La Pace si paga L’Ucraina non è lontana - Ufficiali a Verona · 2015-11-16 · fra Russia e...
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L’Ucraina non è lontana
di Francesco Gueli
Quanto è già successo in Crimea (annessione da parte della Russia a seguito di un referendum) e quanto potrebbe accadere a breve scadenza (spaccatura dello Stato Ucraino) sembra che si svolga in aree lontane, tanto da non avere ripercussioni per noi. Se questa fosse la convinzione, vogliamo ricordare alcuni aspetti che possano servire a meglio inquadrare la crisi. L’Ucraina è un cuscinetto tra noi e la Russia, la cui profondità è inferiore a quella esistente in Italia tra Gorizia e Messina. La sua eventuale frammentazione in almeno tre staterelli, con caratteristiche conflittuali, annullerebbe qualsiasi garanzia per l’occidente, sotto l’aspetto strategico e energetico. Ma non basta, in quanto queste piccole entità, divise da confini fatiscenti sarebbero mine vaganti avendo, tra l’altro, l’attuale capitale quale posta in gioco. Kiev potrebbe essere l’area di uno scontro combattuto alla frontiera fra Russia e Unione Europea. La preoccupazione per un’evoluzione del contenzioso in corso origina dalla convinzione che i Russi vedono nell’Ucraina una componente determinante del progetto di unione Euroasiatica, quindi membro a tutti gli effetti e a qualsiasi costo di un’organizzazione a guida Russa. Kiev è stata la sede del primo stato Russo. Successivamente il potere si spostò verso nord fino a raggiungere Mosca. Il Paese è stato anche parte del Granducato Polacco – Lituano, cosa che spiega l’interesse delle suddette Nazioni (entrambi membri dell’Unione Europea). Gli scenari di guerra fredda, paventati da più parti potrebbero essere la conseguenza di una poco incisiva e credibile politica estera dell’UE. Nel contempo non è da sottovalutare il comportamento degli Stati Uniti. A pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina (frase attribuita ad Andreotti). Il pensiero malizioso è questo: gli USA
La Pace si paga
di Renzo Pegoraro
Periodico bimestrale stampato in proprio e inviato gratuitamente a soci e simpatizzanti - Anno X n. 56 - MARZO/APRILE 2014
Notiziario dell’ Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio Attivo di Verona
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 ( Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 ) Art. 1, comma 1, DCB Verona
Contiene I.R.
In questo numero La Pace si Paga 1
L’Ucraina non è lontana 1 America …. Amerika 3
Il diritto di non aver….diritti 4 Per sorridere 5
Notizie Giuridico-Amministrative 5 Vita associativa 6
Rinnovo patenti 8
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Dopo quasi 70 anni di pace ritorna il gelo tra le due superpotenze, mentre popolazioni indipendentiste, nel cuore dell’Europa, chiedono alla Russia l’ aiuto fraterno per staccarsi dalle nazioni di appartenenza. Al crollo del muro di Berlino (9 novembre 1989), il mondo intravide la fine della guerra fredda e sperò in una nuova era di pace. La granitica Unione Sovietica perdeva ad una a una le sue Repubbliche che proclamavano la loro indipendenza. La Russia, nazione guida del Patto di Varsavia, temuta fino ad allora come potenza mondiale, si rivelò ad un tratto una nazione fragile, da ricostruire economicamente e militarmente. D’altra parte la NATO, conscia del suo ruolo di garante della pace e della sicurezza nel mondo occidentale, nel 1994, elaborò il “Partenariato per la pace “, in base all’art.10 del Trattato Atlantico, per accogliere le istanze di protezione e di aiuto da parte delle ex repubbliche sovietiche. Durante le celebrazioni del 50° anniversario della costituzione dell’Alleanza, a Washington , in una riunione con i Capi di Stato e di Governo, venne decisa la strategia del nuovo millennio, volta a fronteggiare le sfide umanitarie, il terrorismo internazionale e la conflittualità nelle principali aree di crisi del mondo. Iniziarono le operazioni di “peace keeping” con la filosofia di usare
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al minimo le armi, al fine di evitare ritorsioni e risparmiare vite umane. Proprio in Europa, nei Balcani Occidentali (1999), per la prima volta l’Alleanza fu chiamata ad operazioni fuori dalla sua area di competenza, usando prevalentemente l’arma aerea. Anche la Russia, per emanciparsi dal suo isolamento, avviò una nuova forma di collaborazione con la NATO dando vita al Consiglio NATO-Russia (2002). Tuttavia, a seguito degli attentati alle torri gemelle e del ripetersi di atti terroristici nel mondo occidentale, in particolare in Spagna e a Londra, nacque la necessità per gli eserciti di riorganizzarsi e potenziarsi in modo da poter affrontare i conflitti “asimmetrici”, originati dal terrorismo internazionale. Gli Stati Uniti si impegnarono maggiormente in questa lotta chiamando gli alleati a farne parte, con contingenti sempre più
robusti, equipaggiati con armamento pesante e
sofisticato per fronteggiare, nei diversi teatri operativi, i
rischi sempre maggiori e diffusi. La NATO, mentre
perseguiva la sua strategia di “open door” verso est
veniva chiamata in campo dall’ONU, per dirimere le
controversie internazionali, quale gendarme della
sicurezza internazionale. Si ricordano gli interventi in
Kossovo, in Iraq, in Afghanistan, nel centro Africa, ecc..
L’Europa fece anche un tentativo, in Bosnia e in
Macedonia, di dare forma a una fantomatica difesa
europea, basata comunque sull’organizzazione di
Comando e su assetti dei Paesi inseriti nella NATO,
principalmente degli USA (intelligence e mezzi aerei).
Con l’allargamento della NATO e l’inclusione in Europa
Occidentale di alcuni Paesi precedentemente inseriti
nella sfera Sovietica (Repubblica Ceca, Slovacchia,
Ungheria, Polonia, Bulgaria, Romania, e i Paesi Baltici)
altri (Albania, Macedonia, Croazia, Montenegro, Ucraina,
Moldavia, Bielorussia, Georgia, ecc…) hanno iniziato le
procedure di adesione alla NATO ed alla Comunità’
Europea, alimentando sempre più nella Russia la paura
di accerchiamento. Ad una accresciuta esigenza di
sicurezza in Europa, nel bacino del Mediterraneo
(conflitti della primavera araba, in Libia, in Siria,
questione israelo-palestinese ), in Africa, ecc.. che ha
obbligato i Paesi europei ad intervenire non solo con la
diplomazia, ma anche con mezzi e missioni militari, si
sono adottate misure volte a ridurre i bilanci militari,
supponendo che le spese per la difesa, in una situazione
di forte crisi economica, fossero troppo alte in relazione a
uno status di pace. Molto improvvidamente non si è
tenuto conto di ciò che avveniva in Russia. Mentre il resto
del mondo si disarmava, questa nazione ha accresciuto il
suo potenziale economico e militare per contendere la
leadership mondiale agli USA. Il nuovo “Cisar”, Vladimir
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Putin, assurto al potere, non ha mai dimenticato i fasti
della grande Russia e lo smacco subito dal
disfacimento dell’Unione Sovietica nel 1989. Così
l’allargamento della NATO, sempre più prossimo alle
frontiere russe e i movimenti indipendentisti filo russi
hanno spinto la madre Russia ad intervenire per
“normalizzare” alcune situazioni, di fatto, per occupare
ed annettere regioni della Giorgia (Abkazia, Ossezia) e
ora dell’ Ukraina (Crimea), lasciando intendere altre
possibili azioni nel futuro. Lo scenario delineato fa
capire, come la pace in Europa possa essere facilmente
compromessa. La NATO è di nuovo chiamata ad
intervenire, a norma dell’art .5 del Trattato, per
garantire la sicurezza di alcuni Paesi alleati (Paesi
Baltici, Polonia, Bulgaria), a rischio di invasione da
parte delle truppe russe. Ancora una volta la
diplomazia, pur con difficoltà, è impegnata a risolvere
le questioni sul tappeto. Ma l’improvviso
raffreddamento dei rapporti tra la Comunità
Internazionale (ONU, USA, EU, NATO, Cina) e la Russia,
oltre alle missioni di peacekeeping ancora aperte,
devono far riflettere sia l’Europa che i Governi
Occidentali sulla necessità di riconsiderare i rischi di
una pace fragile, dal futuro incerto. Le spese militari
della Russia hanno superato quelle degli USA
(rispettivamente 4,5 e 4,4% del PIL), mentre i bilanci
per la difesa di quasi tutte le nazioni della NATO sono
al di sotto della soglia minima prevista per farvi parte
(2% del PIL). Il bilancio della Difesa italiano è pari al
1,2% del PIL ed è già previsto un piano di
razionalizzazione, volto a ridurre le spese per gli
armamenti, i velivoli e gli effettivi. Certo, in un periodo
di profonda crisi economica è lecito pensare che la pace
sia un bene acquisito, ma la situazione sopra illustrata
non lascia dubbi sulla necessità di realizzare
finalmente un sistema di difesa comune europea e
riconsiderare la riduzione delle forze armate nei singoli
Paesi occidentali, per poter continuare a garantire la
pace nel mondo. Per questo Barrack Obama, nell’ultima
visita a Roma, ha ricordato: attenzione!... la pace si
paga.
La Pace si paga di Renzo Pegoraro (da pag. 1)
America ….. Amerika
L’Ucraina non è lontana di Francesco Gueli (da pag. 1)
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hanno colto questa occasione per indebolire in un colpo solo Putin, che ha irrobustito la sua credibilità con il successo in Siria e nelle olimpiadi invernali, e nel contempo l’UE caldeggiando l’ingresso di uno Stato in pessime condizioni economiche, politiche e strutturali, che darebbe il colpo di grazia al progetto Europeo. Ricordiamo che recentemente gli USA avevano visto con favore anche l’ingresso della Turchia. L’Italia, in questo frangente dovrebbe porre maggiore attenzione all’evolversi della situazione, sia in quanto membro della NATO, sia in quanto membro dell’UE, sia per i ricordi storici che ci legano a quella terra. La NATO, come ci ha ricordato Padoa Schioppa, ha dato l’impressione, con la proposta di un trattato d’associazione offerto a Kiev, di voler compiere un primo atto di un eventuale futuro accoglimento della stessa nell’Alleanza Atlantica. Da qui la preoccupazione della Russia, che vede, per la presenza Americana, la prosecuzione della “guerra fredda”. Meglio sarebbe stato se l’Unione Europea avesse avanzato proprie proposte in forma indipendente, con un proprio strumento militare (cosa già auspicata da questo notiziario). Noi Italiani abbiamo dei legami con questa terra che ci ricorda la “battaglia della Cernaia“ (guerra di Crimea, 1854-1856) dove quindicimila militari italiani, guidati dal Gen Alfonso Lamarmora, inviati da Cavour, sconfissero i Russi e misero le premesse perché l’Italia divenisse Nazione; la presenza in Crimea di fortezze veneziane e genovesi e un’antica comunità italiana; la presenza in Italia di circa cinquecentomila Ucraini; l’essere il secondo partner commerciale. In conclusione abbiamo parlato di un Paese che, travagliato da contrasti interni di lingua, religione ecc., ha dovuto adagiarsi sull’immobilismo per garantirsi l’unità nazionale. Oggi, che si è trovato a dover scegliere, è emersa la profonda lacerazione. L’Europa e quindi l’Italia devono intervenire per evitare che diventi preda di potenze emergenti.
La Saga dei Groenlandesi (XIII secolo) racconta che nel 986 d.C. l'islandese Bjarni Herjolsson, deviato dalle nebbie nel corso di un suo viaggio dall'Islanda alla Groenlandia, avvistò delle terre sconosciute ad ovest di quest'ultima. Di queste se ne parlò per diverso tempo, fino a che nell'anno 1000 Leif Erikson, figlio di Erik il Rosso, non decise di approntare una spedizione verso quelle coste che, nei giorni molto sereni, sembrava di intravederne i contorni.
Erik il Rosso
di Giuseppe Ciani
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Dopo alcuni giorni di navigazione fu avvistata una regione montuosa coperta da ghiacciai e rocce levigate alla quale fu dato il nome di Helluland, cioè “terra delle rocce piatte”; procedendo verso sud, fu la volta di una costa boscosa che fu chiamata Markland, ossia “terra delle foreste”. Infine approdarono su un'isola ricca di pascoli e di piante, sulla quale fu deciso di fissare la base invernale. Una sera, Tyrki, il padre adottivo di Leif, fu trovato ubriaco per aver, a suo dire, mangiato dell'uva. Sicuramente doveva trattarsi di una pianta dai grappoli inebrianti. Al loro ritorno in patria, quella terra fu battezzata Vinland, “terra delle viti”, ma che con l'uva non aveva niente a che fare. Altre fonti danno versioni diverse a proposito del Vinland e questo avvalora l'inattendibilità delle saghe e, molto spesso, il carattere mitico delle stesse. E' certo, però, che ci sono state ben quattro spedizioni, fra il 1000 ed il 1020, verso il suddetto paese che gli studiosi propendono a collocarlo nella parte settentrionale di Terranova. Nonostante tutto, il Vinland, ovunque lo si voglia collocare, fu una “scoperta perduta” perché da allora non se ne è saputo più niente, anche se, ancora oggi, rappresenta la virile sfida dell'ignoto e l'esaltazione dell'avventura umana. Rimasero ricordi nebulosi, tramandati come leggende, peraltro quasi sconosciute persino ai contemporanei. Colombo non fu il primo europeo a mettere piede in queste nuove terre, su questo oggi sono tutti d'accordo, ma solo dal suo viaggio ebbero origine quegli effetti sconvolgenti che segnarono la storia e dettero vita ad un “mondo moderno”; ed è per questo che Colombo è ritenuto il vero scopritore di questo nuovo continente al quale, in seguito, fu dato il nome di America in onore del famoso navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, il primo ad intuire che queste terre, per la loro estensione, non potevano
America …..Amerika di Giuseppe Ciani (da pag. 4)
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di Elio Sgalambro
Il diritto di non aver … diritti
appartenere alle Indie. Come spesso succede, c'è sempre qualcuno che non concorda con la tesi più diffusa, infatti alcuni studiosi ritengono che il nome del nuovo continente derivi da un certo Richard Amerik, un ricco commerciante gallese che, con il suo denaro, permise a Giovanni Caboto di raggiungere l'Isola di Terranova (1498). Fra le diverse argomentazioni addotte a sostegno della loro tesi, questi studiosi fanno notare che agli elementi geografici di una certa importanza venivano attribuiti i cognomi dei loro scopritori e non i nomi. Nel caso specifico di Amerigo, il nome del nuovo continente sarebbe dovuto essere Vespuccia. Comunque sia, America o Amerika rappresenta una delle più grandi scoperte dell'umanità, tanto che gli storici hanno preso la data in cui è avvenuta (1492) come l'inizio dell'era moderna.
“Quod prìncipi placuit legis habet
vigorem!” Il rischio di elevare a norma
giuridica qualsiasi contenuto approvato
da chi detiene il potere è insito in ogni
ordinamento giuridico e diviene sempre
più attuale a mano a mano che il potere
pubblico espande il complesso di norme
ed istituzioni mediante le quali tende a
dirigere lo svolgimento della vita sociale e
dei rapporti tra i singoli. E’ ben vero che
ogni società, ogni aggregazione umana
non può prescindere da regole giuridiche
e da apparati in grado di disciplinare i
rapporti tra le persone che la
compongono; ma qual è il limite oltre il
quale non si giustifica il “sacrificio” delle
prerogative individuali e quale
organizzazione della società viene a
trovarsi in conflitto con i sentimenti diffusi nella collettività, cosicché il
“diritto positivo”, ossia il suo
ordinamento, viene ad essere subìto come
una imposizione, realizzata per mezzo
della forza? Senza volerci addentrare in
ardite disquisizioni filosofiche che
lascerebbero il tempo che trovano e che ci
porterebbero troppo lontano, è
sufficiente accennare come, in tutto il
corso della storia dell’uomo, si è sempre
affermata l’esistenza di un altro diritto, il
c.d. “diritto naturale”, ossia di un
complesso di precetti che la collettività
dei consociati sente indubitabilmente
come proprio. Il diritto alla vita, alla
libertà ed alla proprietà rappresentano il
nucleo minimo del diritto naturale,
unitamente al diritto al nome, all’identità
personale e alla famiglia. L’ idea di un
diritto originario comune all’intera
umanità, rispetto al quale i differenti
diritti positivi rappresentano una
derivazione (se non una deviazione),
percorre l’antichità greca e romana,
attraversa il Medioevo fino alla tarda
scolastica e dà origine alla stagione del
giusnaturalismo moderno che, forte della
critica risorgimentale del principio di
autorità, tende a fondare il diritto su basi
razionali e immanentistiche, ponendo
l’accento sull’aspetto soggettivo del
diritto naturale, ossia sui diritti innati
degli individui. Lo stato di natura come
stato di libertà e di uguaglianza, e tuttavia
già regolato dalle leggi di ragione, diventa
l’essenziale premessa dell’ipotesi
contrattualistica che fonda lo Stato sul
consenso: senza la legge naturale (e in
particolare quella che impone pacta
servanda sunt) sarebbe impossibile un
adempimento dei patti e quindi la
costituzione della stessa società civile. Se
da un lato, dunque, la fonte del diritto
positivo risiede nell’Autorità del Potere
Pubblico (lo Stato), qualunque forma esso
assuma, il diritto naturale trova la sua
legittimazione nella “realtà delle cose” in
cui ogni legislatore troverebbe un limite
invalicabile. Ma è davvero così? Alla luce
del sempre più imponente fenomeno di
espansione dei compiti pubblici, è ormai
da tempo in atto un processo irreversibile
di restringimento della “sfera di
intangibilità” dei diritti individuali. La
stessa adesione degli Stati nazionali ad
organismi sovranazionali, con cessione di
parti significative di sovranità e l’obbligo
di adeguare la propria legislazione a
quella comunitaria, la necessità di
contemperare gli opposti interessi delle
varie categorie della popolazione e, nel
contempo, di fronteggiare situazioni di
crisi o di emergenza, sempre più
ricorrenti, quando non anche sotto la
spinta di farneticazioni ideologiche,
inducono il legislatore ad emanare
disposizioni con effetti retroattivi che
incidono in senso sfavorevole anche su
diritti soggettivi “perfetti”, ossia sorti e
garantiti da leggi precedenti, in palese
violazione del principio “pacta servandum
sunt.” La questione assume particolare
rilevanza in relazione ai ricorrenti
provvedimenti elucubrati per il
contenimento della spesa pubblica, stante
l’endemico deficit del nostro bilancio
statale. Tra i vari interventi proposti dai
ben remunerati Commissari incaricati
della arcinota “spending review”, brillano
quelli finalizzati alla ennesima revisione
del sistema previdenziale, sia apportando
tagli alle c.d. “pensioni d’oro” – quelle,
tanto per intenderci superiori, ai 2.500 €
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Notizie Giuridiche Amministrative
mensili lordi – sia modificando i parametri di calcolo di
quelle già liquidate e attualizzandoli in senso negativo con
buona pace dei c.d. “diritti acquisiti”. Sotto questo profilo, a
dire il vero, la Corte Costituzionale ha statuito che “la
disposizione retroattiva, specie quando determini effetti
pregiudizievoli rispetto a diritti soggettivi “perfetti”… dev’
essere assistita da una “causa” normativa adeguata: … che
renda “accettabilmente” penalizzata la posizione del titolare
del diritto compromesso, attraverso “contropartite”
intrinseche allo stesso disegno normativo e che valgano a
bilanciare le posizioni delle parti” e “che una generalizzata
esigenza di contenimento della finanza pubblica possa
risultare, sempre e comunque e quasi pregiudizialmente,
legittimata a determinare la compromissione di diritti
maturati o la lesione di consolidate sfere di interessi, sia
individuali sia anche collettivi”. E pur affermando, la
Suprema Corte, che “non può ritenersi interdetto al
legislatore di emanare disposizioni modificative in senso
sfavorevole, anche se l’oggetto dei rapporti di durata sia
costituito da diritti perfetti”, soggiunge: “ciò, per altro, alla
condizione che tali disposizioni non trasmodino in un
regolamento irragionevole, frustrando, con riguardo a
situazioni sostanziali fondate su disposizioni di leggi
precedenti, l’affidamento dei cittadini nella sicurezza
giuridica, da intendersi quale elemento fondamentale dello
Stato di diritto (sentenza n.166 del 2012 richiamata dalla
sentenza 92 del 2013). Sul punto, per altro, la Corte Europea
dei Diritti Umani, ha rimarcato la necessità, oltre che della
certezza del diritto e della prevedibilità del quadro normativo, di
“trovare un giusto equilibrio tra le esigenze di interesse generale
della comunità e le esigenze individuali di tutela dei diritti
fondamentali” nonché di individuare “un ragionevole rapporto di
proporzionalità tra mezzi impiegati e lo scopo perseguito dalle
misure restrittive della proprietà” (dall’ art. 1 Primo Protocollo
Aggiuntivo). Di fronte a così autorevoli pronunce, il cittadino
deve sentirsi sufficientemente tutelato? Qualche dubbio, fondato,
permane. E se può ritenersi scongiurato il rischio di una
arbitraria manomissione dei diritti individuali o di singole
categorie, è pur vero che nel gioco delle parti tra organi di tutela
giudiziaria e organi legislativi, a prevalere alla fine sarà chi
detiene “il potere di legiferare”, democraticamente o meno. Alla
fine l’unico diritto certo che resta in tutti e in siffatto contesto, è
di non avere … diritti certi con l’ulteriore incresciosa
conseguenza che la precarietà lascia il posto ad un sentimento di
rassegnata rinuncia.
PEREQUAZIONI DELLE PENSIONI PER L’ANNO 2014
L’ISTAT, in via provvisoria, ha fissato per l’anno 2014 il tasso d’inflazione all’1,2%.
Pertanto:
a. il trattamento minimo INPS diventa Euro 501,38 (annuo 6.517,94);
b. le pensioni sociali e gli assegni sociali diventano rispettivamente Euro 368,89
(annuo 4.795,57) ed Euro 447,61 (annuo 5.818,93);
c. le pensioni di reversibilità saranno liquidate con le seguenti riduzioni:
Da Euro A Euro Minimo INPS Riduzione
Fino 19.553,82 Tre volte 0,0%
19.553,83 26.071,76 Oltre tre volte e fino a quattro 25,00%
26.071,77 32.589,70 Oltre quattro e fino a cinque 40,00%
32.589,71 oltre Oltre 5 volte 50,00%
a. le pensioni legate al costo della vita (ed effetto di quanto disposto dai commi
a,b,c,d,e, dell’art. 483 della Legge 147/2013) saranno perequate:
Importo mensile Pensione
Da Euro A Euro Perequazione Rivalutazione Euro
Fino a 1.486,29 1,2%; 17,84
1.486,30 1.981,72 1,14%; 22,59
1.981,73 2,477,15 0,90%; 22,29
2,477,16 2.972,58 0,60%, 17,84
Oltre 2.972,58 0,48% sull’importo di 2.972,58 14,27
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ (Legge 147/2013,
Art. 486)
Dal mese di gennaio 2014 i trattamenti
pensionistici sono soggetti ai contributi di
solidarietà. Tale contributo, opera sul trattamento
complessivo annuo lordo, è soggetto al conguaglio
di fine anno e viene effettuato mensilmente
mediante trattenute sulla pensione:
del 6% per gli importi superiori a 14 volte il
minimo INPS e fino a 20 volte (da 6.936,03
Euro e fino 9.908,60) ;
del 12% per la parte che supera tale importo,
e fino a 30 volte il minimo INPS (da Euro
9.908,61 ad Euro 14.862,91);
del 18% per la parte della pensioni superiore
a 30 volte il minimo INPS.
TASSO INTERESSI LEGALI
Dall’1.01.2014 il tasso degli interessi legali
previsti dall’art. 184 del Codice civile sarà
calcolato al 1,00%
PER SORRIDERE
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VITA ASSOCIATIVA
a cura di
Vincenzo Dorrucci/Renzo Pegoraro
ATTIVITA’ SVOLTE
di
Giuseppe.Ciani
Su interessamento di questo Gruppo ANUPSA alcuni Soci e relativi familiari, hanno usufruito del soggiorno montano militare di Colle Isarco, nei turni 7° e 9°. Gli “sciatori” hanno potuto godere di piste con un ottimo innevamento nelle località di Ladurns, Racines-P.so Giovo e Monte Cavallo ed hanno avuto anche la possibilità, in alcune giornate, di cimentarsi sulla neve fresca, caduta durante la notte. Il paesaggio spettacolare,
l’aria frizzante e pulita e le belle giornate di sole hanno incoraggiato i meno esperti di montagna ad effettuare gite, passeggiate e shopping. L’ottima organizzazione del soggiorno, incluso l’aspetto culinario ed alcune altre novità (centro benessere, animazioni teatrali, nuove sale giochi per i più piccoli) hanno consentito a tutti di godere una settimana di completo relax e di un’ottima vacanza.
Settimana Bianca
Nel salone del circolo Ufficiali di Castelvecchio hanno avuto luogo due conferenze: la prima tenuta dalla Dott.ssa Federica CIANI e dal Dott. Loris CALZOLARI sul tema “Dimagrire in salute e senza fame - la dieta proteica - i molteplici pro e i falsi contro”; la seconda concernente la “Prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi con il ballo di sala”, tenuta dal Dott. Domenico GULLOTTA . Le due conferenze accuratamente illustrate con foto e grafici hanno riscosso il plauso di un folto pubblico convenuto nel salone del Circolo Ufficiali. Il Presidente ed il Consiglio Direttivo rinnovano un vivo ringraziamento ai relatori per le interessanti, esaurienti ed accurate presentazioni .
Conferenze del 13 e 17 Febbraio
La serata è iniziata con alcuni pezzi musicali jazz e blues magistralmente eseguiti dalla jazz band dell’Associazione “Arcidiacono Pacifico” con la quale, nella circostanza, si è stretto il gemellaggio alla presenza di più di cento ospiti. I Presidenti dell’ANUPSA e della citata Associazione hanno presentato, all’inizio, le caratteristiche e le finalità di ciascun sodalizio, convenendo che in futuro la collaborazione potrà essere proficua nei campi storico-culturale, musicale, socio-ricreativo, ecc.. La cena è stata allietata da una coppia di bravissimi cantanti lirici che, nei costumi di scena, si sono esibiti camminando tra i tavoli, creando una atmosfera magica di serenità e di amicizia. Al termine la jazz band ha dato il meglio di sé, eseguendo
alcuni brani noti del jazz americano degli anni ’30, accompagnata da una giovane cantante. La serata si è conclusa con lo scambio di saluti e la promessa di ritrovarci presto. Un vivo ringraziamento va alla dott.ssa Venturi per il paziente lavoro organizzativo e l’ottimo risultato ottenuto.
Cena carnevalesca con musica del 1° marzo
Corso computer
Come previsto è stato organizzato il corso computer con un docente qualificato. Il corso è seguito settimanalmente, con molto interesse, da un buon numero di Soci e simpatizzanti. Ogni informazione al riguardo potrà essere fornita in Segreteria o dal Coordinatore del corso, Gen. D. Boldrini.
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PROGRAMMA ATTIVITA’ FUTURA
25 Maggio 2014 ore 20:00 : Gran Galà di Primavera.
Il Consiglio Direttivo dell'ANUPSA di Verona ha programmato per domenica 25 maggio p.v. presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio, una cena di beneficenza e ballo con musica dal vivo (Gold Music Duets), con la collaborazione del Lions Club “Dante Alighieri” di Verona ed il patrocinio del Club UNESCO “Cangrande” Verona.
Il ricavato sarà devoluto a favore dell'Associazione Umanitaria “FIRST AID ONLUS”, dei nostri soci dot. Loris Calzolari e dott.sa Federica Ciani, che opera attualmente in una missione cattolica di Ambodivona (Madagascar). Per ragioni organizzative e dato il numero limitato di posti (massimo 150), si prega di segnalare la propria adesione (anche telefonicamente) alla segreteria dell' Anupsa di Corso Porta Palio. Quota di partecipazione: 55 euro. E' gradito l'abito scuro!
Modalità di pagamento Presso la suddetta segreteria nel periodo 2 maggio – 15 maggio, nei giorni: lunedì – giovedì – venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12,30.
evidenziando la regolarità e correttezza della tenuta della contabilità e della relativa documentazione, nonché il rispetto della normativa in materia. Il bilancio consuntivo è stato approvato all’unanimità. Successivamente è stato presentato il bilancio preventivo, caratterizzato dalla costituzione di un fondo scorta per le spese impreviste. Anche questo è stato approvato all’unanimità. Ha concluso la riunione il Presidente Pegoraro che nel ringraziare il Gen. Innecco per la sua disponibilità, il Consiglio direttivo e il Consiglio dei Sindaci per la collaborazione fornita in ogni circostanza, ha invitato tutti ad una maggiore presenza e partecipazione alle varie attività sociali del Gruppo per far sì che l’ANUPSA, a Verona, sia l’unico punto di riferimento per gli Ufficiali in quiescenza.
Il 26 marzo alle ore 10, presso il salone del Circolo Ufficiali, in seconda convocazione, si è svolta l’assemblea ordinaria del Gruppo per approvare il bilancio consuntivo 2013 e il bilancio preventivo 2014. Nominato Presidente dell’Assemblea, il Gen. C.A. Lucio Innecco e Segretario il Gen. B. Elio Sgalambro, dopo una breve allocuzione di saluto da parte del Presidente Gen. D. Pegoraro, il Tesoriere, Gen. D. Ternullo ha commentato in modo dettagliato ed esauriente le voci del bilancio consuntivo 2013. Il Ten. Gen. Isp. Antonio Scipione ha letto, al riguardo, la relazione tecnico-amministrativa, elaborata dal Consiglio dei Sindaci,
Assemblea ordinaria del 26 marzo scorso
Congresso Nazionale ANUPSA
Il Congresso Nazionale ANUPSA sarà tenuto a Chianciano Terme nei giorni 3 – 4 giugno p.v..
Soggiorni per Cure Termali
L’Ispettorato Generale della Sanità Militare ha emanato le norme per l’ammissione alle cure fango-balneo termali e inalatorie, a pagamento, presso lo Stabilimento Balneo Termale Militare di Ischia.
L’Associazione Albergatori di Abano – Montegrotto ha fatto pervenire a questo Gruppo l’elenco degli Alberghi convenzionati per il personale delle FF.AA. valido per il corrente anno.
I Soci interessati possono richiedere informazioni alla Segreteria della Sede Assistenza mod.730/2014 - UNICO :
È in atto il servizio di assistenza per il controllo o per la compilazione dei modelli sopra indicati. Quest’anno è obbligatorio consegnare al CAF le fotocopie di tutti i documenti che si presentano (scontrini della farmacia, assicurazioni vita, interessi passivi mutuo, SSN polizza assicurazioni auto, fatture lavori di ristrutturazione edilizia per la casa, ecc.). Per fare le foto copie degli scontrini dei medicinali è sufficiente attaccarli su un solo foglio. Si invitano i Soci a NON prenotarsi per i giorni 13-14-15-16 maggio in quanto il Gen. GENTILE non potrà essere presente.
Continua il tesseramento per il 2014. Si ringraziano i Soci che hanno già dato il loro contributo per la nostra Associazione. Coloro che intendono ancora aderire al sodalizio possono versare la quota sociale di € 45 come segue: - direttamente in Segreteria; - tramite il c/c postale n. 18826370 intestato a “ANUPSA Gr. Verona”, Stradone Porta Palio, 47/D, 37122 VERONA; - mediante bonifico su IBAN : IT61U0760111700000018826370, intestato “ANUPSA Gr. Verona”
Sede Str. Porta Palio, 47/D
37122 – VERONA
Contatti Tel: 045.8035910 Fax: 045.8035910
E_mail : [email protected]
Siamo su Internet! Visitate il nostro sito
Web al seguente indirizzo:
www.anupsa.it
Data chiusura 10 Aprile 2014
Rallegramenti
- Col. Francesco ZULLO, per l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” conferitagli dal Capo dello Stato con decreto in data 27 dicembre 2013;
- Col. Vanni SOAVE e consorte, per la nascita del nipotino Tommaso; Felicitazioni anche ai genitori del neonato Alessandra e Matteo BERTAZZOLO.
Orari di apertura Lunedì 10:00 - 12:00 Giovedì 10:00 - 12:00 Venerdì 10:00 - 12:00
Notizie tristi
In quest’ultimo periodo sono venuti a mancare: Sig.ra Sandra DAL DOSSO, moglie del Gen.B. Giuseppe CITARELLA; Sig.ra Liliana TINÈ, moglie del Gen.B. GUERRA. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i Soci tutti rinnovano affettuose condoglianze.
Tesseramento 2014
Servizio ai Soci : servizi in particolare nell’ allegato “A”
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Presidente Renzo Pegoraro
Direttore Responsabile Francesco Gueli
Vice Direttore Elio Sgalambro Redazione Giuseppe Ciani
Vincenzo Dorrucci
Grafica e impaginazione Stefano Zona
Segretario di Redazione Gaetano Marguglio Reg. Tribunale di Verona n. 1631 del 19.12.2004
E_mail rinnoviamo, ancora una volta, ai nostri soci l’invito, opportuno e necessario, a fornire la propria e_mail per
avere le informazioni di qualsiasi tipo in tempi rapidi.
VARIE
A Pasqua viene festeggiata la
pace fra gli uomini.
Proviamo a festeggiare anche
la nostra.
Auguri a Voi e ai vostri Cari
Rinnovo Patente di Guida :
E’ stata avviata positivamente la nuova procedura per il rinnovo delle patenti, mediante computer. I Soci interessati si devono recare presso la sede, muniti della vecchia patente, del codice fiscale, di una foto e delle ricevute di due versamenti ( da 16 e 9 €) sugli appositi bollettini. Dopo aver effettuato, seduta stante, la visita medica, riceveranno in poco tempo l’attestato, valido 60 giorni, con il quale sarà possibile guidare sino alla ricezione, al proprio indirizzo di residenza, della nuova patente. Si ringrazia il dott. Meconio per la sensibilità e disponibilità dimostrata a favore dei colleghi. Informazioni dettagliate saranno fornite agli interessati presso la Segreteria della nostra Sede.