LA PRATICA COLLABORATIVA: UNA BREVE GUIDA ALLA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI FAMILIARI

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STUDIO LEGALE CECATIELLO Via Carducci, 12 -20123 Milano T +39 02 72022862 F +39 02 89016054 E-mail [email protected] C.F. CCTRND70S12F205P P.IVA 06067090966 www.cecatiello.it [email protected] LA PRATICA COLLABORATIVA: UNA BREVE GUIDA ALLA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI FAMILIARI La Pratica Collaborativa, prima nota come diritto collaborativo, costituisce un’alternativa al giudizio contenzioso. È un metodo efficace che favorisce la risoluzione dei conflitti familiari e dei conflitti delle persone in genere. Nella pratica collaborativa: i clienti e i loro avvocati lavorano insieme; tutti i partecipanti al procedimento collaborativo si impegnano alla riservatezza, alla traspa- renza e alla buona fede; l’obiettivo è raggiungere soluzioni condivise che rispondano ai bisogni e agli interessi delle parti e dei figli.I professionisti collaborativi, a seguito di una specifica formazione, guidano i clienti attraverso il procedimento collaborativo per favorire la risoluzione dei conflitti. I professionisti collaborativi assistono i clienti al fine di: trovare un accordo in modo rispettoso e leale; esigere la più completa trasparenza nelle informazioni e nello scambio dei documenti; esplorare le diverse ipotesi di soluzione; ricercare soluzioni creative che possano rispondere al meglio ai bisogni e alle priorità di tutte le parti; individuare le soluzioni migliori per le parti e per i figli; risolvere i conflitti senza far decidere il giudice e senza minacciare di farlo. La pratica collaborativa è un nuovo modo, per una coppia in fase di separazione, divorzio, affidamento di minori, modifica alle condizioni di separazione e divorzio, nelle divisioni eredi- tarie, di lavorare in squadra con professionisti qualificati, al fine di risolvere le loro controversie in modo rispettoso e senza rivolgersi ad un Giudice. Questa definizione racchiude in sé tutti i modelli che si sono sviluppati da quando l’avvocato Stu Webb del Minnesota creò nel 1990 il Modello di Diritto Collaborativo. Questo modello rimane il cuore di ogni Pratica Collaborativa. Ogni cliente ha il sostegno, l’assistenza e la guida del proprio avvocato. Gli avvocati e i clienti insieme costituiscono la componente legale della Pratica Collaborativa. È prevista, ove richiesto il supporto di specialisti dei bambini, commercialisti o fiscalisti, esperti nella relazioni familiari. Anche se la Pratica Collaborativa può atteggiarsi secondo diversi modelli, si distingue dal tradi- zionale procedimento contenzioso per alcuni elementi imprescindibili e inviolabili.

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La Pratica Collaborativa, prima nota come diritto collaborativo, costituisce un’alternativa al giudizio contenzioso. È un metodo efficace che favorisce la risoluzione dei conflitti familiari edei conflitti delle persone in genere.

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  • STUDIO LEGALE CECATIELLOVia Carducci, 12 -20123 Milano

    T +39 02 72022862 F +39 02 89016054 E-mail [email protected] C.F. CCTRND70S12F205P P.IVA 06067090966www.cecatiello.it [email protected]

    LA PRATICA COLLABORATIVA: UNA BREVE GUIDA ALLA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI FAMILIARI

    La Pratica Collaborativa, prima nota come diritto collaborativo, costituisce unalternativa al giudizio contenzioso. un metodo efficace che favorisce la risoluzione dei conflitti familiari e dei conflitti delle persone in genere.

    Nella pratica collaborativa: i clienti e i loro avvocati lavorano insieme; tutti i partecipanti al procedimento collaborativo si impegnano alla riservatezza, alla traspa-

    renza e alla buona fede; lobiettivo raggiungere soluzioni condivise che rispondano ai bisogni e agli interessi delle

    parti e dei figli.I professionisti collaborativi, a seguito di una specifica formazione, guidano i clienti attraverso il procedimento collaborativo per favorire la risoluzione dei conflitti.

    I professionisti collaborativi assistono i clienti al fine di: trovare un accordo in modo rispettoso e leale; esigere la pi completa trasparenza nelle informazioni e nello scambio dei documenti; esplorare le diverse ipotesi di soluzione; ricercare soluzioni creative che possano rispondere al meglio ai bisogni e alle priorit di tutte

    le parti; individuare le soluzioni migliori per le parti e per i figli; risolvere i conflitti senza far decidere il giudice e senza minacciare di farlo.

    La pratica collaborativa un nuovo modo, per una coppia in fase di separazione, divorzio, affidamento di minori, modifica alle condizioni di separazione e divorzio, nelle divisioni eredi-tarie, di lavorare in squadra con professionisti qualificati, al fine di risolvere le loro controversie in modo rispettoso e senza rivolgersi ad un Giudice. Questa definizione racchiude in s tutti i modelli che si sono sviluppati da quando lavvocato Stu Webb del Minnesota cre nel 1990 il Modello di Diritto Collaborativo. Questo modello rimane il cuore di ogni Pratica Collaborativa. Ogni cliente ha il sostegno, lassistenza e la guida del proprio avvocato. Gli avvocati e i clienti insieme costituiscono la componente legale della Pratica Collaborativa. prevista, ove richiesto il supporto di specialisti dei bambini, commercialisti o fiscalisti, esperti nella relazioni familiari.Anche se la Pratica Collaborativa pu atteggiarsi secondo diversi modelli, si distingue dal tradi-zionale procedimento contenzioso per alcuni elementi imprescindibili e inviolabili.

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    T +39 02 72022862 F +39 02 89016054 E-mail [email protected] C.F. CCTRND70S12F205P P.IVA 06067090966www.cecatiello.it [email protected]

    Questi elementi sono indicati nellaccordo che lega il cliente con i propri professionisti e sono:negoziare un accordo condiviso senza demandare al Giudice la risoluzione della controversia insorta tra le parti, o anche solo di un aspetto della stessa obbligo dei professionisti di non as-sistere il cliente nelleventuale giudizio contenzioso impegno delle parti e dei professionisti ad una comunicazione aperta e alla condivisione delle informazioni creare soluzioni condivise che tengano conto delle pi alte priorit di entrambi i clienti.La Pratica Collaborativa un procedimento centrato sul cliente e controllato dal cliente, che inizia con lindividuazione dei bisogni individuali di ciascuna parte. In risposta ai bisogni del cliente, i professionisti collaborativi scelti dalle parti prestano la loro opera utilizzando un ap-proccio integrato. Questo approccio crea un ambiente improntato al sostegno e alla soluzione dei problemi, nel quale i clienti sono messi nelle condizioni di negoziare i propri accordi uno di fronte allaltro, assistiti dai professionisti collaborativi.La Pratica Collaborativa si sforza di garantire al cliente il sostegno, le informazioni e la struttura necessari per consentire il raggiungimento di accordi assunti consapevolmente e che tendano al maggior beneficio reciproco. Per raggiungere questo scopo, la pratica collaborativa inizia con una fase di preparazione, molto importante, prima ancora di quella di negoziazione, esplora gli obiettivi comuni al posto delle posizioni contrapposte, crea un ambiente sicuro per una comu-nicazione costruttiva.LAccordo di Partecipazione che i clienti e i professionisti sottoscrivono allinizio del pro-cedimento collaborativo impone che tutti i professionisti debbano rinunciare ad assistere e a rappresentare i rispettivi clienti, se uno di essi inizia un procedimento contenzioso. Questo

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    requisito corregge limpatto negativo delle procedure, basate sullesercizio del potere, tipiche del modello contenzioso. Allo stesso tempo, questo requisito incoraggia la ricerca continua di soluzioni creative nei momenti di impasse nella negoziazione.Per raggiungere accordi che siano di effettivo reciproco beneficio, e per assicurare lintegrit del procedimento, i clienti, e i loro professionisti, devono rivelare spontaneamente ogni infor-mazione importante. I professionisti collaborativi aiutano i propri clienti a prendere decisioni basate sulla piena conoscenza dei fatti, consapevoli e volontarie. Limpegno alla trasparenza nelle informazioni e limpegno dei professionisti alla rinuncia in caso di fallimento del procedi-mento collaborativo costituiscono gli elementi essenziali per un procedimento sicuro.La Pratica Collaborativa rappresenta unopportunit per i clienti di raggiungere la soluzione mi-gliore, in un momento in cui le circostanze spesso inducono ad aver paura di subire la soluzione peggiore. Attraverso un team di professionisti qualificati che coinvolge i clienti come parte integrante della squadra stessa, le possibilit per una soluzione positiva sono massimizzate. Ora possibile anche in Italia beneficiare di questo metodo. Occorre cercare i professionisti formati alla pratica collaborativa consultando il sito dellassociazione AIADC dove si trova un preciso elenco degli avvocati e degli altri esperti formati alla pratica collaborativa.

    Avvocato Armando Cecatiello, Milanowww.cecatiello.it

    Fonti: IACP Principles of Collaborative Practice (January 24, 2005), The Collaborative Way to Divorce: The Revolutionary Method That Results in Less Stress, LowerCosts, and Happier KidsWithout Going to Court Stuart G. Webb , Ron Ousky.