La privacy e il paradosso Foursquare

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Privacy , Geolocalizzazione, Foursquare analizzate insieme al contributo degli esperti della blogosfera italiana. L'articolo è disponibile a questo indirizzo http://paoloratto.blogspot.com/2010/08/la-privacy-e-il-paradosso-foursquare.html

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La privacy e il paradosso FoursquareLa parola agli esperti Paolo Ratto

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Che cos' Foursquare?E il fenomeno del momento. Tutti gli addetti ai lavori lo stanno studiando, analizzando e valutando spesso con grande entusiasmo. Stiamo parlando di Foursquare, linnovativo social network incoronato anche da Wired Uk (mica lultimo arrivato!)

Lo strumento rappresenta una novit poich unisce in un unicaapplicazione funzionalit che mai prima erano state accomunate.Si tratta, allo stesso tempo, di un social network, di uno strumento di geolocalizzazione in tempo reale, di un gioco e di una guida sociale basata sui commenti degli utenti.E particolarmente adatto ad essere utilizzato attraverso dispositivi portatili poich la dinamica del gioco prevede la condivisione, attraverso il check-in, dei luoghi in cui si trova fisicamente lutente (che li reputa interessanti per il resto della propria community). Inoltre si ha la possibilit di aggiungere al luogo indicato commenti personali (Tips) che andranno a formare una recensione dal basso del luogo visitato. Lutente portato ad effettuare queste operazioni poich viene premiato in base alla frequenza delle attivit di condivisione.Per capirci meglio, quante pi volte ci si reca in un luogo o se ne segnalano e commentano di nuovi, tanto pi si pu raggiungere un livello elevato di popolarit e credibilit, assegnato attraverso una serie di distintivi di status (badge).

Perch sta sfondando?Pi di 1.000.000 di check-in al giorno, questi sono i numeri attuali di Foursquare, a poco pi di un anno dalla sua nascita.

Perch?

Real Time

Geolocalizzazione

Componente di gaming

Specificit per il mobile

Opprtunit di marketing

Privacy e il paradosso FoursquareC' per un problema che l'utilizzo di questo social network, ma pi in generale di tutti i social network che sono basati sulla geolocalizzazione:

La Privacy

Il paradosso di Foursquare!

In questo momento, in molti, online e offline (nei "salotti della blogosfera", come nelle discussioni "da bar") si lamentano perch sul Web si avvertono mancanza di privacy e un certo controllo sociale. Google e Facebook sono percepiti come responsabili della situazione: il primo in quanto raccoglie i dati personali in maniera non del tutto limpida, il secondo poich basato su impostazioni difficili e fuorvianti

Poi gli stessi utenti contribuiscono ad alimentare mode come quella della geolocalizzazione, semplificabile nel motto - ciao io sono qui e faccio questo... -.E li che sta il paradosso che ho deciso di analizzare. Cio personalmente, visto laria che si respira (intolleranza nei confronti di ogni sorta di controllo e immagazzinamento di dati) non avrei mai scommesso una lira su Foursquare ed invece ce lo ritroviamo l, ad un anno dalla nascita, con numeri di diffusione spaventosi

La mia inchiestaPer risolvere questo enigma ho deciso di interpellare i rappresentanti pi illustri della blogosfera italiana, coloro i quali avevano trattato l'argomento Foursquare nei loro blog, che poi fanno parte di quella nicchia di mercato in cui lo strumento, al momento in Italia, pi diffuso.

Ho fatto una ricerca approfondita dei post riguardanti Foursquare e ho cercato di proporre, dirattamente nei commenti, la mia riflessione, chiedendo il parere dei vari autori.

Ho attinto inoltre ad una serie di contatti personali sviluppati nell'ambiente del Web Marketing, grazie alla mia attivit di Copywriter. Attraverso i Social Network (soprattutto Facebook e Twitter), ho chiesto la collaborazione degli esperti del settore.

La maggiorparte delle persone che ho contattato (direttamente o indirettamente) mi hanno prontamente risposto dando valore a quelle che erano le mie supposizioni

Andiamo ad analizzare il quadro che si delineato...

La forza nell'essenzaLa vera forza di Foursquare insita nella sua stessa essenza di applicazione basata sul collezionismo, sulla competizione, e sull'interazione potenziale tra mondo online e universo offline.

io invece su Foursquare ci ho scommesso (vedi vari post scritti mesi fa su questo blog -Tagliablog-), e le cose si stanno puntualmente avverando.Nel caso specifico di 4sq, hanno inventato un meccanismo collezionismo (di badge) + competizione (per diventare sindaco) + (in alcuni casi) consumazione omaggio che riesce a innescare nella testa degli utenti un cortocircuito pazzesco, che disintegra ogni ritegno circa il farsi geolocalizzare. (Davide Pozzi alias Tagliaerbe)

Apparire...?Foursquare attira un audience che desidera essenzialmente apparire. Ci investe anche il pubblico che si dimostra molto critico nei confronti del trattamento dei dati personali, e poi finisce per dichiarare costantemente la propria posizione spazio temporale.

Credo che la dimensione ludica sia comunque la prima. Se non sbaglio puoi diventare anche King di un luogo, in base ai punti che ricevi o che dai o vattelapesca. Un giochino tipo Farmville, per un po' pi figo, per intenderci. Roba da gente smart, che va in posti smart, con il telefono, purch smart. Vuoi mettere? (Sandalialsole)

Trovo anche io ridicolo e contraddittorio il fatto che prima ci si lamenti delle numerose violazioni di privacy dei social network e poi ci sia una gara a chi per primo dice di essere dove, quando e perch. Ma la cosa non mi stupisce, perch non ho mai creduto alle parole di facciata di chi ha paura della privacy, perch quelli sono pure i primi che vogliono mettersi in mostra". (Danilo Pontone)

Cosapevoli delle informazioni che condividiamo...Foursuare funziona poich l'utente a diffondere le proprie notizie volontariamente.L'utente consapevole di mettere in circolazione pubblicamente le proprie informazioni, dunque decide, di volta in volta, cosa pubblicare. La paura invece per le informazioni che gli vengono sottratte indebitamente (Google) o grazie a impostazioni complesse da settare (Facebook).

Paolo, io credo che il problema privacy si ponga quando non c trasparenza. Mi spiego: se un servizio mi dice chiaramente che dati raccoglie, che uso ne fa, a chi sono accessibili beh, diciamo che il problema si sposta dalla piattaforma alleducazione dellutente, che deve imparare a gestire le proprie inormazioni in maniera corretta (...). (Massimo Cavazzini)

Il problema della privacy legato ad un servizio come Foursquare una forzatura. Nel caso di Foursquare (ma anche su Google Latitude) sappiamo perfettamente a che cosa andiamo incontro. E chiaro e limpido. Non vogliamo esporci? Non lo usiamo (...). (Weblover)

(...) Ci che infastidisce del controllo dei dati personali che spesso vengono catturati (rubati?) in maniera indiretta e poco esplicita; su 4sq o su qualsiasi altra piattaforma social il limite lo impone l'utente stesso...un'invasione di privacy voluta in qualche modo (...). (Jacopo Pasquini alias Doctor Brand)

(...) Il problema diventa quindi cosa faccio e perch piuttosto che invocare un anonimato privo di senso. Se dipende da me sono io responsabile. Se poi ci sono violazioni non legali allora giusto che ci siano leggi di tutela (...) (Stefano Principato)

ma a quale prezzo...?Il meccanismo innescato da Foursquare molto utilizzato da tante altre applicazioni (sociali e non). L'utente in un certo senso baratta la sua privacy in cambio di qualche cosa che gli viene offerto in cambio (Google l'inventore di questa dinamica). Nel caso di Foursquare si tratta dell'esperienza social-ludica, della possibilit di scovare recensioni in una guida dal basso, di curiosare sui luoghi frquentati dai propri amici. Il servizio offerto fa dimenticare le implicazioni critiche derivate dalla condivisione di dati personali.

Finalmente eccola la domanda da 1 mln di euro: ma la lamentatio sulla privacy dov finita? Me lo chiedo sempre pi spesso anche io: ma quelli che si lamentavano fino a ieri della privacy sempre pi minacciata (facebook e molti altri casi), quando usano foursquare dicendo ai quattro venti dove sono, sempre, non si pongono lo stesso problema? BohPersonalmente penso che non appena si offra quel minimo di pi e di nuovo allutente questi sia disposto a sacrificare una fetta sempre pi grande della propria privacy. Giusto? Sbagliato? Ognuno penso possa farsi una sua idea e sia padrone di gestire come meglio crede i propri dati, quello che indubbio che la condivisione di informazioni online tramite servizi sempre pi innnovativi stia man mano erodendo spazi al privato (...). Sul fatto che ne valga la pena, a mio modesto avviso e per quello che mi riguarda, la risposta : oggi no. Nello scambio do ut des ad oggi mi sembra che i dati che vengono forniti a servizi del genere siano di valore decisamente pi elevato rispetto a ci che si riceve in cambio (...). (Maurizio Piacenza)

...forse inconsapevolmente...?Il prezzo da pagare probabilmente non del tutto percepito dagli utenti che anche a causa dell'evoluzione repentina, imprevedibile e senza sosta del Web non si rendono esattamente conto di cosa significa diffondere in Rete informazioni personali. Il massiccio uso dei Social Network li ha trasformati in strumenti considerati innocui. Purtroppo non cos...

Riassumendo in maniera imbarazzante: Credo che le comodit abbiano un prezzo nella vita. E in questo caso il prezzo alto, la nostra riservatezza, .... Ci adattiamo a fatica all'abbondanza di offerte che ci fa il web, e soprattutto alla sua velocit smodata, non riusciamo a stargli dietro ... e mentre cerchiamo di imparare a canalizzare quello che offre internet oggi, ci abbandoniamo alle comodit, e alle mode senza farsi troppe domande.(Mattia Marasco)

La privacy: un concetto in trasformazione? (1/2)Andando a fondo nella questione si pu arrivare a sostenere che sia lo stesso concetto di privacy ad essere in trasformazione. La disponibilit a condividere parte delle proprie informazioni personali al centro di nuovi meccanismi di intrusione sociale. Possiamo tranquillamente constatare di essere in un momento in cui si stanno ricostruendo i confini della definizione stessa di privacy e nel processo di costruzione si devono mettere in dubbio criticamente tutti gli aspetti che la compongono , anche in maniera contraddittoria.

Quello che osserviamo, secondo i linguaggi della modernit (ad esempio la concezione moderna della privacy) nasconde, forse, una trasformazione in atto. Ad esempio quella della percezione del rapporto tra il nostro essere in pubblico e la nostra privacy. (...) io, che mi occupo di analizzare la societ attraverso la trasformazione delle sue forme comunicative, osservo una maggiore disponibilt generalizzata alla comunicazione, che un modo per sentirsi inclusi nella societ. Anche e proprio grazie a dispositivi di comunicazione in tempo reale. Conseguentemente il nostro abitare la societ si va strutturando attraverso una presenza sociale mediata che rilegge i confini tra pubblico e privato. Se da una parte si lamenta la perdita della privacy, modernamente intesa, dallaltra stiamo costruendo un suo nuovo confine. (Giovanni Boccia Altieri)

La privacy: un concetto in trasformazione? (2/2)() le persone nel momento di analizzare sono quanto pi scettiche sul modus operandi degli attuali social network per quanto riuarda la privacy. Solo che pi questi strumenti si allontanano dalla massa "intelletuale" pi ci rendiamo conto che oggi abbiamo un altro valore della privacy e non solo nei social media. Il controllo sociale non esiste se non ne esiste la percezione dello stesso, tuttavia abiamo anche gli strumenti per limitare la sensazione di "non-privacy (...)" (Andrea Colaianni)

(...) Quello che io penso che il tema del rispetto della privacy un valore di ieri, dove per ieri s'intende la generazione 40-50 anni di oggi, mentre la possibilit di condividere tutto, sempre, ovunque un valore assoluto delle nuove generazioni e di chi ha acchiappato all'ultima chiamata i luoghi social (la generazione 40-50 anni citata prima) Occhio poi a chi tagliato fuori da tutto, per condizioni sociali e economiche: si, foursquare (come altri aggeggi che vivono con il mobile tramite smartphone) un fenomeno ma, soprattutto in Italia, sempre per privilegiati (...). (Robert Piattelli)

ConclusioniIl successo di Foursquare dipende dalla miscela di possibilit che offre il servizio.

Il problema della privacy non viene associato a Foursquare in quanto su questo genere di servizi l'utente consapevolmente a condividere informazioni personali.

La possibilit di apparire e dimostrare quindi uno status socio/economico rilevante tra le cause del successo di Foursquare.

In Internet spesso barattiamo la nostra privacy con i servizi che ci vengono offerti apparentemente a titolo gratuito. Anche Foursquare si avvale di questo meccanismo.

I Social Network sono estremamente di moda. La loro enorme diffusione ha contribuito a renderli innocui agli occhi degli utenti.

lo stesso concetto di privacy che sta mutando, a causa di nuovi meccanismi di intrusione sociale

Gli esperti con cui ho interagitoRingrazio tutti coloro che hanno contribuito a generare questa interessante conversazione e vi linko gli articoli senza cui questa analisi non sarebbe esistita:

Davide Pozzi, il Taglierbe

Sandalialsole

Massimo Cavazzini

Weblover

Danilo Pontone

Maurizio Piacenza

Robert Piattelli

Naturalmente chi fosse interessato a dire la propria sull'argomento mi contatti tranquillamente. La conversazione va avanti...
Per approfondire l'argomento Foursquare, vi consiglio di leggere questi 2 articoli, pubblicati su uno dei blog che gestisco.

Tutti i perch di Foursquare (1/2)

Tutti i perch di Foursquare (2/2)

Mattia Marasco

Giovanni Boccia Altieri

Jacopo Pasquini, Doctor Brand

Stefano Principato

Andrea Colaianni

Rosario di Downloadblog

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Per vedere una copia di questa licenza visita:

http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

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Questo un'elaborato da me prodotto, basato sulle conversazioni pubbliche e private generate sui diversi strumenti del Web (blog, social network).

Il materiale da me prodotto ispirato da un attento studio di ci che presente liberamente in rete e da un'analisi delle pubblicazioni e dei commenti alle stesse.

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