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Il mondo della moda è in costante evoluzione Modello aziendale ibrido LA NASCITA DEL

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Il mondo della moda è in costante evoluzione

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Tradizionalmente, i capi d’abbigliamento sono sempre stati progettati, prodotti e venduti da società specializzate

in una di queste tre attività. Di conseguenza, molte aziende oggi tendono a conservare alcuni punti di forza: i brand sono insuperabili nell’immagine, i rivenditori padroneggiano il

ciclo di vendita e i produttori sono maestri nelle competenze tecniche. Ciascuno di loro può essersi avventurato sul terreno degli altri, ma oggi molti sono alla ricerca della stessa cosa—il controllo totale, dal concept del prodotto al consumatore finale—anche se ciascuno per diversi motivi.

Fino a poco tempo fa, tre modelli dominavano il settore del fashion: il brand, i rivenditori e i produttori, ciascuno

con priorità aziendali ed esperienze specifiche. Ma il contesto economico è cambiato negli ultimi anni, modificando allo stesso tempo le forze dominanti nel mondo della moda.

I cambiamenti che stanno trasformano il mondo—e il settore della moda—sono di carattere politico, finanziario, tecnologico e hanno ripercussioni significative sul ciclo di vita del prodotto e sui consumatori finali: i tassi di cambio fluttuano costantemente; il costo delle materie prime subisce importanti oscillazioni da qualche anno a questa parte; l’avvicendarsi di partiti politici nei vari paesi porta cambiamenti economici e nelle politiche fiscali; i problemi legati al mondo del lavoro creano difficoltà in tema di standard di salute e sicurezza e le questioni ambientali e di sostenibilità rivestono sempre maggiore importanza.

È accelerato anche il ritmo della domanda globale di prodotti nuovi, a una velocità sempre più difficile da sostenere per le tecnologie e i modelli di processo tradizionali. I consumatori pensano ad

un nuovo prodotto e lo esigono immediatamente, ma sempre a costi minori. Fortunatamente, anche la tecnologia evolve e le recenti innovazioni nel design e nelle soluzioni di sviluppo sostengono la capacità di reagire alla domanda dei clienti con una produzione più rapida, conferendo alle aziende il controllo e la flessibilità necessari per restare competitive.

I L R I T M O D E L C A M B I A M E N T O

“La giusta tecnologia e i giusti processi rendono infinitamente più efficace la gestione della supply chain.”

B R A N D , R I V E N D I T O R I , P R O D U T T O R I

BranDsI brand spesso sono riconosciuti per il loro logo, ma sono ricordati per le storie che narrano e i rapporti che instaurano con i consumatori. I brand creano valore attraverso queste esperienze, che tra-smettono attraverso i loro prodotti. In genere, i brand concepiscono il prodotto internamente, per poi affidarlo ai produt-tori che lo realizzano e lo trasferiscono ai rivenditori, i quali lo rendono di-sponibile ai consumatori finali.

reTaILersIl ruolo tipico dei rivenditori consiste nel vendere i prodotti. In qualità di esperti di margini e comportamenti umani, essi determinano quali prodotti si vende-ranno meglio e dove, a quale prezzo e a chi. se per un brand ciò che conta sono la creatività e la rilevanza, i rivenditori devono garantire una perfetta tempistica e presentazione del prodotto. È quindi nel pieno interesse del rivenditore avere sempre nuove scorte di prodotti per poter soddisfare le richieste di novità del consumatore.

PrODUTTOrI È durante la fase di produzione che le idee assumono una forma fisica e la pressione sui costi e i tempi di realiz-zazione diventa realtà. I produttori possono procurarsi le materie prime da soli, oppure lavorare con il materiale fornito dal brand. La principale pre-occupazione del produttore consiste nel tenere sotto controllo i costi e nel garantire la qualità, riducendo al mini-mo i tempi d’inattività e gestendo una serie complessa di tempi di esecuzione.

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L’esigenza di controllo e flessibilità ha portato ad una vera rivoluzione di proporzioni gigantesche nel settore:

le aziende si rendono conto che il loro valore risiede nella capacità di controllare il più possibile la catena del valore. Ciò significa che i rivenditori iniziano ad occuparsi di branding e produzione, che i brand iniziano a occuparsi di rivendita e produzione e che i produttori iniziano ad occuparsi di branding e rivendita. risultato: la nascita di un nuovo

modello aziendale. Introducendosi nella catena del valore, le aziende si accaparrano un vantaggio immediato, unendo insieme queste attività sotto lo stesso tetto, in un certo senso. Ma quest’espansione comporta un rischio: le aziende non si accontentano più di specializzarsi nei loro tradizionali campi di esperienza—devono diventare padrone dell’intero processo “end-to-end”.

Per sviluppare modelli aziendali ibridi, le aziende devono trovare il modo di sfruttare i loro punti di forza già esistenti, come ad esempio usare la tecnologia all’interno di un pro-cesso innovativo per aumentare il vantaggio competitivo ed offrire qualcosa di realmente interessante ai consumatori. Il conseguente equilibrio tra stile, qualità e costi è fonda-mentale per offrire prodotti con il rapporto qualità/prezzo e le novità richieste dai consumatori.

Per trovare questo equilibrio occorre prestare attenzione a tre elementi chiave: prezzo, valore e tempo. Questi elementi tradizionali oggi assumono un nuovo significato, alla luce dei cambiamenti accennati in precedenza.

U N S E T T O R E I N E V O L U Z I O N E

“Come ve la cavate con il vostro processo?”

Il “discount shopping” si fa sempre più comune e i con-sumatori sono costantemente alla ricerca di modi per

mantenere le loro abitudini di acquisto, spendendo meno. anche se questo cambiamento è stato percepito in modo più acuto negli stati Uniti, oggi il fenomeno si estende a livello mondiale.

Una domanda concomitante di maggiore qualità a prezzi ridotti ha aumentato l’esigenza di giustificare il prezzo ed è alla base degli sforzi che molte aziende compio-no per rendere il prezzo un elemento secon-dario nel contesto del retail. esistono diverse strategie per far passare il prezzo in secondo piano. alcuni rivenditori hanno per esempio introdotto il concetto di “flat pricing”, men-tre altri offrono collezioni in edizione limita-ta per periodi brevissimi, che sfruttano l’idea di scarsità piuttosto che i forti sconti.

Molti marchi e produttori si sono resi conto che vendere direttamente al cliente finale è il modo più efficace di proteggere

il reddito, e questo li ha spinti a creare i loro punti vendita, reali o online. a prescindere da come un’azienda decida di affrontare la questione del prezzo, design, costi e consegna devono essere strettamente correlati per offrire prodotti in maniera puntale e realizzare un profitto.

P R E Z Z O / I L G I O C O D E G L I S C O N T I

“scontare o marcare? Quale strategia scegliere?”

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I clienti non pensano soltanto al prezzo nel calcolare il valore di qualcosa. essi valutano il valore del capo in base

alla loro personalissima scala di valori. ad esempio, non è raro che la stessa persona spenda centinaia di euro per una borsetta firmata per poi mettersi a cercare lampadine generiche e poco care. Questo è solo uno dei modi in cui il consumatore razionalizza le proprie abitudini di spesa.

Inoltre, i consumatori hanno diverse percezioni di ciò che è un’esigenza. Per alcuni l’esigenza è possedere l’ultima tendenza, mentre per altri potrebbe essere ottenere qualità e sostenibilità o acquistare prodotti locali, o che rappresentino l’eredità di un marchio o la fama di uno stilista. a tutto questo le aziende reagiscono con svariate strategie, tutte con l’obiettivo di coinvolgere e sedurre il cliente con un’esperienza di brand o retail.

andare a toccare il tasto di ciò che vogliono i consumatori e sapere per che cosa sono pronti a spendere, che si tratti di moda, artigianato o brand heritage, è il primo passo per creare il giusto equilibrio tra stile e qualità. Disponendo degli strumenti adatti a gestire con efficacia le decisioni e lo sviluppo è possibile offrire questo equilibrio al giusto prezzo e al giusto momento.

L ’ I M P O R T A N Z A D E L D E S I G N

“Quanto valgono i vostri 50?”

La moda è sempre il risultato di un lavoro di squadra e ora che i team sono spesso sparsi per tutto il mondo come

possono le aziende costruire un modello ibrido di successo tenendo sotto controllo lo sviluppo e i costi? I leader euro-pei del fast fashion rappresentano un esempio per tutti: essi infatti sono in grado di fornire prodotti creativi e di qualità generando un utile, senza fare differenza tra qualità, stile e costi, ma piuttosto analizzandoli contemporaneamente.

riconciliare questi tre elementi con un quarto componente—ovvero comprendere il consumatore target fin nei minimi dettagli—è il segreto per un modello ibrido di successo. Per ottenerli, le aziende possono migliorare i processi e l’organizzazione, investendo in tecnologie che sostengano il tipo di lavoro collaborativo necessario a fare da ponte tra operazioni un tempo separate.

U N C A M B I O D I R I T M O

L’essere nuovo, sia in termini di prodotto unico che di tempi d’arrivo in negozio, è più importante che mai.

Ma la forza trainante non è più tanto il “fast fashion”, quanto l’accesso del consumatore alle informazioni e la sua partecipazione attiva al marketing. essere veloci oggi non basta più—oggi le aziende devono essere veloci e convincenti.Gli esempi ormai classici sono le esclusive capsule collections di divi o marchi di tendenza che molti rivenditori sfruttano per creare attenzione e attirare i clienti in negozio. anche la tempistica è cruciale quando

una collezione è costruita interamente intorno al concetto di “non-lasciartelo-sfuggire”.

Le capsule collections sono un esempio estremo, ma l’idea di ottenere la giusta rapidità di consegna sul mercato vale per tutti i rivenditori, i brand o i produttori che intendono soddisfare la domanda dei consumatori. L’unico modo per garantire che i prodotti siano creati in base a un programma preciso, nel rispetto di limitazioni tecniche e di bilancio è avere il controllo totale dell’intero processo di sviluppo.

N O V I T À E T E M P I D I C O M M E R C I A L I Z Z A Z I O N E

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Per compiere una vera trasformazione, le aziende devono andare oltre il mero miglioramento di ogni singola area,

per evitare di perpetuare quella mentalità a compartimenti stagni che limita la capacità di approccio dei brand, dei rivenditori e dei produttori. La vera trasformazione avviene

quando il miglioramento è affrontato collettivamente, tra reparti. Una delle sfide più importanti nel settore dell’abbigliamento oggi, per esempio, consiste nel collegare progettazione e sviluppo del prodotto e poi connettere entrambi alla fase di fabbricazione. Una migliorata organizzazione della sala di progettazione o una tecnologia più efficace di creazione dei modelli di per sé portano soltanto qualche beneficio se non sono integrate in un processo più ampio.

ad esempio, va benissimo avere una soluzione di PLM che tenga conto dei costi e li registri, ma a volte le informazioni non vengono sfruttate appieno. Prendere in considerazione i costi di fabbricazione prima o durante la fase di progettazione contribuisce

all’equilibrio tra stile, costi e qualità. se un prodotto diventa troppo caro da fabbricare, nessuna azienda perderà tempo a progettarlo. essere consapevoli per tempo dei limiti che la produzione imporrà alla progettazione è fondamentale per creare collezioni redditizie.

C O L L E G A R E I R E P A R T I

“Portare il cambiamento fuori dagli schemi”

Molti rivenditori hanno creato i loro

marchi privati per offrire moda di tendenza a prezzi più competitivi rispetto ad altri brand più grandi. Molti oggi hanno i loro team di design in-house, per mantenere una certa coerenza tra stile e mes-saggio dei loro brand. nel caso di rivenditori e pro-duttori, creare un reparto di progettazione significa aggiungere complessità ad una procedura già comples-sa di per sé.

Per accaparrarsi una fetta più ampia della catena del valore occorre creare dei team e dotarli degli strumenti necessari per gestire più responsabilità. Quando un team è interfunzionale, condivide meglio le proprie conoscenze per definire ciò che è nuovo, sfruttare la creatività, promuovere la collaborazione

tecnica e adottare le best practice, che portano a tempi di realizzazione più rapidi e a prodotti di maggiore qualità. La tecnologia fornisce un vantaggio laddove il processo manuale non è abbastanza rapido o accurato.

S F R U T T A R E L A C O M P L E S S I T À

“I vostri team dispongono di strumenti efficaci di comunicazione?”

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U N I T E V I A L L A T E C N O L O G I A

La prototipazione 3D, per esempio, consente di collaborare ad un processo visivo e contribuisce a creare un processo

decisionale migliore, dalla fase iniziale a quella di sviluppo. Consentendo ai team di design di vedere in che modo la fase di sviluppo ha interpretato le loro idee, i due team possono visualizzare lo stesso prodotto in tempo reale, per prendere decisioni di stile o di misura prima di creare un campione vero e proprio, sia del tessuto che del capo stesso. Gli stili possono essere visualizzati prima di ordinare i materiali e, grazie a strumenti avanzati pre-produzione che collegano le fasi di progettazione e di realizzazione, la previsione dei costi è più accurata—e più semplice—che mai. In questo caso, uno strumento tecnologico integrato in un proces-so olistico consente di condividere informazioni in modo molto più efficace rispetto a quello che farebbero i singoli individui.

Molte aziende oggi hanno anche imparato a trovare valore nell’utilizzo di soluzioni end-to-end come un PLM, per ge-stire gli articoli di magazzino e la qualità del prodotto. Una certa coerenza tra taglie e qualità del prodotto genera valore per il cliente, ma per garantire coerenza è necessario mante-nere un livello di precisione tecnica con l’utilizzo intelligente

della tecnologia. Gli acquisti online sono un ottimo esempio dell’importanza di questa coerenza: i capi acquistati online spesso vengono rispediti al mittente a causa delle taglie. se si acquista una taglia 6 in negozio, una taglia 6 acquistata online in uno stile diverso deve funzionare allo stesso modo—ma a volte le cose non vanno così.

Una tecnologia avanzata di sviluppo dei modelli che unisca blocchi o sloper di base e il grading tra pezzi può conferire a chi sviluppa modelli un maggiore controllo e precisione nella fase di sviluppo delle collezioni per molteplici canali. Lavorando a partire da una base coerente di sloper e grading (in parole povere, la proprietà intellettuale o le taglie proprie di un’azienda), questo può essere condiviso tra reparti che lavorano a diversi canali, eliminando la duplicazione del lavoro e gli errori che ne potrebbero conseguire. È anche un modo più rapido di aggiornare stili e collezioni.

Mano a mano che le aziende si espandono verso nuovi canali o affrontano nuove fasi di sviluppo, esse devono tenere conto dei processi e delle tecnologie che utilizzano. Ciò che funzionava per un rivenditore puro, probabilmente non sarà abbastanza per un rivenditore con ambizioni di brand.

La corsa ai prezzi, al valore e alla novità nei prodotti in un’economia in evoluzione ha portato a una nuova serie

di normative che esigono dal design e dallo sviluppo una certa solidità, in congiunzione alla gestione efficiente della supplì chain. Per questo è necessario preparare una struttura e dei processi in grado di ricevere la tecnologia che sostenga l’estensione di una catena del valore che, per molte aziende, si limita ad alcune fasi del ciclo di vita del prodotto.

Mentre le aziende continuano il loro processo di “ibri-dazione”, molte possono utilizzare tecnologie avanzate di

progettazione e gestione per controllare e gestire i costi in modo più efficace e fornire un prodotto al cliente finale a prezzi concor-renziali. Tuttavia, solo un profondo cambia-mento nei processi che faccia da ponte tra le singole aree, per creare nuovi metodi innova-tivi di lavoro e condivisione delle informazioni, può veicolare il tipo di trasformazione in grado di elevare il brand e di portarlo a nuovi livelli di competitività.

Tale preparazione può iniziare in aree isolate, con l’obiettivo a lungo termine di unirle tutte insieme. I rivenditori o i produttori possono concentrarsi sullo sviluppo di design per iniziare a crescere, mentre i brand possono migliorare lo sviluppo del prodotto per espandere la propria presenza. a prescindere dal punto di partenza, un’azienda che prenda il controllo di una fetta sempre più consistente del ciclo di vita dei prodotti, per trovare il giusto equilibrio tra qualità, costi e stile, è già sulla buona strada per diventare un modello aziendale ibrido di successo.

L E N U O V E R E G O L E

“Fino a dove arriverà la vostra catena del valore?”

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I cambiamenti indicati in quest’articolo sono un’ottima opportunità per ap-

profittare delle soluzioni tecnologiche più innovative attualmente disponibili ai professionisti del settore tessile.

Ci rendiamo conto che, nell’affrontare sempre più in dettaglio la catena del valore per ottenere controllo sui loro prodotti, dalla progettazione alla realiz-zazione, le aziende devono affrontare situazioni sempre più complesse. Un produttore che intenda integrare il design e lo sviluppo, per esempio, necessita di un nuovo processo e della tecnologia che lo aiuti a gestirlo. La Piattaforma moda Lectra è stata creata per colmare il divario che può nascere tra i vari reparti coinvolti nello sviluppo di una collezione. riunendo il design, lo sviluppo e la produzione in un unico luogo, i team accedono alle stesse informazioni, contemporaneamente, ovunque si trovino e ogni volta che ne abbiano bisogno. Ciò significa che il produttore che intenda avventurarsi nel retail o nel branding può rendere la propria esperienza disponibile ai reparti di design e sviluppo, avviando un processo intelligente che tenga conto delle limitazioni fondamentali di produzione fin dalla fase di proget-tazione.

Quando un’azienda intende accapar-rarsi nuove parti della catena del valore, non c’è un minuto da perdere. I tempi di realizzazione e il restare aggiornati sono fattori cruciali e possono porre particolari ostacoli se un’azienda è ai primi passi nel design o nello sviluppo. Le soluzioni di Lectra, pensate appositamente per il fashion, integrano 40 anni di esperienza nel settore e sfruttano le best practice per aiutare le aziende ad essere sempre in pole position.Le soluzioni di design sviluppate tenendo a mente la realtà del prodotto facilitano e rendono più accurata la condivisione di dati con altri reparti e con i fornitori. La tecnologia di prototi-pazione avanzata in 3D, per esempio, porta il design e lo sviluppo del pro-dotto a nuovi livelli, con la possibilità di scambiare informazioni visive e collaborare ad un’unica immagine condivisa. Tutto questo migliora la comunicazione, elemento fondamentale per promuovere la collaborazione e lo spazio per la creatività, che in ultima istanza definisce il valore dell’azienda agli occhi dei suoi clienti.

Uno dei motivi per cui le aziende deci-dono di diventare ibride è il desiderio di essere in controllo, per poter gestire

meglio i costi e fornire il rapporto qualità/prezzo che si aspettano i clienti. Le soluzioni Lectra servono a veico-lare le informazioni laddove è necessa-rio, per prendere decisioni commerciali informate che si traducono in investi-menti intelligenti. Le soluzioni Lectra “design to cost”, per esempio, forniscono visualizzazioni estremamente rapide a designer e developer, affinché colla-borino alle decisioni di tessuto e di stile prima di lanciare gli ordini di produ-zione. La soluzione unica di Lectra per modelli di tutte le taglie è un altro esempio di come la tecnologia possa trasformare compiti fisici costosi come la prototipazione in un processo digitale che fa risparmiare tempo e denaro in fase di sviluppo. L’abilità di testare virtualmente tutte le taglie può aiutare le aziende a mantenere coerenza nelle taglie su tutte le gamme, senza dover aumentare i costi fissi. Integrate queste informazioni in Lectra Fashion PLM e potrete approfittare di un metodo lineare per garantire coerenza tra le collezioni su tutto il canale di distri-buzione.

P E R C H É L E C T R A ?

Ma naturalmente, la tecnologia da sola non è una soluzione sostenibile. Capire dove un’azienda vuo-

le andare e come ci deve arrivare è il primo passo verso l’implementazione della tecnologia, per gli uffici di de-sign come per l’intera supply chain. Le soluzioni Lectra uni-scono la tecnologia più avanzata al know-how del settore,

per aiutare le aziende a ottenere il massimo dai loro punti di forza e a trasformare le loro debolezze in nuove opportu-nità di crescita. Ogni progetto è una collaborazione e Lectra s’impegna a sostenere l’evoluzione aziendale unica di ogni singolo cliente.

O L T R E L A T E C N O L O G I A

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Con 40 anni di esperienza acquisita nel settore fashion e abbigliamento, la missione di Lectra consiste nel fornire una gamma completa di soluzioni di design, sviluppo e produzione per affrontare le sfide del XXI secolo. Dalla prima scintilla creativa al prodotto finale, i nostri servizi professionali sono rivolti ad un processo end-to-end. Sosteniamo le operazioni quotidiane dei nostri clienti in oltre 100 paesi, per un’ottimizzazione dei processi senza sosta. Dal fast fashion al prêt-à-porter di lusso, i 23.000 clienti di Lectra, distribuiti in mercati diversi tra loro come il casual, lo sportivo, l’outdoor, il denim e l’intimo, rappresentano tutti i modelli di sviluppo e di approvvigionamento immaginabili. Oltre ai fornitori e ai produttori, essi sono i brand che amate e i negozi in cui fate shopping.

Ogni progetto Lectra Fashion si avvale dei 40 anni d’esperienza di Lectra e del suo know-how, sotto forma di consulenza, formazione e assistenza costante. I consulenti Lectra valutano le esigenze e le procedure dei clienti, per proporre loro soluzioni adatte ad accompagnarli nel realizzare i loro obiettivi aziendali unici. Contattate adesso uno dei nostri uffici globali per scoprire quale Progetto Lectra Fashion fa al caso vostro.

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