La piccola Aurora era passata dal seggiolone ai primi passi con la sua bella dose di cadute e...

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La piccola Aurora era passata dal seggiolone La piccola Aurora era passata dal seggiolone ai primi passi con la sua bella dose di cadute e ai primi passi con la sua bella dose di cadute e

ginocchia sbucciate, come succede a tutti i ginocchia sbucciate, come succede a tutti i bambini. bambini. In quelle occasioni di solito la mamma apriva le braccia e le diceva: In quelle occasioni di solito la mamma apriva le braccia e le diceva: «Vieni da me». «Vieni da me».

Allora lei andava a Allora lei andava a gattoni verso di lei, gattoni verso di lei,

le saliva sulle ginocchia e mamma e bambina si abbracciavano. le saliva sulle ginocchia e mamma e bambina si abbracciavano.

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La mamma le chiedeva: La mamma le chiedeva: «Sei la mia bambina?». Piangendo, Aurora «Sei la mia bambina?». Piangendo, Aurora

faceva «sì» con il capo. faceva «sì» con il capo. Poi aggiungeva: «La mia dolce nespolina Aurora?». Poi aggiungeva: «La mia dolce nespolina Aurora?».

La bambina annuiva ancora, ma con un sorriso. La bambina annuiva ancora, ma con un sorriso.  E infine la mamma diceva:  E infine la mamma diceva:

«E io ti voglio bene, sempre, in eterno e ad «E io ti voglio bene, sempre, in eterno e ad ogni costo!». ogni costo!».

Dopo una risata e un abbraccio, Dopo una risata e un abbraccio, la bambina era pronta per un' altra sfida. la bambina era pronta per un' altra sfida.

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Anche a cinque anni, Aurora continuava a ripetere la scenetta Anche a cinque anni, Aurora continuava a ripetere la scenetta del «Vieni da me» per le ginocchia sbucciate e i del «Vieni da me» per le ginocchia sbucciate e i

sentimenti feriti, sentimenti feriti, per scambiarsi il «buon giorno» e la «buona notte». per scambiarsi il «buon giorno» e la «buona notte».

Un giorno capitò alla mamma di avere una Un giorno capitò alla mamma di avere una giornataccia. giornataccia.

Era stanca, irritabile e stressata dall'impegno Era stanca, irritabile e stressata dall'impegno che richiede prendersi cura di un marito, che richiede prendersi cura di un marito,

di una bambina di cinque anni, di una bambina di cinque anni, di due ragazzi adolescenti di due ragazzi adolescenti e del lavoro che e del lavoro che

svolgeva da casa.svolgeva da casa.

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Ogni volta che squillava il telefono Ogni volta che squillava il telefono o che suonavano alla porta arrivava del lavoro o che suonavano alla porta arrivava del lavoro

che l'avrebbe impegnata per un giorno intero che l'avrebbe impegnata per un giorno intero e che doveva essere fatto immediatamente. e che doveva essere fatto immediatamente.

Raggiunse il punto di rottura nel pomeriggio Raggiunse il punto di rottura nel pomeriggio e si rifugiò in camera per piangere in santa pace. e si rifugiò in camera per piangere in santa pace.

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Aurora corse subito a cercarla e disse: Aurora corse subito a cercarla e disse: «Vieni da me». «Vieni da me».

Si accoccolò vicino alla mamma, mise le manine Si accoccolò vicino alla mamma, mise le manine sulle sue guance bagnate dalle lacrime e disse: sulle sue guance bagnate dalle lacrime e disse:

«Sei la mia mamma?». «Sei la mia mamma?». Piangendo la mamma fece «sì» col capo.Piangendo la mamma fece «sì» col capo.

 «La mia dolce nespolina mamma?».  «La mia dolce nespolina mamma?». Sorridendo la donna fece «sì» con il capo. Sorridendo la donna fece «sì» con il capo.

«E io ti voglio bene, sempre, in eterno e ad ogni costo!». «E io ti voglio bene, sempre, in eterno e ad ogni costo!». Una risata, un abbraccio Una risata, un abbraccio

e anche la mamma era pronta per la e anche la mamma era pronta per la prossima sfida. prossima sfida.

Chi ama sarà amato...Chi ama sarà amato...