14-04 SPINNING WORLD - ITALIANO

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2 Textile news and trends by Prosino Borgosesia Rings ALLA RICERCA DELLO SPIRITO DEL COTONE ALDO PIENZI, ESPERTO MONDIALE NELLA SELEZIONE DEI COTONI DI ECCELLENZA RAPIDITÀ DECISIONALE IN UN GRANDE GRUPPO SAURER GROUP, UNA REALTÀ SOLIDA E FLESSIBILE CHE ACCOMPAGNA L’EVOLUZIONE DEI MERCATI TESSILI “FROM YEARS TO YARNS” CESARE SAVIO CI RACCONTA LA STORIA IMPRENDITORIALE DI UNA FAMIGLIA CHE HA SEMPRE CREDUTO NELL’INNOVAZIONE IL CONTRIBUTO DELL’ANELLO STEELHAWK AL CONTENIMENTO DEI COSTI NELLA FILATURA COTONIERA DOUBLE LIFE RINGS IL NUOVO ANELLO REVERSIBILE 04 06 08 10 11 World SPINNING

description

- Interview to Cotton Specialist Mr. Aldo Pienzi - Interview to SAURER GROUP CEO, Mr. Daniel Lippuner - Interview to SAFIL (Most flexible worsted spinning mill in the world), Mr. Cesare Savio - Article on the advantages in term of cost saving of our STEELHAWK spinning ring - Article on RR - Reversible Ring for Chinese Spinning Frames

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Textile news and trends by Prosino Borgosesia Rings

AllA RiceRcA dello sPiRiTodel coToneAldo Pienzi, esPeRTo mondiAlenellA selezione dei coTonidi eccellenzA

RAPidiTÀ decisionAlein Un GRAnde GRUPPosAUReR GRoUP, UnA ReAlTÀ solidAe flessiBile che AccomPAGnA l’evolUzione dei meRcATi Tessili

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WorldSPINNING

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we KEEP the WORLDSPINNING

Cari Lettori,

il quarto numero di spinning world è nato nel corso di un 2014 ricco di novità, sia dal punto di vista dei prodotti che da quello dei contatti con gli utilizzatori dei prodotti stessi.

Le fiere a cui la nostra azienda ha partecipato e le centinaia di visite che la nostra forza commerciale realizza ogni anno ci permettono di conoscere sempre meglio coloro che scelgono i nostri prodotti. È importante ascoltare dalla loro voce tutte le particolarità, le criticità delle fibre che essi trasformano in filati e le più varie esigenze. È altresì fondamentale avere un riscontro diretto sulle performance degli anelli e poter dare suggerimenti per ottimizzarne la durata e la velocità.

Proprio da questo utilissimo scambio con gli utilizzatori degli anelli Borgosesia è nato il nuovo prodotto “double life”, un anello con due flange perfettamente simmetriche presentato in anteprima a ITMA Asia 2014 lo scorso giugno, a cui abbia-mo dedicato il sito web www.double-life-ring.com.

Questo anello è ora disponibile per i filatoi cinesi con uno spe-ciale anello adattatore.

L’accoglienza è stata davvero ottima, poiché questo anello che “raddoppia la sua vita” risponde effettivamente alle esi-genze di contenimento dei costi dei produttori, senza peraltro influire negativamente sul livello di qualità del filo e sul nume-ro delle rotture.

A pagina 10 trovate la presentazione tecnica e un’analisi delle performances di questo prodotto.

Tra gli incontri interessanti del 2014 ve ne sono tre che abbia-mo voluto condividere con voi in questo numero.

La selezione delle fibre è il punto di partenza di tutto il mondo tessile e in questa attività l’esperienza e la professionalità sono fondamentali. Ce lo spiega Aldo Pienzi, esperto mon-diale nella selezione dei cotoni di eccellenza, guidandoci alla scoperta del vero “spirito” del cotone.

Incontriamo poi Safil, filatura italiana che utilizza gli anelli conici lubrificati Prosino e che ha saputo, sotto la guida dei fratelli Cesare ed Alberto Sa-vio, trasformare una congiun-tura di crisi in un’occasione di rinnovamento totale per l’azien-da, sviluppandone l’attitudine sperimentatrice e affermando-si così come produttore leader a livello internazionale.

Da sempre la nostra azienda apre le porte del proprio stabi-limento ai clienti e fornitori, affinché possano rendersi conto dei processi produttivi, dei controlli di qualità che effettuiamo e della nostra struttura. Da queste visite spesso nascono nuove opportunità, scambi, risposte.

Nei mesi scorsi, infine, abbiamo avuto il piacere di ricevere nel nostro stabilimento di Grignasco Mr. Daniel Lippuner, CEO di Saurer Group, uno dei grandi produttori internazionali di macchine tessili, che recentemente è entrato a far parte di Jinsheng Group. Prosino è fornitore di anelli per filatoi e ritor-citoi per i marchi Zinser e Volkmann, che fanno capo a Saurer Group. Con l’occasione abbiamo rivolto a Mr. Lippuner qualche domanda sulla realtà di Saurer Group e sulla sua visione dello scenario tessile mondiale.

Buona lettura,

Pietro ProsinoCEO Prosino s.r.l. / Borgosesia Rings

sPinninG woRld - Semestrale

Direzione e Coordinamento:Adv leadingVia Alby, 1810131 TorinoTel. +39 011 [email protected]

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Aldo Pienzi, la sua figura pro-fessionale è molto particolare e interessante. Si può dire, facen-do un paragone con i vini, che lei è un sommelier del cotone?

È una similitudine interessante! In un certo senso è proprio così. Ho iniziato a lavorare 40 anni fa in fila-tura e ho imparato a seguire le varie fasi della produzione.La Manifattura di Legnano, in cui seguivo gli acquisti e la qualità, all’epoca era la più grande filatura europea per i titoli fini. Compravo 150mila balle di cotone all’anno, il 10% delle lavorazioni effettuate in Italia. Ho potuto così conoscere tutti i Paesi produttori di cotone, indirizzandomi verso i cotoni più pregiati e facendo ricerca per sele-zionare i migliori. Il cotone a fibra extralunga rappre-

senta una piccola parte del cotone lavorato nel mondo ogni anno, ma esige un processo di scelta molto accurato. La sele-zione qualitativa del cotone è anche fondamentale per garan-tire prestazioni ottimali alle macchine di ultima generazione, come le compact e air jet.Da qualche anno ho iniziato a collaborare con Albini Group, azienda italiana di eccellenza del mondo cotoniero, nel suo percorso di miglioramento continuo della qualità. Albini ha iniziato da qualche anno un processo di integrazione verticale per il controllo dell’intera filiera, dai campi di cotone

fino al tessuto finito. Questo ha permesso, soprattutto grazie al controllo diretto e alla selezione delle migliori materie prime, di ottenere prodotti di qualità assoluta. Per esempio abbiamo riscoperto la coltivazione di due varietà egiziane molto pregia-te e cadute in disuso per un periodo, il Giza 87 e il Giza 45, e del Sea Island, prodotto a Barbados e in Giamaica, che ha fibre lunghe mediamente 40-45 mm. Sono produzioni di nicchia, che hanno permesso di produrre tessuti di titolo Ne 330, con una mano eccezionalmente setosa al tatto.

Ci può dire la tipologia di cotoni più adatti per alcune lavorazioni?Il cotone egiziano generalmente è il più pregiato per lunghezza delle fibre, lucentezza e volume. Il Sea Island è pregiato ma co-sta 8 volte di più rispetto al cotone americano; arriva a costare 12 $ alla libbra, contro 0.80 $ di un cotone da denim, per dare un metro di paragone.

Cotone corto (Uppland) 28-30 mm lunghezza, adatto a titoli grossi e al denim, che tollera lunghezze irregolari delle fibre. Cotone lungo (35-40) mm camiceria di buona qualità.Cotone extralungo 40-45 mm, adatto a titoli finissimi, maglieria e camiceria di eccellenza.

Una parte importante del mio lavoro è costituito dalle prove sul-le fibre. Oltre a fare molte prove al microscopio sulle fibre del cotone, quando sono sul campo controllo vari aspetti del fiocco di cotone, toccandolo, aprendolo e osservandone il colore e la morbidezza. Cerco di cogliere lo “spirito del cotone”, la sua es-senza, per trasportarla fino al filato e dargli quella mano partico-lare, il touch. Quando apro il fiocco gli parlo, cerco di capire cosa potrà diventare, in quale lavorazione potrà dare il suo meglio. L’esperienza sta nella capacità di interpretare lo spirito del co-

tone e trasferirlo fino ai capi finiti. Solo così un capo di camice-ria di alta gamma avrà quel qualcosa in più, difficile da definire ma percettibile, che lo distinguerà dagli altri prodotti.

Che influenza ha la cerosità delle fibre sull’andamento della filatura, per quanto riguarda la lubrificazione tra anello e cursore?Non è facile analizzare la cerosità del cotone. Le condizioni ambientali in cui avviene la filatura sono fondamentali; certe situazioni esasperano la frizione tra il filo e l’anello. Miscelando cotoni diversi si corre qualche rischio, si creano tensioni mec-caniche. Anche le condizioni di coltivazione del cotone influi-scono, a seconda che nasca in ambienti umidi e con escursioni termiche. Un altro problema in filatura è l’appiccicosità del co-tone, che causa rotture nel filo e deriva in gran parte da una mosca che vive nei campi di cotone. Un altro problema per la filatura è la contaminazione del colore: ci sono fibre colorate che influenzano la nuance finale del cotone.La qualità del cotone egiziano è migliore perché l’Egitto garan-tisce un clima costante con scarse escursioni termiche nottur-ne; le catene degli zuccheri contenuti nel cotone non vengono bloccate dallo sbalzo termico.

Quali sono i peggiori cotoni, quelli che rovinano gli anelli e danno una scarsa qualità nella filatura?Le fibre che possono causare problemi e filati di scarsa qua-lità sono i cotoni troppo secchi, quelli di grado basso, i cotoni sporchi e pieni di impurità, che durante la lavorazione causano frizioni e abrasioni.Al momento del raccolto si divide immediatamente il cotone in gradi: grado 1 (migliore) e grado 2, più sporco.Il cotone migliore si raccoglie a mano, perché si riescono a mantenere le fibre più intatte. Non tutti sanno che il fiocco

è una piccola parte utilizzabile della pianta di cotone: con i semi, infatti, si producono olio e il mangime per gli animali.Il ciclo di vita della pianta dura 6 mesi dalla semina al raccolto; ad ogni raccolto i semi quadruplicano.

Nel panorama dei produttori di cotone ci sono Paesi emergenti?Il Brasile sta emergendo con cotoni di qualità media, la Cina produce grandi quantitativi. Per il resto il mercato rimane diviso tra i produttori storici: Egitto, India, USA, Caraibi, Turkmenistan e Repubbliche Ex Sovietiche.

AllA rIcercAdello SPIrItodel cotoNeAldo PIeNzI, eSPerto moNdIAleNellA SelezIoNe deI cotoNI dI eccelleNzA

Aldo Pienzi,esperto di selezionedel cotone

Aldo Pienzi con Pietro Prosino

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Un ospite di eccezione ha recen-temente visitato la sede e lo sta-bilimento Prosino a Borgosesia. È Daniel Lippuner, CEO di Saurer Group, uno dei grandi produttori in-ternazionali di macchine tessili, di cui Prosino è fornitore di anelli per filatoi e ritorcitoi per i marchi Zinser e Volkmann. Con l’occasione abbiamo rivolto a Mr. Lippuner alcune do-mande sulla realtà di Saurer Group e sulla sua visione dello scenario tes-sile mondiale.

Buongiorno Mr. Lippuner, siamo lieti di avere l’opportunità di intervistarla. Lei attualmente è CEO di SAURER Group; questo ruolo arriva dopo una lunga esperienza in SAURER Group ed è un impor-tante riconoscimento per il suo lavoro. Ci riassume il suo percorso in azienda?

Sono arrivato in Oerlikon nel 2007, quindi sono relativamente “giovane” in azienda. In precedenza ho lavorato nel settore automotive per aziende come Hilti and Rieter.

Nel 2013 Saurer Group è stata protagonista di un’impor-tante operazione di vendita e ora fa parte di Jinsheng Group. Saurer Group conferma il suo ruolo di marchio leader nel settore sia delle macchine tessili che della componentistica. Come influirà questa operazione sulla vostra struttura e sulla vostra presenza nei mercati internazionali? Quali vantaggi vi aspettate?

Questo cambiamento non è significativo per la struttura di Sau-rer in quanto, da quando abbiamo lasciato Oerlikon, lavoriamo in modo totalmente indipendente: abbiamo il nostro consiglio di amministrazione che include alcuni rappresentanti di Jinsheng Group e altri membri indipendenti che sono responsabili del-lo sviluppo di Saurer Group. L’uscita da Oerlikon ci ha dato la preziosa opportunità di ridurre la nostra struttura all’osso, eli-

minando gli aspetti non essenziali. Il vantaggio maggiore è un processo decisionale più rapido. Facciamo parte di un grande gruppo ma ci comportiamo come un’azienda di medie dimensioni. Il nostro ufficio direzionale è formato da 5 persone. Prima il processo decisionale richiedeva dai 3 ai 6 mesi mentre adesso deliberiamo in modo indipendente e decentralizzato.Lo stesso accade nelle altre 8 aziende del gruppo. Credo che la struttura di Saurer sia abbastanza unica.Dal punto di vista dei mercati internazionali, il vantaggio di far parte di Jinsheng Group è la nostra presenza in Cina: siamo in grado di raggiungere i livelli decisionali alti, cosa che prima era più difficoltosa.

Qual è la sua opinione sul tessile manifatturiero europeo sui mercati globali, dove sembra evidente che l’Asia sia destinata a un ruolo di leadership?Fino a due anni fa il trend era chiaro: i produttori meccanotessi-li asiatici erano in espansione nel segmento di mercato medio-basso. Di conseguenza i produttori europei hanno iniziato a proporre in Asia, specialmente in India e Cina, prodotti di fascia di prezzo intermedia competitivi in termini di prezzo, funzionali-tà e performance verso le macchine locali.Oggi in India e in Cina l’automazione, l’efficienza e la produttivi-tà sono le questioni fondamentali.Per esempio, lo scorso anno l’80% dei filatori ad anello in In-dia è stato equipaggiato con sistemi di levata automatici. Il segmento intermedio sta emergendo per la sua quali-tà, e questo è un fenomeno relativamente nuovo.

Come sta cambiando il mondo tessile e quali sono i mercati emergenti? Quali opportunità si prospettano per Saurer Group nei vari mercati?Negli ultimi due anni stiamo vivendo cambiamenti signi-ficativi. La Cina era il merca-to più grande, mentre oggi si trova ad affrontare costi

del lavoro e prezzi del cotone crescenti. I filatori hanno diverse alternative: spostarsi in Vietnam o in altri Paesi con costi del lavoro bassi, migliorare la qualità dei prodotti usando macchine di fabbricazione europea, oppure… chiudere gli stabilimenti. Nello stesso tempo cresce la produzione tessile indiana, un vero boom trainato dal mercato interno.Gli altri protagonisti, Indonesia, Vietnam, Pakistan e Bangladesh, stanno migliorando e cresceranno ancora nei prossimi anni.

Saurer produce sia macchine sia componentistica. Che rapporto c’è tra le due divisioni? Quali sono i rispettivi mercati?Per quanto riguarda i componenti esistono due principali mer-cati: macchine per la lavorazione di fibre a fiocco (staple) e a filo continuo (filament).Il secondo è rimasto appannaggio di Oerlikon, mentre il primo è coperto da Zinser.I clienti interni sono considerati allo stesso modo di quelli esterni: dobbiamo assicurare a tutti la migliore qualità per es-sere competitivi.

All’interno della vostra offerta di macchine e componen-tistica siete leader con i filatoi Zinser per filature di fibre lun-ghe e con i ritorcitoi Volkmann per fibre di vetro. Prosino vi fornisce gli anelli per filatura e ritorcitura per equipaggiare

entrambi i tipi di macchina. Quali standard qualitativi richiedete ai vostri forni-tori? Qual è l’importanza di componenti come gli anelli per il livello qualita-tivo generale delle vostre macchine? I clienti frequentemente ri-chiedono anelli di una marca specifica. Sempre più spesso chiedono gli anelli Prosino a cui riconoscono qualità e durata superiori.Offrire anelli Prosino rap-presenta anche per noi una garanzia per evitare possibi-li problemi con gli anelli.

Oggi ha visitato lo stabilimento di produzione Prosino.Qual è la sua impressione? Saurer Group ha un rapporto commerciale di lungo termine con Prosino. Può darci qual-che suggerimento che aiuti il nostro impegno per il migliora-mento e la crescita del nostro prodotto?Ho avuto un’ottima impressione: i controlli di qualità sono estremamente accurati e lo stabilimento è più grande di quanto immaginassi. In particolare, Prosino ha la flessibilità per pro-durre piccoli lotti di anelli personalizzati; questo è un grande punto di forza da non perdere di vista.

Può darci qualche anticipazione sugli obiettivi della vostra unità di Ricerca & Sviluppo?

Nell’ultima edizione di ITMA Asia + CITME a Shanghai, Saurer Group ha lanciato tre macchine completamente nuove: il filatoio OE Schalforst BD 6, il filatoio ad anello Zinser Impact 72 e la carda Jintan JSC326. Abbiamo anche presentato il concept di “triplo valore aggiunto” E3: Energia, Economicità ed Ergono-mia, un abbinamento che assicurerà il massimo valore ai nostri clienti.

I filatoi per fibre lunghe Zinser utilizzano gli anelli conici “Borgo-sesia” 4+4 (crf. ADV in 4°cover) e i ritorcitoi Volkmann per fibre di vetro sono equipaggiati con anelli “Borgosesia” in acciaio sinterizzato “Nylon 5”.

rAPIdItÀdecISIoNAle IN UNGrANde GrUPPoSAUrer GroUP,UNA reAltÀ SolIdA e fleSSIbIle che AccomPAGNA l’evolUzIoNe deI mercAtI teSSIlI

Daniel Lippuner,CEO Saurer Group

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Signor Savio, potrebbe sintetizzarci la storia di Safil e l’attuale assetto aziendale?Safil è stata fondata nel 1954 da mio padre Fernando ed è gestita oggi da me e mio fratello Alberto. Siamo un gruppo di oltre 700 per-sone tra Italia e Bulgaria e produ-ciamo filati pettinati, settore in cui siamo un’azienda leader molto flessibile e diversificata. In Italia abbiamo gli uffici commerciali e amministrativi e la tintura in roc-che; in Bulgaria avviene tutta la produzione.

Ci parli della vostra esperien-za a Plovdiv, in Bulgaria, che ha portato alla nascita di Bulsafil. La vostra intuizione di puntare su

questo Paese si è rivelata vincen-te. Quali sono state le sfide più

grandi che avete dovuto affrontare ? Nella seconda metà degli anni Novanta, a causa della sempre crescente insostenibilità dei costi in Italia, che ci avrebbero portato a chiudere la produzione nell’arco di pochi anni, ho esplorato la possibilità di aprire una piccola linea di produzio-ne a Plovdiv, la seconda città della Bulgaria. La città ha ottimi collegamenti autostradali e aeroportuali, e la snellezza della burocrazia ci ha permesso di concretizzare rapidamente il no-stro progetto; la produzione è partita nel 2001.Abbiamo trovato una realtà molto positiva, con un costo dell’energia elettrica che è la metà di quello italiano, una ma-nodopera qualificata e desiderosa di crescere e tempi di rea-lizzazione tecnica dell’impianto produttivo molto rapidi.Per attrarre la manodopera qualificata dalle zone circostanti, ci siamo organizzati per gestire autonomamente il trasporto di operai e impiegati in un raggio di 30 chilometri; per contenere il turnover e fidelizzare i nostri dipendenti abbiamo effettuato degli aumenti salariali in media ogni 6 mesi. La produzione pro-cede a pieno ritmo: lavoriamo 340 giorni all’anno e abbiamo una struttura snella e rapida nell’apportare cambiamenti alla produzione, che ci permettono di essere competitivi.

Le aziende manifatturiere italiane attraversano in genere un periodo di grande difficoltà; come pensate che sarebbe la situazione di Safil oggi se non aveste deciso 15 anni di aprire uno stabilimento in Bulgaria?Credo che la nostra azienda sarebbe chiusa da oltre 10 anni. Questa soluzione, che all’epoca non fu affatto facile da intra-prendere, ci ha permesso di mantenere i posti di lavoro in Ita-lia e di acquisire quote di export maggiori.Infatti con la produzione congiunta tra Italia e Bulgaria pos-siamo garantire ai nostri clienti la provenienza Made in Eu-rope, un marchio di qualità sempre più richiesto nella filiera. Inoltre il costo del lavoro più basso ci ha permesso di aumen-tare notevolmente il numero di persone addette al controllo qualità, e di migliorare sensibilmente il nostro prodotto.A livello di filatura pettinata siamo l’impianto più flessibile al mondo: nel 2013 abbiamo realizzato 4500 lotti di produzione diversi; ogni giorno abbiamo effettuato almeno 10 cambi di produzione. Ogni cambio comporta pulizia e regolazione delle macchine e personale specializzato a gestirle.Lo scorso anno abbiamo prodotto 360 articoli nuovi; il livello di ricerca e innovazione è continuo; questo comporta un impe-gno umano enorme e un risultato più dinamico rispetto ad una filatura tradizionale che produce grandi lotti standard.

Recentemente avete acquisito i marchi Filatura di Gri-gnasco e Grignasco Filati, simbolo della tradizione tessile italiana e piemontese. Oltre ad aver contribuito alla soprav-vivenza di un brand fortemente radicato nella storia italiana e del suo know-how, cosa ha rappresentato questa operazio-ne per voi in termini di diversificazione del prodotto?Da tempo cercavamo di entrare nel comparto del filato per la maglieria intima; è un settore molto statico e restio a cambia-re i fornitori, per cui appena si è prospettata la possibilità di rilevare un marchio di tradizione, l’abbiamo colta.In questo modo abbiamo acquisito una piccola quo-ta di mercato: 150 mila kg anni (sui 7 milioni kg totali della nostra produzione). La stessa cosa è avvenuta con l’acquisizione dell’a-zienda francese Filature de Mohair, leader in questo

mercato di nicchia.Analogamente nel 2010 abbiamo acquisito Erredi, tintoria biel-lese già nostra cliente; siamo così entrati nel business della maglieria. Oggi tingiamo 2,5 milioni di kg annui in un impianto che può sostenere grossi margini di aumento e che ha un ele-vato standard qualitativo.

Qual è la vostra gamma di titoli e quali sono le fibre filate nel vs stabilimento? Quali sono i vostri mercati principali di riferimento?Il nostro titolo più fine è l’Nm 125.000. Vendiamo il 90% del filato in Europa di cui il 50% in Italia. L’export extraeuropeo presenta molte complicazioni e barriere.

Sui vostri 33.000 fusi ZINSER e COGNETEX utilizzate gli anelli Borgosesia Rings. Quali sono i plus del prodotto che vi fanno preferire PROSINO?Non abbiamo mai avuto problemi con gli anelli Borgosesia e il vostro servizio di assistenza è molto efficiente, condizione essenziale per la nostra azienda, dislocata come dicevamo tra Italia e Bulgaria. Utilizziamo con soddisfazione il vostro ser-vizio di ricondizionamento degli anelli, che ci permette di al-lungarne la vita produttiva (ndr. Alcune fibre particolarmente dure, come per esempio il lino, necessitano di un anello ben lubrificato per non rischiare di rompersi).L’anello è un elemento tecnologico importantissimo nella pro-duzione del filato.

Sappiamo che la vostra gamma produttiva é assai ampia, spaziando dai pura lana ai misti in varie composizioni, dai titoli medio grossi ai fini, dai tradizionali agli elasticizzati. Questa grande varietà produttiva vi pone qualche particola-re problema nella gestione della lubrificazione degli anelli oppure la nostra 4+4 standard risponde efficacemente in tutti questi casi?Il difetto dell’anello è un problema “occulto”: difficilmente chi produce se ne accorge se non è il fornitore ad individuare i difetti per mezzo di un’adeguata indagine al microscopio.Certo, il consumo degli anellini è una cartina di tornasole, ma senza un’adeguata consulenza del fornitore non sarebbe faci-le individuare eventuali problemi.

Pensate che sia importante coinvolgere un produttore

tecnologico come PROSINO nello sviluppo di particolari lubrificazioni e finiture dell’anello?È sempre utile coinvolgere i fornitori, e la lubrificazione è un processo fondamentale per mantenere la qualità della produzione.

Che valore date al servizio post vendita (manutenzione su anelli, sostituzioni degli anelli) garantito dall’organizzazione locale della Prosino?Molto elevato. La manutenzione per noi è una regola; non serve tanto ad allungare la vita dell’anello quanto ad evitare il deca-dimento della qualità.

Quali sono le tendenze emergenti relative ai filati? Quali novità avete presentato all’ultimo Pitti Filati a luglio 2014?Un prodotto con un grande elemento di novità è il filato com-pact. Siamo stati i primi al mondo a dotarci di filatoi compact nel 2002, che permettono di ottenere titoli fini e medio-fini do-tati di particolare regolarità, pulizia e assenza di pelosità.Tale filato coniuga le proprietà della fibra di lana ad un aspetto che per alcune qualità rimanda alle fibre artificiali, ed è realiz-zato in pura lana, nella variante preziosa lana/seta e in quella total easy care lana/nylon.Nelle ultime stagioni sta riscuotendo successo la nostra linea ActiveYarn, una proposta di blend esclusivi Safil che, grazie al mix tra lana merino extrafine e fibre tecniche brevettate, garantiscono un alto livello di comfort in tutte le situazioni di uso e hanno proprietà termoregolatrici e di controllo dell’umidità.

“from YeArSto YArNS”ceSAre SAvIo cI rAccoNtAlA StorIA ImPreNdItorIAledI UNA fAmIGlIA che hA SemPre credUto Nell’INNovAzIoNe

Cesare Savio,CEO di Safil

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Il coNtrIbUtodell’ANelloSteelhAwkAl coNteNImeNtodeI coStI NellAfIlAtUrA cotoNIerA

Da dati in nostro possesso si calcola che il 50% dei costi di gestione di una filatura cotoniera ricadano sul reparto filatoio. Gran parte di questi costi sono causati dal tempo dedicato alla rottura dei fili.

La rottura del filo è un fenomeno che accade quando un punto de-bole del filato si presenta in occasione di una punta di tensione dello stesso filato.

L’anello STEELHAWK, grazie alla grande precisione di costruzio-ne della sua flangia, il basso coefficiente di attrito e l’ottima fini-tura del suo rivestimento anti-usura riduce sensibilmente le punte di tensione del filato.

Poter ridurre la percentuale di rottura dei fili significa risparmiare tempo, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità del filato, non solo nel processo di filatura, ma anche nei passaggi a valle quali roc-catura e tessitura.

Possiamo stimare che in una moderna filatura indiana di 50.000 fusi il costo del personale dedicato esclusivamente alla riparazio-ne dei fili sia di circa 100.000 Euro/anno con una % media di 60 rotture su 1.000 fusi in un’ora.

L’utilizzo di anelli STEELHAWK in combinazione ad anellini di buo-na qualità può contribuire ad una diminuzione delle rotture dal 25% al 50%, portando dunque un beneficio annuo fino a EURO 50.000, ovvero un risparmio di quasi 1 EURO al posto fuso per ogni anno di utilizzo.

Possiamo dunque ragionevolmente affermare che il ritorno dell’in-vestimento dell’anello STEELHAWK è calcolabile in circa 3 anni.

Il NUovo ANelloreverSIbIle

L’anello reversibile presenta numerosi vantaggi: - Raddoppio della vita utile, grazie a due flange perfettamente simmetriche- Riduzione in alluminio senza presenza di usura- Minor peso e dunque minor dispendio di energia elettrica- Rivestimento superficiale RZD PROTECTED con protezione dalla ruggine- Disponibile in tutte le principali misure, con FL. 1, FL 2 e FL 1/2

36 x 54 x 10 38 x 54 x 10 40 x 54 x 10 42 x 54 x 10 45 x 54 x 10 36 x 51 x 10 38 x 51 x 10 40 x 51 x 10 42 x 51 x 10

Ulteriori informazioni sulla pagina web: http://double-life-ring.com

Prosino Borgosesia Rings ha presentato in anteprima alla fiera ITMA ASIA 2014 l’anello reversibile “DOUBLE LIFE”, disponibile da oggi anche per i filatoi cinesi.

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Saremo presenti a:

oTm 2014 - Gaziantep - Turchia - 16-19 Ottobre 2014 • GTTes 2015 - Mumbai - India - 20-22 Gennaio 2015

dTG 2015 - Dhaka - Bangladesh - 4-7 Febbraio 2015 • hAnnoveR indUsTRie messe - Hannover - Germania - 13-17 Aprile 2015

shAnGhAiTeX 2015 - Shanghai - Cina - 15-18 Giugno 2015 • iTmA 2015 - Milano - Italia - 12-19 Novembre 2015