La prima guerra mondiale
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La prima guerra mondiale
Le potenze europee si divisero in due gruppi contrapposti, stringendo alleanze strategiche:
1. la «Triplice alleanza» , costituita da Italia, Germania e Impero austro-ungarico.
2. La «triplice intesa» tra Regno unito, Francia e Impero russo.
Tutti gli stati credevano di affrontare una guerra lampo ma le aspettative furono sconvolte.
I due fronti di guerra:• Fronte occidentale,
dove si opposero Germania e Francia
• Fronte orientale, dove combatterono gli imperi centrali contro l’esercito russo
• Ad essi un anno dopo si aggiunse il fronte italiano, al confine tra Italia e impero austriaco.
Il fronte occidentaleLa Germania decise di attaccare la Francia cogliendola di sorpresa, infatti giunse in territorio francese passando attraverso uno stato che era rimasto neutrale, il Belgio. I francesi non se lo aspettavano, infatti avevano schierato le truppe al confine con la Germania, quindi furono colte impreparate e l’invasione fu sconcertante. Poi però i francesi bloccarono l’avanzata tedesca nella sanguinosa battaglia della Marna (1914).La guerra di movimento si trasformò in una lenta e logorante guerra di posizione, combattuta nelle trincee.
La vita nelle trincee
La trincea era una fossa scavata nel terreno in cui si rifugiavano i soldati per evitare il fuoco nemico . Quella più esposta agli attacchi era la prima linea, collegata alle retrovie tramite i «camminamenti» attraverso cui arrivavano rifornimenti di cibo e medicinali e avveniva il cambio di soldati. I soldati, oltre ad essere esposti al fuoco ed alle armi nemiche (anche i gas tossici), pativano la fame, il freddo, l’umidità, spesso si ammalavano, molti erano i feriti e i morti rimanevano a lungo, col rischio di diffondere malattie.
Il fronte orientale
• Vide contrapposti l’impero russo e la Germania
• Battaglie campali: 1. Tannenberg2. Laghi Masuri• Rivoluzione russa (1917)• Ritiro dalla guerra• 1918 pace di Brest Litovsk
La posizione della chiesa nei confronti della guerra
Il Papa Benedetto XV sin dall’inizio condannò la guerra definendola come un’inutile carneficina che disonorava l’Europa e invitò i rappresentanti delle varie nazioni a cercare un modo diplomatico per dirimere le controversie internazionali.
La propaganda interventista
Molti giornali utilizzarono manifesti e scritti per pubblicizzare l’ideologia interventista.Essi presentavano la partecipazione alla guerra come la naturale conclusione del processo del risorgimento e dell’unificazione italiana.L’obiettivo era la liberazione di Trieste e Trento, ancora sotto il dominio austriaco.
I protagonisti
Molti intellettuali ed artisti erano favorevoli alla guerra, come Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti, che parteciparono attivamente alla guerra come volontari.
Il patto di LondraIl 26 Aprile 1915 il governo italiano firmò un patto segreto a Londra con le potenze dell’intesa, che fu tenuto nascosto per due anni. Si impegnava ad entrare nel conflitto in cambio di nuovi territori come Trieste, Trento ,sud tirolo, Istria, Dalmazia e AlbaniaQuesto atto venne visto dall’Austria come un tradimento della Triplice alleanza, al punto da fare una spedizione punitiva contro gli italiani.
24 maggio 1815:L’Italia entra in guerra
Il fronte italianoL’esercito italiano guidato dal generale Cadorna, si schierò lungo le sponde del fiume Isonzo e sull’altopiano del Carso.Ben presto anche sul fronte italiano il conflitto si trasformò in guerra di posizione nelle trincee.L’esercito italiano non era ben attrezzato e preparato e subì una notevole sconfitta a CaporettoDopo la disfatta si cercò di riguadagnare terreno affidando il comando al generale Diaz e posizionandosi lungo la linea del Piave.
Le nuove armi tossiche
La guerra diventa «Mondiale»
La svolta
• Gli Stati uniti entrarono in guerra a fianco dell’intesa non solo per la difesa delle vittime del Lusitania, ma soprattutto per gli interessi economici che avevano in Europa.
• Apportarono nuove energie, volontari , armi e rifornimenti contribuendo a dare la svolta definitiva del conflitto
• I tedeschi furono bloccati nella seconda battaglia della Marna e furono costretti alla resa.
La svolta italiana
Anche l’Italia reagì tenacemente, ottenendo un’importante vittoria a Vittorio Veneto.L’Austria chiese l’armistizio che fu firmato a Villa Giusti il 4 Novembre 1918, sancendo la vittoria italiana.
La fine del conflitto.• In Germania fu proclamata la
repubblica di Weimar • Questa firmò la resa definitiva
l’ 11 novembre 1918• Fine del conflitto.• Erano scomparsi gli imperi
centrali, la Russia non esisteva più, al suo posto era nata l’Unione Sovietica, l’Austria era diventata una piccola nazione europea, si affacciava all’orizzonte la grande potenza degli Usa.