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La presenza straniera in Lombardia 2002-2006

La presenza straniera in Lombardia a inizio 2006 era costituita da quasi 666 mila cittadini stranieri iscritti alle anagrafi comunali e quindi regolarmente presenti nella regione.

Sul totale degli stranieri regolarmente presen-ti in Italia (oltre 2 milioni e 670 mila), essi co-stituivano quindi poco meno del 25%1, men-tre sul totale della popolazione lombarda co-stituivano il 7%, due punti e mezzo oltre la

1 La popolazione lombarda nel suo complesso detiene invece una quota, sul totale nazionale, poco al di sotto del 16%.

media nazionale (4,5%) e la quota più alta fra tutte le regioni Italiane.

Esclusa la valle d’Aosta, tutte le regioni in cui la quota di stranieri residenti è inferiore alla media nazionale sono regioni meridionali, mentre nelle prime posizioni troviamo esclu-sivamente regioni del centro-nord; la presen-za straniera si concentra infatti per quasi due terzi nelle regioni del nord, per il 24% in quel-le del centro, e per poco più del 12% in quelle del Mezzogiorno.

Negli ultimi 4 anni (rispetto cioè al 1° gennaio 2002) la presenza straniera regolare in Lom-bardia si è più che raddoppiata: l’incremento (+104,1%, pari quasi al 20% annuo), supera di alcuni punti la media nazionale (+96,9%) ed è il sesto tra tutte le rioni italiane, tra le quali l’aumento maggiore (+130,3%), si è a-vuto in Campania, partendo però da una consistenza assoluta abbastanza modesta (poco più di 40 mila unità) e da una quota sul-la popolazione totale appena dello 0,7%, mentre la Lombardia già contava oltre 362 mila stranieri residenti, pari al 3,6% della po-polazione totale.

I maggiori incrementi di residenti stranieri si sono avuti nel biennio 2003-204 (+98 mila a +118 mila), anni in cui è entrata in vigore la Bossi-Fini, che ha incentivato un grande nu-mero di regolarizzazioni. Nel 2005 l’effetto di tale legge si è praticamente esaurito, ma vi è ancora stato un incremento di quasi 72 mila residenti du cittadina straniera,

Nello stesso arco di tempo la popolazione to-tale lombarda si è accresciuta di 441.600 uni-tà (+4,9%, contro il +3,1% dell’Italia),per un tasso medio annuo del +0,6%; i cittadini ita-liani sono quindi aumentati di 102 mila unità (+1,2%), anche in questo caso superando la media nazionale (+0,8%): la crescita com-plessiva della popolazione lombarda nel qua-driennio 2002-2005 è stata quindi determina-ta per quasi il 77% (oltre tre quarti del totale) dalla componente straniera, e per meno di un

La presenza straniera nelle regioni italiane. Quota sulla popolazione

totale - 1.1.2006

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quarto dalla popolazione italiana (il Italia 75 e 25% circa).

Questa dinamica della componente straniera è stata certamente favorita dalle regolarizza-zioni della Bossi-Fini già ricordate, ma + stata altresì sostenuta da una componente natura-le tutt’altro che trascurabile.

La popolazione immigrata, in Lombardia co-me in Italia, presenta infatti un tasso di natali-tà decisamente elevato (22,8 x mille in Lom-bardia, 20,9 x mille in Italia), più che doppio rispetto al tasso di natalità dei cittadini italiani (9% in Lombardia, 9,1% in Italia); a ciò si ac-compagna un tasso di mortalità estremamen-te basso, pari appena l’1,2-1,3 x mille, contro circa il 10% della popolazione italiana).

La conseguenza è stato un saldo naturale pari complessivamente a quasi 43 mila, pari al 12,6% dell’incremento totale dei residenti stranieri in Lombardia.

I cittadini italiani, al contrario, hanno cono-sciuto un saldo naturale negativo per quasi 27 mila unità, cosicché l’incremento totale (di poco superiore alle 102 mila persone), è stato completamente determinato dai flussi migra-tori interni, che hanno prodotto un saldo posi-tivo di quasi 129 mila persone

Le nazionalità presenti in Lombardia sono quasi tutte (circa 200), anche se in alcuni casi rappresentate da poche unità di persone; le maggiori 15 che contano almeno 10 mila re-sidenti, sono quella tunisina e quella albane-se, rispettivamente con poco più di 77 mila e quasi 70 mila residenti ciascuna; seguono rumeni (quasi 49 mila) egiziani (quasi 43 mi-la), filippini (circa 35.500), cinesi (oltre 30 mi-la; vengono poi ecuadoregni, peruviani, in-diani, senegalesi, ucraini, pakistani, cingalesi, tunisini, ghanesi.

Queste prime 15 nazionalità comprendono 487 mila persone, pari al 73,2% del totale.

Da un punto di vista geo-politico, i cittadini di nazionalità europea sono oltre 225 mila, vale a dire un terzo del totale; tra essi oltre 94 mila provengono dai 27 paesi dell’Unione Europa (incluse Bulgaria e Romania, membri dal 1° gennaio 2007); di questi, 31.500 circa pro-

Variazioni 2002-2006 della popolazione straniera nelle regioni

italiane.

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Saldi naturalie migratori 2002-05. Residenti italiani e stranieri.

Lombardia

-50.0000

50.000100.000150.000200.000250.000300.000350.000400.000450.000

Italiani Stranieri Totale

Naturale

Migratorio

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vengono da paesi dell’Unione occidentali, quasi 63 mila da paesi orientali.

Dai paesi europei extra-Unione provengono quasi 131 mila persone: poco più di 8 mila dai paesi occidentali, circa 122.700 dai paesi dell’est.

Complessivamente i cittadini di provenienza europea provengono quindi: quasi 40 mila dai paesi occidentali, e quasi 185.500 da paesi dell’Europa orientale

Gli africani superno le 203 mila unità: 141 mi-la dai paesi settentrionali che si affacciano sul mediterraneo, quasi 62 mila dai restanti.

Molto nutrito anche il gruppo degli asiatici, che sfiora le 147 mila unità, in gran parte pro-venienti dall’Estremo oriente.

Quasi 90 mila provengono dai paesi ameri-cani: 74.700 circa dall’America del sud, quasi 13 mila da quella centrale, poco più di 2.500 da quella settentrionale.

Poche centinaia provengono da paesi dell’Oceania, e un’ottantina circa hanno lo status di apolidi.

Complessivamente provengono da paesi e-xtra-comunitari 571.600 persone, pari a quasi all’86% del totale.

Nell’arco di pochi anni come quelli che stiamo considerando, le nazioni di provenienza degli stranieri residenti in Lombardia si sono modi-ficate in misura non marginale.

Stranieri residenti in Lombardia al 1° gennaio 2006 per provenienza

(migliaia)

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UnioneEuropea (27)

Extra UEoccidentale

Extra UEorientale

Africa delnord

Altri paesiafricani

Mediooreiente

Altri paesiasiatici

America delNord

America delCentro

America delSud

OCEANIA

Apolidi

Stranieri residenti in Lombardia al 1° gennaio 2006. Primi 15 paesi per

provenienza (migliaia)

0 20 40 60 80

Marocco

Albania

Romania

Egitto

Filippine

Rep. Pop. Cinese

Ecuador

Peru'

India

Senegal

Ucraina

Pakistan

Sri Lanka

Tunisia

Ghana

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Tra il 20032 e il 2006 hanno infatti manifesta-to incrementi superiori alla media (che in questo quadriennio è stata del +75,9%), i cit-tadini provenienti dai paesi dell’Europa orien-tale (+123,3%), sia extra-Unione (+101,2%), sia soprattutto appartenenti all’Unione (+184,6%), il che come noto, è stato anche fonte di preoccupazioni quando, dal 1° gen-naio 2007, l’Unione si è allargata a Bulgaria e Romania, le cui provenienze negli anni pas-sati hanno conosciuto una dinamica molto accentuata.

2 A differenza dei movimenti anagrafici, che ripor-tano la consistenza al 1° gennaio e al 31 dicem-bre, i dati per nazionalità sono disponibili solo al 31 dicembre di ciascun anno, quindi al 1° gennaio di quello successivo.

L’incidenza dei cittadini europei dei paesi dell’est si è in tal modo accresciuta di quasi 6 punti, passando dal 21,9 al 27,9% degli stra-nieri totali residenti in Lombardia.

Hanno invece diminuito la loro rappresentan-za in termini relativi (dall’8,8 al 6,0%) i cittadi-ni provenienti dai paesi europei occidentali (sia comunitari che extra-comunitari), essen-do aumentati in misura largamente inferiore alla media (+19,4%).

Diminuiscono la propria incidenza anche gli asiatici (dal 23,8 al 22,1%), pur essendo au-mentati anch’essi in misura tutt’altro che tra-scurabile (+63,1%).

Lo stesso è avvenuto per gli africani, aumen-tati del 56,8%, ma la cui quota è passata dal 34,2 al 30,5% (3,7 punti percentuali in meno) Essi mantengono ancora la maggioranza re-lativa tra gli extra-comunitari, ma sono ormai stati quasi raggiunti dai cittadini provenienti dai paesi dell’est europeo.

E’ aumentata altresì l’incidenza dei sud-americani (dall’8,3 all’11,2%: +2,9 punti per-centuali), grazie a un aumento del +137%.

Complessivamente, trainati dagli ingressi provenienti dai paesi dell’est europeo, i citta-dini comunitari presenti in Lombardia sono passati dal 13 al 14,2%, mentre gli “extra-comunitari” in senso stretto (compresi gli eu-ropei), sono passati dall’87 all’85,8%.

Stranieri residenti in Lombardia al 1° gennaio 2003 e 2006 per

provenienza (composizione)

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2003 2006

ApolidiOCEANIAAMERICHEASIAAltri paesi africaniAfrica del nordTotale Europa Occidentale (UE+Extra-UE)Paesi europei orientali Extra UEPaesi europei orientali UE

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La presenza di cittadini stranieri nelle diverse province della Lombardia mostra una grande concentrazione in provincia di Milano, dove risiede quasi il 44% del totale; seguo, nell’ordine, Brescia (16,6%), Bergamo (10,7%) e quindi via via tutte le altre, con Sondrio (0,7%) in ultima posizione.

Milano non è però la prima provincia per inci-denza degli stranieri sul totale dei residenti, posizione occupata da Brescia, con il 9,4%, cui segue Mantova (8,1%) e quindi Milano (7,6%); in tutte le altre province la quota degli stranieri sul totale dei residenti è inferiore alla media regionale, con Sondrio in ultima posi-zione (2,7%), unica provincia della Lombardia al di sotto anche della media nazionale (4,5%).

Negli ultimi anni la crescita della presenza straniera in Lombardia si è manifestata con grande intensità in tute le province: tra il 1° gennaio 2002 e il 1° gennaio 2006 la crescita complessiva è stata, come già visto, del +104,1% (oltre 7 punti in più rispetto all’Italia); in cinque province della Lombardia gli au-menti sono stati però ancora più sostenuti, con un massimo quasi del +149% a Lodi, se-guita, nell’ordine, da Pavia, Bergamo, Brescia e Cremona; in tutte le altre gli aumenti sono stati inferiori alla media, ma anche nella pro-vincia con la variazione più contenuta (Lecco:

+92,4%) si è comunque avuto quasi un rad-doppio degli stranieri residenti. Contenuta anche la variazione che si è avuta a Milano (+94%), superiore solo a quella di Lecco.

Nello stesso periodo tutte le province lombar-de hanno conosciuto, complessivamente, una

Stranieri residenti in Lombardia al 1° gennaio 2006. Quota sul totale (%)

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Stranieri residenti in Lombardia.

Variazioni % 2002-2006

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Stranieri residenti in Lombardia.

Contributo alla dinamica demogradica 2002-2006 (%)

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dinamica demografica espansiva, compresa fra il +1,7% di Sondrio e il +7,1% di Lodi; a tale dinamica la componente italiana ha dato in apporto molto modesto, che al massimo ha raggiunto il +3,0% nell’area lodigiana e che nel mantovano è stato finanche di segno ne-gativo (-0,03%); in questa provincia,pertanto, il contributo della componente straniera è sta-to, proporzionalmente, superiore al 100%, avendo compensato anche il saldo negativo dei residenti di nazionalità italiana; anche nel-le altre province tale contributo è stato co-munque rilevante: fra il 52% dell’incremento totale che si osserva in provincia di Como fi-no quasi al 95% in quella di Cremona.

Come a livello regionale, in tutte le province l’aumento della popolazione straniera è stato determinato i larghissima parte dai flussi mi-gratori netti, cui si deve circa l’87% dell’incremento complessivo, ma anche quelli naturali hanno dato un apporto tutt’altro che trascurabile, pari al 13%, grazie, come si è già detto, sia alla elevata natalità (nella media del periodo quasi il 23 x 1.000 annuo), sia al-la bassa mortalità (appena l’1,2 x 1.000 all’anno). Il contributo dei movimenti naturali è stato particolarmente sostenuto a Cremona, Mantova, Lecco e Brescia, dove è stato com-preso tra il 14 e il 16% dell’incremento totale.

La natalità è stata particolarmente sostenuta a Brescia, Lodi e Mantova, dove ha superato il 27 x mille annuo; il valore più basso di ri-scontra a Milano (19,6 x 1.000, ma anche in questo caso più che doppio rispetto a quello della popolazione italiana (9,2 x 1.000).

La dinamica demografica della popolazione straniera è stata diminuita, nel periodo consi-derato, di oltre 77 mila unità in Italia e di qua-si 15 mila in Lombardia, corrispondenti alle persone che contemporaneamente hanno acquisito la cittadinanza italiana, e sono quindi uscite dal computo degli stranieri resi-denti.

Queste acquisizioni sono aumentate di anno in anno: in Italia dalle poco più di 12 mila del 2002 alle quasi 29 mila del 2005; in Lombar-dia da 2.250 a 5.800 circa.

Nella media del periodo la quota di stranieri che ha acquisito la cittadinanza italiana è sta-ta quindi del 3,8% in Italia e del 3,0% in Lom-bardia.

Solo in tre province lombarde, nessuna delle quali tra le maggiori per ampiezza demografi-ca, le acquisizioni di cittadinanza italiana so-no state proporzionalmente superiori alla me-dia italiana: Como, Mantova e soprattutto Sondrio, che con una media quasi dell’8% si distacca nettamente da tutte le restanti.

Nelle province maggiori (Milano, Bergamo e Brescia) mediamente solo il 2,6% degli stra-nieri residenti ha invece acquisito ogni anno la cittadinanza italiana.

Stranieri residenti in Lombardia che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Media 2002-2005 (%)

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ALLEGATO STATISTICO

DATI REGIONALI

Cittadini Stranieri residenti al 1° gennaio 2002-2006 per regione. Maschi+femmine Contributi alla crescita 2002-2006 per regione. Maschi+femmine Cittadini Stranieri - Movimenti naturali e migratori 2002-2006 per regione. Maschi+femmine Cittadini Stranieri - Saldi e tassi dei movimenti anagrafici. 2002-2006 per regione. Maschi+femmine Residenti stranieri al 1° gennaio 2006 per nazionalità. Maschi+femmine. Lombardia Residenti stranieri al 1° gennaio 2002 e 2006 per nazionalità. Maschi+femmine. Lombardia

DATI PROVINCIALI

Cittadini Stranieri residenti al 1° gennaio 2002-2006. Maschi+femmine Contributi alla crescita 2002-2006. Maschi+femmine Cittadini Stranieri - Movimenti naturali e migratori 2002-2006. Maschi+femmine Cittadini Stranieri - Saldi e tassi dei movimenti anagrafici. 2002-2006. Maschi+femmine

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FOGLIO INFORMATIVO 2004 N. 1 Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2003 N. 2 Le pensioni in Italia N. 3 L’Europa a 25 N. 4 Il mercato del lavoro nelle province lombarde nel 2003 N. 5 Consistenza e dinamica delle imprese nel 2003 N. 6 I conti economici della Lombardia 1980-2002

FOGLIO INFORMATIVO 2005 N. 1 IL LAVORO IRREGOLARE IN LOMBARDIA N. 2 IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA E NELLE PROVINCE LOMBARDE NEL 2004 N. 3 LA PERDITA DI COMPETITIVITÀ: SEGNALE DI CRISI O DI DECLINO? N. 4 LA PRESENZA STRANIERA IN LOMBARDIA. CONSISTENZA, DINAMICA E CARATTERISTICHE N. 5 CONSISTENZA E DINAMIC A DELLE IMPRESE NEL 2004 N. 6 L’INTESCAMBIO CON L’ESTERO DELLA LOMBARDIA NEL 2004

FOGLIO INFORMATIVO 2006 N. 1 I CONTI ECONOMICI DELLA LOMBARDIA E DELLE PROVINCE LOMBARDE N. 2 L’OFFERTA DI LAUREATI IN LOMBARDIA N. 3 IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA E NELLE PROVINCE LOMBARDE NEL 2005 N. 4 CONSISTENZA E DINAMIC A DELLE IMPRESE NEL 2005 N. 5 L’ARTIGIANATO IN LOMBARDIA N. 6 La presenza straniera in Lombardia 2002-2006