La Pesca Mosca e Spinning 6/2014 anteprima

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S Sp pi ig go ol le e i in n a ac cq qu ue e b ba as ss se e M Mo os sc ch he e d di i s su up pe er rf fi ic ci ie e L La an nc ci i e e m mo os sc ch he e L La av ve en nd de er r f fl l y y B Bi i a an nc ch he et tt to o A Av ve et to o n. 6 DICEMBRE 2014 - GENNAIO 2015 www.lapescamoscaespinning.it € 5,90 S Sp pi i g go ol l a a G Ga ar r y y L Lo oo om mi i s s S Si ib bb bo o g gr ra an nd d s sl l a am m L La ag gh he et tt to o: : u un n a ai i u ut to o d da al l m me et te eo o J Je er rk k e e c cr ra an nk k p pe er r i i l l b ba as ss s i i n nv ve er rn na al le e I In nt te er r n na at ti i o on na al l T Tu us sc ca an ny y B Ba ai i t ts s B Bu ui i l ld di in ng g 6/2014 BASS ZONE ON THE ROAD: SPAGNA GUARDA MAX MUGHINI IN DICEMBRE SU

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La Pesca Mosca e Spinning 6/2014 (dicembre 2014 - gennaio 2015): l'anteprima del numero in edicola, con il Sommario, la parte iniziale di sei articoli e l'intero Show room, con le novità delle principali aziende del settore.

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BASS ZONE ON THE ROAD: SPAGNA GUARDA MAX MUGHINI IN DICEMBRE SU

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2 • MOSCA e SPINNING • 6/2014

Direttore responsabileEugenio Ortali

redazione@lapescamoscaespinning.itwww.lapescamoscaespinning.itwww.lapescamoscanews.itwww.lapescaspinningnews.itwww.facebook.com/MoscaeSpinninghttp://twitter.com/lapescaMeSwww.youtube.com/user/MoscaeSpinningwww.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numeroMoreno Bartoli, Claudio Carrara,Patrizio Fasciani, Fabio Federighi,Loris Ferrari, Francesco Li Bianchi,Ivano Mongatti, Giorgio Montagna,Max Mughini, Danilo Palermo,Antonio Pozzolini, Luca Quintavalla,Mariano Randazzo, Federico Renzi,Marco Sammicheli, Igor Stancev,Nadica Stanceva, Emanuele Turato

Amministrazione, pubblicitàe abbonamenti

Zona Franca Edizioni srlVia V. Veneto 169 • 00187 Roma

tel. 06/[email protected]

Pubbliche relazioni e pubblicitàElena Dall’Armi

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Pubblicazione periodica

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Registrazione presso il Tribunale di Roman. 225 del 29 settembre 2014

Tutti i diritti riservatiLA PESCA MOSCA E SPINNINGZONA FRANCA EDIZIONI srl

Direttore editorialeGiulio Fascetti

Stampa: Arti grafiche Boccia spa, Salerno

Distribuzione: Press Di, Distributorestampa e multimedia srl - 20134 Milano

18ITB SANSEPOLCRO 2014di Loris FerrariA quattro anni dalla precedente edizione,il dato più evidente scaturito dalla bellaserata delle premiazioni a Sansepolcro èl’aumentato livello qualitativo di tutti gliartificiali, a testimonianza del progressodell’intero settore autocostruzione in Ita-lia. Il resoconto, la classifica, le interviste.

22LANCI E MOSCHE:UN DIFFICILE EQUILIBRIOdi Claudio CarraraL’interazione tra artificiale, attrezzatura etecnica di lancio è oggi condizionata datendenze che ne hanno modificato carat-teristiche ed equilibri, estremizzando alcu-ni aspetti e portando a un’evoluzione cherischia di trasformarsi in appiattimento.

28DUE HARDBAIT PER L’INVERNOdi Luca QuintavallaCi sono diverse correnti di pensiero sulleesche e sulle tecniche da utilizzare nellapesca invernale del bass. Luca, da bravopower fisherman, tende ad adattare lasua tecnica alla stagione fredda; le sueesche preferite in tale contesto sono dun-que il suspending jerkbait e il crankbait.

34MOSCHE IN SUPERFICIEdi Ivano Mongatti«Come puoi sperare di pescare a moscasecca, se la mosca ti va a fondo?». Il gal-leggiamento della propria imitazione è ilprimo elemento da curare nella costru-zione ed è perseguibile attraverso la ra-zionalizzazione dell’uso dei materiali. Ot-to proposte per raggiungere lo scopo.

40GARY LOOMISON THE ‘ROD’ AGAINdi Emanuele TuratoLa volontà di applicare ad alcune cannedella propria azienda le innovazioni elabo-rate dal grande Gary Loomis ha portatol’autore ad andarlo a visitare a casa sua, aconfrontarsi con i suoi progettisti e natu-ralmente a condividere un’uscita di pesca.

46LAVENDERdi Nadica Stanceva e Igor StancevPer questa mosca Nadica e Igor hannosempre ottenuto molti consensi in tuttaEuropa, testimoniati sia dagli utenti finaliche la utilizzano su fiumi, torrenti e laghi,sia dai negozianti che la acquistano. Ap-parteneva quindi alle loro realizzazionipiù segrete. Finora.

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52SPIGOLA.UNA MIGRAZIONE CONTINUAdi Mariano RandazzoI meccanismi alla base dell’adattabilitàdella spigola ad ambienti con caratteri-stiche diverse e delle ripetute migrazio-ni che compie durante il suo ciclo biolo-gico. Con una nota sulla pesca a spinningdi Francesco Li Bianchi.

58SPIGOLE IN ACQUE BASSEdi Danilo PalermoLa pesca a mosca della spigola nelle sec-che che si trovano nelle foci caratterizza-te da forti correnti, nei tratti di costa conzone di scarsa profondità e rocce affio-ranti, nelle barriere sommerse create ar-tificialmente dall’uomo per smorzare laforza delle mareggiate.

64LAGHETTI INVERNALI:UN AIUTO DAL METEOdi Giorgio MontagnaCerte situazioni climatiche possono influi-re positivamente anche sulla pesca in la-ghetto. In inverno, ad esempio, una nevi-cata con cambiamento della temperaturaesterna o il momento in cui, al diradarsidelle nebbie, appare qualche raggio di sole.

70AVETOdi Antonio PozzoliniTornato dopo molti anni nei luoghi doveaveva imparato e poi perfezionato la pro-pria tecnica di pesca a mosca, l’autore tro-va una situazione peggiorata in alcune zo-ne, ma molto promettente, grazie ancheall’apertura di una nuova riserva sul fiu-me, in altre.

76IL GRANDE SLAMDEL LAGO SIBBOdi Patrizio FascianiNon solo luccio: questa volta il target delviaggio in terra svedese è rappresentatoanche da persico reale e lucioperca, cherendono più avvincente la sfida. Lo spot,la tecnica di pesca e quattro artificialiche non hanno mai deluso.

82BIANCHETTOdi Federico RenziCon il ‘bianchetto’, termine che non desi-gna una specie, ma gli stadi giovanili di ac-ciughe e sarde, dei muggini o, in un’ulterio-re accezione, i latterini, termina il 7° con-corso di costruzione. Dal prossimo numerotutto cambia: leggete le caratteristiche delnuovo contest e partecipate numerosi!

90BASS ZONE ON THE ROADSPAGNA - seconda partedi Max MughiniContinua il viaggio di Max in Estremadu-ra, alla ricerca dei bass spagnoli nei laghipiù noti della regione e non solo. Con unfinale a sorpresa che lo riporta sul miticoCaspe, per coronare con l’ennesima sfidala sua esperienza in questa terra.

96PORTACANNE INTERNOPER AUTOdi Moreno BartoliQuesta volta Moreno, che dal prossimonumero sarà autore di una nuova serie diautocostruzione, cui sarà legato uno spe-cifico contest, propone ai lettori la realiz-zazione di un oggetto diverso, ma quan-to mai utile a tutti i pescatori.

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004 NOTIZIE100 SHOW ROOM110 MERCATINO

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a Ferrara il 13 e 14 dicembre

ARTIFICIALI - LURES EXPOSabato 13 e domenica 14 dicembre 2014 torna alla Fiera di Ferra-ra «Artificiali - lures expo», la mostra mercato sulla pesca con leesche artificiali, che si svolgerà in parallelo al «Carp Show & Spe-cialist». Rinnovata e particolarmente ricca: è questa la veste concui l’evento si presenterà al pubblico. I moderni specialist anglertroveranno interessanti occasioni per lo shopping nell’area espo-sitiva e commerciale, prodotti in anteprima, incontri e dimostra-zioni dei massimi esperti, video e relazioni tecniche. Negli stand diaziende altamente qualificate, marchi leader e negozi specializza-ti, sarà possibile sperimentare e acquistare prodotti appena usciti,sotto la guida dei testimonial di produttori e distributori di primopiano. Un ulteriore motivo per segnare in agenda le date del 13 e14 dicembre è il B.A.S.S. Day 2014, il prestigioso evento organiz-zato da Italy B.A.S.S. Federation Nation, che si terrà quest’anno inconcomitanza con «Artificiali - lures expo»: due giornate di festaper gli appassionati del bassfishing, scandite dal corso di lancio acasting, dalle premiazioni dei campioni di categoria e dalla presen-tazione dei programmi per il 2015.Ma le novità non finiscono qui: che le esche artificiali siano, permolti, innanzitutto una passione (con ampi margini applicativi an-che a livello industriale) lo dimostrerà la nuovissima sezione«Italy’s finest lures expo: Factory Made + Custom Made» che, nel-l’ambito d’ «Artificiali», sarà dedicata alla costruzione. A Ferraratroveranno spazio le lavorazioni degli artigiani, che mostreranno iprocessi attraverso i quali costruiscono le esche artificiali, e la rea-lizzazione di prototipi mediante la tecnica del Rapid Prototypingimpiegata dalle aziende. Dall’idea al disegno, dal disegno alla for-ma, dalla forma al prototipo funzionante. Poi i vari studi e le modifi-che, fino all’ultimo anello della catena: la produzione. Per la primavolta in una fiera del settore, i visitatori di «Artificiali - lures expo»potranno così assistere a un vero e proprio laboratorio ‘in progress’.Inoltre, anche il programma tecnico-scientifico della manifestazio-ne coinvolgerà il mondo dei ‘giganti’ delle acque dolci, e non solograzie alle performance in vasca. Domenica 14 dicembre, alle ore14.00, è infatti previsto un incontro da non lasciarsi sfuggire suLo spinning al Siluro. Relatori, due tra i nomi più prestigiosi nelmondo della pesca dei grandi predatori, ovvero Dino e Dario Ferra-ri, che ogni ora del proprio tempo libero dedicano alla ricerca deisiluri presenti nel fiume Po con la tecnica dello spinning. I fratelliFerrari parleranno della propria esperienza soffermandosi su can-ne, trecce e accessori, per una pesca dinamica e divertente.Come già nelle precedenti edizioni, nei padiglioni della Fiera – cli-matizzati e confortevoli –, l’area ristorazione offrirà piatti appeti-tosi e a prezzi invitanti. Sul sito www.artificialishow.it si può sca-ricare il biglietto di ingresso ridotto. Chi, invece, non vuole perder-si nemmeno una delle due giornate di «Artificiali» può abbonarsial costo di 14 euro. E visti gli ottimi riscontri registrati nel 2013,per le coppie tornerà la formula del biglietto «Lui&Lei», con ulte-riori sconti. I visitatori che arriveranno a Ferrara in treno potrannousufruire di un servizio di navetta gratuito da e per la stazioneferroviaria, mentre chi opterà per l’automobile (uscita consigliataFerrara Sud) troverà al Quartiere fieristico un parcheggio ampio eanch’esso gratuito.

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numerose le novità all’orizzonte

PESCARE SHOW 2015Torna Pescare Show, il Salone internazionale della pesca sportiva:dal 7 al 9 febbraio 2015 il Polo Fieristico vicentino si animerà gra-zie ai numerosi appassionati di tutte le tecniche e specialità lega-te alla pesca. La manifestazione rappresenta una vetrina senzaconfronti in Italia, uno spazio dedicato a una disciplina sportiva incui Fiera di Vicenza crede fortemente, visto anche l’ottimo suc-cesso riscosso nel 2014 con 32 mila visitatori (+11% rispetto al2013). La manifestazione, che da questa nuova edizione diventaun salone indipendente da Hunting Show, vanta la presenza deimaggiori marchi del settore e una vasta esposizione di attrezza-ture e articoli per la pesca sportiva. Pescare Show si presenteràcome una tappa obbligata per gli appassionati di queste disciplinegrazie anche ai coinvolgenti eventi e alle attività dedicate: spaziculturali riservati a suggestive mostre, incontri in collaborazionecon i più prestigiosi club di pesca, dimostrazioni pratiche e un in-tenso calendario di convegni.Grande attesa per «Aquademo», il più grande acquario mobiled’Europa, situato presso il padiglione 1, dove, insieme al padiglio-ne 2, verranno ospitate le maggiori aziende del settore, che pre-senteranno le numerose novità e organizzeranno seminari e pro-ve. Sempre in quest’area sarà presente la sfiziosa area «Gour-met», che offrirà un’ottima varietà di cibi e sarà affiancata da unagrande mostra di antiche attrezzature da caccia e pesca a cura diAntipes. I visitatori in cerca di affari troveranno nel padiglione 4l’area riservata alla vendita, con i numerosi negozi del settore euna grande vasca di prova dei prodotti. Il padiglione 3, infine, saràdedicato alla pesca in mare e alle barche, con i migliori cantieri eaziende del settore, che esporranno natanti lunghi fino a 32 piedi.Numerosissime le scuole e le associazioni presenti nell’area dedi-cata alla pesca a mosca, con una grande vasca di 28 metri e un’a-rea «Fly Tying» che ospiterà i più conosciuti costruttori di mo-sche artificiali. Ricchissima anche l’ offerta di viaggi alieutici condiverse destinazioni da sogno: Austria, Irlanda, Slovenia, Svezia,Scozia, Canada e Cuba.Ma le sorprese continuano: Pescare Show non sarà solo e raddop-pierà la sua superficie espositiva! L’acqua rimarrà l’elemento do-minante perché, nelle stesse date, è in programma il nuovissimoBoating Show, il Salone dedicato alla nautica da pesca e da dipor-to, che appassionerà tutti i visitatori della Fiera. Questo è solo unpiccolo assaggio delle novità e degli intrattenimenti legati a Pe-scare Show, per saperne di più… stay tuned !Date e orari: sabato 7 febbraio (9.00-19.00);domenica 8 febbraio (9.00-19.00);lunedì 9 febbraio (9.00-16.00)Costi biglietti all’ingresso: biglietto intero € 15,00;biglietto ridotto (licenza di pesca) € 10,00;biglietto on line € 10,00Fiera di Vicenza è una Business & Cultural Hub di forte respiro in-ternazionale, con un’elevata esperienzialità e know how d’eccel-lenza nelle aree Jewellery e Lifestyle&Innovation. Nel 2013 la So-cietà ha organizzato direttamente 13 manifestazioni internazio-nali e nazionali, ha ospitato 10 manifestazioni organizzate da ter-zi, nel centro congressi e nei padiglioni, e allestito 30 tra conve-gni, assemblee, meeting ed eventi, alcuni di essi a livello interna-zionale. Sono stati oltre 5.300 complessivamente gli espositoriprovenienti da distretti produttivi italiani e da circa 60 paesi este-ri, 35.000 i buyer delle mostre trade della gioielleria provenientida 121 paesi.

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Il Sangro era lo splendido fiume che qualcuno an-cora ricorda, con le lunghe piane a valle dei via-dotti San Giovanni e Taverna. Nelle calde sered’estate si animavano come per incanto, passan-do da uno stato di assoluta immobilità a un’im-provvisa esplosione di vita. Nei caldi pomeriggiestivi potevi risalirle lentamente, osservando con

attenzione gli oscuri sottoriva, coperti da una vegetazionetalmente fitta e intricata da renderli veri e propri anfrattiinaccessibili a tutto e tutti, spesso anche alle mie moscheche frequentemente vi finivano penzolanti. Le mitichetrote di questo fiume se ne stavano nascoste nelle loro ta-ne per la maggior parte della giornata, cibandosi su unfondale talmente ricco di macrofauna da rendere questocorso d’acqua tra i più produttivi d’Europa.Negli studi effettuati sull’accrescimento delle trote in am-bienti naturali, il Sangro è stato classificato tra i primi cin-que fiumi europei, in una lista dove appaiono dei veri epropri miti per il pescatore a mosca come il Gacka in Croa-zia, il Test nel Regno Unito, il Rio Orbigo in Spagna e laTraun in Austria. Tale risultato è dovuto, uso il presentecon una massiccia dose di ottimismo, all’enorme biomassapresente, che ha da sempre consentito il raggiungimentodi taglie record in assoluto, in particolare se si considera ladimensione del fiume, la sua portata e il suo carattere pre-valentemente torrentizio. Ricordo ancora perfettamente leprime volte che frequentavo questo fiume: si andava a fareil permesso di pesca in un bar del centro dove faceva bellamostra di sé (ovviamente suo malgrado) un’enorme trotaimbalsamata, custodita in una teca di vetro. Non si è mai

CLAUDIO CARRARA [[email protected]]

saputo, o almeno io non sono mai venuto a conoscenza,del peso e delle modalità con cui era stata catturata; comespesso accade i racconti si alternavano ogni volta con datie dettagli spesso discordanti, ma quella trota era diventatala vera attrazione del luogo, meta di pellegrinaggio di mol-ti pescatori che potevano trarre da questa la speranza, eforse la consapevolezza, che nelle misteriose acque di que-sto fiume potesse esserci la tua trota, ad attendere che latua mosca le passasse a portata di bocca.Anche in quel pomeriggio di inizio maggio l’aria era giàquella di una primavera avanzata e il fiume, con un livelloleggermente alto, appariva in tutto il suo maestoso splen-dore. Pervaso dal forte odore delle erbe ancora bagnate alcalore del sole, risalivo lentamente la corrente, cercandodi sorprendere un pesce ‘fuori’ all’ombra del sottoriva. No-nostante la sua morfologia possa far pensare il contrario,questo fiume è sempre stato assolutamente inadatto perla pesca cosiddetta ‘in caccia’ con la mosca secca. Corren-tine invitanti, sottoriva protetti, innumerevoli ostacoli,zone con evidenti contrasti di corrente, non hanno maiprodotto nessun risultato, per cui la strategia miglioreconsiste a mio avviso nella ricerca di un pesce appostatoin prossimità della superficie, potenzialmente pronto aghermire una preda. Trovo questo modo di affrontare ilfiume molto emozionante, anche se mi rendo conto chenon consente un alto numero di catture, anzi spesso iltempo passato ad osservare è molto superiore a quello de-dicato all’azione di pesca vera e propria.Sulle pietre lambite dalla corrente giacevano numerosespoglie di enormi stone fly, di cui questo fiume era parti-

L’eterna interazione tra artificiale, attrezzatura e tecnica di lancioè oggi condizionata da tendenze che ne hanno modificato profondamente

caratteristiche ed equilibri, estremizzando alcuni aspetti e portandoa un’evoluzione che rischia di trasformarsi in appiattimento

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«Ilgalleggiamento per una mosca non è tut-to» – mi disse al corso di costruzione unavolta Beppe Casieri – «ma è l’inizio di tut-to. Come puoi sperare di pescare a moscasecca, se la mosca ti va a fondo?». Avevaragione. Il giorno dopo costruii due sedgecon le ali in sughero e una con sei piume

di cul de canard. Ero lontano anni luce non tanto dallasoluzione definitiva (se qualcuno la trova faccia un fi-schio), ma anche dall’aver inquadrato la questione. Il gal-leggiamento è la capacità della mosca di stare in superfi-cie, sfruttando la leggerezza, il bilanciamento dei pesi, ladistribuzione degli appoggi, la capacità elastica di pog-giare sulla tensione superficiale senza romperla. Il pro-blema del costruttore, invece, si chiama amo. Un coso dimetallo, dal peso specifico molto elevato, la cui curvaturasembra fatta per stare al di sotto dell’acqua. Ma c’è ancheun secondo problema, di cui ci si accorge dopo le primebattute di pesca: il terminale. Il filo a cui leghiamo la mo-sca durante la pesca sottopone infatti l’artificiale a trazio-ni in direzioni differenti, a volte addirittura contrarie aquelle della corrente del fiume; spesso, di conseguenza,tutto viene portato sotto. Intendiamoci bene, il proble-ma ‘terminale’ è un problema non risolvibile al morsetto:si risolve sul fiume, o esercitandosi sul prato, imparando,apprendendo e mettendo in pratica i cosiddetti lanci an-tidragaggio. Tuttavia, quando costruiamo, possiamo do-tare i nostri artificiali di alcuni accorgimenti che contra-stino lo scivolamento sott’acqua della mosca in caso ditrazione.Nel corso degli anni ho sviluppato un concreto interesseverso la semplificazione della costruzione delle moschecon cui pesco. Tendo a departicolarizzare i miei artificiali,a dar loro una parvenza di vita d’insieme, pur curandonela silhouette. Mi piace e mi dà gusto quando, sollecitato ilterminale, saltano sull’acqua sfruttando la tensione super-ficiale e la corrente contraria. Purtroppo ogni cosa si ba-gna e quando una mosca è bagnata, zuppa, ed è andata afondo, il pescatore si trova in mano un solo umido accroc-chio di peli compatti, allungati e appiccicati l’un l’altro.L’acqua attrae a sé le singole fibre, che si appiccicano e in-globano altra acqua. Il punto nel quale l’acqua fa meglio ilsuo gioco è alla base delle fibre, vicino all’amo. Di lì è diffi-cile toglierla anche con un fazzoletto di carta, o con il mi-tico fungo Amadou.Ho pensato allora di tenere le fibre aperte, prima di tutto,alla base, con il sistema ‘push up’, già presentato su questepagine, che prevede una piccola corona di hackles di gal-lo, estremamente sottodimensionata, che tiene forzosa-mente aperte le fibre delle soft hackle, montata appenadavanti a queste. Il suo funzionamento con modelli dimosche d’insieme, stile peute o cul de canard e pernice,mi ha spinto oltre facendomi tornare indietro, e ripensan-do a Devaux ho ipotizzato e provato a montare una hackleun tantino più grande e a spingerla in avanti, andando acontrastare maggiormente, ma soprattutto su di un pianodiagonale e non ortogonale, le varie soft hackle. Il sistema,che ho chiamato, in un altro articolo sul tema, ‘pushforward’, regala alle mosche una maggiore stabilità in ac-

qua e, sfalsando i piani d’appoggio, che da contrappostidivengono contrastanti, permette all’artificiale ulteriori epiù semplici saltelli in acqua in caso di trazione.Naturalmente stiamo parlando di mosche da torrente,mosche da corrente veloce, da caccia. Mosche che devo-no, pur essendo talvolta scarne, offrire una parvenza divolume, un buon boccone, al pesce. Appena un gradinosotto nella categoria del galleggiamento possiamo colloca-re le imitazioni d’effimera costruite con questi sistemi,che tengono ottimamente l’acqua e che possono affronta-re forti correnti se provvisti di ali foggiate con materiali ingrado di assicurare un buon galleggiamento, come cdc opolipropilene. Questi materiali, ma ce ne sono altri (zam-pino di lepre artica, pelo di foca ecc.) sono dotati di carat-teristiche di galleggiamento intrinseco molto elevate emolto simili. Il cdc ha fibre con filamenti capaci di coprire

IVANO MONGATTI [[email protected]]

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varie imitazioni in hackle di gallo, o come, per esempio,una Elk Hair Caddis.Un altro sistema interessante per ‘sostentare’ le nostremosche l’ho invece mutuato da alcuni artificiali che ho vi-sto fare, anni fa, da Piero Lumini. Ribaltare su se stessauna piuma di cul de canard per creare una sacca che possainglobare aria al suo interno è un metodo molto sempliceed efficace per rappresentare al meglio la sacca alare delleeffimere in esclosione. Quest’abbozzo d’ala è la parte cheemerge per prima dalla cuticola superficiale e con essol’effimera ‘transition’ si attacca al film mentre raccoglie leforze e si riposa prima di lasciare definitivamente le pro-prie ninfali spoglie. Questo genere di sacca alare offre,grazie alle caratteristiche del cul de canard, un’elevatissi-ma galleggiabilità. Per questo motivo, ho pensato, neglianni, di utilizzare questo genere di soluzione per tenere in

Mosche iinn ssuuppeerrffiicciiee

una tale area di tensione superficiale da rimanere facil-mente a galla. Purtroppo le singole fibre sono molto mor-bide e quindi tendono, una volta bagnate, ad appiccicarsivelocemente. Il secondo, sintetico multibava crettato, ov-vero con fibre mosse a onda, non riesce a poggiare su areevaste come il cdc, ma essendo più rigido ingloba alla suabase meno acqua e la espelle più rapidamente nei falsilanci; inoltre, se montato in dubbing al posto della classi-ca hackle di gallo, crea un volume e una superficie d’ap-poggio tali da far galleggiare anche gli ami più pesanti.Un’effimera costruita totalmente in polipropilene, graziealle varie ‘danarature’, ovvero grandezze, del materiale,può, per merito del basso peso specifico (inferiore a quellodell’acqua) e alla base d’appoggio anteriore e posterioreallargata, raggiungere una capacità di galleggiamentomolto superiore rispetto a mosche più classiche come le

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Quando si riesce a vedere la canna noncome un semplice attrezzo per pesca-re, ma come lo strumento necessarioa realizzare il collegamento tra noi eil pesce, ci si rende conto che costrui-re una canna non è semplicementeun lavoro come un altro, ma una vera

e propria arte. E come in tutte le arti, ci sono artigiani piùo meno bravi, grandi artisti e maestri. Ebbene, FrancescoPaolini e io abbiamo avuto il piacere e l’onore di approfon-dire la conoscenza, a casa sua, con una vera leggenda, unmito che non ha bisogno di presentazioni, un uomo che,

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se conosciuto nel quotidiano, fa capire che la vita è fatta dipassione, impegno e semplicità, ma che allo stesso tempoha saputo padroneggiare l’arte del rod making a livellimondiali, a tal punto da diventarne un simbolo e un’unitàdi misura. Già, non avete capito male: dove la pesca è ma-teria di studio, ci sono università che hanno adottato il‘Loomis’ come unità di misura per indicare le diverse qua-lità di carbonio, così da poter distinguere il materiale conil quale vengono realizzati i grezzi per le canne.Questa è soltanto una delle molteplici onorificenze cherendono una vaga idea di quanto successo abbia ottenutoGary Loomis nella sua vita. Alla fine di questo articolo

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Francesco ha modo di spiegare come da Seaspin si arrivialla Edge, aggiungendo considerazioni tecniche al mio te-sto. Quello di cui vi voglio parlare io è ciò che non si trovasu internet sfogliando la biografia di Loomis. Voglio cioèraccontarvi come ancora oggi, nonostante l’età, Gary si al-zi alle cinque del mattino per mandare avanti la sua nuovaattività e tutte le sue passioni quotidiane. Dopo essere ri-partito fabbricando solo blank nella sua azienda a Wood-land, conosciuta come la North Fork Compositive, azien-da che tutt’ora rifornisce di grezzi molte delle più famosecompagnie americane, ha deciso di mettersi nuovamentein gioco con la Edge Rods, un’azienda che punta al top

EMANUELE TURATO [ [email protected]]

della qualità sia come materiale che come componentisti-ca, al fine di realizzare gioielli per la pesca e per i pescato-ri che ne sanno apprezzare le qualità.E qui entriamo in gioco noi di Seaspin. Nel 2015, infatti, sa-remo importatori ufficiali del marchio Edge Rods, oltre aoffrire sul mercato europeo la linea Med, che consiste inuna serie di canne specifiche per la pesca in Mediterraneo.Francesco ed io siamo andati a trovare Gary direttamentea casa sua, nello stato di Washington, per conoscere me-glio la sua azienda e sviluppare una collaborazione che cipermetta di avere canne di alta qualità con azioni dedicatealla realtà italiana e mediterranea. Io per il fresh water eFrancesco per il salt water, abbiamo collaborato con il

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In questo numero vogliamo condividere con voi lacostruzione di una delle nostre mosche più ap-prezzate in Italia come nel resto d’Europa: la La-vender. Un negozio di Bologna ce ne chiese unanno 25 pezzi, mentre la stagione successiva neordinò 400. Pensammo a un errore nella compila-zione dell’ordine, ma ci fu risposto che la mosca

aveva fatto miracoli nei confronti di trote e temoli e chemolti pescatori la stavano aspettando con trepidazione. Labontà della mosca ci viene poi testimoniata nelle varie fie-re alle quali partecipiamo in Francia, Germania e in altripaesi europei, con catture in vari fiumi, torrenti e laghi dimontagna. Naturalmente ne abbiamo più volte testato l’ef-ficacia anche in Macedonia, nel ‘nostro’ fiume, che scorredai 1300 ai 1000 m di altitudine, e non ci ha mai deluso.Durante il periodo estivo, i pescatori di solito evitano leore più calde del giorno e ripongono le loro speranze almattino presto o all’imbrunire. Le schiuse di grosse effi-mere come l’Ephemera danica sono solo un ricordo, ma èpossibile assistere, specialmente al tramonto, a schiuse dieffimere più piccole, delle quali si notano gli spinner involo anche durante le ore centrali del giorno. Il periododella fine dell’estate, caratterizzato da acque basse e mol-to chiare è poi una vera sfida per i pescatori. I pesci sonomolto sospettosi e possono controllare la mosca per lun-ghi periodi prima di decidersi a mangiarla. Per queste dif-ficili condizioni di pesca la Lavender si rivela una moscadall’efficacia impressionante. In tale periodo si notanospesso le femmine adulte di varie specie di Baetis durantel’ovodeposizione: il colore del loro corpo va dall’ambra fi-no al marrone rossiccio, ma tutte sono accomunate da

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NADICA E IGOR STANCEV [ [email protected]]

In apertura: spinner femmina di Epeorus assimilis. Vive in fiumi con ac-qua pulita e dal fondo ghiaioso, nell’Europa centrale e dell’est. Schiude daaprile fino a metà luglio. Il colore è giallognolo, la lunghezza del corpo è di14-17 mm, ha due code e ali con venature evidenti.Sopra: Taenopterix (nella foto) è molto simile al genere Brachyptera; perentrambe il nome comune è February red, appartiene alle stonefly di me-dia taglia. Schiude prevalentemente da febbraio ad aprile, anche se tal-volta si può vedere più tardi. Vive in acque pulite e ben ossigenate; lafemmina è lunga più di 13 mm, il maschio è un po’ più piccolo. Il colore delcorpo è ambra subito dopo la schiusa, mentre diventa marrone rugginenell’adulto. La Lavender costruita su amo 14 può imitare anche questoinsetto, che è comune nelle acque delle highlands.Sotto: l’effimera sta deponendo le uova e una volta assolto questo com-pito verrà probabilmente travolta dalla corrente, divenendo cibo per i pe-sci: è una delle situazioni che possono essere imitate dalla Lavender.Baetis vernus è un’effimera che si immerge sotto la superficie per l’ovo-deposizione. Vive in acque limpide e ben ossigenate, schiudendo da mag-gio alla fine di agosto. Il suo corpo è lungo da 6 a 8 mm. Ha due code el’addome è di colore dello spinner femmina varia dal giallognolo al marro-ne rossiccio; le ali sono trasparenti: il nome con la quale è conosciuta daipescatori è Medium olive, perché si fa riferimento al colore della dun.

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Cercheremo qui di illustrare uno dei trattipiù interessanti della fisiologia della spi-gola, ovvero i meccanismi che sono allabase della sua adattabilità ad ambienticon caratteristiche diverse, spiegando imotivi delle migrazioni che il pesce com-pie durante il suo ciclo biologico. Prima

di entrare nello specifico, tuttavia, può essere necessariofare una piccola precisazione di carattere tassonomico,dal momento che ancora oggi ci si imbatte talvolta ininformazioni poco precise. A lungo la spigola è rientratanella famiglia dei serranidi insieme a cernie e altre specie,mentre di recente alcune differenze morfologiche hannospinto la comunità scientifica a inserire la specie nella fa-

MARIANO RANDAZZO [ www.aegusa.it ]

miglia dei moronidi, caratterizzati da un corpo slanciato eleggermente compresso, con due pinne dorsali (una solanei serranidi), due spine sull’opercolo e un preopercolodentellato, bocca grande e protrattile e una mascella moltoevidente a bocca chiusa. Nel Mediterraneo gli unici duerappresentanti di questa famiglia sono la spigola comune(Dicentrarchus labrax) e la spigola maculata (Dicentrar-chus punctatus). Il tratto distintivo della punctatus è lapunteggiatura uniforme lungo dorso e fianchi, ma anche igiovani di labrax presentano una leggera livrea a puntini, ilche può trarre in inganno, portando un occhio poco allena-to a confondere le due specie. La spigola maculata è inoltrecaratterizzata dalla silhouette più tozza e dal diametro ocu-lare maggiore rispetto a quello della cugina comune.

foto di Francesco Li Bianchi

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uunnaa mmiiggrraazziioonnee ccoonnttiinnuuaaun pesce eurialinoL’appassionato pescatore che durante il periodo invernaleama andare in cerca di spigole conosce bene la passioneche questa specie nutre per le acque miste. Ma quali sonogli adattamenti fisiologici che permettono alla spigola ead altre specie marine il passaggio da un ambiente all’al-tro? Gli organismi acquatici rispondono alle variazioniambientali con una serie di adattamenti per mezzo deiquali sono in grado di raggiungere temporaneamentenuovi equilibri. Anche se normalmente nell’ambiente ma-rino la salinità è un parametro tra i più stabili (con un va-lore medio che nel Mediterraneo si aggira intorno al 37-38‰), in molte aree può variare mantenendosi al di soprao al di sotto dei valori medi. In prossimità delle foci, lungole coste o nelle zone di marea, infatti, le oscillazioni di sa-

linità possono essere ampie e avvenire nell’arco di inter-valli anche abbastanza brevi. Gli organismi che popolanoqueste aree devono essere in grado pertanto di tolleraretali condizioni di instabilità, riuscendo a compiere in al-cuni casi migrazioni tra l’ambiente salato e quello dolce eviceversa. Tali ultimi organismi vengono definiti ‘euriali-ni’, mentre sono detti ‘stenoalini’ quelli (animali o vegeta-li) in grado di sopravvivere solo in condizioni di salinitàstabili, tollerando oscillazioni minime. In generale, i pre-fissi euri- e steno- vengono applicati per descrivere la spic-cata (il primo) o la scarsa (il secondo) adattabilità alle va-riazioni di certi parametri ambientali (es. euritermi e ste-notermi).Nei pesci ossei marini il sangue è ipotonico rispetto all’ac-qua di mare (con concentrazione salina minore), ma è no-to che a causa del fenomeno definito osmosi le molecoledi acqua diffondono da zone in cui sono più numerose a

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Quando la nostra voglia di spinning ciporta ad andare a pesca qualunquesia la condizione climatica della gior-nata, ma non si ha molto tempo a di-sposizione per spostarsi verso il fiu-me o il mare, che si trovano magari aparecchi chilometri da casa, i laghetti

privati rappresentano un luogo di sicuro divertimento,specialmente se gli impianti sono ben tenuti ed è accerta-ta la presenza di esemplari combattivi. Recarsi a pesca inun laghetto a pagamento gestito in modo che il lanciatoresi possa dedicare a poche catture di qualità e di stazza rag-guardevole è a parer mio il modo migliore per dimentica-

LLaagghheettttii iinnvveerrnnaallii

uunn aaiiuuttoo ddaall mmeetteeoore ciò che significava una volta pescare in questi ambienti,ovvero prendere a tutti i costi sacchi di trote.La speranza è dunque quella di ottenere belle abboccateai nostri artificiali, ma la buona sorte è spesso legata nonsolo al giusto utilizzo delle imitazioni, ma anche ai fattoriclimatici, che influiscono non poco anche sui pesci dei la-ghetti. Soprattutto nei mesi tra novembre e febbraio, letrote subiscono pienamente il fattore della riproduzione(anche se le iridee immesse sono praticamente sterili) e agiornate di buona attività ne alternano altre con compor-tamento apatico e poco propenso a rincorrere gli artificia-li. Le temperature rigide del momento stagionale, inoltre,portano spesso le trote a raggrupparsi a centro lago e ad

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GIORGIO MONTAGNA [ [email protected] ]

assumere ancora una volta una reazione pigra al richiamodelle nostre esche. Spesso per indurre la trota di turno aun attacco si tenta di cambiare metodo di recupero, alter-nando pause e brevi ripartenze e imponendo un’andaturapiuttosto lenta dell’esca, che tuttavia non desta l’interessedella trota, che ‘segue’ lentamente l’artificiale, portandouna lieve e poco convinta aggressione, determinando incanna una mezza abboccata, poco producente.

nevi e nebbieEsistono però situazioni climatiche che possono sovverti-re la giornata di pesca e se il giorno prima abbiamo presosolo del gran freddo lanciando in modo inconcludente perore la nostra imitazione preferita, il giorno seguente, ma-gari dopo una nevicata con variazione della temperaturaesterna, ecco che come d’incanto le trote cominciano amangiare con una certa costanza, entrando in attività.Fattore vento a parte, sul quale in questa rivista, proprioin tema di trote in laghetto, ho in passato esternato il miopensiero (il vento che ci sbatte contro sulla riva favoriscedi norma l’attività delle trote dei paraggi, che vengono co-me ‘sospinte’ verso di noi seguendo le onde che ci rag-giungono), nevicate e nebbie non devono scoraggiarvi, maal contrario farvi ben sperare in catture eclatanti. Quandoil cielo grigiastro che prelude a una nevicata riflette sulleacque la sua scarsa luce invernale, di solito con tempera-ture che non superano i due gradi, con la bassa pressione

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Quando un luogo penetra nelleprofondità più remote dell’animo èdifficile riuscire a trascurarlo pertroppo tempo ed è per questo chel’imprinting ricevuto in occasionedella mia prima visita in terra svede-se mi impone, come cura palliativa,

frequenti visite a quegli splendidi scenari, che consideroormai da qualche tempo come una seconda casa. Appro-fittando della lusinghiera richiesta da parte del Team Ze-roDNA di organizzare un tour per il primo classificato delII European ZeroDNA Pike Contest (manifestazione unicanel suo genere, svoltasi lo scorso luglio da ciambella nellosplendido scorcio del Lago di Campotosto), la mia telefo-nata di risposta al responsabile per l’Italia del Big FishSweden, l’amico Piero Ometto, è stata pressoché imme-diata. In tale occasione abbiamo deciso di sfruttare il pe-riodo settembrino, in virtù del quale avremmo avuto lapossibilità di pescare con temperature ancora miti e gra-devoli, insieme alla certezza che le prime importanti per-

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turbazioni avrebbero predisposto tutti i predatori alla mo-dalità di caccia. L’imminente freddo che comincia a farsisentire tende infatti a stimolare il metabolismo e il conse-guente appetito dei nostri amici, per far fronte all’esigenzaprimaria di immagazzinare energie per affrontare il lungoe freddo inverno nordico. La destinazione è stata ancorauna volta quella delle opaline acque del lago Sibbo, conun’unica variante rispetto alle precedenti occasioni: puravendo come obiettivo primario la cattura del luccio di ta-glia oversize, che abita come indiscusso sovrano queste ac-que, per rendere più avvincente l’avventura in terra svede-se abbiamo deciso di ampliare i nostri classici orizzonti ag-giungendo due nuovi validi e altrettanto infidi target nellalista degli antagonisti: il persico reale e il lucioperca.

lo spotIl lago Sibbo è situato a circa 100 km dal centro di Stoccol-ma e a poco più di un quarto d’ora di macchina dall’aero-

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stabili e funzionali fishing boat sulle quali abbia mai pog-giato piede, garantendo sicurezza anche con onde proibi-tive: sono le Uttern 465, equipaggiate con ‘sprintosi’ 15 hp4 tempi ed ecoscandaglio dotato di GPS e plotter carto-grafico; tutte hanno naturalmente remi, àncore, giubbottisalvagente e dotazioni di bordo complete in caso di im-probabile ma potenziale imprevisto.

la pescaPescare sul Sibbo è sempre e comunque un’avventura indi-menticabile. Come premesso, la nostra attenzione in que-sta occasione si è riversata anche sulla concreta possibilitàdi insidiare i grandi persici reali del lago, che con la lorovoracità e con taglie che rasentano e a volte superano i 2 kgoltre a mettere a dura prova le sottilissime lenze dedicatenon si scandalizzano affatto nell’aggredire gli stessi masto-dontici artifizi – jerk e i grossi jig – pensati per il luccio.Quanto ai grossi lucioperca, presenti sul lago con taglie ve-ramente notevoli, se ne è avuto ragione avvalendosi di sili-conici tipo shad da 6 pollici innescati su ami del 4/0 conmassimo 10 g di zavorra, direttamente su testine piombatedi pari peso, o ancora semplicemente con lipless crank diprofondità, sempre e comunque fatti lavorare molto lenta-mente a ridosso delle sassaie presenti. Detto questo, nonsempre l’azione di pesca risponde in maniera speculare aquello che uno immagina e fantastica da casa, magari os-servando le vecchie catture effettuate sullo spot da supera-

PATRIZIO FASCIANI [ [email protected]]

porto di Skavsta (NYO), facilmente raggiungibile dall’Ita-lia con voli low cost Ryanair con partenza da Milano/Ber -ga mo e Roma/Ciampino. È da considerare uno dei diecilaghi più pescosi d’Europa, nel quale la certosina gestionedel Big Fish Sweden, nonostante la discreta pressione pi-scatoria, permette una divertentissima e qualitativamenteimportante continuità di catture ai fortunati pescatori chedecidano di bagnare i propri artificiali nelle sue acque. Ilucci sono decisamente abbondanti e la taglia media èdavvero elevata: è raro incannare esemplari al di sotto de-gli 80 cm, con una discreta frequenza di lucci sopra i 5-6kg, il tutto affiancato da pesci di oltre un metro a tiro dilancio ogni singolo giorno di pesca. Non è anzi improba-bile incappare in più lucci che superano il metro durantelo stesso arco della giornata, tanto che nell’ultima stagio-ne sono stati catturati e rilasciati (nel lago vige un severis-simo regime no kill, basato sulla ferrea politica del catchand release) più di cento lucci dal metro in su. In ognimodo la media di catture giornaliere varia dai 5 ai 30 lucciper imbarcazione, con punte che possono superare l’im-barazzante numero dei 60 esemplari. Numeri quantitati-vamente inimmaginabili per chi è abituato a ‘godere’ diquel che offre il nostro stivale in termini di quantità.Il lago, probabilmente, deve la sua grande pescosità a unpiccolo e stretto canale che si affaccia sul mar Baltico, di-rettamente nel pescosissimo arcipelago dominato dall’iso-la di Rågö, grazie al quale i pesci transitano sia in entratache in uscita sfruttando le correnti generate dalle maree.Le barche a disposizione dei pescatori sono forse le più

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Contest 2014-2015

La Pesca Mosca e Spinning organizza il suo nuovo Fly Tying Contest. Dopo sette anni, infatti, il tradizionale Concorsodi costruzione, che tanti apprezzamenti ha unanimemente ricevuto, cambia parzialmente le sue caratteristiche.Come in precedenza, su ogni numero verrà presentata una scheda di costruzione mosca cui faranno seguito

le interpretazioni dei costruttori della rivista e dei lettori sull’argomento, ma con due importanti novità.

Anzitutto il tema della scheda riguarderà non più uno specifico insetto, pesce o terrestrial da imitare,ma un materiale da costruzione nei suoi possibili utilizzi. In secondo luogo, cambiano i premi.Viene istituito un premio per ogni numero, attribuito alla mosca giudicata migliore dalla giuriaformata da Fabio Federighi, Ivano Mongatti e Federico Renzi, consistente in un kit completo

Elite di accessori di alta precisione per il fly tying, offerto dalla ditta Stonfo.Dopo sei numeri consecutivi, quindi dopo un anno, fra tutti gli artificiali inviatila stessa giuria individuerà il migliore, che riceverà un morsetto Kaiman Stonfo.

Ogni lettore potrà inviare una o due mosche all’indirizzo della redazione nelle date indicate sulla rivistae nel sito www.lapescamoscaespinning.it, insieme a un testo relativo ai materiali impiegati

e a una breve descrizione della costruzione e/o delle caratteristiche delle mosche.Regolamento completo su www.lapescamoscaespinning.it

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PREMIO SU OGNI NUMERO: KIT DI MONTAGGIO ELITE STONFO1 annodatore in acciaio inox finemente lavorato sull’uncino1 spillo di montaggio in acciaio inox1 bobinatore con frizione e boccola scorrifilo in metallo duro1 pinza per hackles di nuova concezione2 pinze per dubbing1 rotodubbing su cuscinetti e testina snodata1 thread splitter, nuovissimo prodotto per splittare filati in automatico

PREMIO ANNUALE: MORSETTO KAIMAN STONFOMorsetto a chiusura rapida dell’amo: è sufficiente tirare la leva per aprire la pinza, posizionare l'amo e ri-lasciare la leva senza effettuare alcuna regolazione. Le pinze sono costruite in acciaio speciale, tempera-te e con un profilo sapientemente sagomato per consentire un più agevole montaggio quando si usanoami di piccola dimensione. Una sottile fresatura a raggio, realizzata all’interno su una delle due metà inprossimità della punta, consente di chiudere solidamente anche ami di grandi dimensioni, consentendol’utilizzo di una vastissima varietà di misure, dai piccolissimi ami del 26/28 ai grandi ami da mare del5/0. Il cilindro porta-pinza è montato su cuscinetti di precisione e può ruotare sul proprio asse, sia libe-ramente, sia in una posizione ortogonale stabilita, sia frizionato nei 360°. Una vite di regolazione postanella parte superiore del porta-cilindro consente il controllo delle rotazioni. Può essere utilizzato sia dadestri che da mancini grazie a una semplice regolazione. Ulteriori informazioni su www.stonfo.com.

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Contest 2014-2015

La Pesca Mosca e Spinning organizza il suo 1° Lure Building Contest. In analogia a quanto avviene da diversi annisulla rivista per il fly tying, su ogni numero verrà presentata una scheda di autocostruzione a firma di Moreno Bartoli

riguardante una determinata tipologia di artificiali, con le relative fasi di montaggio. A seguire, apparirannole interpretazioni dei lettori dello stesso artificiale giudicate meritevoli di pubblicazione. Nel numero precedente,infatti, saranno stati indicati l’artificiale da costruire e la data ultima di spedizione. Fra tutti gli artificiali pubblicatisul numero, una giuria formata da Moreno Bartoli, Loris Ferrari e Giorgio Montagna designerà l’artificiale migliore

per quanto riguarda l’estetica e la costruzione. Il suo costruttore riceverà come riconoscimento una cannada spinning o da casting Skirmjan SKC66M o SKS66ML offerta da Pro Tackles - Molix (fino ad esaurimento scorte).

Dopo sei numeri consecutivi, quindi dopo un anno, fra tutti gli artificiali inviati verrà premiato il migliore. In questo casosi terrà conto anche del comportamento in acqua dell’artificiale. Il suo costruttore riceverà come riconoscimento,

oltre alla canna, un invito personale presso la Pro Tackles - Molix con il suo staff tecnico. In quell’occasionericeverà un kit di artificiali Molix con colorazione esclusiva, realizzata a mano in Italia, e potrà

far verniciare a mano il suo prototipo come esemplare unico.

Ogni lettore potrà inviare uno o due artificiali all’indirizzo della redazione nelle date indicate sulla rivistae nel sito www.lapescamoscaespinning.it, insieme a un testo relativo ai materiali impiegati

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Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, graziealla tecnica costruttiva che riesce a combinare duedifferenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hy-per Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad al-ta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e pro-gettate per la moderna pesca con le esche artificia-li. Ogni modello ha caratteristiche specifiche pertecnica e tipo di artificiale.

www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rodswww.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU

SKIRMJAN MSK-C-66 MCanna da casting monopezzo versatile, per usi molteplici, dà ilsuo meglio con spinnerbait, crankbait di media profondità,Texas rig, jig head rig, jerkbait e topwater.Length: 6’6” (198 cm)Lure: 3/16 - 5/8 oz. (5-18 g)Line: 8-16 lb.Action: Fast

SKIRMJAN MSK-S-66 MLCanna da spinning monopezzo multiuso, leggera, sensibile econ una notevole riserva di potenza, è ideale per pescare ancheprede di taglia in sicurezza, con una sensibilità da finesse rod.Length: 6’6” (198 cm)Lure: 1/8 - 3/8 oz. (3,5-10 g)Line: 4-10 lb.Action: Fast

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otto modelli con tecnologia X45

DAIWA LUVIASTessuto di carbonio alto modulo, a bassissimo contenuto di resi-na, componentistica innovativa e attento studio della configura-zione degli anelli sono il biglietto da visita delle nuove Daiwa Lu-vias. Destinate a far parlare a lungo di sé, queste canne saprannosoddisfare i più esigenti pescatori a spinning freshwater esaltwater. Il carbonio HVF con cui sono costruite si avvale dellatecnologia X45, sino a oggi utilizzato da Daiwa solo su canne dalcosto stellare, per favorire la distanza di lancio e la precisione nel-la posa degli artificiali. Gli anelli Fuji in carburo di silicio, di ridottodiametro sulla vetta, permettono l’uso di monofili, fluoro e trec-ciati, mentre la placca esclusiva Daiwa offre un’elevata presa e unottimo comfort anche dopo molte ore di pesca. Minimale la co-smetica, come vuole la moda del momento. Otto i modelli disponi-bili: dalla 6 piedi per la pesca dal belly alla 9 piedi per lo spinningSW dalla costa, chiunque potrà trovare la canna perfetta per leproprie esigenze.Caratteristiche tecniche:• carbonio HVF a basso contenuto di resina;• tecnologia X45;• V-Joint per una perfetta azione del blank;• anelli Fuji SIC K Guide a ponte singolo;• impugnatura ergonomica in neoprene Daiwa;• esclusivo ferma esca Fuji EHKM.Misure disponibili:

modello lung. (ft) sezioni azione (g) ingombro (cm)LV602LSAI 6’0’’ 2 4 - 14 96LV662MLSAI 6’6’’ 2 5 - 21 103LV702MLSAI 7’0’’ 2 7 - 21 110LV762MHSAI 7’6’’ 2 7 - 30 119LV802MSAI 8’0’’ 2 7 - 25 127LV802MHSAI 8’0’’ 2 10 - 40 127LV862HSAI 8’6’’ 2 15 - 50 135LV902HSAI 9’0’’ 2 20 - 60 143Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, [email protected].

in quattro pezzi, in tre configurazioni

CORTLAND COMPETITIONNYMPH ROD

Le Competition Nymph di Cortland sono canne in quattro pezziproposte in tre differenti configurazioni. Anche se si tratta distrumenti molto versatili, queste canne nascono con uno scopoben preciso, il nymphing in stile europeo. Sono caratterizzate dauna finitura nera opaca che aiuta a disperdere le vibrazioni più infretta, così che la punta della canna non generi onde in eccessodopo ogni lancio, per non alterare la presentazione dell’esca, e so-no bilanciate col peso concentrato nella parte posteriore dellacanna, in modo che il polso fatichi meno a mantenere la canna inposizione di pesca. Gli innesti sono curati singolarmente per noninterrompere l’azione della canna e sono dotati di spot di riferi-mento per un allineamento degli anelli perfetto. Il manico allunga-to ha una leggera conicità rivolta verso la punta, per un contatopiù vicino al grezzo e una maggiore sensibilità sulla canna. Si con-siglia l’abbinamento di queste canne alla coda CompetitionNymph, una combinazione perfetta per la pesca a ninfa in stileeuropeo. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel.02/95364376, www.majorafishing.com.

nate dalla collaborazione con Gary Loomis

LABRAX E LABRAXINA 2015Dopo il successo della prima serie, finalmente e a gran richiestasaranno disponibili a breve sul mercato le nuove canne Labrax eLabraxina di Seaspin. Interamente progettati per l’impiego in saltwater, i nuovi modelli introducono importanti migliorie, pensate esviluppate grazie all’esperienza fatta sul campo con le versioniprecedenti e alla preziosa collaborazione del mitico Gary Loomis. Ilfusto composto da una ‘miscela’ di grafite a modulo intermedio siè dimostrato potente, bilanciato, sensibile e praticamente ‘indi-struttibile’: insomma talmente performante che l’azienda sarda hadeciso di lasciarlo invariato anche per la presente produzione. Losviluppo si è quindi concentrato sulla componentistica; grazie alletecnologie impiegate dall’azienda costruttrice North Fork Compo-sites, viene attuata su queste due canne una vera ‘rivoluzione’,che cambierà totalmente il concetto dell’impugnatura di un at-trezzo da pesca.Considerando la tendenza generale del settore a investire sulla ri-cerca di nuovi materiali, sempre più leggeri e sensibili, ci si può

show room

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immediatamente rendere conto della scelta logica ma per nientescontata che Seaspin ha deciso di applicare sulla sua linea medi-terranea. Il manico di Labrax e Labraxina è infatti interamente co-stituito da carbonio, una ‘ragnatela’ di materiale composito che gliamericani della N.F.C. chiamano Black Widow (Vedova Nera). L’i-dea di Gary, condivisa in pieno dai progettisti di Seaspin, è quelladi ‘montare’ un calcio leggero, comodo, accattivante ma soprattut-to sensibile, che trasmetta senza attenuazioni ogni più piccola vi-brazione e sensazione in pesca, caratteristica che i materiali ‘as-sorbenti’ più tradizionali, come eva o sughero, non riescono a ‘re-stituire’. La superficie del carbonio è realizzata con una leggerissi-ma porosità per garantire una presa stabile e sicura in presenza diumidità, ma anche quando il calcio è completamente bagnato. Im-pugnando la canna si ha una percezione di controllo assoluto e sientra immediatamente in sintonia con l’attrezzo, anche grazie an-che alla placca Edge ergonomica ed elegante (disegnata da Mr.Loomis). Le due canne montano sette passanti Fuji serie K piùapicale con ponte in titanio e ring in alconite: la lega è totalmente

indenne alla corrosione e la pietra,addirittura più leggera del SIC, ga-rantisce un’ottima dissipazione allosfregamento con il trecciato a unprezzo nettamente inferiore rispet-to all’accoppiata Titanio/Sic.La scalatura è rigorosamente realiz-zata in Fuji Concept, con il primoanello (misura 30) distanziato mag-giormente dalla placca e posizionatosul punto esatto del grezzo doveinizia l’azione del fusto; ciò determi-na una distribuzione più compattaverso l’alto e quindi una ‘piega’ piùprecisa durante il carico. Labrax eLabraxina sono una il completamen-to dell’altra e rispondono intera-mente alle esigenze della pesca aspinning mediterranea medio-pe-sante: la prima, rifinita in blu, con lasua potenza e progressività sottotrazione, è destinata a un uso piùgravoso, quando le condizioni am-bientali sono avverse, per lanciare elavorare nel vento esche più pesantie contrastare prede importanti nellarisacca; la seconda, verde, è conce-pita come canna tecnica, con una

vetta più morbida, pensata per un maggior controllo e gestionedell’esca, ma allo stesso tempo versatilissima e di carattere, adat-ta a gestire hard bait ma anche esche siliconiche o metal jig da la-vorare su mangianze di pelagici di media taglia.Caratteristiche tecniche:Labraxlunghezza: 7’; azione: Fast; potenza: Med. Heavy; line: 10/20 lib-bre; lure: 1/4 - 1 1/4 oz.Labraxinalunghezza: 6’9”; azione: Fast; potenza: Medium; line: 8/16 libbre;lure: 3/16 - 5/8 oz.Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle, tel. 070/844099,www.utopiatackle.com, www.seaspin.com.

in quattro sezioni, per code 2-3 e 4-5

CANNE POZZOLINI TC4 10’La Pozzolini Fly Fishing, oltre alle note ICT3 in tre pezzi, progetta-te per l’uso di code leggere e leggerissime, produce anche altrecanne sia in due che in quattro sezioni e in particolare, tra questeultime, le TC4 da 10’, una lunghezza che diventa di giorno in gior-no più popolare tra i pescatori a mosca data la sua polivalenza chepermette l’utilizzo di diverse tecniche indispensabili per far frontealle differenti condizioni con cui bisogna confrontarsi a causa deilivelli tipici di questo clima anomalo. Si tratta di canne disegnateda Antonio Pozzolini e costruite con l’esclusiva tecnologia UCT (Ul-tralight Composite Technology) con compositi di ultimissima gene-razione e assemblate in Italia con componentistica di altissimaqualità: vasta scelta di impugnature in sughero portoghese SuperQuality, portamulinello anodizzato color oro e inserto in radica dituya, anellini monopiede color oro, fodero di tela, tubo ricoperto incordura con inserti in pelle e, particolare importante, doppio ciminodi serie per far fronte a ogni imprevisto anche nelle località piùsperdute. Garanzia incondizionata di 10 anni. Due sono i modelli:TC41023, 10’ # 2-3. Si tratta di una canna eclettica, leggerissima(85 g), in grado di proiettare con precisione anche a lunghe di-stanze una coda del 2 o del 3; è quindi indicata per pescare a sec-ca visto che la sualunghezza renderà piùagevole contrastare idragaggi e, grazie allaeccezionale sensibi-lità, potremo utilizzaretippet estremamantesottili. Con la sua azio-ne equilibrata si rivela,nel contempo, perfet-ta per la pesca con la ninfa, particolarmente utilizzando ninfe leg-gere per la pesca a vista e con il filo. La canna ideale per pescheraffinate. Prezzo: 340 euro.TC41045, 10’ # 4-5. Canna tuttofare, leggera (91 g), potente eadatta a ogni tecnica, dalla secca in fiume e lago alla ninfa sia leg-gera che appesantita. Ideale come canna da viaggio per far frontea ogni tipo di situazione, preda e ambiente. Prezzo: 345 euro.Fra le numerose testimonianze di clienti che hanno potuto effet-tuare catture ‘importanti’ grazie a questi attrezzi, ci piace ricorda-re questa mail dello scorso settembre di Roberto Spiritelli, aventeper oggetto «Emozioni con la 10 coda 2-3»: Carissimo Antonio, lapresente è per ringraziarti di aver realizzato uno strumento mera-viglioso come la 10” line 2/3 che mi sta regalando emozioni im-mense. Nella giornata di ieri in Adige non potevo credere di riusci-re a gestire e salpare i pesci di cui ti allego le foto».Per ulteriori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini,Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002,www.pozzolinifly.com, [email protected].

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102 • MOSCA e SPINNING • 6/2014

una nuova serie di canne, da spinning e da casting,e un nuovo mulinello da casting

HERAKLESBLACK WEAPON REVENGE

Herakles si distingue da anni per la qualità delle sue canne, che è ilfrutto dell’esperienza dei suoi collaboratori e della continua ricercadi soluzioni alle necessità dei pescatori. Le nuovissime monopezzo

Black Weapon Revenge rappresentano l’evoluzionedella specie: nere e aggressive, ma soprattutto prontee sensibili. Il nome Black Weapon Revenge esprimecontinuità con una serie del passato e desiderio divendetta, revenge, verso i limiti dettati dai materialiche con questa serie sono stati nuovamente superati.Herakles, infatti, è veramente‘andata oltre’, utilizzando il mi-glior carbonio, le resine più in-novative e componenti all’a-vanguardia. È importate sof-fermarsi sulla scelta dei vari

anelli Sea-Guide che sono stati montatisulle canne per ottimizzare ogni diversaazione in relazione alla fase di lancio, allasensibilità e alla fase di combattimento. Inparticolare avrete modo di apprezzare glianelli Sea-Guide XO sulla HBS700H e sullaHBS720MH: leggeri, anti tangle e altamente performanti. Ognicanna è stata ‘ideata, messa in discussione e approvata’ per soddi-sfare la vostra sete di qualità e affidabilità. La gamma è compostada otto modelli da spinning e nove da casting:CastingHBS620MH Skipping - 6’2” - lure 1/8 - 5/8 oz. - line 6-14 lbs.HBS650ML Wacky - 6’5” - lure 1/32 - 1/4 oz. - line 4-8 lbs.HBS660MF Medium Fast - 6’6” - lure 1/8 - 3/8 oz. - line 5-12 lbs.HBS680MH Texas - 6’8” - lure 3/16 - 5/8 oz. - line 6-16 lbs.HBS690ML Drop Shot - 6’9” - lure 1/16 - 5/16 oz. - line 4-10 lbs.HBS710MF Finesse - 7’1” - lure 1/8 - 3/8 oz. - line 6-12 lbsHBS700H Jig Head - 7’0” - lure 1/4 - 1 oz. - line 8-20 lbsHBS720MH Long Jerk - 7’2” - lure 1/4 - 3/4 oz. - line 8-20 lbs.SpinningHBC630MH Short Cast - 6’3” - lure 1/4 - 3/4 oz. - line 8-16 lbs.HBC660M Jerkbait - 6’6” - lure 3/16 - 5/8 oz. - line 6-14 lbs.HBC680H Pitching - 6’8” - lure 1/4 - 1 oz. - line 10-20 lbs.HBC611SB Spinnerbait - 6’11” - lure 1/4 - 1 oz. - line 8-20 lbs.HBC700XF Fast Cast - 7’0” - lure 1/4 - 3/4 oz. - line 8-16 lbs.HBC730BB Big Baits - 7’3” - lure 1 - 4 oz. - line 15-50 lbs.HBC720H Jig - 7’2” - lure 1/4 - 1 1/2 oz. - line 10-30 lbs.HBC750CR Crankbait - 7’5” - lure 3/8 - 1 1/2 oz. - line 8-20 lbs.HBC760H Flipping - 7’6” - lure 1/4 - 1 oz. - line 10-25 lbs.Alle canne da casting di questa serie è stato abbinato un mulinel-lo rotante di alto livello, il Revenge Reel. Si tratta di un mulinelloda casting low profile, dotato di freno meccanico e freno centrifu-go con sei regolazioni, ottimo per pescare sia con esche siliconi-che, sia con esche rigide. Leggero, affidabile e potente, questobaitcasting è dotato di 11 cuscinetti, alluminium body, ingranaggi

e bobina in duralluminio, guidafilo antiabrasione. L’ergonomia e leperformance di altissimo livello lo rendono ottimo per il pitching,ma non solo.La serie Balck Weapon Revenge ed il Revenge Reel saranno pre-sentati alla manifestazione Artificiali - lures Expo che svolgerà aFerrara nei giorni 13 e 14 dicembre. Per maggiori informazioni:Colmic, località Ruota al Mandò, Reggello (FI), www.colmic.it, tel.055/8657079, fax 055/8657174, [email protected].

premio IFTD a Las Vegas come miglior prodotto

MULINELLI NAUTILUS CCFX2Sviluppati sulla tecnologia CCF dei predeces-sori, i mulinelli Nautilus CCFX2 hanno una fri-zione più morbida e potente. Sempre l’unica almondo in sughero e carbonio, sigillata a zeromanutenzione, ha il pomello ultralargo per ilmassimo controllo durante il combattimentocon il pesce. Premio IFTD a Las Vegas comemiglior prodotto, sono costruiti da un bloccosolido di alluminio aeronautico e sono disponi-bili in tre misure:

modello coda capacità peso6/8 WF-8 +175 yds #20 7.6 oz.8/10 WF-10 +200 yds #30 8.6 oz.10/12 WF-12 +250 yds #30 8.9 oz.

Prezzi: 6/8 419 euro; 8/10 499 euro; 10/12 529 euro.Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel.02/86453590, www.garue.it, [email protected].

show room

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disponibili da fine anno i due mulinelli Zebco

QUANTUM TEAM KVD & ACCURISTGrazie a un accordo di esclusiva siglato tra la Old Captain e la Zeb-co Europe, già da fine anno arrivano in Italia i blasonati mulinelliQuantum Team KVD e Quantum Accurist, sviluppati dalla nota ca-sa americana per insidiare la fascia di mercato medio-alta. In parti-colare il nuovo Team KVD ha visto la collaborazione del mitico Ke-vin Van Dam che da molti anni veste la maglia Quantum nelle piùimportanti competizioni. Entrambe i mulinelli saranno disponibilinelle versioni 101 con manovella sinistra, ciascuno con rapporti direcupero sia 6.3 che 7.0. In comune i due mulinelli hanno inoltre ilcorpo in alluminio rinforzato, la frizione interna centrifuga e il ta-sto flipping. Ciò che distingue le due serie di mulinelli sono inveceil diverso numero di cuscinetti a sfera (7 nell’Accurist, 8 nel TeamKVD). Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47,21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063,www.oldcaptain.it, [email protected].

per lo spinning medio e medio-pesante

SHIMANO BIOMASTERSW-A XG 5000

Il mulinello Shimano Biomaster, già presente nel mercato con mi-sure ben collaudate (4000 e 8000PG), allarga la sua famiglia ag-giungendo alla serie le taglie 5000XG (XG = Extra Fast Gear) e10000HG. Si tratta di un mulinello di fascia medio-alta che Shima-

no posiziona appena sotto il Twin Power SW-A, di cui il Biomasterrappresenta un’interessante alternativa e un’evoluzione dal pun-to di vista sia tecnico che meccanico. Il corpo è il vero punto diforza di questo mulinello, che si presenta molto robusto e com-patto, realizzato in lega di alluminio di alta qualità, capace di resi-stere agli urti ma so-prattutto all’attaccodella salsedine che, fi-no a pochi anni fa, rap-presentava una delleproblematiche più dif-ficili da risolvere per imulinelli da spinningmarino. La meccanicasi avvale di ingranaggidella nuova tecnologiaHD X-Ship, sinonimo diprecisione e potenza,caratteristica presente solo nei mulinelli di altissima fascia. Il Bio-master SW è dotato di 6 cuscinetti schermati A-RB + 1 a rulli chegarantiscono la massima scorrevolezza, fluidità ed efficienza. Lanuova taglia 5000 è caratterizzata da un rapporto di recupero ex-tra fast 6,2:1 e con i suoi 11 kg di carico massimo della frizioneper un peso di soli315 gr risulta facil-mente abbinabile acanne per lo spinningmedio e medio-pesan-te rivolto in manieraparticolare agli aman-ti del topwater. La bo-bina ultralight AR-Ccon il labbro superioresvasato permette alfilo di uscire dalla bo-bina con meno attritoe con spire più picco-le, il che si traduce in lanci più lunghi e precisi e assenza di feno-meni di imparruccamento anche con fili trecciati. La sua capienzadà spazio a ben 150 m di filo da 0,37 mm, che durante ogni lancioè assistito dal nuovo sistema Aero Wrap II, garante di una velocitàdi oscillazione ottimale, agevolando la disposizione del filo in bo-bina e migliorandone la fuoriuscita in fase di lancio.Il mulinello possiede una manovella in alluminio lavorato con avvi-tamento diretto sul corpo e pomello tondo in EVA come nella ver-sione 4000, che consente una presa sicura anche quando è ba-gnato o umido, durante il recupero normale e il combattimento. Èdotato infine di un robusto archetto monopezzo, che gli donacompattezza e solidità, concedendo anche un look raffinato epiacevole.Nella prova in pesca abbiamo notato subito la sua versatilità e po-tenza in tutte le situazioni, sia in quelle più tranquille come in fo-ce con lanci precisi e mirati, sia in condizioni meteomarine più im-pegnative, come in scogliera con mare formato. Abbinato a cannedi media potenza ha mantenuto un perfetto bilanciamento del si-stema pescante e garantito una gestione della preda perfetta conuna frizione potente e fluida. Principali caratteristiche:• porta di manutenzione• ingranaggi X-Ship• manovella in alluminio tornito e avvitamento diretto• oscillazione Aero Wrap II• bobina alleggerita AR�C• archetto monopezzo robusto e leggero• 6 cuscinetti schermati ARB e 1 a rulli• garanzia ufficiale Shimano 36 mesiPer ulteriori informazioni: Shimano Italy Fishing, tel. 0331/742711, www.shimano.com, www.shimanofishnetwork.it. (DanieleMacis e Antonio Varcasia)

6/2014 • MOSCA e SPINNING • 103

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ideale per lo spinning ultralight

TEBEN CBS 200Il marchio Teben sta sempre più spopolando nel nostro mercatograzie a una vasta gamma di mulinelli idonei a pesche saltwater,validissimi naturalmente anche in acque dolci. Dopo aver ottenutola certificazione ISO 9002 proprio sui suoi mulinelli, la Teben liesporta ora anche in Italia nei migliori negozi specializzati di spin-ning grazie all’azienda torinese Carson.Il modello CBS 200 è perfetto per un light spinning rivolto a pre-datori come persici reali, cavedani, trote in torrente e in laghettiprivati. Si tratta di un piccolo prodotto tecnologico che unisce l’al-ta efficienza delle parti meccaniche alla grande fluidità dei suoicuscinetti in acciaio (9+1) importati dal Giappone. Ma non passainosservato il suo corpo strutturato completamente in alluminio(Alubody) super resistente e soprattutto ultraleggero. Questomulinello ha oltretutto un’ottima capienza ed è fornito di due bo-bine uguali. Pesa solo 265 g, con un rapporto di recupero 5,2:1.Ideale l’abbinamento a una canna sui due metri per creare un per-fetto bilanciamento ultralight. Non trascurabile, coi tempi che cor-rono, anche il prezzo, alla portata di tutti gli estimatori delleesche artif icial i . Per ulteriori informazioni : Carson, tel .011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, [email protected](Giorgio Montagna)

InTouch Rio Gold e InTouch Rio Grand

NOVITÀ RIO PER IL 2015Sviluppate sullo stesso profilo delle conosciutissime Gold, le In-Touch Rio Gold sono costruite con le nuove, esclusive tecnologieRio. La novità sta nel core, ora costruito in Connect Core tecno-logy, indeformabile per sentire meglio qualsiasi toccata o mangia-ta. E per ferrare meglio. Il belly lungo garantisce un miglior con-trollo, sia nel lancio normale che nel roll cast e nel mending. Colo-razione triple SureFIre: in base al colore si conosce la distanza, permeglio verificare i lanci e per la maggior precisione. Prezzo: € 82.Le nuove InTouch Rio Grand sono le code perfette per le canneveloci e ultraveloci. Con belly compatto e corto, sono ideali per chipredilige il massimo della potenza e della distanza. Sono più pe-santi di una misura rispetto agli standard IGFA. La novità consisteanche in questo caso nel core interno, indeformabile, per la massi-ma sensibilità nelle abboccate e nella ferrata. Disponibili dalla len-za 4 alla lenza 7. Prezzo: € 82.

Rio ha poi ideato Fly Line Selector, un’app per scegliere la codagiusta in relazione alla propria canna e alla situazione di pesca incui ci si trova. È scaricabile gratuitamente, per cellulari e tabletApple o Android, all’indirizzo www.rioproducts.com/apps.Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel.02/86453590, www.garue.it, [email protected].

sei nuove serie di multifibra di altissima qualità

TRECCIATI MOLIX 2015Molix presenta una nuova linea di multifibra nati dalla collabora-zione tra l’azienda di Molinella e uno dei massimi esponenti giap-ponesi nella produzione dei trecciati. Si tratta di fili realmentespecifici, per i quali si è cercato di coprire le necessità dei pesca-tori nei loro singoli territori. Ciascuno di questi multifibra è statofabbricato con la massima cura nei dettagli, le tecnologie piùavanzate e i migliori materiali, con il fermo desiderio di consegna-re un prodotto di elevatissima qualità.

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Airs e Sensitive Presentation

CODE VARIVASLa nuova coda galleggiante Varivas Airs Fly Line ha un’anima inmonofilo cavo con sei microfori posti longitudinalmente su tuttala lunghezza; si tratta di un tipo di costruzione che la rende piùgalleggiante del 20% rispetto alle altre code. Il nuovo sviluppo delrivestimento Superflex ne migliora notevolmente la galleggiabi-lità, la resistenza, l’elasticità e la scorrevolezza. Le sezioni del ta-per sono studiate in modo da consentire un controllo più preciso euna perfetta presentazione.DT #2 e #3: tip 40 cm - taper 160 cm - belly 16,10 m - taper 160cm - tip 40 cmDT #4 e #5: tip 40 cm - taper 180 cm - belly 15,70 m - taper 180cm - tip 40 cmLa lunghezza è di 20 m. Made in Japan

La Sensitive Presentation Fly Line Dt è una coda di topo che siavvale di una fusione di composto flex di avanzato e recente svi-luppo. L’attrito sugli anelli è ridotto in modo significativo, allostesso tempo è aumentata la galleggiabilità, la resistenza e la du-rata nel tempo. Ottima anche per la pesca a ninfa. Lunghezza 22m, completa assenza di memoria, ottima per il roll cast anche abuone distanze. Disponibile nelle colorazioni peach/orange esand/yellow, con le parti colorate nelle tinte più accese che ne ga-rantiscono un’ottima visibilità in pesca. Made in Japan.Per ulteriori informazioni: Errepi Udine, tel. 0432/699675, [email protected].

dotati di Electronic Bait fish Sound System

LIVINGSTON LURESLivingston lures è la sola azienda nel mercato della pesca a svi-luppare un’esca intelligente per tutti i pescatori. Le sue esche, in-fatti, installano al proprio interno un chip intelligente, chiamatoEBS Technology (Electronic Bait fish Sound System), che imita ilnaturale rumore creato dal pesce foraggio in fuga e di cui blackbass, lucioperca, trote, lucci, persici reali, aspi e siluri si alimenta-no. Questo suono molto realistico, abbinato al movimento dell’e-

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Il Super Shore Game è un PE di quattro fili, bianco, mirato alla pescacostiera di spigole, serra, barracuda e piccoli pelagici. È stata pre-stata la massima attenzione nella ricerca della distanza di lancio eresistenza all’abrasione. Il filo viene presentato in confezioni spe-ciali che consentono l’imbobinamento del mulinello senza estrarrea bobina del trecciato dalla confezione originale. Bobine da 150 m.PE 1: 12 lb; PE 1.2: 15 lb; PE 1.5: 22 lb.Per lo spinning medio-pesante, il jigging e la traina c’è il Super Off-shore Game, anch’esso dedicato alla pesca in mare. In quattro fili,bianco, ha un marker ogni 10 m che offre un miglior controllo sulladistanza o profondità di lavoro dell’esca. Bobine da 300 m. PE 2: 30lb; PE 3: 40 lb; PE 4: 50 lb.Creato per lo spinning medio-leggero in acqua dolce e per la pescaa eging, il Super Finesse Game è un multifibra cosiddetto allaround, ovvero in grado di coprire differenti specialità. Anch’essorealizzato con quattro fili, è di colore bordeaux, poco invasivo, eviene presentato in confezioni speciali che consentono l’imbobina-mento del mulinello senza estrarre la bobina del trecciato dallaconfezione originale. Bobine da 150 m. PE 1: 12 lb; PE 1.2: 15 lb;PE 1.5: 22 lb.Gli amanti della pesca al luccio e al black bass troveranno sicura-mente un alleato affidabile nel Super Cover Game, un multifibra diquattro fili in colore verde scuro mimetico con marker bianco ogni10 m e grande resistenza all’abrasione. Bobine da 300 m. PE 2: 30lb; PE 3: 40 lb; PE 4: 50 lb.Non poteva poi mancare un trecciato dedicato alla pesca finesse, siail rockfishing in mare sia lo street fishing o il freshwater flats fi-shing in acqua dolce. Il Super Finesse Game ha una struttura in trefili studiata per offrire la massima sensibilità nell’uso delle esche ul-traleggere che vengono impiegate in queste tecniche. Il filo è pre-sentato in confezioni speciali che consentono l’imbobinamento delmulinello senza estrarre la bobina del trecciato dalla confezione ori-ginale. Bobine da 100 m. PE 0.3: 4.5 lb; PE 0.4: 6 lb; PE 0.6: 9 lb.Il Super Offshore Game, infine, è un PE che non cede a compromes-si. Multifibra di otto fili, garantisce un profilo che aumenta la di-stanza di lancio e offre un migliore e più silenzioso scorrimento tragli anelli. È l’arma definitiva per i pescatori di spinning e jigging altonno rosso o ai tropici. L’imbobinamento è molto caratteristico, sivende in bobine da 100 m unite fino a un massimo di 1200 metri(12 bobine) per poter scegliere la lunghezza corretta minimizzandosprechi e rimanenze. Questo filo cambia colore ogni 10 m. PE 4: 62lb; PE 5: 78 lb; PE 6: 86 lb.Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919,www.molixfishing.com.

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sca, richiama l’attenzione dei predatori in tutte le condizioni di ac-qua, anche le più torbide. Il chip si attiva nel momento in cui l’escaentra in contatto con l’acqua e si spegne automaticamente quan-do è completamente asciutta. I componenti degli artificiali sono altop, la vernice è decisamente robusta, paletta e corpo sono rifinitial meglio e non si notano segni di giunzione fra le due parti. Li-vingston Lures monta ancorette super affilate della Daiichi hooks.Livingston Lures è molto attenta alla biologia dei predatori e delleloro prede per far sì che l’EBS System imiti alla perfezione tutti irumori che i pesci emettono sott’acqua. Il chip, infatti, non emettesemplicemente un rumore, ma il suono reale emesso dai pescipreda, con la giusta frequenza e intensità. A tale proposito si ri-corda che i predatori sentono i rumori sommersi in tre modi: trami-

te la linea laterale, tramite gli orecchi,che nei pesci sono localizzati molto vici-no al cervello, dove riescono a sentirele frequenze più alte, tramite la vescicanatatoria, che fa da cassa di risonanzavibrando a ogni ricezione di suono. Tut-ti i pesci possono sentire i suoni e tuttii pesci creano suoni più o meno intensinuotando.

Far funzionare lo smart chip è semplicissimo: basta lanciare l’escain acqua. Al contatto con questa, i due connettori attivano il chipe l’artificiale inizia a emettere il suono tanto gradito ai predatori.Quando si toglie l’esca dall’acqua e questa si asciuga, il chip sispegne, risparmiando batteria. La durata di quest’ultima è moltoelevata, pari a circa 200 ore effettive di autonomia. Per essere si-curi che la batteria sia esclusa è consigliabile asciugare semprebene l’esca dopo l’utilizzo dell’artificiale.Esistono vari modelli e varie tipologie di artificiali. La Pro Series èla serie originale e più conosciuta: il crank Howeller Dream MasterClassic è l’esca che ha aiutato Randy Howell a vincere il Bass Ma-ster Classic 2014, la gara di bass più importante al mondo. Lagamma comprende anche lipless crankbait come il Pro Ripper,jerkbait come lo Stick Master e top water come il Pro Sizzle. Tutti imodelli Pro Series sono muniti di EBS Technology. Da febbraio2015 sarà poi disponibile la Team Livingston Series, che rappre-senta un miglioramento della tecnologia. L’inventore di Living-ston Lures, Robert Casteneda, ha infatti creato un chip che nonsolo imita il rumore del pesce foraggio che fugge, ma anche quellidi un pesce inattivo e di un gambero che si alimenta. È inoltrepossibile non attivare il chip e pescare senza che esso sia acceso.Per ulteriori informazioni: Blue Springs, tel. 0422/634083,www.bluesprings.it, [email protected].

Little John 70, Little John Baby DD60, Baby Fat John 50

SPRO CRANKSGrazie all’accordo commerciale in vigore dal 1 ottobre tra Fassa,azienda leader nella distribuzione di articoli da pesca, e SPRON.V., distributrice europea dei marchi SPRO e Gamakatsu, arriva fi-nalmente in Italia la gamma completa di artificiali SPRO, famosiper l’alto potere catturante e per l’altissimo indice di gradimentonei confronti dei predatori di mezzo mondo: dal luccio al persico,dal black bass alla trota, passando per ‘new entries’ come l’aspio eil siluro. La novità forse più interessante per il 2015 è il nuovocrank disegnato dal famoso John Crews, ti-tolato angler del circuito Bassmaster Elite.La gamma comprende tre modelli. Il LittleJohn 70, capace di arrivare fino a 7 m diprofondità, ha forma originale a fianchi piat-ti ed è in grado di produrre vibrazioni unichee di forte intensità, oltre a essere moltosemplice da animare, quasi come se fosseuna comune swimbait. Il Little John BabyDD60, in pratica una versione più piccola delLittle John, è utile quando le profondità daesplorare vanno da 2 a 4 m. Il Baby Fat John50, infine, è più classico nella forma ma èdotato di una paletta con un’inclinazioneparticolare per produrre vibrazioni uniche.La particolarità di questi artificiali è quella diavere un sistema rattlin’ piuttosto essenziale perché John Crewssostiene che non sia il rumore a scatenare l’attacco dei predatorima le vibrazioni prodotte dall’artificiale che nuota. Un vero assonella manica quindi, soprattutto in acque molto battute con pesciassuefatti al sistema rattlin’. Tutti e tre i modelli sono equipaggia-ti da ancorette Gamakatsu originali. Per ulteriori informazioni:Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, [email protected].

nuovi modelli Super Affondante e Super Casting

REAL WINNER 2015Finalmente, dopo varie richieste degli estimatori delle acque dolcie dello spinning in mare, la gamma dei modelli Real Winner si ar-ricchisce dei minnow Super Affondante e Super Casting, ideali persvariate tecniche di spinning. Una grossa novità è rappresentataanzitutto dal modello di 3,5 cm per 6,5 g con paletta, che divieneun asso nella manica per gli amanti dello spinning in torrente e inogni situazione idonea a uno spinning leggero. Ovviamente que-sto nuovo minnow tiene meglio la corrente ed entra praticamentepiù velocemente in pesca. Ma di altrettanta rilevante è la serie del7-10 e 12 cm casting, che potenzia la sua gittata grazie a un ap-porto maggiore di peso; ora infatti il 7 cm pesa ben 15 g, il 10 ar-

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riva a 28 g e il 12 a ben 41 g. L’assetto in pesca non cambia equesti Super Casting consentono una pesca mirata anche pocosotto la superficie, pur favorendo un lancio ancor più ragguarde-vole in lago o mare aperto. Come tutti sanno è folta anche la gam-ma colori reperibile a seconda delle circostanze e situazioni di pe-sca. I Super Casting diventano così ancor più micidiali nei laghiprealpini a caccia ad esempio di trote lacustri, ma anche sui raschifiumaroli insidiando la trota marmorata. Tutta la serie SuperAffondante e Super Casting è contraddistinta da una sfumaturacolor arancio posta verso la coda in basso dell’artificiale. Per ulte-riori informazioni: www.realwinner.it. (Giorgio Montagna)

due novità da Molix

JUBARINO AREA E TROUT SPOONDue ‘piccolissime’ novità in casa Molix dedicate agli amanti dellapesca alla trota in laghetto con esche artificiali. Il Jubarino, anchese già conosciuto, è stato rivisto nel look e reso ancora più specia-listico del modello standard. Sparisce l’ancoretta ventrale e appa-re un amo posteriore dressato che ha la funzione di aumentare lavibrazioni e ingrandire leggermente l’esca; il nuovo modello è inol-tre dotato di un microbarb, un ardiglione ridottissimo, facile da

schiacciare per poter pescar senza problemi in quei bacini dove èproibito. Il modello Area è suspending, mentre il Jubarino normaleè uno slow sinking. È stata anche sviluppata una nuova serie dicolori ad hoc, che gli specialisti apprezzeranno molto. Il JubarinoArea, anche se ha un forte indirizzo trotaiolo, non mancherà di ri-chiamare l’attenzione degli appassionati di rockfishing, freshwa-ter flats fishing e street fishing, tutte tecniche di pesca ultrafi-nesse.

Del tutto nuovo invece l’arrivo del Trout Spoon, un miniondulanteanch’esso indirizzato alla pesca dei salmonidi, sia in laghetto chein acque libere. La forma dell’esca non inganna: ci troviamo da-vanti a un artificiale dotato di un wobbling potente che, nono-stante le piccole dimensioni, emette forti vibrazioni, in grado disvegliare gli istinti sopiti delle trote più apatiche. Anche qui ab-biamo l’amo con il microbarb che facilita il rilascio delle prede e silascia schiacciare ancora più facilmente. Il Trout Spoon è lungo 3cm e sarà disponibile in tre grammature extra light da 2.5 g - 3.5g - 5 g, con la particolarità che le dimensioni non cambiano: l’escarimane sempre della stessa lunghezza e larghezza, mentre a va-riare è lo spessore del metallo. Molix ha creato per il Trout Spoonuna serie di colori, alcuni dei quali inediti, che si prestano al targetspecifico dell’esca, includendo anche un colore ‘Pellet’, per le troted’allevamento, ancora abituate al mangime artificiale.Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919,www.molixfishing.com.

dalla collaborazione fra Black Flagg e Ilba

BF BACKDROP SPIN ASPBF Backdrop Spin è stato il primo nato dalla collaborazione fraBlack Flagg Raw Fishing Attitude e un ditta storica nella produzio-ne di esche in Italia, ossia Ilba. L’elevato rapporto peso/volume lorende un rotante molto adatto ai recuperi veloci e ad affrontare lecorrenti più impetuose. Da qui l’idea di proporre ai tanti appassio-nati che si dedicano alla pesca dell’aspio una rivisitazione del no-stro cavallo di battaglia. Nasce così il BF Backdrop Asp, che abbinale caratteristiche del primogenito BF Backdrop Spin a una cartellacolori esclusiva e dai toni più accesi, per non passare inosservatoagli occhi del predatore durante le nostre scorribande sul fiume.

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Come nella versione precedente, anche sul Black Flagg BackdropSpin Asp sono montate ancorette Vanfook DT45B, che garantisco-no un’ottima affilatura, grande resistenza e robustezza. Ma nonsolo aspio: durante i test questo artificiale si è rivelato un assonella manica anche nella ricerca del black bass e del cavedano, so-prattutto quando serve un artificiale compatto e che permetta dicoprire spazi ampi senza perdere l’assetto in acqua. Tre le misuredisponibili: #2 (8,5 g); #3 (11 g); #4 (18 g). La nuova misura conpala #4 per ben 18 g di peso risulterà particolarmente utile nell’af-frontare le correnti più ruvide dei fiumi di fondovalle a caccia, oltreche di aspi, anche delle trote marmorate. Per ulteriori informazioni:T2 distribution srl, tel. 0532/800555, [email protected].

un utile accessorio per la costruzione

LENTE A VENTOSA STONFOPensata per l’impiego da parte di fly tyier e au-tocostruttori, questa lente d’ingrandimento dialta qualità consente di vedere chiaramente esenza distorsioni i più piccoli particolari duran-te la costruzione. Il braccio flessibile ha una po-tente base a ventosa con azionamento a levaper garantire un rapido e sicuro bloccaggio.Dati tecnici: ingrandimento 2X, dimensioni len-te 80 mm, lunghezza braccio flessibile 350mm, peso 165 g. Per ulteriori informazioni:Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com,[email protected].

in tre colorazioni

CROWN TUNGSTEN HEADBODYL’ampia gamma delle testine in ottone e tungsteno Crown si am-plia con un nuovo prodotto. Le Crown Tungsten Headbody, per-fette per creare ninfe e jig, sono disponibili nelle colorazioni BlackNickel, Silver e Gold in cinque misure, da 2 a 4 mm.

Per ulteriori informa-zioni, è possibile con-tattare direttamenteMajora Intelligent Fi-shing, via Molina,80/10, 20060 Vignate(MI), tel. 02/95364376,www.majorafishing.com.

in radica e rete plastica

GUADINO ECOLOGICO POZZOLINI

Il guadino, perlomeno per i pescatori a mosca, non svolge più ilmero compito di impedire la fuga della preda, magari allamata inmaniera approssimativa, ma riveste un ruolo di accessorio indi-spensabile per abbreviare il combattimento e ridurre lo stress dacattura per poter rilasciare il pesce nelle migliori condizioni. Ov-viamente deve avere caratteristiche tali da non danneggiarne lesquame e le pinne, provocare traumi dovuti all’insaccamento otrasmettere spore, funghi o protozoi dovuti alle muffe derivantida reti o strutture putrescibili. Il guadino Pozzolini risponde a tut-te queste caratteristiche grazie alla rete in materiale plastico spe-ciale che, oltre a rivelarsi indispensabile per chi tiene alla salva-guardia del pesce e dell’ambiente, offre anche il vantaggio di es-sere totalmente impermeabile e quindi in grado di evitare il fasti-dioso inconveniente di bagnare la schiena del pescatore. Un robu-sto magnete serve al fissaggio e al rapido sgancio del guadino.Oltre alla funzionalità, è stata curata in modo particolare l’esteticacon la struttura formata da tre strati di pregiati legni laminati, in-serto in radica e trattamento antigraffio e antiusura. Un bellissi-mo oggetto nel contempo pratico, elegante e rispettoso dei nostriamici pinnuti. Misure: 58x23 cm. Prezzo: 78 euro.Per maggior informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini,Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002,www.pozzolinifly.com, [email protected].

show room

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quattro nuovi prodotti per il 2015

LOON NEWS

Loon UV Power Lamp è la nuova lampada portatile per l’applica-zione di vernici e collanti UV. Semplice e veloce da utilizzare, è giàdotata di batteria AA e custodia tipo Cordura.

Corpi, sacche alari e teste di vari artificiali ai quali si voglia dareuna finitura delicata, troveranno la loro soluzione migliore con UVFly Finish Thin. Qualora si voglia invece conferire una finituraspessa si potrà impiegare Loon Fly Paint Thick.,Una volta data laforma che più vi soddisfa, basta esporre l’artificiale alla UV PowerLamp per 15 secondi per catalizzare. Flacone da ½ oz.

Loon UV Wader Repair, infine, è il nuovo prodotto pensato per ri-parare istantaneamente i propri wader anche durante le battutedi pesca. Esporre alla luce di UV Power Lamp per 15 secondi percatalizzare. Flacone da ½ oz.Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel.02/95364376, www.majorafishing.com.

una giacca per il saltwater

GEOFF ANDERSON XANADONonostante l’eccezionale leggerezza, la nuova Xanado è una giac-ca estremamente resistente, ideale per ogni tecnica di pesca, conuna particolare attenzione alla pesca in saltwater. Grazie alla par-ticolare membrana molecolare del tessuto Simpatex (una dellemembrane più sottili), infatti, questa giacca risulta totalmenteinattaccabile dalla salsedine, a differenza dei più blasonati tessutimicroporosi. Impermeabile anche a costante contatto con l’acquasalmastra (20.000 mm.).Tessuto esterno Cordura Shell fabric, tra i materiali più resistentiattualmente disponibili. Traspirante, antiabrasione e antivento.Massima qualità, perfetta sartoria, totale rispetto per l’ambiente.Tessuto ecologico (PTFE free) ed ecocompatibile, certificatoOeko-Tex Standard 100. Made in Europe.

Dettagli:• cerniere YKK AquaGard resistenti all’acqua;• 2 tasche scaldamani con chiusura magnetica;• 2 ampie tasche anteriori con zip YKK AquaGuard e sistema di

aderenza magnetica che riduce l’ingombro quando le tasche so-no vuote;

• 1 tasca interna resistente all’acqua;• maniche preformate;• polsini regolabili con fodera in micro neoprene e chiusura Velcro;• collo regolabile, alto e protettivo, completamente indipendente

dal cappuccio per favorire i movimenti;• cappuccio regolabile, dotato di sgocciolatoio e prodotto in mate-

riale elasticizzato;• laccio regolabile in vita;• parte lombare allungata per massima protezione termica;• gancio D posteriore;• colore: brown; taglie: S-XXXL; peso: 698 g (taglia L).Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063,www.oldcaptain.it, [email protected].

in tessuto a tre strati impermeabile

WADER H-aaLPHAI nuovi wader H-Alpha sono realizzati in tessuto atre strati impermeabile, con caratteristiche di resi-stenza a colonna d’acqua WPR 10000 mm e traspi-rabilità H2O/mvp 4000 g/m². Tasca interna con zip,bretelle e cintura regolabile, calzare in neoprene da5 mm con ghette.

taglia S M L XL 2XLpiede 39-40 41-42 43-44 45-46 47-48altezza 168-181 172-185 175-189 181-194 185-198petto 93-114 96-118 100-121 103-125 107-129cucitura 73-85 75-88 78-90 80-93 82-96

Per ulteriori informazioni, è possibile contattareMajora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376,www.majorafishing.com.

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show room

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