LA NOSTRA VOCE - dlf.it · pannelli informativi sulla storia dello zuccherificio, della pesa e...

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LA NOSTRA VOCE LA NOSTRA VOCE Anno XIX n°5 – OTTOBRE - NOVEMBRE - 2018 Autorizz. N°24/2000 del 29/12/2000 Tribunale di Rimini. Proprietà e Redazione Dopolavoro Ferroviario Rimini via Roma 70 Direttore Responsabile Giovanni Vannini – Stampato da tip. Bacchini - Rimini - Tel. 0541 734849 Copia distribuita gratuitamente ai soci. Per contattarci Tel 0541 28901 per inviare Articoli la nostra E-Mail: [email protected] Anche sul sito: www.dlfrimini.it INFORMATIVA BIMESTRALE DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO di RIMINI TEMPO DI CAMBIAMENTI C ome già si è osservato in tante occasioni leggendo notizie sulla stampa locale, le aree dove si trova insediato dalla sua nascita il Dopolavoro Ferroviario di Rimini, sono oggetto di una progettualità permanente. In merito sono state avanzate le più disparate proposte, come si trattasse di un contenitore vuoto. Ne ricordo alcune: cittadella universitaria, pala congressi, pista di atletica, questura e, in tempi più recenti, lo spostamento del mercato ambulante, realizzazione degli uffici comunali, collocazione del Ceis. I criteri che attualmente contribuiscono a valutare il tasso di qualità della vita nelle città sono, a detta degli esperti, i parchi, più in generale le aree verdi, l’impiantistica sportiva e ricreativa (cinema, centri di aggregazione e socializzazione), i parcheggi, le piste ciclabili. Tutto questo è presente nelle aree DLF dove addirittura si annoverano alcune eccezionalità uniche sul territorio comunale che detto per Rimini, città opulenta dove “c’è di tutto”, non è poca cosa! Queste le peculiarità presenti nel DLF: il bocciodromo, il laboratorio aquilonisti, gruppi organizzati di: fermodellismo, filatelia - numismatica, astrofilia, scacchi, bocce. A cui vanno aggiunte altre importanti strutture: campi di calcio, calciotto, calcetto, tennis, multisala cinema, di ristorazione, bar, parco giochi, sala biliardi, biblioteca; con altri gruppi attivi che praticano o si dedicano al: ciclismo, fotografia, nuoto, micologia, podismo, biliardo a stecca, informatica. Da evidenziare che tutti i progetti calati sulle aree DLF dovranno misurarsi con un limite da risolvere: il traffico automobilistico su quel tratto di via Roma. Un’arteria già congestionata, che raggiunge il suo culmine nelle giornate di mercato. Traffico che in prospettiva è destinato a diventare ulteriormente più caotico, quando entrerà in funzione nel 2019 la metropolitana di superficie per le due fermate in zona, compresa quella di capolinea. Rimanendo in tema di aree DLF, si segnala ai soci che il giorno 19 Giugno all’Assemblea generale di tutti presidenti territoriali d’Italia, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2017, il Presidente Nazionale DLF, Oliviero Brugiati, dava un annuncio che ha fatto correre ad ali spiegate la VEGLIARDE SUI BINARI Il superstite vetusto materiale rotabile ferroviario, in primis le sbuffanti locomotive a vapore, è ancora utilizzato in alcune circostanze e determinate linee per i cosiddetti “Treni Storici”. Treni che si sono rivelati un vero successo in termini di partecipazione. Questi rotabili sopravvivono grazie alla Fondazione FS. La foto qui pubblicata risale al 2013 ed è stata scattata sulla linea Faenza – Marradi dalla socia Annamaria Marconi.

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LA NOSTRA VOCE

LA NOSTRA VOCEAnno XIX n°5 – OTTOBRE - NOVEMBRE - 2018 Autorizz. N°24/2000 del 29/12/2000

Tribunale di Rimini. Proprietà e Redazione Dopolavoro Ferroviario Rimini via Roma 70 Direttore Responsabile Giovanni Vannini – Stampato da tip. Bacchini - Rimini - Tel. 0541 734849

Copia distribuita gratuitamente ai soci. Per contattarci Tel 0541 28901per inviare Articoli la nostra E-Mail: [email protected] Anche sul sito: www.dlfrimini.it

INFORMATIVA BIMESTRALE DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO di RIMINI

TEMPO DI CAMBIAMENTI

Come già si è osservato in tante occasioni leggendo notizie sulla stampa locale, le aree dove si trova insediato dalla sua nascita il Dopolavoro Ferroviario di Rimini, sono oggetto di una progettualità permanente.In merito sono state avanzate le più disparate proposte,

come si trattasse di un contenitore vuoto. Ne ricordo alcune: cittadella universitaria, pala congressi, pista di atletica, questura e, in tempi più recenti, lo spostamento del mercato ambulante, realizzazione degli uffici

comunali, collocazione del Ceis.I criteri che attualmente contribuiscono a valutare il tasso di qualità della vita nelle città sono, a detta degli esperti, i parchi, più in generale le aree verdi, l’impiantistica sportiva e ricreativa (cinema, centri di aggregazione e socializzazione), i parcheggi, le piste ciclabili. Tutto questo è presente nelle aree DLF dove addirittura si annoverano alcune eccezionalità uniche sul territorio comunale che detto per Rimini, città opulenta dove “c’è di tutto”, non è poca cosa! Queste le peculiarità presenti nel DLF: il bocciodromo, il laboratorio aquilonisti, gruppi organizzati di: fermodellismo, filatelia - numismatica, astrofilia, scacchi, bocce.A cui vanno aggiunte altre importanti strutture: campi di calcio, calciotto, calcetto, tennis, multisala cinema, di ristorazione, bar, parco giochi, sala biliardi, biblioteca; con altri gruppi attivi che praticano o si dedicano al: ciclismo, fotografia, nuoto, micologia, podismo, biliardo a stecca, informatica.Da evidenziare che tutti i progetti calati sulle aree DLF dovranno misurarsi con un limite da risolvere: il traffico automobilistico su quel tratto di via Roma. Un’arteria già congestionata, che raggiunge il suo culmine nelle giornate di mercato. Traffico che in prospettiva è destinato a diventare ulteriormente più caotico, quando entrerà in funzione nel 2019 la metropolitana di superficie per le due fermate in zona, compresa quella di capolinea. Rimanendo in tema di aree DLF, si segnala ai soci che il giorno 19 Giugno all’Assemblea generale di tutti presidenti territoriali d’Italia, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2017, il Presidente Nazionale DLF, Oliviero Brugiati, dava un annuncio che ha fatto correre ad ali spiegate la

VEGLIARDE SUI BINARI

Il superstite vetusto materiale rotabile ferroviario, in primis le sbuffanti locomotive a vapore, è ancora utilizzato in alcune circostanze e determinate linee per i cosiddetti “Treni Storici”. Treni che si sono rivelati un vero successo in termini di partecipazione. Questi rotabili sopravvivono grazie alla Fondazione FS. La foto qui pubblicata risale al 2013 ed è stata scattata sulla linea Faenza – Marradi dalla socia Annamaria Marconi.

2 LA NOSTRA VOCE

Dopo la nascita dello zuccherificio nel 1899 a Classe, una frazione a pochi chilometri da Ravenna, fu necessario collegare con binari lo stesso alla vicina stazione ferroviaria. Sul raccordo ferroviario fu

realizzata una pesa a bilico su rotaia, con a fianco un piccolo edificio in muratura con all’interno la strumentazione per effettuare la pesa dei carri ferroviari in entrata e uscita dallo stabilimento. Nel 1982 lo stabilimento è stato chiuso definitivamente, con conseguente abbandono dell’area riguardante la stessa pesa. L’Associazione Classe Archeologia e Cultura si è impegnata a recuperare e valorizzare questa area storica, e ha il merito di aver sempre creduto in questo progetto di recupero

speranza per il futuro del nostro DLF. Questa la testuale dichiarazione che ci riguarda: “Sulla situazione immobiliare vi devo informare che con il buon esito degli acquisti dei DLF di Torino, Alessandria, Roccaraso, Messina e Savona abbiamo proceduto ad una nuova richiesta di acquisto anche per le strutture DLF di Arezzo, Pistoia, Napoli, Rimini, Chiusi e degli impianti sportivi di…” Le novità per il DLF di Rimini non si fermano qui. Con la Sede Centrale DLF era da tempo in corso una trattativa che riguardava l’assetto definitivo da dare alla nostra organizzazione territoriale. La proposta che ci è stata fatta è in pratica il rilascio delle strutture con attività commerciali dietro la concessione in comodato d’uso gratuito di quelle destinate alle attività di carattere istituzionale. Il Consiglio Direttivo del DLF ha accolto con favore questa possibilità che però va ancora definita sotto diversi aspetti. Tuttavia sono già stati intrapresi i primi passi nella direzione del subentro della società Patrimonio DLF al DLF Rimini, sia per la mensa in sede sia per il circolo tennis. La situazione è in movimento... avremo modo di riparlarne.

Giovanni Vannini

AMICI DEL TRENO

L’Associazione - Tutti in centro A.P.S. - via Santa Chiara, 28 Rimini- ha voluto far dono al DLF di un simpatico lavoro in pannolenci avente come soggetto un treno con la sigla del DLF. Ai responsabili di questa Associazione giungano i più sentiti ringraziamenti per il gradito presente.

“LA VECCHIA PESA”

LA NOSTRA VOCE 3

e valorizzazione dell’area museale “Vecchia Pesa”, allacciando contatti con il Comune di Ravenna, Istituzioni, Comitato Cittadino di Classe, Associazioni culturali, aziende del territorio e privati cittadini, facendo ristrutturare il piccolo edificio, sostituendo le traversine in legno ed effettuando il riassetto e il livellamento dei binari. E’ risultato che uno dei binari presenti era stato realizzato nella città tedesca di Bochum nel 1876. Sui binari è stata posizionata una vecchia locomotiva a vapore che aveva prestato servizio presso lo zuccherificio S.Biagio di Argenta (FE). E’ stata poi posizionata una vecchia colonna idraulica utilizzata per il rifornimento idrico delle locomotive a vapore. Sabato 24 settembre 2016 è stata inaugurata l’area completamente recuperata. In particolare va segnalato l’impegno dei volontari che con il loro lavoro hanno contribuito a sistemare l’area, livellato il terreno ed eseguito la recinzione in legno, il restauro della locomotiva e della colonna idraulica, dei binari e della pesa, e l’installazione di foto e pannelli informativi sulla storia dello zuccherificio, della pesa e della linea ferroviaria Rimini-Ravenna. Da quando è stata inaugurata, l’area è diventata un punto d’incontro per piccoli e grandi, con conferenze storiche e scientifiche, eventi musicali, spettacoli teatrali e in particolare commedie dialettali, esposizioni e mostre, proiezioni cinematografiche rivolte in particolare ai bambini, e spettacoli di burattini. Nell’eventualità in cui uno si rechi a Ravenna in treno, davanti alla stazione di Classe noterà sicuramente la “Vecchia Pesa” ben visibile anche dal finestrino del treno.

Marino Masini

NOTIZIE IN BREVE (a cura di G.Vannini)

MAPPATURA DLF - Il socio Giancarlo Moro ci ha trasmesso una ripresa panoramica “a volo d’uccello” del DLF Rimini, effettuata con un drone di sua proprietà. Il video, anche se omissivo di alcune parti di aree e fabbricati marginali, rimane una documentazione così valida e interessante che immediatamente è stato girato alla Sede Centrale DLF.

SCUOLA DI CANTO MODERNO – Questo corso si terrà presso la sede DLF tutti i mercoledì, a partire dal 31 Ottobre. La 1° lezione di prova è gratuita. Sulla quota prevista per le lezioni individuali ai soci DLF e loro famigliari è accordato uno sconto del 10%.Per informazioni telefonare a Patrizia Deitos 334 6715305

GRUPPO FERMODELLISTI DLF

Foto della locandina e dei lavori di allestimento della manifestazione promossa dal Gruppo Fermodellisti DLF che ne dimostrano l’attivismo. Il Gruppo, dalle indubbie capacità organizzative, non perde occasione per coinvolgere i cittadini nel loro hobby. Questa iniziativa è una replica di quella svolta nell’estate dello scorso anno presso il parco in sede DLF. Un successo decretato dalle tante persone attratte dal richiamo dell’evento, in particolare i bambini.

4 LA NOSTRA VOCE

BOCCE DLF – SPORT E SOCIALITA’

Atleti e Dirigenti del gruppo Bocce DLF

Sabato 30 giugno, organizzato dalla nostra Associazione dietro nullaosta della Federazione Italiana Bocce (F.I.B.), con l’utilizzo di tutti gli impianti della nostra provincia, si è svolto il 1° Torneo

GipoNext che ha visto la partecipazione di un centinaio di giocatori provenienti dal nostro territorio e dalle vicine Marche. Il successo è andato ad uno dei favoriti della vigilia, Miloro Giuseppe, giocatore di cat. A e componente della squadra del Montegridolfo che partecipa ormai da anni come uno dei migliori Team al Campionato Italiano Bocce di serie A. Da sottolineare il risultato tecnico dei nostri giocatori mai così positivo come quest’anno; Stefanini Antonio ha contrastato il vincitore fino al termine dovendosi poi accontentare, per modo di dire, del 2° posto mentre Pitton Fermino, perdendo in semifinale lo scontro in famiglia con Stefanini, si è dovuto accontentare del 4° posto. Nello scorrere la classifica troviamo altri buoni piazzamenti dei nostri Canini Alfredo e Mancini Roberto, che hanno così permesso di ottenere complessivamente un risultato finale che sarà molto difficile da migliorare o solo eguagliare. Nel ringraziare per l’aiuto economico l’Azienda Bolognese “Ianiri informatica srl”, produttrice sul territorio nazionale di Software Gestionali, diamo a tutti un arrivederci alla prossima edizione.

Da alcuni mesi, presso le corsie del bocciodromo, in accordo con le cooperative La Ginestra e l’Asd Quasi Primi di Santarcangelo ed Igea, stiamo ospitando 2 gruppi di ragazzi di diversa disabilità per il progetto “Bocce per Tutti”. Il martedì mattina abbiamo un gruppo di ragazzi che sono utenti del Centro di Salute Mentale mentre il giovedì mattina c’è un gruppo di ragazzi down classificabili tra gli Special Olimpics. Naturalmente sono due gruppi che ci richiedono un diverso tipo d’impegno e di attività praticabile; il risultato comunque è uno solo ed è la soddisfazione di vedere progredire questi ragazzi nell’approccio con il nostro sport e soprattutto nel rapporto interpersonale.

Renato Tosi

PODISMO: UNA FELICE SCELTA DI VITA

Ultima domenica di maggio. Come da previsioni meteo, mattinata abbastanza buona con sole e qualche incertezza per il pomeriggio. Faccio colazione e poi, non senza qualche

pensiero in testa e il cuore un po’ agitato, raggiungo il lungomare. Completamente senza traffico, quasi vuoto, solo qualche gruppo di addetti a sistemare gli ultimi dettagli per lo svolgimento di quella che sarà la manifestazione sportiva che interesserà per buona parte della giornata la città: la Maratona di Rimini. E’ la prima volta che mi capita di assistere da spettatore a questa corsa da me disputata un paio di volte e sento di avere una certa emozione addosso. Mi fermo in un punto della gara segnalato come diciottesimo chilometro. Il percorso, rinnovato rispetto agli anni scorsi, risulterà alla fine molto gradito ai partecipanti. Comincio a controllare l’orologio e facendo alcuni calcoli sull’andatura dei concorrenti più veloci, penso che l’arrivo dei battistrada sia imminente. Infatti, volgendo lo sguardo verso un punto lontano del Lungomare, inizio a scorgere le sagome dei primi della gara. Solo pochi minuti ed ecco passarmi di

LA NOSTRA VOCE 5

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fronte, con una ottima andatura, preceduti da alcuni ciclisti apripista, due solitari maratoneti, seguiti a qualche decina di metri da un quartetto di inseguitori. Lo spettacolo arriva però dopo qualche minuto con l’inizio del transito del gruppo. Una sfilata di diverse centinaia di maratoneti, ognuno con il suo stile di corsa, alcuni visi già segnati dallo sforzo, altri più sorridenti con sguardo quasi di sfida verso la fatica dei tanti chilometri ancora da affrontare. Un vero spettacolo per la gente che dal bordo della strada indirizza calorosi applausi ai protagonisti della gara. Nel gruppo individuo alcuni amici ai quali rivolgo un grande incitamento, mi affianco a loro e accenno qualche passo di corsa insieme, come volessi condividerne la fatica. Mi stacco quasi subito per non ostacolare la loro azione. Provo tanta emozione e, socchiudendo un po’ gli occhi, i ricordi delle tante maratone disputate affiorano nella mia mente. Come in un film rivedo i luoghi in cui ho gareggiato: strade, piazze di piccoli paesi o di grandi città. La gente che lungo le strade ti incita, i tanti bimbi, alcuni addirittura nelle braccia dei genitori, che allungano le mani per ricevere quel “dammi il cinque”, un gesto di saluto che dà loro allegria e a te tanta energia per proseguire. Ricordi che si accavallano, si mescolano, magari da scegliere, da catalogare, ma anche da lasciare così alla rinfusa come ritornano alla mente. E così ecco le facce un po’ tese alla partenza, la confusione ai primi ristori, il transito nei piccoli paesi con tanto di banda e scolaresche con i grembiulini, anziani davanti al bar intenti a giocarsi l’ennesima briscola, il saluto dei partecipanti alla Messa domenicale all’ingresso di una chiesa. Lo sfilare sotto case con porte e finestre aperte e godere del profumo di piatti da giorno di festa da farti venire l’acquolina in bocca, la musica di piccoli complessi scatenati in certi pezzi rock da brividi, persone appena alzate dal letto affacciate alle finestre a sorseggiare il primo caffè della giornata, altre che ti guardano senza capire il perché del tuo correre, improvvisati posti di ristoro con tavolini su cui trovi le cose più impensabili da assaggiare in quei frangenti. Il ricordo di grandi raduni nelle città il giorno prima della gara al ritiro dei pettorali, le migliaia di spettatori alla partenza con tanto entusiasmo, ma anche con qualche invito più o meno bonario ad andare a fare cose diverse, clacson in lontananza di automobilisti infuriati per il blocco momentaneo ad un incrocio. Poi il pensiero ai chilometri durante la gara: quelli che non passano mai e ti aumentano la fatica, specie in quei lunghissimi rettilinei nei quali o riesci ad inserire il pilota automatico e a rilassarti un poco o si rischia di andare in tilt, ed altri che invece volano veloci e ti regalano un salutare sollievo; le tante crisi vissute quando la stanchezza la fa da padrona e la testa va per conto suo, ma anche i momenti di vera euforia quando le gambe girano che tu nemmeno te ne accorgi, la presenza di qualche fastidio, crampi ad esempio, qualche volta proprio sul finale quando hai già superato l’ultimo chilometro e si dovrebbe cominciare lo sprint finale, magari con un bel sorriso sulle labbra. La visione dello striscione dell’arrivo con la presenza del display luminoso che segna inflessibile il tempo impiegato, il risultato dell’impegno profuso e della fatica ed il frutto di tanti allenamenti e poi, finalmente, l’agognata medaglia, il giusto premio al proprio impegno. Poi un frettoloso ristoro, una sistemata alla meglio ed il ritorno a casa per raccontare come è andata ad amici e parenti, con la mente già proiettata verso la prossima maratona! Riapro gli occhi, sono transitati quasi tutti, ormai è ora di pranzo, ancora profumo di piatti da giorno di festa!

Luciano Caldari

DOMENICA 02 DICEMBRE ore 9,30 CINEMA SETTEBELLO—DLF km.9/2. In occasione della PODISTICA organizzata dal Gruppo del DLF è ben gradito l’aiuto di tutti i volontari per la miglior riuscita della manifestazione.Per informazioni 3291671237 Responsabile del Gr. Podisti DLF Luciano Caldari.

6 LA NOSTRA VOCE

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(LA FOTO RITRAE LE TRE SQUADRE PARTECIPANTI AL TORNEO GRAMELLINI-BIANCHI AL ROMEO NERI)

E’ stata una stagione davvero importante per il gruppo calcio DLF Rimini, che ha confermato i grandi numeri di quella passata.Infatti anche per il periodo 2017/2018 il gruppo ha registrato ben 33 iscrizioni che hanno permesso di svolgere in maniera molto continua e avvincente l’attività invernale con partite a calciotto ogni martedì dalle 19:00 alle 20:15 presso il Garden Sporting Center, da Ottobre a Maggio.

L’attività, come negli anni scorsi, ha registrato grande entusiasmo, partecipazione e notevoli consensi per il modo in cui è stata organizzata. Una volta conclusa l’attività a fine Maggio, il gruppo si è concesso una piccola pausa in previsione dell’attività estiva in cui il gruppo è stato impegnato, come ormai da diversi anni, in 2 tornei amatoriali:il Favarelli, organizzato dal Cral Comune di Rimini, e il Gramellini-Bianchi, organizzato proprio dal gruppo calcio DLF. Per quanto riguarda il Favarelli, si è svolto lunedì 2 Luglio al centro sportivo di S.Vito con formula a sei squadre (Comune, Provincia, Hera, DLF, Start, Amici Favarelli).Il torneo è stato avvincente, con partite molto equilibrate dove la nostra formazione si è contraddistinta per gioco espresso e condizione atletica, che hanno permesso di raggiungere la finale del torneo attraverso partite ben svolte e coinvolgendo tutti i 18 giocatori presenti. Purtroppo la finale ci ha visto sconfitti ai rigori contro il Comune dopo una partita in cui il DLF non è riuscito a finalizzare le tante occasioni avute nei tempi regolamentari. Comunque, complimenti a tutti per il bel pomeriggio di gioco, aggregazione e divertimento!A fine Luglio (venerdì 27) tutti al Romeo Neri per il torneo Gramellini-Bianchi organizzato proprio dal DLF calcio, dove si sono affrontate la nostra formazione, la Gaiofana Fc e Comune di Rimini in un triangolare.Da sottolineare che, come ogni anno, erano presenti due Associazioni molto importanti del territorio: Avis Rimini e Penelope (s) comparsi, che oltre ad aver sensibilizzato i presenti hanno raccolto fondi per portare avanti le loro finalità. Torneo molto ben organizzato con belle partite, musica di sottofondo e con tante famiglie e bambini presenti che hanno colorato la bella serata di sport in ricordo di due amici del DLF.Le partite sono state molto dispendiose per le formazioni in quanto il campo del Romeo Neri presenta dimensioni molto “generose” rispetto ai soliti campi amatoriali. Il torneo è stato vinto dalla Gaiofana Fc,

LA NOSTRA VOCE 7

27 Settembre 1900 – Il conte Baldini ed il conte Spina dopo un viaggio di studio lungo la costa tirrenica e francese presentano una relazione sulle modifiche da apportare allo Stabilimento Bagni e sui lavori necessari per fare di Rimini un grande centro balneare. Da qui nasce l’idea del Kursaal, dello stabilimento idroterapico e dell’ operazione “villini”.

5 Ottobre 1905 – Prime manifestazioni di autonomia di Riccione. Sorge la Pro-Riccione a cui aderiranno gli abitanti e anche numerosi villeggianti.

secondo posto ancora per il DLF sconfitto di misura nella partita decisiva, e terzo posto per il Comune di Rimini.Ma il vero vincitore della serata è stato il ricordo di due belle persone come Giorgio e Carlo, con il coinvolgimento delle loro famiglie e la felicità di tutti i partecipanti al torneo che ha riscosso un ottimo successo.Un caloroso arrivederci all’edizione 2019!

Marco Maffi

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NOTIZIE CITTADINE DEL PASSATO

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PRINCIPALI ARGOMENTI:TECNICA: diaframma, otturatore,messa a fuoco,sensibilità, tipi di macchine fotografiche e obbiettivi, profondità di campo, esposimetro, lunghezza focale, bilanciamento del bianco.

COMPOSIZIONE: punto di vista, centro di interesse, comporre con il diaframma, col l’otturatore, con la lunghezza focale, regola dei terzi, analisi di lettura dell’immagine e differenze di visione tra occhio e macchina fotografica.

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8 LA NOSTRA VOCE

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31 Ottobre 1908 – Relazione del Comandante dei Vigili Urbani dal 16 febbraio al 31 ottobre. Fra le contravvenzioni elevate figurano: 119 automobilisti, 44 decenza, 61 getti dalla finestra, 128 libero transito, 403 ordine, 38 posteggi, 176 sicurezza, 232 velocipedi, 120 veicoli senza fanali.

1-19 Ottobre 1930 – Romeo Neri è il nuovo campione italiano assoluto di ginnastica. Nello stesso anno titolo tricolore anche per i pugili Rodriguez (gallo) e Neri (medi), dilettanti.

15 Febbraio 1945 – Appello della Giunta ai cittadini per rimuovere le macerie. All’inizio si dedicano a questa operazione i vigili del fuoco, ma la spesa è altissima: occorre un milione di lire. Il Comune non riesce nemmeno a far partire il primo lotto di lavori (in via Garibaldi e Tempio Malatestiano) per i quali la ditta Nicoletti e Donati aveva chiesto 55.000 lire.

27 Gennaio 1957 – Riassetto della pavimentazione del Ponte di Tiberio da parte dell’Anas. Vengono così alla luce i candelotti esplosivi lasciati nel ’44 dai tedeschi in fuga, che vengono rimossi dal Centro Bolognese Bcm (Bonifica campi minati).

10 Febbraio 1958 – Il nostro “turismificio” dei primati si propone dal secondo dopoguerra ad oggi come modello che fa scuola in tutto il mondo. La città fu ricostruita senza soldi, sulla fiducia, con le cambiali. Capitalismo era una parola da cancellare, ma in quegli anni molto proletariato divenne borghesia, se non come classe sociale almeno come ceto economico.

LAGO DI GARDA – TRENTO - LEVICO – ARTE SELLA8 – 9 SETTEMBRE 2018

UN’OPERA DI ARTE SELLA

Accompagnati come spesso dal nostro Giovanni rieccoci, lasciando alle spalle i personali affanni.Che bello l’itinerario che ci aspetta, ne godremo certamente senza fretta.Giungiamo curiosi a Riva del Garda che al suo lago si tiene ben

salda. La guida ci accompagna con abilità raccontandoci storia, aneddoti e peculiarità.I monumenti, la torre, i vicoli sfociano in piazzetta, ben sorvegliati dal monte Rocchetta. La Cattedrale, la Rocca, cielo e lago azzurri, sole, brezza i numerosi turisti dolcemente accarezza.Palazzi, ville e le tre poderose porte diversamente orientate son lì a custodire le bellezze esaltate.Lasciamo Riva diretti a Trento, pranzo servito veloce come il vento.Di nuovo in pullman verso il centro città dove su tutto la guida ci illuminerà.Anche qui palazzi affrescati, strade eleganti destano la meraviglia dei numerosi gitanti. Via lunga, via Larga, Castello del Buon Consiglio che controlla dall’alto ogni bisbiglio. Duomo asimmetrico con interne scalette per raggiungere facilmente dei campanili le vette. Ovunque angoli verdi, fontane, giardini fioriti che fanno di Trento uno dei più bei siti.Si torna in albergo per cena e pernottamento per proseguire dell’indomani l’andamento. Al lago di Levico una breve sosta con decine di folaghe e anatre li apposta in attesa dei gitanti che non lesinano loro il cibo e gesti invitanti. E via a Borgo Valsugana (siamo in tanti) percorrendo una strada

LA NOSTRA VOCE 9

La nonna era una donna che aveva vissuto lavorando duramente. Aveva fatto tanti lavori la sigaraia e durante la guerra affittava i cuscini ai viaggiatori, alla stazione ferroviaria. Le carrozze dei treni avevano i sedili di legno. Ha anche svolto il lavoro di lavandaia. Andava a ritirare

la biancheria da lavare in bicicletta, presso alcune famiglie della ricca borghesia, che venivano

stretta e ricca di tornati. Finalmente, dopo curve, salite e scossoni vari, arriviamo al Bosco Sella coi suoi manufatti straordinari.Eh, si! Perché il parco dell’Arte Sella è stata una scoperta veramente bella. Qui con pochi elementi e tutti naturali gli artisti han creato opere eccezionali. Estro, talento e spiccata creatività han profuso, costoro, in quantità ideando oggetti con semplicissimo materiale fino alla cattedrale gotica vegetale. Usciamo dal Sella paghi e soddisfatti da tanta bellezza e originalità esterrefatti.Da ultimo, prima del rientro un lauto pranzo e una passeggiata a Levico centro, ancora una volta per osservare quando l’uomo è in grado di fare. Grazie Vannini per questo bel viaggio, facciamone altri, forza, coraggio!

Anna Rita Cupioli

IL TRENO – UN AMICO PER LA VITA

Il treno, per me, non rappresenta solo un mezzo di trasporto da utilizzare per lavoro e per

viaggiare comodamente, ma anche un complemento positivo che può accompagnare il trascorrere della vita di un individuo. Osservo, in stazione, i nonni che accompagnano i nipotini ad ammirare i lunghi serpenti metallici fermi sui binari e rivedo me stessa con mio figlio attendere l’arrivo delle mitiche locomotive in uso in quei tempi (Caimano – Tigre – Tartaruga) che rappresentavano il

massimo dei desideri del mio piccolo affascinato da quei mostri metallici.Locomotive e carrozze si concretizzavano poi nei vari modellini che riempivano la stanza dei giochi e percorrevano allegramente il loro tragitto sui lunghi

Foto scattata la sera del 7/7sul treno Pesaro - Rimini

binari, con stazioni e gallerie che ricreavano, in piccolo, il fascino del treno.Dall’infanzia alla gioventù, i ricordi collegati a questo mezzo di trasporto si sono modificati in base ai miei movimenti di vita: dal mondo del gioco al mondo del lavoro. La vita vissuta come pendolare mi ha fatto conoscere una realtà particolare: grande sonno e affannose corse, ma il tutto arricchito da nuovi incontri e nuovi amici che hanno dato un senso sociale, sindacale e umano alla mia vita.Il treno è anche allegria e si può trasformare in momenti di gioia e di divertimento. La “NOTTE ROSA” ad esempio, ha fatto vivere a noi, gruppetto di amici diversamente giovani, un’esperienza di spensieratezza dimenticata.Noi, amici autonominati “i quattro cavalieri dell’Apocalisse”, siamo andati in trasferta, in treno, a Pesaro per assistere alle danze del “Gruppo storico dell’Ottocento” che coinvolgeva come ballerini dei cari amici di Bologna.I danzatori volteggiavano nei loro bellissimi abiti d’epoca e trascinavano gli spettatori sull’aria di romantiche melodie rossiniane facendo sognare il pubblico presente in piazza del Popolo.Ambiente completamente trasformato quando siamo giunti in stazione e saliti sul treno della NOTTE ROSA che ci riportava a Rimini.Il Mondo dei giovani, improvvisamente, ci ha attanagliato con la sua realtà fatta di allegria sfrenata e un po’ trasgressiva ai nostri occhi di giovincelli, ma in loro abbiamo anche riconosciuto il lato positivo della gioventù che anche noi abbiamo vissuto.

Gabriella Parri

RICORDO DELLA NONNA PATERNA

10 LA NOSTRA VOCE

a trascorrere l’estate nelle ville al mare, sul viale Regina Elena. Oggi si direbbe flessibilità del lavoro. Era nata nel 1893, perciò quando avevo dieci anni lei era già anziana. Era una donna pratica e semplice. La ricordo ad esempio quando lavava i tegami di alluminio, nonostante avesse la paglietta di ferro, preferiva strofinarli con la terra sabbiosa del giardino ed aveva ragione, perché venivano lucidi lucidi.

Casadei Della Chiesa Lucia

ALLE ORIGINI DI UN PERCORSO DI VITA

Veniero Accreman, 1923 – 2016, figlio di ferroviere, già Sindaco della città, partigiano, deputato al Parlamento per due legislature, avvocato penalista,ha lasciato memorie scritte in cui ha rievocato episodi

della sua infanzia, forieri di un determinato percorso di vita. Qui se ne riporta uno. Dovevo essere in prima elementare, a sei anni. Iniziando a frequentare la scuola, avevo conosciuto molti bambini; si allargava la cerchia dei discorsi. Ogni alunno parlava della propria famiglia. A casa avevo percepito, sempre da mezzi discorsi, che mio padre era un “anarchico”; non comprendevo

il significato della parola, ma nel linguaggio dei miei, seppure trattenuto, non c’era un senso negativo (più tardi compresi che mio padre professava teorie degli anarchici buoni, quelli che ponevano l’umanità sugli altari e predicavano l’avvento di una società senza violenza e senza ingiustizie). Così un giorno dissi a scuola, ai miei compagni: “Mio padre è un anarchico”. Non capivano nemmeno loro, ma a me pareva di essermi qualificato, ai loro occhi, in modo diverso dagli altri. Capitò che, durante le vacanze di Natale, mentre giocavo a palla con mia cugina su un pianerottolo di casa (lei aveva tre anni più di me), le raccontai ciò che avevo detto a scuola. Essa, più avvertita, raccolse veloce la palla e corse di sopra a raccontare il fatto a sua madre; questa immediatamente lo comunicò agli altri familiari e nel giro di pochi minuti fui investito da un cumulo di intimidazioni: si voleva sapere con chi avevo parlato, quando, come, che cosa di preciso avevo detto; il semplice fatto che io lo narrassi non sembrava credibile. Poi ebbe luogo un violentissimo rimprovero che mi parve irragionevole, misto ai loro discorsi di politica e a tentativi affannosi di spiegazione su ciò che potevo dire e su ciò che non avrei mai dovuto dire fuori di casa. Capii soprattutto che non avrei mai più dovuto ripetere un simile discorso. Fui fortemente impressionato da quella reazione che aveva superato di gran lunga le sgridate precedenti. La cattiveria dei miei famigliari (così mi sembrò) mi fece paura; capii solo più tardi che era la loro paura, ciò che avevano trasferito in me.Da quel momento si fece più viva in me la curiosità di conoscere questa cosa che veniva chiamata “la politica”. Sì, fuori dalla famiglia c’era un’entità nemica, potente, temibile, la cui capacità offensiva si fermava, per fortuna, di fronte al solido portone di casa, ma con la quale si profilava per me la necessità di fare i conti, così come li stavano facendo mio padre e tutti i miei famigliari.

Veniero Accreman nella foto a fianco di Sandro Pertini

CUORE E MENTE

Che bella la vecchiaia! Finalmente si può dire tutto ciò che si pensa. Tanto cosa si ha da perdere? Fateci caso. Con l’avanzare dell’età molte persone diventano più autentiche. Di quel che pensano gli altri non gliene importa più nulla... prima, invece, quando si è più giovani, si tace o non si dice

tutto per timore di offendere, per quieto vivere, per interesse... Raggiunta invece una certa età, si può fare tranquillamente a meno di tutte queste (inutili) fisime e non curarsi più dell’altrui opinione. Non solo. Non si sente più il bisogno di lottare, di avere ragione a tutti i costi, di cogliere tutte le opportunità.E si diventa consapevoli che arrabbiarsi, affannarsi dietro cose e persone spesso di poco conto, rimuginare, è tutto tempo perso. Che fatica ingegnarsi in continuazione per trovare scorciatoie, sotterfugi, trucchi...

C’è infine chi sostiene che le più sincere siano le persone di “cuore”.Nel senso che sarebbe il cuore a parlare, non la mente. Tuttavia molto probabilmente una distinzione netta non si può fare. Forse aveva ragione la neurologa Rita Levi Montalcini che diceva: “Rare sono le persone che usano la mente, poche quelle che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi”.

Duilio Ganzaroli

LA NOSTRA VOCE 11

PROBLEMI DI VIABILITA’Il socio Benito Colonna (Toni), classe 1937, pensionato FS, già Macchinista, nato nella frazione di Rivabella, in questo suo scritto ripercorre uno dei tanti problemi che si presentavano alla popolazione negli anni immediatamente successivi alla guerra: i collegamenti stradali. Disagi che si accentuavano per i residenti nelle zone periferiche.

Un particolare che pochi rammentano riguarda il ponte sul deviatore del fiume Marecchia che segna il confine e mette in comunicazione San Giuliano con Rivabella; era transitabile solo a piedi passando con la massima precauzione su di un’asse di legno

neanche troppo larga. Durante il conflitto era stato colpito da una bomba che aveva quasi completamente distrutto

l’ultima arcata posta lato Rivabella. L’altro ponte che metteva in comunicazione Rimini con la località Celle, era stato minato e distrutto dai tedeschi in ritirata per rallentare l’avanzata delle forze avversarie. Provvisoriamente era stato costruito un ponte metallico “Bailey” messo in opera dai genieri dell’esercito alleato. Tutto il traffico proveniente da Viserba e oltre, da e per Rimini, passando per Rivabella, era supportato da questo unico ponte. Da premettere che dato che tutte le scuole dopo la quinta elementare erano concentrate in città, gli studenti dovevano giocoforza seguirne la sorte.Si sarebbe potuto definire uno spettacolo caratteristico, specialmente al mattino, vedere quell’immensa moltitudine composta in prevalenza da operai e studenti a cavallo delle loro biciclette, transitare su quella strada formando un lungo serpentone. Spettacolo piacevole per lo spettatore, ma meno piacevole per chi doveva giocoforza farne parte pure nelle giornate di pioggia e neve.

Foto di Rimini scattata da aerei Alleati durante un bombardamento

PERCORSI ACCIDENTATI

In questo racconto Elio Biagini (1923 – 2007), già ferroviere e sindaco revisore al DLF, rivive ricordi

legati alla sua vita studentesca.Tutti i giorni, due volte al giorno, percorrevo in

bicicletta Viserba- Rimini. Nelle scuole industriali si studiava e si lavorava otto ore al giorno. Per andare a Rimini si costeggiava il mare; e sul deviatore del fiume Marecchia non c’era ancora il ponte, perciò si passava sopra una striscia di terra che congiungeva le due sponde. La strada principale che portava a Rimini era via Carlo Zavagli, però le linee ferroviarie per Bologna e Ravenna (non esistevano ancora i ponti in ferro come ora) con i loro passaggi a livello condizionavano il traffico stradale. Sovente si doveva aspettare anche parecchio il passaggio dei treni. Conoscendo questo disagio avevo, per l’appunto, trovato l’alternativa; invece di percorrere via Zavagli, mi inoltravo verso il porto percorrendo un sentiero molto disagevole fatto di saliscendi:quanti ruzzoloni ho fatto nel percorrere quelle “montagne russe”! Terminato il sentiero e dopo aver oltrepassato la Barafonda (ora San Giuliano a Mare), ecco apparire il porto di Rimini con tutte le sue belle barche colorate …Sulla sinistra del porto vi era lo “squero” dove maestri d’ascia (i galafà) costruivano e riparavano pescherecci e barche da trasporto. Passando si sentiva un odore particolare dovuto all’insieme della stoppa, del catrame e delle vernici: tutti prodotti che servivano alla riparazione delle barche.

Istituto Industriale Leon Battista Alberti

(Oggi sede Universitaria)

Proseguendo verso il ponte, sulla destra c’erano la fabbrica di birra e le case dei marinai, sulla sinistra le grosse barche da trasporto attraccate alla banchina. Ricordo ancora il profumo di resina che emanava dal legname stivato sulle barche e queste erano così cariche che le sponde arrivavano a pelo d’acqua. Tutto quel legname veniva dalla Dalmazia e precisamente dalle magnifiche Bocche di Cattaro.Fra tutte quelle barche, la regina era la stupenda “Mamma Rosa”: un colosso per quei tempi. Su una di queste barche era imbarcato il babbo di un mio amico che veniva a scuola con me. Il marinaio si assentava da casa anche per molti mesi e quando ritornava regalava al figlio, ormai giovanotto, le sigarette che comprava in Dalmazia a buon prezzo. A scuola c’erano sigarette per tutti e così abbiamo imparato a fumare… Io non sono mai stato un accanito fumatore ed ho smesso quando ho saputo dei danni causati dal fumo.Arrivato sul ponte di ferro ferroviario, caricavo la bici sulle spalle e salendo gli scalini attraversavo la passerella che affiancava i binari e scendevo dalla parte opposta; passavo sotto il ponte di ferro e mi dirigevo verso via Gambalunga. Prima di attraversare via Roma, sulla destra vi era il teatro Politeama che è stato distrutto durante la guerra (ora al suo posto vi è una scuola).Così pedalando arrivavo alla mia scuola. Ai lati del cortile vi erano diversi ripostigli coperti da lamiere e tanti ganci che servivano ad appendere le nostre bici che regolarmente chiudevamo con lucchetti e catene: la bici era un bene prezioso! Quando suonava la sirena per annunciare che le lezioni stavano per cominciare, tutti ci inquadravamo per classi per recarci chi in aula, chi in aggiustaggio,

12 LA NOSTRA VOCE

chi in torneria, chi in falegnameria e chi in fucina.Alla mezza si tornava a casa per poi ritornare a scuola alle 14,30 per altre quattro ore. Quando d’inverno si rincasava alle 18,30 era molto scomodo e avevamo paura di farci male: da Rimini a Viserba le strade non erano asfaltate e non c’era neanche l’illuminazione; quando pioveva, oltre alla scomodità, non era difficile fare qualche bel ruzzolone.

GLI ANNI DELLA DIVISIONEFranco Fontemaggi, classe 1930, nella sua gioventù abitò nel centrale rione cittadino della Castellaccia. In questo scritto ricorda gli anni di duro scontro politico del dopoguerra.

Nel marzo del ’48 mi recai con altri compagni a Bologna per ascoltare un comizio di Togliatti; non ricordo nei dettagli il suo discorso, ma certamente parlò del programma del Fronte Popolare.

Conservo ancora una foto con un gruppo di coetanei mentre portiamo le bandiere della nostra speranza. Con le votazioni che di lì a poco ebbero luogo, si creò nel Paese una profonda spaccatura politica, in particolar modo fra i giovani. E quegli stessi che avevano passato l’infanzia insieme attorno alla Parrocchia ora si scontravano e si battevano a colpi di pennello pieni di colla per la conquista degli ultimi centimetri di muro ancora libero, in una forsennata propaganda murale. Mi ricordo di un carissimo amico, Puccio, col quale avevo distribuito i santini all’uscita della Messa e ora ci si ritrovava faccia a faccia, con grossi pacchi

di manifesti: io per il Fronte Popolare con l’effige di Garibaldi sui manifesti, e lui nei Comitati Civici per la Democrazia Cristiana, con i manifesti dello scudo crociato, scudo che ci avrebbe difeso dal cosacco col pugnale fra i denti e la frusta in mano. Nel nostro gruppo ricorderò sempre Renato; era fra i più facinorosi e si era scontrato in più di un’occasione con la polizia di Scelba, finendo in guardina alla Rocca. Quando ciò accadeva, premurosi portavamo la notizia alla madre, che vendeva le poveracce sull’omonima piazzetta, perché non stesse troppo in pensiero.In una di quelle serate di affissione, Renato finì cosparso di colla, dalla testa ai piedi, per un bidone rovesciato involontariamente dall’alto di una scala. Per fortuna che lì di fianco c’erano le fontanelle della vecchia pescheria; ci fu un bel da fare per sciacquargli peli e capelli prima che la colla seccasse.In piazza Cavour, il palazzo dell’Arengo spariva poco a poco sotto l’affissione di un mega-manifesto del Fronte Popolare, manifesto preparato in dieci fogli da due metri quadri, da apporre l’uno accanto l’altro per formare l’immagine di Garibaldi. Due scale dei pompieri, un mastello per preparare non so più quanti litri di colla, una decina di volontari...Tutto inutile, perdemmo le elezioni.

COMITIVE DLF15/7/2018 Classica mini crociera sul Mincio alla scoperta dei luoghi più nascosti dove fiorisce il loto. Partenza da Rival-ta e rotta verso Mantova con variazioni di percorso per "toccare con mano" e ammirare il panorama co-lorato costituito da questi splendidi fiori. Nel pome-riggio, dopo il solito pran-zo ristoratore, visita lam-po a Villafranca di Verona, dove l’alta temperatura ha sconsigliato i gitanti dall’ approfondire l'escursione, facendo scattare il piano B con visita dello splendido santuario della Beata Ver-gine delle Grazie a Rivalta. Foto scattata a Villafranca di Verona, e commento del socio Giorgio Deangeli.

LA NOSTRA VOCE 13

29/7/18 - Gita nella Bassa padana in una giornata “bollente”: per fortuna si è svolta più all’interno che all’esterno, con visita della reggia di Colorno e del museo di Don Camillo e Peppone a Brescello, inframezzata dalla pausa ristoratrice al ristorante di Sorbolo.La giornata è trascorsa piacevolmente e la calura è stata sopportata egregiamente dai gitanti. Foto e commento del socio Giorgio Deangeli.

22/7/2018 - Gita nel Senese con puntate a San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni e Buonconvento con sosta ristoratrice a Pienza. Spostamenti che hanno permesso di attraversare paesaggi molto belli e di visitare dei piccoli ma pittoreschi centri, che la bella giornata ha sicuramente valorizzato.Foto scattata a San Quirico d’Orcia, alla Porta dei Cappuccini, dal socio Giorgio Deangeli al quale si deve anche la didascalia.

14 LA NOSTRA VOCE

12 agosto - gita a Brisighella e diga di Ridracoli in piena bollura ferragostiana. Ma gli irriducibili gitanti, temprati ad ogni situazione atmosferica, non si sono fatti intimidire e dopo la visita di un borgo delizioso e il pranzo in un ristorante immerso nella natura, finale con una mini-crociera rinfrescante nell'invaso della diga di Ridracoli. Non resta che aspettare la prossima. Ciao. Foto e commento del socio Giorgio Deangeli.

Nei giorni 8 – 9 Settembre una comitiva DLF ha, nel primo giorno, raggiunto e quindi visitato le città di prevalente valore artistico di Riva del Garda e di Trento. Nel secondo giorno viceversa è stato l’aspetto naturalistico a prevalere con sosta al Lago di Levico e la visita del magico bosco di Arte Sella.In quest’ultimo sito è stata scattata la foto qui pubblicata.

LA NOSTRA VOCE 15

IMPORTI GITE COMPRENSIVI DI BEVANDE AI PASTI

GITA DLF CASTAGNATA A BALZE SABATO 13 OTTOBRE E DOMENICA 28 OTTOBRE 2018

Partenza alle ore 8,00 alla volta del castagneto sito nella zona collinare di San Piero in Bagno. arrivati sul Posto verranno consegnati bastoni e buste Per la raccolta delle castagne. sul Posto, attorno al fuoco attorniato da Panche e sgabelli, verrà allestito un buffet con salsicce secche, salame, formaggio e vino sangiovese unito a bruschette e castagne arrostite. al termine si Proseguirà Per Bagno di romagna. riPartenza Per hotel-ristorante Per il Pranzo così comPosto: Crostini e affettati CasereCCi - Lasagne aL forno, PassateLLi in brodo, tagLiateLLe ai PorCini - arrosto di PoLLo e faraona, ConigLio in PorChetta - Patate aL forno e insaLata - tiramisù deLLa Casa - Vino - aCqua mineraLe. doPo Pranzo Partenza Per rimini con arrivo nel tardo Pomeriggio.

Quota individuale di ParteciPazione € 53,00 sconto socio a. € 3,00

GITA DLF IN SALENTO 18 -21 OTTOBRE 20181° giorno - Partenza ore 5,10 Per Barletta. Pranzo in ristorante. al termine Proseguimento Per galliPoli o dintorni, sistemazione in hotel. cena e Pernottamento.2° giorno - doPo la Prima colazione, incontro con la guida e visita di galliPoli. Pranzo in hotel. nel Pomeriggio visita guidata di galatina, galatone dal famoso santuario del crocefisso e la barocca nardò. al termine rientro in hotel, cena e Pernottamento.3° giorno - Prima colazione in hotel e Partenza Per marina di leuca. incontro con la guida Per la visita del santuario di santa maria di leuca. all’ora stabilita Pranzo in ristorante. nel Pomeriggio Partenza Per otranto, visita con guida. rientro in hotel, cena e Pernottamento. 4° giorno - Prima colazione in hotel e Partenza Per lecce, incontro con la guida e visita della città. Pranzo in ristorante. al termine Partenza Per rimini con arrivo Previsto in tarda serata.

Quota individuale di ParteciPazione € 455,00 suPP.to singola € 60,00 sconto socio a. € 6,00

SEZIONE TURITICA DLF

9 settembre - Classica gita a Venezia con tratto finale da Sottomarina di Chioggia in barca attraverso la laguna veneta. Splendida giornata di sole con visita libera della città, una meraviglia che non tradisce mai anche dopo averla visitata più volte. Rientro ritardato da un ingorgo di traffico a Sottomarina che dimostra quanto la zona sia frequentata e amata da tantissimi turisti. Non resta che aspettare la prossima. Foto e commento del socio Giorgio Deangeli.

LA NOSTRA VOCE

GITA DLF A CASTAGNARE APPENNINO - ACQUAPARTITA - SARSINA DOMENICA 21 OTTOBRE 2018

Partenza alle ore 8,00 alla volta del castagneto, e doPo la raccolta delle castagne senza limitazioni trasferimento alla fattoria Per il Pranzo in ristorante così comPosto: antiPasto misto - Lasagne Verdi aL ragù - PiCi aLLa Cà di gianni – taCChino riPieno - ProsCiutto aL forno - Contorni misti - doLCe deLLa Casa - Vino - aCqua mineraLe - Caffè. nel Pomeriggio Partenza Per SarSina e visita della cittadina. al termine Partenza Per rimini con arrivo in serata.

Quota individuale di ParteciPazione € 48,00 sconto socio a. € 2,00 sconto bambini sotto i 10 anni € 12,00

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------GITA DLF FESTA DELLE SALVIE CASTELNUOVO DI ASSISI - BASTIA UMBRA

DOMENICA 21 OTTOBRE 2018 Partenza alle ore 7,00 Per caStelnuovo di aSSiSi Per la “9° edizione della festa delle salvie” con mostra mercato d florovivaismo e Prodotti artigianali. si Potrà visitare la coltivazione della salvia, il giardino delle salvie. all’ora convenuta Partenza Per recarsi al Pranzo in ristorante con il seguente menù: antiPasto umbro - strangozzi ai CiLiegini e funghi - risotto tartufato - tris di Carne Con Patate fritte ed insaLata - assaggi di formaggi - tiramisù - Vino - aCqua mineraLe - Caffè - sPumante - digestiVo deLLa Casa. nel Pomeriggio sosta alla chieSa S.maria di rivotorto. escursione a BaStia umBra e visita libera della cittadina. al termine Partenza Per il rientro a rimini con arrivo in serata.

Quota individuale di ParteciPazione € 54,00 sconto socio a. € 3,00-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

GITA DLF FIORITURA DELLO ZAFFERANO DOMENICA 28 OTTOBRE 2018 Partenza alle ore 7,40 Per vicchio (mugello). arrivo in azienda agricola e colazione offerta dall’azienda a base di biscotti allo zafferano o alla lavanda, di Prato alle mandorle, schiacciatina, tisana miele e zafferano o caffè, acQua minerale. inizio raccolta e mondatura dello zafferano. al termine dei lavori Pranzo/degustazione con sPiegazione dello chef marco: tortino di Carote Con fonduta di zafferano, saLumi LoCaLi, formaggi Con mieLe e Confettura Pere e zafferano - Lasagne zuCChine e zafferano - tagLiata di manzo ruCoLa e grana - insaLata di finoCChi e aranCe - CheesCake Con Confettura di Pere e zafferano - Vino - aCqua mineraLe - Caffè - graPPa aLLo zafferano. nel Pomeriggio escursione a Borgo San lorenzo. al termine Partenza Per il rientro a rimini.

Quota individuale di ParteciPazione € 69,00 sconto socio a. € 3,00-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IN PROGRAMMAZIONE 2018:4 novemBre (PeSce) civitella del tronto-torre di Palme

10-11 novemBre Salò-gardone riviera (vittoriale gaBriele dannunzio) BreScia (muSeo di Santa giulia) e viSita della citta.

17-18 novemBre torino (muSeo egizio) reggia di venaria

18 novemBre PiStoia-Signa

24-25 novemBre tirano-Bormio-livigno St.moritz (trenini del Bernina)

25 novemBre cremona (FeSta del torrone)

1-2-3 dicemBre caStiglion della PeScaia-groSSeto

treno a vaPore groSSeto-Siena ar (mercatini in Piazza del camPo)

San galgano-monteSiePi

9 dicemBre San miniato-emPoli

7-8-9 dicemBre muSeo nazionale Ferroviario di PietrarSa

Pinacoteca della reggia caPodimonte - viSita centro Storico

caSino vanvitelliano del lago di FuSaro-Pozzuoli

Programmi dettagliati, inFormazioni e Prenotazioni PreSSo gli uFFici del dlF rimini via roma 70 tel.0541-28901 e-mail: [email protected]

Programmi dettagliati anche Sul Sito del dlF rimini: www.dlfrimini.itPagina FaceBook: doPolavoro Ferroviario rimini