Emmanuel Makrogiannis · PDF filel’anteprima nazionale di Otava Yo, un coinvolgente...

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TRENTOLUGLIO12 AGOSTO Emmanuel Makrogiannis ITINERARI FOLK 2016 S - CONFINID’EUROPA

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2016

S-CONFINID’EUROPA

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S-confini d’Europa

La ventinovesima edizione della rassegna volge lo sguardo al vecchio Continente per catturare i segnali che emergono dalla scena musicale legata alla musica etnica, tradizionale e world di questo decennio.Il primo elemento evidente è che l’Europa – pur attraversata da molti elementi di crisi - rimane una grande occasione creativa, dove i linguaggi si incontrano senza limiti e barriere e in questo modo fecondano le idee e le produzioni artistiche come in nessun’altra parte del mondo. So-prattutto questo genere musicale che connette radici e tradizioni con la modernità non sembra minimamente attraversato da quel senso di inquietudine che agita la società contemporanea. Convivono due dimensioni parallele che sempre più spesso si vanno a toccare e intersecare: il rafforzamento di produzioni identitarie innovative, spesso legate alle culture minoritarie pre-senti in Europa, che sanno amplificare i valori estetici e spettacolari della cultura tradizionale e il consolidarsi di un mercato aperto che sa valorizzare i prodotti “lontani”, geograficamente e culturalmente, offrendo loro delle possibilità espressive inusuali in passato.Mentre si rialzano muri e confini e il sentimento più evocato è quello della paura, i giovani artisti emergenti del panorama etno-world europeo, sembrano capaci di esprimere un’energia vitale straordinaria. E in questo modo ci fanno immaginare un mondo del tutto diverso da quello che i mass media ci restituiscono quotidianamente. Se il futuro è anche nell’immaginazione, il ruolo di queste realtà – ancorché piccole – è fondamentale come testimonianza positiva di un’Europa terra d’incontro e di sviluppo umano responsabile e solidale.I gruppi che abbiamo scelto rappresentano in parte tutto questo. Lolomis e Zakouska, in par-ticolare, ci raccontano in maniera molto originale il processo di balcanizzazione della musica europea in una avanzata fase di sviluppo e superamento rispetto al modello delle fanfare che ha dominato per molti anni. Allo stesso modo la proposta del croato Branko Galoic, poeta e cantautore, introduce una nuova dimensione sentimentale del mondo slavo meridionale. Per giocare allo sconfinamento l’apertura della rassegna è dedicata addirittura alla Russia, con

ITINERARIFOLK2016

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l’anteprima nazionale di Otava Yo, un coinvolgente ensemble legato alle tradizioni ma di sen-sibilità assolutamente europea. Tocchiamo anche l’Ucraina con il gruppo Burdon Folk Band, un’altra delle numerose anteprime nazionali che la rassegna offre quest’anno. Con Kalakan incontriamo la minoranza basca di Spagna, ricca di fascino, asprezza e forza dirompente. Per l’Italia andiamo al Sud con due serate: l’energia dei salentini BandAdriatica, sempre in viaggio a cantare un Mediterraneo di pace e senza confini, e un evento unico – da non mancare - che ri-unisce Nando Citarella, Mauro Palmas e Piero Cernuto, artisti campani, sardi e siciliani di prima grandezza con due ospiti d’eccezione, il maestro di launeddas Luigi Lai e la voce di Elena Ledda.A proposito di Polonia, paese ricco di proposte di altissimo livello, dopo il successo di Caci Vorba la scorsa estate, avremo con noi il quintetto d’archi Vołosi, ensemble raffinato e di gran-de virtuosismo che armonizza i repertori dei Carpazi e la musica contemporanea. Parlando di Europa non potevamo non toccare l’Irlanda, produttrice di un suono tradizionale tra i più amati e riconoscibili e per l’occasione abbiamo scelto un musicista di culto come John McSherry e la sua uillean pipes con un progetto denominato Ulaid, dal nome dell’antico popolo dell’Isola di Smeraldo, che rinnova in maniera convincente gli arrangiamenti e le armonizzazioni di questo genere. Fresco e veramente interessante il progetto swing del toscano Maurizio Geri, chitarrista con Riccardo Tesi in Banditaliana e in passato con Caterina Bueno: musica di confine tra echi del primo jazz, lo stile manouche di Django Reihnardt, la canzone d’autore e la musica da ballo che dominò gli anni quaranta e cinquanta. La chiusura con un gruppo storico ungherese, Vízönto’’, già ospite trent’anni fa di Itinerari folk nella prima edizione, che all’epoca rappresentava l’avanguardia del movimento magiaro e che oggi continua la sua ricerca con una nuova formazione e per l’occasione curerà anche la prepa-razione di una proposta gastronomica per il pubblico trentino.

Mauro Odorizziconsulente artistico

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Venerdì 1 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

OTAVA YO

Vengono da San Pietroburgo, capitale culturale della Russia, e sono per la prima volta in Ita-lia. Si tratta di un ensemble di professionisti della musica folk nato nel 2005 con il nome di Otava Yo con l’obiettivo di creare nuove interpretazioni della musica popolare russa, capace di coinvolgere e rendere spettacolare e accessibile ad un vasto pubblico un repertorio antico di melodie affascinanti ma desuete. Nasce così il concetto di “Russian beat” a cui lavorano con grande entusiasmo e originalità, costruendo dei live accattivanti e pubblicando in pochi anni ben sei registrazioni. Oltre ad un sound vigoroso ed energetico, il gruppo si caratterizza per arrangiamenti imprevedibili dove si mescolano timbriche tradizionali e strumenti elettrici. Sul palco i musicisti giocano con gli stereotipi russi e usano volentieri un approccio umoristico e grottesco molto gradito al pubblico della loro città natale, dove sono molto popolari e dove si esibiscono frequentemente. Dal 2010 si sono guadagnati una meritata fama internazionale in diversi festival europei e nel 2014 sono stati ospiti di Womex, il World Music Expo tenutosi a Santiago de Compostela.

line-upAlexey Belkin: voce, piffero russo, gusli (salterio russo), cornamusa Dmitry Shikhardin: voce, violino Alexey Skosyrev: voce, chitarra acustica Petr Sergeev: darbuka, grancassa Yulia Usova: voce, violino Timur Sigidin: basso

Russia

prima nazionale!

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lunedì 4 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

BRANKO GALOIC & SKAKAVAC ORKESTAR

Il songwriter croato Branko Galoic è nato a Zagabria, ha vissuto ad Amsterdam ed è apprezza-to a Berlino come a Parigi. Anche per questo suo DNA completamente europeo, rappresenta appieno un nuovo volto nella musica balcanica. Dopo la prepotente affermazione delle brass band a livello planetario, il suo stile - pur attingendo ai timbri sonori e ai ritmi delle tradizioni slave - mescola sapientemente altri generi come gypsy jazz, ska, pop e una originale sensibilità cantautorale, ricca di ironia e malinconia. Ha frequentato musicisti greci, turchi, iraniani, suda-mericani oltre che europei di diversa provenienza e per questo spirito libero viene da taluni av-vicinato ad artisti come Jacquel Brel, Melingo e Vinicio Capossela. I suoi primi dischi sono stati curati da Dragi Sestic, un produttore di fama che ha lanciato i migliori artisti dell’ex Yugoslavia come Mostar Sevdah Reunion e Amira Medunjanin. Dal 2014 Branko si è stabilito a Parigi dove ha realizzato l’ultimo CD Angel Song (Silvox Records 2015) che si è guadagnato il quindicesimo posto delle Charts europee di World Music nel gennaio di quest’anno. In anteprima in Italia con la sua Skakavac Orkestar, l’orchestra delle cavallette.

line-upBranko Galoic: voce e chitarreChriss Corstens: sax tenoreRaya Hadzieva: trombaMerel Schoutendorp: tubaIgor Plzak: batteria

Croazia

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Venerdì 8 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

TAMA TRIO & special guestLUIGI LAI e ELENA LEDDAIl Tama Trio nasce dalla collaborazione di tre maestri del folk revival italiano: Nando Citarella, già ospite di Itinerari folk con i suoi Tamburi del Vesuvio, Mauro Palmas, musicista e composi-tore di primo piano in Sardegna in numerosi progetti, e Pietro Cernuto, virtuoso dei fiati popolari siciliani e componente di Unavantaluna. Nel progetto, l’incontro di questi tre artisti ha dato vita ad un originale percorso di ricerca sonora che prende le mosse dalle tradizioni musicali del Sud Italia per toccare ora la canzone d’autore, ora i suoni speziati del Mediterraneo. Le eleganti trame sonore intessute dal liuto cantabile e dalla mandola, i suoni antichi degli aerofoni e il ritmo percussivo dei tamburi a cornice, conducono il pubblico in un suggestivo viaggio sonoro basato sugli intrecci tra le tre tradizioni di appartenenza dei musicisti. Nel concerto si alternano intensi canti d’amore e travolgenti tammurriate che disegnano l’affascinate estetica emotiva della musica del Meridione d’Italia. Uno spazio particolare sarà dedicato alla Sardegna per la presenza di due ospiti straordinari: il maestro Luigi Lai che ci farà scoprire le launeddas, uno degli strumenti più arcaici della tradizione sarda, e la cantante Elena Ledda, anche lei già ospite ad Itinerari Folk, considerata unanimemente una delle voci più intense e significative della musica di matrice tradizionale nel nostro paese.

line-upNando Citarella: tamburi a cornice e voceMauro Palmas: mandola e liuto cantabilePietro Cernuto: ciaramedda a paru, friscalettu Luigi Lai: launeddasElena Ledda: voce

Italia

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lunedì 11 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

LOLOMIS

Con una strumentazione atipica, caratterizzata dalla presenza di arpa, violino, flauti e percus-sioni a sostenere una prorompente ed intensa vocalità, il gruppo Lolomis confeziona un suono assolutamente unico per un progetto che, pur debitore del fascino insito nei repertori dell’est Europa, viene declinato con rara capacità di innovare e di collocarsi al di fuori di ogni tempo e definizione. I quattro giovani musicisti francesi di Strasburgo riescono nell’impresa di sintetiz-zare i loro differenti backgrounds (jazz, musica barocca, improvvisazione, classica) attingendo a varie influenze quali il pop, l’elettronica e la transe, a partire dalla voce e dagli strumenti acustici. Il risultato è sorprendentemente creativo, ipnotico e straniante se consideriamo la matrice tradizionale delle melodie zigane, finlandesi o sefardite, oggetto di una misteriosa ma efficace metamorfosi. Una formula inclassificabile, che la critica musicale azzarda a definire transe world. Un prezioso esperimento di cui abbiamo traccia nell’ultimo CD dal titolo “Balkan Pulse” (PlayaSound –Harmonia Mundi, 2014 ). Notevole la qualità espressiva e tecnica della voce di Romane Claudel Ferragui, così come il lavoro di arrangiamento dei brani. Il concerto è in anteprima nazionale.

line-upRomane Claudel-Ferragui: canto e violinoElodie Messmer: arpa e violinoStelios Lazarou: flauti e cromoLuois Delignon: percussioni

Francia

prima nazionale!

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gioVedì 14 luglioTrenTo/giardino SanTa Chiara - ore 21.00

BURDON FOLK BAND

Burdon, che significa bordone, è un gruppo popolare formatosi nel 2002 a Lviv, nell’ovest dell’Ucraina, con l’obiettivo di reinterpretare i repertori di musica antica e tradizionale dell’Eu-ropa dell’est. L’interesse spazia in un’area che comprende la zona dei monti Carpazi, con par-ticolare attenzione alla minoranza ungherese Csángó, che vive nella regione rumena Moldva, ma anche ai territori di Lemko, Boiko e Hutsul, intorno ai confini ucraino-polacco-slovacchi. Un universo sonoro pieno di emozioni, amore, misticismo e incanto che è arrivato fino a noi attraverso la testimonianza dei suonatori di paese. L’utilizzo della strumentazione caratteristica contribuisce a riprodurre il sapore e l’atmosfera delle vecchie danze folkloriche, mai cambiate nel corso dei secoli. Ma nel loro repertorio, oltre a percepire fortemente il legame con le pro-prie terre, spicca l’intenzione di armonizzarlo con suoni più moderni, arrangiando in maniera personale canzoni tradizionali, canti rurali rituali, ballate e danze antiche. Hanno partecipato a festival e tenuto vari concerti in Ucraina, Polonia, Estonia, Ungheria, Germania e Canada, mentre in Italia suonano per la prima volta.

line-upOlena Yeremenko: violino, vioara cu goarna, mandolino, moraharpa, voceRost Tatomyr: bouzouki, saz e voceLubomyr Ishchuk: percussioni, ghironda, didgeridooBohdana Bonchuk: voce, gardonMikhail Kachalov: violinoIvan Ohar: contrabbasso

Ucraina

prima nazionale!

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MarTedì 19 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

KALAKAN

Kalakan è una parola basca che significa "chiacchiera". Attorno all’Euskara, la madre lingua con cui cantano, e alla cultura musicale di questa regione iberica dalla forte identità, nasce nel 2009 il progetto artistico e il nucleo originario del gruppo. La vocalità a cappella o accom-pagnata da percussioni tipiche come la txalaparta o il pandero costituiscono gli elementi di base di un trio capace di esprimere un’energia straordinaria, ma anche sensibilità più intime e poetiche. Con una formula semplice ma di grande impatto emozionale, i Kalakan da figli della tradizione sono divenuti in poco tempo gli ambasciatori di Euskadi nel mondo, proiettando il proprio universo sonoro identitario sui palcoscenici del rock e della musica colta, all’attenzio-ne dei grandi mass-media. Due sono gli incontri fondamentali di questo percorso: quello con le famose pianiste Katia & Marielle Labèque con le quali hanno registrato una versione del Bolero di Ravel per piano e txalaparta a cui è seguita una fortunata tourneè internazionale; e quello con la pop-star Madonna che li ha voluti al suo fianco nel tour mondiale del 2012 durato sette mesi. “Elementuak” ovvero elementi vibranti è il titolo del loro album appena uscito, che presenteranno a Trento, unica data italiana.

line-upThierry Biscary: voce e percussioni tradizionali bascheXan Errotabehere: voce e percussioni tradizionali bascheJamixel Bereau: voce e percussioni tradizionali basche

Spagna

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lunedì 25 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

VOŁOSI

Vołosi è uno dei più importanti ensemble della musica polacca contemporanea. Si tratta di un quintetto d’archi dal virtuosismo sorprendente, che realizza una magica e accessibile fusione di musica classica e tradizionale dei Carpazi. Le esecuzioni, gli arrangiamenti e le composizioni di questo gruppo sono considerate dalla critica una delle produzioni più fresche, innovative e intriganti di tutta l’Europa dell’Est. La musica di Vołosi è frizzante, sanguigna, piena di passione e talento. Hanno raccolto apprezzamenti e riconoscimenti sia in patria che all’estero, si sono esibiti nei più importanti festival europei e da ultimo hanno letteralmente entusiasmato gli operatori del settore in uno show case a Santiago de Compostela, durante WOMEX 2014. “Una delle più interessanti e vivaci band della scena contemporanea” è stato questo il giudizio espresso da Gerald Seligman uno dei responsabili di questa importante vetrina mondiale di world music. Il loro primo CD “Vołosi” uscito nel 2011 ha raggiunto le vette delle classifiche europee della musica world. In concerto presenteranno il loro ultimo lavoro dal titolo ”Nomadi-sm” (2015) opera che riflette lo spirito di libertà con cui la band vive il proprio percorso artistico.

line-upJan Kaczmarzyk: violaKrzysztof Lason’: violinRobert Waszut: doublebassStanisław Lason’: celloZbigniew Michałek: violin

Polonia

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Venerdì 29 luglioTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

BANDADRIATICA

BandAdriatica compie quest’anno dieci anni dalla sua fondazione. Era infatti la primavera del 2006 quando un gruppo di musicisti pugliesi di origini salentine decide di avventurarsi sulle rotte del Mar Adriatico che guardano ad Est, per far incontrare le sue mille lingue e per trovare un nuovo suono, comprensibile da entrambe le sponde. Nel tragitto nascono collaborazioni importanti come quelle con Boban e Marco Markovic, Burhan Ocal, Rony Barrak, la Kocani Orkestar, Raiz, Savina Yannatou e tanti altri. Un laboratorio in continuo movimento e i concerti come luoghi di festa dove tutto è possibile almeno per una sera. La piccola orchestra si afferma attraverso live coinvolgenti e uno spirito votato all’incontro e alla sperimentazione aperta. Ne nascono quattro lavori discografici, l’ultimo dei quali dal titolo “Babilonia” spinge la ricerca sul Mediterraneo fino alla Turchia, al Libano e all’Armenia. Riscrittura di musiche tradizionali, ma anche brani inediti nei testi e nelle musiche. Nelle canzoni si parla della possibilità concreta di trasformare la nostra percezione del concetto di diversità culturale. Nel tempo della divisione e della confusione, nella Babilonia moderna dell'incomunicabilità e del razzismo, la musica rende possibile la comprensione e lo scambio, praticando l'idea di appartenenza alla stessa storia, la storia dei popoli del Mar Mediterraneo.

line-upClaudio Prima: organetto e voceEmanuele Coluccia: sax contraltoAndrea Perrone: trombaVincenzo Grasso: clarinetto e sax tenoreGaetano Carrozzo: tromboneMorris Pellizzari: chitarre, saz, kamalè ngonìGiuseppe Spedicato: bassoOvidio Venturoso: batteria

Italia

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FranciaMarTedì 2 agoSToTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

ZAKOUSKA

Zakouska è un quartetto di giovani musicisti francesi nato nel 2008 nell’ambito dell’Associa-zione Pikante, un collettivo che sta svolgendo un ruolo di promozione nei confronti delle nuove generazioni di artisti che si ispirano alla musica tradizionale. Una sorta di incubatore di nuove idee musicali e progetti singolari: negli anni scorsi sono stati presentati a Trento gli straordinari Violons Barbares e quest’anno dopo Lolomis (11 luglio) il gruppo di cui stiamo parlando. Fon-damentali nel suono di Zakouska sono i due violini e la viola rumena, accanto alla fisarmonica e alle chitarre acustiche ed elettriche. Il repertorio strumentale attinge dalla tradizione rom ma viene proposto con arrangiamenti che, soprattutto dal punto di vista armonico e ritmico, creano uno stile del tutto originale, dove i singoli musicisti hanno spazio per improvvisare e mettere in luce il loro virtuosismo. Due album all’attivo, l’ultimo dei quali “A dos de Geants” realizzato nella primavera 2014 che ha ottenuto un notevole successo di critica e ha permesso al gruppo di farsi conoscere in tutta Europa come uno dei rappresentanti del nuovo folk europeo, generato dalla metamorfosi dei repertori tradizionali e dalle diverse esperienze musicali degli artisti contemporanei.

line-upArthur Bacon: fisarmonicaAline Haelberg: violinoElodie Messmer: violino e bratschFabien Bucher: chitarre

prima nazionale!

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Venerdì 5 agoSToTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

JOHN McSHERRY TRIO

John McSherry è considerato uno dei più grandi maestri della Uilleann Pipes, la cornamusa irlandese. È stato uno dei membri fondatori delle top trad band Tamalin, Lúnasa, At First Light e Coolfin, collaborando con tantissime stelle della musica dell’Isola di Smeraldo, da Donald Lun-ny ai Clannad, da Sinéad O'Connor a Nancy Griffiths, dai The Corrs a Mike McGoldrick, solo per citarne alcuni. Nato nel West Belfast e proveniente da una famiglia profondamente immersa nella musica tradizionale, John ha concentrato le proprie energie nelle Pipes sin dalla tenera età. A quindici anni aveva già due titoli All Ireland Championship e, all'età di diciotto anni, è stato il più giovane vincitore dell’ambita competizione Oireachtas. La sua prima avventura da solista è arrivata nel 2010 con l’album “Soma”, una raccolta di musica tradizionale e proprie composizioni che è stata descritta come un capolavoro e che in quell’anno ha meritato il premio per il 'Best New Irish Album'. A Trento presenta il suo ultimo progetto in trio, con cui ha prodot-to l’album ULAID, dal nome dell’antico popolo dell’Irlanda del Nord: il repertorio include nuove composizioni, pezzi tradizionali irlandesi del 1800, arrangiamenti innovativi e improvvisazione.

line-upJohn McSherry: uillean pipesDónal O’Connor: violinoSeán Óg Graham: chitarra

Irlanda

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lunedì 8 agoSToTrenTo/CorTile SCuole CriSpi - ore 21.00

MAURIZIO GERI SWINGTET

Gli inizi della carriera di Maurizio Geri sono al fianco di Caterina Bueno, un monumento della canzone popolare toscana a cui perfino De Gregori ha voluto rendere omaggio dedicandogli una splendida canzone. E poi il lungo sodalizio, che continua, con Riccardo Tesi in numerosi progetti molti dei quali passati anche da Trento. Poi, un giorno, la chitarra di Geri si innamora di Django Reinhardt e di quel genere chiamato manouche, dove si fondono swing, tradizione rom e il valzer musette. È così che nel 1995 nasce questo Swingtet che si ispira alla tradizione zingara alsaziana del padre fondatore, ma la arricchisce di quella peculiare sensibilità per la canzone d’autore che Geri ha sviluppato nel tempo. Un’alchimia nuova e originale, che strizza l’occhio al mediterraneo e che fa di questo ensemble un gruppo di riferimento in Italia, l’unico ad oggi ad aver partecipato al più importante festival francese dedicato a Django: “Samois sur Seine”. Nel quarto album uscito nel 2014 dal titolo “Swing a sud” Geri è anche autore di nove dei dieci brani presenti e conferma accanto ad indiscusse qualità tecniche, stilistiche e arrangiative di saper amalgamare con gusto tutte le sue passioni e influenze musicali.

line-upMaurizio Geri: chitarra e voceLuca Giovacchini: chitarraMichele Marini: clarinettoGiacomo Tosti “Giacobazzi”: fisarmonica e pianoNicola Vernuccio: contrabbasso

Italia

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Venerdì 12 agoSToTrenTo/giardino SanTa Chiara - ore 21.00

VÍZÖNTO´

Nella storia del folk revival ungherese i Vízönto’’ (lett. acquario) appartengono ad una fase aurea, iniziata circa quarant’anni fa, che ha visto l’affermazione a livello internazionale di ensemble fondamentali come Muszikas, Kolinda, Vuijcics, Zaratnok, Makam e altri. Ospiti di Itinerari Folk nella prima edizione del 1988, all’apice del loro successo, la loro esibizione destò un’enorme impressione per il linguaggio moderno e sperimentale con cui affrontavano i reper-tori tradizionali. La ricchezza di suggestioni e di sonorità, legata al carisma dei musicisti ma anche alla particolare strumentazione etnica, rendeva unici i live act del gruppo di Budapest. E anche le produzioni discografiche del quartetto hanno lasciato un segno indelebile, confer-mando l’opinione che l’opera dei Vízönto’’ ha precorso i tempi, anticipando l’avvento della world music. Oggi la nuova formazione guidata dal violinista Janos Hasur, che in Italia si è fatto una solida reputazione come solista di grande levatura e come collaboratore di Moni Ovadia per oltre dieci anni, continua a riprodurre lo stile inconfondibile e il repertorio originale del gruppo, contenuto in oltre dieci registrazioni. La serata ci offre anche un momento gastronomico, con un piatto tipico ungherese preparato proprio dal leader del gruppo Janos Hasur che da tempo coniuga cibo e musica tradizionali.

line-upJanos Hasur: violino, violino ottavo, viola, voceGéza Fabri: voce, chitarra, kobsa, tamboura, udBéla Agoston: cornamusa, clarinetti, flauti popolari, flauto traverso, fujara ,voce, percussioniTamàs Vàlyi Nagy: contrabbasso, percussioni, fisarmonica, voce

Ungheria

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ConCerTi CorTile SCuole CriSpiIntero € 5,00Ridotto € 3,00 (under 15)

preVendiTe• Casse Rurali del Trentino• Online www.primiallaprima.it • Il giorno del concerto a partire dalle ore 20 presso il Cortile Scuola Crispi

ConCerTi giardino S.ChiaraIngresso libero

direTTore Francesco NardelliConSulenTe arTiSTiCoMauro Odorizzi

In caso di pioggia i concerti si svolgeranno al Teatro Auditorium, solo l’evento di venerdì 8 luglio si svolgerà al Teatro Cuminetti.

MAIN SPONSOR MEDIA PARTNER

Centro Servizi Culturali S. Chiara

TEL.: 0461 213834N° VERDE 800 013952www.csc.tn.it

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@CentroSChiara

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