La parità 2014

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1 La Parità numero 1. GENNAIO 2015 -FEBBRAIO 2015 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Avv. Chiara Zucchetti: “AIGA Salerno, punto di riferimento per i giovani giuristi salernitani”

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La Parità numero 1. GENNAIO 2015 -FEBBRAIO 2015 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Sito internet: http://laparita2014.altervista.org/ e-mail: [email protected]

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La Parità numero 1. GENNAIO 2015 -FEBBRAIO 2015

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla

legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di

condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine

economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,

impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i

lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Avv. Chiara Zucchetti: “AIGA Salerno, punto di riferimento per i giovani giuristi salernitani”

Pochi giorni fa nell’aula Pugliatti della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di

Salerno, si è svolto il primo incontro con i laureandi e aspiranti giuristi, per capire se il futuro è

nero come la crisi Italiana. Pablo Arturo Di Lorenzo ha intervistato l’Avv. Chiara Zucchetti -

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consigliere di Giunta Nazionale AIGA e Presidente del Collegio dei Probi Viri della Sezione

Salernitana AIGA.

Avvocato, che cosa si sente di poter dire ai tanti giovani che anelano al sogno di diventare avvocato? L’Associazione Italiana Giovani Avvocati offre anche servizi ai soci, ci può spiegare qual è la vostra politica associativa?

Oggi quella dell’avvocato è

una professione in

evoluzione che si discosta

notevolmente dalla figura

classica di qualche decennio

fa. Attualmente la

professione vive un periodo

poco felice sia a causa della

contrazione del mercato e

conseguentemente della

crisi sociale che ne è

derivata, sia  per l’eccessivo

numero di legali che affolla

l’albo forense:   per troppi

anni, infatti, la prassi di

tantissimi diplomati,

disorientati e senza un

obiettivo, è stata quella di 

iscriversi a giurisprudenza

poiché la si riteneva una

facoltà che avrebbe portato

a numerosi e variegati

sbocchi professionali e, una

volta finiti gli studi, ci si

parcheggiava nell’albo degli

avvocati in attesa di migliori

fortune, pertanto “fare

l’avvocato” diventava una

scelta residuale di comodo.

Ora non è più possibile

approcciare la professione

forense come scelta

residuale, basti pensare ai

numerosi oneri posti a carico

degli avvocati nell’ultimo

periodo a seguito

dell’entrata in vigore della

l.247/12 e successivi

regolamenti. Ai giovani che

intendono intraprendere

questa professione mi sento

di dire di fare questa scelta

con consapevolezza,

attenzione alla politica

forense e passione, perché è

soprattutto questa che

consente di non scoraggiarsi

davanti alle difficoltà.

Aiga vuol dire fare rete tra

migliaia di giovani

professionisti in tutta Italia,

vuol dire politica forense per

tentare di cambiare le cose,

vuol dire formazione

continua, vuol dire

convenzioni, info point, corsi

di preparazione all’esame di

abilitazione alla professione

forense. In sostanza è il

punto di riferimento per i

giovani avvocati. 

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AIGA Salerno ed Elsa Salerno hanno stipulato un accordo tra di loro, quello di aiutarsi a vicenda dal punto di vista culturale, professionale e di vita. Quali saranno le prossime attività che svolgerete insieme?

L’intento che Aiga Salerno si

pone è quello di

rappresentare un punto di

riferimento per i giovani

giuristi che intendono

intraprendere la professione

di avvocato e che

timidamente e soprattutto

inconsapevolmente si

affacciano ad essa, fornendo

loro innanzitutto  i

chiarimenti sul percorso da

svolgere, gli esami da

sostenere, l’aspetto

previdenziale e quello

deontologico, e tutto quanto

altro sia utile ai fini

dell’esercizio della stessa.

Aiga Salerno dà inoltre

molta importanza alla

formazione, organizzando

un ampio piano di offerta

formativa al fine di rendere i

giovani avvocati più

preparati e competitivi per il

mercato.

In questo senso, benché

destinata ad un pubblico più

ampio di giuristi in senso

lato, l’attività di Elsa Salerno

è analoga e lo scambio e

l’interazione saranno senza

dubbio proficui. Presto gli

associati ELSA Salerno

potranno recarsi presso gli

studi professionali di alcuni

associati dell’Aiga Salerno

che hanno manifestato

disponibilità in tal senso per

assistere alla redazione di

atti giudiziari e pareri,

saranno inoltre

accompagnati in

Tribunale  dagli stessi dove

assisteranno allo

svolgimento delle udienze e

delle attività di cancelleria e

degli uffici giudiziari. Spesso

in Italia quando si esce

dall’Università si è

impreparati ad affrontare il

mondo del lavoro poiché

negli Atenei sembra badarsi

quasi esclusivamente

all’aspetto

dell’apprendimento e si

riserva scarsa o nulla

attenzione a quello pratico,

pertanto, quando si inizia la

pratica forense si ha un’idea

un po’ distorta della

professione forense.

L’apporto che Aiga Salerno

vuole fornire in tal senso è

quello di permettere agli

studenti in giurisprudenza

associati ELSA Salerno di

avere una visione anticipata

di quella che sarà la pratica

e la professione forense in

modo che gli stessi possano

affrontare una scelta quanto

più consapevole possibile

una volta laureati. 

Secondo lei c’è attualmente una differenza tra l’avvocato Italiano e Spagnolo? Come mai tanti aspiranti avvocati emigrano e vanno

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addirittura in Spagna per poter dire: “Sono finalmente Avvocato, ed ora che faccio?”

La differenza non è

nell’esercizio della

professione ma consiste

nella modalità di accesso a

questa, ritengo infatti che

sia l’avvocato italiano che

quello spagnolo siano

professionisti qualificati. Il

problema è in realtà che in

Spagna la procedura per

diventare avvocati è molto

più semplice rispetto a

quella italiana. In Italia,

infatti, l’esame per

l’abilitazione alla

professione forense consiste

in tre prove scritte tra cui la

redazione di  un parere in

diritto civile, uno in diritto

penale e un atto a scelta tra

penale, civile e

amministrativo; solo una

volta superate queste è

possibile sostenere la prova

orale in diverse materie. 

Attualmente superare tale

tipo di esame è diventata

quasi esclusivamente una

questione di fortuna, poiché

da quest’anno i candidati

non avranno nemmeno più

la possibilità di avvalersi di

codici commentati con la

giurisprudenza. In Spagna,

al contrario, per conseguire

l’abilitazione è soltanto

necessario rispondere ad un

test a risposta multipla di

cinquanta domande e

sostenere una prova scritta

su una materia a scelta del

candidato consistente in tre

domande a risposta aperta.

Va da se che questo forte

squilibrio determina il

fenomeno della migrazione

dei praticanti italiani verso

la Spagna e non per

esercitare effettivamente la

professione in quel Paese

ma soltanto per arrivare con

una “scorciatoia” a

conseguire lo stesso risultato

che altri faticosamente in

Italia conseguono per vie

ordinarie. Tra l’altro, già

dando una fugace occhiata

su internet, risulta evidente

(e triste) che intorno a tale

fenomeno migratorio si è

sviluppato un vero e proprio

mercato.

Personalmente ritengo che la decisione della  Corte di Giustizia Europea  del 17.7.2014, con la quale si ritiene che “non può costituire una pratica abusiva il fatto che il cittadino di uno Stato membro si rechi in un altro Stato membro al fine di

acquisirvi la qualifica professionale di avvocato a seguito del superamento di esami universitari e faccia ritorno nello Stato membro di cui è cittadino per esercitarvi la professione di avvocato con il titolo professionale ottenuto nello Stato membro in cui tale qualifica professionale è stata acquisita” sia giusta: facciamo parte dell’Europa pertanto non possiamo limitare la circolazione dei professionisti nell’Unione tuttavia ritengo che l’esame di abilitazione o la disciplina dell’esame debba essere uniforme in tutta Europa.

Sussistono delle forti disparità tra la professione dell’avvocato e del magistrato, per quanto riguarda la celerità dei termini “endoprocedimentali” di un processo?

I termini per noi avvocati

sono nella maggioranza dei

casi perentori mentre i

magistrati hanno a loro

carico dei meri termini

ordinatori. Ciò vale a dire

che mentre gli avvocati

hanno una rigida tempistica

processuale da rispettare

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pena la decadenza dal

diritto per i magistrati

l’omesso rispetto dei termini

non comporta conseguenze.

Un esempio per tutti: nel

diritto civile nell’ambito del

rito ordinario di cognizione

gli avvocati hanno sessanta

giorni dal momento in cui la

causa è trattenuta in

decisione per il deposito

della comparsa

conclusionale e successivi

venti giorni per depositare le

repliche alla comparsa di

controparte. Decorso

infruttuosamente tale

termine è precluso il

deposito di tali documenti. I

giudici, ex art.275 c.p.c.,

hanno sessanta giorni di

tempo, decorrenti dal

momento della scadenza del

termine per il deposito delle

memorie di replica per

emettere la sentenza,

tuttavia non c’è alcuna

decadenza nel caso in cui

non lo facciano ma solo un

eventuale procedimento

disciplinare. Il problema

oltre che di responsabilità

professionale è

evidentemente quello della

durata del processo in quanto non essendoci un termine perentorio potrebbero emettere una sentenza

anche molto tempo dopo i prescritti sessanta giorni e nella prassi purtroppo accade non di rado.  

Chiara Zucchetti Giunta Nazionale Aiga - Aiga Salerno

DE LUCA, CIRIELLI: SINDACO DI SALERNO ATTACCATO ALLA POLTRONA

“Non sorprendono le parole del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, all’indomani della condanna per abuso d’ufficio. Il primo cittadino svillaneggia Magistratura, leggi e sentenze. Un disprezzo che aveva dimostrato interamente già nella vicenda dell’incompatibilità, oltre che un’insofferenza e un fastidio nel rispetto delle regole, palesati nei casi dell’osservanza delle norme contabili della gestione del Comune e quando ha voluto cambiare l’urbanistica della città”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

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“E potremmo continuare – sottolinea – Penso anche alla gestione degli Enti sovracomunali. In una parola: De Luca non sa cosa vuol dire rispettare le regole e soprattutto le Istituzioni. Le motivazioni di tutto ciò risiedono in un unico concetto, l’attaccamento alla poltrona per gestire il potere ad uso e consumo dei suoi sodali, come testimonia la vicenda Di Lorenzo. Non si tratta semplicemente di aver confuso due ruoli, quello di Responsabile Unico del Procedimento e di Project Manager, come De Luca ha detto fantasiosamente, sostenendo che si tratta di ruoli equivalenti. Il fatto grave è che la legge giustamente pretende per quel ruolo un ingegnere. Allora, perché con i tanti ingegneri che ci sono a Salerno e in tutt’Italia, De Luca ha scelto per una cosa così delicata e “costosa” un uomo di fiducia, anche se non laureato in ingegneria? Probabilmente, di qui la richiesta del Pm di peculato e non di omissione di atti d’ufficio”. “Sul termovalorizzatore, ad ogni modo – conclude Cirielli – ci saranno altre puntate. La cosa più deprimente, per la verità, è lo stucchevole appiattimento in questi anni della classe dirigente imprenditoriale e professionale della cosiddetta società civile salernitana, ampiamente collusa con il sistema, il cui sfascio non può dipendere da un solo uomo”.

Ultimo saluto al Prof. Avv. Nicola CrisciScritto il gennaio 22, 2015 by laparita2014

E’ trascorsa circa una settimana dalla morte del Prof. Avv. Nicola Crisci, figura storica della giurisprudenza italiana. Il suo nome è legato anche ad un primato: è stato il primo sindaco di Agropoli nel 1946 ed il sindaco più giovane d’Italia a 21 anni, nel difficile periodo del secondo dopoguerra.

La redazione si ricorderà sempre quel forte temperamento che aveva. Un carattere deciso, forte; dai suoi occhi traspariva sempre la sete della conoscenza. Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, la Giunta ed il Consiglio Comunale hanno espresso ai familiari ed amici il profondo cordoglio per la scomparsa di Crisci.

“Nicola Crisci ha dato un contributo fondamentale – afferma il Sindaco De Luca – per la crescita civile e democratica della nostra comunità tanto nell’attività forense quanto in quella didattica che Egli ha svolto con competenza, originalità, passione civile, attenzione per l’evoluzione dei rapporti sociali, amore per le nuove generazioni delle quali è stato prezioso ed indimenticabile maestro”.

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LICCARDO: indispensabile proporre correttivi alla normativa vigenteScritto il gennaio 27, 2015 by laparita2014

Comuni in ginocchio, senza fondi e senza possibilità di assumere nuovi dipendenti. Il primo cittadino di Marano e componente del Direttivo Anci Angelo Liccardo, pone l’accento sulle difficoltà delle pubbliche Amministrazioni,

gravemente penalizzate da norme che ne ingessano la dotazione organica, ne impediscono l’incremento del personale e mettono in condizione gli Enti di non poter disporre del numero di dipendenti e delle competenze necessarie da utilizzare secondo le rispettive professionalità ed aspettative per l’erogazione dei servizi alla collettività.

Nel dettaglio, il Sindaco Angelo Liccardo ha deciso di sottoporre

all’attenzione dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani della Campania la normativa di cui all’art. 41, I e II c. del D.L. 66/2014 convertito in L. 89/2014 ed i profili di criticità connessi all’attuazione della stessa che dispone pesanti limiti alle amministrazioni pubbliche che registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015; tali amministrazioni  non possono procedere ad

assunzioni di personale a qualsiasi titolo, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o di somministrazione.

Della normativa, che mostra un indubbio aspetto garantistico in quanto mira a evitare il ritardo nei pagamenti e le sue conseguenze pregiudizievoli per le casse comunali a causa della eventuale richiesta degli interessi legali di mora, non va comunque sottovalutato  l’effetto

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perverso che impedisce alle  pubbliche amministrazioni che non rispettano i tempi di pagamento di 90 giorni nel 2014 e 60 giorni a partire del 2015, di procedere a nuove assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale. “Il legislatore introduce un sistema di troppo forte ingerenza nella gestione delle risorse umane, in grado di mettere seriamente a rischio il raggiungimento degli scopi istituzionali e degli indispensabili obiettivi di efficacia ed efficienza assegnati alle pubbliche amministrazioni – afferma il primo cittadino – in particolare per quei Comuni che hanno un rapporto dipendenti/popolazione di molto inferiore a quello previsto per gli

Enti addirittura in stato di dissesto”.

Il Sindaco Angelo Liccardo oggi ha sottoposto la questione all’Anci nel corso di un’assemblea per coinvolgere tutti i Comuni della Campania, al fine di intervenire per limitare un vincolo rigido come quello previsto dalla normativa che mette le amministrazioni in grande difficoltà, in ordine alla gestione della macchina burocratica secondo le reali esigenze di operatività, incidendo negativamente in un quadro già caratterizzato dalla scarsità delle risorse.

“Ritengo sia indispensabile proporre dei correttivi alla normativa vigente, da concretizzarsi in proposte di

emendamento concertate con i Sindaci del territorio, tali da renderla più flessibile ed attuale- conclude il Sindaco Angelo Liccardo-  Il corretto approccio alla materia non può, infatti, derivare soltanto da previsioni normative ma, soprattutto dalla valutazione delle necessità gestionali di carattere contingente, che l’attuale normativa omette di considerare quando pone dei divieti alle assunzioni, fondandoli sulla mera capacità di tenere fede, tempestivamente, agli impegni finanziari senza tenere conto delle estreme difficoltà economiche in cui versano gli enti pubblici in questo determinato periodo storico”.

AEROPORTO SALERNO: Intesa raggiuntaScritto il gennaio 27, 2015 by laparita2014

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Al termine di un lungo e costruttivo confronto, è stata raggiunta l’intesa unanime sull’organizzazione e sul costo del lavoro tra la società Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi spa, la RSA aziendale e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

L’Intesa prevede l’adozione di nuove modalità operative che accompagnino la struttura verso la fase di cantierizzazione dei lavori di ampliamento della pista, condizione imprescindibile per il definitivo consolidamento funzionale dello scalo.

L’Accordo di riorganizzazione aziendale sarà attuato senza ricorrere ad alcun licenziamento mediante la già avvenuta sottoscrizione del contratto di solidarietà difensivo per tutti i lavoratori. Non è prevista, né è mai stata attuata, alcuna chiusura dello scalo aeroportuale, le cui condizioni operative consentono già oggi di accogliere il 65% del traffico storicamente generato, ricadente nella categoria II Icao. L’Accordo prevede, altresì, il potenziamento operativo dello scalo nei

mesi di maggiore flusso facendo ricorso ad una migliore articolazione dell’orario di lavoro. Grazie a tale Intesa si otterrà una riduzione degli orari di servizio e del costo del lavoro pari al 25% a fronte di una riduzione dei salari pari circa al 10%. “L’Aeroporto cambia verso  –  dichiara il Presidente della società di gestione Ing. Antonio Ilardi  – dimostrando la

serietà e la determinazione

con le quali tutti insieme –

società, lavoratori e

organizzazioni sindacali – ci

siamo incamminati in

direzione del definitivo

rilancio dello scalo. Da oggi

l’Aeroporto non è più terreno

di lacerazioni ma diviene

una comunità di uomini e

donne desiderosi di costruire

il proprio futuro. Con questo

Accordo otterremo

significativi risparmi

finalizzati al rispetto delle

indicazioni contenute nel

Piano Nazionale degli

Aeroporti, con l’obiettivo

prospettico di

consolidamento e

ampliamento dei posti di

lavoro. Desidero ringraziare

per questo la CGIL, la CISL, la

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UIL e tutti i lavoratori per il

costruttivo contributo offerto

in questi mesi. Desidero,

infine, ringraziare

sentitamente la società di

consulenza del lavoro

Revicon srl e il suo

rappresentante legale Dr.

Roberto Attianese per

l’accompagnamento

paziente e qualificato

assicurato alla società per la

positiva conclusione di

questa procedura”. “Abbiamo

condiviso – dichiarano i segretari di FILT CGIL – FIT CISL - in maniera

responsabile, e con non

poche difficoltà, questo

ulteriore sacrificio volto non

solo alla salvaguardia dei

livelli occupazionali. I

lavoratori hanno fatto la

propria parte, ora spetta alle

Istituzioni interessate

sostenere una nuova fase di

crescita dell’Aeroporto quale

infrastruttura strategica per

lo sviluppo del Territorio”.

Il Segretario della UIL Trasporti dichiara: “non

siamo in presenza di sprechi

nei trasporti, anzi l’Intesa

raggiunta consegna alla

provincia di Salerno una

opportunità per lo sviluppo

del Territorio, voluto anche e

soprattutto dalle

maestranze, in modo da

garantire un futuro

occupazionale a tutti gli

attuali lavoratori e

prospettive di nuova

occupazione”.

“Interpretazione forzata di un necessario intervento della legge elettorale”Scritto il gennaio 29, 2015 by laparita2014

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<< In riferimento alla proposta di emendamento presentata da me, unitamente ai colleghi Nocera (Forza Italia), Marino (Caldoro Presidente) e Gabriela (Pse), credo ci sia stata un’interpretazione forzata di un semplice e necessario intervento di perfezionamento della legge elettorale, una cui prima modifica è già stata approvata dall’Assemblea Regionale, e che, tra l’altro, ha già previsto la riduzione dei consiglieri da 60 a 50 e fissato la soglia di sbarramento per le coalizioni al 10 % >>.

E’ quanto dichiarato in una nota da Luciano Passariello, Capogruppo di Fratelli d’Italia – An in Consiglio Regionale della Campania, in merito alle polemiche sorte stamani su un emendamento

<< L’emendamento in questione, quindi, non interviene a modificare o a correggere la soglia di sbarramento prevista per le coalizioni che, ripeto, è già stata stabilita con l’approvazione, da parte della maggioranza dell’Aula, di modifiche alla legge elettorale regionale, ma ha lo scopo, semplicemente, di regolamentare l’aspetto riguardante le soglie percentuali minime previste per i singoli partiti che si alleano ad essa >>, continua Passariello.

<< Non si tratta, quindi, di voler in nessun modo limitare la partecipazione democratica alla competizione e al governo politico delle istituzioni.

Il nostro obiettivo vero è quello, invece, di limitare la frammentazione che spesso diventa un ostacolo dell’esercizio del mandato politico ricevuto dai cittadini.

Non ci arrocchiamo, certo, su posizioni preconcette e siamo disponibili al dialogo come sempre, avendo come unico fine la valorizzazione di tutte le attività istituzionali e politiche che caratterizzano le realtà territoriali presenti sul nostro territorio regionale >>, ha concluso il Capogruppo Fdi-An.

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Pd Scafati: “Aliberti si preoccupi della sua città”Scritto il febbraio 2, 2015 by laparita2014

“Il presidente della Provincia assegna immoralmente a Nicola Landolfi la presidenza dell’ASI”. Così il nostro sindaco Aliberti a proposito degli incarichi che il Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, sta conferendo nelle partecipate. Ed ancora continua”…si persevera nell’assegnazione di ruoli e spazi agli amici di partito perdendo di vista quelli che sono i reali problemi: la Provincia dovrebbe occuparsi del degrado delle strade e delle scuole che versano in condizioni difficili…”. Noi vorremmo, invece, chiedere ad Aliberti

dall’alto di quale magistero morale definisce “immorale” le nomine del Presidente Canfora. Lui può parlare di morale? Basta vedere le sue nomine dirette tutti a fedelissimi anche se privi di ogni e qualsiasi requisito.

E quando ha nominato persone di altri partiti lo fa pur nella consapevolezza che trattasi di nomine inconferibili, fatte ad arte solo per creare inciuci e tentare di recuperare voti di scontenti di altri partiti.

Non si comprende, poi, a che titolo Aliberti parli o attacchi il segretario

provinciale del PD indicandolo, tra l’altro, come il nuovo Presidente dell’ASI quando, allo stato, Landolfi è un mero componente d’assemblea. Ancora, parla di inefficienza della Provincia sulla problematica delle scuole e delle strade, ma lui dov’era in questi cinque anni di governo di centrodestra della Provincia? Cos’ha prodotto per le scuole e la viabilità pur essendo stato anche consigliere provinciale? Come sindaco di una città grande come Scafati, forse Aliberti dovrebbe occuparsi di altre problematiche di sua

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competenza e non delle nomine che fa Canfora, mosso non certamente da

interessi personali o familiari che costituiscono, invece, la matrice di ogni

sua azione, incarico o nomina!

Invece di girare la provincia per fare voti restasse a Scafati si occupasse dei quartieri al buio da mesi, del fiume che straripa ad ogni pioggia, prestasse più attenzione ai bollettini meteo e chiudesse le scuole quando è necessario come fanno i sindaci di buon senso a prescindere dal colore politico, la smettesse di pensare solo a come diventare consigliere o assessore regionale.

Il Partito Democratico di Scafati

A Salerno l’Italy Food World Summit 2015Scritto il febbraio 2, 2015 by laparita2014

Il 5 e 6 febbraio 2015, al Grand Hotel Salerno, il comparto agroalimentare italiano accende il dibattito sui processi di internazionalizzazione

Salerno anticipa Milano e l’apertura di EXPO 2015 ospitando giovedì 5 e venerdì 6 febbraio, presso il Grand Hotel Salerno, l’Italy Food World Summit, evento di rilevanza internazionale dedicato all’agroalimentare italiano promosso da Gruppo VéGé, primo gruppo italiano della Grande Distribuzione Associata, e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e

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dalla Città di Salerno. In occasione del Summit, che tratterà di alcuni temi cruciali per le prospettive delle produzioni agroalimentari italiane, arriveranno a Salerno rappresentanti delle

Istituzioni quali gli onorevoli Paolo De Castro, Ermete Realacci e Renato G. Turano, nonché illustri ospiti internazionali tra cui il Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, il Vice Ministro dell’Agricoltura della Federazione Russa Ilyia Shestakov e il Responsabile delle Relazioni Economiche Internazionali del Governo di Mosca Sergey Cheremin.

L’evento, tuttavia, è rivolto in primo luogo alle piccole e medie imprese del comparto alimentare che intendono avviare o incrementare la propria presenza sui mercati esteri, offrendo loro la concreta opportunità di un confronto a tu per tu con figure di grande rilievo, esperienza e influenza nelle politiche commerciali, nella Distribuzione e nella Ristorazione di tre mercati chiave per l’Italian Food: USA, Russia ed Emirati Arabi Uniti.

Significativa è la scelta di Salerno quale sede del Summit, legata non solo all’ospitalità offerta dal capoluogo campano, ma anche al suo essere nel cuore di un territorio vasto, ricco di eccellenze alimentari e che proprio nell’agroalimentare esprime da sempre un tessuto imprenditoriale di assoluto rilievo. In questo modo, inoltre, da Salerno e dalla Campania parte un forte segnale rivolto agli “addetti ai lavori” e alla politica, spesso poco recettivi agli stimoli riguardanti la promozione e la tutela delle produzioni alimentari dell’Italia Centromeridionale.

“Siamo onorati di ospitare un evento di respiro internazionale come l’Italy Food World Summit” – commenta l’On. Vincenzo

De Luca, Sindaco di Salerno – “La scelta di Salerno quale sede del meeting è una conferma del dinamismo della nostra città, cuore pulsante di un territorio vasto e ricco di tipicità, culla della Dieta Mediterranea, modello nutrizionale riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il summit, darà ulteriore lustro alla tradizione di un territorio da sempre vocato all’agroalimentare di eccellenza, facendo di Salerno uno snodo fondamentale nel dibattito globale sull’alimentazione e sull’agrifood, che sarà oggetto dell’Esposizione Universale.”

Il sostegno di Gruppo VéGé rispecchia fedelmente la filosofia del Gruppo, che sin dagli anni del boom economico ha contribuito a far nascere il moderno sistema distributivo italiano e che, ancora oggi, si fa carico di fare cultura di processo affrontando anche un tema delicato e

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complesso quale quello dei rapporti tra industria e distribuzione su scala internazionale. “Promuovendo la realizzazione dell’Italy

Food World Summit, il Gruppo VéGé dà continuità a quella sua attitudine di fare servizio, impressa nel suo DNA, che la rende da sempre precursore nel

mondo della distribuzione” – conferma Nicola Mastromartino, Presidente Gruppo VéGé. “Inoltre, favorire l’affermarsi di una migliore conoscenza di

processo sulle meccaniche che regolano la presenza dei prodotti italiani sui mercati internazionali farà da ulteriore stimolo a quell’ottimizzazione delle relazioni di filiera che rientra tra i temi della Responsabilità Sociale d’Impresa di Gruppo VéGé.”

Per partecipare all’evento visitare la pagina www.ifwsummit.it per registrarsi attraverso l’apposito form.

Tagliaferri: “Ho partecipato al Bando così come tanti giovani”

Scritto il febbraio 2, 2015 by laparita2014

In merito alla vicenda assunzioni Arlas, di seguito dichiarazione del consigliere comunale di Marano di Napoli Marco Tagliaferri:

“In merito alle notizie pubblicate dagli organi di stampa sulla vicenda Arlas e che fanno riferimento ad una mia assunzione a tempo determinato a supporto del programma “Garanzia Giovani”, preciso di aver presentato formali dimissioni il giorno 20 dicembre 2014.

Sono indignato nel constatare che alcuni organi di stampa abbiano accostato la questione

assunzione al mio passaggio nel gruppo consiliare NCD. Nulla di più falso e di più offensivo. Ho partecipato al Bando così come hanno fatto tantissimi giovani, ed ho superato le selezioni che si sono svolte in assoluta trasparenza. Sono stato assunto il giorno 1 dicembre 2014, ma dopo aver constatato immediatamente la difficoltà di conciliare i miei impegni istituzionali,

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personali e familiari, ho presentato le mie dimissioni venti giorni dopo. Non credo che un consigliere comunale debba essere penalizzato ed escluso da selezioni pubbliche. Rappresentare i cittadini di una comunità che hanno espresso il loro voto e la loro fiducia non significa dover essere

discriminati ed esclusi da bandi di selezione e da opportunità lavorative. E nel caso specifico si trattava di un lavoro precario di sei mesi part-time. Un magro incarico tutto sommato. L’attacco che ho subito è solo il frutto di una cattiva campagna elettorale che certi personaggi stanno

portando avanti senza scrupoli, cercando di colpire la parte politica avversaria con argomentazioni prove di fondamento, ma la verità è sotto gli occhi di tutti e basta poco per smontare i gracili castelli di sabbia creati ad arte”.

“Avevamo bisogno della solidarietà e forza del partito”Scritto il febbraio 2, 2015 by laparita2014

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Le recenti polemiche sollevate da qualche sedicente esponente del Pd, in merito alle prime nomine effettuate dal Presidente della Provincia di Salerno, impongono una riflessione non più procrastinabile. Non sempre è possibile attenersi all’adagio del quieto vivere.Abbiamo assistito in questi anni ad una vera e propria occupazione delle Istituzioni, avvenuta, in qualche caso, anche per colpa dei nostri silenzi e del consociativismo di chi polemizza adesso. La responsabilità di dover ricostruire il Partito ha avuto indubbiamente la meglio sull’opportunità della speculazione politica e della guerra fratricida. Riteniamo non più tollerabile l’atteggiamento di chi, non volendo misurare la coerenza sul piano del ragionamento politico, strumentalizza ogni nostra azione politica finendo per assumere posizioni ad hominem. Metodo, opportunità, concertazione, sono i nuovi termini usati da chi, citando una nota canzone, dà consigli sentendosi come Gesù nel

Tempio perché non può più dare il cattivo esempio. Sembra davvero assurdo che, avendo lottato per vincere ed avendo vinto, oggi dobbiamo difenderci da chi in questi anni è stato alleato e subalterno al Pdl prima, e Fratelli d’Italia dopo. Quando negli ultimi cinque anni siamo stati all’opposizione in Provincia e nei nostri Comuni, abbiamo registrato molta indifferenza nei nostri confronti, soprattutto da parte di quelli che oggi tentano di spiegarci cosa dovrebbe fare un Partito. Avevamo bisogno della solidarietà e della forza che soltanto un Partito unito può dare, eppure in molti casi siamo rimasti soli, con un Partito provinciale da ricostruire e con una segreteria che ha dedicato tempo ed energie al lavoro quotidiano di rilancio del PD in ogni angolo della Provincia di Salerno. Nella trincea dell’opposizione era difficile anche farsi rispondere al telefono o chiedere una decisa azione di contrasto nei confronti dei nostri avversari perfino

dai nostri riferimenti istituzionali.

Quando venivamo querelati perché facevamo opposizione, nessuna voce si è levata a difesa del Partito e dei suoi rappresentanti. Nemmeno quella dei moralisti di adesso.Quando subivamo ritorsioni sul piano professionale e sul piano politico, invano abbiamo aspettato un segnale, una parola di conforto, un gesto coraggioso da parte di quelli che oggi hanno scoperto la militanza, il Partito e lo stare insieme in una comunità politica ma, di fatto, parlano come i nostri avversari.

Quando facevamo i chilometri – li facciamo ancora – per fare il Partito, per fare le campagne elettorali o solo anche per ascoltare i nostri iscritti, poche erano le persone disposte a fare il viaggio con noi. I più erano comodamente seduti sulle poltrone del potere, attenti a non infastidire chi gestiva la Provincia, preoccupati più di salvaguardare il proprio tornaconto che di lavorare per la nostra comunità politica. Ci viene da pensare

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che, forse, in quel periodo qualche smemorato aveva dimenticato il concetto di militanza politica, nascondendosi dietro il civismo o altre ragioni di comodo pur di non mettere in discussione la propria poltrona.

Eppure, all’interno del nostro Partito, tutti sanno che i nostri avversari hanno letteralmente occupato tutto ciò che potevano occupare e che usano tutti i mezzi per restare ben saldi sulle poltrone. In molti casi le nomine sono avvenute pochi giorni prima delle elezioni provinciali e, anche in quell’occasione, il silenzio dei nuovi moralizzatori democratici era assordante. Forse era un silenzio interessato. Oggi scopriamo che il problema sono le nomine fatte dal nostro Presidente della Provincia e che é scandaloso che il Segretario provinciale, l’unico a dimettersi negli anni scorsi da un incarico pubblico in Italia, possa diventare componente di un organo elettivo, avendo trascorso egli stesso 15 anni in un consiglio comunale. Che vergogna!Chissà,

magari i nostri avversari hanno presentato il conto e per questo è partito il “fuoco amico”. Non vorremmo essere malpensanti, pur essendoci qualche valido motivo per esserlo.E, comunque, il fuoco amico non esiste. Se c’è il fuoco ci sono i nemici, non gli amici.

Per queste ragioni riteniamo doveroso chiarire che la nostra presenza in Segreteria Provinciale non è in funzione di arredo. Intendiamo lavorare e servire la nostra organizzazione sempre di più. Continuare ad andare in lungo e in largo per la provincia e senza sottrarci di fronte ai problemi e alle cose da fare. Continuare a crescere nei Circoli e nei territori; ma senza arretrare dinanzi alla sfida del governo, dell’amministrazione, del lavoro che chiama in causa anche la nostra professione, quando ci viene richiesto. Non siamo suppellettili, né tantomeno portavoce dei notabili di turno. Siamo persone libere, che hanno accolto l’invito del Segretario a fare parte

dell’esecutivo e del gruppo dirigente. Con maturità e consapevolezza stiamo guidando il Partito in una difficile fase e non arretriamo di fronte a frustrate provocazioni. Se c’è qualcuno che ancora oggi pensa che sia giusto attaccare il Segretario Provinciale o il Presidente della Provincia per le azioni politiche poste in essere, tenendo sempre in mente l’interesse generale e, soprattutto, dopo lo straordinario successo del Pd e della coalizione alle ultime elezioni provinciali, diciamo loro che si sono sbagliati e che non “passeranno”; sappiano che, come diceva il grande Pietro Nenni, “a fare a gara a fare i puri troverai sempre uno più puro che ti epura”.Noi vogliamo continuare il nostro lavoro, perché sappiamo di poter costruire qualcosa di importante per tutti e per ciascuno: soprattutto per i nostri territori, per le nostre famiglie, per le competenze e per i bisogni che chiedono alla nostra politica di essere diversa e migliore delle altre.

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Vincenzo LucianoGiuseppe LanzaraGinetto BernabòAntonio BrunoGaetano De MaioGina Fusco

Luca LascaleiaAntonietta LimongiLuisa PalluottoEtta PintoRosvelia RagoneFabio Tamburro

Cristian TeleseNunzio TronconeFederica Fortino

ITALY FOOD WORLD SUMMITScritto il febbraio 2, 2015 by laparita2014

ITALY FOOD WORLD SUMMIT

Salerno, 5/6 Febbraio 2015Grand Hotel Salerno 

Con il patrocinio del

d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Programma

Giovedì 5 Febbraio 2015

 

Ore 15.00

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Saluti a cura di Vincenzo De Luca – Sindaco di Salerno

Ore 15.10

Intervento introduttivo di Giorgio Santambrogio – Amministratore Delegato Gruppo VéGé.

Ore 15.20

Intervento di Mauro Rosati – Consigliere del Ministro Martina per il Made in Italy, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Ore 15.30

Interventi camerali

Fulvio Calcinardi – CEO Camera di Commercio Italo/Americana Midwest;

Leonora Barbiani – Segretario Generale Camera di Commercio Italo/Russa;

Antonello Martinez – Rappresentante in Europa del Dipartimento dello Sviluppo Economico del Governo di Dubai.

 

Ore 16.00

Sessioni parallele di matching: come approcciare i mercati esteri.Ogni partecipante potrà prendere parte alle due sessioni (il secondo e ultimo round di sessioni inizierà alle 17.00).

Scenari USA – Chairman Lorenzo Zurino – The One Counseling.

Sen. Renato Guarino Turano, Chairman of Campagna-Turano Baking Co e Chairman of American Bakers Association;

Rebecca Sanchez – Senior Advisor on Diplomatic Affairs and Business Development – Illinois Dept. of Commerce and Economic Opportunity – Office of Trade and Investment /State of Illinois;

John F. Calvelli – Executive Vice President for Government Relations and Chairman of Leadership Council – National Italian American Foundation (NIAF);

Mr. Rocco Totino ‐ Partner Grassi & Co. ;

Mr. Gianfranco Sorrentino, già President of Leading Italian Restaurants in America, owner The Leopard at Des Artistes NYC – Il Gattopardo NYC – Il Mozzarella & Vino NYC;

Mr. Michael Endico – Vice President Ace Endico.

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Scenari Russia – Chairman Fabio Papa – Professore di International Strategy Università LIUC e Economia e Cultura Imprenditoriale all’Università di San Pietroburgo.

Leonora Barbiani – Segretario Generale Camera di Commercio Italo-Russa;

Andrei Golubkov – Deputy Chief Executive Officer for Public Relations – Azbuka Vkusa Supermarket.

Scenari Dubai – Chairman Antonello Martinez – Studio Legale Associato Martinez e Novebaci.

Abdallah Raweh – Presidente Italian Emirate Friendship Association;

Luca Attanà – Direttore Generale Planet Italy.

 

Ore 18.00

Intervento dell’on. Paolo De Castro – Presidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.

 

Ore 18.30

Cocktail di networking.

Venerdì 6 Febbraio 2015

Ore 9.45

Intervento di apertura di:

Nicola Mastromartino – Presidente Gruppo VéGé;

Francesco Senesi – Presidente Gruppo Alimentare, Confindustria Salerno.

 

Ore 10.10

Intervento di Andrea Olivero – Vice Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

 

Ore 10.30

Tavola rotonda: quale ruolo per il Made in Italy agroalimentare nel 2020?

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Modera: Luigi Rubinelli – Direttore Responsabile RetailWatch.it

Ne discutono:

Roberto Lovato – Dirigente dell’Ufficio Agroalimentari e Vini ICE;

Emilio Gatto – Direttore Generale del Dipartimento Politiche Competitive e di Promozione MIPAAF;

Ermete Realacci – Presidente Fondazione Symbola;

Giovanni Castellaneta – già Ambasciatore Italiano a Washington e Presidente SACE (Società per Assicurazione Credito Estero);

Andrea Annunziata – Presidente Autorità portuale di Salerno;

Giovanni Zucchi – Presidente Assitol (Associazione Italiana dell’Industria Olearia);

Gaetano Pascale – Presidente Slow Food Italia;

Alberto Frausin – Presidente Assobirra.

 

Ore 12.30

Intervento di Colombia A. Barrosse – Console Generale USA per il Sud Italia – Consolato Generale degli Stati Uniti d’America di Napoli.

 

Ore 13.00

Business buffet lunch.

Mattarella: “La lotta alla mafia ed alla corruzione sono priorità assolute”Scritto il febbraio 3, 2015 by laparita2014

“Non servono generiche esortazioni, così comincia il

suo discorso il neo

Presidente della Repubblica Sergio

Mattarella.

La strada maestra di un paese unito è quello che

viene delineato dalla

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costituzione. Questo stesso parlamento presenta delle novità, tante donne e tanti

giovani, si tratta di un risultato prezioso.

I giovani parlamentari portano avanti le speranze attese di tanti coetanei. Rappresentano inoltre con la loro capacità critica, la voglia di cambiare. Invito loro, pertanto, di essere rappresentanti di tutto l’intero popolo italiano. La democrazia non è una conquista definitiva, va sempre rinvigorita”.

“Il presidente della repubblica è garante della costituzione, garantire la costituzione vuol dire garantire il diritto allo studio in una scuola moderna in ambienti sicuri, significa riconoscere e rendere effettivo il diritto del lavoro, significa amare i nostri tesori ambientali e artistici, significa ripudiare la guerra e promuovere la pace, significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi, che le donne non

debbano avere paura di violenze e discriminazioni, sostenere la famiglia, ricordare la resistenza ed il sacrificio di tanti.

Viva la Repubblica, viva l’Italia!”

 

“How law is gendered?”Scritto il febbraio 3, 2015 by laparita2014

Saluti  Andrea Melillo -Ass. Rotaract Campus Salerno dei Due Principati

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Giovanni Gaeta- Ass. Agorà

Prof.Aurelio Tommassetti- Magnifico Rettore Università degli Studi di Salerno

Prof. Enzo Maria Marenghi- Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche

Intervengono:

Prof. Maria Rosaria Pelizzari-Delegata del Rettore per le Pari Opportunità

Prof. Virginia Zambrano- Ordinario di Diritto Privato Comparato

On. Mara Carfagna- Già Ministro per le Pari Opportunità

Nel corso del convegno analizzeremo lo stato attuale di tutela della donna grazie al contributo e la diversa ottica dei relatori presenti.

Il fil rouge dell’incontro è costituito dall’interrogativo “E’ il diritto neutro o sessualmente

orientato?”.

La problematica in esame è stata posta per la prima volta da una corrente di pensiero

del 1960 conosciuta come “femminismo giuridico” il cui intento principale è quello di smascherare la pretesa neutralità del diritto, concepito da e per un modello di soggettività sessualmente storicamente e socialmente connotata, rivelandone il carattere intrinsecamente diseguale per ciò che concerne la parità di genere. Verranno pertanto verificate le attuali discrepanze di tutela formale e sostanziale tra uomo e donna.

A conclusione dell’incontro è previsto un dibattito con i presenti.

PER GLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA si precisa che il convegno si terrà nell’ambito del Laboratorio Giuridico di Diritto Privato Comparato della Prof.ssa Virginia Zambrano del 6 febbraio.

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Dibattito sulla famiglia del Movimento Femminile Forza Italia SalernoScritto il febbraio 3, 2015 by laparita2014

La responsabile provinciale del Movimento Femminile di Forza Italia Salerno e Provincia, Fabiana Gattola, terrà domani mercoledi 4 febbraio 2015 alle ore 11, presso la sede del coordinamento in Via Porta Elina, una conferenza stampa di presentazione delle iniziative messe in campo dal gruppo di attiviste della provincia di Salerno.

Il Movimento femminile di Forza Italia ha organizzato una serie di incontri-dibattiti, sulla “Famiglia e relative problematiche” che si terranno nel territorio della provincia di Salerno con la partecipazione di autorevoli relatori di provato impegno sociale e professionale.

Il primo incontro-dibattito si terrà venerdi 6 febbraio alle ore 15.30 presso la Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno a cui presenzierà l’onorevole Mara Carfagna,

Coordinatrice provinciale di Forza Italia. L’iniziativa viene organizzata sotto l’egida dell’associazione culturale “Eleuthera”.

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CONSEGNATO IL BENE CONFISCATO ALLA COOPERATIVA SOCIALE “NUVOLETTA PER SALVATORE”Scritto il febbraio 3, 2015 by laparita2014

 Nel corso di una cerimonia nella Sala Giunta della sede comunale, il Sindaco di Marano Angelo Liccardo ha consegnato ufficialmente le chiavi del bene confiscato in Via Marano-Quarto n. 43 alla Cooperativa sociale “Nuvoletta per Salvatore”, costituito da un vigneto, un terreno e una serie di piccole costruzioni che fungevano da ricoveri per cavalli. Della Cooperativa fanno parte i familiari

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del giovane Salvatore Nuvoletta ucciso dalla camorra a Marano nel luglio 1982. Sul terreno sottratto alla criminalità organizzata e poi gestito dal Consorzio S.O.L.E., sorgerà una fattoria sociale. Presenti all’incontro anche Salvatore Di Bona referente del “Coordinamento Familiari vittime di criminalità della Campania”; Giovanna Balsamo e il colonnello Antonio Del Monaco dell’Associazione “Vittime del Dovere”.

“Sarà il luogo di tutti –  afferma Emanuele Nuvoletta, giovane presidente della Cooperativa sociale “Nuvoletta per Salvatore”  – attiveremo la coltivazione di prodotti che saranno in parte donati a famiglie bisognose. Opereremo in stretta collaborazione con l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Marano e con le associazioni del territorio. Con  l’attivazione dei corsi “Impara un mestiere” e  la vendita di una parte della produzione agricola,

puntiamo a instaurare un circolo virtuoso che potrà dare lavoro a tante famiglie. Ringrazio di cuore il Sindaco, l’Amministrazione comunale e Don Luigi Merola, la nostra guida spirituale”.

  “In questa occasione vogliamo confermare un impegno forte a sostegno della

cultura della legalità -dichiara la Vice Sindaco Teresa Giaccio- invitiamo tutti i cittadini onesti a non limitarsi a difendersi dalla criminalità organizzata in genere, ma ad isolarla sempre di più”. 

“Ciò che è stato acquisito con la forza, la sopraffazione e la violazione delle leggi viene restituito alla collettività come segno di riscatto e di speranza”, è il commento dell’Assessore al Patrimonio Eliodoro Belmare.

“La valorizzazione e il governo del territorio passa anche e soprattutto attraverso operazioni del genere che fanno onore al percorso di legalità e trasparenza intrapreso dall’Amministrazione e dalla Giunta del Sindaco Liccardo fin dal primo giorno di insediamento”, dichiara l’Assessore allo Sviluppo e Programmazione del Territorio Gennaro Ruggiero.

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 “Oggi è un giorno importante per tutta la nostra comunità e non solo  –  ha affermato il Sindaco Angelo Liccardo- perché un bene sottratto alla criminalità organizzata viene restituito alla collettività, usato per nobili scopi finalizzati al bene collettivo. In tal modo intendiamo rilanciare una volta di più il concetto di legalità  per il quale ci battiamo ogni giorno.    Marano, città in passato conosciuta come luogo del malaffare, è oggi emblema della legalità. Gli obiettivi della Cooperativa ed i nostri sono convergenti: realizzare il bene comune. Il nostro operato dimostra che legalità e bene comune si possono raggiungere lavorando con impegno e trasparenza. Il cammino è irto di ostacoli e solo chi ha veramente a cuore l’interesse collettivo, può percorrerlo. E noi siamo sicuri di esserci riusciti”.

SANTORI: A GENAZZANO CONTINUI INCIDENTI SULLA PRENESTINAScritto il febbraio 3, 2015 by laparita2014

“Non basta il primato della Capitale per le strade killer e la peggiore delle manutenzioni mai garantite tra buche, voragini, smottamenti e interventi inconcludenti. Da molti comuni della Regione Lazio ci arrivano segnalazioni di disagio da parte di cittadini costretti a fare quotidianamente i conti con strade disastrate e rischiose per l’incolumità degli automobilisti” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Lavori pubblici e Mobilità, in merito all’ennesimo incidente verificatosi questa mattina sul tratto dell’autostrada A1 all’altezza del Casello di Valmontone lungo l’arteria Provinciale di Roma – Prenestina nei pressi del Comune di Genazzano.

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“Nella completa indifferenza Presidente della Regione Lazio Zingaretti, già presidente della Provincia di roma dal 2008 al 2013, sono anni che i cittadini chiedono alle istituzioni responsabili un investimento per mettere in sicurezza la curva del tratto di strada causa di gravi incidenti. Questa mattina si è evitata una tragedia annunciata per miracolo visto che il tratto ghiacciato è percorso ogni giorno da scuolabus, mezzi pubblici e privati dei comuni predestini. Già dal 2012, in pieno Governo Zingaretti alla Provincia di Roma, una forte nevicata rese impraticabile il tratto in questione, mettendo a rischio la vita di chi costretto a percorrerlo, ma gli unici soldi pubblici stanziati nel tempo sono stati utilizzati per l’installazione dei cartelli degli obblighi di catene o pneumatici da neve. Come se bastasse avvisare del pericolo, dimenticando che la sicurezza degli automobilisti è responsabilità soprattutto di chi deve garantire la praticabilità delle carreggiate” conclude Santori.

 La ParitàTutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali. E`

compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di

fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana

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e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale

del Paese.                                                                                           

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