L’IMAGING NELLE OCCLUSIONI INTESTINALI DEL NEONATO E DEL LATTANTE
La Nutraceutica. Alimenti funzionali e Integratori. Risorsa e … · 2016-05-18 · biologicamente...
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La Nutraceutica.
Alimenti funzionali e Integratori.
Risorsa e strumento
della Medicina
dott.ssa Marina Baltieri
Scopo primario
della dieta è fornire
adeguati nutrienti
atti a soddisfare le
esigenze nutrizionali
della persona.
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NUTRACEUTICA
La moderna Scienza
dell’Alimentazione è andata oltre i
concetti classici di
trattamento delle carenze
nutrizionali, ma considera sempre
più l’alimentazione
come uno strumento teso al
benessere
fisico e psichico. 2
NUTRACEUTICA
La ricerca è sempre più incentrata
sull’identificazione di alimenti
biologicamente attivi in grado di
migliorare la qualità della vita e
ridurre l’incidenza di malattie.
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NUTRACEUTICA
Nel 1980 in Giappone si iniziarono a
studiare alimenti in grado di favorire
la salute riducendo il rischio di
malattie.
La ricerca si proponeva di migliorare
le aspettative di vita degli anziani
permettendo di controllare
i costi sanitari.4
ALIMENTI FUNZIONALI
Nasce il concetto di “Alimenti Funzionali”, cioè
sostanze nutritive che abbiano dimostrato di avere
un reale effetto benefico sulla salute.
Si tratta di cibi che contengono nutrienti o a cui
vengono addizionate sostanze biologicamente
attive.
5RDA: dose giornaliera consigliata
ALIMENTI FUNZIONALI
A disposizione del consumatore
esiste già un’ampia scelta di
alimenti,
ma la ricerca tende sempre più a
identificare sostanze alimentari che
possiedano la capacità di ridurre o
ritardare l’insorgenza di patologie
quali le malattie cardiovascolari, il
cancro,
e l’osteoporosi.
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ALIMENTI FUNZIONALI
Consumare alimenti
funzionali permette un
concreto contributo alla
salute. Ciò nonostante esso
non deve prescindere da un
sano stile di vita
che sia accompagnato
da attività fisica costante.
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ALIMENTI FUNZIONALI
I Consumatori devono essere tutelati da
affermazioni fuorvianti e a volte false sugli
alimenti funzionali. Questo è necessario
affinché si concretizzino i reali effetti benefici
sulla salute.
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FOSHU
Il concetto di “Food for Specified
Health Use” (FOSHU)
è stato definito in Giappone nel 1991.
Gli alimenti classificati devono essere
approvati dal Ministero della Salute e
da quello del Welfare.
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LEGISLAZIONE
In Europa non esiste una legislazione
univoca, ma si cerca uniformemente
di evitare qualunque messaggio che
faccia riferimento alla riduzione del
rischio
di malattia.
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HEALT CLAIMS
Dal 1993 negli Stati Uniti d’America
sono stati ammessi su alcuni alimenti
i claims relativi alla
“riduzione del rischio di malattia”
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FUFOSE
In seguito al crescente interesse per gli
Alimenti Funzionali l’Unione Europea
ha creato il FUFOSE (Functional Food
Science in Europe), con l’obiettivo di
stabilire e sviluppare un approccio
scientifico
a sostegno dello sviluppo dei prodotti
alimentari con effetti benefici.12
FUFOSE
Il progetto ha preso in esame sei aree
scientifiche
e salutistiche: crescita, sviluppo,
e differenziazione cellulare, metabolismo
basale, difese dai composti ossidanti, alimenti
funzionali
e sistema cardiovascolare, fisiologia e
funzionalità gastrointestinale ed effetti degli
alimenti sul comportamento e sul profilo
psicologico. 13
Occorre però
sottolineare
che gli Alimenti
sono e devono
restare Alimenti.
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HEALT CLAIMS
L’Unione Europea definisce
due tipi di raccomandazioni
riferendosi agli Alimenti Funzionali
(Health Claims)
European Commission Comunity Reserarch, vol.1-2-3 (2000)
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HEALT CLAIMS
Alimenti legati al miglioramento di una
funzione biologica.
Alimenti legati alla diminuzione del
rischio di malattia.
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Nel consumo di Alimenti con effetti
benefici, bisogna tenere presente il
valore dietetico, la quantità e la
frequenza dell’uso, la possibile
interazione con altri costituenti
alimentari e/o farmaci, l’impatto sul
metabolismo e i rischi di allergia.
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Il primo alimento funzionale
nella storia dell’uomo?
Ovviamente il
latte
materno!
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Patologie infettive
Malattie infiammatorie
croniche intestinali
Aterosclerosi e dislipidemie
Malattia celiaca
Diabete
Disturbi del comportamento
alimentare e Obesità
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Lattoferrina e altre
proteine di trasporto
Lisozima ed enzimi
Immunoglobuline (s-IgA)
Ormoni
Citochine
Oligopeptidi e AA liberi
Urea, poliamine
Nucleotidi e ac. Nucleici
Oligosaccaridi
Il latte materno è ricco di
componenti con funzioni
regolatrici e protettive.
I suoi effetti benefici sono
numerosi anche a lungo
termine.
Da studi epidemiologici è
emerso un effetto
protettivo rispetto a varie
patologie.
E A PARTE
IL LATTE MATERNO?
Dopo il latte materno, in termini di
importanza, ma perfino prima, in
termini storici, il più importante
alimento considerato “alimento
funzionale”, addirittura funzionale
ante litteram* è
LO YOGURT
* Ilya Ilyich Mechnikov, 1910 ca.
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FINO AL LATTE MATERNO E ALLO
YOGURT…CI ARRIVIAMO BENE!
MA DOPO?
Con l’ampliamento delle ricerche in campo
nutrizionale, è sempre più chiaro che
moltissimi alimenti non modificati possono
fregiarsi del titolo di “alimento funzionale”,
perché,
oltre ai nutrienti di base, contengono uno o
più altri nutrienti, o anche non-nutrienti,
con riflessi positivi per la salute.21
CHE ABBIANO RAGIONE I
VEGETARIANI?
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Tra gli alimenti non modificati
da considerare “funzionali”,
la maggior parte
proviene dal mondo vegetale.
IL POMODORO…
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… è un potente antiossidante
appartenente alla famiglia dei
carotenoidi.
Contiene moltissimo licopene
(÷ 50 mg/kg), combatte i
radicali liberi.
Il concentrato cotto contiene
licopene in quantità pari al
60%.
Si trova anche nell’olio di
pesce.
E POI L’UVA (soprattutto nera)…
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… ha elevati contenuti
(nella buccia e dunque
anche nel vino)
di resveratrolo, un fenolo
non flavonoide con azione
antinfiammatoria
(sulle malattie croniche
ostruttive delle vie aeree)
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Il resveratrolo spiega anche il cosiddetto
“paradosso francese”: nel sud della Francia
l’alimentazione, se pur ricca di dannosissimi
grassi saturi, si accompagna a un bassa incidenza
di CV-patie: la spiegazione è proprio nel costante
uso di vino rosso.
A causa della bassa biodisponibilità
e della rapidità di eliminazione,
l’assunzione costante e moderata di
resveratrolo incide maggiormente e
meglio sulla salute rispetto alla
assunzione di quantità innaturali
per tempi brevi o per cicli.
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I 5 COLORI DEGLI ALIMENTI
Mangiare frutta e verdura tutti i giorni preserva la nostra salute, ma quanta ne
dobbiamo consumare? I ricercatori hanno fissato una “dose minima” che
riduce il rischio di sviluppare tumori, patologie cardiache e coronariche,
diabete e altre patologie. La dose minima è di cinque porzioni al giorno. Una
porzione di frutta e verdura corrisponde ad un frutto medio, un bicchiere di
succo di frutta, un contorno di verdure, un piatto di insalata, ecc..
Ma in base a cosa scegliamo i frutti o gli ortaggi che giornalmente portiamo in
tavola? Il suggerimento è quello di scegliere cinque prodotti di frutta e verdura
di colore diverso.
Al mercato siamo spesso affascinati dalle tonalità degli alimenti riposti nelle
casse e facendoci rapire dai colori, scegliamo non di rado, in base a questi, il
nostro pranzo. La varietà di tinte degli alimenti, non è solo un piacere per gli
occhi, ma è anche fondamentale per la nostra salute, poiché ogni colore porta
con sé specifiche sostanze costituzionali.
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GLI ALIMENTI SONO DIVISI IN
CINQUE GRUPPI CROMATICI:
Blu/viola: effetti protettivi sul tratto urinario, invecchiamento e memoria.
Riduzione del rischio dei tumori e malattie cardiovascolari.
Inoltre frutti come i mirtilli, sono importanti per la salute dei nostri occhi.
Ortaggi: melanzane, radicchi
Frutta: uva rossa, fichi, prugne, frutti di bosco
Principali antiossidanti: Antociani, Fenoli
Verde: effetti protettivi su occhi, ossa e denti. Riduzione del rischio di tumori.
Gli alimenti verdi hanno un alto contenuto di zolfo, minerale importante poiché
aiuta il nostro corpo ad eliminare molte tossine.
Ortaggi: broccoli, spinaci, insalate, asparagi, zucchine, basilico
Frutta: uva bianca, mele, kiwi
Principali antiossidanti: Luteina, Indali, Clorofilla
Bianco: effetti positivi sul livello del colesterolo. Riduzione del rischio di tumori
e malattie cardiovascolari.
Ortaggi: aglio, cipolla, cavolfiori, funghi, finocchi
Frutta: pere, frutta in guscio (noci, nocciole, pinoli, mandorle)
GLI ALIMENTI SONO DIVISI IN
CINQUE GRUPPI CROMATICI:
Giallo/arancio: effetti positivi sul sistema immunitario e memoria.
Riduzione del rischio di tumori e malattie cardiovascolari. Consumare molti frutti
gialli e/o arancioni equivale a proteggere meglio la nostra pelle, dato l’alto
contenuto di Beta – carotene che questi contengono.
Ortaggi: carote, mais, zucche
Frutta: arance, limoni, pesche, albicocche, mele
Principali antiossidanti: Beta – carotene, vitamina C, Bioflavonoidi
Rosso: effetti protettivi sul tratto urinario e memoria. Riduzione del rischio di
tumori e malattie cardiovascolari. I cibi di colore rosso sono inoltre validi alleati
contro la ritenzione idrica, le gambe gonfie e quindi anche contro la cellulite.
Ortaggi: pomodori, peperoni, ravanelli, rape rosse, angurie
Frutta: fragole, mele rosse, ciliegie
Principali antiossidanti: Licopene, Antociani
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E che dire di caffè, tè e cacao?
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Le xantine in essi contenuti (caffeina, teina,
teobromina) sono alcaloidi naturali che, assunti
in moderate quantità, stimolano l’attenzione e le
capacità cognitive.
Ecco quindi una nuova serie di nutraceutici!
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Ma non sono tutti uguali…
tè e cacao meritano un cenno a parte:
Il tè, soprattutto quello verde, contiene altre sostanze,
tutte benefiche. Ad esempio le catechine: in
particolare l’EGCG o epigallocatechina gallato ha
possibili attività antivirali e forse può potenziare le
difese antiossidanti.
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E anche il cacao diventa un nutraceutico complesso,
dato che, oltre ad elevare la soglia d’attenzione e le
capacità cognitive, è noto per i suoi effetti positivi
sul tono dell’umore quando venga assunto nella
forma di cioccolato fondente. Ciò avviene per la sua
capacità (mediata dalla feniletilamina) di stimolare
il rilascio di endorfine, con i loro positivi effetti
sul sistema serotoninergico.
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Approfittiamo di questa caratteristica per lasciare da
parte le sostanze voluttuarie, che in fondo, con la sola
eccezione del cioccolato, bambini e ragazzi
consumano in quantità modeste, e torniamo su
alimenti di consumo usuale (e spesso fin troppo
abbondante anche in età pediatrica…)
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Già, i formaggi! Perché anche i formaggi potrebbero avere
questo effetto nootropo positivo: ma l’effetto della
feniletilamina (presente qui, come in tutti i prodotti
soggetti a fermentazione batterica) potrebbe essere
ostacolato e limitato dalla contemporanea presenza della
tiramina, suo ulteriore metabolita, che agisce sì da
neurotrasmettitore, ma anche con effetto diretto e negativo
sulla PA (recettore TA1 di cervello + rene).
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E che dire degli oli vegetali?
Qui ci si può davvero sbizzarrire nella corsa
ad individuare le loro numerose
capacità nutraceutiche!
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Certo, noi siamo
mediterranei, e
giustamente
facciamo
riferimento
soprattutto
all’EVO, cioè
all’olio
extravergine
d’oliva
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L’EVO è ricco di acidi grassi
monoinsaturi (l’acido oleico,
C18:1, rappresenta in peso dal 55
all’85% dell’EVO, in media il 72%)
che favoriscono la
riduzione del colesterolo
LDL ematico a favore
del colesterolo HDL,
svolgendo dunque
effetti protettivi.
Non dimentichiamoci di un
altro monoinsaturo, l’acido
palmitoleico (C16:1).
I suoi segreti:
1) Lavoro che riguarda la
longevità (membrane
eritrocitarie);
2) Lavoro dell’Università di
Harvard riguardante l’obesità
(sugli animali garantisce
l’omeostasi lipidica).
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A PROPOSITO DI
OLI VEGETALI
L’acido oleico è anche presente in
abbondanza negli oli di arachide
e di soia e negli oli di semi oleosi
(noci, mandorle, ecc.) che
contengono però anche quantità
elevate, rispetto ai nostri
fabbisogni, di LC-PUFA delle serie
n-3 e n-6 soprattutto acido
linoleico e linolenico, così
importanti per la nostra salute.
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ALTRI LC-PUFA
Ma altri LC-PUFA
- EPA (omega 3)
- DHA (omega 3)
sono abbondantemente presenti negli
stessi semi oleosi, nonché nel pesce di
tutte le tipologie,
in primo luogo il
pesce azzurro.
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Qual è il succo della nostra chiacchierata?
È che la stragrande maggioranza dei cibi a nostra
disposizione sono “alimenti funzionali”.
Ha senso allora applicare la classificazione di
“alimenti funzionali” e “alimenti non-funzionali”?
Per gli alimenti naturali probabilmente no!
Ne ha forse di più se si parla di alimenti – freschi o
trasformati o processati che siano – arricchiti o
addizionati con una o più sostanze che ne modificano
o ampliano le caratteristiche di partenza, dando loro
proprietà nuove.
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Certo, c’è da chiedersi se davvero abbiamo
bisogno di utilizzare “alimenti funzionali”
provenienti dall’industria…
Non è anche questo un modo – ben sfruttato dal
marketing creare dei bisogni indotti?
Tra l’altro, non è certo che “alimenti naturali
funzionali” o da “alimenti tecnologici
funzionali” diano gli stessi effetti; studi sempre
più numerosi e corposi spingono a credere il
contrario.
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DUE COROLLARI
• Sappiamo ancora molto poco della
reale costituzione chimica di molti
alimenti e delle interazioni tra i loro
costituenti.
• Proprio le interazioni tra costituenti
naturali rappresentano l’asso della
manica della Natura sull’Industria.
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E una conclusione che ci riguarda
come advocate dell’infanzia
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Gli alimenti funzionali, nell’ambito di una dieta
e uno stile di vita equilibrato, offrono grandi potenzialità
per migliorare la salute e/o contribuire a prevenire
molte malattie.
Poiché molti alimenti naturali o loro stretti derivati
sembrano avere caratteristiche che li rendono
“alimenti funzionali”, una dieta variata ed equilibrata
(e moderata) è ciò di cui abbiamo bisogno
per mantenerci in buona salute, prevenire molte
malattie soprattutto degenerative, e assicurare un
corretto accrescimento.
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“che l’alimento sia la tua
medicina e la tua medicina
sia il tuo alimento, ma gli
alimenti possono diventare
anche veleno”
Ippocrate
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