La prevenzione dei traumi nello sport giovanile · capacità e abilità motorie acquisite ... te...

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SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXVI n.74 43 La prevenzione dei traumi nello sport giovanile Gudrun Fröhner, Wolfgang Tronick, Istituto per le scienze applicate all’allenamento, Lipsia Nello sport giovanile garantire e sviluppare la capacità di carico dei fanciulli e degli adolescenti sottoposti ad un allenamento, senza trascurare eventuali carenze innate o acquisite di tale capacità, rappresenta un compito essenziale. Anche sollecitazioni troppo elevate causate dall’allenamento possono provocare l’alterazione del rapporto tra carico e capacità di carico, con le alterazioni funzionali o i danni a regioni dell’organismo che ne derivano. Per stimolare la riflessione su questo tema si espongono alcune nozioni fondamentali necessarie per garantire la capacità di carico e i principi che debbono seguire gli allenatori nel processo formativo dei giovani atleti. Infatti, se si producono discrepanze tra carico di allenamento e capacità di carico, i fattori positivi per lo sviluppo delle prestazioni sportive, che presentano l’età infantile e l’adolescenza si possono trasformare rapidamente in fattori negativi. Le possibilità di potere evitare questo rapporto errato sono illustrate attraverso l’esempio della pallavolo. Sviluppo e mantenimento della capacità di carico per la prevenzione dei traumi e delle conseguenze di carichi errati nello sport giovanile FOTO CALZETTI & MARIUCCI EDITORI SPORT GIOVANILE

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La prevenzione dei traumi nellosport giovanile

Gudrun Fröhner, Wolfgang Tronick, Istituto per le scienze applicate all’allenamento, Lipsia

Nello sport giovanile garantire e sviluppare la capacità di carico dei fanciulli e degli adolescenti sottoposti ad un allenamento, senza trascurare eventuali carenzeinnate o acquisite di tale capacità, rappresenta un compito essenziale. Anche sollecitazioni troppo elevatecausate dall’allenamento possono provocare l’alterazione del rapporto tra carico e capacità di carico, con le alterazionifunzionali o i danni a regioni dell’organismo che ne derivano.Per stimolare la riflessione su questo tema si espongonoalcune nozioni fondamentali necessarie per garantire la capacità di carico e i principi che debbono seguire gli allenatori nel processo formativo dei giovani atleti. Infatti,se si producono discrepanze tra carico di allenamento e capacità di carico, i fattori positivi per lo sviluppo delleprestazioni sportive, che presentano l’età infantile e l’adolescenza si possono trasformare rapidamente in fattorinegativi. Le possibilità di potere evitare questo rapportoerrato sono illustrate attraverso l’esempio della pallavolo.

Sviluppo e mantenimento della capacità di carico per la prevenzione dei traumi e delle conseguenze di carichierrati nello sport giovanile

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Osservazioni introduttive

Nell’età infantile e nell’adolescenza lo sportrappresenta un elemento utile allo sviluppodella competenza motoria, fisica, mentale esociale. Non sono necessarie molte paroleper esporre come l’attività sportiva nellafanciullezza e nell’adolescenza rappresentila base fondamentale per la prevenzione dimolte alterazioni della salute per il restodella vita. Carichi fisici superiori alla media, comequelli dello sport competitivo giovanile,rappresentano, però, un ulteriore aumentodella competenza motoria, fisica, mentalee sociale solo se le sollecitazioni che essirappresentano non producono alterazioniimportanti della capacità di carico. Ma,affinché ciò avvenga occorrono riflessionie metodi pratici diretti a evitare dannidovuti a traumi e a conseguenze di carichierrati e, qualora si presentino alterazionidella capacità di carico, l’impostazione dicomportamenti tali che, nei limiti del pos-sibile, esse possano essere eliminate inmodo soddisfacente.La capacità di carico sportivo è una funzio-ne dell’organismo nell’interrelazione con ilcarico sportivo stesso, determinata dallatolleranza dei tessuti e dei sistemi biologicinei confronti degli sforzi e delle prestazionirichieste dallo sport. Capacità di caricosportivo vuole dire che l’organismo o laregione, la struttura, la funzione stressatepossono ristabilirsi dopo la sollecitazioneprodotta dal carico di allenamento o digara. Ciò rappresenta la base dell’adatta-mento funzionale e strutturale e, quindi,dello sviluppo dei parametri della capacitàdi prestazione (figura 1).Il miglioramento medio dei parametri dellacapacità di prestazione, che nell’età infan-tile e nell’adolescenza è determinato dallosviluppo, è limitato dall’inattività. Un alle-namento adeguato ha un effetto che per-mette di superare la norma determinatadallo sviluppo solo se non si producononotevoli alterazioni della capacità di cari-co. Per questa ragione una componenteintegrante dell’allenamento è rappresenta-ta dall’utilizzazione di tutte le possibilità dinon superare i limiti dalla capacità di cari-co o, quando si presentano, di rimuoverele conseguenze di sollecitazioni che rap-presentano problemi per la salute. Nellosport giovanile di alto livello, tutti gli sfor-zi debbono essere diretti in modo partico-larmente accurato a limitare e a impediretutti i possibili fattori di alterazione dellasalute e della capacità di carico (figura 2). Conoscere quali siano questi fattori, tenereconto della loro reale importanza nellosport praticato o individualmente per l’atle-ta, evitarli o rimuoverli, soprattutto nellafanciullezza e nell’adolescenza, richiede un

team pedagogico e di assistenza moltoavveduto: per questa ragione la responsa-bilità di istruttori e allenatori è molto ele-vata, soprattutto perché gli atleti si trovanonel processo di crescita, maturazione eprimo apprendimento. Rispetto agli atleti che si trovano in etàinfantile o nell’adolescenza quelli adulti – seil loro programma di formazione nell’allena-mento giovanile è riuscito o è stato impo-stato in modo che acquisissero importanticapacità e abitudini – nel rapporto con illoro corpo già posseggono un programmad’azione che è frutto dall’esperienza.Con i fanciulli e gli adolescenti se si produceun rapporto sbagliato tra carico e capacitàdi carico gli aspetti positivi per lo sviluppodelle prestazioni che esistono in età evoluti-va si possono rapidamente trasformare infattori negativi. Per questa ragione, soprat-tutto nello sport giovanile di alto livello,istruttori e allenatori non debbono dirigerela loro attenzione solo sui carichi che svi-luppano le prestazioni o sulle tecniche spor-tive, ma globalmente debbono tenere contoanche delle condizioni della capacità di cari-co dei fanciulli e degli adolescenti, che sonoaltrettanto importanti.Costruzione precoce della prestazione signi-fica che di fronte ai bambini e agli adole-scenti c’è ancora un lungo cammino di svi-

luppo, durante il quale si formano il lorocorpo e la loro mente. L’età d’inizio dell’alle-namento determina la diversità delle condi-zioni fisiologiche e delle esigenze pedagogi-che che riguardano le misure dirette agarantire la capacità di carico (figura 3).Il precoce sviluppo del sistema nervoso gra-zie ai collegamenti sinaptici rende possibileun controllo muscolare anche esso precocee, quindi, l’apprendimento di movimenti divario tipo. Con l’aumento dell’età gli adatta-menti si possono realizzare soprattuttoattraverso meccanismi energetici. L’inizioprecoce dell’allenamento negli sport tecni-co-coordinativi e quello più tardo neglisport di resistenza e di forza è spiegato dallediverse condizioni fisiologiche. Allo stessomodo – sulla base delle numerose e variecapacità e abilità motorie acquisite – si puòspiegare il passaggio da uno sport all’altro,soprattutto dagli sport tecnico-coordinativie coordinativo-condizionali a sport a mag-giore indirizzo energetico. Ma si spiega per-ché anche l’inizio di un avviamento tardivoall’allenamento negli sport tecnico-coordi-nativi dovrebbe ancora avvenire nella primaetà scolare. Se consideriamo la capacità di carico nellefasce d’età d’inizio dell’allenamento cheabbiamo citato e ci rappresentiamo la suc-cessiva costruzione dell’allenamento, è evi-

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AllenamentoValore medioZona di dispersioneInattività

Figura 1 – Lo sviluppo dei parametri della capacità di prestazione durante la vita secondo l’attivitàsportiva svolta (da Weiss, in Egger 1978). Le frecce indicano i limiti di uno sviluppo positivo provo-cate da alterazioni della capacità di carico.

Cause endogene Cause esogene

• Crescita e maturazione • Carico di allenamento:• Stato nutrizionale • Aumenti improvvisi del carico • Costituzione • Intensità del carico• Deviazioni dalla norma • Insufficiente tempo di recupero (dismetria degli arti inferiori, • Uso troppo precoce di carichi troppo elevati deviazioni assiali, tessuto • Specializzazione precoce connettivo molto lasso) • Sollecitazioni con ripetute, • Malattie richieste troppo elevate (regolamenti...) • Particolarità psichiche • Regime di vita da atleta • Capacità motorie individuali • Regime quotidiano di vita, sonno

Figura 2 – Fattori di rischio nell’età infantile e nell’adolescenza, che potrebbero essere la causa odeterminano un rapporto errato tra carico e capacità di carico.

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dente che in essa, orientata prevalentemen-te alla prestazione, spesso si trascurano iproblemi della capacità di carico in etàinfantile e adolescenziale. Ma le alterazionidella capacità di carico di rado si presenta-no nei sistemi che sviluppano la prestazio-ne. In particolare, riguardano l’apparatolocomotorio e di sostegno (capacità di cari-co meccanico) e i sistemi generali di regola-zione dell’organismo (ad esempio, il sistemaimmunitario). Le funzioni che interessano la capacità dicarico meccanico e quelle generali dell’or-ganismo maturano più tardi delle strutturenervose e delle principali funzioni neuro-muscolari. Per questa ragione, nello sportgiovanile d’alto livello, sono soggette perun periodo di tempo più lungo alla possibi-lità di alterazioni. Proprio per ciò meritanola dovuta attenzione.In alcune ricerche longitudinali su ottan-tacinque allievi dalla 5° alla 9° classe di unginnasio sportivo sono stati rilevati i dannialle regioni dell’apparato locomotorio e disostegno durante il periodo delle ricerche.I più frequenti erano quelli registrati alivello della schiena e delle ginocchia.Ciò dimostra che alcune regioni dell’appara-to locomotorio e di sostegno risultano più arischio per effetto dell’allenamento. Perquesta ragione non si deve prestare atten-zione solo a misure preventive ma, se si pre-sentano disturbi, anche a mettere in operaazioni efficaci per eliminarli rapidamente enel modo più completo possibile. Naturalmente, rispetto ai dati di questapopolazione mista di atleti, le conseguenzedei carichi sportivi specifici mostrano diffe-

renze delle quali si deve tenere conto. Èimportante sottolineare però che quelli chepresentano problemi per quanto riguarda lagaranzia della capacità di carico non sono isistemi che sviluppano la prestazione, maquelli sollecitati passivamente dal carico diallenamento e dalla prestazione di gara. Ingenerale si presentano reazioni solo quandovengono superati i limiti della capacità dicarico. Spesso, per prima cosa, si produconodisturbi funzionali o alterazioni dell’adatta-mento, rapidamente recuperabili se si reagi-sce tempestivamente. Il rischio di dannistrutturali esiste se il problema diventa cro-nico.La profilassi dei traumi e dei carichi erratidunque può essere efficace solo se le fun-zioni e i sistemi del corpo che sono solleci-tati passivamente vengono sufficientemen-te protetti e se si sviluppa la loro capacitàdi carico verso i carichi specifici dello sportpraticato. Naturalmente, i punti chiave aiquali si deve concretamente prestare atten-zione e i loro contenuti varieranno da sporta sport.

Aspetti generali della prevenzione

Già in età precoce l’integrazione nell’allena-mento di importanti elementi della profilas-si e della prevenzione deve rappresentareuna base essenziale della formazione. Nellosport giovanile di alto livello la prevenzionesi riferisce ad un’azione tesa a garantire lacapacità di carico che tiene conto dei cari-chi futuri e degli sviluppi della prestazione(Fröhner 2001).

Se si vogliono realizzare questi obiettivi videve essere una collaborazione tra allena-tore e le persone che compongono il teamdi formazione e d’assistenza degli atleti.

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Sport tecnici

Sport coordinativo condizionali

Sport condizionalicoordinativi

Sport di forza e resistenza alla forza

Pattinaggio su ghiaccio di figura, ginnastica ritmica, ginnastica artistica, tuffi

Nuoto, sci di fondo, pattinaggio su ghiaccio di velocità, gare multiple dell’atletica leggera, judo, lottta, calcio, hockey, badminton, tennis, pallavolo, pallacanestro

Corsa, marcia, ciclismo, triathlon, canoa, pugilato,scherma, handball

Canottaggio, lanci

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Provenienza da una attività motoria e sportiva multilaterale

Figura 3 – Età media d’inizio dell’allenamento in diversi sport secondo le condizioni fisiologiche(Fröhner, Wagner 2006).

Una prevenzione primaria efficace comprende

• La promozione di una coscienza sanitariaindividuale e generale.

• Una azione sui rischi e/o sui fattori protet-tivi per impedire alterazioni della salute.

• In atleti sani ciò richiede un processo diapprendimento molto coerente, in quanto ilfatto che attualmente si sta bene rendescarsa la comprensione di questo problema.

Una prevenzione secondariaefficace comprende

• L’individuazione e/o la cura precoce di fatto-ri di rischio (ad esempio, tecniche di movi-mento, carichi, caratteristiche biologiche),di alterazioni della salute, il miglioramentodelle probabilità di guarigione e/o la diminu-zione delle conseguenze di una malattia.

• La garanzia del più completo ristabilimen-to possibile da alterazioni della salute nelminore periodo di tempo possibile.

• Programmi preventivi diretti ad evitare larecidiva di una malattia trattata con suc-cesso.

Una prevenzione terziaria efficace comprende

• Impedire che una malattia cronica progre-disca.

• L’attenzione prestata alla malattia nellerichieste poste al fisico dell’atleta.

Figura 4 – Cause diverse del dolore infantile alginocchio e importanza del necessario lavorodi squadra per l’eliminazione del problema.

Cause endogene Cause esogene

• Crescita • Tecnica• Maturazione del movimento • Deviazioni assiali • Volume del carico • Alterazioni posturali • Intensità del carico • Varianti dalla norma • Fattori climatici anatomica

Il medico sportivo L’allenatore riveste un ruolo riveste un ruoloimportante importantenel programma nel programmadi trattamento di trattamento

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Dall’esempio dei dolori alle ginocchia, che sipresentano molto frequentemente e cherichiedono una terapia efficace (prevenzio-ne secondaria), si vede chiaramente chemedico sportivo e allenatore sono parte del“programma di trattamento” (figura 4).Per la terapia è importante non solo la for-mulazione della diagnosi che, per esempionel dolore della regione anteriore del ginoc-chio può avere molte cause, ma anche lavalutazione delle condizioni fisiche endoge-ne, che possono avere contribuito a provo-care il problema. Ancora una volta l’allena-tore è un elemento importante del pro-gramma di trattamento come responsabiledella ricerca delle cause dovute ai carichi,della loro rimozione e dell’allenamentoalternativo che si offre.

Aspetti fondamentali per garantire la capacità di carico

Queste sono le conoscenze necessarie perprendere decisioni e realizzare misure diprevenzione:

• conoscenza delle caratteristiche biologi-che generali dei bambini e degli adole-scenti in età d’accrescimento;

• conoscenza delle condizioni concreteindividuali che riguardano la prestazio-ne sportiva e la capacità di carico;

• conoscenza degli effetti (sollecitazioni)prodotti dai diversi carichi;

• conoscenza degli effetti di condizioniesogene (ad esempio, fattori climatici,alimentazione, ecc.) sulla capacità dicarico o sull’entità della sollecitazione;

• nozioni sui principali rischi di traumi edi errori di carico nello sport specifico.

Per esporre alcuni principi della capacità dicarico dell’apparato locomotorio e disostegno sui quali si basano queste cono-scenze ci serviremo dell’esempio dellenozioni sulle caratteristiche biologichegenerali di bambini e adolescenti in età diaccrescimento.È noto che la fase puberale rappresenta unperiodo carico di rischi per l’apparato loco-motorio e di sostegno, soprattutto per ciòche riguarda la garanzia della capacità dicarico meccanico, specie dell’osso in via dimaturazione (figura 5). La pubertà è caratterizzata non soltanto daun notevole accrescimento corporeo chedura in media da due a tre anni. Con l’au-mento della maturità ossea diventa maggio-re soprattutto la sensibilità dei nuclei d’ac-crescimento. La parziale comparsa di cam-biamenti nel controllo neuromuscolare, pro-vocata dalla trasformazione delle dimensio-ni del corpo, può provocare una sollecitazio-ne eccessiva causata soprattutto da cambia-menti dei carichi meccanici passivi.

Attraverso l’esempio dei cambiamenti chesi producono nei corpi vertebrali nella fasedella pubertà, con l’attività di ostogenesidei nuclei di accrescimento (ossificazione)nella zona anteriore del corpo vertebrale, sipuò affermare che, se vi è un insufficienteformazione dei muscoli erettori del dorso,sono possibili alterazioni di tipo osteocon-dritico dei corpi vertebrali, soprattutto inqueste zone anteriori (figure 6 e 7).Conoscere quale sia lo sviluppo normaledella muscolatura offre la possibilità di pro-porre azioni preventive prima che inizi lafase delicata di maturazione della pubertà edi continuarle durante il suo svolgimento.La massa muscolare nei bambini (circa 21%)è chiaramente minore che negli adulti (circa40-50%). Le fibre muscolari sono più sottili,elastiche, il tessuto muscolare è ricco diacqua (con una minore quantità di proteinecontrattili) e il tono muscolare meno eleva-to. In generale possiede una buona elasticità(capacità di allungamento). I muscoli flessoripresentano un potenziale di forza maggiorerispetto agli estensori. Per questa ragioneun’azione precoce diretta al controllo e alrafforzamento dei muscoli estensori nonsoltanto è importante per la postura eretta,ma anche per il corretto sviluppo dei corpivertebrali. Lo sviluppo funzionale del sistema

Fase di maturazione Prepubertà Pubertà Adolescenza

Crescita

Capacità di prestazione muscolare

Capacità di carico delle ossa

Sviluppo della funzione nervosa

= —

= =

EI

EI

E I

Figura 5 – Quadro riassuntivo dello sviluppo costituzionale e funzionale durante la maturazione. E:eccitazione, I: inibizione; = stabile, dallo sviluppo armonico; ↑ aumento dello sviluppo, migliora-mento della funzione; ↓ diminuzione dello sviluppo, diminuzione della funzione.

A circa 4 anni A circa 8 anni A circa 10 anni A circa 14 anni(pubertà)

Età adulta

Figura 6 – Lo sviluppo normale della colonna vertebrale. È chiaramente visibile il notevole cambia-mento dei corpi vertebrali. Con la progressiva ossificazione del processo di maturazione sono arischio soprattutto i margini anteriori dei corpi vertebrali, un pericolo che non esiste in età adulta.

Figura 7 – Accentuazione della cifosi del trattotoracico della colonna e cambiamenti struttu-rali e di forma.

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nervoso, invece, è quasi completamente ter-minato e rappresenta così un’opportunitàper il processo di formazione utile all’au-mento della capacità di carico, nel quale èpossibile un buono sviluppo funzionale dellamuscolatura estensoria del tronco.

Lo sviluppo del muscolo come “organo disenso” cioè delle sue componenti proprio-cettive, si completa già precocemente, acirca sette-otto anni, mentre occorronoulteriori dieci anni affinché il muscolo com-pleti la sua maturazione come organo cheproduce lavoro meccanico.Per questa ragione, i metodi di allenamentodi tipo coordinativo, l’apprendimento di con-trolli razionali della muscolatura (apprendi-mento della postura corretta) rappresentanouna buona possibilità di prevenzione dellealterazioni della capacità di carico dell’appa-rato locomotorio e di sostegno, non solo deltronco. Dalla figura 8 si può vedere che, gra-zie ad un carico che si trova prevalentementedavanti alla perpendicolare del corpo, le forzedi pressione e di trazione producono stimoli

formativi per i corpi vertebrali. Perciò, perprevenire alterazioni, soprattutto in queglisport nei quali è presente questo tipo dicarichi, è necessario apprendere precoce-mente il controllo dei muscoli superiori dellaschiena diretto alla protezione dei marginianteriori dei corpi vertebrali. Se ne può dedurre che nell’età infantile icarichi che producono affaticamento nonrappresentano una base che serve a produr-re adattamenti fisici progressivi in quantopossono presentare rischi per un apparatolocomotorio e di sostegno non ancoramaturo. Come sinossi essenziale dello svi-luppo per l’età infantile e l’adolescenza val-gono gli indici e le funzioni della crescita,della maturazione e dell’apprendimento(figura 9).

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Z D

Z D

Figura 8 – Sollecitazioni di pressione e trazio-ne con stimoli di formazione (forma dei corpivertebrali) o alterazioni patologiche.

Sviluppo

Crescita Maturazione Apprendimento

Cambiamentodelle dimensioni

del corpo

Sviluppo fisicoe mentale fino

allo stato adulto

Adattamento a funzionidiverse particolarmente

rispetto all’ambientedurante la maturazione

strutturale

+ +

Figura 9 – Sinossi dello sviluppo.

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Qui di seguito esporremo alcuni esempi dinozioni sulle condizioni individuali concre-te della capacità di carico e della presta-zione sportiva:

• la notevole variabilità dei parametri dellacapacità di prestazione in età infantile enell’adolescenza non deriva soltanto dadifferenze costituzionali, ma anche daidiversi tempi di crescita di soggetti dellastessa età (Fröhner, Wagner 2002). Anchese si rilevano solo dati sulla crescita sta-turale e sulla massa corporea si possonomettere in evidenza notevoli differenze(figura 10).

• La valutazione supplementare dello statodi maturazione permette di calcolarel’andamento della crescita. Non solo èpossibile prevedere quali saranno l’ulte-riore crescita e la statura da adulto, maanche la capacità di carico, soprattuttodell’apparato locomotorio e di sostegno,nelle successive fasi dell’allenamento(figura 11).

• La valutazione da parte del medico sporti-vo permette di rilevare particolarità costi-tuzionali di natura genetica che possonodare indicazioni sulla capacità di carico inuno sport, quali, ad esempio, il somatoti-po, il tessuto connettivo molto lasso ingenerale, ecc.

D’importanza fondamentale resta il conti-nuo feedback - basato sui risultati dellericerche - tra medico sportivo/fisioterapistae allenatore, in modo tale che questi possatenere conto di particolari costellazioni direperti per assicurare la capacità di carico inallenamento.A causa della relativa frequenza con laquale si presentano in questa età esporre-mo ora alcuni esempi di problemi fonda-mentali per i limiti della capacità di caricodell’apparato locomotorio e di sostegnonell’età infantile e nell’adolescenza.

• Un tessuto connettivo che in età infantileè, generalmente, molto lasso che resta taleanche nella fase successiva dello sviluppo,più nelle atlete che negli atleti. Ne sonoalcuni sintomi tipici, tra l’altro, l’eccessivaiperestensione degli arti superiori e inferiori,un notevole iperestensione delle articolazio-ni delle dita, la notevole flessibilità nelleregioni delle anche e della colonna vertebra-le. Spesso si trova una postura a riposocomoda, in parte anche una curva moltopiatta della colonna. I rischi di alterazionidella capacità di carico riguardano soprat-tutto le articolazioni e i collegamenti artico-lari, particolarmente nei carichi di tipoimpulsivo. Tra i consigli ricordiamo: unriscaldamento sufficientemente attivante euno scarico compensatorio (secondo il cari-co precedente); un’attenzione particolare va

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Età (anni)

Sviluppo della statura e della massa corporea

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Figura 10 – Dimostrazione dell’elevata ampiezza di variazione della crescita e della maturazionenell’esempio di quattro bambine e quattro adolescenti. Riferimento: percentili dello ZüricherLongitudinal Studie (Prader et al. 1989). M = menarca.

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Età infantile

Inizio pubertà

Prima metà della pubertà

Seconda metà della pubertà

Adolescenza

Età adulta

Età

Figura 11 – Stato di maturazione nei gruppi d’età dei giocatori di pallavolo oggetto della ricerca.

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dedicata a una tecnica sportiva corretta perlimitare gli effetti dei carichi da impulso e auna esecuzione in asse degli esercizi dirafforzamento.• Tipologie diverse di squilibri posturali edella muscolatura; ad esempio, il notevole efrequente accorciamento dei muscoli poste-riori della coscia, in parte temporaneo, che siproduce nel caso di una forte crescita negliatleti maschi, che può produrre alterazionidella capacità di carico, non solo per quantoriguarda i muscoli, ma soprattutto anche laregione lombare. Caratteristici sono l’evi-dente limitazione della flessione dell’anca,l’accentuata curvatura del tratto lombarenella flessione in avanti del tronco e nellastazione seduta. Spesso i muscoli dei gluteie del dorso sono relativamente deboli.• La curvatura pronunciata del tratto toraci-co della colonna che può provocare unaumento della sollecitazione, soprattuttonella regione di passaggio tra tratto toracicoe lombare del rachide. A questo problemadella curvatura non fisiologica della colonnasono collegati, ad esempio, l’indebolimentodella muscolatura superiore del dorso, latensione dei muscoli anteriori delle spalle edel tronco, la limitazione dell’apertura del-l’angolo braccia-tronco. Per questo si posso-no produrre dolori nella regione delle spalle,dello sterno e del tratto toracico della colon-na, pericoli di osteocondrosi e dolori nelleregioni del ginocchio e della tibia. Per primacosa è assolutamente necessario agire sul-l’apprendimento del giusto controllo dellamuscolatura del dorso, poi introdurre eser-cizi per la stabilizzazione della postura cosìmigliorata.• Fissatori delle scapole deboli che signifi-cano insufficiente protezione del trattotoracico della colonna e favoriscono lo svi-luppo di uno squilibrio nel cingolo scapo-lare. Anche in questo caso dapprima deveessere insegnato il controllo corretto dellamuscolatura, che poi deve essere stabiliz-zata, ad esempio, con esercizi di piega-mento sulle braccia, esercizi di arrampica-ta, esercizi di sospensione, ecc.• Atteggiamenti posturali viziati, in partico-lare della regione centrale del corpo, posso-no condurre ad un sovraccarico posturaleper il tratto lombare della colonna, la regio-ne di passaggio tra colonna toracica e lom-bare e i muscoli posteriori degli arti inferio-ri. Ancora una volta ciò richiede in partico-lare un processo di apprendimento del con-trollo corretto dei muscoli posturali, quindiesercizi di stabilizzazione per il loro sviluppo(muscoli glutei, muscolatura del dorso,muscoli obliqui del tronco, muscoli addomi-nali).• Soprattutto nel caso di carichi eccessivicon le braccia davanti al corpo si può svilup-pare una pronunciata convessità del trattotoracico della colonna con limitazione del-

l’apertura dell’angolo braccia-tronco. Spessosi possono rilevare alterazioni strutturali deicorpi vertebrali (morbo di Scheurmann). Ilproblema è rappresentato dalla fissazionedella funzione del cingolo scapolare con unaevidente limitazione dell’apertura dell’ango-lo braccia-tronco e dei disturbi alla spallache ne derivano. Per questa ragione nell’al-lenamento debbono essere inseriti moltopresto esercizi per aumentare l’angolo brac-cia-tronco.

Naturalmente, esistono ulteriori condizionidell’apparato locomotorio e di sostegnoche possono avere effetti sulla capacità dicarico che dipendono dallo sport praticatotra i quali occorre citare, ad esempio, lanotevole asimmetria della postura delcorpo, difetti posturali dei piedi, deviazionidegli assi degli arti superiori e inferiori chedebbono essere conosciuti in modo dadedicare loro la dovuta attenzione. Ciò facapire quale sia l’importanza di periodicicheck up medici dell’atleta durante lacostruzione a lungo termine della presta-zione sportiva.

Principi concreti diretti a garantire la capacità di carico

Gli undici principi che elenchiamo qui diseguito dovrebbero servire come lineeguida per garantire la capacità di carico:

1. Linea guida fondamentale: una pianifica-zione dell’allenamento a lungo terminesufficientemente flessibile, che cioè si basisull’acquisizione di diverse capacità e abi-lità, sulle diversità nella capacità di caricodelle varie età, sull’esigenza di tenereconto e di reagire ad alterazioni dellasalute.

2. Evitare variazioni improvvise (aumenti)del carico (soprattutto di sovraccarichi ditipo impulsivo), un pericolo che riguardasoprattutto coloro che da uno sport pas-sano ad un altro, coloro che vengonoammessi a scuole a indirizzo sportivo o auna formazione di tipo sportivo, coloroche riprendono l’allenamento dopo pausedovute a vacanze o a malattie.

3. All’inizio di un allenamento costante edurante la costruzione a lungo terminedella prestazione, nella quale troviamocarichi crescenti o elevati, realizzare esamisistematici (uno all’anno, possibilmentedue) dello stato di salute e della capacitàdi carico. Inoltre debbono essere utilizzatianche metodi (test) sufficientemente cor-retti per misurare l’efficienza fisica gene-rale e speciale, i presupposti muscolari, leabilità tecniche. I risultati debbono essereelaborati e coordinati dal gruppo cheassiste l’atleta per l’ulteriore costruzionedell’allenamento.

4.Se non si vogliono mettere in pericolo iprocessi di adattamento e di apprendi-mento, nella costruzione della prestazio-ne sportiva si deve prestare attenzione aiproblemi principali che riguardano i fat-tori della capacità di carico che sono, adesempio: la fase dello sviluppo fisico epsichico, le abitudini alimentari, le devia-zioni dalla norma, soprattutto del siste-ma locomotorio e di sostegno determi-nate dalla costituzione (lassità accentua-ta del tessuto connettivo), l’instaurarsiprecoce di squilibri muscolari, l’insuffi-ciente capacità di recupero. Può essereprovato che dal 20 al 40% del rischio piùelevato di alterazioni dello stato di salutesia attribuibile a questo fattori (Fröhner,Wagner 2006).

5.Nella costruzione a lungo termine dellaprestazione, se si vogliono ottenere i pro-gressi desiderati nelle prestazioni e nellacapacità di carico, occorre che la coordi-nazione tra preparazione fisica generale,preparazione fisica speciale e allenamen-to specifico rispettino i principi dellaperiodizzazione. Anche con mezzi gene-rali di allenamento occorre fare attenzio-ne ad un riscaldamento adeguato deigrandi apparati e sistemi dell’organismoe ai processi di recupero dopo i carichi.

6.Qualora si producano traumi o problemidovuti alle conseguenze di carichi errati,al “trattamento” debbono partecipare sial’allenatore sia il medico sportivo/il fisio-terapista. In esso si debbono verificarne lecause e rimuovere i problemi che li hannoprovocati. Si deve prestare attenzione aisegnali di alterazioni della capacità dicarico per limitarle e eliminarne le cause.

7.Le malattie infettive hanno bisogno diessere adeguatamente diagnosticate,curate e di un periodo sufficiente diristabilimento.

8.Condizioni specifiche ottimali di alle-namento e un sufficiente riscaldamen-to generale specifico rappresentano glielementi principali per minimizzare irischi per l’adattamento e il processo diapprendimento. Come parte conclusivadell’allenamento per il ristabilimento sidebbono usare carichi compensatori.

9.Le condizioni e la realizzazione dell’alle-namento debbono garantire la preven-zione da traumi e infortuni.

10.Soprattutto in età infantile e in quellaadolescenziale si deve insegnare qualeè un regime di vita corretto per unatleta. Sono particolarmente importan-ti una alimentazione adeguata e varia,un sonno notturno sufficiente e unacorretta igiene personale.

11.Un presupposto per lo sviluppo dellapersonalità è costituito da corretti rap-porti sociali (ai quali sono interessatetutte le istanze educative).

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L’integrazione di misure direttea garantire la capacità di cariconei bambini e negli adolescenti:l’esempio della pallavolo

Nel processo di formazione sportiva nell’etàinfantile e nell’adolescenza importanti basiper la prevenzione sono rappresentate dallerichieste generali di carico d’allenamento edi prestazione di gara. In qualsiasi sportl’impostazione della costruzione a lungotermine della prestazione procede dalla for-mazione generale di base all’allenamento dibase e a quello di costruzione con i loroobiettivi, contenuti e compiti orientativi(tabella 1). Nella pallavolo la formazionegenerale di base (ricerca del talento) iniziatra gli otto e i dieci anni, prosegue con l’al-lenamento di base (da dieci a dodici anni)nel quale, attraverso un allenamento direttosoprattutto all’apprendimento, si creano ipresupposti fondamentali della prestazionenelle varie componenti del gioco. Nellaprima fase dell’allenamento di costruzione,tra i tredici e i quattordici anni, avviene ilpassaggio al gioco 6 contro 6. Qui iniziaanche la specializzazione specifica finalizza-ta ad un ruolo (ad esempio, il ruolo di alza-tore). La ricerca dell’idoneità per la futuraspecializzazione e il graduale sviluppo dellacapacità d’azione tecnico tattica riferita alruolo, prosegue intensamente nel periododella seconda fase dell’allenamento dicostruzione (tabella 1).In sintesi, le altre tappe della costruzione alungo termine della prestazione sono:

• la seconda fase dell’allenamento dicostruzione (da quindici a sedici anni):aumento delle richieste tecnico-tattichee organico-muscolari; presa di decisionesulle possibilità di sviluppo specifico nelruolo fino al settore dell’alto livello; ini-zio del controllo mirato dell’allenamentoe della prestazione;

• l’allenamento di alto livello (da diciassettea diciannove-venti anni): approfondimen-to della specializzazione; aumento delcarico soprattutto attraverso una percen-tuale elevata di allenamento speciale;

• allenamento di massimo livello (dopo idiciannove anni circa).

Dall’età di inizio fino a sedici anni, gli indi-ci del carico che si pianificano sono adat-tati allo stato dello sviluppo e della presta-zione (tabella 2). All’inizio, nelle percentua-li di allenamento generale e speciale sonomaggiori quelle delle richieste generali.Esiste la possibilità che atleti che proven-gono da altri sport che sono in possesso dibuone capacità motorie e adatti dal puntodi vista costituzionale possano iniziare laformazione specifica per la pallavolo in unmomento successivo.

Punti Formazione generale Allenamento Allenamento chiave di base di base di costruzione

Obiettivo Formazione generale Formazione di base Sviluppo multilaterale sportiva di base diretta multilaterale e indirizzo della capacità specifica alla ricerca del talento sportivo specifico per di prestazione, grazie e allo sviluppo la preparazione delle all’allargamento dell’interesse verso basi della prestazione delle basi; creazione lo sport che permettono di basi specifiche di costruire le massime per la costruzione a prestazioni sportive a lungo termine delle massime prestazioni sportive

Contenuti Opportunità di movimento, Grado elevato Multilateralità giochi, sport divertenti, di multilateralità e dell’allenamento; multilaterali e di vario percentuale percentuale ancora tipo per il maggior adeguata relativamente elevata numero possibile di allenamento di allenamento di bambini generale generale e incremento di quello speciale

Compiti Sviluppo delle capacità Formazione multilaterale Continuazione della motorie di base; e sportiva generale costruzione multilaterale; apprendimento delle capacità sviluppo ampio e degli esercizi sportivi coordinative e multilaterale delle fondamentali condizionali, costruzione capacità coordinative specifica delle abilità e condizionali, tecnico-tattiche ampliamento e costruzione delle abilità tecniche e tecnico-tattiche di base

Tabella 1 – Quadro generale per l’impostazione della costruzione a lungo termine della prestazione.

Fasce d’età (anni) 8/9 10 11 12 13/14 15/16

Tappa di allenamento FGB AB AB AB I AC II AC

Settimane annuali di allenamento 40 40 45 45 46 46Unità settimanali di allenamento 2 2 3 4 4-5 6-7Ore settimanali di allenamento 3-4 3-4 4,5-6 6-8 8-10 12-16Suddivisione percentuale tra allenamento

70:30 60:40 55:45 55:45 55:45 50:50generale e speciale

Tabella 2 – Rappresentazione dell’allenamento e della costruzione della prestazione a lungo termi-ne: quadro dei volumi di allenamento da pianificare (fino all’allenamento di costruzione). Legenda:FGB, formazione generale di base; AB, allenamento di base; I AC, I fase dell’allenamento di costru-zione; II AC, seconda fase dell’allenamento di costruzione.

FOTO CALZETTI & MARIUCCI EDITORI

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Queste le richieste speciali di carico e diprestazione dalle quali partire per la pre-venzione:

• la pallavolo è uno sport nel quale si richie-dono una eccellente ed elevata velocità direazione e di movimento, collegate con unadurata del carico relativamente elevata.Scatti repentini su distanze di corsa relati-vamente brevi e variabili (combinazione ditecniche diverse di corsa); salti e ricadutesu uno o su ambedue gli arti inferiori, unamoltitudine di movimenti di colpo conrichieste elevate di utilizzazione rapida delrepertorio tattico adeguata a situazionimutevoli e anche il lavoro intensivo di dife-sa richiedono non soltanto una buonaforma fisica (velocità-forza veloce), ma,soprattutto, anche una costante freschezzae resistenza alla concentrazione (capacitàdi anticipazione, capacità di reazione, capa-cità coordinative).

• Un ruolo di primo piano svolge lo svilup-po delle capacità cognitive. Sviluppare lacapacità di gioco significa soprattuttoanalizzare situazioni e apprendere solu-zioni (Fröhner 1988; Voigt, Richter 1991).Ciò pone, ad esempio, richieste elevatealla capacità di percezione ottica e allacapacità di prendere decisioni sotto pres-sione temporale.

• In un periodo di gioco che può durare dauna a un massimo di tre ore si eseguonopiù di centocinquanta salti massimalicon un numero elevato di movimenti dicolpo precisamente dosati (Sieber 1990).Velocità del pallone che arrivano fino a100 km/h e oltre sottolineano le elevateesigenze di azioni tecnico tattiche, diforma fisica e di stabilità dell’apparatomotorio e di sostegno, sia in età giovani-le, sia in età adulta. Per lo sviluppo delcarico di allenamento e della prestazioneche ciò richiede è necessario un periodoprolungato di evoluzione e adattamento.

Chiediamoci ora quali siano i problemiconcreti di capacità di carico che si pre-sentano più frequentemente rispetto allapopolazione normale e agli altri sport. Sitratta, soprattutto, di problemi locali del-l’apparato locomotorio e di sostegno:

• ginocchio: in tutte le categorie d’età ein tutti gradi di maturazione, soprattut-to a causa dell’elevata quantità di saltiin successione rapida;

• colonna vertebrale: è interessata soprat-tutto la regione lombare della colonnavertebrale. A partire dalla fase di sviluppopuberale si ha una aumento dei problemi,soprattutto a causa dei movimenti dicolpo (specie se la parte centrale del corpoè debole), delle ricadute dopo i salti, edelle diverse posizioni di difesa;

• articolazione tibiotarsica: aumentoparticolare di traumi a partire dalla faseadolescenziale e con l’incremento del-l’intensità e della velocità del gioco;

• articolazione scapolo-omerale: a partiredalla fase di sviluppo adolescenziale tutti idisturbi aumentano soprattutto a causadell’incremento della forza dei colpi, anchese non nella stessa misura delle zone pre-cedenti. Nei bambini e negli adolescentiquesti problemi sono meno frequenti.

• Vanno poi citati i danni alle articolazionidelle dita nella ricezione della palla. Glieffetti sulla capacità generale di carico edi gioco, però, sono scarsi, tra l’altro per-ché è possibile utilizzare nastri taping perla protezione delle dita.

Tra le tipiche conseguenze di carichi erratioccorre citare:

• alterazioni della maturazione nelle zonedi accrescimento delle regione del ginoc-chio, ad esempio, morbo di Osgood-Schlatter, soprattutto in presenza di tes-suto connettivo molto lasso;

• sindrome dolorosa pre-rotulea conse-guente all’elevato numero di salti;

• alterazione della maturazione dei corpivertebrali, soprattutto nel tratto toraci-co della colonna, con riduzione dellacurvatura fisiologica lombare;

• alterazioni funzionali del tono e del trofi-smo della muscolatura paravertebrale edella regione dorsale causate da squilibrinell’attivazione eccessiva della muscola-tura anteriore del tronco rispetto a quellaposteriore;

• tendinosi della spalla del braccio impe-gnato nel colpo.

I fattori costituzionali e funzionali cherichiedono un’attenzione particolare se sivuole garantire la capacità di carico evi-denziati più volte dalle ricerche sono:

• statura elevata, in particolare nel perio-do di notevole incremento della velocitàdi crescita nella pubertà;

• particolari atteggiamenti posturali:spesso nello sviluppo infantile e adole-scenziale si possono riscontrare posturea riposo sfavorevoli dal punto di vistastatico (petto scavato, spalle in avanti)che limitano l’apertura dell’angolo brac-cia-tronco, atteggiamenti cifotico-lor-dotici con pericolo di un aumento dellasollecitazione nella regione toracica elombare del rachide;

• muscoli indeboliti: muscoli inferioridell’addome, glutei, muscoli superioridel dorso;

• accorciamenti muscolari: muscolo ileo-psoas, muscoli anteriori e posterioridella coscia, muscoli dei polpacci;

• nelle giocatrici: frequente riscontro ditessuto connettivo particolarmentelasso.

Una statura elevata in età infantile, puòpreludere spesso a un notevole picco di cre-scita in fase puberale fino al raggiungimen-to della statura adulta. In questo periodoesiste un rischio particolare per l’apparatolocomotore e di sostegno che sta maturan-do soprattutto quando non sono stati suffi-cientemente sviluppate la muscolaturaposturale e salvaguardato l’equilibriomuscolare (figura 12).

In Germania, nel Land della Sassoniasul la base del le considerazioni cheabbiamo presentato; delle richieste dicarico e di prestazione; delle alterazionidella capacità di carico; delle conse-guenze di carichi sbagliati; della fre-quenza con la quale si presentano fattoridi rischio che pongono problemi allacapacità di carico, sono stati elaboratidei programmi d’azione per garantire lacapacità di carico delle giocatrici di pal-lavolo nell’età prepuberale e nell’adole-scenza.

Figura 12 – Rischi per la capacità di carico, specialmente per atlete di statura elevata: forme labili di postura del tronco soprattutto nelle tecnicheveloci di movimento durante la fase di crescita accelerata, carico non in asse sulle articolazioni ancora labili delle estremità.

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Uno dei fondamenti per garantire la capa-cità di carico è rappresentata dall’utilizza-zione sistematica di controlli medici.Per ricavarne indicazioni sulla metodolo-gia dell’allenamento si rivelano molto utilile informazioni, fornite dal medico sporti-vo e dal fisioterapista, soprattutto sull’an-damento della crescita, sulla maturazione,sullo stato dell’apparato motorio e disostegno e naturalmente su problemi cheriguardano lo stato generale di salute, ilmetabolismo del ferro e altre particolarità.Così, in base a quanto osservato, ognimese si eseguono misurazioni molto pre-cise della statura. In presenza di un accre-scimento staturale di oltre 1 cm al mese,per prima cosa si sospende il carico disalti. Per la messa a punto della parte indi-viduale del riscaldamento e della compen-sazione possono essere utilizzati i risultatidel test di funzionalità muscolare e leinformazioni sulla valutazione posturaledel corpo, sulla statica della colonna ver-tebrale, sulla morfologia dei piedi e latipologia d’appoggio e spinta. Le atletericevono queste informazioni e applicano irelativi programmi. È necessario tuttaviaun controllo continuo della loro applica-zione che viene realizzato soprattuttodurante i raduni centralizzati. In generale, si dedica molta attenzioneall’acquisizione precoce di una correttapostura con posizione eretta della colonnavertebrale, al rafforzamento dei muscolisuperiori del dorso, dei glutei e della parteinferiore dell’addome, alla stabilizzazionedel tronco in condizioni diverse (movi-menti ad occhi chiusi, ecc.). Nelle formegenerali di allenamento, oltre ad un riscal-damento sufficientemente accurato, sitiene conto di ciò che si deve fare pergarantire l’estensibilità dei muscoli ante-riori e posteriori delle cosce, l’equilibrio del

cingolo scapolare (azione sull’aperturadell’angolo braccio-tronco attraverso lacorrezione del petto incavato e la riduzio-ne della cifosi toracica).In generale, si utilizzano mezzi di allena-mento diretti a garantire e a migliorare lostato generale di preparazione fisica e ner-vosa. In tal senso, quando si presentavanoevidenti alterazioni della concentrazione esintomi di stanchezza si è rivelato oppor-tuno inserire pause di breve o lunga dura-ta nella successione dei carichi. Ciò servenon solo alla realizzazione della prestazio-ne, ma anche a garantire la capacità dicarico e alla prevenzione dei traumi. Per garantire e sviluppare la capacità fun-zionale delle regioni del ginocchio, dell’ar-ticolazione tibiotarsica e dei piedi si utiliz-zano soprattutto forme di allenamentopropriocettivo.Ulteriori principi che determinano il pro-gramma di sviluppo delle pallavolistesono:

• l’attenzione rivolta allo stadio di matu-razione biologica nella determinazionedelle richieste di carico d’allenamento eai fini di misure efficaci di prevenzione;

• il mantenimento di un numero scarso disalti in età infantile e nell’adolescenza, lagrande attenzione dedicata ad una corret-ta tecnica di salto. Il salto viene preparatodapprima attraverso la fase di ricaduta;

• l’attenzione posta alla corretta posizionedei piedi nelle scarpe (scelta di calzatureadeguate);

• il controllo frequente dei piedi;• l’attenzione dedicata ai primi segnali di

errori nei carichi e una loro adeguatariformulazione;

• la garanzia di un periodo sufficiente diristabilimento dopo alterazioni dellostato di salute.

Nella valutazione degli elementi necessaria garantire la salute e la capacità di caricodell’organismo, occorre tenere contoanche dell’influenza di fattori di naturaesterna:

• il carico globale: esso comprende gliimpegni correlati alle ore d’insegnamen-to scolastico, all’allenamento, ai compitiscolastici a casa, alla frequentazionedella cerchia degli amici;

• l’alimentazione: gli atleti sono sollecita-ti a mantenere una alimentazione e adun regime di vita corretto. Un processonel quale sono coinvolti i genitori.

Fröhner B., Spielen für das Volleyballtraining(2a ed.), Berlino, Sportverlag, 1988.Fröhner G., Belastbarkeit von Nachwuchslei-stungssportlern aus sportmedizinischer Sicht.Leistungssport, 31, 2001, 4, 41-46 (traduzioneitaliana a cura di M. Gulinelli, La capacità dicarico dei giovani atleti di alto livello, SDS-Scuola dello sport, 20, 2001, 51, 56-63).Fröhner G., Die Normalität variabler Entwick-lungsmerkmale der Körperbaus und die Wertungin Kenntnis determinierender Einflüsse. Talentim Sport, Schriftenreihe des Bundesinstituts fürSportwissenschaft, vol. 110, Schondorf, KarlHofmann Verlag, 153-159.Fröhner G., Wagner K., Körperbau und Sportunter Beachtung des Körpergewichts, Leistungs-sport, 32, 2002, 1, 33-40 (traduzione italiana acura di M. Gulinelli, Peso corporeo e costituzionefisica nello sport, SDS-Scuola dello sport, 20,2001, 53, 15-24).Fröhner G., Wagner K., Die Entwicklung vonMerkmalen der Belastbarkeit von Kindern undJugendlichen unter Bedingungen der Ausbil-dung an Sportgymnasien, IAT, Ergebnisbericht,2006. Fröhner G, Wagner K., Sicherung der Belast-barkeit im langfristigen Leistungsaufbau,Vortrag zum Nachwuchsworkshop, Lipsia,novembre 2006.Sieber E., Verletzungen und Überbelastungsbe-schwerden beim Volleyball: gezielt dieSchwachstellen des Halte- und Bewegungsap-parates stören, TW Sportmedizin, 2, 1990, 5,274-281.

Bibliografia

Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 37,2007, 1, 11-17.Titolo originale: Prophylaxe von Verletzungenund Fehlbelastung durch Belastberkeitssiche-rung im Nachwuchsleistungssport.

Gli Autori: dott.ssa Gudrun Fröhner, Istituto discienza applicata dell’allenamento, Lipsia;Wolfgang Tronick, allenatore regionale dellaFederazione sassone di pallavolo.Indirizzo degli Autori: Institut für AngewandteTraininswissenschaft, Marschnerstr, 29, 04109,Lipsia.

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