La nascita dell’edificio teatrale “all’italiana” si deve ......
Transcript of La nascita dell’edificio teatrale “all’italiana” si deve ......
La nascita dell’edificio
teatrale “all’italiana” si deve
alla contestuale nascita del
genere musicale “lirico” La
camerata de’ Bardi a Firenze
(C. Vernio, G. Bardi, G.
Caccini, J. Peri) si propone di
riscoprire ed interpretare le
antiche tragedie greche
musicando il testo che doveva
essere cantato.
La prima composizione
operistica si deve al
compositore J. Peri (Dafne,
1598); il nuovo genere
musicale (canto, musica e
scena) veniva consi- derato
una rinascita del teatro classi-
co. La prima rappresentazione
lirica fu “Euridice” di J. Peri
(Firenze 1600) nel cortile di
Palazzo Pitti .
PER UNA REVISIONE COMPLETA DELL’EVOLUZIONE DELL’EDIFICIO
TEATRALE, SI CONSIGLIA DI VISIONARE IL SEGUENTE VIDEO SU
YOUTUBE DELL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE, A CURA DI SIRO FERRONE
TEATRI D’ITALIA
https://www.youtube.com/watch?v=2nHHIGXL2u0
FIRENZE
➢Dal 1600 al 1630 manifestazioni teatrali a Palazzo Pitti
➢1656 Teatro degli “Accademici Immobili” della Pergola .
Forma ovale di maggior resa acusticaTre ordini di palchiPlatea: due settori di panche
Teatro della Pergola. Modello ricostruttivo
1656, Teatro della
Pergola, Prima
versione
Teatro della Pergola. Modello
ricostruttivo
1656, Teatro della Pergola,
Prime versione
Inaugurato nel 1657, il Teatro della Pergola rappresenta uno
dei primi esempi di “sala all’italiana”. Per lungo tempo
teatro di corte, nell’Ottocento divenne tempio dell’opera
lirica e ospitò le opere dei maggiori compositori, da Bellini a
Verdi, per convertirsi successivamente al grande teatro di
prosa. Dichiarato monumento nazionale nel 1925, è di
proprietà dell’Ente Teatrale Italiano dal 1942. Ospita oggi
ricche e articolate stagioni di prosa, che privilegiano i grandi
classici della scena ma anche la nuova drammaturgia nel
Saloncino, ridotto del teatro
Firenze, Teatro della Pergola. Stato
attuale
Luca Ristorini, Serie dei principali teatri d’Italia,
seconda metà XVIII sec., disegno
Caratteristiche: I nuovi teatri si rifecero a quelli cortigiani e accademici
✓ Ripresa delle strutture architettoniche e scenotecniche del palcoscenico
✓ la pianta allungata, dal teatro per torneo mutua l’idea delle gradinate, sistemando
con più ordini sovrapposti di gallerie. La diversificazione e caratterizzazione della
sala all’italiana è la disposizione dei palchetti ad alveare, con ordini che andavano
da 3 a 5, e palchi da 20 a 30 per ogni ordine, con in più un loggione senza divisioni
nell’ordine superiore.
✓ In tal modo sala e palcoscenico diventano spazi architettonici indipendenti, con
accessi, servizi e strutturazione degli spazi autonomi. La divisione delle gallerie in
palchi, con accessi indipendenti, permetteva di ospitare un pubblico indiscriminato,
senza precludere la tradizionale separazione di spettatori di diversa classe sociale. I
vari ingressi, l’organizzazione delle scale e dei corridoi di accesso ai palchi
agevolavano l’afflusso degli spettatori.
✓ Per oltre tre secoli, la sala all’italiana fornì all’architettura teatrale in Europa le
strutture di base che rimasero pressoché inalterate nella loro funzionalità specifica,
pur mutando nel tempo tipologie e stili architettonici, adeguandosi inoltre ai nuovi
problemi di acustica e di visibilità. Alla fine del Seicento la platea, condizionata dal
giro dei palchi, era passata dalla primitiva pianta a U (un semicerchio raccordato in
fondo sala da due pareti rette proseguenti, parallele o divergenti verso il
palcoscenico) a quella mistilinea, in cui il semicerchio di fondo non si innestava
direttamente nelle pareti laterali, ma mediante due raccordi minori frontali alla
scena
Teatro Filarmonico
La famiglia Galli Bibiena si distinseper la realizzazione di numerose saleteatrali e allestimenti scenici. Lamaggiore notorieta la si deve allapianta teatrale “a campana” dove “ilcantante dovrebbe occupare laposizione del battaglio di una campanasul palcoscenico”.
La struttura attuale del Teatro Filar-monico è il risultato della ristruttura-zione avvenuta dopo la seconda guerramondiale. Le linee attuali sono il fruttodella ripresa dei disegni origi- nari diFrancesco Galli da Bibbiena. Il teatroin principio era composto da una saleall'italiana a cinque ordini di palchidecorati da foglie e conchiglie dorate aoro fino digradanti verso il palco perdare una buona visuale a tutti glispettatori (accorgimento all'epocad'avanguardia). Il palcoscenico avevaun'apertura laterale del proscenio cosida essere diviso in tre parti (cosaripetuta solo poi nel teatro di Imola
Francesco Galli Bibiena, Teatro Filarmonico, Verona 1732
Pianta del Teatro Filarmonico di Verona di Francesco Galli Bibbiena,
con la disposizione dei palchetti "a campana".
Francesco Galli Bibiena, Teatro Filarmonico,Verona, 1729 pianta a campana
Bologna, Teatro ComunaleIl teatro fu inaugurato il 14 maggio 1763 con la prima esecuzione de Il trionfo di Clelia di C.W. Gluck.
Teatro Comunale, Bologna 1763
(A. Galli Bibiena)
Mantova, Teatro Scientifico
Il teatro sorse sul teatrino cinquecentesco. Galli Bibienaprogetto una scena fissa alle cui spalle realizzo duecorridoi sovrapposti a formare un loggiato a due piani. Laplatea ebbe un disegno “a campana”, come eraconsuetudine per i Bibiena. L'ambiente appare finementedecorato: con quattro ordini di palchi, divisi da colonne,quattro nicchie con statue di mantovani illustri (GabrieleBertazzolo, Baldassarre Castiglione, Pietro Pomponazzi,Virgilio).
Antonio Galli Bibiena,
Teatro Scientifico di Mantova,
particolare della sala, 1767-1769
Torino,Teatro regio,1738-Benedetto Alfieri
P.D. Olivero,
Interno del Teatro
Regio di Torino,
1752-1753 (?), olio
su tela
1737-Giovanni Antonio Medrano-
Angelo Carasale, Teatro San
Carlo, Napoli
1737-Pianta a ferro di
cavallo
Antonio Selva, Venezia, Teatro La
Fenice
Venezia, Teatro la Fenice,
1792-pianta a ferro di
cavallo
Teatri di corte nel Cortile di Palazzo Ducale
➢ Salone Margherita (1598 – 1708)
Primo ambiente destinato all’opera a Milano
Distrutto da un incendio nel 1708
➢ Regio Ducal Teatro (1717 – 1776)
Costruito a spese della nobiltà milanese da allievi di Francesco Galli Bibbiena
L’avvio dei lavori coincide con l’arrivo in città del primo governatore austriaco
I TEATRI D’OPERA A MILANO
SPAZIO TEATRALE E GERARCHIE SOCIALI
…
➢ SECONDO ORDINE DI PALCHI
Il più prestigioso, occupato esclusivamente dalla nobiltà
➢ PRIMO E TERZO ORDINE DI PALCHI
Nobili, banchieri, professionisti
➢ PLATEA (panche)
Militari (prime file), dipendenti dei nobili, studenti, viaggitori
➢ LOGGIONE
Artigiani, classi popolari, ma anche intellettuali
Andare all’opera tra Settecento e Ottocento: consuetudine sociale, una delle principalimanifestazioni del far parte della città e del suo universo sociale
➢PALCHI
di proprietà o affittati annualmente con entrata autonoma e retropalco usati per ricevereospiti e gestire la vita sociale
➢PLATEA spesso destinata a veglioni e balli
➢RIDOTTI sale d’intrattenimento in corrispondenza del secondo e terzo ordine
Vi si poteva bere, cenare, giocare d’azzardo
SPAZIO TEATRALE E VITA SOCIALE…
SPAZIO TEATRALE E GERARCHIE SOCIALI
• Il teatro all’Italiana dedica spazi precisiper ogni fase dell’evento
• L’edificio teatrale nasce, cresce e simodifica con l’evoluzione della società
• Riflette l’organizzazione sociale edurbana che al suo interno vieneevidenziata
Milano, Regio Ducal Teatro (1717-1776)
Inaugurato il 26 dicembre 1717
Sala a ferro di cavallo
Quattro ordini di 36 palchi e un loggione
Accanto al teatro fu costruito un Ridotto, pasticcerie, bottiglierie
Teatro alla Scala, incisione del 1800
Orchestra allo stesso livello della platea
(fino inizi ‘900)
Cinque ordini di palchi (decorati e
ammobiliati dai singoli proprietari)
1830 celeste, 1844 verde brillante, 1928
damasco di seta rosso
Ipotesi di ricostruzione del teatro alla
Scala di Milano nella originaria veste
del Piermarini (1776-1778): veduta
della sala (Orazio Greco)
1776 Un incendio distrugge il Regio Ducal Teatro
Maria Teresa d’Austria autorizza la costruzione di un nuovo Teatro
Agosto 1776 demolizione della Chiesa di S. Maria alla Scala
3 agosto 1778 inaugurazione
Nuovo Regio Ducal Teatro , Europa riconosciuta di Antonio Salieri
IL TEATRO ALLA SCALA…
La facciata del teatro nell'incisione in
rame di Gaetano Mercoli (1789)
La pianta del teatro nell'incisione in rame
di Gaetano Mercoli (1789)
"Spaccato per lungo", dal progetto originale
(1789).
Teatro alla Scala, oggi (capienza: 1827 spettatori)Numerosi interventi: 1808, 18304 ordini di palchi, 2 gallerie (lampadario di murano)1988 ultimi lavori di restauro
Giacomo Torelli (1604-1678), celebratissimo a Venezia e Parigi, fu tra i massimi ingegni della scenografia
barocca, inventore delle ‘mutazioni a vista’ che gli procurarono il titolo di ‘Grand Sorcier’ (Grande Stregone)
della corte del giovane Luigi XIV (il Re Sole).
Le innovazioni tecniche di Torelli includono le macchine che hanno permesso di cambiare la scenografia in poco
tempo.Torelli ha creato nuove tecniche per modificare le scene e anche macchine per i personaggi volanti
intorno al palcoscenico, simulando effetti meteorologici e altro (scene piatte a scorrimento)
Torelli ha portato la posizione di un punto di vista prospettico al suo apogeo con progetti che hanno rivelato, in
un uso prospettico, il richiamo dell'occhio verso l'orizzonte e oltre: i palcoscenici sembravano estendersi
all'infinito. La sua sperimentazione con diversi tipi di spazio sul palco non è stata limitata al contrasto tra interno
ed esterno: avrebbe spesso delimitato il primo piano con una struttura come una collina o una fontana,
permettendo al pubblico solo scorci di sfondo.
.
Giacomo Torelli
➢ L'invenzione della mutazione a vista favorì numerosi cambi di scena dove i soggetti prediletti
da G. Torelli sono un misto di ambienti naturali e architettonci, al limite tra realtà e
finzione. Il carattere mutevole delle scene, arricchite anche da imprevedibilieffetti
metereologici e apparizioni a sorpresa, offre l'immagine di una realtà in cui l'uomo ha perso
quella centralità tipica del mondo rinascimentale
➢ . G.Torelli interpreta il sentimento di insicurezza dell'uomo, in una realtà in continuo divenire,
tipico del suo tempo, ma con la consapevolezza che il teatro ha il potere di far evadere il
pubblico dalla quotidianità, per ricaricarlo di energia positiva.
➢ Gli ambienti architettonici come cortili, città, piazze, strade, sono le tipologie scenografiche
tipiche, in cui l'uomo interviene nella natura dominandola, ma G.Torelli le reinventò per
provocare lo stupore e la meraviglia tipici dello spirito barocco.
➢ La composizione delle scene, sia naturali che architettoniche, seguiva le regole della geometria
e della simmetria, secondo una impostazione classica.
➢ Spesso i modelli erano le architetture o pitture rinascimentali, ma sempre variate, arrichite da
elementi fantasiosi e elementi che conferivano movimento.
Giacomo Torelli espresse il suo
ingegno nell'innovativo sistema
della mutazione a vista delle scene e
nell'aver intuito l'importanza di
divulgare le sue innovazioni sceniche
attraverso la loro pubblicazione con
incisioni a stampa.
Bellerofonte, Venezia,1642
La Venere Gelosa,Venezia,1643
Piazza della città di Naxos,Atto I, La Venere Gelosa,
Giacomo Torelli,messinscena per La finta pazza (F.Sacrati)
allestita a Parigi, Teatro del Petit Bourbon,1645
Due bozzetti di Giacomo Torelli
nei quali e ben visibile il sistema
delle quinte piatte prospettiche,
ossia in scala ridotta a mano a
mano che si avvicinano al fondale.
Quest’ultimo raffigura uno spazio
illusorio nel quale il punto di fuga
della prospettiva si protrae
all’infinito. Entrambe le scene sono
impostate secondo una rigida
simmetria, in quella a sinistra
Torelli ha introdotto il transetto
mediano, mentre in quella a destra
ha usato le quinte forate, che
consentivano la visione al loro
interno. Nel bozzetto di destra,
inoltre, sono visibili alcuni effetti
ottenuti con i macchinari, ossia
personaggi che volano sopra a
nuvole in movimento.
Tempio di Giove e Sala regia, scenografie da Bellerofonte, Venezia,1642
Giacomo Torelli, Messinscena per
l'Andromède di Pierre Corneille (Parigi,
1650)
Giacomo Torelli,
Pianta per il Teatro della Fortuna a Fano, 1678.
GASPARE VIGARANI,'Idea di
vn Prencipe et Eroe Christiano
Boccascena , Teatro di corte,
Modena, 1649
Parigi, Théatre des Machines. Progetto di Gaspare Vigarani 1662
La Fête "Les Plaisirs de l'Ile Enchantée" donnée par
Louis XIV à Versailles, Musée national des châteaux
de Versailles et de Trianon. Théâtre ephémère installé
dans les jardins de Versailles en 1664 pour le
représentation de la comédie et du ballet La Princesse
d'Elide.
Les Fêtes de 1668 données par Louis XIV à Versailles,
1678, Musée national des châteaux de Versailles et de
Trianon. -Inscription: Les Festes de l'Amour e de
Bacchus, Comedie en musique representée dans le petit
Parc de Versailles.
Andrea Pozzo, Cupola della Chiesa di
Sant'Ignazio, 1685
scena d'angolocaratterizzata dalla posizione accidentale di ogni
elemento rispetto al piano del boccascena.
Non è più la facciata di un edificio ad apparire in primo
piano ma piuttosto un suo spigolo, dal quale
dinamicamente si dipartono le rette verso punti di fuga
diversi dall'unico centrale presente nella scenografia
rinascimentale.
Lo spigolo respinge in tal modo lo sguardo dello
spettatore, inducendolo a scivolare lungo le facciate
laterali, liberandolo dalla necessità di collocarsi in
posizione centrale per la migliore percezione dello
spazio scenico.
Queste regole prospettiche, che si basavano sulla
disposizione di due punti di fuga laterali esterni alla
scena, permettevano di creare quindi un fondale
impostato su linee prospettiche indipendenti da quelle
della sala, senza che il palco fosse la continuazione
ideale della platea, rendendo così lo sfondo più fruibile
dalle diverse angolazioni e non solo dal punto di vista
privilegiato.
Giuseppe Galli da Bibbiena (Parma, 1696–1756).Secondogenito di Ferdinando Galli da Bibbiena, Giuseppeviaggiò per i domini asburgici e in tutta Europa (Torino,Venezia, Bologna, Barcellona, Monaco di Baviera, Praga,Dresda, Bayreuth, Graz, Berlino)Nel 1727 fu nominato “primo ingegnere teatrale” dellacorte di Vienna.
Ferdinando Galli Bibiena
1657-1743, Disegno,
Pierpoint Morgan Library,New York
Giovanni Galli Bibiena, Atrio
magnifico, Bozzetto di scena,
1740.
Giuseppe Bibiena, Il Teatro di
Bayreuth, (1744-48)
Teatro dell’opera dei
Margravi a Bayreuth,
Baviera .
Dal 2012 è Patrimonio
mondiale dell’Umanità
Il Pomo D'Oro .Festa Teatrale
Rappresentata in Vienna Per
L'Augustissime Nozze Delle Sacre
Cesaree E Reali Maestà Di Leopoldo
E Margherita, opera composta da
Antonio Cesti su libretto di Francesco
Sbarra in occasione delle nozze
dell’imperatore Leopold I e Margarita
Teresa di Spagna (1666).
Rappresentata nel Teatro de la Cortina
nel 1668
Lodovico Burnacini Ingegniero di Sua S. C. M. Inventor' and
'Fran.co Geffels Delin. et Scolp.’, dedicato a: 'SACRA CESAREA
MAESTA...Proffondissimamente m'inchino’., incisione
Matthäus Küsel , Scenografia degli Inferi per l'opera Il
Pomo d'Oro di Antonio Cesti, messa in scena di Vienna,
1668, incisione
Burnacini, Lodovico Ottavio,
Küsel, Matthäus, Scenografia per
l’opera Il Pomo d’Oro
Balthasar Sigmund Setletzky da Ludovico
Ottavio Burnacini, Il banchetto degli dei, dal Il
Pomo d'Oro
Balthasar Sigmund Setletzky da Ludovico Ottavio
Burnacini, il palazzo nel Giardino, da Il Pomo
d'Oro
Lodovico Ottavio Burnacini: Brighella,
Arlecchino e una figura grottesca, Vienna,
Theatermuseum
Lodovico Ottavio Burnacini, carro di Carnivale
Vienna, Theatermuseum.