La natura della memoria Lo sviluppo della memoria · Lo sviluppo cognitivo 1. Teorie...

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4. La memorizzazione MODULO 5 Lo sviluppo cognitivo 1. Teorie dell’elaborazione dell’informazione 2. La natura del pensiero 3. Organizzare la mente: concetti e script 4. La memorizzazione 5. Pensare le persone Argomenti La natura della memoria Lo sviluppo della memoria capacità conoscenza strategie metamemoria La memoria autobiografica I bambini come testimoni

Transcript of La natura della memoria Lo sviluppo della memoria · Lo sviluppo cognitivo 1. Teorie...

4. La memorizzazione

MODULO 5

Lo sviluppo cognitivo

1. Teorie dell’elaborazione dell’informazione

2. La natura del pensiero

3. Organizzare la mente: concetti e script

4. La memorizzazione

5. Pensare le persone

Argomenti

• La natura della memoria

• Lo sviluppo della memoria

– capacità

– conoscenza

– strategie

– metamemoria

• La memoria autobiografica

• I bambini come testimoni

La natura della memoria

Visione ingenua

• La memoria non è

un “contenitore”

– Contiene i ricordi

– Diventa più capiente

con l’età

Visione attuale

• La memoria non è un

“contenitore”

– Semmai contiene diversi

“contenitori”

• La memoria è un

processo attivo

La struttura della memoria

Tre componenti

• Registro sensoriale

• Memoria a breve

termine

• Memoria a lungo

termine

• Dati a conferma di

questa distinzione:

– Deterioramento con

l’età

– Pazienti cerebrolesi

Il registro sensoriale

• Conserva una traccia

degli stimoli esterni per

brevissimo tempo

• Per gli stimoli visivi la

durata è di 250-300

msec

• Non tutte le

informazioni

passano nella

memoria a breve

termine

La memoria a breve termine

• Le informazioni durano

per 10-15 sec

• È un sistema attivo,

pertanto si parla di

memoria di lavoro

• La memoria di

lavoro coinvolge tre

componenti

– Esecutivo centrale

– Taccuino visuo-

spaziale

– Circuito fono-

articolatorio

La memoria a lungo termine

• Le informazioni durano

per un periodo molto

lungo, di mesi o anni

• La distinzione tra

– Memoria dichiarativa

(esplicita)

– Memoria procedurale

(implicita)

• La distinzione tra

– Memoria semantica

– Memoria episodica

Lo sviluppo della memoria

• Sappiamo che la

capacità di ricordare

aumenta con l’età.

• Quali aspetti della

memoria cambiano

con lo sviluppo?

Quattro aspetti:

– Capacità

– Conoscenza

– Strategie

– Metaconoscenza

Lo sviluppo della memoria:

1. La capacità

• Spazio disponibile

nell’apparato di

elaborazione delle

informazioni

– Dovuto al grado di

maturazione

neurologica

• In realtà solo la

memoria a breve

termine mostra un

cambiamento con l’età

– Quantità di numeri o

parole ricordate

• Che potrebbe essere

spiegato però anche

da altri fattori

– Conoscenza

– Strategie

– Metamemoria

Lo sviluppo della memoria:

2. La conoscenza

• La maggiore

conoscenza di un

argomento può

consentire di trattenere

più informazioni

• Con l’età aumentano in

generale le

informazioni possedute

• Un ricerca di Chi (1978)

– bambini di 8 e 10 anni,

esperti di scacchi

ricordano le

configurazioni di pezzi

su una scacchiera

meglio di adulti

principianti

– La superiorità di tali

bambini era limitata solo

a questo ambito e non si

estendeva al ricordo di

numeri

Lo sviluppo della memoria:

3. Le strategie

• Con l’età i bambini

imparano a usare strategie

per codificare,

immagazzinare e

recuperare informazioni

• Solo verso i 7 anni i

bambini imparano a usare

appropriatamente la

strategia della ripetizione

• Strategie di

memorizzazione

– Ripetizione

– Organizzazione

– Elaborazione

– Attenzione selettiva

– Strategie di recupero

Lo sviluppo della memoria:

4. La metamemoria

• Metamemoria

– Conoscenza del

funzionamento della

propria memoria

• Con l’età i bambino

valutano in modo più

realistico la propria

capacità di memoria

Indagare le abilità di memoria in

modo culturalmente corretto

• In una varietà di

prove cognitive gli

aborigeni australiani

hanno prestazioni

più basse rispetto

alle persone di

razza bianca

• I test impiegati sono

culturalmente corretti?

• Le abilità indagate sono

rilevanti per queste

popolazioni?

• Indagare le abilità di

memoria visiva spaziale in

bambini aborigeni

australiani ed esquimesi

Le abilità mnemoniche dei

bambini aborigeni australiani

• Kearins– le persone

sviluppano le

abilità rilevanti nel

proprio ambiente

• Per gli aborigeni

australiani– Muoversi in un

ambiente con

pochi punti di

riferimento

• Ipotesi– Che siano dotati di una

memoria spaziale molto

sviluppata

• Compito– Riposizionamento spaziale

• Risultati i bambini aborigeni

australiani sono più bravi si

quelli di razza bianca

Le abilità mnemoniche

dei bambini eschimesi

• Per gli eschimesi è

importante

orientarsi in un

ambiente con

pochi unti di

riferimento

Kleinfeld

• Confronto delle abilità di

memoria spaziale in

bambini caucasici ed

esquimesi

• I bambini esquimesi

risultano più bravi

Memoria autobiografica

e amnesia infantile

• Prime forme di

memoria– Riconoscimento:

prime settimane

– Rievocazione

(richiamo): verso gli

8-9 mesi

• Amnesia infantile– Incapacità di ricordare

quanto avvenuto nei primi 2-

3 anni

• Nel terzo anno– Prende forma il sistema di

memoria autobiografica

Il sistema di memoria

autobiografica

• La memoria

autobiografica– È un tipo di memoria

episodica composta di

eventi passati significativi

per l’individuo che

diventeranno parte

essenziale dell’idea di sé

emergente nel bambino

(Nelson, 1993)

• I bambini iniziano a

ricordare gli eventi

passati appena

iniziano a parlare

• Verso i 2-3 anni

riportano eventi più

lontani nel tempo

Imparare a ricordare:

il contributo dei genitori

• Nel rievocare il

passato con i figli i

genitori adottano

due stili differenti

(Hudson, 1990)

• Genitori– Con elevato grado

di elaborazione

– Con basso grado

di elaborazione

Modello socio-interazionista

• Le pratiche di

socializzazione

influenzano le abilità di

memorizzazione dei

bambini

• Dalla memorizzazione

manifesta alla

memorizzazione

nascosta

Imparare a ricordare:

il ruolo del linguaggio

• Il linguaggio svolge un ruolo importante nel passaggio dalla memorizzazione manifesta alla memorizzazione nascosta

• Il linguaggio serve a– Organizzare

l’esperienza

– Aiutare

l’immagazzinamento

– Facilitare l’esposizione

I bambini come testimoni

• Diverse ricerche hanno

indagato la possibilità

per i bambini di

svolgere il ruolo di

testimoni

• La procedura

metodologica coinvolge

la messa in scena di

eventi che poi i bambini

dovranno ricordare

• I bambini di 5-6

– ricordano meno dei

bambini più grandi,

soprattutto gli eventi

distanti nel tempo

– sono più suggestionabili

– Tuttavia, possono fornire

informazioni attendibili se

intervistati con tecniche di

appositamente predisposte

3. Pensare le altre persone

MODULO 5

Lo sviluppo cognitivo

1. Teorie dell’elaborazione dell’informazione

2. La natura del pensiero

3. Organizzare la mente: concetti e script

4. La memorizzazione

5. Pensare le persone

ARGOMENTI

• Descrivere le altre persone

• Spiegare le altre persone

Pensare le altre persone

• Fin da un’età

precoce i

bambini

cercano di dare

un senso alle

altre persone

Due domande

1. Com’è lui/lei?

• Descrizione degli

altri

2. Perché si

comporta in quel

modo?

• Spiegazione del

loro

comportamento

Descrivere le altre persone

• Descrizioni spontanee di altre persone (Livesley e Bromley, 1973)

Bambino di 7 anni:

• E’ molto alto. Ha i capelli scuri e viene in questa scuola. Non penso che abbia fratelli o sorelle. E’ nella nostra classe. Oggi ha una felpa arancione scuro, pantaloni grigi e scarpe marroni

Bambino di 15 anni

• Andy è molto modesto. E’ ancora più timido di me in presenza di estranei, ma è molto loquace con le persone che conosce e che gli piacciono. Sembra sempre di buon umore e non l’ho mai visto arrabbiato. Tende a sminuire i risultati altrui, e allo stesso tempo non elogia i propri. Sembra che non manifesti a nessuno le proprie opinioni. Diventa facilmente nervoso

Descrivere le altre persone (2)

Tendenze evolutive

1. Dalle caratteristiche esteriori a quelle interiori

2. Dal generale allo specifico

3. Dal semplice al

4. Dal globale al differenziato

5. Dall’egocentrico al sociocentrico

6. Il confronto sociale

7. L’organizzazione

8. La stabilità

Spiegare le altre persone

• Una qualche conoscenza

dei fenomeni mentali si

manifesta precocemente

• Ad esempio, a 3 anni si

rendono conto della

differenza tra un bambino

che ha un biscotto e un

bambino che pensa a un

biscotto

• A partire dai 2 anni e

mezzo

– nel discorso spontaneo

fanno riferimenti sempre più

frequenti ai sentimenti delle

altre persone

• A 3-4 elaborano le

relazioni causali tra stati

mentali e comportamento

– es. una persona è felice se

ottiene quello che desidera

Spiegare le altre persone (2)

• Fra i tre e i cinque anni

– Consapevolezza della soggettività degli stati

mentali

• Nei discorsi spontanei

– Dal terzo anno parlano dei desideri degli altri

– Dal quarto delle credenze

• Due compiti

– Confezione ingannevole (Smarties)

– Cambiamento di posto (Sally ed Anne)

Compito degli smarties

Spiegare le altre persone (2)

Comprensione della falsa credenza

• La storia di Sally e Anne

– Sally mette la palla in un cestino ed

esce

– Anne sposta la palla in una scatola

– Sally torna e cerca la palla

– Dove cercherà la palla Sally?

La comprensione delle fonti

di diversità interpretativa

• Chandler e Lalonde (1996)

– Ulteriori progressi nella teoria della mente

• Compiti basati sulla diversità interpretativa

– Due persone esposte allo stesso stato di cose possono darne un’interpretazion

• I bambino devono comprendere che

– La mente è attiva nell’interpretare il mondo

– Le credenze dipendono tanto dalla realtà quanto dalla mente che cerca di rappresentarsela

Il compito droodle

• Chandler e Helm

(1994)

• Nel compito

Droodle ai

bambini viene

mostrato un

disegno e quindi

coperto in modo

da lasciarne

visibile solo una

parte

• Il bambino deve

comprendere che

due personaggi che

hanno accesso

solo a una piccola

parte della figura

possono

immaginare che

essa rappresenti

figure diverse

Il compito di comunicazione

referenziale ambigua

• Carpendale e Chandler (1996)

• Il compito prevede una situazione nella quale due personaggi ricevono un messaggio ambiguo, che può riferirsi a più di un oggetto, e lo interpretano in

• Il bambino deve comprendere che entrambi i personaggi hanno fatto bene

– Nel senso che hanno dato un’interpretazione legittima al messaggio

Il penny è sotto la carta con il blocco rosso

Il compito di comunicazione

referenziale ambigua

Un pupazzo sceglie la seconda e un altro la terza.

DOMANDA:

Può andare bene che i pupazzi hanno interpretazioni

differenti? Perché?