La posta del cuore

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Istituto Comprensivo Potenza Settimo Scuola primaria “N. Stigliani” LABORATORIO LINGUISTICO Anno scolastico 2009/10 “La posta del cuore” CLASSI PRIME A e B Ins. Rosaria Bifolco

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Istituto Comprensivo Potenza Settimo

Scuola primaria “N. Stigliani”

LABORATORIO LINGUISTICO

Anno scolastico 2009/10

“La posta del cuore”

CLASSI PRIME A e B

Ins. Rosaria Bifolco

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Descrizione dell’esperienza

Il progetto “la messaggeria: la posta del cuore” è stato realizzato nella classe prima della Scuola primaria “N. Stigliani” I.C. Potenza Settimo nell’ambito del progetto “Progettazione curricolare e percorsi didattici nella pratica laboratoriale” che fa parte del POF del nostro Istituto.

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La classe Prima A, frequentata da N.16 alunni, funziona con un orario di 30 ore settimanali, mentre la classe Prima B, frequentata da N. 21 alunni con la presenza di un portatore di handicap, funziona con un orario di 40 ore, in entrambe le classi è stato realizzato il progetto.

Dall’analisi della situazione iniziale è emersa la necessità di favorire, negli alunni, lo sviluppo della comunicazione, della socializzazione, dell’autostima, dell’integrazione, della motivazione al sapere.

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Motivazione

• Offrire ai bambini la possibilità fare esperienze concrete che sviluppino la logica della scoperta.

• Obiettivi• Soddisfare esigenze comunicative• Individuare gli elementi e le caratteristiche di un messaggio• Comprendere e produrre testi • Chiedere e dare informazioni• Confrontare opinioni.• Riconoscere e utilizzare alcune convenzioni grafiche• Riconoscere la funzione dei principali segni di punteggiatura.• Riflettere sul lessico e sui significati• Scrivere messaggi con scopi diversi.

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Preparazione delle cassette per la postaAbbiamo preparato dei coni colorati e li abbiamo

incollati su un grosso cartellone, su ognuno di essi abbiamo scritto il nome di ogni alunno e quello delle insegnanti di classe (sono stati i bambini ad esprimere questo desiderio)

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Ins Rosaria Bifolco

E’ stata favorita una didattica laboratoriale che non si è limita alla trasmissione dei saperi. La scuola è stato un luogo dove i bambini hanno operato, un luogo di esperienze concrete dove si è prodotto conoscenza e si è sviluppata la logica della scoperta. Il laboratorio è stato realizzato all’interno del gruppo classe per favorire, da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall’altro la capacità di collaborare nel gruppo, per un obiettivo comune.Il materiale offerto dalla messaggeria è stato utilizzato come percorso per favorire l’apprendimento della letto-scrittura.

METODOLOGIA

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La scrittura dei messaggi

La messaggeria“La posta del cuore”

Gli scopi dei messaggi

Il contenuto dei messaggi

La riflessione linguistica Il testo

descrittivo

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Familiarizzare con la scritturaScrivere messaggiScrivere autonomamente frasi chiare

Preparazione delle cassette per la posta

Abbiamo preparato dei coni colorati e li abbiamo incollati su un grosso cartellone, su ognuno di essi abbiamo scritto il nome di ogni alunno e quello delle insegnanti di classe (sono stati i bambini ad esprimere questo desiderio)

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Le buche si sono riempite subito. I primi messaggi sono stati ripetitivi e scorretti:

Caro Guse peogiVoreicetuveniseAcasamia

Caro gusepe ogiVorei ce tu veniseA casa mia

Cari giuseppe oggiVorrei che tu venissi a casa mia

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I bambini hanno letto tutti i messaggi, insieme abbiamo discusso, formulato ipotesi e infine condiviso la riformulazione e la riscrittura

dei prodotti linguistici. I bambini si avviano così a scrivere piccole frasi corrette.

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Nicoltu vuoi venire acasa miaNicol tu vuoi venire a casa mia.Nicole tu vuoi venire a casa mia?

Vuoi giocare con me fuori?No preferisco guardare la televisione.

Abbiamo visto che la pausa nella voce corrisponde allo spazio lasciato tra due parole.

Leggere e comprendere brevi testiIndividuare le caratteristiche essenziali di un messaggio

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Abbiamo sperimentato che per farci capire quando facciamo una domanda la voce si “allunga” e quindi mettiamo il punto interrogativo.

Come stai?

Quando finiamo di parlare invece la nostra bocca diventa un “punto” perché la chiudiamo. Ed ecco il .

Sto bene.

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Leggere e selezionare alcuneinformazioniFormulare ipotesi su una parte mancante di una situazione comunicativaLeggi questi tre biglietti

1.Questo è un pensierino per te: Tanti auguri2.Sabato non si va in palestra perché ci saranno i bambini della scuola media.3.Giovanni stasera non prenderà lo scuolabus perché verrò a prenderlo io.

Chi lo manda? A chi lo manda Perché1.Un bambino festeggiato per dargli un regalo e fargli gli auguri 2.Maestra alle mamme per avvisarle di non mettere la tuta ai figli3.La mamma di Giovanni alla maestra per non fargli prendere lo scuolabus

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I bambini hanno immaginato situazioni comunicative diverse.In questa situazione immaginiamo quale potrebbe essere la domanda.

Vuoi giocare a pallone con me?

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Cominciare a riconoscere e utilizzare alcune convenzioni grafiche

Riconoscere la funzione dei principali segni di punteggiatura

Riflettere sul lessico e sui significati

Riconoscere e utilizzare convenzioni grafiche (digrammi e trigrammi) ci-ce-chi-che ...

Riconoscere alcune convenzioni di scrittura – La signorina H

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Cecco e Checco

Cecco e Checco sono due fratelli molto diversiCecco è buono, dolce e sempre disponibile, Checco (sarà per quell’acca nel suo nome) è invece prepotente e un po’ chiassoso: se lo chiami dolcemente non risponde: A Cecco piacciono i ceci e le ciliegie, va matto per i pasticcini con le noci!Checco invece (sarà per quell’acca nel suo nome) chiede fichi secchi e arachidi, pesche e albicocche zuccherate. Suoni dolciParole con ci – ce

Cecco, ceci, ciliegie, dolcemente,pasticcini, noci, dolci, piacciono

Suoni duriParole con chi – che

Checco,chiassoso,chiami, chiede, fichi secchi, arachidi, pesche, albicocche zuccherate

La riflessione sulla lingua è sempre inserita in un contesto significativo ed è sempre calata nella testualità

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Ascoltare e comprendere il contenuto di una letteraFare ipotesiUtilizzare la scrittura per produrre un testo descrittivo

Sara manda una lettera a Lucia

Ciao Lucia,Ho viaggiato magnificamente in aereo tanto che ho deciso che da grande farò la Hostess. Il mio cane invece ha uggiolato per tutto il viaggio.Spero che il prossimo anno deciderai di trascorrere le vacanze con me. Ti piacerebbe?Ciao Sara

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Che cosa inaspettata:Abbiamo ricevuto una lettera da un bambino firmata “G.L.”Questo bambino parla di se, dice di avere molti amici, di essere un po’ permaloso.Dobbiamo scoprire il suo vero nome con …..con un’indagine!!!Come si chiama?-Forse Gianluca.Come lo immaginate?-Io lo immagino bruno, occhi azzurri alto, magro, senza occhiali, carnagione chiara.-Io invece penso che ha gli occhiali.-Io che è cicciottello e biondo.Siamo andati in giro nella scuola e dopo diversi tentativi, abbiamo scoperto che il bambino che ci ha mandato la lettera si chiama Giovanni Lamonea ed è un alunno della quinta classe.Stranamente anche altri bambini ci hanno consegnato delle lettere che poi abbiamo letto in classe.Veramente,dobbiamo ammetterlo è stato divertente!

Si è giunti all’utilizzo della scrittura per produrre un testo descrittivo creando diverse situazioni misteriose che hanno incuriosito i bambini motivandoli a scrivere. Il contesto significativo ha dato senso alle esperienze vissute dai bambini.

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Giovanni è un bambino dolce, simpatico e sembra anche un po’ timido. E’ alto e molto robusto , forse un po’ cicciottello, ha i capelli neri e gli occhi scuri, è bello.

Lamonea Giovanni ha i capelli marroni e gli occhi

marroni, è alto e ciccione, però è simpatico.

Giovanni è un bel ragazzo, ha i capelli lisci e

scuri, il viso rotondo e un bel

sorriso,frequenta la quarta elementare ed è

stato un alunno della maestra Rosaria. A me

piace Giovanni perché si è un po’ vergognato

quando abbiamo capito che era lui l’autore

della lettera

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Altre esperienze

Alcuni bambini continuavano a scrivere parole legate tra loro quindi ho pensato di scrivere tante parole legate su u lungo rotolo di carta, poi nel corridoio della scuola lo abbiamo srotolato e ogni bambino ha cercato le parole

nascoste.Una volta trovate,le abbiamo tagliate e riscritte “slegate” su un altro rotolo.

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I bambini hanno giocato con i nomi. In ogni cerchio hanno messo i bigliettini con i nomi (persona, cose, animali) (singolari-plurali) (maschili-femminili)

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