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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO

Di Sigliano Giovanni

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO

INDICEIntroduzione Premessa La filosofia del JKD Le forme nelle arti marziali Elementi fondamentali delle forme Scopo delle forme Le forme nel JKD Sequenza tecnica e nomenclatura del siu nim tao Bibliografia pag. 3 pag. 4 pag. 9 pag. 12 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 17 pag. 24

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO

IntroduzioneLa pratica delle forme fa parte del retaggio storico delle arti marziali ed in passato lunico modo per conservare il sapere tecnico acquisito. Con lintento di analizzare tale pratica in ottica Jeet Kune Do mi sono chiesto se le forme abbiano ancora valore e quale questo possa essere. Come noto Bruce Lee inizio lo studio del Wing Chun allet di 13 anni, conobbe e pratic la forma del Siu Nim Tao che pu essere tradotta come Piccola idea. Diventa allora chiara la scelta del titolo Piccola idea del Jeet Kune Do. Inizialmente volevo investigare quanto fosse rimasto nella pratica moderna delle conoscenze originali di Bruce Lee che partendo dal Wing Chun ideo prima il Jun Fan Gung Fu ed in seguito il Jeet Kune Do. Durante le ricerche mi sono scontrato con la necessit di definire il corretto approccio, i parametri di riferimento ed i criteri necessari per accettare o scartare il materiale esaminato.

Tra le tante definizioni di Si Jo Bruce Lee vi anche quella di filosofo e pensatore (filoso dellazione come definito nelle pagine del sito AKEA). A questo punto mi sono posto le seguenti domande: Bruce Lee pu essere definito filosofo? Quanto approfondita era la sua conoscenza della filosofia occidentale? Quali sono state le novit apportate dal suo pensiero? Il JKD pu essere definito scientifico? Un dato oggettivo e di fatto che in nessun ambito accademico Bruce Lee ha ricevuto riconoscimenti del suo pensiero tali da elevarlo al titolo di filosofo. Allo stesso modo Bruce Lee non mai entrato a far parte in modo diretto della comunit scientifica (nellambiente filosofico circola la battuta sul fatto che Socrate non avendo mai pubblicato nulla secondo i dettami attuali non potrebbe essere definito filosofo). A distanza di quarantanni dalla morte troviamo libri e scritti di e su Bruce Lee ovunque. Non si tratta solo di ristampe anzi continuano ad essere stampate nuove pubblicazione sia di appassionati di Arti Marziali che non, biografie, analisi, approfondimenti. Questo il panorama che si presenta avvicinandosi al JKD. Disciplina, arte, filosofia o scienza che sia, ho tentando di operare al suo interno per compiere alcuni passi indietro nel tempo fino ai lontani anni 50 quando un ragazzino di 13 anni praticava la forma del Siu Nim Tao.NOTA: I riferimenti saranno limitati a concetti il pi possibili pertinenti al tema ed al fine proposto non volendo essere il presente lavoro n un trattato filosofico, n scientifico o epistemologico.

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PremessaPer la crescita occorre avere la mente aperta e disponibile ad apprendere nuovi punti di vista e nuovi strumenti. Se lunico strumento disponibile un martello si finisce per trattare ogni problema come fosse un chiodo. (Legge di Murphy)

Se un uomo parte con delle certezze finir con dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare con qualche dubbio, arriver alla fine a qualche certezza. (Francesco Bacone)

La corrente di matrice Si Gung Inosanto definisce il JKD la filosofia marziale di Bruce Lee. Di Si Jo Bruce Lee considerato pensatore e filosofo sono disponibili innumerevoli opere tratte dai suoi appunti e scritti pi o meno riordinati. In particolare il testo di John Little Pensieri che colpiscono, sfortunatamente non lunico, disponibile in Italia Ed.Mediterranee. Questo il testo cui mi riferir per le considerazioni di seguito riportate. Questa ossessione di pubblicare tutto il materiale reperibile di Bruce Lee sembra rivolto allintento di attribuire a lui ed al suo JKD tutte e sole le qualit positive come a voler dare la prova ontologica della miglior arte marziale mai esistita. A voler fare un analisi rigorosa e sistematica ci che traspare da molti scritti tratti dagli appunti di Bruce Lee sono generalizzazioni, trascrizioni palesi di pensieri tratti da altri (filosofi, pensatori e scienziati) privi di approfondimenti, con argomentazioni spesso sommarie ed inadeguate. Per usare una metafora si tratta di un tentativo di ricavare pi succo di quanto non sia contenuto nellarancio. Si ottiene infine un liquido diluito che ha solo vagamente il sapore delloriginale. Meglio sarebbe riscoprire le poche idee innovative introdotte nel JKD per gustarne il sapore genuino e di conseguenza conservarlo ed utilizzarlo nella propria esperienza. Bruce Lee era pi di uno sperimentatore era un ricercatore che esplorava quanto pi possibile selezionando ci che in quel momento poteva essergli utile scartando il resto. Questo era il metodo di indagine che applicava in modo sistematico ad ogni ambito che fosse la preparazione fisica, la tecnica marziale o gli studi sul pensiero. Annotava, spesso riformulandole, le affermazioni che ne stimolavano lintelligenza. La maggior parte del materiale raccolto lo abbandonava interiorizzando quel poco che aveva un riscontro utile e conforme alla sua personale esperienza. Bruce Lee non ha mai sviluppato una filosofia o una forma di pensiero originali. Definirlo un filosofo pensatore (come il libro Pensieri che colpisconoEd.Mediterranee) sminuisce la sua opera. Le sue

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO affermazione vengono anzi esposte alla critica filosofica la quale non pu far altro che mostrare un pensiero superficiale, non approfondito, scarsamente argomentato e spesso incoerente. La sua opera deve essere analizzata nel complesso e le affermazioni non possono essere comprese se private della espressione artistica del corpo, inteso sia come movimento a se, sia come interazione con laltro nel confronto di un combattimento marziale. facile notare come la diluizione del pensiero di Bruce Lee condiziona il mondo del JKD nelle sue varie espressioni. Ad esempio su un volantino pubblicitario di un corso di JKD nella citt di Torino riportata la frase JKD solo un nome. Affermare che ci che si insegna JKD e che questo solo un nome fa sorgere il seguente dilemma. Perch non usare un nome qualsiasi? Se si utilizza JKD allora non solo un nome, legato ad un personaggio, Bruce Lee appunto, ad una storia, ad una scuola eccetera. Chi ritiene che JKD solo un nome non lo dovrebbe usare.

Prima di proseguire apro una sintetica parentesi per cercare di chiarire i concetti espressi mediante una metafora. Facendo un paragone si consideri a titolo di esempio lo scorrere del tempo. Esistono due correnti di pensiero distinte, la prima vede il tempo che scorre in modo ciclico e ripetitivo, visione tipica delle attivit naturali (ovvero il ripetersi e susseguirsi del giorno e della notte e delle stagioni) ed legato al lavoro agricolo. Laltro punto di vista considera il tempo scorrere in modo lineare, che non ritorna. In realt esiste ancora un altro punto di vista che interpreta lo scorrere del tempo come illusione della mente e non reale. Con questa breve premessa possiamo osservare chiunque e notare se indossa un orologio con lancette, quindi con uno scorrere del tempo ciclico, oppure un orologio al quarzo che indica lora con i numeri, quindi il tempo scorre in modo lineare, infine senza orologio, ovvero il tempo pura illusione. Per. la maggior parte delle persone indossa o meno un tipo di orologio piuttosto che un altro non tanto per una precisa scelta filosofica, bens per motivi di comodit, moda od abitudine. Per esempio un contadino potrebbe preferire un orologio al quarzo perch pi robusto e di pi facile lettura durante il lavoro sul trattore anche se tutta la sua vita legata al ritmo ciclico e naturale delle stagioni. Non quindi analizzando il tipo di orologio che una persona indossa che ci permette di capire se adotta o quale sia la sua filosofia. Allo stesso modo dietro qualunque affermazione si possono riscontrare connessioni filosofiche, ma occorre coglierne lintendo e lo scopo contestualizzandole. Sarebbe come considerare in modo banale che tutti quelli che non portano lorologio vogliono interpretare laffermazione di Parmenide Lessere ci che ed il non essere ci che non come negazione del divenire in quanto come pu essere domani ci che oggi non . Chiusa parentesi.

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO Di seguito adottando lo stesso approccio impiegato da Francesco Bacone nei confronti della filosofia Aristotelica inizier con la pars destruens ovvero con la decomposizione del pensiero di Lee per passare alla pars costruens evidenziando le idee innovative ed originali. Mi limiter ad accenni relativi ad alcuni aspetti.

PARS DESTRUENS Nella pars destruens mostrer che alcune affermazioni di Bruce Lee sul JKD sono mutuate da altri pensatori che le hanno sicuramente trattate in modo pi approfondito ed organico. JKD solo un nome Nel periodo della tarda scolastica e del tardo medioevo (1300) Guglielmo di Occam fu promotore del Nominalismo moderato. Inserito nella Disputa degli universali il Nominalismo considera ogni Universale, ovvero ogni definizione (termine o nome), avere significato solo a livello concettuale. la mente, secondo Occam, che attribuisce i nomi e definisce la realt a priori. Il classico esempio considera le due entit distinte ed entrambi uniche Socrate e Platone e le nomina Uomo in quanto la mente individua caratteristiche associative, molte pi di quante invece individua nelle entit distinte Socrate ed Asino. Implicito nelle considerazioni di Occam vi era la considerazione che Dio solo un nome, per questo rischi la scomunica da cui scamp trovando riparo a Pisa.

Ogni giorno qualcosa di meno. Trattando di Occam immediato il collegamento al Rasoio di Occam. La definizione del Rasoio di Occam, che pare lui non abbia mai pronunciato n riportato nei suoi scritti, la seguente Gli enti non devono moltiplicarsi quando non necessario. In termini pi semplici un qualunque problema va osservato ed analizzato in tutti i suoi aspetti intervenendo quindi con il rasoio per eliminare quanto di troppo e di superfluo. Un'altra espressione molto usata a definire il Rasoio di Occam la seguente: inutile fare con pi ci che si pu fare con meno. Linterpretazione scientifica valida ancora ai giorni nostri che tra due possibili soluzioni bisogna scegliere la pi semplice. Lo stesso concetto di semplificazione venne ripreso da Newton nella formulazione delle regole della scienza che tra laltro lui stesso spesso trasgrediva.

Abbi come metodo il non metodo usando come via la non via Questa laffermazione pi famosa di Bruce Lee. Si pu confrontare con la seguente: Volendo seriamente ricercare la verit delle cose, non si deve scegliere una scienza particolare, infatti esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficolt di scuola, ma perch in ogni circostanza della vita l'intelletto indichi alla volont ci che si debba scegliere; e ben presto ci si Pagina 6 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO meraviglier di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver ottenuto non soltanto le stesse cose da altri desiderate, ma anche pi profonde di quanto essi stessi possano attendersi. Cartesio (Ren Descartes) dal Discorso sul metodo. Per Cartesio ognuno ha il suo metodo ed uno dei metodi possibili. Limportante restare fedeli per tutta la vita al metodo che si scelto. Allinizio del suo trattato Cartesio afferma che un uomo che cammina lentamente lungo una strada definita e sempre la stessa coprir un percorso pi lungo (evolver di pi) di chi corre cambiando continuamente direzione.

La quadratura del cerchio (una curiosit). Tale affermazione compare negli scritti attribuiti a Bruce Lee impiegata come un modo di dire, non viene spiegata ne tanto meno sviluppata. Ma, per curiosit, cosa significa? Si tratta di un problema molto antico che gi compare ai tempi degli egizi e degli antichi filosofi greci, quando ancora la filosofia era indistinta dalla matematica. La quadratura del cerchio significa che dato un quadrato di area unitaria (quindi di lato unitario) non possibile costruire il cerchio avente la stessa area mediante i semplici mezzi di riga e compasso. Questo accade perch larea del cerchio si calcola attraverso la moltiplicazione del numero pigreco che essendo trascendente (ovvero indeterminabile con esattezza ma solo per approssimazione) non permette di calcolare la lunghezza del raggio di un cerchio di area unitaria. In sostanza a causa del pigreco non possibile costruire mediante righello e compasso un quadrato ed un cerchio aventi la stessa area. Laffermazione ha assunto il significato di problema irrisolvibile. Curiosit: Nel V secolo a.c. i greci riuscirono a dimostrare geometricamente con righello e compasso una serie di problemi geometrici. Per esempio il raddoppio dellarea del quadrato risolto da Pitagora viene dimostrato nel dialogo platonico del Menone. In questo dialogo Socrate convinto che la conoscenza non fosse altro che ricordare quanto gi presente nella memoria invita lo schiavo Menone a dimostrare che per raddoppiare larea del quadrato bisogna costruire un quadrato il cui lato ha la lunghezza della diagonale del primo. Altri problemi analoghi risolti dai greci solo con righello e compasso furono la costruzione del pentagono, la bisezione dellangolo e la quadratura delle lunette. Questultimo effettivamente risolvibile ed ha una formulazione molto simile alla quadratura del cerchio. I greci si resero conto che esistevano una serie di problemi non risolvibili e che restarono irrisolti per duemila anni. Nel diciottesimo secolo i matematici dimostrarono che tali problemi erano effettivamente irrisolvibili con gli strumenti a disposizione dei greci. Tra questi appunto la quadratura del cerchio oltre ai seguenti: la duplicazione del volume del cubo, noto anche come problema posto dalloracolo di Delo, la costruzione dellettagono e la trisezione dellangolo.

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO PARS COSTRUENS La storia sapere occidentale (filosofia e scienza, in aggiunta epistemologia) ha avuto un percorso intricato e complesso. Tra i vari aspetti uno risulta particolarmente significativo ed esplicativo della rivoluzione marziale operata da Bruce Lee. Platone, vissuto tra il 428 ed il 387 a.c. ad Atene, formul la seguente proposizione: Salvare i fenomeni, valida ancora ai giorni nostri. Egli intendeva che le teorie formulate per quella che oggi chiameremmo scienza dovevano essere tali da confortare i fenomeni. Allepoca per fenomeni si intendeva quanto luomo era in grado di percepire con i propri sensi, ovvero in altri termini le apparenze. Se rivolgiamo lo sguardo al cielo, per esempio, ci appare di essere fermi mentre il sole e le stelle si muovono come poggiate su una sfera. Per questo lantica cosmologia voleva la terra immobile al centro del cosmo, il sole in moto intorno alla terra e le stelle appiccicate su una sfera animata a sua volta. A partire dal 1600 la parola fenomeni mut di significato venendo utilizzata per individuare i fatti non pi le apparenze, passaggio lento e tormentato ed ancora oggi oggetto di dibattito. Il cambiamento fu di importanza capitale. Difendere le apparenze port alla creazione di dogmi cui la scienza doveva sottostare e che aveva il compito di difendere. I fenomeni intesi come fatti o eventi non possono essere osservati direttamente e le apparenze devono essere interpretate. In altri termini se la realt corrisponde a come la vedo ci che vedo immutabile e dogmatico, se invece accetto che il mio punto di vista parziale e con capacit limitate non sono vincolato ad un preciso concetto del mondo anzi questo pu cambiare in funzione delle conoscenze acquisite. Galileo Galilei fu il primo che potenzi i suoi sensi puntando un cannocchiale verso il cielo facendo evolvere la cosmologia fino a capire di non essere noi al centro del cosmo. Proviamo ad interpretare lopera di Si Jo Bruce Lee allo stesso modo allinterno delle arti marziali, ovvero Salvare i fenomeni, intendendo fenomeni come lesperienza pratica e diretta delle Arti Marziali, ovvero del combattimento. Per operare in questo senso fu necessario ideare protezioni che permettessero di provare le tecniche e la loro funzionalit. Bisogna dare atto a Bruce Lee di essere stato il progenitore degli sport da combattimento ed il loro primo teorico. Oggi le MMA (Mixed Martial Arts) si sono evolute rispetto agli anni 60 e 70 del secolo scorso, si trattato di percorrere la via che Bruce Lee ha indicato. Galileo Galilei ideatore del metodo scientifico pur venendo superato da Newton, nato pochi mesi dopo la sua morte, riconosciuto come il padre della scienza. Allo stesso a modo Bruce Lee bisogna riconoscere la paternit del nuovo modo di intendere e praticare le Arti Marziali. Pratica che vuole lo sparring e lesperienza simulata (e sotto stress) come punto centrale della pratica.

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La filosofia del JKDDubito ergo sum. (Cartesio)

Dalla critica del vecchio mondo vogliamo desumere quello nuovo. (Karl Marx)

Sapendo che Lee ha studiato per qualche tempo filosofia alluniversit di Washington ed analizzando gli scritti attribuitogli nel libro Pensieri che colpiscono emerge che conosceva almeno la filosofia di Aristotele. Sapendo che il pensiero di Aristotele fu la base del pensiero occidentale fino al 1600 ed in parte ancora oggi, non chiaro se Lee conoscesse solo laristotelismo greco o se si fosse spinto oltre e fino a dove. Studi alla universit di Washington (Stato di) sita a Seattle ma non si riesce a risalire al programma degli studi conseguiti. Sicuramente non ottenne mai riconoscimenti ufficiali come filosofo. In quanto uomini siamo la casa della filosofia compreso Bruce Lee, non resta che tentare di interpretare le sue affermazioni e punti di vista in modo da farne emergere i concetti di fondo.

In un articolo di Budo International dellestate 2010 dal titolo Bruce Lee, una rivoluzione filosofica delle arti marziali viene presentato lautore da Pedro Conde dal direttore Alfredo Tucci Tucci come esperto dellargomento, quindi si presume un conoscitore tanto del pensiero di Si Jo Bruce Lee quanto della filosofia in generale. Larticolo inizia affermando che Bruce Lee si ispir a Platone, Locke, Hume e Cartesio, quindi prosegue senza mostrate i punti di contatto con i filosofi citati ad eccezione della frase So di non sapere. Laffermazione che negli scritti platonici viene pronunciata da Socrate non pu essere considerata sufficiente a dichiararsi ispirati da Platone (anche perch una affermazione di uso comune). Le filosofie di Locke e Hume non sono tra loro avvicinabili, di fatto bisogna scegliere luna abbandonando laltra. Entrambi fanno parte dellIlluminismo ma i punti di vista sono discordanti e Hume (1711-1776) critica lopera di Locke (1632-1704). Senza entrare nello specifico provo a mostrare uno degli aspetti di inconciliabilit. Locke era esponente del contratto sociale (contrattualismo moderno); molto in sintesi considera che gli uomini nascono con diritti naturali, siccome per da soli non riescono a soddisfare tutte le proprie necessit sono disposti a rinunciare ad alcuni diritti a vantaggio di un solo uomo, sovrano, che investito di maggior potere si occuper di accudirli in quanto sudditi. Qualora il sovrano non soddisfi a sufficienza le loro necessit i sudditi possono a ragione ribellarsi. Hume critica il contratto sociale partendo dalla considerazione che alla sua base vi la fiducia: nel rinunciare a parte dei propri diritti nella speranza che in futuro il sovrano si occuper dei sudditi, ma allo stato originario anarchico in cui ogni uomo egoista non vi pu essere fiducia e nessuno disposto a rinunciare ai propri diritti. Hume per spiegare il suo punto di vista utilizza lesempio della barca. Due uomini salgono su una barca e si promettono di Pagina 9 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO remare coordinati. Ma questo non possibile perch non sanno neppure cosa significa e come sia possibile remare coordinati. A questo punto Hume introduce il concetto di convenzione, ovvero i due rematori provano a remare coordinati, sbagliano, allora ritentano e per tentativi ed errori riescono a trovare la soluzione. A questo punto nasce la convenzione, ovvero chiunque salir sulla barca sapr come remare in modo corretto pur non sapendo come tale modo di remare sia nato. Dal nostro punto di vista tali considerazioni diventano interessanti nellindagine sulle origine delle forme. Tecniche codificate per convenzione il cui significato a volte stato smarrito se non modificato e quando conservato forse non pi utilizzabile nelle condizioni di vita attuali. Per quanto riguarda le considerazioni su Cartesio rimando alle pagine precedenti. Larticolo di Budo International prosegue senza aggiungere nulla di nuovo riportando le principali affermazioni di Si Jo Bruce Lee con le solite osservazioni. Questo mostra la sclerotizzazione ovvero la tendenza di irrigidirsi fino a privarsi della elasticit propria che dovrebbe essere propria del JKD. Nellarticolo citato come in molti altri articoli, libri e siti internet si riconosce il seguente schema: il Jeet Kune Do di Bruce Lee stato frainteso in realt lui voleva dire (in sintesi non avere forma e liberarsi dagli schemi) la nostra scuola ha capito e lo applica, oppure, se non si pubblicizza direttamente una scuola, speriamo che le generazioni future capiscano ed applichino

Prima di analizzare direttamente il pensiero del JKD espongo i metodi di conoscenza principali, i quali si distinguono in deduttivo ed induttivo. Il metodo deduttivo il procedimento di analisi razionale che parte da evidenze universali ed opera per analisi e correlazione logica fino ad ottenere la conclusione. Il metodo deduttivo opera esclusivamente a livello mentale limitando lesperienza della realt alla individuazione dei principi universali ed evidenti di partenza. Francesco Bacone defin il metodo deduttivo un metodo da ragni. Infatti i ragni tessono la loro tela e su questa si muovono senza mai uscirne. Il metodo induttivo consiste nellaccumulo di esperienza, ovvero di effettuare una serie innumerevole e virtualmente infinita di esperienze dalle quali risalire al principio comune ed universale. Tale metodo Bacone lo defin metodo da formiche. Esiste, sempre secondo Bacone, una terza possibilit. Il metodo da ape. Lape assimila dal mondo esterno il polline, lo interiorizza e digerisce per restituire il miele, ovvero un prodotto di gran lunga migliore delloriginale. In altri termini si parte dallesperimento della realt, si elabora quanto appreso con la ragione per ottenere una teoria di valore superiore. Il JKD un metodo da api. Osserva il combattimento e lo esperimenta, da qui parte per un percorso di indagine ed elaborazione al fine di restituire un prodotto migliore di quello di partenza. Pagina 10 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO Bertrand Russel disse Ci che gli uomini vogliono realmente non la conoscenza, ma la certezza. Le arti marziali classiche ovvero tradizionali propongono sistemi preconfezionati e definiti cui il praticante si deve adattare, insomma offrono certezze. Lidea portante del Jeet Kune Do e della filosofia di Bruce Lee quella di confutare le certezze delle arti marziali classiche o tradizionali per valorizzare la ricerca personale attraverso la pratica pi vicina possibile a quanto pu accadere nel combattimento reale, pur non potendo mai essere completamente reale ovvero per la vita e la morte. A questo punto si torna a Cartesio: dubito ergo sum. Siccome dubito, ovvero sono in grado di osservazione e di mente critica allora esisto. In questo sta la filosofia del JKD, il dubitare, il sottoporre a critica, ad esperimento e quindi accettare o scartare. Esprimendolo con una metafora il JKD dunque un cantiere aperto. Non una casa, un palazzo, un castello o un monumento finito e riconoscibile ma una struttura incompleta e sempre in evoluzione. Pu seguire un piano pi o meno preciso ma in ogni momento pu deviare e scartarlo a favore di nuove scoperte. Attenzione per che le fondamenta siano salde, i pilastri eretti e alcune pareti ultimate. Con questo voglio dire che il JKD ha degli aspetti che lo rendono riconoscibile. Non tutti i cantieri aperti sono JKD. La corrente ufficiale del JKD trova fondamento in Si Gung Inosanto. Si Jo Bruce Lee diplom istruttori di JKD Dan Inosanto e James Yimm Lee (questultimo morto prematuramente praticamente senza lasciare allievi), mentre Taki Kimura era diplomato istruttore di Jun Fan Gung Fu (larte marziale di Bruce Lee) di cui era anche istruttore Inosanto anche se questultimo di livello inferiore. Inosanto dunque la maggiore autorit sullargomento. Secondo lui Il Jun Fan Gung Fu unarte marziale codificata, quindi con precisi canoni di avanzamento, con tecniche e progressioni da studiare ed apprendere, mentre il JKD la personale visione e filosofia marziale di Bruce Lee. Sapendo che per apprendere a fondo un metodo di Arte Marziale occorrono decenni, sapendo che Jun Fan Gung Fu e JKD hanno avuto lo stesso fondatore e che questi morto a soli 32 anni ovvio concludere che non possono essere troppo differenti. In altri termini il JKD stato eretto sulle fondamenta del JFGF o quanto meno di quel che ne rimaneva. Pertanto ogni serio praticante di JKD deve confrontarsi con il JFGF, pu quindi scegliere se adottare il JFGF in toto, se approfondire alcune parti oppure pu decidere di intraprendere vie completamente nuove. Ma anche se abbandonate per nuovi sistemi lesperienza accumulata, le abilit, la sensibilit acquisite, la mentalit saranno quelle della formazione di base a matrice JKD/JFGF e volente o nolente saranno riconoscibili. Riassumendo se vero che il JKD una filosofia la sua base tecnica il JFGF. Lapproccio del JKD di critica ed evoluzione.

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Le forme nelle arti marzialiNelle arti marziali sono stati sviluppati esercizi per la pratica e lo sviluppo delle qualit. Si tratta di movimenti effettuati a vuoto. Differenziandosi in correnti distinte ogni scuola di arti marziali ha codificato i propri esercizi in specifiche forme. Il termine giapponese per le forme kata. Nel kung Fu moderno si usa il termine Tou Lu. In Malesia/Indonesia si possono ritrovare termini come Juru o Lanka. Con la nascita dellaspetto sportivo si reso necessario provvedere alla stesura di regolamenti atti alla definizione dei parametri di valutazione delle forme. Allinterno di tali parametri di valutazione possibile individuare gli elementi fondamentali per la valutazione delle forme. Analizzando differenti regolamenti sportivi delle competizioni di forme emergono i seguenti elementi fondamentali.

Elementi fondamentali delle formeCorretta sequenza dei gesti, qualit del movimento Postura, posizione del corpo, forma assunta dagli arti Distribuzione del peso Direzione dei movimenti Correttezza degli spostamenti: direzione e cambi direzione Coordinazione Sincronia dei movimenti (parte superriore ed inferiore del corpo, sguardo corretto, gestoione dellarma) Simmetria tra lato destro e sinistro Equilibrio statico e dinamico (Posizioni stabili) Potenza (forza per velocit) Espressione del movimento (kime); focalizzazione della potenza Resistenza Ritmo / Tempo Velocit, cambi di velocit, interruzioni Contrazioni e decontrazioni Spirto, atteggiamento mentale (attitudine) Concentrazione, attenzione e determinazione (incertezze, esitazioni) Controllo della espirazione Kiai Funzionalit della tecnica

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO Coreografia Espressione (capacit di comunicare con il corpo) Creativit (nel caso di forme libere); Fase acrobatica quando contemplata Divisa, indumenti e simili (aspetti coreografici vari, in funzione dello scopo dellesercizio) Sincronia per forme a squadre Maestria complessiva dinsieme

Scopo delle formeGli esercizi delle forme possono avere scopi differenti e pertanto presentare aspetti della esecuzione pi o meno marcati. Tra i fini delle forme si hanno: Combattimento / Difesa personale: La forma deve essere intesa come un combattimento reale contro avversari immaginari Dimostrazione, ovvero esibizione Sportivo Energetico / salutistico (basato sulla respirazione)

Le forme furono codificate in modo sistematico e fisso per conservare il lignaggio della scuola e/o dello stile. Nelle scuole tradizionali prima di affrontare laspetto pratico del combattimento occorreva praticare le forme e gli esercizi connessi per periodi pi o meno lunghi. Questo anche per testare la fedelt e la volont di apprendere dellallievo. Un approccio, come quello tipicamente giapponese, definisce una forma perfetta a cui il praticante deve tendere indipendentemente dalla caratteristiche personali. Un approccio differente quello di considerare le differenze individuali e la personalizzazione della forma.

Le reali arti marziali ci dovrebbero fornire una capacit di muoversi che sia naturale e di corretta costruzione per il corpo (tratto dal sito http://www.arti-marziali.it). Il Maestro Zen Taisen Deshimaru diceva a proposito dellesercizio delle forme, kata: La vera essenza del KATA non consiste nei gesti in s, ma nel modo in cui lo spirito li rende precisi, ineluttabili. Bisogna saper creare un gesto totale dove, in un istante, si ritrovi tutto il KI. Vivere il vero spirito del gesto: il KATA, attraverso l'allenamento, deve fondersi con lo spirito. Pi lo spirito sar forte, pi sar forte il KATA.

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Le forme nel JKDQuanto ho riportato non pu essere considerato una analisi esauriente e dettagliata degli scritti su Si Jo Bruce Lee. Si tratta da parte mia di una vera e propria provocazione su come sono stati utilizzati gli scritti ed i pensieri del fondatore del JKD. Il mio scopo quello di sottolineare come le Arti Marziali non sono una filosofia, una scienza o altro ma si tratta bens di un approccio singolare alla realt. Le Arti Marziali utilizzano le migliori scoperte e conclusioni raggiunte in qualsiasi campo al fine di ottenere lo scopo che in origine era la soluzione di un conflitto ed in seguito mutuato in crescita personale, vittoria di un combattimento sportivo e difesa personale. In sostanza le Arti Marziali si propongono di risolvere un problema in condizioni di incertezza impiegando le migliori risorse possibili messe a disposizione del genere umano. Questo aveva compreso Si Jo Bruce Lee e questo faceva in ogni ambito che fossa Il JKD, la preparazione fisica, il cinema o la vita personale. Il JKD di Bruce Lee in quanto sintesi era lespressione migliore della sua arte marziali in un determinato momento storico. Lanomalia sta nel fatto che anzich adottare il metodo e quindi rivolgersi alle migliori risorse disponibili si adottano le metodologie di Bruce Lee. Allo stesso tempo da ritenere un errore adottare ciecamente i principi ed i concetti di Bruce Lee e su questi ideare il proprio sistema o il proprio JKD. Questo approccio sbagliato perch anzich rivolgersi alle migliori risorse oggi disponibili cercando di risolvere il problema ci si rivolge non solo a quanto era disponibile nel 1970 (nel migliore dei casi), bens si parte dalla soluzione individuale di Bruce Lee. Per meglio comprendere le mie affermazioni si consideri la seguente metafora. Il sapere umano come un iceberg. Il JKD prende liceberg lo immerge nel mare ed adotta quel poco che emerge ignorando la parte sommersa (la parte che emerge circa il 10 % dellintero iceberg). Partire dalle conclusioni di Bruce Lee vuol dire tagliare liceberg sul pelo dellacqua, prendere quello che rimane ed immergerlo nuovamente nel mare. A questo punto ovvio che quello che emerge solo il 10 % delle soluzioni raggiunte di Bruce Lee. facile a questo punto risolvere lequazione matematica il 10% delle soluzioni di Bruce Lee equivalgono solo ad 1% delle sue conoscenza acquisite negli anni 70. Il JKD oggi deve rivolgersi alla ricerca ed approfondimento del sapere umano disponibile per ottenere il meglio. Per questo bisogna osservare le evoluzioni moderne degli sport da combattimento ed allo stesso tempo guardare con attenzione come le arti tradizionali sono mutate adattandosi. Gli sport da combattimento rispondono allesigenza di testare, o se si vuole sperimentare quanto si pratica nel miglior modo possibile. Tale esigenza risponde in modo perfetto ai propositi della scienza moderna. Senza entrare nello specifico di quanto riportato nel libro La logica della scoperta scientifica di Popper si pu definire scientifico quello che pu essere falsificato. Ovvero una conclusione pu essere definita

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PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO scientifica se esclude degli eventi della realt. Se con lesperimento possibile dimostrare una sola delle esclusioni allora la teoria scientifica viene confutata e deve essere scartata a vantaggio di un'altra teoria. Lesempio adottato da Popper il seguente. Posso dire che tutti i cigni sono bianchi questa affermazione per non pu essere considerata definitiva ed universale perch mi basta osservare un solo cigno nero per negarla (confutarla). Quello che posso invece dire quante sono state le osservazioni che hanno confermato la mia affermazione (grado di corroborazione), ovvero quanti cigni sono stati osservati concludendo che finora tutti erano bianchi. Lesempio pi famoso ed emblematico stata la teoria della relativit di Einstein. Secondo tale teoria la luce non solo energia ma ha una componente di massa, pertanto risente della gravitazione universale di Newton. Le osservazioni della deviazione della luce durante le eclissi solari confermano la teoria pertanto ne accrescono il grado di corroborazione (PS quanto stato arduo per Einstein riuscire a dimostrarlo!!). Negli sport da combattimento si sperimentano le tecniche, si escludono quelle che non funzionano, mantenendo invece quelle che hanno finora funzionato in modo soddisfacente.

Ma allora perch conservare le tecniche delle forme? Perch i test che si possono effettuare sono prove ad hoc, ovvero esiste un regolamento che limita le possibilit e cerca di salvaguardare la salute dei contendenti. Lo stesso vale per i test e le prove con protezioni varie (red man e simili) in quanto si tratta sempre di simulazioni e mai del caso reale. Per le arti marziali in generale e per la difesa personale, non possibile osservare in modo esauriente la realt. Le variabili possibili sono potenzialmente infinite (quanti aggressori? che armi usate? Quale scopo finale?). Non possibile ottenere osservazioni scientifiche (vale il sentito dire, i filmati occasionali di aggressioni di eventuali telecamere sono parziali e non riportano la realt nel suo complesso). Eccetera Per questo come praticanti di arti marziali dobbiamo sempre analizzare e considerare quello che nel passato ci stato tramandato ed in qualche modo conservarlo. Si pu obbiettare che oggi non si combatte con le spade, le aggressioni avvengono per la strada e non nella foresta, laggressore utilizza pistole o siringhe e non coltellacci. Questo vero se definiamo il problema nello specifico per esempio considerando una donna di sera in una via isolata della periferia di New York. Ma non la risposta definitiva perch il mondo e vario e mutevole. Ad esempio le leggi vietano determinati comportamenti a favore di altri e le leggi sono soggette a modifiche. Comunque non si pu escludere di fare un viaggio in un paese lontano di cultura e legislazione differente. vero che le arti marziali non servono per andare in guerra, ma nella vita comune ed usuale ci pu sempre essere qualcosa che torna utile. Se andiamo oltre il pragmatismo, tipico peraltro dellapproccio JKD, la conservazione del sapere storico del genere umano ha sempre un suo fondamentale valore (si rimanda ad Hegel che ha introdotto la filosofia della storia). Quanto meno conoscere gli errori gi commessi in passato ci permette di non commetterli nuovamente. Pagina 15 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO Queste sono le ragioni per conservare il sapere storico delle arti marziali. Sapere storico conservato quasi intatto nelle forme praticate dalle arti marziali tradizionali.

CONCLUSIONE La pratica corretta del JKD deve rivolgersi alle migliori conoscenze oggi disponibili. Queste conoscenze le possiamo ottenere dalle conclusioni raggiunte dalla scienza moderna, dallosservazione della nostra societ, dallanalisi della nostra filosofia e del nostro stile di vita. Si deve valutare con attenzione i risultati degli sport da combattimento senza mai scartare il sapere antico conservato nelle forme. Le forme devono essere praticate senza fermarsi al gesto ma analizzando la applicazioni pratiche. Solo attraverso le applicazioni il gesto assume significato e diventa tecnica. Mi piace pensare al JKD come ad un arte creativa.

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Sequenza tecnica e nomenclatura del siu nim taoLa forma del Siu Nim Tao la base del Wing Chun Kung Fu. La storia del Wing Chun pervasa dalla leggenda, a quanto si racconta fu una monaca buddista del monastero di Shaolin in Cina che dopo aver osservato combattere una gru ed una volpe (o un serpente) ide un sistema di combattimento che tramand ad una ragazza di nome Wing Chun (primavera splendente). Il Wing Chun comprende tre forme a mano nuda oltre al Siu Nim Tao vi sono la forma Chum Kiu e la forma Bui Tze. Occorre precisare che la forma della piccola idea trova differenti traslitterazioni. Le svariate trascrizioni sono composte da tre parole, di seguito riporto quelle da me rinvenute, ricerca da non ritenersi esaustiva, la prima pu essere scritta come: siu, sil o shil; la seconda come: nim, lim o lum; la terza: tao o tau. Si possono rinvenire tutte le combinazioni possibili delle tre parole. Di seguito si riporta la scrittura cinese della forma siu nim tao:

Svariate sono le variabili dal punto di vista tecnico del siu nim tao che si possono riscontrare nelle differenti correnti del wing chun. Nelle differenti modalit di esecuzione si condensa levoluzione delle arti marziali stesse. Le arti marziali, nate con lintento di conservare le conoscenze acquisite in battaglia si sono caratterizzate dal mantenimento della segretezza e dalloccultamento della pratica.

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La forma siu nim tao viene di seguito suddivisa in 8 sezioni per un totale di 107 tecniche. Sezione 1) 1) doppio gan sao (basso) (Dx sopra Sx) 2) intrappolamento (alto) 3) doppio kwan sao 4) chiudere le mani a pugno Sezione 2) 5) pugno verticale Sx 6) huen sao Sx (gancio/giro della mano) 7) riportare il pugno Sx al fianco 8) pugno verticale Dx 9) huen sao Dx 10) riportare il pugno Dx al fianco Sezione 3) 11) tan sao Sx (parata con avambraccio palmo in alto) 12) huen sao Sx 13) wu sao Sx (mano in posizione di guardia a preghiera) 14) fook sao Sx (mano a ponte, parata con linterno dellavambraccio) 15) fook sao Sx si sposta in avanti 16) huen sao Sx 17) wu sao Sx 18) fook sao Sx 19) fook sao Sx si sposta in avanti 20) huen sao Sx 21) wu sao Sx 22) fook sao Sx 23) fook sao Sx si sposta in avanti 24) huen sao Sx 25) wu sao Sx 26) tip san pak sao Sx (parata a schiaffo) 27) wu sao Sx 28) colpo di palmo Sx (frontale) 29) huen sao Sx 30) tirare il pugno al fianco Sx Pagina 18 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO 31) tan sao Dx 32) huen sao Dx 33) wu sao Dx 34) fook sao Dx 35) fook sao Dx si sposta in avanti 36) huen sao Dx 37) wu sao Dx 38) fook sao Dx 39) fook sao Dx si sposta in avanti 40) huen sao Dx 41) wu sao Dx 42) fook sao Dx 43) fook sao Dx si sposta in avanti 44) huen sao Dx 45) wu sao Dx 46) tip san pak sao Dx (parata a schiaffo) 47) wu sao Dx 48) colpo di palmo Dx (frontale) 49) huen sao Dx 50) tirare il pugno al fianco Dx Sezione 4) 51) gam sao laterale Sx (spinta laterale del palmo verso il basso) 52) gam sao laterale Dx 53) doppio gam sao posteriore 54) doppio gam sao frontale 55) doppio lan sao (Dx sopra Sx) (palmi gi, blocco sulla linea centrale) 56) doppio fak sao (colpo/parata laterale doppia) 57) doppio lan sao (Sx sopra Dx) 58) incrociare le mani in doppio gum sao frontale 59) doppio jut sao (doppia parata bassa palmi in gi) 60) doppio biu sao (doppio colpo di dita palmi in gi) 61) doppio dun sao (caduta delle mani doppia) 62) doppio gong sao (parate con il polso che sollevano) 63) ritorno die pugni ai fianchi Sezione 5) Pagina 19 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO 64) hoy san pak sao Sx (parata a schiaffo con le dita a salire) 65) wu sao Sx 66) chan sao Sx (mano a pala) 67) huen sao Sx 68) ritorno del pugno al fianco Sx 69) hoy san pak sao Dx 70) wu sao Dx 71) chan sao Dx 72) huen sao Dx 73) ritorno del pugno al fianco Dx Sezione 6) 74) tan sao Sx 75) jum sao Sx (parata a rimbalzo) 76) tan sao Sx 77) huen sao Sx 78) colpo di palmo basso al fianco Sx 79) huen sao Sx 80) ritorno del pugno al fianco Sx 81) tan sao Dx 82) jum sao Dx 83) tan sao Dx 84) huen sao Dx 85) colpo di palmo basso al fianco Dx 86) huen sao Dx 87) ritorno del pugno al fianco Dx Sezione 7) 88) bong sao Sx (parata ad ala) 89) palmo su Sx 90) palmo a salire Sx 91) huen sao Sx 92) ritorno del pugno al fianco Sx 93) bong sao Dx 94) palmo su Dx 95) palmo a salire Dx 96) huen sao Dx Pagina 20 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO 97) ritorno del pugno al fianco Dx Sezione 8) 98) chop sao Sx (parata frontale palmo gi) 99) gan sao a raschiare Dx (jeet/bil) 100) gan sao a raschiare Sx (jeet/bil) 101) gan sao a raschiare Dx (jeet/bil) 102) pugno verticale Sx; wu sao Dx 103) pugno verticale Dx; wu sao Sx 104) pugno verticale Sx; pugno al fianco Dx 105) huen sao Sx 106) ritorno del pugno al fianco Sx 107) sao sik: chiusura (mani lungo i fianchi)

Segue la nomenclatura delle tecniche come compaiono nella forma come riportate nel video di Ron Balicki sullargomento (in cui dichiara di rifarsi a Si Fu Randy Williams): SEZIONE 1 Yee Chi Kim Yang Ma (guardia, non vengono nominate le tecniche a braccia incrociate) Chung Choy (pugno verticale) Tan Sao Hun Sao Ping Choy (sinistra e destra) Tan Sao Hun Sao Wu Sao Fook Sao (tre volte); Pac Sao Jik Gern Tan Sao Ping Choy (sinistra e destra) SEZIONE 2 Seyung Gum Gern (doppia spinta in basso) Seyung How Gum Gern (doppia spinta in basso posteriore) Seyung Gum Gern Seyung Lon Sao (Guardia con le braccia davanti al viso) (Colpo aprendo le braccia a croce) Seyung Jom Sao Seyung Tan Sao (doppio tansao) Seyung Jut Sao (doppio jutsao) Seyung Biu Gee (doppio biugee) Seyung Jut Sao Seyung Chung Choy (doppio pugno verticale, due volte) Seyung Hung Sao (doppia prata/colpo di palmo verso il basso) Seyung Ding Sao (doppio colpo di polso) Pagina 21 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO SEZIONE 3 Tou Sao (palmo laterale alla testa) Jut Sao Won Gern (colpo di palmo, mano orizzontale) (ritornare girando la mano: Hun Sao Ping Choy) (ripetere sinistra e destra) SEZIONE 4 Tan Sao Gaung Sao Tan Sao Hun Sao Ha Won Gern (sinistra e destra) Boang Sao (parata ad ala) Tan Sao Tahk Sao Tan Sao Hun Sao (spinta con palmo in alto) (sinistra e destra) Tuet Sao (taglio della mano che striscia il braccio) (alternato destra sinistra destra) Jeet Chung Choy (tre pugni a catena: sinistra destra sinitra) Tan Sao Hun Sao (Chiusura Sao Sick)

Segue la nomenclatura delle tecniche come compaiono nella forma come riportate nel video di Randy Williams sullargomento: Sup Jee Sau Kwun Sau Yut Jee Choong Kuen Tan Sau Huen Sau Huen Sau Woo Sau Fook Sau Pock Sau Jing Jyeung Gun Jyeung Hau Chahng Jyeung Cheen Gum Sau Lon Sau Syeung Fun Sau Lon Sau Syeung Jom Sau Syeung Tan Sau Syeung Loy Jut Sau Syeung Biu Sau Syeung Loy Jut Sau Syeung Kuen Hahng Sau Ding Sau Kau Sau Ngoy Jut Sau Chahng Jyeung Tan Huen Sau Pagina 22 di 24

PICCOLA IDEA DEL JEET KUNE DO Tan Sau Gahng Sau Gahng Sau Tan Sau Huen Sau Chahng Dai Jyeung Boang Sau Tan Sau Pau Jyeung Tuet Sau Lin Wan Kuen Sau Sick

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BibliografiaFilosofia Pierluigi Donini La filosofia di Aristotele Ed Loescher (1982) John Losee Filosofia della scienza-Unintroduzione Ed Il Saggiatore (1993) Nicola Abbagnano Storia della filosofia Ed. Utet (1979) Nicola Abbagnano Dizionario di filosofia Ed. Utet (1993) Theodor W. Adorno Terminologia filosofica Ed. Einaudi (1975) http://www.washington.edu/ http://www.tuttoamerica.it/college/universita_stati_uniti.htm

Regolamenti arbitrali REGOLAMENTO ARBITRALE TAOLU (norme IWUF precedenti l introduzione delle forme libere) Regolamento kata F.E.K.D.A. Federazione Europea Karate Discipline Associate Regolamento di gara di kata F.I.A.M. (Federazione Italiana Arti Marziali) Regolamento di gara di kumite e di kata asi (alleanza sportiva italiana) WTKA Regole per le gare di kata World Karate Federation FMK Regolamento di gara di kumite e di kata - FIJLKAM World Ju-Jitsu Federation Italian Management AWKJI Regolamento arbitrale per le competizioni di karate http://www.fktl.it http://www.scuolainteriore.it http://www.kyokushin-budokai.it http://www.arti-marziali.it http://cina.ws/stili-e-tecniche-nelle-arti-marziali.html

www.wjjim.ithttp://www.womainternational.com

Siu Nim Tao Randy Williams Siu Lim Tao Ed Budo International Ron Balicki Jun Fan Jeet Kune Do Instructors Series 8 DVD Set

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