La pianificazione del paesaggio · ontam –operatore nazionale tutela ambiente montano. ......
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La pianificazione del paesaggio:
strumenti ed esperienze
Arch. Alejandra Meda, PH.D
ontam – operatore nazionale tutela ambiente montano
Il paesaggioSi offre come interfaccia tra l’uomo e l’ambiente.
Il concetto di AMBIENTE è un concetto SCIENTIFICO, che mette l’accento
sulle relazioni, non sugli elementi componenti
SFERA DELLA SCIENZA
Il PAESAGGIO, invece, è visibile, o meglio SENSIBILE, perché le
dimensioni tattili, olfattive e uditive ne sono parte fondamentale
SFERA DELL’ESPERIENZA
La nozione di paesaggio possiede un’intrinseca ambivalenza che le deriva
da 2 dimensioni costitutive:
1. La REALTA’ ESTERNA, visibile, che un osservatore può cogliere
DIMENSIONE OGGETTIVA
2. L’IMMAGINE MENTALE che di essa l’osservatore costruisce
DIMENSIONE SOGGETTIVA
Evoluzione dell’idea di paesaggio
• Significato artisticoE’ divenuto prevalente in Europa durante il XVII secolo. Esso
segue con qualche ritardo l’apparizione di un nuovo genere
pittorico che nasce dalla decisione di riprodurre, all’interno di un
quadro, l’immagine di ciò che l’occhio potrebbe percepire
dell’estensione del territorio che si trova davanti.
• Significato dei geografiNel corso del XIX secolo il paesaggio diviene oggetto di studiodella geografia, dando luogo ad approcci diversi a seconda dellescuole.
Assume particolare rilievo nel XX secolo, soprattutto nel periodo
tra le due guerre, durante il quale la geografia arriva a definirsi
come scienza del paesaggio.
• Significato patrimonialeNella prima metà del XX secolo il paesaggio assume
l’accezione di bene d’interesse pubblico, di risorsa, di patrimonio
ereditato dal passato, prezioso e fragile, da non dilapidare.
• Il paesaggio come bene culturaleIl concetto di paesaggio culturale presenta differenze
dipendenti dai diversi tipi di approccio:
– 1) la concezione più ampia di paesaggio culturale lo fa
coincidere con il paesaggio modificato dall’azione umana
(per la conoscenza sintetica di una regione);
– 2) Nella realtà del paesaggio vengono messi in luce
elementi e caratteristiche particolarmente apprezzate o
minacciate nella loro sopravvivenza dalle trasformazioni
in atto (siti archeologici, antichi edifici, centri storici,
insediamenti agricoli tradizionali,etc.).
Il paesaggio culturale diviene un oggetto di pianificazione;
– 3) Il paesaggio culturale non viene visto come qualcosa di
oggettivo, ma come un’interpretazione soggettiva di
elementi presenti nell’ambiente che ci circonda, ai quali i
differenti gruppi di persone attribuiscono significati e valori a
seconda del contesto culturale e sociale cui appartengono: il
paesaggio come modo di vedere ciò che ci circonda.
Il paesaggio secondo la
Convenzione Europea del Paesaggio
Il Paesaggio viene definito come una zona o un
territorio, quale viene percepito dagli abitanti del
luogo o dai visitatori, il cui aspetto e carattere
derivano dall’azione di fattori naturali e/o umani e
dalle loro interrelazioni.
La giurisprudenza del Paesaggio
➢ Art. 9 della Costituzione:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio
storico e artistico della Nazione
➢ Legge n. 1497 del 29 giugno 1939
Sono soggette a causa del loro interesse pubblico:
• Le cose immobili che hanno cospicui caratteri di
bellezza naturale o di singolarità geologica
• Le ville, i giardini e i parchi che, non contemplati
dalle leggi per la tutela delle cose d’interesse
artistico o storico, si distinguono per la loro non
comune bellezza
• I complessi di cose immobili che compongono un
caratteristico aspetto avente valore estetico e
tradizionale;
• Le bellezze panoramiche considerate come quadri
naturali e così pure quei punti di vista o di belvedere,
accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo
di queste bellezze
Introduzione del PIANO TERRITORIALE PAESISTICO
➢ D.P.R. n. 8/1972 e n. 616/1977
…siano identificate le linee fondamentali dall’assetto
territoriale del territorio nazionale alla tutela
paesistica, ambientale ed ecologica del territorio ed
alla difesa e conservazione del suolo
➢ La legge Galasso legge 431/85
ha imposto il vincolo paesistico a vaste aree del
territorio, caratterizzate non tanto da elementi
culturali o estetici, bensì da valori prettamente
naturali:
Territori costieri Territori contermini ai laghi
Fiumi, torrenti e corsi d’acqua Foreste e boschi
Ghiacciai e circhi glaciali Parchi e riserve nazionali o regionali
Vulcani Zone di interesse archeologico
Montagne oltre i 1600 mt per la catena alpina 1200 mt per
Appennini e isole
Introduce la SANZIONABILITA’ DEI COMPORTAMENTI
➢ Legge - quadro sulle aree naturali protette
n. 394/1991
Nel tutelare aree di valore naturalistico si propone di tutelare
anche il paesaggio:
• conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o
forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di
comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di
processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri
geologici;
• Applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a
realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche
mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e
architettonici e delle attività agro - silvo - pastorali e tradizionali;
• Promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca
scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative
compatibili;
• Difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici.
➢ Legge - quadro sulle aree naturali protette
n. 394/1991
DIFESA DEL TERRITORIO PER FINALITA’ AMBIENTALI
PROTEZIONE ANCHE DEL PAESAGGIO
E DELLE TRADIZIONI CULTURALI, DEI FATTORI ANTROPICI
E ARCHEOLOGICI CONNESSI A QUEL TERRITORIO
IL PIANO NON RIGUARDA UN TERRITORIO INDIVIDUATO SU BASE
AMMINISTRATIVA, BENSI’ SU FATTORI NATURALI
PIANIFICAZIONE BASATA SULLA CENTRALITA’ DEL TERRITORIO
➢ La Riforma del 2004
Nell’art. 131 appare per la prima volta la definizione di
paesaggio:
“… per paesaggio s’intende una parte omogenea di territorio i
cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o
dalle reciproche interrelazioni”
“… la tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i
valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie
percepibili”
I PIANI PAESISTICI diventano PIANI PAESAGGISTICI
L’art. 135 disciplina la pianificazione paesaggistica e dispone che
detti piani siano sviluppati su scala regionale ed individuino
ambiti definiti in relazione alla tipologia, rilevanza e
integrità dei valori paesaggistici, con il fine di definire per
ciascun ambito specifiche prescrizioni e previsioni ordinate.
➢ La Riforma del 2004 D.L. 42
L’art. 135 disciplina la pianificazione paesaggistica e
dispone che detti piani siano sviluppati su scala
regionale ed individuino ambiti definiti in relazione
alla tipologia, rilevanza e integrità dei valori
paesaggistici, con il fine di definire per ciascun ambito
specifiche prescrizioni e previsioni ordinate:
1. Al mantenimento delle caratteristiche, degli elementi
costitutivi e delle morfologie dei beni sottoposti a tutela,
tenuto conto anche delle tipologie architettoniche,
nonché delle tecniche e dei materiali costruttivi;
2. All’individuazione delle linee di sviluppo
urbanistico ed edilizio compatibili con i diversi livelli di
valore riconosciuti e con il principio del minor consumo
del territorio, e comunque tali da non diminuire il pregio
paesaggistico di ciascun ambito, con particolare
attenzione alla salvaguardia dei siti inseriti nella lista
del patrimonio mondiale dell’UNESCO e delle aree
agricole
3. Al recupero e alla riqualificazione degli immobili
e delle aree compromessi e degradati, al fine di
reintegrare i valori preesistenti, nonché alla
realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed
integrati;
4. All’individuazione di altri interventi di
valorizzazione del paesaggio, anche in relazione ai
principi dello sviluppo sostenibile
➢ La Legge n. 14/2006
Nell’art. 1 vengono definiti:
Paesaggio:
“…s’intende una determinata parte di territorio così come è
percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva
dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro
interrelazioni”
PAESAGGIO paesaggi
Bene allo stesso tempo
materiale e immateriale
ASTRATTA E INDETERMINATA
Spazi effettivamente percepiti
in costante evoluzione
TERRITORI REALI PERCEPITI
➢ I paesaggi…
➢ Evolvono con il tempo per effetto di forze naturali e per
l’azione antropica
➢ Formano un tutto: gli elementi naturale e culturali vengono
considerati simultaneamente
OGGETTI CONCRETI E TANGIBILI
I prati e i boschi,
Strade e edifici
Corsi d’acqua
Montagne e pianure
PROCESSI
Forze fisiche e biologiche
Naturali e antropiche
Processi decisionali
PERCEZIONE
Soggettiva
Interpretarli
Viverli
Modificarli
Politica del paesaggio:
“… designa la formulazione, da parte delle autorità
pubbliche competenti, dei principi generali, delle
strategie e degli orientamenti che consentono
l’adozione di misure specifiche finalizzate a
salvaguardare, gestire e pianificare il paesaggio”
Obiettivo di qualità paesaggistica:
“… designa la formulazione da parte delle autorità
pubbliche competenti, per un determinato paesaggio,
delle aspirazioni delle popolazioni per quanto
riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro
ambiente di vita”
Salvaguardia dei paesaggi:
“…indica le azioni di conservazione e di mantenimento
degli aspetti significativi o caratteristici di un
paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio
derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal
tipo di intervento umano”
Gestione dei paesaggi:
“… indica le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo
sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al
fine di orientare e di armonizzare le sue
trasformazioni provocate dai processi di sviluppo
sociali, economici e ambientali”
Pianificazione dei paesaggi:
“… indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla
valorizzazione, al ripristino o alla creazione di
paesaggi”
➢ La Legge n. 14/2006
Nell’art. 2 si afferma il campo di applicazione
“… la Convenzione si applica a tutto il territorio
delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali,
urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi
terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia
i paesaggi che possono essere considerati
eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana,
sia i paesaggi degradati ”
TUTTO E’ CONCEPIBILE SOTTO LA CATEGORIA
DI PAESAGGIO, NON SOLO I “BEI PAESAGGI”
➢ La Legge n. 14/2006
Nell’art. 3 si affermano gli obiettivi
“… la Convenzione si prefigge lo scopo di
promuovere la salvaguardia, la gestione e la
pianificazione dei paesaggi e di organizzare la
cooperazione europea in questo campo”
➢ La Legge n. 14/2006
Nell’art. 6 si danno indicazioni per l’attuazione delle
politiche del paesaggio:
a) SENSIBILIZZAZIONE
a) FORMAZIONE ED EDUCAZIONE
a) INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE
a) OBIETTIVI DI QUALITA’ PAESAGGISTICA
a) APPLICAZIONE
➢ La Legge n. 14/2006
LA GESTIONE FUTURA DEI PAESAGGI
PASSA ATTRAVERSO:
Definizione
dell’ambito
d’intervento
da
lista di beni
a
paesaggio
come insieme
Definizione
del valore
da
valore dell’eccellenza
a
valore diffuso
e quotidiano
Definizione
delle misure
da adottare
dalla
“mera” conservazione
a
Salvaguardia
Gestione
Pianificazione
POLITICHE NAZIONALI DEL PAESAGGIO
COMPARTI E STRUMENTI OPERATIVI
SISTEMA OPERATIVO INTEGRATO
Comparto
Politico-
amministrativo
Creazione
di uffici pubblici
specifici dedicati al
“bene paesaggio”
( osservatori,
commissioni
specializzate)
Comparto
Tecnico-finanziario
Attribuzione
a organi pubblici
competenti dei mezzi
necessari per attuare
le loro competenze
( formazione di
assoc. di enti
territoriali a livello
europeo)
Comparto
scientifico-
universitario
Facoltà e corsi di studi
in scienze del
paesaggio,
capaci di formare
esperti che dovranno
assistere gli enti
pubblici nelle attività
relative al paesaggio
“AZIONI IGNORANTI”
PERDITA DELLA CAPACITA’ DI
AUTOGENERAZIONE DEI PAESAGGI
AUMENTO DELLA VULNERABILITA’
PROBABILITA’ DI RESISTERE NEL TEMPO
VELOCITA’ DI TRASFORMAZIONE / CAPACITA’ DI ADATTAMENTO
FATTORI DI VULNERABILITA’ DI UN PAESAGGIO
➢ IPERSTRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO
aumento della frammentazione
perdita dell’habitat
aumento delle richieste energetiche
➢ SPECIALIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI CHE
COSTITUISCONO IL PAESAGGIO
aumento della monofunzionalità che riduce le
relazioni reciproche e le strategie di sopravvivenza
legate alla molteplicità delle funzioni
FATTORI DI VULNERABILITA’ DI UN PAESAGGIO
➢ ALTA ETEROGENEITA’ DI UN MOSAICO PRODOTTA
DA ELEMENTI CHE NON SI RELAZIONANO
RECIPROCAMENTE (incompatibilità)
riduzione della quantità di informazione scambiata
nel sistema
➢ VELOCITA’ DELLE TRASFORMAZIONI
i cambiamenti troppo rapidi non consentono
l’adattamento alle condizioni mutate
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
1. ADEGUATA CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI
CARATTERIZZANTI IL PAESAGGIO
Approfondita conoscenza e lettura del contesto e delle
caratteristiche dei luoghi interessati dall’intervento, attraverso le
differenti componenti fisico-naturali, umane, percettive
Esaustiva interpretazione del paesaggio che permetta di
individuare gli elementi di valore, vulnerabilità e rischio e di
valutare le trasformazioni conseguenti alla realizzazione
dell’intervento
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
2. INTERDISCIPLINARIETA’ e TRANSDISCIPLINARIETA’
Apporto di figure professionali differenti (ingegneri,
architetti, urbanisti, paesaggisti, geometri, geologi, agronomi,
forestali, geografi, botanici,…)
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
3. UTILIZZO SOSTENIBILE delle RISORSE DISPONIBILI
Limitare gli interventi sul territorio dal punto di vista dimensionale
e promuovere le operazioni di recupero di manufatti già esistenti,
sfruttando al meglio le potenzialità abitative delle aree edificate
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
4. RISPETTO delle CARATTERISTICHE OROGRAFICHE E
MORFOLOGICHE
Integrazione in maniera armonica degli interventi con le
caratteristiche orografiche e morfologiche dei luoghi.
Adattamento dei tracciati ai principali caratteri ambientali e alla
giacitura dei siti.
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
5. COMPATIBILITA’ VISUALE
Bassa incidenza rispetto alle visuali apprezzabili dalle principali
percorrenze e rispetto ai punti di osservazione più significativi.
Nuove visuali che si creano a seguito dell’intervento
Privilegiare soluzioni progettuali che preservino e contribuiscano
a valorizzare la percezione visiva degli elementi più significativi e
connotanti il paesaggio.
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
6. RISPETTO DI ELEMENTI, TECNICHE, MATERIALI
TRADIZIONALI
Rispetto, in contesti storicamente antropizzati, di criteri
congruenti con il sito d’intervento, attraverso l’impiego di
tipologie, tecnologie costruttive e materiali della tradizione e di
provenienza locale.
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
7. INTEGRAZIONE NEL CONTESTO
Integrazione dell’opera nel contesto attraverso la previsione di
opportuni accorgimenti ed interventi di mitigazione e di
compensazione.
Parte integrante dell’opera va considerata l’area ad essa
adiacente.
CREAZIONE DI “NUOVI PAESAGGI”
CRITERI GENERALI DI RIFERIMENTO
NELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
8. COMPENSAZIONE
Previsione di interventi complementari capaci di compensare le
trasformazioni che interferiscono con la qualità ambientale e
paesaggistica del contesto.
PER CONCLUDERE…
IL PAESAGGIO NON E’ UNA RISORSA RINNOVABILE
IL PAESAGGIO SI CONSUMA OGNI VOLTA CHE VIENE ATTUATA UNA
TRASFORMAZIONE CHE NON TIENE CONTO DELLE “REGOLE SOTTESE”
A QUEL PAESAGGIO
IL PAESAGGIO VA QUINDI CONSERVATO, MA CONSERVARE UNA RISORSA
NON SIGNIFICA MANTENERLA IMMUTABILE COME UN OGGETTO IN UN
MUSEO
Significa:
1. PIUTTOSTO ATTUARE POLITICHE E STRATEGIE GESTIONALI MIRATE AL
MANTENIMENTO DI QUELLE STRUTTURE FISICHE E DI QUEI PROCESSI
CHE POSSANO CONTINUARE A GARANTIRMNE UN’EVOLUZIONE IN
LINEA CON LE REGOLE NON SCRITTE
2. IMPARARE A “LEGGERE” E INTERPRETARE QUELLE REGOLE PER POI
INDICARE SCELTE COERENTI CON QUELLE REGOLE.