romantica ma sbagliata.”

“Che vergogna! Ho sempre amato questa storia. È molto bella, come una

favola!”

“Le favole sono davvero molto belle, Michel, ma è necessario che tu ti occupi

della verità, non della fantasia. Promettimi che riferirai solo ciò che è la

verità?”

“Certamente, non aver paura, Thao, le tue istruzioni saranno seguite alla

lettera, per così dire.”

“Ti stavo spiegando che Mosè nacque in una famiglia Egiziana di militari. Il

padre si chiamava Lathotes. Fino all'età di dieci anni, Mosè giocò spesso con

i bambini Ebrei. Un bambino bello e amabile, era popolare tra madri Ebree

che lo coccolavano offrendogli dolci. A loro volta, vinsero il suo cuore ed egli

arrivò ad amare i suoi amici Ebrei come fratelli. Questo, naturalmente, era il

motivo per cui si era incarnato, ma devi renderti conto che, dopo aver visto

in un lampo davanti a sé la sua vita come Mosè e dopo aver accettato di

vivere quella vita, tutti i ricordi furono cancellati dalla sua memoria. Egli

passò attraverso ciò che alcuni Naga hanno chiamato ‘Il Fiume dell'Oblio’;

questo accade se uno accetta o rifiuta una possibile reincarnazione.

Naturalmente c’è una ragione per questo.

“Se, per esempio, ti ricordi che intorno ai quarant'anni, perderai in un

incidente stradale la moglie e due figli amati, e che tu stesso saresti stato

costretto su una sedia a rotelle, la conoscenza potrebbe farti venire la

tentazione di toglierti la vita piuttosto che affrontare i problemi conseguenti,

oppure potrebbe spingerti a comportarti scorrettamente in altre sfere. Così,

il ‘film’ viene cancellato, qualcosa come quando tu ‘svuoti’ un nastro

registrato.

“A volte, per sbaglio, la macchina non cancella tutto e tu puoi ricordare brevi

porzioni di ciò che sarebbe dovuto essere stato cancellato. Naturalmente, le

mie analogie sono stravaganti quando parlo di ‘film’ e ‘registrazioni’, ma

spero che esse ti diano un'idea di quello che sto tentando di spiegarti. In

realtà, il processo coinvolge l'elettro-fotonica, che per la gente della Terra

non significa ancora niente. Questo, infatti, si verifica spesso nei ‘film’ che il

Sé Superiore mostra ad un corpo Astrale, ed è il motivo per cui molte

persone dicono, in varie occasioni nel corso della loro vita: ‘L’ho già visto’,

oppure: ‘L’ho già sentito’ e sanno quale sarà la prossima azione o parola. In

Inglese, la gente chiama questa sensazione ‘dejà vu’.”

“Si, capisco bene ciò che stai dicendo. L'esperienza più strana che ho avuto

fu quando ero in Africa Equatoriale Francese. Ero nell'esercito e facevamo le

manovre a circa 600 chilometri dalla base. Stavamo avvicinandoci al confine

col Chad e mi trovavo in piedi assieme ad altri soldati nella parte posteriore

di un camion da trasporto per truppe, guardando la strada.

“Improvvisamente, ‘riconobbi’ la strada come se fossi stato lì appena un paio

di settimane prima. Ero come ipnotizzato da questo tratto di strada che

finiva con una curva ad angolo retto. ‘Riconobbi’ la strada, però, ero anche

sicuro che, dietro la curva, avrei visto una piccola capanna di paglia, isolata,

al riparo di un albero di mango. Ero sempre più convinto che così sarebbe

stato e, quando il camion fece la curva, eccola là: una capanna di paglia,

solitaria, sotto un albero di mango. Poi tutto finì così, non ‘riconobbi’ più

niente. Il mio viso sbiancò.

Il mio compagno più vicino mi chiese se mi sentivo bene e gli spiegai quello

era accaduto. La sua risposta fu: ‘Devi essere venuto qui da bambino’.

Sapevo che i miei genitori non avevano mai messo piede in Africa, ma scrissi

Page 100: La profezia di Thiaoouba

loro lo stesso, tanto fortemente l'esperienza mi aveva colpito. La loro

risposta fu: ‘No, e nemmeno tu ci hai mai lasciati per poter fare un tale

viaggio quando eri piccolo’.

“Così, il mio amico suggerì che potevo essere andato là nel corso di una

precedente esistenza, perché credeva nella reincarnazione. Cosa ne pensi a

riguardo?”

“È ciò che ti ho appena spiegato Michel. Un segmento abbastanza lungo del

tuo ‘film’ non ti è stato cancellato e ne sono contenta, perché questo illustra

molto bene ciò che ti stavo spiegando in riferimento a Mosè.

“Lui voleva aiutare gli Ebrei ma, siccome scelse di entrare in quel mondo nel

modo naturale, come un bimbo appena nato, fu obbligato a ‘dimenticare’ ciò

che sarebbe stato il corso della sua vita.

“Tuttavia, in rari casi, come appunto questo, il corpo Astrale è così ‘carico’ di

conoscenza ed esperienza dalle vite precedenti che non ha nessuna difficoltà

ad adattarsi a ciò che deve imparare nel suo nuovo corpo fisico. Mosè fu

inoltre avvantaggiato in quanto fu mandato ad una buona scuola con

numerose strutture di insegnamento. Ebbe enorme successo nei suoi studi e

si guadagnò l'entrata in una ben superiore scuola di scienze, guidata da

sacerdoti ed esperti Egiziani. A quel tempo, gli Egiziani avevano ancora

scuole superiori per soddisfare le esigenze di un’elite molto limitata,

insegnando alcune delle conoscenze che Thot aveva portato da Atlantide

molto tempo prima. Era vicino alla fine dei suoi studi, quando fu testimone

di un incidente che ebbe grande importanza nella sua vita.

“Provando sempre grande amicizia per gli Ebrei, spesso passeggiava con

loro, nonostante le urgenti raccomandazioni di suo padre di non farlo. Gli

Ebrei erano sempre più disprezzati dagli Egizi, e suo padre consigliò Mosè di

non mescolarsi con questa razza.

“Tuttavia, quel giorno stava camminando nei pressi di un cantiere edile in

cui alcuni Ebrei stavano lavorando sotto la guida di soldati Egiziani. Da

lontano vide un soldato colpire un Ebreo, che cadde a terra. Prima che

potesse intervenire, un gruppo di Ebrei si scaraventò sul soldato e lo uccise;

poi lo seppellirono velocemente in un basamento fatto per sostenere una

colonna enorme.

“Mosè non seppe cosa fare, ma fu visto da un paio di Ebrei mentre si

allontanava. Credendo che li avrebbe denunciati, gli Ebrei furono presi dal

panico e si affrettarono a spargere la voce che fosse stato Mosè ad uccidere

il soldato. Quando arrivò a casa, suo padre lo stava aspettando e gli

consigliò di scappare immediatamente nel deserto. Il fatto citato nella

Bibbia, che Mosè andò nel paese di Madian è vero, com'è anche vero il suo

matrimonio con la figlia del sacerdote di Madian. Non ho però intenzione di

approfondire ulteriormente i dettagli. Volevamo salvare questa gente dalla

schiavitù in cui era caduta e, peggio ancora, dalle grinfie dei sacerdoti

malefici che erano un pericolo per la loro psiche.

“Più di un milione di anni prima, salvammo un altro gruppo di persone dalle

mani di altri pericolosi sacerdoti, se ti ricordi, ed è cosa interessante, perché

si tratta in pratica dello stesso posto. Vedi come la storia si ripete

continuamente?

“Mosè guidò gli ebrei dall'Egitto com'è descritto nella Bibbia, ma, prima di

continuare, devo correggere alcuni errori, dal momento che sappiamo che

molte persone sulla Terra sono interessate a questo famoso Esodo.

“Prima di tutto, il Faraone all'epoca era Ramsete II, che era il successore di

Seti I. Seconda cosa, gli Ebrei erano 375.000 e, quando arrivarono sul Mare

di Canne e non sul Mar Rosso, tre nostre navi spaziali aprirono le acque, che

erano poco profonde, per mezzo del nostro campo di forza. Lasciammo che

le acque si richiudessero, ma non un singolo soldato Egiziano annegò,

semplicemente perché non seguirono gli Ebrei nell'acqua. Il Faraone, a

dispetto delle enormi pressioni ricevute dai sacerdoti, non ritirò la sua

Page 101: La profezia di Thiaoouba

promessa di lasciare che gli Ebrei andassero.

“La manna, distribuita ogni giorno, proveniva dal nostro veicolo spaziale.

Devo spiegarti che la manna non è solo molto nutriente, come già sai, ma si

può anche comprimere molto, che è il motivo per cui molte astronavi la

trasportano a bordo. Tuttavia, se lasci la manna esposta troppo a lungo

all'aria, diventa morbida e marcisce entro diciotto ore.

“È per questo che raccomandammo agli Ebrei di prenderne solo lo stretto

necessario per un giorno; e quelli che ne presero di più, presto videro di

aver fatto un errore e capirono di dover seguire i consigli del ‘Signore Dio’,

che in realtà eravamo noi.

“Gli Ebrei non impiegarono 40 anni per raggiungere Canaan, ma solo tre

anni e mezzo. Infine, la storia del monte Sinai è pressoché vera.

“Atterrammo sulla montagna in modo da non essere visti dal popolo. A quel

tempo era preferibile che queste persone semplici credessero in un Dio,

piuttosto che in extraterrestri che vegliavano su di loro, aiutandoli.

“Così, questa è la spiegazione del popolo Ebraico, Michel, ma non è ancora

finita. Ai nostri occhi, queste erano le uniche persone che seguivano la

giusta direzione, cioè, la direzione della spiritualità. Tra loro, e più tardi, tra i

loro grandi sacerdoti, c'era qualcuno che vociferava che stava arrivando un

Messia e li avrebbe salvati. Non lo avrebbero reso noto al popolo, perché

stavano riferendo una parte della conversazione che noi avemmo con Mosè

sul monte Sinai. Da allora, gli Ebrei hanno aspettato l'arrivo del Messia,

anche se egli è già venuto.

“Facciamo ora un salto nel tempo. Gli ebrei, ritornati nella terra dove si

erano sistemati in origine, erano adesso organizzati meglio. Fondarono una

civiltà notevole, madre di grandi re legislatori, come Salomone e David, per

citarne solo due.

“Osservammo che queste persone, in seguito alla morte di Salomone,

stavano avviandosi verso l'anarchia e si lasciavano influenzare da sacerdoti

malvagi. Alessandro il Grande invase l'Egitto, ma alla fine, non fece nulla di

costruttivo per il mondo. I Romani gli succedettero, costruendo un immenso

impero che fu orientato più verso il materialismo che la spiritualità.

“Grandi popoli, come i Romani, erano tecnologicamente avanzati per il loro

tempo, sempre relativamente parlando, ovviamente. Ma portarono con sé un

assortimento di dei e credenze, tanto da creare confusione spirituale, e,

certamente non sufficiente a condurre il popolo verso la Verità Universale.

“Questa volta, decidemmo di dare una ‘grossa mano’. Piuttosto che darla in

un terreno spiritualmente sterile come Roma, lo facemmo in Israele,

pensando che gli Ebrei erano molto intelligenti, avendo antenati

spiritualmente molto evoluti. Li considerammo adeguati per propagare la

Verità universale.

“Il popolo Ebraico fu scelto all’unanimità dai Grandi Thaori. Sulla Terra,

furono denominati il ‘Popolo Eletto’ ed il nome non poteva essere più

appropriato, perché erano davvero stati ‘eletti’.

“Il nostro piano era di catturare l’immaginazione pubblica con l'invio di un

messaggero di pace. La storia della nascita di Gesù, come tu la conosci, con

la Vergine Maria come madre, è abbastanza vera. L'apparizione di un angelo

dell'annunciazione è corretta sotto ogni dettaglio. Inviammo una nave

spaziale e una di noi apparve dinnanzi alla vergine, che era davvero vergine,

dicendole che stava per restare incinta. L'embrione le fu impiantato mentre

era sotto ipnosi.

“Vedo, Michel, che stai avendo enorme difficoltà a credere ciò che ti sto

raccontando. Non dimenticare mai che noi abbiamo LA conoscenza, non hai

visto nemmeno un decimo di ciò che possiamo fare. Ascolta con attenzione e

ti darò alcuni esempi per aiutarti a capire quello che sto per dirti”.

Thao smise di parlare e sembrò concentrarsi. Mentre la guardavo, il suo viso

diventò sfuocato e, istintivamente, mi strofinai gli occhi. Naturalmente

Page 102: La profezia di Thiaoouba

questo non aiutò, e, infatti, diventò progressivamente trasparente finché

potei addirittura vedere attraverso di lei. Infine, non era più là, era

completamente scomparsa.

“Thao”, chiamai un po’ preoccupato, “dove sei?”

“Qui, Michel.”

Feci un balzo, perché la sua voce arrivò come un sussurro molto vicino al

mio orecchio. “Ma sei completamente invisibile!”

“Adesso si, ma tra poco mi vedrai ancora. Guarda!”

“Bontà mia, cosa ti è successo?”

Alcuni metri davanti a me, vidi la sagoma di Thao, completamente dorata e

raggiante, come se dentro di lei bruciasse un fuoco, dalle fiamme brevi ma

intense. Lo stesso per il suo viso, era riconoscibile, ma i suoi occhi

sembravano sprigionare piccoli raggi ogni volta che parlava.

Cominciò a levitare a qualche metro dal suolo, senza aver mosso un muscolo

del suo ‘corpo’; poi iniziò a muoversi per la stanza, così velocemente che

avevo problemi a mantenere gli occhi su di lei.

Alla fine si fermò sopra il suo posto e mise la sua forma spettrale a sedere.

Era come se fosse fatta di una nebbia luminosa, era ancora riconoscibile

come Thao e, tuttavia, quasi trasparente. L'istante successivo se n'era

andata. Mi guardai intorno, ma era completamente svanita.

“Non cercare ulteriormente, Michel, sono tornata.” Infatti, era lì, ancora una

volta, in carne ed ossa, seduta al suo posto.

“Come riesci a farlo?”

“Come ti ho già spiegato, noi abbiamo LA conoscenza. Possiamo resuscitare i

morti, guarire i sordi e i ciechi, far camminare i paralitici, possiamo curare

tutte le malattie che tu conosca. Siamo maestri, non della Natura, ma nella

Natura, e possiamo fare la cosa più difficile di tutte, possiamo generare la

vita spontaneamente.

“Rilasciando raggi cosmici, possiamo creare ogni genere di creatura vivente,

incluso l'uomo.”

“Vuoi dire che siete esperti nel ‘bambino in provetta’?”

“Niente affatto, Michel. Tu ragioni come un Terrestre. Noi possiamo creare

un corpo umano, ma questo è fatto solo dai Grandi Thaori, con infinita cura

perché come sai, il corpo umano dev’essere abitato da vari corpi: il

fisiologico, l'astrale ed altri. In caso contrario sarebbe solo un robot. È perciò

richiesta una perfetta conoscenza per una simile impresa.”

“Allora, quanto tempo è necessario per creare un bambino?”

“Non hai colto a sufficienza quello che ho detto, Michel. Non sto parlando di

un bambino, ma in questo caso di un essere umano adulto. Un uomo di

venti o trent'anni, può essere creato dai Thaori in circa 24 ore.”

Come ci si può aspettare, ero completamente sbalordito da questa

conclusione. Avevo viaggiato in una navicella spaziale ad una velocità varie

volte quella della luce e ritrovato me stesso miliardi di chilometri da casa

mia. Avevo incontrato extraterrestri, viaggiato in corpo Astrale, viaggiato nel

tempo tanto da essere testimone di eventi accaduti migliaia di anni prima.

Potevo adesso vedere le Aure e comprendere linguaggi che non avevo mai

udito prima. Avevo anche visitato brevemente, l'universo parallelo della

Terra. Credevo di sapere quello che c'era da sapere, per un Terrestre, di

queste persone e delle loro capacità, grazie alle spiegazioni che mi erano

state fornite. Adesso, mi stava dicendo, che ciò che mi era stato mostrato

finora, era solo un antipasto. Le mie ospiti potevano creare un essere umano

in ventiquattro ore!

Thao mi osservava, leggendomi come un libro aperto.

“Adesso che mi segui in ciò che dico, Michel, finirò la storia che interesserà

molti dei tuoi simili, riguardante ciò che la Bibbia ha un po’ distorto.

“Quindi, il nostro ‘angelo’ impiantò un embrione, cosicché Maria, una

vergine, si ritrovò gravida. Agendo in questo modo, speravamo di attrarre

Page 103: La profezia di Thiaoouba

l'attenzione della gente ed enfatizzare che la venuta di Gesù era realmente

un evento straordinario. Alla nascita del bambino, apparimmo davanti i

pastori nello stesso modo che ti dimostrato alcuni momenti fa. Non

inviammo i tre famosi ‘saggi’, essi fanno parte della leggenda introdotta

successivamente sugli eventi reali. Tuttavia, guidammo davvero i pastori e

un gruppo di persone verso il luogo in cui era nato Gesù. Ciò fu compiuto

inviando una delle nostre sfere e rendendola luminosa. L'effetto ottico creato

in questo modo la fece sembrare come una stella su Betlemme. Se

dovessimo fare una cosa simile oggi, la gente griderebbe: ‘UFO’!

“Alla fine, i sacerdoti, e quelli che i sacerdoti chiamavano ‘profeti’, appresero

della nascita. In considerazione dei fenomeni della stella e degli ‘angeli’, i

profeti annunciarono al popolo la nascita del Messia, riferendosi a lui come il

Re degli Giudei.

“Re Erode, tuttavia, aveva spie in ogni quartiere, così come fanno la maggior

parte dei leader. Quando gli riferirono questi eventi così importanti, trovò

tutto molto difficile da capire e si spaventò. A quei tempi, le vite delle

persone valevano poco per i loro governanti, ed Erode non esitò ad ordinare

la morte di 2.606 bambini della regione.

“Mentre i bambini venivano uccisi, evacuammo, sotto ipnosi, Maria,

Giuseppe e il bambino Gesù, assieme a due asini, nella nostra nave spaziale,

depositandoli poi in un luogo molto vicino all'Egitto. Vedi come i fatti sono

stati distorti?

“Adesso, ci sono altri dettagli che sono stati riportati coscienziosamente, ma

sono imprecisi a causa della mancanza di informazioni. Lasciami spiegare. Il

bambino Gesù, nato a Betlemme, dimostrò, tramite i miracoli che accaddero

alla sua nascita, di essere molto speciale ed era, infatti, il Messia. Così

catturammo l'immaginazione della gente, ma quando nasce un bambino, il

suo corpo Astrale non può ‘sapere tutto’ riguardo alle sue conoscenze

precedenti. Questo fu anche il caso di Mosè, eppure fu lo stesso una grande

persona.

“Avevamo bisogno di un messaggero che fosse in grado di convincere

l'umanità che c'era un'altra vita oltre questa, attraverso la reincarnazione

del corpo Astrale, ecc. Questo non era più comunemente accettato da

quando la civiltà sulla Terra era andata sempre più degradandosi in seguito

alla scomparsa di Atlantide.

“Tu sai che quando vuoi spiegare qualcosa che non è un fatto materiale,

anche ai tuoi amici più intimi, ti scontri con lo scetticismo. Le persone

cercano prove materiali e se non le vedono con i propri occhi, non ci

crederanno.

“Al fine di trasmettere il nostro messaggio, avevamo bisogno di qualcuno

che si comportasse come un ‘essere straordinario’, come qualcuno che viene

dal ‘cielo’, che facesse cose che sembrassero miracoli. Tale persona sarebbe

stata creduta e il suo insegnamento ascoltato.

Come sai, un corpo Astrale reincarnato in un bambino, passa attraverso “Il

Fiume dell'Oblio” e le sue conoscenze materiali precedenti sono cancellate.

Pertanto, il bambino nato a Betlemme non sarebbe stato in grado di fare

‘miracoli’, anche se fosse vissuto fino a 100 anni d’età. In ogni caso, era un

essere superiore, come Mosè. Questo è dimostrato dal modo in cui stupì i

dottori del tempio all'età di dodici anni. Come alcuni giovanissimi d’oggi sulla

Terra, che sono chiamati ‘geni’ perché sembrano avere un calcolatore nel

cervello, Gesù era una persona in cui abitava un corpo Astrale molto

evoluto. Eppure, anche se avesse studiato nelle più avanzate scuole della

Terra, tra i Naga, per esempio, non avrebbe comunque potuto acquisire la

conoscenza per resuscitare i morti o curare i malati.

“So che sulla Terra, ci sono persone che credono che Gesù, dall'età di dodici

anni, fino al suo ritorno in Giudea, studiò nei monasteri dell’India e Tibet.

Così è come tentano di spiegare la discrepanza che esiste nella Bibbia,

Page 104: La profezia di Thiaoouba

quando Gesù semplicemente sparì da Betlemme.

“Lasciò la casa dei genitori all'età di quattordici anni, accompagnato dal

fratello dodicenne Ouriki. Viaggiò in Birmania, India, Cina e Giappone. Suo

fratello accompagnava Gesù in ogni luogo, finché Ouriki fu accidentalmente

ucciso in Cina. Gesù tenne una ciocca di capelli di Ouriki con sé, perché lo

amava tanto.

“Gesù aveva cinquant'anni quando arrivò in Giappone, dove si sposò ed

ebbe tre figlie. Infine morì nel villaggio Giapponese di Shingo, dove aveva

vissuto per quarantacinque anni. Fu sepolto a Shingo, che si trova sull'isola

principale del Giappone, Honshu, e accanto alla sua tomba ce n’è un'altra,

contenente una piccola scatola che raccoglie la ciocca di capelli di Ouriki.

“Chi dei tuoi simili cerca la prova, può andare a Shingo, conosciuto

precedentemente come Herai, nel distretto di Aomori.

“Ma, ora torniamo alla nostra missione... L’unico messaggero che potevamo

inviare sulla terra doveva essere uno di noi. Il ‘Cristo’ che morì sulla croce, a

Gerusalemme, era chiamato Aarioc. Fu portato da noi nel deserto di Giudea,

in quanto si era offerto di cambiare il suo corpo fisico. Così abbandonò il suo

corpo di ermafrodita, che era a lungo vissuto su Thiaoouba, e prese il corpo

di Cristo, creato per lui dai nostri Thaori. Così facendo, mantenne totalmente

la conoscenza che possedeva su Thiaoouba.”

“Perché non fu in grado rimanere nel suo corpo e semplicemente ridurlo di

dimensione come fecero Latoli e Biastra davanti a me? Non poteva stare

abbastanza a lungo in un corpo così ‘ristretto’?”

“C'era un altro problema, Michel, doveva assomigliare ad un essere umano

della Terra sotto tutti gli aspetti e, poiché noi siamo ermafrodite, non

potevamo rischiare che gli Ebrei si accorgessero che il messaggero di Dio era

per metà femmina.

“Possiamo rigenerare un corpo a volontà, che è il motivo per il quale hai

visto così poche bambine su Thiaoouba. Possiamo anche creare un corpo,

come ho appena spiegato, e possiamo ridurlo di dimensione. Non guardarmi

in questo modo, Michel. Mi rendo conto che è difficile per te assimilare tutto

questo e credere a ciò che ti dico, ma ti abbiamo già rivelato dati sufficienti

per farti capire che siamo in grado di padroneggiare la maggior parte dei

fenomeni naturali.

“Gesù, che veniva da Thiaoouba, fu da noi portato nel deserto, e tu sai cosa

accade dopo. Sapeva che si sarebbe scontrato con numerose difficoltà e che

sarebbe stato crocefisso. Sapeva tutto, perché aveva ‘pre-visto’ la sua vita

con noi, ma l'aveva fatto come corpo Astrale in un corpo fisico.

“Ricordava, proprio come tu ricorderai e sempre ricorderai il tuo viaggio a

Mu e l’aver visto le tue vite precedenti.

“Ripeto che le visioni viste dai corpi Astrali in corpi fisici non vengono

cancellate nel modo in cui lo sono le visioni viste dai corpi Astrali con il Sé

Superiore. Perciò egli sapeva tutto e sapeva anche esattamente cosa fare.

Naturalmente, aveva il potere di resuscitare i morti, curare i ciechi e i sordi,

e, quando fu crocefisso e morì, eravamo lì per portarlo via e rianimarlo.

Facemmo rotolare la pietra del sepolcro, rapidamente lo portammo sulla

nostra nave spaziale, che era posizionata nelle vicinanze e lì lo rianimammo.

Al momento giusto, riapparve di nuovo, fornendo così la prova della sua

immortalità, dimostrando che c'era davvero vita dopo la morte e

rigenerando la speranza tra il popolo, persuadendoli che appartenevano al

Creatore e che ognuno di noi possiede una scintilla della Sua divinità.

“Così, tutti i suoi miracoli furono eseguiti per dimostrare che quello che

predicava era vero?”

“Si, perché gli Ebrei e i Romani non avrebbero mai creduto in lui se non si

fosse messo alla prova. Un buon esempio della forza dello scetticismo tra la

gente sulla Terra è quello della Sindone di Torino. Sebbene milioni credano

nella venuta di Cristo e pratichino, più o meno, il Cristianesimo, erano

Page 105: La profezia di Thiaoouba

ansiosi di conoscere il risultato della ricerca degli esperti, se la Sindone coprì

o no Cristo dopo la sua ‘morte’. Ora sai la risposta a questo. Tuttavia, la

gente cerca le prove e più prove e ancora più prove, perché il dubbio regna

nelle loro menti. Il Buddha, un Terrestre, che acquisì la comprensione

attraverso il proprio studio, non disse, come i tuoi simili fanno: ‘Io credo’,

ma piuttosto, ‘Io so’. La fede non è mai perfetta, ma la conoscenza lo è.

“Quando tornerai sulla Terra e racconterai la tua storia, la prima cosa che ti

sarà chiesta saranno le prove. Se ti dessimo, ad esempio, un pezzo di

metallo che non esiste sulla terra, ci sarà sempre tra gli esperti che lo

analizzano, chi insisterà a chiederti che tu provi che il metallo non sia stato

creato da un abile alchimista di tua conoscenza, o qualcos'altro del genere.”

“Mi darai qualcosa come prova?”

“Michel, non deludermi. Non avrai alcuna prova materiale, precisamente per

i motivi che ti ho appena spiegato: non sarebbe questo il punto.

“La fede è niente in confronto alla conoscenza. Il Buddha ‘sapeva’ e quando

tornerai sulla Terra, anche tu sarai in grado di affermare ‘io so’.

“C'è una storia ben nota di Tommaso che voleva toccare le ferite di Cristo,

perché vederle con i propri occhi non lo aveva convinto abbastanza; e lo

stesso, quando le toccò, era ancora dubbioso. Sospettava qualche tipo di

trucco magico. Non conoscete nulla della Natura sul vostro pianeta, Michel,

e, non appena si verifica qualcosa che è un po’ oltre la vostra comprensione,

tutti affermano che è magia.

Levitazione = magia, invisibilità = magia, e invece stiamo solo applicando le

leggi naturali. Piuttosto dovreste dire, levitazione = conoscenza, invisibilità

= conoscenza.

“Così, Cristo fu stato mandato sulla Terra per predicare amore e spiritualità.

Dovette lottare con persone che non erano molto evolute, parlando loro per

parabole. Quando rovesciò i tavoli dei mercanti nel tempio, arrabbiato per la

prima ed unica volta, stava facendo una dichiarazione contro il denaro.

“La sua missione era quella di trasmettere un messaggio d’amore e bontà,

‘amatevi l’un l’altro’ e anche di illuminare la gente riguardo la reincarnazione

dei corpi astrali e l'immortalità. Questo fu tutto distorto dai sacerdoti nel

tempo che seguì e numerosi disaccordi portarono alla nascita di varie sette,

che affermano tutte di seguire gli insegnamenti di Cristo.

“I Cristiani, nel corso dei secoli, hanno anche ucciso in nome di Cristo.

L'inquisizione ne è un buon esempio, ed i Cattolici Spagnoli in Mexico si

comportarono peggio delle più selvagge tribù, tutto in nome di Dio e Cristo.

“Le religioni sono una vera maledizione sul tuo pianeta, come ti ho detto e

come ti ho dimostrato. Per quanto riguarda le nuove sette che stanno

nascendo e fiorendo in tutto il mondo, sono basate sul controllo e sul

lavaggio del cervello. È terribile vedere giovani, in salute di corpo e spirito,

gettarsi ai piedi di ciarlatani che sostengono di essere Guru o grandi maestri,

mentre questi ultimi sono maestri solo su due cose, parlare e raccogliere

favolose somme di denaro. Questo, naturalmente, dà loro potere ed

l’enorme orgoglio di vedere se stessi dominare folle intere di persone che si

sottomettono a loro, anima e corpo. Non molto tempo fa, ci fu addirittura un

leader che chiese ai suoi seguaci di commettere suicidio, ed essi obbedirono.

Poiché sulla Terra si amano le ‘prove’, ce n'è una eccellente da dargli: la

Legge Universale proibisce il suicidio, se quel ‘maestro’ fosse stato vero, lo

avrebbe saputo. Nel chiedere loro questo sacrificio, ha presentato la più

grande prova della sua ignoranza.

“Sette e religioni sono una maledizione sulla Terra e quando vedi che il Papa

accantona milioni di franchi o dollari per i suoi viaggi, quando potrebbe

accontentarsi di molto meno, e usare il denaro disponibile per aiutare i paesi

colpiti da carestie, non puoi convincermi che è la parola di Cristo a dirigere

tali azioni.

“C'è un passaggio nella tua Bibbia che dice: ‘È più facile per un cammello

Page 106: La profezia di Thiaoouba

passare attraverso la cruna di un ago che per un ricco entrare in Paradiso’.

“Il Vaticano è senz'altro la chiesa più ricca del vostro pianeta, eppure i preti

hanno fatto voto di povertà. Non hanno nessuna paura di essere dannati,

(eppure credono nella dannazione), perché dicono che è la Chiesa ad essere

ricca non loro. Questo è veramente solo un gioco di parole visto che

compongono loro la chiesa. È come il figlio di un multimiliardario che

sostiene di non essere lui ricco, ma solo il padre.

“La Chiesa non ha alterato il passo della Bibbia con riferimento alla

ricchezza. Lo ha usato a proprio beneficio, perché non è preferibile che il

ricco diventi povero a vantaggio della Chiesa?

“Le giovani generazioni sulla Terra sono in processo di auto esame. Sono

giunte ad un punto di svolta, gli eventi le hanno portate a sentirsi sole, più

di ogni altra generazione di giovani prima di loro. Non è aderendo a sette o

gruppi religiosi che si libereranno dalla loro solitudine.

“In primo luogo, se vuoi ‘elevarti’ è necessario meditare e poi concentrarsi,

che sono cose diverse, anche se spesso vengono confuse tra loro. Non serve

andare in qualche posto speciale, perché il più grande e bel tempio

dell'uomo è dentro se stesso. Là, egli può entrare in contatto con il suo Sé

Superiore, mediante la concentrazione, e chiedere al suo Sé Superiore di

aiutarlo a superare le difficoltà materiali Terrene. Ma alcuni hanno bisogno di

comunicare con altri esseri umani, e allora possono incontrarsi per questo

scopo. Quelli tra loro che hanno più esperienza saranno in grado di dare

consigli, ma nessuno dovrebbe mai mettersi nella posizione di maestro.

“Il Maestro venne 2000 anni fa, o dovrei meglio dire ‘uno dei maestri’, ma

gli uomini lo crocifissero. Tuttavia, per circa 300 dei tuoi anni, il messaggio

che portava con sé fu seguito. Dopo di che è stato distorto e ora, sulla Terra

siete tornati ad un punto che è peggiore di 2000 anni fa.

“Le giovani generazioni di cui ho appena parlato, sono in aumento nel tuo

pianeta e si accorgono, poco a poco, della verità di molte cose di cui ti ho

parlato. Ma devono imparare a guardare dentro se stesse per le risposte.

Non dovrebbero aspettare che l'aiuto arrivi loro da ‘altrove’, o saranno deluse.

12

Viaggio straordinario incontrando 'persone' straordinarie

Quando Thao ebbe finito di parlare, potei vedere chiaramente che la sua

aura era diventata opaca. Fuori, la pioggia era cessata e il sole risplendeva

su enormi nuvole bianche, colorandole di blu e rosa. Gli alberi, i cui rami

ondeggiavano ad una brezza leggera, sembravano rinfrescati e un migliaio di

arcobaleni ballavano nelle goccioline d'acqua che si aggrappavano alle loro

foglie. I canti dolci degli uccelli, davano il benvenuto al ritorno del sole,

mescolandosi con il dolce suono musicale degli insetti e la luce. Quel

momento fu il più magico che avessi mai sperimentato. Nessuno di noi

aveva voglia di parlare e lasciammo che le nostre anime si riempissero

appieno della bellezza che ci circondava.

Fu il suono di risate e voci allegre che ci risvegliarono dal nostro pacifico

stato. Voltandoci, vedemmo Biastra, Latoli e Lationusi avvicinarsi, ognuna

volando con la propria Tara.

Atterrarono proprio di fronte al doko ed entrarono senza fare scalpore,

grandi sorrisi illuminavano i loro volti. Ci alzammo per dare loro il benvenuto

e furono scambiati saluti nella lingua di Thiaoouba. Ero ancora in grado di

capire tutto ciò che veniva detto, anche se non ero in grado di parlare la

Page 107: La profezia di Thiaoouba

lingua. Questo però non sembrava un problema, in quanto avevo poco da

dire, e, in ogni caso, se parlavo Francese, coloro che non erano in grado di

capire le mie parole, comprendevano il mio messaggio telepaticamente.

Una volta rinfrescate con bevande di idromele, fummo tutti pronti a ripartire.

Misi la mia maschera e seguii loro tutte fuori, dove Latoli mi si avvicinò e

attaccò una Tara attorno alla mia vita. Poi, nella mia mano destra, mise un

Litiolac. Ero molto eccitato al pensiero che stavo per essere in grado di

volare come un uccello. Sin dal primo giorno in cui sono atterrato su questo

pianeta e ho visto le persone volare con questo mezzo, sognavo di fare lo

stesso, ma stava accadendo così tanto e così in fretta che, devo dire, non mi

aspettavo che la possibilità si sarebbe presentata.

“Latoli,” chiesi, “perché utilizzate Tara e Litiolac per volare, quando quasi

tutte voi siete in grado di levitare?”

“La levitazione richiede grande concentrazione e grande dispendio di

energia, Michel, anche per noi, e ci consente di viaggiare solo a sette

chilometri all'ora. La levitazione è utilizzata durante certi esercizi psichici,

ma è un mezzo di trasporto povero. Questi apparati sono basati sullo stesso

principio della levitazione nel senso che neutralizzano ciò che potremmo

chiamare ‘la forza magnetica fredda’ del pianeta. È la stessa forza che voi

chiamate ‘gravità’ e che trattiene tutti i corpi a terra.

“L'uomo, come un pezzo di roccia, è fatto di materia, ma, neutralizzando la

forza magnetica fredda, elevando alcune vibrazioni di alta frequenza,

diventiamo ‘senza peso’. Poi, per spostare e dirigere il nostro movimento,

introduciamo vibrazioni di una frequenza diversa. Come puoi vedere,

l'apparato che lo realizza è per noi molto semplice. Questo stesso principio

fu utilizzato dai costruttori delle piramidi di Mu, Atlantide ed Egitto. Thao ti

ha già parlato di ciò, ma adesso sperimenterai di persona l'effetto

dell’antigravità.”

“Che velocità si può raggiungere con questi apparati?”

“Con questo in particolare, puoi viaggiare a circa 300 chilometri l’ora e a

qualsiasi altitudine tu scelga, ma è tempo di andare, le altre stanno

aspettando.”

“Pensi che sarò in grado di utilizzarlo adeguatamente?”

“Certo. Ti insegnerò come, e tu devi prestare particolare attenzione quando

parti. Potresti avere un incidente grave se non segui le mie istruzioni alla

lettera.”

Mi stavano tutte osservando, tuttavia era Lationusi a sembrare la più

divertita dalla mia ansia. Tenni il mio Litiolac saldamente in mano, la cinghia

di sicurezza legata al mio avambraccio. Ciò significava che se lasciavo

andare il Litiolac, sarebbe rimasto con me.

Avevo la gola secca. Devo dire che non mi sentivo molto fiducioso, ma mi si

avvicinò Latoli e mise un braccio attorno alla mia vita, assicurandomi che

non mi avrebbe lasciato andare prima che avessi avuto dimestichezza con

l'apparato.

Mi spiegò anche che non dovevo preoccuparmi della Tara legata alla mia

vita, ma che il Litiolac doveva essere tenuto saldamente. In primo luogo,

dovevo tirare abbastanza saldamente un grande pulsante, che rendeva

l'apparato utilizzabile; un po' come girare la chiave di accensione in una

macchina. Apparve una piccola luce indicando la messa in funzione. Il

Litiolac era un po' come a forma di pera. Si teneva con la base verso il basso

e la sua cima finiva con un ‘cappello’ a forma di fungo, senza dubbio allo

scopo di evitare che le dita scivolassero. La ‘pera’ era afferrata intorno al suo

‘collare’.

Latoli spiegò che questo Litiolac era stato fatto appositamente per me,

poiché le mie mani erano circa la metà delle loro in dimensione e non sarei

stato in grado di utilizzare un modello standard. Inoltre, è importante che la

dimensione della 'pera' sia esattamente adatta alla mano che la tiene. Era

Page 108: La profezia di Thiaoouba

leggermente soffice, come se fatta di gomma e riempita d'acqua.

Ricevute le istruzioni presi il Litiolac così forte che Latoli ebbe appena il

tempo di afferrarmi prima che ci innalzassimo in aria.

Facemmo un balzo di tre metri buoni. Le altre erano attorno a noi, ferme in

aria ad un'altezza di circa due metri dal suolo e tutte scoppiarono in una

risata alla sorpresa di Latoli.

“Attenta”, le disse Thao, “Michel è un uomo d'azione. Se gli metti

un’apparecchiatura in mano, la usa subito!”

“Se premi il Litiolac come hai appena fatto, con una pari pressione generale,

salirai verticalmente. Se la pressione è leggermente maggiore con le dita,

andrai a sinistra; con il pollice, andrai a destra. Se vuoi andare giù, rilasci la

pressione o, per scendere più rapidamente, puoi premere sulla base con la

mano sinistra.”

Mentre parlava, Latoli mi fece praticare i movimenti e salimmo ad una quota

di circa cinquanta metri, quando udimmo la voce di Thao. “Ben fatto, Michel.

Dovresti lasciare che lo faccia solo adesso, Latoli. Si è fatto l'idea.”

Mi sarebbe piaciuto che tenesse i propri pensieri per sé. Non condividevo per

niente la sua opinione e mi sentivo molto più sicuro sotto l’‘ala’ protettiva di

Latoli, e lo dico senza giochi di parole! Mi lasciò andare rimanendomi,

tuttavia, vicino e alla stessa altezza.

Gentilmente, liberai la mia presa sul Litiolac e terminai di salire. Rilasciando

ulteriormente la pressione, iniziai a scendere; rassicurato, premetti

uniformemente attorno a tutto il 'collare' e fui sparato verso l'alto come una

freccia, così in fretta che le mie dita gelarono e continuai a salire.

“Rilassa la mano, Michel. Rilassa la mano,” gridò Latoli che, in un batter

d'occhio, mi aveva raggiunto.

Oh! Mi fermai, o quasi, ad approssimativamente 200 metri d’altitudine,

sopra l'oceano, perché avevo inavvertitamente premuto di più col mio pollice

‘gelato'. Le altre si unirono al nostro incontro a 200 metri. Dovevo avere una

strana espressione in viso, perché anche Lationusi scoppiò in una risata, e

quella fu la prima volta che la vidi ridere.

“Delicatamente, Michel. Questo apparato è molto sensibile al tatto. Credo

che possiamo andare avanti adesso. Ti mostriamo la via.”

Partirono lentamente, Latoli rimanendo al mio fianco. Mantenemmo la stessa

altitudine. Premendo con il palmo della mano, avanzavo senza problemi e

notai subito che ero in grado di accelerare a mio piacimento, semplicemente

regolando la pressione sul Litiolac. La pressione delle dita regolava l'altezza

e la direzione.

Feci ancora qualche sterza inaspettata, soprattutto quando la mia attenzione

fu distratta da tre personaggi imponenti che attraversarono il nostro

cammino. Passando, mi lanciarono uno sguardo, ovviamente piuttosto

sbalordite alla mia vista.

Dopo un periodo di circa mezz'ora, cominciai a padroneggiare la macchina;

sufficiente almeno per volare con successo sopra l'oceano. Non essendoci

ostacoli da superare, accelerammo progressivamente ed ero persino in

grado di volare in formazione vicino alle mie compagne, senza allontanarmi

troppo spesso.

Era così esilarante, non avrei mai potuto immaginare una sensazione simile.

Poiché l'apparecchio creava una sorta di campo di forza intorno a me,

rendendomi senza peso, non c'era la sensazione di essere sospesi, come in

una mongolfiera, né vi era la sensazione di essere trasportati da ali. Inoltre,

essendo completamente circondato dal campo di forza, non potevo

nemmeno sentire il vento frustare la mia faccia. Ebbi l'impressione di essere

una parte integrante dell'ambiente, e più mi allenavo a controllare

l'apparecchio, più acquisivo piacere nell’usare questo nuovo mezzo di

locomozione. Volli mettere alla prova la mia capacità di controllo e così

discesi un po', solo per risalire nuovamente. Lo feci più volte, scegliendo di

Page 109: La profezia di Thiaoouba

guadagnare o perdere quota sulle altre. Infine, mi avvicinai a Thao e

telepaticamente le comunicai la mia euforia, informandola sulla mia

intenzione di sfiorare l'oceano che si estendeva a vista d'occhio sotto di noi.

Lei accettò e tutto il gruppo mi seguì a livello dell'acqua.

Fu assolutamente fantastico essere in grado di sfiorare velocemente le

creste delle onde ad una velocità di circa 100 chilometri l’ora, come se

fossimo tutti dei potenti dei, conquistatori della gravità. Di volta in volta,

lampi d'argento indicavano che stavamo sorvolando banchi di pesci.

Nel mio entusiasmo, non ero consapevole del tempo, ma credo che il viaggio

fosse durato tre karse.

Non importa da che parte giravo la testa, vedevo solo la linea dell'orizzonte.

Poi, all'improvviso, Thao mi disse telepaticamente: “Guarda là, Michel.”

Lontano, sulla superficie dell'acqua, riuscii a vedere un puntino che crebbe

rapidamente fino a rivelarsi come un’isola montuosa di dimensioni

considerevoli.

Potemmo ben presto distinguere delle rocce enormi, di colore bluastro-nero,

che s’immergevano taglienti nelle acque blu-verdi del mare. Aumentando

l'altitudine, godemmo della veduta dall'alto di tutta l'isola. Non c'erano

spiagge in vista, le enormi rocce nere vietavano l'accesso dal mare. Le onde

che si infrangevano alla base delle loro masse imponenti, erano iridescenti

sotto i raggi del sole, riflettendo colori luccicanti che contrastavano con il

nero uniforme del basalto.

A metà strada lungo le pendici che fronteggiavano la terraferma, crescevano

foreste di alberi giganteschi, il loro fogliame stranamente blu scuro e oro; i

loro tronchi rosso sangue. Questi alberi ricoprivano ripide pendenze proprio

fino al bordo di un lago verde smeraldo. In alcuni punti, la superficie del lago

era oscurata da ciuffi di nebbia d'oro.

In mezzo al lago, come se galleggiasse sulle acque, si riusciva a distinguere

un doko enorme, la sua punta verso l'alto. Appresi in seguito che il suo

diametro era di circa 560 metri.

Le sue dimensioni eccezionali non erano, però, la sua unica particolarità,

anche il suo colore era diverso. Tutti i doko che avevo visto fino a quel

momento su Thiaoouba erano di un colore biancastro, anche quelli della città

dei Nove doko. Questo, però, sembrava essere fatto d’oro puro. Era lì,

splendente al sole e nonostante la sua forma a uovo molto comune, il suo

colore e le dimensioni lo rendevano maestoso. Qualcos'altro mi sorprese

enormemente: non c’era il riflesso del doko nelle acque del lago.

Le mie compagne mi guidarono verso la cupola del doko dorato. Volammo

lentamente, a livello dell'acqua e, da questa prospettiva, era ancora più

impressionante. A differenza di altri doko, questo non aveva alcun punto di

riferimento per indicare un ingresso.

Seguii Thao e Latoli che presto scomparvero all'interno.

Le altre due erano al mio fianco, ognuna mi afferrava un braccio, in modo da

non cadere in acqua, perché, con mia grande sorpresa, avevo lasciato

andare il mio Litiolac. Ero letteralmente sbalordito da quello che vidi.

Ecco cosa scoprii all'interno del doko:

Potei vedere circa duecento persone galleggianti in aria senza l’aiuto di

qualsiasi apparato. I corpi sembravano essere addormentati o in profonda

meditazione. Il più vicino a noi galleggiava a circa sei metri sopra l'acqua,

perché all'interno degli Doko non c'era pavimento. La sezione inferiore

dell’'uovo' era effettivamente in acqua. Come ho già spiegato, una volta

all'interno di un doko si può vedere fuori, come se non ci fosse nulla tra te e

il mondo esterno. Così, in questo caso, ebbi una vista panoramica del lago,

le colline e la foresta sullo sfondo e, vicino a me in mezzo a questo

'paesaggio', galleggiavano circa duecento corpi. Fu completamente

sbalorditivo, come potete ben immaginare.

Le mie compagne mi guardavano in silenzio e, a differenza delle altre volte,

Page 110: La profezia di Thiaoouba

quando la mia sorpresa le aveva fatte sorridere, rimasero serie.

Guardando i corpi più da vicino, cominciai a notare che erano in genere più

piccoli di quelli delle mie ospiti e alcuni avevano forme straordinarie e

talvolta mostruose.

“Cosa stanno facendo? Stanno meditando?” Sussurrai a Thao, che era al mio

lato.

“Prendi il tuo Litiolac, Michel. È appeso al tuo braccio.”

Obbedii, e lei poi rispose alle mie domande. “Sono morti. Questi sono

cadaveri.”

“Morti? Da quando? Sono morti tutti insieme? C'è stato un incidente?”

“Alcuni di loro sono qui da migliaia d’anni e il più recente, credo, è qui da

sessant'anni. Credo che nel tuo stato attuale di sorpresa, tu non sia in grado

di operare in modo efficace il tuo Litiolac. Latoli e io ti guideremo.”

Ognuna di loro mi prese sotto braccio e cominciammo a vagare tra i corpi.

Senza eccezione, erano tutti completamente nudi.

Tra gli altri, vidi un uomo seduto nella posizione del loto. Aveva i capelli

lunghi e di colore rosso-biondo. Doveva essere alto due metri in posizione

eretta. Aveva la pelle dorata ed era particolarmente bello per essere un

uomo; era, infatti, un uomo e non un ermafrodita.

Un po' più in là giaceva una donna, la cui pelle era ruvida come quella di un

serpente, o la corteccia di un albero. Sembrava essere giovane, anche se il

suo strano aspetto rendeva difficile valutarne l’età. La pelle era di colore

arancione ed i suoi capelli corti e ricci erano verdi.

Più sorprendente, però, erano i suoi seni. Essi erano abbastanza grandi, ma

ognuno aveva due capezzoli, separati l'uno dall'altro di circa dieci centimetri.

Doveva essere vicina ai 180 centimetri di altezza. Le sue cosce erano sottili

e muscolose e i polpacci abbastanza corti. Su entrambi i piedi c’erano tre

alluci enormi, ma le sue mani erano esattamente come le nostre.

Passammo dall’uno all'altro, a volte fermandoci, a volte passando e basta,

come si fa tra le figure di cera in un museo.

Gli occhi e la bocca di tutte queste persone erano chiuse e tutte assumevano

una o due posizioni: - o sedute nella posizione del loto, o sdraiate sulla

schiena con le braccia lungo i fianchi.

“Da dove vengono?” Sussurrai.

“Vari pianeti.”

Trascorremmo un po’ di tempo davanti al corpo di un uomo,

apparentemente nel fiore della sua ‘vita’. Aveva luminosi capelli castani,

lunghi e ricci. Mani e piedi erano come i miei. La sua pelle era di carnagione

familiare, quella di qualcuno della Terra. In altezza, doveva essere circa 180

centimetri. Il suo viso era liscio, con caratteristiche nobili ed aveva un

pizzetto soffice sul mento.

Mi voltai verso Thao i cui occhi erano fissi sui miei. “Si potrebbe dire che è

venuto dalla Terra,” dissi.

“In un certo senso l’ha fatto, ma in un altro, non l’ha fatto. Tu lo conosci

molto bene avendone sentito parlare.”

Incuriosito, esaminai il suo volto più da vicino, fino a quando,

telepaticamente, Thao disse, “Guarda le sue mani e piedi, così come il

fianco.”

Thao e Latoli mi portarono più vicino al corpo e potei chiaramente vedere

cicatrici sui suoi piedi e polsi, così come una ferita lunga circa 20 centimetri

sul suo fianco.

“Che cosa gli è successo?”

“Fu crocifisso, Michel. Questo è il corpo di Cristo, del quale ti abbiamo

parlato questa mattina.”

Fortunatamente le mie ospiti avevano anticipato le mie reazioni e mi

sostennero sotto le braccia, perché sono convinto che non sarei stato in

grado di manovrare il mio Litiolac.

Page 111: La profezia di Thiaoouba

Eccomi là a fissare il corpo di Cristo, adorato ed invocato da così tanti uomini

e donne sulla Terra, l'uomo che è stato oggetto di così tanta controversia e

così tanta ricerca nel corso degli ultimi 2000 anni.

Allungai la mano per toccare il corpo, ma mi fu impedito di farlo dalle mie

compagne, che mi allontanarono.

“Il tuo nome non è Tommaso. Perché devi toccarlo? C’è qualche dubbio nella

tua mente?” disse Thao. “Vedi, confermi ciò che dicevo questa mattina: tu

vuoi la prova.”

Mi vergognai terribilmente del mio gesto e Thao capì il mio rimpianto.

“Lo so, Michel che è stato istintivo e lo capisco. In ogni caso, non è possibile

toccare questi corpi, nessuno può farlo a parte uno dei sette Thaori. In

realtà, possono farlo solo i Thaori che mettono questi corpi in stato di

conservazione e levitazione, come tu li vedi, e solo loro.”

“Questi sono i corpi reali che avevano durante la loro vita?”

“Certo.”

“Ma come vengono conservati? Quanti di loro sono qui e perché?”

“Ricordi che ti dissi, quando ti abbiamo prelevato dal tuo pianeta, che

c’erano domande che tu avresti posto alle quali non avremmo dato risposte?

Ti ho spiegato poi, che avresti imparato da noi tutto ciò che ti serve sapere,

ma che certe cose sarebbero rimaste un ‘mistero’, perché tu non devi

documentare certi punti. La domanda che hai appena fatto, non può avere

risposta per questo motivo. Tuttavia, sono in grado di dirti che ci sono 147

corpi in questo doko.”

Sapevo che sarebbe stato inutile indagare ulteriormente, ma mentre

vagavamo tra i corpi, feci un'altra domanda scottante:

“Avete il corpo di Mosè? E perché sono tutti in levitazione in questo doko

senza un pavimento solido?”

“Abbiamo solo il corpo di Cristo dal tuo pianeta. Sono in levitazione per

essere perfettamente conservati, e le proprietà specifiche delle acque di

questo lago aiutano a questa conservazione.”

“Chi sono tutti gli altri?”

“Vengono da vari pianeti dove ciascuno ha avuto un ruolo molto importante

da svolgere.”

Uno dei corpi lo ricordo bene. Era alto circa cinquanta centimetri e formato

esattamente come un essere della Terra, ad eccezione che era giallo scuro e

non aveva occhi. Invece, aveva un tipo di corno al centro della fronte. Chiesi

come fosse in grado di vedere e mi fu detto che c'erano due occhi alla fine

della protuberanza, sfaccettati come quelli di una mosca. Potei vedere le

palpebre chiuse con diverse fessure.

“La natura è molto strana,” mormorai.

“Come ho già detto, ogni corpo che vedi qui, viene da un differente pianeta,

e sono le condizioni in cui devono vivere, a determinare i dettagli dei corpi

fisici degli abitanti.”

“Non vedo nessuno assomigliare ad Arki.”

“E neanche lo vedrai.”

Non so perché, ‘sentii’ che non dovevo proseguire ulteriormente su questo

argomento.

Durante questa macabra visita, vidi corpi simili a quelli dei Pellerossa Nord

Americani, ma non lo erano. Vidi altri simili ai neri Africani, ma non lo erano;

né era il corpo di un Giapponese che vidi fluttuare nell'aria. Come Thao

aveva detto, Cristo era l'unico corpo qui che si può dire, venne dalla Terra.

Dopo un tempo indeterminabile, in questo luogo straordinario e affascinante,

le mie guide mi accompagnarono fuori. Una leggera brezza profumata che

trasportava il profumo del bosco ci accarezzò e mi fece un gran bene, perché

dopo una tale visita, nonostante sia stata estremamente interessante, mi

sentivo abbastanza prosciugato. Thao, naturalmente, se ne accorse subito e

disse con voce viva, “Sei pronto, Michel? Stiamo andando a casa.”

Page 112: La profezia di Thiaoouba

Queste parole, pronunciate intenzionalmente in francese e con

un’intonazione decisamente ‘Terrestre’, mi rinfrescarono almeno quanto la

brezza della sera. Tenendo in mano il mio Litiolac, mi sollevai in aria con le

altre.

Sorvolammo la foresta gigante che si arrampicava sul pendio roccioso della

montagna. Sulla sua cima, potemmo ancora una volta, ammirare l'oceano

che si estendeva a perdita d'occhio. Dopo quel macabro pomeriggio, ed in

contrasto con esso, trovai questo pianeta, ancora più bello. Ricordo che mi

tornò in mente, per un attimo, che forse questo era tutto un sogno o

un'illusione, o forse, il mio senno stava abbandonandomi?

Come al solito però, Thao era di guardia ed intervenne con un ordine

tagliente che risuonò telepaticamente nella mia testa come lo schioccare di

una frusta, fugando i miei vaghi dubbi: “Se non premi il tuo Litiolac, Michel,

finirai per fare un bagno e, se non ci affrettiamo, la notte ci sorprenderà.

Cosa che potrebbe essere per te un po' scomoda, non ti pare?”

Infatti, perso nei miei pensieri, ero sceso fino a quasi toccare le onde.

Premetti il mio Litiolac con fermezza e partii su come una freccia, unendomi

a Thao e alle altre che erano in alto nel cielo.

Il sole era già abbastanza basso e il cielo era totalmente chiaro. L'oceano

aveva assunto un colore arancione che era sorprendente. Non avrei mai

immaginato che l'acqua potesse apparire di tale tonalità. Chiesi,

telepaticamente, a riguardo e mi fu spiegato che, a volte, in questo

momento della giornata, immense macchie di plancton colorato d’arancione

salgono alla superficie. Queste acque, a quanto pare, contenevano enormi

quantità di plancton. Che spettacolo: il cielo era azzurro-verde, il mare era

arancione, ed ogni cosa era avviluppata nella luce dorata che, in questo

pianeta, sembrava venire da nessuna parte e da ogni parte.

Improvvisamente, le mie compagne salirono di altitudine e le seguii.

Eravamo a circa mille metri sopra il mare e acceleravamo nella direzione da

cui eravamo arrivati, credo da nord, a circa 300 chilometri l'ora.

Guardando in direzione del sole al tramonto, potei scorgere un’ampia, fascia

nera sulla superficie dell'acqua. Non dovetti chiedere, la risposta arrivò

subito.

“E’ Nuroaka, uno dei continenti. E’ grande come tutta l'Asia.”

“Stiamo andando a visitarlo?” Chiesi.

Thao non rispose, cosa che mi sorprese alquanto. Era la prima volta che

ignorava la mia domanda. Pensai che forse i miei poteri telepatici non erano

stati sufficienti e, quindi, posi nuovamente la domanda, in Francese, alzando

la voce.

“Guarda laggiù”, disse.

Girando la testa, vidi una vera e propria nuvola di uccelli di tutti i colori, in

procinto di incrociare il nostro percorso. Temendo una collisione con essi,

discesi di diverse centinaia di metri. Mi sfiorarono ad una velocità incredibile,

ma erano loro a viaggiare così in fretta, o noi? Pensai che forse erano le

nostre velocità combinate a farli sparire così in fretta, ma proprio allora,

qualcosa mi stupì enormemente.

Guardando sopra di me, vidi che Thao e le altre non avevano cambiato la

loro altitudine. Come avevano fatto a non scontrarsi con questo squadrone

alato? Dando un’occhiata a Thao, mi resi conto che aveva seguito i miei

pensieri e mi venne in mente che gli uccelli erano apparsi in un momento

molto opportuno, proprio quando avevo posto la mia domanda.

Conoscendo Thao, sapevo che aveva le sue ragioni per 'ignorarmi' e lasciai

cadere la questione. Decisi, invece, di approfittare di questa opportunità di

volare senza ali e mi lasciai inebriare dai colori intorno a me, che

cambiavano gradualmente mentre il sole calava verso l'orizzonte.

I colori pastello che pennellavano il cielo, erano di una maestà indescrivibile

dalla mia penna. Pensai di aver già assistito a tutte le sinfonie di colore

Page 113: La profezia di Thiaoouba

possibili su questo pianeta, eppure mi sbagliavo. Dalla nostra altitudine,

l’effetto dei colori del cielo, a volte contrastanti con quelli del mare e,

talvolta, perfettamente complementari tra loro, fu spettacolare. Com’era

incredibile che la natura potesse coordinare una tale gamma di colori,

sempre mutevoli, sempre bella... Sentii ancora una volta, l'inizio

dell’ebbrezza che mi aveva, in precedenza, fatto svenire, e ricevetti l'ordine,

breve e chiaro: “Chiudi immediatamente gli occhi, Michel.”

Obbedii e la sensazione di ubriachezza si dissipò. Tuttavia, non è facile

pilotare un Litiolac e rimanere in formazione con gli occhi chiusi, soprattutto

quando uno è un novizio in materia. Inevitabilmente, deviai a destra e a

sinistra, su e giù.

Un altro ordine fu dato, questa volta meno urgente: “Guarda la schiena di

Lationusi, Michel. Non toglierle gli occhi di dosso e guarda le sue ali.”

Aprii gli occhi e vidi Lationusi di fronte a me. Stranamente, non mi sorprese

per niente che gli fossero spuntate ali nere e le fissai con tutta la mia

concentrazione. Dopo un certo tempo, Thao mi si avvicinò dicendo in

Francese: “Siamo quasi arrivati, Michel, seguici.”

Trovai altrettanto naturale che Lationusi avesse adesso perduto le sue ali.

Seguii il gruppo giù verso l'oceano, dove si poteva distinguere, come un

gioiello su un tovaglia colorata, l'isola dov’era situato il mio doko. Ci

avvicinammo rapidamente tra un tripudio di colori fantastici mentre il sole si

tuffava tra le onde. Dovetti affrettarmi verso il mio Doko. L’ebbrezza,

causata dalla bellezza dei colori, minacciava di sopraffarmi ancora, e fui

costretto a chiudere gli parzialmente occhi. Volavamo ora a livello del mare

e, in poco tempo, attraversammo la spiaggia e ci immergemmo nel fogliame

che circondava il mio Doko. Il mio atterraggio, tuttavia, non ebbe successo e

mi ritrovai all'interno del doko a cavalcioni dello schienale di un sedile.

Latoli fu subito al mio fianco. Premette il pulsante del mio Litiolac,

chiedendomi se stavo bene.

“Sì, ma quei colori!” Balbettai.

Nessuna rideva del mio piccolo incidente e tutte sembravano un po' tristi.

Era così inconsueto per loro che ne fui allibito. Ci sedemmo tutti e ci

servimmo idromele e piatti di cibo rosso e verde.

Non ero molto affamato. Mi tolsi la maschera e cominciai a sentirmi più me

stesso. La notte cadde rapidamente, come capita a Thiaoouba e noi

sedemmo nell’oscurità. Ricordo di essermi meravigliato del fatto che, mentre

io riuscivo a malapena a distinguere ciascuna di loro, loro potevano vedermi

con la stessa facilità come se fosse giorno.

Nessuno parlava, sedemmo in silenzio. Alzando gli occhi, potei vedere le

stelle apparire una ad una, risplendendo colorate come se uno spettacolo di

fuochi d'artificio si fosse 'congelato' in cielo. Su Thiaoouba, poiché i loro

strati di gas nell'atmosfera differiscono dai nostri, le stelle sembrano essere

colorate e anche molto più grandi di quanto appaiano a noi sulla Terra.

Improvvisamente, ruppi il silenzio chiedendo, abbastanza naturalmente,

“Dov'è la Terra?”

Come se il gruppo avesse semplicemente atteso questa domanda, si

alzarono tutte insieme. Latoli mi prese in braccio come un bambino e

andammo fuori. Le altre facevano strada e seguimmo un ampio sentiero che

portava alla spiaggia. Là, sulla sabbia umida della battigia, Latoli mi mise a

sedere.

Minuto dopo minuto, il firmamento fu illuminato da sempre più stelle, come

se una mano gigante stesse accendendo un lampadario.

Thao mi si avvicinò e quasi in un sussurro con una voce triste e a stento

riconoscibile come sua: “Vedi quelle quattro stelle, Michel, appena sopra

l'orizzonte? Formano quasi un quadrato. Quella in alto a destra è verde e più

brillante rispetto alle altre.”

“Sì, credo sia quella, sì, forma un quadrato, la verde, sì.”

Page 114: La profezia di Thiaoouba

“Ora vai a destra del quadrato e leggermente più in alto. Vedrai due stelle

rosse abbastanza vicine.”

“Sì.”

“Tieni gli occhi su quella a destra e vai un pochino più alto. Puoi vedere una

piccola stella bianca? È appena visibile.”

“Penso di sì... sì.”

“E alla sua sinistra un po' più in alto ce n’è una piccola gialla.”

“Sì, è vero.”

“La piccola bianca è il sole che illumina il pianeta Terra.”

“Così, dov’è la Terra?”

“Invisibile da qui, Michel. Siamo troppo lontani.”

Rimasi lì, a guardare quella stella minuscola che sembrava così insignificante

in un cielo pieno di grandi gioielli colorati. Quella stella minuscola, tuttavia,

stava forse in quel momento riscaldamento la mia famiglia e la mia casa,

facendo le germinare e crescere le piante...

“La mia famiglia”, le parole sembravano così strane. “Australia”, da questo

punto di vista era difficile immaginare che fosse l’isola più grande sul mio

pianeta, specialmente quando anche la Terra era invisibile a occhio nudo.

Eppure, mi è stato detto che appartenevamo alla stessa galassia e l'Universo

e composto da migliaia di galassie. Cos’eravamo noi, poveri corpi umani? Appena poco più di un atomo.

13

Ritornare a ‘casa’

Le lastre di ferro zincato sul tetto scricchiolano sotto i raggi del sole

bruciante e, anche nella veranda, il calore è quasi insopportabile. Guardo il

delizioso gioco di luce e ombra in giardino e ascolto il canto degli uccelli,

mentre si rincorrono nel cielo azzurro pallido, e sono triste.

Ho appena messo la parola fine al termine del dodicesimo capitolo di questo

libro che mi è stato chiesto di scrivere. Il compito non è sempre stato facile.

Spesso i dettagli mi sfuggivano e trascorrevo ore cercando di ricordare certe

cose che Thao aveva detto e cose particolari che voleva io scrivessi. Poi,

quando ero completamente esasperato, tutto mi tornava in mente, ogni

dettaglio, come se una voce stesse dettando le parole alle mie spalle, ed

iniziavo a scrivere così tanto da farmi venire i crampi alla mano. Per periodi

di circa tre ore, a volte di più, a volte meno, le immagini si affollavano nella

mia testa.

Mentre scrivevo il libro, con le parole che si prendevano a gomitate tra loro

nella mia mente, ho spesso desiderato saper stenografare, e adesso, di

nuovo, la strana sensazione è tornata.

“Sei lì, Thao?” Mi ritrovo a chiedere, mai ricevendo risposta. “E' una di voi?

Thao? Biastra? Latoli? Lationusi? Vi prego di darmi un segno, un suono. Per

favore rispondete!”

“Mi hai chiamato?”

Avevo parlato ad alta voce e mia moglie era venuta di corsa. Era in piedi

davanti a me, guardandomi da vicino.

“No”

“Lo stai facendo periodicamente, non è vero, di parlare da solo. Sarò

contenta quando questo libro sarà finito e tu 'tornerai sulla Terra’,

letteralmente!”

Se ne andò. Povera Lina. Non ha certamente avuto vita facile, in questi

ultimi mesi. Come dev’essere stato per lei? Si alza una mattina e mi trova

Page 115: La profezia di Thiaoouba

disteso sul divano, mortalmente pallido con difficoltà a respirare e

disperatamente bisognoso di dormire. Le chiesi se avesse trovato la mia

nota.

“Sì,” disse, “ma dove ti sei cacciato?”

“So che lo troverai difficile da credere, ma sono stato prelevato da

extraterrestri e portato sul loro pianeta. Ti dirò tutto, ma per ora, per

favore, lasciami dormire il più a lungo possibile. Adesso vado a letto, mi

sono disteso qui per non svegliarti.”

“La tua stanchezza, non è, suppongo, causata da qualche altra ragione?” Il

suo tono era dolce-amaro e riuscivo a sentire la sua preoccupazione.

Tuttavia, mi lasciò dormire e trascorsero trentasei ore buone prima che

aprissi un occhio. Mi svegliai per trovare Lina china su di me, con l'aria

ansiosa di un’infermiera che guarda qualcuno gravemente ammalato.

“Come stai?” Mi chiese. Ho quasi chiamato il medico. Non ti ho mai visto

dormire così a lungo senza mai muoverti ed in più sognavi e chiamavi nel

sonno. Chi è questo 'Arki’ o ‘Aki', che hai nominato? E 'Thao'? Me lo vuoi

dire?”

Le sorrisi e la baciai. “Ti racconterò tutto.” Mi venne in mente, poi, che

migliaia di mariti e mogli devono dire questa stessa frase, non avendo

alcuna intenzione di spiegare 'tutto'. Desiderai aver detto qualcosa un po'

meno volgare e comune.

“Sì, ti ascolto.”

“Bene, e devi ascoltarmi attentamente, perché ciò che ho da dire è serio,

molto serio. Ma non voglio raccontare la stessa storia due volte. Chiama nostro figlio, così posso raccontarla a tutti e due.”

Tre ore dopo, avevo in gran parte finito il mio racconto della straordinaria

avventura che avevo avuto. Lina, che è il membro meno credulo della

famiglia, quando si tratta di tali questioni, aveva capito, da certe espressioni

e certe intonazioni della mia voce, che mi era accaduto qualcosa di

veramente serio. Quando uno vive ventisette anni con una persona, certe

cose non si possono nascondere.

Fui assediato da domande, soprattutto da mio figlio, perché ha sempre

creduto nell’esistenza di altri pianeti abitati da esseri intelligenti.

“Hai delle prove?” Chiese Lina. Mi ricordai delle parole di Thao: “Cercano

prove, Michel, e sempre più prove.” Fui un po' deluso che la domanda

venisse da mia moglie.

“No, nessuna, ma quando avrai letto il libro che devo scrivere, saprai che

dico la verità. Non dovrai 'credere', lo saprai.”

“Riesci a immaginarmi raccontare ai miei amici: ‘Mio marito è appena

tornato dal pianeta Thiaoouba’?”

Le chiesi di non parlare della questione a nessuno, dal momento che i miei

ordini erano di non parlarne e di scrivere il libro. Sentivo che era meglio

così, in ogni caso, perché le parole possono perdersi nella brezza mentre ciò

che è scritto, rimane.

Giorni e mesi sono passati e ora il libro è finito. Tutto ciò che resta da fare è

di pubblicarlo. Su questo argomento, Thao mi aveva assicurato che ci

sarebbero stati alcuni problemi. Questo fu in risposta ad una domanda che

avevo chiesto nel veicolo spaziale al nostro ritorno verso la Terra.

Il 'veicolo spaziale', quante cose questa parola fa venire in mente...

Quell’ultima sera, sulla spiaggia, Thao aveva indicato la minuscola stella che

è il sole che ora mi faceva sudare. Prendemmo poi la piattaforma volante e

ci dirigemmo verso la base spaziale, rapidamente e senza dire una parola.

Una nave spaziale, preparata per la partenza immediata, ci attendeva.

Durante il nostro breve viaggio verso la base, avevo osservato nell’oscurità,

Page 116: La profezia di Thiaoouba

che le Aure delle mie compagne non risplendevano brillantemente come al

solito. I colori erano più sommessi e rimanevano vicino ai loro corpi. Questo

mi sorprese, ma non dissi nulla.

Quando salimmo a bordo del veicolo spaziale, pensai che stessimo partendo

per un viaggio, forse con una missione specifica, su un pianeta vicino. Thao

non mi aveva detto niente.

Il nostro decollo andò secondo le normali procedure e fu tranquillo. Osservai

come il pianeta dorato diventava rapidamente più piccolo, presumendo di

ritornare in poche ore, o forse il giorno successivo. Trascorsero diverse ore

prima che Thao, finalmente mi rivolgesse di nuovo la parola.

“Michel, lo so che hai notato la nostra tristezza. È molto reale, perché ci

sono alcune separazioni che sono più tristi di altre. Le mie compagne ed io ci

siamo molto legate a te e, se siamo tristi, perché, alla fine di questo viaggio,

dobbiamo separarci. Ti stiamo riportando sul tuo pianeta.”

Ancora una volta, sentii una fitta al lato dello stomaco.

“Spero che tu non te la prenderai con noi, per essere partiti così in fretta. Lo

abbiamo fatto per risparmiarti il rammarico che sempre si prova quando si

lascia un luogo in cui si è stati bene, e lo so che tu ti sei enormemente

affezionato al nostro pianeta e alla nostra compagnia. È difficile non

pensare, 'questa è la mia ultima notte' o 'questa è l'ultima volta che vedrò

questo o quello’.”

Abbassai lo sguardo e non ebbi assolutamente niente da dire. Sedemmo

insieme in silenzio per un po' di tempo. Mi sentivo pesante, come se le mie

membra e organi fossero di piombo. Voltai la testa lentamente verso Thao,

per guardarla di nascosto. Sembrava ancora più triste e qualcosa di diverso

mancava. Improvvisamente, capii: era la sua Aura.

“Thao, cosa mi sta succedendo? Non riesco più a vedere la tua aura.”

“È normale, Michel. Il grande Thaori ti ha dato due doni: la capacità di

vedere le Aure e comprendere le lingue, per servirtene come strumenti nel

tuo apprendimento, ma solo per un tempo limitato.

“Questo tempo è appena trascorso, ma non esserne rattristato; dopo tutto,

questi doni tu non li avevi quando ti sei unito a noi. Ciò che porterai indietro

con te è conoscenza, dalla quale tu e milioni dei tuoi simili potrete trarre

profitto.

“Non è questo più importante che capire le lingue o essere in grado di

vedere le Aure, quando non sei in grado di leggerle? È la lettura delle Aure

che conta, dopo tutto, non la percezione di esse.”

Accettai il suo ragionamento, ma ero comunque deluso, perché mi ero

presto abituato alla radiosità attorno a queste persone.

“Non essere dispiaciuto, Michel”, disse Thao leggendo i miei pensieri. “Sul

tuo pianeta, la maggior parte delle persone non ha le Aure radiose, sono

lontane da questo. I pensieri e le preoccupazioni di milioni di Terrestri sono

così strettamente legati a questioni materiali, che le loro Aure sono piuttosto

cupe; saresti deluso.”

La guardai da vicino; molto consapevole del fatto che presto non l'avrei più

vista. Nonostante le sue grandi dimensioni, era così ben proporzionata; il

suo bel viso piacevole era senza una ruga; la bocca, il naso, le sopracciglia,

tutto era perfetto. Improvvisamente, la domanda che si stava preparando

nel mio subconscio da così tanto tempo saltò alla mia mente quasi

involontariamente.

“Thao, c'è una ragione perché tutte voi siete ermafrodite?”

“Sì, ed è importante, Michel. Ero sorpresa che tu non abbia chiesto questa

domanda prima.

“Vedi, siccome noi esistiamo su un pianeta superiore, tutto ciò che abbiamo

di materiale, è anche superiore, come hai visto da te stesso. I nostri vari

corpi, tra cui il corpo fisico, devono essere anche superiori, e in questo

campo, abbiamo progredito tanto quanto è possibile progredire. Siamo in

Page 117: La profezia di Thiaoouba

grado di rigenerare i nostri corpi, impedire loro di morire, resuscitarli e

persino, a volte, crearli. Ma in un corpo fisico, ci sono altri corpi, come ad

esempio l'astrale, in effetti, ce ne sono nove in tutto. Quelli che ci

interessano in questo momento, sono il corpo fluidico e il corpo fisiologico. Il

corpo fluidico influenza il corpo fisiologico che, a sua volta, influenza il corpo

fisico.

“Nel corpo fluidico, tu possiedi sei punti principali che noi chiamiamo Karola

e che gli yogi sul tuo pianeta chiamano Chakra. Il primo chakra è quello

situato tra i tuoi due occhi, appena un centimetro e mezzo sopra il tuo naso.

È il 'cervello' del tuo corpo fluidico, se ti piace; corrisponde alla ghiandola

pineale, che è situata molto più indietro nel tuo cervello fisico, ma

esattamente sullo stesso livello. È stato, ponendo un dito su questo Chakra

che uno dei Thaori fu in grado di liberare in te il dono della comprensione

delle lingue.

“Ora, nella parte inferiore del corpo fluidico e appena sopra gli organi

sessuali, si trova un Chakra molto importante, che noi chiamiamo

Mouladhara, e che i vostri yogi chiamano Sacro. Sopra questo Chakra, e

all’incontro con la colonna spinale, è il Palantius.

“Ha la forma di una molla avvolta e raggiunge la base della colonna spinale

solo quando è rilassato.

“Perché si rilassi, richiede il compimento dell'atto sessuale tra due partner

che non solo devono amarsi l’un l’alto, ma anche avere un’affinità spirituale

tra di loro. Solo in quel momento e in queste condizioni il Palantius si

estenderà fino alla colonna spinale, trasferendo energia e doni speciali al

corpo fisiologico che poi influisce sul corpo fisico. La persona interessata

sperimenterà felicità nel godimento sessuale, che è di gran lunga superiore

al normale.

“Quando, sul tuo pianeta, senti tali espressioni tra le persone molto

innamorate come: 'eravamo al settimo cielo', 'ci sentivamo di luce', o

'galleggiavamo nell’aria', puoi essere certo che le coppie erano in accordo

fisico e spirituale e 'fatte le une per le altre ', almeno per un po'.

“Alcuni Tantrici sulla Terra hanno raggiunto questo punto, ma non è facile

nemmeno per loro, perché, ancora una volta, le loro religioni, con rituali

ridicoli e proibizioni, creano un vero e proprio ostacolo al raggiungimento di

questo obiettivo. Quando guardano la foresta, non vedono gli alberi.

“Torniamo alla nostra coppia di innamorati: L'uomo ha sperimentato un

grande piacere trasformato in vibrazioni benefiche per il Palantius, grazie ad

un amore che è genuino e all’assoluta compatibilità. Tutte queste sensazioni

di felicità sono state liberate dal compimento dell'atto sessuale. Le

sensazioni di felicità non sono le stesse per la femmina, ma il processo è lo

stesso.

“Ora, per rispondere alla tua domanda. Sul nostro pianeta, con i corpi che

sono entrambi di sesso maschile e femminile, possiamo ottenere, a volontà,

le sensazioni, sia maschili che femminili. Naturalmente, questo ci porta una

gamma molto più ampia di piacere sessuale che se fossimo mono-sessuali.

Inoltre, il nostro corpo fluidico può esistere al suo meglio. Il nostro aspetto

è, inutile dirtelo, più femminile che maschile, almeno per quanto riguarda le

nostre facce e i seni. Non sei d'accordo, Michel, che come regola generale,

una donna ha una faccia più bella di un uomo? Ebbene, noi preferiamo avere

facce che siano belle, piuttosto che non attraenti.”

“Che ne pensi dell’omosessualità?”

“L'omosessuale, sia femminile che maschile, è un nevrotico (quando non è

una questione di ormoni) e i nevrotici non possono essere condannati, ma

come tutti i nevrotici, dovrebbero cercare una cura. In tutte le cose, Michel,

considera ciò che la Natura ha decretato e avrai le risposte alle tue

domande.

“La natura ha dato ad ogni cosa vivente la possibilità di riprodursi, così che

Page 118: La profezia di Thiaoouba

le varie specie possano continuare. Secondo la volontà del Creatore, maschi

e femmine sono stati creati in tutte le specie. Con gli esseri umani, tuttavia,

e per le ragioni che abbiamo già spiegato, ha aggiunto qualità che non ha

dato ad altre specie. Per esempio, una donna può fiorire nell’adempimento

sessuale, sperimentando una serie di sensazioni sessuali che possono

liberare il Palantius e portare ad enormi miglioramenti nel suo corpo fisico

attraverso il corpo fluidico. Questo può succedere in numerosi giorni del

mese senza che lei rimanga incinta. Una mucca, d'altra parte, accetterà il

toro solo in poche determinate ora del mese e, quindi, è motivata soltanto

dall’impulso a procreare. Quando è gravida non è più ricettiva alle 'avances'

del toro. Ecco un confronto tra due creazioni della Natura. La prima è un

essere piuttosto speciale, in possesso di nove corpi, mentre la seconda

possiede solo tre corpi. Evidentemente, il Creatore ha messo particolare

attenzione nel porre, dentro di noi, molto più di un corpo fisico. A volte, sul

tuo pianeta, queste cose speciali sono denominate 'scintille divine', ed è una

definizione appropriata.”

“Che ne pensi dell'aborto volontario?”

“E' un atto naturale?”

“No, ovviamente no.”

“E allora perché me lo chiedi, sai già la risposta.”

Ricordo che Thao rimaste come persa nei propri pensieri per un po’ di

tempo, guardandomi senza parlare; poi riprese:

“Per circa centoquarant'anni sul vostro pianeta, l'uomo ha accelerato la

distruzione della Natura e l'inquinamento dell'ambiente. Questo è accaduto

dopo la scoperta dell’energia a vapore e del motore a scoppio. Vi rimangono

solo pochi anni per arrestare l'inquinamento prima che la situazione diventi

irreversibile. Uno dei principali inquinanti sulla Terra è il motore a petrolio e

questo potrebbe essere sostituito subito con un motore a idrogeno che non

causerebbe alcun inquinamento. Su certi pianeti, questo si chiama 'motore

pulito'. Prototipi per un tale motore, sono stati costruiti da vari ingegneri sul

tuo pianeta, ma essi devono essere prodotti industrialmente, al fine di

sostituire i motori a benzina. Non solo questa misura significherebbe la

riduzione del settanta per cento dei livelli attuali di inquinamento da rifiuti di

combustione, ma sarebbe anche più economica per i consumatori.

“Le grandi società petrolifere sono terrorizzate dall'idea che questo motore

sia reso popolare, perché ciò significherebbe una perdita di vendite del loro

petrolio e la successiva rovina finanziaria.

“Anche i governi, che impongono tasse enormi su questi petroli,

soffrirebbero allo stesso modo. Vedi, Michel, si ritorna sempre al denaro. A

causa di esso, hai un completo contesto economico e finanziario che si

oppone al progresso verso cambiamenti radicali nell'interesse di tutta la vita

umana sulla Terra.

“La gente sulla Terra si lascia prendere in giro, tiranneggiare, sfruttare e

portare al macello da alleanze politiche e finanziarie che sono talvolta anche

associate a ben note sette e religioni.

“Quando queste alleanze non riescono a conquistare le persone con

campagne pubblicitarie intelligenti destinate al lavaggio del cervello, esse

cercano di riuscirci attraverso canali politici, ed in seguito con la religione o

tramite una sapiente miscela del tutto.

“I grandi uomini che vogliono fare qualcosa per l'umanità sono stati

semplicemente eliminati. Martin Luther King è un esempio; Gandhi è un

altro.

“Ma le persone della Terra non possono più permettersi di lasciarsi trattare

così e farsi portare al macello come greggi di pecore da leader che esse

stesse hanno democraticamente eletto. Le persone costituiscono la

stragrande maggioranza. In una nazione di un centinaio di milioni di

abitanti, è assurdo che un gruppo di finanzieri che comprende forse un

Page 119: La profezia di Thiaoouba

migliaio di persone possa decidere il destino degli altri, come il macellaio fa

al macello.

“E’ questo gruppo che ha soffocato veramente per bene il business del

motore a idrogeno in modo che non sia più menzionato.

“Queste persone non sono per niente interessate a quello che può accadere

al tuo pianeta nei prossimi anni a venire. Egoisticamente, cercano i loro

guadagni, aspettandosi di essere morte prima che 'tutto ciò che deve

succedere' succeda. Se la Terra scompare, a causa di orribili cataclismi,

presumono che avverrà dopo la loro morte.

“Ecco che stanno facendo un grosso errore, perché l'origine dei disastri a

venire è l'inquinamento che sta crescendo ogni giorno sul tuo pianeta, e le

sue conseguenze si sentiranno molto presto, molto prima di quanto tu possa

immaginare. La gente della Terra non deve fare come il bambino a cui è

stato proibito giocare col fuoco; il bambino non ha esperienza e, a dispetto

del divieto, disobbedisce e si brucia lo stesso. Una volta bruciato, 'sa' che gli

adulti avevano ragione. Lui non giocherà di nuovo col fuoco, ma pagherà la

sua disobbedienza con alcuni giorni di sofferenza.

“Purtroppo, nel caso che ci riguarda, le conseguenze sono molto più serie

rispetto alla scottatura di un bambino. È la distruzione del tuo pianeta, che è

a rischio, senza una seconda possibilità se non poni la tua fiducia in coloro

che ti vogliono aiutare.

“È di nostro interesse vedere che i movimenti ecologici di recente

costituzione stanno guadagnando in popolarità e potere, e che i giovani della

Terra 'portano' altre persone sensibili con loro nella lotta contro

l'inquinamento.

“C'è una sola soluzione, come ha detto Arki: il raggruppamento degli

individui. Un gruppo è tanto potente quanto è grande. Quelli che tu chiami

conservatori stanno diventando sempre più forti e continueranno a farlo. Ma

è essenziale che la gente dimentichi il proprio odio, il risentimento, e

soprattutto le loro differenze politiche e razziali. Questo gruppo dev’essere

unito a livello internazionale, e non dirmi che è così difficile, perché esiste

già sulla Terra una organizzazione internazionale non-violenta e molto

grande: la Croce Rossa Internazionale, che sta funzionando efficacemente

da un bel po' di tempo.

È essenziale che questo gruppo ambientalista includa nei propri programmi

non solo la conservazione dell'ambiente dai danni diretti, ma anche dai

danni indiretti, come quelli che derivano dai fumi: fumi di scarico dei veicoli,

i fumi delle fabbriche, e così via.

“Anche le acque reflue delle grandi città e delle fabbriche, che sono trattate

chimicamente, sono nocive e vengono riversate nei sistemi fluviali e negli

oceani. L’inquinamento che proviene dagli Stati Uniti ha già causato la

sterilità di più di quaranta laghi in Canada a causa delle piogge acide che ha

provocato. La stessa cosa sta accadendo nel Nord Europa dovuta

all'inquinamento delle fabbriche Francesi e della Ruhr Tedesca.

“Veniamo ora ad un altro tipo di inquinamento che non è di poca

importanza, anche se la gente potrebbe facilmente evitarlo. Come ti disse il

grande Thaora, il rumore è un degli inquinanti più nocivi perché sconvolge i

tuoi elettroni e sbilancia il tuo corpo fisico. Non ti ho ancora parlato di questi

elettroni e vedo che non mi segui molto bene.

“Un normale corpo Astrale umano contiene circa quattro miliardi di triliardi di

elettroni. Questi elettroni hanno una durata di circa dieci miliardi di triliardi

dei tuoi anni. Furono creati al momento della creazione. Il tuo corpo Astrale

li contiene e, quando muori, il diciannove per cento si ricongiunge agli

elettroni dell’Universo, in base a quanto è richiesto dalla Natura per formare

un nuovo corpo o un nuovo albero o animale, e l'ottantuno per cento si

ricongiunge con il Sé Superiore.”

“Non ti seguo molto,” interruppi.

Page 120: La profezia di Thiaoouba

“Lo so, ma intendo aiutarti a capire. Un corpo Astrale non è proprio quello

che potresti chiamare un puro spirito. Sulla Terra, c’è la convinzione che lo

spirito è fatto di nulla. Questo è falso. Il corpo Astrale è composto di miliardi

di elettroni, che sposano esattamente la tua forma fisica. Ciascuno di questi

elettroni ha una ‘memoria’ e ciascuno è in grado di conservare tante

informazioni quante sono contenute in tutti i libri che riempiono gli scaffali

della libreria di una città media.

“Vedo che mi guardi con gli occhi sbarrati, ma è come dico. Queste

informazioni sono codificate, come in un microfilm contenente tutti i piani di

un impianto industriale che una spia sarebbe in grado di nascondere in un

gemello, anche se molto più miniaturizzati di quello. Alcuni fisici sulla Terra

sono consapevoli di questo fatto, ma il pubblico in generale non è stato

informato. Il tuo corpo Astrale trasmette e riceve messaggi per mezzo di

questi elettroni, attraverso il canale del tuo cervello, verso e da, il tuo Sé

Superiore. Le informazioni vengono trasmesse senza che tu ne sia

consapevole, grazie ad una corrente elettrica debole emessa dal tuo

cervello, in armonia con i tuoi elettroni.

“Dal momento che è il Sé Superiore ad aver inviato questo corpo Astrale nel

tuo corpo fisico, è nell'ordine naturale delle cose che il tuo Sé Superiore

riceva informazioni dal tuo corpo Astrale.

“Come tutte le cose elettroniche, il corpo Astrale, strumento del Sé

Superiore, è uno strumento ben delicato. Durante le ore di veglia, è in grado

di inviare messaggi di estrema urgenza al Sé Superiore, ma il Sé Superiore

cerca molto di più quello.

“Così, durante il sonno, il tuo corpo Astrale lascia il corpo fisico per riunirsi al

Sé Superiore, per trasmettere le informazioni richieste o ricevere

informazioni o ordini. Avete un vecchio modo di dire in Francese: 'la notte

porta consiglio'. Questo proverbio emerge da un’esperienza comune. Nel

corso degli anni, le persone notarono che, al risveglio la mattina, spesso

avevano le soluzioni ai loro problemi.

“A volte è così e a volte non lo è. Se la 'soluzione' sarà redditizia per il Sé

Superiore puoi essere certi che ti sarà data, se non lo sarà, aspetterai

invano.

“Ora, quelle persone che, attraverso esercizi molto avanzati e speciali, sono

in grado di staccare i propri corpi Astrali dal corpo fisico, saranno in grado di

vedere un sottile filo argenteo-azzurro, come quello che hai visto tu stesso,

che collega i loro corpi fisici e astrali. I loro corpi Astrali, allo stesso modo,

sono visibili per tutto il tempo che dura la separazione. Sono questi stessi

elettroni, che costituiscono il tuo corpo Astrale, che creano l'effetto visibile

del filo.

“Vedo che segui quello che sto dicendo e che hai capito. Lasciami concludere

spiegando i pericoli del rumore. Il rumore attacca direttamente gli elettroni

del tuo corpo Astrale creando parassiti, per usare un termine radiotelevisivo.

Se stai guardando uno schermo televisivo e noti diverse macchie bianche,

questa è l’indicazione che un ‘piccolo’ parassita è al lavoro. Allo stesso

modo, se qualcuno sta operando con uno strumento elettrico vicino a casa

tua, saranno prodotti parassiti di così grandi dimensioni sul tuo schermo da

distorcerne completamente l'immagine.

“La stessa cosa si verifica con il corpo Astrale, ma purtroppo non ne sarai

consapevole allo stesso modo in cui lo sei con uno schermo televisivo; ed è

molto peggio, dal momento che il rumore danneggia i tuo elettroni. Eppure

la gente dice: 'Oh, ci abituiamo ad esso’. Il tuo cervello è ‘teso’, per così

dire, e la tua psiche avvia i meccanismi di auto-difesa, ma non il corpo

Astrale; un parassita invade i suoi elettroni, il che, ovviamente, ha

conseguenze disastrose per il tuo Sé Superiore.

“I suoni che arrivano alle tue orecchie sono chiaramente molto importanti.

Un pezzo particolare di musica può elevarti ad uno stato di euforia, mentre

Page 121: La profezia di Thiaoouba

un altro pezzo, anche se molto carino, non avrà alcun effetto su di te o,

forse, ti irriterà. Fai un esperimento: prendi un pezzo che ti piace di musica

soffice di violino, pianoforte o flauto e suonala più forte che puoi. La

sofferenza ai tuoi timpani non sarà così grande come il disagio che sentirai

dentro. La maggior parte dei tuoi compagni esseri umani sulla Terra

considera l'inquinamento acustico di interesse trascurabile, ma il rumore del

tubo di scappamento di una motocicletta è da tre a quattro volte peggiore

dei vapori nocivi che scarica. Mentre i fumi influenzano la tua gola e i

polmoni, il rumore colpisce il tuo corpo Astrale.

“Tuttavia, nessuno è mai stato in grado di scattare una fotografia del tuo

corpo Astrale e, così, la gente non si preoccupa di esso!

“Poiché ai tuoi compagni terrestri piacciono le prove, lascia che considerino

questo: ci sono persone sulla Terra che sono sincere e affermano di aver

visto i fantasmi, non mi riferisco ai ciarlatani.

“Quello che hanno visto è in realtà il diciannove per cento degli elettroni che

non compongono il corpo Astrale. Questi elettroni si distaccano dal copro

fisico tre giorni dopo la sua morte. Infatti, come risultato di alcuni effetti di

elettricità statica, questi elettroni possono essere visti con la stessa forma

del corpo fisico. A volte, prima di essere riutilizzati dalla Natura, sono

'vaganti', ma anch’essi hanno memorie e ritornano ad 'infestare' i luoghi che

conoscevano, i luoghi che amavano o odiavano.”

“O odiavano?”

“Sì, ma tu dovresti scrivere non uno ma due libri, se dovessimo occuparci di

questo argomento.”

“Riesci a vedere nel mio futuro? Sicuramente lo puoi, dal momento che sei

in grado di fare cose molto più difficili.”

“Hai ragione. Abbiamo 'pre-visto' la tua intera vita, fino alla morte del tuo

attuale corpo fisico.”

“Quando morirò?”

“Tu sai benissimo che non te lo dirò, quindi perché me lo chiedi? È molto

dannoso conoscere il futuro e coloro a cui viene predetta la propria sorte

commettono un duplice errore. In primo luogo, il o la chiromante potrebbero

essere dei ciarlatani, e in secondo luogo, è contrario alla Natura sapere cosa

riserva il futuro, perché altrimenti, la conoscenza non sarebbe cancellata nel

'fiume dell'oblio'.”

“Molte persone credono nell'influenza delle stelle, e seguono i segni dello

Zodiaco. Cosa ne pensi di questo?”

A questo, Thao non rispose, ma sorrise...

L'intero viaggio di ritorno fu come lo era stato il primo. Non facemmo

fermate, ma fui in grado, ancora una volta, di ammirare i soli, le comete, i

pianeti ed i colori.

Quando chiesi a Thao se sarei stato riportato indietro ancora attraverso

l’universo parallelo, rispose affermativamente. Mi chiesi perché e lei spiegò

che era il modo migliore poiché significava che non dovevano confrontarsi con le reazioni dei testimoni.

Fui ri-depositato nel mio giardino esattamente nove giorni dopo averlo

lasciato e, ancora una volta, nel bel mezzo della notte.