LA MUSICOTERAPIA - VOLONTARI DEL SORRISO · 2016. 11. 25. · LA MUSICOTERAPIA « Ancora oggi,...

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Ciao ragazzi !!!!! Vi presento il mio figliolo Gheppio. È curioso di conoscere i miei amici CLOWN e da questo numero mi affiancherà saltando qua e là tra le righe del nostro Giornalino! … Cosa sto facendo? Ma come, la fatidica “prova costume”!!! Visto che l’estate è alle porte devo essere in forma … notato il mio “physique du rôle” !! Se lo volete anche voi saltate con meee!!!! N. 4 ANNO 2014 Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiare!!!!

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Ciao ragazzi !!!!!Vi presento il mio figliolo Gheppio.

È curioso di conoscere i miei amici CLOWN e da questo numero mi affiancherà saltando qua e

là tra le righe del nostro Giornalino!… Cosa sto facendo? Ma come, la fatidica

“prova costume”!!! Visto che l’estate è alle porte devo essere in forma … notato il mio “physique

du rôle” !! Se lo volete anche voi saltate con meee!!!!

N. 4 ANNO 2014

Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiare!!!!

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LA MUSICOTERAPIA

« Ancora oggi, nelle tradizioni delle culture sciamaniche possiamo trovare rituali che ci permettono di

immaginare lo spirito col quale venivano svolte simili cerimonie agli albori della civiltà. Le melodie erano

probabilmente molto semplici, con una forte presenza ritmica, cantilenanti, ripetute in continuazione dallo

sciamano e dai membri della famiglia o della tribù raccolti attorno al malato. La funzione di questi canti era

quella di indurre in uno stato si profondo rilassamento la persona "in cura", che sentiva così di essere

appoggiata e sostenuta nella sua lotta contro la malattia. L'impiego della musica a scopi curativi sembra

essere stato molto importante in numerose culture. Dalla mitologia greca, ai riti degli indiani d'America,

passando per la cultura cinese e tibetana per giungere fino a quelle ebraica e cristiana, la musica sembra

essere stata protagonista di molti processi di guarigione. Uno dei primi testi approfonditi di musicoterapia

contemporanea risale al 1748, quando Louis Roger, medico di Montpellier, pubblicò il "Traité des effects de la

musique sur le corps humain" (Trattato sugli effetti della musica sul corpo umano). Roger paragonava il corpo

umano, con il suo alternarsi di parti cave e dense, a più strumenti musicali che vengono stimolati e attivati

dalle vibrazioni sonore, al pari di quelli solitamente utilizzati nelle orchestre. Questi studi, pur non

risvegliando immediatamente grande interesse, permisero comunque alla Francia di divenire la patria storica

della musicoterapia europea. Attualmente, Parigi ospita, infatti, uno dei suoi centri più importanti e, a

Montpellier, è presente un centro universitario ispirato a Louis Roger. Un grande impulso all'approfondimento

della musicoterapia venne, inoltre, dagli Stati Uniti, soprattutto dopo la guerra del Vietnam. Negli ospedali da

campo si diffuse, infatti, l'usanza di "utilizzare" la musica durante le degenze. Figure nate spontaneamente e,

inizialmente, in modo sporadico, divennero ben presto un importante sostegno ai feriti cantando loro canzoni

della terra natia. Questa "figura canora" anticipò quello che, poco più avanti, sarebbe divenuto il

"musicoterapeuta".

Il primo corso universitario di Musicoterapia si svolse nel 1919 presso la Columbia University (USA) e, nel

1944, nello stato del Michigan, venne inaugurato il primo corso quadriennale di specializzazione. Con gli anni

'70, infine, nacquero le prime associazioni nazionali di musicoterapia e lo studio approfondito di questa

disciplina si diffuse così in molti altri paesi del mondo».

Marcella Danon(Laureata in filosofia e in geografia con specializzazione in Psicosintesi)

La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la

musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale attraverso il

quale un paziente “tira fuori” le proprie emozioni.

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È inoltre una metodologia di intervento nello svolgimento di un

lavoro pedagogico o psicologico, che permette all’individuo di

comunicare, con l’aiuto del terapeuta, attraverso un codice

alternativo rispetto a quello verbale partendo dal principio dell’ ISO

(identità sonora individuale). In questo processo il suono, la musica,

e il movimento riescono ad aprire dei canali di comunicazione ed

una finestra nel mondo interno dell’individuo.

Dal punto di vista terapeutico si ottiene un’ attiva stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e

cognitiva. La musicoterapia viene utilizzata per diverse problematiche come prevenzione, riabilitazione e

sostegno al fine di ottenere una maggiore integrazione sia a livello intrapersonale, che interpersonale, e per

raggiungere un migliore equilibrio e una maggiore armonia psico-fisica.

Un tipico caso di applicazione di questa terapia si può

riscontrare negli individui affetti da autismo, che vivono una

condizione patologica, che causa un rifiuto alla

comunicazione con il mondo esterno. La musica quindi

diventa il mezzo per stabilire una connessione con il

soggetto malato.

L’uso della musica per scopi terapeutici è stata utilizzata sin dai tempi antichi,

associata prevalentemente ad un concetto magico-religioso. Il concetto di

musicoterapia, come disciplina scientifica, si è sviluppato solo a partire dal

XVIII secolo grazie al medico musicista londinese, Richard Brockiesby. In

Italia i primi esperimenti di musicoterapia vennero condotti da parte di Biagio

Gioacchino Miraglia a partire dal 1843.

Oggi la più importante organizzazione internazionale per la musicoterapia è la World Federation of Music

Therapy, o WFMT (Federazione mondiale di Musicoterapia); in Italia, invece, troviamo la CONFIAM

(Confederazione Italiana Associazioni e Scuole di Musicoterapia), fondata nel 1994 a Napoli.

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Le sedute di musicoterapia avvengono solitamente con incontri

settimanali in base alle esigenze del paziente e questa terapia può essere

applicata a un singolo o a un gruppo, distinguendo inoltre diversi

modelli musicoterapici in base agli obiettivi. L’ intervento della

musicoterapia può essere:

• Psicanalitico: singoli o gruppi trattati con il fine di sviluppare gli aspetti sociali dell’ individuo;

• Psicosomatico: singoli o gruppi, in particolari bambini e anziani mentalmente disabili, trattati per un fine

terapeutico

• Somatico: un singolo utente in questo caso un paziente, trattato con un fine terapeutico;

• Musicoterapia Umanistica

La musicoterapia è quindi una terapia appunto, atta a svolgere un’attività di riabilitazione che interviene in

particolare nel campo della neurologia e della psichiatria (autismo, ritardo mentale, disabilità motorie, demenze,

disturbi dell’ umore, disturbi comportamentali). Altre applicazioni sono state compiute anche in ambito

anestesiologico e chirurgico in un trattamento pre-operatorio.

In Italia, nel 1973 si è tenuto, a Bologna, il primo seminario di musicoterapica e nel 1975 è nata l’Associazione

Italiana Studi di Musicoterapia con lo scopo di sollecitare nel nostro paese la ricerca scientifica e la promozione

culturale di questa disciplina.

I Volontari del Sorriso

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LE NOVITÀ DEI NASI ROSSI

Anche il nostro Peter Pan ha una gran bella novità … udite udite!! È diventato NONNO!!!!!!!

Tanti auguri a nonno Peter che presto porterà a spasso la sua Giorgia per cieli stellati … dove?? ma è

chiaro … seconda stella a destra e poi dritto fino all’isola che non c’è ...CHE FAVOLA!!!

Un’altra bella novità ce la porta Campanellino…ebbene si anche i clown si sposano, ma lei

pronuncerà il suo fatidico Siiiiiiiiii!!!in un campo da calcio insieme ad amici e parenti...alla faccia

della famiglia numerosa !! Chissà che OLAAAAAAAAA!!!!!!!! Auguri Campanellino!!!

I sorrisi crescono ed ecco approdare ai Volontari del Sorriso due nuove clownine, sono GIGIA e

WENDI. A loro un grande augurio affinché possano presto regalare, insieme a noi, tanti sorrisi tra

le corsie, benvenute!!!!!!!

Gente allegra il ciel l’aiuta ,

non è mica una battuta,

senti un po’ cosa ti dico…

tocchi il cielo con dito ,

se sorridere saprai...

ma se il dito non allunghi,

si fa triste il tuo bel viso

ecco pronti i volontari…

volontari del “Sorriso”

e in un attimo voilà…

che il sorriso tornerà !!

(Flora)

RIDERE … È LA MIGLIOR MEDICINA

I Volontari del Sorriso

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NON SOLO SORRISI CON . . . I COLORI

Qual è il significato dei colori? Cosa può indurre una persona a preferire un colore anziché un

altro? Da quando veniamo al mondo a quando lo lasciamo i nostri occhi colgono

continuamente un arcobaleno di colori che in seguito il nostro cervello elabora regalandoci

quella meravigliosa sensazione chiamata "colore".

Da millenni l'uomo ha associato ed abbinato ad ogni colore un particolare significato, uno stato d'animo, un qualcosa

di trascendentale che va oltre lo stato puramente fisico, oltre il fenomeno della radiazione elettromagnetica. E questo

significato metafisico molto spesso è nato grazie ad associazioni ispirate proprio dalla natura stessa.

Il colore Arancione

È simbolo di armonia interiore, di creatività artistica e sessuale, di fiducia in se stessi e negli altri. Nello spettro

luminoso si colloca tra il colore Rosso e il colore Giallo ed è abbinato al secondo Chackra. L’Arancione inoltre

simboleggia la comprensione, la saggezza, l’equilibrio e l’ambizione. Questo colore, spesso associato alla salute del

nostro corpo, agisce sulla nostra vitalità e su tutto quello che concerne l’assorbimento di ciò che si mangia. Libera

inoltre da sintomi depressivi aumentando la capacità di reagire alle avversità della vita in modo repentino ed

efficace. Simbolo per eccellenza di fertilità, il colore Arancione stimola la circolazione del sangue e da vitalità agli

organi sessuali, sia maschili che femminili, favorendo la fecondità.

Il colore Azzurro

Collocato tra il Verd e e l’Indaco nello spettro luminoso, è simbolo di comunicazione attraverso

la creatività. Colore emblema della lealtà e dell’idealismo, trasmette senso di pacatezza

aiutando la meditazione e l’estroversione. Inoltre stimola il sonno e favorisce i rapporti di diplomazia. Il colore Azzurro tende, inoltre, a favorire

l’abbassamento della pressione arteriosa.

Il colore Bianco

Comprende tutti i colori dello spettro luminoso e come significato sta agli antipodi del colore Nero: infatti

simboleggia il confine che segna l’inizio della fase vitale. Il Bianco esprime speranza per il futuro, fiducia nel

prossimo e nel mondo in genere. Rappresenta lo stato di purezza e i nobili sentimenti e la voglia di cambiamento.

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Il colore Blu

Simbolo di armonia ed equilibrio, nonché di calma, il colore Blu ha la facoltà di rilassare

portando equilibrio nella sfera emotiva. Trasmette, inoltre, una certa sensibilità portando

l’individuo ad essere più vulnerabile ad eventuali “attacchi” esterni.

Il colore Giallo

È simbolo della luce del sole ma anche della conoscenza e dell’energia, sia dell’intelletto che

nervosa. Il colore Giallo ha la capacità di regolare la frequenza del battito cardiaco e la

pressione erteriosa. Inoltre il Giallo agisce sul sistema digestivo e su quello epatico ma anche

sulla vescica e la milza.

Il colore Blu ha la capacità di normalizzare la frequenza del battito cardiaco e la pressione tendendo così a

rilassare il corpo e ad allontanare il senso di ansia.

Il colore Grigio

È simbolo di distacco che denota un atteggiamento di auto protezione. Il Grigio conferisce

neutralità o comunque un atteggiamento di prudente attesa di fronte alle scelte. Questo

colore aiuta nella propria difesa e protezione, accresce saggezza e prudenza ma al contempo

rende distaccati e introversi.

I colori di tonalità gialla agiscono su diversi aspetti della nostra personalità e attitudini: generalmente infatti

favoriscono l’estroversione e la capacità di concentrazione.

Il colore Indaco

Collocato tra l’Azzurro e il Viola nello spettro luminoso il colore Indaco è simbolo di spiritualità e risveglio

interiore. L’Indaco agisce sui nostri sensi aumentando il tono dell’umore in caso di malinconia o di leggeri stati

depressivi. Il colore Indaco, inoltre, ha un forte potere rilassante e aiuta nelle pratiche meditative.

Il colore Marrone

Ottenuto dalla combinazione del Rosso, del Giallo e del Nero, il colore Marrone è simbolo di soddisfazione a

livello fisico. Questo colore è il risultato della vitalità del colore rosso purificata dalla consapevolezza del Giallo e,

il Giallo e Rosso insieme, attenuano il senso di ribellione espresso dal colore Nero. Il marrone quindi, risultato di

questa combinazione, esprime emotività e sensualità, ma anche, equilibrio, buona salute e bisogno di soddisfazioni

sensuali.

Il colore Nero

È la negazione del colore per antonomasia e rappresenta il confine che segna la conclusione

della fase vitale. Il colore Nero quindi esprime negazione per la vita futura con conseguente

rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si vive con conseguente ribellione e

aggressività. Il colore Nero conferisce un senso del sacrificio, tenacia, pessimismo, abnegazione e risolutezza nel perseguire le

proprie mete.

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Il colore Rosa

Simbolo della capacità di dare e riceve amore, il colore Rosa conferisce passione e vitalità nell’amore per altri e

per se stessi. Ha la funzione di aumentare l’intuito nelle donne e aiutano a mettere gli uomini in condizioni di

capire al meglio le donne. La caratteristica principale del colore Rosa è quella alleggerire la mente e di fugare

pensieri negativi che vi si possono annidare. Ma questo colore, simboleggia anche la capacità di aprirsi verso il

prossimo in un continuo ed equilibrato scambio tra il dare e il ricevere. Infonde inoltre la capacità del perdono ed

esprime il reciproco bisogno di dare e riceve tenerezza.

Il colore Rosso

È simbolo del sangue e dell’energia vitale sia mentale che fisica. L’uso di questo colore

aiuta a combattere le energie passive infondendo una straordinaria forza sia psichica che

motoria.

Il colore Rosso simboleggia l’estroversione e la forza di volontà. Influendo sul battito cardiaco e sulla pressione

sanguigna stimola il nostro corpo accelerando i ritmi vitali. Il Rosso è quindi sinonimo di forte passionalità, di

grande personalità e di fiducia in se stessi. Inoltre, il colore Rosso stimola la creatività e aumenta le capacità di auto

conservazione.

Il colore Verde

Simboleggia la perseveranza e la conoscenza superiore. Nello spettro della luce si colloca tra il Giallo e l’Azzurro. Il

colore Verde emana senso di equilibrio, compassione e armonia; trasmette amore per tutto ciò che riguarda il regno

naturale favorendo il giusto contatto con le leggi della natura e con il rispetto delle tradizioni. Oltre ad avere un

effetto calmante, il colore Verde infonde senso di giustizia e grandezza d’animo oltre a conferire tenacia e

perseveranza nel seguire i propri progetti. Di contro, il Verde crea una sorta di resistenza ai cambiamenti. Risultato

della combinazione dei colori Blu e Giallo, il Verde rappresenta anche la tentazione, risultato del senso di quiete

emanata dal blu e dell’energia infusa dal Giallo. Il colore Verde inoltre, rappresenta l’energia accumulata non

esternata portando, sovente, ad un eccessivo autocontrollo e bisogno di dominare sia le persone che gli eventi.

Il colore Viola

Nello spettro luminoso, il colore Viola è posizionato agli antipodi del Rosso e simboleggia

l’attitudine a identificarsi con il prossimo. Il Viola evidenzia e accentua la parte emotiva

dell’individuo rendendolo, di conseguenza, fragile e facilmente attaccabile.

Il colore Viola stimola il desiderio di avere un legame, sia fisico che emotivo, molto intenso con la persona amata.

Questo colore accresce, inoltre, la capacità creativa e la fantasia inibendo, di contro, l’eccesso di razionalità. Il

colore Viola ha la capacità di rendere la persona seducente ma, di contro, anche molto inquieta e suggestionabile.

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Ciao a tutti! :-)

Metto sempre gli smile quando scrivo, da vero Volontario del Sorriso :-)

Io sono clown Peter Pan, e membro di questa meravigliosa associazione da poco più di due anni. Da tanto tempo

cercavo di fare volontariato, ma non trovavo mai la cosa giusta, il momento adatto, la spinta per iniziare qualcosa;

ero persino andato in un ufficio del comune dove hanno tutti i nominativi delle associazioni della città, ma la

scintilla non scattava.

I CLOWN SI RACCONTANO

Poi un giorno, nel social network più famoso ho fatto l’amicizia virtuale con un angelo,

scoprendo che era attiva in questa associazione onlus. Ed ecco che sì: qui scattò la

scintilla :-) ebbi il contatto telefonico, mi presentai alla prima riunione che fecero, e

tutto andò come doveva andare. Era quello che desideravo :-) Ogni volta che facciamo

questa attività di clownterapia, sono sempre emozioni a raffica; si finisce stremati ma

con il cuore colmo di gioia e il porta-sorrisi pieno pieno! “Perché poi noi, con i sorrisi,

sul pianeta clown, ci facciamo la spesa! E se ne rimangono li liberiamo nell’aria perché

vadano a chi ne ha bisogno!” :-D

Nel tempo Peter Pan (o Pan Peter, che fu il battesimo iniziale), è poi diventato Peter

Pan Peste! O anche come acronimo P.P.P.

Eppure, non sono una peste come dicono… :-P ma sarà che anche il mio coinquilino orsetto peloso si chiama così!

Da un paio di mesi poi a questo già lungo nome mi si è aggiunto l’appellativo di “nonno”! Ed in questo caso non

posso negarne la motivazione: non è solo che sono vecchietto, ma proprio nonno davvero! Di una splendida bimba

che magari un giorno avrà il battesimo clown ;-) E così ho almeno il record di essere il primo nonno

dell’associazione. Dei Volontari del Sorriso potrei dire tante buone cose, ma la più importante è che è una seconda

famiglia. Un gruppo consolidato, unito, dove ci si sente a proprio agio. Ci si aiuta e si cresce insieme. Ringrazio

sempre per averlo trovato!

Ora non mi resta che fare un super saluto ai lettori del giornalino, attendendo la prossima uscita con tutte le novità

che ci saranno, come al solito!

Il saluto lo faccio con una delle nostre frasi preferite: “Fa si che il tuo sorriso cambi il mondo e non lasciare che il

mondo cambi il tuo sorriso”.

Tanti baci a tutti!

Nonno Peter Pan Peste!

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LE INTERVISTE DI SCROCCHIO

Oplà! ... con questo super salto sono finito sul naso rosso di glu glu glu … accidenti che tuffo!!

Che atleta !!! Ehi ragazzi state per conoscere la nostra clown DORY, pesciolina smemorata di Nemo. Cerchiamo di

scoprire com’è un po’ più da vicino,sperando arrivi …perché è già in ritardooo!!!!

NOME : Martina

NOME CLOWN : Dory

NATA a Ferrara da mamma Paola ( detta Poli) e da papà Alberto. Non c’è memoria della

sua prima parolina pronunciata, no tranquilli non è muta, è che ne ha dette talmente tante

che non si ricordano più la prima! Bimbetta serena e vivace con una passione, piazzarsi

davanti al televisore ed imitare tutte le canzoncine della pubblicità, con il suo caschetto

biondo ed in microfono immaginario in mano copiava tutte le mosse! Beh! Che dire la voce

non le manca ... è il nostro pesce canterino del gruppo.

Sempre studiosa e diligente, crescendo si appassiona alla geografia e soprattutto alla matematica che, dopo tanto

studio, la porterà a laurearsi in ingegneria civile.

LA SUA MUSICA PREFERITA: non ne ha una in particolare, ama sia quella italiana che quella straniera rock, pop,

ecc. ma se le volete davvero bene, non regalatele MAI un cd di Gigi D’Alessio proprio non lo sopportaaaa!!!!!

CIBO PREFERITO: senza ombra di dubbio i Cappelletti in brodo !!! va letteralmente in brodo di giuggiole ... ma che

dico ... brodo di cappone eh eh!

CIBO SGRADITO: il cavolo e i fagiolini ... col pelo, dice lei, chissà dove li ha mangiati mah!!

COLORE PREFERITO: Lilla e Fucsia … coloratissima Dory.

SE FOSSE UN ANIMALE: sarebbe un fantastico Delfino, d’altronde lei in acqua già ci sguazza!!

PREGI: è allegra e generosa.

DIFETTI: è severa ed esigente con se stessa e con gli altri, è ritardataria cronica, praticamente il ritardo è presente nel

suo DNA, tanto che ha sempre gli orologi avanti di 10 minuti…cosi arriva forse in orario!!

UN SUO DESIDERIO: beh ne ha diversi, avere una famiglia tutta sua con tanti clownini per casa, poiché adora i

ponti, è affascinata dalla loro architettura, le piacerebbe provare almeno una volta fare ... BUNGEE JUMPING!! ...

tanto se sotto c’è l’acqua lei con un guizzo ritorna su! E per finire in bellezza, fare un bel viaggio nella terra dei

canguri ... l’Australia! Buon viaggio Dory!

SE AVESSE LA BACCHETTA MAGICA: farebbe riapparire il suo papà che è volato via da lei tanto tempo fa e

che oggi sarebbe orgoglioso di DORY e MARTINA e di tutto ciò che hanno realizzato insieme!

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Ma riprendendo in mano la bacchetta farebbe SPARIRE volentieri un po’ di “volume” dai suoi fianchi! pesciolina

siluette!!!

SI sentirà mai un pesce fuor d’acqua? Ebbene si spesso ma, a parte il celarlo molto bene, riesce a trasformare

questo disagio in una energia che le da la possibilità di ristabilire il giusto equilibrio e con uno dei suoi guizzi se

ne ritorna in “acqua” più forte e grintosa di prima.

Martina è una dei clown “senior”del gruppo dei Volontari del Sorriso, con la sua esperienza è sempre pronta a

consigliare e coinvolgere i clown apprendisti e non. In turno in ospedale ,appena indossa il suo naso rosso,

l’allegria e l’entusiasmo si diffondono nell’aria e poi, non si sa come, questa magia continua anche quando si

ritrova con il suo naso normale!! Chissà come fa boh!

Per noi quello che conta è che lei ci sia e anche se è smemoratella, eternamente in ritardo e un po’ severa, al suo

fianco in corsia ci si sente sicuri e si apprendono un sacco di cose !

IL SUO SEGRETO ??? è il suo granchietto rosso che porta sempre nel taschino del suo camice e che fa suonare

in ogni stanza del reparto…lei va avanti (con l’orologio) ... lui va indietro…e tutti insieme andiamo a tempo !!!!

GRAZIE DORY !

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L’ALLEGRIA NEL PIATTO

Il salame di cioccolato, anche chiamato salame turco, salame vichingo o salame inglese, è un dolce a base

di cioccolato e biscotti che rassomiglia ad un salame. L'appellativo "turco" non si riferisce all'origine del dolce,

bensì al colore che ricorda quello della pelle dei Mori. Il nome "salame vichingo" risale invece agli anni settanta,

quando la ricetta venne pubblicata con quel titolo, insieme a molte altre, nel ricettario per bambini noto

come Manuale di Nonna Papera. È una produzione tipica siciliana, con la denominazione di salame turco è stata

ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche

Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).

DOLCE SALAME

PREPARAZIONESBRICIOLARE I BISCOTTI, AGGIUNGERE IL CACAO AMARO, LO ZUCCHERO A VELO E MESCOLARE BENE. UNIRE POI IL BURRO, SCIOLTO A BAGNO MARIA, I 2 TUORLI D’UOVO E GLI ALBUMI, LEGGERMENTE MONTATI,E AMALGAMARE TUTTO PER BENE.DARE ALL’IMPASTO LA FORMA “A SALAME”, FAR RIPOSARE E RAFFREDDARE IN FRIGORIFERO PER UN PAIO D’ORE. SERVITELO TAGLIATO A FETTE COME IL CLASSICO SALAME E. . . . . BUON APPETITO ! !

INGREDIENTI: 300 GR. DI BISCOTTI SECCHI, 200 GR. DI BURRO, 150 GR. DI CACAO AMARO IN POLVERE, 2 UOVA, 200 GR. DI ZUCCHERO A VELO, A PIACERE UN PO’ DI LIQUORE (tipo Rum).

Il dolce è diffuso in tutta Italia, preparato con alcune varianti da regione a

regione. Adatto a qualsiasi festività, in Emilia-Romagna questo dolce veniva

confezionato tradizionalmente nel periodo pasquale. È molto diffuso anche

a Napoli e nel territorio mantovano.

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REDAZIONE:

Direttore: ScrocchioGrafica: Marco ArdondiCorrettore bozze: Paola Ferrari

COME POTETE AIUTARCIDiventando clown di corsia dopo un periodo di formazione e di tirocinio

Oppure versando un offerta sul nostro c.c.IBAN IT77T0564063380000000132854

Ci aiuterete ad acquistare il materiale necessario per svolgere la nostra attività (palloncini e regalini per i pazienti ) e per sostenere i corsi di aggiornamento periodici per i nostri clown .

In fondo …

ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SORRISO ONLUSCF: 93068750384

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