La Pittura Romana

Illusionismo e prospettivaDatato tra il III ed il I secolo a.C.

Si divide in 4 Stili, sulla base della pittura Pompeiana.Una semplificazione degli stili, a volte sovrapponibili nelle

epoche, individuata da August Man.

I stile : Stile ad incrostazione o

strutturale(III-80 a.C. circa)

II Stile: Stile Architettonico

(80 – 20 a.C circa)

III Stile: Stile Ornamentale( 20 a.C. – 30 d.C. circa)

IV Stile: Stile Illusionismo prospettico

( 30 – 79 d.C.)

Nella pittura pompeiana si individuano forti richiami alla pittura greca, soprattutto allo stile dei pittori greci Zeusi e Parrasio, riportati da Plinio, abili

della resa illusionistica a tal punto da definire il loro stile “ l’inganno della natura”.

I Stile: Stile ad incrostazione o Strutturale (III- I secolo a.C.)

In tale stile si sfrutta l’effetto materico dello stucco o del

marmo ( soprattutto policromo). Con esso

le pareti vengono mascherate con finti

marmi a fasce sovrapposte.

II Stile: Stile architettonico ( I secolo a.C.) , es.: casa di Augusto

Tale stile si caratterizza per l’effetto di simulazione di ampie aperture prospettiche, con finestre, vedute che sfondano in modo illusionistico ( con il

Trompe l’Oeil) i limiti reali della parete. Si visualizzano finti quadri creando una pinacoteca ideale e virtuale. All’interno di questo stile sono presenti le

Megalografie: decorazioni narrative di dimensioni monumentali con personaggi aggettanti. Esempio noto: “La villa dei Misteri” a Pompei.

Villa dei Misteri a Pompei

III Stile: Stile Ornamentale o della parete reale( età di Augusto)

In questo stile si recupera la dimensione della parete. Compatto ed omogeneo, accoglie riquadri dipinti con temi narrativi o paesaggi.Esempio: “La Villa Farnesina” del I secolo a.C.

IV stile: Stile dell’illusionismo prospettico

Si riprendono i caratteri del III Stile accentuati al’estremo: in esso aperture prospettiche si rivolgono al mondo dei sogni e dell’immaginazione, non ad una realtà possibile.Esempio: la Domus Aurea – Casa dei Vetii